itinerari in natura - Unione dei Comuni Lombarda Lario e Monti
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itinerari in natura - Unione dei Comuni Lombarda Lario e Monti
Tra Lario e Monti in provincia di Como PERIODO CONSIGLIATO: PRIMAVERA-ESTATE-AUTUNNO PUNTO DI PARTENZA: BRUNATE DISLIVELLO: 450 METRI IN DISCESA DIFFICOLTÀ: FACILE TEMPO DI PERCORRENZA: 3 ORE Veleso Zelbio Nesso Pognana Lario Torno Brunate - Montepiatto Faggeto Lario Blevio ITINERARI IN NATURA Realizzato dagli alunni del Laboratorio multimediale classe 1A Scuola Secondaria di 1° grado Prandoni Torno (CO) a.s. 2012-13 DOVE MANGIARE Zelbio Agriturismo Munt De Volt Via Monti Di Là, 3 tel. 031918898 Albergo Ristorante Dosso Via Camilla Pesenti, 1 tel. 031917942 Albergo Ristorante National Piazza Rimembranza, 1 tel. 031917931 www.hotelnational.it Ristorante Sole Via Andrea Stoppani, 2 tel. 031917901 Veleso Pina Giovanni Agriturismo Via Case Sparse, 4 tel. 031917152 www.ilcrignolo.It Albergo Ristorante Bella Vista Via A. Zerboni, 6 tel. 031918932 www.bellavistacomo.com. Orizzonte Via Mariani, 14 tel. 031917018 Nesso Albergo Ristorante Tre Rose Via Borgonuovo, 4 tel. 031910137 Alpe di Colmenacco cell. 368232506 tel. 034440284 Trattoria Belvedere Via del Tivano, 43 tel. 031910143 Trattoria Del Porto Via al Pontile, 26 tel. 031910195 Pognana Lario Ristorante La Meridiana Via Aldo Moro 1 tel. 03178333 www.meridiana-comolake.it Faggeto Lario Azienda Agricola Alpe di Lemna cell. 3384138470 Ristorante San Giorgio Piazza San Giorgio, 1 tel. 031378666 www.ristorantesangiorgio.com I Tipi Tipici Via Baragiola, 6 tel. 031378641 Antica Hostaria Molina Piazza Sant'Antonio, 2/4 tel. 0313370675 www.anticahosteriamolina.it Trattoria Pippi Piazza Sant'Antonio, 16 tel. 031378500 Il Vapore Via alle Rive, 44 tel. 031309866 Il Pescatore Ristorante Via per Bellagio, 1 tel. 031378688 www.ristorante-pescatore.com Rifugio Riella località Monte Palanzone tel. 031378600 Torno Alpe Crotto Piazzaga Località Piazzaga tel. 031419.925 Ristorante G.L.A.V.J.C. Via Poggi, 25/A tel. 031419300 www.hotelglavjc.it Ristorante Vapore Via Plinio, 20 tel. 031419311 www.hotelvapore.it Blevio Ristorante Momi Riva Stendhal cell. 3341202327 www.ristorantemomi.it L’Orangerie Via Caronti, 69 tel. 03132511 www.castadivaresort.com L’itinerario parte da Brunate, località raggiungibile in funicolare da Como lungo la strada che porta a Villa Geno. Arrivati in cima, dalla terrazza potrete godere di un panorama mozzafiato sulla città di Como, sul lago e sui monti che lo circondano. Usciti dalla stazione, percorrete la strada asfaltata verso San Maurizio per circa 50 metri fino alla fontana “pubblicitaria”: qui, alla vostra sinistra, prendete Via Nidrino. Proseguite fino al campo di calcio e imboccate a sinistra del cancello n° 8 il sentiero tra i boschi di castagni indicato dal segnavia Strada Regia. Dopo circa 20 minuti di cammino lungo un tracciato a tratti molto stretto (prestate attenzione!), in corrispondenza di un’edicola votiva incrocerete la mulattiera che scende ai Monti di Capovico (segnale Strada Regia): voi proseguite dritto come indicato dal segnavia per Montepiatto. Il sentiero, decisamente più agevole, vi conduce a un altro bivio da cui parte la mulattiera per i Monti di Sopravilla: ignoratelo e proseguite dritto attraversando un ponte di legno. Avete camminato per circa un’ora da Brunate ed ecco che incontrate le prime case dell’abi- Monti di Careno - Val Nosè PERIODO CONSIGLIATO: PRIMAVERA-ESTATE-AUTUNNO PUNTO DI PARTENZA: NESSO DISLIVELLO: 500 METRI DIFFICOLTÀ: FACILE TEMPO DI PERCORRENZA: 3 ORE L’itinerario