E La luce per i musei

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E La luce per i musei
tune the light
E
La luce per i musei
E
N° art. 10.29419.000 IT 12/2012
Concetti
Applicazioni
Tecnologia
La luce per i musei
Indice
La fabbrica della luce
ERCO è specialista dell’illumina­
zione delle architetture. Offriamo
in primo luogo luce più che appa­
recchi. Questo approccio impron­
ta da molti anni il nostro ­lavoro.
Per questo ci definiamo ERCO, la
­fabbrica della luce. I sistemi di pro­
grammazione luminosa e gli appa­
recchi per ambienti i­nterni e per
ambienti esterni di ERCO costi­
tuiscono un programma comple­
to di strumenti di ­illuminazione
per delle soluzioni compiute ed
­olistiche nell’architettura. ­Nello
sviluppo e nella consulenza s­ iamo
­guidati dalla visione del 100%
LED: tutte le energie si concentra­
no sugli innovativi sistemi opto­
elettronici dei LED, nella creazione,
nell’orientamento e nel c­ omando
della luce. L’innovazione è la chia­
ve per realizzare un comfort visivo
efficiente e delle dimensioni crea­
tive scenografiche a livelli sempre
più alti. Nelle loro applicazioni gli
strumenti di illuminazione ERCO
trasformano la tecnologia in cul­
tura, soddisfacendo tutti i ­requisiti
tecnici ed economici della prassi e
sprigionando tutto il fascino e la
magia di quel «materiale immate­
riale» che è la luce.
Sede centrale ERCO
ERCO ha la sua sede a
Lüdenscheid, una ­città
di antica tradizione indu­
striale nel cuore ­della
Germania. La fabbrica
di ERCO è costituita da
un complesso di premia­
ti edifici industriali che
rappresentano un’espres­
sione vivente della cultu­
ra aziendale, impregnata
di innovazione, comuni­
cazione e consapevolezza
delle proprie qualità.
Trasmettere e
­conservare
La luce rende fruibili i
valori culturali
Pagine 2–3
Le situazioni nel museo
Guidare con la luce i
visitatori nel museo
Pagine 4-5
Esposizione di oggetti
bidimensionali
Illuminazione d’accento
per una rappresentazione
drammatica
Pagine 6-7
Esposizione di oggetti
bidimensionali
L’illuminazione ­diffusa
delle pareti per infon­
dere una sensazione di
armonia
Pagine 8-9
100% LED
L’affermazione della tec­
nologia LED costituisce
la più importante inno­
vazione ­nell’illuminazione
delle architetture da
decenni. ERCO ha assun­
to un ruolo leader nella
­trasformazione di questi
progressi t­ ecnologici in
pratici strumenti di illu­
minazione a LED utilizza­
bili nella prassi: la visione
100% LED è già realiz­
zata nei nuovi ­prodotti
e diventa realtà in una
quantità sempre mag­
giore di p­ rogetti ERCO.
Esposizione di oggetti
tridimensionali
Modellare le sculture con
luci ed ombre
Tecnologia
Utilizzare gli strumenti
di illuminazione in modo
professionale
Pagine 10-11
Pagine 12-14
Check list per l’illuminazione dei musei
Come arrivare ad un
­concetto di illuminazione
individuale
Pagina 15
Servizi e media
Vivere la luce, ­sfruttare i
servizi, ottenere informa­
zioni – in tutto il mondo.
Pagine 16-17
1
Trasmettere e conservare
La luce rende fruibili i valori culturali
La varietà del panorama museale interna­
zionale è enorme: i musei trattano i temi più
diversi, dall’archeologia all’arte contempo­
ranea, ­dalla letteratura alla tecnica. Alcuni
sono ­grandi pochi metri quadrati, altri riem­
piono ­interi quartieri cittadini. Indipendente­
mente da ciò, i loro compiti consistono sempre
da un lato nella raccolta, nella ­conservazione
e ­nella ricerca nei rispettivi campi, ­dall’altro
lato ­soprattutto nella trasmissione e nella pre­
sentazione al pubblico delle loro tematiche.
In particolare le istituzioni che conservano ed
espongono dei beni culturali significativi sot­
tolineano il loro status con un’architettura di
­rappresentanza. In tali musei, siano essi tradi­
zionali come il Louvre di Parigi o recenti come
il Guggenheim Museum di Bilbao, gli ­architetti,
i lighting ­designer, i curatori delle e­ sposizioni
ed i responsabili della conservazione dei beni
esposti devono realizzare anche nell’illumina­
zione i m
­ assimi standard qualitativi. Così la
luce in «qualità da museo» è diventata il termi­
ne di confronto anche per gli altri tipi di archi­
tettura. Una buona illuminazione in un museo
soddisfa sia le esigenze dei visitatori che ­quelle
dei conservatori dei beni esposti e dei ­gestori.
Comfort visivo, percepibilità ottimale degli
oggetti esposti, chiaro e sicuro orientamento
nell’edificio e alta qualità dell’esperienza ­della
visita da un lato, preservazione degli oggetti
esposti , economicità e sostenibilità dall’altro.
I concetti di illuminazione che soddisfano que­
sti criteri contribuiscono a custodire i valori
culturali dell’umanità per le generazioni future.
