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Settimanale di attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti 9 dicembre 2011 ANNO XII N. 46 Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola indignADOS A SCUOLA gli studenti dell’istituto meucci, dopo tre giorni di occupazione hanno sfilato in corteo per le vie del centro storico gridando tutta la loro indignazione INSIEME A UN GRUPPO DI COMPAGNI DEL VALLAURI Monica Marchi Il pachistano aggredito racconta come e’ andata consiglio sul verde: un’occasione sprecata? monica marchi: artista in creativita’ Mattia Agnelli mattia agnelli: il dj delle emozioni 09.12.2011 n° 46 2 Tra le righe... Nebbia fitta... N Foto della settimana... ella notte tra sabato 3 e domenica 4 dicembre un manipolo di vandali (scartata l’ipotesi di una rivendicazione a sfondo politico, più accreditata invece l’idea di una “bravata” commessa da un gruppo di giovanissimi) ha letteralmente messo a soqquadro il centro storico cittadino. Vetrine spaccate, spazzatura sparsa ovunque, auto imbrattate di vernice, cassonetti rovesciati, paraventi di dehor rotti, decorazioni natalizie divelte, mattoni lanciati sulle carreggiate... come è possibile che nessuno abbia sentito nulla? E, soprattutto, perchè le telecamere della videosorveglianza non hanno consentito alle Forze dell’Ordine di agire con tempestività durante lo sfacelo? Qualcosa, evidentemente, non ha funzionato. Sono 14 le telecamere che scrutano le vie del centro storico dall’agosto del 2008. Telecamere dotate di zoom ottico e brandeggiabili, ovvero in grado di spostare il loro raggio d’azione lungo un certo raggio di inquadratura, anche di notte e con qualsiasi temperatura. La videosorveglianza (il cui costo complessivo è di ben 850mila euro) dovrebbe essere uno strumento attivo di monitoraggio, per gestire i punti critici cittadini. Il sistema dovrebbe identificare in tempo reale luoghi e cause di ingorghi sulle arterie viarie principali, rappresentare un utile deterrente per prevenire atti vandalici e di danneggiamento al patrimonio storico-artistico e documentare eventuali eventi criminosi. La Sala Operativa della Polizia Municipale di via Tre Febbraio è dotata di un monitor LCD a 42” per la visione contemporanea di tutti gli occhioni elettronici e di un computer per il controllo e il brandeggio in tempo reale. Anche Polizia di Stato e Carabinieri sono collegati alle telecamere per la visualizzazione delle riprese, immagini che possono essere recuperate in caso di reati. E allora, cosa è accaduto? Il comandante della Polizia Municipale delle Terre d’Argine, Susi Tinti, ci spiega che la PM è intervenuta domenica mattina, intorno alle “8,30-8,45, su segnalazione di alcuni cittadini e che gli operatori hanno redatto l’inventario dei danni”, mentre la Polizia di Stato si è recata in loco dopo che un agente residente in centro ha chiamato la centrale. Per quanto riguarda le telecamere, Tinti assicura che le immagini del raid sono già al vaglio, nella speranza di “riconoscere” gli autori, anche se, conclude, “la videosorveglianza è molto più utile a livello preventino che repressivo”. Bastano un cappuccio o una sciarpa infatti, per mandare all’aria ogni speranza... Ma perchè nessuno si è accorto di nulla? I vigili sono rimasti in servizio fino all’1,30 di notte e, di conseguenza, nessuno di loro poteva esaminare i monitor della centrale operativa rimasta deserta e accorgersi di quanto stesse accadendo in centro storico, ma le altre Forze dell’Ordine? Perchè Carabieri e Polizia di Stato non si sono accorti di nulla? Il problema pare essere la scarsa nitidezza delle immagini rimandate dai “sorveglianti” elettronici. Se anche l’operatore presente in centralino avesse guardato le immagini, probabilmente, a causa della scarsa visibilità, non sarebbe stato in grado di cogliere l’illecito che si stava consumando. Mentre chiudiamo il giornale (martedì 6 dicembre) è in corso l’indagine della Polizia Giudiziaria e gli autori del raid non hanno ancora un nome. Restano però rabbia, amarezza e tanta delusione, unitamente a una sola certezza: sabato notte, in centro storico, nessuna pattuglia è passata... Jessica Bianchi Frase della settimana... Alla diatriba relativa alla legittimità delle villette di Budrione costruite a 50 metri dal cimitero frazionale, all’interno cioè della fascia di rispetto che lo Stato sancisce in 200 metri, era stata messa la parola fine dal giudice civile del Tribunale di Carpi. La sentenza emessa aveva infatti decretato la regolarità del complesso residenziale, respingendo le accuse avanzate da Alleanza per Carpi, Popolo delle Libertà e Lega nord, in raccoglimento delle istanze di Loris Vincenzi che, da tempo, ne denunciava il presunto abuso edilizio. Ma Vincenzi non ci sta e tappezza la città di manifesti. “Vista l’oggettiva complessità della documentazione da presentare , l’Amministrazione ha disposto la proroga dei termini di presentazione delle offerte relative al bando di gara per la costruzione e gestione della nuova Piscina: queste dovevano essere inviate entro il 7 dicembre ora il termine è stato posticipato al 27 gennaio”. Bando troppo complesso o troppo deserto? attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino. IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555 STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713 REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 [email protected], [email protected] COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 6 dicembre 2011 09.12.2011 n° 46 3 E’ sotto shock, la comunità pakistana di Carpi, per quanto accaduto la scorsa settimana al diciottenne Shgaib Ali, che racconta di aver subito un tentativo di violenza sessuale da parte di due connazionali Una storia di inaudita violenza E ’ sotto shock, la comunità pakistana di Carpi, per quanto accaduto la scorsa settimana al diciottenne Shgaib Ali, che racconta di aver subito un tentativo di violenza sessuale da parte di due connazionali, uno dei quali suo collega di lavoro. Il ragazzo racconta la sua versione dei fatti, bloccato sul letto dell’abitazione che divide con la madre, il padre Arshad, i sei fratelli e la sorellina. “Lavoro a Fossoli nella tessitura Marbella. La settimana scorsa Qamar Abbas – di 24 anni e suo collega da circa un anno e mezzo – si è offerto di accompagnarmi a casa in auto dopo il lavoro, dicendo che c’era troppo freddo perché andassi in bicicletta. Ho accettato, ma quando si è trattato di svoltare per entrare a Carpi, ho visto che l’auto proseguiva per Cavezzo”. Ed è proprio a Cavezzo, in casa di Ahmed Ikhlaq, un amico di Abbas, che iniziano, stando al racconto di Ali, le avance indesiderate. “Per farmi cedere mi tiravano i capelli, mi torcevano il braccio, continuavano a dire che mi avrebbero dato una lezione”. Una situazione troppo inaspettata per poterla accettare. “Sino all’ultimo ho pensato si trattasse di uno scherzo, perché era troppo incredibile da accettare, e continuavo a non capire, a non rendermi conto che le loro intenzioni erano serie”. Ma quel perché potesse venire a prendermi. A un certo punto, siccome sentivo vampate di caldo, mi hanno detto di andare sul balcone per prendere un po’ d’aria”. Ed è sulla ringhiera del balcone del secondo piano che accade qualcosa che, se confermato dagli inquirenti, ha davvero dell’inspiegabile. I due uomini, poco più grandi di lui, lo spingono di sotto, facendogli compiere un volo di oltre cinque metri. Ora Ali giace in un letto, le caviglie rotte insieme a gomito e polso del braccio sinistro. “Inizialmente non voleva dire com’erano andate le cose – raccontano intorno al letto gli amici Mehmood, Hussain e Ali Entesham - perché Abbas l’aveva minacciato dicendogli che, se avesse denunciato l’accaduto, avrebbe ucciso lui e fatto del male ai suoi familiari”. Versione confermata da comunità pachistana: una storia di violenza Leggi la notizia su: www.temponews.it Aperto il sottopasso ferroviario ciclopedonale Sicurezza garantita! In alto Shgaib Ali circondato dagli amici, a lato Zaheer Anjum che stava avvenendo nell’appartamento, le porte chiuse per impedire al ragazzo di uscire, della burla non aveva proprio nulla. “Il braccio mi si era gonfiato, ero pallido in viso e stavo male. Continuavo a chiedere di essere condotto a casa mia, oppure di telefonare a mio padre Al di sotto di uno stabile in via della Rosa, passa uno dei due tubi principali dell’acquedotto di Carpi. Come è possibile che siano stati rilasciati i permessi per costruire laddove non si poteva? Il rimpallo delle responsabilità I n via della Rosa ci sono tante belle abitazioni. Ville immerse nel verde e nella quiete a cinque minuti di macchina dal centro di Carpi. Ce n’è una in particolare che Barbara Pesenti ha acquistato, insieme al marito, nell’aprile del 2007. Davvero una dimora da sogno. Se non che, due anni fa, si verifica un inconveniente: su un lato del grande giardino, inizia a formarsi un ristagno d’acqua. Il fatto è che, appena al di sotto della proprietà, passa uno dei due principali tubi dell’acquedotto cittadino, che proprio in quel punto si è guastato, causando perdite. I tecnici intervengono a riparare la falla. Ma i guai, per Barbara, sono appena iniziati. A seguito di accertamenti – e nello sconcerto dei nuovi proprietari - emerge infatti come la tubatura passi esattamente al di sotto del fabbricato di servizio posto accanto alla costruzione principale. “Se si dovesse rompere, Aimag dovrebbe intervenire con urgenza per il ripristino, non potendo certo lasciare Carpi senz’acqua”, commenta la proprietaria, lasciando intendere che l’integrità dello stabile non sarebbe, in quel caso, una priorità. Ed è a questo punto che viene chiamato in causa Ali stesso: “oltre a questo, sosteneva che se non avessi raccontato di essere stato investito da un’auto, mi avrebbe fatto sicuramente perdere il lavoro”. Grazie al sostegno di amici, familiari e di Zaheer Anjum – uno dei leader più stimati della comunità pakistana di Carpi – Ali ha deciso di raccontare la sua verità. “Chiediamo che le autorità inquirenti prendano la questione seriamente, che sia fatta giustizia – dichiara Zaheer - e che la punizione sia esemplare. All’interno della comunità c’è chi sostiene che i panni sporchi si debbano lavare in famiglia, ma la maggioranza, me compreso, non è d’accordo. I pakistani di Carpi sono persone serie, rispettose delle leggi. Siamo i primi a chiedere la massima trasparenza”. Marcello Marchesini S i sono conclusi i lavori della pista ciclabile tra il quartiere Due Ponti e il centro. Sabato 3 dicembre è stato aperto il sottopasso ferroviario ciclopedonale che consente il collegamento tra questa zona e il centro storico di Carpi. Il sottopasso è riservato ai pedoni e alle biciclette ed è monitorato da una telecamera che ne permette il controllo da parte della Polizia Municipale. L’illuminazione ne rende possibile la percorrenza a qualunque ora del giorno. il precedente proprietario, Matteo Ferrari, che quel fabbricato lo ha fatto costruire nel ’98, e che sostiene di non essere a conoscenza del passaggio. Come è possibile che siano stati rilasciati i permessi per costruire dove non si poteva? Interrogativi tutti da chiarire, anche perché Ferrari ha chiamato in causa in prima battuta proprio Aimag, che però fa sapere di essere soltanto la gestrice di una tubatura di proprietà comunale. Per ora si attende la chiusura della consulenza tecnica preventiva, che dovrà stabilire chi si sobbarcherà la spesa di diverse decine di migliaia di euro per spostare il passaggio della conduttura da sotto il fabbricato. Sperando che, nel frattempo, non si verifichino altri guasti. Marcello Marchesini 09.12.2011 n° 46 4 crisi e societa’ In occasione del Natale, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi donerà 1.100 strenne natalizie a famiglie in difficoltà, per un valore complessivo di circa 65mila euro Un dono per le famiglie più indigenti I l Natale è alle porte e la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi ha deciso di portare una ventata di allegria anche a chi, purtroppo, quest’anno ha ben poco da festeggiare. L’ente, come già annunciato in precedenza, donerà ben 1.100 strenne natalizie e 500 borse alimentari a tutti coloro che si trovano in difficoltà a causa della grave crisi economica che ci ha colpiti. Gli oltre 1.000 pacchi infatti, contenenti generi alimentari di base, dolci natalizi e qualche leccornia, saranno elargiti, a partire dal 10 dicembre, attraverso la rete delle parrocchie di Carpi, Novi e Soliera, coordinate con le realtà associative presenti nelle varie aree parrocchiali, per riuscire a individuare anche quelle persone o famiglie che si trovano ad affrontare un momento di buio Marino Malaguti economico o sociale vissuto con riservatezza e, quindi, in parte poco visibili. Al fine di ampliar- ne il più possibile la ricaduta, la Fondazione ha affiancato all’iniziativa un intervento integrativo, offrendo 500 borse alimentari alla Caritas Diocesana di Carpi, per raggiungere le ulteriori situazioni di indigenza non facenti riferimento all’ambito parrocchiale. A causa della congiuntura economica gravissima, la Fondazione ha infatti ritenuto prioritario promuovere un’iniziativa di solidarietà (per un valore di circa 65mila euro), rivolta alle fasce più deboli della popolazione del territorio di Carpi, Novi di Modena e Soliera, con l’obiettivo di portare, oltre a un aiuto materiale, anche un segno di augurio, in occasione delle imminenti festività. Si tratta di un gesto di vicinanza rivolto a chi si trova in una condizione Il notaio Paolo Vincenzi di Carpi ha donato tredici computer all’associazione Africa Libera Computer per l’Africa A iutare il continente nero è sempre stato il compito dell’associazione Africa Libera. Aiutare però non significa fornire soltanto aiuti di prima necessità, ovvero cibo, vestiti e medicinali. Certo, vi sono anche queste tra le tipologie di intervento di Africa Libera, che si prefigge però anche un altro, forse più ambizioso, scopo: quello di fornire alle popolazioni che assiste, il know-how sufficiente per essere indipendenti e poter prendere in mano le redini del proprio destino. Per far questo, la strada maestra pas- sa per l’alfabetizzazione, anche quella informatica. Un compito non facile, ma meritorio. La cultura dell’altro gira sul web: è questo il nome del progetto che sta aprendo diverse sale multimediali in Ghana, per mettere in contatto i giovani africani con i ragazzi degli istituti superiori carpigiani. Ora, anche grazie alla mediazione della Fondazione Casa del Volontariato, l’associazione carpigiana ha potuto ricevere in donazione dal notaio Paolo Vincenzi, 13 computer. “Gli strumenti saranno destinati alla computer room della scuola di Nkoranza, che si trova in Ghana, a 400 km dalla capitale – commenta il presidente di Africa Libera Marino Malaguti - dove i ragazzi della nostra associazione intendono creare una biblioteca digitale per una cittadina che, compreso il circondario, tocca i 140mila abitanti”. I computer partiranno col nuovo anno. “Questa donazione è importante – continua Malaguti – per far sì che i ragazzi africani abbiano una piccola possibilità di riscatto, con strumenti il più possibile simili a quelli utilizzati dai giovani italiani”. di disagio, che la Fondazione ha voluto affiancare ai suoi interventi di sostegno sociale, per i quali ha già stanziato oltre 2 milioni di euro, come il progetto Affitto casa garantito per rispondere al bisogno abitativo della cosiddetta fascia grigia della cittadinanza, attraverso vantaggi reciproci per inquilini e proprietari, tra cui la riduzione del canone di affitto a fronte di una garanzia sul suo effettivo pagamento, il Fondo straordinario anticrisi in aiuto dei cittadini a rischio sfratto e taglio delle utenze, e i sostegni alle associazioni di solidarietà sociale. J.B. la fondazione dona ceste di natale ai più indigenti Leggi la notizia su: www.temponews.it Paolo Vincenzi 09.12.2011 n° 46 5 crisi e societa’ T ra i tanti effetti della crisi economica si registra in tutta Italia il boom di un’attività commerciale di recente comparsa sul mercato: i negozi di compravendita di oro e altri metalli preziosi. Secondo il Rapporto Italia 2011 dell’Eurispes nell’ultimo biennio i negozi Compro Oro presenti nel Paese sono quadruplicati. In Emilia Romagna l’incremento registrato