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I quaderni di a cura di alberto mucci L’uso della telefonia tramite Internet uove sfide attendono le società di telecomunicazioni, sfide legate ai molteplici utilizzi di Internet e alla messa a punto di nuovi prodotti per l’operatore famiglia e per l’operatore impresa. I cambiamenti sono profondi e continui. Con un microfono collegato ad un Pc è stato possibile rompere antiche barriere e collegarsi a viva voce con tutto il mondo con il costo di una telefonata urbana. Con l’aggiunta di una web camera si è poi concretizzata la possibilità di dare vita a video-conferenze, senza barriere tecniche. E con costi contenuti. Ancora un passo: con un adattatore possiamo connettere alla rete Internet non solo il PC ma anche il telefono e la TV. Il vantaggio è evidente per l’utente famiglia (costo ridotto della telefonata) e in maniera marcata per l’utente impresa (basti pensare alla possibilità oggi N conseguita di telefonare tramite Internet con tutti gli interlocutori, esterni e interni all’impresa, con marcate riduzioni dei costi di comunicazione). Di fronte a questo scenario in continuo aggiornamento tecnologico e funzionale, le imprese di telecomunicazione sono pungolate a “rimboccarsi le maniche”, offrendo nuovi servizi, sviluppando in particolare l’utilizzo della “banda larga”, strumento fondamentale per creare domanda aggiuntiva su un mercato che, comunque lo si valuti, è in continua evoluzione. Media Duemila, attraverso l’intervento di esperti e operatori, lancia un documentato messaggio di fiducia: i metodi di comunicazione cambieranno, miglioreranno le esigenze dell’utente finale, determinando sviluppo del Paese e delle infrastrutture. È fondamentale, però, che le imprese del settore colgano tutte le occasioni per stare “al passo” con le incessanti mutazioni. Supplemento al numero 229 di settembre 2005 di Indice Le tre facce della telefonia su Internet Le soluzioni per l’offerta di servizi di Voice over IP “Mobile VoIP”: la voce a pacchetto in ambito radiomobile VoIP ed Operatori Broadband: opportunità ed evoluzioni Tecniche multiservizio per Voice over IP Tecniche Wireless VoIP Voice over IP: una opportunità per la Pubblica Amministrazione Le problematiche normative e regolamentari del VoIP 61 63 68 77 80 83 86 90 Il quaderno di Telèma è stato realizzato dalla Fondazione Ugo Bordoni (Presidente il Prof. Giordano Bruno Guerri, Direttore Generale il Consigliere Guido Salerno, Direttore delle Ricerche l’ing. Mario Frullone). Coordinatori del Quaderno l’ing. Francesco Matera e l’ing. Guido Riva. Hanno collaborato: Maurizio Dècina, Politecnico di Milano; Cristian Cocozza, Gianluca Gritella, Maurizio Siviero TLABS; Valerio Zingarelli; Paolo Tavazzani, Fastweb; Rocco Capra, Giuseppe Brevi, Alcatel Italia; Carlo Colaianni, Ericsson; Emilio Frezza, CNIPA. Sono usciti nel 2004/2005: La larga banda si diffonde, cambia la vita della gente aprile I campi elettromagnetici non sono più “sconosciuti” maggio Anche l’Italia si dota di un organismo che certifica la sicurezza informatica giugno Il digitale terrestre accende i motori luglio-agosto Una sfida dell’Europa a 25: la molteplicità delle traduzioni settembre Infomobilità: si può viaggiare rimanendo sempre informati ottobre Il controllo dell’ambiente si attua mettendo a punto reti efficienti novembre Televisione e telefonini quale integrazione? dic. 2004-gennaio Agire digitale. Più banda larga; più servizi febbraio La tv digitale porta nuovi servizi nelle famiglie marzo Ci avviciniamo al 4G: la convergenza delle tecnologie digitali aprile Dall’intelligenza artificiale alla vita artificiale maggio Le nano e micro tecnologie nella realtà dell’Italia 2000 giugno 2004 2004 2004 2004 2004 2004 2004 2005 2005 2005 2005 2005 2005 Le tre facce della telefonia su Internet P er capire il fenomeno della “voce su protocollo Internet”, VoIP – Voice over IP, e cioè dell’impatto della tecnologia di Internet sulla telefonia, si può fare riferimento a tre diversi aspetti. Le tre facce della telefonia su Internet servono per illustrare i segmenti di mercato a cui questa tecnologia dirompente s’indirizza e le prospettive della sua diffusione. La prima faccia è quella degli “Internet Phones”, i telefoni Internet, e guarda al mercato della telefonia su Internet tramite terminali di calcolo personale, lap-top e desk-top, connessi alla Rete con collegamenti fissi (LAN – Local Area Network, DSL – Digital Subscriber Line, ecc.). La telefonia su Internet è stata progettata proprio per questo scenario “finale”, in altre parole tutti i dispositivi terminali del futuro si affacciano a Internet con funzioni native di calcolo e comunicazione: per la telefonia lo standard sorgente è il VoIP. Le applicazioni telefoniche per comunicazioni tra personal computer si stanno diffondendo con enorme velocità. Basta citare la diffusione dell’applicazione Skype di telefonia “peer-to-peer”, che utilizza un protocollo proprietario, e il recente annuncio di Microsoft, sull’introduzione del Live Communications Server per servizi di telefonia VoIP basati sul protocollo SIP (Session Initiation Protocol), standard di riferimento mondiale nel settore. La strategia di Microsoft è tenace e lungimirante nella focalizzazione sull’utente: l’identità digitale tramite il sistema Passport, l’Active Directory per l’archivio degli indirizzi, il Window Media Center per i servizi televisivi, il Live Communications Server per i servizi telefonici. Il protocollo telefonico impiegato da Skype è proprietario, ma adotta il recente standard di crittografia AES (Advanced Encryption Standard) con chiavi fino a 256 bit. A fine maggio 2005 i clienti di Skype sono quasi 40 milioni, mentre il software peer-to-peer è stato scaricato da oltre 100 milioni di utilizzatori. Nel settore della telefonia su Internet si stanno costituendo nuove figure d’operatori telefonici, che possiamo classificare come ASP, Application Service Provider. La garanzia di qualità del servizio telefonico in tempo reale dovrà essere offerta tramite accordi con gli operatori delle grandi dorsali di trasporto (i backbone Le tre facce della telefonia su Internet. Settembre 2005 61 Le tre facce della telefonia su Internet IP), i cosiddetti ISP, Internet Service Provider. La seconda faccia riguarda invece i “Carrier Phones”, i telefoni fissi convenzionali, quelli delle case, degli uffici e degli alberghi: i telefoni grigi, gli ISDN – Integrated Services Digital Network, ecc.. In questo caso la telefonia nativa non è basata su Internet e l’accesso stesso alla rete pubblica o privata è di tipo tradizionale. La conversione nella tecnologia Internet è realizzata a valle delle infrastrutture di telefonia tradizionale, tramite i dispositivi “media gateway”, che possono essere piazzati all’ingresso delle abitazioni e degli uffici, oppure alla frontiera tra reti telefoniche tradizionali e rete Internet. I media gateway svolgono le funzioni di conversione dei segnali telefonici dal formato “legacy” a divisione di tempo, al formato con pacchetti di tipo IP. In questo settore di mercato ricadono le iniziative di Next Generation Network, NGN, di trasformazione progressiva delle infrastrutture delle reti telefoniche tradizionali verso reti innovative realizzate con tecnologia IP. La trasformazione avverrà in molto tempo, probabilmente fino a dieci anni da oggi, e durante tutto questo periodo la vecchia rete dovrà interoperare con la nuova. L’operatore inglese BT chiama la sua rete convergente: 21st Century Network (21CN). Tutti i grandi gestori di telefonia fissa del mondo stanno accuratamente valutando e programmando la transizione verso la tecnologia unificante basata sul protocollo IP. Anche in Italia ci sono realizzazioni pioneristiche delle NGN: a partire dal 2000 Fastweb ha costruito la sua rete NGN interamente su tecnologia IP, mentre Telecom Italia ha completato l’anno scorso la trasformazione con tecnologia IP della sua rete telefonica fissa interdistrettuale iniziata nel 2001. Oggi tutte le chiamate telefoniche italiane a lunga distanza sono trasportate su un backbone a larga banda che impiega il protocollo IP nella versione MPLS (Multi Protocol Label Switching) che permette di con- 62 trollare accuratamente la qualità del servizio telefonico. La terza faccia, forse la più eccitante, riguarda i “Wireless Internet Phones”, i telefonini per Internet. Come nel caso degli Internet Phones, la voce entra ed esce dal terminale telefonico trattata con la tecnologia Internet, che è quindi nativa, basata sugli standard VoIP e SIP. I collegamenti sono però via radio, senza fili, e utilizzano le tecnologie Wi-Fi, Wireless-Fidelity. Si prospetta la diffusione sul mercato, sia di telefonini Wi-Fi per applicazioni VoIP verso altri telefoni Internet, sia di telefonini “dual-mode”, che offrono alternativamente connessioni telefoniche cellulari (GSM, GPRS, EDGE e UMTS) e connessioni VoIP su Wi-Fi. L’introduzione dei telefonini dual-mode ha un impatto stravolgente, non solo sul mercato della telefonia mobile, ma soprattutto su quello della telefonia fissa convergente su protocollo Internet. Per capire il fenomeno basta osservare che nel 7080% dei casi le chiamate telefoniche sono originate in ambienti chiusi (in-door), sia nelle abitazioni, sia negli uffici. Il 30% delle chiamate originate in-door proviene dai cellulari. I telefonini dual-mode con la copertura radio offerta da Wi-Fi negli ambienti chiusi permettono di instradare le chiamate originate con modalità VoIP attraverso le connessioni DSL delle case e i collegamenti fissi di giunzione con le infrastrutture aziendali. L’elemento di rete che gestisce il controllo delle chiamate prende il nome di SIP Proxy Server, è basato sullo standard SIP ed è l’elemento chiave delle nuove architetture di reti convergenti, in quanto provvede all’interconnessione “seamless” tra elementi di rete eterogenei, basi di dati contenenti i profili dei clienti e piattaforme aperte di esecuzione di applicazioni a valore aggiunto. La tecnologia VoIP realizzata tramite Wi-Fi fornisce alle infrastrutture di telecomunicazioni fisse e convergenti su protocollo IP un formidabile nuovo strumento per competere con la telefonia cellulare. Prof. Maurizio Dècina Politecnico di Milano I quaderni di L’uso della telefonia tramite Internet Le soluzioni per l’offerta di servizi di Voice over IP a rapida crescita delle connessioni Broadband che si sta verificando in Italia e nel mondo e che ha avuto, sino ad oggi, il fast internet come driver esclusivo per il mondo consumer e in parte anche per il business, sta oggi inducendo lo sviluppo e la diffusione di una serie di nuovi servizi, resi possibili dalle nuove architetture di rete IP (Internet Protocol) sulle quali è possibile integrare il trasporto e l’erogazione di applicazioni di vario genere. La Voice over IP (VoIP) è una di queste applicazioni e il numero di nuove offerte di fonia basate su questa tecnologia negli ultimi due anni ha subito una notevole crescita. In particolare nel mercato Consumer, la tecnologia VoIP introdotta dapprima da operatori “ISP like” come strumento di toll by-pass sulle chiamate internazionali e long distance, si è sviluppata al punto da indurre i Carriers tradizionali ad appropriarsene e a fare evolvere le proprie infrastrutture e servizi introducendo offerte integrate “Double Play” e “Triple play” (voce, video, dati). Le offerte VoIP sono ormai presenti in tutti i principali mercati mondiali (USA, Asia e Europa), da parte non solo di new comers, ma anche di operatori tradizionali, e presentano tassi di crescita giustificati da alcuni fattori abilitanti: 쩦 la maggiore diffusione di accessi a larga banda (xDSL, Cavo, fibra...) si sta rilevando essere un elemento chiave per l’introduzione della VoIP come servizio incrementale al Fast Internet. Le offerte Broadband flat costituiscono di fatto la base clienti per il VoIP, che a sua volta si rivela essere un importante incentivo all’acquisizione di accessi broadband; 쩦 la convergenza verso architetture all-IP realizzata anche tramite l’adozione di standard mondiali che si vanno consolidando sia a livello architetturale che protocollare porta con sé la pos- L Settembre 2005 sibilità di sviluppare nuove tipologie di servizi, abilita una progressiva integrazione fisso-mobile e consente di razionalizzare i costi; 쩦 l’industrializzazione di nuovi terminali (IP-Phone, PDA, WiFi phones), di adattatori e residential gateway sta “liberando” il VoIP dal PC portandolo sul telefono; Di fatto il VoIP negli ultimi anni ha esteso il suo campo di utilizzo dal backbone all’accesso e ai terminali, abilitando l’integrazione voce-dati dal punto di vista del trasporto e della convergenza dei servizi (es. fisso/mobile, unified communication). Queste evoluzioni stanno spingendo i Service Provider a spostare l’enfasi delle proprie offerte dal “toll by-pass” alla valorizzazione delle features aggiuntive sviluppate per le piattaforme all-IP, come i servizi di real-time-call management, l’interlavoro con i sistemi di messaging, il nomadismo o l’attivazione di linee supplementari on-demand. Alcune offerte come Skype, Yahoo!BB, Vonage si stanno rivelando significative in termini di numero utenti e sarà interessante capire se il modello di business su cui si basano risulterà sostenibile anche a fronte di un probabile deterioramento della Qualità del Servizio conseguente alla crescita del traffico e del numero di utenti. Il tema della qualità diventerà un fattore chiave per le dinamiche del mercato, con gli operatori di rete che avranno l’opportunità di differenziarsi dai VoIP provider puntando sulla garanzia e la qualità del servizio. Il Mercato A partire dal 2001 in Giappone, dal 2002 in USA e dal 2003/2004 anche in Europa, il VoIP è entrato nella fase dei servizi “Mass Market”, con una crescita