[are_f1 - 24] testata-are/larena/pr/01 01/05/13

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24
L'ARENA
Mercoledì 1 Maggio 2013
BMW Motorrad
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BMW Motorrad
Autogemelli Verona
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BADIACALAVENA. MircoPerlati dellaPenta Windhainventato impiantiacinque pale alti 24metri e facili da montare
Larivoluzionedel minieolico
puntaall’autosufficienza
Igeneratoriproducono 35mila
Kwh all’anno, iprimi sonopronti
peressereinstallatinel Sud
Inespansionel’esportazione
Vittorio Zambaldo
In tempi di crisi sono due le cose da usare se si vuole sopravvivere: capitale e innovazione. Il
primo inteso anche come risorse di conoscenze tecniche,
l’altra come capacità di sfruttare al massimo e adeguare le
proprie competenze. È nata così PentaWind, ramo d’azienda
di Penta Systems, partita nel
1980 da Rino Perlati fabbro-artigiano, impresa di carpenteria metalmeccanica nel campo della progettazione, design, produzione e posa in opera di arredamenti d’interni. Il
figlio Mirco, 28 anni, ha cominciato a sperimentare da tre anni la possibilità di sviluppare
un prodotto che si inserisca
nell’ambito delle nuove tecnologie per la produzione di energia, mettendo a frutto le competenze di un team specializzato interno all’azienda e sostenuto da consulenti esterni per
l’aerodinamica e l’elettronica.
È nato così il mini generatore eolico di cui è in produzione
oggi una settantina di esemplari, i primi dieci già pronti
per essere installati entro giu-
gno nell’Italia insulare e meridionale. «Si tratta di un generatore eolico da 10 chilowatt
di potenza con un rotore che
ha pale di 10 metri di diametro, posto a 24 metri d’altezza,
capace di produrre da 35 a
37mila Kwh annui», spiega
Mirco Perlati. Questa è la versione base, che può essere moltiplicata con un’installazione
multiturbina arrivando fino a
60 kw di potenza, gestiti con
lo stesso impianto e con la stessa autorizzazione. Perché, e il
vantaggio non è da poco, per
questo tipo di potenza le autorizzazioni urbanistiche e ambientali sono molto facilitate:
è una struttura semplice e veloce da montare e altrettanto da
smontare.
«Ai clienti forniamo l’impianto chiavi in mano», aggiunge Perlati, «e garantiamo
assistenza con un sistema di
monitoraggio a distanza che
controlla il funzionamento
della macchina e della sua produttività, ma è anche in grado
di intervenire con dei correttivi in caso di problemi».
Attualmente, a chi investe
nell’eolico sono retribuiti 0,29
centesimi a kw per 20 anni,
MircoPerlatidavanti aungeneratoredi sua invenzione
SulmontePecora
Ilminieolico si installacon un’autorizzazionesemplice e inpocotempo FOTO AMATO
che in una zona a ventilazione
costante significano circa novemila euro all’anno. L’investimento si ammortizza in cinque anni, perché se il macroeolico punta ai grandi numeri
produttivi, la filosofia del minieolico va invece nella direzione di cercare la costanza di
produzione. Il generatore ecolico di PentaWind, sviluppato
con caratteristiche uniche a
partire dall'utilizzo di cinque
pale invece delle solite tre, nasce per sfruttare al meglio i
venti medio-bassi e garantire
un elevato rendimento energetico a venti con velocità tra i 5 e
gli 8 metri al secondo. È la soluzione ideale per aziende agri-
cole, piccole aziende o proprietà che vogliano essere energeticamente autosufficienti o
sfruttare località ventose.
«Al momento il mercato più
interessante è all’estero, soprattutto nei Paesi emergenti,
dove la rete elettrica ha bisogno di ampliamenti, perché il
minieolico è pensato anche
per l’autoproduzione di energia elettrica», aggiunge Perlati.
«Credo che in una fase in cui
molte aziende chiudono e altre fuggono dall’Italia portando la produzione all’estero»,
commenta il sindaco di Badia
Calavena, Ermanno Anselmi,
che ha sposato la causa am-
CERRO. Perleminoranze sipossono ottenere, peril sindacova primariscrittalaconvenzione
bientale e della produzione di
energia pulita, «sia significativo avere nel proprio paese giovani imprenditori che credono nel futuro del posto dove sono nati e cresciuti, innovano e
cercano contenuti in grado di
mantenere le loro aziende
competitive sul mercato».
