PUNTE, TUTTI I SEGRETI SVELATI Il miglior modo per gestire la

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PUNTE, TUTTI I SEGRETI SVELATI Il miglior modo per gestire la
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PUNTE, TUTTI I SEGRETI SVELATI
Il miglior modo per gestire la tecnica nel modo più pulito possibile acquisendo
forza e flessibilità
Pubblicato da Alessandra Bedin
www.webdanceacademy.com/blog
Giorno 2 di un corso in 5 parti
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Ciao!
Dopo la dettagliata introduzione di ieri sui requisiti necessari per le punte,
dovresti essere ora in grado di gestirle coscientemente, senza rischi né timori.
Tuttavia dobbiamo ancora affrontare un paio di step.
Nella lezione di oggi infatti impareremo…
COME SCEGLIERE CON CRITERIO LE TUE PUNTE,
PREPARARLE E RENDERLE IMMEDIATAMENTE OPERATIVE
Inizialmente, nella pianificazione dell’anno accademico, sarà necessario aver
svolto un semestre di lavoro pre-punte durante il quale sarà introdotto il
vocabolario specifico, saranno eseguiti gli esercizi per i piedi con la fascia
elastica e saranno stati educati studenti e genitori sulle esigenze specifiche
dello studio delle punte, sulla cura dei piedi e circa le difficoltà che si
potrebbero presentare.
È quindi arrivato il momento di andare a scegliere il tuo modello di scarpetta.
Per prima cosa ti consiglio di chiedere direzione alla tua insegnante di
danza, poiché è impensabile acquistare un modello qualunque soltanto in base
al tuo numero di piede. Se puoi permettertelo, diffida possibilmente delle
scarpette acquistate in serie per diverse allieve e vai invece in un negozio
specializzato dove il negoziante saprà consigliarti in base a diversi criteri. La
cosa migliore sarebbe andare ad acquistare il primo paio di punte con
l’insegnante stessa, qualora si rendesse disponibile, perché saprà guidare al
meglio la scelta e chiarire ogni dubbio.
INIZIAMO DA QUI
A meno che l’insegnante non provveda un modello unico per tutte, le prime
punte dovranno essere morbidissime ed avere la ‘mascherina bassa’
(considerala la ‘tomaia’), in modo da permetterti di sviluppare il più possibile i
muscoli delle gambe e dei piedi e da consentirti di salire piegando la suola
agevolmente quando sali in punta.
Prova subito diversi modelli per individuare fin dall'inizio quello migliore per
la tua conformazione fisica. Alcune punte sono state create in base al tipo di
forma del piede, e soprattutto delle dita dei piedi. Una volta indossate, verifica
che gli alluci non si contraggano piegandosi, ma abbiano un buon margine per
muoversi stendendosi dritti nel momento in cui stendi il piede.
Per assicurarti che non siano troppo piccole, tira la punta e cerca di prendere
con le dita il tessuto che avanza sul tallone: se non riesci significa che hai
bisogno di un numero in piú. Stringi il cordoncino che contorna la scarpina
quanto basta perché tu possa far scorrere un dito attorno alla scarpetta. La
soletta sostiene il piede dal tallone alla punta; se mettendoti in punta vedi che
la suola si piega, hai un piede forte e quindi è molto probabile che quelle punte
ti durino molto poco (ma esistono anche punte con le doppie solette o
comunque rinforzate per chi ha questa caratteristica).
Ovviamente, prova le scarpe usando un salvapunte se prevedi di utilizzarlo,
perché potrebbe mangiarti almeno mezzo numero. Se sei davvero coraggiosa,
la cosa migliore sarebbe cercare comunque di evitare il salvapunte, utilizzare
un semplice fazzoletto di carta per coprire le dita in modo da abituarle subito
alle sensazioni che ti accompagneranno in questo lavoro, senza attenuarle con
lo spessore che un salvapunta può creare.
In commercio esistono diverse marche di scarpe da punta, apparentemente
simili tra loro come forma, ma differenti nella sostanza. I fattori che cambiano
sono la durezza della soletta, il suo taglio, l’altezza della mascherina, la forma
del puntale. Queste sono le loro caratteristiche più importanti. Tutti hanno un
piede con una morfologia propria: c’è chi ha le dita della stessa lunghezza, chi
ha l’alluce più lungo, in altre è il secondo dito ad essere più lungo. Questo
indica che le dita dovranno “adattarsi” in modo differente al puntale.
La ballerina che inizia deve valutare il sostegno della caviglia e del piede, e la
sua capacità di correggere l’atteggiamento di quest‘ultimo. Sono quindi
richiesti una buona tecnica e un uso del piede e della caviglia corretto.
