Un articolo richiesto - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

Transcript

Un articolo richiesto - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
2
Primo Piano
Primo Piano
Scuole
e crocifissi:
si scatena
il dibattito
L’
15 novembre 2009
CHI HA PAURA DI U
La sentenza della Corte europea che impone di togliere
ultima cosa di cui ha bisogno il nostro Paese in
questo momento è uno
scontro sulla presenza del crocifisso nelle scuole, che rinfocolerebbe la contrapposizione
sulla laicità dello stato e distoglierebbe da tanti altri problemi urgenti. E l’ultima cosa di
cui ha bisogno la Chiesa del nostro Paese è la confusione tra le
giuste ragioni per respingere la
sentenza della Corte europea e
il tentativo di tirare la Chiesa
dalla propria parte politica mostrando indignazione contro la
sentenza.
Tuttavia la sentenza c’è e non si
può ignorare, e non si può non
esprimere a nostra volta un
giudizio su di essa. Anche perché è espressa da un organismo, la Corte europea dei diritti umani, la cui natura e il potere non sono del tutto chiari.
Non è infatti un organo del
Consiglio europeo, istituzione
dell’Unione europea, ma del
Consiglio d’Europa che non fa
parte dell’Unione e il cui nome
induce a fare una gran confusione. Molti esperti esprimono
dubbi sul valore di una sentenza del genere o lo negano del
tutto.
Lasciamo, per ora, da parte la
questione della validità ed efficacia della sentenza e ragioniamo nel modo più pacato
possibile sulla questione che ha
sollevato.
Per un credente cristiano il crocifisso rappresenta l’atto estremo di amore di Gesù, il Figlio
di Dio fatto uomo, che si è lasciato uccidere dalla cattiveria
umana per liberare noi uomini
e donne dal dominio del male
e ci ha offerto la possibilità di
riconciliarci con Dio e partecipare alla sua vita eterna. Rappresenta il nucleo centrale della nostra fede. Non si è cristiani se non si crede in questo fatto accaduto nella nostra storia
e se non si decide di cambiare
la vita conformandola a quella
di Gesù che è rimasto fedele a
ciò che ha insegnato fino alla
morte. Noi credenti desideriamo avere questo segno sempre
davanti agli occhi per ricordarci chi siamo e come dobbiamo
vivere. Ci dispiace sommamente che sia tolto dalle scuole e da altri luoghi pubblici, ma
se questo serve per una convivenza più pacifica e fraterna, in
questa nostra società che ha
perso in gran parte questa fede e nella quale c’è ormai la presenza di altre religioni, non facciamo guerre per impedire la
sua rimozione. Questo corrisponde a quel tipo di rapporti
tra persone che lui, il Crocifisso, ha praticato e per i quali è
morto. Anzi, egli ha anche indicato come una via utile per
evitare confusioni e contrasti
la distinzione tra il piano religioso e quello politico.
Tuttavia è da considerare bene
se veramente togliere il crocifisso serve a migliorare la nostra vita sociale. Molti, penso
la maggioranza, contando gli
interventi sulla stampa e in televisione, compresi atei e agnostici, sono convinti che nella lunga storia dell’Europa questo segno abbia espresso un insieme di idee secondo le quali
è stata plasmata la convivenza
dei popoli del continente, idee
che sono rimaste anche prescindendo dalla radice religiosa da cui sono nate. Sono idee
universali sulle quali si tenta di
far convergere tutta l’umanità
al di là delle varie religioni. Da
noi, nella concretezza della nostra cultura e storia, tali idee
sono legate a questo simbolo e
quindi sembra opportuno
mantenerlo, senza per questo
mettere in pericolo la giusta distinzione tra sfera religiosa e
politica.
D’altra parte domandiamoci: è
ragionevole una neutralità assoluta delle istituzioni democratiche rispetto ad ogni senti-
lcuni amministratori coA
munali hanno reagito alla sentenza della Corte di
Strasburgo con varie iniziative talvolta originali e/o provocatorie.
A Oderzo il capogruppo del
Pdl Paolo Ferri ha chiesto al
sindaco di predisporre una
mozione in cui si rigetti la sentenza. A Conegliano analoga
mozione è stata annunciata
dalla Lega. La giunta di Revine Lago ha messo a bilancio una somma per l’acquisto dei
crocifissi non solo da porre
nei luoghi pubblici ma anche
da regalare ai neodiciottenni.
(Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730)
Direttore responsabile
GIAMPIERO MORET
Redazione e amministrazione
Via Stella, 8 - Vittorio Veneto
A Tarzo il sindaco ha tolto,
per protesta, la bandiera europea dal municipio. Infine a
Pieve di Soligo il vicesindaco
Calissoni ha promosso una
raccolta di firme contro la
sentenza.
Stampa: C.S.Editoriale Grisignano (Vi)
“I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono
utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e
non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.”
[email protected] - www.lazione.it
rimozione turberebbe molte
più persone e convincere, invece, del suo valore umano chi
è turbato per la sua presenza.
Un’altra chiarificazione è urgente e questa riguarda noi credenti e la Chiesa di cui facciamo parte. Dobbiamo essere estremamente vigili che la reazione contro la sentenza della
Corte di Strasburgo non diventi
per qualcuno strumento di lotta politica. È già successo nel
passato che il crocifisso fosse
impugnato come una spada.
Sarebbe la profanazione più
grave, molto più che toglierlo
dalle pareti della scuola. Da segno di non violenza assoluta
diventerebbe segno di violenza.
Da segno di fratellanza, segno
di divisione. Può diventarlo
quando la fede è vissuta con intransigenza e intolleranza contro chi non la condivide. Può
diventarlo quando la fede non
è per niente vissuta con convinzione e non è trasformata in
conversione di vita, ma è usata
solamente contro altri. Può diventarlo quando la difesa del
crocifisso serve solamente per
accaparrarsi l’appoggio influente della Chiesa. Queste
ambiguità sono più deleterie
per la vita cristiana degli attacchi violenti ed espliciti contro
la fede. Gesù, il Crocifisso, li ha
sempre smascherati con le sue
implacabili denunce nei confronti dei “sepolcri imbiancati”, che sono stati poi quelli che
lo hanno messo in croce.
Giampiero Moret
AL NEGOZIO DI ARTICOLI RELIGIOSI DI VITTORIO
LE IDEE DEI SINDACI
Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
mento religioso? È realistico separare in maniera così radicale le istituzioni politiche dal vissuto concreto di una società animata da sentimenti e pratiche religiose? Non è forse un
impoverimento sia della vita
sociale sia della politica? Non è
forse una di quelle “pulizie” per
ottenere una “purezza” che
scarnifica la realtà e si dimostra alla fine disumana? Sono
domande sulle quali è bene riflettere. Nella riflessione mettiamo pure anche tutte le
deformazioni che questo segno
ha subito lungo la storia. Ricordiamo pure la croce dei crociati e altri suoi usi violenti. E
poi, messo tutto in conto, vediamo se non sia più opportuno lasciare questo segno la cui
ABBONAMENTI 2010:
"L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge
7 agosto 1990, 250".
Annuale (50 numeri) euro 43
Semestrale euro 25 - Sostenitore e. 80
Per l’estero chiedere in amministrazione.
Questo settimanale è iscritto alla FISC
Federazione Italiana Settimanali Cattolici
Conto corrente postale n. 130310
ed associato all’USPI Unione
Stampa Periodica Italiana
Socio del CONSIS
CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI
SOC. COOP. a r.l. - ROMA
Chiuso in redazione
il 11.11.2009 alle ore 16.05
Un articolo richiesto
da muro e le piccoIglilecrocifissi
croci da catenina sono tra
articoli più richiesti del nuo-
vo negozio di articoli religiosi
“San Tiziano” di via Lioni (a
cento metri dalla Curia).
Dall’apertura, avvenuta lo scorso 23 settembre, sono un centinaio i crocifissi da muro venduti. A richiederli – spiegano le
commesse – sia
sacerdoti che laici.
Molti li acquistano
per regalarli a giovani sposi, qualcuno per il proprio esercizio commerciale, qualcun altro come dono per
un anniversario di
matrimonio (per
le nozze d’argento,
ad esempio, viene
regalato un croci-
fisso d’argento). I costi sono i
più vari: si va da 2 a centinaia di
euro. I più richiesti sono quelli
in vetro.
Vanno bene anche le vendite
delle crocette da mettere nelle
catenine, in particolare quelle
in argento e in argento dorato,
mentre è passata la moda dei
“tau”. FC
L’interno del negozio
Primo Piano
15 novembre 2009
3
UN UOMO IN CROCE?
i crocifissi dalle aule scolastiche
I VARI PASSAGGI GIURIDICI
LE OPINIONI DEI LETTORI
La lunga storia
della sentenza
ei giorni successivi alla notizia della sentenN
za della Corte europea sono giunte in redazione diverse riflessioni di lettori in merito alla
a Corte europea dei diritL
ti dell’uomo di Strasburgo, all’unanimità dei giudici
tupisce il fatto che, tutte o
Squesti
quasi, le reazioni suscitate in
giorni dalla sentenza eu-
componenti, nella decisione
numero 30814/06, del 3 novembre 2009, ha condannato lo Stato italiano per la violazione dell’articolo 2, del
protocollo numero 1, rivisto
nel combinato disposto con
l’articolo 9, della “Convenzione per la salvaguardia dei
diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali”, ritenendo che l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche
comporti una violazione del
dovere dello Stato di rispettare la neutralità religiosa.
Già nel 2004 anche la Corte
Costituzionale era stata chiamata a pronunciarsi sullo
stesso tema e aveva dichiarato manifestamente inammissibile la questione di legittimità costituzionale degli
articoli 159 e 190 del Decreto legislativo 297/94 (Approvazione del testo unico delle
disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni
ordine e grado) sollevata, in
riferimento al principio di
laicità dello Stato e comunque alla supposta violazione
di altri princìpi della Costituzione.
In quella sede la Consulta
non si pronunciò nella sostanza della questione, limitandosi a rigettare il ricorso
per motivi procedurali, in
quanto le norme contestate
erano dei regolamenti, e non
delle leggi (di valore superiore), e per questo non erano impugnabili costituzionalmente.
La vicenda che invece ha
portato alla pronuncia della
Corte di Strasburgo inizia
con il ricorso presentato al
Tar del Veneto dalla nota signora S.L. di Abano Terme.
Il Tar, rigettando il ricorso
proposto nel 2005, si pronunciò ritenendo che il principio di laicità dello stato, di
valore costituzionale, non era messo in dubbio dall’esposizione del crocifisso, ma
anzi che il crocifisso doveva
essere inteso come simbolo
di una particolare storia, cultura e identità nazionale, oltre che espressione di alcuni
principi laici della comunità.
Per tali ragioni esso può essere legittimamente collocato nelle aule della scuola pubblica, in quanto non solo non
contrastante ma addirittura
affermativo e confermativo
del principio della laicità dello Stato repubblicano: anche
l’unità e l’identità culturale
della nostra Nazione costituiscono principi costituzionali e il crocifisso, presente
nelle aule sin dalla fine dell’Ottocento, ne è un’espressione.
La questione giunge poi all’attenzione del secondo grado di giudizio della magistratura amministrativa, ovvero il Consiglio di Stato in
Roma che nel 2006 ha di nuovo dato torto alla signora S.L.
Nella lunga e articolata sentenza il Consiglio di Stato ribadisce che il crocifisso deve
restare nelle aule scolastiche
non perché sia un oggetto di
culto, ma perché “è un simbolo idoneo ad esprimere l’elevato fondamento dei valori civili” quali la tolleranza, il
rispetto reciproco, la valorizzazione della persona, l’affermazione dei suoi diritti,
eccetera, che hanno certamente un’origine religiosa,
ma “che sono poi i valori che
delineano la laicità nell’attuale ordinamento dello Stato”.
Insomma, le magistrature italiane fino ad ora interpellate hanno sempre ritenuto
che l’esposizione del crocifisso nei luoghi pubblici non
violi alcuno dei princìpi costituzionali, ma che esso sia
un simbolo dal quale i medesimi princìpi traggono origine.
Ora non resta che attendere
la presentazione del ricorso
da parte del governo italiano
avverso la sentenza della
Corte europea dei diritti dell’uomo e attendere gli esiti di
questa battaglia non più solo legale, ma anche culturale.
Avv. Marco Caliandro
questione del crocifisso da togliere dalle scuole.
Le riportiamo qui sotto e nella pagina seguente.
CIMELIO DA APPENDERE O MODELLO DA INCARNARE?
ropea di togliere il crocifisso
dalle scuole puntino esclusivamente sugli aspetti, pur validi,
della cultura, della tradizione,
della storia... e anche dei sentimenti. Ciò, pur essendo apprezzabile, per il cristiano è a
dir poco riduttivo.
“La croce bisogna piantarla nel
cuore e nella vita”, e ancora, “Bisogna salire sulla croce”; per
questa mia riflessione parto da
alcuni pensieri ed espressioni
forti del vescovo Tonino Bello.
Tutti coloro che in questi giorni si stracciano le vesti, che ne
pensano di queste affermazioni? Quando si tratta delle leggi
sulla vita, sulla dignità della persona, sulla fame nel mondo, sul
traffico delle armi, sulla pace,
sull’emigrazione, sul mercato...
non reggono e non bastano le
motivazioni culturali, storiche,
sentimentali; la croce va piantata nel cuore! Qui bisogna salire sulla croce! Non abbiamo
paure di chi muove censure di
“orizzontalismo”. Chi vuole salire il calvario alla sequela di
Cristo non teme di stendersi orizzontale sulla croce per la salvezza del popolo. Si sale sulla
croce ogni volta che si contrastano le logiche correnti della
sicurezza e degli schemi pagani del profitto; ogni volta che si
afferma che la produzione delle armi e il segreto che copre il
loro traffico sono una grossa
violenza alla giustizia e un attentato alla pace; si sale sulla
croce ogni volta che certe scelte scatenano la sufficienza dei
dotti, l’ira dei potenti, lo scandalo dei pii, il compiacimento
dei superficiali, l’indifferenza
della massa.
Sulla croce si sale ogni volta che
si vuole dare una mano agli ultimi, ai poveri, ai diseredati, agli indifesi e sfruttati, ai perseguitati, partendo dal loro angolo prospettico e non dall’osservatorio dei benpensanti e dei
garantisti. Sulla croce si sale ogni volta che si denunciano e si
boicottano la violenza, la volgarità, l’indecenza dei mezzi di
comunicazione, a partire dalla
tivù e giù fino a Internet.
“Si sale, infine, sulla croce ogni
volta che si è chiamati a quella
forma di martirio, straziante e
dolcissimo (Tonino Bello l’ha
vissuta e testimoniata fino all’ultimo) che si chiama perdono,
nel cui oceano vorremmo chiedere al Signore di poter tutti
naufragare”. Allora, saliti sul calvario, la croce bisogna piantarla nel cuore e scendere per le
strade del mondo e appenderla
nella storia della sua quotidianità. “La croce l’abbiamo isolata: è un albero nobile che cresce
su zolle recintate, nel centro storico delle nostre memorie religiose, all’interno della zona archeologica dei nostri sentimenti. Ma troppo lontano dal-
le strade a scorrimento veloce
che battiamo ogni giorno. Abbiamo bisogno di riconciliarci
con la croce e di ritrovare, sulla carta stradale della nostra esistenza paganeggiante, lo svincolo giusto che porta ai piedi
del condannato”. Collocata questa cornice, il provvedimento di
cui sopra può veramente incidere negativamente, non solo
culturalmente e tradizionalmente, ma soprattutto sul significato e sulla valenza cristiana della presenza del crocifisso
e della sua croce appesa nelle
scuole e nei luoghi pubblici.
Don Antonio Moretto
parroco di Colbertaldo
HANNO SCRITTO ANCHE I POLITICI
anno preso posizione conH
tro la sentenza della Corte
di Strasburgo anche alcuni politici. Alla nostra redazione sono pervenuti comunicati e lettere in questo senso dei consiglieri regionali Diego Bottacin
(Pd) e Marco Zabotti (Marca
Civica), del gruppo consiliare
della Lega Nord in Regione, del
vicepresidente della Regione
Franco Manzato (Lega), dell’assessore regionale Elena Donazzan (Pdl), di Gianna Galzignato, segretario provinciale Udc
Treviso, dell’europarlamentare
Antonio Cancian (Pdl), del ministro Luca Zaia (Pdl).
UN SEGNO UNIVERSALE DI
unanime levata di scudi
L
’
delle forze politiche a difesa del crocifisso ha posto anco-
ra una volta l’accento sui simboli della nostra identità culturale, da tutelare a fronte di decisioni comunitarie spesso incomprensibili.
In realtà da molti anni, ad esempio nel mondo della scuola, ci sono talvolta dei tentativi
di nascondere o di eliminare
quei punti di riferimento che
quasi geneticamente ritenevamo intoccabili, quali appunto il
crocifisso, il presepe, l’ora di religione…
Ci pare altresì che questi allarmi e queste condivisibili e indispensabili controffensive sembrino spesso aleggiare al di sopra del profondo significato che,
a nostro parere, il cristiano o
l’uomo in genere dovrebbe dare ad un crocifisso.
Il crocifisso rappresenta un segno universale di speranza in
tutti i luoghi in cui persone credenti o meno si ritrovano.
Per i cristiani è un monito continuo verso un impegno e una
disciplina morale che dovrebbero contraddistinguere un preciso modo di vivere. Per tutti,
invece, se è vero che il Vangelo
è fonte inesauribile di buon senso, di ricerca della vita a tutti i
costi, di fraternità e di uguaglianza globali, la croce potrebbe essere un chiaro invito a sperare, sempre e in ogni situazione.
Allora, anche se spesso essere
cristiani può essere difficile, discutibile, o peggio ancora “politicamente inappetibile” per chi
si ricorda del crocifisso solo
quando c’è il timore di perdere
consensi elettorali nel mondo
cattolico, è vero che comunque
tutti siamo uomini, che hanno
sempre bisogno di segni di speranza, e forse la lettura universale anche di questo segno, il
crocifisso, potrebbe portare ad
un suo maggior rispetto e più
onesta considerazione.
Jacopo Beltrame
4
Primo Piano
15 novembre 2009
LE OPINIONI DEI LETTORI
CROCIFISSO IN CHIESA, BANDIERA A SCUOLA
i meraviglio che nelle auM
le scolastiche non sia presente la bandiera italiana.
Per essa sono morti anche nostri familiari, parenti.
E nostri ragazzi avrebbero bisogno di essere educati prima
di tutto a diventare buoni citta-
dini.
Allora piuttosto che la bandiera italiana in chiesa e il crocifisso a scuola, preferisco il crocifisso in chiesa e la bandiera a
scuola; ogni cosa a suo posto.
Mi meraviglio anche che non ci
sia attenzione a come i libri di
storia parlano della chiesa.
Ricordo quello che aveva mia
figlia in terza media: era chiaramente antireligioso.
Ecco è anche lì che passa una
mentalità antireligiosa, non basta il crocifisso.
Diacono Ugo Agnoletto
QUANTI SIMBOLI SONO A RISCHIO?
e passa il concetto che bisogna eliminare le croci, in quanto simSun boli
di origine religiosa che possono ledere la sensibilità di chi ha
credo diverso, quante croci dovremo togliere? Non solo i croci-
fissi nelle scuole! Sono a rischio il simbolo della Croce Rossa su fondo bianco, il computo del tempo (che si fa a partire dalla nascita del
Cristo), la domenica (dies Domini, giorno del Signore), le scuole pubbliche e le vie intitolate ai santi, le feste di Natale e Pasqua... E pensate ai capitelli, alle croci sulle vette delle montagne (per i vittoriesi,
sul monte Altare)...
