Newsletter Speciale Africa

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Newsletter Speciale Africa
14 MAGGIO 2010
SPECIALE VOCI D'AFRICA 3
Benvenuti al nuovo numero speciale della newsletter di “LIBROMONDO”.
Lo speciale dal titolo “Voci d'Africa 3” è dedicato ai testi di autori africani pubblicati ultimamente in
Italia.
Ringraziamo le case editrici e le associazioni per la collaborazione e ricordiamo a chi volesse inviarci
pubblicazioni o altro materiale inerente al nostro Centro di documentazione, collaborare con noi,
segnalarci iniziative ed eventi o semplicemente richiedere informazioni di scrivere una mail a:
“LIBROMONDO” - Campus Universitario di Savona, Palazzina Branca, via Cadorna, 17100 Savona;
oppure inviare una mail a:
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Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo numero
della newsletter.
Il Centro è aperto al pubblico nei giorni di lunedì e mercoledì dalle 17 alle 19, martedì e giovedì dalle
9,30 alle 11,30.
Nell’orario suddetto è possibile contattare i volontari al numero di telefono: 019 263087.
Per informazioni è possibile visitare il sito:
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Si comunica che gli utenti iscritti a FACEBOOK possono visitare il sito “LIBROMONDO” categoria “Gruppi” e fare richiesta di iscrizione.
Il servizio in quanto strumento di scambio di notizie e/o di recensioni, non implica adesione alle opinioni ivi espresse,
purché siano inerenti agli obiettivi di “Libromondo”.
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1
LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI - LIBRI
IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE
Sefi Atta, Epoché, collana “Cauri”,2009, pp. 413, euro 18,00
“Il meglio deve ancora venire” narra, a partire dal
1971, di due amiche, Enitan e Sheri, in conflitto fin
dall'adolescenza fra la cultura patriarcale e il
desiderio di libertà, in una Nigeria che, dopo
l'indipendenza, è colpita da vari colpi di stato.
La cifra è la violenza maschile che in varie forme
marca una società in cui le donne «vengono più
apprezzate quanto più rinunciano al loro diritto di
protestare» e si ritrovano con un sovraccarico di
doveri, a volte anche autoimposti.
Enitan, turbata dalla fissazione mistica della madre,
è stretta poi nella morsa fra la carriera di avvocata,
le scelte politiche e il matrimonio con le sue regole
e i suoi ruoli prestabiliti, limitanti la donna al solo
servire la famiglia, mentre Sheri reagisce a uno
stupro con atteggiamenti provocatori di ribellione
alle norme sociali. Ma la loro amicizia resta salda
negli anni, nonostante i periodi di lontananza.
Enitan si sforza dapprima di rispettare le usanze
che la suocera, in quanto donna, le ricorda, ma alla
fine, dopo aver inutilmente discusso col marito che
l'accusa di aver «il difetto di pensare troppo», se ne
andrà in silenzio con la figlia appena nata e la
crescerà con l'aiuto dell'amica. Potrà così dedicarsi
all'attivismo politico per aiutare giornalisti e
intellettuali incarcerati come il padre, e per
difendere i diritti delle donne. Enitan sente la
responsabilità di dover rispondere al suo paese con
una «nuova vita» d'impegno, a favore della libertà di
parola.
I caratteri principali sono ben riusciti e i personaggi
di supporto, giornalisti d'assalto, suocere, mogli di
un matrimonio poligamo, segretarie con la lingua
tagliente, sempre correttamente tratteggiati.
La narrazione si snoda senza fretta e permette ai
personaggi di presentarsi a tutto tondo.
Giorgia Venturini - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
“LIBROMONDO” - Campus Universitario di Savona, Palazzina Branca, via Magliotto, 17100 Savona
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2
BESTIE SENZA PATRIA
Uzodinma Ideala, Einaudi, collana “Einaudi Stile Libero”, 2006, pp.130, euro 9,50
Africa nera: una zona in cui la situazione sociale di
tantissime persone è terribile. La povertà e le
malattie non sono le uniche fonti di malessere della
vita degli africani, in quanto in moltissime zone del
continente pesano terribili guerre.
