prima parte
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e t p i r a m r a p Questo volume aggiorna la precedente edizione della ‘Rassegna Emergenze’ ripercorrendo il periodo di tempo intercorso tra marzo 2009 e marzo 2012, tra cui presenti anche precedenti documenti riemersi dagli archivi di vari Gruppi. Si tratta di interventi di natura eccezionale effettuati dagli ormeggiatori e barcaioli nei porti italiani. L’eccezionalità delle prestazioni è soprattutto dettata dalle emergenze causate da condizioni di maltempo e da incidenti. Tuttavia, la stessa eccezionalità può anche derivare dalle partecipazioni di uomini e mezzi dei vari Gruppi ad azioni che si richiamano a svariate collaborazioni, ma anche ad atti di solidarietà umana e sociale. Molti di questi interventi sono ricordati da note di elogio e ringraziamento nonché da encomi. Altri, non meno importanti per la salvaguardia della vita umana e per l’aiuto fornito alle variegate utenze dei porti e dei loro limitrofi specchi acquei, non appaiono nelle note inviate ai Gruppi, molte risolvendosi a voce, con una calorosa stretta di mano. Ed è a questo silenzioso tributo che l’ANGOPI, anche attraverso articoli apparsi sulla pubblicazione di categoria ‘Porti & servizi tecnico nautici’ intende rendere omaggio, accomunandolo alla corposa rassegna degli atti ufficiali qui pubblicati. INDICE Eme r g en z e pa g . 4 Col la b o r a z i oni pag. 85 Sol id a rietà pa g . 1 9 3 ADDESTRAM E N TO pa g . 2 0 2 4 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 5 CAPITANERIA + ORMEGGIATORI = EMERGENZA RISOLTA SENZA CONSEGUENZE Apprezzamenti su Via Adriatico L ’ apprezzamento giunge dalla Direzione marittima e Capitaneria di porto di Cagliari nei giorni immediatamente successivi il fatto ricordato dal comandante capitano di vascello (CP) Cristiano Aliperta. Fatto che aveva coinvolto la nave traghetto tuttomerci ‘Via Adriatico’: 150 metri di lunghezza, tsl 5.535 (foto in alto), che dopo varie vicende aziendali nel 2008 era finito nella gestione della Divisione Adriatica della Tirrenia di Navigazione. E in questa nuova livrea è principalmente impiegato sulla rotta tra Palermo e Cagliari, nel cui porto il 27 marzo 2008 era incappato in un’emergenza che poteva costargli serie conseguenze. Ma che, al contrario, ha solo prodotto la comunicazione anzidetta, indirizzata al Capo Gruppo Ormeggiatori del Porto, Angioni Vitaliano, del seguente tenore. Egregio Comandante, in occasione dell’incidente occorso alla M/Nave “VIA ADRIATICO” nella serata di giovedì 27.11.2008 che durante una violenta sciroccata, con punte di vento fino a 60 nodi, ha rotto gli ormeggi nel porto di Cagliari, ho potuto apprezzare la professionalità, la capacità operativa e l’aiuto che gli Ormeggiatori del Porto di Cagliari hanno fornito al mio Comando per la piena risoluzione dell’emergenza che, grazie alla loro capacità, non ha avuto conseguenze. Nell’esprimerLe il mio apprezzamento, Le porgo i più cordiali saluti. CV (CP) Cristiano Aliperta 6 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 7 L a lettera d’elogio porta la data del 12 febbraio 2009. L’ha redatta il capitano di vascello (CP) Gaetano Martinez. Comandante della Capitaneria di porto di Siracusa ed è indirizzata a Sebastiano Capuccio, presidente del Gruppo Ormeggiatori del Complesso Portuale di Siracusa e, per conoscenza, allo stesso Gruppo Ormeggiatori e ad Angopi. L’elogio è riferito al disincaglio della motonave ‘Partner I’, bandiera St. Vincent & Grenadine, avvenuto in prossimità di Punta delle Formiche; operazione che ha impegnato gli ormeggiatori nei giorni 4 e 5 febbraio 2009. Così recita la lettera d’elogio: Desidero esprimere il più vivo compiacimento ed apprezzamento per la particolare disponibilità e la grande professionalità dimostrata dal personale di codesto Gruppo impiegato nelle operazioni finalizzate al disincaglio della M/N PARTNER I. Mi è particolarmente gradito sottolineare come la professionalità e perizia marinaresca dimostrata durante tutte le fasi delle operazioni di disincaglio, abbia consentito di portare a termine le stesse salvaguardando l’incolumità dell’equipaggio presente a bordo, con la massima tutela dell’ambiente marino. Il felice esito di questo intervento, che ha richiamato gli elogi dal comandante della Capitaneria di porto di Siracusa, deriva dall’alto livello professionale e di perizia marinaresca ricordate nella lettera dell’Autorità marittima. Ma sono tutt’altro da sottovalutare gli affinamenti tecnici e professionali derivati da opportuni corsi di perfezionamento organizzati dagli ormeggiatori sotto l’egida Angopi. Così come di pari importanza sono i costanti perfezionamenti del coordinamento tra le varie entità chiamate ad intervenire nei casi di emergenze attuati da esercitazioni organizzate dalla Capitaneria di porto – Guardia costiera e svolte a cadenze ravvicinate negli ambiti della sua giurisdizione. Dunque, ormeggiatori quali punti di forza per affrontare emergenze in mare 8 “...il mezzo nautico predisposto alla missione è la m/b “S. Panagia SR 2442”, che dalle informazioni accertate sembra la più idonea al soccorso...”