il giornalino di carta - scuola media tesserete

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il giornalino di carta - scuola media tesserete
IL GIORNALINO DI CARTA
Editoriale
59 attività, 300 allievi, un centinaio tra docenti
ed animatori esterni. Queste le cifre della
“Giornata à la carte 2011” organizzata dalla
Scuola media di Tesserete. E tra queste attività alcuni ragazzi hanno scelto di fare il giornalino per raccontare quello che succede. Un
giornalino speciale, che sarà stampato in pochi esemplari cartacei ma che sarà diffuso
soprattutto in internet, sul sito della scuola.
Ciononostante gli abbiamo dato un titolo
Giornalino di carta 2mila11
che ricorda l’odore della carta stampata: “Il
giornalino di carta”.
E per coinvolgere tutta la scuola abbiamo
chiesto una collaborazione agli allievi di terza,
che sono alla settimana bianca di Lenzerheide. E così anche questa attività viene raccontata dal “Giornalino di carta”.
Che bello se la scuola fosse sempre una
grande “Giornata à la carte!”
1
ARRIVANO GLI INDIANI!!!
Dopo una lunga camminata di 30 minuti sotto l’acqua, senza marciapiede e in mezzo alla strada, siamo riusciti ad arrivare a destinazione. Davanti a noi c’erano dei nostri compagni intenti a colpire i tre bersagli con i loro
archi di legno. Fortunatamente Qemal è riuscito a fare
centro
ben
due volte!
Il luogo di tiro si
trova
dietro
alla chiesa di
san Matteo a
Cagiallo, vicino al parco
giochi.
L’istruzione è
stata
svolta
dall’esperto di
tiro Signor Pinoli, mentre il
Maestro Lepori
fungeva da
accompagnatore
–
bersaglio...
c’era un pezzo di plastica diviso in due: grazie
a questa “separazione” si può agganciare la
freccia alla corda. Poi la si tira fino a che c’è
abbastanza tensione e si prende la mira. Più
la direzione del bersaglio è precisa, più possibilità si ha di fare centro.
L’arco, inizialmente, fu usato per la caccia e
la pesca, solamente più tardi venne utilizzato
anche durante le battaglie.
La balestra lo sostituì nel periodo medievale.
Alcuni archi, di grandi dimensioni, richiedevano molta forza e perizia. Inoltre esige una
preparazione muscolare, degli esercizi per la
vista, che è molto importante, autocontrollo e
concentrazione. Scagliavano infatti frecce
fino a trecento metri.
Questo sport molto competitivo, è presente in
molti tornei, tra cui anche nelle olimpiadi.
Durante
l’allenamento di tiro, la
pioggia è
aumentata.
Da quello che ci è
sembrato si sono divertiti molto. Ognuno
aveva a disposizione
sei colpi. Dopo di che
il turno cambiava.
L’arco era costruito
da un pezzo di legno
incurvato e una corda tesa. Le frecce
erano fatte anche loro di legno e alla fine
Giornalino di carta 2mila11
A cura di Elia e Luca
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I LEONARDI PITTORI DI SASSI
INTERVISTA AI PITTORI DI SASSI
1.I sassi li avete trovati in giro o li ha procurati il
maestro?
-Ce li ha dati il maestro.
2.Le forme le avete scelte o vi ha dato una
forma e voi dovevate disegnarci sopra?
-Le abbiamo scelte noi e dovevamo fare un
disegno con la sua forma.
INTERVISTA ALL’ORGANIZZATORE
1.Come è andato il lavoro?
-Bene, e sono molto precisi.
2.Gli è piaciuto il loro modo di lavorare?
-Sì, il vantaggio che è un piccolo gruppo e
quindi si possono seguire tutti.
OPINIONE PERSONALE.
1.Sono molto precisi, creativi, artistici e
interessati.
Erano in 3 ma sembravano che erano il
doppio.
A cura di Simone M. e Giada B.