Koninklijk Museum voor
Natuurwetenschappen
(Museo di Scienze Natu­
rali), Bruxelles. Architet­
tura e ­progettazione illu­
minotecnica: ­SumProject,
Bruxelles. Galleria
­dell’Evoluzione – Sceno­
grafia: Atelier de ­l'Ile,
Parigi. Illuminazione
dell’esposizione: Cosil,
Parigi.
Eremitage, San Pietro­
burgo. Progettazione
­illuminotecnica ed alle­
stimento espositivo:
­Alexander Lapko, San
Pietroburgo.
Nagasaki Prefectural Art
Museum, Nagasaki. Architetto:
Nihon Sekkei Inc., Kengo Kuma
& Associates, Tokio. Progetta­
zione illuminotecnica: Takeshi
Konishi (EPK Corp.), Tokio.
Museo dell’Ara Pacis,
Roma. Architetto:
Richard Meier, New York.
­Progettazione illumino­
tecnica: Fisher Marantz
Stone, New York.
Museo Punta della
Dogana, Venezia.
Architetto: Tadao Ando,
Tokio. Progettazione
­illuminotecnica: Ferrara
Palladino e Associati,
ing. Pietro Palladino, arch.
Cinzia Ferrara, Milano.
GoMA Gallery of Modern
Art, Brisbane. Architetto:
Architectus, Sydney.
Progettazione illumino­
tecnica: Vision Design
Studio, Australia.
National Portrait Gallery,
Londra. Architetto: Ewan
Christian (1814-1895).
2 National Museum,
Esposizione «L’arte del
Rinascimento», Pechino.
Architetto: Von Gerkan,
Marg und Partner (GMP),
Amburgo.
ERCO Museum 3
Le situazioni nel museo
Guidare con la luce i visitatori nel museo
Accentuare le sculture
negli ambienti esterni
La potente illuminotecni­
ca e gli alti gradi di pro­
tezione degli apparecchi
consentono di presen­
tare in modo efficace le
sculture negli ­ambienti
esterni. In tal modo di
sera il museo estende la
sua esposizione anche
­nell’area circostante.
Illuminare i quadri
efficacemente
La luce rende l’arte non
solo visibile, ma la mette
anche in scena in modo
affascinante: ad e­ sempio
orientando gli ­sguardi
sull’arte con dei coni di
luce a fascio stretto indi­
rizzati sui quadri.
Modellare le sculture
con la luce
Il contrasto generato
dal passaggio dalla luce
all’ombra accentua le
forme delle sculture e
mette in risalto le strut­
ture dei materiali. L’illu­
minazione d’accento con
una luce brillante crea
efficacemente dei ­punti
di richiamo dell’atten­
zione lungo il percorso
­espositivo.
Caratterizzare lo spazio
cittadino
I concetti di illuminazio­
ne olistici, tenendo conto
anche degli effetti proiet­
tati verso l’esterno, tra­
sformano gli edifici dei
musei in dei simboli not­
turni. Gli edifici in vetro,
che proiettano la luce
dall’interno verso l’ester­
no, emanano la propria
energia nell’ambiente
circostante.
L’illuminazione professionale delle opere d’ar­
te è certamente una delle sfide centrali dell’il­
luminazione dei musei. Ma la luce per le sale
espositive è solo uno dei settori funzionali dei
musei. L’illuminazione inizia già all’esterno
dell’edificio, per creare di sera degli ­elementi
di spicco dell’ambiente cittadino, per accen­
tuare le opere situate all’aperto e per creare
una via d’accesso chiara ed invitante che ­guidi
i visitatori all’esposizione. In senso lato rien­
trano nell’offerta del museo anche la ­libreria
ed il bar interni, dove un’illuminazione che
attragga i clienti e l’atmosfera piacevole sono
essenziali nella progettazione illuminotecnica.
Soprattutto nelle aree di traffico come i foyer,
i corridoi o i passaggi all’aperto, l’illumi­nazione
può fornire un prezioso contributo all’orienta­
mento, indicando gli elementi più i­mportanti
con una maggiore luminosità e coni di luce
stretti. Nelle sale espositive si può utilizzare una
gerarchizzazione con l’illuminazione d’accento
per far emergere i pezzi più ­pregiati della colle­
zione dal contesto ambientale e per attribuire
loro un valore speciale.
Facciate invitanti messe
in scena con la luce
Le facciate illuminate
comunicano al ­visitatore
del museo la sensazione
di entrare in un edificio
aperto. Assieme ai mani­
festi illuminati, trasmet­
tono già da lontano un
invito e suscitano l’inte­
resse del visitatore.
Condurre il pubblico
artisticamente al museo
I percorsi chiari, accen­
tuati con la luce, orienta­
no i flussi di visitatori e
facilitano l’orientamento.
4 Condurre il pubblico
all’esposizione attra­
verso i foyer
I foyer costituiscono
un passaggio tra il lumi­
noso ambiente esterno
ed i locali espositivi con
minori luminanze. Un’il­
luminazione uniforme
rende il foyer ­imponente
e consente una buona
riconoscibilità delle diver­
se aree funzionali.
