outdoorpark - Comune di Calalzo di Cadore

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outdoorpark - Comune di Calalzo di Cadore
Cadore
Un itinerario ideale
‘‘
Un itinerario
ideale
Il Cadore nell’ultimo mezzo secolo
si è trasformato quasi del tutto. Ha aperto nuove vie, ha gettato de’ ponti,
ha eretto de’ templi che sono meraviglie
e capilavori dell’arte, ha ricostruito, o per
causa d’incendi o per impulso diretto,
gran parte de’ suoi villaggi. Il contatto cogli
altri popoli, prima ristretto entro
confini limitatissimi, ora si va allargando
di molto e va aprendo la via alla civiltà.
’’
Citiamo ancora una volta queste belle parole di Antonio Ronzon,
illustre storico e letterato, che troviamo nel suo Almanacco Cadorino
del 1875, perché ci paiono molto attuali, pensando al nostro ultimo
mezzo secolo e al Cadore così come lo vediamo oggi.
Perché molte cose sono ulteriormente cambiate nel senso descritto
ed auspicato più di un secolo fa, mentre la più importante è rimasta
intatta, la bellezza, che deriva dalle nostre splendide montagne e
dall’armonia del rapporto che i suoi abitanti hanno sempre avuto con
esse.
Nuovi musei, particolari itinerari e moderni impianti sportivi non
hanno mutato o snaturato questo rapporto, ma lo hanno ulteriormente
arricchito, aggiungendosi ad un patrimonio storico e culturale di
notevole valore, il tutto sempre inserito in un contesto di montagne,
cime, boschi, rifugi e paesaggi di una bellezza mozzafiato, fonte di
emozioni sempre nuove.
Questa pubblicazione serve ad aiutare il godimento di quanto c’è di
bello da vedere e da vivere, che può ritemprare e quasi purificare le
persone nel corpo e nello spirito. Se è vero, come dice Dostoevskij,
che “La bellezza salverà il mondo”, il Cadore ha molto da dire e da
mostrare sull’argomento.
Presidente della
Comunità Montana Centro Cadore
Pier Luigi Svaluto Ferro
3
Il Cadore è bello
Alto
Adige
M. POPERA
M. PIANA TRE CIME DI LAVAREDO
2324
2998
3045
Austria
C.MA D'AMBATA
P. TA AGNELLO
2879
2723
M. CRISTALLINO
2786
Lago di
M I S U R IN A
C.MA CADINI
MISURINA
3216
2839
GRU
DE
PPO
GIRALBA
IN
I
M. CRISTALLO
I
D
CA
M. AIARNOLA
CASE LIGONTO
REANE
M. RUSIANA
AURONZO
1767
FEDERAVECCHIA
di CADORE
VILLAGRANDE
SOMPRADE
2456
VILLAPICCOLA M. PIEDO
M. AGUDO
1585
M.TERZA GRANDE
2645
COL VIDAL
M. CIARIDO
C.DA MESCOLO CIMON D. FROPPA 2502
2932
2961
M. POPERA DI VALGRANDE
1887
COL NEGRO
VIGO di CADORE
M. CIANDERONA
2587
M. ANTELAO
CRODE S. PIETRO
3264
2259
M. BRENTE LOZZO
di CADORE
1785
1952
DEPPO
RIZZIOS GREA
M. RITE
di CADORE
DI
i VA L L E
VENÀS Ldi. dCADORE
MASARIE'
PIANAZZE
LORENZAGO
di CADORE
di CADORE
M. TIARFIN
P.SSO D. MAURIA
2580
Friuli - Venezia Giulia
C.MA MONFALCON
2548
P.CO DI RODA
CADIN DI TORO
2229
2385
CARALTE
2181
2138
2417
M. CRIDOLA
SACCO
PERAROLO
2017
di CADORE
TAI
CADORE
M. PALLONE
M. COLRÒSOLO
DOMEGGE
PIEVE di CADORE
VALLE
2548
ZERGOLON
Lago di PIEVE
di CADORE
POZZALE
NEBBIU
M. BRENTONI
LAGGIO DI C.
VALLESELLA
CALALZO
di CADORE
PEAIO
PELOS
2586
2510
PINIE'
M.TI D. MARMAROLE
VALLE D'OTEN
1661
S. CATERINA
CRODA ALTA
PERON
C.MA SELLA
2332
RUCORVO
Come arrivare
AUTOSTRADA: seguite l’autostrada A 27 fino all’ultima
uscita, Pian di Vedoia. Da qui proseguite per 30 km circa, in
direzione Pieve di Cadore.
Tempo di percorrenza da Venezia-Mestre 1 ora e mezza.
RIVALGO
SASSO DI MEZZODI'
2034
M. DURANNO
Veneto
4
2652
TRENO: dalle stazioni di Venezia, Mestre e Padova, vi sono numerosi
treni diretti o con cambio a Ponte nelle Alpi-Belluno per la stazione di
Calalzo di Cadore. Alla stazione di Calalzo coincidenze con servizio
autobus per raggiungere tutti i paesi del Centro Cadore.
Tempo di percorrenza da Venezia-Mestre 2 ore; da Padova 3 ore.
5
Sommario
Pag.
8 - Itinerari Storici e Culturali
10 Monte Piana e il Museo della Grande Guerra
11 Museo Palazzo Corte Metto
12 Museo della Latteria
13 Roggia dei mulini lungo il Rio Rin
14 Biblioteca Storica Cadorina
15 Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore e Museo Archeologico Cadorino
16 Tiziano Vecellio e la sua casa natale
17 Museo dell'Occhiale
18 Museo del Cìdolo e del legname
19 Borgo di Costa e la strada Romana a Valle
20 - Itinerari Natulistici
22 Misurina: la “Perla delle Dolomiti”
23 Lago d’Antorno
24 Le Tre Cime di Lavaredo
25 La Foresta di Somadida
26 Lago di Santa Caterina - Auronzo
27 Bagni di Gogna
28 La via dei Papi
29 Altopiano di Razzo
30 Sentiero Botanico “Tita Poa”
31 Pian dei Buoi
32 Lago Centro Cadore
33 Lagole: archeologia e acque termali
34 I borghi rurali di Grea e Rizzios
35 Area Wilderness in Val Montina
36 - Le Chiese
38 Chiesa di S. Caterina - Auronzo
39 Cappella di Sant’Orsola - Vigo
40 Chiesa della Difesa - Vigo
41 Chiesa di S. Margherita - Laggio
42 Chiesa della Madonna della Difesa - Lorenzago
43 Santuario della Madonna di Loreto - Lozzo
44 Chiesa delle Grazie alla Molinà - Domegge
45 Chiesa di S. Anna - Rizzios
46 Chiesa Arcidiaconale - Pieve
47 Chiesa di S. Marco (organo) - Venas
48 Chiesa di Sant’Andrea - Damós
49 Chiesa di S. Candido (organo) - Tai
50 Chiesa di S. Lorenzo - Sottocastello - Pieve
52 - Sport e tempo libero
6
56 Parchi avventura
57 Pesca sportiva
58 Arrampicata sportiva
59 Percorsi cicloturismo
60 Passeggiate a cavallo
61 Tennis
62 Impianti di risalita
63 Ciaspe e scialpinismo
64 Piste da fondo
65 Stadi del ghiaccio
66 - Rifugi
68 Città di Carpi
69 Carducci
70 Auronzo
71 Fonda Savio
72 Maggiore A. Bosi
73 Col de Varda
74 Lavaredo
75 Monte Agudo
76 Tenente G. Fabbro
77 Padova
78 Ciareido
79 Baion - E. Boni
80 Cercenà
81 Eremo Romiti
82 Capanna degli Alpini
83 Chiggiato
84 Antelao
85 P. Galassi
86 Tita Barba
87 Costa Piana
89 Gnocchi di pane alle erbe
90 Capriolo in salmì con polenta
91 Strudel di mele
88 - Piatti tipici
92 - Cadore. Il fascino di un’antica storia
e di una lingua originale
93 - I miei appunti
94 - Soccorso Alpino 118
54 Impianti multisportivi
7
Itinerari storici e
culturali
pag.
10
GRUPP
O
GIRALBA
IN
I
Lago di
MISURINA
MISURINA
DE
I
D
CA
CASE LIGONTO
REANE
FEDERAVECCHIA
AURONZO
di CADORE
VILLAGRANDE
SOMPRADE
pag.
11
VILLAPICCOLA
S. CATERINA
PINIE'
VIGO di CADORE
pag.
12
LOZZO
VALLE D'OTEN
DEPPO
RIZZIOS GREA
CALALZO
di CADORE
POZZALE
NEBBIU
pag.
15
VALLE
PEAIO
MASARIE'
PIANAZZE
di CADORE
DI
L . d i VA
LLE
VENÀSpag.
pag.
di CADORE
18
19
SACCO
PERAROLO
di CADORE
CARALTE
PERON
RIVALGO
LAGGIO DI C.
pag.
14
ZERGOLON
LORENZAGO
di CADORE
DOMEGGE
di CADORE
VALLESELLA
Lago di PIEVE
di CADORE
PIEVE di CADORE
pag.
TAI 17
CADORE
RUCORVO
8
pag.
16
di CADORE
pag.
13
PELOS
P.SSO D. MAURIA
Monte Piana e il Museo
della Grande Guerra
R
Itinerari
storici e
culturali
aggiungibile da Misurina
attraverso una strada sterrata con servizio navetta nel periodo estivo, Monte Piana permette
di ammirare un panorama di
grande bellezza sulle Dolomiti
fino ai confini con l'Austria.
Proprio per la capacità di controllare il transito delle valli sottostanti, il Monte Piana è stato al
centro degli aspri combattimenti
della I° Guerra Mondiale fra truppe italiane e austriache. Oggi
restano ancora le trincee, i camminamenti, le linee segnate da
filo spinato a testimonianza del
passato.
Nel rifugio che ricorda il Maggiore
Angelo Bosi è ospitato un piccolo
museo che narra le vicende belliche dove è possibile vedere
10
alcuni dei reperti rinvenuti nella
zona.
L'itinerario associa le bellezze del
paesaggio con i ricordi storici del
primo conflitto mondiale, i cui
segni sono ancora presenti su
tutto l'arco dolomitico.
Servizio navetta - Misurina
cell. +39 338 5282447
cell. +39 336 309730
dalle ore 09.00 alle 17.00
[email protected]
www.montepiana.com
Rifugio Bosi
tel . +39 0435 39034
cell . +39 338 4328424
Museo Palazzo Corte Metto
I
l Museo di Palazzo Corte Metto
si articola su più piani, ognuno
dei quali è dedicato a un aspetto
importante dell'ambiente naturale e della storia del territorio di
Auronzo e dell'intero Centro
Cadore.
Attraverso immagini e l'esposizione di alcuni campioni di rocce
e fossili viene raccontata la formazione geologica delle Dolomiti.
Nella sala dedicata alla mineralogia si possono osservare campioni di minerali raccolti nell'area
cadorina, ma anche molti provenienti da territori lontani che permettono di illustrare i complessi
fenomeni che hanno portato alla
loro formazione.
Al secondo piano si trova la
sezione dedicata all'archeologia.
I reperti provengono per lo più dal
sito del Monte Calvario, situato a
nord-est dell'abitato di Auronzo
di Cadore. Gli scavi hanno portato
alla luce un luogo di culto collocabile in un arco di tempo che va
dal I secolo a.C. al V secolo d.C.
Il terzo piano ospita la sede della
locale sezione ANA, dove è stato
allestita una ricca mostra fotografica dedicata alla prima
Guerra Mondiale.
Palazzo Corte Metto
Via Corte
Auronzo di Cadore (BL)
(apertura estiva)
Uff. Informazioni Turistiche
Via Roma,24
Auronzo di Cadore (BL)
tel. 0435 9359
[email protected]
11
Museo della Latteria
Itinerari
storici e
culturali
L
'esposizione è ospitata nella
ex sede della Latteria sociale di Lozzo di Cadore, fondata
nel 1884 e chiusa, dopo un
secolo di attività, nel 1984 .
L'edificio, costruito negli anni
sessanta del '900, conserva al
suo interno parte degli arredi e
degli attrezzi originari: la vasca
in cemento per la refrigerazione
del latte, le grandi caldaie in
rame per la cottura del formaggio, il tavolo in legno per la
lavorazione della massa caseosa, la pressa, le fascere, gli
stampi da burro e altro ancora.
Gli oggetti sono accompagnati
da grandi immagini storiche
della prima metà del secolo
scorso, che ritraggono alcuni
allevatori locali al lavoro e da
filmati-interviste dove un
12
anziano casaro e una donna raccontano, attraverso i loro ricordi, la vita in latteria, come si svolgeva dalla consegna del
latte, alla stagionatura delle forme in cantina, alla distribuzione dei prodotti ai soci .
L'illustrazione delle tecniche casearie per
la produzione del formaggio, della ricotta e
del burro è affidata a un filmato realizzato
all'interno di un moderno caseificio locale.
In una sala a sé stante trova spazio la storia dell'alpeggio in Centro Cadore, momento fondamentale delle attività di allevamento degli animali.
Ufficio Turistico
Piazza IV Novembre
Lozzo di Cadore (BL)
tel. 0435-76051
Roggia dei mulini
lungo il Rio Rin
L
a via dei Mulini a Lozzo di
Cadore è il simbolo di un
passato pre-industriale dove
l'acqua veniva sfruttata per
macinare il grano, tessere la
lana, lavorare il ferro e il legname. Lungo il Rio Rin restano i
segni di questi opifici e la recente ricostruzione della roggia in
legno e della ruota di uno dei
mulini, effettuata grazie a finanziamenti dell'Unione Europea
(programma Raffaello) e della
Comunità Montana, permette
oggi di comprendere meglio
l'importanza storica del luogo e
di ammirarne la bellezza.
Lungo il rio Rin nel 1766 vi
erano 10 ruote di mulino da
grani, una sega da legname, un
follo da panni di lana, 16 "telari"
e cinque mole.
Nel 1886 funzionavano ancora 5
mulini e una sega, nel 1903
cinque mulini, la sega, una bottega da fabbro e due folli da
panni.
Oggi, lungo il percorso realizzato, possiamo vedere ancora tre
mulini, di cui uno dotato di ruota
in legno funzionante, l'antica
canalizzazione ricostruita e pannelli informativi che descrivono
l'evoluzione storica del sito.
Un "museo all'aperto" che testimonia un pezzo di storia che è
stata fondamentale per la vita di
ogni giorno della gente del
Cadore nei secoli.
Di notevole interesse la visita
all'officina per la produzione d'energia elettrica "Baldovin
Carulli" (privata), nata nel 1916 e
ancora funzionante con l'acqua
del Rio Rin.
Ufficio Turistico
Piazza IV Novembre
Lozzo di Cadore (BL)
tel. 0435-76051
13
Biblioteca
Storica Cadorina
L
Itinerari
storici e
culturali
a Biblioteca Storica Cadorina custodisce migliaia di documenti, testimonianza della
storia millenaria di questa terra:
pergamene, incunaboli, manoscritti, volumi a stampa dal XIV
secolo ai giorni nostri.
Un patrimonio ricchissimo aperto al pubblico dove studiosi e
appassionati possono trovare
idonea documentazione relativa
a questo territorio che, fin dal
1300 era indipendente ed aveva
sue proprie leggi che esprimevano una vera democrazia
"ante-litteram".
La biblioteca, fondata nel 1892
da Antonio Ronzon, è oggi centro culturale di notevole valore.
Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore
e Museo Archeologico Cadorino
I
l palazzo della Magnifica
Comunità di Cadore costituisce
il secolare simbolo dell’unità
democratica del territorio cadorino.
Via Cardinal Piazza, 14
Vigo di Cadore (BL)
tel. 0435 77839
risalente alla fine del XVI, mentre nella sala della segreteria, in
legno di noce del 1864, opera
dell’artista zoldano Valentino
Pancera Besarèl.
Al secondo piano il palazzo ospita il Museo Archeologico
Cadorino – MARC, dove si raccolgono le numerose testimonianze di epoca preromana e
romana rinvenute in Cadore,
principalmente nel sito archeologico di Lagole.
