ARTE GRECA Il tempio
Transcript
ARTE GRECA Il tempio
ARTE GRECA Per arte greca si intende l'arte della Grecia antica, ovvero di quelle popolazioni di lingua ellenica che abitarono una vasta area, comprendente la penisola ellenica, le isole egee e ioniche e le colonie fondate in Asia Minore, sul mar Nero, nell'Italia meridionale e insulare e, nella fase più tarda, nelle regioni conquistate da Alessandro Magno. I Greci posero sempre la massima attenzione alla ricerca estetica, cercando di trovare in ogni manifestazione artistica il massimo grado di armonia e perfezione formale. Le caratteristiche che distinsero la loro produzione rispetto alle civiltà antiche ad essa precedenti e contemporanee, furono: l'attenzione e l'aderenza al realismo, che in scultura si tradusse in una osservazione particolare dell'anatomia umana, e in pittura si risolse sia nella ricerca della rappresentazione prospettica dello spazio sia in quella della resa dei volumi in architettura la stretta corrispondenza tra forma e funzione. Tali raggiungimenti formali sono all'origine del classicismo europeo. La città-stato L'antica Grecia era divisa in tante piccole città-stato (poleis) che avevano tutte più o meno lo stesso assetto. La parte alta della città, l'Acropoli, era il luogo sacro dove sorgevano templi dedicati agli déi. Nella parte bassa vi erano le abitazioni e gli edifici pubblici, inoltre c'era la piazza principale detta Agorà che era il cuore economico e politico della città. Altri luoghi di ritrovo erano lo stadio e il teatro, il primo destinato ai giochi e alle gare sportive e il secondo alle rappresentazioni degli spettacoli. La polis più importante fu Atene che raggiunse il suo massimo splendore nel V secolo, durante il governo di Pericle, il quale la fece ricostruire nel 479 aC dopo la distruzione ad opera dei Persiani. Tra il 449 e il 429 aC Pericle affidò a Fidia e ad altri importanti artisti e architetti l'incarico di ricostruire templi e monumenti in modo da dare un nuovo aspetto all'Acropoli. Il Partenone fu il primo edificio eretto ed era un tempio dedicato ad Atena. L’altare di Zeus Il Partenone Statua di Atena Pròmachos (guerriera) Eretteo I Propilei Al centro della pòlis, circondata da case e botteghe, si trovava l’AGORA’, la piazza del mercato e delle pubbliche assemblee Il tempio Il Tempio era l'edificio più rappresentativo della civiltà greca, dimora della divinità e con il compito di proteggerne la statua in una cella chiusa (naos), locale preceduto da un vestibolo (pronao) e seguito da un ambiente chiuso dove c'erano gli arredi sacri (opistodomo). Lungo il perimetro del naos c'erano file di colonne. Il tempio sorgeva sullo stilobate, una piattaforma rettangolare di pietre squadrate che innalzava la struttura. Nel tempio poteva accedere solo il sacerdote per il rituale delle offerte, mentre il popolo faceva le proprie offerte su altari esterni. Cella (conteneva la statua della divinità a cui era dedicato il tempio) acroterio frontone fregio timpano capitelllo rocchio colonna stilobate Gli ordini architettonici L'aspetto del tempio dipendeva dalle proporzioni tra gli elementi verticali (colonne) e quelli orizzontali (trabeazione: architrave, fregio, cornice). I greci elaborarono degli ordini architettonici (sistemi di regole per disporre le parti in modo organico e con un criterio armonico). I più importanti ordini architettonici sono 3 e prendono il nome da popoli che abitavano le diverse regioni. Essi sono: DORICO: è l'ordine più antico e semplice. Si diffuse a partire dall'VIII secolo nella Grecia Continentale e in Magna Grecia. La colonna poggia direttamente sullo stilobate, ha un fusto massiccio con scanalature ad angolo vivo. Il capitello è semplice, formato da un cuscino e un bullone rettangolare. Il fregio è diviso in triglifi e metope. IONICO: rispetto al dorico è più leggero e raffinato. Si sviluppò nell'Asia Minore nel VI secolo aC, nelle Isole Egee e nell'Attica. La colonna poggia su delle basi circolari, ha scanalature ad angolo morto ed è più slanciata di quella dorica. Il capitello è decorato con due volute e il fregio è liscio e interamente decorato. CORINZIO: si sviluppò alla fine del V secolo aC diffondendosi maggiormente in età ellenistica. Questo ordine si più considerare una variante di quello Ionico. La colonna poggia su basi circolari, è più alta di quella ionica ma simile ad essa. Il capitello è decorato con foglie d'acanto. DORICO IONICO CORINZIO Il teatro I teatri erano edifici all'aperto, costituiti da una scalinata semicircolare, la cavea, al centro vi era l'orchestra dove si esibivano i musici e i ballerini, mentre di fronte c'era la scena, nostro attuale palcoscenico, di legno o di pietra, dove recitavano gli attori. Questi ultimi erano solo uomini e recitavano indossando maschere di terracotta, in modo da poter ricoprire anche i ruoli femminili. Lateralmente alle scalinate vi erano degli