Terra che guarisce, Cielo che assiste

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Terra che guarisce, Cielo che assiste
Picatrix e il Giardino celeste
di Tania Daniels
Illustrazione 1: L'albero alchemico
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Introduzione
Nell'antichità, uno dei compiti fondamentali dell'astrologo consisteva nell'osservazione
del cielo notturno per capire quando era giunto il momento opportuno per la semina o
per il raccolto, per prevedere quant'acqua sarebbe caduta e prevedere in tempi utili
eventuali calamità naturali. Tutti voi ricorderete senz'altro il sogno di Giuseppe delle sette
mucche magre e delle 7 mucche grasse. L'astrologo che interpretò questo sogno lo riferì
immediatamente all'agricoltura e ne capì subito l'importanza per tutta la comunità
piuttosto che per il solo sognatore.
Dio affidò all'uomo la terra, non come un qualcosa da sfruttare, ma piuttosto da custodire
e onorare. La terra faceva parte di ciò che Dio aveva creato ed per questo era sacra. Se era
sacra la terra, lo erano allo stesso modo anche i raccolti che offriva. Difatti, l'uomo senza la
terra, senza mangiare, non può esistere. Così come non può esistere niente nel cosmo in
modo indipendente. Tutto ciò che esiste, è collegato in un modo o nell'altro. Una legge
fisica dice che l'energia non può mai disperdersi ma solo trasformarsi, in poche parole,
non finisce nel nulla, ma si aggrega e compare da qualche altra parte.
Al giorno di oggi, l'uomo si sente e si comporta come se fosse padrone della Terra e non si
immedesima più nello stesso Spirito che l'ha creata. In questo modo ha perso le sue radici
e la sua fiducia nella natura stessa. Ma in passato, l'uomo faceva parte della Natura e
cercava di capirla e di comunicarci. Vedeva la relazione fra acqua e sole, caldo e freddo,
notava le differenze che comportavano le lunazioni e percepiva gli astri come guide che
gli portavano consiglio su quando piantare, e quale pianta avrebbe dato i maggiori
risultati. Le piante gli davano nutrimento ma curavano anche le malattie, quelle del corpo
e quelle della mente.
Nutrizione, prevenzione e cura erano fatti dalla stessa energia intrinseca del mondo
vegetale.
Intuiva che il moto dei pianeti rispecchiava ciò che succedeva anche a lui, nel suo piccolo
microcosmo. Siccome tutto ciò che era stato creato era collegato, come una grande sinfonia
dove ogni strumento ha il suo particolare suono, ma solo insieme compongono la grande
opera, così i pianeti con il loro moto e l'uomo con il suo lavoro dovevano collaborare a
suonare in sintonia.
Nell'ambito delle mie ricerche sulle connessi fra l'astrologia e l'agricoltura, ho scoperto
una fonte molto particolare e ricca d'informazioni in merito: Il Picatrix.
Il Picatrix è uno dei più famosi trattati di colore alchemico/astrologico del Medioevo e del
sapere ermetico, greco e egizio. Fondamentalmente si tratta di un testo sulle elezioni
astrologiche.
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Vorrei illustravi con degli esempi tratti dal Picatrix l'importanza delle elezioni
nell'agricoltura di un tempo: per crescere rigorosi e sani, la frutta e la verdura dovevano
crescere in sintonia con il Cielo, e gli astri erano le lancette dell'orologio celeste.
Ma l'agricoltura non riguardava solo l'alimentazione di per sé, includeva anche un altro
settore fondamentale per l'equilibrio fra l'uomo e la terra e cioè la coltivazione delle erbe
officinali per uso medico. Per questo motivo il mio intervento Giardino Celeste è inteso in
senso largo, perché i rimedi, che furono preparati ai tempi del Picatrix per di più da
monaci o suore, erano considerati sacri e bisognava sapere quando e come piantare i loro
ingredienti.
Quando il tempo era stato scelto in modo appropriato, per coltivare il campo, l' orto o il
frutteto la terra era stata onorata e trasformava l'energia ricevuta in abbondante raccolto
che ricambiava chi l'aveva coltivata. Il mio concetto di sacro in Terra, Sacro in Cielo, il
tema del nostro seminario di oggi, è proprio questo.
Presentazione dell'opera Picatrix
Il Picatrix è una delle più famose opere sull’alchimia astrologica del Medioevo.
Il titolo originale di questo libro è Gāyat-al-hakīm che significa letteralmente il fine del
saggio.
A quando risale la sua prima diffusione in lingua araba non è dato di sapere con esattezza,
trattandosi di manoscritti passati da mano in mano segretamente dai soli iniziati, ma si
presume che risalga intorno all’anno 1010. Solo nel 1256 fu tradotta prima dall'arabo al
latino, un lavoro eseguito da Aegidius Thebaldis, famoso per aver tradotto anche i testi di
Tolomeo. Subito dopo venne tradotto allo spagnolo su incarico di Re Alfonso il Saggio E'
stato quindi nel 1256 che all'opera venne attribuita il nome, con cui divenne poi famosa:
Picatrix
Qualcuno sostiene che il nome dell’autore stesso sia Picatrix, qualcun altro ritiene che
debba essersi trattato di diverse persone a comporre quest’opera e altri ancora l’assegnano
al Sufi Maslama Muhammad ibn Ibrahim ibn 'Abd al-da'im al-Majrītī .
Il testo fa ripetutamente riferimento ai “saggi dell’ India”, che trasmettevano il loro sapere
tramite l’apprendimento orale, ossia in forma di una specie di cantilena, se capitava di
sbagliare anche una solo parola, il ritmo veniva interrotto e l’errore scoperto. Sbagliare un
qualche concetto divenne in questo modo quasi impossibile. Pare che anche all’origine del
Picatrix ci fosse un tipo di trasmissione orale, e che solo successivamente venne copiato
letteralmente.