inizia in Piazza Castello dal ponte della strada statale che affaccia sull’orrido di Nesso, dove una spumeggiante cascata scorre in una profonda gola scavata tra ripide pareti rocciose. Percorrete qualche metro in direzione di Como, prendete sulla sinistra la scalinata di Via Castello che indica la Strada Regia e che vi porta in vista della chiesetta di San Lorenzo e dei resti dell’antico castello con le caratteristiche torrette a merli guelfi. Proseguite sempre in ripida salita fino all’ultima casa bianca del paese dopo la quale, sul muro di una vecchia abitazione, è conservato un antico trittico. Continuate la salita seguendo il segnavia Strada Regia: il sentiero prosegue verso la località Faù attraverso un fitto bosco lungo il quale si incontrano massi erratici, cascine abbandonate e, nella parte alta, un abbeveratoio scavato in un masso erratico con canaletta in pietra. Giunti al bivio, imboccate sulla sinistra la carrozzabile con forte pendenza che dalla frazione Careno porta ai Monti di Careno; ben presto incontrerete una cappelletta con interessanti affreschi del 1798 di Antonio Maria Calda- tato Monti di Sorto. Giunti alla cappelletta della Madonna del Rosario, sulla destra in circa venti minuti si raggiunge la Pietra Nairola, masso erratico di notevoli dimensioni dichiarato monumento naturale, mentre a sinistra parte la mulattiera per la frazione Sorto di Blevio: voi, invece, dovete proseguire dritto in direzione di Montepiatto. Superato un tratto pianeggiante fiancheggiato da bei prati, si entra in una piccola valle poco soleggiata al termine della quale compare alla vostra vista la massa gigantesca del Sasso del Lupo. Si tratta di un masso erratico, cosiddetto perché una leggenda racconta che una volta vi abitava un lupo che mangiava i bambini “cattivi”. Proseguendo lungo il sentiero, giungerete al nucleo di case dei Monti di Cazzanore dove troverete una biforcazione del percorso; imboccate il sentiero a destra come indicato dal segnavia per Montepiatto. Entrate nel bosco e, superata una casa con un grande muro a secco e un tratto ricco di fioriture nella stagione primaverile, giungete in vista di Montepiatto. Qui potete fare una sosta per visitare sulla cima del monte la chiesa di Santa Elisabetta, con stupendo panorama sul Montepiatto lago e sulle Prealpi Lariane, e la Pietra Pendula, un masso erratico più piccolo del Sasso del Lupo ma altrettanto affascinante per la sua caratteristica forma di fungo. Ritornate al bivio per Brunate e prendete la mulattiera a destra che, senza deviazioni, scende a Torno. ra. Dopo alcune ripide rampe, scorNesso gerete le prime abitazioni della frazione Monti di Careno, un grazioso borgo con bellissimo panorama sul lago e sui monti. Proseguite sempre lungo la carrozzabile, ignorate il segnavia alla vostra destra che indica la Strada Regia per Pognana e superate una casa in legno, quindi una baita in sasso. Quasi al termine della salita, sulla sinistra, è visibile un palo grigio privo di segnavia: svoltate subito a sinistra e percorrete sempre Monti di Careno dritto il sentiero piuttosto difficile da individuare. Dopo una curva a destra si entra in una zona più aperta, proseguite dritto verso il sentiero delimitato da muri a secco che procede in discesa nel fitto bosco; di fronte a voi potete scorgere attraverso gli alberi il Monte San Primo e i paesi Zelbio e Veleso. Al bivio, girate a sinistra e percorrete la strada acciottolata che costeggia il fianco sinistro della Val Nosè di origine fluvio-glaciale. Attraversate un bel ponte a due campate, di origine romana o medievale, il cui pilastro centrale