Una vita fra le cliniche all`ombra di Fazzone

Transcript

Una vita fra le cliniche all`ombra di Fazzone
8
Latina
Altomare inquadrato come organizzatore di una gang dedita ai furti
Il giornale di
MARTEDÌ 13 OTTOBRE 2015
L’INSOSPETTABILE
Manager diventato capo mala
Razzìe nelle ville da Latina ad Aprilia fino a Torvaianica. Indicava obiettivi e dava coperture
U
n capo Natan Altomare lo è da tempo.
Secondo la Procura
di Latina e secondo il gip Giuseppe Cario, che lo ha fatto
arrestare insieme ad altri 23
indagati, da tempo però il
39enne, corese d’origine e latinense d’adozione, sarebbe
diventato un capo criminale.
In doppiopetto sempre, come quando presenziava a riunioni politiche o dettava le linee di politica sanitaria, ma
per delinquere.
Altomare, per i pm Luigia
Spinelli e Claudio De Lazzaro, avrebbe infatti costituito
una gang finalizzata a fare
razzie nelle abitazioni, indicando agli “altri accoliti” gli
obiettivi e assicurando loro
“protezione” nel caso intervenissero le forze dell’ordine, oltre a fornirgli la Bmw X5
“Potentissimo,
i deputati mettono
i disturbatori”
con cui entrare in azione. Vi
sarebbe il manager e politico, sempre secondo gli inquirenti, dietro al furto di una cassaforte a casa di un avvocato, nel febbraio scorso,
dietro il furto del 4 gennaio
nella villa di pasquale Maietta, quello di monili d’oro e
oggetti di valore a casa di una
donna ad Aprilia, e quello analogo ai danni di un’altra
donna aTorvaianica. Il39enne è infine accusato di estorsione ai danni di Fabio Menna, impegnato nella gestione
di un centro di riabilitazione
con la società “Progetto Amico”.
Ionut Necula, uno dei soldati che sarebbero stati agli
ordini di Altomare, il 17 febbraio, in una conversazione
intercettata dice: “Ti dico, se
succede qualcosa, fidati, finché ci sta Batan, te giuro Fra,
allora ... il procuratore distrettuale su Roma è suo cugino, Fra. Il distrettuale, sulla, sulla, suuu Napoli è suo
zio! Fra! Lui sta mano nella
g
mano con questo capo, come
cazzo si chiama, non so come
cazzo si chiama, che cazzo
vuoi di più, sta tranquillo.
C’ha giudici, c’ha tutto quanto, Fraaa! Poi se lui fa gesti
per tuttii pezzi demerda, immaginati per me! Sta tranquillo Fra!”. E ancora: “E’ potente, è potentissimo, Fra!
Fidati di me! Lo so io! Quello
che fa e fanno pure gli impicci
grandi loro! Fanno gli impicci grandi, perché fanno riunioni a casa, lo so io, tra politici per fa.. quelli la ...come si
chiama ...deputati, parlamentari, che cazzo sono,
mettono i disturbatori, quelli che, per paura c’ha cimici
messi vicino, quelli là che,
non funzionano nemmeno
quelli, quando accendi quelli
cosi in casa... e parlano aperto, nongli fregaun cazzo,che
c’hanno paura che catturano
di fuori o c’hanno cimici, se
ne sbattono il cazzo”.
L’arresto di Natan Altomare
IL PROFILO
Una vita fra le cliniche all’ombra di Fazzone
E’ stato per anni un plenipotenziario del centrodestra a Latina ed
in provincia. Mai con un ruolo
chiave od un incarico di partito.
Ma Natan Altomare soprattutto
nell’ambito della politica sanitaria
si era ritagliato un vestito su misura. I rapporti con la politica si intensificano all’inizio degli anni
‘2000. Inizialmente fu uomo vicino all’allora presidente del Consiglio regionale, Claudio Fazzone.
Con il centrodestra al potere a via
della Pisana (amministrazione
Storace) tutto era più semplice.
Altomare strappò l’importante incarico di direttore amministrativo
dell’Icot. Ma la sua ambizione cresceva con il passare del tempo. A
bloccare per qualche tempo la sua
ascesa, la vittoria di Marrazzo in
Regione, che tolse al centrodestra
la gestione dell’Asl di Latina. Natan era di casa durante la direzione
Battigaglia, per poi sparire con
l’arrivo di Petti. Veniva considerato un fedelissimo del senatore
Claudio Fazzone. Nel 2007 sarebbe stato indicato come possibile
assessore al Bilancio della giunta
Zaccheo, ma alla fine non se ne fece nulla. Dall’Icot intanto il giovane corese si spostò per occuparsi
del centro privato di riabilitazione, Armonia, attraverso il suo ruolo di coordinatore. Ma non si accontenta, ottenendo in poco tempo l’ambito posto di direttore amministrativo del San Raffaele di
Sabaudia. La vittoria della Polverini lo rimette in gioco per il salto di
qualità. Lui punta al vertice dell’azienda sanitaria. Nonostante il sostegno che sembra avere dai vertici locali dell’allora Pdl, Altomare
non riesce ad inserirsi nella direzione Asl. Una delusione forte, in
parte ricompensata con il suo
coinvolgimento nella partita per le
comunali di Latina del 2011. L´as-
sessore regionale dell’epoca, Stefano Zappalà, puntava a fare il sindaco. A sostenerlo rappresentanti
della cosiddetta società civile. Si
registrava un grande attivismo
proprio di Natan Altomare, che capeggiò un gruppo di giovani imprenditori del capoluogo, favorevoli alla candidatura dell’ex europarlamentare. L’operazione non
andò in porto. Con il passare del
tempo Altomare dovette far fronte
ad un suo ridimensionamento
nell’ambito del Popolo della Libertà. Arrivò alla rottura con Fazzone, l’uomo a cui deve molto. Poco
più di un anno fa il ritorno in auge
del giovane corese. Una grande amicizia lo legava ad Enrico Tiero.
Con lui condivise le ultime battaglie politiche. Innanzitutto la conquista della Provincia di Latina,
attraverso la candidatura di Eleonora Della Penna. La vittoria del
12 ottobre 2014 sembrava ridare
slancio alle ambizioni di Natan.
Ma nonostante la sua presenza a
via Costa, nel giorno dell’insediamento di Eleonora, alla distanza
nessuno volle sposare le sue avances. Altomare (che nel frattempo
ha assunto incarichi importanti in
un gruppo di cliniche private operanti a Roma e Frosinone) spingeva Tiero a far cadere la giunta Di
Giorgi a Latina. Ma anche qui non
venne accontentato. Il coordinatore provinciale dell’Ncd trovò
l’accordo con il sindaco, diventandone il vice. Con il passare del
tempo fra i due i rapporti di raffreddarono. Solo dopo la fine
dell’amministrazione Di Giorgi avrebbero riallacciato i contatti.
L’ultimo incontro sarebbe stato telefonico. “L’ho sentito 10 giorni
fa” ha rivelato Tiero. Una nuova
avventura politica era all’orizzonte per Natan? Gli amici smentiscono.