Giornalino di carta 2mila11
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CARICATURE IN CORSO
Abbiamo intervistato i seguenti allievi al corso
“caricature”
Daniel Lepori: è bello e divertente, la maestra
è brava e sto disegnando Hugo Liard
Gianluca Matteuzi: è bello e sto disegnando
Jimmy Hendrix!
Ne abbiamo intervistati altri ma non potevamo metterli tutti perciò abbiamo messo solo
loro.
Mattia Quadri: è molto bello, sto disegnando
John Lennon
Jil Ghelfa:è bello e mi diverte, sto disegnando
Michael Jackson spero che uscirà una bella
caricatura!
Giornalino di carta 2mila11
Le difficoltà sono fare le deformazioni facciali,
sono prendere la forma e modificarla, un po’
il naso e gli occhi, fare assomigliare la persona alla caricatura, ricopiarlo di nuovo , la
forma facciale, fargli la forma del corpo più
stretto.
Le soddisfazioni: sono molto soddisfatto, un
disegno soddisfatto e uno no!, sì, no, più no
che sì, ya, sì certo.
La maestra dice che i disegni sono bellissimi,
sono professionali.
Fonti nostre:
troviamo che i disegni sono bellissimi e che
nessuno ha avuto difficoltà eccessive.
A cura di Simone Villorini e Jacopo Lepori
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Giornalino di carta 2mila11
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DOLCI PASTICCERI ALL`OPERA
INTERVISTA A MAIDE E MARTINA
INTERVISTA ALL`ORGANIZZATRICE
1.Come è andato il lavoro?
-È andato bene ed è stato divertente.
2.Avete già assaggiato i cioccolatini?
-Non ancora perché l`impasto si deve
raffreddare.
3.Sono venuti bene?
-Speriamo di si.
OPINIONE PERSONALE
Erano molto golosi e hanno fatto molta
attenzione ai loro cioccolatini, fuori al fresco.
Speriamo di mangiarne almeno uno.
1.Perché avete scelto di fare i cioccolatini?
-Perché ci piace cucinare.
2.Vi state divertendo?
-Sì, moltissimo.
3.Che tipo di cioccolato vi piace?
-Tutti tranne il cioccolato nero.
Eravamo molto curiosi e volevamo sapere la
ricetta, ma alla fine non ce l`ha detta.
Comunque abbiamo visto che alcuni di loro si
stavano impegnando molto e quindi
‘’saranno’’ venuti bene. Non ce ne hanno
dato nemmeno uno!
A cura di Simone M. e Giada B.
Giornalino di carta 2mila11
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MANI IN ALTO O SPARO
grande che lo circonda. Se va fuori
non è valido.
Questa mattina ci siamo recate allo stand di
tiro di Pezzolo.
È gestito dal Club Pistola Tesserete, una società sportiva che esiste dal 1949 e la costituiscono diversi membri.
Il signor Giovanni Ferrari ci ha detto che il tiro
con la pistola consiste con lo sparare un pallino di piombo nel bersaglio mobile. Di obiettivi
ne esistono di diversi tipi: quello della pistola,
del fucile, ecc.
L’arma è ad
aria compressa
e costruita con
ferro ed alluminio. Pesa 1,2 kg
e costa 1500 fr.
Nella parte inferiore possiede una piccola
bombola che dev’essere attaccata al contenitore del gas per ricaricarsi. All’estremità
che non viene infilata nel
recipiente c’è una lancetta che indica quanta
aria contiene.
In questo stand si fa unicamente pistola ma ci
sono diversi gruppi di
persone che da Taverne
vengono in Capriasca a
fare fucile, sempre ad aria compressa.
Per sparare bisogna mettere il
piombino dentro
la pistola alzando
la levetta apri culatta, richiuderla, poi guardare nel mirino e prendere la posizione giusta
per tirare. Si fanno gare individuali o a gruppi
di quattro.
È una disciplina olimpica in cui si possono fare
sia i campionati ticinesi sia quelli svizzeri.