. Nella foto della pagina a lato il battesimo dell‘imbarcazione, celebrato a Siracusa il 5 settembre 2006, alla presenza del compianto comandante Munafò (vedi ricordo a pag. 4), allora al vertice della Capitaneria del porto siciliano. La foto di pag. 58 mostra, invece, la ‘S.Panagia’ nel teatro dell’incaglio della Mn. Partner I. A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 di varia natura ed entità, irrobustiti nei singoli Gruppi attraverso cocktail di iniziatrive interne miscelate alle simulazioni collettive. Come rimarcato dai due più recenti attestati rilasciati dalle autorità marittime agli ormeggiatori di Siracusa. Il primo, redatto l’1 luglio 2008 dalla Capitaneria di porto di Pozzallo, firmata dal comandante, capitano di fregata (CP) Antonio Donato, relativa alla partecipazione del Gruppo all’esercitazione antincendio tenuta il precedente 26 giugno nelle acque dello stesso porto siciliano. Mentre la seconda attestazione, della Capitaneria di porto di Siracusa, a firma del Capo servizio capitano di corvetta (CP) Marco Trogu, dichiara che: in data 07 ottobre 2008 questo Comando ha effettuato una esercitazione antincendio nel complesso portuale di Siracusa, finalizzata alla verifica dell’efficienza e dell’organizzazione generale dei servizi di sicurezza portuale, dei tempi d’intervento dei mezzi e dei servizi della rada di Santa Panagia in caso di emergenza. Proseguendo che: A tale esercitazione hanno partecipato mezzi navali e personale del “Gruppo Ormeggiatori del Complesso Portuale di Siracusa”, Soc. Coop.a.r.l. Riguardo gli interventi degli ormeggiatori che hanno condotto alla lettera ecco il ‘rapporto tecnico’ inviato alla Capitaneria di Siracusa dal capogruppo Sebastiano Cappuccio, in data 16 febbraio 2009, che ha per oggetto: Attività di soddisfacimento delle esigenze di interesse pubblico In data 04 febbraio verso le ore 08,00 mi viene data comunicazione via cavo, da parte del Comandante del Porto di Siracusa (C.V. CP Gaetano Martinez) circa la necessità di intervenire con una nostra unità, per portare assistenza alla M/N Partner I che risulta, dalle prime informazioni, essersi arenata nelle vicinanze di Capo Passero. Caratteristiche della M/N alla quale abbiamo prestato soccorso Denominata Partner I; bandiera St Vincent & Grenadine; Tsl 1948 II giorno 4, date le particolari condimeteo avverse (libeccio forza 5) e quindi impossibilitati a poter intervenire in quelle proibitive condizioni di vento e di mare, si effettua comunque, dietro disposizione ed il superiore coordinamento del Comandante del porto, un sopralluogo via terra per la diretta presa visione della reale situazione in cui versava la nave. Oltre al sottoscritto, partecipano alla missione per l’accertamento sullo stato della nave il C.te del Porto Gaetano Martinez, il C.C. Marco Trogu, il responsabile della Compagnia armatoriale dei rimorchiatori Augustea, Sig. Domenico Taccone. Dalla nostra ispezione la m/n Partner I risulta arenata nelle vicinanze dell’Isola delle “Piccole Formiche”, in una insenatura tra due scogliere. Coordinate rilevate 36° 40’ 01” N - 15° 03’ 00” E Distanza 40 miglia dalla Baia di Santa Panagia - Siracusa. Descrizione dell’intervento. Il giorno 5 febbraio i bollettini meteomar segnalano un temporaneo miglio- ramento delle condimeteo e quindi possibilità di intervento con il nostro mezzo alle coordinate sopra indicate. L’equipaggio allertato è composto dal sottoscritto Sebastiano Capuccio in qualità di capo-barca, Orazio Bianca motorista e il collega ormeggiatore Luciano Salerno. Il mezzo nautico predisposto alla missione è la m/b “S. Panagia SR 2442”, che dalle informazioni accertate sembra la più idonea al soccorso in quanto più leggera e di minor pescaggio dotata, peraltro, di radar, ecoscandaglio, gps e con un apparato motore di 300 hp. Alle ore 04,00 gli Ormeggiatori di comandata con l’unità “S. Panagia SR 2442” iniziamo la missione partendo dalla Baia di S. Panagia - Siracusa per la destinazione di cui sopra. Velocità di navigazione 14 nodi, temperature e pressioni dei motori: regolari. Ore 07 00 con le prime luci dell’alba, arrivo sottobordo, dove, peraltro è presente il R.re “Duro Augustea” alla “K” a debita distanza (circa 250 metri) per ragioni dì pescaggio. Compiute le dovute osservazioni, necessarie ai conseguenti comportamenti e alle relative azioni da intraprendere, previo scambio di comunicazioni con il comando del Rimorchiatore, ci rechiamo sottobordo della M/N, con l’ausilio dell’ecoscandaglio si tengono monitorati i fondali, per avere un primo contatto con l’equipaggio al fine di concertare, sul piano pratico, le necessarie manovre. Di comune accordo Rimorchiatore e Comando Nave, si preleva dal “Duro Augustea” una braga di acciaio che, voltata In modo sicuro al bìttone di pop- A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 9 pa della nave Partner I, diviene il punto di aggancio per il cavo di rimorchio che noi preleviamo dal rimorchiatore stesso e che stendiamo per circa 250 metri, fino alla nave incagliata. È presente sul luogo la motovedetta CP 2203 del Compartimento Marittimo di Siracusa. Inizio disincaglio ore 07,30. Attesa in zona fino a disincaglio avvenuto: ore 09,20 Alle ore 11,00 comunicateci, via vhf, che la nave è ormai in acque sicure, dirigiamo verso il porto di Siracusa dove alla 14,30, finito in macchina, ormeggiamo la nostra unità. _________________ Essendo l’ormeggio “un servizio di interesse generale atto a garantire nei porti, ove è istituito, la sicurezza della navigazione e dell’approdo”, l’operazione descritta, sotto l’autorevole direzione del Comandante dei porto, risulta coerente con una visione d’insieme della sicurezza e delle emergenze nelle diverse forme in cui essa si presenta. L’opere da noi compiuta, oltre a rispondere a quelle esigenze universalistiche di sicurezza, ha il merito di qualificare il “pubblico” nell’accezione di efficienza, orientato a soddisfare in pieno i bisogni degli utenti, senza obbligare la portualità a subire costi impropri, disservizi, disattenzioni, lunghe attese, inefficienze valorizzando in questo modo il modello organizzativo che caratterizza i nostri scali. Giova infine rimarcare che l’Intervento posto in essere è una testimonianza tangibile della essenzialità degli ormeggiatori nel sistema marittimo-portuale. Essenzialità che non è riconducibile solamente alla fase di accosto della nave (ormeggio/disormeggio), ma va ben al di là Quindi un’importanza non solo commerciale ma anche ambientale e sociale, garantita attraverso la “multifunzionalità” del Gruppo che così concorre alla definizione della politica della sicurezza della navigazione nelle acque portuali e negli specchi acquei adiacenti al porto. Proprio per queste ragioni, come