Il protagonista è un giovane africano di nome Agu,
il quale, separato dalla sua famiglia, si ritrova a
dover combattere come guerrigliero per un paese
che nel libro non verrà mai nominato. La sua
infanzia verrà presto solcata da ferite profonde che
lo cambieranno per sempre. Agu si ritroverà infatti
a dover dire addio alla sua normale vita di
adolescente per iniziare ad uccidere, depredare,
torturare, saccheggiare e subire violenze di ogni
genere da parte dei suoi superiori. La sua esperienza
sotto le armi viene raccontata senza fronzoli,
mostrando quanto sia dura la vita di tutti quei
ragazzi che come lui ora stanno combattendo per
conflitti tribali.
La narrazione è nuda e cruda. Ogni evento di
violenza fatta (o ricevuta) viene raccontato con
freddezza, stupendo il lettore e coinvolgendolo nei
tragici eventi del libro.
L’unica difficoltà di questa lettura è la traduzione
adottata, cioè la tipica parlata africana italianizzata,
ove i verbi passano tutti all’infinito e gli oggetti più
complessi vengono descritti con metafore infantili.
Diviene impossibile leggere senza soffermarsi su
alcuni macchinosi giri di parole, perdendo un po’ di
un climax così intenso.
Riccardo Pennacchietti - studente Liceo Artistico “A. Martini” Savona
“LIBROMONDO” - Campus Universitario di Savona, Palazzina Branca, via Magliotto, 17100 Savona
tel. +39 019 263087 - email: [email protected]
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OLTRE BABILONIA
Igiaba Scego, Donzelli, collana “Mele”, 2008, pp. 459, euro 17,50
Il libro è la storia di tre generazioni di donne:
Zuhra, che è anche la narratrice e vive a Roma,
Mar, sua madre, che è somala, e Miranda, sua
nonna, argentina.
Le loro storie si fondono con la storia dei loro
paesi, dei loro costumi, delle loro usanze, dei loro
linguaggi.
Si aggiunge la storia di Elias, padre di Zuhra, e degli
amici, suoi e della madre: Howa, Bushra, La
Flaca...; i personaggi sono vivissimi, le loro storie
catturano il lettore che si trova immerso in un
vivace mondo multietnico.
Il filo conduttore del romanzo è un viaggio a
Tunisi, dove Mar ha avuto l'idea di trascinare la
figlia Zuhra per seguire un corso di arabo classico:
ma la scuola di arabo è solo un pretesto per
incontrarsi e raccontarsi, visto che in passato madre
e figlia non ne hanno avuto l'occasione, avendo
vissuto separate fin da quando Zuhra era piccola.
E allora Mar racconta alla figlia, incidendo su un
registratore, di sé, di suo padre, di sua nonna...
Tutte vite non facili, segnate da profondi dolori,
che spesso sono gli stessi del mondo circostante: il
dramma dei desaparecidos in Argentina, tra cui il
fratello di Miranda, la dittatura di Siad Barre in
Somalia.
Una lettura stimolante e avvincente, che ci può
aiutare a comprendere il mondo in cui viviamo e
vivremo, sempre più composto da etnie e culture
diverse, che devono imparare a convivere
pacificamente e ad arricchirsi a vicenda.
Valentina Segotta - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
“LIBROMONDO” - Campus Universitario di Savona, Palazzina Branca, via Magliotto, 17100 Savona
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LA SCELTA DI SAID
Storia di un kamikaze
Bouchaib Mhamka e Raffaele Masto, Sperling & Kupfer, collana “Diritti & rovesci”, 2008, pp. 246,
euro 16,50
La tragica storia sia apre quando Bouchaib, autore
nonché protagonista della storia, viene a
conoscenza di un fatto tragico: la morte di due
giovani kamikaze, integralisti islamici, che hanno
appena compiuto un attentato al consolato
americano, facendosi esplodere.
Mhamka è quindi invaso da una immensa tristezza,
venendo a sapere che uno dei due suicidi non è altri
che il suo migliore amico Saib. I giovani si erano
conosciuti quando, ancora molto piccoli, il loro
rapporto andava ben oltre l’amicizia, tanto che i due
si consideravano alla stregua di due fratelli.