«L’universo dei simboli – ha spiegato in un intervento sul Sole 24 Ore il vescovo Bruno Forte – non si cancella impunemente, soprattutto
quando essi rimandano alle sorgenti più profonde dell’identità dei singoli e dei popoli: chi pensasse di farlo in nome della “laicità”, dimostrerebbe invece soltanto un laicismo pregiudiziale, ideologico».
QUANDO AD ESSERE CACCIATO NON È IL CROCIFISSO
E LE CROCI SULLE VETTE?
iovedì mattina 5 novembre
G
un uomo di 74 anni rientrando a casa, frutto in massi-
ppartengo all’epoca in cui
A
ogni aula aveva il crocifisso e il ritratto del presidente del-
ma parte delle sue fatiche insieme con quelle della moglie e
dove abitava da oltre 25 anni
sotto l’appartamento abitato
dal figlio, si è trovato chiuso
fuori dal figlio stesso titolare
dell’immobile con le sue adiacenze.
Naturalmente il sindaco, a nome dell’amministrazione, ha
immediatamente provveduto,
come di dovere, a gestire l’emergenza inserendolo provvisoriamente nell’appartamento
di accoglienza della parrocchia
gestito dalla Caritas.
Domenica successiva ho accennato al termine della messa
all’incredibile episodio, dicendo che mai mi sarei aspettato di
dover accogliere un cittadino italiano residente del nostro Comune fin dalla nascita, nonché
padre di famiglia. Dopo di che
ho letto dal capitolo terzo del libro del Siracide i versetti 1-18,
che si concludono con queste
parole: “chi abbandona il padre
è come un bestemmiatore, chi
insulta sua madre è maledetto
dal Signore”, sul dovere appunto dei figli verso i genitori e ho
invitato urgentemente il consiglio pastorale allargato (non è
stato possibile sul momento avvertire tutti), per prendere atto della situazione, per offrire
tutta la collaborazione a chi di
dovere e non solo per denunciare il fatto come immorale, illegale e tanto più anticristiano,
ma per rendere meno trauma-
tica la terribile esperienza di
questa persona, vittima di un
gesto ben peggiore che buttar
fuori il crocifisso dalle aule scolastiche, per quanti difetti e responsabilità uno possa avere.
Qui, infatti, si tratta solo di un
simbolo, per quanto nobilissimo, ma di una persona immagine viva di Dio, con cui Cristo
stesso si è identificato. Ritengo
essenziale portare l’attenzione
su questi fatti e tanti altri su cui
si misura la vera identità di una comunità cristiana, con le
sue radici ricordando che “dai
frutti li riconoscerete”, come ci
insegna Gesù. E un primo frutto della solidarietà umana e cristiana che ci dà, nonostante
tutto, motivi di speranza, è il
fatto che già una giovane famiglia della parrocchia ha messo
a disposizione alcune stanze
per accogliere dignitosamente
questa persona.
Siamo nel mese dedicato al ricordo riconoscente ai santi, ai
morti e a quanti, vivi e defunti, ci hanno fatto del bene; per
questo ritengo necessario seppur con sofferenza, portare l’attenzione su fatti del genere alla luce della parola di Dio di cui
sopra: “una parola che conforta, che giudica, che condanna
e che salva”.
Sempre con la fiducia che mediante la preghiera, l’azione e
la buona volontà questa ferita
possa quanto prima essere risanata in una reale riconciliazione.
Don Dino Milanese
Moriago della Battaglia
FIN DA BAMBINI, IL CROCIFISSO
È UN RIFERIMENTO DI GIOIA
uole intervenire di fronte a
D
disposizioni inqualificabili
e davvero avvilenti, non solo per
i credenti, ma anche per gli agnostici rispettosi e civili; ma mi
sento in dovere, come cattolica
e come persona dotata di un bagaglio morale, di esprimere il
mio punto di vista. Lo faccio richiamandomi all’infanzia.
Fin da bimba, il Crocifisso ha
scandito tempi e spazi più importanti della mia giornata: il
Suo sguardo rappresentava un
punto di riferimento, anche se ero troppo piccola per capire l’effettiva portata di quel simbolo.
Alzavo gli occhi verso di Lui, oqniqualvolta mi sentissi, in qualche modo, in difficoltà o smarrita e sapevo (ne ero e ne sono
profondamente convinta) che
quell’Uomo, in silenzio, mi avrebbe fatto sentire meno in affanno e meno disorientata!
Sono passati diversi anni da allora, ma quel messaggio di gioia
e di serenità, che passa attraverso una creatura, il Crocifisso,
non solo rappresentativa ma
fondante e ideale del Cattolicesimo, rimane forte e marcato in
me!
Ecco perché il provvedimento
della Corte mi appare quanto
mai inconcepibile e inaccettabile: rema contro la nostra identità religiosa e la nostra etica di
uomini e donne di buona volontà!
Elena Pilato
Riflessione tratta dal sito Internet
www.lazione.it, dove era stata inserita come commento al blog.
IL CROCIFISSO
AI DICIOTTENNI
NON SIA UN
FORMALISMO
In riferimento alla decisione della
giunta di Revine Lago di donare
un crocifisso ai diciottenni, interviene la consigliere comunale Doris Carlet, capogruppo di minoranza.
er rispetto del senso che la
P
croce rappresenta per un
credente, non condivido l’iniziativa dell’amministrazione di
Revine Lago di regalare il crocifisso ai diciottenni, come
“simbolo di tradizione e identità”.
Non mi piace l’amministrazione pubblica che ostenta e impone la croce ai giovani quasi
come fosse uno strumento d’esorcismo.
I nostri giovani necessitano di
essere educati ai valori che quel
crocifisso richiama e aiutati al
formarsi di una conoscenza che
permetta la maturazione di
quei comportamenti che fanno del cristiano il vero segno
della presenza di Dio.
L’amministrazione, attraverso
le sue strutture, curi la formazione del senso civico, educhi
alla tolleranza, al rispetto del diverso e all’accoglienza, operi nel
senso della giustizia e avrà fatto ai giovani il più alto regalo
che la croce possa auspicare.
Doris Carlet
la Repubblica, così anche ogni
ufficio “pubblico”.
Nel mio ufficio nessun collega
ebbe mai a eccepire (pur “non
credendoci”) sul piccolo Cristo
in croce che avevo appeso (senza chiedere preventivi consensi) sulla parete vicino alla porta
d’ingresso... lì è rimasto anche
dopo il mio pensionamento.
Ora è tutto più complicato e se
ne discute ai livelli “alti”; non emetto giudizi né sentenze: i motivi addotti sono tanti perché in
ogni luogo definito “pubblico”
non debba più esserci il crocifisso.
Abito a Vittorio Veneto, dalle
mie finestre vedo il monte Altare con la sua grande croce, di
sera illuminata.
Ho passato l’estate camminando su tanti sentieri di montagna: scarponi, zaino, fatica, sudore... la meta è stata quasi sempre una cima e quasi sempre ho
trovato, là dove più su non si
può, una croce... spero che non
si arrivi a definire luogo pubblico anche tutte le nostre vette.
Carla Da Re
ALLORA CAMBIAMO LA BANDIERA EUROPEA
orrei ricordare che, appeV
na vedemmo la bandiera
europea, tanti anni fa, ci chie-
demmo come mai avessero usato proprio le dodici stelle in
campo azzurro che stanno sul
capo del simulacro dell’Immacolata Concezione (e di una
immagine simile si parla anche nell’Apocalisse di san Giovanni apostolo, non battista).
Tutte le persone mediamente
esperte di segni e simboli lo
sanno, si suppone anche la
commissione che a suo tempo
scelse quella bandiera, e il suo
“creatore”, che forse per quel
lavoro andò ad ispirarsi in un
luogo tranquillo (una chiesa
cattolica).
A questo punto, usando la medesima logica applicata al crocifisso, i giudici della corte europea dovrebbero invitare i loro colleghi politici a sostituire
al più presto la bandiera dell’Europa unita, quella azzurra
con le stelle, con un’altra che
non riporti un simbolo così esplicitamente e tradizionalmente cattolico.
Sempre che dopo aver visto la
pagliuzza s’accorgano anche
della trave davanti ai loro occhi.
Paolo Fiorindo
QUANDO AVRAI BISOGNO DI FORZA
Don Brunone De Toffol, parroco di Trichiana, ci invia
una poesia sulla croce della poetessa di origine armena Vittoria Aganoor, vissuta a Basalghelle di Mansuè.
Armenia, una terra che tanto ha sofferto, è letL
’
teralmente coperta di croci erette in stele dette “khatckar”, cioè croci di pietra o incise infinite
volte sulle pareti delle chiese e sulle rocce, nella
classica forma fiorita alle estremità del piede e
dei bracci, a indicare la sua fecondità, quasi sempre senza la figura di Cristo, a simboleggiarne la
Risurrezione. La poetessa di origine armena Vittoria Aganoor (1855-1910), scrisse da Basalghelle, “suo eremo”, questo stupendo testo sulla croce, quasi un suo testamento spirituale che invita
tutti a guardare con fiducia alla croce di Cristo.
QUANDO AVRAI BISOGNO DI FORZA
Quando avrai bisogno di forza
per resistere alle raffiche del dolore,
per combattere le passioni,
per infrenare il risentimento
che così spesso suscitano
le ingiustizie degli uomini
e le loro ipocrite commedie,
e i loro perfidi raggiri;
strìngiti a quella immensa forza,
a quella raggiante consolazione
che è la croce.
Da lei ti verranno
le resistenze gagliarde,
la generosa tolleranza,
la speranza vivificatrice.
Allora ti sembreranno misere cose
tutte le passeggere vicende
di questo viaggio nostro
verso la ignota luce
che ci attende e ci attira
con muta voce e invisibili raggi
che solo la nostra anima
accoglie e intende.
Tu allora alzerai la fronte serena
e procederai sicuro tra il volgo,
fisso il pensiero nella divina promessa,
sorretta dalla visione
d’un domani velato, ma certo.
(Vittoria Aganoor fecit 30 settembre 1896 Basalghelle. Al conte Marcello)
6
Attualità
15 novembre 2009
A CORDIGNANO, PER IL 4 NOVEMBRE
La messa negata
alle scolaresche
L
a cerimonia di commemorazione del 4 novembre a
Cordignano rimarrà nella
memoria di molti, e non solo di
quelli che vi hanno partecipato,
per l’episodio della partecipazione di due scuole (due classi in loro rappresentanza, una delle elementari e una delle medie), restando fuori dalla chiesa durante
la messa prevista dal programma
della cerimonia.
«Come ogni anno il Comune in
collaborazione con l’associazione
ex combattenti e reduci organizza questa manifestazione solenne, nella quale crediamo molto spiega il sindaco di Cordignano
Roberto Campagna -. E come ogni anno dunque abbiamo invitato autorità civili e militari (è anche la festa delle forze armate), ed
una rappresentanza delle scuole:
per tutti lo stesso invito, che indicava chiaramente la scaletta della cerimonia. Il raduno in piazza,
quindi la messa, e per concludere la classica commemorazione
del 4 novembre, con suono del silenzio e benedizione».
Alla messa, però, le due classi non
hanno partecipato. I dirigenti scolastici hanno fatto sapere che il
problema di partecipare non si è
nemmeno posto, per evitare la
contestazione di chi non voleva
far partecipare i propri figli. Ci sono infatti casi di ricorsi (vinti) al
Tar da parte di genitori agguerriti proprio per episodi come questo: le scuole quindi stanno ben
attente.
«All’uscita dalla messa - spiega il
parroco don Piergiorgio Sanson c’erano le due classi: una già al
monumento, l’altra nei pressi del
municipio, che si è poi accodata
al corteo. Si trattava di una cerimonia civile (infatti non era organizzata dalla parrocchia), che
prevedeva una esperienza di religiosità, che si è voluta negare ai ragazzi facendoli restare fuori dalla
chiesa, arrivando in piazza a messa quasi conclusa. Sono rimasto
male per la loro assenza non per
una questione di fede. Sono rimasto ferito come cittadino, perché se rispettiamo tutte le culture e le religioni, perché non dobbiamo rispettare la nostra, che è
quella della maggioranza?».
«Tutto dipende da una legge sbagliata - chiude Campagna -: non
è ammissibile infatti che alla maggioranza dei nostri ragazzi, che
sono fondamentalmente cattolici, sia impedito di partecipare alla messa, nel rispetto della nostra
tradizione religiosa, per colpa di
una minoranza di ragazzi di altre
religioni. Gli stranieri che vengono da noi devono accettare le nostre regole, culture e tradizioni,
come facciamo noi quando andiamo all’estero.
E poi, che c’è di male se un ragazzo di altre religioni partecipa ad una funzione religiosa cattolica?
Nulla, anzi ha l’occasione per imparare un aspetto della cultura e
della tradizione del nostro Paese.
E attenzione, non si dica che l’Italia non accoglie gli stranieri!
Guardate cosa succede nel Mediterraneo!». AT
LETTERA APERTA AL VESCOVO DI VITTORIO VENETO
ono una dirigente scolastica di
SpositoTreviso,
in pensione. A prodella sovraesposizione me-
diatica del fatto di Cordignano Le
voglio raccontare due fatti molto
significativi accaduti nella diocesi di Treviso e di Vittorio Veneto
nei mesi immediatamente successivi alla revisione del Concordato.
Ero direttrice didattica a Conegliano ed insieme ai colleghi, che
gestivano i circoli che gravitavano all’interno della diocesi di Vittorio Veneto, presagendo che correvamo il rischio di entrare in
conflitto con i parroci dei territori di competenza, se qualche persona molto autorevole non avesse loro spiegato il cambiamento,
abbiamo chiesto un appuntamento al Vescovo, che ci ha ricevuto insieme al Vicario diocesano.
Entrambi hanno rilevato che le
nostre preoccupazioni erano fondate ed il Vescovo ha mandato subito una lettera pastorale a tutti i
parroci, perché prendessero atto
delle conseguenze della revisione del Concordato e spiegassero
ai loro fedeli che ora nella scuola
aveva diritto di cittadinanza la
“cultura” religiosa ma non più gli
atti di “culto”. Questi ultimi erano
:il segno della croce, le preghiere
prima delle lezioni, le benedizioni a Pasqua o comunque durante le cerimonie, le messe durante
l’orario scolastico, eccetera. La
preghiera, è stato chiaramente
LA RISPOSTA DEL VESCOVO CORRADO
Nessun affronto alla laicità
ono stato personalmente
Sterachiamato
in causa da una letaperta, apparsa qualche
giorno fa sui giornali (e qui sopra
riportata, ndr).
Essa mi chiede di pronunciarmi
riguardo alla critica espressa dal
parroco di Cordignano per la
mancata partecipazione di due
classi scolastiche alla celebrazione della S. Messa prevista
nella commemorazione dei caduti lo scorso 4 novembre.
Il contenuto della lettera aperta consiste nell’affermare che i
responsabili della scuola non
potevano in nessun caso far
partecipare le scolaresche alla
celebrazione liturgica, dal momento che il carattere laico della scuola statale, mentre prevede e valorizza l’insegnamento
della religione cattolica, non
consente invece lo svolgimento,
in orario scolastico, di atti di
culto. La decisione di non far
partecipare gli studenti alla
messa non deriverebbe quindi
dal fatto che ci possono essere
studenti di fede islamica o di altre religioni, ma da un esigenza
della scuola stessa, che va rispettata nella sua laicità.
Non ho difficoltà ad accogliere
gli argomenti presentati. In particolare sono anch’io d’accordo
che è del tutto sbagliato e ingiusto prendersela (su questo aspetto o su quello del crocifisso) con gli immigrati appartenenti ad altre religioni. Non sono certo loro che impediscono
gli atti di culto o contestano la
presenza del crocifisso nelle aule.
Nello stesso tempo mi pare che
il carattere laico della scuola statale sia sostanzialmente recepi-
to e rispettato ormai dappertutto e che non vengano imposti nella scuola “atti di culto”
cattolici.
Voglio tuttavia far presente che
la situazione che si è creata a
Cordignano è in realtà assai
particolare. La commemorazione dei caduti non è stata organizzata dalla parrocchia, bensì da altri organismi sociali e civili. La cerimonia della commemorazione prevedeva però
come parte integrante la celebrazione della S. Messa, alla
quale infatti hanno partecipato
tutti coloro che poi si sono recati al monumento dei caduti.
Personalmente non credo proprio che la partecipazione alla
commemorazione nella sua interezza, compresa quindi la celebrazione della S. Messa (fatta
salva la libertà di parteciparvi o
spiegato, poteva essere analizzata, verso per verso, ma non recitata. Aggiungo che il presepe, che
Papa Giovanni Paolo II ha definito “atto di fede”, diventa in questo
modo un atto di culto, se gli viene affidato il vero significato religioso e simbolico e non viene realizzato semplicemente alla stregua di una decorazione sulle finestre delle scuole con i fiocchi di
neve oppure si innalza un abete
con i pendagli.... Anche durante la
lezione facoltativa di religione
cattolica (quindi in presenza di alunni che hanno scelto tutti di frequentare questa attività) valgono
le stesse regole! Lei non può non
sapere queste regole, perché allora permettere ora che venga forzata la situazione, mettendo in
difficoltà la collega di Cordignano, lasciando nell’ignoranza (nel
senso che ignorano) i parrocchiani e il parroco stesso?
Il secondo episodio è ancora più
significativo. Sempre nello stesso
periodo un collega di Asolo aveva mandato una circolare ai suoi
docenti con cui spiegava le nuove regole, tra cui la raccomandazione di evitare le preghiere prima delle lezioni. I genitori, non
preparati, sono insorti mandando
lettere ai giornali. Lei non ci crederà, ma il collega, che aveva solo fatto il suo dovere, è stato difeso pubblicamente dal Vicario
diocesano, che ha spiegato ai genitori come stavano correttamente le cose. (...) Eccellenza per-
meno da parte di
qualche alunno)
possa essere vista
come un affronto alla laicità della scuola. Altrimenti la
stessa cosa si dovrebbe dire anche
della preghiera (cristiana) e della benedizione (cristiana) a
cui le due classi hanno tranquillamente
partecipato davanti
al monumento dei
caduti. Avendo il
Consiglio d’Istituto
deciso la partecipazione delle due classi alla cerimonia, sarebbe stato possibile anche prevedere
che alcuni insegnanti si fossero
resi disponibili a custodire i ragazzi che eventualmente non avessero voluto partecipare alla
S. Messa. In questo modo la
scuola avrebbe permesso agli alunni (cattolici o no) la conoscenza o, meglio, l’esperienza
integrale di un momento altamente significativo della tradi-
ché, Lei che sa, non fa sentire la
Sua voce? (...)
Credo che nessuno abbia il potere di de-potenziare la laicità della scuola, che deriva da quella dello Stato, che a sua volta deriva dalla Costituzione, né il Ministro con
strumenti amministrativi (ricordo a suo tempo Misasi...) né i vari direttori regionali, che magari si
affannano a dimostrarsi più sudditi delle gerarchie ecclesiastiche
che delle leggi dello Stato.
Un’ultima cosa, Eccellenza, perché lascia credere che la decisione di non permettere atti di culto dipenda dal fatto che ci possono essere studenti di fede islamica? Questo non è vero come ho
cercato di spiegare, se Lei lascia
circolare queste voci (messe in
giro da giornalisti “ignoranti” e
spesso faziosi, pronti a cavalcare
qualsiasi indizio di conflitto), non
solo avvalla delle falsità ma legittima chi fomenta scontri di civiltà.
Lei non è d’accordo su questa ipotesi, vero?
Non sarebbe meglio che invece
di puntare sul potere, cercando di
marcare il territorio, Lei e le altre
autorità ecclesiastiche puntaste
sulla potenza delle idee (e il Cristianesimo è ricchissimo di idee
feconde) per aiutare la scuola a
far crescere i nostri giovani nella
forza della mente e del cuore, che
in questi tempi sta dimostrando
la sua carenza?