Reperti di grande interesse che
ci fanno comprendere come
tutta l’area fosse abitata e conosciuta fin dall’antichità per la
presenza di un santuario e di
numerosi insediamenti preromani e romani.
Nella sala al primo piano, dal XVI
secolo si riuniscono i rappresentanti dei Comuni del Cadore e
l’Arcidiacono, in passato con
funzioni di governo del territorio,
oggi culturali.
Da ammirare gli splendidi soffitti lignei, nella sala presidenziale
a cassettoni in legno di cirmolo
Magnifica Comunità di Cadore
Piazza Tiziano,2
Pieve di Cadore (BL)
tel. 0435 32262
[email protected]
14
15
Tiziano Vecellio
e la sua casa natale
È
Itinerari
storici e
culturali
con orgoglio che i Cadorini
parlano del grande pittore
Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore
1477/90 - Venezia 1576), nato in
questa terra, nella casa che oggi
è aperta al pubblico. L'edifico,
risalente al XV secolo è una tipica casa cadorina con ballatoio in
legno che corre lungo la facciata,
il tetto in scandole di larice e la
travatura ben evidente e decorata. All'esterno ben visibile il muro
del camino e la scala in legno
che porta al primo piano.
Al piano terra troviamo un ampio
vano usato, al tempo di Tiziano,
come deposito di
attrezzi e stalla per
cavalli e una seconda stanza dove venivano conservate le
derrate alimentari.
Al primo piano possiamo ammirare la
cucina con il braciere rialzato sotto la
cappa per il fumo,
una stanzetta rive-
16
stita in legno di pino cembro,
dove la tradizione vuole sia nato
Tiziano e la sala detta "degli
autografi" per la presenza di
nove firme sulla parete e della
copia del diploma
con cui Carlo V nominava Tiziano
"Cavaliere dello Speron d'Oro e
Nobile dell'Impero" il cui originale è conservato nell'archivio
della Magnifica Comunità.
Dal 1922 con Regio Decreto la
casa è stata dichiarata monumento nazionale.
Museo dell’Occhiale
L
’Occhiale è oggi il simbolo
del Cadore per la presenza di
un'industria che da oltre cento
anni produce occhiali commercializzati in tutto il mondo.
occhiali e degli altri strumenti
basati sull’impiego delle lenti,
nonché l’evoluzione storica degli
astucci; il secondo piano è dedicato alla rappresentazione della
storia dell’occhialeria cadorina e
bellunese dalla fine del secolo
XIX ai giorni nostri,storia raccontata attraverso documenti originali, immagini e filmati d’epoca,
oggetti e macchine.
Casa Natale di Tiziano Vecellio
Via dell’Arsenale
Pieve di Cadore (BL)
Prenotazioni e informazioni:
Magnifica Comunità di Cadore
Piazza Tiziano
Pieve di Cadore (BL)
tel. 0435 32262
[email protected]
www.magnificacomunitadicadore.it
Il Museo dell'Occhiale raccoglie
la storia facendoci comprendere
la nascita di uno strumento oggi
diventato indispensabile. La collezione del Museo è composta
da oltre 3.500 reperti e in molti
casi si tratta di pezzi assolutamente eccezionali, unici nel loro
genere, preziosi documenti non
solo della storia della tecnica e
del costume ma anche dell’arte.
Il museo è strutturato su due
piani; il primo piano ha percorsi
finalizzati a ricostruire la storia,
la tipologia, l’uso sociale degli
Museo dell'occhiale
Via Arsenale, 15
32044 Pieve di Cadore (BL)
tel.0435 32953
fax 0435 500213
www.museodellocchiale.it
[email protected]
17
Museo del Cìdolo
e del legname
I
Itinerari
storici e
culturali
l Museo, situato in un piccolo
edificio facente parte del complesso di Palazzo Lazzaris, è
dedicato alla storia del commercio del legname in Cadore.
Dopo una breve introduzione
sugli aspetti legati al taglio e alla
vendita dei boschi, l'esposizione
si concentra a illustrare la fluitazione dei tronchi lungo il fiume
Piave, il funzionamento dei cidoli e le attività di segagione nelle
segherie “alla veneziana”.
In comune di Perarolo erano in
funzione due cidoli, due serre
artificiali che, erette rispettivamente sul Piave e sul torrente
Boite, avevano lo scopo di bloccare il legname fluitato. A monte
dei cidoli, lungo i due corsi d'acqua, venivano accumulati
migliaia di tronchi che, a tempo
debito, una/due volte all'anno,
dopo essere stati selezionati in
base ai marchi di proprietà,
18
erano condotti lungo le
rogge alle segherie "alla venenziana" dove venivano trasformati in tavole o squadrati. Sempre da Perarolo, quotidianamente, partivano sul Piave le
zattere cariche di legname destinato alla pianura veneta e alla
città di Venezia.
Le attività di fluitazione e trasformazione del legname si protrassero fino ai primi decenni del
'900 quando i profondi cambiamenti e le trasformazioni del
mercato ne portarono al ridimensionamento e in fine alla
scomparsa.
Comune di Perarolo
di Cadore
Via Regina Margherita, 3
32010 Perarolo di Cadore (BL)
tel. 0435 71036
Borgo di Costa e la
strada Romana a Valle
L
a Borgata Costa nasce lungo
l'antica via romana Claudia
Augusta Altinate ed è oggi documento dell'antica storia di questo territorio. A Valle di Cadore
lungo la statale spicca Palazzo
Piloni-Costantini del '400, alloggio temporaneo d'importanti
personaggi storici tra i quali l'imperatore Carlo V e Massimiliano
I D'Asburgo, usato anche come
prigione. Da ammirare l'elegante
bifora gotica trilobata in pietra di
Castellavazzo e lo stemma gentilizio sopra l'ingresso. Di fronte
a palazzo Costantini troviamo
Palazzo Piloni con tracce di
affreschi risalenti al XVI sec. Di
qui scendiamo lungo la borgata
Costa dove tra strettoie e angusti
passaggi, s'intravedono piacevoli particolari costruttivi, tra cui
portali e inferriate lavorati a
mano. Da osservare casa
Barnabò con disegni a sinopia
del XVII sec.
Scendendo a destra arriviamo
alla chiesa di S. Martino eretta
nel 1718 sui resti di un antico
castello romano al cui interno dal
1200 era presente
una piccola chiesa gotica. Belli
all'interno gli altari lignei ed i
dipinti del XVIII sec.
Da qui è raggiungibile in 30
minuti di passeggiata l'abitato,
ora abbandonato, di Damos con
la sua chiesa del '500.
Ufficio Turistico
(solo stagionale)
via XX Settembre 75/A
Valle di Cadore (BL)
tel. 0435 501527
19
Itinerari
naturalistici
pag.
24
pag.
23
Lago di
MISURINA
MISURINA
GRUPP
O
GIRALBA
IN
I
pag.
22
DE
I
CA
D
CASE LIGONTO
REANE
VILLAGRANDE
SOMPRADE
FEDERAVECCHIA
AURONZO
di CADORE
VILLAPICCOLA
pag.
26
S. CATERINA
pag.
25
pag.
27
PINIE'
pag.
31
VIGO di CADORE
pag.
30
LOZZO
di CADORE
VALLE D'OTEN
CALALZO
POZZALE
NEBBIU
VALLE
di CADORE
DI
i VA L L E
VENÀS Ldi. dCADORE
pag.
34
DOMEGGE
di CADORE
VALLESELLA
Lago di PIEVE
di CADORE
pag.
32
pag.
33
PIEVE di CADORE
di CADORE
MASARIE'
PIANAZZE
LAGGIO DI C.
pag.
29
LORENZAGO
di CADORE
DEPPO
RIZZIOS GREA
PEAIO
PELOS
pag.
28
P.SSO D. MAURIA
TAI
CADORE
SACCO
PERAROLO
di CADORE
CARALTE
PERON
pag.
35
RUCORVO
RIVALGO
20
21
Itinerari
naturalistici
Misurina:
la “Perla delle Dolomiti”
M
isurina è sempre stupefacente nel suo contorno di
Dolomiti che si colorano di rosa e
arancio all'alba e al tramonto.
Una cornice di monti che si toccano con mano, boschi verdi e
un piccolo lago naturale dove si
specchia l'ambiente circostante.
La sua bellezza è incredibile in
tutte le stagioni: durante l'inverno coperta di neve e con il lago
gelato, in primavera quando i
primi fiori sbocciano, durante
l'estate dove il verde, il blu del
cielo ed i colori della vegetazione
si fondono insieme, in autunno
con i suoi mille colori. Vale la
pena fermarsi e girovagare per il
lago, lungo il sentiero che lo
costeggia e sulla strada che
porta al lago d'Antorno. Sono
belle intorno a noi le Tre Cime di
Lavaredo, il Sorapiss, i Cadini:
imponenti e frastagliate vette
che la circondano.
E poi ammirare i pascoli, le
Casere di un tempo dove ancora
oggi si può trovare il formaggio
22
fatto sul posto e mangiare i
piatti tipici.
Misurina è punto di partenza per
moltissime passeggiate, ferrate,
ascensioni.
Durante l’inverno piste da
discesa, anelli
per lo sci nordico, itinerari
per lo sci alpinismo e per le
“ciaspe” ci
fanno scoprire
la grande bellezza di questa
piccola frazione del paese di Auronzo di
Cadore.
Ufficio Informazioni Turistiche
Via Monte Piana - Loc.Misurina
32041 Auronzo di Cadore (BL)
tel. 0435 39016
[email protected]
www.infodolomiti.it
Lago d’Antorno
S
alendo lungo la strada che
porta alle Tre Cime di
Lavaredo partendo da Misurina
val la pena fermarsi in una zona
di notevole
interesse naturalistico e paesaggistico: il lago d'Antorno. Intorno
a questo piccolo specchio d'acqua che riflette i boschi dal verde
intenso e i cieli blu di montagna,
un sentiero si snoda fra una
vegetazione caratteristica e rara.
Da osservare in particolare la
"lingua d'acqua" (Patamogeton
natans) che appoggia le sue
foglie ovali lanceolate sull'acqua
e i tanti fiori tipici del paesaggio
alpino d'alta quota.
Un tempo era stata segnalata qui
una pianta carnivora acquatica
(Utricularia minor) oggi scomparsa.
Durante il periodo invernale la
zona assume un particolare
fascino per la bianca coltre che
copre ogni cosa: da qui si può
partire per escursioni con sci da
fondo o da alpinismo
e in alcuni periodi dell'anno
sono affittabili slitte e
motoslitte
per percorrere i dintorni. E’
possibile
inoltre pattinare all’aperto
sulla
superficie ghiacciata del lago.
Ufficio Informazioni
Turistiche
Via Roma, 24
Auronzo di Cadore (BL)
tel. 0435 9359
[email protected]
23
Itinerari
naturalistici
Le Tre Cime
di Lavaredo
L
a bellezza delle Dolomiti è
riassunta nel panorama che
può essere ammirato ai piedi
delle Tre Cime di Lavaredo:
distese di monti bianchi e rosa
che si colorano intensamente al
tramonto sopra vallate verde
scuro ed un cielo blu terso
inconfondibile. Una bellezza che
lascia senza fiato il visitatore che
percorre la strada pianeggiante
che circonda una parte delle Tre
Cime e che collega il Rifugio
Auronzo al Rifugio Lavaredo. Le
pareti di roccia bianco-rosate
sembrano enormi cattedrali
incombenti ed il blu del cielo
crea un forte contrasto di colori.
In lontananza, l'altopiano brullo
che porta alle altre montagne
lungo una fitta rete di sentieri
che si perde all'infinito. E sotto,
la vallata che scende e il paese
in lontananza, qualche volta
coperto di nubi. Il fischio delle
marmotte rompe un silenzio che
rende queste montagne sempre
24
maestose di fronte all'uomo,
mentre i corvi reali girano alla
ricerca di un po’ di cibo.
La zona è punto di partenza per
numerose
escursioni.
Innumerevoli i percorsi di montagna di facile, medio e difficile
livello, percorsi per la mountain
bike, nordic walking. 200 km di
sentieri segnati che vi porteranno in una natura incontaminata
ed in rifugi ospitali, con panorami unici al mondo. Immancabile
una gita alle celebri Tre Cime,
raggiungibili a piedi seguendo i
sentieri ed anche in auto, lungo
la strada a pedaggio che parte
da Misurina.
Ufficio Informazioni
Turistiche
Via Roma, 24
Auronzo di Cadore (BL)
tel. 0435 9359
[email protected]
La Foresta
di Somadida
I
l Cadore è stato famoso nei
secoli per la qualità del suo
legname e la foresta di Somadida
è oggi una delle zone dove si
possono ammirare gli altissimi
abeti che in passato hanno reso
celebre questo territorio. Questo
bosco il 2 luglio 1493 venne
donato dalla Comunità di Cadore,
con atto scritto, alla Repubblica
di Venezia che per secoli utilizzò
i tronchi di quello che era un
tempo il più pregiato bosco
dell'area.
Ci possiamo arrivare in auto percorrendo la statale che da
Auronzo va a Misurina: in località
Palus S. Marco troviamo a sinistra l'indicazione per la Foresta
di Somadida.
L'area, oggi gestita dal Corpo
Forestale dello Stato, è una foresta naturale non orientata percorsa da una serie di strade
sterrate che consentono al visi-
tatore di ammirare la vegetazione caratteristica del territorio del
Cadore. Al centro è situato un
piccolo museo dove possiamo
trovare notizie sugli aspetti geologici e faunistici dell'area, mentre pannelli all'esterno ne descrivono alcune caratteristiche naturali. Durante l'estate vengono
organizzate visite guidate (chiedere informazioni all'Ufficio
Turistico o al Corpo Forestale
dello Stato).
Ufficio Informazioni
Turistiche
Via Roma, 24
Auronzo di Cadore (BL)
tel. 0435 9359
[email protected]
Itinerari
naturalistici
Lago di S. Caterina
Auronzo
I
l lago, con il suo piccolo e grazioso lido, d’estate offre agli
amanti della montagna anche
gradevoli momenti di vita balneare e innumerevoli opportunità:
ogni genere di sport, passeggiate, escursioni, noleggio pedalò e
barche a remi, occasioni culturali per una vacanza attiva e rigenerante.
Inoltre a disposizione degli ospiti
anche una piscina all’aperto
dove immergersi durante le
calde giornate estive.
Una passeggiata attorno allo
specchio d’acqua ci farà ammirare l’ambiente naturale circostante, le Tre Cime di Lavaredo e
l’abitato di Auronzo in lontananza.
Il percorso della Ciclabile costeggia per buona parte il lago ed è
percorribile sia a piedi che in
bicicletta. Lungo in totale 9 km,
percorre quasi interamente
Auronzo. Poco pendente, è completamente immersa nella natu-
ra, lontana
da pericoli e
dal traffico,
per questo è
adatto anche
a famiglie
con bambini.
La partenza
è in Via
Cella, da qui
la pista percorre il greto del fiume Ansiei
fino al ponte Transacqua e poi
circonda tutto il lago di Auronzo.
Ufficio Informazioni
Turistiche
Via Roma, 24
Auronzo di Cadore (BL)
tel. 0435 9359
[email protected]
Bagni di Gogna
A
Gogna, in prossimità del Bar
Bianco, partono una serie di
sentieri che conducono alle antiche terme di Gogna di cui si ha
notizia fin dal 1590. Il 16 maggio
1672 il Consiglio della Comunità
di Cadore concedeva a Giacomo
da Ronco di Vigo l'investitura
dell'acqua e 25 passi di terreno
per costruirvi uno stabilimento di
bagni, ma la grossa fama dei
bagni di Gogna parte alla fine
dell'800 quando nella zona era
presente uno stabilimento con
una trentina di camere e gli
ospiti seguivano cure termali utilizzando le 4 sorgenti di acque
solforose, magnesiache e ferrugginose. La fortuna delle
terme di Gogna finì negli anni '30
e nel 1939 lo stabilimento venne
venduto al patronato scolastico
di Venezia per farne una colonia.
