DISCIPLINARE - Provincia di Vicenza

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DISCIPLINARE - Provincia di Vicenza
COMUNE DI VICENZA
DIPARTIMENTO TUTELA E GESTIONE DEL TERRITORIO
Settore Lavori Pubblici e Manutenzioni
ALLEGATO B
SERVIZIO DI PROGETTAZIONE DEFINITIVA-ESECUTIVA, COMPRESE PRESTAZIONI
GEOLOGO, RILIEVO, RELAZIONI SPECIALISTICHE, COORDINAMENTO DELLA
SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE , DIREZIONE LAVORI, CONTABILITA' E
COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE DEI LAVORI DI
RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DELLE EX SERRE CUNICO DI PARCO QUERINI
- CIG 6957020A83
DISCIPLINARE TECNICO PRESTAZIONALE
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Premesso che:
L’ambito d’intervento s’individua all’interno del giardino storico di Parco Querini, in prossimità
dell’ingresso presente in Viale Rodolfi, nell’area nord orientale del centro storico della città di
Vicenza. Il sito risulta circoscritto nel settore settentrionale dell’originaria pertinenza del Convento
di Araceli, dove sussiste ancora l’antico muro di recinzione conventuale sul cui fronte interno sono
state edificate le serre ottocentesche. L’area risulta attualmente ricoperta da una folta vegetazione.
Il sito è sottoposto ai segg. Vincoli:
- vincolo paesaggistico ex L. 1497/1939 e smi (24/06/1953)
- vincolo beni culturali ex L.1089/1939 e smi (08/01/1953)
- vincolo beni culturali ex L.1089/1939 e smi (11/01/1989)
- sito sottoposto a tutela UNESCO – Centro Storico
- Vincolo del Centro Storico dal vigente P.I.
- vincolo PAI area a pericolosità idraulica P2
- vincolo idrogeologico R.D. 368/1904 – R.D. 523/1904
- vincolo elisuperficie e fascia di rispetto D.M. 01/02/2006 art. 15 P.I.
- vincolo sismico O.P.C.M. 3274/2003
L’area è classificata dal Piano degli Interventi vigente come ricadente all’interno dell’ambito A1 Centro Storico, con rischio idrogeologico P2 e marginalmente rientrante ad est nella fascia di
rispetto stradale di Viale Rodolfi.
I manufatti presenti sono individuati come bene culturale in generale ed edifici e contesti di valore
testimoniale in particolare.
Il superato Piano del Centro Storico denominato “Piano Coppa”, identifica le costruzioni come
“struttura storico monumentale del secolo XVIII”.
Le mappe catastali d’impianto, dei primi del 900’, alla sezione A Foglio II, individuano chiaramente
le costruzioni corrispondenti ai resti attuali delle serre ad eccezione della voliera realizzata
successivamente alla loro redazione.
Le Serre di Parco Querini si sviluppano verso sud, in aderenza al preesistente muro del Convento di
Araceli, con una serie di “stanze” articolate per funzioni.
Il loro sviluppo longitudinale complessivo è di 41 m. e la loro profondità media è di 5.50 m. circa.
Nell’angolo ad Ovest si trova il neogotico Belvedere, un piccolo vano rettangolare di dimensioni
pari a 3.50 m. di lunghezza per 2.50 m. di larghezza. La struttura denuncia internamente un’altezza
di 6.50 m. circa (4.60 m. circa fino all’estradosso della linea di falda della serra adiacente). E’
probabile la presenza al suo interno di un mezzanino.
A seguire si individuano la camera di trapiantazione con aderente forno e piccolo balconcino
lapideo sporgente.
Le sue dimensioni sono pari a 5.50 m di lunghezza per 4.30 m. di larghezza media.
Oltre la camera di trapiantazione si trovano la serra calda e la serra fredda, o aranciera, aventi uno
sviluppo longitudinale medio rispettivamente di 15.50 m. e di 19.00 m.
Compreso nel perimetro della serra calda si trova un piano interrato destinato a locale caldaia ed un
piano rialzato avente funzione di lettiera.
Prospiciente alla loro struttura, secondo uno schema parallelo, si dispongono due piani terrazzati
aventi una profondità media rispettivamente di 2 e di 3 m. ed a loro ortogonali, verso ovest, il
semenzaio, un manufatto promiscuo alla camera di trapiantazione, attualmente utilizzato come
voliera ed avente dimensioni di 9.50 m. di lunghezza per 3.80 m. di larghezza.