d’altra parte è insito nella nostra funzione, nessun compenso verrà richiesto che non sia il semplice riconoscimento del gasolio consumato per l’intera missione di salvataggio. Simbiosi in mare Diffuso compiacimento per il favorevole esito del disincaglio della motonave ‘Partner I’ avvenuto a Punta delle Formiche, nel mare siracusano, con la partecipazione di uomini e mezzi nautici del Gruppo ormeggiatori dislocato in tale area. Operazione condotta con dovizia di professionalità organizzativa, di regia ed esecutiva, come espresso da una nota che il presidente di Angopi ha indirizzato al comandante della Capitaneria di porto di Siracusa, capitano di vascello (CP) Gaetano Martinez (e per conoscenza, al Comando generale delle Capitanerie di porto e alla Direzione generale del ministero Infrastrutture e trasporti, entrambi di Roma, nonché alla Direzione marittima di Catania). Recita il testo della nota: Stimato Comandante Martinez Siamo venuti a conoscenza della operazione da Lei guidata relativa al disincaglio alla M/N Partner I. Abbiamo molto gradito il suo apprezzamento verso l’opera compiuta dagli Ormeggiatori di Siracusa e, per quanto mi riguarda, vorrei soprattutto manifestarle la mia stima per come ha svolto il suo lavoro di regia per questa delicata situazione, dove, peraltro, in tutta l’operazione, non si è registrato alcun danno a mezzi, uomini e ambiente. Ciò dimostra non solo la grande professionalità del Gruppo e l’efficienza tecnica della Capitaneria di Porto, ma, ancora una volta, l’importanza e l’insostituibilità che assume il Gruppo Ormeggiatori – con uomini qualificati e professionali, mezzi adeguati per l’attività portuale ma di grande versatilità – nel rappresentare un tratto essenziale della generale organizzazione della sicurezza. Egr. Comandante Martinez, ritengo che in questa circostanza a Siracusa si è dimostrato, sul piano concreto, quanto sia preziosa la simbiosi realizzata fra l’operatività del Gruppo, la capacità di regia dell’Autorità marittima e il contributo fattivo dei rimorchiatori. Mi permetto, infine, di far rilevare che la difesa di questa nostra organizzazione dimostra nei fatti un “bene assoluto” per la sicurezza della navigazione e dei porti. Con sincera stima, Cesare Guidi. 10 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 11 L a mossa Ninì Tirabusciò. Come d’uso nei gran-finale dei varieté d’antan la conclusione di una complessa operazione marinaresca effettuata dagli ormeggiatori di Portoferraio ha riportato alla memoria il famoso colpo d’anca, proprio ’ la mossa’ che a inizio Novecento mandava in visibilio gli ammiratori della sciantosa diva trasteverina di varietà Maria Campi, in arte appunto Ninì Tirabusciò, magistralmente riproposta da Monica Vitti in un gustoso film degli anni Settanta. Come in quel malizioso colpo d’anca di tanti decenni fa il colpo indietro della motobarca a Portoferraio esprimeva tutta la soddisfazione, un senso di perfezione per lo ‘spettacolo’ effettuato al meglio; meritevole dunque di un calzante epilogo. Della trama (assai più seria di una scena di varietà) erano stati protagonisti un aliscafo di linea bloccato in mare da un’avaria ai motori, uomini e mezzi nautici del Gruppo Ormeggiatori dell’Isola d’Elba con la regia della Capitaneria di porto di Portoferraio. L’operazione di assistenza e soccorso al traghetto privo di propulsione propria era stata eseguita con molta perizia, con l’ausilio di due motobarche del Gruppo, attraverso il nugolo di imbarcazioni da diporto ormeggiate lungo la rotta tra mare aperto e il cantiere scelto per le necessarie riparazioni. Da tenere presente che l’intervento era avvenuto nella prima decade di maggio 2009, dunque a ridosso dell’assemblea/convegno organizzati da ANGOPI proprio nell’Isola d’Elba, precisamente a Capoliveri e nella stessa Portoferraio, dove tra gli argomenti trattati appariva anche una varietà di considerazioni sui livelli professionali e di organizzazione tecnica della categoria. 12 L’avvenimento è ben sintetizzato dai ringraziamenti inviati l’11 maggio 2009 dalla società armatrice Toremar – Toscana Regionale Marittima alla Capitaneria di porto di Portoferraio, all’ANGOPI e, ovviamente, al Gruppo Ormeggiatori dell’Isola d’Elba per l’intervento in soccorso al traghetto veloce Fabricia. Firmato dall’amministratore delegato della società il testo recita: La TOREMAR S.P.A. desidera esprimere il suo ringraziamento a tutti coloro che, ognuno per le proprie competenze, con professionalità e disponibilità hanno permesso di risolvere l’avaria all’aliscafo Fabricia in tempi brevi, permettendoci di restituire all’utenza Elbana un servizio difficilmente rimpiazzabile. In particolare ringraziamo il lavoro svolto dagli ormeggiatori e barcaioli di Portoferraio che con la solita competenza e disponibilità hanno permesso di portare il mezzo nel cantiere Esaom Cesa. Seguono i saluti, ma qui è bene rimarcarne due significativi particolari, Uno riguarda la professionalità e disponibilità con cui i protagonisti dell’intervento hanno in breve tempo contribuito a ripristinare il servizio del Fabricia: dunque un fattore di pubblica valenza per un traffico marittimo che nel 2008 ho comportato 26.800 operazioni di ormeggio e disormeggio, soprattutto di traghetti (18.300 le operazioni a tutto agosto 2009), effettuate da 21 ormeggiatori-barcaioli, (più un amministrativo), dotati da tre motobarche di cui una abilitata al rimorchio, 7 auto, un camion, 5 scooter e varie bici; il tutto dislocato nelle tre sedi di Portoferraio, Porto Azzurro e Rio Marina-Cavo. La seconda notazione è di taglio più professionale, volta alla competenza con cui l’aliscafo è stato portato al cantiere, privo di propulsione, ma trainato e guidato da due sole motobarche del Gruppo in una sorta di percorso ad ostacoli. Con il che ‘la mossa’ ci stava proprio tutta! A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 13 Levanzo, grazie dell’assistenza! DUE ORMEGGIATORI