Nel 1966 l'alluvione sommerse
le polle di acqua termale e l'edificio venne distrutto. Ancor oggi
si possono vedere i resti della
pavimentazione dello stabilimento e due vasche in pietra,
mentre lungo i vari sentieri che
sono stati recentemente recupe-
rati si passa in prossimità di due
polle d'acqua sorgiva e si percorrono i boschi un tempo famosi per il loro legname.
Dall'accesso dietro il Bar Bianco
si giunge ad una chiesetta e da
qui si scende rapidamente verso
la zona termale, in alternativa a
lato della statale parte la strada
che un tempo permetteva alle
auto e alle carrozze di arrivare
all'albergo. Tempo necessario: 1
ora circa.
Ufficio Informazioni
Turistiche
Via Roma, 24
Auronzo di Cadore (BL)
tel. 0435 9359
[email protected]
26
27
La via dei Papi
Altipiano di Razzo
L
R
Itinerari
naturalistici
orenzago di Cadore è un
tranquillo paesino posto a
900 metri sul livello del mare, fin
dalla fine dell’Ottocento ricercato centro di villeggiatura. Chi
arriva o transita viene attratto
dalle grandi vetrofanie colorate
raffiguranti il simbolo papale
che campeggiano sulle vetrine
prospicenti la strada principale e
si rende conto di essere giunto
nel “paese del Papa”.
Sono lì dal luglio 1998, quando il
Santo Padre soggiornò per l’ultima volta nel tranquillo paesino
delle dolomiti, né i paesani le
tolgono, certi che il “loro Papa”
tornerà.
Sulla facciata principale della
Chiesa un busto e una lapide
bronzei ricordano che Papa
Wojtyla ha trascorso le sue
vacanze in questo luogo per ben
sette volte. Meta obbligatoria
per tutti è la visita alla “Villa
Mirabello”, dove il papa ha
alloggiato e dalla quale si diparte il “Sentiero Papa Giovanni
Paolo II”, frequentato abitual-
mente da turisti e valligiani. È a
tratti incuneato fra fitti boschi di
abeti o di faggi, a tratti in mezzo
a prati ricoperti dalle più svariate specie di fiori e frutti selvatici,
dove lo sguardo può spaziare
soffermandosi ad ammirare le
vette del Montanel, del Miaron,
dell’imponente gruppo del
Cridola.
Nel 2005, subito dopo la morte
di Papa Wojtyla, il paese di
Lorenzago ha allestito un museo
in sua memoria, dove sono
custodite molte foto delle Sue
escursioni in montagna, una
veste papale, i bastoni usati
nelle passeggiate ed altri elementi a lui appartenuti.
Dal 2007, il museo ospita, inoltre, le testimonianze della visita
di Papa Benedetto XVI a
Lorenzago.
aggiungibile salendo lungo
la strada dopo l'abitato di
Laggio, Casera Razzo è una piacevole zona di pic-nic nel periodo estivo e punto di partenza per
escursioni in quota fra Cadore e
Carnia.
Durante l'inverno alcuni anelli
per lo sci da fondo e un impianto
di risalita permettono agli
appassionati dello sci di divertirsi in un panorama aperto sulle
vallate circostanti e in un
ambiente che mantiene la
purezza delle zone ancora fuori
dal grande turismo di massa.
La pace e la traquillità del percorrere una pista assolata senza
Pro Loco di Vigo
Via Cardinal Piazza 14
Vigo di Cadore (BL)
tel. e fax 0435 77058
[email protected]
fare code è una sensazione bellissima per chi ama coniugare
un ambiente ancora incontaminato alla "comodità" di un
impianto di risalita che pare
quasi "discreto" e rispettoso del
territorio.
Qui, due rifugi a conduzione
familiare dove il turista può
mangiare un boccone.
Pro Loco Lorenzago
Via Faureana, 111
tel. 0435 550016
Museo del Papa
Via Costola, 26
Lorenzago di Cadore (BL)
www.museodelpapa.it
29
Itinerari
naturalistici
Sentiero botanico
“Tita Poa”
I
l sentiero botanico Tita Poa è
un itinerario di circa 1400 m
che percorre le pendici boscose
sovrastanti il paese di Lozzo di
Cadore, mantenendosi fra gli
825 e i 950 m slm. È stato realizzato nel 1991 per promuovere
la conoscenza della
vegetazione che si
incontra durante le
passeggiate in montagna. L’itinerario,
facilmente raggiungibile dal paese di
Lozzo, vuole essere
uno stimolo per
ammirare ed apprezzare l’ambiente naturale che ci circonda, conoscendolo.
Il tragitto è stato realizzato lungo
sentieri da sempre esistenti nel
territorio come collegamento fra
i vari tabià (rustici) utilizzati in
passato per le attività silvopastorali. La vegetazione presente è quella spontanea, l’intervento dell’uomo si limita ad
assicurare un agevole transito
30
del visitatore lungo il tragitto. Le
specie vegetali individuate sono
contraddistinte da un cartellino
indicante la pianta, l’habitat, la
diffusione, il periodo di fioritura
ed alcuni aspetti che ne agevolano il riconoscimento. Lungo il
percorso vi sono alcuni siti dedicati al “bird-watching” con indicazioni sulle specie di uccelli
presenti sul territorio e sulle
modalità per individuarle. Alcuni
cartellini danno indicazione
dell’uso tradizionale delle piante
con scritte in ladino-cadorino e
in italiano, altri riportano le
caratteristiche e la toponomastica del luogo. Il sentiero è dedicato ad un anziano del paese che
usava percorrerlo fino a 105
anni.
Pian dei Buoi
P
ian dei Buoi è un altopiano
situato a 1800 m di altitudine utilizzato in passato e ancor
oggi per il pascolo del bestiame
nel periodo estivo. E' raggiungibile attraverso una strada asfaltata che parte dall'abitato di
Lozzo di Cadore e sale in quota
(circa 1 ora in macchina) o con
numerosi sentieri che raggiungono l'area partendo da Lozzo,
Domegge e Auronzo.
L'altopiano offre un bellissimo
panorama sulle valli dolomitiche
circostanti fino ai monti che
segnano il confine con l'Austria:
di particolare bellezza l'Antelao,
le Tre Cime di Lava-redo, la
Croda di Toni e tutto il gruppo
delle Marmarole, le piccole
Dolomiti che possono essere
scalate partendo dall'altopiano.
Comode strade permettono di
raggiungere il Rifugio Bajon e il
Rifugio Ciareìdo costruito su uno
sperone roccioso proprio sotto il
monte da cui prende il nome e
che sovrasta l'altopiano.
Interessanti le numerose escursioni che possono essere fatte e
la visita ai forti di Col Vidal,
insediamenti fortificati utilizzati
nella 1° Guerra Mondiale in
un'area che dominava le vallate
sottostanti.
Ufficio Turistico
Piazza IV Novembre
Lozzo di Cadore (BL)
tel. 0435 76051
Ufficio Turistico
Piazza IV Novembre
Lozzo di Cadore (BL)
tel. 0435 76051
31
Lago Centro Cadore
Itinerari
naturalistici
I
l lago del Centro Cadore è
un'attrazione turistica per le
passeggiate che si possono fare
sulle sue sponde e per
i panorami che si
possono ammirare su tutta la
vallata.
Purtoppo la
temperatura troppo
fredda e la
turbolenza
delle acque
non ne permettono l'uso a
scopo balneare,
ma nelle giornate
estive è possibile prendere
il sole sulle sue sponde. Da
Domegge si può scendere velocemente al lago partendo dalla
Chiesa e dopo aver attraversato
il ponte si può percorrerere
verso sinistra la strada che giun-
32
ge a Lorenzago. Lungo il percorso vi sono aree pic-nic, boschi e
prati di grande bellezza e per i
camminatori numerosi sentieri
che permettono di salire in
quota. Deviando a destra si può
salire anche in auto ai rifugi
Cercenà e Padova, sotto gli Spalti
di Toro. Da Domegge una strada
pianeggiante lungo il lago conduce all'abitato di Vallesella con
il parco dove spesso vengono
organizzate feste e serate danzanti. Nelle vicinanze è possibile
fare passeggiate a cavallo attraversando prati e boschi intorno
al lago.
Ufficio Informazioni
Turistiche
Via Stazione, 37
Calalzo di Cadore (BL)
tel. 0435 32348
[email protected]
Lagole: archeologia
e acque termali
L
agole deve considerarsi oggi
il sito archeologico più
importante del Cadore per la
presenza in epoca preromana e
romana di un tempietto votivo
dedicato probabilmente alla dea
della fertilità.
Oggi tutti i ritrovamenti sono
conservati nel museo archeologico del Cadore a Pieve e
nell'area sono stati recuperati i
sentieri che percorrono il laghetto delle "Tose" e l'area delle
sorgenti di acqua solforosa utilizzata a scopo terapeutico. La
zona porta con sè il fascino di
questo passato anche se non
restano segni visibili degli antichi
insediamenti che la resero famosa.
L'ambiente naturale è però di
notevole interesse per la presen-
za abbondante di acqua e di una
vegetazione che caratterizza le
aree umide di questo territorio.
La zona di Lagole è raggiungibile
seguendo le indicazioni dalla
stazione ferroviaria di Calalzo di
Cadore ed è situata in prossimità
di uno chalet dove è possibile
trovare ristoro. Una parte del
sentiero è inoltre attrezzato per
permetterne la percorrenza
anche a persone portatrici di
handicap.
Ufficio Informazioni
Turistiche
Via Stazione, 37
Calalzo di Cadore (BL)
tel. 0435 32348
[email protected]
33
Itinerari
naturalistici
I borghi rurali
di Grea e Rizzios
Q
uesto itinerario ci porta a
scoprire due borghi cadorini
caratteristici con le case in pietra e legno, la stalla
annessa, il fienile.
Piccoli paesi che
ancora sono uniti
intorno alla piazza e
alla chiesa e dove la
modernità è entrata a
fatica. E intorno la
natura della nostra
valle con grandi
boschi di abeti, di larici, di faggi e il blu
intenso del cielo di
montagna.
Il percorso parte dalla località
"Pian Gran" alla fine del
Percorso Vita (Domegge di
Cadore) e sale dolcemente fino a
raggiungere l'abitato di Grea
nella parte più a nord. Passata
Grea il sentiero scende gradualmente offrendoci scorci di panorama sulla valle del Piave e sul
Lago del Centro Cadore fino a
raggiungere l'abitato di Rizzios,
frazione del comune di Calalzo di
Cadore.
Questo piccolo borgo è fra i più
interessanti da girare per la presenza di antiche abitazioni cadorine scampate ai numerosi
incendi che affliggevano questo
territorio. Da visitare anche la
chiesa di S. Anna con numerose
opere d’arte del XVII secolo.
Area Wilderness
in Val Montina
A
Perarolo è visitabile una
delle poche aree Wilderness
dell’intero arco alpino: si tratta di
una zona di selvaggia bellezza
individuata
dall’Azienda
Regionale delle Foreste dove
viene mantenuta l’assoluta integrità territoriale paesaggistica
per ammirare attraverso i sentieri che la percorrono gli aspetti
peculiari dell’ambiente naturale.
La Wilderness di un territorio ha
dimensione fisica che si traduce
però in dimensione spirituale per
l’uomo che la vive. La Val
Montina è un ambiente selvaggio ed impervio, privo di vie
adatte alla penetrazione motorizzata dove gli appassionati
possono vivere l’ambiente montano in solitudine e nel quadro di
una natura primordiale. Un
ambiente dove, esaurita da
decenni l’attività silvo pastorale,
la natura ha ripreso il sopravven-
to totale e le alterazioni indotte
dall’uomo e intrecciate all’evoluzione naturale stanno pian piano
scomparendo.
Un ambiente dove la situazione
fisica, a sentire il naturalista, si
trova in uno stadio “…non molto
dissimile da quello del tardo
Mesolitico…”. Comprensibile
appare perciò la decisione
dell’amministrazione comunale
di Perarolo di Cadore di approvare l’assegnazione ad area
Wilderness della Val Montina.
Comune di Perarolo (BL)
Municipio
Piazza Roma, 4
tel. 0435 71036
Ufficio Informazioni
Turistiche
Via Stazione, 37
Calalzo di Cadore (BL)
tel. 0435 32348
[email protected]
35
Le Chiese
GRUPP
O
GIRALBA
IN
I
Lago di
MISURINA
MISURINA
DE
I
D
CA
CASE LIGONTO
REANE
FEDERAVECCHIA
AURONZO
di CADORE
VILLAGRANDE
SOMPRADE
VILLAPICCOLA
pag.
38
pag.
43
LOZZO
di CADORE
VALLE D'OTEN
DEPPO
RIZZIOS GREA
pag.
45
POZZALE
pag.
46
NEBBIU
VALLE
PEAIO
pag.
47
MASARIE'
PIANAZZE
LORENZAGO
di CADORE
DOMEGGE
di CADORE
Lago di PIEVE
pag.
di CADORE
44
di CADORE
pag.PINIE'
39
VIGO di CADORE
pag.
LAGGIO DI C.
40
PELOS pag.
41
pag.
42
VALLESELLA
CALALZO
S. CATERINA
P.SSO D. MAURIA
PIEVE di CADORE
pag.
49
TAI
di CADORE
DI CADORE
i VA L L E
VENÀS Ldi. dCADORE
pag.
48
pag.
50
SACCO
PERAROLO
di CADORE
CARALTE
PERON
RUCORVO
RIVALGO
36
37
Chiesa di S. Caterina
Auronzo
N
Le Chiese
ella chiesa di S. Caterina
d’Alessandria sostavano i
viandanti prima di iniziare l’erta
dell’antica strada che per il
passo Zovo portava in Comelico.
A tale scopo fu probabilmente
costruito il romitorio documentato fin dal 1301.
L’attuale edificio, eretto nel 1554
sulla preesistente cappella
(1388), fu costruito e firmato dal
carnico Nicolò Ruopèl.
All’interno, la maggiore attrattiva
è costituita dalla volta con il suo
intreccio di linee e di giochi cromatici: dai peducci si dipartono
le nervature che convergono in
chiavi di varia forma. Il colore
(rosso, ocra, blu) sottolinea e
decora gli elementi architettonici
ora con motivi figurativi di significato iconografico più o meno
trasparente, ora con ghiere geometriche.
Al 1632 risalgono i frammenti di
affreschi, affiorati nell’abside
durante il restauro del 1952,
opera del carnico Pietro Fazut
(XVII sec.).
Anche l’esterno rivela l’intento
del Ruopèl di integrare architettura e decorazione con sottolineature verticali (spigoli) e orizzontali (linee di gronda), meglio
conservate in facciata protetta
dal portico costruito nel 1683.
Sopra il portale sono tuttora leggibili lo stemma di Francesco
Barbaro patriarca di Aquileia e il
sovrastante affresco d’ignoto
artista locale (XVII sec.) raffigurante S. Caterina.
Via Cella
Auronzo di Cadore (BL)
Ufficio Informazioni
Turistiche
Via Roma, 24
Auronzo di Cadore (BL)
tel. 0435 9359
[email protected]
38
Cappella di Sant’Orsola
Vigo
V
oluta dal ricco Ainardo come
cappella funeraria, appare
già edificata nel 1345, quando
viene istituito il beneficio per la
sua manutenzione e officiatura.
L’evento ebbe grande eco a
riprova che già i contemporanei
ne percepirono la straordinaria
importanza, anche culturale, poichè innestava in un contesto
rurale e periferico i modi innovativi della civiltà urbana propri
delle famiglie detentrici del potere politico. Pensata secondo un
modello diffuso nel Trecento,
sant’Orsola si presenta come
un’aula rettangolare con cripta,
voltata in muratura a botte ogiva-
le, tetto bifalde con incastellatura
lignea a ripidi spioventi e profondo sporto per proteggere la facciata, campaniletto a vela con
bifora. L’edificio non fu manomesso fino al XVII sec., quando
furono modificate le aperture e
aggiunte sul lato nord cappellina
e sagrestia: interventi che intaccarono la decorazione pittorica.