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Le informazioni contenute nel Picatrix che fanno riferimento ai famosi “saggi dell'India” e
quelle di tradizione hindù o jiotisha, sono diverse, motivo per cui altri, come il noto
astrologo inglese Ian Freer, sostengono che la parola Picatrix venga da una radice latina
pica che significa gazza o pettegola , la desinenza finale –ix indichi invece una fonte
femminile e il tutto sarebbe riferito al culto della Dea egizia Sheshat, precessore al culto di
Toth. In pratica, le origini di Picatrix rimangono un mistero.
Di sicuro c'è che il Picatrix contiene numerose citazioni da altre opere astrologiche ed
alchemiche di diversi autori che oggi sono sconosciuti o le cui opere sono andate perdute.
Due fonti principali di cui abbiamo conoscenza sono Aristotele e Ermete Trismegisto che
vengono citati spesso.
Il possesso di questo libro veniva considerato da una parte una incredibile fonte di
ricchezza in quanto era considerato un omnicompendium del sapere alchemico dall'altra
parte invece rappresentava la causa di probabili pericoli di vita proprio per la sua
associazione con l'alchimia e la stregoneria. Sono innumerevoli i personaggi storici di cui è
risaputo o almeno si presume che conoscessero perfettamente il contenuto di quest’opera.
Per citarne solo alcuni vorrei fare i nomi di Agrippa, Marsilio Ficino come anche quello
di Giordano Bruno, finito poi sul rogo. Altri lettori affezionati erano Simon Forman, Elia
Ashmole e William Lilly ma anche il famoso scrittore e esoterista George Yeats ne
possedeva una copia. L'elenco sarebbe sarebbe probabilmente pressoché infinito.
Ma arriviamo al dunque. Nel Picatrix sono contenute numerose informazioni e tecniche
che riguardano l'agricoltura. Moltissime citazioni si riferiscono a questo tema e il testo
l'agricoltura caldea o anche detta nabatea viene indicato come una delle maggiori fonti
dell'intera opera.
Questo fatto è dovuto innanzitutto alla maggiore consapevolezza nel passato del ruolo
dell'uomo come parte integrante della Natura e della reciproca influenza o scambio fra
l'uno e l'altra. Dall'altra parte invece era dovuto al ruolo dell'astrologo stesso.
Il fatto di rivolgersi ad un cosiddetto “indovino” per avere un consiglio su un qualsiasi
argomento era cosa molto più diffusa nel passato che non oggi. E quindi anche il ruolo
riconosciuto all'astrologo come astronomo e studioso era diverso.
Da una parte c'era l'astrologo di bottega che impartiva consigli ai semplici contadini su
quale ortaggio piantare in un determinato anno per avere un raccolto più abbondante o
per evitare la calamità della fame.
Dall'altra parte c'era il astrologo/mago di corte che rivestiva il ruolo del consigliere reale e
il quale non solo decideva se e quando cominciare una guerra o stipulare un matrimonio
ma anche quale politica agraria seguire. Questo spiega perché l'argomento dell'agricoltura
faceva parte del normale curriculum di ogni studioso dell'arte astrologica, così come la
retorica o la matematica.
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Non stupisce quindi che nel Picatrix le piante vengano considerate essere viventi aventi una
loro spiritualità propria e molto vicina all'uomo:
Le piante sono una parte del mondo inferiore degli elementi, soggetto alla generazione e corruzione.
Generazione e corruzione, dal loro canto, sono divisi in tre parti: in animali, piante e minerali. Le
piante si trovano in mezzo agli animali e minerali perché corrispondono agli animali vivendo,
crescendo e riproducendosi e ai minerali in quanto alla loro corporeità ed intensità. É per questo che
le piante sono più' utili alla vita umana rispetto agli animali e minerali . Le parti utili alla vita e
alla salute umana che derivano dalle piante sono i semi, le radici i fiori, i fusti, la corteccia, le foglie
e i frutti[...] E' quindi manifesto che le piante siano piu' vicine all'umanità che i minerali e fra le
piante sono gli alberi a superare le altre piante in bontà, profumo, proprietà e utilità e qualche altra
cosa ancora. […] (Liber IV, cap. 8, p.278)
Il Picatrix è probabilmente il più conosciuto grimorio del mondo e sfogliando le sue
pagine è difficile non pensare al Signore degli anelli o altre opere simili perché difatti è
pieno di ricette di strane poltiglie, formule magiche, simboli misteriosi , invocazioni ,
sigilli, anelli, e tanto altro ancora.
Occorre sapere che nel tardo medioevo in Occidente il focus delle elezioni astrologiche si
era spostato dalla ricerca del momento propizio per iniziare una qualsiasi attività, alla
produzione di talismani.
L’alchimia astrologica fu quindi usata per la fabbricazione di oggetti che venivano
elaborati in un preciso momento astronomico-simbolico e servivano per attrarre la sorte
desiderata o respingere aspetti malefici indesiderati.
Questo fatto sembra dare maggiore peso a superstizioni varie ma dall'altra parte
permetteva di non dover aspettare sempre il momento adatto per fare una determinata
cosa e che qualche volta poteva essere raro come vedremo più avanti. Il possesso o il
portare addosso di un talismano, elaborato nel momento opportuno veniva in tal modo
considerato equivalente se non addirittura più' potente di una elezione semplice, che era
legata ad un singolo evento, mentre il talismano veniva considerato, per così dire, ad
ampio spettro.
Vediamo allora di che cosa consistevano in realtà questi talismani e sigilli, utili per la
crescita del grano piuttosto che per il vigoroso sviluppo degli ortaggi, o quelli per arare i
campi e quali erano le regole elettive con cui venivano fabbricati.