TRAGGONO DAI GUAI UN DIPORTISTA NEL MARE IN BURRASCA 14 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 15 16 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 17 18 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 19 20 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 21 22 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 23 24 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 25 26 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 27 I due compiacimenti giungono entrambi dall’Ufficio cir- dell’Ufficio marittimo di Pozzuoli che informava della caducondariale marittimo di Pozzuoli. Recano la stessa data ta in mare di un uomo: un ucraino di mezza età, forse colto del 27 aprile 2010 e sono firmati dal medesimo coman- da capogiro o lieve malore. Senza pedere tempo l’ormeggiadante, tenente di vascello (CP) Amedeo Nacarlo. I destinatari tore locale e il collega napoletano uscivano con la motobarsono però diversi: uno è diretto al Gruppo ormeggiatori e ca e in breve tempo raggiungevano il malcapitato che, assai barcaioli del porto di Napoli, l’altro al Gruppo ormeggiatori inesperto di nuoto, annaspava in acqua, distante una quindie barcaioli del porto di Pozzuoli. Anche il testo delle due note cina di metri da terra, spintovi dal vento e dalla corrente. è il medesimo, perché tratta dello stesso argomento; varia Giunti sul posto e affiancatisi all’uomo in mare con la murasoltanto nei nomi dei due protagonisti dell’encomiabile con- ta della motobarca i due ormeggiatori riuscivano con parectributo dato al mittente delle missive. chi sforzi a trarlo a bordo e coprirlo con una provvidenziale Attività di assistenza e supporto ai fini della sicurezza della coperta. Mentre all’ormeggio era in attesa l’autoambulanza navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare diretta all’ospedale per gli accertamenti sanitari del caso. è l’intestazuoine di entrambe le note di compiacimento. Che così proseguono: ‘Si segnala l’ecomiabile contributo fornito dall’ormeggiatore e battelliere Salvatore Testa (del Gruppo di Pozzuoli, mentre il collega del Gruppo di Napoli destinatario della nota di compiacimento è Davide Spinelli, ndr) al personale di questo Ufficio in occasione del soccorso effettuato, in data 17 aprile 2010, ad un civile caduto in mare dalla banchina Emporio del porto di Pozzuoli. L’ormeggiatore ha svolto il proprio lavoro con abnegazione e serietà professionale coadiuvando il personale di questo Ufficio Circondariale Marittimo e dimostrando alto senso del dovere e spirito di sacrificio. Per quanto sopra si esprime il più vivo Compiacimento. Nelle foto: il Golfo di Napoli, da Capo Miseno alla penisola sorrentina, Racconta l’ormeggiatore di Pozzuoli che nel appare dallo spazio al radar (nel porto di Napoli i punti più luminosi tardo pomeriggio di quel giorno era di servizio come sono delle dei moli e delle navi, di cui appaiono le scie nel blu marino, presso il suo Gruppo. Assieme a lui c’era il col- mentre un debole vento disegna la circolazione delle correnti superficialega di Napoli Davide Spinelli, in visita di ami- li); in questa pagina mezzi nautici della flottiglia del Gruppo ormeggiatori e barcaioli del porto di Pozzuoli cizia. Verso le 18 ci fu una comunicazione 28 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 29 passo GRUPPO BARCAIOLI DEL COMPLESSO PORTUALE DI SIRACUSA D Quell’ultimo ue interventi sottolineati da vivi compiacimenti ed apprezzamenti da parte della Capitaneria di porto di Siracusa, entrambi firmati dal Comandante capitano di vascello (CP) Gaetano Martinez, indirizzati a Salvatore Moscuzza nella sua qualità di presidente del Gruppo barcaioli del complesso portuale di Siracusa. Il primo intervento è stato effettuato il 4 agosto 2010, così sintetizzato dal comandante Martinez nella successiva data dell’8 Settembre 2010. Desidero esprimere il più vivo compiacimento ed apprezzamento per la disponibilità, l’elevata professionalità e la non comune perizia marinaresca dimostrata in occasione dell’assistenza prestata al M/p ‘Athidi’ iscritto al nr.85 di Bengasi in data 04 agosto 2010. In quell’occasione, l’Autorità Marittima ha infatti ricevuto un fondamentale appoggio da parte di codesto Gruppo Barcaioli, tramite l’impiego di uomini e mezzi che, in collaborazione con il personale dipendente hanno reso possibile, con celerità e senza alcuna difficoltà, l’assistenza e il recupero del M/p ‘Athidi’, il quale si trovava alla deriva al largo della costa Avolese. Assai più articolata l’informativa: ‘Relazione assistenza intervento del 04/08/2010’, stilata dal presidente del Gruppo barcaioli e diretta alla Capitaneria di Siracusa. Eccone il testo. Comunichiamo che in data 04 c.m. alle ore 13.30 lo scrivente riceveva una chiamata telefonica da Compamare Siracusa con la quale si comunicava l’allertamento immediato di un mezzo nautico idoneo, con equipaggio, per effettuare una urgente operazione di assistenza ad un natante di nazionalità estera che si trovava al largo della città di Avola. Alle ore 13.40 la nostra motobarca ‘Ortigia II’, iscritta al n. 2446 del Compartimento di Siracusa con a bordo l’equipaggio composto dai barcaioli Moscuzza Salvatore e Moscuzza Mario lasciava gli ormeggi del Porto Rifugio di Santa Panagia ed iniziava la navigazione verso il punto nautico segnalato dall’Autorità Marittima. Durante la navigazione verso il natante da assistere il nostro equipaggio rimaneva sempre in contatto con la sala operativa della Capitaneria di Porto di Siracusa e con la motovedetta ‘CP 515’ che si trovava già in prossimità della grossa imbarcazione da assistere. Dopo circa due ore e trenta minuti di navigazione ad una velocità media di 9 miglia, l’equipaggio giungeva in prossimità del natante che risultava privo di equipaggio ma comunque in condizioni normali di galleggiamento. Dopo aver affiancato il natante, salivamo a bordo per agganciare con idonei cavi da rimorchio il grosso peschereccio (stazza circa 35 tonn.), evitando, quindi, la deriva dello stesso. Alle ore l7.00 l’Autorità Marittima via radio dava disposizioni per effettuare il rimorchio del peschereccio verso il Porto Rifugio della Baia di Santa Panagia. Controllati i cavi e gli agganci di entrambi í mezzi nautici si dava inizio all’operazione di rimorchio. Alle ore 20.00 le condizioni meteo-marine subivano un improvviso peggioramento con forte vento da NE e, quindi, con onde che creavano grosse difficoltà al normale svolgimento del rimorchio. Si provvedeva quindi, con l’ausilio della 30 nostra m/b ‘Tiche SR 2226’, con a bordo i barcaioli Miraglia Rosario e Moscuzza Francesco, preventivamente avvisati via VHF, al rinforzo dei cavi di rimorchio per evitare danni ad entrambe le imbarcazioni ed ai nostri equipaggi. Il rimorchio, nonostante il buio e le difficoltà venutosi a creare a causa del peggioramento delle condizioni meteo-marine, veniva completato in sicurezza e senza alcun danno a cose e persone con l’arrivo a Santa Panagia alle ore 21.30. Il peschereccio di nazionalità estera denominato ‘Athidi’ riportato al n. 85 di Bengasi, senza propulsione autonoma e senza equipaggio veniva posto all’ormeggio all’interno del Porto Rifugio di Santa Panagia. Si dà atto che durante tutte le operazioni il nostro personale e le motobarche ‘Ortigia II SR 2446’ e ‘Tiche SR 2226’ sono stati assistiti via VHF dal personale della Sezione Staccata della Capitaneria di Porto di Siracusa stazionate presso il Porto Rifugio della Baia di Santa Panagia. Quanto sopra per opportuna conoscenza ed informazione. Il secondo intervento effettuato dai barcaioli del Gruppo di Siracusa è avvenuto il 15 ottobre 2010, anch’esso segnalata dal comandante della Capitaneria con lettera di elogio datata 11 novembre 2010 con argomento: Operazioni di assistenza per il recupero di marittimo infortunato dalla M/c ‘Erria Julie’ che transitava nelle acque antistanti la Baia di S. Panagia, avvenuto in data 15 ottobre u.s. Recita il testo della lettera: Desidero esprimere il più vivo compia-cimento ed apprezzamento per la disponibilità, e la grande professionalità, in occasione dell’assistenza prestata alla Motocisterna in argomento, dal personale di codesta Società Cooperativa. In quell’occasione, quest’Autorità Marittima ha infatti ricevuto un fondamentale appoggio da parte di questo Gruppo Barcaioli, tramite l’impiego di uomini e mezzi che, in collaborazione con il personale dipendente, hanno reso possibile l’assistenza ed il recupero del marittimo infortunato dalla nave che si trovava nelle acque antistanti questo Compartimento Marittimo. In tale frangente c’era un particolare che differenziava quel genere d’intervento ormai considerato di routine dai barcaioli siracusani, data la relativa frequenza dei trasferimenti a terra di marittimi ammalati o infortunati da navi in transito per cure urgenti. La differenza, anzi le difficoltà incontrate dagli uomini del Gruppo erano dipese dal mare mosso, dalla conformazione logistica della nave e dalla stazza dell’infortunato: in questo caso, ‘stazza lorda’, considerata la gran mole del ferito la cui gamba spezzata in più punti imponeva gran garbo al trasbordo. La motobarca ‘Aretusa’, inviata tempestivamente dal Gruppo non appena ricevuta la segnalazione della Capitaneria di porto, si era affiancata non senza difficoltà alla nave al traverso, la chimichiera di bandiera maltese ‘Erria Julie’ (foto sotto), 100 metri di lunghezza, in sosta a circa 2 miglia dalla costa, onde permettere il trasbordo del marittimo. Nave che però disponeva di passerelle troppo esigue per il passaggio della barella sulla quale giaceva imbragato il ferito, di imponente mole e statura. Comunque, l’abilità dei due barcaioli del Gruppo - qui, nel gioco delle onde, in veste di valenti portantini - riuscivano a compiere l’atto del conclusivo, assai difficile passo tra la biscaglina della chimichiera e la poppa della motobarca, allestita anche apposta per ricoverare barelle. Poi, il rapido rientro e il trasferimento dell’infortunato sull’autoambulanza in attesa di trasportarlo in ospedale. A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 31 COMPIACIMENTI AL GRUPPO ORMEGGIATORI E BARCAIOLI DEL PORTO DI POZZUOLI Perizia tra le I fatti si riferiscono allo scorso 27 maggio, quando l’Autorità marittima di Pozzuoli richiese un soccorso in mare al locale Gruppo ormeggiatori e battellieri. Essendo di guardia solamente due ormeggiatori il capo gruppo richiese una persona esperta di rinforzo, che fu prontamente concessa. Fu così che avvenne l’intervento di soccorso a un’imbarcazione rimasta priva di corrente elettrica nella zona di Capo Miseno, in prossimità della coltivazione di cozze, traendo in salvo i suoi occupanti. L’azione fu eseguita dal nostromo del porto maresciallo Antonio Petrizzo insieme al capo gruppo Aniello Di Bonito.Essi raggiunsero l’imbarcazione, che, a causa del black-out, era in balia della forte corrente e delle onde causate dai frequenti traghetti in transito. Vista l’impossibilità di utilizzare l’ancora, data la profondità eccessiva, fu tentato di lanciare una cima, ma la corda si andò a incastrare nell’elica di sinistra della motobarca del Gruppo ormeggiatori e battellieri di Pozzuoli, vanificando il tentativo. A questo punto il maresciallo, utilizzando il mezzomarinaio, recuperò la cima, che fu poi legata a poppa. Questa e altre manovre erano rese particolarmente difficili dalle onde, ma la perizia del nostromo del porto e del capo gruppo ebbe buona riuscita. Nonostante l’avverso stato del mare fu quindi possibile schivare gli stralli d’acciaio delle cozze, consentendo, dopo tre ore, un sicuro rientro in porto, anche se con un solo motore. Di seguito la nota di apprezzamento che il comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Pozzuoli, tenente di vascello (CP) Caterina Piccirilli, ha indirizzato in data 4 agosto 2011 al Gruppo ormeggiatori e battellieri del porto, nella figura del suo capo gruppo, e all’Associazione nazionale ANGOPI per conoscenza. 