L’interno funziona come una
macchina del tempo che restituisce fresco e intatto il Medio Evo,
tradotto negli affreschi della leggenda di sant’Orsola, con i suoi
arredi e rituali cortesi, gli spazi
domestici e i lidi lontani, la fiaba
e l’agiografia, il profano e il
sacro. Nel suo insieme il ciclo
rivela l’abilità dell’ignoto artista
nell’integrare la narrazione con lo
spazio architettonico. Fasce
ornamentali a motivi fitomorfi e
geometrici sottolineano la struttura della volta, scandiscono le
proporzioni e conferiscono andamento unitario alla complessità
del racconto.
Piazza S. Orsola
Vigo di Cadore (BL)
Ufficio Turistico di Vigo
c/o Biblioteca Storica
Cadorina
Tel. 0435 77058
Parrocchia di Vigo
Via Cardinal Piazza, 18
tel. 0435 77006
39
Chiesa della Difesa
Vigo
Le Chiese
V
oluta dal pievano Giovanni
de Clere e dalla popolazione
come ex-voto per lo scampato
pericolo rappresentato dalle soldatesche di Massimiliano I d’Asburgo, la Chiesa della Difesa fu
eretta nel 1512 da Nicolò Ruopèl
e fu consacrata nel 1515. Il
carattere di cappella votiva si
legge nella cubatura ridotta e
nella semplicità di linee e d’impianto planimetrico, che ricordano da vicino l’edilizia rurale:
corpo cubico in muratura intonacata accostata all’abside pentagonale, copertura lignea bifalde
a ripidi spioventi, timpano chiuso
Via Cardinal Piazza
Vigo di Cadore (BL)
Ufficio Turistico di Vigo
c/o Biblioteca Storica
Cadorina
tel. 0435 77058
Parrocchia di Vigo
Via Cardinal Piazza, 18
tel. 0435 77006
40
immantellato
di
tavole.
Essenziale il sistema di aperture:
portale archiacuto sormontato
da un piccolo oculo in facciata,
monofore strette e allungate
nell’abside. L’apparenza modesta è temperata dalla modanatura a bastoncino intrecciato nella
chiave del portale, dal traforo
quadrilobato a fiamma e dalla
decorazione ‘a fresco’ che corre
alla base del tetto e sottolineava
altri elementi (stipiti, angoli).
All’interno l’intento ornamentale
diventa prevalente nelle nervature a stella sottolineate dal
colore e nella fioritura della volta
disseminata di motivi naïf, originari e mai ritoccati, che attraggono lo sguardo verso l’alto in
un gesto intriso anche di significato simbolico. Spira ancora il
clima culturale gotico che
sopravvive qui, come in tutta
l’area montana, fino al XVIII
secolo, senza accogliere l’influsso delle innovazioni rinascimentali.
Chiesa di S. Margherita
Laggio
D
ei nuclei storici di Vigo,
Salagona è l’unico a non aver
resistito all’usura del tempo, perchè distrutto dal fuoco a metà del
XVI secolo. Oggi l’antica Saliconia,
citata in un documento del 1205,
è un’espansione residenziale
dell’abitato di Laggio, priva di
disegno urbanistico. Dall’incendio
si salvò l’edificio in muratura, la
chiesetta di S. Margherita (XIII
sec.), centro della vita civile e
religiosa della borgata. Il suo millenario respiro si concentra
nell’essenzialità di linee e volumi
e nella posizione isolata in mezzo
a un prato, purtroppo violata dalla
mancanza di un’area di rispetto
ampia quanto richiesto dal suo
dalla fondazione dell’Impero latino d’Oriente (1204), gli artisti illustrano i momenti più salienti della
vita di Cristo, l’istituzione della
Chiesa e il Giudizio finale. Il tema
cristologico s’intreccia con quello
mariano: una catechesi biblica e
liturgica che attinge all’Antico e
Nuovo Testamento senza trascu-
rare la componente devozionale
con i santi cari alla tradizione
popolare: Margherita, titolare
della chiesa, Cristoforo, Martino e
altri.
valore documentale e artistico.
L’interno riserva la sorpresa di
una ricca decorazione a fresco
(XIV sec.) e di un pregevole soffitto ligneo a cassettoni con rosette
(XVII sec.). Il ciclo pittorico delle
quattro pareti è costituito da due
fasce: quella inferiore con funzione decorativa e quella superiore
descrittiva. Muovendosi nel clima
di revival bizantino determinato
Fraz. Laggio
Vigo di Cadore (BL)
Ufficio Turistico di Vigo
c/o Biblioteca Storica
Cadorina
tel. 0435 77058
Parrocchia di Vigo
Via Cardinal Piazza, 18
tel. 0435 77006
41
Le Chiese
Chiesa della Madonna
della Difesa - Lorenzago
N
el 1512 i Lorenzaghesi
scampati alla peste finanziarono generosamente la costruzione di una cappella votiva
dedicata alla Madonna della
Difesa e a S. Rocco. In rovina per
i numerosi incendi, fu ricostruita
(1841-42) su disegno del curato
Giovanni Maria Barbaria.
L’attuale edificio è
concepito con criteri di semplicità e
funzionalità d’impronta razionalistica, eredità dell’illuminismo architettonico veneto.
Due colonne lisce e
trabeate suddividono lo spazio in aula
e presbiterio, un gioco di volte (a
specchio, botte, crocera) lo precisano dandogli carattere.
In essa sono conservate numerose opere lignee e frammenti di
affreschi appartenuti all’edificio
cinquecentesco, nonché un piccolo organo del 1764 opera del
maestro veneziano Nicolò
Moscatelli. L’insieme è eccezionale se si pensa alla sua vetustà
e al valore storico-artistico, alla
precarietà dei materiali, ai criteri
non conservativi delle ricostruzioni ottocentesche: elementi
questi che inducono a considerare il complesso come unitario.
Sui lati della navata entro grevi
cornici lignee si fronteggiano
due affreschi provenienti dalla
cappella cinquecentesca e attribuiti, non unanimemente, a
Giovanni Pietro da S. Vito al
Tagliamento, attivo tra il 1492 e
il 1529. Tra gli arredi lignei di
notevole interesse artistico è la
pala a sportelli, opera composita
scolpita e dipinta di grande effetto visivo.
Lorenzago di Cadore (BL)
Ufficio Turistico di
Lorenzago - c/o Municipio
Via Faureana
tel. 0435 75001
Pro Loco Lorenzago
Via Faureana, 111
tel. 0435 550016
Parrocchia dei
SS. Ermagora e Fortunato
via Cesaroi, 92
Lorenzago di Cadore
tel. 0435 75043
42
Sant. della Madonna
di Loreto - Lozzo
S
ull’antica importante strada
per Auronzo e Comelico, praticata fino agli inizi dell’Ottocento, sorge il Santuario del-la
Madonna di Loreto (1658).
Immersa nel verde della Vizza
(bosco di sua dotazione, 1660)
la chiesetta è preceduta da un
rustico e profondo porticato con
robuste colonne lignee; un
basso muro perimetrale
delimita l’area, un atrio
coperto da un tetto a ripidi
spioventi ad accogliere i
fedeli. Il corpo principale
(navata quadrata e abside
pentagonale) è modellato
nelle forme del gotico
postumo frequente in tutta
la zona e caratterizzato dal
prevalente interesse per le
coperture a volta con nervature che intrecciano stelle fantasiose. Sagrestia, altare laterale
e corridoio di collegamento
modificano anche ad ovest l’originario profilo.
Gli altari a portale sono in legno
intagliato e dorato alla maniera
del Comuzzo. Le pale d’altare
(1910-20) contengono due
immagini devozionali: l’infanzia
di Maria e la tradizionale raffigurazione della Vergine avvolta
nella dalmatica riccamente
decorata secondo il modello
venerato nella basilica di Loreto.
Opere contrassegnate da semplicità di composizione, luminosità chiara e serena, leggiadria
dei tratti e colori uniformemente
stesi: una pittura condotta con
tecnica sapiente e ispirata ai
modi veneziani rinascimentali, in
una concezione invalsa tra
Ottocento e Novecento, dell’“arte che genera arte” alternativa ai contemporanei movimenti
d’avanguardia.
Via Loreto
Lozzo di Cadore (BL)
Pro Loco Marmarole
Piazza IV Novembre
Lozzo di Cadore (BL)
tel. 0435 76051
Parrocchia di S. Lorenzo
Martire
Via Arcidiacono Monti, 394
Lozzo di Cadore (BL)
tel. 0435 76032
43
Le Chiese
Chiesa delle Grazie
alla Molinà - Domegge
M
ai come per questa chiesa
si conviene l’aggettivo “singolare” per qualificarne l’inusuale
struttura e l’ubicazione vertiginosa, sfida lanciata dalla fede alla
natura e alle capacità costruttive
dell’uomo. Pensata come ex-voto
dopo la battaglia di Vallesella
(1509) combattuta contro le truppe di Massimiliano I di Asburgo, la
chiesa fu costruita tra il 1510 e il
1515 dal maestro carnico Nicolò
Ruopèl probabilmente coadiuvato
da Sebastiano Follador di Calalzo
e dal figlio Lorenzo.
Tra il 1579 e il 1580 la
Confraternita dei Battuti di S.
Giorgio edificò una cappella
gemella con cripta sospesa nel
vuoto. Questa la genesi di un
monumento dotato di doppia
abside ma privo delle facciate
corrispondenti, con doppio
ingresso laterale e planimetria
irregolare per i vincoli imposti
dalle asperità del sito: quanto
basta per suscitare curiosità e
stupore in coloro che,
superando le attuali
difficoltà d’accesso,
ne varcano la soglia.
Esternamente è caratterizzata dall’andamento spigoloso
del corpo murato
incappucciato dalla
copertura
che
accompagna con
morbide ondulazioni
l’irregolarità delle
absidi. Il colmo individua la linea
di raccordo tra i due edifici e
quattro falde spiovono sui tre lati
restanti: un’ordura assai complessa e di rara suggestione se
vista dalla soffitta con il fitto ventaglio delle travi insistenti sulla
doppia incastellatura.
izzios, o se si vuole dire
all'antica, Rezuos, è un piccolo villaggio pittoresco e pulito
arrampicato su un pendio a fare
da confine tra il verde cupo delle
abetaie e il verde più chiaro dei
prati.
Al centro dell'abitato si nota la
bianca chiesetta con il campanile
ed il sagrato davanti.
La Chiesa di Sant'Anna di Rizzios
(in Comune di Calalzo), risalente
ai primi decenni del 1600, ha già
visto l'ultimazione degli interventi sulle opere pittoriche che la
rappresentano: santi, notabili,
personaggi ecclesiali non solo
locali.
Sono significativi esempi di arte
religiosa realizzati da pittori
appartenenti alla scuola veneta. I
quadri, gli affreschi, i paramenti
sacri, le statue lignee della
Chiesetta di Sant'Anna, sono l'espressione di un
costume religioso
che affonda le
sue radici nelle
più lontane epoche precristiane e
simboleggia un
piccolo, ma significativo spaccato
della religiosità
dei calaltini che si
esprimeva anche
attraverso la partecipazione corale alla costruzione degli edifici di
culto e quindi,
conseguentemente, anche al
loro arredo ed abbellimento.
Ponte Molinà
Domegge di Cadore (BL)
Uff. Turistico c/o Municipio
Domegge di Cadore (BL)
Via Roma, 1
tel. 0435 72061 (int.7)
Parrocchia di S. Vigilio
Piazza S. Vigilio
Fraz. Vallesella di C. (BL)
tel. 0435 72124
Parrocchia di S. Giorgio
Via S. Giorgio
Domegge di Cadore (BL)
tel. 0435 72064
44
Chiesa di Sant’Anna
Rizzios
R
Fraz. Rizzios
Calalzo di Cadore (BL)
Ufficio Informazioni
Turistiche
Via Stazione, 37
Calalzo di Cadore (BL)
tel. 0435 32348
Parrocchia di S. Biagio
Via Fanton, 26
Calalzo di Cadore (BL)
tel. 0435 519856
45
Le Chiese
46
Chiesa Arcidiaconale
Pieve
È
a chiesa madre di tutte le
parrocchie del Cadore.
L’Arcidiaconale, tempio neoclassico, offre moltissimi tesori.
Sopra la trabeazione della porta
vi sono le tre statue delle Virtù
Teologali e, più in
alto, in fila, le nicchie con dodici
statue che raffigurano i santi delle
principali chiese
cadorine.
Entriamo sotto la
cantoria dove c’è
ancora l’organo
del Bassani del
1829; subito a destra è collocato
un celebre piviale in velluto
rosso veneziano, controtagliato;
sul retro ha una delicatissima
Madonna col bimbo, ricamata in
fili d’argento ed oro di stile salisburghese.
Risalendo la navata sulla destra
incontriamo la cappella con il
gruppo dell’Addolorata, opera di
Egidio d’Alemagna.
La splendida terracotta è costruita attorno alla figura del Cristo,
così “gigante”, tenuto in braccio
dalla madre così “minuta”: una
contrapposizione adottata dagli
artisti medievali per rendere
meglio il messaggio sulla grandezza del Cristo. Sul retro della
statua è incisa la data 1487.
All’interno della seconda cappella detta del Sacro Cuore, la Pala
che troviamo al suo interno raffi-
gura “Un miracolo di San
Valentino” ed è del pittore
Giuseppe Lorenzi da Treviso. Un
pulpito, contrapposto a quello di
sinistra, ci prepara alla terza
cappella dove troviamo una pala
di Giovanni Battista Vicari (Valle
di Cadore 1815-Venezia 1883)
racchiusa in una gradevole cornice dorata. Questi naturalmente
solo alcuni dei tesori che ci offre
l’Arcidiaconale di Pieve.
Piazza Tiziano
Pieve di Cadore (BL)
Info Turismo Pieve
Piazza Tiziano, 3
Pieve di Cadore (BL)
tel.0435 32556
[email protected]
Parrocchia di S. Maria
Piazza Tiziano, 41
Pieve di Cadore (BL)
tel. 0435 32261
Chiesa di S. Marco
(Organo “G.B. De Lorenzi” 1859) - Venas
“
1859 - I.R. Privilegiata Fabbrica di Organi Fonocromici e
Comuni - Di Giovanni Battista De
Lorenzi - in Vicenza” questa
iscrizione è riportata su una
targa a stampa posta all’interno
del somiere e sopra la tastiera
dello strumento.
L’organo, gravemente modificato
alla metà di questo secolo, è
stato da pochi anni riportato alla
fisionomia sonora originaria e
presenta alcuni tipici registri
ottocenteschi “da concerto”, che
rendono molto interessante la
sua tavolozza timbrica.
La facciata, a cuspide con ali, è
formata da 23 canne di Principale. Il manuale ha 56 tasti
(Do1 - Sol5) ed è cromatico. La
pedaliera, costantemente collegata al manuale, è a leggio con
la prima ottava corta ed ha 18
tasti (Do1 - La2) di cui, quello
corrispondente al Sol2 comanda
la “Terza Mano” e quello del La2
il “Rollante”. Due file di tiranti a
pomello, a destra della tastiera,
azionano i registri. Divisione tra
bassi e soprani ai tasti Do#3 Re3.
Accessori: Tiratutti a pedaletto;
combinazione libera “alla lombarda” a pedaletto; terza Mano;
Rollante.
Venas di Cadore (BL)
Ufficio Turistico
(solo stagionale)
via XX Settembre 75/A
Valle di Cadore (BL)
tel. 0435 501527
Municipio
di Valle di Cadore (BL)
tel. 0435 505411
Parrocchia di S. Marco
Via Roma, 61
Venas di Cadore (BL)
tel. 0435 940896
47
Le Chiese
Chiesa di Sant’Andrea
Damós
Chiesa di S. Candido
A
L
i tempi in cui la gente andava a piedi, Damós era il
punto d’incrocio della strada
regia, proveniente dal Tirolo col
ramo di strada della Carnia,
detto corso patriarcale, che
scendeva da Pieve. Per i pellegrini che risalivano la valle,
Damós era il punto di approdo
dopo una salita faticosa. In questo incrocio di strade venne eretta già nel 1300 la piccola chiesetta con il camposanto.