Cinzia Mion
Il vescovo Corrado Pizziolo
zione sociale, civile e religiosa
del paese in cui vivono, com’è la
Commemorazione dei caduti.
Non è proprio questo uno degli
obiettivi che si propone l’educazione scolastica, anche in ordine a quella integrazione dei
nuovi arrivati che tutti auspichiamo?
+ Corrado Pizziolo
Attualità
15 novembre 2009
7
SECONDO L’ISLAMISTA ANGELO SCARABEL
Il burqa non è
un problema...
U
na donna che circola
con il burqa per le strade dei nostri paesi è certamente un fatto inconsueto.
È ovvio che, quando accade, si
inneschino perplessità e dibattiti, come è accaduto a Pieve di
Soligo, riaprendo polemiche riguardo alla presenza degli stranieri nel nostro territorio e a
quale atteggiamento sia più
giusto nei loro confronti, toccando anche il problema del ricavo delle moschee.
La donna in burqa, tuttavia, pone uno specifico problema di
ordine culturale e religioso sul
quale abbiamo interpellato un
esperto, Angelo Scarabel, vittoriese, docente di Storia della
filosofia islamica e di Lingua e
letteratura araba all’Università
di Venezia.
Quella del burqa è una tradizione del mondo islamico, ma
fino a che punto?
«Il burqa è un fenomeno squisitamente afghano. È da considerare un’abitudine locale, però
con l’aspetto problematico di
una tendenza a considerarlo
obbligatorio. Ma nei testi sacri
dell’islam non è previsto; c’è solo l’invito alle donne a presentarsi in moschea vestite in modo modesto, in modo da non
attrarre attenzioni inopportune dei maschi.
Già 30 anni fa in Egitto il velo
era pressoché ignorato, anche
dalle donne di campagna. Nel
mondo arabo il volto delle donne rimane scoperto.
Quella del burqa può essere
SCARABEL
Non è vero che alle
donne viene imposto
un certo modo di
essere o di vestire.
Anzi, le donne nel
mondo islamico
svolgono un ruolo
preponderante in
vari aspetti
compresa in quella serie di abitudini locali che sono sorte
soprattutto nelle zone periferiche dell’islam, per distinguersi
dai praticanti di altre religioni».
Il ruolo della donna nel mondo
arabo è davvero di sottomissione?
«Non è vero che alle donne
viene imposto un certo modo
di essere o di vestire. Diversamente da quel che siamo portati a pensare, le donne nel
mondo islamico svolgono un
ruolo preponderante in vari aspetti della vita sociale, come
ad esempio nella definizione
dei matrimoni.
Si consideri che la tradizione
dell’uso del velo nel mondo arabo è stata ripresa negli anni
Settanta dalle studentesse dell’università del Cairo per un
senso di identità islamica.
Da noi fino a qualche decennio
fa c’erano le donne vedove che
vestivano sempre di nero, ed ora questo non accade più. Nei
paesi arabi stiamo assistendo
alla stessa evoluzione.
Va detto che in tanti paesi musulmani ormai c’è una vita abbastanza simile alla nostra occidentale, tranne nelle campagne. Non ci sono grandi differenze tra le nostre città e quelle di quei paesi».
I casi di utilizzo del burqa si
prestano a strumentalizzazioni contro la religione islamica.
Secondo lei dove stanno i veri
problemi di accettazione dell’islam?
«Nell’islam c’è una serie di riti
che non hanno una particolare
rilevanza sociale: le cinque preghiere quotidiane; la professione di fede, come nel caso della
benedizione sul cibo; la preghiera collettiva del venerdì a
mezzogiorno; il digiuno durante il Ramadam; l’elemosina
tramite le proprie organizzazioni, laddove ci sono. Non mi
pare che questi pongano dei
particolari problemi di convivenza, o che risultino del tutto
inaccettabili per la nostra cultura».
Secondo lei non rappresenta un
pericolo neanche se vengono aperte moschee?
«Credo che la questione delle
moschee sia connessa soprattutto con l’attuazione di un processo di integrazione, che è un
fatto di mentalità e di progressiva, reciproca accettazione di
certe diversità. Solo in questo
modo si può giungere ad una
convivenza senza problemi.
D’altra parte va ricordato che il
diritto a professare la propria
religione è sancito dalla Costituzione».
Viene sostenuto, però, che nei
paesi musulmani l’accettazione dei cattolici non c’è…
«Questo è vero nella penisola
araba e nella zona delle città
sante. Nel resto del mondo, anche in quei paesi diventati islamici, non c’è nessun divieto per
le altre religioni riconosciute,
come il cristianesimo».
Se lei si trovasse a dover decidere nel caso dell’uso del burqa?
«Io lo considererei vietabile,
per ragioni di sicurezza. Mentre il velo arabo, che copre il capo e parzialmente il volto, non
costituisce un problema.
D’altra parte il burqa sta per essere vietato anche nei paesi islamici, in quanto espressione
del fondamentalismo. Ho constatato che nelle università di
vari paesi islamici è vietato il
velo, ed anche la barba alla foggia dei fondamentalisti».
Secondo lei ci sono i margini
per una integrazione serena e
senza problemi della religione
SFORZA
IL CASO DELLA DONNA IN BURQA A PIEVE DI SOLIGO
... il problema è la moschea
no dopo l’altro vengono
U
al pettine i nodi causati
da un’immigrazione mal go-
vernata. Il Quartier del Piave,
con il suo elevato tasso percentuale di presenza di immigrati, è una delle aree più
sensibili della diocesi.
E così nel giro di pochi giorni Pieve di Soligo è finita due
volte agli onori della cronaca,
anche nazionale: prima per la
vicenda della donna musulmana contestata perché faceva la spesa al Bennet indossando il burqa e poi per la
trattativa condotta da un
gruppo di islamici per acquistare un capannone in zona
Bennet da destinare a luogo
di culto.
«La storia del burqa a mio avviso è stata enfatizzata – af-
ferma il sindaco Fabio Sforza
–. Ne ho parlato con alcuni
rappresentanti della comunità musulmana che hanno
invitato la signora a utilizzare un abbigliamento più consono alla nostra realtà.
Non ritengo si possa parlare
di un fatto che provoca “allarme sociale”. Piuttosto mi
preoccupa la concezione della donna che vi è in una cultura che concepisce il burqa».
Va detto anche che si tratta
di un caso isolato su migliaia
di donne musulmane residenti nel Quartier del Piave.
Più seria, invece, la vicenda
della moschea. Spiega Sforza: «All’amministrazione era
giunta notizia di una trattativa tra un privato e i rappresentanti di una comunità mu-
sulmana non meglio definita
per l’acquisto di un capannone vicino al Bennet.
Abbiamo verificato la notizia
e in effetti c’erano trattative
in atto. Al privato era stato
detto che l’edificio sarebbe
stato utilizzato come sede
per associazioni. La vicenda
è terminata spontaneamente
poiché il privato ha deciso di
non vendere più il capannone. Il problema comunque va
affrontato – ammette Sforza
–. L’Italia è un Paese in cui
c’è libertà di culto, che è un
diritto
importantissimo.
Questo però non vuol dire
che non bisogna vigilare.
Nella cultura islamica non c’è
il concetto di laicità e questo
può comportare dei rischi.
L’Islam, inoltre, per sua na-
islamica in Italia?
«Realisticamente credo che
l’80% degli immigrati sia venuto in Italia per rimanerci. Credo, quindi, che occorra creare
le condizioni affinché non ci
siano né attriti né esclusioni.
Va tenuto conto che le leggi italiane hanno clausole precise
che a volte non coincidono con
l’islam. Ad esempio la bigamia,
che per noi è un reato mentre
per gli islamici no. Ritengo che
una discreta saggezza possa
aiutare, dosando tra saggio rigore e saggio temporeggiamento, in modo che i nuovi residenti musulmani trovino da
sé l’equilibrio. D’altra parte
constatiamo che per i circa 500
mila italiani che sono diventati musulmani non esistono problemi di integrazione, forse
perché non c’è diversità nel colore della pelle.
Credo che sia più saggio ricorrere ad una certa rigidità solo
quando è strettamente necessario».
Franco Pozzebon
Fabio Sforza
tura è molto frammentato, e
i vari gruppi fanno capo a imam che hanno visioni religiose diverse. Occorre, prima di ogni altra cosa, capire
gli interlocutori con cui si ha
a che vedere».
Ma è anche vero «che piuttosto di avere dieci “cellule” che
si ritrovano in un sottoscala
in modo clandestino è meglio
avere un luogo di ritrovo noto e controllabile».
Come coniugare allora il ri-
Sulla questione della
moschea abbiamo
già fatto incontri con
alcune comunità
islamiche locali
moderate, trovando
un atteggiamento
costruttivo.
I moderati
mi risultano
la stragrande
maggioranza
spetto della libertà religiosa
con l’esigenza di sicurezza?
«Abbiamo già fatto incontri
con alcune comunità islamiche locali moderate, trovando un atteggiamento costruttivo. I moderati mi risultano
la stragrande maggioranza.
Quello del luogo di culto è un
problema dell’intero Quartier del Piave, ritengo che lo
dobbiamo affrontare insieme».
Federico Citron
8
Attualità
15 novembre 2009
QUATTRO MILIARDI DI EURO PER LA SALVAGUARDIA
A ROMA SI SONO SVOLTI GLI STATI GENERALI ANTIMAFIA
Un Piano regionale per la tutela Mafia, una questione che
delle acque ...ed anche dei cavatori riguarda anche il Nordest
I
l Piano di tutela delle acque
del Veneto è realtà. Il Consiglio regionale l’ha approvato
la scorsa settimana a maggioranza: favorevoli Pdl, Lega e nuovo Psi; contrari Pd e Rifondazione; astenuto il gruppo Verde.
Si tratta di uno strumento normativo di cui le Regioni devono
dotarsi per salvaguardare le proprie acque superficiali e sotterranee. Il documento definisce gli
interventi di protezione e risanamento del patrimonio idrico
regionale, ne fissa l’uso sostenibile secondo principi di conservazione, risparmio e riutilizzo di
questo bene primario, determina il fabbisogno finanziario per
rendere operative le azioni previste.
Il piano fotografa innanzitutto i
punti di criticità per le acque superficiali e sotterranee per ognuno degli 11 bacini idrografici del Veneto e dei vari corpi idrici (fiumi, laghi, lagune, fascia
marino-costiera, falde). Identifica poi le aree che richiedono misure specifiche di prevenzione
dall’inquinamento e di risana-
mento, indicando per ognuno di
questi segmenti le misure e le azioni previste.
Tra le misure considerate, sul
fronte della prevenzione ci sono
quelle rivolte a salvaguardare le
acque dallo sversamento dei nitrati di origine agricola e quelle
mirate a far fronte ai danni provenienti dagli scarichi e dalla depurazione.
La dotazione finanziaria del Piano è di 4 miliardi di euro e gli interventi previsti hanno come orizzonte temporale di attuazione
il 2015. La parte più consistente
della somma (1.690 milioni) è destinata all’adeguamento delle reti fognarie. Al settore della depurazione andranno 730 milio-
SABATO 21 INCONTRO INFORMATIVO
PER I GENITORI DI DISABILI ADULTI
l Comitato Genitori RagazIrecentemente
zi Disabili dell’Ulss 9 (che
si è ampliato
anche ai genitori delle Ulss 7
e 8) organizza per sabato 21
novembre un incontro aperto ai genitori, familiari e tutori di persone disabili adulte
per parlare della compartecipazione alla spesa per l’accesso ai servizi per la disabilità
adulta (C.e.o.d. - Case Allog-
gio - R.S.A.) da parte degli utenti e loro familiari nelle tre
Ulss della provincia di Treviso.
Interverranno Flavio Savoldi
(Fish regionale) e Maddalena
Borigo (Anffas regionale).
L’incontro si svolge sabato 21
novembre alle 15.00, a Ponte
di Piave presso la Casa della
Comunità “Luciano Martini”,
in Via Gasparinetti 4.
I 20 ANNI DALLA CADUTA DEL MURO
L’esempio della Merkel
stato abbastanza emozioÈ
nante vedere, in questi giorni, in tivù, le celebrazioni per i
venti anni dalla caduta del muro di Berlino. È stato bello rivedere Gorbaciov, Walesa,
Kohl... i fautori di quella straordinaria vicenda che ha cambiato la storia dell’Europa e del
mondo (e mancava papa Woytila, pur evocato da molti e in
particolare da Walesa). In quello scorcio di anni ’80, in pochi
anni, giorni, ore, sono accadute cose che sembravano impossibili. I comunisti russi che
lasciavano cadere, una dopo
l’altra, le loro roccaforti europee; Gorbaciov che, ogni gior-
no con più audacia - che a noi
pareva avventatezza, tanto c’eravamo abituati al vecchio mondo... - si sbarazzava delle forme
e della sostanza dell’imperialismo sovietico; migliaia e poi milioni di cittadini che pacificamente buttavano fuori dai palazzi le cariatidi del socialismo
reale, come fosse la cosa più naturale del mondo: un po’ d’aria
fresca e pulizie di primavera, in
un novembre indimenticabile.
Bisogna riconoscere che qualche
leader di statura analoga a quelli di vent’anni fa c’è ancora rimasto in giro. Uno di questi, a Berlino, non c’era: Obama ha fatto
pervenire dei messaggi, inviato i
ni. Al risparmio idrico in agricoltura e all’ammodernamento
delle reti irrigue il Piano destina
500 milioni. Sono previsti poi altri settori di intervento: azioni
contro la salinizzazione dei corsi d’acqua e delle falde (100 milioni); aumento delle capacità di
invaso del sistema idrico; ricarica artificiale delle falde (100 milioni); riqualificazione fluviale
(100 milioni); azioni sulle aree a
vocazione zootecnica (190 milioni).
L’approvazione del Piano ha avuto un finale imprevisto: un emendamento presentato dall’assessore Conta, in base al quale,
pur vietando nuove cave, «il Piano consente attività estrattive
previste dal Prac adottato dalla
Giunta per gli ambienti caratterizzati da falde già a giorno».
Questo emendamento è stato
definito dai gruppi consiliari dell’opposizione un “colpo di mano”
per favorire i cavatori; e per questo motivo, pur avendo contributo in sede di commissione a
migliorare il Piano, hanno alla fine espresso voto contrario.
afia... cosa ci evoca questa paM
rola? Un mondo appartenente
all’arretratezza del Sud, dove si ven-
dicano faide familiari con la lupara?
Oppure un mondo molto più complesso, dove “uomini d’onore” in accordo con parti corrotte della politica e dell’imprenditoria, fanno affari
con appalti, rifiuti tossici, droga, racket
e prostituzione? Certamente la seconda è più rispondente della realtà.
A fine ottobre, alla presenza di Giorgio Napolitano, si è aperto a Roma il
secondo convegno nazionale Contromafie, organizzato da Libera, il
network di associazioni accompagnato da don Luigi Ciotti. In tre intensi
giorni di testimonianze e dibattiti hanno partecipato 2mila 500 persone provenienti da tutta Italia e da 30 Paesi europei, oltre a rappresentanze extraeuropee. Il primo mito da sfatare,
infatti, è che la mafia sia un problema
del meridione.
Un indicatore della presenza mafiosa
è il numero di beni confiscati, che in
Veneto nel 2008 sono ben 77. I fanghi
tossici di Marghera vengono portati
nel Casertano e lì “spalmati” sui campi come se fosse concime. Poi c’è il fatto che le zone ricche dell’Italia, come
VITTORIO STAGE SULLA MEDIAZIONE
abato 28 e domenica 29 noSVeneto
vembre si terrà a Vittorio
uno “Stage di sensibilizzazione all’ascolto e alla
mediazione dei conflitti”.
Il corso si propone di far sperimentare direttamente il metodo dell’ascolto profondo e
della mediazione dei conflitti.
Il modello formativo trae origine da quello di mediazione
umanistica proposto dalla
francese Jacqueline Morineau,
che ha fondato e dirige il Censuoi fedelissimi, ma la
“battaglia” con il Congresso per far passare la
riforma sanitaria in America richiedeva la
sua presenza a Washington, e probabilmente ha fatto bene, in
questo frangente, ad
anteporre la politica interna ad
una cerimonia per quanto solenne e suggestiva. E poi il suo
bagno di folla, a Berlino, lo aveva già avuto, prima ancora di diventare presidente.
L’altro capo di governo che ha
brillato in questi giorni di festeggiamenti è stata Angela
Merkel, la personalità di maggiore lucidità politica che l’Europa possa vantare in questo momento. Ha ottenuto un successo
personale straordinario e confermato che lei sì, è una vera figlia dell’89. La concretezza e la
schiettezza con cui pratica la politica - una praticità qualche volta persino sbrigativa, impaziente - sono il marchio di fabbrica
di una donna nata e cresciuta
nella durezza della Germania
tro di mediazione e di formazione alla mediazione, che lavora in stretto contatto con il
Tribunale di Parigi.
Il corso è aperto ad un massimo di 20 partecipanti. Per le iscrizioni c’è tempo fino al 22
novembre; informazioni, orari e costi: Associazione “La Voce” - cell. 333.8230904 (dalle
14 alle 16 o dopo le 18).
Nel prossimo numero un ampio servizio sulla mediazione umanistica
e sull’Associazione “La Voce”
dell’Est. La Merkel ha
capito che la democrazia ed il mercato non sono idoli da adorare e celebrare con la retorica,
ma opportunità e strumenti da sfruttare al
meglio. Per dare più soldi in busta paga ai lavoratori. Per fare scuole e ospedali. Per creare più coesione e solidarietà sociale. Per avere case
calde e un’auto in garage. Tutte
cose pratiche e concrete, prosaiche, ma così importanti per la
nostra serenità e la nostra umanità... E in fondo non è questo
che vorremmo dai nostri politici? Dateci un’amministrazione onesta e efficiente (l’onestà e l’incorruttibilità come motivo d’orgoglio); dei servizi di base per
tutti (scuola, sanità, pensioni,
aiuti ai più deboli, banche solide
garantite dallo stato…: insomma,
un po’ di socialismo!); e, per chi
ha iniziativa, la possibilità di intraprendere e di innovare, correndo rischi ragionevoli.
Da questo punto di vista, la
Merkel è probabilmente il leader
il nostro Nordest, sono un luogo priviliegiato per il riciclaggio di denaro
sporco; a maggior ragione in un periodo di crisi come questo le mafie dispongono di grandi quantità di denaro liquido, che viene investito nell’acquisto di aziende, ristoranti, attività
commerciali, eliminando la concorrenza.
Un giorno è stato dedicato a lavori di
gruppo, che hanno analizzato diverse aree, dai vari business sopra citati
alle mafie trasnazionali, ai diritti umani, al tema dell’educazione alla legalità, al ruolo dell’informazione e della cultura, allo stato della giustizia, alla testimonianza delle vittime di mafia.
Infine è stato redatto un manifesto finale che prende atto delle grandi difficoltà del momento attuale, da un lato una mafia sempre più “invisibile” e
dall’altro uno stato colpevolmente incapace di prendere provvedimenti,
tracciando alcune strade e strategie
da seguire.
Il nostro ruolo, come cittadini e come
cristiani, è quello di essere vigili, informati e onesti, consci che, come diceva Falcone, «la mafia è un fenomeno
storico, ha avuto un inizio e avrà una
fine», ed è un problema che ci riguarda; «Per amore del mio popolo,
non tacerò» diceva don Peppe Diana,
ucciso dalla camorra nel 1995.