Per i campionati
svizzeri si vincono
medaglie; a Lugano per il re del
tiro viene consegnata una pistola. Altrimenti si
possono ricevere coppe o carte corona di 15
fr. che poi cambiate in banca le si possono
usare per comprare colpi e simili.
Con la rivoltella ad aria compressa possono
tirare uomini e donne a partire dagli 11-12
anni.
Il sig. Ferrari ci ha lasciato anche un sito internet:www.cptesserete.ch, nel caso qualcuno
fosse interessato a praticare questo hobby.
I “nostri” nove sparatori.
Nell’attuale posto di sparo ci sono in tutto 12
collocazioni a disposizione per scagliare il
proiettile.
Schiacciando un
bottone verde il
soggetto di mira
parte in fondo al
muro e lo si può
colpire. Premendo
quello giallo, torna.
Per fare punti è necessario centrare il cerchio
nero situato in mezzo al foglio o quello più
Giornalino di carta 2mila11
A cura di Giulia Rossi e Luna Soldini.
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TALPE … A LENZERHEIDE
Ciao a tutti! Noi siamo due reporter e vi racconteremo le stravaganti avventure passate
qui a Lenzerheide.
Cominciamo dalla mattina, già la sveglia non
è delle migliori... infatti, alzarsi alle 7.30, quando la sera prima hai fatto casino la sera tardi,
non è proprio
una
gioia! Come
si dice? Ah,
già... la notte leoni e la
mattina....
(meglio non
finire, se non
vogliamo
far arrabbiare i maestri). Comunque, eravamo rimasti alla sveglia, nel piano delle ragazze la responsabile della sveglia, di cui non
possiamo dire il nome (la maestra con gli occhiali, capelli a caschetto e che insegna italiano), viene a svegliarci con un lieve:
Buongiorno! e poi se ne va. Che i maestri non
si chiedano perché alla mattina le ragazze
arrivano sempre in ritardo! Invece nel piano
dei ragazzi (e sì, le ragazze i e ragazzi hanno
un proprio piano e guai ad andare accidentalmente in quello sbagliato se non vuoi subirti
la ramanzina delle sentinelle M. Bettoli e A.
Chastonay) la sveglia è un po' diversa, o per
meglio dire mooooolto diversa! Come voi tutti
sapete un maestro di cui non possiamo dire il
nome (capelli ricci tutti sparati in aria a mo' di
dito nella presa della corrente, con gli occhiali, che quando si arrabbia minaccia di
appenderci al muro, picchiarci a sangue e
ficcarci la spugna in bocca), è un ottimo
cantante lirico! E felicemente la mattina ce lo
subiamo
quando ci
sveglia
con le sue
dolci doti
canore.
Alla
fine
andiamo
a fare co-
Giornalino di carta 2mila11
lazione, con le orecchie ancora sotto scohk
(ndr!!).
Mangiamo tutti assieme mezzi addormentati
e ci prepariamo psicologicamente per la nostra tortura quotidiana: il bordello nello sgabuzzino! Appena entrati veniamo sommersi
da grida, urla e schiamazzi e partiamo anche
noi alla ricerca del guanto, dello scarpone e
degli occhiali perduti.
- Dov'è la mia corazza!!! –
- Dove c***** è il mio guanto!... –
- Chi ha visto il mio casko? –
- Fatti un po' in là! –
- Ti sei seduto sui miei occhiali! –
- Non riesco ad infilarmi
neeeeeeeeeee, ahi! –
lo
scarpo-
E si va avanti così per quei 20 minuti.
Arrivati sulle piste tutto si tranquillizza un
po',
ovviamente
per
quei
poveretti
che fanno
"snow principiante" e che passano la giornata
a lamentarsi per spalle, schiena, polsi, sedere
e caviglie dolenti facendo con cadute da
Paperissima sprint!