poggia su un enorme masso erratico di granito che ostruisce il letto del torrente. All’ingresso del paese di Nesso potete notare su un muro un bassorilievo scolpito nella pietra locale che rappresenta una Madonna col Bambino di proporzioni piuttosto abbondanti. Monte Palanzone PERIODO CONSIGLIATO: PRIMAVERA-ESTATE-AUTUNNO PUNTO DI PARTENZA: LEMNA DISLIVELLO: 900 METRI DIFFICOLTÀ: MEDIO TEMPO DI PERCORRENZA: 5 ORE Si parte dalla Piazza San Giorgio di Lemna nella parte alta del paese, presso il ristorante San Giorgio. Una cartina con la mappa dei sentieri della zona è affissa sul muro di fronte al ristorante; di fianco, parte la carrozzabile che vi conduce in località Bicogno. Giunti a un bivio, a destra parte il sentiero per la splendida conca dell’Alpe di Lemna; il nostro itinerario, invece, prosegue dritto sulla strada lastricata piuttosto in pendenza lungo la quale incontrerete alcune baite ben ristrutturate. Arrivati quasi in cima, sulla destra parte il sentiero dei Faggi ma voi dovete proseguire diritto lungo la stradina molto ripida che raggiunge in pochi metri la Bocchetta di Lemna, dove potete godere di una splendida vista sui due versanti della Dorsale Lariana. Prendete il sentiero a sinistra, percorrete il crinale e, continuando dritto, giungerete in vista della Bocchetta di Palanzo. Qui vi consigliamo un’interessante escursione sulla cima del Monte Palanzone imboccando a destra la ripida traccia di sentiero; in vetta si possono ammirare i due rami del lago di Como, le Prealpi e l’estesa catena delle Alpi italiane e svizzere. Tornati alla Bocchetta di Palanzo, il nostro itinerario prosegue in direzione del paese di Palanzo lungo il percorso indicato dal segnavia. Comincia qui una ripida discesa su strada carrozzabile che incrocia alcune baite ristrutturate e, all’ingresso del paese, un bell’edificio che conserva la merlatura di un antico castello. Giunti nella piazza della chiesa, percorrete le belle viuzze del paese fiancheggiate da antiche case e non mancate una visita al Torchio del 1500. Per concludere la passeggiata, potete scegliere tra due percorsi: prendere la direzione della Strada Regia che vi riporta a Lemna oppure, giunti sulla strada provinciale, proseguire verso il cimitero e incamminarvi lungo il panoramico sentiero della Strada Regia che conduce a Pognana. M. Palanzone Lemna La frequentazione della montagna può comportare dei rischi se viene praticata senza un’adeguata preparazione e la necessaria attrezzatura. Gli autori del presente depliant non si assumono responsabilità in caso di incidenti, errori di percorso e condizioni particolari dei tracciati. Piazzaga - Montepiatto PERIODO CONSIGLIATO: PRIMAVERA-ESTATE-AUTUNNO PUNTO DI PARTENZA: TORNO DISLIVELLO: 400 METRI DIFFICOLTÀ: FACILE TEMPO DI PERCORRENZA: 3 ORE Il punto di partenza del nostro itinerario è il borgo San Giovanni nel paese di Torno. Dalla strada ex-statale 583 prendete Via Tridi che con ripida pendenza conduce all’imbocco della scalinata di Via per Piazzaga, come indicato dal segnavia. Percorrete la lunga mulattiera fiancheggiata da terrazzamenti e cascine dalla quale potete godere di una bella vista sul lago di Como. Raggiunto un tratto quasi in piano, si attraversa la porta Travaina, un arco in pietra probabilmente costruito dai Romani e una delle poche tracce delle antiche mura medioevali di Torno: la tradizione vuole che si paghi un pedaggio mettendo un sasso nel buco situato sui pilastri laterali. La mulattiera Torno s’inoltra in una valletta dalla vegetazione rigogliosa e arriva a un ponte in pietra che Piazzaga oltrepassa l’alveo di un torrente. Vi