Alberto Borean
europeo più credibile. L’occasione della celebrazione della
caduta del muro l’ha sfruttato
non per vuoti trionfalismi, ma
per ricordare che di muri, in
Germania, c’è ancora, e che
quella libertà assaporata
vent’anni fa non è ancora goduta da tutti i tedeschi. Perché
non ancora tutti possono godere di quella tranquillità materiale che è condizione necessaria (anche se non certo sufficiente) per lo sviluppo di tutti i diritti umani.
L’ubriacatura liberista che ha
travolto l’Europa ex comunista
in questi ultimi vent’anni, causando disastri umani, sociali ed
economici immensi (anche se
non certo paragonabili a cinquant’anni di dittature) è alle
spalle. L’Occidente e il capitalismo non sono il paradiso in
terra. L’Europa può essere altro
che un super-mercato unico.
Questi vecchi e nuovi leaders
venuti dall’Est hanno una grande sapienza politica da regalarci.
Paolo De Stefani
Economia
15 novembre 2009
MANTOVANI
PARLA L’ECONOMISTA GUIDO MANTOVANI, DA STABIE
Come leggere
la crisi economica
Guido Mantovani
G
uido Mantovani è originario delle frazione di Stabie di Lentiai, dove ama ritornare spesso e volentieri per incontrare amici e conoscenti, e per seguire il Centro ricerche
“Progetto 09” della Fondazione Teofilo Intat di
Lentiai, che dirige. È docente di Finanza aziendale, analisi finanziaria e finanza aziendale internazionale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, lo è stato alla Bocconi di Milano, e collabora
tuttora con la Eni Corporate University di Milano e la Fondazione Cuoa di Vicenza, ma anche
con istituzioni economiche e finanziarie, occuProfessor Mantovani, quella che
stiamo attraversando è una crisi economica, finanziaria o... entrambe?
«Il problema vero non è capire
in quale settore c’è crisi, bensì
capire da quale settore sia nata
la crisi, perché solo così è possibile prendere decisioni più efficaci per affrontarla e, soprattutto, prevenirla in futuro. La
distinzione fra settore economico e finanziario è molto adottata nella pratica, ma è molto lontana da quanto effettivamente accade. Se in un paese c’è
maggiore ricchezza, serve maggiore moneta per consentirne
la circolazione; se un’azienda ha
utili crescenti, anche i prezzi di
borsa delle sue azioni saranno
crescenti... insomma, la finanza
riflette l’economia, ha senso dire che siano due cose separate?».
Cosa ci ha insegnato questa crisi, ad un anno dal crollo di alcune importanti banche americane?
pandosi di rischi d’impresa.
Recentemente ha partecipato al convegno dei
giovani di Confindustria a Capri. In occasione
della presenza a Ca’ Foscari del presidente della
Bce Trichet è stato anche intervistato sulla crisi
economica dalla celeberrima emittente televisiva americana Cnbc, il canale commerciale della
Nbc.
A lui ci siamo rivolti, a circa un anno dal crollo di
alcune grandi banche americane, che ha sancito
l’inizio della grande crisi economica mondiale,
per un punto della situazione.
«Anzitutto che ciò che si vede
(il segnale forte) non è sempre
ciò che effettivamente esiste
nella realtà (il debole).
Secondo. Il delicato equilibrio
fra liquidità ed investimento:
più liquidità significa meno investimenti, ovvero meno redditi futuri. Quindi per avere redditi futuri più alti bisognerebbe
avere meno liquidi... ma se tutti fanno così, nessuno potrà liquidare anticipatamente i capitali, cioè trasformarli in moneta! Allora meglio “essere molto
liquidi”? Ma ci saranno meno
redditi domani, e problemi di
inflazione per la troppa liquidità...
Terzo. La stabilità economica
(che non vuol dire Pil sempre
crescente o mercati sempre al
rialzo, ma minore volatilità) è
un bene “pubblico” ed esiste una pubblica utilità nella stabilizzazione del sistema, con immissione di denaro dagli stati
(come è accaduto), con regolamentazioni migliorate (come si
ACCORDO TRA ARTIGIANATO TREVIGIANO E BANCA
DELLA MARCA
Liquidi alle imprese
rtigianato trevigiano di ConeA
gliano e Banca della Marca
hanno siglato un patto per facilitare
l’erogazione di finanziamenti alle
imprese artigiane associate. È la
stretta creditizia, figlia della crisi
finanziaria, infatti, il problema più
pressante delle piccole aziende, che
non trovano più prestiti con la facilità di prima e devono mandare
avanti l’attività aziendale in un ciclo economico non favorevole.
Le banche sono guardinghe, hanno bisogno di garanzie. Non possono permettersi, in un’economia
che arranca, di rischiare di perdere il denaro (che è quello dei risparmiatori). D’altro canto, le imprese, per andare avanti, hanno bisogno di liquidità.
Così, l’associazione degli Artigiani, presieduta da Piergiovanni Maschietto, e la Banca di credito cooperativo della Marca, diretta da
Giuseppe Maset, si sono messe intorno ad un tavolo per tentare di
far scorrere la fiducia nelle vene dei
reciproci istituti, a beneficio delle
imprese associate. L’accordo consiste nell’oliare il meccanismo dei
finanziamenti alle imprese, utilizzando il fondo di garanzia associativo, che garantisce il prestito al
50 per cento (il consorzio fidi di emanazione di Artigianato trevigiano è Confitre).
«La banca deve dare i propri denari in maniera saggia e giusta, non
può permettersi che vadano perduti – spiega il direttore Maset –.
L’accordo con Artigianato trevigiano ci permette di avere più
informazioni sulle salute delle aziende e decidere a chi è giusto erogare i presti e a chi no. Loro conoscono da tempo i loro associati
e confrontandoci possiamo dare
una lettura equilibrata dei bilanci
sta cercando di fare) o con una
migliore gestione dei segnali dal
sistema (come probabilmente si
farà in futuro).
Quarto. Non sempre i consumi
sono retti dalla produzione di
reddito, ma possono essere indotti anche dai rendimenti finanziari ottenibili: ma se questi
(e succede) spariscono... La situazione è più grave per quei sistemi che – attraverso i fondi
pensione – pagano rendite pensionistiche attraverso i risultati
dell’investimento nei mercati finanziari.
Quinto. Tanta informazione economica non significa necessariamente buona informazione, e lo stesso vale per la regolamentazione. Il sistema non ha
bisogno di regolamentazioni
molto dettagliate e per questo
rigide, ma di regole semplici con
applicabilità flessibile».
Cosa è cambiato... o sta cambiando dopo un anno da questo
11 settembre finanziario?
«È cambiato certamente il conaziendali, senza cadere in incomprensioni».
Soddisfatto il presidente Maschietto: «In questa fase delicata
c’è bisogno di liquidità e per trovare
liquidità bisogna andare in banca,
quindi c’è bisogno di collaborazione e di dialogo, e soprattutto di fiducia – spiega –. Le aziende artigiane sono sempre state un polmone per l’economia locale, che
hanno spesso assorbito la manodopera delle grandi imprese in crisi, mantenendo i livelli di occupazione. Oggi questo tessuto produttivo è in difficoltà, con fatturati in calo del 30%, e ha bisogno di
essere aiutato». Maschietto auspica anche un aiuto da parte dello
Stato e della Regione. «C’è l’urgenza di prolungare la cassa integrazione anche al prossimo anno
– dice – con i fondi che abbiamo
arriviamo solo a fine 2009».
L’accordo tra Banca della Marca e
Artigianato trevigiano prevede anche corsi di formazione per gli imprenditori associati di management aziendale e politiche di
marketing, che saranno attivati nei
primi mesi del 2010.
Francesca Nicastro
9
cetto di “ricchezza” che non si
associa più necessariamente alla sola quantità ma anche alla
qualità; è cambiato il significato che attribuiamo ai prezzi
(prezzo basso = risparmio o
prezzo basso = fregatura?); è
cambiato il significato che attribuiamo alle regole (pensiamo alle procedure burocratiche
pubbliche: servono al cittadino
o solo al dipendente pubblico?);
è cambiato il significato che attribuiamo al concetto di rischio
(andare a lavorare subito, senza laurearsi, è un rischio che vale la pena di correre?)».
Chi e come pagherà il costo degli interventi pubblici attivati a
sostegno dell’economia?
«Ci sono tre possibilità: li paghino i cittadini tutti, come contribuenti; li paghino i consumatori, con tassi di inflazione
elevati; li paghino le aziende beneficiarie restituendo ciò che
hanno avuto, come sta accadendo già in alcuni casi negli Usa».
Quale inflazione ci sarà all’uscita dalla crisi?
«Il Fondo monetario ci ha detto che si comincia a vedere l’uscita per il 2010. I governi sapranno resistere alla tentazione di usare l’inflazione come
strumento di aggiustamento dei
propri deficit di bilancio? E tutti noi sapremo resistere all’illusione di (finta) ricchezza che
l’inflazione ci potrebbe dare?».
I nostri soldi sono veramente al
sicuro nelle banche italiane?
Quando ci fu l’affaire
Parmalat molti hanno
giustamente urlato
allo scandalo; ma
altrettanti anni prima
avevano trovato nelle
obbligazioni
Parmalat rendimenti
più alti dei Bot.
Siamo realistici:
nessuno regala
niente per niente
«Penso di poter dire che non vi
siano rischi eccessivi di sicurezza per i soldi depositati nelle nostre banche. Rispetto agli
investimenti, bisogna capire cosa vogliamo veramente: quando ci fu l’affaire Parmalat molti
hanno giustamente urlato allo
scandalo; ma altrettanti anni
prima avevano trovato nelle obbligazioni Parmalat rendimenti più alti dei Bot. Bisogna essere realistici: nessuno regala
niente per niente. In quella situazione bisognava essere scettici!
Rimangono due grossi problemi per il nostro sistema bancario: è troppo costoso, e nemmeno le fusioni hanno risolto
questa situazione; e poi fa fatica a trovare i meritevoli a cui
affidare denaro».
L’enciclica Caritas in veritate ha
degli agganci alla situazione economica.
«È lo scritto più intelligente sulla crisi e dice due cose che per
questa crisi e per sopravvivere
ad essa mi sembrano utili. La
prima è che la sobrietà è un fattore stabilizzante e la seconda è
che “solo con la carità, illuminata dalla luce della ragione e
della fede, è possibile conseguire obiettivi di sviluppo dotati di
una valenza più umana e umanizzante”. Per me e per il mio
lavoro è una sfida: cominciare a
metterci dentro “la luce della
ragione” tanto cara agli economisti nei loro modelli».
Sergio Cugnach
I MARRONI DI COMBAI SONO IGT, E IL FORMAGGIO
PIAVE SOGNA LA DOP
Prodotti certificati
er i Marroni di Combai ora
P
c’è la certezza dell’Igp, l’Indicazione geografica protetta.
Sono scaduti infatti la scorsa
settimana i sei mesi dalla pubblicazione del disciplinare nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. La pubblicazione
era avvenuta lo scorso 9 maggio.
Con questa Igp la provincia di
Treviso si arricchisce ulteriormente, dopo il riconoscimento
della Casatella trevigiana Dop
nel marzo del 2008 e l’Igp per
il radicchio trevigiano e l’asparago bianco di Cimadolmo.
Quella dei Marroni di Combai
è una produzione storica e caratteristica per questo territorio, con importanti ripercussioni e valenze anche per la tutela del territorio, la valorizzazione del paesaggio oltre che e-
lemento importante dell’economia e dell’identità della Marca. La superficie interessata è di
150 ettari per una produzione
annua di circa 700 quintali, con
circa 300 aziende produttrici.
I comuni inclusi nel disciplinare dell’Igp sono Segusino, Valdobbiadene, Miane, Follina, Cison, Revine Lago, Tarzo, Vittorio Veneto, Fregona, Sarmede
e Cordignano.
Continua intanto la battaglia
per la promozione del formaggio Piave, ottenuto secondo
un’antica tradizione esclusivamente con latte bellunese e ormai incamminato verso il traguardo del riconoscimento europeo della Denominazione
d’origine protetta: il disciplinare è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale della comunità il
29 settembre scorso.
15 novembre 2009
MESSAGGIO DEL VESCOVO
ari fedeli che aderite all’iniC
ziativa del Monastero Invisibile,
DOPO 5 ANNI È TEMPO DI RINNOVO
Mille aderenti al
Monastero Invisibile
N
ell’articolo apparso su
L’A zione di domenica
1 novembre la nostra
attenzione è stata richiamata
all’importanza della preghiera per le vocazioni, in particolare per quelle al ministero
ordinato. Ne abbiamo colto le
motivazioni profonde, ci siamo sentiti incoraggiati a continuare e rilanciare questo
impegno di tutta la diocesi,
sono state ricordate due iniziative che caratterizzano
particolarmente il primo giovedì del mese: la messa celebrata dal vescovo Corrado in
Cattedrale e l’adorazione eucaristica parrocchiale. Accanto ad esse da alcuni anni
svolge un prezioso servizio
l’iniziativa del Monastero Invisibile, che raccoglie ormai
oltre mille aderenti.
In cosa consiste? Diverse persone (sani e malati, giovani,
adulti e anziani…) si impegnano a mantenere costante,
giorno e notte, la preghiera
per le vocazioni di speciale
consacrazione offrendo al Signore un tempo a cadenza
mensile (ma talvolta anche
settimanale), in un giorno e
DON PAPA
Dopo circa cinque
anni dal suo inizio
in diocesi, agli
aderenti al
Monastero
Invisibile si
chiede
quest’anno di
rinnovare la loro
adesione, nel
desiderio di
confermare la
propria
disponibilità e
impegno
un’ora prefissati e
liberamente scelti
(per esempio dalle 17 alle 18 del
primo giovedì di
ogni mese), secondo modalità
diverse (partecipazione alla messa, adorazione eucaristica, rosario,
meditazione della
Parola di Dio, Liturgia delle O-
REALIZZATA DA SEMINARIO E CENTRO VOCAZIONI
NUOVO “RITO DELLE
ESEQUIE”
Immaginetta
da diffondere
n occasione della Giornata del
IconSeminario
e in concomitanza
l’Anno sacerdotale, il Semi-
nario e il Centro diocesano vocazioni hanno preparato una
immaginetta del
Sacro Cuore nella
quale sono riportate: la preghiera
di papa Benedetto
XVI per l’Anno
sacerdotale e una
preghiera del vescovo Corrado
per le vocazioni
sacerdotali e per il
Seminario. Essa
può essere diffusa
in ogni parrocchia secondo varie modalità: nella visita o benedizione alle famiglie, in particolare
agli ammalati; ai
penitenti dopo la
ra gli argomenti all’ordine del
Tgiorno
dell’assemblea dei ve-
confessione; agli operatori pastorali (catechisti, animatori,
consigli parrocchiali); ai ragazzi del catechismo, soprattutto
ai ragazzi che si stanno preparando a ricevere la
prima comunione e
il sacramento della
cresima; a tutti i fedeli che partecipano
alla messa della domenica nella Giornata del Seminario
(22 novembre) o
nella Giornata mondiale di preghiera
per le vocazioni (25
aprile 2010).
Si raccomanda una
larga diffusione, per
il maggior coinvolgimento possibile di
tutta la comunità. È
disponibile alla Libreria del Seminario.
scovi italiani ad Assisi vi è il nuovo
“Rito delle esequie” che – una volta approvato – dovrà passare al vaglio dei competenti organismi vaticani prima di entrare in vigore.
“Mi pare che oggi sia diffusa la consapevolezza dell’urgenza di aiutare
i nostri fratelli a pensare in maniera meno evasiva alla prospettiva
dell’appuntamento con la morte
come di una tappa non estirpabile
dall’orizzonte concreto, comunque
volentieri vi invio questo messaggio di saluto e di riconoscenza per il vostro impegno
nella preghiera per le vocazioni
di speciale consacrazione.
L’occasione del rinnovo della
vostra adesione – felicemente
legata alla coincidenza con l’Anno sacerdotale voluto dal Santo
Padre – offre a tutta la diocesi
l’opportunità di riscoprire l’importanza della preghiera per le
vocazioni. Essa non ha come unico scopo quello pur legittimo
di chiedere al Signore il dono di
nuove e sante vocazioni al sacerdozio, alla vita consacrata, alla missione, ma anche quello di
pregare affinché ogni cristiano
si ponga lui stesso in atteggiamento di fiduciosa disponibilità
alla chiamata del Signore e le sia
fedele, nella fedeltà di Gesù che
è stato obbediente al Padre fino
alla morte di croce.
Incoraggio ciascuno di voi a
continuare con generosità ad offrire come “sacrificio vivente,
santo e gradito a Dio” (cf. Rm
12,1) la vostra preghiera, ma anche le vostre sofferenze, soprattutto quelle dovute alla malattia. Sono certo che il Cuore di
Cristo saprà trasformarle in doni di Grazia per il nostro Seminario, per tutti i giovani – uomini e donne – chiamati dal Signore a donare a Lui tutta la loro vita per un servizio “a tempo
pieno” alla Chiesa, sparsa in ogni
parte della terra. La vostra offerta recherà beneficio a tutta la
Diocesi e ad ogni vocazione e
ministero dei quali lo Spirito
Santo la sta arricchendo.
Vi chiedo anche di poter coinvolgere altre persone sensibili a
questa vera e propria forma di apostolato, proponendo loro di
aderire al Monastero Invisibile.
Vi esorto inoltre – qualora ve ne
fosse la possibilità – a partecipare all’Adorazione eucaristica
parrocchiale del primo giovedì
del mese, sostenendola attivamente con la vostra presenza e
collaborando con il parroco alla sua animazione.
+ Corrado Pizziolo Vescovo
re…), eventualmente anche
con l’aiuto del sussidio di preghiera per le vocazioni, inviato su richiesta degli iscritti via posta o e-mail. Pur potendo vivere questo momento anche in gruppo o in famiglia, l’adesione al Monastero
Invisibile resta individuale e
può essere data al Cdv attraverso un modulo appositamente predisposto. È auspicabile – qualora ve ne fosse la
possibilità – che gli aderenti
al Monastero Invisibile partecipino all’adorazione eucaristica comunitaria del primo
giovedì del mese, sostenendola attivamente.
Dopo circa cinque anni dal
suo inizio in diocesi, agli aderenti al Monastero Invisibile si chiede quest’anno di
rinnovare la loro adesione,
nel desiderio di confermare la
propria disponibilità e impegno. È un’occasione preziosa
anche perché coloro che già
da tempo aderiscono alla proposta possano farsene promotori presso altre persone,
interessate ad essere coinvolte o aderire loro stesse a questa forma di preghiera per le
vocazioni.
Don Gianluigi Papa
Direttore del Centro diocesano
vocazioni
incombente sulla vita di ciascuno –
ha spiegato nella prolusione il cardinale Bagnasco –. E come la frequentazione di ambienti ospedalieri potrebbe talora rivelarsi quanto di più educativo per interiorizzare la fragilità connessa alla vita,
così la capacità di vivere l’appuntamento con ‘sorella morte’ allorché
essa si materializza di fianco a noi,
è un segno di intelligenza e un modo prezioso per imparare a vivere
davvero. Capita sovente di trovarci a riflettere sulla tendenza a considerare privatisticamente anche
l’esperienza della morte. L’individualismo, che è cifra marcata di
questa post-modernità, raggiunge
ai limiti della vita una delle sue esasperazioni più impressionanti.
Anche quando la maschera della
morte scende sul volto dei propri
cari, dunque si fa più prossima e
meno facilmente evitabile, anche
allora non di rado si tende a rimuovere l’evento, a scantonarlo, a
scongiurare ogni coinvolgimento. Il
fenomeno determina la pratica sparizione dell’esperienza della morte
e di ogni suo simulacro dalla scena
della vita. Va da sé che la comunità
cristiana non possa avallare una tale cultura così irreale: nascondere la
morte e dimenticare l’anima non
rende più allegra la vita, in genere
la rende solo più superficiale”.