A nord ovest della struttura muraria conventuale ed ad essa appoggiato si trova un fabbricato
fatiscente ad impianto rettangolare, originariamente usato come torretta - deposito, avente lati
rispettivamente di 8.10 m. e 6.50 m., per un’altezza media di circa 8.00 m.
Il suolo su cui poggiano le strutture è di natura alluvionale a composizione sabbiosa, argillosa e
calcarea con un andamento del piano di campagna eterogeneo con notevoli dislivelli.
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La fabbrica delle serre si erige su un basamento in mattoni con copertina lapidea ed in passato
godeva di una parte aerea lignea con copertura in coppi.
A chiusura delle costruzioni, verso il tempietto, il Belvedere è caratterizzato da due aperture
neogotiche a finta bifora in cotto e pietra.
PROGETTO PRELIMINARE APPROVATO
Il progetto preliminare di rifunzionalizzazione delle serre è stato approvato con delibera della
Giunta comunale n. 70 in data 10.04.2013, e prevede l’eliminazione dei manufatti incongrui e, al
fine di una valorizzazione del parco e della sua fruibilità da parte dei cittadini, la realizzazione di
una struttura ricettiva per ristoro e servizi collaterali.
Il progetto di restauro conservativo è stato pensato procedendo al recupero filologico fondato sulla
conoscenza degli elementi desunta da indagini condotte nel 2002 e dal rilievo eseguito nel 1982,
che contiene lo schema degli elementi costruttivi originari. Viene proposta la ricomposizione di un
volume da utilizzarsi per le attività didattiche, mentre per gli spazi dell’aranciera e della serra calda
si prevede la copertura con un tetto in legno, secondo le caratteristiche riscontrate nelle indagini
esperite. Si propone di riproporre le chiusure verticali con gli antoni in legno e la copertura delle
restanti parti con strutture in ferro e vetro, secondo la tradizione costruttiva delle serre
ottocentesche. Si prevede anche il recupero delle mura storiche con la riqualificazione degli spazi
pubblici, il riordino dei percorsi con finalità didattiche e la valorizzazione delle mura e degli spazi
di pertinenza.
La nuova costruzione è stata prevista con elementi metallici e grandi vetrate, apribili nel periodo
estivo, tali da rendere piena trasparenza alle murature retrostanti che verranno restaurate e mai
interessate dal nuovo corpo edilizio.
Il progetto preliminare ha previsto un onere economico complessivo di € 1.100.000,00 (IVA
compresa) suddivisibile in stralci funzionali ed è composto dai seguenti elaborati:
- relazione tecnica
- elaborato grafico 01RG: rilievo geometrico planimetria generale
- elaborato grafico 02RG: rilievo geometrico pianta piano terra, piano primo
- elaborato grafico 03RG: rilievo geometrico pianta coperture
- elaborato grafico 04RG: rilievo geometrico prospetti, sezioni
- elaborato grafico 01PP: progetto planimetria generale
- elaborato grafico 02PP: progetto pianta piano terra, piano primo
- elaborato grafico 03PP: progetto pianta coperture
- elaborato grafico 04PP: progetto prospetti, sezioni
Tale intervento è stato sottoposto alla Soprintendenza che ha autorizzato l'intervento, con le seguenti
prescrizioni:
• preventivamente alla realizzazione siano forniti disegni di dettaglio dei serramenti delle
pareti vetrate (piante, prospetti e sezioni che illustrino compiutamente il sistema costruttivo
e gli spessori);
• il disegno delle partizioni delle vetrate si uniformi per partizioni, spessori e materiali a
quello delle vetrate preesistenti della serra ed abbia carattere di semplicità
• preventivamente alla realizzazione delle opere non contemplate esplicitamente nello
“stralcio A – Progetto definitivo di primo intervento” sia prodotto progetto definitivo con
ogni elemento utile e necessario per la realizzazione e completamento dell'opera.
Con determina PGN 39084 del 21.05.2013 è stato disposto di procedere con un primo stralcio
attuativo di € 50.000,00 complessivi, per i quali è stato approvato il progetto esecutivo e
contestualmente affidati i lavori.