ingressi, dai quali entrava il pubblico. la SCENA era il fondale architettonico della rappresentazione e serviva anche come spogliatoio Il PALCOSCENICO (o proscenio) era lo spazio dove recitavano gli attori nella CAVEA sedeva il pubblico; le gradinate erano suddivise in diversi settori da corridoi semicircolari L’ORCHESTRA era lo spazio per il coro, formato da artisti che cantavano, ballavano e scambiavano commenti con gli attori sul palcoscenico Costruisci la POLEIS di LIVIGNO Laboratorio di arte – lavoro a coppie – tempo: 2 ore in classe più reperimento fotografie (a casa) Cosa ti serve: - Cartoline e/o fotografie dei più noti edifici di Livigno (chiese, comune, oratorio, cinema) e di altre parti del paese (piazze, negozi, case); puoi usare anche fotocopie - Foglio da disegno o cartoncino colorato della misura minima di cm 33x48 - Colla, forbici - Pennarelli e/o matite colorate Procedimento: • Scegli le fotografie ritagliando le sagome degli edifici da te scelti • Traccia la sagome sul foglio da disegno creando una polèis greca…. devi quindi suddividere le ‘cose’ a seconda della loro funzione civica • Incolla le sagome , anche sovrapponendole fra loro • Completa con sfondo colorato, scritte, disegni fatti da te, altre foto (ad es. di persone), ecc. LA SCULTURA GRECA La scultura greca privilegiava la figura umana. Nel corso dei secoli essa fu rappresentata in modo sempre più realistico. La perfezione delle forme voleva inoltre rappresentare le qualità morali e il valore eroico dei personaggi. In questo modo si potevano anche rappresentare gli dei e gli eroi, avendo aspetto assolutamente simile a quello umano ma dovendo essere comunque perfetti. La scultura ha seguito la seguente evoluzione: stile arcaico: VII-V secolo aC Statue a tutto tondo, fatte per essere viste di fronte. Erano rigide e immobili, avevano un volto poco espressivo che al più accennava un sorriso. Erano solitamente utilizzate nelle funzioni religiose, dedicate a divinità o usate per decorare le urne funerarie o i frontoni dei templi. stile severo: 480-450 aC Mirone fu il più famoso scultore di questo periodo. Si ritrae il dinamismo dell'azione e le statue possono essere viste da diverse angolazioni Mirone, Discobolo, 460-450 aC • Rappresentato nel momento di massimo sforzo • Corpo arco perfetto stile classico: Policleto fissò un canone delle proporzioni fra le diverse parti del corpo e l'applicò alla statua del Doriforo. Il corpo doveva essere 8 volte la lunghezza della testa e la testa tre volte la lunghezza del naso. Si hanno sculture non rigide anche se ferme, posa alternata degli arti che riproducono comunque movimento. Policleto, Doriforo, 450 aC ca • Ideale fisico e morale dell’arte classica stile ellenistico: fine IV-I sec aC Non si cercò più solo la perfezione delle forme e delle dimensioni ma un maggior verismo. I volti dovevano evidenziare il sentimento dei personaggi e le passioni che li animavano. Altare di Pergamo, Pergamonmuseum - Berlino Pannelli alti 228 cm larghi circa 70-100 cm ciascuno, Lungo 120 mt (perimetro altare) Rappresenta la mitica battaglia condotta dalle divinità dell'Olimpo contro i Giganti, esseri mostruosi figli del Cielo e della Terra che avevano osato sfidare la sovranità di Zeus dando l'assalto alla dimora divina. Nelle scene erano trasposti inoltre anche i recenti fatti della guerra appena vinta contro i barbari Galati. La scultura in bronzo Con l'aumento delle dimensioni delle opere, durante il VII secolo aC, le statue bronzee cominciarono ad essere prodotte con la tecnica della fusione cava. Furono usate sia la tecnica a fusione a cera persa sia quella a matrice insabbiata. Contrariamente a quanto avveniva per la statuaria in pietra, ai bronzi veniva lasciato il colore naturale illuminato coloristicamente da inserti in altro materiale. L’arte della ceramica L’arte della ceramica e della pittura vascolare è anche una testimonianza privilegiata della vita e cultura degli antichi Greci. Anfore e vasi costituivano i recipienti per eccellenza per contenere e conservare cibi, acqua, bevande, liquidi vari, medicamenti, sementi, eccetera. La loro destinazione fondamentalmente pratica non ha impedito che i vasi divenissero anche momento di esercitazione estetica. Dipingi il tuo VASO A FIGURE ROSSE O NERE SOCHI 2014 Laboratorio di arte – lavoro individuale – tempo: 2 ore, in classe Cosa ti serve: - Contenitore in plastica di una forma un po’ strana - Carta da lucido e matita da disegno / cartoncino robusto - Carta di giornali quotidiani, colla vinilica, forbici - Tempera nera e rossa - Pennarello nero punta fine Procedimento: • Ricopri il tuo contenitore con giornale bagnato in acqua e colla • Aspetta che asciughi • Ricalca una o più figure dallo schema delle figure di SOCHI e riportale sul tuo vaso (puoi anche fare sagoma….è più facile!) • Dipingi di rosso e nero il vaso seguendo il disegno • Perfeziona il disegno con il pennarello