SABATO 21 GIORNATA PRO ORANTIBUS
abato 21 novembre, in occasione della Festa della PresentaSzione
di Maria al Tempio, la Chiesa celebra la “Giornata pro
orantibus” dedicata alle monache di clausura. La finalità è di ricordare queste sorelle che, con la costante offerta della preghiera e della stessa vita nel più grande nascondimento, costituiscono una “parte specialissima” in mezzo al popolo cristiano. La Giornata costituisce anche l’occasione per dare un aiuto
concreto ai monasteri più poveri. Le offerte possono essere inviate tramite il conto corrente postale numero 241018 intestato a: Segretariato assistenza monache c/o Sacra Congregazione dei religiosi, piazza Pio XII, 00193 Roma.
Chiesa
15 novembre 2009
FU PARROCO DI STEVENÀ
11
PER 52 ANNI CAPPELLANO DELL’OSPEDALE
Don Eligio, fedele Don Ezio,
prete sereno
fino alla fine
D
omenica 8 novembre all’ospedale
di Conegliano don Eligio Rizzo ha
concluso il suo cammino terreno.
Nato nel 1923 a Faè di Oderzo, frequentò
le medie alla Scuola Apostolica di Oderzo
e ginnasio, liceo e teologia in Seminario a
Vittorio Veneto. Ordinato sacerdote nel
1948 dal vescovo Zaffonato, venne subito
inviato come cappellano a Miane, quindi
a Sernaglia e Mareno di Piave. Dal ’55 al
’58 fu mansionario corale della Cattedrale, quindi una breve esperienza ancora da
cappellano a Col San Martino e la prima
nomina a parroco a Villa di Villa dal ’60 al
’62. Nell’ottobre del ’62 venne trasferito a
Stevenà, dove rimase fino al 2002. Gli ultimi anni li ha trascorsi nella casa di riposo Immacolata di Lourdes di Conegliano.
Così descrive don Eligio il diacono Elio
Cao, che a Stevenà ha lavorato fianco a
fianco con lui: “Convinto ed entusiasta di
essere prete: lo manifestava in più occasioni e l’ha scritto anche nel suo testamento. Rigoroso nella sua vita spirituale e
nella sua formazione. Per lui il centro era
l’Eucaristia. Aveva una bella devozione
mariana. Si è speso senza riserve nella vita pastorale, mettendo al primo posto la
formazione cristiana della comunità. Impegnato nel promuovere,
sostenere e aiutare la ministerialità laicale. Preparava personalmente i bambini alla prima comunione
e i ragazzi alla cresima. Seguiva personalmente i genitori nel percorso di preparazione al battesimo dei
figli, così le coppie che si
preparavano al matrimonio. Visitava ammalati e
anziani. Teneva molto al
decoro delle chiese e delle
celebrazioni. Appassiona-
to di musica e canto, curava la preparazione e dirigeva il coro parrocchiale nelle grandi solennità. Molto ha fatto anche per le
strutture parrocchiali: la cura e la ristrutturazione delle chiese e la realizzazione del
campo sportivo e di quello da tennis”.
Ha lasciato scritto nel suo testamento: “Il
Signore sa (e mi sembra di essere sincero se
mi vedo bene) che non sono attaccato alle
cose. L’essenziale per me è questo: partire
per ‘l’altra sponda’ della eterna vita con la veste del mio battesimo ben ordinata (o riordinata), in pace e nell’amore con il mio Signore e con tutti i fratelli. Felicissimo e riconoscentissimo d’essere sacerdote, con il
solo rammarico di non aver amato o saputo amare Lui e i fratelli come Lui mi ha amato e insegnato ad amare. Il Padre di infinita misericordia accolga anche da me la
preghiera del Figlio suo Crocifisso: ‘In manus tuas, Domine, commendo spiritum
meum’”.
L’eucaristia di ringraziamento, di suffragio
e di commiato, presieduta dal Vescovo, è
stata celebrata nella chiesa di Stevenà. Monsignor Pizziolo si è soffermato, in particolare, sugli ultimi sette anni di vita di don Eligio, segnati dalla sofferenza: “L’esperienza
dalla malattia e della forzata inattività è stata certamente una prova molto dura per lui, così energico,
attivo e intraprendente... È significativa la sua fedeltà, fino
ai suoi ultimi giorni, alla preghiera della Liturgia delle Ore e, specialmente, all’Eucaristia, alla quale mai mancò: in
don Eligio l’uomo interiore si
rinnovò costantemente, pur
nel disfacimento dell’uomo esteriore. È una grande lezione di cui dobbiamo essergli
profondamente riconoscenDon Eligio Rizzo ti”.
N
ella notte fra
ra stato insignito del tisabato 7 e dotolo di monsignore, lamenica 8 noscia un grande vuoto.
vembre è terminato il
Era facile incontrarlo
cammino terreno di
lungo le corsie dell’odon Ezio Dal Piva, 82
spedale, la svelta figuanni, da ben 52 capra avvolta nel camice
pellano dell’ospedale
bianco, sempre pronto
di Oderzo. La sua dia dire una parola di inpartita ha lasciato
coraggiamento, di spetutti attoniti, perché
ranza. Piuttosto di dire
il sacerdote godeva di
Mons. Ezio Dal Piva una parola di troppo,
buona salute e nulla
don Ezio taceva, ascolfaceva presagire un simile epilogo.
tava. Un atteggiamento il suo, di aDon Ezio era originario di Villa di
scolto attento che ispirava fiducia,
Villa di Mel. Dopo gli studi nel Seche rincuorava il malato anche graminario di Vittorio Veneto venne
ve. A tutto ciò univa una vena di
ordinato sacerdote da monsignor
humour, con una piccola battuta spiZaffonato nel 1953. Dopo due breritosa riusciva sempre a strappare
vi esperienze da cappellano, a Serun sorriso. Mancherà don Ezio. Sarà
ravalle e Codognè, venne inviato
strano non vederlo più andare, svelall’ospedale di Oderzo, dove si feto e sereno, fra i letti dei malati.
ce apprezzare per le sue doti umaLe esequie sono state presiedute dal
ne, per il carattere schietto, la paVescovo martedì 10 nel duomo di Orola franca e incoraggiante che aderzo. “La serenità con cui dialogaveva per tutti, credenti e non.
va e incoraggiava i malati, il sorriso
Il suo modo di fare era di sostegno
con cui si rivolgeva loro invitandoanche nei momenti più difficili per
li a pregare e ad affidarsi al Signore,
gli ammalati. «Siamo molto addonon erano qualcosa di soltanto elorati per la sua morte – dice Clausteriore, ma esprimevano e tradio Dario, direttosmettevano la sua fere generale delde, la sua speranza e la
IL
VESCOVO
l’Ulss 9 – da oltre
carità che animavano
mezzo secolo egli
tutto il suo servizio” ha
La serenità con cui
era un punto di risottolineato il Vescodialogava e
ferimento. Gli siavo. E riprendendo un
incoraggiava
i
malati,
mo grati per il suo
passaggio del suo teil
sorriso
con
cui
si
servizio, indispenstamento spirituale il
rivolgeva
loro
sabile non solo per
Vescovo ha concluso
i credenti ma per
invitandoli a pregare e l’omelia funebre invotutti coloro che
ad affidarsi al Signore, cando il Signore “persoffrono».
accolga don Ezio a
non erano qualcosa di ché
Don Ezio, che
cantare le lodi con gli
soltanto esteriore
qualche anno fa eangeli e i santi”.
RICORDIAMO I NOSTRI PRETI
Don Giacomo,
prete entusiasta
o conosciuto don GiacoH
mo. Questa frase può apparire banale ed è probabil-
mente anche un po’ presuntuosa soprattutto nei confronti delle persone che hanno condiviso tante esperienze con lui. Io
l’ho conosciuto come parroco
dell’Mdg, Santa Maria delle
Grazie come lui teneva a specificare. Ero a quel tempo un giovane animatore e, collaborando
in parrocchia assieme a don
Pierluigi Cesca e poi don Adriano Bellotto, ho avuto modo
di scoprire a mano a mano tante caratteristiche di don Giacomo che spesso rischiavano di ri-
Don Giacomo Gava
manere nascoste dietro quella
specie di corazza di cui era, più
o meno consapevolmente, rivestito e che non lo aiutava ad entrare subito in dialogo con le
persone.
Per conoscere don Giacomo e
non fermarsi all’apparenza, era
necessario investire un po’ di
tempo; la via migliore era quella di collaborare direttamente
con lui. Le sue scelte pastorali,
al di là che fossero giuste o sbagliate, non erano mai superficiali, ma sempre frutto di una
lunga meditazione personale;
cercava sempre di proporle con
entusiasmo e tenacia. Sempre
schietto e sincero, dava grande
fiducia ai giovani, richiedendo
da loro una fede sempre più matura e radicale. Esigente nell’impostazione della liturgia, orgoglioso di avere tanti chierichetti e ministranti ben preparati, curava personalmente le
schede per la catechesi foraniale. Un pezzo del suo cuore era
riservato al Brasile, a quei luoghi di missione dove operano i
nostri sacerdoti diocesani fidei
donum a cui lui stesso era legato.
Durante il mio percorso di ricerca e maturazione vocazionale mi ha sempre sostenuto,
facendomi capire bene che condivideva la bellezza e il prezzo
di un cammino che a suo tempo aveva percorso anche lui.
Ricordo l’entusiasmo che metteva in tutte le cose che faceva
e diceva, anche durante il periodo della sua malattia. L’ultima volta che l’ho incontrato,
nella sacrestia della Cattedrale
in occasione della celebrazione
della solennità di san Tiziano,
mi aveva salutato felice. Lo voglio ricordare così!
Don Roberto Bischer
SCRIVETECI
L
a pubblicazione di ricordi
dei preti diocesani ritornati alla Casa del Padre proseguirà per tutto l’Anno sacerdotale. Fino ad oggi sono stati
pubblicati articoli su don Sisto
Campodall’Orto, don Lorenzo
Dalla Betta, don Bruno Florian, don Vittorino Favero,
don Pino Zangiacomi. Per
ciascun sacerdote viene pubblicato un solo ricordo. Sono
già pervenuti in redazione o
sono stati annunciati articoli
su monsignor Vittorio Bet,
monsignor Igino Facchinello,
don Giuseppe Zago, monsignor Mosè Da Broi e don Giuseppe De Biasi.
Per informazioni su lunghezza
degli articoli e tempi di consegna contattare la redazione
allo 0438-940249 o via e-mail
[email protected].
12
Chiesa
15 novembre 2009
MONS. BAGNASCO ALL’ASSEMBLEA DEI VESCOVI
Politica, clima
da svelenire
«U
na certa risonanza
ha avuto nelle settimane scorse, ma assai di più ne avrebbe meritato,
l’annuncio choccante che sette
nostri fratelli cristiani sono stati orribilmente uccisi nel Sudan
meridionale in una macabra parodia della crocifissione». È stato questo il primo argomento affrontato dal presidente della Cei,
cardinal Angelo Bagnasco, nella prolusione ai lavori della 60ª
assemblea generale dei vescovi
(Assisi, 9-12 novembre). Parlando dell’Africa e poi facendo
riferimento al Sinodo che si è
svolto recentemente in Vaticano, ha sottolineato «il suo
profondo senso di Dio», definendolo con le parole del Papa
un «tesoro inestimabile per il
mondo intero». Ha quindi notato che «il fenomeno della fame non dipende tanto dalla
scarsità materiale delle risorse
quanto da fattori sociali e istituzionali, ai quali occorre volersi
applicare senza esitazioni».
Cultura irreale della morte
«Anche quando la maschera
della morte scende sul volto dei
propri cari, dunque si fa più
prossima e meno facilmente evitabile, anche allora non di rado si tende a rimuovere l’evento, a scantonarlo, a scongiurare
ogni coinvolgimento»: così il
cardinal Bagnasco ha introdotto l’argomento della nuova edizione italiana del “Rito delle esequie”. «Il fenomeno determina la pratica sparizione dell’esperienza della morte e di ogni
suo simulacro dalla scena della
vita – ha aggiunto –. Va da sé
che la comunità cristiana non
Mons. Angelo Bagnasco
possa avallare una tale cultura
così irreale: nascondere la morte e dimenticare l’anima non
rende più allegra la vita, in genere la rende solo più superficiale».
Crocifisso: sentenza alquanto
surreale
Una “sentenza alquanto surreale emessa dalla Corte di Strasburgo, a proposito della presenza dei crocifissi nelle aule
scolastiche italiane, nei confronti della quale bene ha fatto
il governo ad annunciare ricorso”: così l’ha definita il presidente della Cei. “Lungi infatti dal
minacciare le responsabilità educative della famiglia e quelle
laiche di ogni Stato moderno, il
crocifisso nella molteplicità dei
suoi significati può suggerire solo valori positivi di inclusione,
di comprensione reciproca, in
ultima istanza di amore vicendevole”, ha poi affermato.
Ru486, scuola libera
“Principi non negoziabili”, pillola Ru486, obiezione di coscienza di operatori sanitari, farmacisti e farmacisti ospedalieri so-
IL 22 NOVEMBRE LA CELEBRAZIONE NELLA BASILICA
DELL’ANNUNCIAZIONE A NAZARETH
Suor Ghattas beata
l vescovo Giacinto-Boulos
Ile Marcuzzo
– vicario patriarcalatino per Israele, Nazareth – ci
informa che la Chiesa di Gerusalemme si prepara a vivere un momento storico della sua vita. Il 22
novembre sarà infatti beatificata
a Nazareth suor Maria Alfonsina
Ghattas, originaria di Gerusalemme, fondatrice della Suore del
Rosario nel 1880, morta nel 1927
a Ain Karem. «Come faccio di solito in queste occasioni, mi è graditissimo far partecipare a questi
momenti significativi della nostra
Chiesa anche gli Amici di Terra
Santa e del Patriarcato Latino di
Gerusalemme, e tra questi mi è
lieto annoverare naturalmente
molte persone della cara diocesi
di Vittorio Veneto – spiega il vescovo Marcuzzo –. Lo faccio in unione con tutti i sacerdoti vittoriesi in Terra Santa e con lo scopo di appagare la sete di notizie
sulla Chiesa di Terra Santa presso molti pellegrini e amici, e per
mantenere e rafforzare sempre
più quel legame unico che esiste
tra la diocesi e la Terra Santa. La
celebrazione avrà luogo nella Basilica dell’Annunciazione, sarà
presieduta dal Patriarca latino di
Gerusalemme, monsignor Fouad
Twal, concelebrata da tanti vescovi e sacerdoti di diversi riti con
il concorso previsto di migliaia di
fedeli di tutta la Terra Santa e altrove, tra questi anche parenti e
pronipoti della beata che adesso
no stati oggetto dei successivi
passaggi della prolusione. Sulla
Ru486, in particolare, ha affermato che “l’intera operazione
volta a rendere fruibile la controversa pillola non ci ha convinto né come cittadini né come pastori”. Circa l’obiezione di
coscienza ha invece sottolineato che “in queste nostre osservazioni non c’è alcuna sottovalutazione del dramma in cui può
trovarsi la donna, in particolare
quando il pensiero di interrompere la gravidanza dovesse presentarsi per motivi legati alla
condizione economica”. Sull’ora
di religione islamica ha affermato che “non è in discussione… la libertà religiosa di chicchessia” e sulla “scuola libera” ha
ribadito l’auspicio che “le cifre inizialmente previste con decurtazioni consistenti possano essere prontamente reintegrate in
modo da consentire agli enti erogatori dei servizi di mantenere gli impegni già assunti”.
Far crescere il Paese
“Svelenire il clima generale” in
politica, puntare alla crescita del
Paese, come “condizione fondamentale per una giustizia sociale che migliori le condizioni del
nostro Meridione”, sono stati gli
ultimi temi affrontati dal presidente della Cei. “Il nostro popolo, che tanti sacrifici ha affrontato e affronta – ha affermato –
gradirebbe davvero uno scatto
in avanti nel segno della risolutezza e del superamento delle
campagne denigratorie come
delle polemiche strumentali.
Ciascuno, ripeto, è chiamato in
causa in quest’opera d’amore
verso l’Italia”.
vivono soprattutto in America.
Durante la messa, monsignor Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei Santi
e delegato pontificio, leggerà il decreto papale di proclamazione
della beata.
Suor Maria Alfonsina Ghattas,
nata nel 1842, già suora di San
Giuseppe, ha avuto delle visioni
(riconosciute) della Santissima
Vergine, ha sempre lavorato nella pastorale delle nostre parrocchie e scuole, fondato (oltre le
Suore del Rosario) anche diverse
associazioni apostoliche per laici, contribuito molto a migliorare la situazione femminile nella
nostra società, accompagnato efficacemente gli anni della rinascita (o “restaurazione”) del Patriarcato latino in Terra Santa nel
19º secolo. Già da vivente le erano stati attribuiti atti miracolosi,
soprattutto salvataggi di bambini caduti in pozzi, e venne chiamata popolarmente la “santa dei
pozzi”».
BREVI DIOCESI
Ac: il 15 percorso fidanzati
Domenica 15 novembre a Conegliano, Casa Toniolo, dalle 15 alle
18 circa, l’appuntamento mensile dell’Ac per i fidanzati che intendono camminare verso la preparazione, remota o prossima, al matrimonio.
Musica sacra: pronte le
partiture per la messa di
San Tiziano
Sono disponibili in Libreria del Seminario, a Vittorio Veneto, i fascicoli con
le partiture dei canti per i gruppi corali parrocchiali invitati alla celebrazione in onore di San Tiziano in programma per domenica 17 gennaio
2010 alle 15.30.
La Tenda Tv: Scuola di preghiera
La Tenda Tv, emittente della parrocchia vittoriese di Santi Pietro e
Paolo, propone una trasmissione dedicata alla “Scuola di preghiera” per giovani dai 17 ai 35 anni che si tiene in Seminario. L’incontro del 6 novembre va in onda su La Tenda Tv (canale 19 Vhf, zona sud di Vittorio Veneto) fino a domenica 15. Ma è anche visibile
a tutti e sempre perché disponibile su www.latendatv.it.
BREVI LA NOSTRA FAMIGLIA
Ovci: il 16 incontro volontari
Lunedì 16 novembre dalle 19.30 alle 22 alla Nostra Famiglia di Conegliano incontro mensile dell’Organismo di volontario per la cooperazione internazionale (Ovci).
La spiritualità di don Monza
Lunedì 16 novembre alle 20.30 alla Nostra Famiglia di Conegliano secondo incontro di approfondimento della spiritualità sacerdotale di don Luigi Monza. Don Roberto Camilotti e le Piccole Apostole della Carità trattano il tema “La missione al mondo dentro
la vocazione di prete”.
BREVI TRIVENETO
Padova: seminario sull’enciclica
Sabato 14 novembre, nell’aula magna della Facoltà teologica del
Triveneto (via del Seminario 29) a Padova, la facoltà, in collaborazione con l’Ucid, Unione cristiana imprenditori dirigenti e diocesi di
Padova, propongono il convegno “Caritas in veritate nell’economia
e nell’impresa”. Dalle 9.30 alle 12.
Pordenone: l’ambasciatore della Bolivia
incontra i boliviani e i gruppi missionari
Sabato 21 novembre, alle 16 nel municipio di Pordenone, Esteban
Elmer Catarina ambasciatore della Repubblica di Bolivia in Italia incontra i boliviani residenti nel territorio (anche di Vittorio Veneto),
gli uffici e i gruppi missionari, le associazioni, i volontari e tutte le
persone che hanno a cuore la Bolivia. Il confronto vuole essere un
momento per ascoltare una fonte diretta che aiuta a capire la situazione e le prospettive del Paese e nello stesso tempo un’occasione per lo stesso per conoscere associazioni e gruppi che appoggiano concretamente questa nazione.