costante che ha portato a stimare a fine 2004 circa 16 milioni di utenti attivi worldwide, con una crescita prevista a quota 197 milioni a fine 2008 (Fonte: Ovum 2005). In termini di revenue il mercato dovrebbe passare da circa 1 miliardo di dollari al 2004 a poco 63 Le soluzioni per l’offerta di servizi di Voice over IP Previsioni di mercato per la crescita del VolP. più di 15 miliardi di dollari a fine 2008 (20 miliardi di dollari considerando la parte business – fonte: AT Kearney), arrivando a rappresentare circa il 6% delle revenue totali del mercato voce. L’Italia, nelle stime degli analisti, dovrebbe essere in linea con questi trend, con una crescita prevista nel 2004-2008 da circa 50 a 1000 Milioni di dollari. Questi dati coprono un’ampia tipologia di soluzioni per il VoIP che, come si vedrà nel seguito, differiscono molto tra di loro sia per i servizi offerti che per gli elementi di rete che li caratterizzano. Tipologie di offerte VoIP Nelle figure seguenti sono evidenziati i principali elementi che caratterizzano le soluzioni su cui si basa la maggior parte delle offerte VoIP presenti oggi sul mercato. Terminali e rete domestica I terminali da cui si fruisce del servizio e la configurazione della “rete domestica” possono essere molto diversi tra loro. I terminali infatti possono essere telefoni tradizionali (anche con collegamento DECT) connessi alla rete IP mediante opportuni adattatori oppure telefoni IP “nativi” dotati di interfacce ethernet oppure wi-fi. Esiste poi una ampia serie di client software da installare su PC oppure su PDA (Personal Digital Assistant) che possono essere di tipo “general purpose” (cioè sviluppati da aziende che non si preoccupano di fornire una 64 soluzione completa) oppure specifici di una particolare offerta e soluzione. Attraverso questi client associati all’utilizzo di cuffie e microfono, oppure “cornette” telefoniche (collegate ad esempio alla porta USB), i PC o i PDA diventano a tutti gli effetti terminali VoIP. Naturalmente le modalità di fruizione da parte dell’utente del servizio sono differenti a seconda del terminale utilizzato, come anche le opportunità di “bundle” con altri servizi da parte di chi gestisce l’offerta. Nella “rete domestica”, in alcuni scenari, possono essere necessari apparati dedicati alla fruizione del servizio VoIP. In particolare, nel caso si utilizzino telefoni tradizionali, è necessario disporre di un apparato che espleti le funzioni di adattamento tra la voce a circuito e la voce a pacchetto oltre alla gestione della segnalazione e del controllo. Tali apparati possono essere intergrati nella terminazione di rete (es. modem ADSL) o separati, ad esempio quando il fornitore del servizio VoIP è diverso dal quello dell’accesso broadband. Accesso Broadband L’accesso broadband alla rete IP, che in questa caratterizzazione comprende l’apparato a casa dell’utente (es. modem ADSL), il collegamento alla rete e l’infrastruttura della rete di accesso può essere basato su offerte flat oppure a tempo Quest’ultimo caso rappresenta però un limite per una fruizione completa del servizio VoIP (ad esempio, è possibile ricevere chiamate solo se la connessione ADSL è attiva). I quaderni di L’uso della telefonia tramite Internet Sull’accesso (come sulla rete IP) di tipo multiservizio, esiste il problema della qualità del servizio. Infatti la banda per l’accesso alla rete è condivisa tra il traffico VoIP e le altre tipologie di traffico (es. video, browsing, ecc.) e, senza opportuni accorgimenti, tali traffici sono in linea di principio trattati in maniera indistinta. Questo può creare problemi quando la quantità di traffico da trasportare è superiore alla capacità del collegamento, portando ad una degradazione di tutti i servizi. A questo problema si può porre rimedio se l’infrastruttura di accesso è consapevole del servizio ed è dotata di meccanismi di trattamento differenziato del traffico: in questo modo il traffico VoIP può essere trattato con una priorità maggiore rispetto agli altri (ad esempio la navigazione Web). Elementi di controllo Altro elemento caratterizzante le diverse soluzioni è la presenza di soluzioni centralizzate per il controllo del servizio oppure la completa “delega” ai terminali di queste funzionalità. Nel primo caso si parla di servizi “network based”, nel secondo caso di servizi “terminal based” oppure “peer-to-peer”. Identificazione e interazione con le reti tradizionali Infine, le modalità di identificazione e di raggiungibilità dell’utente differenziano le diverse solu- zioni, dal punto di vista delle funzionalità ma anche della regolamentazione. Esiste infatti la possibilità di utilizzare numeri telefonici tradizionali, oppure “nickname” di fantasia, oppure anche nessuna particolare identificazione. Nel caso in cui l’identificativo è un numero telefonico, è possibile essere raggiunti dalle reti telefoniche tradizionali (fisse e mobili). L’utilizzo di nickname permette in genere di essere raggiunti solo da altri utenti della stessa “comunità”. Anche per i motivi di cui sopra, il collegamento con le reti tradizionali non sempre è “bidirezionale”: è in genere prevista la possibilità di chiamare utenti delle reti tradizionali, ma non sempre è abilitata la possibilità di essere raggiunti da tali utenti. In quest’ultimo caso, oltre agli aspetti tecnici, sono necessarie anche azioni di tipo amministrativo per ottenere il collegamento (“interconnessione”) con le reti tradizionali. È opportuno osservare che le offerte VoIP non sono attualmente in grado di sostituire integralmente il servizio telefonico tradizionale, ad esempio per le sostanziali differenze in termini di disponibilità e continuità del servizio (ad esempio in caso di black-out elettrico), di accessibilità ai servizi di emergenza e di raggiungibilità. Le diverse combinazioni degli elementi caratterizzanti appena descritti consentono di identificare 4 tipologie di soluzioni per il VoIP che coprono la quasi totalità delle offerte ad oggi presenti sul mercato. Soluzione 1 Settembre 2005 65 Le soluzioni per l’offerta di servizi di Voice over IP Soluzione 2 Soluzione 1 Questo tipo di soluzione (rappresentato nella figura della pagina precedente) è fortemente focalizzata sulla creazione di comunità all’interno del mondo internet. Per questo motivo, i terminali più utilizzati sono i PC o i PDA su cui vengono installati appositi client. Non sono presenti elementi di controllo in rete, ma l’intelligenza è distribuita sui terminali stessi e, poiché l’identificazione dell’utente è quasi sempre basata sull’utilizzo di nickname, sono gestite solo le chiamate uscenti verso le reti fisse e mobili tradizionali, mentre non possono essere ricevute chiamate entranti. In questo caso il modello di business non è quindi riconducibile a quello di un operatore che vuole offrire un servizio mettendo a disposizione una propria infrastruttura, ma più ad un’azienda di software che punta alla diffusione dei propri prodotti facendo eventualmente pagare servizi a valore aggiunto. Soluzione 2 La soluzione rappresentata nella Figura sopra si differenzia dalla soluzione precedente sostan- Soluzione 3 66 I quaderni di L’uso della telefonia tramite Internet Soluzione 4 zialmente per la presenza di apparati centralizzati per il controllo delle chiamate e dei servizi. In questo caso inizia quindi ad esserci un primo embrione di operatore VoIP, anche se l’utilizzo di nickname per l’identificazione degli utenti e la focalizzazione su terminali PC based contribuiscono ancora alla creazione di una comunità a sé più che all’integrazione con il mondo telefonico esistente. l’utente di scegliere l’accesso broadband indipendentemente dal fornitore del servizio VoIP ne aumenta la flessibilità, dall’altro il fatto di non appoggiarsi su una infrastruttura di accesso propria non permette all’operatore VoIP un trattamento differenziato del traffico VoIP rispetto ad altre tipologie di traffico, non garantendo quindi la gestione ottimale della qualità del servizio. Soluzione 3 Con la soluzione rappresentata nella Figura di pagina 66 si inizia a delineare un’offerta più vicina a quella telefonica tradizionale. I terminali indirizzati da questo tipo di soluzione sono infatti quelli telefonici, sia nativi IP che tradizionali, ma connessi alla rete a pacchetto tramite l’utilizzo di phone adapter. Gli apparati preposti al controllo delle sessioni possono in genere fornire anche i servizi telefonici supplementari e l’utilizzo di una numerazione integrata con il Piano Numerico Nazionale per identificare l’utente consente anche la gestione delle chiamate generate dalle reti fisse e mobili tradizionali e destinate agli utenti del servizio VoIP. Elemento caratterizzante di questa soluzione è il fatto che il fornitore del servizio VoIP non offre in bundle anche l’accesso broadband, ma va ad appoggiarsi su un accesso fornito da terze parti. Se da un lato la libertà per Soluzione 4 La soluzione rappresentata nella Figura sopra, rispetto alla soluzione precedente, vede l’operatore VoIP fornire anche la rete di accesso a larga banda. Questo, se da un lato riduce la flessibilità dell’utente vincolandolo a scegliere come fornitore della connettività l’operatore VoIP, dall’altro consente all’operatore di conoscere la tipologia del servizio offerto e quindi di trattare in maniera opportuna il traffico VoIP, andando a garantire una gestione della qualità del sevizio più completa. Il fatto di avere il controllo totale della soluzione consente infine di affiancare tutte le tipologie di terminali abilitando così la possibilità di far evolvere i servizi da puro VoIP, verso l’integrazione con offerte di servizi video e content. Settembre 2005 Cristian Cocozza, Gianluca Gritella e Maurizio Siviero TLABS 67 “Mobile VoIP”: la voce a pacchetto in ambito radiomobile “Mobile VoIP”: la voce a pacchetto in ambito radiomobile a diffusione delle connessioni a larga banda in Internet sta favorendo un nuovo paradigma di utilizzo delle reti dati: nate per trasferire informazioni numeriche fra macchine, ma ora capaci di favorire l’interazione diretta fra persone. Il cosiddetto mercato “triple play” di telefonia, dati a banda larga e servizi televisivi sta diventando un importante asse di competizione in ogni principale mercato europeo. I progressi della capacità e costi delle tecnologie basate sul protocollo IP, insieme con una costante domanda per la banda larga, hanno dato agli Operatori di telecomunicazioni la confidenza per spingere nuovamente i programmi di evoluzione delle reti. Due recenti (e in ulteriore continuo miglioramento nel prossimo futuro) avanzamenti tecnologici nelle connessioni di “ultimo miglio” e di “ultimo metro” sostengono il nuovo paradigma “triple play”: 쩦 “Ultimo miglio”: la disponibilità di DSLAM multicast, la discesa dei costi della capacità di backhauling, il miglioramento della tecnologia di compressione in grado di fornire una banda passante di diversi Mbit/s per utente collegato tramite ADSL sul doppino telefonico in rame, tariffe di ULL più economiche che rendono i “business plan” basati su ADSL più attraenti e realistici. 쩦 “Ultimo metro”: la disponibilità di “telefonini” wireless multi-standard, che cioè supportano sia il GSM (o l’UMTS) sia lo standard WiFi (IEEE 802.11b/g, vedi la sintetica descrizione in appendice all’articolo), la disponibilità di “access points” radio WiFi a bassissimo costo (inferiore a 100 Euro) che possono essere acquistati e installati direttamente dal cliente (connessi tramite l’”ultimo miglio” di cui sopra), con o senza il supporto dell’Operatore di telecomunicazioni. Tuttavia anche in questo scenario “triple play”, L 68 la voce continua a svolgere un ruolo fondamentale per le reti di telecomunicazioni. Il servizio “voce” si arricchisce inoltre di una serie di funzionalità che non erano previste dai sistemi classici: l’indicazione della “presenza” in rete dei propri amici o corrispondenti, la possibilità di arricchire con contenuti multimediali (testi, immagini, suoni) la telefonata e la capacità di trasferire in pacchetti IP la voce garantendo una qualità del servizio costante per il cliente. Nel seguito dell’articolo vedremo le caratteristiche di capacità e qualità per un accesso radio a pacchetto con qualità controllata. Le telecomunicazioni radiomobili non possono essere escluse da questi nuovi scenari: come si potrebbe oggi pensare di essere in contatto con la propria “comunità” soltanto quando si è a casa e collegati con un PC ? Di conseguenza gli Operatori radiomobili devono affrontare il tema seguendo attentamente l’evoluzione del servizio e delle tecnologie abilitanti per la realizzazione di collegamenti fonici su reti IP, tra cui nuovi “software client” sul telefonino e server di rete capaci di informare ciascun utente dello stato di collegamento dei propri amici o colleghi. Il successo stesso di questo tipo di nuovo paradigma delle comunicazioni è fortemente influenzato dalla tipologia e diffusione dei terminali, che possono estendersi dal classico telefonino all’apparato televisivo multimediale al Personal Computer di nuova generazione. In pratica si sta delineando il nuovo termine di “Mobile VoIP”. La tecnologia radiomobile, e più in generale “wireless”, attuale permette di effettuare trasmissioni di dati a pacchetto mediante GPRS (per le reti di seconda generazione) e UMTS “packet switched” (per le reti 3G), ma anche di trasportare la fonia sul protocollo WiFi. I quaderni di L’uso della telefonia tramite Internet Qui è pero’ necessario un chiarimento: per quanto riguarda il GPRS vi sono alcune limitazioni che riducono la possibilità di utilizzo per la VoIP: 쩦 la banda passante non è garantita costantemente e può indurre variazioni della qualità della voce trasmessa; 쩦 la velocità di trasmissione dati fornita dal GPRS non permette di utilizzare codificatori