Risposte al giornalista Enrico Rizzato Potete
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Risposte al giornalista Enrico Rizzato Potete
Risposte al giornalista Enrico Rizzato Potete confermare che l’attività di verifica e monitorizzazione relativa agli avvistamenti OVNI in Italia è ancora in carico al Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica? Sì, l’attività viene ancora svolta dal Reparto Generale Sicurezza, attualmente diretto dal Col. Pilota Marco Picciau. La materia oggetti volanti non identificati, OVNI, che nulla hanno a che vedere con i cosiddetti “UFO”, è gestita dal 1° Ufficio “Sicurezza”del Reparto. Come viene trattata la materia degli avvistamenti? La segnalazione di un avvistamento di un oggetto o una sorgente luminosa nel cielo da parte del cittadino viene accolta dalla locale Stazione dei Carabinieri che, essendo sul territorio, può eventualmente corredare la relazione sull’avvistamento con informazioni utili. La stessa viene quindi inviata al Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, che ha il compito istituzionale di coordinare le valutazioni sul caso. L’obiettivo dell’indagine è quello di verificare se qualche fenomeno abbia recato eventualmente danni alla sicurezza dello spazio aereo e che non si verifichino situazioni che pregiudichino, più in generale, la sicurezza nazionale. Vengono quindi interessati tutti gli Enti tecnici del traffico Aereo, della difesa Aerea e della Meteorologia che possano verificare possibili correlazioni con quanto dichiarato. Dove tutti gli elementi essenziali sono certi il fenomeno viene identificato e si va subito a verificare se c’è stato un danno; se invece gli elementi non trovano una rispondenza, il fenomeno non viene identificato. Riguardo quest’ultima fattispecie ritengo sia opportuno sottolineare che sarebbe una forzatura associare la mancata identificazione ai cosiddetti fenomeni extraterrestri. E’ importante, invece, ricordare che lo scopo di questa attività è la sicurezza dei cieli, ed è per questo che l’Aeronautica conserva le segnalazioni e le evidenze dell’analisi effettuata accessibile per studi ed approfondimenti. Sulla pagina dedicata del sito-web ufficiale degli avvistamenti di OVNI in seno all’A.M. ed in particolare al Reparto Generale Sicurezza: Quale è la definizione di OVNI secondo l’A.M.? come si procede alla catalogazione?L’elenco si ferma al 2009: per quale motivo? Ci sono stati, In Italia avvistamenti di OVNI catalogati durante le annate 2010, 2011 e 2012? OVNI è l’acronimo di Oggetto Volante Non identificato, che ripeto non vuol dire avvistamento di qualcosa di extraterrestre, ma semplicemente che non è stato possibile correlare il fenomeno segnalato dal cittadino con un’attività nota. Nel 2010 ci sono stati 23 avvistamenti, nel 2011, 17, e nel 2012, 10. La Forza Armata vede nella condivisione delle informazioni raccolte un vantaggio in termini di studio ed analisi scientifica dei vari fenomeni, questi dati però hanno dato vita ad un filone comunicativo che di fatto sembrava istituzionalizzare i cosiddetti “fenomeni extraterrestri”, anzichè stimolare le sinergie da noi auspicate. Siccome non compete all’A.M. assumere una posizione sull’esistenza di un mondo parallelo abbiamo ritenuto opportuna una pausa e una riflessione su come migliorare la comunicazione riguardo questo argomento. Il database è al momento aggiornato con le segnalazioni correnti. L’Aeronautica Militare fornisce direttive particolari ai propri piloti sul come comportarsi in caso di contatto visivo con un OVNI? In che modo un pilota militare viene addestrato ad identificare un oggetto volante?In virtù dell’addestramento ricevuto, capita sovente, secondo le statistiche interne all’A.M., che i pilori militari riportino avvistamenti di OVNI? Non esiste una specifica direttiva per i piloti dell’Aeronautica Militare in materia di OVNI. Nel caso arrivino da parte degli stessi al Reparto delle segnalazioni, queste vengono valutate allo stesso modo delle altre. E’ infatti capitato qualche rara volta che equipaggi o piloti abbiano dichiarato di aver avvistato delle tracce, come, ad esempio, nel caso dell’elicottero della Guardia di Finanza sui cieli di Sorrento il 10 ottobre del 2003: a seguito di segnalazione di avvistamento di un “dardo con scia luminosa di colore blu fiamma all’altezza di 4.000 piedi”, non è stato possibile associare l’evento ad attività o fenomeni naturali conosciuti. Presumendo che vengano svolte approfondite indagini per appurare la reale natura degli eventuali OVNI avvistati, in quale percentuale si riesce poi ad attribuire, successivamente a tali indagini, un’identificazione certa ai medesimi avvistamenti? Quanto può influire oggigiorno, sulla difficoltà oggettiva di identificare un mezzo volante, l’esistenza e la presenza sui nostri cieli di apparecchi automatizzati o a pilotaggio remoto per usi militari e/o civili (droni di varia foggia e natura)? Come detto in precedenza, dove tutti gli elementi essenziali (altezza, forma dell’oggetto, ecc) sono certi il fenomeno viene identificato e si va subito a verificare se c’è stato un danno; se invece gli elementi non trovano una rispondenza a qualcosa di certo il fenomeno non viene identificato. Non è comunque corretto parlare in termini propriamente statistici: ogni