Camposampiero: giornata di spiritualità
su don Mazzolari
Per ricordare don Primo Mazzolari, in occasione del 50º anniversario della morte, la casa di spiritualità Santuari Antoniani di Camposampiero – con la collaborazione della Fondazione Mazzolari di Bozzolo (Mn) – propone
una giornata di spiritualità sabato 21 novembre
sul tema “Cristiani in piedi, secondo don Primo
Mazzolari, il tormento della profezia”. Il relatore
principale sarà il professor Anselmo Palini, autore del volume “Primo Mazzolari, un uomo libero”. Inizio alle 9.15, conclusione alle 18.30 con
la messa di ringraziamento. Per informazioni e
adesioni telefono 049-9303003; e-mail [email protected].
Bassano: l’accompagnamento spirituale
Dalla sera del 29 novembre alla mattina del 3 dicembre a Villa San
Giuseppe di Bassano del Grappa corso di introduzione sull’accompagnamento spirituale personale con suor Gabriella Mian
AdGB, padre Mario Marcolini s.i. e suor M. Paola Aiello s.a. Per informazioni e iscrizioni: 0424-504097.
Chiesa
15 novembre 2009
Verso un orizzonte
di luce
Domenica 15 novembre XXXIII del tempo ordinario anno B
Dn 12, 1-3; Sal 15; Eb 10, 11-14.
18; Mc 13, 24-32
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio
Prima settimana del Salterio
N
ella settimana passata,
a catechismo, una
quinta elementare ha
posto tante domande curiose
sull’esistenza e la natura del Paradiso e dell’Inferno. E anche il
gruppo giovani chiede informazioni sull’aldilà. E così tornano alla mente immagini potenti: “Memento mori”. Ed anche: “memorare novissima tua, et
in aeternum non peccabis” (Sir 7,
40). Ed ancora le “artes moriendi”. E pure la Divina commedia,
più simpatica ai piccoli che ai
grandi. Oppure quei trappisti
che ogni giorno si scavano la
fossa destinata ad accoglierli.
Ma la Parola di Dio vola alta
come aquila. Sì, resta la paura
di “un tempo di angoscia”. Ma c’è
anche una fantastica promes-
sa: “in quel tempo sarà salvato il
tuo popolo”. E ancora: “I saggi risplenderanno come lo splendore del
firmamento; come le stelle per sempre”. Anche se, sul finire dell’anno liturgico, lo sfondo rimane
sempre quello apocalittico del
sole che si oscura e della luna
che si spegne, Daniele, che scrive durante la persecuzione di
Antioco Epifane (164 a. C.), annuncia la salvezza e la speranza.
E ben prega il Salmo responsoriale (Sal 15): “gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima; / anche il
mio corpo riposa al sicuro, / perché
non... lascerai che il tuo fedele veda
la fossa”.
Anche il Vangelo, a tratti, sembra far paura, ma non c’è nessuna catastrofe, nessuna fine del
mondo. Se mai c’è la venuta del
Cristo, l’W verso cui tende tutta la storia. Allora non incombe
nessun oroscopo sul mondo,
nessuna previsione geovista. Se
mai, c’è una speranza. C’è un fico che germoglia. Così il cristiano esplora le oscure vicende
della storia per vedere un fico
che fiorisce. È un richiamo potente per tutti. E non possiamo
RIFLESSIONI SUL PIANO PASTORALE
Umiltà
ra gli atteggiamenti riT
chiesti per favorire la
realtà delle vocazioni e della
ministerialità, il Vescovo inserisce, nel Piano pastorale,
l’umiltà. La trovo personalmente così difficile da vivere
che ho deciso di provare a rifletterci sopra a voce alta.
Il dizionario definisce l’umiltà: “sentimento e conseguente comportamento improntato alla consapevolezza
dei propri limiti e al distacco
da ogni forma di orgoglio e sicurezza eccessivi di sé”. E meno male che nel vocabolario è
ancora presente, anche se
sembra solo per identificare
una condizione o uno stato
d’animo proprio dei tempi
passati. Oggi è decisamente
fuori moda. Forse dà anche un
po’ fastidio sentirne parlare.
La parola proviene dalla radice latina “humus”, che descrive “il livello del terreno”. Non
dimentichiamo che “umano”
ha la stessa radice e ci ricorda
che anche noi siamo impastati di terra. La cosa potrebbe
dare ancora più fastidio.
Il mondo di oggi non può dare
spazio all’umiltà; sarebbe togliere nuovamente valore alla
persona!
E poi umili rispetto a chi, rispetto a cosa? È bene togliere un
possibile equivoco: l’umiltà come virtù cristiana non consiste
nel sentirsi un verme spregevole. Significa piuttosto possedere un giusto rispetto di se stessi
e degli altri. Umiltà, ha suggerito qualcuno, è il nome cristiano
dell’autostima. Ci libera dal sentirci sempre rivali di qualcuno,
dal doverci sempre misurare con
l’amico, il vicino, il collega: chi
è più bravo, chi è meglio, chi è
scartare l’idea di quest’incontro definitivo con il Signore, lasciandoci distrarre da tante banalità della vita.
Le foglie ingialliscono e cadono in questi malinconici giorni di novembre. Ma Gesù parla di foglie che annunciano l’estate. Non c’è più l’immagine
negativa del fico dell’Eden (Gn
3), e nemmeno quella della
pianta maledetta (Mt 21), piena di foglie, senza frutto. Qui,
in mezzo a tanta morte e desolazione, c’è solo un’immagine
di vita. E il regno di Dio appare come la bella stagione dopo
i rigori dell’inverno. È il momento di un rinnovamento. Per
chi ha il dono della fede tutto è
segno e annuncio del Cristo
che viene. Il credente sa che ogni istante è un tempo favorevole, di grazia.
Signore, fa che ognuno sia un
fico pieno di germogli, tieni
lontana quella maledizione che
secca la vita. Fa che il sole non
si oscuri e che la luna e le stelle restino lassù a far luce, soprattutto nella notte più buia.
Fa che l’incontro con te sia una
festa e non una paura. Fa che
l’uomo d’oggi, che vuol staccarsi dalla croce, sia attento al
tuo silenzioso passaggio. Fa che
ciascuno si ponga ancora le
grandi domande della vita:
quelle che si fanno i bambini
che spiazzano gli adulti. Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Fa che l’uomo “curvo” di
oggi alzi ancora lo sguardo verso di te, approdo luminoso della storia.
Don Pietro Bortolini
più… L’umiltà dovrebbe darci
la giusta ambizione per fare
quello che siamo davvero in
grado di fare, eliminando così
le illusioni e le frustrazioni per
quello che non abbiamo, per limiti reali, la capacità di fare.
Umiltà significa anche non reclamare per sé il centro del palcoscenico, accettando così di
non avere sempre il ruolo principale, ma semplicemente di
recitare una parte insieme ad
altri. In una società malata di
protagonismo come la nostra
la cosa deve suonare ben strana. Altro che spintonare a destra e a sinistra per apparire in
primo piano, meglio se davanti alle telecamere!
Stiamo parlando di una virtù
così difficile da mettere in pratica, che Dio ha pensato bene
di mandare qualcuno a insegnarcela. È venuto Gesù e ci ha
detto, senza mezzi termini:
“Imparate da me, che sono mite e
umile di cuore!”. Se Gesù si fosse fermato alle parole, sarebbe
stato semplice: si poteva ignorare. Ma egli “umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte, e morte di croce”. Questo ha
reso tutto più complicato. Non
c’è più spazio per la falsa umiltà: mi tocca proprio verificare i miei atteggiamenti. Devo tornare “a livello della terra”, riconoscermi creatura di
fronte al mio Creatore, per poter cantare con Maria: “ha
guardato l’umiltà della sua serva!”.
Marilena Casagrande
13
Domenica 15 novembre: Celebra messa e cresime a Ramera
(ore 9) e Saccon (ore 11). A Brugnera celebra la messa e benedice la nuova scuola materna (ore 14.30).
Martedì 17 novembre: In Vescovado incontra i vicari foranei (ore 9.15). Celebra la messa in Seminario e partecipa alla commemorazione di don Pino Zangiacomi e alla presentazione del
libro Poesie di don Pino (ore 18.30).
Mercoledì 18 novembre: Al mattino incontra i sacerdoti dell’unità pastorale di Codognè. In Seminario tiene un incontro per i
diaconi permanenti (ore 20.30).
Giovedì 19 novembre: In Seminario incontra le insegnanti delle scuole materne parificate (ore 16.30).
Venerdì 20 novembre: A Santa Lucia di Piave partecipa a un
convegno sul beato fra’ Claudio (ore 20.30).
Sabato 21 novembre: Celebra la messa nel santuario Madonna della Salute a Costa di Vittorio Veneto (ore 15). Celebra messa e cresime a Zoppè (ore 17).
Domenica 22 novembre: Celebra messa e cresime a San Fior
di Sopra (ore 9) e Santi Martino e Rosa in Conegliano (ore 11).
Nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia di Piave presiede la celebrazione dei vespri e conferisce il mandato a nuovi ministri
straordinari della Comunione (ore 15).
NOMINA
l vescovo Corrado ha nominato don Pietro Silvestrini, parroco di
IAlbina
Gaiarine e Campomolino, anche amministratore parrocchiale di
di Gaiarine.
BREVI CHIESA DIOCESANA
Riunione dei vicari foranei
Martedì 17 novembre, alle 9.15 in Castello vescovile, riunione dei
vicari foranei con il Vescovo.
Seminario: commemorazione
di don Zangiacomi a 50 anni dalla morte
Martedì 17 novembre, alle 18.30 in Seminario
a Vittorio Veneto, il Vescovo presiede una messa in suffragio di don Pino Zangiacomi nel 50º
anniversario della morte. Alle 20.30, sempre in
Seminario, commemorazione di don Zangiacomi con interventi di don Bruno Daniel, rettore del Seminario, e monsignor Ovidio Poletto, vescovo di Concordia-Pordenone. Aldo
Toffoli presenta il libro “Poesie di don Pino” e
Franco Santin legge alcune liriche accompagnato all’arpa da Sara Girardello.
Seminario: il Vescovo incontra le insegnanti
delle materne Fism
Giovedì 19 novembre, alle 16.30 in Seminario a Vittorio Veneto, il
Vescovo incontra le insegnanti delle scuole materne parificate (Fism).
Usmi: ritiro spirituale
Sabato 14 novembre ha luogo un ritiro spirituale nelle quattro zone della diocesi: Motta di Livenza, Pieve di Soligo, San Fior di Sopra, Vittorio Veneto. L’inizio è previsto per le 8.30.
Oasi S. Chiara: incontri
L’Oasi Santa Chiara promuove un ciclo di incontri di spiritualità sul
tema “Cristiani nel mondo ma non del mondo”. Guida don Roberto Battistin. Gli incontri si terranno di mercoledì dalle 9 alle 11.30
con il seguente calendario: 18 novembre (tema: La testimonianza
nella vita) e 9 dicembre 2009, 17 febbraio e 24 marzo 2010. Per
informazioni e iscrizioni telefonare allo 0438-23687.
Incontro Movimento Focolari
Venerdì 13 novembre, alle 20.15 nei locali della parrocchia di Ponte della Priula, i focolarini propongono un incontro aperto a tutti. I
partecipanti alla recente iniziativa del Movimento svoltasi a Loppiano
porteranno la loro testimonianza. È un’occasione per conoscere un
po’ meglio il pensiero di Chiara Lubich in clima familiare.
S. Lucia: convegno su fra Claudio
Venerdì 20 novembre, alle 20.30, il Vescovo partecipa a un convegno sul beato fra Claudio a Santa Lucia di Piave.
14
15 novembre 2009
IN SCENA MARTEDÌ 17
“To be or
not to be”
allo
Zancanaro
o be or not to be” di Maria
“i palcoscenici
TLetizia
Compatangelo è per
italiani una novità
prodotta dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e firmata da Antonio Calende. Va in scena martedì
17 novembre, alle 21 al teatro Zancanaro a Sacile. Lo spettacolo è stato elaborato sulla base del soggetto
originale dell’autore ungherese
Melchior Lengyel, divenuto nel
1942 un film di successo di Ernst
Lubitsch, genio delle commedie sofisticate hollywoodiane. Al cinema
il soggetto è stato ripreso negli an-
ni Ottanta, a teatro solo attualmente
con questa produzione. È una commedia deliziosa e divertente e allo
stesso tempo un testo interessante:
da un lato interseca realtà e finzione, recita e verità, essere e non essere, dall’altro accetta la sfida di ritrarre il nazismo attraverso il linguaggio e i modi della comicità, una sfida vinta costruendo una valida satira dell’apparato e della logica hitleriani. Inoltre, senza offendere il ricordo di quel periodo doloroso e buio, lo racconta riconoscendo al teatro il ruolo di “arma
LA RASSEGNA MULTIDISCIPLINARE DI PIEVE DI S.
Via a PaesAgire
“I
l territorio non è solo un
bene fisico ma è anche
l’uso che se ne fa nel tempo e nello spazio”. Nella definizione di Nicola Stefani, assessore alla Cultura del Comune di
Pieve di Soligo, è riassunta l’essenza di PaesAgire, rassegna
culturale sul paesaggio che l’amministrazione comunale, assieme alla Regione, ripropone da
venerdì 20 novembre. Al centro
della ventina di eventi c’è il paesaggio, non astrattamente inteso, ma “agito”, e dunque osservato nelle sue relazioni con
l’uomo che lo trasforma e lo
reinterpreta da sempre.
È il colore il tema conduttore
della manifestazione, perché
nulla meglio del colore – e mai
come in autunno lo si capisce –
restituisce il senso del paesaggio, la sua speciale pregnanza.
PaesAgire, organizzata da Antennacinema con la direzione
artistica di Michelangelo Dalto,
racconterà il paesaggio attraverso alcuni film, tre dei quali
sono anteprime nazionali, freschi di riconoscimenti nei vari
festival cinematografici in Italia
Venerdì 20 si avvia
PaesAgire, rassegna sul
paesaggio che propone
una ventina di eventi
cinematografici, filosofici,
scientifici e urbanistici
con personaggi come
monsignor Zenti,
l’astrofisico Benvenuti e
la cantante Elisa
e all’estero: “I dieci inverni” di
Valerio Mieli (venerdì 20), “L’Italia del nostro scontento” di Elisa Fuksas, Francesca Muci e
Lucrezia Le Moli (martedì 24),
“La terra nel sangue” di Giovanni Ziberna (venerdì 4 dicembre). Tutte le proiezioni si
terranno al cinema Careni, alle
20.45, con ingresso gratuito, e
saranno seguite da dibattiti.
Il paesaggio sarà pure oggetto
di riflessioni peripatetiche tra
professionisti e cultori: sabato
28 novembre, dalle 15, si potrà
passeggiare e discutere con gli
architetti Enrico De Mori e
Marco Merello nel parco di villa Brandolini a Solighetto, sco-
Musica jazz
prendo le bellezze della dimora
settecentesca, restituita agli antichi fasti da un recente restauro (curato proprio dallo stesso
Merello). E si potrà visitare, il
12 dicembre (dalle 14.30), il cantiere delle Case Sabin, ascoltando da Stefano Zara, il progettista, e da Marco Filippi, il costruttore, i segreti degli edifici
passivi, ad emissioni zero, che
producono tutta l’energia di cui
necessitano.
E il colore torna quindi in primo piano con la mostra dedicata alla pittura di Bruno Donadel, che ne ripercorre l’excursus artistico dal 1956 ad oggi. Pochi altri come lui, nato 80
anni fa a Farra di Soligo, hanno
saputo restituire l’animo immenso del paesaggio, l’intensità
della vita agreste, la pace rurale, scolpiti nella tela, oltre il tempo e le mode. L’esposizione “Il
sentimento del colore”, curata
da Francesco Michielin, sarà inaugurata domenica 29 novembre a villa Brandolini. A
presentarla, il critico d’arte Corrado Castellani.
Ma PaesAgire saprà anche la-
Musica classica
IL CLOU CON LUDOVICO
EINAUDI A DICEMBRE
I DUE PIANISTI CELEBRATI A
PARTIRE DA MERCOLEDÌ 18
Grandi nomi nel
calendario de “Il
volo del jazz” che
parte sabato 14
La stagione alla
Fazioli omaggia
Chopin e
Schumann
udovico Einaudi torna al teatro
L
Zancanaro di Sacile. Sabato 12
dicembre il pianista e composito-
re piemontese propone in riva al
Livenza una delle tredici tappe italiane del tour di Nightbook, il
suo ultimo album: “Uno sguardo
possibile sulle esperienze che appartengono al lato più onirico, più
interno di noi stessi” lo definisce
l’autore. È questa la chicca de “Il
volo del jazz” (www.controtempo.org), la rassegna organizzata
dal circolo Controtempo. La quinta edizione inizia sabato 14 novembre, alle 21, con il quartetto di
Stefano Di Battista, Roberto Tarenzi, Rosario Bonaccorso e Mar-
cello Di Leonardo. A seguire: sabato 21 il pordenonese Remo Anzovino che sposa musica e cinema, giovedì 26 Esperanza Spalding
che mescola jazz, folk e musica
brasiliana, sabato 5 dicembre Nicola Combo jazz, poi Einaudi. Il
2010 si apre con Niccolò Fabi assieme allo Gnu Quartet con anche
rielaborazioni jazz dei brani del
cantautore, sabato 23 gennaio.
Tutti gli spettacoli allo Zancanaro,
tranne il finale “Tango connections” con chitarra, bandoneon e
contrabbasso sabato 30 gennaio in
San Gregorio. Sempre alle 21. Biglietti a 15 euro, 35 per Einaudi,
gratis per Tango connections. Abbonamento 80 euro. Prevendite
circuito
Box
Office
o
www.boxol.it.
Tommaso Bisagno
l 1º marzo 1810 nasceva FryIveniva
deryk Chopin, l’8 giugno 1810
al mondo Robert Schu-
mann. Settecento chilometri e
appena tre mesi separano due
grandi compositori e pianisti del
Romanticismo. La Fazioli Concert Hall li riunisce e intitola
“Chopin, Schumann e la notte” il
suo cartellone di concerti, naturalmente di pianoforte, tra 2009
e 2010. Si inizia mercoledì 18 novembre, alle 20.45, con Nikolaj
Demidenko, che, in omaggio al
tema, inizierà con dei notturni di
autori meno frequentati come
Glinka, Kalinnikov, Blumenfeld,
Rachmaninov e Field per poi pas-
VITTORIO V.
Rievocazione storica
sare ai due grandi polacco e tedesco. Mercoledì 2 dicembre si
va fuori tema: musiche brasiliane e argentine con Luiz De Moura Castro. Poi ancora Chopin e
Schumann: 16 dicembre Pietro
De Maria, 10 febbraio Trio Grieg,
24 febbraio Enrico Bronzi e Filippo Gamba, 10 marzo jazz con
Paolo Fresu e Danilo Rea, 24 marzo Jin Ju, 14 aprile Elisabeth Leonskaja, 28 aprile Garrick Ohlsson,
mercoledì 12 maggio Benedetto
Lupo. Sempre alle 20.45, con breve introduzione prima delle note. Biglietti a 28 euro, 20 euro per
chi ha meno di 30 anni. Per ogni
concerto si può prenotare solo
qualche giorno prima a [email protected] o allo 043472576. Dettagli su www.fazioliconcerthall.com. TB
Doppio appuntamento con la
Grande Guerra domenica 15
novembre a Vittorio Veneto. Alle
11.30, in biblioteca civica,
Lorenzo Cadeddu presenta gli atti
del convegno “Malattie e medicine
di guerra nel Veneto alla fine del
primo conflitto mondiale”. Alle
14.30 inizia, invece, la
rievocazione in piazza Giovanni
Paolo I dell’entrata dei lancieri di
Firenze e dei bersaglieri in
bicicletta. Seguiranno momenti di
vita da parte dei gruppi storici,
saranno presenti la fanfare e uno
stand dell’esercito italiano e si
potrà visitare la mostra
fotografica a cura di Innocente
Azzalini e Roberto Rossi. Hanno
aderito le sezioni Ana di Vittorio
Veneto e di Vazzola,
l’Associazione nazionale
bersaglieri della provincia di
Treviso, i Grigio Verdi del Carso,
l’Associazione per non
dimenticare e i Cavalieri cenedesi.