Si tratta di un primo intervento, realizzato, previsto dal progetto preliminare, per l'eliminazione
della vegetazione infestante, degli elementi e materiali di deposito, recupero degli elementi lignei
per una successiva ricostruzione, pulizia dalle macerie e messa in sicurezza degli elementi.
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L'esecuzione è stata completata, trattandosi di intervento che rivestiva carattere di urgenza per
assicurare sicurezza delle strutture adibite ad uso pubblico e per la conservazione del patrimonio
pubblico. La spesa è stata complessivamente di € 50.000,00 comprensiva delle somme a
disposizione.
PROGETTO PARTECIPATO – 1 STRALCIO
Successivamente, nell’anno 2016 il Consiglio comunale di Vicenza ha approvato i criteri
sperimentali per la realizzazione del bilancio partecipativo, dando successivamente seguito, tramite
l’assessorato competente, alla presentazione ed all’analisi delle proposte progettuali, le quali hanno
successivamente portato alla fase della votazione svoltasi nel mese di luglio.
A seguito dei voti espressi dai cittadini, tra i progetti vincitori è risultato il progetto “Facciamo
rifiorire le serre! Il parco Querini come laboratorio di cura urbana”.
Preso atto di quanto emerso dalla consultazione popolare, è stato sviluppato il progetto definitivo di
un primo stralcio (sempre riferito al preliminare complessivo approvato con delibera della G.c. n.
70 del 2013) che ha individuato le opere ritenute prioritarie, da eseguirsi:
- ripristinare ed integrare gli accessi
- riqualificare l’originario trapiantatoio con i collegati terrazzamenti
Il progetto definitivo è stato approvato con delibera della Giunta comunale n. 266 del 07.12.2016,
per un importo complessivo di € 150.00,00 comprensivo delle somme a disposizione.
Sono previste la pulizia e la disinfestazione vegetale e biologica di tutto il sito, la messa in sicurezza
per i futuri fruitori delle parti preesistenti non oggetto d’intervento e le dotazioni impiantistiche di
base necessarie.
Il progetto prevede un percorso di avvicinamento alla serre parallelo ai muri di contenimento dei
terrazzamenti ed al muro conventuale su cui appoggiano le strutture. Da questo dipartono alle sue
estremità due accessi ortogonali alla sua direzione che immettono allo spazio delle serre vero e
proprio. E' previsto il consolidamento e integrazione dei muri dei terrazzamenti e realizzati ex novo
dove non se ne constata più l’esistenza, nel rispetto dei sedimi preesistenti, al fine di ricostituire la
fabbrica del letto caldo con funzione di semenzaio didattico. Il trapiantatoio ridotto a viene
sostituito da un nuovo manufatto insistente sul medesimo sedime con uso a trapiantatoio didattico.
Superato il trapiantatoio sul percorso “a trincea” di accesso alle serre viene costituito un “cammino”
didattico di osservazione delle vecchie strutture e di accesso al semenzaio rivitalizzato. Tale asse
distributivo chiude l’anello dei percorsi delle serre abbattendo le barriere architettoniche originate
dai dislivelli presenti. Lungo il “cammino” didattico, ai fini della sicurezza e di tutela delle strutture
non oggetto d’intervento, è costituito una divisorio architettonico amovibile in metallo ed idonei
ambiti protetti con parapetti in acciaio metallici a disegno aperto e semplice.
La Soprintendenza ha autorizzato l'intervento con le seguenti prescrizioni, che si ritengono
particolarmente rilevanti anche in riferimento all'elaborazione del progetto di recupero oggetto del
servizio in affidamento:
Tutti i muri esistenti dovranno essere conservati e consolidati, senza demolizioni, senza rettifiche
planimetriche e riducendo al minimo le integrazioni di ripristino e ricostruzione, per le quali si
dovranno adottare tutte le cautele nella scelta dei materiali e nella posa in opera degli stessi,
verificando in situ insieme con il funzionario incaricato da questo Ufficio;
- il trapiantatoio dovrà essere restaurato e consolidato nelle parti ancora esistenti utilizzando le
metodologie e le tecniche del restauro degli edifici ridotti allo stato di rudere, al fine di preservare
anche la consistenza materiale. Il progetto delle integrazioni, per la resa funzionale dell'ambiente,
dovrà essere ripensato in questa ottica e riproposto alle valutazioni di questo Ufficio;
- una volta definiti i pannelli metallici di protezione del percorso dovranno essere sottoposti alle
valutazioni di questo Ufficio;
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(...)