Arte da comprare
La visita conclusiva al
negozio del museo con­
sente di portare con sé
dei ricordi dell’esposizio­
ne. L’illuminazione diffe­
renziata dei locali di ven­
dita pone i giusti accenti
sui libri, sugli oggetti e sui
souvenir per aumentare
l’attrazione dell’acquisto.
Gustare il cibo nella
giusta luce
La buona cucina, l’atmo­
sfera stimolante ed un
ambiente piacevole sono
i fattori essenziali per un
progetto ­gastronomico
di successo. Per ­ottenere
queste condizioni sono
necessarie una buona
luce sui cibi, la riconosci­
bilità delle persone attor­
no al tavolo ed un’illu­
minazione adeguata del
locale.
5
Esposizione di oggetti bidimensionali
Illuminazione d’accento per una rappresentazione drammatica
Perfezionare il godimento dell’arte con
il comfort visivo
Non è solo il modo di mettere gli oggetti in
scena con la luce a contribuire alla qualità
dell’esperienza vissuta con la visita all’esposizione, ma anche il comfort visivo dell’illuminazione. La corretta disposizione degli apparecchi permette di illuminare le opere d’arte in
modo omogeneo ed evita che gli o­ sservatori
proiettino le proprie ombre sui quadri. I coni
di luce a fascio stretto e le schermature delle
superfici di emissione della luce minimizzano
l’abbagliamento diretto nel percorso espositivo. Con un’adeguata disposizione degli apparecchi si evitano inoltre anche i fastidiosi
abbagliamenti da riflessione.
Minimizzare le ombre
create dagli osservatori
Disponendo due f­ aretti
lateralmente per illumina­
re un quadro si ­previene
l’abbagliamento ­dovuto
alla riflessione degli apparecchi sugli oggetti
esposti e si evita la proiezione dell’ombra dell’osservatore sul quadro.
Creare un’atmosfera ricca di contrasti con
l’illuminazione d’accento
L’illuminazione di singoli quadri con coni di
luce a fascio stretto crea nei musei un’atmosfera drammatica. Con l’intenso ­contrasto
chiaro-scuro le opere d’arte vengono rese protagoniste nella messa in scena espositiva. I
coni di luce stretti orientano gli sguardi dei
visitatori dell’esposizione e li inducono a concentrarsi sull’arte. Gli interni e l’architettura
giocano quindi solo un ruolo secondario.
Alcune esposizioni presentano già nel contenuto dei quadri delle scene in chiaroscuro,
ricche di contrasti. In questi casi con l’illuminazione d’accento si crea una magia partico­
lare, in quanto le emozioni trasmesse dai
quadri coincidono con l’atmosfera nell’esposizione. Se si delimita il cono di luce esattamente sul formato del quadro esposto si suscita
un fascino particolare, in quanto l’opera d’arte
sembra brillare di luce propria.
Con l’impiego di diverse intensità ­luminose
si può sfruttare l’illuminazione d’accento
anche per creare delle gerarchie percettive ed
in tal modo strutturare l’esposizione.
6 30°
Accentuare i quadri
nell’ambiente con dei
coni di luce
L’illuminazione d’accento
a fascio stretto sulle opere
esposte orienta su di esse
l’attenzione del visitatore del museo. Con i sistemi ottici intercambiabili
che consentono di ottenere coni di luce di ­diversi
diametri si può adattare
l’illuminazione individualmente alle diverse dimensioni dei quadri.
Posizionare gli appa­
recchi correttamente
Nell’illuminazione di
dipinti e sculture l’angolo ottimale di incidenza
della luce è di 30°. Altrimenti, con una maggiore
distanza dell’apparecchio
dall’oggetto illuminato, si
avrebbe il problema della formazione dell’ombra
dell’osservatore sull’oggetto stesso, quando gli
sta davanti. Un angolo di
incidenza molto inclinato creerebbe invece una
luce radente e delle lunghe ombre sull’oggetto
in esposizione.
Prevenire l’abbaglia­
mento da riflessione
I quadri protetti da un
vetro possono causare
abbagliamento se nell’osservare il quadro gli apparecchi montati sul soffitto si specchiano sul vetro.
Con una disposizione adeguata di apparecchi, coni
di luce a fascio stretto e
superfici di ­emissione del-
la luce schermate si previene l’abbagliamento da
riflessione.
Illuminare le vetrine
senza abbagliamento
Gli espositori in vetro
possono essere illuminati anche dall’esterno con
dei faretti, purché dal
punto di vista dell’osservatore questi restino al
di fuori delle superfici di
riflessione.
Limitare i coni di luce
alle superfici dei quadri
Se il cono di luce è limi­
tato alla superficie
dell’ope­ra in ­esposizione,
il quadro sembra brillare di luce propria. Con il
forte contrasto rispetto
all’ambiente mantenuto
più buio si crea un’atmosfera misteriosa e concentrata. I sagomatori
montati sui faretti proiettori consentono di regolare con precisione i coni
luminosi.