della fonia di alta qualità; 쩦 la latenza introdotta dagli elementi di rete radiomobile non permette una trasmissione continua dei pacchetti voce. A causa di questi problemi, il GPRS è una tecnologia di rete che difficilmente può essere sfruttata in ambito voce commerciale: il suo possibile utilizzo può essere il servizio “Push-to-Talk”, dove si imita il “walkie talkie” e dunque la bidirezionalità in tempo reale non è necessaria. Trasferendo pacchetti IP sulle reti UMTS si ha il vantaggio di maggiore banda passante disponibile, capace dunque di utilizzare codificatori di fonia più adatti all’orecchio umano. Tuttavia si deve anche qui fronteggiare il problema di garantire la qualità del servizio, in particolare in aree congestionate di traffico, e dei ritardi introdotti dagli elementi di rete (per esempio, il mezzo radio trasmissivo introduce ancora 150-250 ms di ritardo). Tali ritardi di trasmissione saranno ridotti con l’introduzione di nuove funzionalità dell’UMTS quali l’HSDPA (High Speed Downlink Packet Access). Se nel caso di GPRS e UMTS introdurre la VoIP richiede modifiche anche del sistema di commutazione delle chiamate, con le reti WiFi (che specificano solo l’accesso radio) si può accedere direttamente ai server di rete localizzati in Internet per la gestione della chiamata, lasciando quindi al fornitore del servizio, come ad esempio Yahoo, Google, Skype o Vonage, la commutazione della chiamata verso i terminali chiamati. In questo caso, però, al fine di fornire la richiesta qualità del servizio, diventa fondamentale un corretto sfruttamento delle risorse radio (frequenze e “access points”) e garantire la “connessione virtuale” in protocollo IP verso il dispositivo radio. La latenza, invece, è già significativamente inferiore rispetto alle reti radiomobili pubbliche attuali. Tutto ciò è argomento di questo articolo. Settembre 2005 Gli scenari di utilizzo I vantaggi dello scenario di convergenza fissomobile nell’ambito delle reti a larga banda sono molteplici, sia per il fornitore di servizi sia per l’utente finale (cliente individuale o azienda): 쩦 utilizzo efficiente della connessione: i servizi IP sono per loro natura “intermittenti” (bursty) e dunque adatti all’integrazione di molteplici applicazioni (voce, dati, video) 쩦 scalabilità: le reti IP scalano in modo molto più efficiente (sulla rete fissa) che non le reti a commutazione di circuito rendendo più semplice l’adeguamento delle rete. È necessario però mantenere adeguate condizioni di qualità del servizio 쩦 innovazione dei servizi: lo sviluppo di nuovi servizi ormai si sta focalizzando su infrastruttura di accesso IP, con protocolli SIP, o analoghi protocolli proprietari, e con logiche di servizio orientate alle reti a pacchetto. Questo paradigma renderà lo sviluppo di nuove applicazioni molto più semplice ed economico in modo da adeguarsi alle sempre più sfidanti richieste del mercato. Il principio fondamentale consiste nel permettere ai clienti di utilizzare i servizi solitamente fruiti in un contesto domestico o aziendale “fisso” anche in ambito mobile mantenendo la “Customer Experience” a cui si è abituati; in aggiunta si propongono dei servizi peculiari dell’ambiente mobile, come l’invio e ricezione di messaggi, immagini e contenuti multimediali. Alcune considerazioni possono essere fatte a prescindere dal servizio considerato: 쩦 il cliente che utilizza servizi di “comunità” (per esempio, chat, instant messaging) deve essere in grado di rimanere sempre connesso (“always on”) anche in un contesto di mobilità. Dunque si registra nella stessa “comunità” una volta migrato dall’ambiente di rete fissa a quello wireless (“service hand-over”); 쩦 il passaggio fra sistemi deve essere “trasparente”, quindi il cliente deve essere riconosciuto automaticamente in rete, eventualmente con una autenticazione basata su SIM in modo da garantire la sicurezza delle procedure di autenticazione, autorizzazione e pagamento tipiche del mondo GSM e UMTS; 쩦 i servizi supplementari associati al cliente devono essere mantenuti, indipendentemente dal 69 “Mobile VoIP”: la voce a pacchetto in ambito radiomobile sistema su cui è erogato il servizio. In caso contrario l’aggiornamento del profilo deve essere automatico, sfruttando le capacità del terminale utilizzato e dell’applicazione residente in esso. Alcuni esempi di servizi che possono essere trasportati in un ambiente di convergenza fissomobile sono: a) Servizi di presenza: interessanti anche per il mercato di massa. Il cliente deve essere in grado, accendendo il suo dispositivo mobile, di registrarsi, autenticarsi ed aggiornare il suo stato di presenza in rete inclusi eventuali messaggi di cortesia. Da quel momento il cliente è a tutti gli effetti collegato alla “comunità” a prescindere dalla sua ubicazione fisica. All’interno della “comunità” è possibile inoltre usufruire di servizi di “Click-To-Dial” e di “Rich Call”. b) La raggiungibilità di un utente VoIP deve essere garantita a prescindere dall’architettura di rete che il chiamante sta utilizzando: 쩧 chiamate da rete fissa: l’utente VoIP è raggiungibile attraverso il suo numero di telefo- no tradizionale se i fornitori del servizio fonico a circuito e pacchetto (VoIP) coincidono o se si applica la portabilità del numero; gli apparati di segnalazione a circuito si interfacciano mediante Signalling Gateway (SG) con gli analoghi a commutazione di pacchetto garantendo l’integrazione delle chiamate. Il fornitore del servizio VoIP deve comunque possedere un arco di numerazione proprio per l’interconnessione con gli altri operatori di rete fissa o per fornire un identificativo unico ai propri clienti. 쩧 chiamate VoIP native: l’utente è identificato tramite il proprio alias SIP secondo il flusso di messaggi indicato nella figura sotto: c) Servizi multimediali: sono un’estensione dei servizi di videotelefonia in cui si fornisce accesso a file, strumenti di lavoro condivisi, accesso a database per garantire una percezione del servizio analoga a quella ottenibile sulla LAN aziendale. Le procedure di controllo per l‘instaurazione delle sessioni sono analoghe a quelle utilizzate per tutte le applicazioni su IP, mentre le im- Flusso dei messaggi VolP. 70 I quaderni di L’uso della telefonia tramite Internet portanti differenze sono sugli applicativi disponibili sui terminali: il reale fulcro per i futuri servizi convergenti. d) Contenuti televisivi: l’utente fruisce di contenuti televisivi in cui la voce è trasferita su IP mediante protocolli di streaming, che hanno richieste di qualità del servizio meno stringenti rispetto a quelli utilizzati per le chiamate voce bidirezionali. La sicurezza nella gestione delle sessioni è garantita dall’integrazione con le strutture di registrazione, autenticazione e tariffazione, in uso nei sistemi radiomobili attualmente presenti in campo, basati sulla carta SIM dell’utente. La cifratura delle informazioni durante la comunicazione su rete Internet è ottenuta mediante protocolli di sicurezza standard con chiavi pubbliche o private che garantiscono la privacy utente anche nel caso in cui la comunicazione attraversi reti pubbliche. Soffermandoci ora sull’infrastruttura WLAN, intrinsecamente meno sicura di quella GSM, i seguenti meccanismi possono essere applicati per garantire la confidenzialità della chiamata VoIP: a) Autenticazione su base SIM: l’integrazione con le strutture di autenticazione utilizzate nella rete GSM è gia disponibile; l’utente è autenticato sulla base delle informazioni peculiari della SIM ed attraverso questa, in modo automatico o attraverso l’invio di un SMS con Username e Password, si può garantire l’identità dell’interlocutore anche durante una chiamata VoIP o una sessione dati generica. b) Cifratura: la gestione della cifratura a livello radio, in analogia a quello che succede in ambito GMS/GPRS o UMTS, è difficilmente applicabile in ambito WLAN, dove sono presenti differenti fornitori del servizio (WISP) e dove mancano meccanismi di certificazione e regolamentazione rispettati da tutti i fornitori. Nel caso in cui la cifratura a livello radio non sia presente si possono applicare meccanismi di cifratura sull’applicazione per mascherare le chiamate VoIP ed i dettagli di fruizione degli altri servizi: 쩧 il SSL può essere utilizzato per rendere sicure le comunicazioni dati a livello applicativo (in analogia a quello che avviene alle sessioni HTTP che utilizzano lo standard HTTPS). 쩧 standard di elevata sicurezza basati sullo scambio di chiavi pubbliche o private si stanno Settembre 2005 affermando per molti servizi sensibili all’intercettazione quali, ad esempio, la fruizione delle email con terminali wireless; l’utilizzo di tecniche basate su 3DES o AES, già in uso in ambito dati, potranno essere utilizzate anche per rendere sicure le comunicazioni VoIP, sia sfruttando server centralizzati sia in modalità “peer-to-peer”. Riassumendo, la chiamata telefonica VoIP permette una estrema flessibilità nella propria gestione, sia in termini di contenuti aggiuntivi che di sistemi di trasporto radio o fissi. L’utilizzo di protocolli quali SIP per l’instaurazione delle chiamate e di logiche di servizio estremamente scalabili consente di effettuare hand-over di servizio (come indicato nella figura della pagina successiva) da una postazione fissa ad un terminale mobile mantenendo inalterata la percezione dei servizi e la raggiungibilità dell’utente stesso in mobilità. Capacità dell’accesso radio WiFi per la “mobile VoIP” La capacità ottenibile in tecnologia WiFi dipende dalla tipologia di servizio che si vuole offrire e dalla Qualità del Servizio che si vuole garantire agli utenti. I fattori principali che si devono tenere in considerazione sono: 쩦 Frequenza di utilizzo: è la frequenza a cui la tecnologia radio opera; è un fattore determinante in quanto la propagazione del segnale peggiora al crescere della frequenza. 쩦 Canalizzazione: è il numero di canali in aria che non si sovrappongono in frequenza; è un parametro cruciale per determinare la capacità disponibile nella zona servita da un Access Point. 쩦 Throughput della portante (“bearer data rate”): è la massima velocità trasmissiva per canale della tecnologia implementata (54 Mbit/s per 802.11a, 11 Mbit/s per 802.11b). 쩦 Limitazioni per protocollo MAC di accesso: in presenza di traffico intermittente e di utenti simultaneamente connessi vi sono impatti diversi a seconda della tecnologia WiFi considerata. 쩦 Distribuzione degli utenti: l’effettiva dislocazione degli utenti ha un impatto sulla capacità di un Access Point: all’aumentare della distanza diminuisce il bit rate allocato alla singola sessione. 쩦 Scenario di servizio: la tipologia di traffico ha un 71 “Mobile VoIP”: la voce a pacchetto in ambito radiomobile Rivelazione di presenza End-to-End. impatto notevole sul traffico smaltito da un Access Point poiché servizi diversi producono tipologie di traffico diverse in termini di banda massima e media, numero e dimensione dei pacchetti IP trasferiti. 쩦 Qualità del servizio: la coesistenza di servizi con differenti richieste in termini di qualità della sessione dati End-to-End ha un impatto notevole sul dimensionamento se non sono implementati meccanismi per la differenziazione del traffico a livello radio. Nella tabella sotto sono indicati alcuni esempi di capacità ottenibili per singolo Access Point considerando i vincoli elencati sopra: Il numero delle chiamate parallele dipende anche 802.11b Parallel effective VoIP throughput calls in (Mbit/s) 802.11b dall’utilizzo di tecniche quali il VAD (Voice Activity Detection) che possono incrementare il numero massimo di chiamate simultanee (a parità di qualità del servizio) dal momento che il mezzo trasmissivo viene utilizzato in modo più efficiente. Nella tabella successiva, infine, è indicato il numero di chiamate simultanee al variare della qualità della comunicazione (presenza di silenzi indesiderati, interruzioni). I requisiti per Mobile VoIP Un fattore che caratterizza le importanti potenzialità della “Mobile VoIP” è quello di poter essere applicata in svariati scenari: dalla singola comu- Distance [m] 802.11b Data Bearer (Mbit/s) 802.11g 802.11g Parallel Data effective VoIP Bearer throughput calls in (Mbit/s) (Mbit/s) 802.11g 802.11b/g mixed effective throughput (Mbit/s) 15 11 5,8 7 54 22-25 40 12 15 30 11 5,8 7 36 18-20 33 10 12 Capacità VoIP in sistemi WiFi. 72 I quaderni di L’uso della telefonia tramite Internet nicazione punto-punto con l’integrazione delle applicazioni personali (per esempio Voice Personal Information Management), ai centralini aziendali e all’integrazione della fonia con il contenuto multimediale, capace dunque di gestire la “Rich Call”. I principali elementi necessari per il successo di servizi VoIP possono essere riassunti in: 1) disponibilità del servizio paragonabile ai sistemi/operatori classici 2) qualità della voce percepita dall’utente non inferiore a quella delle reti fisse e radiomobili tradizionali 3) sfruttamento di protocolli e architetture standard, scalabili e aperte 4) convergenza delle applicazioni, non solo foniche ma anche dati e video, ed infrastrutture “future proof” I servizi voce sono diventati molto esigenti dal punto di vista della disponibilità e affidabilità: le reti infatti devono fornire copertura del servizio praticamente in modo continuo nel tempo. Il mondo IP, o comunque lo scenario Internet, è invece ancora caratterizzato da possibili interruzioni: la fonia VoIP, ed in particolare modo in mobilità, deve fornire un elevato tasso di qualità e continuità, con funzioni di “call control” capaci di mantenere attiva la telefonata. Tali funzioni, inoltre, dovranno essere facilmente controllabili dall’Operatore di rete, attraverso sistemi di allarme e contatori per una continua sorveglianza delle prestazioni. In caso di disservizio, le