Ovviamente non mancano gli acrobati che
ci fanno morire dalle risate ogni giorno! Cadute d'ogni tipo che fanno vergognare i monitori, loro hanno l'obbligo di insegnarci a
manovrare quei cosi scivolosi che ci fanno
sbandare a destra e a manca. Siamo anche
capaci a strambare, cadendo dalla seggiovia due volte di fila: ci si butta a terra e ci si fa
schiacciare da uno che è il triplo di te!
Quando poi la neve si fa fitta e il vento urla
(tanto per essere poetici) la cosa cambia,
ma il succo è lo stesso. Gente che non ci vede e sbanda, chi cade dall'ancora, chi sulla
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rete della seggiovia. Ma soprattutto attenti a
chi vi scegliete come compagno sulla seggiovia, perché i vostri timpani potrebbero essere messi a dura prova da ragazze isteriche
impaurite.
Dopo mille emozioni si torna a casa Fadail nel
solito trambusto negli spogliatoi tra pantofole
disperse e poco spazio. Siamo arrivati al pranzo, e credeteci, sui pasti non c'è molto da dire: zucchine, pasta, piselli, broccoli e rösti...
Ogni giorno cucinati un po' diversamente ma
sempre gli stessi.
Dalle 17.00 in poi i bagni e le stanze delle ragazze si riempiono di vita: tanta fatica per essere perfette! Phon, trucchi di ogni tipo e colore, vestiti, pettinature, mollette, ... insomma
ragazzi non avvicinatevi, se non volete avere
brutte/belle sorprese!
Stasera ci sarà la disco, lì si che scoppierà l'inferno!! ;-) Andiamo ad indagare e domani vi
riferiremo!
A domani...
Gli infortunati… prima del corso di sci!
Domani è arrivato, la serata in discoteca è
stata fantastica, i monitori hanno fatto ballare
tutti ma proprio tutti, anche il maestro Chastonay ha ballato la break dance.
I ragazzi sono andati a letto ufficialmente alle
undici e hanno dormito tutti secchi come
ghiande, a parte quelli che sono andati a
vedere le stelle cadenti con il maestro Buri. Il
bilancio della settimana è molto positivo,
l’ambiente è sempre stato simpatico e i cento e più ragazzi se la sono goduta.
Giornalino di carta 2mila11
Resta qualche problema per lo stato psicofisico dei docenti. Il maestro Somazzi non ha
più voce, il maestro Frigeri non ha più capelli,
la maestra Garlandini non ha più gli occhiali,
il maestro Bettoli non ha più pazienza, la
maestra Maricelli non ha più gli sci, il maestro
Palese non ha più l’abbronzatura (quella a
dire il vero non l’ha mai avuta perché è quasi
sempre stato brutto tempo!).
Speriamo possano recuperare per lunedì altrimenti la settimana sarà molto dura…
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LET’S SING ENGLISH, IRISH AND SCOTTISH SONGS
Durante il pomeriggio della “giornata à la
carte”, abbiamo partecipato (parzialmente)
ad un concerto dove sono state suonate alcune canzoni tipiche dell’Irlanda, della Scozia e dell’Inghilterra. Queste bellissime canzoni sono state cantate dal signor Norton, il marito della maestra Norton.
Gli allievi che in questo pomeriggio hanno
partecipato a questa attività ci sembravano
molto attenti ed interessati sicuramente grazie anche all’energia e alla bravura del signor
Norton che si è impegnato molto e ha offerto
a tutti dei bellissimi momenti.
La presentazione trattava degli avvenimenti
storici particolarmente importanti per la Scozia tra cui l’emigrazione in seguito a disoccupazione, carestia e povertà. In quel poco
tempo a nostra disposizione abbiamo potuto
ascoltare quattro canzoni ( anche se sicuramente ce ne sono state molte altre ). Queste
quattro erano:
Whisky in the jar;
Diamantina drover;
Chemical workers;
Ordinary man.
Inoltre, la maestra Silvia Testa Camusso presentava, prima di ogni esibizione, delle diapositive al computer riguardanti gli avvenimenti
storici di cui parlava la canzone, cantata in
seguito dal signor Norton.