7
Esposizione di oggetti bidimensionali
L’illuminazione diffusa delle pareti per infondere una sensazione di armonia
Con l’illuminazione diffusa delle p
­ areti
si crea una sensazione di luminosità e di
ampiezza dell’ambiente
L’illuminazione diffusa ed omogenea ­delle
pareti crea uno sfondo neutro per le esposizioni ed allo stesso tempo presenta le opere
d’arte sulle pareti in modo funzionale. È particolarmente adatta quando per l’osservazione dell’arte si vuole creare un’atmosfera non
tanto drammatica, quanto contemplativa.
Con un’illuminazione uniforme delle super­
fici verticali si infonde nei visitatori del museo
la sensazione trovarsi in un ambiente ampio
e luminoso. La distribuzione omogenea ­della
luminosità genera un’atmosfera armoniosa,
nella quale i quadri costituiscono un tutt’uno
con le pareti.
Combinare l’illuminazione diffusa delle
pareti con l’illuminazione d’accento
Per alcune esposizioni la sola illuminazione
drammatica d’accento e la sola illuminazione
diffusa ed uniforme delle pareti costituiscono
dei concetti di presentazione troppo estremi.
La combinazione di entrambi gli approcci all’illuminazione schiude delle altre opzioni: l’illuminazione diffusa delle pareti crea da un lato
una luminosità di fondo nell’ambiente e consente una buona riconoscibilità degli o­ ggetti
esposti sulle pareti. D’altro lato l’illuminazione d’accento, con la sua luce orientata, serve
a differenziare le singole opere con degli illuminamenti maggiori o a realizzare un’intensa
modellazione delle sculture.
Sfruttare le ­pareti
­colorate per dei
­contrasti armoniosi
Per creare dei ­contrasti
mirati tra quadro e parete i curatori i­mpiegano
­delle pareti colorate.
Un’illuminazione diffusa
ed ­omogenea della parete sottolinea il carattere
calmo del concetto espositivo.
Concepire i quadri
come elementi costi­
tuenti le pareti
L’illuminazione omogenea
delle superfici verticali di
un ambiente conferisce
alle opere un ­significato
simile a quello proprio
delle pareti stesse e le presenta in un aspetto omogeneo.
30°
Accentuare le pareti e
gli oggetti esposti
Un’illuminazione equilibrata della sala e
dell’espo­sizione è il risultato della combinazione
di un’illuminazione omogenea delle pareti per dare
una sensazione di luminosità dell’ambiente con
un’illuminazione d’accento per una buona modellazione delle sculture nel
locale.
Illuminare i ­quadri
grandi con l’illumina­
zione diffusa ­delle
pareti.
In particolare per le opere
d’arte di grandi dimensioni è opportuna un’illuminazione piatta ed omogenea. Con l’illuminazione
diffusa della parete si
infonde una sensazione di
uniformità dell’ambiente.
8 Disporre ­correttamente
gli apparecchi per
­l’illuminazione diffusa
delle pareti
Per una distribuzione
omogenea della luce sulla parete la distanza dei
wallwasher dalla ­parete
stessa deve essere pari a
un terzo dell’altezza del
locale. La distanza tra gli
apparecchi corrisponde
alla distanza dalla parete.
Portare in primo piano grandi aree con
l’illuminazione diffusa
L’illuminazione diffusa con grandi angoli di
irradiazione è adatta a portare in primo ­piano
delle opere di grandi dimensioni o gruppi di
oggetti. Con la caratteristica di ­distribuzione
oval flood si può ad esempio accentuare un
gruppo di quadri, un tavolo di forma allungata o degli scaffali a parete impiegando un unico apparecchio invece che due o tre ­faretti
con distribuzione dell’intensità luminosa spot
o flood. Questo approccio illuminotecnico
­consente di minimizzare i costi di investimento nella progettazione dell’esposizione.
Mettere in risalto
­l’architettura con l’illu­
minazione delle super­
fici verticali
Con un’illuminazione diffusa le pareti grandi creano una sensazione di
luminosità e di ­ampiezza
degli ambienti. Costituiscono uno sfondo ­neutro
per le opere d’arte e
­fanno percepire gli s­ pazi
come un tutt’uno. L’illuminazione diffusa ­delle
pareti crea un’illuminazione indiretta che sfrutta
la riflessione delle pareti
stesse e genera una piacevole luminosità anche
al centro del locale.
Caratteristica di
distribuzione ovale
La caratteristica di distribuzione ovale è adatta
all’illuminazione ­efficiente
degli oggetti di forma
allungata.
9
Esposizione di oggetti tridimensionali
Modellare le sculture con luci ed ombre
Definire le forme con le ombre
La luce diretta dei raggi orientati crea ­delle
ombre nette e consente una ­modellazione
marcata degli oggetti tridimensionali. La
­posizione della sorgente luminosa è d­ ecisiva
per la formazione delle ombre. Una luce con
­un’incidenza fortemente inclinata da una
­breve distanza crea delle ombre grandi e lun­
ghe. In generale però si è affermato anche
per le ­sculture l’utilizzo di un angolo di inci­
denza della luce di 30°, tale da generare una
buona modellazione. Un’illuminazione d­ elle
esposizioni basata solo sulla luce diretta e
orientata consente inoltre una messa in sce­
na con chiaroscuri densi di contrasti. Nell’illu­
minazione d’accento i coni di luce ­delimitati
sviluppano un’atmosfera magica, capace di
far uscire misteriosamente dal buio i s­ ingoli
oggetti.