Col tempo attorno crebbe e prosperò un villaggetto. La fine delle
Fraz. Damós
Valle di Cadore (BL)
Info Turismo Pieve
Piazza Tiziano, 3
Pieve di Cadore (BL)
tel.0435 32556
[email protected]
Parrocchia
di Tai di Cadore (BL)
Via Cà di Polo, 23
tel. 0435 32278
48
fortune di Damós iniziò, nel
1823, con la frana staccatasi
dall’incombente monte Zucco e
lo spostamento della viabilità
che isolò il paese oggi scomparso. Per la visita occorre rivolgersi al parroco di Tai che,
occasionalmente,
scende a dirvi la
messa.
L’incomodo ne
vale davvero
la pena. La
cappella ha
il tetto in
scandola a
due falde e
un campanile armonicamente contrapposto alla sagrestia lillipuziana, sul
lato a monte.
L’aula ha la forma di un rettangolo irregolare, di circa otto
metri per quattro, con il soffitto
di legno. La lettura delle pitture
dell’abside risponde ad una logica religiosa. Sull’arco trionfale è
raffigurata l’Annunciazione,
sull’archivolto vi sono quattro
scene: la nascita di Gesù; la circoncisione; la visita dei re orientali; il Fanciullo con i Dotti nel
tempio di Gerusalemme.
(Organo “A. e A. Callido” - 1820) ’attribuzione dello strumento
ad Antonio e Agostino, figli di
Gaetano Callido, non è del tutto
certa, ma è suffragata da alcuni
particolari costruttivi. Si tratta
infatti di un tipico organo di
Scuola veneta dove, accanto ai
classici Tromboncini, Flauti in
ottava e Cornetta, troviamo alcuni registri particolari, come la
Fraz. Tai
Pieve di Cadore (BL)
Info Turismo Pieve
Piazza Tiziano, 3
Pieve di Cadore (BL)
tel.0435 32556
[email protected]
Parrocchia
di Tai di Cadore (BL)
Via Cà di Polo, 23
tel. 0435 32278
Tai
Flutta reale, la Violetta e il
Clarinetto, che cominciavano ad
essere introdotti nel primo
Ottocento.
Facciata di 23 canne di
Principale, con labbro superiore
a mitria, disposte a cuspide con
ali, davanti alle quali si trovano i
Tromboncini e il Clarinetto.
Manuale di 50 tasti (Do1 - Fa5),
con prima ottava corta, come
anche la pedaliera a leggio di 17
note (Do1 - Sol#2) che è costantemente unita al manuale. Due
file di tiranti a pomello, sul fianco
destro della tastiera, comandano
i registri.
Divisione tra bassi e soprani ai
tasti Do#3 - Re3.
Accessori: Tiratutti del Ripieno a
manovella; Rollo azionato dall’ultimo tasto della pedaliera (La2).
49
Le Chiese
Chiesa di S. Lorenzo
Sottocastello - Pieve
S
an Lorenzo con la graticola
del martirio, affrescato sulla
facciata esterna, ci preannuncia
la chiesa di Sottocastello. Per
essere la cappella di una borgata
che, come dice il nome è nata e
vissuta all’ombra del poderoso
castello di Pieve, è piuttosto
ampia. Ma essa è testimonianza
della fede degli antichi originari
del paesello, cioè i regolieri.
L’edificio è in stile gotico, anche
se la costruzione risale appena
al 1680. Peraltro lo stile è molto
bello e tutta la serie di archi a
sesto acuto merita d’essere
ammirata. Sullo stesso sedime
della chiesa attuale esisteva in
precedenza un modesto tempietto che viene ricordato su
documenti fin dal 1507.
Camminando sulle pietre
dal colore di vecchio
argento della navata, issate con tanto sacrificio dalle
cave
della
lontana
Castellavazzo, la visita
porta soprattutto alla contemplazione della struttura
gotica, una delle più pulite
del Cadore. È ammirevole
ciò che è riuscita a compiere l’intera frazione da sola,
senza l’aiuto di finanziatori. Per
elencare i tesori della chiesa
cominciamo dal Cristo ligneo
sotto l’arcosoglio che sovrasta
l’abside, così accurato nei dettagli anatomici da far correre la
mente al Brustolón. Salendo poi
50
sul coro si devono notare la
scacchiera di pietre grigio-rosse
di Castellavazzo del pavimento e
gli splendidi lampari antichi in
argento veneziano. Per finire,
ricordiamo fra gli arredi custoditi
nella sacrestia, “un piviale di
broccato d’oro del 1600, bellissimo”, così definito da Fabbiani, di
colore rosso con borchie d’argento.
Fraz. Sottocastello
Pieve di Cadore (BL)
Info Turismo Pieve
Piazza Tiziano, 3
Pieve di Cadore (BL)
tel.0435 32556
[email protected]
Parrocchia di S. Maria
Piazza Tiziano, 41
Pieve di Cadore (BL)
tel. 0435 32261
Sport e
tempo libero
pag.
62
Lago di
M I S U R IN A
GRUPP
O
FEDERAVECCHIA
GIRALBA
IN
I
MISURINA
DE
I
CA
D
CASE LIGONTO
REANE
pag.
65 AURONZO
di CADORE
pag.
61 VILLAPICCOLA
pag.
56
pag. pag.
59 S. CATERINA
57
pag.
62
VILLAGRANDE
SOMPRADE
pag.
64
pag.
60
pag.
58
pag.
58
PINIE'
VIGO di CADORE
LOZZO
di CADORE
pag.
pag.
54
58
VALLE D'OTEN
pag.
54
RIZZIOS GREA
pag.
58
PEAIO
MASARIE'
PIANAZZE
CALALZO
DOMEGGE
di CADORE
pag.
58 VALLESELLA
Lago di PIEVE
di CADORE
pag.
57
di CADORE pag.
61
POZZALE
pag.
NEBBIU
59
PIEVE di CADORE
pag.
VALLE pag.
TAI 61
65
pag.
di CADORE
DI
CADORE
58
i VA L L E
VENÀS Ldi. dCADORE
pag.
61
PELOS
LAGGIO DI C.
ZERGOLON
LORENZAGO
di CADORE
pag.
55
pag.
64
pag.
62
P.SSO D. MAURIA
SACCO
PERAROLO
di CADORE
pag.
55
CARALTE
pag.
56
PERON
RUCORVO
RIVALGO
52
53
Impianti multisportivi
Sport
e tempo
libero
PISTA ATLETICA LEGGERA DI VALLESELLA
IMPIANTI SPORTIVI DI CARALTE
Vallesella gode di un’area sportiva comprensiva di campo di calcio e
pista d’atletica, ultimata di recente, in cui è possibile praticare corsa
di velocità, mezzofondo, fondo, salto in alto, salto in lungo, salto triplo, salto con l’asta, marcia e corsa a ostacoli. La struttura è composta da campo da calcetto regolamentare e
omologato secondo le direttive F.I.G.C., bocciodromo, minigolf dotato di 17 buche, parco giochi attrezzato, campo da tennis regolamentare con fondo in resina e 4 reti elastiche.
Via San Lorenzo
Loc. Vallesella
Domegge di Cadore (BL)
A.S.D. Domegge Calcio
cell. +39 333 7115961
cell. +39 338 3180072
54
Loc. Caralte
Perarolo di Cadore (BL)
A.S.D. Caralte
cell. +39 346 7925072
PALA FEDON
CENTRO SPORTIVO “CRIDOLA” DI LORENZAGO
Il “Pala Fedon” di Domegge è un nuovissimo impianto multi sportivo
coperto composto da un campo polivalente utilizzabile per il tennis,
il calcio a 5 , la ginnastica ed il fitness.
La struttura, completamente rinnovata negli impianti e servizi, è
composta da due campi di calcetto, cinque campi da tennis, due
campi di bocce, un campo di basket e due di volley.
Via Gei,1
Domegge di Cadore (BL)
Via del Lago
Lorenzago di Cadore (BL)
A.S.D. TENNIS CLUB
TIZIANO
tel. +39 0435 31913
www.tennisclubtiziano.it
Comune di Lorenzago
tel. +39 0435 75001
55
Sport
e tempo
libero
Parchi avventura
Pesca sportiva
PARCO AVVENTURA CARALTE
L
Nel Parco Avventura Caralte ci si diverte, in totale sicurezza, passando da un albero all'altro grazie a piattaforme sospese, cavi d'acciaio,
ponti tibetani, carrucole, corde e scale, mettendo alla prova equilibrio
e concentrazione. Il Parco offre tre percorsi a difficoltà crescente,
pensati per grandi e piccini.
Comune di
Perarolo di Cadore
tel. +39 0435 71036
Pro Loco Perarolo
[email protected]
’area di pesca sportiva del
Centro Cadore è suddivisa 3
bacini: il bacino di pesca n.2
comprende il bacino del torrente
Ansiei dalla sorgente alla confluenza con il fiume Piave; il n. 3
comprende bacino del torrente
Boite dalle sorgenti al ponte di
Perarolo dell’ex S.S. 51, escluso
il parco delle Dolomiti d’Ampezzo; il n. 4 comprende fiume
Piave dalla confluenza del torrente Ansiei al confine nord del
comune di Ospitale di Cadore,
incluso il tratto terminale del
torrente Boite dal ponte di
Perarolo dell’ex S.S. n. 51.
Nei diversi bacini è possibile
trovare le seguenti specie: trota
fario, trota marmorata, trota di
lago, temolo, salmerino alpino,
persico reale, barbo comune,
tinca, carpa, cavedano.
Alcune zone sono riservate a
regimi di pesca No kill, dove non
è consentito trattenere il pescato, che deve essere immediatamente slamato e liberato in
acqua e Catch & Release ovvero
cattura e liberamento.
TRE CIME ADVENTURE PARK
In località Taiarezze, presso la partenza degli impianti del Monte
Agudo, sorge il nuovissimo Tre Cime Adventure Park, nato per soddisfare le voglia di avventura che accomuna adulti e bambini. Quattro
percorsi aerei tra gli alberi da affrontare utilizzando scale dei pirati,
ponti tibetane e liane, da esplorare singolarmente o in successione.
Tre Cime Adventure Park
tel. +39 389 9129368
www.trecimeadventurepark.it
Bacino di Pesca N.2 - Ansiei
I.A.T Auronzo di Cadore (BL) - tel. +39 0435 9359
FUN BOB
Il Fun Bob di Auronzo, con i suoi
3.000 metri di lunghezza ad alta
velocità, è una delle piste su
rotaie più lunghe al mondo; un’esperienza imperdibile per chi
ama le emozioni adrenaliniche.
56
Impianti di risalita
M.te Agudo
tel. +39 0435 99908
[email protected]
www.auronzodinverno.com
Bacino di Pesca N.3 - Valle del Boite
Borca di Cadore (BL) - tel. +39 0436 890603
cell. +39 339 8511857 - [email protected]
Bacino di Pesca N.4 - Centro Cadore
Cadore Sport Camping - Loc. Tai di Pieve di Cadore (BL)
tel. +39 0435 30251 - [email protected]
www.cadorepesca.com
57
Arrampicata sportiva
Sport
e tempo
libero
LAGGIO NORD
Falesia; roccia calcarea
Accesso: 20 minuti a piedi dal
parcheggio
Periodo indicato : da aprile a
ottobre
Difficoltà: dal 6° in su
In prevalenza monotiri
PINIÈ (Laggio di Cadore)
Falesia; roccia calcarea
Accesso: 10 minuti dal
parcheggio
Periodo indicato: da aprile a
ottobre
Difficoltà: dal 3° in su
In prevalenza monotiri
LANDRO (Lozzo di Cadore)
Falesia; conglomerato in
strapiombo
Accesso: 20 minuti dal paese
Periodo indicato: da aprile a
ottobre
Difficoltà: dal 5A in su
Monotiri
VALLESELLA
(Domegge di Cadore)
Falesia; conglomerato
Accesso: 5 minuti dal parcheggio
della pista di atletica
Periodo indicato: da aprile a
ottobre
Difficoltà: dal 2° in su
Monotiri
Ferrata sportiva con carrucole
(solo con Guida Alpina)
58
PERON DEL MOZ
(Fraz. Pozzale - Pieve di Cadore)
Falesia; dolomia
Accesso: 15 minuti dal paese
Periodo indicato: da aprile a ottobre
Difficoltà: dal 5A in su
Monotiri
CREPO
(Fraz. Sottocastello - Pieve di
Cadore)
Falesia; dolomia
Accesso: 5 minuti dal centro di
Sottocastello
Periodo indicato: da aprile a ottobre
Difficoltà: dal 3° in su
Monotiri
ARENA CLIMBER - DIGA ENEL
(Fraz. Sottocastello - Pieve di
Cadore)
Per i più piccoli, ai piedi della
grande diga del lago Centro
Cadore, è stata allestita una grande
area dedicata all’arrampicata
sportiva a cielo aperto, comprensiva
di parete artificiale sulle pareti
stesse della diga e struttura
modulare coperta. L’area è
accessibile liberamente da aprile a
ottobre.
Gruppo Rocciatori Ragni
di Pieve di Cadore
[email protected]
www.grupporagni.it
Percorsi cicloturismo
LUNGA VIA DELLE DOLOMITI
L'itinerario, seguendo il tracciato della ferrovia delle Dolomiti
costruita durante la prima guerra mondiale e dismessa nel 1964,
collega Calalzo a Cortina d’Ampezzo, proseguendo poi verso
Dobbiacco attraversando boschi di conifere e fiancheggiando in tutto
il tragitto aree naturalistiche di particolare pregio. Il percorso,
interamente asfaltato, ben si presta per lunghe passeggiate e per la
pratica del pattinaggio a rotelle.
Uff. Informazioni
Turistiche
via Stazione, 37
Calalzo di Cadore (BL)
tel. 0435 32348
[email protected]
PISTA CICLABILE AURONZO
La pista ciclopedonale segue il corso dell'Ansiei dalla diga di Santa
Caterina fino alla località di Giralba per una lunghezza totale di 9 km.
Il cammino è in leggera pendenza e si presta, in ogni stagione, per
belle passeggiate ed escursioni in nordic walking.
Uff. Informazioni Turistiche
Via Roma, 10
Auronzo di Cadore (BL)
tel. 0435 9359
[email protected]
59
Passeggiate a cavallo
Sport
e tempo
libero
Tennis
Campi da tennis Calalzo
2 campi in terra rossa con piccolo bar a disposizione dei giocatori.
Apertura: da maggio a settembre.
Via Lagole
Calalzo di Cadore (BL)
Comune di Calalzo di C.
tel. 0435 519522
Palus San Marco è una splendida località immersa nel verde
posta a circa 13 Km dal centro
abitato di Auronzo di Cadore in
direzione Misurina e si raggiunge percorrendo la S.R. 48 "delle
Dolomiti".
Qui si può segnalare la presenza di numerose attrattive turistico-ricettive-ambientali che sia
nel periodo estivo, che in quello
invernale fanno della località
una delle mete più ambite dai
turisti e dai residenti.
Proprio in questa zona si trova il
Maneggio
dell’Agriturismo
CORTE’S RANCH. L'agriturismo
(1100 m s.l.m.) sorge a metà
strada tra Auronzo e Misurina,
sul lato sinistro della carreggiata provenendo da Auronzo, ed è
punto di partenza ideale per
passeggiate a cavallo nei vasti
prati e nei boschi circostanti,
con accompagnatore per principianti e non.
Campi da tennis Perarolo
Campo in erba sintetica, dotato
di impianto di illuminazione.
Apertura: da aprile a ottobre.
Via Regina Margherita
Perarolo di Cadore (BL)
Bar “Covo dei Zatter”
tel. 0435 501339
Campi da tennis Pieve
La struttura dei campi da tennis
di Pieve di Cadore si compone di
2 campi in terra rossa.
Apertura: da aprile a settembre.
A.S.D. Tennis Club Tiziano
P.le Martiri della Libertà
Pieve di Cadore (BL)
tel. 0435 31913
www.tennisclubtiziano.it
Campi da tennis Auronzo
3 campi in terra rossa, dotati di
impianto di illuminazione.
Apertura: dal 15 maggio al 30
settembre.
