12. Il Piano di Azione (PdA) per l`Agglomerato R11: Programma

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12. Il Piano di Azione (PdA) per l`Agglomerato R11: Programma
P.G.Q.A. – Provincia di Forlì-Cesena – RELAZIONE
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Estratto da “Parte II - Relazione” - capitolo 12 (pag. 183)
12. Il Piano di Azione (PdA) per l’Agglomerato R11: Programma
generale delle azioni
Il Piano di Azione è da intendersi come una variante più incisiva della programmazione
contenuta nel Piano di Risanamento a cui si aggiunge una restrizione delle attività emissive in
alcuni momenti dell’anno con il compito di ridurre o eliminare quegli episodi critici su cui le azioni a
medio e lungo termine non riescono ad incidere tempestivamente.
L’ambito di applicazione di tale piano riguarda il territorio dell’Agglomerato R11: Bertinoro
(solo zona via Emilia), Cesena, Forlì, Forlimpopoli, Gambettola, Longiano (solo zona via Emilia).
Il Piano d’Azione si configura come uno strumento emergenziale che definisce i primi
provvedimenti da attuare per contenere le emissioni inquinanti, in particolare per ridurre o
eliminare quegli episodi critici su cui le azioni a medio e lungo termine non riescono ad incidere
tempestivamente.
L’analisi della qualità dell’aria nella provincia di Forlì-Cesena evidenzia una situazione critica
per quello che riguarda il rispetto del numero di superamenti del valore medio giornaliero del PM10,
fenomeno dovuto tipicamente al perdurare di elevate emissioni in situazioni meteorologiche che
favoriscono l’accumulo nei bassi strati dell’atmosfera.
Effetti attesi. Riduzione dei picchi di inquinamento sia a livello di medie orarie (per l’NO2) che a
livello di medie giornaliere (per il PM10). In particolare, riduzione del numero di giornate in cui viene
superata la media giornaliera dei 50 µg/m³ per il PM10.
Soggetti responsabili. I sindaci dei comuni dell’ Agglomerato R11 coordinati dalla Provincia.
Aspetti organizzativi. I provvedimenti dei sindaci dipendono in modo diretto dall’esito delle
misurazioni che vengono svolte dalla stazione fissa di monitoraggio della qualità dell’aria e dalle
eventuali previsioni riguardo agli andamenti nei giorni successivi. Il coordinamento tra ARPA, la
Provincia e i Comuni è pertanto di fondamentale importanza così come la corretta informazione
alla popolazione.
Si dovranno prevedere modalità di intervento uguali o perlomeno simili tra i vari comuni
interessati al fine di garantire che la cittadinanza sia confrontata con situazioni conosciute e
condivise da un più vasto numero di cittadini.
Si riportano le azioni che a seguito degli approfondimenti e delle osservazioni emerse in sede di
Conferenza di pianificazione si selezionano per costituire le misure del Piano di Azione per
l’Agglomerato R11.
12.1 A. Mobilità Sostenibile
PdA A. Azione 1 – Istituzione del divieto alla circolazione dei veicoli particolarmente
inquinanti nei sei mesi critici per i livelli di PM10 (dal 1 ottobre al 31 marzo)
I Comuni individuano le aree e vi istituiscono i divieti di circolazione dal lunedì al venerdì, nei
modi e nelle fasce orarie stabiliti collegialmente dalla Conferenza dei Sindaci, in sintonia con gli
Accordi di Programma regionali, nel periodo dal 1 ottobre al 31 marzo, per le categorie di veicoli
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con emissioni particolarmente inquinanti (veicoli alimentati a benzina con omologazioni precedenti
all’Euro 1, tutti i veicoli diesel con omologazioni precedenti all’Euro 2 e i motocicli e ciclomotori a
due tempi non conformi alla normativa Euro 1).
Soggetti coinvolti nella gestione: Provincia, Comuni.
Tempi di attuazione: immediati.
Indicatori di monitoraggio specifici (Val.S.A.T): Ind.prest.9, Ind.prest.13.
PdA A. Azione 2 – Istituzione del divieto temporaneo e programmato alla circolazione nei
sei mesi critici per i livelli di PM10 (dal 1 ottobre al 31 marzo)
I Comuni entro 30 giorni dall’entrata in vigore del presente Piano, istituiscono in sintonia con gli
accordi di programma regionali, nelle medesime aree individuate di cui al punto precedente, il
divieto di circolazione per tutti i veicoli a motore, con esclusione dei veicoli elencati in dettaglio
nell’Accordo Regionale, per almeno un giorno feriale settimanale nel periodo dal 1 ottobre al 31
marzo.