caso conduce allo svolgimento di esami specifici in base alle caratteristiche descritte, verifiche che potrebbero portare al coinvolgimento anche di organizzazioni esterne alla Forza Armata. Però, ripeto, tutto ha un unico obiettivo: deve essere preservato lo spazio aereo da minacce e non ci debbono essere danni alla sicurezza nazionale. Ricordo un caso, negli anni 80 dove sacchi neri gonfiati giungevano a volare in alto, sino ad invadere le aerovie. Era questo un fenomeno che pregiudicava sicuramente la sicurezza del volo su cui è stata posta un’attenzione specifica. Riguardo i Velivoli a Pilotaggio Remoto, APR, essi devono volare nel rispetto della normativa vigente, che tiene conto, a seconda della tipologia del velivolo, delle quote e degli spazi che possono interessare. Da tempo è in atto un sempre maggiore impiego “civile” dei velivoli a pilotaggio remoto per svolgere attività anche socialmente utili. Nel rispetto delle norme, sono i benvenuti. Che tipo di indagini sul campo vengono svolte per appurare la natura degli OVNI avvistati? L’A.M. ha in servizio personale strettamente dedicato?Provvedono ad intervistare i testimoni degli avvistamenti OVNI? Il personale che si dedica a fare le valutazioni tecniche sul fenomeno segnalato è prevalentemente quello del traffico aereo, della difesa aerea, della meteorologia. Sono cioè quelli che hanno già un compito istituzionale di vigilare sulle tracce riportate dai vari radar per preservare lo spazio aereo da minacce e consentire il corretto svolgimento regolare del traffico aereo. Il coordinamento delle attività relative agli avvistamenti è svolto dal 1° ufficio del Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica. Ma la nostra è una attività che si concentra solo su dati empirici oggettivamente riscontrabili, non formuliamo ipotesi, né conduciamo interviste. Una curiosità di tipo storico: chi ha redatto il modulo prestampato da compilare per segnalare un avvistamento di OVNI. In base a quali parametri è stato redatto? Il documento venne strutturato quando l’AM fu incaricata di raccogliere ed analizzare questi avvistamenti per garantire la sicurezza dei cieli. Pertanto essi dovevano contenere tutti quei campi che consentono di raccogliere quegli elementi per iniziare con dovizia qualsiasi attività di approfondimento tecnico sull’evento. In pratica, per quanto possibile, si cerca di fare un’istantanea sull’avvistamento, indicando le condizioni meteorologiche, la posizione relativa dell’osservatore rispetto al fenomeno, se possibile disegnando una mappa, la posizione dell’oggetto ed il suo eventuale spostamento, l’altezza, la luminosità, il colore la forma, i contorni. La relazione può essere corredata anche di materiale di ausilio alla comprensione del fenomeno come filmati , fotografie, ecc. Perché si è scelto di far ricevere le segnalazioni di avvistamenti di OVNI tramite il modulo prestampato solo presso le Stazioni dei Carabinieri? A detta di molti, ciò può intimorire gli eventuali testimoni di avvistamenti di OVNI dal presentare la segnalazione stessa: non era meglio attivare un servizio di ricezione segnalazioni via web? La compilazione e sottoscrizione del modulo presso la stazione Carabinieri è un atto di genuina collaborazione, permette di istituzionalizzare la segnalazione e rappresenta la piena presa di coscienza e assunzione di responsabilità da parte del cittadino, al quale si offre la garanzia di una sicura trattazione del caso da parte dell’A.M.. Ogni caso segnalato da fonte ufficiale viene infatti analizzato per bene. Tra l’altro, come già indicato, anche le Stazioni dei Carabinieri hanno un ruolo e una funzione nel processo che non è di sola trasmissione dei dati ma anche quello di porre a corredo anche eventuali informazioni pertinenti. Per i casi di avvistamenti di OVNI non riconducibili, dopo approfondita indagine, ad oggetti volanti conosciuti/cause note, non è stata mai presa in considerazione l’ipotesi extraterrestre?Che livello di considerazione tale ipotesi riceve in ambito scientifico e tecnico in seno all’A.M.? Qual’è la posizione ufficiale dell’A. M. riguardo tale ipotesi? Vi è mai capitato di intervistare testimoni che abbiano dichiarato di aver visto/essere entrati in contatto con esseri extraterrestri in seguito ad un avvistamento di un OVNI? Come si può, in tal caso valutarne la credibilità? L’Aeronautica militare ha come missione difendere l’Italia, il suo territorio, la sua sovranità ed i suoi interessi vitali garantendo l’approntamento, l’efficacia operativa e l’impiego delle forze aeree nel quadro del sistema di sicurezza nazionale ed internazionale. E’ quindi un’Istituzione inserita in un contesto complesso e sinergico, ove ogni componente ha dei compiti discendenti. Dare sicurezza al cittadino e salvaguardare l’integrità dello Stato è quindi il punto cardine. Per fare questo si cerca di non tralasciare nulla e di agire sempre con scrupolo e piena responsabilità. Così si opera anche nel campo degli OVNI. Non compete all’A.M. assumere una posizione sull’esistenza di un mondo parallelo. Quale è la sua opinione personale sugli OVNI? Non sono un appassionato nè uno scettico, devo solo fare il mio lavoro, perciò il mio parere non ha senso. Il mio compito è quello di analizzare i fatti e arrivare ad una conclusione.