reti VoIP devono inoltre sfruttare tecniche di “pass through” per deviare il traffico sui nodi funzionanti e ridurre il possibile blocco del servizio. Il cliente percepisce il servizio, oltre che per la sua disponibilità, attraverso la qualità della fonia. Nel caso di cattiva ricezione o di ritardi che GSM Like quality VoIP calls with 802.111 g 1% 40 8% 43 15% 47 Chiamate VoIP al variare della probabilità di blocco. Settembre 2005 inducono la ripetizione di una frase o parola, il servizio diventa poco utilizzabile anche se arricchito da funzionalità aggiuntive alla chiamata a commutazione di circuito. La qualità del parlato è determinata da molti fattori, tra cui il sistema utilizzato, il progetto di rete ed il terminale. Sistemi radiomobili che introducono alti ritardi sono poco adatti per trasportare correttamente la voce; inoltre i pacchetti che trasportano la voce richiedono una priorità maggiore nell’attraversare i nodi di rete rispetto ai pacchetti dati. Cancellatori di eco e codificatori/decodificatori del parlato, i cosiddetti CODEC, sono poi fondamentali nel riprodurre senza disturbi la voce umana. Con reti a larga banda si possono introdurre codificatori con velocità pari a 40-64 kbit/s, superiori dunque ai 13 kbit/s del CODEC GSM Enhanced Full Rate. In questo modo si aggiungono ulteriori armoniche nel campionamento digitale, ottenendo un migliore risultato anche nella trasmissione di musica. La compressione audio e la riduzione della perdita dei pacchetti sono, infine, l’ulteriore strumento per migliorare l’efficienza del servizio. Il G.711 ADPCM (Adaptive Differential Pulse Code Modulation) o la compressione G.729 sono dunque presenti nei terminali mobili VoIP per permettere una codifica efficiente del parlato durante la telefonata. È opportuno che il servizio “Mobile VoIP” sia caratterizzato da funzionalità standard, sia nei confronti delle reti esistenti, e dunque interfacciate attraverso appositi gateway, sia nella gestione delle informazioni nel mondo IP. In questo modo, la IP telephony diventa parte integrante dei sistemi di messaggistica, autenticazione e gestione dei contenuti progettati per Internet. Tutti i servizi si possono dunque appoggiare sulla medesima piattaforma di amministrazione, di controllo, di sicurezza e di personalizzazione. Associare inoltre il protocollo SIP per la trasmissione di fonia al protocollo HTTP per la gestione dei contenuti multimediali permette di utilizzare gli standard esistenti senza doverne sviluppare di nuovi e rende più efficace il “time to market” del servizio. Per esempio, dal linguaggio XML per la creazione dei contenuti si è definito il VXML (Voice eXtensible Markup Language), capace di gestire servizi fonici avanzati come le multi-party calls, la navigazione 73 “Mobile VoIP”: la voce a pacchetto in ambito radiomobile dei portali “a voce” e le chiamate verso reti esterne. Le architetture di rete Le architetture di rete utilizzate per offrire servizi multimediali su infrastruttura IP sono in linea di principio dipendenti dal segmento di mercato e dalla proposizione commerciale che si intende perseguire (singoli clienti privati oppure Aziende), così come dai servizi che si intendono fornire ai clienti finali; non sarebbe possibile quindi identificare un’architettura di rete unica che soddisfi requisiti a volte estremamente differenti. Tuttavia ciò può cambiare profondamente con l’introduzione del protocollo SIP, come si vedrà nel paragrafo seguente, che permetterà inoltre di aprire il mercato dei servizi e contestualmente delle architetture per fornire logiche di servizio ad-hoc senza impattare eccessivamente sui costi delle soluzioni. Gli elementi che entrano a fare parte delle soluzioni VoIP (o meglio ToIP – Telephony over IP) sono: 쩦 Device e client (User Agent): sono i punti terminali delle comunicazioni ed integrano gli applicativi ed i protocolli di segnalazione; il pre-re- quisito è una connessione IP ed adeguati meccanismi di qualità del servizio per garantire il corretto funzionamento degli applicativi, sia di tipo wireless sia di tipo wired. 쩦 Media Gateway (MGW): sono apparati che gestiscono il livello di trasporto, utilizzati per effettuare la trans-codifica delle informazioni di utente tra reti differenti. 쩦 Signalling Gateway (SG): elementi per l’interoperabilità della segnalazione verso gli apparati di telecomunicazioni classici (garantiscono la corretta interazione a livello di segnalazione). 쩦 Media Gateway Controller (MGC-Network Server): gestiscono l’attivazione/disattivazione delle sessioni IP ed il comportamento dei Media Gateway come, ad esempio, l’apertura/chiusura di sessioni IP e la richiesta della qualità del servizio. 쩦 Application Server (AS-Network Server): mantengono le logiche del servizio che si vuole garantire; ad esempio la chiamata multipla, il Push-to-Talk oppure il Click-to-Dial. Un esempio di chiamata VoIP uscente da rete radiomobile verso un numero di rete fissa è schematizzato all’interno della figura sotto, dove si considera uno scenario completo di sostituzio- Chiamata “Mobile VoIP” originata. 74 I quaderni di L’uso della telefonia tramite Internet Mobile VoIP system handover. ne della connessione a circuito con una analoga a pacchetto fino al terminale mobile del cliente: 쩦 il terminale ottiene un indirizzo IP mediante attivazione di un PDP context su rete radiomobile (mediante Radius per UMTS o equivalente nel paradigma wireless LAN). La qualità del servizio garantita attualmente è di tipo “best effort”. In futuro, vi sarà un’integrazione standard fra i requisiti di qualità richiesta dai servizi e la loro mappatura sugli elementi di rete radio e fissa definiti dalla standardizzazione 3GPP; 쩦 l’application client richiede allo strato di controllo della sessione (SIP client) la registrazione sui sistemi opportuni dei Server di Rete e l’instaurazione della sessione multimediale, mediante primitive di controllo messe a disposizione dal SIP client; 쩦 i Signaling Gateway (SG) ed i Media Gateway (MGW) si occupano dell’interoperabilità e della transcodifica delle segnalazioni (SIP-SS7) e del traffico dati (da IP a PCM). In ambito radiomobile l’integrazione potrebbe avvenire direttamente con apparati situati all’interno della rete dell’Operatore (ad esempio, MSC) mascherando completamente l’utilizzo di tali tecniche verso le reti esterne. Settembre 2005 La logica del servizio è gestita dal client in collaborazione con i MGW controller rendendo estremamente scalabile la creazione di servizi ad-hoc; un esempio potrebbe essere l’hand-over di una sessione multimediale basata su VoIP da UMTS a WLAN (o verso una sessione di rete fissa a larga banda su ADSL o qualsiasi altro tipo di accesso) o eventualmente verso un numero di rete fissa, predefinito o richiesto di volta in volta, mantenendo unicamente la parte voce della sessione. Una logica di servizio implementabile su un client potrebbe fare in modo di instaurare la sessione su rete Wireless LAN (da rete UMTS) non appena la copertura e l’autenticazione del terminale sono andati a buon fine (il dispositivo radiomobile ottiene l’indirizzo IP2) effettuando una nuova registrazione in rete (sul Location ServerMGC) ed aggiornando le relative tabelle di raggiungibilità/instradamento sull’ISP che fornisce il servizio. Questa tipologia di gestione del mezzo trasmissivo, mantenendo continua la componente IP ed applicativa, prende proprio il nome di “Mobile IP” e permette di sfruttare il sistema di accesso migliore a seconda della posizione del cliente senza impattare sulla propria perce- 75 “Mobile VoIP”: la voce a pacchetto in ambito radiomobile zione e sfruttamento del servizio: la tecnologia diventa “trasparente” al cliente! In definitiva, la gestione della mobilità avviene sia a livello di celle (o Access Points) radio sia a livello di sistema, gestito dall’applicazione, per garantire la continuità della chiamata ed il passaggio di tecnologia in modo trasparente al cliente. La vera intelligenza del servizio risiede quindi nei punti terminali e negli AS limitando gli sforzi implementativi sull’infrastruttura di rete. La figura a pagina 75 riporta uno schema logico dello scenario di “handover tecnologico” descritto. Il protocollo SIP Il Session Initiation Protocol (SIP), proposto ed approvato dal IETF (Internet Engineering Task Force) è il protocollo che si sta affermando per lo scambio di segnalazione relativo all’instaurazione di chiamate multimediali (a livello applicativo ed End-to-End) su infrastruttura di rete a pacchetto IP; la motivazione della scelta del SIP come protocollo deriva dall’approccio “leggero” (basato su una sintassi testuale simile a quella del HTTP per il Web Internet) e dalla scalabilità intrinseca dello stesso che permette di instaurare sessioni IP a livello applicativo specificando le richieste di servizio ai livelli protocollari inferiori (es. TCP/UDP). Il SIP è stato selezionato dal 3GPP (ente di standardizzazione per i sistemi radiomobili) per l’instaurazione delle chiamate multimediali fra apparati radiomobili, per chiamate VoIP punto-punto, conference call e video-conference, sessioni di chatting o condivisione di applicazioni web, Push-to-Talk, Click to Dial, ecc. Il SIP permette di instaurare sessioni multimediali a livello applicativo mediante paradigmi generalmente di tipo Client-Server (ed anche peerto-peer) sfruttando architetture distribuite che fanno uso dei seguenti elementi: 쩦 User Agent (sia client sia server): si occupano di inviare e rispondere alle richieste di connessione per la creazione di sessioni multimediali. Essi sono generalmente processi applicativi che risiedono sui PC degli utenti, su terminali mobili o sui Gateway posti all’interconnessione con le reti a circuito (telefoni IP, conference server, PC, server di messaggistica, ecc.). 76 쩦 Network Server (Proxy server, Redirect server, Location server): instradano le chiamate e tengono traccia di come contattare gli utenti (eventualmente possono anche fornire indicazioni sullo stato degli utenti stessi per i servizi di presenza). 쩦 Gli utenti SIP possono essere contraddistinti da nomi logici (o indirizzi IP) e sono generalmente identificati tramite nomi simili a quelli dei domini Email (nome@dominio, dove il “nome” potrebbe anche essere la stringa rappresentante il numero di telefono dell’utente finale o l’analogo identificativo previsto dallo standard ENUM) ed i messaggi sfruttano una nomenclatura numerica come l’HTTP con una parte di intestazione ed una di corpo che può contenere la descrizione della sessione. L’approccio utilizzato dal SIP ha permesso di superare i limiti di altri protocolli di instaurazione delle sessioni (come l’H.323 che risentiva di problemi di notazione complicata, di un limitato set di protocolli supportati e di scarsa scalabilità al di fuori del contesto IP di una LAN), incrementando però la complessità della gestione della qualità dei servizi – che viene demandata a protocolli diversi come il RSVP – e non garantendo alcun controllo degli applicativi che ne fanno uso. Il SIP infatti, a differenza dei corrispettivi protocolli di segnalazione per le reti di telecomunicazioni (Q.SIG) è basato sull’invocazione di “metodi”, che aumenta la flessibilità ma anche l’intelligenza richiesta ai punti terminali, a differenza del paradigma TelCo, e la “orizzontalizzazione” degli applicativi. Questo fattore permette di aprire anche il mercato a “Terze Parti” fornitrici di servizi dal momento che il costo per lo sviluppo delle applicazioni può ridursi. SIP, essendo uno standard intrinsecamente aperto che permette di gestire in modo flessibile nuove applicazioni, si sta affermando come il protocollo base per l’integrazione delle comunicazioni in un paradigma sempre più orientato al “sempre connesso” del terminale ed alla capacità di fornire contenuti multimediali integrati verso il cliente. Conclusioni e future evoluzioni Come evidenziato in questo articolo, l’introduzione della VoIP permette di estendere le potenzialità delle reti IP, facendo convergere da un lato l’applicazione classica di comunicazione con I quaderni di L’uso della telefonia tramite Internet la multimedialità, e dall’altro le reti fisse a larga banda con l’accesso wireless mobile. Tale operazione non è tuttavia “gratuita” o trasparente per l’Operatore di telecomunicazioni mobili, in quanto occorre identificare le migliori tecnologie di trasporto dei pacchetti voce al fine di garantire la qualità del servizio: non è sufficiente la fattibilità tecnica o la dimostrazione in ambiente controllato per identificare queste tecnologie, occorre ora passare alla fase di progettazione e realizzazione secondo le tipologie dei servizi commerciali più convenienti. L’uso dello standard WiFi, caratterizzato da velocità di trasmissione elevate e latenze basse sembra essere adatto per la Mobile VoIP, anche se è necessaria una gestione della qualità e delle priorità dei pacchetti. Con la banda larga radio del WiFi risulta possibile applicare CODEC con qualità di codifica elevata, caratterizzati da bassa distorsione della voce umana. L’estensione delle reti, inoltre, permetterà di utilizzare il servizio VoIP su larga scala ed anche su differenti sistemi radiomobili; la strada da seguire è lasciare ai livelli applicativi il mantenimento della sessione applicando protocolli standard, che permettono una evoluzione continua delle funzionalità. Valerio Zingarelli VoIP ed Operatori Broadband: opportunità ed evoluzioni l mercato delle telecomunicazioni in Italia ha visto, negli ultimi anni, la rapida crescita delle offerte d’Accesso a Banda Larga. Stimolato dalla nascita delle prime offerte di servizi Triple Play incentrati sull’accesso in fibra ottica a 10 Mega, il mercato ha reagito con un costante sviluppo anche per quanto concerne le offerte basate su accesso ADSL. Tale sviluppo si è concretizzato innanzi tutto nell’aumento della capacità di banda, passata dalle poche centinaia di Kbps iniziali ai 6 Mbps delle offerte più recenti. In aggiunta le proposte si sono arricchite con pacchetti di Servizi sempre più vicini, in termini di contenuti e prestazioni, a quelli offerti con l’accesso in Fibra. Nell’ambito delle proposte di servizi Triple Play i servizi legati alla componente “Video”, sono senza dubbio quelli che risaltano maggiormente per la loro innovatività tecnologica. Al contrario i servizi legati alle componenti Da- I Settembre 2005 ti e Voce sono spesso considerati dal mercato come una vera e propria commodity. In particolare il mercato da per scontata la presenza, in qualsiasi offerta Triple Play, dei Servizi di Fonia e si aspetta, giustamente, che tali Servizi presentino le stesse caratteristiche, sia in termini di qualità che di prestazioni, dei Servizi Fonia Analogici o ISDN di tipo tradizionale. Dato che l’erogazione di servizi Triple Play è, tipicamente basata sull’utilizzo della tecnologia IP come elemento unificante delle tre componenti di servizio, ne consegue che l’erogazione dei Servizi Fonia avviene tipicamente tramite la tecnologia VoIP e presenta caratteristiche di innovatività tecnologica del tutto analoghe a quelle dei Servizi Video. Proprio la dicotomia esistente tra il percepito dal mercato e la componente tecnologica innovativa della realizzazione del servizio hanno rappresentato la prima e più complessa sfida che la tecnologia VoIP ha dovuto affrontare. 