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Software TatukGIS Editor - lezione 1
Caricare, visualizzare e consultare dati vettoriali
1) Costruire una vista sui dati geografici
Il TatukGIS Editor organizza i dati geografici come un insieme di layer all’interno di un progetto.
Un layer è un file in un certo formato contenente un insieme di dati geografici generalmente
omogenei, visualizzato con determinate caratteristiche grafiche. I layer sono normalmente
immagazzinati su disco separatamente dal TatukGIS Editor.
Un progetto è un file contenente i “puntatori” ai layer, i colori, le etichette, le impostazione di
default e in generale tutte le caratteristiche grafiche impostate dall’utente per visualizzare nella
maniera più idonea un insieme di dati GIS. I layer possono essere riorganizzati e le loro proprietà di
visualizzazione modificate utilizzando l’Editor e salvandole in progetti separati, cosicché è possibile
avere infinite viste sugli stessi dati.
E’ importante puntualizzare che il progetto contiene solo i puntatori ai dati, non i dati stessi.
Fisicamente, un progetto consiste di un file di testo con estensione .ttkgp ed è perfettamente
leggibile anche con un normale editor di testo.
Per creare un nuovo progetto si seleziona il menu File - New Project. E’ possibile creare un nuovo
progetto anche aprendo un file GIS in uno dei formati compatibili.
Figura 1: nuovo progetto a partire da file shp
Il progetto, una volta salvato, può essere aperto tramite il menu File - Open.
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2) Informazioni sui dati vettoriali
Una volta caricato un layer, questo appare nella legenda. E’ possibile visualizzare le informazioni
su questo layer effettuando un doppio click sulla legenda in corrispondenza del layer, oppure
selezionando il layer in legenda e cliccando sulla voce di menu Layer - Properties aprendo così la
finestra del layer manager.
Figura 2: finestra del layer manager
La finestra del layer manager è suddivisa in alcune linguette. Le prima linguetta è la Layer . Essa è
suddivisa in due sotto-linguette, Parameters e Info. Parameters contiene le informazioni generali
più importanti relative al file che si è aperto.
Dalla Figura 2 possiamo vedere le informazioni visualizzabili e gestibili:
- Path: percorso completo del file
- Name: nome del file
- Caption: etichetta in legenda
- Coordinate System: sistema di coordinate originario del file. Come si vedrà nel seguito del
manuale, il TatukGIS Editor è in grado di gestire più di 3000 sistemi di coordinate diversi.
Cliccando il pulsante Select, è possibile impostare il sistema di coordinate nel caso in cui
tale informazione non sia inclusa nel file stesso.
Gli altri controlli riguardano proprietà importanti per il rendering, di cui parleremo in maniera
approfondita nel paragrafo 5).
Cliccando il pulsante Info, possiamo visualizzare le seguenti informazioni relative al file:
- File information: contiene informazioni relative al formato del file.
- User comments: contiene eventuali note utente.
- From codepage: codepage utilizzato nel file.
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3) Caricare dati vettoriali
Una volta creato il progetto, è possibile aggiungere uno o più layer vettoriali dalla voce di menu
Layer . In particolare:
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Layer – Add: aggiunge un layer esistente.
Figura 3: aggiunta di un layer vettoriale esistente
L’Editor è in grado di distinguere automaticamente i vari formati, quindi aggiungerà un layer
vettoriale o raster a seconda del file che si è selezionato.
Layer – New: crea un nuovo layer.
L’Editor prima di tutto chiede all’utente di impostare il nome del nuovo file. La scelta del formato è
fra i seguenti, tutti gestiti in maniera nativa (ovvero senza conversioni):
Formato
CSV (Comma separated values text file)
DLG (Digital Line Graphs)
DXF – ASCII (AutoCad® export format)
DXF – BINARY (AutoCad® export format)
GML (Geographic Markup Language)
GPX (GPS Exchange format)
JSON (JavaScript Object Notation)
KML (Google Earth Keyhole Markup Language)
MID/MIF (MapInfo® import format)
SDTS (TVP - Topological Vector Profile)
SHP (ESRI ArcView® Shape format)
TAB/MAP (MapInfo® format)
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UDF (User Defined Format)
TatukGIS® SQL binary
Tabella 1: formati su file gestiti nativamente.
Poi, chiede all’utente di impostare alcune informazioni fondamentali.
Figura 4: creazione di un nuovo layer: impostazioni
o
o
o
o
Queste sono:
Shapes type: tipo di shape che devono essere memorizzate nel file. Tale scelta
dipende ovviamente anche dal tipo di formato scelto fra quelli disponibili.