Creare brillantezza
Con la brillantezza si può destare una mag­
giore attenzione nell’esposizione, in q­ uanto
muovendosi nei locali i punti riflessi sulle
superfici sembrano muoversi con ­l’osservatore.
La disposizione di questi punti di r­ iflessione
aiuta inoltre a decifrare gli spigoli e le curva­
ture degli oggetti in esposizione. ­Mettendo
in risalto la forma e la materialità con degli
effetti di brillantezza si valorizzano gli ogget­
ti stessi. Gli effetti di brillantezza d­ ipendono
­dalla compattezza della sorgente luminosa,
l’intensità della luce ha un’importanza secon­
daria. Le sorgenti luminose puntiformi, come
i faretti per LED, sono quindi ottimali come
strumenti per un’illuminazione d’accento bril­
lante.
Creare ­un’atmosfera
tranquilla con la luce
diffusa
I lucernari con un’inci­
denza indiretta della luce
diurna o i soffitti lumino­
si creano una luce d­ iffusa
nell’ambiente. Le morbi­
de ombre suscitano una
sensazione di calma. In
confronto con l’illumina­
zione d’accento, ricca di
contrasti, fanno apparire
sobri gli oggetti esposti.
Far risaltare le forme
con le ombre
Definendo le ombre si
possono mettere in scena
in modo efficace le curve
e i contorni.
Illuminare contemporaneamente molti ­oggetti
esposti
Per illuminare delle
superfici più grandi ­sulle
quali sono esposti degli
oggetti si consiglia una
griglia di apparecchi per
un’illuminazione diffu­
sa, capace di p­ resentare
­l’esposizione nel suo
complesso.
10 Disporre gli apparecchi
per gli oggetti di grandi
dimensioni
Utilizzando diversi appa­
recchi, ciascuno con un
cono di luce stretto, si
possono illuminare bene
le opere più grandi senza
abbagliare l’osservatore.
Creare modellazione e
brillantezza con la luce
orientata.
Le sorgenti luminose com­patte, come i faretti, offro­
no le condizioni neces­
sarie per dar vita a delle
ombre ricche di contrasti
e a degli effetti di brillan­
tezza. I punti di ­riflessione
della luce trasmettono
una sensazione di prezio­
sità nelle superfici lucide
come il metallo o il vetro.
Luce diffusa ed
­orientata
La luce diffusa viene pro­
dotta dalle sorgenti lumi­
nose superficiali, come ad
esempio i soffitti lumino­
si. Come quando il cielo è
coperto di ­nuvole, si crea
un’incidenza della luce
omogenea da diversi lati,
in modo tale che l­’effetto
sia quello di una ­quasi
totale assenza di ombre
e di una rappresentazio­
ne piatta delle sculture.
La luce ­orientata, come
quella naturale del sole o
­l’illuminazione ­d’accento
dei faretti, crea invece
delle ombre ricche di con­
trasti, che presentano in
modo drammatico anche
i profili sottili.
Con la luce diffusa si
crea sugli oggetti un’at­
mosfera calma e quasi
priva di ombre.
Con la luce orientata si
pone la base per una
buona modellazione delle
sculture. Un solo ­faretto
crea dei contrasti ­molto
netti.
Per dei contrasti più
­equilibrati sulle ­sculture
la luce principale può
essere smorzata nella sua
luminosità con l’aggiunta
di un secondo faretto.
11
Tecnologia
Utilizzare gli strumenti di illuminazione in modo professionale
Punti di montaggio nei beni ­architettonici
tutelati
Il posizionamento degli apparecchi può costituire una sfida quando il substrato storico non
può essere utilizzato per il montaggio degli apparecchi per motivi estetici o di conservazione
dei beni architettonici – ad esempio nel caso
delle volte o dei soffitti affrescati. I cornicioni
sulle pareti, i soffitti e le colonne possono aiutare a montare gli apparecchi in punti nascosti
e a focalizzare la percezione sulle opere d’arte.
Sfruttare l’efficiente tecnologia Spherolit
Oggetti esposti di diverse dimensioni, ­diverse
distanze dall’oggetto da illuminare e vari concetti di illuminazione richiedono un’ampia
gamma di caratteristiche di distribuzione. Le
distribuzioni dell’intensità luminosa a fascio
molto stretto sono destinate alle piccole opere d’arte illuminate da grandi distanze, per
­metterle in scena con una grande ricchezza di
contrasti e con un buon comfort visivo. Per le
sculture dalla forma allungata è invece i­deale
una caratteristica di distribuzione ­diffusa ed
ovale, capace di far risaltare l’opera con un
solo apparecchio. Al variare delle ­esposizioni
si può facilmente cambiare la d­ istribuzione
dell’intensità luminosa sostituendo le ­lenti
Spherolit senza nemmeno dover ricorrere a
degli attrezzi.
Narrow spot
Per accentuare ­piccoli
oggetti con maggiori illuminamenti o per
attraversare ­grandi
distanze tra l’apparecchio e ­l’oggetto
­illuminato. Angolo di
distribuzione < 10°.
Oval flood
La lente Spherolit oval
flood è caratterizzata da
una distribuzione dell’intensità luminosa diffusa
a simmetria assiale. Viene generato un cono di
luce ovale che va dai ca.