Tennis Club Auronzo
Via Roma
Auronzo di Cadore (BL)
cell. 348 0858447
Agriturismo Corte's Ranch
loc. Palus San Marco - Val
d'Ansiei, 33
Auronzo di Cadore (BL)
tel. 0435-497060
www.cortesranch.it
[email protected]
60
61
Impianti di risalita
Sport
e tempo
libero
La ski area di Auronzo si trova a
due passi dal centro del paese
ed è raggiungibile con uno skibus. Le piste da sci godono di
un innevamento artificiale e
sono abbastanza facili ed
ampie, perfette per chi non è
molto esperto o è alle prime
armi.
La stazione sciistica di Misurina
dispone di alcuni impianti situati sulle sponde opposte del lago
che portano in cima al Col de
Varda da dove partono le piste
di varie difficoltà che scendono
in mezzo ai boschi.
Gli impianti sciistici di Casera
Razzo, sviluppati su declivi poco
scoscesi, si prestano particolarmente per i principianti e per gli
amanti della tranquillità.
62
Comprensorio Monte Agudo
Localita' Taiarezze
32041 Auronzo di Cadore (BL)
tel. 0435 99908
Comprensorio Misurina Neve
Via Monte Piana, 9
32041 Misurina di Auronzo di
Cadore (BL)
tel. 0435 39013
cell. 348 7077967
Auronzo d’Inverno
tel. 0435 400522
[email protected]
www.auronzodinverno.com
Casera Razzo m. 1800
Baita Ciampigotto
32040 Vigo di Cadore (BL)
cell. 347 0052117
Ciaspe e scialpinismo
Cadore è diventato ormai sinonimo di “Regno delle Ciaspe”.
La vasta area propone annualmente, infatti, un crescente
numero di itinerari escursionistici di media difficoltà ai piedi
delle cime più belle delle
Dolomiti: le Tre Cime di
Lavaredo e gli Spalti di Toro, il
Cridola e l’Antelao, le Marmarole
e i Cadini di Misurina.
Gli itinerari proposti, tracciati
lungo le strade battute dai gatti
delle nevi, sono pensati per gli
amanti delle ciaspe e delle passeggiate sulla neve; ma si prestano per gli amanti dello sci
alpinismo in quota, che trovano
vie di accesso scorrevoli per
raggiungere in fretta il manto
nevoso immacolato.
I percorsi sono segnati con indicazioni specifiche (cartello con
logo delle ciaspe e numero del
percorso) e la loro sicurezza
viene rigorosamente tenuta
sotto controllo dalle Guide
Alpine.
www.rifugidelcadore.it
63
Sport
e tempo
libero
Piste da fondo
Stadi del Ghiaccio
L
I
e piste per lo sci di fondo di Auronzo, situate in località Palus San
Marco e a Misurina, coprono diverse lunghezze, dai 7 ai 52 km,
offrendo allo sciatore non solo la possibilità di scegliere tra diversi
tracciati ma anche la possibilità di praticare questo bellissimo sport
sulle stesse piste che hanno visto sciare atleti di fama mondiale.
l Centro Cadore gode di due
grandi Stadi del Ghiaccio
comunali coperti: il primo ad
Auronzo, il secondo a Tai (di
nuovissima realizzazione).
su ghiaccio in inverno e pattinaggio a rotelle in estate, anche
per l’organizzazione di manifestazioni culturali, mercati coperti
e spettacoli vari.
Via Stadio
Auronzo di Cadore (BL)
Auronzo d’Inverno
tel. 0435 400522
[email protected]
L
a pista Pineta è situata nel comune di Lorenzago di Cadore. Ha
una lunghezza di km. 2.5, 3, 4 ed 5 ed è adatta per la pratica sia
della tecnica classica sia della tecnica libera. È dotata di impianto di
innevamento artificiale e di illuminazione per l'anello di km 2.5. La
pista, dotata di omologazione nazionale, offre la possibilità per gli sci
club interessati di organizzare gare.
Ufficio Informazioni Turistiche
Via Roma, 24
Auronzo di Cadore (BL)
tel. 0435 9359
[email protected]
Le strutture, dotate di tribune
laterali per una capienza di oltre
1200 spettatori, si prestano,
oltre alla pratica del pattinaggio
Via campo sportivo
Fraz. Tai - Pieve di Cadore (BL)
Hockey Club Pieve
tel. 0435 30045
[email protected]
Ufficio Turistico di
Lorenzago c/o Municipio
Via Faureana
Lorenzago di Cadore (BL)
tel. 0435 75001
64
65
I Rifugi
pag.
72
pag.
70
pag.
74
pag.
69
pag.
73
GRUPP
O
DE
I
CA
D
CASE LIGONTO
REANE
pag.
68
FEDERAVECCHIA
GIRALBA
IN
I
Lago di pag.
M I S U R I N A71
MISURINA
AURONZO
di CADORE
VILLAGRANDE
SOMPRADE
VILLAPICCOLA
pag.
75
S. CATERINA
LEGENDA
T
=Percorso Turistico
E
=Percorso Escursionistico
EE =Percorso per Escursionisti Esperti
EEA =Percorso per Escursionisti Esperti Attrezzato
A
=Percorso Alpinistico
biv. =Bivacco
rif. =Rifugio
rist. =Ristorante
s. a. =Sentiero Alpino
s. attr. = Sentiero Attrezzato
v. f. =Via Ferrata
pag.
78
pag.
82
pag.
85
pag.
83
pag.
79
CALALZO
di CADORE
POZZALE
NEBBIU
di CADORE
DI
i VA L L E
VENÀS Ldi. dCADORE
MASARIE'
PIANAZZE
LAGGIO DI C.
pag.
76
ZERGOLON
LORENZAGO
di CADORE
VALLE
PEAIO
PELOS
LOZZO
DEPPO
RIZZIOS GREA
pag.
87
VIGO di CADORE
di CADORE
VALLE D'OTEN
pag.
84
PINIE'
DOMEGGE
di CADORE
VALLESELLA
Lago di PIEVE
di CADORE
pag.
81
P.SSO D. MAURIA
pag.
80
PIEVE di CADORE
TAI
CADORE
SACCO
PERAROLO
di CADORE
pag.
77
pag.
86
CARALTE
PERON
RUCORVO
RIVALGO
66
67
Città di Carpi
Carducci
m 2.110
I rifugi
Il rifugio situato nella splendida
cornice delle Dolomiti a Misurina
è accessibile per un comodo
sentiero in falso piano che parte
dal rifugio Col de Varda (raggiungibile in seggiovia). La Sez. CAI di
Carpi lo ha dedicato alla memoria del capitano degli alpini
Manfredo Tarabini Castellani.
Bel panorama sui Cadini e, dalla
vicina Forc. Maràia, sulle
Marmaròle.
22 posti letto in camerette e
camerate + 8 posti d'emergenza.
Cucina tipica locale.
APERTURA
In estate dalla metà di giugno al
20 settembre;
in inverno vacanze natalizie e
pasquali + fine settimana.
ACCESSI
•Da Auronzo di Cadore
Giralba. (T) segn. 121
ore 3,45-4.
•Da Auronzo Val d'Onge
ore 3,0
•Dalla Val d’Ansièi
Palùs San Marco.
(E) segn. 120 - ore 3-3,30.
•Dalla Val d’Ansièi
Federavecchia. (E)
segn. 1120-120 - ore 2,30.
•Da Misurina
per Col de Varda e Pogofa.
(T) segn. 120
ore 2,30-2,45.
•Da Misurina - per il Ciadin
e la Forc. de la Neve.
(E) segn. 118 - ore 3-3,30.
68
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI CONSIGLIATE
•Al Rif. Col de Varda
per Pogofa. (T) segn. 120
rosso - ore 1-1,30.
•Al Rif. Col de Varda
per la Forc. de la Neve. (EEA) segn. 118-117
ore 2,30-3.
•Al Lago di Misurina.
(E) segn. 118 - ore 2,30-3.
•Al Rif. Fonda Savio
per la Forc. de la Neve.
(EEA) segn. 118-117
ore 2,30-2,45.
•Al Rif. Fonda Savio
per la Forc. del Nevaio.
(EEA) segn. 118-112
ore 2,30-3.
•Al Rif. Fonda Savio
per la Forc. della Torre.
(EEA) segn. 118-112
ore 2,30.
•Alla Croda de Cianpoduro.
(EEA) segn. 116- ore 0,45.
Comune di Auronzo di Cadore (BL)
Proprietà della Sezione CAI di Carpi
tel. rifugio: 0435 39139
[email protected]
m 2.297
Croda dei Toni - Monte Giralba
Comune di Auronzo di Cadore (BL)
Proprietà della Sezione CAI
“Cadorina”
tel. rifugio: 0435 400485
[email protected]
Dedicato a Giosuè Carducci,
grande letterato e poeta, cantore
anche delle bellezze del Cadore,
è situato nel cuore dell’imponente circo formato dalle bastionate
della Croda dei Toni e del Monte
Giralba di Sopra.
Accessibile dal Rifugio Lavaredo
percorrendo lo splendido scenario dell’altopiano sovrastante le
Tre Cime di Lavaredo su un
sentiero in falso piano (tempo di
percorreneza 1 ora).
25 posti letto in cuccetta + 26
posti di emergenza.
Ricovero di fortuna con 4 posti
letto.
Cucina locale.
APERTURA
Da metà maggio ai primi di
ottobre.
ACCESSI
•Da Auronzo di Cadore
Giralba. (E) segn. 103
ore 4,30.
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI
CONSIGLIATE
•Al Bivacco De Toni.
(EE) segn. 107 - ore 3,30-4.
•Al Rifugio Pian di Cengia.
(E) segn. 103-101 - ore 1,45.
•Al Rifugio
Zsigmondy-Comici.
(E) segn. 103-101 - ore 1.
•Al Bivacco
Battaglion
Cadore.
(EEA) segn. 110 - ore 3,30-4.
•Al Bivacco
Mascabroni
di Cima Undici.
(A) segn. 103 101 - ore 3.45.
•Ai Rifugi ai Prati
di Croda Rossa.
(EE) segn. 103-
101-124-100
ore 3,30-4.
•Al Rifugio al
Popera-A. Berti per Forc. Giralba
(EEA)
segn. 103-101 ore 5-5,30.
•Al Rifugio al
Popera-A. Berti per la
Cengia Gabriella (EEA)
segn. 110 rosso
ore 7-8.
69
Fonda Savio
Auronzo
m 2.367
m 2.330
I rifugi
È un grande edificio situato sulla
forcella Longeres sotto le Tre
Cime di Lavaredo e offre l’incredibile panorama sui monti dolomitici e sulla Valle del fiume
Ansiei verso Auronzo. Lo si raggiunge seguendo la strada a
pedaggio che da Misurina sale
alle Tre Cime o lungo numerosi
sentieri.
14 posti letto in camere da 2 letti.
APERTURA
Da fine maggio ai primi di ottobre.
ACCESSI
•Da Misurina - Casera de
Rinbianco per la Val Longeres.
(T) segn. rosso - ore 1,30.
•Da Misurina Casera de
Rinbianco per la Val de l’Aga.
(E) senza segn.- ore 1,45.
•Da Misurina Casera
de Rinbianco per Forc.
de l’Arghena de Col de Mezo. (E) segn. bianco-rosso - 105
ore 2-2,30.
•Da Misurina Casera de
Rinbianco per la Forc. di
Rinbianco e la Forc. Longeres.
(EEA) segn. 119-117
ore 2,30.
70
•Dal Lago di Misurina
o dal Lago d’Antorno
per la Forc. de la Neve.
(EEA) segn. 115-118-112
ore 3,30-4.
•Da Misurina Rinbianco.
(E) segn. 119-117
ore 1,30-1,45.
•Da Auronzo di Cadore
Giralba (E)
segn. 119-117 ore 4,30.
•Da Auronzo di Cadore - Giralba
(T) segn. 1104 - ore 4-4,30.
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI CONSIGLIATE
•Al Rifugio Fonda Savio.
(EEA) segn. 117 - ore 2,30-3.
•Al Rifugio Lavaredo.
(T) sesegn. nt. 101 - ore 0,30.
•Al Rifugio Tre Cime-Locatelli
per la Forc. Col de Mezo.
(E) segn. 105-102 - ore 1,45-2.
•Al Rifugio Tre Cime-Locatelli
per la Forc. Lavaredo.
(E) segn. 101 - ore 1,45.
•Al Rifugio Monte Piana
A. Bosi - per Rinbianco,
Antorno e Forc. Bassa.
(T) segn. 122 rosso - ore 2-2,15.
•Al Rifugio Monte Piana
A. Bosi - per la Forcella
de Col de Mezo,
la Forcella de l’Arghena
e il Vallon dei Castrati.
(E) segn. 105-bianco rosso
108-111-rosso - ore 2,45-3.
•Giro delle Tre Cime.
(E) segn. 101-105
ore 3,30-3,45.
•A Leandro. (E) segn.
105 bianco rosso-108-102
ore 2,30
Tre Cime di Lavaredo
Forcella Longeres
Comune di Auronzo di Cadore (BL)
Proprietà: Sezione CAI
“Cadorina” di Auronzo
tel. rifugio: 0435 39002
[email protected]
Sorge sul crinale del passo dei
Toci e offre uno stupendo panorama su tutte le Dolomiti circostanti.
È punto di partenza per numerose escursioni che in quota lo
collegano agli altri rifugi.
Ricorda tre fratelli triestini caduti per la Patria nella seconda
guerra mondiale.
18 confortevoli letti e 25 cuccette. Cucina casalinga.
APERTURA
Da metà giugno fino ai primi di
ottobre.
ACCESSI
•Dal Lago di Misurina
o dal Lago d’Antorno
per il Ciadin dei Toci.
(T) segn. 115
ore 1,30-1,45.
•Dal Lago di Misurina o
dal Lago d’Antorno
per il Ciadin de la Neve.
(EEA) segn. 115-118-117
ore 2,15-2,30.
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI CONSIGLIATE
•Al Rifugio Col de Varda.
(EEA) segn. 117 - ore 1,45-2.
•Al Rifugio Città di Carpi
per la Forc. del Diavolo
segn. 117-118
ore 2,15-2,30.
•Al Rifugio Città di Carpi
per la Forc. del Nevaio.
(EEA) segn. 112-118
ore 3,30-4.
•Al Rifugio Città di Carpi
per la Forc. della Torre.
(EEA) segn. 117-112-118
ore 4.
•Al Rifugio Auronzo.
(EEA) segn. 117 - ore 2.
•Alla Cima Cadin Nord-Est.
(EEA) segn. bianco-blu - ore 2.
Gruppo dei Cadini di Misurina
Passo dei Toci
Comune di Auronzo di Cadore (BL)
Proprietà: Sezione CAI
XXX Ottobre di Trieste
tel. rifugio: 0435 39036
71
Maggiore A. Bosi
Col de Varda
m 2.205
I rifugi
Situato sul pianoro sud del
Monte Piana.
È dedicato alla memoria del
maggiore Angelo Bosi, eroicamente caduto sul Monte il 17
luglio 1915.
Vi si può accedere da Misurina
con servizio navetta.
20 confortevoli posti letto.
Ristorante.
APERTURA
In estate da metà giugno ai primi
di ottobre e tutti i fine settimana
di ottobre;
in inverno dal 26 dicembre all'Epifania e tutti i fine settimana
fino a marzo.
ACCESSI
•Da Misurina.
(T) per la rot. italiana
di guerra - ore 1,30.
•Dal Lago d’Antorno.
(T) segn. 122 - ore 1,30.
•Dalla Casera de Rinbianco.
(E) segn. 108-111-rosso
ore 2,30-3.
72
m 2.115
•Da Carbonin. (EE)
segn. 6-122 - ore 3-3,30.
•Dal Lago di Landro. (EEA)
segn. 6-122 - ore 3-3,30.
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI CONSIGLIATE
•Accesso alle sommità
del Monte Piana. (T)
segn. 122-111
ore 0,30-1.
•Visita alle posizioni
di guerra.
(EE) segn. 6a - ore 2,30-3.
•Traversata del Monte Piana
con discesa a Leandro.
(EEA) segn. 122-111-6
ore 2,30-3.
•Traversata del Monte Piana
con discesa a Carbonin.