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L’importanza delle immagini
Per il Picatrix l’immagine propria di un pianeta ne descriveva l'anima, lo spirito ivi
contenuto e quindi il potere associato. L'immagine diventava quindi magica nel senso che
racchiudeva dei segreti: delle informazioni precise sul potere associato ad un pianeta.
L'immagine andava non solo elaborata nel momento adatto, ma anche con il materiale
associato al pianeta che si andava a invocare. L'oro veniva associato al Sole, argento alla
Luna, peltro a Giove , il rame rosso a Marte, ecc.
Metalli, pietre preziose e minerali, ogni cosa aveva un suo governatore e poteva essere
usato per farne un talismano:
Se vuoi fare e consacrare un immagine magica, tieni conto del proposito e del taglio che vuoi dare
all'immagine, così come del materiale di cui intendi farlo. Fai in modo che quest'ultimi siano in
corrispondenza l'uno con l'altro e che riflettano il potere e l'influenza del pianeta che governa il
lavoro. In questo modo lo spirito che è stato messo nell'immagine magica sarà apparente nel suo
effetto (Liber II, cap. 11, p.118)
Ma attenzione: il fatto stesso di chiedere qualcosa alle forze superiori rappresentate nelle
immagini, siano esse buone o cattive, rappresentava sempre una specie di “abuso”. Il
Picatrix su questo è categorico:
I saggi chiamano le immagini magiche talismani, che si può tradurre con “violatore” perché
chiunque fabbrichi un immagine, lo fa con violenza e lo fa conquistando la sostanza di cui è fatto
[cioè, cerca di canalizzarne le energie per scopi propri] (Liber I, cap. 2, p. 27) .
Per iniziare vorrei illustrare con un esempio del Picatrix le regole per creare una specifica
immagine per l'orticoltura in cui le informazioni suggerite dall'immagine focalizzano nel
risultato che si intende ottenere.
L'immagine che vedremo ora, non voleva solo rappresentare un pianeta invocando le
qualità generiche a lui associato ma doveva piuttosto esaudire un desiderio o una
necessità. Il potere del pianeta veniva quindi canalizzato e specificamente applicato.
Il giardiniere o contadino si rivolgeva all’astrologo per farsi creare in un preciso momento
propizio un immagine per la crescita e la raccolta di ortaggi. Il Picatrix fornisce le
istruzioni:
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Crea l’immagine di un uomo circondato dai
suoi raccolti, in mezzo agli alberi e ortaggi
su un piatto d’argento [metallo associato alla
Luna]. L’immagine va fatta quando Toro si
trova sull’ascendente, la Luna nello stesso
segno [segno di sua esaltazione] e il Sole
andando verso Saturno [in aspetto di sestile
o trigono]. Interrate l’immagine nel luogo
desiderato e siate sicuri che tutti i semi
germoglieranno e le piante cresceranno bene
e velocemente senza subire danni da
animali , venti o qualsiasi altra cosa che
rappresenti un pericolo al momento del
raccolto.
(Liber I, cap. 5, p. 48)
Da queste frasi si evince che la maggiore
attenzione veniva attribuita al Sole come
generatore di vita. Saturno invece
attribuisce durata nel tempo e stabilità.
Essendo
un
naturale
malefico, Illustrazione 2: Immagine per un abbondante
posizionandolo tramite sestile o trigono raccolto
in modo amichevole, contribuisce a proteggere le radici da grossi animali e in genere
dalle sfortune di cui è Signore.
Se volessimo fare nei giorni nostri questo talismano protettivo, dovremmo rispettare,
come abbiamo visto nella citazione,
queste regole:
 Luna in Toro
 AC in Toro
 Sole in aspetto applicativo a
Saturno (contando 6° di orbita
solo applicativo)
 Luna in nessun aspetto con i
malefici
 AC non nei primi 3 gradi,
non negli ultimo 3°
In aggiunta ci sono delle regole
generali, che vanno rispettate sempre:
(Liber II, cap. 3, p.74)
Grafico 1: Esempio di elezione
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 in una elezione non mettere mai la Luna sull'ascendente perché ne è nemica, ma il Sole non
è nemico dell'ascendente in quanto scopre le cose e scioglie ciò che è congelato [porta
conoscenza e vita].
 Allo stesso modo, non collocare un malefico sull'ascendente e neppure in un angolo della
carta astrale, sopratutto se quel pianeta è governatore di una delle case sfortunate [cioè la
6°, 8° e 12°].
Di regole ce ne sono molte altre, ma per ora ci possono bastare queste.
Vediamo allora quanti momenti utili per l'elaborazione del talismano del nostro esempio
di prima, cioè quel uomo o donna circondata dai raccolti, potremmo avere nell'arco di
tempo che va dal 2012 al 2013:
Tipo di aspetto
Opposizione
Trigono
applicativo
Sestile
applicativo
Congiunzione
Sestile sep.
Trigono sep.
Opposizione
Trigono appl.
Sestile
applicativo
Utile per l’immagine
no
No: il trigono è ormai separativo
quando la Luna entra in Toro
No: La Luna è in Toro, e Sole in
aspetto di sestile applicativo a
Saturno, ma la Luna si trova in
quadrato con Saturno e prima
ancora con Marte.
Il Picatrix non considera la
congiunzione
No, l’aspetto è separativo
No, l’aspetto è separativo
Il Picatrix considera l'opposizione
un aspetto negativo
No, l’aspetto è già separativo di 1°
quando la Luna entra in Toro
data
15/4/2012
14/6/2012
si
26/08/13
orario
-
9/8/2012
(16.22 UT)
-
25/10/2012
-
30/12/2012
1/3/2013
28/4/2013
-
29/7/2013
4.43 (UT)
21.04-21.11 UT
(Luna non sull'AC e
non negli ultimi 3 °)
AC
Tabella 1: esempi per l' elezione dell'immagine
Come abbiamo visto nell'esempio, nell'arco del 2012/13, avremmo solo sette minuti a
nostra disposizione per fare un’immagine incisa su argento.