20° ai 60°.
Effetti di proiezione
L’ottica di proiezione dei faretti proiettori consente di ottenere dei contorni netti dei coni
di luce o di disegnare dei precisi motivi con la
luce. Lo spostamento della lente regola la nitidezza dei contorni del cono di luce, ad esempio
per creare una differenziazione in netto contrasto con il resto dell’ambiente. Con l’aggiunta
di un sagomatore si possono illuminare i quadri con contorni netti, in modo che le opere
sembrino brillare di luce propria. Con l’ausilio
dei Gobo o delle lenti strutturate si ottengono dei motivi grafici per un allestimento scenografico.
12 Incorniciatura
Il sagomatore consente
di delimitare con precisione il cono di luce.
Spot
Caratteristica standard
per l’illuminazione d’accento di oggetti di ogni
tipo, in particolare per la
modellazione delle forme
tridimensionali. Angolo
di distribuzione 10°–20°.
Flood
Per accentuare in modo
efficiente oggetti più
grandi o per ­mettere
in risalto delle parti di
un ambiente. Angolo
di distribuzione 25°–35°.
Wallwash
La distribuzione luminosa
dei wallwasher con lente
è tale da offrire un’ottima
omogeneità dell’illuminazione della parete.
Wide flood
Per l’illuminazione flessibile e diffusa di ­superfici
e zone di un ­ambiente,
in particolare per la presentazione delle ­merci.
Angolo di ­distribuzione
> 45°.
Ridurre il fattore di danneggiamento con
i LED
Il fattore di danneggiamento serve a ­valutare
se le sorgenti luminose siano adatte alle esigenze di conservazione degli oggetti ­illuminati,
ad esempio nei musei. Esso descrive il rapporto tra le intensità delle radiazioni dannose e
l’intensità luminosa. L’illuminazione con i LED
bianco caldi è più adatta agli oggetti ­delicati
di quella con le lampade alogene a bassa tensione, con o senza filtri UV.
Prevenire la dispersione luminosa
L’andamento morbido della luminosità sul bordo del cono luminoso rende precisa e nitida
l’illuminazione d’accento sui quadri. Nei f­ aretti
per LED di ERCO le lenti Spherolit realizzano
questo andamento graduale, privo di dispersione luminosa. Nell’illuminazione d­ ’accento
le tecnologie convenzionali possono invece
­creare degli anelli di luce al di fuori del cono
di luce centrale. Questa dispersione di luce
pregiudica una messa in scena d’effetto delle
opere d’arte e disturba la contemplazione dei
quadri. Per un’illuminazione professionale delle
esposizioni si consiglia quindi di utilizzare dei
faretti dai coni di luce precisi.
Sorgente luminosa
Fattore di danneggia
mento f (mW/lm)
LED bianco caldo, Ra 90 0.149
QT12-RE con filtro UV 0.159
QT12-RE0.169
HIT 930
0.182
Coni di luce con disper­
sione luminosa
I riflessi ­nell’apparecchio
possono generare d­ elle
dispersioni luminose e
gli anelli di luce che si
formano attorno al cono
luminoso distolgono
­l’attenzione dalle ­opere
­d’arte.
Coni di luce precisi con
le lenti Spherolit
I sistemi ottici con l­enti
dei LED ­concentrano
­tutta la luce e non generano delle ­dispersioni
luminose laterali. In tal
modo non si formano
degli anelli luminosi al di
fuori del cono di luce.
Proiezione di gobo
Con i gobo o le ­lenti
strutturate si p­ ossono
proiettare motivi e
immagini.
13
Tecnologia
Tecnologia per un comfort visivo efficiente
Migliorare il comfort
visivo con gli accessori
Per molti ­prodotti ERCO
sono disponibili degli
accessori che consentono di soddisfare degli
­speciali requisiti: ad
esempio gli ­accessori
anti­abbagliamento, che
migliorano ulteriormente i già elevati standard
di comfort visivo degli
appa­recchi.
Migliorare la qualità della luce con il
comfort visivo
La prevenzione dell’abbigliamento è un
­importante elemento dell’illuminazione nei
musei. I sistemi ottici precisi creano le con­
dizioni per prevenire la dispersione ­della
luce. Con altri accessori si può ottimizzare il
comfort visivo anche nei compiti visivi più
­complessi. Ad esempio gli accessori antiabbagliamento nei faretti o nei wallwasher possono ridurre la possibilità di guardare dentro
gli apparecchi, minimizzando l’abbagliamento
diretto ed orientando l’attenzione sulle o­ pere
d’arte.
Adeguare gli illuminamenti
Per una serie di motivi gli apparecchi nei musei
dovrebbero essere dimmerabili: ­Innanzitutto,
per regolare degli adeguati illuminamenti per
la conservazione degli oggetti esposti, ma
anche per adattare la luminosità di apparecchi
a diverse distanze, per allestire delle s­ ituazioni
luminose con differenze di luminosità create
di proposito e per risparmiare energia. Con un
comando basato su un sensore di presenza si
modifica attraverso il circuito elettrico la luminosità complessiva in un ambiente in funzione
dei segnali del sensore. Per l’impostazione individuale degli illuminamenti si dispone invece
della possibilità di dimmerare la luce sui f­ aretti
con un potenziometro. Un grande vantaggio
dell’illuminazione a LED consiste nell’invarianza
della temperatura colore con la dimmerazione,
quindi non si hanno dei fastidiosi spostamenti
in direzione di una luce bianca calda come nelle lampade alogene a bassa tensione.