(EE) segn. 122-111-6a
ore 2,30.
•Al rif. Auronzo
per il Vallon dei Castrati,
la Val de l’Arghena
e la Forc. de Col de Mezo.
(E) segn. rosso-111-108 bianco rosso-105
ore 3,30-4.
•Al rif. Auronzo per Antorno.
(T) segn. 122-119-rosso
ore 2,30.
Gruppo Monte Piana
Comune di Auronzo di Cadore (BL)
tel. rifugio: 0435 39034
cell. 338 4328242
Alle pendici dei Cadini di
Misurina. Offre uno splendido
panorama sui monti circostanti
ed è punto di partenza per
escursioni e discese con gli sci.
Dotato di un’ampia terrazza
panoramica è luogo ideale per
l’abbronzatura.
È raggiungibile in seggiovia da
Misurina.
Nel periodo invernale il Col de
Varda offre piste da discesa in
una cornice suggestiva.
24 confortevoli posti letto.
Cucina locale.
APERTURA
Estate ed inverno.
ACCESSI
•Dal Lago di Misurina.
(T) segn. bianco-rosso
ore 1-1,15.
•Dal Lago di Misurina
per il Ciadin de la Neve
ed il Sentiero Attrezzato
Bonacossa.
(EEA) segn. 118-117
ore 2,30-3.
•Dalla Val d’Ansiei
Palus San Marco.
(E) segn. 120-rosso
ore 3-3,30.
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI CONSIGLIATE
•Al Rif. Città di Carpi
per Pogofa e Forc. Maraia.
(T) segn. rosso-120
ore 1,30.
•Al Rif. Città di Carpi
per Forc. Misurina.
(EEA) segn. 117-118
ore 2,30-3.
•Al Rif. Fonda Savio.
(EEA) segn. 117
ore 2-2,15.
•Al Lago di Misurina.
(EEA) segn. 117-118
ore 2-2,30.
Cadini di Misurina
Comune di Auronzo di Cadore (BL)
tel. rifugio: 0435 39041
[email protected]
73
Monte Agudo
Lavaredo
m 1.573
m 2.344
I rifugi
Situato sui Piani di Lavaredo a
ridosso delle Tre Cime può essere agevolmente raggiunto percorrendo la strada carrareccia
pianeggiante che parte dal
Rifugio Auronzo e raggiunge la
Forcella Lavaredo in 30 minuti.
24 posti letto in camera.
Cucina locale.
APERTURA
Estate.
ACCESSI
•Dal Rif. Auronzo.
(T) segn. 101 - ore 0,30.
•Da Auronzo di Cadore
Giralba - per la Val Marzon.
(T) segn. 1104-101
ore 4-4,30.
•Da Auronzo di Cadore
Giralba - per la Val
de Zengia.
(E) segn. 1104-1107-104
ore 4,30-5.
74
COLLEGAMENTI
•Al Rif. Auronzo.
(T) segn. 101 - ore 0,30.
•Al Rif. Tre Cime
A. Locatelli
per Forc. Lavaredo.
(T) segn. 101 - ore 1,15.
•Al Rif. Tre Cime
A. Locatelli per Forc.
Passaporto, Forc. del
Camoscio e per il percorso
delle Gallerie di Guerra
del Paterno.
(EEA) segn. 101-rosso
ore 2,30.
•Al Rif. Pian di Cengia
Gruppo delle Marmaròle
Comune di Auronzo di Cadore (BL)
Proprietà del Comune di Auronzo
tel. rifugio: 0435 400522 - 99908
[email protected]
per Forc. Passaporto,
Forc. del Camoscio
e il Sentiero delle Forcelle.
(EEA) segn. 101 - rosso
ore 3,15-3,30.
•Al Rif. Pian di Cengia
per i Piani de Zengia.
(T) segn. 101-104 - ore 2.
•Al Biv. De Toni.
(E) segn. 101-104-107
ore 3,30.
•Giro delle Tre Cime.
(E) segn. 101-105
ore 3,30-3,45.
•Giro del Paterno.
(T) segn. 101-104
ore 3,45-4.
•Al Monte Paterno.
(EEA) segn. 101-rosso
ore 1,45-2.
Situato in posizione panoramica
in Cima a Monte Agudo è punto
di ristoro per gli sciatori durante
la stagione invernale e per gli
escursionisti estivi.
È raggiungibile in seggiovia partendo dalle località Taiarezze
ad Auronzo e percorrendo un
breve sentiero (5-10 minuti).
Offre un ampio panorama sulle
montagne della Val d’Ansièi:
dalle Tre Cime di Lavaredo alla
Croda dei Toni, al Popèra con
Cima Bagni, Croda da Campo e
Aiàrnola. Punto d’appoggio
dell’Alta Via n. 5.
21 posti letto.
APERTURA
In estate da giugno a settembre;
In inverno in concomitanza con
gli impianti.
ACCESSI
•Da Auronzo, località Reàne
m 864 (anche con
seggiovia).
(T) sent. 271 - ore 2.
•Da Auronzo, località
Ponte Malon m 859.
(T) segn. 271 - ore 2.
•Da Auronzo, località
Ponte Da Rin m 893.
(T) sent 6 e 271 - ore 2,30.
COLLEGAMENTI
Al Rifugio Ciareìdo.
(T) sent 271 e 1262
ore 2,30.
Tre Cime di Lavaredo - Paterno
Comune di
Auronzo di Cadore (BL)
tel. rifugio: 349 6028675
[email protected]
75
Padova
Tenente G. Fabbro
I rifugi
Collocato sul margine occi-dentale dell’Altopiano di Razzo, è il
punto di partenza consigliato a
coloro che vogliono scoprire la
rilassante atmosfera dei pascoli
m 1.783
m 1.287
(segn. 332 ore 1- 1,30)
(rotabile asfaltata)
•Dall’alta Valle del
Tagliamento
(Comeglians-UD) per
la Val Pesarina
(rotabile asfaltata)
•Da Sauris durante il periodo estivo con strada rotabile
asfaltata.
Natale all'Epifania (su prenotazione).
COLLEGAMENTI
•Al Bivacco Spagnolli (EE)
segn. 332, 328 e 330
ore 3,30.
•Al Bivacco Ursella Zandonella (EE)
segn. 332 e 330 - ore 5,30.
•Al Rifugio De Gasperi
segn. 203.
d’alta quota, con varie possibilità
di escursioni sui circostanti rilievi del Tiàrfin, del Bìvera e dei
Brentoni.
Siamo ai margini orientali delle
Dolomiti, dove le articolate balze
rocciose lasciano posto ai tondeggianti e franosi monti della
Carnia. Possibilità di degustazione di prodotti caseari alla vicina
Casera Razzo.
È punto d’appoggio dell’Alta Via
n. 6.
Camere confortevoli con servizio
di alberghetto. Cucina tipica.
APERTURA
Annuale da dicembre a ottobre
ACCESSI
•Da Laggio
76
Gruppo del Tudaio-Brentoni
Comune di Vigo di Cadore (BL)
Proprietà e gestione: Fam. Baldan
cell: 328 8657326
[email protected]
ACCESSI
• Da Domegge per Val Talagona
(rotabile asfaltata). (T) ore 3.
•Da Vallesella “Camping Cologna” (T) ore 3.
Gruppo Monfalconi - Spalti di Toro
Comune di Domegge di Cadore (BL)
Proprietà del Comune
di Domegge di Cadore
Gestore: Paolo De Lorenzo
tel. rifugio: 0435 72488
cell. 338 4763400
[email protected]
Sorge in una radura ai piedi della
catena dei Monfalconi - Spalti di
Toro. Gli fa’ da splendida corona un
bosco dove aceri di monte, ontani e betulle si mescolano a faggi
ed abeti in un ambiente dove è
ancora possibile assaporare
dimenticate sensazioni di tranquillità e serenità. Punto d’appoggio dell’Alta Via
n. 6.
Camere confortevoli con letti a
castello. Specialità tipiche del-la
cucina locale.
APERTURA
In estate dai primi di maggio ai
primi di novembre;
in inverno nei fine settimana da
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI CONSIGLIATE
•Al Bivacco Perugini/Campanile
di Val Montanaia.
(EE) segn. 357 - ore 2,30.
• Alla Tacca del Cridola
(EE) segn. 346 e 344
ore 3,30.
•Al Rifugio Giaf
(E) segn. 346 - ore 3.
•Al Bivacco Gervasutti
(E) segn. 352 - ore 3.
•Al Rifugio Tita Barba
(E) segn. 352 - ore 3.
77
Ciareìdo
Baion - Elio Boni
m 1.969
I rifugi
Trasformazione di un vecchio
ricovero militare del 1890, è collocato in posizione dominante su
di un roccione ai piedi del Monte
Ciareìdo. Lo si può definire un
nido d’aquila a controllo del
vasto altopiano di Pian dei Buoi,
che si estende più sotto. Bello il panorama sui monti del
Comèlico e sulle Dolomiti d’Oltrepiave.
Punto d’appoggio dell’Alta Via
n. 5 e di interessanti escursioni.
Possibilità di pernottamento. Cucina casalinga
APERTURA
In estate dai primi di giugno a
metà ottobre;
in inverno da Natale all'Epifania
e tutti i fine settimana fino a
Pasqua.
78
ACCESSI
•Da Lozzo (rotabile asfaltata fino a Pian dei Buoi).
(T) - 20 minuti da Pian dei
Buoi.
•Da Lozzo, località S. Rocco m 800 (E) segn. 268 - ore 3,30.
•Da Auronzo per Val Da Rin
(rotabile asfaltata fino allo
Chalet La Primula m 1.060
(E) segn. 273 e 272
ore 4 dallo Chalet.
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI CONSIGLIATE
•Al Rifugio Bajon
(T) segn. 272 - ore 0,45.
•Al Rifugio Monte Gudo
(T) sent. 1262 e 271 ore 2.
•Al Col Vidàl (T) ore 1.
•Alla Forcella Paradiso
(T) segn. 272 - ore 1.
•Giro del Monte Ciareìdo
(sent. attrezzato
“Amalio Da Pra” EEA) ore 3.
Gruppo delle Marmaròle
Comune di Lozzo di Cadore (BL)
Proprietà della Sezione CAI di Lozzo
Gestore: fam. Dal Pont Enzo
tel. rifugio: 0435 76276
cell. 347 5356448
[email protected]
m 1.828
Ricavato dalla ristrutturazione di
una vecchia casera, vi si può
ancor oggi percepire l’accattivante atmosfera del pascolo
alpino. Ogni cosa all’intorno,
dalle panche vicino al focolare,
alla rustica terrazza-belvedere
contribuisce a rasserenare gli
animi. Adatto a tutti coloro che
vogliono ritagliarsi uno spazio di
tranquillità, rappresenta anche
ottima base per escursioni ed
arrampicate nel Gruppo delle
Marmaròle. Punto d’appoggio
dell’Alta Via n. 5.
Possibilità di pernottamento. 24
posti letti in camerette, 22 in
camerata.
Cucina tipica accurata.
APERTURA
Da metà maggio a fine ottobre.
ACCESSI
•Da Lozzo (rotabile asfaltata
fino a Pian dei Buoi quindi
sterrata) (T) ore 0,45
da Pian dei Buoi.
•Calalzo per Val Vedessana (rotabile asfaltata fino
ai Fienili Stua m 1.125)
(E) segn. 248 e 265
ore 1,30 dai Fienili Stua.
•Da Domegge, località Deppo
Gruppo delle Marmaròle
Comune di Domegge di Cadore (BL)
Proprietà del Comune di Domegge di
Cadore, in concessione
alla locale Sezione CAI
Gestore: Dino Nassivera
tel. rifugio: 0435 76060
tel. privato: 0433 87131
cell. 338 5402920
[email protected]
m 890 (E) segn. 265 - ore 2,30.
•Da Grea (E) segn. 264 e 265 - ore 2,30.
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI CONSIGLIATE
•Al Rifugio Chiggiato
(E) segn. 262 - ore 2.
• Al Rifugio Ciarèido
(T) segn. 272 - ore 4,45.
•Al Bivacco Fanton
(E) segn. 262 e 270 - ore 3.
•Al Bivacco Tiziano
(EEA) segn. 262 e 260
ore 5,30.
•Giro del Monte Ciareìdo
(sent. attrezz. “Amalio Da
Pra” EEA) ore 3,30.
79
Cercenà
Eremo Romiti
m 1.050
I rifugi
Immerso nel verde bosco di
abeti alle pendici dei Monfalconi il rifugio è un posto di
ristoro per gli amanti del verde e
della tranquillità.
È raggiungibile agevolmente in
macchina da Domegge di
Cadore.
APERTURA
Da fine giugno a fine settembre
tutti i giorni; dai primi di maggio
agli ultimi di giugno e dagli ultimi di settembre a fine ottobre
solo i fine settimana.
ACCESSI
•Da Domegge di Cadore
per strada rotabile
della Val Talagona.
•Da Domegge di Cadore
per tratto di s.a. n. 345
dai fienili di Dálego,
per sentiero numerato.
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI CONSIGLIATE
•Al Rifugio Padova
per la strada rotabile.
• Alla Casera Montanel
per sentiero non numerato,
ai fienili di Dálego
per s.a. n. 345.
Gruppo dei Monfalconi
e Spalti di Toro
Comune di Domegge di Cadore (BL)
Proprietà del Comune di Domegge di
Cadore
tel. rifugio: 0435 72283
[email protected]
m 1.395
Il Rifugio affonda le radici nella
storia. Le sue mura infatti sono
quelle di un antico eremo risalente all’inizio del XVIII secolo.
Per 90 anni ha ospitato una
piccola comunità di monaci
che poi hanno lasciato il posto
alle leggende e alle storie
misteriose.
Il complesso architettonico
comprende anche una chiesa
dedicata a San Giovanni
Battista.
E’ grazie a questa articolazione
strutturale che il Rifugio si presenta come una forza propositiva che non ha pari in ambito
dolomitico.
25 posti letto.
APERTURA
Da fine giugno a fine settembre.
ACCESSO
• Da Domegge per Val Talagona (rotabile asfaltata).
(T) ore 1.
80
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI CONSIGLIATE
•Al rifugio Cercenà (E) segn. 347 - ore 2,5.
Gruppo Monfalconi - Spalti di Toro
Comune di Domegge di Cadore (BL)
Proprietà del Comune
di Domegge di Cadore
Gestore: Fam. De Bernardo
tel. rifugio: 0435 520010
cell. 349 1526160
[email protected]
81
Capanna degli Alpini
Chiggiato
m 1.911
m 1.395
I rifugi
Incastonata in fondo al verde
Pian de la Gravina (alta Val
d’Oten) in ambiente severo ai
piedi di un suggestivo anfiteatro di crode. Lunghi conoidi di
ghiaia ostacolano la percorribilità della piccola rotabile d’accesso, rendendola comunque
percorso ideale per una facile
APERTURA
Da fine giugno a fine settembre.
ACCESSO
•Da Calalzo per Val d’Oten
(rotabile asfaltata fino a
Praciadelàn, quindi sterrata)
(T) ore 1 da Praciadelàn.
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI CONSIGLIATE
•Alla Cascata delle Pile
(E) - ore 0,15.
• Al Ghiacciaio inferiore
dell’Antelao
(EE) segn. 255 e 250 - ore 3.
•Al Rifugio Galassi
(E) segn. 255 - ore 1,30.
ed appagante escursione,
adatta anche a nuclei familiari. Possibile punto di partenza per
itinerari di varie difficoltà nei
Gruppi dell’Antelao e delle
Marmaròle.
12 posti letto.
Cucina casalinga.
Gruppo dell’Antelao
e delle Marmaròle
Comune di Calalzo di Cadore (BL)
Proprietà e gestione:
famiglia Vascellari
cell. 346 1689455
[email protected]
Luogo dove si assapora ancora il
gusto della montagna vera e
dove anche i più scettici vengono coinvolti nello spirito d’avventura e di contemplazione. Sono
asfaltata fino ai Fienili di
Stua m 1.125) - (T) segn. 261 - ore 2 dai Fienili Stua.