Entrambi passarono periodi di grande frustrazione,
entrando poi in contatto con gruppi di islamisti
integralisti. Bauchaib assunse un ruolo di rilevanza
all’interno della comunità, ritrovando sicurezza
nella sua fede, ma allo stesso tempo, più tempo
passava con loro, più si rendeva conto di come
molti dei loro comportamenti sfociassero nel
fanatismo più estremo. Con il tempo, il
protagonista tenterà di allontanarsi dall’ambiente,
mentre Saib, entratovi in contatto qualche anno più
tardi, verrà fortemente influenzato dai suoi ideali di
intolleranze estrema, diventando un vero e proprio
invasato.
La storia, che ricalca quasi l’esperienza e ricordi di
Bouchaib, è ben scritta. Il lessico adottato è
estremamente accessibile e chiunque desideri
leggerlo non troverà la minima difficoltà nel
comprenderne i passaggi. Il che è encomiabile, in
quanto l’autore non solo è riuscito a raccontare con
chiarezza quale sia l’attuale situazione islamica, ma
lo ha fatto con una semplicità che ha
dell’incredibile. Da non dimenticare anche le
quattro pagine centrali del libro in materiale
plastificato, che interrompono la storia per
mostrare alcune immagini dei personaggi nonché i
luoghi delle ambientazioni della storia (tra cui
Casablanca e lo stesso Bouchaib). Un libro
consigliato caldamente.
Riccardo Pennacchietti - studente Liceo Artistico “A. Martini” Savona
“LIBROMONDO” - Campus Universitario di Savona, Palazzina Branca, via Magliotto, 17100 Savona
tel. +39 019 263087 - email: [email protected]
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LA PIANTAGIONE
Calixthe Beyala, Epoché, collana “Cauri”,2008, pp. 397, euro 16,50
Calixthe Beyala è autrice di numerosi romanzi di
successo tra cui “Gli onori perduti”, “Come
cucinarsi il marito all’africana”, “A bruciarmi è stato
il sole” e “Gli alberi ne parlano ancora”.
In questo romanzo, tratta i problemi che deve
affrontare il popolo dello Zimbabwe stravolto da
un dittatore. La protagonista è Blues, un’abile
donna figlia di un proprietario terriero, che verrà
anche lui sottomesso dalle rigidissime regole di quel
tiranno. Ma lei saprà riportare alla luce i diritti di
diverse persone e delle loro terre tanto amate, in un
legame puro e intenso. Il romanzo è pieno di
sorprese e di concetti descritti così bene nei
particolari che ci fanno credere di essere proprio là,
nelle piantagioni dei latifondisti bianchi, discendenti
dei coloni fondatori dell’ex Rhodesia. Piacerà a chi
è appassionato di letture romantiche, anche
folgoranti ed ironiche.
Elena Mantello - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
LA SCHIAVITÙ SPIEGATA AI NOSTRI FIGLI
Joseph N'Diaye, Epoché, collana “Cauri”,2008, pp. 104, euro 10,00
Il testo tratta del dolore degli africani che, per più
di tre secoli, furono catturati in Africa e venduti
nelle Americhe per essere sfruttati dai compratori.
L'autore descrive molto bene tutti i particolari di
quando gli uomini, le donne e i bambini venivano
divisi e stipati nelle parti più misere dalla nave con
cui li trasportavano. Narra la malnutrizione,
l'uccisione di alcuni che si ribellavano a tutto ciò
mentre venivano portati nelle Americhe per
lavorare duramente nelle piantagioni di cotone,
caffè, tabacco e altre ancora. Una schiavitù così
crudele negava a loro di essere esseri umani come
tutti, infatti venivano trattati come vero e proprio
bestiame, senza limiti. Joseph N' Diaye, che
mantiene e conserva la Casa degli schiavi in Gorèe,
è diventato il simbolo di questa tragedia che
racconta con animo umano a un gruppo di giovani
ragazzi. Così questo crimine avvenuto nei confronti
dei “negri”, non viene dimenticato ma ricordato di
generazione in generazione. Questa storia,
soprattutto, ci fa capire che non si deve mai
smettere di lottare per la libertà di chiunque, che
abbia la pelle bianca o nera.
