Relazione sui risultati della sperimentazione

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Relazione sui risultati della sperimentazione
SMART ENGLISH
Tre moduli pilota atti a rendere più accessibile il programma
delle lezioni di lingua inglese nelle scuole superiori:
Sperimentazione presso l'Istituto "A. Magarotto" di Roma,
scuola statale specializzata integrata per l’insegnamento agli alunni sordi e udenti.
La lezione strutturata di lingua inglese di base si è svolta in una classe dell'Istituto "A.
Magarotto" di Roma, composta da nove alunni di cui uno udente.
Nel corso della sperimentazione agli alunni è stato somministrato un test d’ingresso con
esercizi strutturati mediante la tipologia del filling the gaps, e della traduzione dall'inglese
all'italiano di alcune frasi inerenti il campo semantico delle attività quotidiane quali la
colazione, il pranzo e la cena nella cultura italiana a confronto con quella inglese e quella
statunitense.
Dall'esito della prova è scaturito che i vocaboli relativi agli argomenti oggetto di studio
non erano noti e che la struttura grammaticale delle frasi era a loro sconosciuta.
Secondo le istruzioni gli alunni hanno avuto a disposizione 10 minuti per lo svolgimento
del test d’ingresso, dopo il quale il docente ha presentato il tema del video, visionato
direttamente dalla lavagna interattiva collegata a un videoproiettore.
Gli studenti avevano l’opzione di scegliere in quale lingua dei segni (ASL o LIS) ricevere
la traduzione e la spiegazione del filmato. E’ interessante vedere che gli studenti hanno scelto
di vedere il video nella loro lingua dei segni, sebbene gli alunni potessero scegliere di vederlo
anche in ASL. Si è valutata la scelta di sottoporre il video direttamente in LIS, in quanto
essendoci i sottotitoli, questi già mostravano la presentazione del lessico inglese, pertanto
gli alunni potevano comprendere il dialogo attraverso la lingua dei segni italiana,
ma immediatamente apprendere il vocabolo inglese leggendolo.
Il docente ha verificato la comprensione del video con una serie di domande rivolte in lingua
inglese e proiettate sulla lavagna interattiva. Gli allievi hanno risposto correttamente sia in LIS
che in italiano.
Essi hanno lavorato individualmente al computer per 15 minuti, svolgendo gli esercizi
di comprensione del testo. Tali esercizi sono stati sottoposti in forma sia di quiz che di giochi.
Gli alunni hanno lavorato a gruppi di tre, poiché sin dal primo esercizio hanno sviluppato un
particolare spirito di collaborazione. Quando si sono presentate delle incertezze, hanno
spesso consultato la sezione dedicata al dizionario, della quale si sono avvalsi ampiamente e
nella quale hanno trovato la soluzione che cercavano.
Gli esercizi erano mirati allo sfruttamento della percezione visiva, molto acuta nei ragazzi
sordi, ciò ha favorito il riconoscimento della parola scritta durante il filmato per essere poi
associata alla nuova immagine presentata.
Alcuni esercizi sono stati strutturati con un timer, per cui si è richiesta una maggiore
concentrazione e prontezza. Ciò ha messo gli allievi in una condizione di sfida con se stessi,
incitandoli a completare l'esercizio nel tempo massimo richiesto.
Per ogni esercizio è stata prevista l' autocorrezione/autovalutazione, per cui quando esso
è stato svolto correttamente, l'alunno ha mostrato compiacimento e soddisfazione;
quando invece sono stati individuati gli errori, egli si è soffermato su di essi per comprenderne
la causa. L'autocorrezione degli esercizi ha richiesto maggior tempo di quello prestabilito,
per cui la presentazione della sezione grammaticale, riguardante il percorso successivo,
è stata presentata successivamente.
In tale momento, infatti, gli alunni sono partiti dalla sezione dedicata alla traduzione di parti
del dialogo con relativi esercizi. In questa parte della sperimentazione, essi hanno potuto
verificare la conoscenza acquisita del vocabolario. Infatti, il giorno successivo alla prima parte
della sperimentazione, il docente ha affrontato autonomamente un argomento affine a
quello presentato nel modulo di Smart English e gli alunni sono stati in grado di effettuare
delle associazioni lessicali tra il testo già conosciuto e quello inedito.
Dopo un rapido ripasso del lessico, i ragazzi si sono soffermati sulla sezione grammaticale,
in cui la regola del tempo verbale viene spiegata in LIS ed è scritta in italiano. Per questa
parte della sperimentazione sono stati necessari 15 minuti, sebbene qualche alunno abbia
anticipato i tempi, svolgendo individualmente gli esercizi successivi.
Durante lo svolgimento degli esercizi il docente ha assunto il ruolo di supervisore,
passando tra le varie postazioni e ha notato come gli alunni fossero in grado di svolgere
gli esercizi al PC in modo disinvolto e autonomo. L'autovalutazione è stata il momento
assai atteso, poiché quando le risposte sono state tutte corrette o hanno presentato
pochi errori, gli alunni si sono sentiti molto gratificati.
Alla fine di tutte le batterie di esercizi, il docente ha intavolato una discussione sui
vari argomenti oggetto di studio e il riscontro ricevuto dai ragazzi è stato più che positivo,
poiché sebbene essi si siano espressi in italiano (che non è la prima lingua per la maggior
parte di essi), hanno pronunciato sovente le parole inglesi interiorizzate attraverso gli esercizi.
Si può constatare che il metodo visivo-tecnologico di svolgimento delle lezioni mediante
la lavagna interattiva e il computer ha incrementato la consapevolezza delle loro capacità;
gli alunni si sono sentiti padroni di gestire il tempo messo a loro disposizione, aumentando
il desiderio di raggiungere risultati positivi al termine di ogni esercizio, somministrato
soprattutto sotto forma ludica.
La sperimentazione si è conclusa con un test finale volto alla verifica di quanto effettivamente
trasmesso al singolo allievo attraverso il filmato, la parte grammaticale ovvero quella teorica,
e la parte degli esercizi ovvero quella pratica. Il risultato del test è stato complessivamente
positivo, soprattutto per quanto riguarda gli esercizi relativi alla grammatica e al vocabolario.
Ciò ha consolidato la convinzione del docente sull’utilità della nuova metodologia
di insegnamento dell’inglese mediante il supporto della lavagna interattiva e il materiale
contenuto nei moduli multimediali, in quanto presentare un argomento con situazioni
di vita reale e offrire successivamente agli alunni la possibilità di rielaborare tale argomento
attraverso esercizi di composizione di frasi e di ricerca dei vocaboli, cattura la loro attenzione
e facilita l’acquisizione delle regole grammaticali, nonché del lessico.
L’ausilio fondamentale per il docente, inoltre, riguarda la parte teorica illustrata agli alunni
con l’uso della LIS, pertanto, lì dove il docente stesso incontra difficoltà di comunicazione
a causa di una mancata conoscenza della lingua dei segni, può ricorrere all’intervento
dell’attore registrato nel programma della Smart English. Ma soprattutto il valore del dvd,
costituito da tre moduli pilota, risiede nello stimolare l’insegnante e l’assistente
alla comunicazione, il cui compito è elaborare il materiale per renderlo più accessibile
allo studente sordo anche a vantaggio dello studente udente.
Infine un punto da non sottovalutare risiede nella presenza all’interno dei moduli di docenti
e attori sordi che fungono da modelli e accrescono negli studenti sordi un senso di autostima,
di fiducia in se stessi e nelle loro prospettive future.