«Fa piacere vedere imprenditori che si impegnano così»,
aggiunge, «perché avrebbero
tutto il diritto di godere della
loro rendita e invece si accollano la responsabilità delle 80 famiglie che dipendono dal loro
lavoro. Per noi è un dovere morale accompagnare esperienze di questo tipo», conclude. •
© RIPRODUZIONERISERVATA
ConirisparmiilComune
asfalteràlestrade
Dal2008funzionasopraBadia
Calavena,sul monte Pecora,
unapala eolicadigrandi
dimensioni.La resaenergetica
annuadi2.400 Mwhèprodotta
daunaerogeneratoreda 1.350
Kw,posto a65 metri d’altezza.
Gliultimi datidisponibili
parlanodiunamedia di
140milakwal mese dienergia
prodottaper un totaledi
280milaeuroall’anno.
Sonosoldi chefinisconoalla
societàchehaavviato
l’impianto,mentreal Comune
arrivano 16mila euro all’anno
pervent’anni (finoal 2028),
anchese lapala dovesse
produrredimeno.La
produzionedienergia è
l’equivalente del consumo
elettricodi500 famiglie,«ma non
potendononfarpagare la bolletta
Enelai mieicompaesani», diceil
sindacoErmanno Anselmi,
«avevamoaltrestradeper
trasferirequestobeneficio ai
cittadini.Abbiamo ridottodel 20
percento la tassa rifiuti,ma
purtropponessunose ne è
accorto.Così cambiamo.Da
quest’annoi soldi derivatidaquel
beneficiosaranno trasformatiin
servizi.Asfalteremo qualche
strada,inaugureremo qualche
opera,cosechehanno piùvisibilità
diunadiminuzionedei costiin
bolletta»,concludeAnselmi. V.Z.
BOSCOCHIESANUOVA. Due settimanededicatea bambini eragazzi
Piastrapolivalente,polemica Impararebasket e volley
divertendosiinLessinia
suifinanziamenti regionali
Arischio l’intervento sullacoperturadel palasport,mancanosoldi
Il completamento della piastra polivalente sulla copertura del palasport è un'opera da
realizzare in fretta per non perdere il contributo regionale,
come sostengono le minoranze consiliari, o piuttosto una
questione «da approfondire
perché ci sono criticità e problemi da risolvere prima», come ha dichiarato in Consiglio
comunale il sindaco Paolo Garra?
La questione nasce proprio
dal finanziamento di 22mila
euro chiesto e ottenuto dalla
precedente amministrazione
di Luca Scala su un importo lavori di 59mila euro. Il palasport, sulla cui copertura si dovrebbe realizzare un campo
da gioco, è stato costruito dal
Comune su terreno della parrocchia. Esiste un diritto di superficie dal 1993 che scadrà
nel 2018 in base al quale il Comune ha potuto costruire su
un terreno non di proprietà e
godere del manufatto per 25
anni, rinnovabile con convenzione.
Il contributo regionale per il
completamento della piastra
è stato chiesto sulla base di
questa convenzione, ma il modulo di richiesta specificava
che il Comune doveva essere
proprietario
dell'immobile
per il quale veniva chiesto il finanziamento pubblico. «È stato firmato un atto che palesemente dichiara il falso e questo è un reato penale», aveva
ammonito il sindaco Garra e
la sua vice, Loredana Palumbo aveva sostenuto: «I lavori si
fanno se ci sono i fondi, ma in
questo momento il Comune
non li ha, perché la Regione
non eroga contributi per un
immobile che non è di proprietà. Quando amministrerete
voi», aveva aggiunto rivolta ai
consiglieri di minoranza, «troverete i soldi, perché noi falsi
in atti pubblici non ne facciamo».
Lì era stata troncata la discussione, ma i consiglieri di minoranza Nadia Maschi, Rino Brunelli e Vittorio Prati hanno voluto andare a fondo, prendendo visione di tutti i documenti
relativi al contributo regionale e partono all'attacco: «Lo
stesso palasport è stato costru-
ito nel 1993 con un contributo
pubblico erogato grazie al diritto di superficie venticinquennale, sottoscritto con la
parrocchia tramite la Curia
diocesana, e lo stesso si poteva
fa in questa occasione».
«Lo stesso criterio era stato
adottato per l'asilo nido comunale, costruito su terreni della
parrocchia, completato con i
soldi della Fondazione Cariverona e della Regione, dopo
aver rinnovato il diritto di superficie per altri 25 anni», sottolinea Brunelli che quand'
era vicesindaco aveva seguito
le pratiche per il contributo
della piastra.
