La Stampa - Funize.com
Transcript
La Stampa - Funize.com
. R NA LA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 LUNEDÌ 29 GIUGNO 2009 • ANNO 143 N. 177 • 1,00 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it La morte di Michael Jackson Inchiesta su Caselle «Era malato ai polmoni non poteva più cantare» Torino, incubo aeroporto Condannati a ritardi folli Un biografo racconta i propositi suicidi del re del pop E la baby sitter denuncia: «Gli facevo lavande gastriche per svuotarlo dai farmaci». Il giallo dei due testamenti L’inferno è quotidiano per chi parte e per chi arriva I passeggeri si infuriano e sono pronti a chiedere i danni Un parlamentare: Piemonte trattato da scalo di serie C Maggi e Venegoni ALLE PAGINE 16 E 17 Corazza, D’Orsi, Ferrua e Grassia ALLE PAGINE 12 E 13 LE IDEE Ancora sangue sulle manifestazioni contro Ahmadinejad. «Oltre duemila in manette e centinaia di dispersi» FRANCO GARELLI Teheran, schiaffo a Londra E I VESCOVI RISCOPRONO SOCIALE Otto arresti all’ambasciata inglese in Iran. La reazione: un abuso, liberateli ILa qualche tempo si molResta alta la tensione in Iran. Ieri mattina sono stati arrestati otto impiegati all’ambasciata britannica in Iran. La ferma reazione di Londra: è un abuso, liberateli. Michel, I MAURIZIO MOLINARI RISPOSTA COMUNE A KHAMENEI SEQUESTRATO IL PRESIDENTE. CARACAS SCHIERA L’ESERCITO: PRONTI A INTERVENIRE Golpe in Honduras, Chávez minaccia COLLOQUIO I l sequestro di otto dipendenti iraniani dell’ambasciata britannica, le accuse di interferenza rivolte da Mahmud Ahmadinejad a Barack Obama, l’appello dell’ayatollah Ahmed Khatami a «giustiziare i rivoltosi» e la repressione asimmetrica dei manifestanti da parte dei miliziani islamici suggeriscono che è iniziato il secondo atto del «golpe di Ali Khamenei», come l’iranista Mehdi Khalaji del Washington Institute ha definito l’esito ufficiale del voto presidenziale iraniano. Se il primo atto ha visto Khamenei, Leader Supremo della rivoluzione, assegnare a Ahmadinejad la vittoria presidenziale prima di ultimare il conteggio delle schede, respingere la richiesta dello sfidante Mir Hossein Mousavi di rivotare e mobilitare le forze del ministero dell’intelligence e dei basiji per impedire ai manifestanti di insediarsi in una o più piazze della capitale come riuscì agli studenti cinesi a Tienanmen, il risultato è una stabilità assai precaria. Da qui la necessità di un secondo atto con il quale Khamenei punta a chiudere la crisi liquidando ogni opposizione. La parte militare avviene nelle strade di Teheran dove i cecchini dei pasdaran sparano dai tetti e i basiji in tuta nera aggrediscono i manifestanti picchiandoli con i manganelli. CONTINUA A PAGINA 33 Novazio e Paci DA PAG. 2 A PAG. 5 «Nelle loro mani so cosa si prova» Parla l’ex ostaggio Usa rapito 30 anni fa: così coprono la repressione A PAGINA 3 D tiplicano i segnali di disagio e insofferenza nel mondo cattolico impegnato. Tra i membri dell’associazionismo e del volontariato, tra quanti nelle parrocchie si fanno L’annuncio carico delle del Papa iniziative di carità e di Dopo l’icona formazione il corpo dei giovani, è «Ecco i resti diffusa la sensazione di San Paolo» di vivere un Galeazzi po’ da estraA PAGINA 23 nei in una società che a parole apprezza l’azione dei gruppi ecclesiali sul territorio, ma nei fatti sembra ancorata ad altre visioni della realtà. CONTINUA A PAGINA 33 Il ministro: Berlusconi è fortissimo, resisterà Altolà di Tremonti al governo tecnico “Avrebbe la scadenza di uno yogurt” Il governo Berlusconi «finisce tutta la legislatura, con un crescendo di forze che corrisponde a un crescendo di debolezza dell’opposizione», secondo Giulio Tremonti. «Si possono fare tutti gli scenari, ma l’unico scenario non di cartapesta è che questo esecutivo è fortissimo», ha affermato il ministro dell’Economia che ha bocciato l’ipotesi di un governo tecnico: «Avrebbe un tempo di vita non superiore a quello di uno yogurt». «Patrizia mi disse: lancio la bomba» Bruzzone, Lepri e Magri A PAGINA 11 I Scontri in piazza tra i soldati e i sostenitori del presidente Zelaya Guanella e Manzo A PAG. 6 MARCO ANSALDO Il sogno americano dura un’ora B arack Obama li accoglierà comunque alla Casa Bianca perché i sogni sono importanti anche quando si sfiorano ma si è lottato fino all’ultimo per realizzarli. La finale della Confederations Cup ha dato agli Stati Uniti e al suo primo presidente interessato al calcio sensazioni mai provate prima perché fino a un quarto d’ora dalla sua conclusione il Brasile era ancora sotto nel punteggio e immaginiamo che se fosse finita a quel modo si sarebbe scomodato ogni Luis Fabiano (doppietta) CONFEDERATIONS CUP Gli Usa in vantaggio 2-0 poi il Brasile rimonta e vince capitolo eroico dell’epopea americana: poi il calcio ha ripristinato le gerarchie, i brasiliani hanno segnato altri due gol e Fort Alamo è caduto un’altra volta. Non importa. Non era mai successo agli Stati Uniti di avvicinarsi a un trionfo vero nel soccer, come lo chiamano loro. Anche se l’illusione si è spezzata è stata una bella storia. Sembrava che non sarebbero mai arrivati fin lì. Dopo le prime due partite erano praticamente fuori dai giochi. CONTINUA A PAGINA 47 ALLE PAGINE 8 E 9 IL CASO BARI Intervista al trans: riferirò al pm il ricatto della escort al premier Grazia Longo