15
15 novembre 2009
segreta”, di una luce in fondo al tunnel. I protagonisti Giuseppe Pambieri e Daniela Mazzucato sono affiancati da altri 18 interpreti. Spettacolo pieno d’ironia e garbo, di battute irresistibili e intuizioni intelligenti, di soluzioni d’effetto ma sempre eleganti, dimostra come lo spirito critico, la versatilità e creatività
del teatro non siano disarmati neanche davanti alla brutalità più assurda della storia. Platea: 22 euro intero, 18 ridotto; galleria: 17 intero, 15
ridotto.
Giulia Spagnol
TEATRI
SACILE Venerdì 13, alle 21 al
teatro Ruffo, “L’eredità della
contessa”, libero adattamento da
Eduardo Scarpetta, con il Piccolo teatro “Città di Sacile” con
video-prologo dei “Tramassi
per maridar ’na puta” nell’allestimento del 2002. Ingresso: 8
euro, ridotto 6.
S. GIOVANNI DEL TEMPIO
Venerdì 13, alle 21 nella sala polifunzionale, “...Se fosse sempre
oggi...” con la scuola di circo Flic
sciare i paesaggi dell’anima e addentrarsi in questioni molto
concrete, mettendo a confronto esperti su temi di scottante
attualità, dall’uso dei fitofarmaci e le conseguenze sulla salute
(10 dicembre) al Piano Casa regionale e la sua compatibilità
paesaggistica (15 dicembre). Entrambi i convegni si terranno all’auditorium Battistella Moccia
di Pieve di Soligo alle 20.45.
PaesAgire, dopo la pausa natalizia, riprenderà a gennaio per
terminare a marzo, esplorando
in questo lasso di tempo altri
paesaggi, linguistici e musicali
fino a spingersi oltre i confini
terrestri per spaziare nell’universo, tra le stelle. Sempre accompagnati da personaggi di
spessore, tra i quali spiccano il
vescovo Giuseppe Zenti, l’astrofisico Piero Benvenuti, la
cantautrice Elisa, il vicepresidente della Regione Veneto
Franco Manzato, il politologo
Paolo Feltrin, l’imprenditrice Isabella Collalto.
PaesAgire gode del patrocinio
della Provincia di Treviso, della Comunità montana delle
Prealpi trevigiane, dell’Università Iuav di Venezia, di Unindustria Treviso, degli ordini degli
Ingegneri e degli Architetti della provincia di Treviso, del Faidelegazione di Treviso, e può
contare su generosi sponsor privati.
Il programma su: www.antennacinema.it.
CONEGLIANO
Foto di Pelizzari
La fotografia odierna, che
affonda le sue coordinate
esecutive nel digitale, può
riformulare proprio attraverso
la tecnologia nuovi ambiti di
indagine rappresentativa. Lo
dimostrano i lavori originali del
rodigino Raffaele Pelizzari negli
spazi espositivi del Garage di
corso Vittorio Emanuele a
Conegliano. La personale di
Pelizzari, dal titolo “Oceani &
altri orizzonti”, ci catapulta tra
masse oceaniche e profili
terrestri, tra volte celesti e
nuvole evanescenti,
virtualmente codificati e
rielaborati, ai quali si
accompagnano volti stranieri,
espressioni smarrite e scorci
urbani dall’incerta collocazione
temporale: un universo di pixel
per visioni estemporanee. Orari
(fino al 30 novembre): giovedìmartedì 9.30-1.30.
Elena Pilato
di Torino. Ingresso libero.
VITTORIO VENETO Venerdì
13, alle 21 allo Spazio Mavv,
“Teste di donna” di Edoardo
Rossi. Ingresso libero.
SACILE Sabato 14, alle 16 al teatro Ruffo, “Da una goccia nel
mare” di Serena Finatti, spettacolo per bambini con gli Artisti
Associati.
SUSEGANA Sabato 14, alle
20.45 al teatro parrocchiale
Beata Giuliana di Collalto, “Occhio alla spia” di Chapman e
Pertwee, con la compagnia A-
MOTTA DI LIVENZA Fino al 22 novembre,
a palazzo La Loggia, è aperta la mostra di
Paolo Del Giudice a cura di Carlo Sala. Orario: venerdì 16.30-19, sabato-domenica
10-12 e 16.30-19. Ingresso libero.
CONEGLIANO Fino al 29 novembre, a Casa Cima, è aperta la mostra di Angelo Brugnera. Orari: martedì-domenica 15-18.
PIAVON Fino al 29 novembre, a Ca’ Lozzio, è aperta la mostra di Moreno Fortunato. Orario: mercoledì-domenica 15-24.
15.30 all’ex latteria sociale, “I
naufraghi” con la compagnia
“Fun science - La scienza divertente” di Ferrara. Ingresso: 4
euro, 3 fino a 12 anni.
CONEGLIANO Domenica 15,
alle 16 all’auditorium Dina Orsi, “Hansel e Gretel” per bambini con la compagnia La casa
degli gnomi.
VITTORIO VENETO Mercoledì 18, alle 21.30 allo Spazio
Mavv, “Mavv is a cabaret” con
il laboratorio Tana dei Talenti.
Ingresso libero.
ALLA GALLERIA XX SETTEMBRE FINO AL 3 GENNAIO
Il variegato universo di Franz
Borghese in mostra a Conegliano
i è aperta la mostra antoSBorghese
logica dell’artista Franz
alla galleria XX Set-
tembre di Conegliano con le
presentazioni critiche di Antonella Arban e Mara Campaner. Franz Borghese esprime e comunica ai suoi spettatori delle composizioni teatrali di un mondo fatto da
plebei, nobili, borghesi, idioti, furbi, raffinati che ricordano il mondo dei pupi, delle
marionette o della commedia
dell’arte. Dimostra di essere il pittore di sensazioni, di situazioni
latenti che stanno per esplodere,
di scene di vita quotidiana, di
momenti di gioia e allo stesso
tempo di tristezza, di scoperta e
genialità, un mondo narrato attraverso la consapevolezza del
mezzo pittorico, dove la ragione
si coniuga alla volontà di conservare il mistero della storia. Egli passa così dall’angelo al diavolo, dal buono al cattivo, dall’incubo all’ironia, dall’innocenza giocosa di certe forme burattinesche alla sapienza dei perturbanti protagonisti dei suoi capolavori. Proprio Franz Borghe-
MOSTRE
SAN POLO DI PIAVE Si inaugura sabato
14, alle 19 al Parco Gambrinus, la mostra
fotografica “Le montagne del sistema solare”. Alle 17.30 alla sala teatrale del patronato Don Bosco la mostra verrà presentata
da Andrea Bernagozzi, ricercatore scientifico per l’osservatorio astronomico della Valle d’Aosta, e Giuliano Romano, già docente di cosmologia e storia dell’astronomia all’università di Padova. Orario (fino al 3 gennaio): lunedì-venerdì 18.30-22, sabato-domenica 9-22.
mici del teatro Roncade. Ingresso: 8 euro interi, 6,50 ridotti.
CONEGLIANO Sabato 14, alle
21 all’auditorium Dina Orsi,
“Splendidi!”. Ingresso: 10 euro
interi, 6 ridotti.
SAN FIOR Sabato 14, alle 21
nella sala polifunzionale del
municipio, “Il matrimonio può
attendere” di M. Fontanini con
la compagnia Terzoteatro di
Gorizia. Ingresso: 5 euro, gratis
fino ai 16 anni.
SARMEDE Domenica 15, alle
ODERZO Fino al 5 dicembre, al ristorante
Gellius, è aperta a mostra di Emanuele Kabu. Orario: martedì-domenica 10.30-21.30.
PORTOBUFFOLÈ Fino al 6 dicembre, a Casa Gaia da Camino, è aperta la mostra fotografica “C’era una volta una città - Ritratti e autoritratti”. Orario: sabato 14.30-18.30,
domenica 10.30-12.30 e 14.30-18.30.
COLFOSCO Fino al 10 dicembre, al ristorante La Fenice, è aperta la mostra di Fiorindo “The scarecrows wizard people”. Orario (martedì-domenica): 18-24.
ODERZO Fino al 13 dicembre al Museo archeologico è aperta la mostra “Il segreto del
pozzo. Aspetti di vita quotidiana dai pozzi romani di Oderzo”. Orario: mercoledì-sabato
9-12 e 14.30-18.
SARMEDE Fino al 20 dicembre, a palazzo
municipale, è aperta la 27ª Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia “Le immagini della fantasia”. Orario: feriali 9-13,
14-16, 20-21.30; festivi e prefestivi 10-12.30
e 14.30-19.
se ha avuto modo di manifestare in tutta la sua carriera delle
preferenze per alcuni di questi
protagonisti come Napoleone
Bonaparte, Alessandro il Macedone e anche alcuni immaginari come Frankenstein e il Conte
Dracula che ha realizzato con perizia fascinosa e grazie alla quale ha maturato, nel corso degli
anni, una cifra stilistica autonoma e l’immediata riconoscibilità
del suo lavoro. Nel suo universo
immaginoso prevale il divertimento in quanto Borghese si trasforma, quadro dopo quadro, in
un affabulatore del quotidiano.
Il suo senso del lepido si connota in una sorta di piacere a trasformare in risata il racconto di
CONEGLIANO Fino al 3 gennaio, alla galleria XX Settembre, è aperta la mostra antologica di Franz Borghese “Cinque lustri di
ironia graffiante”. Orario: martedì-sabato 1012 e 15.30-19, domenica 15.30-19.
TREVISO Fino al 7 febbraio, agli Spazi Bomben, è aperta la mostra delle segnalazioni
del concorso Luoghi di valore 2009. Orario:
martedì-venerdì 15-20, sabato-domenica
10-20. Ingresso libero.
PASSARIANO Fino al 7 marzo, a villa Manin, è aperta la mostra “L’età di Courbet e
Monet”. Orario: lunedì-giovedì 9-18, venerdìdomenica 9-19. Biglietti: intero 10 euro, ridotto 8 e 6.
TREVISO Fino al 9 maggio, a Casa dei Carraresi, è aperta la mostra “La Via della seta e la civiltà cinese. I segreti della città proibita”. Orario: martedì-giovedì 9-19, venerdìdomenica 9-20. Aperto 7 dicembre, 28 dicembre e 5 aprile. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 (studenti universitari e over 65) e 7 (under 18).
ALTRI APPUNTAMENTI
PIEVE DI SOLIGO Venerdì 13, alle 20.45
tutta un’umanità, rivisitata in
chiave non conforme alle regole, nascondendo una parte
della realtà, ben altrimenti
drammatica, fra le pieghe carnose dei suoi personaggi ben
nutriti. La giocosità continua
anche nella stesura pittorica
riducendo il colore ad arrivare a un bicromatismo o addirittura a un monocromatismo
ma allo stesso tempo va sottolineata la perizia pittorica con cui
lo stende. Le sue raffigurazioni
rappresentano lo svolgimento
compiuto di un avvenimento, la
realtà quotidiana che diventa
spassosa senza mai cadere nell’accentuazione caricaturale della figura umana. Permettono all’osservatore di partecipare direttamente alla problematica che
viene proposta e di condividere
il suo linguaggio senza necessità
di tradurlo.
La mostra rimarrà aperta fino al
3 gennaio con i seguenti orari:
dal martedì al sabato dalle 15.30
alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 19. Per
informazioni: telefono 0438411492, 349-2144582.
in biblioteca civica, si presenta il libro di Laura Sandi “Biscotti al malto fiore per un futuro migliore” (Mondadori). Presenta Teresa
Bernardi.
SACILE Domenica 15, alle 20.30 nella chiesa di San Gregorio, concerto “Un solo cammino” di Lincoln Almada e Evangelina Mascardi (arpe, liuti, tiorba, percussioni). Ingresso libero.
VITTORIO VENETO Lunedì 16, alle 21 in
libreria Fenice, si presenta il libro “Padroni
a casa nostra. Perché a Nordest siamo tutti antipatici” (Mondadori). Interviene l’autore Gian Mario Villalta.
CEGGIA Mercoledì 18, alle 20.30 in auditorium comunale, “Il rapporto di coppia. Come per una difettosa conoscenza dell’essere maschile e femminile possono sorgere crisi e divisioni” con il terapeuta Giovanni Peccarisio.
CONEGLIANO Giovedì 19, alle 10 all’auditorium Dina Orsi, in vista dell’anno del Cima Giorgio Mies relaziona sul tema “Un castello non vale l’altro: aspetti storici del paesaggio della pittura veneta tra Quattro e Cinquecento”.
16
15 novembre 2009
ALLA PREMIAZIONE FINALE IL PARCO DELLE DOLOMITI FRIULANE,
IL COROCAI DI VITTORIO E TANTE T-SHIRT VERDE MONTAGNA
Camminamonti, che festa!
I
l verde dei prati di montagna,
l’impronta del teropode, un dinosauro vissuto nel Triassico,
215 milioni di anni fa, ed una frase di Seneca: “Ogni cima che raggiungi non è altro che una tappa
intermedia”.
Sono questi gli ingredienti della
T-shirt predisposta per la sedicesima edizione di “Camminamonti” e distribuita sabato scorso ai
quasi quattrocento escursionisti
ritrovatisi in Seminario a Vittorio
Veneto per l’incontro di fine stagione.
La chiusura dell’edizione 2009 è
stata l’occasione per un bilancio
che è diventato un racconto, un
inno alla montagna, riuscito bene
grazie a tante mani...
Grazie alla carrellata di fotografie
ricordo dell’estate, con tanti monti, tanti zaini e tante facce contente
di essere giunte in vetta.
Grazie ai due ospiti speciali. A caratterizzare la premiazione 2009 è
stato quest’anno il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, rappresentato al massimo livello con
il presidente Marino Martini, comandante della Stazione Forestale di Claut, e del maresciallo Giovanni Capaldi, ovviamente entrambi grandi appassionati di
montagna. E ad allietare l’incontro con le proprie canzoni sono
poi state le voci del Corocai di Vittorio Veneto, diretto dalla maestra Eleonora Possamai.
Grazie alle brevi testimonianze dei
premiati sul palco.
Innanzi tutti c’è “mister Camminamonti 2009”. Il titolo se l’è aggiudicato quest’anno Dino Piovesana di Sacile. E la giuria non ha
avuto difficoltà a stabilire la graduatoria, poiché Dino ha inanellato un numero incredibile di mete raggiunte nel corso della stagione 2009: rifugi, casere, bivacchi,
rigorosamente testimoniati da
timbri o foto. Con 193 mete valide ha stabilito quasi un record da
Guinness dei primati, frutto di tenacia e non solo. Infatti, come ha
raccontato egli stesso sabato scorso, il componente del gruppo “Nino Lot” con un amico pianificava
le gite per ottenere il maggior numero di casere e rifugi per ciascuna gita, grazie anche agli “amici del martedì” con i quali è andato a camminare e che l’hanno
sostenuto. Spesso c’era anche Marisa Luccato Marcon, la vittoriese
classificatasi seconda con ben 82
mete valide, con la quale Dino ha
condiviso tante uscite.
E Marisa non ha finito di salire le
TUTTI I VINCITORI. E PRIMO IL SACILESE DINO PIOVESANA
Salire le montagne premia...
Classifica Camminamonti 2009
1. classificato: Dino Piovesana,
di Sacile, con 193 mete valide
2. classificato: Marisa Luccato
Marcon di Vittorio Veneto, con
82 mete valide
3. classificato: (ex aequo) Elvia
Candon, Antonia e Alberto
Roccon di Crocetta del Montello, con 65 mete valide
GRUPPI:
- Gruppo Amici Scalatori Gas
(33 componenti)
- Gruppo Amici della montagna “Nino Lot” (38)
- Gruppo San Donà (21)
- Gruppo Università Aperta
(13)
- Baby Club di Motta di Livenza (18)
JUNIOR: Chiara Duchini, nata
il 2 dicembre 2008, di Roberto
ed Hellen Duchini, di Vittorio
Veneto
I 26 DEGLI “ITINERARI SPECIALI”: (8 itinerari) Silverio
Graziotin, Miriam Cucciol, Dino Piovesana, Luigi Piccin, Mariuccia Carlot, Marisa Luccato
in Marcon; (7 itinerari) Silvano
Tomasella, Laura Tomasella,
Michela De Zan, Teresa Tomasella, Gabriele Marcon, Bruno
Lovadina, Renzo De Carli, Bruna Rossa; (6 itinerari) Maria Grazia Breda, Pierina Coghetto,
Daniela Soldera, Enio Dal Mas,
Luigi Casteller, Casteller Tesser
SENIOR: Elvia Candon, classe
1939, di Crocetta del Montello
FAMIGLIA CAMMINAMONTI: Famiglia Pin, di Cordignano: Luigi e Luciana, i figli Daniela, Diego di 10 anni, Paolo di
5 anni, con 21 mete valide
La classica foto-ricordo dell’edizione 2009 con i vincitori negli itinerari speciali
Emilia, Elvia Candon, Antonia
Roccon, Alberto Roccon, Luciano Borsato, Maria Cristina
Camerin, Federico Borsato.
PREMIO CREATIVITÀ:
1. Cinzia Banchellini, 25 anni,
di Gassino (Torino)
2. (ex aequo): Marzia Rovato di
Colle Umberto; Elena Pillon di
Col San Martino
Il testo vincente:
La “dolomite” maestosa e accattivante
È una perla da pescar con le tue
gambe,
la ricerca appar uno “scoglio” assai
duro
a partir da un ghiaione, un mugo
o un “antro” oscuro,
di certo vive nel sorriso trafelato
degli amici che con te han faticato,
una foto poi suggella le mirabil gesta
ma è il ricordo l’essenza che ti resta.
La famiglia Zoia felice di essere giunta lassù, una foto simbolo per Camminamonti
montagne, tanto che a ritirare il
premio di Camminamonti è stato
il marito Gabriele Marcon, perché lei era in Nepal per un
trekking.
Al terzo posto tre escursionisti di
Crocetta del Montello: Elvia, An-
tonia e Alberto, non casualmente
giunti ex aequo con 65 mete valide. «Andiamo a camminare sempre insieme o non andiamo!»,
hanno spiegato gli inseparabili.
Ben 89 sono state famiglie che
hanno affrontato i sentieri, passo
il maresciallo Giovanni Capaldi e Marino Martini, presidente del Parco naturale delle Dolomiti Friulane
Dino Piovesana, vincitore con 193 mete raggiunte
dopo passo, insieme genitori e figli. E tra tutte il titolo di “Famiglia
Camminamonti” è andato ai Pin di
Cordignano: Luigi, Luciana, che
sono riusciti nella doppia impresa di coinvolgere nella fatica di andare per rifugi i tre figli, poi sod-
disfatti delle mete raggiunte.
Cinque sono stati i gruppi, composti da almeno 10 persone, che
hanno ricevuto un riconoscimento, con i più numerosi che sono
risultati il Gas - Gruppo Amici
Scalatori e il Gruppo Amici della
montagna “Nino Lot”.
In 26 hanno poi effettuato almeno 5 itinerari speciali e partecipato alla “Giornata Camminamonti”. Mentre ben sei sono quelli che
hanno raggiunto tutte e otto le
mete, alcune anche in alta quota.
