ACCRESCIMENTO E MUTA IN VOLIERA
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ACCRESCIMENTO E MUTA IN VOLIERA
ACCRESCIMENTO E MUTA IN VOLIERA Dopo lo svezzamento dei nostri nuovi soggetti, non c'è dubbio che la voliera consente al canarino una crescita ed una muta migliori rispetto ad una semplice gabbia o volieretta, poiché cosi facendo la corporatura del volatile si irrobustisce attraverso movimenti e voli che simulano la realtà dell'habitat naturale. Il canarino possiede un volo orrizzontale come i fringillidi quindi per questo motivo sono preferibili le voliere che si sviluppano in tal senso. Assolutamente inutili quelle strette o rotonde che si sviluppano in altezza. Osservando i canarini all'interno di una voliera spaziosa si prova una sensazione magnifica: gli uccelli si rincorrono con voli vorticosi, si affollano nelle mangiatoie ogni qualvolta si rinnova loro il mangime, vanno con diffidenza e curiosità a scoprire nuovi sapori quando forniamo loro alimenti diversi, si tuffano nella vaschetta quando si fornisce loro il bagnetto.. E così giorno dopo giorno i nostri canarini cambiano fisionomia, si irrobustiscono e diventano sempre più forti e migliori. Pure il piumaggio ne trae dei vantaggi in termini di bellezza e lucentezza, ancor meglio se la voliera è alloggiata all’esterno. C'e però anche il rovescio della medaglia: in voliera ogni patologia che insorge, per un motivo o per l'altro, si scatena da un soggetto in maniera esponenziale con effetto a catena su tutti gli altri. A volte per motivi di varia natura insorgono malattie di natura batterica e a volte di natura virale specialmente se i soggetti non vengono vaccinati, ad esempio contro il vaiolo. Spesso e volentieri le cause vanno ricercate nei nostri errori di conduzione. Diciamo che la voliera rappresenta lo specchio del nostro operare, esaltando le qualità dei novelli ma nel contempo amplificando le carenze sia di natura alimentare che igienico-sanitaria degli stessi. Le cause delle problematiche posso essere le seguenti: - Soggetti immessi in voliera non in buona salute oppure troppo precocemente. - Sovraffollamento delle voliere con un numero di soggetti superiore alle capacità volumetriche della stessa con conseguente esasperazione dei fattori di competizione per cibo, acqua e spazio e fonte di stress. - Alimentazione non equilibrata: scarsamente proteica, eccessivamente grassa (soprattutto nella prima fase di svezzamento, quando cioè ancora la muta non è in pieno svolgimento), scarso apporto vitaminico, somministrazione di pastone eccessivamente umido e soggetto a fenomeni di fermentazione che determinano sviluppo di micotossine e batteri (causa di enteriti batteriche letali per i nostri canarini), semi germinati non adeguatamente trattati e quindi portatori di gravi patologie. - Scarsa cura della pulizia della voliera con conseguente sviluppo di parassiti infestanti (acari, ecc.). Bisogna considerare che il periodo del clima estivo con alte temperature e notevole tasso di umidità contribuisce in maniera determinante allo sviluppo di fattori altamente patogeni e quindi le nostre attenzioni si devono moltiplicare poiché gli errori possono avere conseguenze irreparabili! Molti allevatori ritengono che una volta terminate le cove e anellati e contati i nuovi canarini, il più sia fatto e che sia già arrivato il momento di raccogliere i frutti del loro lavoro. Niente di più sbagliato! Anzi, è proprio adesso che comincia la fase più delicata in cui i canarini devono essere particolarmente seguiti ed accuditi. CONSIGLI: - Utilizzare la voliera in allevamento solo quando si è raggiunto un buon livello di esperienza che consenta di valutare a colpo d'occhio lo stato di salute dei volatili (ad esempio quando si nota un soggetto “impallato” oppure ferito per essersi impigliato o per essere stato beccato dagli altri..) e quindi di intervenire in caso di necessità mettendo in isolamento il soggetto con dei problemi. - Riempire la voliera secondo questa densità indicativa: n. 10 soggetti ogni metro cubo di volume. - Prima di immettere i soggetti in voliera applicare ad ognuno un buon prodotto antiparassitario per proteggerli nei mesi che vi alloggeranno da acari rossi e acari delle penne. (Ivomec, Frontline, etc..) - Rinnovare frequentemente l'acqua dei beverini oppure utilizzare sistema di erogazione a goccia, consentendo un rinnovo continuo dell'acqua (in tal caso lavare e disinfettare spesso la vasca di raccolta dell'acqua, dove i canarini oltre ad abbeverarsi si faranno frequentemente il bagno) - Utilizzare mangiatoie poco profonde e molto capienti in larghezza e lunghezza, soprattutto per il pastoncino e gli altri prodotti freschi e deperibili. Mettere diverse mangiatorie in più punti nella voliera per dare la possibilità a tutti di mangiare senza competizione. - Somministrare una o due volte a settimana delle verdure ben lavate ed asciutte! Attenzione ai canarini a fattore giallo che con determinate verdure (carote, spinaci, tarassaco) possono assumere un lipocromo dorato che non rientra negli standard espositivi, al contrario queste verdure andranno benissimo per i soggetti a fattore rosso. La frutta è sempre ben accetta da tutti (mela, pera, etc..) - Somministrare periodicamente un buon poli-vitaminico nell’acqua da bere o miscelato nel pastoncino; - Tenere sempre a disposizione dei canarini un buon pastoncino morbido per la muta (BIANCOFIORE o simili). - Integrare i vari pastoncini con "MUTASTRESS" (Chemivit). Infine è da precisare una cosa molto importante: l'alimentazione subisce un cambiamento notevole nel momento in cui si passa dal periodo del primo svezzamento al momento in cui ha inizio il periodo di piena muta. Nella prima fase l'alimentazione non deve essere troppo grassa e si può pertanto somministrare del pastone morbido mescolato ad uno secco, mentre nel momento in cui ha inizio in maniera evidente la muta si può somministrare del pastone esclusivamente morbido, ricco di grassi e particolarmente indicato per questo periodo.