C'era tuttavia un piccolo trucco in questo: L'immagine poteva essere iniziata in un altro
momento, ma doveva essere ULTIMATA nel tempo indicato.
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Considerando che un immagine veniva fatta prevalentemente da materiali metallici che
dovevano essere portati alla giusta temperatura, si capisce che certi talismani avevano
prezzi davvero da capogiro, non solo per la scelta dei materiali, ma per il fatto che se ne
potevano fare solo pochissimi per volta, semmai.
L'ora planetaria
Il Picatrix conosce bene il problema delle
poche finestre tempistiche e istruisce il
lettore sulle possibilità alternative per fare
un'immagine adatta alle proprie necessità.
Suggerisce, per esempio, di preparare i
talismani nell'ora planetaria del pianeta
con il quale si voleva lavorare.
Il secondo
esempio sull'agricoltura
descritto nel Picatrix focalizza quindi sul
fatto che la qualità dell'ascendente e
dell'ora planetaria dovevano coincidere.
Nella tabella accanto vediamo le ore
planetarie per oggi 22 luglio.
La prima ora del giorno contando dal
momento esatto dell'alba viene governata
dal signore del giorno, quindi essendo
Illustrazione 3: Ore planetarie per il 22/7/2012
oggi domenica, parliamo del Sole.
tratto dal software Sarastro
Le ore fino al momento dell'alba di domani
vengono divise in 24 di cui 12 per il giorno e 12 per la notte. Ogni ora viene governata da
un pianeta in ordine decrescente, la seconda ora del giorno del nostro esempio di oggi
viene quindi governata da Venere e cosi avanti.
Il fatto che l'energia dell'ora e quella del segno ascendente coincidessero, veniva
considerato una possibilità per canalizzare l'energia del pianeta in questione per un
determinato uso. Si tratta, fra l'altro di una tecnica molto comune in astrologia oraria ed
elettiva. L'opzione dell'ora planetaria veniva usata, sempre secondo il nostro testo di
riferimento, più che altro per incidere simboli magici, di cui il testo parla a lungo. Ma il
testo fa altresì capire che qualsiasi immagine che raffigurava il desiderio o lo scopo del
talismano andava bene, ammesso che venivano utilizzati materiali adatti.
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Oltre ai giusti materiali era importante l'opportuna suffumicazione del prodotto finale.
Vediamone due esempi:
Prima un esempio semplice con dei simboli che ci sembreranno più familiari:
Illustrazione 2: Simboli magici
Questi simboli usati insieme erano ritenuti propizi per avere una buona memoria e
l'ottenimento di conoscenze:
Sotto l'influenza della Luna, incidi questi simboli nell'ora della Luna, con la Luna ascendente, in
smeraldo, con questa pietra fai un sigillo nell'incenso e dallo ad un uomo per avere una buona
memoria e per ottenere conoscenze. (Liber II, cap. 10, p. 112)
Ed ecco un esempio specifico che riguarda il nostro argomento e che lavora con simboli
raffigurazioni più comuni:
Nell'ora della Luna quando la Luna si trova nel primo decano del Cancro, fai un'immagine per gli
ortaggi e gli alberi e tutto ciò che cresce nella terra per crescere rigogliosi . (Liber II, cap. 10, p.
112)
Questi due esempi invocavano il potere della Luna. Per completare questi sigilli ci
voleva un incenso appropriato:
[I talismani ]...vengono rafforzati dalla suffumicazione e gli spiriti vengono [in tal modo ] tirati
dentro l'immagine (Liber I, cap. 2, p.27) .
Lavori eseguiti con le suffumicazioni e preghiere a loro appropriati sono migliori di quelli fatti con
suffumicazioni insufficienti e la volontà viene divisa (Liber IV, cap. 4. p.250).
Il Picatrix fornisce questa dettagliata ricetta per fare l'incenso (Liber IV, cap. 6, p. 261 ):
100 once di foglie di cachi
20 once di radice secca di giglio e storace [styrax}
10 once di cumino
4 once di grasso di un serpente bianco
20 once ciascuno di cervello di coniglio bianco e di un gatto nero, essiccati
40 once di sangue di volpe
Mescolare bene con miele montato e preparane pillole dal peso di mezza oncia ciascuno mentre
invochi la forza spirituale della Luna, pressare bene e metterle via per un successivo uso.
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Tuttavia, materiali adeguati i e la suffumicazione da soli non erano ancora sufficienti.
Mentre si preparavano queste pillole alchemiche, il mago/astrologo stesso doveva
assomigliare il più possibile alla Luna, il pianeta che nel nostro esempio stava invocando
e cioè: (Liber IV. Cap. 6, p. 180)
• vestirsi alla maniera dei bambini
• circondarsi da cose profumate
• portare un anello d'argento nella mano
• essere veloci nei movimento e nelle azioni
• parlare in modo elegante, garbato e preciso
• collocare di fronte un incensiere di argento
Il testo specifica inoltre che tutto ciò andava fatto il quattordicesimo giorno del mese
lunare (cioè contando dal novilunio) quando la luna si trovava sopra la terra aspettando i
benefici in aspetto favorevole. Bisognava lavarsi la faccia e voltarsi verso la Luna
recitando delle preghiere specifiche.
Ovviamente, l'utilizzo della sola ora planetaria in molti casi era troppo generico e non
adoperabile a tutte le necessità.
Ecco perché il Picatrix introduce il concetto delle immagini associate ai decani tolemaici.
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Le immagini dei decani secondo Tolomeo
I decani tolemaici o anche detti caldei dividono ogni segno in 3 parti uguali e assegnano
ogni decano ad un pianeta, cominciando da Ariete e il suo governatore Marte e
scendendo sempre più in basso nella successione planetaria per poi cominciare da capo.
