PUNTE, TUTTI I SEGRETI SVELATI Il miglior modo per gestire la
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PUNTE, TUTTI I SEGRETI SVELATI Il miglior modo per gestire la
____________________________________________ PUNTE, TUTTI I SEGRETI SVELATI Il miglior modo per gestire la tecnica nel modo più pulito possibile acquisendo forza e flessibilità Pubblicato da Alessandra Bedin www.webdanceacademy.com/blog Giorno 2 di un corso in 5 parti ____________________________________________ PER INFORMAZIONI DETTAGLIATE SUL COME OTTENERE FORZA, FLESSIBILITA‘ E FORMA FISICA CLICCA QUI ---> http://www.webdanceacademy.com/risorse/sbarra-a-terra/ Padroneggia i 12 segreti per preservare la tua schiena mentre correggi la postura e aumenti nel frattempo la flessibilità! ---> http://www.webdanceacademy.com/risorse/ Ciao! Dopo la dettagliata introduzione di ieri sui requisiti necessari per le punte, dovresti essere ora in grado di gestirle coscientemente, senza rischi né timori. Tuttavia dobbiamo ancora affrontare un paio di step. Nella lezione di oggi infatti impareremo… COME SCEGLIERE CON CRITERIO LE TUE PUNTE, PREPARARLE E RENDERLE IMMEDIATAMENTE OPERATIVE Inizialmente, nella pianificazione dell’anno accademico, sarà necessario aver svolto un semestre di lavoro pre-punte durante il quale sarà introdotto il vocabolario specifico, saranno eseguiti gli esercizi per i piedi con la fascia elastica e saranno stati educati studenti e genitori sulle esigenze specifiche dello studio delle punte, sulla cura dei piedi e circa le difficoltà che si potrebbero presentare. È quindi arrivato il momento di andare a scegliere il tuo modello di scarpetta. Per prima cosa ti consiglio di chiedere direzione alla tua insegnante di danza, poiché è impensabile acquistare un modello qualunque soltanto in base al tuo numero di piede. Se puoi permettertelo, diffida possibilmente delle scarpette acquistate in serie per diverse allieve e vai invece in un negozio specializzato dove il negoziante saprà consigliarti in base a diversi criteri. La cosa migliore sarebbe andare ad acquistare il primo paio di punte con l’insegnante stessa, qualora si rendesse disponibile, perché saprà guidare al meglio la scelta e chiarire ogni dubbio. INIZIAMO DA QUI A meno che l’insegnante non provveda un modello unico per tutte, le prime punte dovranno essere morbidissime ed avere la ‘mascherina bassa’ (considerala la ‘tomaia’), in modo da permetterti di sviluppare il più possibile i muscoli delle gambe e dei piedi e da consentirti di salire piegando la suola agevolmente quando sali in punta. Prova subito diversi modelli per individuare fin dall'inizio quello migliore per la tua conformazione fisica. Alcune punte sono state create in base al tipo di forma del piede, e soprattutto delle dita dei piedi. Una volta indossate, verifica che gli alluci non si contraggano piegandosi, ma abbiano un buon margine per muoversi stendendosi dritti nel momento in cui stendi il piede. Per assicurarti che non siano troppo piccole, tira la punta e cerca di prendere con le dita il tessuto che avanza sul tallone: se non riesci significa che hai bisogno di un numero in piú. Stringi il cordoncino che contorna la scarpina quanto basta perché tu possa far scorrere un dito attorno alla scarpetta. La soletta sostiene il piede dal tallone alla punta; se mettendoti in punta vedi che la suola si piega, hai un piede forte e quindi è molto probabile che quelle punte ti durino molto poco (ma esistono anche punte con le doppie solette o comunque rinforzate per chi ha questa caratteristica). Ovviamente, prova le scarpe usando un salvapunte se prevedi di utilizzarlo, perché potrebbe mangiarti almeno mezzo numero. Se sei davvero coraggiosa, la cosa migliore sarebbe cercare comunque di evitare il salvapunte, utilizzare un semplice fazzoletto di carta per coprire le dita in modo da abituarle subito alle sensazioni che ti accompagneranno in questo lavoro, senza attenuarle con lo spessore che un salvapunta può creare. In commercio esistono diverse marche di scarpe da punta, apparentemente simili tra loro come forma, ma differenti nella sostanza. I fattori che cambiano sono la durezza della soletta, il suo taglio, l’altezza della mascherina, la forma del puntale. Queste sono le loro caratteristiche più importanti. Tutti hanno un piede con una morfologia propria: c’è chi ha le dita della stessa lunghezza, chi ha l’alluce più lungo, in altre è il secondo dito ad essere più lungo. Questo indica che le dita dovranno “adattarsi” in modo differente al puntale. La ballerina che inizia deve valutare il sostegno della caviglia e del piede, e la sua capacità di correggere l’atteggiamento di quest‘ultimo. Sono quindi richiesti una buona tecnica e