77 VoIP ed Operatori Broadband: opportunità ed evoluzioni La VoIP come sostituto della Fonia tradizionale Per quanto concerne i Servizi Fonia, il Cliente delle offerte Triple Play, è tipicamente del tutto indifferente alla tecnologia utilizzata per l’erogazione del servizio. Il Cliente è abituato, infatti, all’utilizzo di Servizio Fonia tradizionali che, ormai da tempo, si contraddistinguono per livelli di qualità costanti ed estremamente elevati. Ciò è vero soprattutto per quanto concerne: 쩦 qualità vera e propria del segnale vocale (mediamente molto elevata e costante nel tempo); 쩦 disponibilità di una ricca gamma di servizi accessori; 쩦 rapidità di instaurazione della comunicazione. Le iniziali difficoltà che la tecnologia VoIP ha dovuto affrontare sono, per l’appunto, legate al raggiungimento di tali obiettivi di Qualità del Servizio. La qualità del segnale vocale è relativamente semplice da ottenere se si rispettano alcune condizioni basilari. L’utilizzo d’infrastrutture a Banda Larga, sia a livello di dorsale di comunicazione che d’infrastruttura d’accesso. Tali infrastrutture devono essere ingegnerizzate per il supporto di elevati volumi di traffico con ridotta perdita di pacchetti e minima variazione nel tempo di trasmissione di ciascun pacchetto. L’utilizzo di tecniche specifiche di supporto della Qualità del Servizio (QoS) che possono garantire livelli di servizio deterministici e dare priorità al traffico isocrono qual è quello dei Servizi Fonia. L’utilizzo d’algoritmi di codifica di buona qualità ed a compressione non troppo spinta (ad esempio codec G.711 del tutto uguali a quelli utilizzati nell’ambito della tecnologia TDM tradizionale) che possono garantire un’ottima resa del segnale vocale introducendo ritardi, dovuti al tempo necessario alla codifica, limitati. Maggiore complessità presenta la necessità di emulare con la tecnologia VoIP tutte le altre caratteristiche della fonia tradizionale. Le ragioni di tale difficoltà sono molteplici; tra le principali troviamo le seguenti. La tecnologia VoIP non è nata con l’idea di sostituire i Servizi Fonia tradizionali ma come me- 78 todologia per utilizzare le reti IP (sia reti private sia Internet) per trasmettere segnali vocali. Di conseguenza i protocolli di comunicazione utilizzati non hanno, da principio, preso in considerazione caratteristiche fondamentali per l’erogazione di servizi Telefonici o per l’erogazione dell’elevato numero di Servizi Supplementari normalmente erogati dalle tecnologie più tradizionali. Solo nel tempo tali protocolli sono stati arricchiti e perfezionati per coprire la quasi totalità di tali caratteristiche. Analogamente funzionalità di rete fondamentali per l’erogazione di un Servizio Telefonico al pubblico, quali ad esempio le Prestazioni Obbligatorie o la documentazione integrale del traffico ai fini di tariffazione, non sono state rese disponibili (o lo sono stato solo parzialmente) nelle prime implementazioni della tecnologia VoIP. Inizialmente le classiche manifatturiere d’apparati per telecomunicazione non si sono impegnate nello sviluppo d’apparati VoIP lasciando campo libero a produttori provenienti dal settore informatico. Di conseguenza i primi sviluppi della tecnologia VoIP non si sono potuti avvalere dell’esperienza accumulata in anni d’evoluzione delle centrali telefoniche tradizionali. Ciò ha fatto sì che le prime implementazioni di gateway ISDN per la connessione di centralini digitali alle reti VoIP fossero rigorosamente fedeli alle normative ISDN internazionali. È tuttavia facile verificare sul mercato come, in realtà, esistano molte implementazioni di centralini non interamente fedeli alle normative con la conseguenza di provocare un disservizio più o meno grave nel momento in cui tali apparati vengono connessi ad un gateway VoIP meno “tollerante” delle centrali telefoniche digitali tradizionali. Un classico esempio in quest’ambito è legato alla mancata generazione dei toni di libero o d’occupato da parte del centralino anche quando la rete indica che tali toni debbano essere forniti localmente dal centralino stesso. Con il maturare della tecnologia e grazie al lavoro congiunto di produttori d’apparati e degli stessi Operatori che hanno iniziato ad utilizzare questa tecnologia, la totalità dei principali problemi d’emulazione sono stati indirizzati e risolti e la tecnologia VoIP è ormai in grado di competere efficacemente in termini di qualità e di Servizi Telefonici offerti. I quaderni di L’uso della telefonia tramite Internet Potenzialità della VoIP L’utilizzo della tecnologia VoIP come mero sostituto di quelle telefoniche tradizionali è tuttavia piuttosto limitativo. Se è, infatti, vero che il Servizio Telefonico è elemento essenziale delle proposte Triple Play, d’altra parte è nella possibilità di sviluppare nuovi servizi evolutivi, impossibili o costosi da realizzare con tecnologie tradizionali, che la tecnologia VoIP è in grado di fornire una spinta innovtiva sostanziale. Tra i Servizi Evolutivi che possono trarre giovamento dalla Tecnologia VoIP od essere realizzabili solo grazie ad essa troviamo, ad esempio, i seguenti. 쩦 Messaggistica Unificata (UM). Questo tipo di Servizio consente di gestire diverse tipologie di messaggi quali FAX, e-mail, SMS, MMS e messaggi vocali (segreteria telefonica) in modo uniforme. Tutte le diverse tipologie di messaggi sono ricevute e archiviate dalla piattaforma che eroga il servizio e sono consultate indifferentemente attraverso diversi canali di comunicazione: telefoni fissi e mobili, applicazioni e-mail, applicazioni Web e Set-top-box. La realizzazione di una piattaforma di Messaggistica Unificata è estremamente agevolata se il Servizio Telefonico viene erogato con tecnologia VoIP. In questo caso, infatti, la componente telefonica risulta già disponibile in una forma facilmente utilizzabile dalle piattaforme applicative che implementano il servizio. Nel caso ottimo tali piattaforme possono arrivare a ridursi a normali server (PC industriali) sui quali viene eseguita l’applicazione software che eroga e gestisce il servizio senza la necessità di utilizzare componenti hardware dedicate per la gestione dei segnali fonici (DSP). 쩦 Servizi Fonia di tipo Business, interamente gestiti dall’operatore. Con tali servizi, l’Operatore si fa carico di rimpiazzare il Centralino del Cliente con un insieme di servizi erogati direttamente dalla rete. La realizzazione di questa tipologia di servizio si basa su piattaforme applicative altamente scalabili che implementano il servizio “IP Centrex” (evoluzione in ambito IP del più tradizionale servizio Centrex). In questo caso la tecnologia VoIP consente una realizzazione estremamente efficiente del servizio Centrex. Con un solo accesso a Larga Banda, infatti, è possibile erogare il servizio un numero elevato di postazioni riducendo notevolmente i costi rispetto alle soluzioni Centrex tradizionali in cui ogni singola postazione deve essere connessa direttamente alla Centrale che eroga il servizio. Logica del Servizio di Messaggistica Unificata. Settembre 2005 79 VoIP ed Operatori Broadband: opportunità ed evoluzioni È inoltre possibile erogare il servizio in modo omogeneo su diverse sedi, appartenenti allo stesso Cliente, geograficamente distribuite in quanto è superato il vincolo della connessione fisica tra la Centrale che eroga il servizio ed il terminale gestito. 쩦 Servizi evoluti basati sul concetto di “presenza” che consentono di instradare intelligentemente le chiamate sulla base dello “stato” del destinatario della chiamata. Con tali servizi il destinatario della chiamata può segnalare (o l’informazione può essere rilevata in modo automatico) alla rete il proprio stato di presenza e disponibilità (analogamente a quanto avviene con le applicazioni di Instant Messaging su PC). In conformità a tale informazione e di semplici configurazioni, effettuate direttamente dal destinatario della chiamata tramite un server Web, la rete può applicare alle chiamate in arrivo instradamenti alternativi. (Ad esempio, ipotizzando un servizio erogato a Clientela di tipo Business, verso la segreteria telefonica quando il destinatario è nello stato “impegnato” o verso il cellulare o la propria abi- tazione se è nello stato “non presente” e così via.) 쩦 Servizi nomadici in cui il destinatario di una chiamata può fisicamente portare con se il proprio terminale (sia esso un apparato VoIP cablato che un apparato cordless basato sulla tecnologia WiFi) ed essere automaticamente raggiunto dalle chiamate, come accade con i servizi mobili, non appena il terminale è nuovamente visibile alla rete. 쩦 Soluzioni convergenti tra telefonia fissa e telefonia mobile. Con tali soluzioni sarà possibile fruire non solo dei servizi telefonici ma anche di tutti i servizi di rete fissa (videocomunicazione, videostreaming, e-mail, etc.) e mobile (SMS/MMS, videocomunicazione, etc.) utilizzando un unico dispositivo. Il dispositivo si collegherà di volta in volta alla rete al momento disponibile che provvederà all’erogazione del servizio senza che l’utilizzatore debba gestire opzioni o interfacce differenti. Sarà la rete stessa ad adattare il tipo di servizio erogato sulla base della capacità della rete di volta in volta utilizzata. Paolo Tavazzani Fastweb Tecniche multiservizio per Voice over IP egli ultimi anni si è assistito ad un progressivo utilizzo, sia da parte di operatori incumbent che greenfield, di soluzioni a pacchetto rispetto a quelle a circuito sinora utilizzate. Questo fenomenale processo, sviluppatosi in pochi anni, fonda le sua basi su tre driver: 쩦 il progresso tecnologico, con comunicazioni fondate principalmente su IP e servizi digitali, con un’esplosione di richiesta di accesso a larga banda “everywhere” e con la proliferazione di tecnologie, terminali e soluzioni “aperte”; 쩦 la pressione economica, orientata ad una significativa riduzione sia degli investimenti che dei costi operativi; 쩦 le combinazione delle esigenze sia dei servi- N 80 ce provider (riduzione costi, rapido ROI, semplificazione e ottimizzazione delle reti e del trasporto, capacità di offerta di servizi in “bundle”, migliorarne l’efficienza e l’efficacia dei servizi e delle reti, rafforzamento della fidelizzazzione) e degli utenti finali (integrazioni multiserizio, semplicità, singola fattura, ecc.). Tali motivazioni hanno tutte lo stesso livello di importanza, e sono mutuamente indispensabili. Il risultato a cui si tende è quello di poter offrire soluzioni multiservizio, con “interazioni” convergenti di servizi (voce, video e dati) ad alto valore aggiunto su ogni architettura di rete e tipo di accesso, sia per utenza affari che residenziale, oltre a consentire una convergenza tra mondo fisso e mobile I quaderni di L’uso della telefonia tramite Internet La tecnologia base per questo sviluppo è la Voice-over IP (VoIP), capace di trasportare ed integrare in modo qualitativo servizi e applicazioni multimediali real-time (e.g., voice, video telephony) con quelle non real-time (es. gaming), incontrando la domanda della user-centricity e offrendo maggiori potenzialità in termini di creatività, ricchezza di media e mix di servizi di comunicazione e dati. Le reti VoIP e Multimediale di nuova generazione consentiranno e favoriranno una crescita della domanda e dell’offerta, sia aziendali che residenziali, rendendo possibile introdurre in modo veloce e innovativo nuovi servizi revenue-generating, con differenziazione su base servizio ed applicazione e capitalizzando su una infrastruttura di rete convergente IP. Ciò trasformerà i metodi di comunicazione, migliorando esigenze dell’utente finale, determinando uno sviluppo del paese e delle infrastrutture. In questo contesto, Alcatel, come fornitore ed integratore globale di telecomunicazioni, implementa e fornisce tali soluzioni a fronte di ogni tipo di rete (residenziale o privata) e in contesti convergenti (es. fisso-mobile). Nel passato, l’industria delle comunicazioni era segmentata, basata principalmente su infrastrutture di reti e considerazioni sia geografiche che di disponibilità di prodotti. Le reti di nuova generazione, con i nuovi schemi architetturali, rimuovono limiti e barriere, spostando ora il focus dalle reti verso esigenze usercentric, che genererà un nuovo tipo di competizione orientata alle esigenze