tra il 2009 e il 2011 è del 25% e si stima che il numero complessivo di negozi attivi in Regione si aggiri intorno ai 600. In provincia ve ne sono già 171; solo a Carpi 8. A questi numeri si devono aggiungere le numerose gioiellerie che - anche e soprattutto per offrono ai loro clienti il servizio di permuta o acquisto di preziosi. Famiglie e singoli individui - attanagliati da situazioni lavorative sempre più precarie e scarsamente remunerative - si rivolgono a tali esercizi commerciali per vendere anelli, catenine, braccialetti, orologi e persino protesi dentarie in oro, oggetti di argenteria, e far fronte così alle numerose e sempre più insostenibili spese quotidiane. Il numero delle persone che si recano presso le attività di compravendita di oro e altri metalli preziosi è raddoppiato nell’arco degli ultimi due anni. Il proprietario di un negozio Compro Oro di Carpi spiega: “negli ultimi mesi l’utenza della mia attività è notevolmente aumentata e il target è piuttosto eterogeneo. Esclusi i minorenni - ai quali, per ovvie ragioni, non è consentito effettuare lo scambio oro/denaro - si recano presso il mio negozio persone di ogni Con la crisi addio ad anelli e catenine. E’ boom dei Compro Oro. a carpi sono già otto L’Età dell’Oro... la crisi morde e i compro oro “fioriscono” Commenta la notizia su: www.temponews.it età e sesso, forse con una leggera predominanza delle donne, e una minoranza dei ragazzi al di sotto dei 25 anni d’età”. Giovani coppie che non riescono a sostenere le spese per il mutuo o l’affitto dell’abitazione, pensionati che faticano a pagare le fatture di acqua, luce e gas, geni- sei euro di differenza al grammo V enti euro di differenza nell’arco della stessa mattinata. Sono le valutazioni ricevute da un anello in oro in un negozio Compro Oro e in una gioielleria carpigiani selezionati casualmente. Presentandomi come giornalista porto l’anello presso un negozio Compro Oro della città richiedendone una valutazione. Il prezioso di 18 carati viene pesato dal negoziante con uno strumento di precisione risultando essere di 3,3 grammi. “La quotazione del giorno - afferma il gestore è pari a 27 euro al grammo, e quindi, con un leggero arrotondamento, il prezzo pattuito per il prezioso è di 90 euro”. Lo stesso giorno, su un cartello all’interno di una gioielleria a pochi chilometri di distanza, si indica come quotazione dell’oro: 28 euro al grammo. Apparentemente si tratterebbe di un euro in più rispetto al primo esercizio, ma in realtà non è così, perchè “la tariffa - come ci spiega la titolare dell’oreficeria - si riferisca al valore dell’oro zecchino 24 carati, e il prezzo finale è quindi leggermente inferiore: 70 euro”. Vi sono quindi 20 euro di differenza nella valutazione del medesimo pezzo di oreficeria. Per ricavare il prezzo esatto al grammo occorre fare un semplice calcolo: 28 euro x 0,75= 21 euro. 28 e 21 euro al grammo: ben 6 euro di differenza tra il Compro Oro e la gioelleria. tori in ristrettezze economiche che rinunciano ai gioielli di famiglia per sostenere gli studi universitari dei figli: scenari di una popolazione sempre più serrata dalla crisi. “In concidenza con le scadenze dei pagamenti di tasse e bollette - aggiunge il negoziante - si riscontra quasi sempre un visibile incremento degli scambi oro/contanti”. “Alcuni - aggiunge - dicono di vendere l’oro per premunirsi da eventuali furti in casa che purtroppo sono in costante aumento, e anche questa situazione è evidentemente un grave sintomo di generalizzata crisi finanziaria. La maggior parte delle persone però, vende il suo oro per avere liquidità immediata. Per effettuare lo scambio è necessario presentare un documento di identità. Noi titolari di Compro Oro siamo infatti tenuti a registrare le generalità del cliente, il materiale acquistato e il prezzo pattuito su appositi registri vidimati dalle Questure al fine di tutelare l’ordine pubblico e impedire operazioni illecite. Purtroppo è sempre difficile sapere davvero chi ho di fronte, e se a un controllo delle Forze dell’Ordine risulta che l’oro che ho comprato in assoluta buona fede, era in realtà stato rubato, questo viene posto sotto sequestro con la conseguente perdita del denaro investito. Nonostante sia garantito il massimo rispetto delle norme a tutela della privacy, talvolta Disagi per la Casa del Volontariato nella gestione del bilancio per la mancata consegna delle fatture mensili “Da oltre un anno non riceviamo la fattura dell’energia elettrica” E ’ dopo aver fatto almeno una ventina di telefonate al numero verde e due lettere di sollecito a Hera – tutte senza successo – che la Fondazione Casa del Volontariato ha deciso di rendere nota una questione che forse capita a molti, ma che causa non pochi disagi all’ente di promozione del volontariato carpigiano: dal 25 del mese dell’ottobre 2010 Hera non invia la fatturazione mensile alla Fondazione. Il problema sorge nel momento in cui, dovendo chiudere i bilanci, è impossibile compiere previsioni certe sulla spesa legata al consumo energetico – energia elettrica per luce e riscaldamento. “Abbiamo provato a inviare a Hera delle informazioni sui consumi della Casa – commenta il presidente Mauro Benencasa - con le letture del contatore Enel, sperando che in tal modo si sarebbe potuta risolvere la questione. Magari con il sistema della fatturazione presunta, da regolare poi con un conguaglio successivo”. Anche questa strada, però, non ha sortito gli esiti sperati: “la sensazione è quella di averle tentate tutte, senza risultato. Per questo ci rivolgiamo alla stampa, affinché possa in qualche modo sollevare il problema”. Va altresì specificato che le fatture energetiche sono state recapitate dal mese di marzo 2010, interrompendosi poi a ottobre. A una lettera di reclamo, il gestore ha risposto che “il distributore competente in materia (Enel) non ci fornisce le letture dal 30/09/10, quindi non ci è impossibile emettere fatturazioni”. Sia come sia, desta stupore e indignazione il fatto che, per lungaggini di probabile natura burocratica, un ente che si occupa di promuovere la solidarietà debba essere costretto a subire tale disagio. A maggior ragione in un periodo come questo, nel quale si parla sempre di aiutare il Terzo settore per il ruolo fondamentale svolto all’interno della società. “Si tratta - si legge in una nota diffusa da Hera in risposta alla Casa del Volontariato di un cliente Hera Comm, a mercato libero e in una zona in cui la rete non è gestita dall’azienda. Il cliente è dotato di un contatore di tipo Ceo (Contatore Elettronico Orario), di solito a servizio di grandi utenze e la cui lettura può essere eseguita soltanto dalla società che gestisce la rete e distribuisce il servizio a Carpi. Gli operatori Hera Comm si sono rivolti al gestore, anche su richiesta del cliente, per sollecitare l’invio delle letture, in assenza di cui non è possibile procedere alla fatturazione, neppure riferendosi ai consumi stimati. La situazione, quindi, danneggia anche Hera Comm che, in questo caso, non può procedere con regolarità all’invio delle bollette”. Nonostante la bolletta non arrivi però, una bella notizia è giunta: la scorsa settimana infatti, Enel ha consegnato alla Casa del Volontariato il primo rimborso per la prima energia prodotta mediante l’impianto fotovoltaico di cui è dotato lo stabile. avverto disagio e imbarazzo nelle persone che portano il proprio oro che, spesso, desiderano essere rassicurate su un aspetto in particolare: non ricevere lettere pubblicitarie del negozio a casa, per evitare domande al riguardo da parte degli altri membri della famiglia”. Per aprire un Compro Oro - spiega il gestore del negozio - ci si deve attenere a un preciso iter burocratico. Occorre infatti ottenere la licenza dalla Questura e presentare il documento di inizio attività presso gli Uffici di Pubblica Sicurezza ove andrà vidimato il registro di carico e scarico. Inoltre sono necessari determinati requisiti fondamentali: fedina penale pulita, rispetto dei canoni di sicurezza essenziali come parete antisfondamento, porte blindate, allarmi, videosorveglianza e cassaforte. Inoltre, per tutelare la privacy di chi entra, è consigliabile ma non obbligatorio ricoprire la vetrina con manifesti del negozio”. Il ricavo che è possibile ottenere dalla vendita del proprio oro varia in relazione alle oscillazioni giornaliere del mercato internazionale, per cui non esiste un prezzo fisso, ma la valutazione cambia ogni giorno, e anche all’interno della medesima giornata. “Occorre prestare molta attenzione - sottolinea il nostro intervistato - a certe pubblicità che esibiscono tariffe di cambio molto elevate. In tali annunci non si specifica quasi mai che i prezzi esposti si riferiscono all’oro puro a 24 carati, mentre la comune oreficeria è in oro 18 carati, in quanto si tratta per il 75% di oro e per il restante 25% di altre leghe metalliche. Pertanto, per ottenere il prezzo effettivo occore fare un semplice calcolo matematico: prezzo indicato (per esempio 30) moltiplicato per 0,75 cioè per la quantità di oro presente in centesimi, ottenendo in questo caso 22,5”. Chiara Sorrentino 09.12.2011 n° 46 6 Si è svolto il 2 dicembre, un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza. Un momento di confronto sul futuro del verde a Carpi Una partita ancora tutta da giocare L e istituzioni di Carpi sono convinte che, al contrario di quanto si pensi, sia più rumorosa una foresta che cresce rispetto a un albero che cade. A questo proposito sono due gli aspetti principali – tra i tanti trattati - emersi dal Consiglio Comunale sul verde aperto alla cittadinanza, tenutosi lo scorso venerdì 2 dicembre: Carpi è una città che può vantare risultati invidiabili dal punto di vista ambientale, anche se necessita, nel suo prossimo futuro, di un grande polmone verde. Indetto a partire – onore al merito – da una richiesta della Lega Nord, la serata è stata organizzata, nelle modalità del suo svolgimento, dal presidente del Consiglio Giovanni Taurasi, che ha cercato di legarla a doppio filo col convegno Il futuro del verde urbano nella città sostenibile, organizzato dall’assessore all’Ambiente Simone Tosi la settimana precedente. 19 metri il verde in consiglio Leggi la notizia su: www.temponews.it quadrati di verde pubblico per abitante, 31mila piante censite tra parchi e viali, 151 ettari a verde in totale, 23 ettari di boschi sul territorio carpigiano: sono questi i numeri di una città che, lo hanno riconosciuto tutti i presenti, su questo tema ha agito bene nel corso degli anni. E se, in passato, l’obiettivo è stato quello di insediare un verde diffuso, con tanti piccoli spazi sparsi in tutte le zone della città, la sfida che si profila all’orizzonte è quella di creare un grande polmone. Lo conferma anche il geometra Claudio Lodi, responsabile del verde pubblico del Comune: “occorre riflettere sulla possibilità di creare aree verdi molto più grandi”. Ed è a partire da questa considerazione che si apre la seconda, più delicata questione. Fermo restando che l’accordo sulla necessità di un grande spazio verde è pressoché unanime: come, e soprattutto dove, crearlo? Tra i progetti in campo, due paiono avere maggiori chance: Parco Lama e Parco della Cappuccina. Sul primo, che si estenderebbe per oltre 1 milione di metri quadrati nella zona est della città – quella alle spalle della stazione ferroviaria compresa, per intendersi, tra via Tre e Due Ponti – si è già detto molto. Progetto, questo, che ha saputo guadagnarsi – complice l’indubbia abilità comunicativa di Maurizio Marinelli, presidente dell’Associazione Parco Lama e dei suoi oltre 5mila aderenti – un crescente appoggio della politica. A presentarlo al Consiglio è stato lo stesso Marinelli. “Abbiamo raccolto 5.300 adesioni, ma per farlo divenire il ‘bosco’ di Carpi occorre che la politica metta sul piatto la sua sensibilità nei confronti dei proprietari dei terreni edificabili. Le città che non progettano il loro futuro, rinunciano ad averlo”. Della validità del Parco è convinto Roberto An- dreoli del PDL. “Questo è Il progetto che la città ha davanti per dare una svolta epocale al suo sviluppo”. Interesse dimostrato anche da Gigliola Pivetti di ApC: “apprezzo la crescita di sensibilità che c’è stata su Parco Lama. Dal ‘non possiamo farlo’ si è passati al comprendere la necessità di privilegiare un bosco”. Se anche nel Pd il progetto piace, all’interno del partito di maggioranza le posizioni sono più variegate. Anche perché c’è un’altra idea che interessa i consiglieri: quella del Parco della Cappuccina, che si estenderebbe nella zona alle spalle del cimitero, sul quale avevano presentato un’interrogazione i consiglieri del Pd Paolo Gelli e Maria Grazia Lugli. Quale sarà dunque il futuro verde di Carpi? Partita aperta e ancora tutta da giocare. Nell’attesa di osservare come si evolveranno i fatti, fa però piacere notare come nella nostra città la “lobby verde” sia davvero attiva e piena di entusiasmo. In conclusione poi, Tosi ha annunciato: “faremo un Piano strutturale comunale a volumi zero, che non prevede un metro cubo in più di espansione rispetto a quanto previsto dal Piano regolatore”. Speriamo che alle parole seguano i fatti. Marcello Marchesini Il vademecum per una città verde • • • • • • • • • • • • Infrastrutture compatibili con la crescita della pianta (ovvero: aiuole sufficientemente grandi, no alberi con rami troppo vicini ad abitazioni); Barriere antiradici; Più alberi e meno arbusti; Incrementare la biodiversità; Necessità di impianti di irrigazione; Potature corrette; Scelta appropriata delle specie arboree: “l’albero giusto nel posto giusto”; Non bastano parchi e spazi verdi, ma serve il concetto di “rete ecologica”, ovvero gli spazi verdi vanno collegati tra loro; No a piante troppo vicine tra loro (come nei filari di alberi sui viali); Le piante più giovani producono più ossigeno (picco di produzione sui 10 anni d’età circa) rispetto a quelle più vecchie; Falciare i prati massimo due volte l’anno, lasciando la possibilità all’erba di crescere. Specie inadatte rispetto al luogo della messa a dimora; cosa non fare • • • • • • Aiuole inesistenti o troppo piccole; Troppa vicinanza a edifici o infrastrutture (strade); Scarsa attenzione durante i lavori nei pressi degli alberi, con la seria possibilità di rovinare le radici; Potature esagerate; Spazi verdi scollegati tra loro; Danni “da parcheggio” al tronco. Deiezioni dei cani A caccia di dna... L e deiezioni dei cani – e soprattutto la maleducazione e l’inciviltà dei padroni – sono un problema? Gigliola Pivetti di Alleanza per Carpi propone una soluzione. “Ci sono città che hanno adottato un sistema di prelievo degli escrementi confrontato con il Dna del cane, prelevato quando l’animale viene registrato”. Il vigile di turno o un cittadino zelante potrà prelevare un campione del ‘ricordino’ per sottoporlo a un confronto e individuare così il malaccorto proprietario del quadrupede. “Questo servizio si ripaga da solo, perché le multe previste coprono le spese. La cosa può far sorridere, ma è una misura che si può adattare e sarebbe un bene prenderla in considerazione”. Vieni, anzi no: non venire! Apc scivola su una buccia di banana M arino Malaguti, presidente dell’associazione di volontariato Africa Libera, è davvero molto arrabbiato con Alleanza per Carpi. Il motivo di tanto risentimento risale a martedì scorso quando Malaguti è stato invitato, da Giliola Pivetti, a una cena di ApC, presso la Chiesa di Quartirolo. “Avevo già preparato una settantina di cartelline che spiegano le attività della nostra associazione in favore delle popolazioni africane, e stavo per recarmi all’appuntamento, quando mi arriva una telefonata di Gigliola che, ritirando l’invito, mi dice che la mia presenza sarebbe stata poco opportuna”. Motivazione? “Sai, se invito te allora dopo dovrei invitare tutte le associazioni”. Inconcepibile, secondo Malaguti: “siamo alle comiche. Come se le associazioni di volontariato fossero in competizione tra loro. Quando un’associazione che non è la nostra, è invitata a una cena per una raccolta di fondi, io sono contento, nient’affatto invidioso. Sono arrabbiatissimo per come sono stato trattato, nella mia vita ho sempre lavorato per gli ultimi e per chi ha bisogno, e avrei desiderato un po’ di rispetto in più”. Il ritirato invito alla cena lascia presagire il