Alice Tataru - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
“LIBROMONDO” - Campus Universitario di Savona, Palazzina Branca, via Magliotto, 17100 Savona
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IO, LAMINARIA…
Aimé Césarie, Bulzoni, collana “Dal mondo intero...”, 1995, pp. 182, euro 12,39
Le negritude furono definite dal grande poeta JeanPaul Sartre come la negazione della negazione
dell’uomo nero. Trattasi infatti di un movimento
letterario avviato dal letterario africano Léopold
Sédar Senghor, il quale si proponeva di affrancare il
popolo nero dal complesso di inferiorità imposto
dai
colonizzatori
francesi
attraverso
la
rivendicazione dei propri valori.
Aimé Fernand David Césaire è uno scrittore
surrealista che racconta della sorte e le lotte degli
schiavi dei territori colonizzati dalla Francia. Molte
delle sue opere sono state considerate alla stregua
di manifesti di rivolta, in quanto rivendicano il
bisogno di rivoluzionare la situazione del
continente africano. Nel caso però del libro preso
in esame, il concetto di libertà è espresso più
nell’incredibile varietà di situazioni che i suoi poemi
riescono a creare, piuttosto che sul tema umanista.
“Io, Laminaria…”, infatti, è una raccolta di poesie
(con ritmica variabile, senza rime) riguardanti una
vasta gamma di argomenti che l’autore
approfondisce e confida al lettore.
La traduzione rispetta fedelmente le opere originali
(che vengono presentate sia in francese che nella
nostra lingua) con l’aggiunta di qualche annotazione
per sanare dubbi su nomi e riferimenti alle
tradizioni africane. Questi appunti, però,
scarseggiano e capiterà magari di trovarsi in
difficoltà, anche perché i testi delle poesie sono
qualche volta assai intricati, avvicinandosi agli
Haiku della tradizione letteraria giapponese.
Il libro in questione è, però, senz’altro di grande
valore e interesse, anche se per un pubblico in
grado di apprezzarne le sottili sfumature e il
significato delle composizioni. Un numero di
annotazioni maggiore e una breve parafrasi per
ogni lirica avrebbe reso l’opera aperta ad un
maggior numero di fruitori.
Riccardo Pennacchietti - studente Liceo Artistico “A. Martini” Savona
“LIBROMONDO” - Campus Universitario di Savona, Palazzina Branca, via Magliotto, 17100 Savona
tel. +39 019 263087 - email: [email protected]
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LA LUNA CHE MI SEGUIVA
Aminata Fofana, Einaudi, collana “Einaudi Stile Libero big”, 2006, pp. 256, euro 15,00
La storia si ambienta in un villaggio africano e la
protagonista è una ragazzina di 7- 8 anni, Saduwa,
nipote dello sciamano del villaggio.Saduwa eredita i
poteri dal nonno, nonostante la disapprovazione e
l’invidia di molti abitanti del luogo. Così la
ragazzina progressivamente si appropria della
magia, che la trascinerà in una serie di viaggi, fisici e
metaforici, con lo scopo di difendere il suo popolo
dalle minacce continue della magia nera.
Nonostante una serie di disavventure, la bambina,
grazie agli insegnamenti dello sciamano, riesce
sempre a raggiungere gli obiettivi prefissati, anche
quando sarà costretta a lasciare il mondo che
conosceva per essere accompagnata verso quello
nuovo.Il testo è molto bello perché la storia si
svolge per intero in Africa, un luogo meraviglioso.
Il racconto è pieno di magia e di natura; rappresenta
la vita di una ragazzina con dei valori importanti,
come l’affetto per il proprio nonno ed è molto
intrigante e coinvolgente.
