Patologiatraumaticadel

Transcript

Patologiatraumaticadel
Patologiatraumaticadel
podista:che fare?
Il movimento e lo sport non sono immuni dalla patologia traumatica se non sono gestiti nei dovuti modi. Per questo abbiamo chiesto al Or. Pier Luigi Fiorella. Direttore Sanitario del Centro Medico Olympus di Ravenna e Medico della Federazione Italiana di Atletica leggera. di illustrare la patologia traumatica nel podista.
Il corridore può soffrire nel 70%dei casi di patologie croniche che riguardano in particolare tendini di achille, lombalgie e/o lombosciatalgie, tendine rotuleo del ginocchio, fasci te pIantare e frattura da stress. Solo neL30%dei
casi si è in presenza di patologie acute, quali lesioni dei muscoli flessori della coscia, distorsioni tibio-tarsiche,
lesioni dei gemelli della gamba, fratture meta tarsali e distorsioni del ginocchio. Le patologie croniche sono causate dal sovraccarico inteso come effetto lesivo di sollecitazioni ripetute ciclicamente per lungo tempo o con intensitàelevate sull'apparato muscolo scheletrico.
Quale ruolo riveste il piede nell'azione della corsa?
Per quanto riguarda l'importanza del piede nell'azione della corsa, basti pensare che "batte" dalle 500 alle 100 volte per km con una forza d'urto pari a 3-6 volte il peso corporeo. La patologia acuta più frequente è la distorsione della caviglia seguita dalle distorsioni metatarsali. Tra le
patologie cronoche da sovraccarico il tendine d'achille è sempre al primo posto seguito dalle fratture da stress (scafoide e metatarso in particolare) e dalle tendinopatie del tibiale posteriore.
Qual è la causa delle lesioni muscolo-tendinee da sovraccarico?
La causa risiede nello stimolo meccanico ripetitivo che determina microlesioni deLtessuto tendineo, specie durante la fase eccentrica della
contrazione: infatti il miglior mezzo per la prevenzione risulta essere l'allenamento con esercitazioni di tipo eccentrico. Esistono alcuni fattori
sia intrinseci che estrinseci in grado di aumentare il rischio di infortunio. Tra i fattori intrinseci troviamo: la dismetria degli arti inferiori (una differente lunghezza dei due arti specie se maggiore di 5-6 mm). i difetti di assialità: varismo o valgismo del ginocchio, piede piatto o cavo, iperpronazione del piede, lo squilibrio muscolare, la ridotta flessibilità muscolare, l'età. Tra i fattori estrinseci troviamo invece: la metodologia dell'allenamento (aumento improvviso del volume e/o dell'intensità, assenza di adeguato riscaldamento e defaticamento, stretching inadeguato),
soprappeso corporeo, tecnica di corsa inadeguata, calzature inadeguate (per tipologia di scarpa, usura, eccessiva leggerezza), tipo di superficie (pista, sterrato, asfalto), condizioni climatiche (freddo ed umido in particolare), fatica muscolare.
Cosa significa microfrattura da stress?
Le fratture da stress rappresentano delle soluzioni di continuo della corticale dell'osso provocate da una sollecitazione abnorme a carico di una
struttura normale. In generale le sedi più colpite sono la tibia, iLpiede iLperone e l'osso sacro.
Nella maggior parte della patologia dell'apparato locomotore, sia acuta sia cronica, il "dolore" e la "limitazione funziona le" rappresentano i
principali sintomi riferiti dall'atleta.
Assume grande importanza la raccolta dell'anamnesi in relazione alle modalità di insorgenza del problema e l'esecuzione di un esame obiettivo approfondito. Solo una diagnosi corretta permette di poter intraprendere un rapido iter terapeutico-riabilitativo.
Al termine della visita medica, il primo step è costituito dalla diagnostica per immagini e per quanto riguarda le principali patologie dei tessuti molli, l'ecografia muscolo-tendinea costituisce la metodica d'elezione. L:ecografia offre infatti la possibilità di definire in maniera precisa sede e dimensioni ad esempio delle lesioni muscolari distrattive, delle patologie infiammatorie a carico delle strutture tendinee etc. con la possibilità inoltre di seguime l'evoluzione temporale in modo da verificare i risultati raggiunti da un punto di vista terapeutico-riabilitativo e di poter
così stabilire i tempi di recupero in funzione della guarigione biologica del tessuto evitando così il ripetersi di infortuni dovuti ad una precoce ripresa dell'attività.
In alcuni casi può essere necessario il ricorso alla radiologia tradizionale come nel caso di patologie dell'apparato scheletrico, ed alla risonanza magnetica che rappresenta oggi il gold standarq nella diagnostica dei tessuti molli grazie all'enorme potere di risoluzione d'immagine che offre. Per lo stesso motivo anche la scelta terapeutica è di estrema importanza ai fini di un rapido recupero della funzionalità.
Purtroppo frequentemente si applicano protocolli di trattamento standardizzati. senza un razionale basato su una diagnosi precisa, sia dal punto di vista anatomo-patologico che eziopatogenetico. Il trattamel')to di un quadro acuto di tipo infiammatorio, dovrà infatti seguire un iter farmacologico e strumentale differente rispetto a quello dovuto alla presenza di microcalcificazioni. Nel trattamento di una patologia acuta ad esempio, nelle prime 24-48 ore è fondamentale il
riposo, l'immobilizzazione funziona le, la crioterapia (uso del ghiaccio) e l'utilizzo dei farmaci
antinfiammatori per via sistemica o topica.
L.:esattadefinizione del "danno" attraverso Lavisita medica e l'eventuaLe diagnostica per immagini permette di pas_sarealla seconda fase del trattamento che prevede la mobilizzazione pre-
coce
(attiva o passiva a secondo
della patologia)
e l'inizio
della terapia
farmacologia
e/o stru-
mentale. Anche nel campo della terapia strumentale, oggi il medico ed il fisioterapista hanno
a disposizione numerose tecniche in grado di accorciare i tempi di recupero dell'atleta.
L:ultrasuonoterapia, la magnetoterapia, l'elettroterapia, la laserterapia e la tecarterapia sono tecniche che, quando utilizzate in maniera opportuna, con strumentazioni adeguate ed eseguite da personale con esperienza nel campo specifico, sono in grado di offrire efficacia e rapidità
d'azione. Ecco perché il lavoro in equipe dello staff sanitario è fondamentale per una corretta e veloce guarigione dell'atleta infortunato.
Il centro
chesi prendecuradi te
Direttore Sanitario: dr. Pier Luigi Fiorella
SpeciaUsta in Medicina dello Sport e Cardiologia
Via Lago di Como. 25 - 48100 Ravenna
TeL.0544 456766 - Fax 0544 451019
e-mail: [email protected] . www.olympus.ra.it