sospetto di un prevalente intento ‘elettoralistico’ piuttosto che la volontà di aiutare un’associazione del Terzo Settore... Un funzionario del Comune di Milano è stato beccato con una tangente in mano, a incastrarlo un responsabile della nota griffe di moda Blumarine di Carpi La Blumarine non ci sta e chiama i Carabinieri E ’ stato beccato in ascensore con la tangente in mano. A fermare Gianluca Carta, funzionario dell’urbanistica del Comune di Milano, sono stati i Carabinieri nel tardo pomeriggio di lunedì 5 dicembre. Aveva la mazzetta in mano nell’ascensore del palazzo di via Pirelli 39, dove si trova l’ufficio protocollo del settore sportello unico per l’edilizia di Milano. Avrebbe dovuto incontrare un geometra, un responsabile della Blumarine di Carpi, nota griffe di moda e intascare al volo la seconda tranche di una mazzetta sollecitata dal telefono fisso del suo stesso ufficio di via Pirelli. “O mi pagate, — aveva detto — o vi chiudo la boutique di via della Spiga”. Questa volta però è andata male perchè prima di andare negli uffici del Comune, il geometra della Blumarine ha avvertito i Carabinieri che, in poche ore, hanno messo in piedi la trappola e, coordinati dall’aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dal sostituto Grazia Colacicco, hanno arrestato il funzionario di Palazzo Marino per concussione. In tasca gli hanno ritrovato i mille euro di banconote segnate prima di fare scattare il blitz. Ai magistrati e ai militari, il geometra della casa di moda ha raccontato di una richiesta di denaro per non intralciare il loro punto vendita in via della Spiga al numero 30. Ma il geometra della griffe, che racconta di avere già versato nelle tasche del funzionario milanese una mazzetta di mille euro, ha registrato tutto e con quel file audio s’è presentato ai carabinieri. Gianluca Carta, che soffre d’asma, si è sentito male in caserma ed è stato accompagnato al pronto soccorso del Fatebenefratelli. Una visita e di nuovo in caserma in via Moscova, davanti al pm che ha iniziato l’interrogatorio. “Io quei soldi me li sono ritrovati in mano, mica li volevo, e nemmeno li ho chiesti…”, si è difeso Carta che nega le minacce, la voglia di creare complicazioni alla Blumarine e tutto il resto. Le prossime ore serviranno a capire di più. 09.12.2011 n° 46 7 Il Centro di aiuto alla vita Cav Mamma Nina è un’associazione di volontariato che tenta di prevenire l’aborto, cercando di rimuovere le situazione che possono favorirlo Una “crociata” per la vita? I l Centro di aiuto alla vita Cav Mamma Nina di Carpi è un’associazione di volontariato nata per tentare di prevenire l’aborto ed evitare che la decisione se interrompere o no una gravidanza venga vissuta in solitudine dalle donne o dalle loro famiglie. “Il Cav - spiega il presidente del centro, Benedetta Bellocchio - si mette innanzitutto in ascolto delle mamme e dei nuclei famigliari in difficoltà di fronte all’arrivo di un figlio. In collegamento con i servizi del territorio, dall’ospedale al Consultorio, ai Servizi Sociali dell’Unione delle Terre d’Argine, lavoriamo per rimuovere ogni tipo di situazione, sia essa di natura psicologica, sociale o economica, che possa indurre all’aborto. Un’azione volta alla tutela della vita sin dal concepimento, nella convinzione che ogni nuovo nato sia una gemma preziosa che deve germogliare e vedere la luce”. Il centro è intitolato alla figura di Mamma Nina (madre per antonomasia e fondatrice della Casa U n altro Natale è la canzone made in Carpi all’insegna della solidarietà, nata dalla collaborazione tra il cantautore Giacomo Fusari, le band carpigiane dei Jackie Rose, Shining Lips, Fryzio e Wild Rose, i musicisti Francesco Tramontano e Andrea Solieri, le cantanti Betta Sacchetti e Chiara Crespi. Il brano, che avvolge l’ascoltatore fin dai primi secondi in un caldo clima natalizio, non si esime dal lanciare alcuni spunti di riflessione sul significato della festività, un ricordo di quando da bambini tutto era più emozionante e innocente, un candore della Divina Provvidenza, nella quale accolse centinaia di bambine abbandonate) il cui sogno di sostenere anche le madri in difficoltà si è concretizzato nel 2003 con l’apertura della Casa di Accoglienza per ragazze madri Agape (attualmente sono tre, due a Carpi e una a Modena, coordinate dalla carpigiana Rossella Piana, coadiuvata da Federica Morini) e oggi col Cav, prosegue Bellocchio, “che, rispondendo a un bisogno urgente del nostro tempo, si pone nel seno della Chiesa, al servizio dei bambini che devono ancora nascere. I numeri sono impressionanti: ogni anno in Italia si registrano 120mila aborti, ben 320 al giorno. Abortire non è mai l’unica scelta possibile come molti pensano: noi cerchiamo di paventare una possibilità diversa”. Il Cav, che ha sede nella Casa di seconda accoglienza Agape di via Puccini, raccoglie e offre alle mamme, Progetto Gemma, che prevede l’erogazione di 160 euro mensili per 18 mesi (dal Da sinistra Rossella Piana, Federica Morini e Benedetta Bellocchio terzo mese di gravidanza fino al compimento dell’anno di vita del neonato) a una donna che decide di non abortire. Una vera e propria adozione a distanza, spiega Bellocchio: “il donatore rimane anonimo e conoscerà solo il nome Sabato 17 dicembre, a partire dalle ore 22, al Kalinka, si terrà l’evento Carpi Band Aid, una serata di musica all’insegna della solidarietà Un altro Natale... Giacomo Fusari della donna e la data di nascita del figlio che avrà adottato. Con l’avvicinarsi del Natale, un’azione del genere potrebbe davvero essere un segno di solidarietà”. In nove mesi di attività il Centro ha “accompagnato” quattro donne che hanno poi deciso di far nascere i propri bambini. Al centro si rivolgono donne, italiane e straniere, spesso sole, abbandonate dai loro compagni o con relazioni molto complesse alle spalle; e, ancora, famiglie, spesso già numerose, assillate dalle difficoltà economiche. “Al momento i volontari dell’associazione (una quarantina circa) stanno seguendo trenta famiglie che necessitano di un sostegno e 4 donne incinte ancora indecise sul da farsi. La nostra speranza è quella di riuscire a intercettare le adolescenti che, in seguito a un’esperienza traumatica come un aborto, potrebbero poi vivere pesantissime conseguenze psicologiche”. Il centro si pone quale rete di sostegno per chi non ce l’ha. Un punto di riferimento, dalla evidente matrice cattolica, per coloro che hanno perduto speranza e progettualità. La scelta di avere o non avere un figlio resta, ovviamente, un diritto sacrosanto. Inviolabile quanto la legge 194. Sottrarsi alla maternità deve però essere una scelta consapevole e non il frutto della contingenza e della disperazione. Perchè sentire di non avere scelta è l’unico e vero dramma di ciascun individuo. Jessica Bianchi unico offuscato negli anni, ma capace, nonostante tutto, di rinnovarsi nel valore dell’amicizia e della fratellanza. Di Un altro Natale è stato realizzato un videoclip ambientato nelle vie cittadine e nella splendida Piazza Martiri di Carpi che vede protagonisti gli artisti e le band aderenti al progetto. Un quadro così suggestivo come la Corte dei Pio incorniciato da un virtuale abbraccio di musicisti uniti per lanciare il loro messaggio di auguri. Per finalizzare il progetto è stato organizzato un evento alla sua prima edizione denominato Carpi Band Aid che si auspica possa ripetersi negli anni. La serata, a ingresso gratuito, sarà all’insegna del rock e della solidarietà presso il circolo Kalinka, sabato 17 dicembre, dove, a partire dalle 22, sfileranno sul palco le singole band esibendosi prima con brani del loro repertorio e poi in un finale dove tutti insieme porteranno i propri auguri con la canzone Un altro Natale. Durante lo spettacolo sarà presente anche un rappresentante dell’Associazione Malati Oncologici di Carpi al quale sarà possibile lasciare un’offerta per contribuire alla raccolta benefica Progetto Risonanza Magnetica assistita per i bambini. 09.12.2011 n° 46 8 Entro la fine di dicembre entreranno in funzione due telecamere di sorveglianza su via Berengario, assicura l’assessore alla polizia municipale cARMELO ALBERTO D’ADDESE Due “occhi” contro il degrado F inalmente una buona notizia per abitanti e commercianti della zona ovest del Centro storico di Carpi teatro, negli ultimi anni, di numerosi episodi di degrado. Entro il mese di dicembre infatti, entreranno in funzione due telecamere di sorveglianza su via Berengario. Nei giorni scorsi abbiamo riportato le lamentele di quanti, residenti nella zona compresa tra le vie Giuseppe Rocca, Berengario e i giardini di San Nicolò, facevano osservare come da tempo avessero chiesto – anche attraverso petizioni - l’installazione di una telecamera che potesse contribuire a fare da deterrente ai gruppi, di stranieri ma anche italiani - che qui bivaccano tutto il giorno sporcando, schiamazzando e importunando i passanti, soprattutto se donne non accompagnate. Ora la richiesta di videosorveglianza è stata accolta, ma non solo. A descrivere il piano globale “Le riprese saranno collegate direttamente con il comando dei Vigili Urbani, e potranno essere visionate anche da tutti gli altri organi di sicurezza”. In arrivo due telecamere su via berengario Leggi il programma su www.temponews.it I numeri L e due telecamere di videosorveglianza in corso di attivazione su via Berengario andranno ad aggiungersi alle altre 52 già attualmente posizionate a Carpi. Di queste, 19 sono situate lungo le principali direttrici stradali, altrettante nel Centro Storico, mentre le restanti 14 nei parchi cittadini. Gli strumenti sono attivi 24 ore al giorno, e tutti i video affluiscono alla Centrale operativa della Polizia Municipale, presso la sede centrale del Comando di Carpi. di riorganizzazione dell’area è l’assessore alla Polizia Municipale Carmelo Alberto D’Addese: “le due telecamere – una delle quali è già stata installata – possono ruotare di 360°, fornendo così una copertura completa dell’area. Le riprese saranno collegate direttamente con il comando dei Vigili Urbani e potranno essere visionate anche da tutti gli altri organi di sicurezza”. Le misure predisposte dal Comune non si fermano qui. “Abbiamo programmato una revisione dell’illuminazione stradale, per rendere maggiormente visibili alcuni tratti che prima restavano un po’ in ombra. Oltre a questo, stiamo riorganizzando i contenitori per la raccolta dei rifiuti”. Telecamere per scoraggiare eventuali malintenzionati e documentare i potenziali reati, ma 20mila euro di sanzioni a laboratori cinesi Centro storico, raid vandalico Nella notte tra sabato 3 e domenica 4 dicembre un manipolo di vandali ha letteralmente messo a soqquadro il centro storico cittadino. Vetrine spaccate, spazzatura sparsa ovunque, auto imbrattate di vernice, cassonetti rovesciati, paraventi di dehor rotti... come è possibile che nessuno abbia sentito nulla? E, soprattutto, perchè le telecamere della videosorveglianza non hanno consentito alle Forze dell’Ordine di agire con tempestività durante lo sfacelo? Via Marx, chiuso per prostituzione il Centro Massaggi Tokio Spa Dopo alcuni mesi di indagine i Carabinieri di Carpi hanno chiuso il Centro Massaggi Tokio Spa di Carpi per favoreggiamento della prostituzione delle due dipendenti massaggiatrici cinesi. L’indagine è scaturita a seguito dei controlli eseguiti a gennaio di anche un più frequente controllo sul campo da parte degli organi preposti. “La Polizia Municipale – continua D’Addese – agirà di concerto con le altre Forze dell’Ordine, Polizia e Carabinieri, presidiando maggiormente la zona”. Alcuni residenti si dichiarano soddisfatti. “Almeno questa richiesta è stata accolta”, dicono. Resta da vedere se le misure messe in campo sortiranno i risultati sperati. Va ricordato infatti che, tra gli altri, c’è anche il divieto di somministrare bevande alcoliche in bottiglie di vetro dalle 22 della sera alle 6 del mattino, proibizione sino a oggi non molto rispettata – almeno a giudicare dalle numerose bottiglie vuote e dalle segnalazione degli stessi residenti. Tutti gli interventi in corso di realizzazione sono stati finanziati dal Comune. Marcello Marchesini Islam e dintorni... sicurezza a carpi - I fatti della settimana Prosegue la collaborazione della Polizia Municipale dell’Unione delle Terre d’Argine con i Carabinieri, in questo caso la dipendenza territoriale di Soliera con la locale Stazione dell’Arma (che si sono avvalsi in questo caso della competenza del nucleo dell’Ispettorato del Lavoro dei Cc di Modena). Nel giro di pochi giorni sono state controllate abitazioni private e laboratori dove si riteneva fossero presenti extracomunitari irregolari e fenomeni di lavoro nero. Nel mirino dei blitz, Soliera centro ma anche le frazioni di Limidi e Sozzigalli. Identificate complessivamente 31 persone, tutte munite di regolare permesso di soggiorno. In uno dei due laboratori controllati, gestiti entrambi da cittadini cinesi, l’attività si svolgeva completamente ‘in nero’: ammonte- Abbiamo in programma la revisione dell’illuminazione stradale, per rendere più visibili alcuni tratti che prima restavano in ombra”. Di Francesca Zanni Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna Primavera araba e diritti umani P ranno a quasi 20mila euro le sanzioni a carico dei titolari, che dovranno subire inoltre ovviamente la chiusura dell’attività. Problemi di natura edilizia in merito alle strutture dei laboratori sono poi al vaglio del competente Ufficio edilizia del Comune. Saranno inoltre verificate le denunce di ospitalità da comunicare come di norma all’autorità di pubblica sicurezza. quest’anno dai Carabinieri di Carpi con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Modena, quando emersero alcune irregolarità nell’assunzione delle massaggiatrici cinesi. In quell’occasione il centro fu sanzionato con la chiusura e con una multa piuttosto salata, per non aver assunto regolarmente le dipendenti. Grazie ad alcune intercettazioni telefoniche e ambientali infatti è stato dimostrato che le due massaggiatrici cinesi, col “favoreggiamento” del titolare G.T, 41enne torinese, si prostituivano all’interno del centro. Le prestazioni sessuali fornite nella formula del massaggio “romantico” venivano pagate (40 euro) direttamente alla “cassa” in maggiorazione al costo ordinario del “massaggio”. Dopo alcuni mesi di indagini condotte dai Carabinieri, il Tribunale di Modena su richiesta del Sostituto Procuratore Niccolini, che ha diretto l’attività investigativa, ha emesso un decreto di sequestro preventivo, allo scopo di impedire la prosecuzione del reato di favoreggiamento della prostituzione. Dalle indagini è anche emerso che il titolare aveva cercato, senza esservi ancora riuscito, di arruolare ragazze dell’Est, recandosi in Bulgaria e Romania. Al momento non sono emersi coinvolgimenti della criminalità organizzata nella gestione dell’attività. Novi: chiuso ristorante abusivo La Polizia municipale dell’Unione ha portato a termine un’ispezione in un pubblico esercizio affiliato a un circolo sportivo. Da qualche tempo il locale, novese pubblicizzava l’attività di ristorazione, con menù a tema e prezzi modici. L’esame della documentazione con relativa ricostruzione dell’iter cronologico dell’attività ha fatto emergere una realtà completamente abusiva di somministrazione di alimenti e bevande, in violazione delle vigenti norme sulla regolamentazione dei pubblici esercizi e delle leggi di pubblica sicurezza. Oltre alle sanzioni è scattata l’ordinanza di cessazione immediata dell’attività del locale. rima delle proteste rivoluzionarie che hanno infiammato il Medio Oriente negli ultimi mesi, i diritti umani erano purtroppo violati in vari modi dai regimi autoritari che vi regnavano. Nel caso dell’Egitto per esempio, era soprattutto la polizia a esercitare la violenza sui civili dissidenti o sugli oppositori politici per conto del regime. Arresti ingiustificati, processi ai civili presso i tribunali militari e diversi abusi di potere erano all’ordine del giorno. A seguito delle proteste, la speranza di tutti era che il rispetto della dignità umana potesse finalmente trionfare in questi territori. Purtroppo, le aspettative sono state tradite nella maggior parte dei casi. Le manifestazioni sono ricominciate in Egitto per porre fine alla gestione militare dello Stato. L’esercito è salito al potere a seguito della deposizione di Mubarak e, forte del nuovo potere conquistato, commette ogni tipo di abuso sulla popolazione civile: torture e percosse ai manifestanti, test della verginità alle ragazze, condanne sommarie di civili… Nabil, un ragazzo egiziano residente in Italia, sta facendo lo sciopero della fame e della sete per denunciare violazioni dei più elementari Diritti Umani nel suo Paese di origine, ma teme di avere ripercussioni una volta tornato a casa. La sua è una delle tante voci che chiedono di essere ascoltate. Con la Primavera araba, le popolazioni che hanno manifestato strenuamente sono riuscite ad abbattere i regimi al potere e a destabilizzare un tipo di controllo politico che durava da decenni, ma la strada da percorrere verso il totale rispetto dei diritti fondamentali della popolazione civile è ancora molta. 