Nel Picatrix conosciamo le immagini associate ad ognuno di questi decani. Vengono
indicati solo quattro specifici per l'agricoltura:
1. Il primo decano del Toro viene raffigurato come
una donna con capelli mossi con un figlio che è vestito
con colori fiammeggianti, e anche lei veste allo stesso
modo. Questo è il decano per arare e lavorare il
terreno, delle scienze, geometria, per seminare e
costruire
(Liber II, cap. 11, p. 114)
É governato da Mercurio.
Illustrazione 3: Earth mother depinto di
Edward Coley Burne-Jones
2. Il secondo decano del Toro è un uomo con un corpo
come un cammello, con gli zoccoli al posto delle mani e
completamente coperto da un vestito di lino strappato.
É desideroso di lavorare la terra, di seminare e costruire.
Questo è il decano di nobiltà, potere e di appagare la
gente.
(Liber II, cap. 11, p. 114)
Illustrazione 4: testa di un camello
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É governato dalla Luna.
3. Il primo decano di Vergine è una giovane ragazza
coperta da un vecchio vestito di lana che tiene un
melograno nella sua mano. Questo è il decano per
seminare, arare, la germinazione delle piante, della
raccolta dell'uva e del buon vivere.
(Liber II, cap. 11, p . 115)
É governato dal Sole.
Illustrazione 5: Ragazza con Melograno
depinto di William Bouguereau
4. Nel primo decano di Sagittario si vedono tre uomini, di cui un corpo è giallo, uno bianco e l'altro
rosso. Questo è il decano del calore, della pesantezza, della crescita nei terreni coltivati e nei campi
incolti, della nutrizione e divisione.
(Liber II, cap. 11, p. 116)
E' governato da Mercurio.
Illustrazione 6: Foto di un asiatico, un europeo e un indio
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Per ottenere l'effetto desiderato, l'astrologo/mago doveva piazzare il pianeta che
governava l'attività da svolgere nel decano appropriato, come per esempio Saturno per
lavorare la terra.
Come mai questi decani erano considerati talmente importanti che potevano essere usati
anche al posto di quell'immagine di cui abbiamo parlato prima?
Il Picatrix lo dice qui:
[…] Un pianeta ha il potere di impedire gli effetti dell'altro [pianeta] e il potere dei termini è
maggiore rispetto al potere dei decani e il potere di un decano è maggiore rispetto al potere del
segno. (Liber II, cap. 11, p. 116)
I decani erano quindi considerati più forti dei segni. Esistevano, tuttavia, ancora altri
sistemi elettivi, che potevano essere adoperati.
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Le facce secondo Picatrix
Nel Picatrix oltre a quello tolemaico, viene introdotto anche un un sistema di decani
alternativo, basato sulla triangolazione dei segni ascendenti che vorrei chiamare con il loro
nome tradotto dall'inglese faces
cioè facce, per distinguerlo
meglio dai decani tolemaici. Il
testo riferisce questo sistema
alla tradizione jiotisha.
Faccio un esempio.
Se in un oroscopo troviamo
l’ascendente in Sagittario, la
prima faccia viene attribuito al
Signore dell’ascendente, cioè
Giove. La seconda faccia viene
governata dal signore della 5a
casa, che si trova in trigono con
l’ascendente. Parliamo quindi
del signore dell’Ariete, cioè
Marte. La terza faccia viene
Grafico 7: Le facce secondo Picatrix
attribuita al Signore della 9a
casa, quindi al Leone e suo signore, il Sole.
Ariete
Toro
Gemelli
Cancro
Leone
Vergine
1) Marte
2) Sole
3) Giove
1) Venere
2) Mercurio
3) Saturno
1) Mercurio
2) Venere
3) Saturno
1) Luna
2) Marte
3) Giove
1) Sole
2) Giove
3) Marte
1) Mercurio
2) Saturno
3) Venere
Bilancia
Scorpione
Sagittario
Capricorno
Acquario
Pesci
1) Venere
2)Saturno
3) Mercurio
1) Marte
2) Giove
3) Luna
1) Giove
2) Marte
3) Leone
1) Saturno
2) Venere
3) Mercurio
1) Saturno
2) Mercurio
3) Vergine
1) Giove
2) Luna
3) Marte
Tabella 3: Le facce secondo Picatrix
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Pare che questo sistema di facce servisse da una parte per fare immagini specifiche per
determinati utilizzi, fra cui quelli agricoli. Il testo cita esplicitmente la seconda faccia dei
Pesci come propizio per la coltivazione dei campi, dicendo:
La seconda faccia dei Pesci è governata dalla Luna ed è qui che puoi fare un'immagine per il
beneficio di piante e frutti e per chiamare la pioggia al momento necessario e per i pesci per farli
aggregare in qualsiasi posto tu desidera, sia esso nel mare o in un lago. (Libro II, cap. 12, p. 121)
Vorrei cogliere l'occasione per ricordare che i segni tradizionalmente considerati “fertili”
sono quelli d'acqua, cioè Cancro, Scorpione e Pesci. Nel paragrafo sopra citato vediamo
che la faccia più indicata per la crescita è proprio quella governata dalla Luna. Partendo
da questo concetto si può supporre che anche la prima faccia del Cancro e la terza di
Scorpione abbiano le stesse proprietà, anche se il Picatrix ne descrive solo la loro influenza
sulla pioggia
Dall'altra parte, le immagini fatte nella faccia appropriata servivano sopratutto a scopo
medico.
Eccovi quindi un esempio sull'importanza delle elezioni per la preparazione di un
talismano da portare addosso nel caso di mal di testa. Tradizionalmente è l'Ariete che
governa la testa.
Occorrente: oro o argento pari al peso di 7 chicchi di normale grano.