troverete ad un bivio, prendete il sentiero a sinistra in direzione dei Massi Montepiatto Avelli come indicato dal segnavia davanti alla cappelletta. Per alcuni metri il sentiero costeggia a strapiombo il lato destro della Val Travaina, permettendovi di ammirare una successione di cascate disposte sulla roccia a strati. Proseguite nel bosco e, dopo alcuni tratti con scalini scavati nella pietra, raggiungete un pianoro dove incontrerete il primo dei tre Massi Avelli di questa zona. Si tratta di vasche scavate nei massi erratici, interpretate dagli studiosi come tombe del V-VI secolo d.C. destinate a personaggi nobili delle popolazioni longobarde. Il più spettacolare è l’Avello delle Piazze, situato lungo il sentiero a quota leggermente più alta dopo aver percorso una curva a gomito su un tracciato a scalini. La vasca è stata costruita sulla sommità di un grosso masso erratico provvisto di una scala di accesso in legno e si distingue dalle precedenti per la presenza di un “cuscino” in pietra. Proseguite lungo il sentiero nel fitto del bosco fino ricongiungervi con la mulattiera per Piazzaga che imboccherete a sinistra. La salita diventa molto ripida e faticosa ma, dopo mezz’ora di cammino, giungerete in vista delle case di Piazzaga, un paesello molto grazioso con case ben ristrutturate e una trattoria rustica. Per raggiungere Montepiatto prendete la mulattiera che prosegue da Piazzaga e che si immette in piano sulla carrozzabile lastricata. Lungo il percorso, in prossimità di una valle, potrete osservare un gigantesco masso erratico di roccia granitica. Montepiatto è una graziosa frazione di montagna che in inverno ospita una sola famiglia mentre d’estate è molto frequentata da villeggianti che qui hanno una seconda casa. Proseguite verso la cima del monte fino alla chiesetta di Santa Elisabetta, parte di un antico convento di monache, dalla quale potrete godere del meraviglioso panorama sul lago e sui monti che lo racchiudono. Di fianco alla croce, imboccate il sentiero con segnavia che porta alla Pietra Pendula, un masso erratico dalla caratteristica forma di fungo, probabilmente così scolpita dall’uomo per attirare i turisti. Ripercorrete il tragitto dell’andata fino al centro di Montepiatto, prendete sulla destra direzione Torno e seguite i segnavia che vi riportano al punto di partenza dell’itinerario lungo una bella mulattiera in discesa. Strada Regia PERIODO CONSIGLIATO: PRIMAVERA-ESTATE-AUTUNNO PUNTO DI PARTENZA: BRUNATE DISLIVELLO: 1150 METRI IN DISCESA, 720 METRI IN SALITA DIFFICOLTÀ: MEDIO TEMPO DI PERCORRENZA: 9 ORE Prima che agli inizi del 1900 fosse costruita la strada ex-statale 583, il collegamento tra i paesi della sponda lariana da Como a Bellagio avveniva lungo una mulattiera selciata che si sviluppava tra i boschi e le strette vie dei borghi. Denominata Strada Regia, è stata ripristinata a scopo escursionistico tra il 2002 il 2006 dalla Società Archeologica Comense con fondi regionali e provinciali. Considerata la particolare fragilità idrogeologica del territorio, le tratte che qui vengono descritte sono sottoposte a continua manutenzione con possibili ripercussioni sull’agibilità dei sentieri. Brunate-Torno La Strada Regia aveva origine nell’abitato di Como, tuttavia la costruzione della galleria che porta a Blevio e la cancellazione di parte del tracciato originario hanno reso impraticabile il tratto Como-Blevio. Per tale ragione il nostro itinerario parte da Brunate che potete raggiungere prendendo la funicolare di Como lungo la strada diretta a Villa Geno. Dalla stazione terminale, percorrete la strada asfaltata verso