09.12.2011 n° 46 L ’occupazione dell’Istituto tecnico Meucci di Carpi è terminata sabato scorso con un corteo che, da viale Peruzzi, ha raggiunto il centro storico cittadino. Un centinaio gli studenti, di Meucci e Vallauri, che sono scesi in piazza per gridare il proprio malumore. “Abbiamo occupato - spiegano i ragazzi e il rappresentante di istituto Luca Corradini - perché siamo indignati; indignati allo stesso modo degli spagnoli, dei greci e dei lavoratori italiani. La nostra non vuole essere una protesta destinata a restare al margine della coscienza sociale e nei giornali, violentata da una mancanza di informazione che, nella realtà di Carpi crea un malessere ormai troppo presente:il qualunquismo. Noi non occupiamo né per Monti, né per le manovre programmate, come credono molti concittadini pur non volendo aprire un dialogo con noi, ma per dire che noi ci siamo e che non piegheremo la testa a questo sistema di sangue e lacrime che non può che peggiorare la situazione italiana, noi occupiamo perché siamo convinti che il sistema economico e politico vada completamente riformato dal basso, partendo anche dalle scuole, troppo a rischio in un Paese che vuole chiamarsi civile, tutelando gli interessi di tutti e non solo quelli dei mercati. Noi occupiamo per la democrazia”. Tre giorni di occupazione che si sono svolti in un clima tranquillo. Circa 150, i ragazzi che hanno preso possesso dei locali del Meucci. “Abbiamo pulito la scuola, controllato che nessuno combinasse guai, fatto la raccolta differenziata e, attraverso una colletta, abbiamo chiamato il padre di uno studente, muratore di professione, per aggiustare un buco che da tempo si era creato in una parete. Per tre giorni abbiamo raccolto il denaro necessario per cucinare 9 L’occupazione dell’Istituto tecnico Meucci di Carpi è terminata sabato scorso con un corteo che, da viale Peruzzi, ha raggiunto il centro storico cittadino. Un centinaio gli studenti, di Meucci e Vallauri, che sono scesi in piazza per gridare tutta la propria indignazione Gli indignados della scuola gli indignados della scuola, scendono in piazza Leggi la notizia su: www.temponews.it Cristina M., Arianna, Gennaro, Jessica e Cristina V. e, con dei fornellini da campo, abbiamo preparato le pietanze per tutti gli occupanti. Cucinavamo circa 5 chili di pasta al giorno... E’ stata un’esperienza importante - continuano i quindicenni Cristina M., Arianna, Gennaro, Jessica e Cristina V. - durante la quale abbiamo conosciuto tanta gente e ci siamo confrontati anche con i nostri compagni contrari all’occupazione. Ci è stata spiegata la crisi dal punto di vista tecnico da un docente di economia dell’istituto, abbiamo ascoltato un portavoce universitario e un professore precario e abbiamo dato vita ad accesi dibattiti”. Il bilancio della “presa” del Meucci è dunque positivo: nessuna testa calda ha combinato guai, come accertato anche dalle Forze dell’Ordine e dalla preside Paola Campagnoli. “Abbiamo occupato per esprimere il nostro dissenso ai tagli che la scuola sta subendo e per tutelare il nostro diritto ad avere un futuro”, concludono alcuni studenti del Meucci. A loro si unisce anche il coro di voci proveniente dal vicino Vallauri. Una quarantina circa, i ragazzi del professionale che hanno disertato le lezioni e sono scesi in piazza, sabato 3 dicembre. “Noi frequentiamo un istituto professionale - ci raccontano due studentesse dell’indirizzo Moda - e a causa della Riforma abbiamo subito dei tagli alle ore di laboratorio, in favore di Chimica e Fisica. Nonostante gli insegnanti si facciano in quattro, il tempo è poco. La scuola non ha soldi, i macchinari sono vecchi...”. Il Vallauri, che conta circa 500 iscritti, ha fatto un solo giorno di occupazione, organizzando, lo scorso venerdì, un’assemblea permanente per discutere dei problemi della scuola. “Tagliare le ore di laboratorio, significa tagliare la nostra formazione e, di conseguenza, il nostro futuro. Di certo non avremo la stessa professionalità di chi si è diplomato qui Luca Corradini gli anni scorsi”, concludono. E dopo le parole scambiate con noi, il corteo parte alla volta del centro storico, tra slogan e striscioni. Una protesta pacifica, per dire no ai tagli, no al dominio dei mercati e per riaffermare il proprio diritto ad avere un futuro. Jessica Bianchi Alcuni studenti del Vallauri 09.12.2011 n° 46 10 S econdo il filosofo tedesco Ernst Bloch, la musica più di qualsiasi altra arte, consente l’espressione dell’inesprimibile, risvegliando la propria dimensione più profonda e irriducibile. Ne sa qualcosa il 26enne carpigiano Mattia Agnelli che nutre un amore profondo per la musica e desidererebbe trasformare la sua attività da dj in un lavoro a tempo pieno. “La passione per la musica - racconta Mattia, diplomatosi presso un istituto professionale - mi è stata trasmessa dai miei genitori che vantano una variegata collezione di vinili e musicassette di ogni genere. Fin da bambino ho divorato innumerevoli canzoni e melodie, imparando a riconoscere e apprezzare i diversi stili musicali. Contrariamente ai miei coetanei ascoltavo anche pezzi degli Anni Settanta e Ottanta, che tuttora trovo estremamente suggestivi e che spesso ripropongo in chiave moderna durante i miei djset”. Per Mattia - che alterna all’attività di deejay quella di disegnatore meccanico in un’azienda di Correggio - la musica è essenzialmente un mezzo per esprimere sensazioni e stati d’animo, nonché per raccontare pensieri ed esperienze. “Ho iniziato quasi per gioco nel 1999 - ci spiega Agnelli che ha imparato i trucchi del mestiere velocemente e autonomamente - facendo djset in alcune feste private, e da lì ho iniziato a farmi conoscere ai gestori di caffè e discoteche della zona. L’approvazione e il passaparola del pubblico mi hanno consentito di ampliare Da 12 anni il dj carpigiano Mattia Agnelli anima le serate cittadine con il suo sound raffinato Il deejay delle emozioni Mattia Agnelli mattia agnelli: il dj delle emozioni Leggi la notizia su: www.temponews.it il mio raggio d’azione, e il mio sogno è di allargarlo sempre di più nei prossimi anni”, confessa sorridendo. Il giovane dj annovera infatti esperienze non solo a Carpi - in particolare presso il locale Cookies dove lavora quasi ogni settimana - Modena e dintorni, ma anche sulla riviera adriatica dove ha suonato in diversi bar sulla spiaggia, e precisa: “ho scelto di anteporre la qualità alla quantità e, pertanto, preferisco talvolta suonare meno per dedicarmi alla programmazione di serate alternative in cui selezionare musica più sofisticata rispetto alla solita commerciale”. L’attività di Mattia - che predilige i generi funky e deep house - prevede ovviamente un’approfondita ricerca di brani musicali. “Sono sempre alla ricerca di novità e perciò consulto regolarmente i principali social network di musica per guardare le classifiche e decidere i pezzi da inserire in scaletta, cercando di assecondare le preferenze delle persone senza tuttavia contraddire troppo il mio gusto personale. Credo di essere uno dei pochi deejay che oggi non lavora solo in digitale, ma ama ancora, di quando in quando, assaporare il piacere di suonare un disco”. Secondo Mattia, un buon deejay si riconosce oltre che per le sue abilità tecniche nel miscelare brani in sequenza e senza brusche variazioni di tempo, anche e soprattutto per la ricercatezza nella selezione dei brani e la capacità di trasmettere emozioni. “E’ fondamentale - spiega Mattia - riuscire a creare l’atmosfera giusta in relazione alla location, al tipo di serata e principalmente al pubblico. Occorre prestare molta attenzione ai segnali che la gente involontariamente invia e interpretare opportunamente i suoi desideri. Quando vedi le persone divertirsi, rilassarsi e stare bene in compagnia vuol dire che stai facendo bene il tuo lavoro”. Agnelli - che si definisce controcorrente per il suo dissociarsi dalle mode del momento - consiglia ai ragazzi che vogliono intraprendere la sua stessa carriera di non improvvisarsi deejay, ma di studiare e formarsi una vasta cultura musicale, creandosi uno stile unico e inconfondibile. “Spesso qualcuno riconosce le mie sonorità prima ancora di vedermi impegnato alla consolle e quando ciò accade provo un’immensa soddisfazione ”. Tra i progetti di Mattia - che ha scolpito l’amore per la musica persino sulla pelle, tatuandosi un pentagramma sul braccio sinistro - c’è anche quello di registrare un disco interamente suo: non possiamo che fargli un grande in bocca al lupo! Chiara Sorrentino 09.12.2011 n° 46 U n mondo variopinto. Creativo e bellissimo, E’ quello della comunità delle “crocettine”. Chi sono? A spiegarcelo è proprio una di loro, la carpigiana Monica Marchi, eclettica ed estrosa artista nel ricamo a punto croce. “Vent’anni fa una collega mi ha fatto conoscere l’arte del ricamo ed è stato amore a prima vista. Ricamare e cantare (Monica infatti, soprano autodidatta, da anni canta nel Coro Gospel Soul di Carpi che, giovedì scorso ha presentato in Officina, il nuovo disco contenente 11 brani) sono le due attività che mi rilassano maggiormente e mi consentono di esprimere liberamente tutta me stessa”. In punta di piedi, così è iniziata l’avventura di Monica nel mondo del ricamo. Sottovoce. Come tutte le cose belle. E grazie al suo blog (www.armoniedimo.blogspot.com) le si sono dischiuse preziose e inaspettate opportunità. “In rete, da “piccola” blogger - sorride Monica - ho avuto modo di conoscere Nives Marchi, stimatissima creatrice italiana di Teddy Bears. Dall’amicizia nata on line, Nives mi ha invitata a partecipare al Salotto delle Artiste, uno spazio allestito all’interno della manifestazione fieristica modenese Curiosa”. Hanno inventato e affinato tecniche, applicato le nuove tecnologie ad antichi mestieri dando vita a nuove forme di manualità, hanno lanciato mode e conquistato 11 Un mondo variopinto. Creativo e bellissimo, E’ quello della comunità delle “crocettine”. Chi sono? A spiegarcelo è proprio una di loro, la carpigiana Monica Marchi, eclettica ed estrosa artista nel ricamo a punto croce Artista in creatività Monica Marchi riconoscimenti internazionali: sono le specialiste della creatività, artiste del taglio e cucito, custodi dei segreti di tessuti e materiali che possono essere trasformati in una infinità di oggetti. Dal riciclo creativo all’art bijoux, dall’home decor al patchwork le migliori esperte d’Italia, a Curiosa, hanno Verrà presentato mercoledì 14 dicembre alle 21, presso il Teatro Comunale, il secondo tomo del terzo volume della Storia di Carpi, nel lungo Ottocento (1796-1914) Una donazione per il Ramazzini... V errà presentato mercoledì 14 dicembre alle 21, presso il Teatro Comunale, il secondo tomo del terzo volume della Storia di Carpi, nel lungo Ottocento (1796-1914). L’opera fa parte della collana di studi realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi per indagare e divulgare aspetti inediti o non sufficientemente esplorati della realtà cittadina. I saggi affrontano il periodo che va dal 1786 al 1914, in cui avviene il passaggio cruciale dal dominio estense al Regno d’Italia. Se il primo tomo aveva affrontato questa età da un punto di vista economico e politico, nel secondo si ritrovano invece gli aspetti della società e della cultura carpigiana. Gli autori, quasi una ventina tra docenti universitari e ricercatori, han- no studiato le modalità con cui si è formata nei carpigiani la consapevolezza della loro identità, le forme attraverso cui i poteri locali hanno saputo incidere su questo complesso fenomeno e gli aspetti con cui tale identità si è manifestata nei diversi campi delle arti e della cultura. Un cammino fatto di tanti tasselli che gli autori hanno assemblato in un quadro d’insieme inedito e approfondito. Anche questo volume della Storia di Carpi presenta importanti novità e aggiornamenti sui temi proposti insieme a un nutrito apparato iconografico. L’opera è a cura della professoressa Anna Maria Ori, direttrice editoriale della collana della Fondazione, e dei professori Giorgio Montecchi, dell’Università di Milano, e Angelo Varni dell’Università di Bologna. Dopo i saluti del vicepresidente della Fondazione, avv. Riccardo Pelliciardi, e del consigliere di amministrazione, dottor Silvio Pederzoli, la presentazione del volume è affidata ai curatori e al professor Elia Taraborrelli, coordinatore del progetto editoriale. Al termine della presentazione, il volume sarà consegnato in omaggio a ogni nucleo famigliare. La distribuzione continuerà nei giorni successivi in corso Cabassi 4, dove per poterlo ricevere sarà richiesta una donazione di 7 euro che la Fondazione farà pervenire interamente all’Ospedale Ramazzini. Dalla distribuzione dei precedenti volumi sono stati raccolti oltre 7.500 euro destinati a questa primaria struttura sanitaria. L’ingresso in teatro è libero fino a esaurimento posti. incontrato appassionati e creativi alle prime armi, per condividere la loro passione e svelare alcuni dei loro segreti. “Essere tra le 15 creative selezionate, provenienti da ogni parte d’Italia, per rappresentare la categoria del ricamo a punto croce - continua Monica - è stato per me un grandissimo onore. Ho incontrato donne straordinarie, generose nel condividere il loro sapere, umili. Quello della creatività e della manualità è davvero un bel mondo. Tutto da scoprire e da gustare”. Sfatiamo poi il mito che a ricamare siano solo le nostre nonne, la comunità delle crocettine infatti, è costituita “da tantissime giovani donne, che dialogano, si confrontano, creano e ricamano tanto anche nel nome della solidarietà e della beneficenza”. Il loro, è un lavoro difficilmente stimabile: ore e ore passate a ricamare per dar forma e vita a preziosi oggetti. “Miniature” davvero senza prezzo! Unica carpigiana in fiera, Monica ama sperimentare: “nonostante io sia nata col ricamo a punto croce, adoro provare tutte le tecniche possibili e lanciarmi in vari abbinamenti per creare oggetti diversi e reinventare, con fantasia, l’arte del ricamo”. Dimenticate infatti quadri e quadretti, col ricamo Monica realizza gli oggetti più impensati: dalle decorazioni natalizie ai puntaspilli, dalle ghirlande alle trousse... e, a gennaio, per Monica, di professione impiegata, un sogno si concretizzerà. “Grazie al sostegno di mio marito Stefano, aprirò un negozio in via Ugo da Carpi di Bomboniere, articoli da regalo e creazioni in libertà. Un angolo nel quale la mia passione, finalmente, si trasformerà in un vero e proprio lavoro. Un luogo nel quale vorrei che tutta la comunità di creative, carpigiane e non solo, potesse incontrarsi, per mettere a confronto idee, fantasia e manualità”. Jessica Bianchi 09.12.2011 n° 46 12 Ricchissimo il cartellone di eventi legato alle festività natalizie Tutte le luci del Natale S i respira già aria di Natale. A parte il freddo, a farla da padrona è la luce delle luminarie che, anche quest’anno, abbellisce le vie del centro di Carpi. Il merito di aver dotato la città delle luminarie natalizie, anche per il 2011 e anche in tempi di crisi, va alle associazioni di categoria, all’Amministrazione Comunale e, soprattutto, alla sensibilità di circa 200 negozi ed esercizi commerciali, ma anche degli studi e degli uffici che si affacciano sulle vie centrali della città, che hanno finanziato le luci, realizzate con tecnologia a Led e, quindi, a basso consumo (tecnologia che ne ha permesso l’accensione con una settimana di anticipo rispetto agli scorsi anni). Oltre alle luminarie, le feste godranno