Il Picatrix descrive l'immagine da fare come un montone senza lingua
preparata nel momento così descritto (Liber II cap. 12, p. 122):
 Il sole al 1°, 3° o 5° di Ariete con la Luna crescente o piena.
 Saturno e Marte devono essere diretti
 Giove non si deve trovare in Acquario
 Venere non in Vergine (dove è in caduta)
 Mercurio non in Toro
 Fare l’immagine nei primi 5 gradi della prima faccia dell'Ariete
 Giove e Saturno sopra l’orizzonte
 Nel giorno e nell’ora del Sole
che andava
Facendo riferimento a Hermes Trismegisto il testo fornisce un esempio come calcolare
immagini per ogni parte del corpo umano e sotto faccia
Prendi oro puro e fai un sigillo e incidici l'immagine di un leone quando il Sole sia in Leone nella
prima o seconda faccia e all'ascendente o al Medio Cielo, la Luna non deve stare nella sua propria
casa, e il Signore dell'Ascendente non deve avvicinarsi ad un aspetto con Saturo o Marte oppure
trovarsi in separazioni da essi. Lega questo sigillo vicino ai reni (Libro II, cap. 12, p. 121).
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Mentre il Picatrix assegna fondamentale importanza alla giusta collocazione del Sole
nell'elezione di un immagine, autori di altre epoche, Lilly e poi in particolare il suo
allievo Nicholas Culpeper, ispirandosi anche al Picatrix, specificarono ulteriormente il
ruolo dei pianeti: ogni pianeta governa, a seconda del segno in cui si trova, un
determinato organo che rende possibile l'accurata descrizione della malattia e la sua
localizzazione nel corpo umano. Ma le associazioni non finiscono qui. Ogni pianta e ogni
erba officinale viene governata da un determinato pianeta, che rispecchia tanto il loro
habitat quanto il loro potere curativo intrinseco. Per curare una malattia, il governatore
della malattia e della pianta con potere farmacologico dovevano analogicamente
corrispondere.
Per esempio l' immunostimolante Echinacea
viene associato a Giove;
Illustrazione 8: Echinacea
l'ortica e l'aglio a Marte
Illustrazione 9: Ortica
oppure le zucche e i meloni alla Luna.
Illustrazione 10: Zucche
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Nell’astrologia medica moderna forse non vengono più usati talismani da mettere sopra
un organo ammalato, ma le elezioni rimangono di fondamentale importanza: Nella
tecnica delle decumbiture, viene scelto il giusto momento per somministrare una
medicina.
Nel Picatrix come abbiamo visto, troviamo tante regole come e quando piantare per
assicurare un raccolto ottimizzato che può essere riferito anche alle piante medicinali.
Queste regole non si riferiscono però tanto al raccolto in quanto al volume, ma alla
massima presenza della sostanza curativa in quella parte della pianta che poi viene
effettivamente somministrata, per esempio la presenza del principio attivo farmacologico
nella radice piuttosto che nelle foglie o nei fiori.
Le facce rappresentavano quindi un elemento fondamentale e di tipo rafforzativo in
un'elezione, e questo sistema continua ad essere utilizzato molto in astrologia oraria: il
fatto di trovare la Luna per esempio nella stessa trigonocrazia del pianeta a cui si
approccia oppure il significatore di un oggetto smarrito con nello stesso elemento del suo
proprietario, viene considerato di buon auspicio per l'esito della domanda.
E comunque, anche in questo caso, per raggiungere un obiettivo c'erano sempre diverse
strade e le facce ne erano solo una.
Un'altra via consisteva nelle mansioni lunari.
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Le mansioni lunari
Le mansioni lunari sono oggi un concetto piuttosto dimenticato nell'astrologia moderna e
scarsamente esplorate, difatti in Occidente sono sopravissute poche fonti che le citano.
Molto rimane ancora da chiarire sul lorto utilizzo.
Pare che questo sistema sia antecedente allo zodiaco e servisse per calcolare, attraverso il
moto lunare, il tempo stesso. Esistono tre scuole pricipali; quella araba , i Nakshatras
indiani e i Sieu cinesi.
Sembra però che
provengano tutte da una
fonte comune, oggi
sconosciuta.
Le mansioni lunari
rappresentano una
ulteriore suddivisione
dello zodicao in 28 parti
uguali. Il perchè di questo
numero non è chiaro.
Le mansioni sono
correlate alle stelle fisse.
Esse servono come
ancoraggio del loro
significato ad una certa
posizione siderea,
indipendentemente cioè
dallo zodiaco stesso.
Illustrazione 9: Rappresentazione delle mansioni lunari
Le mansioni lunari si riferiscono alla relazione Terra-Luna in quanto il moto della Luna
attorno alla terra definisce la grandezza della mansione, ma essendo il loro significato
ancorato alle stelle fisse, le mansioni slittano sullo zodiaco tropicale seguendo la
precessione. Questo implica che il loro significato non si riferisce necessariamente al
segno in cui si trova, anche perchè una mansione si può estendere complessivamente su
due segni.
Ogni mansione è legata alla stella più importante di una determinata costellazione come
punto di riferimento, come per esempio la mansione Al Thurayya, che ha come
riferimento la stella Alycone della costellazione delle Pleiadi. Questa stella segnava, nel
periodo della loro concezione, anche l'inizio della prima mansione lunare.
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Siccome le mansioni erano legate, come abbiamo detto, alle stelle fisse, pare che le
mansioni venissero usate piu' che altro per scegliere il momento adatto per cominciare
imprese di lunga durata, o di particolare importanza per la communità, quali la
costruzione di una città, la dichiarazione di una guerra costruire muri e dighe ma anche la
prima lavorazione di nuove terre agricole, considerando sopratutto che in quei tempi le
terre appartenevano ai grando latifondisti, fra cui i rispettivi regnanti. Questo spiega il
loro impiego nell'agricoltura di quei tempi.