Dopodiché sarà considerata la “dote anatomica” del “collo del piede”. Come
dicevo sopra, le dita devono essere tese nel salvapunta e nel puntale, e non
contratte. Se possibile, la maestra e l’allieva dovrebbero scegliere insieme la
scarpetta da punta non soltanto in base alle caratteristiche del piede ma anche
del lavoro che si sta per svolgere nello studio della punta. In questa prima fase
il “collo del piede” si dovrebbe formare principalmente per il continuo e
costante lavoro muscolare e articolare, non perché una scarpetta ha una
soletta morbida o una mascherina alta o bassa.
Tieni presente che provare marche diverse potrebbe persino risolvere alcuni
dolori, evitandoti rischi di lesioni e tendiniti legati ad una marca non
adatta al tuo tipo di piede. Come già ho detto, il piede dovrebbe essere
pronto per la punta, sia da un punto di vista di “predisposizione anatomica”
che da un punto di vista tecnico. Dovresti salire in punta caricando al centro
del piede, sul secondo dito, per evitare un‘usura della scarpetta asimmetrica. Il
puntale andrebbe consumato in modo omogeneo e al centro, non su un bordo.
In ogni caso, considera che ci sono punte perfette per lo studio, altre per gli
spettacoli, altre per eseguire gli assoli e anche quelle che si prestano molto
meglio per eseguire, quando sarà, un passo a due. Quindi, non solo bisogna
scegliere quelle più adatte alla conformazione del proprio piede, ma anche
quelle più adatte al programma da svolgere e persino alla coreografia da
eseguire.
PREPARA LE SCARPETTE
Poi si presenterà la necessità di cucirle. Prima ancora di capire come, vai a
procurare il materiale occorrente:
Scarpette, accendino, una penna, forbici, ago e filo (anche interdentale o da
pesca, più resistente), 2 metri di nastro rosa (raso, nylon od organza) da
tagliare in quattro parti uguali, 50 cm di elastico rosa di circa 1 cm e mezzo di
altezza.
E ora… cuciamo insieme le scarpette!
Stendi il tuo piede e segna con la penna il punto in cui inizia l’arcata plantare
partendo dal tallone (dove si forma l’angolo nel momento in cui stendi il
piede). Faremo in modo che la scarpetta supporti la pianta del piede dalle dita
fino a quel punto. Indossa la scarpetta e continua la linea che hai posto sul tuo
piede segnandola all’interno della scarpetta. Ripeti il processo con l’altra
scarpetta. Questo ti aiuterà ad avere il massimo supporto possibile.
Brucia con l’accendino tutte le estremità dei nastri in modo che non si
sfilaccino più (4 nastri=8 estremità da bruciacchiare). Rovescia il tallone della
scarpetta e fai un’asoletta con un’estremità di un nastro. Cucila in
corrispondenza di uno dei segni che avrai posto nella scarpetta, inclinando il
nastro leggermente verso avanti, cioè verso la punta (in modo che quando sali
in punta il nastro sia sempre aderente al piede).
Per cucire i nastri con precisione si piega la parte posteriore della scarpina (il
tessuto) verso l’interno e dove finisce la piega è il punto giusto dove iniziare a
cucire i nastri, su entrambi i lati. In questo modo quando li avvolgerai alla
caviglia risulteranno perfetti, altrimenti rischi di cucirne uno più avanti rispetto
all’altro.
Cuci bene il filo attorno a tutto l’orlo dell’asoletta in maniera che non si stacchi
più, e in modo da non oltrepassare comunque lo strato di stoffa interno alla
scarpetta (da fuori non si deve vedere nulla). Oltre a ciò, cucilo soltanto nella
scarpetta e non sul bordo dove passa l’elastico interno, perché più tardi ti
servirà stringerlo.
Ti consiglio di cucire anche un elastico per poter sorreggere meglio la scarpina
ed evitare che fuoriesca il tallone. Se ti basta un elastico per scarpa come
tenuta, misuralo attorno alla caviglia a scarpetta indossata, taglia quello che ti
serve e cucilo nel retro della scarpetta con le estremità a un paio di cm l’una
dall’altra. Se invece preferisci una tenuta maggiore, incrocerai due elastici che
partiranno dagli stessi punti dietro la caviglia ma che finiranno proprio cuciti
sopra i lacci, in modo che da fuori, una volta addosso la scarpetta, non si
vedano 
Se vuoi smussare la rotondità della mascherina della scarpetta nuova, visto
che le dita del piede non sono così bombate, puoi schiacciare (lievemente!) la
mascherina stessa in modo che si appiattisca leggermente.