di molto altro ancora. E’ stato infatti presentato il programma di Natale a Carpi, il cartellone di eventi che, come di consue- to, propone appuntamenti per i bambini, iniziative di richiamo commerciale, incontri culturali e musicali, mostre ed eventi, senza dimenticare la programmazione del Teatro Comunale e, ovviamente, gli appunta- menti legati alle tradizioni religiose. Natale a Carpi proporrà un cartellone che avrà come punto di riferimento il centro storico. Già inaugurata la pista di pattinaggio di Piazza Garibaldi (che resterà attiva fino a gennaio), sabato 3 dicembre sarà la volta di un’altra novità, ovvero i grandi vasi luminosi e addobbati posti in corso Pio, corso Fanti, corso Cabassi e Piazza Martiri. In corso Roma, corso Fanti, corso Cabassi e corso Pio, l’8 dicembre avrà poi luogo, alle 17, l’accensione dei quattro grandi abeti di Natale. Il 10 dicembre si celebrerà la Giornata internazionale dei Diritti umani, il 13 si festeggerà Santa Lucia con tanto di corteo di cavalieri in costume e, al Comunale, tornerà il tradizionale appuntamento con il dialetto di Fer filos sota l’elber. Il 17, infine, in programma c’è la serata Downtown, con negozi e bar del centro storico aperti fino alle 22 e tante animazioni itineranti. Altra novità di quest’anno è il Trenino di Natale (iniziativa realizzata col contributo della Casa del volontariato), che percorrerà le vie del centro portando a spasso gratuitamente adulti e bambini. In via Guaitoli si potrà visitare (l’8-10-11-17-24 dicembre) il Mercato degli hobbisti e in corso Fanti Continua a pagina 13 09.12.2011 n° 46 Continua da pagina 12 vi sarà uno spazio dedicato alla solidarietà e al volontariato. Previsti anche mercati ambulanti straordinari in Piazza Martiri e in corso Fanti (quest’ultimo con stand alimentari del Consorzio Il Mercato) in varie giornate di dicembre. Per tutto il mese, poi, i negozi resteranno aperti anche nei giorni festivi (escluso Natale, S.Stefano e Capodanno) e sarà sospesa la chiusura infrasettimanale. Lo staff di Babbo Natale e Lady Claus ingaggiato dal Consorzio Con CARPI sarà impegnato nel tradizionale servizio di animazione rivolto a grandi e piccini per le vie del centro. Nelle strade del cuore della città si potrà inoltre ascoltare l’emittente a circuito chiuso del centro commerciale naturale Downtown Radio (in collaborazione con Radio Bruno e Visio Spot). Non possono non essere menzionati, infine, il Mercatino missionario in Sala Duomo fino all’8 dicembre, i presepi realizzati dalle parrocchie visibili in tutte le chiese cittadine e quello in grandezza naturale sul sagrato della Cattedrale, oltre al programma di celebrazioni religiose messo a punto dalla Diocesi e che culminerà il 25 dicembre. Natale a Carpi è promosso dal Consorzio ConCarpi, costituito dai rappresentanti dell’ente locale, da Confesercenti, Confcommercio, Cna, Lapam e il Comitato per il Patrono. Un fondamentale contributo è stato inoltre fornito dagli Assessorati 13 alle Politiche Culturali e Giovanili e al Commercio e Centro storico del Comune, dalle istituzioni culturali cittadine, dalla Diocesi, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, da Radio Bruno e dalle tante associazioni. Valeria Cammarota tutte le luci del natale carpigiano Leggi il programma su: www.temponews.it In occasione delle festività natalizie le associazioni di volontariato di Carpi incontreranno la città Il Trenino del Volontariato L a Fondazione Casa del Volontariato, insieme all’Assessorato all’Economia del Comune di Carpi, al Consorzio Con Carpi, e in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato di Modena e la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi quest’anno promuove - in occasione delle festività natalizie - un momento di incontro tra il volontariato locale e la cittadinanza. In centro storico, lungo il portico di Corso Fanti, nel tratto compreso tra via Loschi e via Santa Chiara, saranno allestite le bancarelle delle associazioni di volontariato per le finalità di vendita dei loro prodotti e iniziative di promozione. Le Bancarelle per la solidarietà si terranno per cinque giornate, più precisamente: il 9, l’11, il 17 e il 18 dicembre dalle 9 alle 19. Accanto ai banchetti delle associazioni saranno organizzati momenti di animazione, tra i quali il Trenino del Volontariato, che circolerà per il centro e sul quale sarà possibile salire gratuitamente. Un modo in più per essere solidali e “aiutare chi aiuta”, facendo sentire alle tante associazioni di volontariato di Carpi, la vicinanza, il calore e la gratitudine dell’intera comunità. Cena fashion al ristorante La Bastia di Bastiglia A scuola di stile con Carla Gozzi C arla Gozzi è l’eclettica conduttrice di Ma come ti vesti? con Enzo Miccio su Real Time. Biondissima e impeccabile, distrugge e ricrea i look dando preziosi consigli di stile. Carla è modenese d’origine, ha lavorato per anni a Max Mara e oggi vive in un paesino del reggiano; non rinuncia alla sua emilianità anche se trascorre gran parte del tempo a Milano e in auto per raggiungere i luoghi dove tiene corsi, lezioni e iniziative pubbliche. E’ stata una rimpatriata, dunque, per lei, quella di venerdì scorso presso il ristorante La Bastia di Bastiglia dove alcuni esercenti (White, Bliss e Evos parrucchieri di Mirandola, Le madeleine de Petra di Carpi e Modena, La Truccheria di Sassuolo e Casa Chic di Medolla) hanno promosso una divertente cena in sua compagnia. Carla Gozzi ha dispensato consigli di stile, reinventato il look di alcune partecipanti e mostrato slide sugli oggetti di culto per le “fashioniste” spiegandone storia e caratteristiche. Soprendente constatare la massiccia presenza di ragazzine preadolescenti (1213enni) tremanti all’idea di ottenere un giudizio sul proprio look e attentissime ai dettagli. “Non è necessario spendere molto per vestire bene - ha spiegato Carla - l’importante è avere uno stile che rispecchi la propria personalità”. Qualche dritta? Di sera total look nero, accessori luccicanti, borsa rigorosamente piccola (solo di giorno le borse grandi!), scarpe con tacco alto (detesta le ballerine). Sì alle calze anche col sandalo a condizione che non si vedano le cuciture. Al Borgogioioso atmosfera natalizia con l’installazione degli artisti carpigiani Il presepe è intagliato nell’albero P otrebbe essere un racconto per bambini, la favola di un albero vecchio d’anni, ben 90, che dopo avere visto tante cose e persone stava per essere tagliato e finire in discarica. Finale un po’ mesto anche se nobilitato dallo scopo: fare spazio alla nuova ala per la Radioterapia dell’ospedale cittadino di Carpi. Ma l’albero, un orgoglioso platano rosso, non subirà l’ultima onta, un infermiere del nosocomio cittadino venuto a conoscenza del progetto, pensa che il vecchio albero che ha fatto compagnia a tanti anni di lavoro meriti una fine più degna. E, infatti, grazie al progetto del geometra Giuseppe Lugli l’artista lo intaglia e crea piccole strade a gradini, e casette, un borgo sparso tra il saliscendi dei rami e tanti personaggi, decorati dall’orafa Sabrina Cornia, e poi al centro, nel cuore dell’albero, trova ospitalità una natività. Adesso è in mostra presso la galleria del Borgogioioso dove la notte di Natale arriverà la piccola riproduzione del bambino mentre il 6 gennaio, i tre magi concluderanno davanti alla mangiatoia il loro lungo viaggio dietro la cometa. Così grazie all’intelligente lavoro delle mani e al grande cuore dell’artista carpigiano, Romano Cornia, il grande albero racconta l’ultima storia della sua vita: la storia di una speranza che il mondo, in modi diversi, celebra ogni anno e forse continua ad aspettare. 14 09.12.2011 n° 46 09.12.2011 n° 46 Domenica 11 dicembre alle 16,30, nella cornice della Chiesa di San Francesco d’Assisi, appuntamento con le Corali G.P. da Palestrina e Regina Nivis di Carpi Concerto di Natale L e Corali G.P. da Palestrina e Regina Nivis di Carpi, si uniscono, per dare vita a un grande Concerto di Natale di sicuro effetto. Gli oltre 60 coristi saranno accompagnati da un gruppo strumentale e si alterneranno al coro le voci del soprano Daniela Zerbinati e del tenore Danilo Formaggia. Saranno eseguiti brani di autori conosciuti in tutto il mondo: Mozart, Bach, Haendel,Vivaldi, B. Marcello nella più classica tradizione natalizia. L’atmosfera del Natale infatti ha sempre qualcosa di magico. Il Concerto di Natale è reso possibile grazie al contributo di Banca Popolare dell’Emilia e di Blumarine. Il concerto è a ingresso gratuito. I Lions Club Carpi Host e Carpi Alberto Pio hanno selezionato 6 opere che, attraverso il distretto di Carpi, potranno accedere, se meritorie, alle selezioni nazionali e internazionali del concorso Un poster per la Pace I bimbi e la pace A nche quest’anno i Lions Club Carpi Host e Carpi Alberto Pio hanno coinvolto i ragazzi delle Scuole Medie di primo grado dell’Unione delle Terre d’Argine, nell’iniziativa denominata Un poster per la pace. Ben 132 le opere pervenute ai due club, opere che hanno sviluppato il complicato tema dell’edizione 2011: I bambini conoscono la pace. Tra queste sono state selezionate 6 opere che, attraverso il Distretto di Carpi, potranno accedere, se meritorie, alle selezioni nazionali e internazionali. L’opera vincitrice giungerà poi a essere esposta nel palazzo dell’Onu. Le opere scelte quest’anno sono quelle di: Vittoria Ferrari della 3°C della scuola media Gasparini di Novi di Modena, Marcello Ranuzzi della 3°B della scuola media Sassi di Soliera di Modena; Asia De Panicis della 2°C della scuola media G. Bosco di Campogalliano, Benedetta Papotti della 2°A della scuola media S. Cuore di Carpi, Sara Ascari della 2°A della scuola media G. Fassi di Carpi, Valentina Gei della 2°F della scuola media A.Pio di Carpi. La commissione ha inoltre segnalato l’opera dell’alunna Aslam Naila della 3°E della scuola media G. Fassi di Carpi per l’interessante contenuto artistico e tematico. 15 L’Angolo di Cesare Pradella Un nuovo spazio per l’arte in Piazza Martiri Q uattro nuovi appuntamenti per le feste di Natale nelle sale del Civico 46 di Piazza Martiri, lo spazio espositivo aperto di recente. L’organizzatrice Angela Benetti presenterà due rassegne di pittura. La prima denominata Donne magiche proporrà opere dell’artista carpigiana Valentina Lugli, la seconda invece ospiterà quadri dell’artista Massimo Brani. L’esposizione aprirà sabato 10 quando, alle 18, vi sarà il vernissage e proseguirà nei giorni 13, 14 e17 dicembre, sempre dalle 18 alle 22. Le opere Dettaglio di un’opera della Lugli Valentina Lugli Lapam Carpi ospita Crepet Figli: istruzioni per l’uso M ercoledì 14 dicembre alle 20.45 presso il Cinema Eden di Carpi, in via Santa Chiara 22, si terrà l’incontro dal titolo: Facciamoli crescere - Figli: istruzioni per l’uso. Ospite d’onore lo psicologo e psicoterapeuta Paolo Crepet (in foto) che dialogherà con Don Claudio Pontiroli, parroco di Quartirolo di Carpi. Il tema principale sarà il rapporto genitori-figli: autonomia, responsabilità e rispetto delle regole. L’iniziativa è a ingresso gratuito ed è rivolta a tutta la cittadinanza. Alta cucina all’Osteria dell’Aviatore di Valentina Lugli si fanno simbolo della voce delle donne che appartengono a un archetipo misterioso che racchiude e offre forza vitale, mentre le opere di Massimo Brani, tratte dalla serie Africa, narrano di una grande danza cui erano presenti molti guerrieri e altrettante guerriere. N uovo exploit di Stefania Camurri che, nel locale che gestisce da qualche tempo, l’Osteria dell’Aviatore dell’aeroporto di Fossoli, ha preparato e servito una sofisticata cena a tema. Questa volta incentrata sui formaggi francesi che sono stati serviti alle decine di convenuti abbinati a ricercate marmellate e a importanti vini fermi. Qualche tempo fa aveva proposto una cena interamente a base di carne di maiale, secondo la più genuina tradizione culinaria della Bassa. Molti buongustai sono intervenuti alla cena che ha celebrato i raffinati formaggi francesi, dal Camembert ai Caprini di vario genere, dal Tete de Moine al Bric, dal Brie de Jussac al Blue de Chevre e al Luesjlton. I vini che hanno accompagnato la cena sono stati il Cabernet, il Sauvignon, il Gewurztraminer con un finale a base di Passito di Albana. E nelle prossime settimane Stefania, insieme al proprio staff di cucina e di sala, proporrà altre serate a tema su piatti specifici della cucina italiana e internazionale. C.P. 16 09.12.2011 n° 46 09.12.2011 n° 46 17 Per voi gustose idee regalo all’erboristeria e parafarmacia La Camomilla in via Cuneo, 17. Scoprite FiltroScrigno® e Silver Tin, confezioni che vi permettono di apprezzare l’autentica natura di ogni tipo di tè e tisana e, ancora, le scatole di legno o in latta che racchiudono tutti i sapori per riscaldare l’inverno di dolcezza Il caldo sapore del Natale... P er rendere ancora più caldo e prelibato il vostro Natale perché non regalare gustosi tè o infusi di frutta da assaporare con calma nei freddi pomeriggi invernali? Per questo Natale, l’erboristeria La Camomilla vi ha preparato delle succose novità, targate Neavita. Espressione di una cultura evoluta e complessa, da millenni il tè e gli infusi accompagnano la vita dell’uomo in molti momenti della giornata. Con rispetto e dedizione nei confronti di queste bevande preziose, Neavita seleziona e propone le migliori varietà, per offrire intatte tutte le loro propretà benefiche. Il FiltroScrigno® Neavita accoglie in sé foglie intere, cariche di aroma e di sostanze integre, che permettono di apprez- parti vegetali, permette poi a foglie, piante, fiori e frutti di espandersi in modo omogeneo e completo diffondendo così tutto il loro sapore. In una perfetta “in fusione” tra natura e sensi, FiltroScrigno® Neavita suscita un emozionante incontro, che precede e compenetra il carattere dell’infuso, permettendo di vivere l’essenza autentica del rito e di riscoprirla in ogni occasione. I filtri scrigno racchiudono sapori da scoprire a base di tè nero, verde, bianco, rooibos e tisane. E se siete più dinamici e moderni, perchè non scegliere le Silver Tin? Eleganti lattine in alluminio contenenti grandi tesori, tutti da degustare... Il prezioso Tè Bianco Melange, tesoro riservato anticamente alla corte dell’imperatore della zare l’autentica natura di ogni tipo di tè e tisana. Il tessuto neutro esalta tutte le note aromatiche e fruttate, a differenza del comune filtro in carta spesso contaminato da carta, colla e sbiancanti. Favorendo il contatto dell’acqua con le Cina, dalle note delicatamente agrumate o il Tè nero Melange dalla gradevole essenza speziata. E, ancora, il Tè della fortuna, miscela di tè verde e nero dal sapore fiorito e arricchito da farfalline di zucchero e il Tè degli Amanti con petali di fiordaliso e cuori di zucchero. E per impreziosire il vostro regalo, il tè o l’infuso potrà trovare posto all’interno di preziose scatole di legno colorato o in latta accanto a una tazza, una tisaniera o un thermos salvacalore, rigorosamente in tinta, per assicurare così ai vostri amici un caldo corredo per far fronte all’inverno con tutta la dolcezza della frutta. per un regalo originale: preziosi cofanetti di sali dal mondo e sale rosa dell’Himalaya L’affascinante mondo del sale P rezioso dono del mare o di miniere millenarie, il sale conserva memoria delle origini dei territori del mondo e delle tradizioni dei suoi popoli, differenziandosi per colore, sapidità e carattere. Neavita ve lo propone in soffi, fiocchi e cristalli pregiati, affiancati da originali miscele che sposano spezie, tè, fiori o alghe alle note equilibrate del sale rosa Himalayano. Esaltano sapientemente i sapori degli alimenti e decorano con eleganza le portate, esprimendo la sensibilità, la raffinatezza e la fantasia di gourmet esperti o affascinanti. I soffi di sale sono tocchi preziosi di sapidità da spargere a mano sulle portate, in pizzichi leggeri come un volo. Salish Fumèe è un sale marino dal sapore affumicato ottenuto attraverso l’essiccazione con fumo del legno d’olmo rosso, ottimo sul pesce. Palm Island è un sale marino integrale estratto a mano che, in fase di essiccazione viene mischiato alla lava vulcanica purificata e al carbone vegetale; nero ed elegante è un prezioso alleato nel decorare i vostri piatti di pesce, crostacei, sushi e sashimi. Alatea è invece il sale da tavola tradizionale hawaiano, ricco di argilla rossa di origine vulcanica aggiun- ta al sale al momento dell’essiccazione, contiene una quantità di ferro cinque volte superiore a quella presente nel sale comune: ottimo con le carni rosse. I fiocchi di sale sono invece delicati petali dalla particolare consistenza da spargere a mano sulle portate. Delizioso il Murray River, dal tenue color albicocca, fiocchi che nascono dall’evaporazione delle acque saline del millenario bacino sotterraneo del fiume australiano Murray. Dolce e delicato è ottimo per cotture di pesci e carni al forno. Zafferano invece è costituito da luminosi fiocchi di sale di Cipro dalla forma piramidale impreziositi dall’aroma di stigmi di zafferano. L’ideale in piatti di riso, zuppe di pesce e cruditè. Ottimo per preparare marinate, piatti in crosta, patate e crostini. I cristalli di sale sono invece gemme preziose da macinare sugli alimenti o da utilizzare come decoro. Il Blu di Persia lascia in bocca un graduale sapore speziato; il Tè Matcha è un sale himalayano unito a foglie di tè Matcha, in un raffinato connubio di sapidità e delicatezza; Peperoncino invece, è un sale himalayano vivacizzato dalle calde note del peperoncino di Espelette, rara varietà coltivata nei Paesi Baschi. Ardito in pizzichi nelle ricette con cioccolato. E, infine, preziosi grani di sale himalayano frammisti a spezie, fiori e alghe, per conquistare occhi e palato. In Peperoncino, rossi anelli piccanti abbelliscono i cristalli di sale; in Erbe di Provenza, la fragranza delle erbe aromatiche pervade con le sue note fresche la sapidità dei cristalli; in Alghe Marine, alghe verdi e brune decorano con eleganza il sale rosa himalayano, mentre in Cachemire, gioiosi petali di fiori rallegrano di spensieratezza la sobria trasparenza del sale. Insomma un mondo tutto da scoprire... 