In questi bei attimi, abbiamo potuto osservare
che il signore utilizzava solamente una chitarra e la sua voce.
Tutto sommato, pensiamo che sia stata una
bella esperienza.
A cura di Elia e Luca
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DAI NOSTRI CORRISPONDENTI ESTERI
La Giornata à la carte si svolge in buona parte fuori dalle mura della nostra scuola. È impossibile seguire tutte le attività che si svolgono qua e là nel Luganese (Bedano, Resega di
Lugano, Grancia, Ponte di Valle, Cadro, Montagnola) e addirittura nel Bellinzonese (Camorino). E allora, visto che Maometto non poteva andare alla montagna, abbiamo fatto
Giornalino di carta 2mila11
in modo che la montagna venisse da Maometto. Sette collaboratori esterni (Luca Frapolli, Alex Regazzoni, Iris Tobler, Emanuele
Montebello, Cédric Bernasconi, Chiara Dignola, Jonathan Coscia) ci hanno inviato per
posta elettronica le immagini delle attività alle quali hanno partecipato.
Eccole.
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FOTOGRAFIE IN CAPRIASCA
Giornalino di carta 2mila11
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SCIVOLANDO COL GRANITO
Siamo andati alla Resega di Lugano a intervistare gli allievi che hanno fatto curling e abbiamo scoperto che i sassi pesano 20 chili gli slyder servono per scivolare
e tirare più forte, i sassi sono fatti di granito proveniente dalla Scozia e se li tiri addosso a un altro granito non si rompono;
la pietra viene raccolta sul fondo del mare; il granito Ticinese non potrebbe andar
bene, perché non assorbe l’acqua. Con
uno scopatore ottimo un tiro lento si può
allungare persino di cinque o sei metri.
Il gioco consiste nel lanciare il sasso più
vicino possibile al centro del campo. Se si
vuole fare un tiro di nome “guardia” si
deve tirare molto lentamente e questo
tiro protegge gli altri sassi. Il tiro che spazza via il sasso avversario deve essere molto potente.
Il curling è uno sport molto attraente che
offre soddisfazioni a tutti sia per chi lo pratica a livello amatoriale, sia per chi invece ne fa un’attività agonistica.
Il curling è la piattaforma ideale per allacciare nuove relazioni.
Un ambiente simpatico,rilassato nel quale
è possibile conoscere nuove e interessanti persone.
Il curling è talmente coinvolgente che ha
sovente contribuito a far nascere delle
amicizie fuori dall’ordinario.
Chi ha assistito alle dirette televisive sul
curling sa che questo sport è molto avvincente ed emozionante: a volte pochissimi i centimetri possono fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta!
Il curling è una fenomenale simbiosi sportiva tra corpo e mente: per questo motivo viene spesso definito gli ”scacchi sul
ghiaccio”.
A cura di Simone Villorini e Jacopo Lepori
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DIVERTENTI ATTIVITÀ POMERIDIANE (Giulia&Luna)
Salsa e merengue:
ballo caraibico
nato in Africa e
importato in
America. Danza
facile di
otto tempi.
VOGLIA DI BALLARE??:-)
Step and Tone:
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UN PALLONE MESSO NEL CESTO
INTERVISTA AD ETIENNE
1.Ti piace come allena la maestra ?
-Mi piace, e sembriamo molto bravi.
2.Ti piace come sport?
-Sì mi piace.
3.A cosa lo paragoni?
-Lo paragono al Mini Golf.
OPINIONE PERSONALE
1.Prepara molto bene i ragazzi.
2.I ragazzi sono molto concentrati.
3.Sono molto bravi con i passaggi.
Abbiamo notato che i nostri compagni si
stavano divertendo: perfino quando
abbiamo chiamato l’Etienne, voleva subito
tornare a giocare.
A cura di Giada B e Simone M.
Giornalino di carta 2mila11
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