Layer dimension: scelta fra layer in 2D o più dimensioni.
Layer extent: rettangolo di massima estensione del layer.
Layer CS: sistema di coordinate del layer.
Una volta impostate questo informazioni, il layer viene aggiunto a quelli già visibili in
legenda.
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Layer – Add SQL Layer: crea un nuovo layer da geodatabase.
Figura 5: creazione di un nuovo layer SQL
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La maschera consente di scegliere fra i numerosi formati a disposizione, che sono:
Formato
ESRI ArcSDE® spatial
ESRI Personal Geodatabase®
Geomedia SQL Access Warehouse®
Geomedia SQL Server®
MapInfo SpatialWare®
Microsoft MSSQL Spatial Server (Katmai) ®
OpenGIS SQL BLOB (Simple Features)
OpenGIS SQL Normalized (Simple Features)
Oracle Spatial/Locator®
PostGIS spatial
TatukGIS SQL binary®
Lettura
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
Scrittura
SI (solo attributi)
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
Tabella 2: formati di geodatabase gestiti
Una nota particolare la merita il formato TatukGIS SQL Layer: si tratta di un formato che è
possibile utilizzare praticamente su qualsiasi database che abbia un driver ADO/ODBC. Pur
non essendo il più veloce (ma pur sempre più performante di Oracle Spatial® e di altri) è
molto comodo perché facilmente portabile. Così, a seconda delle condizioni, è possibile
lavorare su un database “leggero” e poi portare il tutto su un database più “carrozzato”
quando serve. Ad esempio, chi vi scrive utilizza solitamente MySQL o MS Access durante
lo sviluppo o per le demo, per poi portare il tutto su MS SQL Server® in ambiente di
produzione.
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Layer – Add from Server: crea un nuovo layer da server WFS o WMS.
4) Riproiettare in sistemi di coordinate diversi
L’operazione di proiezione dei dati in sistemi di coordinate diverse è semplicissima:
- Cliccare sulla voce di menu Files – Coordinate Systems, si apre la maschera per la scelta
del sistema di coordinate.
- Modificare il sistema di coordinate scegliendone quello desiderato fra sistemi di coordinate
geografici e proiettati (ce ne sono più di 3000)
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Figura 6: maschera di scelta del sistema di coordinate.
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Cliccare OK. Avendo scelto UTM, ora l’immagine appare meno “appiattita”.
Figura 7: layer riproiettato in UTM.
5) Vestire i dati
Allo scopo di esplorare le possibilità del TatukGIS Editor in tal senso, carichiamo i 3 file shp
dell’esercitazione, ovvero comuni.shp, centri_abitati.shp e strade.shp. Dato che nei file originari
mancano le informazioni relative al sistema di coordinate, impostiamolo su WGS84.
Salviamo il progetto risultante con il nome di abruzzo.ttkgp.
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Figura 8: progetto abruzzo.ttkgp.
Cominciamo con il rendere il layer “comuni” un po’ più attraente con un colore più vivace.
Apriamo la finestra di proprietà del layer con un doppio click sulla legenda, clicchiamo sulla
linguetta
Area
e
impostiamo
il
colore
su
un
verde
mare.
Volendo, è possibile modificare il pattern di visualizzazione (combo box Pattern), oppure
impostare
un
simbolo
che
si
ripeterà,
oppure
impostare
una
bitmap.
Impostiamo anche una caption diversa (dalla linguetta Layer).
Allo stesso modo, impostiamo un diverso colore per il layer “centri_abitati” e modifichiamo la
caption.
Per il layer strade, oltre a modificare il colore, rendiamo più spessa la linea che le rappresenta sul
controllo Width.
Infine, aggiungiamo un’etichetta in corrispondenza dei centri abitati:
Figura 9: inserimento di un’etichetta.
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Oltre a questo, impostiamo il check box Include in legend e true.
Il risultato è il seguente:
Figura 10: progetto abruzzo.ttkgp con colori modificati ed etichette.
6) Gestire la legenda
Come visto nel precedente paragrafo, la legenda può visualizzare i vari layer con etichette diverse.
Oltre a questo, abbiamo visto come è possibile modificare l’ordine di visualizzazione dei layer con
un semplice dra&drop sugli elementi della legenda e aggiungere un’icona rappresentativa del tipo
di dati e del colore scelto.
Vediamo ora come è possibile impostare vari livelli di visualizzazione.
Apriamo il progetto abruzzo.ttkgp del paragrafo precedente. Notiamo che l’etichetta scelta rende
l’immagine piuttosto confusa quando si va a scale molto basse.