Le immagini delle stelle fisse sono considerate piu' durature nei loro effetti rispetto alle immagini
fatte sui pianeti capaci di un moto retrogrado. (Liber III, cap. 4)
Vengono indicati sette periodi indicativi per l'agricoltura. Troviamo per esempio che la
mansione Al Butain viene indicata per favorire in particolare la crescita del grano. (Liber
I, cap. 4, p. 330
No.
mansione Nome mansione
(secondo
Picatrix)
Qualità:
2°
Al Butain
piantare una grande quantità di
grano
7°
Al Dhirah
aumentare i raccolti
12°
Al Sarfah
aumentare frutti e piante
13°
Al Awwa
aumentare raccolti
21 °
Al Baldah
aumentare raccolti
25°
Al Sa'd Al Ahibiyah
per la protezioni degli orti
27°
Al Fargh Al Thani
aumentare
malattie
raccolti,
guarire
Tabella 7: Le mansioni lunari indicate per l'agricoltura
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Vediamone un esempio:
Quando la Luna si trova nella mansione di
Al Ahbiya , fai un sigillo in legno di fico e
incidici la figura di un uomo nell'intento di
piantare alberi. Incensa con fiori di
quest'albero [...] . Attacca quest'immagine
ad un albero nel luogo che vuoi proteggere.
Mentre L'immagine permane nel luogo
prescelto, nulla accadrà al raccolto.
(Liber IV, cap. 9, p. 295)
Illustrazione 11: L'immagine per la mansione 25
E' possibile che le mansioni fossero adoperate non tanto per la coltivazioni di ortaggi
annuali, anche se potevano comunque essere considerati per questo scopo, ma piuttosto
per la programmazione agronomica su più larga scala, come ad esempio, programmi
quinquennali o simili.
É risaputo che la civiltà egizia, da cui deriva in parte il materiale del Picatrix, viveva i
sintonia con il Nilo e le sue coltivazioni dipendevano dalle sue inondazioni , per cui
viene da pensare che le mansioni potessero essere servite sia per prevedere eventuali
calamità, considerando la mansione in cui si trovava la Luna nel momento in cui il fiume
si gonfiava , sia per programmare in anticipo quale giorno sarebbe stato adatto per
cominciare la coltivazione dei campi appena bagnati dal Nilo.
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Piante per usi speciali
Oltre alle possibilità di canalizzare le energie cosmiche per un determinato uso, c'erano
comunque anche le virtù intrinseche di tante piante che potevano servire in svariate
occasioni senza la necessità di elezione come ci insegnano questi esempi, piuttosto
alchemici:
La pianta della fava ha grossi steli che quando vengono rotti, i
semi si induriscono. Se metti questo stelo sopra una persona
posseduta da un demone, il demone lascerà quella persona.
(Liber IV, cap. 8, p.280)
Illustrazione 12: Pianta di fava in
fiore
Mangiare nocciole guarisce dal morso della tarantola, quindi
chiunque porti nocciole con sé, non verrà morso dalle
tarantole. (Liber IV, cap. 8,,p. 283)
Illustrazione 13: Nocciole
O forse vi può essere di aiuto questo consiglio:
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Se qualcuno che è stato morso da un cane con la rabbia mette mandorle amare nella ferita e ne
mangia, la ferita guarirà. (Liber IV, cap. 8, p.283)
Molte piante hanno poteri curativi ma alcune sono davvero speciali e per questo il Picatrix
le ha date una voce propria, come ne caso del sogno dell'albero d'alloro.
Un giorno un giardiniere dormiva sotto un albero d'alloro,
quando sentì parlare la pianta che si vantava di essere il più
onorabile albero di tutti e governato da Giove. Gli chiese di
alzarsi nel cuore delle notte e di intingere le mani in olio di
alloro e di metterlo anche sul viso. Poi si doveva alzare,
guardare Giove sul firmamento e recitare alcune precise
preghiere . In tal modo l'albero gli avrebbe concesso altri 15
anni di vita. (Liber IV, cap. 7, p. 265)
Illustrazione 14: Foglie e frutti
dell'alloro
O vediamo l'esempio del poetico mirto:
Sono la pianta dell'oro e il mio colore è come il suo, da me la gente viene curata da 98 malattie. Il
mio olio fortifica il cuore e pulisce le gengive e
questo allegra lo spirito e non c'è altro olio che lo
faccia meglio di me. Sono l'albero benedetto .
Chiunque prenda i miei rami o le mie foglie e le
tiene in casa, non soffrirà miseria o pensieri tristi
e durante tutto l'arco dell'anno vivrà senza
paura e allarmismi in tutte le sue relazioni. Sono
davvero l'albero benedetto, chi guarda il mattino
il Sole che sorge mentre mi tiene nella sua mano,
sarà allegro e contento quel giorno. Io sono la
pianta di Saturno, il più pesante di tutti i pianeti;
sono l'albero che rende il depresso allegro; sono
l'albero che toglie la sfortuna dai disgraziati; sono
l'albero che abita nei posti deserti […].(Liber IV,
Illustrazione 15: fiori e bacche del mirto
cap. 7, p.267).
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E qui è interessante notare che già i greci e i romani conoscevano le proprietà
terapeutiche del mirto: ne ricavavano decotti, olii, estratti e pomate con cui curavano
l’ulcera, le affezioni dell’apparato respiratorio, leucorrea, dermatosi, emorroidi.
Secondo la medicina popolare il mirto ha proprietà curative nelle cistiti, nei disturbi
genito-urinari e come sedativo nervoso; le bacche, in particolare, svolgono attività
carminativa, astringente e tonificante.
Con l'occasione faccio presente, che oggi associamo Saturno, il governatore del mirto,
prevalentemente alla milza, le ossa e la vescica ma a seconda della sua posizione e
combinazione planetaria può affliggere altri organi. La sua proprietà è fredda e
astringente.
