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IN NOME DELLA ROSA BLU Anno Domini 1327. Mantua, Cispadana. Alberto di Baskervile e il suo novizio Stefanadso da Formigosa si stanno dirigendo verso il Centrum Diurnum Disabilorum per cercare di dare una spiegazione alla catena di lutti che sta sconvolgendo la vita di questo famoso monastero. La sera stessa del loro arrivo, nel corso di una cena conviviale, Alberto e Stefanadso vengono messi al corrente degli ultimi avvenimenti e fanno la conoscenza del Priore Zavanella e di tutti gli altri monaci che frequentano il monastero. Una girandola di eventi vedrà quindi protagonisti i nostri “detective” e dopo innamoramenti, libri misteriosi, abbuffate, tradimenti, delitti, processi, depistaggi e scoperte inaspettate il valoroso Alberto da Baskerville riuscirà a scoprire, in un finale mozzafiato, colpevole e movente di tutti i misfatti. “In Nome della Rosa Blu” è stato interamente prodotto dal Laboratorio Cortometraggi del CDD Anffas di Mantova (una parte del titolo contiene infatti un riferimento diretto alla realtà in cui esso è stato pensato e realizzato). In questo film il linguaggio cinematografico è declinato a un livello molto elementare e le imperfezioni tecniche sono evidenti. Il cast è formato da operatori e utenti del Centro. Al di sotto della essenziale scenografia si scorgono facilmente stanze e laboratori del CDD. La sceneggiatura e la trama del film si sono volutamente ispirati al famoso libro di Umberto Eco “Il nome della rosa” e alla omonima trasposizione cinematografica che ne ha fatto il regista francese Jean Jacques Annaud. La realizzazione di questo film è avvenuta all’interno di una delle attività educative del Centro. Obiettivo primario era quindi dare tempo e modo a tutti gli utenti che fanno parte di questo laboratorio di poter fare emergere le proprie capacità e di poter vivere una esperienza significativa. La sceneggiatura scarna e molto essenziale è servita soprattutto per creare situazioni all’interno delle quali i ragazzi, liberamente e con grande serenità, potessero recitare prima di tutto se stessi mettendo in campo le proprie abilità e capacità. Il film si pone anche l’obiettivo di stimolare nello spettatore una riflessione su un tema molto complesso: il significato di parole e concetti come disabilità o normalità. Per evitare ogni sorta di retorica attorno a un tema assai dibattuto e controverso il film sceglie di mandare il proprio messaggio attraverso la via diretta e sorprendente di un finale assolutamente paradossale nel quale si sfumano fin quasi a perdersi i confini tra questi due mondi. IN NOME DELLA ROSA BLU Italia, 2010, colore. Regia e montaggio video: Simone Bagnoli Sceneggiatura: Monica Carli e Alberto Lorenzini Interpreti: Marco Zavanella, Daniele Gibertoni, Stefano Rigattieri, Rita Bagarelli, Fabio Lusetti, Alberto Lorenzini, Giorgio Rovesta, Alessandro Spinazzi, Monica Carli, Bruno Cremon, Giancarlo Catalani, Simone Bagnoli, Giovanni Cazzarolli