Modernizzare impianti esistenti con
un’illuminotecnica efficiente
In molti musei i binari elettrificati costituiscono la base per una programmazione luminosa
variabile e flessibile. Essi consentono un cambio facile e veloce degli apparecchi al ­variare
delle esposizioni. Con il coerente design di
sistema dei faretti per LED si possono sostitui­re comodamente gli apparecchi dotati di lampade convenzionali. I vantaggi sostanziali
degli apparecchi per LED consistono in un’ef­
ficienza luminosa multipla rispetto a quella
­delle lampade alogene a bassa tensione ed in
una ­durata utile di 50.000 ore. In tal modo non
sarà più necessario sostituire le lampade ed i
costi di gestione si riducono. Un altro vantaggio d­ ella modernizzazione con l’illuminazione
a LED consiste nel prevenire le radiazioni UV.
14 Check list per l’illuminazione dei musei
Come arrivare ad un concetto di illuminazione individuale
Mettere in scena le esposizioni
La decisione dei curatori per un determinato
concetto espositivo costituisce il filo condut­
tore del progetto di illuminazione. Si ­spazia da
un’illuminazione uniforme fino ad una m
­ essa
in scena ricca di contrasti con l’illuminazione
d’accento e con sequenze luminose dinamiche.
Comunicate con la luce il tema della vostra
esposizione!
Sfruttare l’illuminazione verticale
Nei musei le pareti sono le più ­importanti
superfici di presentazione e per questo meritano una particolare attenzione nella progetta­
zione. L’illuminazione omogenea delle pareti
con degli speciali wallwasher supporta la percezione dell’arte e crea allo stesso tempo una
sensazione di luminosità ed armonia nell’ambiente.
Dimmerazione sul
faretto
Per garantire un comfort
visivo efficiente i ­faretti
possono essere dimmerati in diversi modi. Con
il potenziometro integrato si può regolare individualmente il flusso luminoso sugli apparecchi.
Sfruttare la flessibilità
dei binari elettrificati
Gli innovativi faretti per
LED possono essere inseriti senza problemi negli
impianti esistenti che
­utilizzano i binari elettrificati ERCO.
Dimmerazione ­tramite
il circuito elettrico o
tramite DALI
I faretti dotati di potenziometro possono ­essere
regolati anche con un
dimmer esterno in tecnica a taglio di fase. Questi
faretti sono quindi particolarmente adatti alla
ristrutturazione energetica di impianti lumi-
nosi esistenti già dotati di questa tecnologia
di dimmerazione ­molto
diffusa. In alternativa i
faretti sono disponibili
anche come Light Client
compatibili DALI.
Garantire la flessibilità
Per reagire nel tempo al variare delle forme
artistiche e di presentazione, si consiglia di
dotarsi di una infrastruttura molto adattabile
con i binari elettrificati. I sistemi ottici intercambiabili con diversi angoli di irradiazione,
la dimmerabilità della lampada ed una flessibile programmazione luminosa garantiscono
anche per il futuro delle condizioni di illuminazione ottimali per i musei.
Contemplare gli aspetti della conserva­
zione delle opere
Le esigenze di conservazione e di p­ rotezione
dei quadri si contrappongono all’esigenza degli
osservatori di avere una luminosità ­sufficiente.
Per proteggere gli oggetti in esposizione si
devono evitare il più possibile le componenti
dannose dello spettro luminoso della luce artificiale o diurna. L’illuminazione dimmerabile
dei LED bianco caldi rappresenta oggi la soluzione ottimale per le opere d’arte delicate.
Giovarsi dell’efficienza e del comfort visivo
Una tecnologia d’illuminazione economica
riduce i costi d’esercizio e libera in tal modo
delle risorse da investire nelle collezioni e nelle presentazioni. L’elevata efficienza luminosa, l’alto livello di rendimento dei sistemi di
illuminazione e la lunga durata utile si ripercuotono positivamente sui costi d’esercizio.
Questi criteri sono soddisfatti dalla moderna
­tecnologia degli apparecchi per LED di ERCO.
Gli apparecchi ben schermati ed una loro
accurata disposizione garantiscono la ­migliore
qualità della luce ed un ottimo comfort visivo
nell’esposizione.
15
Gli showroom ERCO
Vivere la luce, sfruttare i servizi – in tutto il mondo
ERCO si considera un’impresa aperta al ­mondo,
attiva a livello internazionale. In tutti i mercati
più importanti vi sono filiali e showroom ERCO.
Vi operano collaboratori altamente qualificati
e specializzati in campo illuminotecnico. Grazie
a questa rete, anche in caso di progetti inter­
nazionali e transnazionali, possiamo ­garantire
in loco un’assistenza affidabile e un compe­
tente servizio di consulenza: dalla ­consulenza
­nella fase di sviluppo, al bando di concorso,
alla campionatura, alla defi­nizione del progetto
operativo ed alla ­logistica per la consegna, fino
al servizio ai clienti ed alla formazione.