Riassumendo, il progetto complessivo di € 1.100.00,00 è stato realizzato per € 50.000,00 con il
primo intervento di messa in sicurezza, e pertanto il contributo richiesto è stato pari a €
1.050.000,00, corrispondente alla somma stabilita dal finanziamento del DPCM 6/12/2016; per tale
ammontare è stata stimata una somma complessiva pari a € 800.000,00 per le opere che
costituiscono la base di calcolo delle competenze.
ART. 1
OGGETTO DELL’INCARICO
L’Amministrazione Comunale di Vicenza intende affidare ai sensi dell’art. 36, comma 2, lett.b) del
D. Lgs. 50/2016 la progettazione definitiva-esecutiva, comprese le relazioni specialistiche,
coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, direzione lavori e contabilità,
coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione relativamente ai lavori di restauro delle serre di
parco Querini per un importo dei lavori a base d’appalto presunto pari a € 800.000,00, che
corrispondono ad un ammontare dlle competenze oggetto del servizio pari a € 177.400,00
(centosettantamilaquattrocento/00) oltre a oneri previndeziali e all’I.V.A.
Il progetto dovrà essere redatto sulla base del progetto preliminare approvato con deliberazione
della Giunta comunale n.70/28006 del 10.04.2013, e conformemente alle prescrizioni della
competente Soprintendenza.
A tale proposito si richiama quanto descritto ed elencato in premessa.
ART. 2
CONTENUTI E MODALITA’ DI ESPLETAMENTO DELL’INCARICO
Criteri per la progettazione
Le risultanze del preliminare hanno portato l'Amministrazione all'individuazione di alcuni criteri di
sintesi cui la progettazione deve rispondere. A tale proposito si richiama quanto descritto ed
elencato in premessa.
Il progettista è obbligato all’osservanza delle norme del decreto legislativo 50/2016, della Direttiva
89/106 sui materiali da costruzione nonché di altre norme di legge e di regolamento vigenti per
specifiche categorie di opere e del D.P.R. 207/2010 per la parte in vigore.
Dovranno essere rispettate anche le disposizioni legislative in materia di Criteri Ambientali Minimi.
PROGETTAZIONE DEFINITIVA-ESECUTIVA OPERE
Ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. 50/2016 e del Titolo II Capo I del Regolamento 207/10, la
progettazione dell’opera verrà articolata con le caratteristiche, le modalità, le finalità e le
prescrizioni della legge.
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Il DPCM 6/12/20016 che approva l'intervento in argomento stabilisce tempi strettissimi per lo
svolgimento delle attività ed in particolare per lo sviluppo e l'approvazione della progettazione
esecutiva. Per tale ragione l'obiettivo è la redazione della progettazione esecutiva, con una fase
intermedia che prevede l'elaborazione della progettazione definitiva solo per gli elaborati che
consentano l'acquisizione delle autorizzazioni e dei pareri, preliminarmente il parere della
Soprintendenza Belle arti e Paesaggio delle province di Verona, Rovigo e Vicenza.
Secondo quanto stabilito dall'art. 25 del Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50
(Verifica preventiva dell’interesse archeologico), va predisposta la documentazione da trasmettere
al Soprintendente territorialmente competente, ai fini archeologici, ivi compresi gli esiti delle
indagini geologiche e archeologiche preliminari, da eseguirsi da parte di soggetti in possesso di
diploma di laurea e specializzazione in archeologia o di dottorato di ricerca in archeologia da
condursi sotto la direzione della Soprintendenza archeologica territorialmente competente. Gli oneri
relativi non sono compresi nel servizio oggetto della presente convenzione e sono a carico della
stazione appaltante.
Il
progettista
dovrà
tuttavia
attivarsi
concordemente
al
Rup
per
la
raccolta
/elaborazione/trasmissione dei dati di sua competenza al Soprintendente unitariamente a quanto
sopra descritto.
La progettazione definitiva comprende anche l'elaborazione delle relazioni specialistiche con il
contributo del Geologo per le necessarie valutazioni degli aspetti geologici, e per gli aspetti
geotecnici e sismici.
La componente impiantistica va sviluppata per la parte della progettazione definitiva con le
Relazioni generali e tecniche, elaborati grafici, calcolo delle strutture e degli impianti, eventuali
relazioni sulla risoluzione delle interferenze e relazione sulla gestione materie, mentre la
progettazione esecutiva comprende tutti gli elaborati previsti.