e alla differenziazione dell’utente con offerte “packaged”, anche personalizzate e in contesto self-management. Gli utenti potranno bilanciare le diverse esigenze (nuovi profili) di servizi, terminali e connettività (vari media), la convergenza (e personalizzazione) in atto delle varie funzioni (TV, PC, cellulari, PDA, ecc), una semplificazione della “user experience”, in linea con la diversità e la gerarchia delle necessità (“connect me, organize me, entertain me, empower me”), un sempre più necessario miglioramento della mobilità e nomadicità. Con questo medello, l’utenza sia business che residenziale, potrà accedere ai suoi servizi attraverso qualunque terminale, qualunque connettività broadband tipo “always-on”, con un unico “si- Settembre 2005 gn-on”, con la sua personalizzazione e con sincronizzazione trasparente tra le diverse periferiche. Sebbene si parli si offerta multi-servizio, il servizio video sarà quello predominante, unificato tra reti fisse e mobili, e combinato con servizi voce (es. video-telefonia), messaging, presence, interattività, segreterie unificate (voce, mail, fax), sorveglianza, telelavoro, ecc. La convergenza tra telecomunicazioni e Information Technology sta creando un ambiente competitivo dove i service provider dovranno continuamente rinnovare/potenziare l’offerta. Oggi, l’associare voce, dati, video nelle offerte triple-play. Implementare una rete VoIP flessibile per il futuro Le future reti VoIP di nuova generazione saranno basate su tecnologie multiservizio e infrastrutture IP, ad oggi le sole capaci di supportare e favorire lo sviluppo di reti universali. La loro ubiquità, semplicità e apertura le rende i principali catalizzatori di nuove applicazioni, nuovi servizi, nuovi traffici e, conseguentemente, nuovi profitti. Attuali evoluzioni in questo campo (MPLS, service provisioning, traffic engineering, OAM semplificato) forniscono alle reti a pacchetto le soluzioni per supportare i nuovi requisiti di garanzia e QoS per i servizi real-time, la loro differenziazione e il supporto di servizi streaming. Implementare le nuove reti di comunicazione, oggi in sviluppo in ogni parte del mondo, determina una ristrutturazione delle architetture di rete, per realizzare la convergenza dei servizi su reti multiservizio, il consolidamento, la semplificazione e la flessibilità delle infrastrutture; una riduzione delle opzioni di accesso (fisso, mobile, xDSL, WiFi, LAN,, cavo, satellite) e, possibilmente, della moltitudine di terminali (telefono, cellulare, PC, PDA, entertainment devices); una riduzione dei costi (investimento, comunicazione, manutenzione, cablaggio, etc.), ottenendo il massimo con minor spesa. Alcatel offre soluzioni capaci di implementare le necessità degli operatori e i nuovi profili del mercato (VoIP, Triple Play, Entertainment, Managed Communication Services, etc.) una totale convergenza, anche con migrazioni fasate in li- 81 Tecniche multiservizio per Voice over IP Architetture generali Alcatel di reti NGN e IMS. nea con le potenzialità di investimenti, gli obiettivi di riduzione dei costi. Le soluzioni VoIP e Multimediali Alcatel implementano le nuove architetture e i nuovi servizi, fondandosi su requisiti quali affidabilità, modularità, economicità, e si basano su piattaforme aperte che garantiscono la massima flessibilità, l’indipendenza dalla futura evoluzione tecnologica, l’interoperabilità e scalabilità/estendibilità, sia in termini demografici, geografici e di offerta servizi, sia in termini di migrazioni fasate al passo delle esigenze e degli investimenti possibili. I vantaggi attesi È questo il trend di mercato del nostro immediato futuro. Tutti i service provider e gli enti tecnologici considerano le reti di nuova generazione a pacchetto il target dell’intera infrastruttura, per la flessibilità offerta, la capacità di supportare le future necessità ed implementare servizi multipli, eterogenei e revenue-generting (come differenziatore competitivo per acquisire e mantenere i clienti), ma soprattutto la drastica potenzialità di beneficiare dell’economia di scala attraverso un consolidamento delle reti odierne, con riduzione degli investimenti e delle spese operative. L’evoluzione in corso delle reti verso le soluzioni VoIP, con utenza che avrà a disposizione 82 l’uso di servizi convergenti voce, dati, e multimediali, trasformerà le abitudini e determinerà una significativo incremento dei volumi di traffico. Ciò avverrà in modo trasparente per l’utente finale. In conclusione, la richiesta di nuovi servizi, l’ambiente competitivo e l’introduzione di tecnologie sofisticate, rappresentano le ultime sfide strategiche e operative sia per i service provider che per i vendors/costruttori. Le reti VoIP saranno il catalizzatore per un nuovo dinamismo e uno sviluppo più snello di offerte/opportunità più vantaggiose, attraenti per l’intero contesto, generando nuove attività e posti di lavoro, stimolando l’indotto in un area che offre un enorme sviluppo. Apporteranno, inoltre, benefici sia alle imprese /amministrazioni che agli utenti residenziali in termini di maggiore efficienza, flessibiltà, funzionalià, produttività, miglioreranno e velocizzeranno i processi decisionali, privilegeranno il “teamworking” e determineranno le basi per la fornitura di un alto grado di servizi, applicazioni e prodotti alla comunità e al cittadino Relativamente all’aspetto economico, consentiranno di risparmiare capitali che potranno essere investiti, potenzialmente, in altri progetti e/o servizi. Rocco Capra Solution Architect Manager Giuseppe Brevi Account Manager Pubblica Amministrazione Alcatel Italia I quaderni di L’uso della telefonia tramite Internet Tecniche Wireless VoIP 200 ms) sono i requisiti fondamentali per garantire un buon servizio voce. Ericsson ha prodotto un grosso sforzo per ridurre i ritardi nelle reti di accesso GERAN (GSM/EDGE Radio Access Network) ed UTRAN (UMTS Radio Access Network). Simulazioni effettuate in laboratorio hanno mostrato, ad esempio, che il ritardo di trasmissione della voce è comparabile a quello della telefonia a circuito quando si utilizza un canale dedicato (DCH) per l’accesso UTRAN (vedi figura sottostante, parametrizzata in base alle diverse release Ericsson dei nodi di accesso GERAN – Rx – e UTRAN – Px -). L’applicazione VoIP non solo ha impatti nel trasporto radio lato ‘user plane’, ma anche nella parte di controllo della chiamata (es. gestione dei tempi di set-up). Nel caso di trasporto del ‘control plane’ su IP, i vincoli relativi sia al ritardo end-to-end che al jitter sono meno stringenti se confrontati con i vincoli dettati dal trasporto dello ‘user plane’. Ad oggi è già disponibile commercialmente la soluzione in grado di incapsulare su M3UA, SCTP ed IP diversi tipi di segnalazione relativi alla rete radiomobile sia per quanto concerne la chiamata e la localizzazione del terminale (MAP, ISUP) che per quanto riguarda il controllo degli apparati in una architettura evoluta 3G (GCP, BICC). Ulteriori problematiche sul VoIP per il mondo mobile sono quelle connesse alla gestione della mobilità (handover) e, più in generale, alla continuità di servizio tra aree che supportano e che non supportano VoIP (copertura). Dal punto di vista dell’efficienza di banda, invece, l’utilizzo del protocollo IP ha lo svantaggio di utilizzare un pesante overhead (40 byte per il trasporto del payload RTP-UDP-IPv4). In 3GPP R4, Ericsson ha guidato la standardizzazione del compressore RoHC (Robust Header Compression), che è in grado di ridurre ad Misurazione dei ritardi nelle reti di accesso mobile. un solo byte i 40 dello stack o studio delle problematiche di voice over IP su reti cellulari coinvolge, da diverso tempo, i principali attori dell’industria delle telecomunicazioni. Ad oggi, l’erogazione del servizio voce su IP mobile è limitata agli accessi WiFi (VoWiFi), ma l’introduzione prossima di nuove tecnologie d’accesso più efficienti, quali, ad esempio, l’HSDPA (High Speed Downlink Packet Access, con velocità teorica fino a 14,4 Mbit/s) ed HSUPA (High Speed Uplink Access, con velocità teorica fino a 5,76 Mbit/s), rappresenterà un indiscutibile beneficio per favorire l’utilizzo di soluzioni VoIP anche nelle reti cellulari. Ma quali sono, oggi, le principali problematiche da affrontare per l’utilizzo del servizio voce sul pacchetto? Possiamo riassumerle in due categorie: qualità trasmissiva ed efficienza di banda. Iniziamo dalla qualità trasmissiva. Quando si instaura una chiamata voce utilizzando la tecnologia a circuito, si stabilisce un canale dedicato tra i due utenti che utilizzano il servizio: ciò significa che è possibile garantire una buona qualità della voce. Nella tecnologia a pacchetto, invece, la modalità di funzionamento ‘connectionless’ porta ad una serie di problemi per la gestione di servizi sensibili ai ritardi (e alla perdita dei pacchetti) quali la voce: basso jitter e bassi ritardi in trasmissione (dell’ordine di 150- L Settembre 2005 83 Tecniche Wireless VoIP Misurazione delle performances del ‘Delay Scheduler’. protocollare. Ciononstante, tale tecnica non raggiunge ancora i livelli di efficienza della trasmissione a circuito e presenta ancora dei problemi legati alla richiesta di allocazione variabile della banda radio per la chiamata voce, dovuti alla necessità di utilizzo di un header RoHC iniziale più grande rispetto a quello teorico. Altro aspetto da segnalare è quello relativo all’ottimizzazione della segnalazione su IP: nell’ambito del protocollo SIP utilizzato dall’IMS (IP Multimedia System), Ericsson ha lavorato per la standardizzazione della compressione della segnalazione (SigComp), con risultati fino a 10 volte più efficienti rispetto a quelli ottenuti in assenza di compressione. A livello Core Network a circuito, infine, Ericsson è in grado di implementare meccanismi di efficienza trasmissiva e di ottimizzazione della qualità della voce attraverso una soluzione di Mobile Softswitch che utilizza tecniche di Transcoder Free Operation (TrFO, in cui le operazioni di codifica/decodifica avvengono direttamente sul terminale senza coinvolgere la rete) e Tandem Free Operation (TFO, con il quale è possibile bypassare le operazioni di transcodifica facendo viaggiare la voce compressa sui link PCM). Con tali tecniche, l’efficienza di banda della trasmissione su backbone IP è fino a tre volte superiore quella che utilizza un backbone TDM. VoIP e l’Accesso WCDMA: la tecnologia HSDPA La tecnologia di accesso HSDPA/HSUPA favorisce indubbiamente l’utilizzo di applicazioni 84 VoIP su accessi WCDMA utilizzando efficienti algoritmi di schedulazione dei pacchetti (sul canale comune), intervalli di trasmissione contenuti (2 ms) e meccanismi ottimizzati di gestione della qualità del servizio. L’algoritmo di scheduling è fondamentale per ottimizzare la capacità trasmissiva sulla tratta radio, assicurando il livello di QoS richiesto. Ericsson ha realizzato alcune simulazioni di VoIP su HSDPA utilizzando differenti schedulatori, l’algoritmo di compressione RoHC ed il codec AMR 7.95 con il 40% di ‘activity factor’. La figura sottostante mostra le performance dello schedulatore denominato ‘Delay Scheduler’ con il quale l’assegnazione del canale viene effettuata compensando costantemente la qualità fruita con i ritardi subiti dall’utente. Come si può notare, all’aumentare del ritardo gestibile, aumenta il numero di utenti che possono essere serviti in quella cella (per un ritardo pari a 150ms la capacità del servizio VoIP è equivalente a quella del circuito). VoIP e la rete: l’architettura IMS ed i servizi ‘combinazionali’ Dal punto di vista dei servizi, possiamo dire che mentre la voce rappresenta il punto di partenza (nonché il cardine) per lo sviluppo delle architetture di reti cellulari a circuito, essa può essere considerata, insieme a tutte le altre tipologie di traffico conversazionale, il punto di arrivo per tutto ciò che riguarda le architetture mobili a pacchetto. L’idea che sta alla base delle comunicazioni multimediali di tipo person-to-person è, infatti, quella di arricchire l’esperienza dell’utente con situazioni che vanno al di là della semplice conversazione. L’architettura dell’IMS, standardizzata in ambito 3GPP/TISPAN, intende per l’appunto coprire questi nuovi scenari di comunicazione tra utenti dando loro la possibilità di ‘aggiungere’ ai servizi person-to person oggi già fruibili (la voce, ovviamente, ma anche messaggi, videochiamate, etc), i servizi tipici di una comunicazione a pacchetto (es. file/media/image/video sharing, presenza, streaming, etc). Per rendere tutto questo possibile fin da oggi (ovvero la coesistenza dei servizi real-time come la voce con i ‘nuovi’ servizi a pacchetto dell’IMS), I quaderni di L’uso della telefonia tramite Internet Ericsson ha sviluppato l’idea dei cosiddetti servizi ‘combinazionali’, ovvero servizi che sfruttano contemporaneamente il bearer a circuito per la voce e quello a pacchetto per i dati dell’IMS. Si ritiene che questo sia uno step fondamentale di raccordo tra la tecnologia ‘legacy’ basata su circuito ed una tecnologia di tipo ‘All-IP’ che potrà essere matura solo quando le limitazioni esposte sopra per VoIP wireless saranno definitivamente superate e gli enti di standardizzazione, nonché l’industria, avranno manifestato una volontà comune a convergere verso un unico tipo di soluzione (architetturale e di servizio) basata su pacchetto. Ad esempio, se prendiamo in esame la tipologia dei servizi ‘combinazionali’ che Ericsson chiama “WeShare”, è possibile già oggi (su accessi WCDMA e anche su GSM/GPRS con la commercializzazione di terminali DTM – Dual Transfer Mode -), iniziare una normale chiamata a circuito e, allo stesso tempo, convidere fotografie, file audio, video (registrati o ‘live’), lavagne elettroniche etc. con un’altra persona, sfruttando le risorse