«Le ultime tre amministrazioni del paese si sono adoperate per progetti di collaborazione di questo tipo con la parrocchia», ricorda Prati, «perché il beneficio è per tutti i cittadini. Non accettarlo significa ignorare la storia del paese.
La sensazione», aggiunge, «è
che la maggioranza cerchi di
coprire quello che dopo due
anni ancora non riesce a fare,
sollevando fumo».
«Cii interessa che le cose sia-
no completate», conclude Maschi, «e che non si dica che
non ci sono i soldi della Regione per farle. Non ci saranno se
si lascerà scadere il termine
del 19 ottobre 2015 entro il quale l'opera dovrà essere completata e rendicontato il costo alla Regione per il finanziamento».
Pronta la risposta del sindaco Garra: «Il diritto di superficie per il contributo regionale
vale se la durata è almeno trentennale. Mi sono informato
proprio per sapere che cosa fare per mantenere il contributo
e mi è stato detto che l'atto sottoscritto non ha valore. Ci attiveremo per vedere cosa fare
per non perdere il contributo.
Tutto questo si sarebbe potuto
evitare se le cose fossero state
fatte per bene. La questione è
emersa quando con le associazioni si è cercato di capire quale fosse l'intervento migliore
da realizzare. È uscito che
mancavano dettagli importanti e purtroppo con le ristrettezze economiche di oggi non possiamo sprecare neanche un
centesimo». • V.Z.
A fare lezione saranno
campioni e allenatori
Parte del ricavato
verrà versato all’Abeo
Vicentini di origine e veronesi
d’adozione, dopo 17 anni di
esperienza in Trentino, portano a Bosco Chiesanuova il loro
Magic Summer 3D Camp, un
campo estivo di basket e volley
in montagna per bambini e ragazzi dai 9 ai 18 anni, cui si aggiunge un corso di skiroll.
L’iniziativa, presentata in
Provincia, a Verona, con gli
onori di casa l’assessore allo
sport Ruggero Pozzani, è promossa da Asd Accademia Ski
Skett di Vicenza, di cui sono responsabili Luisa Crestani ed il
marito Roberto Dalla Vecchia,
capitano
della
Scaligera
Basket Verona dal 1981 al
1998. Con altri campioni come
Matteo De Cecco, allenatore
della Marmi Lanza Verona, e
Christian Di Giuliomaria, giocatore serie A Basket, terrà le
lezioni pratiche e teoriche con
altri mitici ospiti.
Il camp si suddivide in due
turni, il primo dal 23 al 29 giugno (per cui ci sono ancora posti) e il secondo dal 30 giugno
al 6 luglio, già completo. «L’Hi-
Ilcentrosportivo Monti Lessinidi BoscoChiesanuova
gh Performance Camp, con allenamenti doppi giornalieri
mirati a migliorare la tecnica
individuale, e il Basic Camp
con un solo allenamento al
giorno per chi ama sport e relax», ha spiegato Luisa Crestani, «ricordano la formula Daily Camp, per chi viene da zone
vicine, senza cena e pernottamento». Il camp farà infatti base all’Hotel Lessinia, vicino al
centro sportivo turistico Monti Lessini, il palazzetto dello
sport di Bosco Chiesanuova.
Parte delle quote di iscrizione (470 euro a settimana per
chi sta in albergo e 250 per il
Daily Camp) andrà all’Abeo,
l’Associazione bambino emopatico oncologico che fa riferimento al Policlinico di Verona, presieduta da Pietro Battistoni, che ieri era in Provincia
con Mauro Zocca, presidente
dell’Avis provinciale, che promuoverà il dono del sangue durante la festa di chiusura dell’iniziativa.
Si sono complimentati tra gli
altri Luca Saccardi e Lorenza
Corradi, sindaco e assessore al
sociale di Bosco. Corradi ha ricordato come lo sport avvicini
i giovani a valori sani allentandoli da mille pericoli, Sacardi
ha detto: «Ospitiamo con soddisfazione questo camp che abbina sport e vacanza, occasione per promuovere la Lessinia
con le sue tante opportunità,
anche sportive». Il corso di
Sky Roll, curato da Carlo Crestani, va dal 21 al 23 giugno,
con testimonial i campioni di
fondo Fulvio e Sabina Valbusa. info: www.magicsummer.
it, tel. 338.416.9657. • B.B.