L’individuazione del giorno di chiusura, delle fasce orarie e le altre modalità operative e di
dettaglio sono definite dalla Conferenza dei Sindaci.
Il provvedimento potrà essere revocato, volta per volta, nel caso l’Agenzia Regionale
Prevenzione e Ambiente dell’Emilia-Romagna, sulla base modellistica formulata incrociando lo
stato relativo alla concentrazione di inquinanti e le condizioni meteorologiche previste per il giorno
di chiusura programmata, certifichi la previsione di condizioni meteorologiche favorevoli alla
dispersione degli inquinanti e il conseguente probabile non superamento dei limiti vigenti in materia
di qualità dell’aria per il giorno di chiusura programmata.
Nel caso di persistenti criticità, la Conferenza dei Sindaci dovrà prevedere ulteriori giornate di
chiusura con le medesime modalità operative.
Soggetti coinvolti nella gestione: Provincia, Comuni.
Tempi di attuazione: immediati.
Indicatori di monitoraggio specifici (Val.S.A.T): Ind.prest.9, Ind.prest.13.
PdA A. Azione 3 – Potenziamento del controllo su strada del rispetto dei divieti di
circolazione stabiliti con gli Accordi di Programma sulla Qualità dell’Aria
Soggetti coinvolti nella gestione: Provincia, Comuni.
Tempi di attuazione: immediati.
PdA A. Azione 4 – Potenziamento delle verifiche sul rispetto dei limiti di emissione dei
veicoli circolanti e sull’operato delle officine autorizzate “bollino blu”
Visite presso le officine autorizzate al rilascio del bollino blu per verificare la taratura degli
strumenti ed il corretto operato secondo i protocolli sottoscritti.
Intensificazione delle verifiche in strada dei livelli di opacità dei veicoli diesel con particolare
riguardo ai mezzi pesanti e commerciali.
Intensificazione delle verifiche in strada delle prestazioni dei ciclomotori a due tempi.
Soggetti coinvolti nella gestione: Provincia, Comuni.
Tempi di attuazione: immediati.
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12.2 B. Edilizia Sostenibile
Non vengono selezionate in questo settore azioni particolari da attuare nel Piano di Azione per
l’Agglomerato R11.
12.3 C. Attività Produttive e Aziende di Servizi
PdA C. Azione 1 - Limitazione e/o divieto di fuochi all’aperto (bruciare scarti vegetali ecc.)
nei periodi critici per PM10
Soggetti coinvolti nella gestione: Comuni.
Tempi di attuazione: breve termine.
PdA C. Azione 2 - Limitazione delle attività produttive a maggior carico emissivo nei
periodi critici per PM10
Individuazione delle attività produttive a maggior carico emissivo di particolato (PM10) e ossidi di
azoto (NOX) presenti sul territorio al fine di valutare la possibilità di procedere, attraverso accordi
volontari o ordinanze sindacali, a limitazioni delle emissioni nelle giornate critiche per i superamenti
del valore limite giornaliero di PM10, che si verificano di norma nella stagione invernale.
Soggetti coinvolti nella gestione: Regione, Provincia Comuni.
Tempi di attuazione: medio termine.
12.4 D. Logistica delle Merci
Non vi sono misure specifiche per il Piano di Azione.
12.5 E. Informazione, Comunicazione ed Educazione Ambientale
PdA E. Azione 1 – Informazioni sulle limitazioni alla circolazione dei veicoli a motore.
Informazione adeguata in occasione dell’adozione di provvedimenti di questo tipo adattandola
agli input regionali che trovano i loro punti di forza nel numero verde e nel sito
www.liberiamolaria.it. Creazione di un distretto (ARPA, AGESS, ATR e Servizi della Provincia e
dei Comuni) in grado di veicolare velocemente e al meglio le informazioni ai cittadini risulta
strategica.
Soggetti coinvolti nella gestione: Provincia, Comuni, ATR, ARPA, mass-media.
Tempi di attuazione: breve termine.
Indicatori di monitoraggio specifici (Val.S.A.T): Ind.prest.38 (primo, secondo e quarto punto).
12.6 F. Formazione
Non vi sono misure specifiche per il Piano di Azione.
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