Gli elaborati, le attività relative alla progettazione esecutiva sono quelli indicati nell'allegato
preventivo di parcella e comunque ogni altro documento idoneo per l'acquisizione dei pareri e
l’espletamento dell’appalto, secondo le indicazioni del Responsabile del Procedimento.
Gli elaborati progettuali dovranno essere presentati in numero necessario per l'acquisizione di pareri
e alla amministrazione comunale in triplice copia cartacea più un adeguato supporto informatico
contenente i files relativi agli archivi e ai disegni dei progetti in formato .DWG
o .DXF
(preferibilmente *.DWG), .TXT, .PDF firmati digitalmente.
Il progetto verrà sottoposto all’approvazione degli organi competenti. Qualora il progetto
presentasse delle carenze, l’Amministrazione dovrà richiedere l’integrazione al professionista
specificando i difetti e/o le incompletezze da sanare. Se il progetto, nonostante le integrazioni
prodotte, presentasse inattendibilità tecnica ed economica motivata dall’organo tecnico
dell’Amministrazione, al professionista non sarà dovuto alcun compenso.
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Il progettista è tenuto a fornire a prezzo di costo tutte le ulteriori riproduzioni degli elaborati
progettuali richieste dall’Amministrazione.
Il Rup provvederà alla programmazione, secondo l’andamento della progettazione, di successivi
incontri di verifica del progetto e coordinamento con la struttura comunale, al fine di facilitare il
recepimento di informazioni necessarie alla progettazione specifica.
L’amministrazione si riserva di impartire indirizzi e disposizioni nel corso dello svolgimento
dell’incarico. A tale scopo l’Amministrazione indica nell' arch.Raffaella Gianello, del Dipartimento
Tutela e Gestione del territorio, Settore Lavori Pubblici e Manutenzioni Responsabile unico del
procedimento, la persona a cui dovrà fare riferimento il professionista incaricato per tutte le
comunicazioni e consegne inerenti l’incarico in oggetto.
RELAZIONI
SPECIALISTICHE
FINALIZZATE
ALLA
PROGETTAZIONE
DELL'INTERVENTO. COMPETENZE DEL GEOLOGO
in applicazione della Linee guida ANAC - Delibera n. 973 del 14 settembre 2016 - Linee Guida n.
1, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti “Indirizzi generali
dei servizi attinenti
sull’affidamento
all’architettura e all’ingegneria” (Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Serie
Generale n. 228 del 29 settembre
2016) si instaura un rapporto diretto con il geologo la cui
presenza è prevista all’interno della più complessa struttura di progettazione, quale componente di
una associazione temporanea o associato di una associazione tra professionisti oppure quale
socio/amministratore/direttore tecnico di una società di professionisti o di ingegneria che detenga
con queste ultime un rapporto stabile di natura autonoma, subordinata o parasubordinata. Tanto
deriva dalla necessità di garantire la indispensabile presenza diretta del geologo in ogni livello della
progettazione e di prevenire quindi eventuali subappalti indiretti della relazione geologica, oltre che
dall'esigenza di rendere chiara la responsabilità che ricade in capo a tale progettista specialista.
In riferimento al progetto sono previste le competenze per lo studio geologico che comprende la
programmazione esecutiva delle indagini e assistenza alle indagini in sito, la redazione della
Relazione Geologica, lo studio geotecnico che comprende la programmazione esecutiva delle
indagini, l'assistenza alle indagini in sito, la relazione geotecnica e la relazione sismica da eseguirsi
secondo il D.M. 14/01/2008 che saranno sviluppate sulla base delle indagini geognostiche e prove
geotecniche da definire congiuntamente con i progettisti incaricati e che saranno fornite
dall'Amministrazione, con le valutazioni che sono richiesti per gli edifici strategici.
COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE
Secondo quanto previsto dall’art. 91 del D.Lgs. 9/04/2008 n. 81, il coordinatore per la progettazione
è tenuto a:
•
redigere il piano di sicurezza e coordinamento di cui all’art. 100, comma 1 del medesimo
decreto, i cui contenuti sono definiti all’allegato XV;
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•
predisporre un fascicolo adattato alle caratteristiche dell’opera i cui contenuti sono definiti
all’allegato XVI;
•
coordinare l’applicazione delle disposizioni relative agli obblighi del committente o del
responsabile dei lavori.