32 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 argomento: Attività di assistenza e supporto ai fini della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare nota di compiacimento intervento effettuato in data 27.05.2011 Si ritiene opportuno sottolineare il significativo contributo fornito dagli ormeggiatori e battellieri del porto di Pozzuoli in relazione all’assistenza ed al supporto fornito al personale di quest’Ufficio per il recupero di una imbarcazione alla deriva con problemi al motore, e la messa in sicurezza degli occupanti della stessa. Tale attività ha messo in evidenza il senso del dovere civico ed il coraggio che contraddistingue senza alcuna differenza tutto il personale del Gruppo Ormeggiatori e Battellieri e che ha suscitato il vivo apprezzamento da parte delle persone tratte in salvo. In particolare per questo intervento si è contraddistinto lo spirito di iniziativa e di abnegazione del Capo gruppo Sig. DI BONITO Aniello che, in collaborazione con il nostromo del porto di Pozzuoli C°1ˆ cl. Np. PETRIZZO Antonio che ha portato a termine l’intervento dimostrando prontezza di agire nonché alta competenza marinaresca ed estrema serietà professionale. IL COMANDANTE T.V. (CP) Caterina PICCIRILLI Nelle foto. Pagina precedente, i protagonisti del soccorso in mare: il nostromo del porto di Pozzuoli Capo 1ˆ cl. Np. Petruzzo Antonio 8° (a ds. sulla motobarca) e il capo gruppo degli ormeggiatori/barcaioli di Pozzuoli, Di Bonito Aniello. Qui sopra: ancora il capo gruppo in veste operativa davanti all’imbarcazione recuperata. In copertina: elaborazione di un particolare della carta Golfo di Napoli, pubblicata nel 1764 dall’incisore Joseph Roux, autore della Recueil des principaux plans des ports et rades de la Mer Méditerranée. A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 33 34 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 ORMEGGIATORI IMPEGNATI NEL RECUPERO DI UN AEREO ULTRALEGGERO Ammaraggio di fortuna al I largo di Tor del Sale l Canale di Piombino come pista di atterraggio, o meglio di ammaraggio forzato. L’inconsueto e per fortuna finito bene accidente è avvenuto il 28 agosto 2011 al largo di Tor del Sale. Dove gli ormeggiatori-barcaioli del Gruppo di Piombino si sono recati con propria motobarca. Insieme ad altre organizzazioni di soccorso, gli uomini del Gruppo si sono adoperati per portare il loro aiuto al pilota e al passeggero i due aviatori protagonisti dello spettacolare ammaraggio dell’aereo ultraleggero finito in difficoltà a causa del mancato funzionamento del carrello d’atterraggio. Gli ormeggiatori, a bordo della propria imbarcazione ‘Cerboli’, assieme alla motovedetta dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Piombino, e ai battelli dei carabinieri e dei vigili del fuoco hanno provveduto a sgomberare lo specchio di mare davanti alla centrale Enel di Tor del Sale e, in un secondo momento, a recuperare il velivolo che aveva effettuato l’ammaraggio di fortuna. Costatata l’assenza di qualsiasi traccia di inquinamento o sversamento a mare, sempre con il supporto degli ormeggiatori, è stato possibile passare una cima sull’aereo e rimorchiarlo a riva, senza che né il pilota né l’altro passeggero riportassero danni. In seguito, l’ultraleggero, opportunamente imbracato, è stato issato dalla gru a terra. Ovviamente, del fatto si sono interessati i maniera più che considerevole i media, che hanno titolato con gran evidenza il fatto, come mostrato qui a lato. A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 35 Le foto relative al recupero dell’aereo sono tratte dai siti internet de Il Tirreno e La Nazione. Nella foto in basso: uno scorcio di Tor del Sale. Di seguito la nota di apprezzamento, datata 30 agosto 2011, che il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Piombino ha indirizzato al Gruppo ormeggiatori tramite il suo capo gruppo Ciro Ascione. ARGOMENTO: SOCCORSO AD AEREO AMMARATO (TOR DEL SALE, 28 AGOSTO 2011) Gentilissimo Capo Gruppo, volevo ringraziarLa per il generoso intervento e segnalarLe l’eccezionale impegno e la professionalità dimostrata dagli ormeggiatori di Piombino imbarcati sulla vostra motobarca “CERBOLI” (PALOMBELLA Saverio, DONATO Giovanni), che ha contribuito non poco al buon esito dell’operazione SAR aereo svoltasi nelle acque antistanti Tor del Sale e che si è conclusa con il salvataggio di due persone. Durante tutta l’operazione SAR, il personale ormeggiatore intervenuto ha evidenziato elevatissime doti di perizia marinaresca contribuendo significativamente, una volta conclusa la fase di soccorso, ad un delicatissimo intervento di alaggio in banchina dell’aeromobile, avvenuto nella massima sicurezza. Per quanto sopra, Le giungano graditi i sensi della mia sincera riconoscenza ed i miei più cordiali saluti. IL COMANDANTE T.V. (CP) Alessandro RUSSO 36 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 37 RINTUZZATA LA MINACCIA DEL FORTUNALE ABBATTUTOSI SU GENOVA Capacità genovesi tecniche - operative L a comunicazione del Reparto operativo della Direzione marittima di Genova firmato dall’ammiraglio ispettore (CP) Felicio Angrisano è stata inviata ai servizi tecnico nautici del porto (Corporazione piloti, Rimorchiatori Riuniti, Gruppo Antichi ormeggiatori) in data 21 dicembre 2011. E per conoscenza è stata pure inviata a: Autorità portuale di Genova, Assoagenti, Federagenti, Assorimorchiatori, Federimorchiatori, Fedepiloti, Confitarma, Assoporti, Angopi; così come, per estensione di copia, a Roma ha raggiunto il Comando generale del Corpo della Capitanerie di porto e la Direzione generale Porti. Oggetto della comunicazione era la mareggiata che il 16 dicembre 2011 era avvenuta nel Mar Ligure. Questo il testo della nota. Lo corso 16 dicembre, le coste liguri sono state interessate da una forte mareggiata che ha flagellato, per l’intera giornata, anche