il Faro di San Maurizio per circa 50 metri fino alla fontana “pubblicitaria”: qui, alla vostra sinistra, prendete Via Nidrino. Proseguite fino al campo di calcio e imboccate a sinistra del cancello n° 8 il sentiero tra i boschi di castagni indicato dal segnavia Strada Regia. Percorrete un tracciato a tratti molto stretto (prestate attenzione!) fino a giungere in prossimità di un’edicola votiva: qui prendete la mulattiera a sinistra che scende ai Monti di Capovico (segnale Strada Regia). Si procede lungo un tracciato più ampio ma molto ripido, dal quale si può osservare un magnifico panorama sulla città di Como e sul Monte Rosa. Seguendo sempre i segnavia Strada Regia, arriverete a Capovico, prima frazione di Blevio. In prossimità delle prime case, incontrerete un bivio, voi seguite il segnavia e girate a gomito a destra (appena svoltate vedrete un altro segnavia sul muretto). Il percorso prosegue lungo viuzze lastricate e tratti asfaltati che attraversano le frazioni Sopravilla, Sorto, Mezzovico e Meggianico. A Cazzanore, a un bivio, seguite la scalinata a destra con direzione Monti di Cazzanore e poi il segnale della Strada Regia. Usciti dall’abitato, si attraversa una zona molto verde con belle ville e ci si ricongiunge con la strada ex-statale 583. Qui svoltate a destra e percorretela fino alla nuova galleria di Torno, alla cui sinistra dovete prendere la strada che porta alla frazione Perlasca. Proseguite fino alla vecchia galleria, prima della quale sulla destra si stacca una strada priva di segnavia che vi porta verso l’alto; percorretela fino a giungere in vista di una cappelletta. Passate sotto il portico dell’edificio sacro e seguite i segnavia Strada Regia per raggiungere il centro del paese di Torno. Torno-Pognana Dalla piazza principale di Torno percorrete le vie del centro storico in direzione di Via per Molina, avendo come riferimento i segnavia Strada Regia. Seguite la viuzza pianeggiante che vi condurrà in breve alla strada ex-statale 583 vicino a un antico ponte in pietra e percorretela per circa 300 m in direzione di Bellagio. Superata la portineria della Villa Pliniana, dopo una curva imboccate a destra la larga mulattiera in salita indicata dal segnavia che, a un certo punto, attraversa il ponte sulla valle della Pliniana. In corrispondenza di un’antica cappella dedicata a San Rocco incrocerete la strada provinciale che porta a Palanzo. Proseguendo lungo la mulattiera, incontrerete ancora la provinciale ma voi andate sempre diritto fino alle prime abitazioni di Molina, frazione di Faggeto Lario. Percorrete le strette vie fiancheggiate da antiche case per giungere nella bella piazza principale su cui affaccia la chiesa di Sant’Antonio. Concedetevi una sosta per apprezzare il fascino del luogo e alcuni particolari, come la grande ammonite incastrata nella facciata di un’abitazione. Imboccate la via Fontana e poi la via Fontana Vecchia, presso la quale si trova un antico lavatoio. Proseguite oltre fino a un ponte dove termina la stradina selciata e comincia un sentiero che scende nella valle dei Molini. Attraversate il torrente e proseguite fino alla cappella della Madonna del Rosario che vi introduce nella frazione di Lemna, interessante per le antiche case, una bella fontana del 1870 e un masso avello. Per raggiungere Palanzo percorrete la strada provinciale fino al cartello “Palanzo, frazione di Faggeto Lario”, dove dovrete svoltare a destra per l’antica Strada Regia. Per entrare nel paese attraversate un ponte e raggiungete la piazza principale su cui affaccia la chiesa di Sant’Ambrogio. La mulattiera che porta a Pognana, con