•
Fatta salva l'idoneità tecnico-professionale in relazione al piano operativo di sicurezza
redatto dal datore di lavoro dell'impresa esecutrice, la valutazione del rischio dovuto alla presenza
di ordigni bellici inesplosi rinvenibili durante le attività di scavo nei cantieri è eseguita dal
coordinatore per la progettazione. Quando il coordinatore per la progettazione intenda procedere
alla bonifica preventiva del sito nel quale è collocato il cantiere, il committente provvede a
incaricare un'impresa specializzata, in possesso dei requisiti di cui all'articolo 104, comma 4-bis.
L'attività di bonifica preventiva e sistematica è svolta sulla base di un parere vincolante dell'autorità
militare competente per territorio in merito alle specifiche regole tecniche da osservare in
considerazione della collocazione geografica e della tipologia dei terreni interessati, nonché
mediante misure di sorveglianza dei competenti organismi del Ministero della difesa, del Ministero
del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero della salute.
Il piano dovrà contenere le misure di prevenzione dei rischi risultanti dalla eventuale presenza
simultanea o successiva delle varie imprese ovvero dei lavoratori autonomi e redatto anche al fine
di prevedere, quando ciò risulti necessario, l’utilizzazione di impianti comuni quali infrastrutture,
mezzi logistici e di protezione collettiva. Il piano dovrà ottemperare ai contenuti minimi di cui
all’allegato XV - Contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili.
DIREZIONE LAVORI
Per la direzione, assistenza, misura, contabilità e liquidazione dei lavori il professionista incaricato
dovrà attenersi alle disposizioni di cui al Regolamento approvato con D.P.R. 207 del 5/10/2010 per
la parte in vigore per effetto dell'art. 216 comma 4 del D. Lgs. 50 del 18/04/2016, del D. Lgs.
50/2016 e assumere la speciale responsabilità e tutti gli obblighi stabiliti dal regolamento medesimo
nei riguardi del Direttore dei Lavori.
La contabilità dei lavori dovrà essere eseguita secondo quanto disposto dal DPR 207/10 per la parte
in vigore per effetto dell'art. 216 comma 4 del D. Lgs. 50 del 18/04/2016 e del D. Lgs. 50/2016.
Il direttore dei lavori è tenuto a presentare all’Amministrazione periodicamente relazioni sullo
sviluppo dei lavori, in rapporto alle spese e agli impegni autorizzati.
L’Amministrazione si riserva di impartire indirizzi e disposizioni nel corso dello svolgimento
dell'incarico. A tale scopo l’Amministrazione indica nell'ing.Diego Galiazzo, responsabile del
procedimento, la persona a cui la Direzione Lavori dovrà fare riferimento per tutte le comunicazioni
e consegne inerenti l'incarico in oggetto.
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COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE
Secondo quanto previsto dall’art. 92 del D.Lgs. 9/04/2008 n. 81, durante la realizzazione dell’opera
il coordinatore per l’esecuzione dei lavori è tenuto a:
•
verificare, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l’applicazione, da parte delle
imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel piano
di sicurezza e di coordinamento e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro;
•
verificare l’idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano
complementare di dettaglio del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’art. 100 del D. Lgs.
81/08, assicurandone la coerenza con quest’ultimo, adeguare il piano di sicurezza e di
coordinamento di cui all’art. 100 e il fascicolo di cui all’art. 91 comma 1 lett. b) del medesimo D.
Lgs. 81/08, in relazione all’evoluzione dei lavori e alle eventuali modifiche intervenute, valutando
le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, verificare che le
imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi piani operativi di sicurezza;
•
organizzare tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il
coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione;
•
verificare l’attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare
il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in
cantiere;
•
segnalare al Committente e al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle
imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni agli artt. 94, 95 e 96
del D. Lgs. 81/08 e alle prescrizioni del piano di cui all’art. 100 del medesimo D. Lgs. 81/08, e
propone la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal
cantiere, o la risoluzione del contratto. Nel caso in cui il committente o il responsabile dei lavori
non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornire idonea motivazione, il
coordinatore per l’esecuzione da comunicazione dell’inadempienza all’Azienda Unità Sanitaria
Locale e alla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competenti;
•
sospendere, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, le singole
lavorazioni sino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.
