Gagliardi - insegnare/apprendere storia

Didattica Costruttivista
dalle teorie alla pratica in classe
Apprendistato
Cognitivo
expo dell’educazione e del lavoro
fiera milano 1 – 4 marzo 2005
Roberto Gagliardi
équipe Iad/OPPI
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Didattica Costruttivista
dalle teorie alla pratica in classe
“L’efficacia della scuola è nella sua capacità di promuovere
negli studenti un più alto grado di comprensione (H.Gardner)”
Ma i contesti formali di apprendimento impongono dei limiti
Educazione alla
comprendere
trasmissione di contenuti rigidi e codificati dal docente
mancanza di connessione alla realtà della vita e del
mondo del lavoro.
Il confronto tra l’apprendista naturale, lo
studente tradizionale e l’esperto ha riportato
l’attenzione sull’apprendimento nei contesti di vita
quotidiana
cioè sul processo cognitivo dell’apprendistato, in cui si
acquisiscono competenze esperte sul modello della
bottega artigiana o del laboratorio scientifico.
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dalle teorie alla pratica in classe
Tradizionalmente l’apprendistato si articola in quattro fasi
1
modellamento (modeling)
l’esperto esegue il compito, l’allievo
assiste
2
allenamento (coaching)
l'esperto sta al fianco dell'allievo
nell'esecuzione del compito
3
assistenza (scaffolding)
l'esperto sta alle spalle dell'allievo
4
allontanamento (fading)
l'esperto si allontana gradualmente
indebolendo via via la sua azione.
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apprendimento imitativo (apprendere dagli altri)
non dà flessibilità cognitiva
non permette di evolvere
la propria conoscenza
necessità imposte dal momento e
dal contesto in cui si opera
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Apprendistato Cognitivo
è necessario aggiungere altri momenti
Per rendere esplicito ciò che nel comportamento dell’esperto è implicito
le azioni
motivazioni del suo operare
conoscenze tacite
processi di pensiero
L’apprendimento deve avvenire per mezzo degli altri, la
scuola, e con gli altri, la collaborazione del gruppo
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articolazione
riflessione
esplorazione
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Gli studenti verbalizzano l’esperienza per
prenderne coscienza
confrontano i problemi riscontrati con i
compagni e con il docente
momento conclusivo. L'apprendista,
competente nel dominio della pratica, viene
spinto a risolvere problemi in modo autonomo
ed utilizzando percorsi diversi.
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Esempi di Apprendistato cognitivo sono
le comunità di pratica
luogo di competenza esperta di
artefatti e di tecnologie
Dove lo scambio di idee, l’acquisizione di modelli, l’utilizzo di pratiche
comuni si coniuga con la Partecipazione Periferica Legittimata e
Zone di Sviluppo Prossimale
Caterina Zucchermaglio cita
Rank Xeros e U.S. Navy
L’apprendimento è un’attività sociale e partecipativa non
semplicemente cognitiva e individuale
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Esperienze di apprendistato cognitivo: apprendere dai contesti
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Lettura e comprensione del testo (lettura ragionata)
Non sempre ci si preoccupa della vera comprensione della la lettura di un
testo o di un documento di studio.
buona volontà dell’allievo
capacità di utilizzare un dizionario
La comprensione del testo può
essere un'occasione di
apprendistato cognitivo
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mostra agli allievi le operazioni mentali che compie,
quali sono gli attrezzi cognitivi che utilizza e come li utilizza facendo
riferimento ad un contesto reale e non astratto.
"La conoscenza concettuale è come una cassetta degli attrezzi (set
of tools) che può essere compresa pienamente solo attraverso
l'utilizzo in un contesto reale.
Comprensione = interpretazione
Significati sono legati al contesto
Vocabolario specifico della disciplina
Comunicazione, comprensione Interculturalità
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Apprendistato cognitivo nel laboratorio scientifico
Situazione di partenza: Classe demotivata, senza una identità culturale
scolastica e sociale con problemi di comunicazione interpersonale.
La conoscenza specifica della disciplina e del laboratorio si basava più
sull'imitazione e sulla casualità che su procedure e tecniche acquisite.
Reimpostare il discorso sia da un punto di vista relazionale che
disciplinare
affiancarsi agli allievi per "far vedere come si fa" e proporre un "modello
di azione" da imitare e da cui apprendere le abilità e le conoscenze da
praticare in quel contesto,
cioè un Apprendistato cognitivo
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Fasi dell’esperienza
Dividere la classe in gruppi eterogenei
Definire e scrivere sulla lavagna la procedura di
esecuzione dell'esperimento
i gruppi iniziano l'esperimento affiancati dall'insegnante
che agisce in qualità di esperto, e che mostra attraverso
l'esecuzione e la costante verbalizzazione del lavoro quali
strumenti cognitivi utilizza e con quali modalità, attuando
cioè un'azione di modellaggio e di articolazione[
suddividendo le esperienze in piccoli passi ben definiti, che possono
essere eseguiti e sperimentati in tempi brevi dagli alunni con un
riferimento specifico ad un argomento della materia, l’insegnante può
spostarsi da un gruppo all’altro in sequenza.
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Quando gli allievi acquistano una certa autonomia, l’insegnante
affianca ed assiste gli allievi (coaching e scaffolding), poi possono
procedere per proprio conto o con l’aiuto di un compagno (twin peer),
fino all’allontanamento dell’insegnante (fading).
"gruppo di allievi esperti", aiuta nella co-docenza
gli insegnanti per piccoli passi dell’esperienza.
Ad ogni esercitazione fa seguito una discussione per confrontare i
problemi riscontrati con i compagni e con il docente e condurre alla
formalizzazione dei concetti (Riflessione).
La fase della riflessione può essere stimolata attraverso l’uso di
specifiche check-list. o la costruzione di una "relazione tecnica", un
documento condiviso che diventi testimonianza dell'esperienza e
documento di studio.
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Fine
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