della rete IMS. Dal punto di vista del servizio, il salto tecnologico per il passaggio da voce basata su circuito a VoIP potrà essere realizzato in maniera trasparente per l’utente secondo i tempi e le esigenze dell’operatore, essendo la rete IMS chiaramente già idonea al trasporto di tale tipo di traffico (il servizio VoIP basato su IMS Ericsson è già disponibile ed ampiamente collaudato per l’accesso fisso/WLAN). Dal punto di vista dell’interlavoro con altre reti, è possibile già oggi rendere questo servizio (ed altri) fruibile anche da accessi fissi di tipo broadband (ovvero, per usare un termine molto in voga negli ultimi tempi, convergente) qualora si pensi ad un’unica infrastruttura di erogazione del servizio (l’IMS) in cui la componente voce è convertita da circuito a pacchetto attraverso l’architettura softswitch dell’IMS (MGCF - Media Gateway Control Function- e MGW – Media Gateway-). C’è da dire, infine, che soluzioni IMS VoIP che utilizzano traffico voce non real-time sono già presenti presso gli operatori che hanno già introdotto (o sono in procinto di farlo) il servizio Push-To-Talk (PoC), standardizzato in ambito Settembre 2005 OMA (Open Mobile Alliance). Questo servizio, che consente un tipo di comunicazione 1-1 ed 1-N di tipo half-duplex, richiede una qualità di servizio streaming o interactive (ovvero i bearers a pacchetto già disponibili) e sfrutta le risorse comuni della rete IMS (presenza, group management, conferenziatore, charging,O&M, etc). Conclusioni Il servizio VoIP over Wireless necessita di una buona efficienza spettrale e di un’alta qualità per la voce. Ciò implica l’introduzione, nelle reti di accesso mobile, di meccanismi che ottimizzino, da una parte, l’utilizzo di banda (es. meccanismi di compressione dell’header e della segnalazione, l’introduzione di HSDPA/HSUPA su WCDMA, etc.) e dall’altra, i ritardi di trasmissione e la varianza. (oltre al focus su HSDPA/HSUPA, Ericsson ha sviluppato numerose funzionalità sui nodi della parte radio per contenere i delay nella catena end-to-end). Diversi sono, ad oggi, il lavori ancora aperti in ambito standardizzazione 3GPP al fine di uniformare l’approccio alla risoluzione delle problematiche relative all’erogazione del servizio voce e, in genere, dei servizi di tipo real-time su pacchetto. Ericsson crede che uno sforzo congiunto degli enti di standardizzazione, dell’industria (dove un ruolo chiave è giocato dai costruttori di terminali) e degli operatori del settore, potrà effettivamente accelerare la commercializzazione del servizio VoIP su wireless superando alcuni ostacoli (non solo di natura tecnologica) che, almeno oggi, non favoriscono la diffusione di un servizio di qualità su larga scala. Dal punto di vista dell’infrastruttura di rete a pacchetto a supporto del VoIP, Ericsson ritiene che l’IMS sia la scelta necessaria per l’erogazione ottimale, in genere, di qualunque servizio person-to-person su pacchetto e, allo stesso tempo, punta oggi a soluzioni combinate (voce a circuito – ottimizzabile su trasporto IP attraverso tecniche TFO/TrFO –, dati su IMS) come step necessario a gestire la transizione delle reti ‘legacy’ a circuito verso i servizi VoIP e, più in generale, verso l’All-IP. Carlo Colaianni Ericsson 85 Voice over IP: una opportunità per la Pubblica Amministrazione Voice over IP: una opportunità per la Pubblica Amministrazione er descrivere i benefici dell’introduzione dei Servizi VoIP nella Pubblica Amministrazione è indispensabile avere presente lo scenario complessivo delle telecomunicazioni della Pubblica Amministrazione (PA) e le evoluzioni che sono in corso di attuazione in linea con gli sviluppi del mercato internazionale. Oggi, le amministrazioni della PA Centrale dispongono di infrastrutture ed applicazioni dedicate alla propria missione istituzionale che vengono gestite con specifiche organizzazioni ICT. Dette infrastrutture costituiscono realtà di complessità tecnologica paragonabile e talvolta superiore alle realtà private esistenti in altri settori come ad esempio nel settore bancario ed nei maggiori gruppi industriali del paese (ENI, ENEL, Fininvest etc). Sin dalla fine degli anni novanta è emersa la consapevolezza che è indispensabile individuare un percorso comune di sviluppo interoperabile fra queste realtà con l’obiettivo di ottimizzare costi ed investimenti. Nel frattempo una sempre maggiore diffusione nel paese dei servizi Internet, dei servizi a larga banda e delle reti wireless rende possibile l’estensione delle applicazioni delle PA direttamente ai cittadini ed alle imprese. Per conciliare queste due linee di sviluppo il CNIPA, in stretta collaborazione con le amministrazioni, persegue l’obiettivo di razionalizzazione le strutture esistenti e promuovere l’apertura dei servizi ai cittadini in linea con le nuove direttive contenute nel Codice Digitale recentemente approvato. In questo scenario le telecomunicazioni rivestono un ruolo determinante ed è prioritario riconoscersi in un piano di sviluppo unico per la PA, coordinato e ben delineato del quale sono parte integrante i servizi VoIP P 86 Le attuali infrastrutture di telecomunicazioni della PA Le infrastrutture di telecomunicazioni della PA Centrale hanno tre componenti distinte: 쩦 le reti geografiche 쩦 i sistemi e servizi presso le sedi delle amministrazioni 쩦 i servizi centralizzati Reti Geografiche Alle reti geografiche si è rivolta una grande attenzione e la costituzione di un’unica rete nazionale per la PA Centrale fa parte, non solo, delle norme del legislatore, ma è un patrimonio culturale acquisito. Altri grandi paesi Europei stanno maturando un’analoga posizione solo in tempi recenti. Nel 1999, a seguito di una gara europea, è stato dato l’avvio alla RUPA – Rete Unitaria per Pubblica Amministrazione – in collaborazione con Telecom Italia e la società Pathnet, costituita per l’occasione. La rete è stata realizzata su strutture dedicate alla PA con nodi di commutazione, centro di gestione e servizi di sicurezza ritagliati sulle esigenze delle Amministrazioni. Ma sin da questa realizzazione l’IP ha assunto un ruolo centrale portando a termine specifici piani di migrazione dai protocolli proprietari precedentemente impiegati. Oggi la RUPA connette 22000 porte delle Amministrazioni, di cui solo il 2% non è IP nativo. Le sedi delle Amministrazioni I sistemi e servizi presso le Amministrazioni hanno seguito un percorso correlato agli sviluppi tecnologici che andavano maturando. Da qui l’adozione di LAN in tutte le sedi con terminali in IP nativo in un processo di informa- I quaderni di L’uso della telefonia tramite Internet tizzazione degli uffici della PAC che ha portato ad oltre 422000 accessi LAN ed oltre 900000 PC (Relazione annuale Cnipa del 2003). Mentre i servizi di fonia sono stati realizzati prevalentemente su Centralini (PABX) installati nelle principali sedi e connessi direttamente alle reti telefoniche o talvolta inseriti in reti metropolitane urbane. Il parco installato è disomogeneo e diversificato e generalmente i servizi che vanno oltre la connessione in voce sono presenti solo nell’ambito della sede dell’Amministrazione o in ambienti che dispongono della stessa architettura (stesso fornitore). Infine le strutture organizzative che presidiano l’esercizio e lo sviluppo degli impianti di fonia sono spesso dedicate in un contesto di dialogo con analoghe strutture che presidiano l’IT: Presso le sedi delle Amministrazioni vi sono altri servizi di telecomunicazioni di rilievo quali i servizi di video-sorveglianza, la video conferenza, ecc., che costituiscono realtà omogenee solo nell’ambito delle sedi e talvolta dell’Amministrazione. Servizi centralizzati Per i servizi centralizzati si sono acquisite esperienze che fanno parte del parte della cultura delle Amministrazioni; infatti la gara europea del 1999 ha previsto, nell’aggiudicazione, anche la costituzione di una società, EDS PA, per servizi di accesso ad internet, sicurezza, posta elettronica e servizi di server farm. L’adesione delle Amministrazioni a tali servizi è in continua crescita ed in linea con tutti gli indicatori di mercato che prevedono un forte sviluppo dei servizi centralizzati nelle innumerevoli modalità di fruizione. Le analisi del gruppo di lavoro dedicato al VoIP La tecnologia VoIP parte dal lontano 1999 ed ha realizzato le prime applicazioni nelle linee a lunga distanza: oggi tutte le reti dei maggiori operatori di telecomunicazione trasportano fonia e dati nella stessa connessione in IP. Ma solo negli ultimi anni si sono rese disponibili funzioni Voice over IP per imprese e cittadini in modo strutturale, continuativo e con elevata qualità. Il Cnipa ha deciso di avviare una prima fase Settembre 2005 di lavoro di analisi con fornitori leader di mercato ed amministrazioni ed ha raggiunto le seguenti conclusioni: 쩦 le tecnologia VoIP è consolidata e può essere impiegata dalla PA; 쩦 tutti i fornitori del mercato internazionale dei centralini (PABX) hanno deciso di introdurre prodotti e servizi VoIP facendo evolvere il loro catalogo in un limitato periodo di tempo; 쩦 i servizi VoIP sono innumerevoli e consentono l’avvio di nuove applicazioni che aiutano a rendere più efficiente e più economica l’attività produttiva; 쩦 gli standard dei servizi traguardano al protocollo SIP come elemento unificatore ma allo stato attuale sono necessari software di adattamento per rendere compatibili servizi di fornitori diversi; 쩦 i terminali per la fonia sono in forte evoluzione e nuove tipologie di terminali si affiancheranno ai telefoni VoIP simili nelle modalità d’uso ai precedenti telefoni: Così avranno una diffusione sempre maggiore i telefoni softphone, che consentono di utilizzare il PC installando un software compatibile con i client più diffusi, i telefoni Wi-Fi per operare all’interno delle sedi in mobilità, i PDA, gli Smart Phone e i Cellulari che integreranno GSM e Wi-Fi nel breve periodo; 쩦 sono disponibili tools automatici per le analisi costi benefici per l’introduzione del VoIP. Questa analisi ha permesso di delineare un percorso d inserimento dei servizi VoIP nell’ambito del nuovo sistema SPC. È in corso la pubblicazione di un quaderno Cnipa che riassume i risultati della prima fase delle analisi. I piani di sviluppo delle reti geografiche della PA e le modalità di inserimento del VoIP Siamo alla vigilia di un’importante evoluzione dell’intero sistema ICT della PA che riguarda le tre componenti strutturali nelle modalità di seguito illustrate. Il successo di una unica rete nazionale per la PA è stato deciso di replicarlo a livello internazionale ed è in corso di avanzata realizzazione la Rete Internazionale per la Pubblica Amministrazione (RIPA). 87 Voice over IP: una opportunità per la Pubblica Amministrazione Schema del Sistema Pubblico di Connettività. La rete che coprirà 130 paesi e 450 sedi all’estero nasce prendendo a riferimento le strategie dei maggiori operatori internazionali di telecomunicazioni: La rete sarà una rete IP-MPLS (multi protocoll packet switching) ossia sarà in grado di garantire una qualità di servizio ottimale per tutte le tipologie di traffico – video, voce, dati, ecc. Adotterà elevati standard di sicurezza con Ip-Sec in ogni connessione e con un sistema di sicurezza end-to-end sovrapposto alla rete e progettato per tener conto delle realtà internazionali nella quale operano pochi operatori sulla lunga distanza che si avvalgono dei molti operatori locali per realizzare l’ultimo miglio. La rete prevede l’inserimento nelle principali sedi del servizio VoIP realizzato dall’aggiudicatario EDS – BT-Infonet in piena compatibilità con la propria architettura internazionale. Una nuova gara è stata bandita al termine dei 5 anni di vigenza contrattuale della RUPA e dei servizi centralizzati: il Sistema pubblico di Connettività. Le sedi delle Amministrazioni. 