ctu che vi allego - Responsabile Civile

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ctu che vi allego - Responsabile Civile
Prof. Dott. XX
Professore a contratto
Scuola di Specializzazione Chirurgia Plastica
Ricostruttiva ed Estetica
TRIBUNALE ORDINARIO DI XX
SEZIONE CIVILE
ACCERTAMENTO TECNICO PREVENTIVO
EX ART. 696 BIS C.PC.
Nr. ____/2016
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All’Ill.mo Sig. Giudice
Dott.ssa AA
OPERAZIONI PERITALI
Sono comparsi davanti a me in data 07/0_/2016, alle ore 17, presso il
Poliambulatorio, il signor MB, attore, identificato Carta Identità XX rilasciata dal
comune di XX, il dott. DR, consulente di parte del convenuto dott. M, il dott. C. G.,
consulente di parte attrice, il prof. GF, consulente di parte della convenuta Casa di
Cura XY
RILIEVI ANAMNESTICI
MB, nato il 1_/1_/19__ a CC, residente a XX in via YYY.
Professione
imprenditore edile.
Nulla di rilevante da segnalare nell’ anamnesi fisiologica. Anamnesi
patologica remota: intervento per ernia inguinale a 18 anni e 67 anni, circa 2 anni fa
diagnosticata
valvulopatia
mitralica
(prolasso
con
insufficienza)
trattata
farmacologicamente. Il compenso emodinamico è stato comunque sempre buono.
Affetto da artrite reumatoide in trattamento con plaquenil 1 cp/die.
In trattamento farmacologico con cardioaspirina per la valvulopatia.
Il sig. B., nel 2012, a causa di blefarocalasi, rilassamento delle palpebre
inferiori con borse adipose, si rivolgeva al dott. XC (convenuto), al fine di valutare un
intervento chirurgico plastico correttivo.
Dopo aver effettuato indagini preoperatorie del caso, che non presentavano
anomalie significative, oltre al prolasso ed insufficienza della valvola mitrale di grado
severo, dopo aver sospeso 20 giorni prima la terapia con cardioaspirina (sotto
controllo e in accordo con il cardiologo), si sottoponeva in data 22/__/2012 ad
intervento chirurgico in anestesia locale con sedazione presso la Casa di Cura XC,
chirurgo dott. XC. Referto operatorio: “infiltrazione con sol. Anestetica senza
adrenalina, incisione cutanea in corrispondenza del disegno preoperatorio alle
palpebre sup e inferiori. Scollamento ed exeresi di losanga cutanea palpebrale sup e
inf. Emostasi accurata. Cantopessi. Sintesi m. orbicolari con vicryl 5/0. Suture
cutanee con nylon 6/0.” Durata intervento 1 ora.
Il decorso postoperatorio risulta essere stato nella norma e il paziente è stato dimesso
il giorno successivo in buone condizioni locali e generali.
Nei giorni successivi furono effettuati medicazioni e controlli del caso, con
manifestarsi di un lieve ectropion bilaterale delle palpebre inferiori.
Nei mesi successivi, a causa di un ectropion iatrogeno nasale della palpebra
inferiore destra, venivano eseguiti, da parte del dott. CV, 2 interventi correttivi, il
primo ambulatoriale asportando un cuneo dal margine palpebrale inferiore destro ed
il secondo in regime di ricovero (VV) effettuando una revisione della cicatrice a
livello della palpebra inferiore destra (documenti non in atti).
Il 26/__/2013 Il dott. XC effettuava una visita di controllo (documento in atti)
che non riporta alcun esame obiettivo, ma solo la prescrizione di Same Plast gel
(presidio locale per cicatrici) 1 volta al giorno per almeno un mese.
In seguito il rapporto professionale con il dott. XC si è interrotto.
Successivamente, in data 09/__/2014 il sig. B. si sottoponeva a visita oculistica
da parte del dott. MV (documento in atti), che certificava “Il sig. B., nato il 1_/1_/__
ha un lieve ectropion nasale della palpebra inferiore destra”.
In seguito il sig. B. si sottoponeva a visita e consulenza medico legale da parte
del dott. C. G. (documento in atti) per una valutazione del caso. “Dall’ attenta
disamina della documentazione sanitaria si evince che il sig. B., si è sottoposto ad
intervento chirurgico di blefaroplastica completa. A seguito di tale intervento il
risultato clinico-estetico è peggiorato con lo stabilizzarsi di ectropion nasale della
palpebra inferiore destra. Tale danno estetico, di lieve entità, ma superiore a quello
che lo aveva spinto ad effettuare la procedura di chirurgia estetica, rappresenta una
vera inadempienza contrattuale ed è assolutamente addebitabile ad imperizia e
negligenza del medico che ha operato e seguito il periziando….”
Attualmente il sig. B non effettua alcuna terapia oculistica specifica.
ESAME OBIETTIVO GENERALE
Soggetto normotipo, discrete condizioni generali, di nutrizione e sanguificazione
secondo sesso ed età.
ESAME OBIETTIVO LOCALE
Volto. Regione orbitaria.