il porto di Genova. In previsione delle avverse condizioni meteo marine, questa Capitaneria di porto aveva provveduto ad allertare tutti gli Enti/Organismi interessati, richiedendo di elevare al massimo il livello di attenzione. Puntualmente il cattivo tempo si è abbattuto con forza, creando, in particolar modo in ambito portuale, alcune criticità che sono state risolte, senza sfociare in situazione di pericolo, grazia alla sinergica azione di tutti gli operatori. Vi giunga pertanto, il mio sincero, convinto ringraziamento per avere, una volta di più, confermato capacità tecnico-operative in grado di rispondere efficacemente e prontamente, anche nelle peggiori difficoltà, alle diverse 38 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 situazioni di criticità, operando senza riserva in pieno coordinamento di questa Autorità Marittima. La prontezza di risposta e l’efficacia degli interventi dimostrati nella circostanza di cui trattasi sono frutto consolidato del quotidiano impegno, capace di garantire la sicurezza della navigazione portuale, assicurando costantemente quel presidio d’intervento che permetta all’Autorità Marittima quelle determinazioni che - altrimenti – non potrebbero essere assunte per lo sviluppo dei traffici marittimo-portuali. E di questo vi sono grato. IL DIRETTORE MARITTIMO A.I. (CP) Felicio ANGRISANO Nelle foto: sopra: condimeteo alle h. 09.00 del 27.02.2012 (courtesy SAT24); sotto: Boccadasse, rione di Genova tra i più caratteristici sotto la furia del mare (Foto: Andrea – Stazione di Quezzi – quezzimeteo.altervista); nella pagina precedente: il porto verso ponente il 16.12.2011 (Foto: spazio forum.net). A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 39 40 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 PROVA DI FORZA TRA I SERVIZI TECNICO NAUTICI E LE RAFFICHE DELLA BORA Plauso agli ormeggiatori sotto il “forte e gelido vento” M eteorologicamente parlando, non è che a Trieste l’inizio di febbraio 2012 fosse stato quieto. Anzi, era talmente burrascoso da far chiudere il porto per l’intera giornata, soprattutto per l’imperversare della bora, che, controllate dal radar della Capitaneria di porto giuliana, aveva costretto a fermarsi alla fonda in rada sette navi, con altre tre all’altezza della penisola di Salvore (il punto più occidentale dell’Istria - ovvero il limite più meridionale del Golfo di Trieste - di fronte alle ravvicinate lagune di Grado e di Marano e dove nel 1177 i veneziani colsero la loro più gloriosa vittoria nella battaglia navale contro Ottone, figlio di Federico Barbarossa, celebrata dal celeberrimo quadro di Domenico Tintoretto). Dunque, protagonista di quel primo febbraio 2012 fu la bora, le cui violente raffiche raggiungevano picchi di 120 km/h, registrati dalle 15 alle 16 pomeridiane. Ora in cui (15.47) Kristian di ‘MarineTraffic.com’ scattò la fotografia qui sopra riprodotta. Foto che sintetizza quanto poi riferito dal capitano E. I. Peter, comandante dell’inquadrata nave portacontainer ‘CMA CGM Ravel’ nella sua comunicazione redatta in lingua inglese via telefax, datata giovedì 2 febbraio e inviata a Carlo Scapini, titolare dell’agenzia marittima Scamar srl di Trieste, alla quale l’unità era affidata nel porto giuliano. Con oggetto: piloti, rimorchiatori e ormeggiatori di Trieste. A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 41 Scrive il comandante che il giorno precedente, ossia l’1 febbraio, dalla nave avevano chiamato sul canale 14 VHF per informare di una temibile emergenza, poiché avendo rotto alcuni cavi d’ormeggio l’unità (73.059 tonnellate di stazza lorda per 300 metri di lunghezza, dunque tutt’altro che un fuscello) stata allontanandosi dalla banchina; poi precisava di essere stato piacevolmente sorpreso dell’istantanea risposta da parte della Stazione piloti. I quali piloti avevano risposto immediatamente e gli avevano chiesto di tenere lo scalandrone abbassato. Mentre quasi subito il comandante aveva visto due rimorchiatori lasciare il proprio ormeggio e approssimarsi alla nave. Specificava che nel volgere di pochi minuti, il personale degli ormeggiatori era vicino alla nave e il pilota capitano Fasanaro era a bordo. E che in breve tempo i rimorchiatori Vega e Deneb spingevano indietro la nave verso la banchina. Per il comandante Peter correva però l’obbligo di ringraziare in maniera speciale i tre ormeggiatori inviati dal Gruppo (Marco Bevilacqua, Andrea Hering, Paolo Kolaric) per il loro coraggio nello stare, come scritto nell’informativa inviata all’agenzia marittima: ‘in tale forte e gelido vento sul bordo della banchina per raccogliere i cavi della nave”. Ma pure uno speciale ringraziamento era diretto al comandante Fasanaro, per il suo andirivieni dal ponte ai salpacavi di poppa allo scopo di coordinare la squadra degli ormeggiatori con l’equipaggio della nave. Il comandante della Ravel riteneva, pertanto, che la pronta risposta dei servizi tecnico nautici del porto di Trieste e il loro pieno sforzo avevano certamente fatto la differenza nel tenere la nave in sicurezza. Quindi: “Gentilmente voglia trasmettere al Terminal e al Comandante del porto il mio personale pieno apprezzamento per il loro eccellente servizio”. La foto di copertina e la qui sottostante sono di Giovanni Montenero – dal sito internet: Bora.la 42 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 43 IMBARCAZIONE DA DIPORTO IN PANNE TRA MARE AGITATO E GRAN TRAFFICO Al rodeo con le navi traghetto L a nota è stata inviata dalla Capitaneria di porto - Guardia costiera nonché Direzione marittima di Reggio Calabria l’8 marzo 2012 ed è firmata dal suo comandante, capitano di vascello (CP) Gaetano Martinez. È indirizzata al Gruppo ormeggiatori del porto di Villa San Giovanni e, per conoscenza, all’Ufficio locale marittimo della medesima località. Si riferisce a una operazione di soccorso in mare eseguito dagli ormeggiatori nel porto calabrese, ‘ponte’ marittimo del traffico merci e passeggeri tra il continente e la Sicilia. Eccone il testo. ARGOMENTO: Intervento di assistenza in mare ad unità da diporto in data 26.02.12 nel porto di Villa San Giovanni. 