un uso del piede e della caviglia corretto. Dopodiché sarà considerata la “dote anatomica” del “collo del piede”. Come dicevo sopra, le dita devono essere tese nel salvapunta e nel puntale, e non contratte. Se possibile, la maestra e l’allieva dovrebbero scegliere insieme la scarpetta da punta non soltanto in base alle caratteristiche del piede ma anche del lavoro che si sta per svolgere nello studio della punta. In questa prima fase il “collo del piede” si dovrebbe formare principalmente per il continuo e costante lavoro muscolare e articolare, non perché una scarpetta ha una soletta morbida o una mascherina alta o bassa. Tieni presente che provare marche diverse potrebbe persino risolvere alcuni dolori, evitandoti rischi di lesioni e tendiniti legati ad una marca non adatta al tuo tipo di piede. Come già ho detto, il piede dovrebbe essere pronto per la punta, sia da un punto di vista di “predisposizione anatomica” che da un punto di vista tecnico. Dovresti salire in punta caricando al centro del piede, sul secondo dito, per evitare un‘usura della scarpetta asimmetrica. Il puntale andrebbe consumato in modo omogeneo e al centro, non su un bordo. In ogni caso, considera che ci sono punte perfette per lo studio, altre per gli spettacoli, altre per eseguire gli assoli e anche quelle che si prestano molto meglio per eseguire, quando sarà, un passo a due. Quindi, non solo bisogna scegliere quelle più adatte alla conformazione del proprio piede, ma anche quelle più adatte al programma da svolgere e persino alla coreografia da eseguire. PREPARA LE SCARPETTE Poi si presenterà la necessità di cucirle. Prima ancora di capire come, vai a procurare il materiale occorrente: Scarpette, accendino, una penna, forbici, ago e filo (anche interdentale o da pesca, più resistente), 2 metri di nastro rosa (raso, nylon od organza) da tagliare in quattro parti uguali, 50 cm di elastico rosa di circa 1 cm e mezzo di altezza. E ora… cuciamo insieme le scarpette! Stendi il tuo piede e segna con la penna il punto in cui inizia l’arcata plantare partendo dal tallone (dove si forma l’angolo nel momento in cui stendi il piede). Faremo in modo che la scarpetta supporti la pianta del piede dalle dita fino a quel punto. Indossa la scarpetta e continua la linea che hai posto sul tuo piede segnandola all’interno della scarpetta. Ripeti il processo con l’altra scarpetta. Questo ti aiuterà ad avere il massimo supporto possibile. Brucia con l’accendino tutte le estremità dei nastri in modo che non si sfilaccino più (4 nastri=8 estremità da bruciacchiare). Rovescia il tallone della scarpetta e fai un’asoletta con un’estremità di un nastro. Cucila in corrispondenza di uno dei segni che avrai posto nella scarpetta, inclinando il nastro leggermente verso avanti, cioè verso la punta (in modo che quando sali in punta il nastro sia sempre aderente al piede). Per cucire i nastri con precisione si piega la parte posteriore della scarpina (il tessuto) verso l’interno e dove finisce la piega è il punto giusto dove iniziare a cucire i nastri, su entrambi i lati. In questo modo quando li avvolgerai alla caviglia risulteranno perfetti, altrimenti rischi di cucirne uno più avanti rispetto all’altro. Cuci bene il filo attorno a tutto l’orlo dell’asoletta in maniera che non si stacchi più, e in modo da non oltrepassare comunque lo strato di stoffa interno alla scarpetta (da fuori non si deve vedere nulla). Oltre a ciò, cucilo soltanto nella scarpetta e non sul bordo dove passa l’elastico interno, perché più tardi ti servirà stringerlo. Ti consiglio di cucire anche un elastico per poter sorreggere meglio la scarpina ed evitare che fuoriesca il tallone. Se ti basta un elastico per scarpa come tenuta, misuralo attorno alla caviglia a scarpetta indossata, taglia quello che ti serve e cucilo nel retro della scarpetta con le estremità a un paio di cm l’una dall’altra. Se invece preferisci una tenuta maggiore, incrocerai due elastici che partiranno dagli stessi punti dietro la caviglia ma che finiranno proprio cuciti sopra i lacci, in modo che da fuori, una volta addosso la scarpetta, non si vedano Se vuoi smussare la rotondità della mascherina della scarpetta nuova, visto che le dita del piede non sono così bombate, puoi schiacciare (lievemente!) la mascherina stessa in modo che si appiattisca leggermente. Ora, per conferire alle scarpette la forma e il supporto di cui parlavamo sopra, riprendiamo il punto in cui hai segnato internamente l’altezza dell’inizio della curva plantare, all’altezza del tallone. Gira la scarpetta sottosopra e piegala a quell’altezza, facendo attenzione a non romperla. Si tratta di una pressione sufficiente a favorire la curvatura dell’arco. Internamente, se vuoi creare