Michela Recagno - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
CERIMONIALE
Rachid Boudjedra, Epoché, collana “Cauri”, 2008, pp. 144, euro 10,00
ll libro racconta cinque anni (1995 – 2000) della vita
di Sarah, comandante di polizia antiterrorismo ad
Algeri. La giovane poliziotta si lascia
profondamente coinvolgere a livello emotivo dagli
efferati omicidi compiuti dai terroristi, in particolare
dall’undicenne Sarah. La sua ricerca dei colpevoli
sembra spinta dalla voglia di vendetta, desiderio
continuamente alimentato dalle foto dei corpi
martoriati appese in ufficio e dai macabri resti che
si conserva in casa. Il personaggio principale
sembra convinto di poter anche abusare dei propri
poteri pur di raggiungere lo scopo, ma forse
proprio questo la rende più umana e credibile.
Ma non è solo una storia di vittime innocenti perché veniamo man mano a scoprire la vita e i problemi
di Sarah e del suo compagno Salim, entrambi accomunati da una famiglia disgregata, con un padre
traditore che ha accusato la moglie di tradimento per poter essere libero.
Lo stile del libro è particolare perché lo scrittore usa frasi molto brevi (a volte di pochissime parole) e
spesso ripete gli stessi concetti, in modo ossessivo. Ma forse è proprio per questo che il lettore riesce a
immedesimarsi nella lettura e a capire l’autore che è algerino, rappresentante a Madrid del Fronte di
liberazione nazionale algerino durante gli anni della lotta al colonialismo. Proprio a causa della sua
opposizione agli integralisti islamici, egli è stato costretto ad abbandonare l’Algeria per diversi anni.
Francesca Consolide - studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
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8
LE FONTI DEL SACRO NELL'ARTE AFRICANA
Clémentine Faïk-Nzuji, CSAM, 2006, pp. 72, euro 35,00
L’autrice, nata a Tshofa (Repubblica Democratica
del Congo), è dottore in Lettere e Scienze umane,
insegnante di linguistica, letteratura orale e cultura
africana all’Università Cattolica di Louvain (Belgio)
e fondatrice del Centro Internazionale di Lingue,
Letteratura e Tradizioni Africane, che lei stessa
dirige. E’ una persona di immensa cultura,
insomma, che ha dedicato la vita allo studio delle
usanze e dei segreti del suo popolo. Lavoro
tutt’altro che facile, considerando che alcune zone
dell’Africa sono tuttora avvolte nel mistero più
fitto.
Il lavoro di Clémentine Faïk-Nzuji apre una breccia,
una fessura, nei segreti del “Continente Nero”;
segreti che da sempre affascinano i popoli europei e
non solo. Il testo, con un carattere estremamente
scientifico e chiaro, tratta i principali temi del Sacro
in Africa: i luoghi di manifestazione dell’arte sacra,
gli esseri di collegamento e i simboli del sacro.
Assolutamente interessante è la parte trattante gli
esseri spirituali: Mani ancestrali, Spiriti itineranti,
Geni dei luoghi, Fantasmi e Spiriti erranti.
É curioso notare come molte di queste creature si
possano riscontrare nei miti europei. Il libro, che si
potrebbe definire un trattato, è efficacemente
alleggerito dall’inserimento di foto (di reperti del
Museo d’arte Cinese ed Etnografico dei Missionari
Saveriani di Parma ed etnografiche di proprietà
dell’ambasciata della Repubblica Democratica del
Congo in Belgio) e preghiere ataviche.
A parte, vi sono poi 30 schede didattiche con
grandi illustrazioni di maschere, sgabelli, bastoni e
vari oggetti che approfondiscono le spiegazioni in
modo molto efficace.
Asia Gandoglia- studentessa Liceo Artistico “A. Martini” Savona
“LIBROMONDO” - Campus Universitario di Savona, Palazzina Branca, via Magliotto, 17100 Savona
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9
NOTIZIE LOCALI IN BREVE
“Ballando per l'Africa”
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“L'Altra Via”
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“La festa della scuola di alfabetizzazione”
Sabato 29 maggio presso la parrocchia di san Paolo in Savona, dalle ore 15 alle ore 17.30 circa, si
svolgerà una festa aperta a tutti con la partecipazione degli studenti della scuola di alfabetizzazione
(gestita dalla Migrantes diocesana) e di gruppi di varie nazionalità. Il programma prevede una
rappresentazione teatrale da parte della scuola dal titolo Centocinquanta la gallina canta. È il titolo di
un'opera scritta nel 1924 da Achille Campanile. L'opera, in un atto unico, riprende nel titolo una assai
nota filastrocca per bambini. Si tratta di uno dei lavori più famosi e più eseguiti del suo autore. A
seguire degustazione di piatti tipici, suoni, musica e poesie. Sono aperte le iscrizioni per i corsi estivi di
italiano presso la Casa della mondialità il lunedì, mercoledì e venerdì con orario 9-12 e 15-17. I corsi
saranno di 32 ore ciascuno ed inizieranno lunedì 7 giugno.