magnifici scorci sul lago e sui monti che lo sovrastano, parte dalla cappelletta dedicata alla Madonna di Loreto vicino al cimitero. In prossimità del paese incontrerete l’oratorio di San Rocco del XIII secolo, con affreschi di Bartolomeo de Benzi, notevole anche per la posizione con magnifico panorama. Seguendo sempre i segnavia Strada Regia, superate la frazione di Canzaga per concludere l’itinerario presso la parrocchiale di Pognana. Pognana-Nesso L’itinerario parte dal cimitero di Pognana e prosegue lungo la Via Quarzano. Attraversata l’omonima frazione, si giunge in vista della bella chiesetta di San Miro, un edificio romanico del XII secolo che conserva al suo interno importanti affreschi di tradizione bizantina. Seguite sempre i segnavia Strada Regia, percorrete la stradina che scende un pochino e poi proseguite in piano lungo la Via Careno: approfittate degli scorci singolari sul lago e sui monti che lo sovrastano. A un certo punto si presenta una biforcazione dove dovrete fare una scelta: un segnavia propone una ripida salita ai Monti di Careno (Strada Regia alta), un altro segnavia indica il tracciato più agevole, ma meno panoramico, che vi porta nella frazione di Careno (Strada Regia bassa). Entrambi si ricongiungono lungo la carrozzabile che porta ai Monti di Careno e dalla quale si raggiunge l’abitato di Nesso. Strada Regia Alta Inizialmente si presenta come una carrozzabile cementata, ma ben presto si trasforma in una bella mulattiera erbosa, poi lastricata e con protezioni metalliche e di cemento, che penetra in una profonda e spettacolare forra. Da qui incomincia una lungo e ripido sentiero in salita che attraversa piccole valli ombreggiate. A un bivio, procedete dritto seguendo il segnavia Strada Regia. Si attraversa un bosco ricco di pungitopo e, più in alto, di castagni secolari. Al termine della faticosa salita, girate a sinistra, come indicato dal segnavia, e percorrete un sentiero pianeggiante che vi porta alla strada carrozzabile della frazione Monti di Careno. Svoltate a sinistra, attraversate l’abitato, di cui potete ammirare le belle case ristrutturate, e proseguite lungo la carrozzabile in ripida discesa con direzione Careno. Superata una cappelletta, arriverete a un bivio con un sentiero sulla destra: sul segnavia è annotato Strada Regia per Nesso ed è il punto di giunzione del tracciato alto con quello basso. Percorrendolo, passerete vicino a una bella vasca scavata in un masso erratico con un piccolo canale di scolo in pietra. Proseguite nel bosco molto fitto con tratti di scalinate in legno; incontrerete qua e là delle piccole cascine ormai in disuso e numerosi massi erratici. Superata una cappella votiva con bella vista sul lago, arriverete in vista delle prime case di Nesso; sul muro di una casa in sasso potete apprezzare un interessante trittico. Proseguite la discesa fino al Castello di Nesso con le sue belle merlature, oltrepassate la chiesetta di S. Lorenzo, quindi raggiungete la strada statale. Strada Regia Bassa Proseguendo in piano, troverete una strada ben curata che, dopo la spettacolare forra, conduce alla cappella di Nera dedicata alla Madonna del Rosario. Poco oltre, l’antica mulattiera viene bruscamente tranciata da un viottolo in discesa che vi porta sulla strada ex-statale 583 vicino a una cava di pietra. Svoltate a destra e percorretela fino a un’ampia curva, quindi prendete sulla sinistra la Via del Pero che porta nel piccolo centro di Careno e alla ripida salita per i Monti di Careno. Dopo circa mezz’ora di cammino, incontrerete sulla sinistra il segnavia Strada Regia con direzione Nesso.