«Consultant to the consultant» – così defini­
scono i consulenti ERCO il loro ruolo nel pro­
cesso costruttivo, ruolo che offre un supporto
professionale ai progettisti per tutti i ­problemi
illuminotecnici e in tutte le fasi del ­progetto.
Con informazioni tecniche specifiche e una
documentazione su misura, contribuiscono a
favorire in modo ottimale la decisione sugli
apparecchi più idonei da adottare.
Gli showroom e gli uffici costituiscono gli
ambienti ottimali per riunioni di lavoro in fase
di progetto. Ciascuno dispone di ­un’area per
il mock-up, per le campionature o per altre
dimostrazioni sui prodotti. Negli ambienti
esterni degli showroom sono inoltre presentati
degli esempi di applicazione degli strumenti
di illuminazione ERCO.
Il servizio di assistenza ERCO non finisce tut­
tavia con la consegna puntuale degli ­articoli
desiderati: anche dopo la messa in funzione
dell’impianto i consulenti della luce sono dispo­
nibili per consigli ed aiuti, per la manutenzione,
l’adattamento o l’ampliamento di un impianto
Le qualità della luce
di illuminazione.
I media ERCO
Eventi e seminari
Eventi e seminari ­fanno
degli showroom ERCO
il punto d’incontro d­ ella
comunità locale degli
architetti e dei lighting
designer. ­L’infrastruttura
permette di ­chiarire il
significato del motto
«tune the light»: plasmare
le qualità spaziali e tem­
porali della luce.
www.erco.com
Il Light Scout ERCO in
Internet è un mezzo
all’avanguardia per garan­
tire l’attualità delle infor­
mazioni sui prodotti. La
sezione Prodotti del Light
Scout e le schede prodot­
to in formato PDF ven­
gono attualizzati regolar­
mente. Con informazioni
sui prodotti in 10 versio­
ni linguistiche e regionali
e 5 lingue di navigazione,
il Light Scout viene incon­
tro alle esigenze del mer­
cato globale.
Didattica
I moduli scientifici inter­
attivi contenuti ­nella
­Guida del Light Scout illu­
strano agli ­utenti i prin­
cipi della creazione d­ ella
luce e gli strumenti di
illuminazione. ­Diverse
brochure informano sul­
le tematiche ­specifiche
come la tecnologia
dei LED o la luce negli
ambienti esterni.
Sperimentare concreta­
mente la varietà di pro­
dotti e di opportunità
creative offerte dal pro­
gramma ERCO: gli show­
room ERCO c­ ostituiscono
un esempio concreto di
applicazione, dall’allesti­
mento degli esterni alla
zona del mock-up all’in­
terno.
Programma ERCO
Il catalogo cartaceo offre
tutte le informazioni ed
i dati di progettazione
più importanti – nero su
bianco, in forma com­
patta e sempre a portata
di mano.
Sul cantiere
Molti problemi si presen­
tano solo nella fase di
costruzione e ­richiedono
un intervento in loco. I
collaboratori di ERCO aiu­
tano ad organizzare le
campionature, supporta­
no i clienti nelle questioni
illuminotecniche e risol­
vono i problemi logistici.
www.erco.com/contact
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Per un supporto ottimale ai progettisti in ogni
fase del loro lavoro, ERCO offre un sistema
interconnesso di mezzi di comunicazione clas­
sici e digitali. La nostra completa offerta si
struttura in informazioni sui prodotti, referen­
ze sui progetti ed in tematiche didattiche.
Tutta la documentazione ERCO è concepita
per integrarsi perfettamente nella progettazio­
ne di concetti luminosi completi a ogni livello:
ideazione, struttura e terminologia delle varie
parti del programma sono uniformate per favo­
rire al massimo l’orientamento degli utenti.
Schede prodotto
I documenti sono dispo­
nibili on-line in formato
PDF e forniscono tutte
le informazioni relative
ad un determinato pro­
dotto.
Prodotti
La nostra ampia offer­
ta di soluzioni luminose
per l’architettura si arti­
cola negli ambiti pro­
grammazione ­luminosa,
apparecchi per ­interni e
apparecchi per ­esterni.
Ritroverete questa strut­
tura sia nel Light Scout
che nel catalogo a s­ tampa.
Dati per la progetta­
zione digitale
Nel Light Scout per ogni
articolo ERCO si ­possono
scaricare i dati ­completi
per la progettazione digi­
tale, per l’impiego nei
software CAD, di calcolo e
di simulazione della luce.
In tal modo si possono ad
esempio realizzare ­delle
affascinanti visualizzazio­
ni in DIALux o Autodesk
3ds Max.
Progetti
Il fascino della luce
nell’impiego architetto­
nico occupa molto spa­
zio nella ­comunicazione
ERCO – ad esempio nel
settore Progetti del Light
Scout ERCO, ma anche
nella nostra rivista per i
clienti ERCO Lichtbericht.
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tune the light
E
La luce per i musei
E
N° art. 10.29419.000 IT 12/2012
Concetti
Applicazioni
Tecnologia