09.12.2011 n° 46 18 L’associazione Sportiva Dilettantistica Moving Art’s organizza, domenica 11 dicembre, a partire dalle 10, presso la palestra dell’Istituto G. Vallauri, uno stage di Sistema Commando Krav Maga della durata di 6 ore Tecniche di sopravvivenza D opo lo strepitoso successo del Master class di Zumba, l’Associazione Sportiva Dilettantistica Moving Art’s organizza, domenica 11 dicembre, a partire dalle 10, presso la palestra dell’Istituto G. Vallauri di viale Peruzzi 13, uno Stage di Sistema Commando Krav Maga, della durata di 6 ore. Una giornata davvero imperdibile, dal momento che per l’occasione sarà presente anche Moni Aizik, il fondatore del metodo di combattimento che, più di ogni altro, sta prendendo piede in Italia e nel mondo. Di cosa si tratta esattamente? “Il CKM, Commando Krav Maga – puntualizza Alfonso Del Vecchio, istruttore certificato di Commando Krav Maga, affiliato alla A.S.D. Combat Survival Italia, nonché presidente di A.S.D. Moving Art’s - non è un’arte marziale, ma un effettivo sistema di combattimento per la sopravvivenza da strada, basato sulla realtà. Nello specifico si tratta di un metodo pratico ed efficace in grado di prepararci fisicamente e mentalmente a una reale aggressione. La sua validità tattica si basa nella praticità, nell’innovazione e nell’effettività di tattiche militari che mirano al maggiore danno, nel minor tempo possibile. Rivolto a qualsiasi persona, indifferentemente dal peso, dal sesso o dalla forza fisica, la validità del CKM poggia su un si- sono difendersi dai pericoli cui, sempre più spesso, sono esposti (molestie, pedofilia, tentativo di rapimento, bullismo, adescamenti via Internet). Presso A.S.D. Moving Art’s è infatti operativo WIN!, il rivoluzionario Sistema Antipedofilia e Antibullismo Reality Based appositamente studiato per i bambini dai 4 ai 13 anni. Con WIN! il bambino impara i fondamentali comuni a tutte le arti marziali (calci, pugni, cadute: tecniche difensive “school friendly e assolutamente non aggressive), ma soprattutto impara a diffidare degli sconosciuti e degli atteggiamenti equivoci. Tutto questo mentre gioca e si diverte, guadagnando in armoniosità, equilibrio psico-fisico e coordinazione neuromuscolare. Con stema di sopravvivenza – engage and disengage – che si sviluppa in situazioni di forte stress e minaccia”. Una giornata importante, anche perché sarà l’occasione per conoscere più a fondo B.A.C.A. – Bikers Against Child Abuse (www.bacausa.com), associazione nata con l’intento di creare un ambiente più sicuro per i bambini abusati, cui andrà parte degli incassi di domenica 11 dicembre e per sapere qualcosa di più su come anche i più giovani pos- WIN! il bambino impara anche ad assumere atteggiamenti propositivi e di collaborazione con chi lo circonda, per essere sempre vincente nella vita e impara a nutrirsi correttamente per prevenire le patologie sempre più frequenti in età scolare. Lo Stage di Sistema Commando Krav Maga, che attirerà atleti e persone da tutta Europa, è rivolto a tutti, senza alcuna distinzione. Al termine verrà rilasciato un diploma di partecipazione. Per iscrizioni (consentite fino al giorno stesso dello stage, salvo raggiungimento posti disponibili) è possibile chiamare il 338.2061855. Per informazioni, www.israelifightingsystem.it e www.commandokravmaga.com. Valeria Cammarota 09.12.2011 n° 46 19 il giornalista Enrico Gualteri risponde all’assessore a sport e benessere alberto d’addese “…la critica è solamente alle parole…” C arissimo Assessore, La ringrazio anzitutto dell’attenzione che mi concede. E poi per il doppio complimento che mi fa: vado molto orgoglioso di piacerLe moltissimo come “articolista sportivo” e pochissimo come “commentatore politico”. Sapere di essere gradito a chi ama molto lo sport non può che farmi piacere. E altrettanto, la distanza da parte di un’istituzione è prerogativa di qualsiasi buon giornalista. Che - diceva Montanelli e ribadisce spesso Travaglio - ha sempre da porsi come “cane da guardia del potere”, e mai come “cane da compagnia”. Fatta questa premessa vorrei sottolineare nuovamente il mio personalissimo e modestissimo punto di vista sulla questione Cabassi, riprendendo il precedente articolo (Tempo n. 42 – 11/11/2011). Dove sì, ho “omesso” “le procedure che hanno portato al via dei lavori”, ma solo dopo averle descritte in altri frangenti su questo stesso giornale (si veda ad es. n. 37 – 7/10/2011). Nell’evitare di ribadirle, non credo comunque di aver fuorviato il lettore. In nessun modo. Nessuna mozione è stata fatta all’iter. E meno che mai è stato messo in discussione il Vostro rigore burocratico. Ciò, anzi, va a pieno merito del Comune che Lei rappresenta. Ma proprio a maggior ragione del fatto che conoscete ed applicate bene i regolamenti, la critica è e resta alle parole. Ovvero: sulle valutazioni e sulle stime di cui, avendone paternità, dovete assumere responsabilità. Soprattutto nei confronti degli imprenditori che sono stati disposti a partecipare onerosamente all’opera, coerentemente agli accordi. Cioè, bud- getizzando non più di 4 gare in affitto al Giglio. Per non parlare dei tifosi che hanno sottoscritto l’abbonamento in condizioni disattese. Per non tacere, infine, di quelli che hanno rinunciato a farlo, intravedendo molta nebulosità nelle intenzioni. E così si sono allontanati dal Carpi. Mi permetto di riempire qualche buco di sceneggiatura con lo stesso zelo con cui Lei ha ricostruito le ultime tappe. Cominciando a elencare le prime. E ricambiando l’apprezzamento per la capacità di “dribbling”, perlomeno pari alla mia. L’8 maggio il Carpi vince il primo campionato professionistico nazionale dopo 102 anni di storia e sale in Lega Pro I Divisione; lo stadio è fuori dai criteri di norma previsti dai regolamenti federali, e inoltre scadono le deroghe di agibilità concesse dagli Enti preposti. Diventa perciò immediatamente un problema per l’iscrizione al campionato 2011-2012; - il 1° giugno l’Amministrazione e il CdA biancorosso raggiungono l’intesa: il Carpi rinuncia ai contributi convenzionati fino al 2013, l’Amministrazione provvede alla ristrutturazione del Cabassi; - il 2 giugno esce il comunicato ufficiale congiunto; - il 3 giugno il Comune spiega i dettagli dell’intervento ai giornalisti (in presenza dell’allora presidente del Carpi Fc 1909 Marcello Rossi): cantierizzazione entro luglio, taglio del nastro ai primi di novembre, protocollo d’intervento con nuove tribune in tubolari e possibilità d’ampliamento successivo; - il 24 luglio il progetto non è ancora definito, ma gli schemi sono profondamente cambiati: scompaiono i tubolari (e con essi la versatilità), tornano le vecchie curve in cemento, lievita il costo rispetto al prospetto iniziale (da 700mila a 1.5 milioni di euro); - il 17 agosto, in un’intervista a “L’informazione” Lei sposta il termine lavori a ridosso di Dicembre; - oggi, al momento in cui Le scrivo, non c’è nemmeno una gru in opera. Si studia la messa in sicurezza dei primi ponteggi. Per questo, e in ragione di quanto richiede la Soprintendenza (che si spinge un po’ oltre la prassi, prescrivendo condivisioni e garanzie molto precise), continuo a dubitare sull’ennesima previsione: tre mesi a partire dal 10/11/2011, consegna febbraio 2012. Mi pare disinvoltamente ottimistica. Ma questo non è un dato, è semplicemente la mia opinione. Beninteso: da fruitore dello stadio spero sia sbagliata. Riguardo alle strategie, condividiamo un punto su cui già mi ero espresso senza mezzi termini: l’ineluttabilità d’intervento su un bene pubblico deteriorato da anni d’insufficiente manutenzione. Fino al paradosso per cui l’utilizzo cominciava a diventare più costoso dell’estrema cosmesi. Convergo naturalmente sul dovere di garantire un patrimonio storico. E aggiungo la necessità di tutelare un’eccellenza sportiva, quale è il Carpi nella terza serie professionistica pedatoria. Non è affatto poco. E non vedo francamente altro. Credo che il Comune debba trovare la forza di dire che il Cabassi è un grande problema di pochi. Interessa a una minoranza di cittadini, e ne riguarda ancora meno. Ma non per questo è trascurabile: resta comunque un grande problema. Va perciò rimesso in ordine per evitare che diventi enorme. E per consentire calcio di livello ad una società che ne avrà la naturale esclusiva sobbarcandosene la gestione. E che a sua volta può contribuire all’indotto e al lustro del tessuto sociale. Questo, e non altri, è il messaggio che deve arrivare alla città. E’ l’unico che può essere accettato. Non meno che sufficiente a giustificare la spesa, non più che necessario per salvaguardare la Vostra credibilità. Tutti gli altri non sono argomenti. Accetti il consiglio, e mi creda: non insista con il recupero dello spazio polifunzionale. Conosco i carpigiani da più tempo di Lei: non la berranno mai. Specie dopo aver preso atto che le riserve sono state sciolte a Prato. Non un minuto prima della promozione in C1. Quali “numerose attività” che non riguardino la Lega Pro esigono una capienza recuperata a 4.000 posti? Telesorveglianza degli spalti? Prefiltraggio degli ingressi? Torri-faro adeguate alle esigenze tv? Modernizzazione della tribuna stampa? Per altro, da anni il Cabassi è pure privo di pista d’atletica. E sorge da sempre intorno ad un velodromo inutilizzabile per ragioni architettoniche. Una volta messo a nuovo, tornerà ad essere la casa dei biancorossi. Ma al portafoglio d’attrezzature sportive non aggiungerà praticamente nulla. Il Carpi continuerà a ottimizzarne la custodia, come logico che sia. Seguiterà a far riposare il terreno di gioco durante la settimana, risparmiandolo per le gare interne della prima squadra. E proseguirà a dirottare l’addestramento del proprio vivaio presso gli altri campi del territorio. Mentre le altre polisportive se ne guarderanno bene di chiedere asilo e condividerne i costi di gestione. Per quanto riguarda il calcio, dunque, l’attuale equilibrio richieste-servizi non muterà, né in attivo né in passivo. Non discuto, infine, sulle esigenze delle altre discipline, e sulla “sete di strutture sportive”. Ed è senz’altro virtuosa “la crescita esponenziale delle attività, pari al 20% negli ultimi due anni, che ha comportato la richiesta di spazi che non riusciamo a esaudire completamente”: significa, tra le altre cose, che il Suo Assessorato ha operato bene. Ma mi consenta di concludere che, sottolineando ciò, proprio in questo contesto, Lei realizza “il più classico degli autogol”. Prendendone atto, diventa estremamente difficile spiegare ai ragazzi, ai genitori, e prim’ancora a tutti gli altri attori dello sport carpigiano, che è stata spesa una parte consistente del bilancio comunale per un’opera unica gestita da una sola società. Che tra l’altro, nel caso dovesse salire in categorie superiori, nemmeno potrà più usufruirne. La saluto rimettendomi al lavoro che preferiamo entrambi: quello di “articolista sportivo”. E augurandomi di vederLa presto, come promesso, al seguito del nostro Carpi. 20 09.12.2011 n° 46 09.12.2011 n° 46 21 A San Marino, presso il Cinema Ariston, domenica 11 dicembre, alle 20,30, proiezione del film Il villaggio di cartone di Ermanno Olmi Piccole gang crescono... La lezione del Maestro U n anziano prete a riposo assiste incredulo allo sgombero della chiesa, di cui è stato parroco per tanti anni, perché l’edificio non serve più per gli scopi del clero. Disperato, il religioso fugge e non riesce a fare altro che rintanarsi in sacrestia. Un forte temporale notturno spinge poi un gruppo di clandestini in fuga a ripararsi all’interno di quella stessa chiesa ormai dissacrata… Non più una chiesa delle cerimonie liturgiche e degli ori, bensì la casa di Dio dove trovano rifugio i miseri e i derelitti. Ha inizio un tempo che chiede al mondo uomini nuovi e giusti. Fresco ottantenne, il maestro Ermanno Olmi ritrova Rutger Hauer 23 anni dopo La leggenda del santo bevitore e trova tanti migranti clandestini, ma l’accoglienza cristiana non conosce passaporto. Tra immagini caravaggesche, potere alla Parola , teatralità e affabulazione umanista, Olmi abbatte le chiese ed esalta la fede. E rimane una lezione: non la vita come il cinema, ma il cinema come la vita. Perché non ci sono né migranti né stanziali, ma solo uomini. E sono tutti di passaggio. Lunedì 12 dicembre, alle 21, proiezione del film Tutta colpa di Giuda, per la regia di Davide Ferrario, all’Auditorium della Biblioteca Si può pensare a Cristo senza Giuda? I rena Mirkovic è una giovane regista teatrale da sempre attenta alla sperimentazione e in fase di distacco sentimentale dal suo compagno attore Cristiano. Decide di accettare la proposta dal cappellano di un carcere, don Iridio: mettere in scena con i detenuti un musical sulla passione di Cristo. Il direttore del penitenziario è favorevole, molto meno lo è la rigida, ma in fondo molto pragmatica, suor Bonaria. I carcerati accettano di partecipare al progetto ma quando giunge il momento di assegnare le parti nessuno intende interpretare Giuda. Per il semplice motivo che l’apostolo è il traditore, cioè l’infame per eccellenza. Come risolvere il problema? Irena sente nascere dentro di sé una domanda: si può pensare a Cristo senza Giuda? Forse sì. Davide Ferrario realizza un film importante per il cinema italiano. Un film nel carcere e non sul carcere come egli stesso ama sottolineare. Da ateo convinto Ferrario non rinuncia a interrogarsi sul senso profondo della religione e sulle risposte che in essa gran parte dell’umanità cerca. Consapevolmente o no prende le mosse da quanto dice Gesù nel Vangelo di Matteo: “ero carcerato e siete venuti a trovarmi”. Ferrario opera nelle carceri da un decennio circa ma lo fa lontano dai riflettori, con pudore. Qui va a trovare i carcerati in piena luce non per suscitare un pietismo ipocrita offrendo invece l’occasione alla ventina di detenuti della sezione VI, blocco A della Casa Circondariale Lo Russo e Cutugno di Torino per confrontarsi con un complesso lavoro di messa in scena e con una domanda: è possibile evitare il negativo della vita, ciò che ti trascina in basso, è indispensabile sprofondare in ciò che ti annulla per poi poter rinascere? Si può pensare a un colpevole senza il carcere e, più filosoficamente, a un Cristo senza la Croce? a cura di Clarissa Martinelli [email protected] Cara Clarissa, in centro di Carpi ci sono alcune gang di ragazzini pericolosi. Qualcuno è carpigiano, qualcuno figlio di campani, qualcun altro figlio di pakistani, tutti evidentemente un po’ disadattati: mio figlio