un supporto ancora maggiore puoi rimuovere la porzione di soletta corrispondente al tallone (a volte bisogna estrarne il chiodo) spezzandola con un taglierino. In questo modo la scarpa risulterà un po’ curvata in corrispondenza del tallone. Indossa la scarpetta e in base al movimento di relevé, tira i laccetti (o elastici) davanti alla mascherina affinché il bordo della scarpetta si mantenga sempre aderente al piede. Facci un doppio nodo e nascondili nella scarpetta, non ti serviranno più. Se ti infastidiscono, tagliane gli avanzi e dimenticatene: è imperativo che non si vedano più d’ora in avanti. COME INDOSSARE LE PUNTE Allaccia le scarpette partendo dal nastro interno, che passerai sopra la caviglia, poi attorno, e farai terminare all’interno della stessa. Dopodiché sovrapponi, sempre teso, il nastro esterno, giralo su quello interno e falli terminare insieme in modo da annodarli strettamente un paio di volte nello spazio fra il malleolo interno e il tendine d’Achille. Nel frattempo muovi la caviglia per non stringerla troppo intanto che avvolgi i nastri. Sovrapponendoli, crea un doppio nodo preferibilmente ‘piatto’, senza creare la ‘pallina’, e nascondi il nodo sotto i nastri: esso non dovrà mai comparire mentre danzi. Se i nastri sono troppo lunghi, tagliali in modo che siano almeno lunghi a sufficienza per annodarli, bruciane di nuovo le estremità e nascondi nuovamente il nodino (se ci fai caso, nell’immagine qui sotto si vede :-P) Volendo, infine puoi cucire un orlo con dello spago attorno al puntale. Servirà come rinforzo, e potrai rimuovere immediatamente il raso dal puntale ed evitare rischiosi scivoloni, specialmente all’inizio Trovo questo un aiuto valido per la stabilità, ma richiede un lavoro ulteriore che semmai dovrai mettere in conto (vedi immagini sotto). Nel caso in cui volessi adottare questo sistema, ti consiglio di guardare questi video tutorial che, sebbene in lingua inglese, spiegano perfettamente come cucire l’orlo nel modo migliore: munisciti di cotone spesso, di ago a cruna larga e di buona pazienza! http://www.youtube.com/watch?v=NJDwhonBk-E http://www.youtube.com/watch?v=FZ8tiFQN63E http://www.youtube.com/watch?v=oNG7OjHUrHU Questo invece è molto più breve ed esemplificativo, anche se meno elegante… Puoi sempre provarci recuperando vecchi elastici di scarpette e risparmiando tempo, rimuovendo il raso dal puntale e cucendovi solo attorno… http://www.youtube.com/watch?v=gZZtEYvU4lc PREPARA LE PUNTE PER L’USO Ora che hai scelto le scarpette, hai acquistato l’occorrente per cucirle, le hai cucite e non vedi l’ora di provarle, non è tuttavia ancora arrivato il momento… Innanzitutto è bene ammorbidire sia il gesso che la suola, senza esagerare soprattutto se hai un piede con parecchio arco plantare (collo del piede). Individua sempre una parte destra e sinistra, perché le scarpine a prima vista sembrano uguali ma in realtà nel caso di alcune marche possono non esserlo, questo in modo tale da avere sempre un appoggio corretto sulla punta. Chi ha parecchio collo del piede per sorreggersi meglio può cucire un elastico con uno spessore un po’ più alto appena alla fine della mascherina, questo aiuta moltissimo. Con la corposa lezione di oggi sono certa che gli aspetti introduttivi delle punte per te non avranno più segreti. Fanne tesoro e fai diventare queste operazioni un’abitudine che ti accompagnerà sempre, e le soddisfazioni arriveranno da sé. Ora sappi che hai la mia autorizzazione, nel caso in cui tu lo voglia, per condividere queste lezioni con i tuoi contatti, senza però alterarne il contenuto. Ecco il link per condividerlo. Puoi passarlo ai tuoi contatti (a condizione di non alterarne il contenuto). Per ogni domanda, puoi sempre interagire con me qui P.S. ti piacerebbe migliorare la postura e la rotazione facilitando il lavoro sulle punte con risultati visibili già dopo pochi giorni e senza dover perdere tempo e soldi in palestra? Cliccando questo link troverai una risorsa preziosa! Domani parleremo di come riconoscere e risolvere i problemi tecnici… Attraverso un’intervista a una grande della danza italiana: Maria Francesca Garritano. Non perdere questo appuntamento unico! Come ha iniziato all’epoca, com’è andata e quali siano i ‘trucchi del mestiere’ per massimizzare il proprio lavoro. “Una delle cose di cui la maggior parte delle ballerine sembra avere più bisogno, infatti, è una guida amica, una persona esperta vicino, che sia d’ispirazione e di incoraggiamento” Se questo supporto ti è stato utile, ti invito a lasciarmi un feedback qui Avresti sempre voluto migliorare la rotazione e sgonfiare quei quadricipiti da calciatore e non sapevi come fare. 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