Intanto, lunedì 17 maggio alle ore 21 presso la Casa della mondialità, si svolgerà il quarto incontro del
percorso formativo “Volontari allo specchio” per coloro che da pochi mesi hanno iniziato a fare
servizio come volontari. Per eventuali informazioni chiamare in Caritas.
“Music For Peace – richiesta di collaborazione”
Zena Zuena è alle porte! Ti chiediamo di divulgare il più possibile la notizia, la partecipazione di tutti è
importantissima ai fini della raccolta di generi di prima necessità. Invita amici, parenti, conoscenti;
inoltra questa mail ai tuoi contatti. Aiutateci ad Aiutare! Aspettiamo la cittadinanza ligure dal 4 al 13
giugno dalle 14:00 alle 2:00 presso la Sala Chiamata del Porto del di Genova.
La tua collaborazione adesso più che mai è di fondamentale importanza, partecipa anche tu e porta
almeno uno dei materiali oggetto della lista c/o il nuovo magazzino:
riso-farina-zucchero-sale-legumi-pelati-tonno e carne in scatola-biscotti-miele
quaderni-penne-matite-gomme-temperini
dentifrici-spazzolini-saponette-detersivi-saponi per bucato
antinfiammatori-antidolorifici-antibiotici-medicamenti-attrezzature mediche
Ti aspettiamo in Via Balleydier – area elicoidale zona San Benigno – Genova Sampierdarena
Inoltre il Ministro Saharawi dell’educazione ha richiesto, per ultimare il progetto scuole, 300 pc e 6
macchine (panda o punto o simili) o pulmini tipo scuolabus.
“Serata col missionario don Renato Rosso”
Don Renato Rosso, sacerdote missionario impegnato da anni con le tribù nomadi del Bangladesh,
sarà l’ospite della serata benefica organizzata dal circolo culturale “Dialogos” mercoledì 2 giugno
presso il Seminario vescovile. Don Rosso, alle ore 19, presenterà il suo apostolato con i nomadi Jajabor per aumentare le scuole mobili e semi-sedentarie in Bangladesh. Seguirà, alle 20, la cena a
buffet con prodotti delle Langhe e, alle 21,30, la tombolata benefica (il cui esito sarà comunicato al
termine dal presidente del circolo don Claudio Doglio). Parteciperà alla serata il vescovo.
“Il sacerdote piemontese – commentano i promotori – vive il suo ministero non richiamando a sé gli
zingari Jajabor, ma recandosi egli stesso dove vivono e rischiando insieme a loro l’insicurezza e l’incertezza economica. Solo così don Renato si sente stimato, amato e pienamente realizzato nell’apostolato,
parlando di amore, misericordia e perdono”. Per partecipare alla cena-buffet occorre versare un contributo di venti euro al momento della prenotazione (obbligatoria). Le adesioni si ricevono presso il Seminario, il martedì dalle 10 alle 12 e il mercoledì e venerdì dalle 16 alle 18 (telefono 019.853715).