88 I quaderni di L’uso della telefonia tramite Internet Il sistema Complessivo. Il SPC è stato pensato per rivolgersi a tutta la PA prevedendo un organo di governo collegiale, presente il Cnipa e le Amministrazioni Centrali e Locali. Per la parte relativa alla rete geografica nazionale molte saranno le novità fra le quali si sottolinea la struttura plurioperatore, la rete Ip-MPLS a qualità garantita, la costituzione di punti di scambio correlati ai grandi NAP nazionali, la sicurezza e i servizi VoIP. Le reti geografiche brevemente illustrate offrono alla PA l’opportunità di creare un’unica rete logica nazionale ed internazionale adatta a qualsiasi tipologia di servizi evitando costose duplicazioni di reti mono-applicazione, azzerando i costi delle telefonate on-net e rendendo possibile l’integrazione in IP di tutti i servizi all’interno delle Amministrazioni e verso i cittadini e le imprese. Il progetto d’integrazione va esteso ai servizi e agli impianti nelle sedi delle PA. È in corso un primo censimento degli impianti di fonia delle Amministrazioni Centrali che fornirà un quadro di riferimento per avviare piani di sviluppo coordinati con l’evoluzione delle reti e i servizi centralizzati. Obiettivo è la realizzazioni di cablaggi unici con gestione integrata dei servizi dati, fonia e video con benefici economici e con un salto di qualità nel livello dei servizi. Il Cnipa ha fatto da capofila realizzando nella Settembre 2005 propria sede un primo impianto VoIP integrato nella LAN e avviando sperimentazioni per nuove tipologie di servizi quali ad esempio applicazioni Wi-Fi-GSM. Le applicazioni centralizzate rivestono un ruolo importane per l’inserimento del VoIP. In particolare le prime realizzazioni riguarderanno: 쩦 la necessità di rendere compatibili le architetture VoIP che faranno parte del sistema SPC realizzato da più operatori di telecomunicazione; 쩦 la possibilità di costituire un Softwitch centralizzato per instradare tutto il traffico IP delle Amministrazioni verso le reti di tutti gli operatori di telecomunicazione; 쩦 la creazione di un Ip-Centrex con funzioni centralizzate di commutazione. Con la diffusione graduale dei servizi VoIP si individueranno altre applicazioni come i servizi di IP-Conctat Center, Servizi di Unified Messaging ed altri ancora. La PA si doterà nel breve periodo di un sistema ICT di notevole rilevanza con applicazioni all’avanguardia nel quale sarà possibile avviare nuovi servizi e nuove opportunità di colloquio con cittadini ed imprese in un quadro di continua razionalizzazione ed ottimizzazione dei costi. Emilio Frezza CNIPA 89 Le problematiche normative e regolamentari del VoIP Le problematiche normative e regolamentari del VolP l servizio di telefonia tradizionalmente rappresenta uno dei servizi di telecomunicazione fra i più ampiamente regolamentati. D’altra parte, stiamo assistendo ad una evoluzione così rapida dei servizi di tipo Voice over IP (VoIP) che nessuno ormai dubita più del fatto che in un futuro più o meno lontano tutte quante le comunicazioni di tipo vocale saranno veicolate sulle reti mediante protocollo IP. In molti paesi, questo praticamente impone alle varie Authority del settore, le cosiddette National Regulatory Authorities (NRAs), di mettere fra le proprie priorità assolute il tema della regolamentazione dei servizi VoIP. Per converso, le questioni che vengono sollevate dal VoIP sono molte e controverse. Anzitutto, il VoIP riguarda sia le reti fisse che mobili, in quanto le problematiche di fondo sono le stesse per entrambi gli ambiti. Inoltre il tipo di approccio seguito nei diversi paesi per la regolamentazione del VoIP può essere molto diverso. Tralasciando alcuni casi specifici di paesi nei quali il servizi di tipo VoIP sono addirittura proibiti1. Vi è chi, come Giappone e Sud Corea, hanno definizioni diverse se il servizio è di tipo fisso, mobile oppure Internet. In Europa invece le direttive tendono a mantenere un approccio tecnologicamente più neutrale. Va altresì evidenziato che il ruolo delle normative può essere decisivo per il corretto svilupparsi o viceversa per il rapido estinguersi dei servizi VoIP. I Il quadro regolamentare europeo Le direttive di interesse per il VoIP sono sei2 e perseguono gli obbiettivi di carattere generale illustra- ti qui a lato. In ogni caso, gli interventi di tipo regolatorio devono adeguatamente rispettare i principi di obiettività, neutralità tecnologica, trasparenza, non-discriminazione e proporzionalità. Si tratta del quadro di base della regolamentazione UE a cui anche quella del VoIP deve ottemperare. Tale quadro regolamentare definisce le seguenti categorie di servizi, che possono applicarsi al VoIP: Servizio di Comunicazione Elettronica (ECS3): definito all’art.2c della Framework Directive come quel servizio: 1) forniti di norma a pagamento 2) consistenti esclusivamente o prevalentemente nella trasmissione di segnali su reti di comunicazioni elettroniche Servizio Telefonico Accessibile al Pubblico (PATS4): definito all’art.2c della Universal Service Directive come quel servizio: 1) accessibile al pubblico 2) che consente di effettuare e ricevere chiamate nazionali ed internazionali 3) di accedere ai servizi di emergenza tramite uno o più numeri che figurano in un piano di numerazione nazionale o internazionale 4) che può, se necessario, includere uno o più dei seguenti servizi: a) l’assistenza di un operatore b) servizio di elenco abbonati e consultazione c) fornitura di telefoni pubblici a pagamento d) fornitura del servizio a termini specifici e) fornitura di apposite risorse per i consumatori disabili o con esigenze sociali partico- 1 In Bolivia è attualmente illegale vendere al dettaglio servizi di tipo VoIP, mentre fino ad alcuni anni fa a Malta era illegale offrire servizi VoIP su WLAN. 2 Framework Directive, Access Directive, Authorisation Directive, Universal Service Directive, Privacy Directive, Competition Directive (Directive 2002/21-19-20-22-58-77/EC). 3 Electronic Communication Service. 4 Publicly Available Telephony Service. 90 I quaderni di L’uso della telefonia tramite Internet lari e/o la fornitura di servizi non geografici Dal punto di vista della classificazione dei servizi VoIP, una prima suddivisione piuttosto generale distingue i vari servizi in: A) VoIP privato Mediante i dispositivi destinati al VoIP è di solito possibile instaurare direttamente chiamate ad altri utenti che utilizzano gli stessi dispositivi o software mediante la rete pubblica Internet. In questo caso, non interviene nessun service provider per la comunicazione. B) Servizi VoIP privi di obblighi specifici Rientrano in linea di principio all’interno della Authorisation Directive, ma i provider non devono soddisfare ad alcun obbligo specifico. Due esempi abbastanza comuni sono il caso di trasporto interno5 e di intranet aziendali6. C) Servizi VoIP offerti al pubblico Si tratta ovviamente di servizi VoIP in cui vengono trasmessi segnali su reti di comunicazioni elettroniche e che quindi ricadono all’interno della normativa UE, anche se il loro inquadramento normativo dipende dalla natura del servizio che viene offerto. Si dovrà prestare attenzione alle seguenti caratteristiche: 1) Accesso ad altri utenti. Si tratta dell’aspetto più rilevante, che riguarda la capacità degli utenti di effettuare e ricevere chiamate nazionali ed internazionali secondo quanto, almeno sinora, viene reso possibile tramite il piano di numerazione E.1647. Tuttavia i service provider offrono talora limitate capacità di accesso (ad esempio, effettuare chiamate, ma non riceverle). In tal caso, ci sono pareri discordanti, come vedremo, se considerarle o meno servizi PATS. Adottando tale criterio, si consente a servizi ECS, quali il PoC (Push-totalk over Cellular) o Skype, di evitare le ostiche normative associate ad un servizio telefonico. 2) Ruolo del provider: i servizi VoIP possono basarsi su differenti business model, a cui sono associati diversi livelli di controllo nel servizio. In particolare, si possono avere service provider a banda larga che possono controllare anche la soggiacente infrastruttura di rete e sono quindi in grado di fornire qualità migliore e garantire una adeguata integrità del servizio. Altri provider si limitano invece a fornire semplicemente il servizio telefonico, senza la possibilità di influenzare la qualità e la disponibilità dell’accesso a banda larga. Questo potrebbe avere una qualche influenza sul tipo di regolamentazione da applicare, anche se è facile intravedere non pochi problemi di ordine pratico. 3) Grado di mobilità: in taluni paesi, ci possono essere limitazioni all’uso in mobilità8 di numeri con un’associazione geografica o all’effettuare chiamate d’emergenza. Ovviamente il problema concreto che si deve affrontare non è tanto quello della chiamata pura e semplice (non si vede perché dovrebbe essere più difficile colloquiare con l’operatore del 113 invece che con un proprio conoscente), quanto quello della localizzazione affidabile ed automatica dell’utente in mobilità. Infatti su tale informazione è basato l’instradamento della chiamata d’emergenza al corretto (in genere il più vicino) centro di emergenza. Quindi il grado di mobilità del servizio può essere un criterio per la definizione del livello appropriato di regolamentazione. Grado di regolamentazione Obblighi di tipo regolamentare significano ovviamente ed inevitabilmente costi aggiuntivi per i fornitori del servizio, che possono essere giustificati solamente alla luce degli obiettivi generali del quadro regolamentare UE; a titolo di esempio, le chiamate d’emergenza rientrano fra le misure per la protezione dell’utente mentre quelle sulla portabilità del nume- 5 Molti operatori di rete sia fissa che mobile hanno fra i loro piani (già operativi o di prossima realizzazione) il trasporto di traffico vocale a grande distanza su reti IP. Tali servizi sono completamente trasparenti per gli utenti e dunque non hanno alcuna rilevanza né per il servizio all’utente né per quanto attiene ai relativi diritti e doveri. 6 Sempre più aziende stanno realizzando centralini interni basati su soluzioni VoIP. Tali servizi, pur assoggettati alla Authorisation Directive, non impongono obblighi o restrizioni specifiche. 7 La Raccomandazione E.164 dell’ITU definisce il piano di numerazione telefonico internazionale, basato su tre categorie di numeri, descrivendo per ognuna di esse la struttura del numero e la funzionalità. Tutti i numeri telefonici sono costituiti da una sequenza massima di 15 cifre; da una a tre cifre sono riservate per il codice paese (Country Code), il cui completo elenco viene pure fissato all’interno della E.164. 8 Con il termine “mobilità” non intenderemo qui un utente che sia fisicamente in movimento, quanto un utente che può essere, pur fisso in certo punto, presente in modo a priori ignoto all’interno del territorio nazionale, in quanto la connessione Internet per il servizio VoIP gli può venire offerta tramite un generico punto di accesso sul territorio. Settembre 2005 91 Le problematiche normative e regolamentari del VoIP ro possono essere viste come misure per promuovere la competitività. In vista del principio di neutralità tecnologico, non si vede d’altra parte come due servizi che all’utente risultino sostanzialmente identici non possano andare soggetti allo stesso grado di regolamentazione, indipendentemente dal fatto che l’implementazione tecnica sia basata sulla tradizionale commutazione di circuito vocale oppure sulla innovativa trasmissione a pacchetto del VoIP. D’altra parte i servizi VoIP possono venire resi, a differenza di quelli mobili o fissi tradizionali, in qualunque parte del mondo, e quindi anche senza essere presenti localmente sul territorio, nonostante questo fatto possa al fin fine consentire di praticare tariffe di terminazione inferiori. Quindi, gli obblighi regolamentari che è opportuno introdurre devono essere dimensionati anche su quanto accade in altri paesi, al fine di evitare una progressiva perdita di competitività per i provider locali rispetto a quelli internazionali. Questo ha come ovvia conseguenza una maggiore volontà globale di armonizzazione delle legislazioni nazionali. Un altro aspetto non trascurabile che spesso si pone è quello relativo alla numerazione ed alla portabilità del numero. I servizi VoIP possono venire fruiti con diverse modalità di indirizzamento, quali l’indirizzo SIP, l’indirizzo IP oppure il numero di tipo E.164. Talora vengono previsti dalle NRA intervalli di numerazione riservati ai servizi di tipo VoIP. Questo aspetto si intreccia, come vedremo, con quello della portabilità. Un ultimo tema che viene intersecato dai servizi VoIP è quello dell’unbundling nell’accesso a larga banda, connesso con la possibilità di ingresso nel mercato per i nuovi soggetti. In assenza di un chiaro meccanismo di unbundling, gli utenti non avrebbero la possibilità di scegliere il proprio fornitore di accesso Internet, favorendo indirettamente gli incumbents anche per quanto attiene l’offerta dei servizi VoIP. Conclusioni Nel concludere questa carrellata sulla situazione della regolamentazione internazionale del VoIP, si vuole qui sottolineare come l’attività delle NRA non si conclude con l’emanazione di norme: questa è semplicemente la conditio sine qua non. Sarà poi l’interpretazione e l’uso che viene fatto di tale normativa che potrà concretare accelerare o rallentare lo sviluppo commerciale del sistema. Ciò sarà particolarmente vero per quanto riguarda gli accordi di interconnessione o, in un senso più ampio, l’accesso alla rete. Quindi i dettagli di tali accordi (aspetti come i punti di interconnessione, la qualità, lo schema di interconnessione, le tariffe, la risoluzione delle controversie, ecc..) saranno i fattori chiave per un rapido e tempestivo sviluppo del VoIP. In una prospettiva più generale, il VoIP può essere considerato come un catalizzatore della definitiva transizione dalle reti telefoniche tradizionali alle nuove reti, basate sulla convergenza dell’intero mondo delle comunicazioni elettroniche e di cui la voce non sarà che una delle tante espressioni. Inoltre bisogna sottolineare che in Italia l’Agcom ha avviato tavoli di discussione e gruppi di lavoro per definire al meglio la normativa da adottare; in tal senso sta già circolando una prima bozza di normativa su cui sono attesi pareri dai principali attori del settore. Guido Riva Fondazione Ugo Bordoni Domande e risposte su VoIP Domanda: ma come faccio ad avere il servizio VoIP? Risposta. Per avere il servizio VoIP basta rivolgersi ad un operatore VoIP, il quale, nel caso in cui la rete telefonica lo consente, vi inserirà un dispositivo (ADSL) in casa che si connetterà al vostro attuale telefono. D. Ma quanto risparmio? R. L’offerta base in genere permette un risparmio medio tra il 20 e il 50% rispetto alla telefonia classica, ma ci sono casi in cui il risparmio può essere assai più alto come nel caso delle chiamate intercontinentali. D. Tutto qua? R. Occorre precisare che l’offerta può essere molto più vasta e può aprire orizzonti ben più ampi che ci possono completamente cambiare il modo di comunicare. In particolare alla offerta VoIP si può includere la connessione alla larga banda che può essere utilizzata per tanti altri scopi. In questo caso gli operatori che offrono la larga banda, dal punto di vista della sola comunicazione, possono offrire svariati servizi come la condivisione di testi e immagini (es. la videocomunicazione). Per questo oggi, come una evoluzione già disponibile del VoIP, si parla di CoIP (Communication over IP) o di SoIP (Service over IP). Di queste prospettive se ne è diffusamente parlato al Convegno organizzato dall’AICT su questi temi, il 7 luglio a Roma, e i dettagli possono essere trovati sul sito www.aei.it. 92 I quaderni di