Palpebre superiori. Buona simmetria del solco orbitario superiore. Le porzioni tarsali
sono parzialmente visibili, senza sovrapposizione della parte orbitale. Presenza di
cicatrici chirurgiche in corrispondenza del solco palpebrale, che estendono
lateralmente al canto esterno. Qualità e colore delle cicatrici nella norma.
Palpebre inferiori. Presenza di scleral show bilaterale, più accentuato a destra.
Presenza di lieve ectropion della palpebra inferiore destra, senza peraltro una vera e
propria eversione della palpebra. Presenza di borse adipose bilaterali. Cicatrici
chirurgiche a circa un mm. dal bordo cigliare che si estendono lateralmente al canto
esterno. Presenza di corta cicatrice chirurgica ad asse verticale, in corrispondenza
della porzione centrale della palpebra destra, che interessa il bordo libero della
palpebra e si dirige caudalmente. Qualità e colore delle cicatrici nella norma. Non
segni di irritazione congiuntivale ne corneale.
All’ ammiccamento, i movimenti delle palpebre sono simmetrici e la
competenza palpebrale è buona. Non segni di epifora.
IMMAGINI FOTOGRAFICHE ALLEGATE ALLE PGG 7, 8, 9 EFFETTUATE IN CORSO
DI OPERAZIONI PERITALI
RISPOSTE AI QUESITI
A)“Visti gli atti e i documenti, visitato il paziente Mauro B., assunte le necessarie
informazioni, eventualmente anche dai consulenti di parte, effettuati gli altri
opportuni accertamenti medico-legali del caso, accerti il CTU se siano ravvisabili
elementi di responsabilità medica in capo al chirurgo che eseguì l’ intervento di
blefaroplastica in data 22.__.2012, anche sotto il profilo dell’ adeguatezza
informativa dallo stesso fornita al paziente accerti se vi è nesso di causalità tra
detto intervento e la complicanza insorta (ectropion nasale della palpebra inferiore
destra) e se sia residuato un danno estetico superiore a quello per il quale il
ricorrente si era determinato a sottoporsi all’ intervento; in caso affermativo,
accerti la sussistenza e l’ entita della limitazioni fisiche, biologiche, temporanee e
permanenti; accerti il grado di pregiudizio e sofferenza di carattere morale,
indicando la percentuale di adeguamento in considerazione della posizione
soggettiva lesa, della gravità della lesione e della natura della condotta del
danneggiante; valuti infine se il danno subito dal ricorrente può essere eliminato o
migliorato con l’ esecuzione di un ulteriore intervento chirurgico e di trattamenti
estetici.”
B) il giudice in sede di nomina CTU ha specificato “viene formulato il quesito di
cui al ricorso introduttivo, pagg. 5 e 6 epurato dalle valutazioni circa il pregiudizio
morale e l ‘adeguatezza dell’informazione ricevuta, non demandabili al consulente,
precisando altresì quali fossero i rischi di esito infausto, in relazione alle condizioni
generali del paziente.
Risposta al quesito A
L’ intervento in questione aveva una indicazione clinica corretta, non
esistevano controindicazioni di carattere generale o locale. La scelta di effettuare
l’intervento in regime di ricovero e sotto sorveglianza anestesiologica è sicuramente
prudenziale e condivisibile, tenendo conto dell’ età del paziente.
Valutando la situazione attuale rispetto a quella preintervento (foto in atti), si
può affermare che il risultato a carico delle palpebre superiori è buono, per quanto
riguarda le palpebre inferiori le borse adipose appaiono identiche, non risultano
essere state minimamente coinvolte nella procedura (peraltro il referto operatorio non
indica nulla a proposito).
La lassità cutanea appare ridotta, migliorata. Il lieve
ectropion tuttora presente a carico della palpebra inferiore destra è senza dubbio da
attribuire ad un esito dell’ intervento chirurgico, bisogna tuttavia considerare che già
prima dell’ intervento era presente uno scleral show bilaterale, lieve ed asimmetrico
(più accentuato a destra), quindi le condizioni di tono delle palpebre inferiori erano di
per se non ottimali, cosa piuttosto frequente nella fascia di età del sig. B.. In
considerazione della buona competenza palpebrale riscontrata durante le operazioni
peritali e quindi la non sussistenza di problemi funzionali ne trofici a carico degli
occhi, si può affermare che, nonostante il lieve ectropion presente e stabilizzato, la
situazione attuale è migliorativa rispetto a quella precedente.
Risposta al quesito B
L’ intervento chirurgico in esame risulta essere stato condotto diligentemente e
con tutte le precauzioni del caso. Il paziente è stato adeguatamente valutato in
precedenza, gli esami preoperatori e gli specialisti interpellati non avevano palesato
controindicazioni al tipo di procedura.
Inoltre la scelta di effettuare l’ intervento in regime di ricovero, con sedazione
ed attento monitoraggio anestesiologico hanno mantenuto un alto profilo di sicurezza.
Posso quindi affermare che in relazione alle condizioni generali del paziente
non esistevano rischi di esito infausto, se non quelli cosiddetti intrinseci, cioè che
riguardano il tipo stesso di procedura, al di là del singolo paziente.
, __ dicembre 2016
Prof. Dr. AA