1. In data 26 febbraio u.s. codesto sodalizio è stato interessato in una attività di assistenza in mare all’unità da diporto denominata “Vulcano” SA2543/D, alla deriva nello specchio acqueo antistante il porto di Villa San Giovanni, a causa di una avaria ai motori. L’operazione condotta, altresì, in presenza di condizioni meteo-marine non favorevoli, è stata esitata con il sicuro ormeggio della predetta unità. 2. Per quanto precede, si partecipa a codesto Gruppo espressione di vivo compiacimento per l’attività svolta che ha consentito di scongiurare sia pericoli per l’incolumità degli occupanti dell’unità in difficoltà che per la sicurezza della navigazione in una zona di mare altamente sensibile. Il tutto ha evidenziato la prontezza operativa della propria organizzazione e le qualità professionali del personale intervenuto, in armonia ai principi ed alle norme che disciplinano il servizio. IL DIRETTORE MARITTIMO C.V. (CP) Gaetano MARTINEZ Giovanni Bellantoni, capogruppo degli ormeggiatori del porto di Villa San Giovanni, ribadisce quanto scritto nella suesposta nota. “In effetti il nostro intervento si era svolto in condizioni di notevole maltempo, con mare forza 5 - 6. La barca da diporto, sulla quale si trovavano tre persone, proveniva da Salerno ed era diretta a Cetraro. Il caso ha voluto che il motore andasse in panne proprio qui a Villa San Giovanni dove la navigazione sullo Stretto è più intensa, con punte di soli dieci minuti tra un traghetto in manovra e l’altro. Comunque, con il traffico marittimo opportunamente bloccato, abbiamo subito inviato sul posto una motobarca del Gruppo con due ormeggiatori a bordo che, nonostante il mare agitato, sono riusciti ad agganciare l’imbarcazione da diporto in difficoltà e a trainarla verso un ormeggio sicuro. Tutto questo con l’appoggio e la regia dell’Autorità marittima, anch’essa immediatamente intervenuta”. Ciò in risposta a dei principi ritenuti essenziali dal capogruppo e indicati nella relazione dell’avvenimento inviata all’Autorità marittima. Ossia: “l’obbligo di annoverare figure professionali, qualificate ed aggiornate nel modo più elevato possibile, per aumentare la qualità del servizio nell’intero ambito portuale e nelle più impreviste fattispecie d’intervento; il dovere di contribuire ad innalzare il gradiente di sicurezza che uno scalo marittimo deve offrire a tutti gli utenti e gli operatori. L’esperienza c’insegna che la base di una buona gestione della sicurezza e del felice esito del risultato finale sono l’impegno, la competenza, le attitudini e l’organizzazione a tutti i livelli”. Il capogruppo Bellantoni conclude la sua relazione affermando che: “In ragione di quanto sopra esposto e in funzione del ‘carattere sociale’ che il soddisfacimento delle esigenze di pubblico interesse impone ad una attività come la nostra, riteniamo che gli interventi straordinari - come quello sopra descritto, segnalato con nota del 20 febbraio u.s. - ricadano nella gamma dei compiti d’attività pubblica cui il Gruppo in maniera esclusiva è preposto. Proprio per queste ragioni nessun compenso verrà richiesto per l’intervento effettuato”. 44 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 45 COMPIACIMENTI DELLA CAPITANERIA DI PORTO AI SERVIZI TECNICO NAUTICI La sicurezza nella cooperazione F irmata dal comandante, contrammiraglio (CP) Antonio Basile, il mittente della lettera di compiacimento è la Capitaneria di porto di Trieste, più precisamente il Servizio sicurezza della navigazione e portuale - Sezione tecnica sicurezza e difesa portuale. La missiva è datata 2 marzo 2012 ed è stata trasmessa a ognuno dei tre servizi tecnico nautici dello scalo marittimo giuliano: ai piloti della Corporazione del Golfo di Trieste, alla società dei rimorchiatori Tripmare e al Gruppo ormeggiatori del Porto. A ciascuno di questi, ricordandone la collaborazione - assidua e virtuosa - con la Capitaneria stessa sul fronte della sicurezza, esprime il proprio apprezzamento per il comportamento di tali servizi durante condizioni meteomarine particolarmente ostili, prolungatesi per diversi giorni a inizio 2012. Questo il testo della lettera. È indubbio il continuo, assiduo e virtuoso sforzo di cooperazione con questo Comando, ai fini di garantire la sicurezza della navigazione, della manovra e dell’ormeggio, che gli operatori di codesti servizi tecnico nautici profondono durante l’attività ordinaria, ma anche a fronte di situazioni meteo marine difficili o, addirittura proibitive. La risposta immediata, professionale ed accurata da parte di tutto il personale è stata tangibile nel recente periodo di circa due settimane, durante il quale una tempesta di bora ha imperversato sul litorale giuliano, che ha portato alla soluzione di situazioni di pericolo per navi, ed equipaggi, ormeggiate nel porto di Trieste. Nell’apprezzare lo sforzo compiuto da tutto il personale che ha operato, durante le prolungate condizioni meteo marine avverse, con spirito di sacrificio e sprezzo del pericolo, si esprime il più ampio compiacimento di questa Capitaneria di Porto per i proficui risultati ottenuti. IL COMANDANTE Contrammiraglio (CP) Antonio BASILE 46 A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 Bora e altre condizioni meteo marine avverse a Trieste fissate in alcune fotografie e artisticamente sceneggiate su ironiche cartoline illustrate d’epoca dagli artisti, Cesare Polli (Molo Giuseppina, c.1904), Giuseppe Petronio (Piazza Unità, c.1920), Melanton (Antonio Mele – Serie Carabinieri 2003). (Foto e illustrazioni dai siti: meteoweb.eu; stilealfaromeo.forumfree.it; adnkronos.com; dieci settanta.com; fotografieitalia.it; mister kappa; Mauro Catteloni Photography; canonclubitalia.com). A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012 47