E’ previsto che tale prestazione venga effettuata durante la realizzazione dell’opera.
ART. 3
CONSEGNA-RITARDI-PENALI
La consegna di quanto previsto dall'art. 2 relativamente al progetto definitivo dovrà avvenire non
oltre 30 (trenta) giorni
dalla data di comunicazione
dell'Amministrazione.
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dell'affidamento da parte
Nel frattempo dovrà necessariamente dare corso alla progettazione esecutiva per tutti gli
approfondimenti necessari e per gli aspetti che possono essere sviluppati in attesa dell'acquisizione
dei pareri.
La consegna di quanto previsto dall'art. 2 relativamente al progetto esecutivo dovrà avvenire non
oltre 30 (trenta) giorni dalla data di comunicazione a procedere da parte dell'Amministrazione.
Il progettista è tenuto ad introdurre nel progetto, anche se già elaborato e presentato, tutte le
modifiche che siano ritenute necessarie, a giudizio insindacabile dell’Amministrazione, per il
rispetto delle norme stabilite dalle leggi vigenti al momento della presentazione del progetto senza
che ciò dia diritto a speciali o maggiori compensi.
Qualora invece le modifiche comportino cambiamenti nell’impostazione progettuale, determinate
da nuove o diverse esigenze, e/o da nuove normative emanate successivamente alla presentazione
del progetto ed autorizzate dall’Amministrazione Comunale, al progettista spettano le competenze
nella misura stabilita per le varianti in corso d’opera.
Qualora la presentazione del progetto venisse ritardata oltre il termine stabilito, salvo proroghe che
saranno concesse dall’Amministrazione per giustificati motivi, verrà applicata una penale
giornaliera del 1‰ del corrispettivo professionale; la penale è trattenuta sul saldo del compenso, nei
limiti del 10% dell'importo spettante per il compenso base.
Nel caso che il ritardo ecceda i giorni 30 (trenta) l’Amministrazione, senza obbligo di messa in
mora, ha la facoltà insindacabile di dichiararsi libera da ogni impegno verso il professionista
inadempiente, senza che quest’ultimo possa pretendere compensi o indennizzi di sorta, sia per
onorari che per rimborsi spese, con incameramento della cauzione definitiva.
ART. 4
ONORARIO
L’onorario complessivo a base di gara è pari a € 177.400,00 + INARCASSA 4% + I.V.A., calcolato
sulla base di criteri fissati dal D.M. Giustizia del 17 giugno 2016 come da tabella allegata.
Qualora l'importo delle opere progettate, stimate in € 800.000,00 a base d'asta per il calcolo delle
competenze variasse in diminuzione o in aumento si potrà procedere all'adeguamento dell'importo
dell'onorario con le stesse modalità di calcolo e con l'applicazione del medesimo sconto offerto in
sede di gara.
ART. 5
LIQUIDAZIONE DELLE COMPETENZE
Le competenze relative alla progettazione definitiva saranno corrisposte entro 30 giorni dalla
consegna degli elaborati previa verifica da parte del Rup e previa presentazione di fattura, che verrà
liquidata entro 30 giorni dalla presentazione previa verifica della regolarità contributiva.
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Le competenze relative alla progettazione esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di
progettazione saranno corrisposte entro 30 giorni dalla consegna degli elaborati previa verifica da
parte del Rup e previa presentazione di fattura, che verrà liquidata entro 30 giorni dalla
presentazione previa verifica della regolarità contributiva.
Le competenze relative alla direzione lavori e al coordinamento della sicurezza in fase di
esecuzione saranno corrisposte in base allo stato di avanzamento dei lavori; il saldo verrà
corrisposto dopo l'approvazione del collaudo (ovvero del certificato di regolare esecuzione), purché
lo stesso sia concluso nei termini previsti dal capitolato speciale d'appalto e salvo che il ritardo non
dipenda da fatto imputabile al professionista incaricato.
ART. 6
OBBLIGHI DEL PROFESSIONISTA
Il professionista assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3 della
legge 13/08/2010 n. 136 e successive modifiche, a pena di nullità del presente contratto, nonché si
impegna ad applicare la tracciabilità anche per gli eventuali contratti di subappalto/subcontratto.