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Figura 11: progetto abruzzo.ttkgp.
Apriamo allora la finestra di proprietà del layer Centri_Abitati e aggiungiamo una sezione nella
linguetta Section.
Figura 12: sezione del layer Centri Abitati.
Ogni sezione è in pratica un range di visibilità con una certa condizione. Questa condizione può
corrispondere con il livello di zoom, oppure con uno dei valori alfanumerici del layer.
Suddividiamo il nostro layer in due sezioni, una delle quali conterrà le località maggiori
(TIPO_LOC == 1) e l’altra le località minori.
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Rendiamo le località maggiori sempre visibili, mentre le minori lo saranno solo dalla scala
1:250000 in giù.
Figura 13: sezione del layer Centri Abitati.
Le due sezioni possono avere colore diverso, etichette diverse, ecc.
Un’etichetta relativa alla sezione può essere visualizzata in legenda. Il risultato finale è il seguente:
Figura 14: Progetto abruzzo.ttkgp con sezioni.
Come si vede, i centri abitati maggiori sono in rosa shocking, mentre gli altri sono in rosa più tenue.
Inoltre, le etichette sono differenziate per font diverso.
Ovviamente questo è solo un esempio. Le combinazioni sono virtualmente infinite e dettagliarle
andrebbe oltre lo scopo di questo manuale.
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7) Organizzare la vista
Come già detto, nel TatukGIS Editor ogni vista corrisponde ad un progetto con estensione ttkgp.
Insieme alle proprietà relative ai layer e alla legenda, il progetto memorizza anche altre
informazioni, quali il sistema di coordinate, lo zoom e il riquadro corrente.
8) Navigare sui dati
Il TatukGIS Editor consente di visualizzare i dati GIS sia in forma grafica che tabellare.
Per la visualizzazione grafica l’utente può utilizzare le normali funzioni di zoom, pan e selezione.
La selezione può essere effettuata a partire dal menu Select. Può essere fatta:
- Per punto: seleziona l’elemento in corrispondenza con il punto cliccato;
- Per linea: seleziona gli elementi intersecati da una linea;
- Per poligono: seleziona gli elementi contenuti o che intersecano un poligono;
- Per rettangolo: seleziona gli elementi contenuti o che intersecano un rettangolo;
- Per query: seleziona gli elementi che corrispondono al filtro inserito;
Una volta effettuata una selezione, nel riquadro in alto a destra appaiono i dati alfanumerici relativi
alla selezione. Se si seleziona un solo elemento, appaiono i dati relativi a quell’elemento.
Figura 15: Riquadro di selezione per un elemento.
Se invece si selezionano più elementi, appaiono i dati relativi a somme, medie, minimi e massimi
relativi ai campi numerici.
Figura 16: Riquadro di selezione per più elementi.
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Come già detto, è possibile visualizzare i dati anche in forma tabellare. Per farlo, si clicchi il menu
View – Panels – Data.
Figura 17: Tabella dati alfanumerici.
La visualizzazione grafica e quella tabellare sono sincronizzate. Se si seleziona un elemento in
mappa, il cursore della tabella si sposta automaticamente sul record corrispondente. Se invece si
seleziona una riga sulla tabella, è possibile centrare l’elemento tramite il menu a popup Zoom to
current shape , oppure evidenziarlo tramite la funzionalità Flash current shape.
9) Interrogare i dati
Il Tatukgis Editor permette di interrogare i dati in maniere diverse. Le due principali sono:
1. Selezione per query: cliccare la voce di menu Select – Select by query, si apre la seguente
finestra:
Figura 188: Finestra select by query.
Tramite un’interfaccia grafica estremamente intuitiva, è possibile effettuare le ricerche utilizzando
una sintassi analoga a quella di un filtro su una query SQL. Premendo il pulsante Execute, gli
elementi che corrispondono alla query inserita appaiono selezionati.
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2. Filtro: a partire dalla tabella dati, si clicchi sul pulsante con l’icona a imbuto in basso a sinistra,
appare la finestra Query Builder.
Anche in questo caso, è possibile inserire filtri in maniera analoga alla finestra precedente.
Cliccando sul pulsante Apply, le righe sulla tabella vengono filtrate e solo quelle che corrispondono
ai criteri inseriti verranno visualizzate.
Redatto da:
Dott. Fabrizio Vita
Consulente Informatico - TatukGIS Italia
Via Belvedere 38 – 40069 Zola Predosa
Tel. 051/750823
e-mail: [email protected]
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