Dall'altra parte, il mirto è stato da sempre il simbolo della fecondità tanto che Plinio lo
aveva soprannominato "Myrtus coniugalis" in quanto si usava nei banchetti di nozze come
augurio di una vita serena e ricca di affetti.
C'è tuttavia un'altro aspetto della pianta, forse quello più apparentemente saturnino: il suo
significato funebre. Infatti nell'antica Grecia si raccontava che Dioniso, quando era sceso
nell'Ade per liberare la madre Semele aveva dovuto lasciare in cambio una pianta di
mirto. Da allora il mirto ha rappresentato l'oltretomba ed i defunti. Questa doppia valenza
del mirto, da una parte pianta solare e ben augurale dall'altra parte pianta funebre, non
deve stupire infatti la vita e la morte sono sempre stati un tutt'uno nell'universo e l'aspetto
funebre non è da vedersi in senso negativo ma semplicemente come l'evolversi della vita
ed è qui che ricordiamo la „frase“ del mirto che diceva che il suo signore era il più pesante
e quindi importante dei pianeti.
Gli insegnamenti del Picatrix continuano a vivere nelle nostre tradizioni popolari e
varrebbe la pena esplorare più in profondità altri dei suoi concetti. Detto ciò sono giunta
alla fine.
Conclusione
Molti dei concetti esposti nel Picatrix ci sembrano stranamente familiari e ricordano i
fondamenti dell'omeopatia. Questo Grimorio sapeva che il sensibile (Eco-)equilibrio nel
mondo andava tutelato tramite la coscienza, il fatto di rendersi conto cioè, che tutto è
correlato: L'uomo, le piante, le stelle. La differenza con i tempi di oggi è che allora le
visualizzazioni e conseguenti immagini e talismani erano fondamentali e avevano i loro
particolari poteri intrinseci mentre oggi sono per di più considerati frutto di una viva
fantasia ma prive di alcuna utilità pratica. Va detto che questo fatto sta cambiando e
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sempre più astrologi ma anche psicologi e operatori simili adoperano immagini che
offrono un accesso più immediato al nostro subconscio. A quanto pare, il Picatrix di
questo fenomeno era ben conscio. Nei nostri giorni il potere delle visualizzazioni o
personificazione di certi poteri viene appena riscoperto, basta pensare a libri bestseller
come quello della Lama tibetana americana Tsultrim Allione Nutri i tuoi demoni demoni o
tanti altri.
É altrettanto vero che il numero dei giardinieri che lavora seguendo quanto meno le fasi
lunari è in continua crescita. Anche il numero di prodotti provenienti da agricoltura
biologica e biodinamica aumenta vertiginosamente.
Perché allora non provare di ricomporre il puzzle fra le immagini delle piante con quelle
dei pianeti per scoprire che le antiche analogie funzionano ancora oggi. Magari, con l'aiuto
degli esempi forniti in questo testo potremmo tornare a sentirci veramente parte del
nostro mondo e riconoscere che la Luna così come ogni altra cosa nell'universo, influisce
tanto sulle piante che su noi stessi. Questo fatto, al contrario di toglierci l'importanza
come individui o come specie, ce la aumenterebbe nettamente. Scopriremmo in tal modo
il nostro ruolo in questo universo. Perché così come i pianeti influiscono sugli uomini, allo
stesso modo, ciascuno di noi, influisce sul resto del cosmo.
E con le considerazioni del Picatrix sull'importanza del capire vorrei concludere.
La mente di Dio è troppo profonda e potente per essere compresa e quel poco che può essere
compreso, può essere avvicinata solo attraverso lo studio e la conoscenza. Questo è il più grande
dono, che Dio ha dato all’umanità: che possa impegnarsi a sapere e capire.
Lo studio c’è quindi per servire Dio. Sappi che la conoscenza ha tre proprietà:
1)
aumenta sempre e non diminuisce mai
2)
favorisce atteggiamenti virtuosi
3)
non cresce finché lo studioso non lo vuole e ne rimanga incantato e lo cerca con la ragione e
la volontà. (Liber I, cap. 1, p.26)
Vi ringrazio.
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Bibliografia :
Libri:
•
Picatrix, Liber Viridis Green Magic Edition, Adocentyn Press 2011
•
Vivian E. Robson Fix Stars in Astrology 1923
•
Dorotheus of Sidon Carmen Astrologicum, Pingree Transaltion Astrology Classics
2005
•
Avraham Ibn-Ezra The beginning of Wisdom Arhat Pubblications1998
internet:
ultimo accesso URL : 6/2012
•
Ian Freer:
The Picatrix: Lunar Mansions in
www.astrologer.com/aanet/pub/journal/picatrix.html
western
•
The Mansions of the Moon: www.yeatsvision.com/mansions.html
•
www.renaissanceastrology.com
•
The Pleiades
Astrology
su
www.constellationofwords.com/stars/pleiades.html
•
The arabic Mansions
www.constellationofwords.com/stars/pleiades.html
•
www.wikipedia.com
altro
•
Stephanie Johnson Lunar Mansions the Arabs and the Moon
www.seeingwhitestars.net
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immagini tratte da :
1:
L'albero alchemico
www.alchemywebsite.com/Emblem_art/alchemy.html
2:
earth mother
www.artsunlight.com
3.
Immagine per il raccolto:
www.hollysierra.com/files/Goddess_Paintings.html
4.
camello:
http://foxstudio.wordpress.com/tag/animaldrawings/ogy.com
5.
ragazza con melograno
www.artsunlight.com
6.
mansioni lunari
www.renaissanceastrology.com
7.
mansione lunare no. 25:
www.renaissanceastrology.com renaissanceastro
Le altre foto delle piante state prese da google immages
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