ha 15 anni e mi dice che son pericolosi, spacciano, sono rissosi e i ragazzini come lui han paura di loro. Non si può far nulla? Maria Grazia ara Maria Grazia, quel che mi segnali me lo ha riferito qualche giorno fa una cara amica agente della Polizia Municipale. Mi ha spiegato quanto sia frustrante non poter far nulla nonostante la divisa, raccontandomi un episodio: davanti all’ex cinema Supercinema 70 lei e un suo collega sono stati insultati da un gruppo di quei ragazzini. Erano tanti. I due agenti si sono rivolti gentilmente a loro e con le buone, dopo un po’, sono C riusciti a convincerli a buttare nel cestino i rifiuti che avevano accumulato per terra. E’ il massimo cui potevano arrivare, mi ha spiegato. Perchè? Perchè sono minorenni. Non si possono caricare sull’auto di servizio e portare al Comando: sarebbe sequestro di persona. Non si possono prendere per un braccio o strattonare: sarebbe aggressione. Si avvisano le loro famiglie e spesso son peggio di loro. Così si cerca di spiegargli come dovrebbero comportarsi, senza eccessi per evitare che abbiano una reazione. Sono tanti contro due. Se gli agenti venissero aggrediti e reagissero contro minorenni le complicazioni sarebbero enormi. Così quei ragazzini agiscono indisturbati. Si sa che ci sono, che creano problemi, che si macchiano di piccoli crimini e che rappresentano un problema per la città. Ma restano lì e nessuno li disturba. Sinora è andata così. Al Cinema Ariston di San Marino, domenica 11 dicembre, alle 15, arriva Kung fu Panda 2 Il cinema dei piccoli I l kung fu forse è arrivato alla fine dei suoi giorni, l’era industriale incalza nella figura del perfido Shen, figlio dei reggenti, cacciato dal palazzo reale per aver voluto trasformare l’uso della polvere pirica dei fuochi d’artificio in quello della polvere da sparo dei cannoni. Ma il reietto non si arrende, e nell’oscurità accumula metallo per forgiare un esercito di cannoni, un’arma contro cui nemmeno i maestri kung fu possono fare nulla e che gli consentirà di avere la rivincita che cerca. Unica voce dissonante è una vecchia indovina che gli predice la sconfitta per mano di una forza bianco e nera in grado di accomunare ying e yang come nel simbolo del tao. A poco servirà lo sterminio di una villaggio di panda perchè, come in una tragedia greca, nel tentativo di allontanarsi da sè il destino indesiderato Shen non farà che creare la sua nemesi: Po. Intanto il Guerriero Dragone si gode la sua fama ignaro dell’attacco imminente e quando sarà chiamato a intervenire contro il malvagio che minaccia la Cina sarà assalito da ricordi in 2D dello sterminio che lo ha reso (forse) orfano. Solo la conquista della pace interiore potrà dargli la forza per combattere i cannoni. Tempo... di quiz! Sudoku Come si gioca PALINDROMO Frase (6 3) : Sono lo scultore dell’impossibile Sagomo gas Un insegnante discute con la classe su cosa avesse fatto Noè sull’arca. “Magari pescava”, dice una ragazza. “Con due vermi?, replica un compagno. Questo gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sottogriglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni. 09.12.2011 n° 46 22 L’aforisma della settimana... “Senza entusiasmo, non si è mai compiuto niente di grande”. appuntamenti Teatro CARPI 9 e 10 dicembre - ore 21 11 dicembre - ore 16 e ore 21 Stagione Prosa Aladin il Musical Testo e liriche di Stefano D’Orazio Con Flavio Montrucchio nel ruolo di Aladin Musiche dei Pooh Con la partecipazione di Stefano Masciarelli nel ruolo del Genio Regia e coreografie di Fabrizio Angelini Teatro Comunale R. W. Emerson Il musical Aladin, con musiche dei Pooh, approda in Teatro Comunale. Con Flavio Montrucchio e con la partecipazione straordinaria di Stefano Masciarelli nel ruolo del Genio La magia di Aladin... 14 dicembre - ore 21 Presentazione del libro La città e il territorio nel lungo Ottocento 1796-1914 A cura di Giorgio Montecchi, Anna maria Ori e Angelo Varini Saluto e introduzione: Riccardo Pelliciardi, vicepresidente Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi Silvio Pederzoli, consiglio di amministrazione Fondazione Coordinamento: Elia Taraborrelli, consiglio di indirizzo Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi Interventi: Angelo Varni, Università di Bologna Anna Maria Ori, direttore editoriale A cura della Fondazione CRC Teatro Comunale Fino al 26 febbraio La casa dei suoni Sala Estense di Palazzo dei Pio E ’ curioso e intraprendente l’eroe della bella favola voluta da Stefano D’Orazio: una specie di folletto allegro e esuberante che si innamora della bella principessa Jasmine, la quale, però, dovendo sottostare alle leggi del Sultanato, è destinata a sposare un nobile entro i diciott’anni, per dare un erede alla sua dinastia. Ed ecco allora, date queste premesse, palesarsi accanto ai protagonisti una serie di personaggi divertenti, esasperati nei loro caratteri: c’è il sultano annoiato ed irascibile, incapace di comprendere i dubbi e le speranze della figlia, ci sono lo sventagliatore Andalù e la veggente Lunatica, sempre in contrasto tra loro, ci sono i “cattivi” Jafar e Jago, interessati ad impadronirsi del trono con nefandezze e crimini di ogni sorta e c’è il Genio logorroico e spaccone, ironico e intelligente, ligio e rassegnato al suo destino di recluso periodico. Le musiche dei Pooh, le splendide coreografie di Fabrizio Angelini, le maschere, i costumi preziosi e gli eclatanti effetti speciali che consentono ai protagonisti addirittura di volare su un tappeto, regalano un’aura magica a questa storia, ispirata ai fasti de Le mille e una notte. Ancora una volta un musical per chiunque abbia voglia di entrare in un mondo fiabesco, avvolto nei fasti, nei colori, nei profumi d’oriente. Mercoledì 14 dicembre, alle 20.30, appuntamento con la cena di solidarietà organizzata dai volontari dell’Associazione Buonanascita onlus, presso la Parrocchia di Quartirolo Ostetrici in cucina Il ricavato servirà a finanziare iniziative in favore di mamme e bambine. Fino al 29 gennaio Ad Hoc. Francesco Nonino. Il testimone Fino all’8 gennaio Home Sweet Home Mostra fotografica in memoria di Barbara Cuppini Cortile d’Onore di Palazzo Pio Fino all’8 gennaio Luce in scena La stagione teatrale del Comunale di Carpi nel 150° Mostra fotografica di Marzia Lodi Palazzo Pio Fino all’ 8 gennaio Indistinti confini Metamorfosi e altre mutazioni La mostra percorre attraverso una selezione di opere d’arte antiche e moderne, ma anche brani letterari, tavole di fumetti, spezzoni cinematografici come gli artisti hanno rappresentato la metamorfosi, il momento del passaggio di stato dall’umano all’animale o al vegetale o al minerale Da Cranach a Picasso, passando per Gustave Dorè, Bilal e Moebius, un scelta di opere dalle forme disfatte e dai confini sfaldati Palazzo Pio Fino al 29 gennaio Oreste Baccolini E ha piombo dentro la canna Secondo appuntamento del ciclo di mostre Ad Hoc Palazzo Pio CARPI Fino all’8 gennaio Bianco e nero e un colore: disegni e serigrafie Mostra personale di Alessandro Baronciani Spazio Meme Fino al 29 gennaio Mario Cresci. Dentro le cose Loggia di Palazzo dei Pio Fino al 30 dicembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Giancarlo Sartore O&A Centro Affari Mostre 8 dicembre - 6 gennaio Presepi in città Sedi varie Sala dei Nomi Museo del Deportato Fino al 24 dicembre L’Aquila che non riesce a volare Mostra fotografica sul terremoto che ha colpito il territorio aquilano Sala espositiva Biblioteca Loria 12 dicembre - ore 21 Dolcenera in concerto Teatro Comunale 13 dicembre - ore 21 Fêr Filôs Sòtà l’Êlbêr Poesie, Comicità, Musica Coordinatori: Massimo Loschi - Renato Corsi Presenta: Dante Colli Con: Jolanda Battini, Giacinto Bruschi, Alessandro Flisi, Riccardo Loschi, M. Teresa Lugli, Sauro Roveda, Dafne Savani, Luciana Tosi Pianoforte M° Alessandro Pivetti Il ricavato sarà devoluto al Gruppo Parkinson Teatro Comunale appuntamenti Immagini della scorsa edizione G inecologi, personale ostetrico e infermieristico dell’Unità operativa di Ginecologia e Ostetricia di Carpi e Mirandola, del Consultorio familiare di Carpi e i volontari dell’Associazione Buonanascita onlus daranno prova, anche quest’anno, della loro abilità tra i fornelli, nella decorazione dei piatti e nel servizio ai tavoli, grazie all’iniziativa Ostetrici in Cucina, che si terrà mercoledì 14 dicembre, alle 20.30, presso la Parrocchia di Quartirolo. La cena (40 euro il costo) è finalizza- Il presidente de la Buonanascita Masellis e la Depietri Eventi CARPI Fino al 12 dicembre Circo Medrano Piazzale delle Piscine 9 dicembre - ore 22 Valerian Swing Kalinka Arci Club ta alla raccolta di fondi per finanziare iniziative in favore di mamme e bambine. Per informazioni e prenotazioni: 366.9911228. 9 dicembre - ore 19 Pollaz: con la faccia sul cuscino Spazio Meme 09.12.2011 n° 46 appuntamenti 10 dicembre - ore 18 Liberi dentro Sala delle Vedute di Palazzo Pio 10 dicembre - ore 16.30 Sulle tracce di Babbo Natale Biblioteca Il falco magico 11 dicembre - ore 16.30 Concerto di Natale Corali: G.P. da Palestrina e Regina Nivis di Carpi Solisti: Daniela Zerbinati (soprano) Danilo Formaggia (tenore) Direttori: Andrea Beltrami e Tiziana Santini Saranno eseguiti brani di: Mozart, Bach, Haendel, Vivaldi, B. Marcello Chiesa di San Francesco d’Assisi 11 dicembre - dalle 11 Inaugurazione del monumento ai caduti di Migliarina e Budrione, dopo la ristrutturazione Circolo Arci Ciro Menotti 11 dicembre - ore 10/17 Stage di Commando Krav Maga Palestra Vallauri 12 dicembre - ore 21 Tutta colpa di Giuda Regia di Davide Ferrario Auditorium Biblioteca Loria 13 dicembre - ore 20.30 Io, la mia famiglia Rom e 23 Martedì 13 dicembre, a partire dalle ore 21, in Teatro Comunale, torna l’appuntamento con il Gruppo dialettale carpigiano Al Filos. Il ricavato sarà devoluto interamente al Gruppo Parkinson Fêr Filôs Sòtà l’Êlbêr si tinge di tricolore L ’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Carpi e il Gruppo dialettale carpigiano Al Filos - e grazie all’instancabile opera dei coordinatori Massimo Loschi e Renato Corsi – propongono nell’ambito delle iniziative del cartellone natalizio, il tradizionale varietà Fêr Filôs Sòtà l’Êlbêr che, quest’anno, raggiunge il ragguardevole traguardo della quattordicesima edizione. Un’edizione del tutto straordinaria, all’insegna dei festeggiamenti legati al 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Protagonisti i grandi personaggi del Risorgimento italiano, da Giuseppe Mazzini a Garibaldi, da Vittorio Emanuele II a Camillo Benso Conte di Cavour, a Manfredo Fanti.... E su tutti la nostra bandiera: l’amato tricolore: “Tri culòr, al rais ed ‘na libêrtèe per n’Italia d’argòj, ch’alvêva têsta dègnà dla sò storia, riscat e vant d’un popol ch’vliva èsèe italian”. L’appuntamento è martedì 13 dicembre, a partire dalle ore 21, in Teatro Comunale, dove saranno proposte poesie dialettali - testi di Jolanda Battini, Giacinto Bruschi, Alessandro Flisi, Massimo e Riccardo Loschi, Maria Teresa Lugli, Sauro Roveda, Luciana Tosi - ed esilaranti gag comiche con Dafne Savani, Renato Corsi e Giacinto Bruschi. A impreziosire la serata, intermezzi al pianoforte insieme al Maestro Alessandro Pivetti, che presenterà un repertorio dedicato a Nino Rota, di cui ricorrono i 100 anni dalla nascita. La serata presentata da Dante Colli è a ingresso gratuito ma i presenti – che riceveranno in omaggio il volumetto della 14^ edizione di Fêr Filôs Sòtà l’Êbêr – potranno fare un’offerta libera che sarà interamente devoluta al appuntamenti Woody Allen Di Laura Halilovic Centro Borgofortino 13 dicembre - ore 16.30 Serenata per Santa Lucia Sala Estense 14 dicembre - ore 21 West Papua Di Giovanni Sacchetti Sala Congressi 14 dicembre - ore 20.30 Ostetrici in cucina Cena di solidarietà organizzata dai volontari dell’Associazione per le festività natalizie Parrocchia di Quartirolo Fino al 24 dicembre La bancarella della Biblioteca Punto vendita di libri, riviste, cd. vhs. dvd usati Sedi varie in centro storico Fino al 24 dicembre Spettacoli e animazioni per le strade del Centro Storico Centro Fino all’8 gennaio Animazioni permanenti in centro storico e negozi aperti Centro Storico Fino all’8 gennaio Vieni a divertirti pattinando... con la nuova pista di pattinaggio Piazza Garibaldi 09.12.2011 n° 46 24 Calcio – I biancorossi sperperano il doppio vantaggio e vengono beffati dal Pisa al 94’ (2-2) Paura di vincere Debutta al gol Poli e torna Eusepi. Ma non basta, la gestione del finale tradisce insicurezza irrisolta. Preoccupa Cesca: gli restano due partite per riprendersi il Carpi. Domenica l’ultima trasferta dell’anno solare a Foligno. A l bivio della quindicesima, il campionato si svela più ricco avendo raccontato tutte le verità annunciate. E’ credibile, e diventa estremamente larga, la fuga della Ternana. Che va oltre l’avversario più in forma (Pro Vercelli) irrobustendo una striscia casalinga impressionante. E’ una, ma non una in più, la rivale diretta: ovvero il Taranto, faticosamente impaludato nelle incertezze societarie, ma sempre stabile sopra la media inglese. E’ rispettata l’attesa per Sorrento e Lumezzane, risaliti tre passi sopra la crisi. Ed è fermo all’opposizione il Carpi, ancora troppo fragile per ambire ad un posto di governo. I biancorossi bruciano un’altra straordinaria prestazione dei due grandi musicisti del momento (Concas, di nuovo dominante al sax; Memushaj, sempre inarrestabile al violino rock). Vanificano il battesimo al gol di Poli (suggello d’un autunno strepitoso; dodicesimo marcatore stagionale), e il ritorno di Eusepi (quinto centro, dopo un penalty fallito). E pagano una patrimoniale salatissima ad un Pisa che ne tassa i limiti di personalità tuttora irrisolti. 75’ preparati bene, interpretati meglio e comandati alla grande. Poi, sul Giglio è scesa una nebbia tanto fitta quanto angosciosa. E non soltanto in senso meteorologico. Nell’ultimo quarto d’ora è evaporata la capacità gestionale, si sono spenti In foto Giuntoli e Notari i collegamenti. E’ scomparsa l’iniziativa, crollato il palleggio, defunto il ragionamento. Il black-out non può imputarsi alle gambe: troppo improvviso e verticale, dunque grave. Molto più verosimile la paura di vincere. Sintomo esatto d’inconfutabile conclusione: la distanza con prossimo avversario – FOLIGNO femminile carpi Nulla di fatto Sporting - Femminile Carpi: 0 - 0 I l Carpi prova a partire con un po’ di grinta. Al 5° cross di Paoluzzi per Montebugnoli, ma Bacci para. Dopo 5 minuti scambio Paoluzzi- Ruosi, ma quest’ultima viene colta in fuorigioco. Al 15° un tiro di Dondi svetta davanti alla porta. Al 30° Ruosi non riesce a finalizzare. Nel 2° tempo la partita prosegue sottotono da entrambe le parti. Al 50° Ruosi di nuovo vicina al gol, ma senza riuscirvi. Al 60° occasione per la squadra di casa che centra il palo sinistro. Al 70° e al 75° altre due occasioni mancate per le biancorosse: prima un bel passaggio di Montebugnoli per Ruosi ancora in fuorigioco e a seguire passaggio esterno di Ruosi per Paoluzzi che mette in area un cross da manuale, ma le compagne non colgono l’occasione. Un Carpi che non riesce a far risaltare le proprie qualità. Chiara Bonanni le prime è tuttora giustificata da qualcosa d’importante. Per avere continuità manca senz’altro sicurezza. I nerazzurri sono avversario inferiore. Non sfigurano mai. Ma nemmeno riempiono gli occhi. Sono un esercito di buoni caporali, privo però di comandanti. Restano Ultimissimo e con poche speranze. Ma è in gran forma T ra le due ultime curve dell’anno solare, la prossima è senza dubbio quella più sdrucciolevole. Se non altro perché apparentemente scontata. Il Foligno si presenta con numeri praticamente privi di speranza. Esprime gli stenti di una società molto precaria. Ed è certamente la peggior squadra del campionato: ha raccolto meno punti di chiunque (7), più della metà dei quali gabellati dalle sentenze federali per inadempienze economiche. Segna pochissimo (8, peggior attacco), concede tanto, e perde con sanguinosissima regolarità (12 volte su 15, altro record). Paga in esperienza (età media sotto i 24 anni) e qualità (il solo punto luce è Coresi, classe 80, esterno creativo di buona gamba). Tardano a fiorire i gol di Guidone: centravanti duro, di discreto temperamento, ex Pisa, Grosseto e Carrarese, unico possibile trascinatore. Ma quel che peggio, oltre ai valori