Ora, per conferire alle scarpette la forma e il supporto di cui parlavamo sopra,
riprendiamo il punto in cui hai segnato internamente l’altezza dell’inizio della
curva plantare, all’altezza del tallone. Gira la scarpetta sottosopra e piegala a
quell’altezza, facendo attenzione a non romperla. Si tratta di una pressione
sufficiente a favorire la curvatura dell’arco. Internamente, se vuoi creare un
supporto ancora maggiore puoi rimuovere la porzione di soletta corrispondente
al tallone (a volte bisogna estrarne il chiodo) spezzandola con un taglierino.
In questo modo la scarpa risulterà un po’ curvata in corrispondenza del tallone.
Indossa la scarpetta e in base al movimento di relevé, tira i laccetti (o elastici)
davanti alla mascherina affinché il bordo della scarpetta si mantenga sempre
aderente al piede. Facci un doppio nodo e nascondili nella scarpetta, non ti
serviranno più. Se ti infastidiscono, tagliane gli avanzi e dimenticatene: è
imperativo che non si vedano più d’ora in avanti.
COME INDOSSARE LE PUNTE
Allaccia le scarpette partendo dal nastro interno, che passerai sopra la caviglia,
poi attorno, e farai terminare all’interno della stessa. Dopodiché sovrapponi,
sempre teso, il nastro esterno, giralo su quello interno e falli terminare insieme
in modo da annodarli strettamente un paio di volte nello spazio fra il malleolo
interno e il tendine d’Achille. Nel frattempo muovi la caviglia per non stringerla
troppo intanto che avvolgi i nastri. Sovrapponendoli, crea un doppio nodo
preferibilmente ‘piatto’, senza creare la ‘pallina’, e nascondi il nodo sotto i
nastri: esso non dovrà mai comparire mentre danzi. Se i nastri sono troppo
lunghi, tagliali in modo che siano almeno lunghi a sufficienza per annodarli,
bruciane di nuovo le estremità e nascondi nuovamente il nodino (se ci fai caso,
nell’immagine qui sotto si vede :-P)
Volendo, infine puoi cucire un orlo con dello spago attorno al puntale. Servirà
come rinforzo, e potrai rimuovere immediatamente il raso dal puntale ed
evitare rischiosi scivoloni, specialmente all’inizio  Trovo questo un aiuto valido
per la stabilità, ma richiede un lavoro ulteriore che semmai dovrai mettere in
conto (vedi immagini sotto).
Nel caso in cui volessi adottare questo sistema, ti consiglio di guardare questi video
tutorial che, sebbene in lingua inglese, spiegano perfettamente come cucire l’orlo nel
modo migliore: munisciti di cotone spesso, di ago a cruna larga e di buona pazienza!
http://www.youtube.com/watch?v=NJDwhonBk-E
http://www.youtube.com/watch?v=FZ8tiFQN63E
http://www.youtube.com/watch?v=oNG7OjHUrHU
Questo invece è molto più breve ed esemplificativo, anche se meno elegante… Puoi
sempre provarci recuperando vecchi elastici di scarpette e risparmiando tempo,
rimuovendo il raso dal puntale e cucendovi solo attorno…
http://www.youtube.com/watch?v=gZZtEYvU4lc
PREPARA LE PUNTE PER L’USO
Ora che hai scelto le scarpette, hai acquistato l’occorrente per cucirle, le hai
cucite e non vedi l’ora di provarle, non è tuttavia ancora arrivato il momento…
Innanzitutto è bene ammorbidire sia il gesso che la suola, senza esagerare soprattutto se hai un piede con parecchio arco plantare (collo del piede).
Individua sempre una parte destra e sinistra, perché le scarpine a prima vista
sembrano uguali ma in realtà nel caso di alcune marche possono non esserlo,
questo in modo tale da avere sempre un appoggio corretto sulla punta.
Chi ha parecchio collo del piede per sorreggersi meglio può cucire un elastico
con uno spessore un po’ più alto appena alla fine della mascherina, questo
aiuta moltissimo.
Con la corposa lezione di oggi sono certa che gli aspetti introduttivi delle punte
per te non avranno più segreti. Fanne tesoro e fai diventare queste operazioni
un’abitudine che ti accompagnerà sempre, e le soddisfazioni arriveranno da sé.
Ora sappi che hai la mia autorizzazione, nel caso in cui tu
lo voglia, per condividere queste lezioni con i tuoi contatti, senza
però alterarne il contenuto. Ecco il link per condividerlo.
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Siamo arrivati alla fine per oggi, mi raccomando metti in pratica ogni step e
verifica se ti è tutto chiaro. Ti lascio un saluto!
Alessandra Bedin
[email protected]