•Da Calalzo per Val Diassa
(rotabile asfaltata fino
ormai pochi i rifugi che, come
questo, riescono a riconciliare
l’uomo con la natura. Si trova ai
margini del bosco ai piedi della
magiche Marmaròle e vi si giunge unicamente a piedi.
Costituisce punto di partenza per
numerose escursioni su percorsi
poco frequentati ricchi di straordinaria flora e fauna selvatica e
osservatorio privilegiato per
scrutare la volta celeste. Punto
d’appoggio dell’Alta Via n. 5.
Camere confortevoli con letti a
castello. Cucina tipica.
APERTURA
Da giugno a settembre tutti i
giorni; da ottobre a maggio i fine
settimana.
ACCESSI
•Da Calalzo per
Val Vedessana (rotabile
82
a Praciadelàn e quindi
sterrata a Ponte Diassa
m 1.133) (E) segn. 260
ore 2 dal Ponte Diassa.
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI CONSIGLIATE
•Al Bivacco Fanton (E)
segn. 262 e 270 - ore 3.
• Al Bivacco Tiziano (EEA segn. 2860 - ore 4.
•Al Rifugio Bajon “Elio Boni”
(E) segn. 262 - ore 1,50.
Gruppo delle Marmaròle
Comune di Calalzo di Cadore (BL)
Proprietà della Sezione CAI di Venezia
Gestore: Barbara Zanvettor
cell. 346 1817182
[email protected]
83
P. Galassi
Antelao
m 2.018
m 1.796
I rifugi
È adagiato sui prati di Sella
Pradònego, ai piedi del versante
sud-orientale dell’Antelao, il re
delle montagne cadorine. Bello il
colpo d’occhio sulla ca-tena
delle Marmaròle, sulle Dolomiti
d’Oltrepiave e sulla possente
piramide della Cima Fanton.
Punto di partenza per escursioni
di ogni grado e difficoltà, dalle
passeggiate rilassanti all’impegnativa via ferrata sui ghiacciai
dell’Antelao.
Costituisce punto d’appoggio per
le Alte Vie n. 4 e n. 5.
27 posti letto in camere confortevoli.
Cucina casalinga.
APERTURA
Tutti i giorni da fine maggio a
fine settembre; tutti i giorni da S.
Stefano all'Epifania; tutti i fine
settimana di bel tempo.
ACCESSI
•Da Pozzale (rotabile sterrata
fino a Prapiccolo m 1360).
(T) segn. 250 - ore 1,30
da Prapiccolo.
•Da Pozzale per Costanuda
(E) segn. 253 e 250 - ore 2,30.
•Da Pozzale per la rotabile
sterrata (solo fuoristrada)
del Monte Trànego.
(T) - ore 2,30.
•Da Nebbiù per Val Marilòngo
(E) segn. 254 e 250 - ore 3.
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI CONSIGLIATE
•Al Rifugio Costapiana.
(T) segn. 251 - ore 1,30.
•Alla Val d’Oten, loc.
Praciadelàn. (E) sent. 250
e 258 - ore 2,30.
•A Vìnigo o Venàs di Cadore.
(E) sesegn. nt. 250, 230
e 236 - ore 4.
•Al Rifugio Galassi.
(EEA) segn. 250 ore 4,30.
Gruppo dell’Antelao
Comune di Pieve di Cadore (BL)
Proprietà: Sezione CAI di Treviso
tel Rifugio 0435 75333
cell. 348 4423611
[email protected]
Grande edificio in pietra su tre
piani, ricavato da una casermetta militare risalente ai primi del
novecento. È situato nei pressi
della Forcella Piccola (varco divisorio tra la catena delle
Marmaròle e l’Antelao) e costituisce base ideale per affrontare
l’impegnativa via Normale di
salita alla cima dell’Antelao (m
3.264). Interessante anche l’escursione
ai due ghiacciai orientali (via
ferrata). È punto d’appoggio
delle Alte Vie n. 4 e n. 5.
99 posti letto. Cucina tipica.
Sala videoconferenze.
m 1.580 (E) segn. 229
e 227 - ore 1.
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI CONSIGLIATE
•Al Rifugio S. Marco
(T) segn. 227 - ore 1.
• Al Rifugio Antelao
(EEA) segn. 250 - ore 4,30.
•Alla vetta dell’Antelao
m 3.264 per la via Normale
(A) ore 4.
Gruppo dell’Antelao
Comune di Calalzo di Cadore (BL)
Proprietà del Demanio
in concessione alla
Sezione CAI di Mestre
tel. rifugio: 0436 9685
[email protected]
APERTURA
Da fine giugno a fine settembre.
ACCESSI
•Da Calalzo per Val d’Oten
(rotabile asfaltata fino a
Praciadelàn, quindi sterrata
fino a Capanna degli Alpini
m 1.395) (E) segn. 255 ore 3 da Praciadelàn,
ore 1,30 dalla
Capanna degli Alpini.
•Da S. Vito - Rifugio Scottèr
85
Tita Barba
Costapiana
m 1.821
I rifugi
m 1.570
da metà giugno a fine settembre
tutti i giorni;
da ottobre a metà novembre tutti
i fine settimana.
ACCESSO
Da Valle (rotabile
sterrata).
(T) - ore 2.
Sorge su una piccola insellatura
nella parte settentrionale della
Costa Vedorcia, a breve distanza
dal Monte Vedorcia 1852m,
eccezionale punto panoramico
sul Centro Cadore e sulle
Dolomiti circostanti.
16 confortevoli posti letto.
Cucina casalinga.
•Da Domegge di Cadore
per Coliniei e Pian dell’Oppa.
(E) segn. 343-350
ore 4,30.
•Da Domegge di Cadore
per Casera Valle
e Casera Vedorcia.
(T) segn. biancorosso-350
ore 2,30.
APERTURA
Da giugno a settembre.
COLLEGAMENTI
ED ESCURSIONI CONSIGLIATE
•Al Rif. Padova.
(E) segn. 350-biancorosso
ore 1,45-2.
•Al Biv. Gervasutti.
(T) segn. 350-352
ore 1,15-1,30.
•Alla Casera del Cavalet.
(EE) segn. 350-355-372
ore 2,30-3,00.
•Al Rif. Casera Laghet
de Sora.
(EE) segn. 350-355-372
tracce-389
ore 3,30-4.
ACCESSI
•Da Pieve di Cadore
Diga di Sottocastello.
(E) segn. 350 - ore 4.
Gruppo Dei Monfalconi
Spalti Di Toro
Comune di Pieve di Cadore (BL)
tel. rifugio: 0435 32902
86
Completamente rinnovato nel
1997, è posto in posizione panoramica sulle più maestose vette
delle Dolomiti Orientali: Antelao,
Pelmo, Civetta e sulle Dolomiti
dell’oltre Piave.
Ideale per soggiorni e vacanze di
escursionisti e famiglie.
Camere particolarmente confortevoli, matrimoniali e da 4-6-8
posti letto, riscaldate e dotate di
servizi.
Parco giochi, solarium.
APERTURA
Da Pasqua a metà giugno tutti i
fine settimana;
COLLEGAMENTI
• Al Rifugio Antelao.
(T) sent. 251
ore 1,30.
• Alla Chiesetta
di S. Dionisio. (T) sent. 251
ore 1.
Gruppo dell’Antelao
Comune di
Valle di Cadore (BL)
Proprietà e gestione:
famiglia Gei
cell. 335 8115470
[email protected]
87
Piatti tipici
R
istorazione e Cadore: un legame che diventa sempre più significativo in ragione della proposta articolata che questa terra è in
grado di avanzare sul versante del mangiar bene.
I migliori ristoranti, e davvero non sono pochi almeno a giudicare dai
riconoscimenti conquistati da alcuni di essi a livello nazionale e
internazionale, spaziano dalla nouvelle cuisine alla cucina locale:
quella veneta e quella dolomitica certamente, ma anche quella più
tipicamente locale.
Quest'ultima è un patrimonio diffuso fra i ristoranti, le trattorie tipiche, gli esercizi agrituristici e i rifugi alpini.
La cucina cadorina infatti è una cucina semplice: povera per gli
ingredienti di cui fa uso, assolutamente distante da elaborazioni
complesse e sofisticate, gustosa per i piatti che propone.
Al suo successo attendono gli operatori della ristorazione con il
compito importante di custodire e praticare ricette e piccoli segreti
culinari che incontrano il consenso di larghe schiere di appassionati
locali e di turisti.
Gnocchi di pane
alle erbe
Ingredienti:
•gr 500 pane raffermo
a dadini
•2 uova intere
•q.b. latte per ammorbidire
il pane
•gr 150 erbette cotte
(spinaci, bietoline,
dotte...)
•1 cipolla tritata fine
•2 cucchiai
di parmigiano grattugiato
•2 cucchiai di farina
•q.b. olio e burro
•q.b. sale, pepe
e noce moscata
Procedimento:
Sbattere le uova con il latte tiepido, mettere il sale, il pepe,
la noce moscata e versare il tutto sul pane; coprire e lasciare ammorbidire.
Stufare la cipolla con olio e burro, unire la verdura tritata
fine, insaporire e cuocere per alcuni minuti.
Unire al pane ammollato la verdura, il formaggio, la farina
e mescolare il tutto, provare a cuocere uno gnocco in
acqua per vedere la consistenza; se troppo teneri unire
della farina o del pane grattugiato.
Con le mani inumidite nell’acqua formare delle palline
dando una forma ovale; poi cuocere gli gnocchi in acqua
bollente salata per 15-20 minuti.
Scolare, mettere nel piatto, cospargere con formaggio e
versare sopra del burro fuso.
88
89
Piatti
tipici
Capriolo in salmì
con polenta
Strudel di mele
Ingredienti
Ingredienti:
•capriolo (petto, spalla
o collo)
•vino rosso di qualità
• 2 cipolle
•2 carote
•2 gambi di sedano
•due foglie di alloro
•due rametti di timo
•due di rosmarino
•uno spicchio
d’aglio
•10 grammi
di pepe
•5 bacche
di ginepro
schiacciate
•due chiodi di garofano
•poca buccia di limone
• gr 100 di pancetta
• q.b. olio
• farina per infarinare
•un cucchiaio di
concentrato di pomodoro
•un bicchierino di cognac
Procedimento:
Tagliare il capriolo a pezzi regolari e mettere a marinare
per 24 ore con del buon vino rosso, le verdure e gli aromi
e poca buccia di limone (solo la parte gialla).
Terminata la marinatura versare il tutto in un setaccio,
separare la carne dai legumi e raccogliere il vino con gli
aromi.
Bollire e ridurre il vino con gli aromi. Macinare i legumi
con la pancetta e fare rosolare in una casseruola con poco
olio.
Infarinare la carne di capriolo e rosolare in padella con olio
molto caldo, scolare dall’unto e unire alle verdure, salare,
pepare aggiungere il concentrato di pomodoro. Bagnare
con la riduzione di vino e con acqua o brodo. Verso fine
cottura unire un bicchierino di cognac. Servire sul piatto
con polenta nostrana.
90
PER LA PASTA
•gr 250 farina
•gr 50 zucchero
•2 uova
•gr 50 burro morbido
•1/4 bustina lievito
•q.b. sale
PER IL RIPIENO
•6 mele
•gr 100 uvetta
•5 savoiardi
•gr 40 zucchero
•1/2 limone (succo)
Procedimento:
PER LA PASTA
Fare una fontana con la farina e unire gli altri ingredienti.
Amalgamare il tutto in modo da ottenere una pasta liscia e
omogenea.
Lasciare riposare per 15-20 minuti, al fresco.
PER IL RIPIENO
Tagliare le mele a fettine, mettere l’uvetta a bagno, aggiungere lo zucchero e il succo di limone e mescolare. Passare
il tutto per 2/3 minuti sul fuoco fintanto che le mele risultino morbide e asciutte. Lasciare intiepidire e aggiungere i
savoiardi sbriciolati o del pan di Spagna.
Con il mattarello tirare la pasta, pennellare i bordi con
l’uovo sbattuto, mettere al centro il ripieno; arrotolare il
tutto. Pennellare lo strudel con l’uovo, mettere un filo di
zucchero sopra, disporlo su di una placca e poi in forno per
30/40 minuti a 170°.
91
Cadore
Il fascino di un’antica storia e
di una lingua originale
La terra cadorina è stata abitata situato a Pieve di Cadore.
fin dall’epoca preromana, doe
era meta di pellegrinaggi per la
presenza del Santuario di
Lagole.
I reperti archeologici testimoniano la presenza romana e gli
insediamenti che successivamente rimasero sul nostro territorio.
Ma il Cadore nasce come unità
politica nel XIII secolo ed è del
1235 il primo “Statuta et Banna”
del popolo Cadorino. A questo
periodo risalgono le “Laudi”, gli
statuti delle Regole del Cadore,
ancor oggi conserati negli archivi
dei comuni cadorini.
Nel 1338 viene approvato lo
Statuto della Comunità di Cadore,
che raggruppava con un sistema
democratico i rappresentanti di
tutto il territorio compreso fra
Cortina d’Ampezzo, Selva,
Oltrechiusa, Centro Cadore e
Comelico. Da allora la storia e la
cultura del Cadore ruoterà intorno alla Comunità di Cadore di cui
ancora resta a simbolo il Palazzo
92
I miei appunti
La gente del Cadore parla
Ladino-Cadorino, una lingua di
derivazione ladina con una musicalità e immediatezza di grande
fascino, che accumuna tutte le
genti da Cortina al Comelico con
piccole sfumature che differenziano i vari paesi fra di loro.
Ponete attenzione al modo di
parlare fra la gente nei negozi e
nei bar per cercare di comprendere questa parlata e per entrare
nell’”atmosfera” di questa terra
dal grande fascino.
sane - è il modo tradizionale
per salutarsi
se vedon - arrivederci
volarae di a vede algo de bel
- vorrei andare a vedere qualcosa di bello
me piasarae magnà algo de
na ota - mi piacerebbe mangiare qualcosa di tipico
agnò puoi zercà na cambra
per dormì sta nuote - dove
posso trovare una camera per
dormire questa notte?
Cuanche l Tudaio mete l ciapel, dò la fau e su al restel quando il Tudaio mette il cappello (nuvoloso), smetti di falciare e inizia a rastrellare
(lavori nei campi).
93
Soccorso alpino 118
COME SI EFFETTUA LA CHIAMATA
Dire sempre chi chiama (nome e cognome).
Da dove chiama: precisare il luogo da dove viene
effettuata la chiamata e il numero
dell’apparecchio.
Se il luogo dell’incidente è lontano dal posto telefonico, prima di allontanarsi, memorizzare o annotare
i riferimenti visivi utili al ritrovamento.
Spiegare sommariamente che cosa è accaduto
e dove è accaduto.
Riferire l’ora in cui è avvenuto l’incidente.
Precisare il numero degli infortunati
e le loro condizioni.
Precisare il numero degli eventuali dispersi e, possibilmente, indicare il colore del loro
abbigliamento.
Descrivere le condizioni
meteorologiche del luogo e,
in particolare, se c’è visibilità.
Non allontanarsi dal posto
di chiamata per rendere
possibile un nuovo collegamento
con i soccorritori.
94
Si ringrazia quanti hanno contribuito, in qualsiasi forma, nella revisione dei
contenuti, in particolare: Consorzio Pro Loco Centro Cadore, Consorzio
Turistico Auronzo Misurina, Scuola di Alpinismo Tre Cime, Guida naturalisticoambientale Gianfranco Valagussa, Gruppo Rocciatori Ragni di Pieve di
Cadore, Bacino di Pesca n° 4, A.S.D. Tennis Club Tiziano, CAI Sezioni
Cadorine, Rifugi del Cadore, Fabio Baggio fotografo, Letizia Lonzi, Matteo Da
Deppo, Iolanda Da Deppo, Francesco Cervo, Giorgio Viani, Guido Frescura,
Associazione Italiana per la wilderness, Danilo De Martin, Roberto Tabacchi.
Realizzato con il contributo della Regione del Veneto "Programma di
iniziative integrate per lo sviluppo dell'economia turistica delle Dolomiti e
della montagna veneta D.G.R. n.2425 del 14/10/2010"