Il professionista, ai fini della regolarità dei pagamenti, dovrà comunicare al Comune di Vicenza
entro 7 (sette) giorni dalla loro accensione o, nel caso di conti correnti già esistenti, dalla loro prima
utilizzazione in operazioni finanziarie relative ad una commessa pubblica, gli estremi identificativi
del conto corrente dedicato nonché le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare
su di esso. Provvederà, altresì, a comunicare ogni modifica relativa ai dati trasmessi.
Il professionista dovrà completare le fatture relative al presente affidamento con il codice
identificativo di gara (CIG 6957020A83), con l’indicazione del numero di conto corrente dedicato
ai pagamenti del presente affidamento e inviarle in modalità telematica al codice IPA del Settore
“Lavori Pubblici e Manutenzioni” (US0GP1).
Ai sensi dell’art. 3 comma 9 bis, della L. 136 del 13/08/2010 costituisce causa di risoluzione del
presente contratto il fatto che le relative transazioni siano eseguite senza avvalersi del bonifico
bancario o postale, ovvero degli altri strumenti di incasso o di pagamento idonei a consentire la
piena tracciabilità delle operazioni.
Ai sensi del combinato disposto dell’art. 2 comma 3 del D.P.R. n. 62/2013 “Regolamento recante
codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’art. 54 del decreto legislativo 30
marzo 2001 n. 165” e dell’art. 1 del Codice di comportamento del Comune di Vicenza, adottato con
deliberazione della Giunta Comunale n. 16 del 28 gennaio 2014, il professionista, e per suo tramite,
i suoi dipendenti e/o collaboratori a qualsiasi titolo si impegnano, pena la risoluzione del contratto,
al rispetto degli obblighi di condotta previsti dai sopraccitati codici, per quanto compatibili, codici
che – pur non venendo materialmente allegati al contratto - sono pubblicati e consultabili sul sito
internet
del
Comune
di
Vicenza
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http://www.comune.vicenza.it/file/100686-
codicecomportamento.pdf
e
http://www.comune.vicenza.it/file/88887-
regolamentocodicecomportamento.pdf".
E’ causa di risoluzione del contratto la violazione da parte del Professionista e dei suoi dipendenti
e/o collaboratori a qualsiasi titolo degli obblighi di comportamento di cui al codice di
comportamento dei dipendenti pubblici nazionale e di cui al Codice di comportamento del Comune
di Vicenza, per quanto compatibili.
Il Professionista si impegna a rispettare tutte le clausole pattizie di cui al Protocollo di legalità
sottoscritto dalla Regione Veneto con le Prefetture del Veneto in data 23/07/2014 ai fini della
prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei contratti
pubblici di lavoro, servizi e forniture approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 224 del
21/10/2014, consultabile sul sito della Giunta Regionale.
Il Professionista dichiara, inoltre, di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e
comunque di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti che hanno esercitato poteri autoritativi o
negoziali per conto del Comune di Vicenza nei confronti dell'impresa per il triennio successivo alla
cessazione del rapporto di lavoro e di essere consapevole che sarà disposta, altresì, l'esclusione dalle
procedure di affidamento nei confronti dei soggetti per i quali emerga la situazione di cui al punto
precedente in fase successiva alla aggiudicazione/affidamento o alla stipula del contratto.
ART.8
GARANZIE E COPERTURE ASSICURATIVE
L'aggiudicatario è tenuto, prima della stipula del contratto e comunque, prima dell'inizio del
servizio a presentare le seguenti garanzie:
1) polizza assicurativa per la copertura dei rischi di natura professionale ai sensi dell'art. 24, comma
4, del D.Lgs. 50/2016;
2) garanzia definitiva ai sensi dell'art.103 del D.Lgs. 50/2016
ART. 9
DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE
Tutte le controversie che potessero sorgere relativamente al conferimento dell’incarico e alla
liquidazione dei compensi previsti dal disciplinare e che non si fossero potuti definire in via
amministrativa saranno, nel termine di 30 gg, da quello in cui fu notificato il provvedimento
amministrativo, deferite al giudice competente del Tribunale di Vicenza.
ART. 10
DISPOSIZIONI FINALI
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Per quanto non esplicitamente previsto nel presente disciplinare si fa riferimento al D. Lgs. 50/2016
al DPR 207/10 per le parti in vigore per effetto dell'art. 217 comma 1 lett. u) del D. Lgs. 50 del
18/04/2016 e s.m.i.
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