Escursione 16-01

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Escursione 16-01
 Referenti: Walter Marini – Tiziano Michielin – Collaboratori: Daniela e Rodolfo Info: 338.3334449 ‐ 333.4184778 ‐ [email protected] Partenza: Domenica 7 Febbraio ore 7.00 dal Parcheggio della palestra di Dosson ( ore 7.15 dal casello di Treviso Nord dell’A27 ). Rientro previsto: ore 18.00 Difficoltà: EAI Percorso che alterna tratti su strada forestale a tratti su sentiero in costa e nel bosco. Impegno fisico moderato, principale difficoltà rappresentata dalla presenza di alcuni tratti ghiacciati (consigliati i ramponcini). Lunghezza: 6,75 km / 4,5 km (Anello corto) Dislivello: + 290 m – 420 m / ± 370 m (Anello corto) Quota massima: 2150 m (Bivio sentiero 402 ‐ 412) Tempi: 4,5 ore / 3,5 ore (Anello corto) Equipaggiamento: Completo da montagna invernale con zaino, scarponi, pile, giacca a vento, berretto, guanti, ghette, molto utili i bastoncini e i ramponcini, ciaspe solo se nevica nei giorni precedenti. Pranzo al sacco e bevande calde, possibile ristoro al Rif. Dibona (tempi di attesa lunghi). Cartografia: Tabacco 03 – Sentieri n° 412 – 403 – 442 (414 per anello corto) Costi auto e pullman: A/R 298 km x 0,20 € = 59,60 € ‐ Autostrada 10,80 € Totale 70,40 € / Costo pullman 16,00 € a persona. Avvicinamento: Si prende l’autostrada A27 a Treviso Sud e la si percorre per intero fino a Pian di Vedoia, qui ci si immette sulla SS51 di Alemagna, da percorrere fino a Tai di Cadore, dove si devia sulla sinistra proseguendo verso Cortina. Qui si prende la strada del Passo Falzarego, da percorrere fino alla curva di Ra Nona dove inizia l’escursione. Per il rientro il ritrovo è nel parcheggio di "Cian Zopè", da dove si percorre a ritroso lo stesso itinerario. _________________________________________________________________ Prossima escursione: Domenica 21 Febbraio 2016 CASERA PALANTINA – CORSO INVERNALE CON GUIDE ALPINE Referente: GA Giuliano Brescancin e Pierangelo Pedol / Lino P. tel. 329.2662008 Presentazione: Venerdì 19 Febbraio 2016 ore 21,00 Domenica 7 Febbraio 2016 FALZAREGO ‐ SOTECORDES RIFUGIO DIBONA Proposta da: Walter Marini e Tiziano Michelin Classico percorso che dalla strada del Passo Falzarego sale verso la parete sud della Tofana di Rozes. Una delle montagne simbolo di Cortina la cui cima, a 3225 m, si suppone sia stata raggiunta per la prima volta, nel 1864, dal famoso alpinista viennese P. Grohmann, con le guide ampezzane, F. Lacedelli, A. Dimai e S. Siorpaes. Escursione: Da Ra Nona 1985 m (casa cantoniera a circa 2 km dal Passo Falzarego) parte il sentiero n. 412 (Alta Via n.1) che in breve va a incrociare la vecchia strada militare che sale alla forcella Col dei Bos dal "Casòn de Ròzes". Percorso il primo tratto all’interno del bosco (con alcuni passaggi ghiacciati), si raggiuge la strada dove si può godere di un ampio panorama che va dalle Cinque Torri al Nuvolau, all’Averau e alla Croda da Lago. Proseguendo lungo la strada si incontra una breve galleria scavata sulla roccia, e dopo pochi tornanti la carrareccia termina in corrispondenza del bivio fra i sentieri n. 402 (che sale alla forcella Col dei Bos) e il n. 412 che attraversa l’alpe di Sotecordes fino al Rifugio Dibona. Noi proseguiamo su quest’ultimo e, raggiunto il punto più alto dell’escursione a 2150 m, si inizia a scendere con alcuni brevi tratti anche abbastanza ripidi, attraversando i valloni sassosi che scendono sotto la parete sud della Tofana di Rozes. Dopo questo primo tratto abbastanza stretto e accidentato, il sentiero prosegue in falsopiano divenendo via via sempre più largo e comodo fino a sbucare nell’ampia radura, al bordo della quale sorge il Cason de Sotecordes 2026 m, ottimo punto di sosta, che si raggiunge con una breve deviazione in discesa. A questo punto si può arrivare anche dal parcheggio del Cian Zopè 1732 m, (salita alternativa denominata anello corto), seguendo il segnavia n. 414, con una stradina che sale dolcemente verso nord si giunge ad una netta deviazione verso sinistra, dove dei cartelli indicano la direzione per il Rif. Dibona. Ora il sentiero sale decisamente, e s’inoltra in un fitto bosco di larici e abeti che con le loro chiome formano delle vere e proprie capanne naturali, ottimo rifugio per caprioli e camosci. Lasciando il Rio Bianco sulla destra, il sentiero continua in salita, puntando decisamente alla base della stupenda bastionata rocciosa della Tofana di Rozes. Quasi costeggiando il torrente si raggiunge, quindi, il bellissimo spiazzo dove sorge il Cason. Dopo la sosta si continua in direzione nord‐est, risalendo fino al riprendere il sentiero n. 412 che prosegue in quota verso il Rif. Dibona, con grandi visioni panoramiche sulle cime delle Dolomiti Ampezzane. Raggiunta la teleferica di servizio del Rif. Giussani, si ignora la traccia che si stacca verso sinistra e sale fino a lambire la parete della Tofana di Rozes e si continua sulla carrareccia che scende velocemente al Rif. Dibona 2037 m. Dopo la sosta obbligata, si scende per la strada fino al tornante verso sinistra, dove si stacca sulla destra il sentiero n. 442 per "Cian Zopè – Cinque Torri", che si inoltra nel fitto del bosco. Con un primo tratto pianeggiante e poi in discesa si arriva quindi in prossimità di un costone roccioso, punto più ripido e difficile del percorso, dove bisogna prestare la massima attenzione ai tratti ghiacciati e alle radici degli alberi. Continuando, la discesa si fa via via meno ripida, fino a terminare sui prati che costeggiano la SS 48, proprio in corrispondenza del parcheggio dove ci attende il pullman. Cartina e grafico: Tabacco 03 Scala 1:25000