e alla chiarezza programmatica, manca stabilità. Dopo l’esonero in corsa, mister Giovanni Pagliari (fratello patinato del più focoso Dino, appena incrociato col Pisa) è stato richiamato al posto del subentrante Lamberto Magrini. I risultati non migliorano granché. Tuttavia, la forma sì. E’ questo il momento peggiore per affrontare gli umbri. Sono dannati dalla disperazione, motivati dalla gamba buona. E dalla libertà di chi, ormai, non ha più nulla da perdere. Traducono perciò l’urgenza in agonismo. Corrono bene, riempiono il campo, e fanno soffrire le grandi. Hanno espugnato Vercelli, inaridito la Tritium, e ben figurato a Taranto da dove sono tornati con una sconfitta molto stretta. Più che un rischio, sottovalutarli sarebbe un vero e proprio errore. E.G. imbattuti senza rubare nulla, avendo trovato il pari all’ultimo metro dell’ultimo secondo. Cioè, esattamente dove il Carpi li ha portati, molto colposamente. Sono un gran gruppo: hanno forza, orgoglio, toscanità pura, e buona corsa. Ma palesano diversi deficit: scarso cambio passo, lunghe pause, e una qualità molto mediana, senza individualità particolari in grado d’elevarla significativamente. Salvo razzie di mercato, non saranno una minaccia playoff. Al momento, con onestà intellettuale, non gli s’accredita più d’un settimoottavo posto. Per questo, i due punti sperperati peseranno molto più sul morale che sulla classifica. E’ uno stop che spezza l’ottimo momento, e dimezza il patrimonio di certezze ed entusiasmo guadagnato a Benevento. Riporta il sapore dell’amarezza. Rompe il gusto dell’impresa dolce, fortunata, e liberatoria appena conquistata in trasferta. Rianima tarli, apre alcuni processi. Ai centrali di difesa, mai prima d’ora così disorientati e vacui, soprattutto dentro l’area di rigore. E al linguaggio di Cesca, CLASSIFICA Ternana Taranto (-1) Carpi Pro Vercelli Sorrento (-2) Como (-1) Lumezzane Pisa Tritium Avellino Benevento (-6) Reggiana (-2) Foggia (-1) Monza Viareggio (-1) Spal (-2) Pavia Foligno (-4) 34 30 26 26 25 24 24 24 22 22 16 16 15 12 11 10 8 3 prossimo turno Domenica 11/12/2011, ore 14.30, 16a giornata. Foligno-Carpi; Avellino-Spal; BeneventoViareggio; Como-Lumezzane; Foggia-Ternana; Pisa-Monza; Pro Vercelli-Sorrento; ReggianaTaranto; Tritium-Pavia. partito di corsa e finito a vagare come un estraneo. Fiacco, e privo dell’urgenza di dimostrarsi in missione. Gli restano due partite convincere tutti che la sua storia biancorossa non può finire a causa d’un “cerchietto da capelli”. Con Foligno e Pro Vercelli dovrà riprendersi il Carpi. E aiutarlo a riconquistare quell’inerzia interrotta, sopra cui si può ancora costruire un grande inverno. Enrico Gualtieri Regionali – Finalmente è super Correggese Eccellenza. E’ senz’altro della Correggese l’impresa più bella e importante della domenica. I ragazzi di Belletti si confermano in ottima salute, ed abbandonano finalmente gli ultimi scomodissimi posti andando oltre il quotatissimo Formigine (che, in precedenza, aveva perso soltanto una volta). Decidono il baby Lazzaretti e il funambolo Sackey (in grande forma), con un gol per tempo (2-0). Domenica prossima, un altro test a elevato coefficiente di difficoltà nel fortino della capolista Colorno (7 vittorie su 7 tra le mura amiche). Promozione. La Solierese inciampa in casa col modesto Reggiolo (1-1), e fa un passo indietro sia nel gioco che nella classifica. Torna al gol Vernacchia, alla vecchia maniera, con fulmineo spunto in velocità. Ma non è sufficiente, né bastano i plurimi miracoli di Neri. Prima. Perdura la crisi della Virtus che non riesce a dare continuità al bel successo di Villa Cella, e capitola per la settima volta sul terreno del Cittadella (0-2). La resistenza degli aquilotti dura poco più di un’ora. Poi, il muro retto di fronte a Gualdi si sgretola. Per mister De Laurentis, il prossimo scontro-salvezza con la Quarantolese somiglia molto a un’ultima irreversibile spiaggia. Provinciali – Fossolese e Cabassi non si fanno male Seconda. Termina con un pareggio abbastanza prevedibile il derby della paura tra Fossolese e Cabassi (1-1). Apre Mottolese, impatta De Noia. Le cugine non si fanno male, e condividono salomonicamente un punto e molti problemi. I Blues sono incerottati e decimati. La truppa di De Nardo fatica a levarsi di dosso il complesso d’una classifica inaspettatamente povera e difficile. Terza. Ricchissima giornata delle nostre. Delude solo la Cortilese, salva al 90’ con il mediocre Pianacci grazie a Spallanzani (2-2). Risale il Limidi, scatenato a Rivara (3-1: Leggiero, Trevisani, Gualdi). Si riscatta il S.Marino trascinato dal solito Benatti, castigatore del Mirandola con brillante doppietta. Compie un mezzo miracolo la Carpine, che supera il Villadoro (2-0) pur chiudendo in 8. A rete Esposito e Malvezzi. Enrico Gualtieri 09.12.2011 n° 46 25 Liu Jo Volley e Farmac Zabban Unione di carattere “ Il presidente Rino Astarita ha in mente, e lo sta già mettendo in atto, un grande progetto per questo team. Noi della Farmac Zabban cercavamo una squadra dinamica e giovane, ma allo stesso tempo con una lunga storia alle spalle. Da qui è nata la partnership. In questa emozionante stagione di Serie A1, le aspettative sono davvero tante. Il campionato è lungo e pieno d’insidie, ci sono squadre forti ma le ragazze si stanno comportando benissimo sul campo da gioco. La Liu Jo Volley è un grande gruppo, il campionato è sicuramente difficile ma la sfida è appena iniziata. Ecco, noi ci riconosciamo pienamente in questa caratteristica: la sfida. Anche noi, come la Liu Jo, abbiamo un grande progetto di crescita. Il mercato è difficile e la competizione è alta, e anche per noi è iniziata la grande sfida. Tutti elementi che ci accomunano con questa squadra di pallavolo. Se mi dovesse chiedere quale pallavolista ho nel cuore, senza dubbio risponderei: tutte. Nel nostro cuore abbiamo tutte le ragazze. E’ una squadra splendida. Forza Liu Jo”. Giangiacomo Zabban ha voluto esprimere il suo entusiasmo sin da subito. Lui tifa Liu Jo Volley da Calderara di Reno in provincia di Bologna, dove opera la sua azienda: Farmac Zabban. L’attività imprenditoriale ha origini dal 1895, quando i due fratelli Filippo e Gino Zabban, avviano a Bologna un’azienda che non ha precedenti in Italia con la produzione industriale di materiali per la medicazione negli ospedali. Riusciranno a trasformare un leggero tessuto di cotone di bende e compresse idrofilizzate e medicate. Il nuovo materiale viene chiamato garza. L’apprezzamento è tale che il noto ortopedico Rizzoli sollecita lo studio di una versione di tessuto in garza inamidata adatto all’ingessatura. Zabban riconferma la sua capacità innovativa diventando così la prima azienda italiana a realizzare queste bende. Il portafoglio prodotti si arricchisce nel tempo di numerosi altri dispositivi medici, dando vita a una crescita costante. Attualmente Farmac Zabban, diventata S.p.A., è attiva nella produzione di articoli per la medicazione e di dispositivi chirurgici e sanitari che distribuisce a ospedali, case di cura, farmacie e sanitarie fino a contare circa 10mila clienti e circa 180 fra dipendenti e forza vendite. Il know how si inserisce in una politica di investimenti in impianti, tecnologia, risorse umane e servizi informatici. La sede delle attività produttive è uno stabilimento di 41mila metri quadri con attrezzature di alto profilo tecnologico proiettate ai più elevati standard di efficacia e sicurezza. L’intero ciclo produttivo degli articoli di medicazione è effettuato e controllato all’interno dell’azienda per corrispondere alle caratteristiche qualitative che mantengono Farmac Zabban azienda leader nel mercato nazionale. L’attuale produzione comprende nel dettaglio medicazioni, allattamento, elettromedicali, cosmetica, ortopedia, mamma e bambino. Farmac Zabban è una garanzia e un primato nel suo settore, anche per la politica aziendale effettuata dall’area manager. La direzione è fermamente convinta che, per raggiungere e consolidare buoni risultati economici, sia indispensabile migliorare costantemente gli standard qualitativi dei propri prodotti. Fin dall’inizio della propria attività il tipo di organizzazione utilizzato si è evoluto nel corso del tempo, permettendo di soddisfare e proporre prodotti di elevata qualità. Farmac Zabban è stata la prima azienda italiana nella medicazione a ottenere la Certificazione del proprio Sistema di Controllo della Qualità rilasciata dall’Istituto Superiore di Sanità nel marzo 1997; ha pubblicato ricerche e studi su riviste specializzate internazionali, conseguendo la certificazione ISO 1992. Ora l’azienda è certificata ISO 9001/2008 e 13485/2004. Inoltre, Farmac Zabban, ha adeguato il suo modello organizzativo in tema di Etica Sociale adottando e approvando il modello di organizzazione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo n. 231 dell’8 giugno 2001. Il 5 novembre ha ricevuto il premio come azienda ultracentenaria da Bruno Filetti, presidente della Camera di Commercio di Bologna. Dal 23 e 26 gennaio parteciperà all’Arab Health Dubai 2012, allo stand SAE54 Sheikh Saeed Hall Arena. Francesca Succi cec - pallavolo maschile 3 a 1 contro il Brescia E ’ giustamente soddisfatto, coach Luciano Molinari (in foto) dopo la vittoria della sua Cec sul campo di Brescia: “Non era facile venire a vincere qui, dove nessuno aveva ancora battuta la Centrale del Latte – attacca il tecnico carpigiano – La squadra è però stata brava a tenere alto il livello di gioco per tutta la partita e a non farsi mettere sotto nel terzo set, dopo che Brescia aveva impattato sull’1-1. Siamo partiti bene vincendo ai vantaggi un primo set combattuto ma comunque ben gestito da noi, poi nel secondo abbiamo sbagliato qualcosa di troppo e la Centrale del Latte ne ha approfittato. A decidere la partita è stato il terzo set, perchè poi nel quarto loro si sono sciolti e per noi è stato relativamente facile arrivare al 3-1″. Per la Cec è così arrivata la terza vittoria consecutiva dopo quella per 3-2 a Biella e il 3-0 interno su Brugherio. “Stiamo crescendo e i risultati ci stanno dando ragione – continua Molinari – Ora dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo per provare a prendere il massimo dalle due gare che ci separano al Natale”. In arrivo ci sono infatti il derby con Mirandola sul campo di casa e quindi la trasferta di Olbia contro la capolista Meridiana: “Sono due partite difficili, il derby è sempre il derby mentre per Olbia parlano i risultati che stanno raccogliendo. Ma noi siamo in un buon momento e faremo il massimo per farlo durare il più a lungo possibile”. 09.12.2011 n° 46 26 Il 25enne Sergio Campana, di Campogalliano, è il nuovo campione d’Italia di Formula 3 incidenti, Sergio perde il campionato 2010. “Ho passato davvero un brutto periodo, la delusione è stata tanta – ripercorrendo quei momenti la sua voce si fa cupa – anche perché, paradossalmente, lo scorso campionato ho vinto più gare che nell’ultimo. Devi essere allenato anche a questo – conclude – quel che non ti distrugge forse non ti rende più forte, però ti può cambiare”. Ora che il sogno è divenuto realtà, sono tante le opportunità che si spalancano nel futuro di Sergio. Con un sogno nel sogno: arrivare, un giorno, in Formula 1. “Recentemente ho avuto la possibilità di guidare la mitica Ferrari F60, ed è stata un’esperienza indimenticabile. Sin da piccolo, andando a scuola in corriera, passavo davanti agli stabilimenti della Ferrari. E li guardavo come si guarda un luogo incantato”. Marcello Marchesini Il mio sogno? La Formula 1 L a nostra, si sa, è terra di motori. Oltre a Maranello, però, c’è un altro paese della Provincia di Modena che potrebbe presto divenire celebre per aver dato i natali a un astro nascente dell’automobilismo. Si tratta di Campogalliano, terra del 25enne Sergio Campana, campione d’Italia di Formula 3 nel 2011. Ed è proprio a Campogalliano che, domenica 16 ottobre, le campane hanno suonato a festa per annunciare a tutti gli abitanti che un loro concittadino si era appena aggiudicato, dopo la gara di Monza, l’ambito titolo. Sergio – Sergino per gli amici – è figlio d’arte: il padre Lauro è stato pilota di Formula Italia e Formula 3, oltre che di Go Kart. Ed è proprio su di un Kart che il piccolo Sergio sale per la prima volta a otto anni. “Ho amato il mondo dei motori sin da bambino, moto comprese. D’altronde anche mio nonno è un appassionato, e tra gli amici di famiglia c’è Riccardo Patrese”. Ma attenzione: chi pensa che la carriera Sergio la debba all’insistenza di un padre che ha voluto imporgli la propria passione, si sbaglia di grosso. “All’inizio i miei genitori hanno cercato di pormi un freno perché, dal momento che avevo anche una moto da cross, volevano mi divertissi, senza per forza entrare nell’agonismo. A me però piaceva essere il più veloce di tutti”, racconta sornione. Ora mamma e papà, che non si perdono una gara, sono i suoi primi tifosi. “Stanno male per me”, aggiunge. Il risultato nell’ultimo campionato è frutto di un impegno costante, un lavoro duro che questo SG La Patria Luppi e Mazzi vittoriosi nella Campestre S abato 26 novembre a Castelfranco Emilia si è svolta la 3° prova di Campestre valevole per il Campionato Provinciale di Modena. Le gare si sono svolte su un terreno in ottime condizioni e con giovane dal viso pulito ha portato avanti, negli anni, senza esitazione. “Affrontare una gara è molto faticoso, sia sul piano fisico che su quello mentale. Forse chi guarda dall’esterno non se ne rende conto fino in fondo, ma una vittoria la si prepara nell’inverno precedente, con test, prove, lenti miglioramenti. In più non è che d’estate si possa far baldoria, dato che praticamente ogni weekend da aprile a ottobre è dedicato al campionato, e devi in qualche modo isolarti per mantenere la concentrazione”. Dietro a un mestiere che molti giovani invidiano ci sta la serietà di chi è pronto a fare parecchie rinunce pur di raggiungere l’obiettivo. Anche perché non sempre le cose vanno per il meglio: dopo tante vittorie infatti, a causa di una serie di guasti meccanici e una temperatura ideale per la corsa. I ragazzi della S.G. La Patria si sono ben comportati nelle rispettive prove. In campo femminile Alice Biagioni è giunta 6^ nella Categoria Esordienti A (600 metri percorsi) mentre Giorgia Luppi ha conquistato una splendida vittoria nella Categoria Ragazze (1.200 metri). Tra gli uomini Diego Di Palma è arrivato 6° nella Categoria Esordienti C (600 metri) mentre nella Categoria Junior (5.200 metri) Giacomo Vascotto e Lorenzo Gambaiani hanno ottenuto rispettivamente un buon 2° e 3° posto. Nella Categoria Amatori B (5.200 metri) vittoria per Gianluca Mazzi e nella Categoria Amatori C (5.200 metri) 6° piazza per Carlo Gabbi. Tanti altri atleti carpigiani hanno portato punti importanti alla S.G. La Patria pur non piazzandosi nei primi posti, per quel che è stato un bel pomeriggio di sport! Ginnastica Artistica Bravo Andrea! S i è tenuta a Mestre la Gara Gam 3° livello, fase interregionale Nord/Est. Il ginnasta Andrea De Pietri (14 anni) ha conquistato il 5° posto in classifica comportandosi in modo straordinario con esercizi liberi di buon livello ai 6 attrezzi. Questo risultato lo qualifica per la Finale Nazionale che si terrà a Carate Brianza il 17 e 18 dicembre. La S.G.La Patria 1879 lo seguirà con interesse perché da tempo non viene ottenuto un tale risultato da un ginnasta nella Categoria Allievi 3°livello. Handball Biancorossi superlativi Handball - Ferrara: 36 - 23 P restazione superlativa dei biancorossi. Era la gara spartiacque della stagione e i ragazzi di Serafini hanno risposto con una difesa solida e imperniata su un monumentale Malavasi e con un attacco penetrante. I ferraresi scesi al Vallauri con il primato in classifica, si sono dovuti inchinare al predominio carpigiano. Carpi conquista una vittoria importantissima per il morale e per la classifica che vede oggi i ragazzi di Serafini rilanciarsi in campionato, ma occorre mantenenere la concentrazione e superare il mal di trasferta già da sabato prossimo con Emmeti Group Mestrino, stessi punti (12) dei carpigiani . La dirigenza biancorossa auspica poi che questa settimana possa finalmente concludersi positivamente il tesseramento di Tonj Pavic, una forza in più per continuare a scalare la classifica. 09.12.2011 n° 46 27 28 09.12.2011 n° 46