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“ADIVASI. India sconosciuta”
Castello D'Albertis Museo delle Culture del Mondo
è lieto di invitarvi alla mostra
"ADIVASI. India sconosciuta"
dal 20 Marzo al 23 Maggio 2010
Sezione 1:
CASTELLO D'ALBERTIS - MUSEO DELLE CULTURE DEL MONDO (Corso Dogali 18 - Genova)
sculture in bronzo, terracotta, ottone, legno, strumenti musicali, maschere, gioielli, lampade votive,
armi, carri, oggetti, fotografie, testi
orario: da martedi a venerdi dalle ore 10 alle ore 18 - sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 19 - lunedi chiuso
Sezione 2:
MUSEI DI STRADA NUOVA - PALAZZO BIANCO (Via Garibaldi 11 - Genova)
abiti tradizionali, tessuti, ornamenti, gioielli, decorazioni corporali, copricapo, telai, arcolai,
armi, pannelli decorativi, oggetti, fotografie, testi
orario: da martedi a venerdi dalle ore 9 alle ore 19 - sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 19 - lunedi
chiuso
Attraverso opere, oggetti, testi e fotografie uno dei capitoli meno noti della storia dell’India, il mondo
degli ADIVASI, gli “abitatori originari” del subcontinente, circa 250 popoli indigeni riconosciuti nella
Costituzione come “tribali”, distribuiti in quasi tutti gli stati indiani. In mostra sculture in bronzo,
terracotta, ottone, legno dalle diverse funzioni, strumenti musicali, abiti tradizionali rappresentativi di
etnie diverse, tessuti, telai, copricapi, ornamenti e monili, maschere cerimoniali, pannelli decorativi che
evocano contenuti magico-religiosi, oggetti di uso quotidiano, lampade votive, armi, carri dei nomadi
del deserto, cesti ornamentali, dalle collezioni Tirelli - Ceolin, in collaborazione con Obiettivo sul
Mondo. In un gioco continuo di rimandi simbolici e quotidianeità, prendono forma le diverse
tradizioni, i racconti, i rituali, di un’India sconosciuta. Data la grande quantità delle opere e degli oggetti
presentati, la Mostra è divisa in 2 sezioni, dislocate in altrettante sedi espositive.
Nell'ambito del programma: “INDIA A GENOVA”
Programma di eventi: Mostre, Concerti, Spettacoli, Film, Documentari, Conferenze, Seminari, Stage,
Programmi di Ricerca ( DAL 6 MARZO AL 30 MAGGIO 2010 )
− Serie di Mostre allestite nelle sedi di Palazzo Ducale, Castello D’Albertis - Museo delle Culture
del Mondo, Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco in Genova, dedicate alle arti tradizionali
dell’India classica e dell’India meno conosciuta.
− - Conferenze, seminari di approfondimento, proiezioni, programmi di ricerca, stage e laboratori
dedicati a temi di estetica, storia, filosofia, economia, scienza, all’arte, all’iconografia, ai simboli,
alle tradizioni popolari dell’India classica, moderna e contemporanea.
− Rassegna cinematografica e proiezioni di Film Documentari, opera di grandi maestri della
tradizione classica, moderni e contemporanei, da Goutam Ghose a Satyajit Ray, da Louis Malle
a Arnaud Desjardin.
− - Spettacoli e Concerti dedicati alle arti classiche tradizionali indiane, con una sezione speciale
dedicata a Peter Brook ed una alla grande epica del Ramayana.
− Programmi di ricerca e seminari di approfondimento destinati a differenti livelli a ricercatori,
operatori di settore, studenti, insegnanti ed operatori culturali.
− Percorsi formativi e laboratori attivati per operatori culturali e/o per le scuole.
“LIBROMONDO” - Campus Universitario di Savona, Palazzina Branca, via Magliotto, 17100 Savona
tel. +39 019 263087 - email: [email protected]
www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm
13
A cura del CELSO Istituto di Studi Orientali - Dipartimento Studi Asiatici
info e programma generale su:
www.celso.org/india
info e programma della settimana su:
www.celso.org - alla pagina: news
Castello D’Albertis
Museo delle Culture del Mondo
Museo delle Musiche dei Popoli
C.so Dogali 18, 16134 Genova
Tel. 0102723820/0102723464
www.castellodalbertis.museidigenova.it
[email protected]
Orario:
ottobre-marzo: martedì-venerdì 10.00-17.00; sabato e domenica 10.00-18.00
aprile-settembre: martedì-venerdì 10.00-18.00; sabato e domenica 10.00-19.00; lunedì chiuso
“LIBROMONDO” - Campus Universitario di Savona, Palazzina Branca, via Magliotto, 17100 Savona
tel. +39 019 263087 - email: [email protected]
www.provincia.savona.it/attivita/cooperazione/libromondo.htm
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