La più giovane partecipante del
2009 è risultata la piccola Chiara
Duchini, nata il 2 dicembre 2008,
che ha potuto gustare fin dai primi mesi di vita la bellezza dei panorami alpini, il contatto con la
natura …e le solide spalle di papà
Roberto e mamma Hellen.
Come meno giovane del 2009 è
stata premiata Elvia Candon, classe 1939.
Il premio creatività quest’anno è
andato ad una ragazza piemontese, Cinzia Banchellini, che si è appassionata a “Camminamonti”
coinvolta dagli zii, e che per la sua
poesia - come ha spiegato lei stessa durante la cerimonia - si è ispirata alla proposta degli itinerari
speciali. A confermare che la creatività è donna, Cinzia ha preceduto altre due escursioniste: Marzia di Colle Umberto ed Elena di
Col San Martino.
A fine premiazione è stata inventata stavolta una foto con indossata la nuova maglietta, di un bel
verde sgargiante. Che sarà quindi
l’emblema che permetterà di riconoscere questi genuini, convinti appassionati di montagna durante tante altre camminate dell’anno prossimo. Con la massima
di Seneca - “Ogni cima che raggiungi non è altro che una tappa
intermedia” - sulla gioia e fatica
dell’andare in montagna, che diventa paradigma della vita.
Franco Pozzebon
Gli organizzatori di Camminamonti 2009: settimanale diocesano L’Azione, Cai Conegliano, Cai
Motta di Livenza, Cai Oderzo, Cai
Pieve di Soligo, Cai Sacile, Cai San
Polo di Piave, Cai Vittorio Veneto,
Gruppo Amici della montagna
"Nino Lot" di Cordignano, in collaborazione con: Parco Naturale Dolomiti Friulane; Corpo Forestale
della Regione Friuli Venezia Giulia. Inoltre hanno contribuito alla
buona riuscita, con premi per i partecipanti, anche la Regione Veneto
e la Provincia di Treviso.
Il CoroCai di Vittorio Veneto, diretto dalla maestra Eleonora Possamai
GLI STIPENDI DI VESPA, FAZIO & C.
Quanto ci costano i
conduttori Rai!
A
lmeno una volta l’anno,
puntualmente, saltano
fuori i dati sugli stipendi
dei conduttori televisivi. Ed è subito polemica. È successo l’anno
scorso con il milione di euro di
Bonolis per condurre Sanremo,
succede oggi con Bruno Vespa
(nella foto), che si è visto rinviare
il rinnovo del contratto da parte
della Rai perché considerato troppo oneroso. Il conduttore di “Porta a porta” avrebbe, infatti, dovuto ricevere 1,2 milioni di euro più
un ulteriore aumento del 20% che
avrebbe portato lo stipendio a 1,6
milioni, cifra considerata davvero
eccessiva per le casse dell’azienda,
i cui amministratori hanno preso
tempo per decidere al meglio la
soluzione ideale. Di fronte a questo tentennare,
però, il malcontento di Vespa non
si è affatto attendere:
“Questo
contratto non è
stato tirato fuori
all’improvviso da
un cassetto del direttore generale. È frutto di una
serrata trattativa di diversi mesi
che ha coinvolto molte strutture
aziendali. (…) Consideriamo 140
puntate, la media degli ultimi anni. Le prime cento mi vengono pagate 11.878,50 euro lordi ciascuna, le ulteriori quaranta 10.329,14
euro lordi. Totale 1.601.016,40 euro lordi annui (la metà, come è
noto, se ne va in imposte). Con il
nuovo contratto le prime cento
puntate verrebbero compensate
con 1.300.000 euro lordi (13 mila
l’una) e le ulteriori quaranta 480
mila euro lordi (12 mila l’una). Totale 1.780.000. Differenza tra vec-
chio e nuovo contratto 178.963,40
euro lordi all’anno. L’11,18% in
più. Tutto il resto è aleatorio”. Ma
non è tutto. Il presentatore ha poi
rilanciato: “In tempi difficili bisogna essere solidali. Adesso vorrei
rinunciare a 150 mila euro all’anno del mio nuovo contratto (600
mila euro in quattro anni) se la
Rai utilizzasse questa somma per
dieci borse di studio annuali da
15 mila euro l’una per dieci giovani da ammettere, dopo una accurata selezione, a un corso-concorso serissimo come quello che
quarant’anni fa portò me e altri
trenta colleghi in Rai. Mi piacerebbe che una somma analoga
(collettiva, non voglio impoverire
nessuno...) la sottoscrivessero insieme Santoro, Fazio, Dandini, Bignardi, Annunziata,
Floris in modo da raggiungere le venti borse
di studio” (fonte: Corrieredellasera.it). Lucia
Annunziata ha già espresso la sua disponibilità, pur non avendo
le medesime possibilità
economiche di Vespa (il suo stipendio ammonta a 8 mila euro,
“Mezz’ora” ne costa 26 mila a puntata). Ma quanto guadagnano gli
altri conduttori Rai in un anno? Il
settimanale Gente ha provato a
calcolarlo: in cima alla classifica,
Fabio Fazio, con 2.185.000 euro,
poi Simona Ventura con
1.800.000 euro e terza con
1.200.000 Milly Carlucci. Santoro
e Bignardi 650.000, mentre tra i
meno dispendiosi risulta Giovanni Floris con 300.000 euro. Sul
merito effettivo di tali guadagni,
la parola passa ai telespettatori.
Silvia Albrizio
GLI APPUNTAMENTI CINEMATOGRAFICI
VITTORIO VENETO Venerdì
13, alle 21 in biblioteca civica,
per la rassegna “Don’t forget-Il
cinema di Ennio Flaiano” si
proietta “La cagna” di Marco
Ferreri (Italia/Francia, 1972).
Ingresso: 3 euro.
PIEVE DI SOLIGO Venerdì 13,
alle 21, e sabato 14, alle 15, 18,
e 21, al cinema Careni si proietta “Up” di Pete Docter e Bob
Peterson (Usa, 2009, animazione). Ingresso: 5 euro, ridotto 4.
VITTORIO VENETO Lunedì
16 e martedì 17, alle 21.15 al cinema Verdi, per rassegna di cinema d’autore si proietta “Cosmonauta” di Susanna Nicchiarelli (Italia, 2009). Ingresso:
5 euro.
ODERZO Mercoledì 18 e gio-
vedì 19, alle 20 e alle 22 al cinema Cristallo, si proietta “Lo
spazio bianco” di Francesca
Comencini (Italia, 2009). Ingresso: 5 euro, ridotto 4.
FARRA DI SOLIGO Mercoledì 18, alle 20.45 all’auditorium
Santo Stefano, per il Cineforum
Quartier del Piave si proietta
“Valzer con Bashir” di Ari Folman (Israele/Germania/Francia, 2008). Ingresso: 5 euro.
SACILE Mercoledì 18, alle 21
al cinema Zancanaro, si proietta “Il divo” di Paolo Sorrentino
(Italia, 2008).
VITTORIO VENETO Giovedì
19, alle 21 al cinema Verdi, per
la rassegna di cinema sulla
montagna si proietta “North
Face” di Philipp Stölzl (Germania, 2008). Ingresso: 5 euro.
LO STAFF DELLO ZION IN ONDA SU RADIO CONEGLIANO
“Backstage!” alla radio
SABATO 14
Radio 24, 14, Non ci sono
più le mezze stagioni.
Scrittori e luoghi comuni
con Roberta Giordano.
Raitre, 20.10, Che tempo
che fa. Con Fabio Fazio,
Aldo, Giovanni e Giacomo.
Italia 1, 21.10, Boog e Elliott a caccia di amici. Film
d’animazione.
DOMENICA 15
Radio 3 Rai, 10.50, Percorsi. “I sette nuovi peccati
capitali”. Con Stefania
Rossini.
La 7, 20.30, S.O.S. Tata.
Reality show.
Raitre, 21.30, Report. “L’evasione corre sul lago” di
Paolo Mondani.
LUNEDÌ 16
Telechiara, 11, Chiacchiere e caffè. Vita di famiglia.
Raidue, 17.40, Art Attack.
Varietà con Giovanni Muciaccia.
Raiuno, 21.10, Un medico
in famiglia. “Non c’è rosa
senza spine”. Telefilm.
MARTEDÌ 17
Radio 2 Rai, 8, Il ruggito
del coniglio. Con Antonello Dose e Marco Presta.
Raiuno, 17, 52º Zecchino
d’oro. Conducono Veronica Maya e Paolo Conticini.
La 7, 21.10, Impero. “Giordano Bruno e Galileo Galilei: processo alle idee”.
Con Valerio Massimo
Manfredi.
MERCOLEDÌ 18
Radio 1 Rai, 15.40, Radio
City. Conduce Stefano
Mensurati.
Raitre, 16.35, Melevisione.
Varietà per i più piccoli.
Italia 1, 21.10, C.S.I. Miami. “Il motel della morte”.
Telefilm.
GIOVEDÌ 19
Radio 3 Rai, 11.30, Radio 3
Mondo. Attualità.
Telechiara, 16, I luoghi
dello spirito. Documenti.
La 7, 21.10, Dr House.
“Zoppo ma… in gamba”.
Telefilm.
VENERDÌ 20
Telechiara, 16, Cari amici.
Conduce Andrea Marini.
Radio 2 Rai, 17, Sei uno
zero. Varietà con Lillo e
Greg.
Raitre, 21.10, Mi manda
Raitre. Attualità con Andrea Vianello.
gni giovedì, dalle 21 alle 22 sulle frequenze di Radio CoO
negliano, va in onda “Backstage!”, il nuovo programma radiofonico targato Zion Rock Club. Ogni giovedì, in diretta,
Gianluigi Potenza, Carlo Piscopello e Francesco “Noiz-P” Putano dello Zion condurranno il programma seguendo la stessa
linea comunicativa che in questi ultimi cinque anni ha ormai
contraddistinto il rock club coneglianese: non una semplice
programmazione di brani rock ed electro ma anche informazione, interviste, approfondimenti, curiosità, nuove proposte e
divagazioni. È disponibile un indirizzo email, [email protected], al quale poter inviare idee, richieste, domande e
proposte.
Queste le frequenze di Radio Conegliano: 90.6 Mhz per Conegliano e limitrofe, 96.3 Mhz per Vittorio Veneto e pedemontana, in streaming sul sito www.radioconegliano.it.
Giacinto Bevilacqua
VERSO IL 50º DI “TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO”
Il calcio gridato di oggi
festeggiamenti per i 50 anni di “Tutto il calcio minuto per miIcompleanno
nuto” sono già cominciati con una puntata di “Porta a porta”. Il
si festeggerà il 10 gennaio 2010. All’epoca le radio-
cronache si limitavano a quattro campi principali e ai secondi tempi delle partite. Intere generazioni hanno passato i pomeriggi della domenica con le radioline attaccate all’orecchio, magari sentono
ancora la voce del radiocronista che interrompeva un collega per
aggiornare su un gol segnato dalla squadra del cuore. Di questo
parlano tutti con nostalgia. A me che non sono mai stato un tifoso
viene, invece, la nostalgia dei radiocronisti di allora, che parlavano
con tono di voce normale, salvo nei momenti nei quali c’era un’azione importante da raccontare. Oggi le radiocronache sono tutte
urlate minuto per minuto, come se ad ogni passaggio potesse accadere l’imprevedibile: così le segnalazioni dei gol sono spesso sotto tono oppure gridate dai tifosi più che dai cronisti. Va bene fare
la concorrenza alla televisione, ma c’è una misura in tutte le cose.
Gianfranco Da Re
IL RETTORE COMPAGNO NE PARLA A “SETTIMANA RPC”
La “Caritas in veritate”
SETTIMANA RPC Cristina Compagno, rettore dell’Università
di Udine, dimostra perché la recente enciclica di Benedetto XVI, “Caritas in veritate”, è importante anche per l’economia, responsabilizzando i suoi attori. Il suo intervento sabato 14 novembre, alle 10.30, e, in replica, domenica 15 alle 9.30.
NOTIZIE FLASH Spazio alla cronaca e ai temi d’attualità con
le notizie selezionate da Giulia Riva. La rassegna va in onda
dal lunedì al sabato alle 11.30, 12, 17 e 19.45.
I RAGAZZI DEL PALAZZO Intrattenimento e comicità con
il programma di Andrea, Cristian, Cristiano, Vincenzo e Alessio
in onda ogni sabato pomeriggio dalle 14 alle 16.
LEGGENDO RECITANDO Il mondo del teatro e poesie nel
programma con Maria Grazia Sartori in onda il martedì dalle
10.45 alle 11 e, in replica, il venerdì dalle 17.15 alle 18.
IL CAFFÈ FILOSOFICO Il tema della puntata di venerdì 20 novembre, alle 14.30, è “Immortalità dell’anima o risurrezione del
corpo?”.
Vittorio Veneto
23
BREVI VITTORIO VENETO
Lettura dell’enciclica
A VITTORIO VENETO IL PROGETTO PILOTA DI ATTIVITÀ
MOTORIA PREVENTIVA ADATTATA
Salute dallo sport
D
a qualche mese ha
preso avvio a Vittorio Veneto il
progetto pilota Ampa, Attività motoria preventiva
adattata, promosso dal dipartimento Servizio per
l’educazione e la promozione della salute dell’Ulss
7 e realizzato grazie all’impegno dell’Istituto di
medicina dello sport e dell’attività motoria di Vittorio Veneto, diretto dal dottor Vincenzo Lamberti.
Una palestra medica, ospitata nella struttura Casa Arcobaleno dell’Istituto
Cesana Malanotti, ogni
giorno accoglie uomini e
donne, si va dai 35 agli 80
anni, affetti da patologie
croniche quali le malattie
cardiovascolari, come ipertensione arteriosa e esiti d’infarto, il diabete
mellito e le broncopneumopatie croniche.
Questa è definita palestra
medica perché tutte le apparecchiature sulle quali i
pazienti eseguono gli esercizi fisici sono di tipo
elettromedicale e un team
di medici, coordinati dal
dottor Vincenzo Lamberti, definisce in base alle patologie di ogni paziente la
tipologia di esercizi fisici
che sono eseguiti sotto la
supervisione dello sportterapeuta. Questo innova-
Allo Spazio Sartè fino all’8 dicembre si terrà la mostra di
Giovanna Barbieri “Riflessi”.
Fino al 7 dicembre alla galleria Parentesi Studia in via Manin 82 si terrà la mostra Movimenti urbani.
Alle 18.30, in biblioteca civica, presentazione degli atti
del convegno sulla prima
guerra mondiale “La battaglia
del solstizio”. Presenta Lorenzo Cadeddu.
Alle 21, in biblioteca civica,
rassegna cinematografica
Don’t forget-il cinema di
Ennio Flaiano con il film La
Cagna di Marco Ferreri (Italia/Francia, 1972). Biglietto 3
euro.
Alle 21, allo Spazio Mavv,
spettacolo Teste di donna di
Edoardo Rossi.
SABATO 14
Da oggi al 22 novembre al
santuario della Madonna del-
Corso per volontari in casa di riposo
Comincia giovedì 19 novembre il corso di formazione
per volontari in casa di riposo organizzato dalla Conferenza di San Vincenzo di Vittorio Veneto. Il corso, che prevede cinque incontri con rilascio di attestato finale, si
svolge nella sala incontro di Casa Arcobaleno dell’Istituto Cesana Malanotti a Costa. Nel primo incontro Maurizio Venturino, presidente del Cesana, parlerà de “L’evoluzione dei servizi socio-sanitari e ruolo del volontariato”.
Secondo incontro lunedì 23. L’iscrizione avviene in occasione del primo incontro. Per informazioni: Antonietta
Fusco (0438-551060) o Istituto Cesana Malanotti (Giulia Biral 0438-948955).
Incontro per le famiglie
Si svolge sabato 14 novembre, dalle 17 alle 22, il primo
incontro con le famiglie organizzato dalle parrocchie di
Sant’Andrea e Serravalle, dal titolo “Le stagioni della coppia e della famiglia”. Appuntamento all’oratorio di Sant’Andrea.
Vincenzo Lamberti e la palestra
tivo progetto fa propria
l’intuizione di Ippocrate
“se potessimo dare ad ogni individuo la giusta
quantità di nutrimento e
di esercizio fisico, né troppo né poco, avremmo trovato la giusta strada per la
salute”, dunque promuove
la salute attraverso la pratica dell’attività fisica sia
nella popolazione sana
che in quella affetta da
malattie croniche invalidanti stabilizzate.
Come si accede a questa
palestra e, quindi, come si
partecipa al progetto Ampa?
«Il medico specialistico o
di base prescrive al paziente affetto da una malattia cronica in fase clinica stabilizzata una visita di
tipo medico sportivo –
spiega il dottor Vincenzo
Lamberti –. Il paziente si
reca quindi all’Istituto di
medicina dello sport di
Vittorio Veneto, dove il
mio staff esegue una prova funzionale cardio-polmonare. Sulla base di
quanto emerge viene
compilata una cartella clinica, sulla quale riportiamo una valutazione funzionale medico-sportiva
ed elaboriamo il programma di esercizi fisici
da svolgere sulle varie
macchine anche in relazione al sesso, all’età e alla patologia». Ogni paziente ha a disposizione
circa 36 sedute e ciò permetterà fino a febbraio
2010 a ben 200 persone di
partecipare a questo progetto, i cui primi risultati
sono già stati analizzati dal
team medico, oltre ad essersi tramutati in benefici
per i pazienti.
Quali sono gli obiettivi di
questo progetto basato
sull’esercizio fisico?
«Sono tre: cambiare lo stile di vita dei pazienti; attraverso l’attività motoria,
far sì che diminuisca anche l’assunzione di farmaci e, infine, diminuire i ricoveri ospedalieri – spiega Lamberti –. Noi questi
tre momenti li stiamo studiando e i dati che raccoglieremo in questo primo
anno di sperimentazione
ci daranno ragione, o meno, su quanto ci eravamo
prefissati».
Chi volesse maggiori
informazioni può contattare l’Istituto di Medicina
dello Sport 0438-556205
o visionare il video di presentazione del progetto
Ampa su Youtube, notissimo portale Internet.
Claudia Borsoi
COSA SONO
I GAS?
Agenda Vittorio Veneto
VENERDÌ 13
Continuano gli appuntamenti organizzati dalle commissioni Pastorale sociale e del lavoro e dalla Caritas delle
foranie di Vittorio Veneto e Pedemontana. Venerdì 20 novembre, al centro La Tenda di Santi Pietro e Paolo, alle
20.30, don Giampiero Moret, direttore de L’Azione, legge e commenta i passi più significativi dell’enciclica “Caritas in veritate”. La terza ed ultima parte della lettura dell’enciclica si terrà venerdì 18 dicembre.
la Salute a Costa è prevista la
XXVI Festa della Madonna
della Salute. Durante i festeggiamenti funzionerà un
chiosco enogastronomico.
Alle 21, allo Spazio Mavv,
concerto dei Waterline.
dei bersaglieri in bicicletta, a
cura dell’associazione Cavalieri cenedesi e del Comando
1º Fod.
Alle 18, allo Spazio Mavv, aperitivo musicale After Tea
con dj set Exhibition.
DOMENICA 15
LUNEDÌ 16
Alle 9, a Costa, tradizionale
Marcia panoramica della
Salute (6 e 12 km) nell’ambito dei festeggiamenti per la
Madonna della Salute. Dalle
14 apertura del Pozzo di San
Patrizio.
Ludobusa Costa dalle 14.30
alle 16.30.
Alle 11.30, in biblioteca civica, si tiene la presentazione
degli atti del convegno sulla medicina di guerra tenutosi a ottobre 2008 in occasione del 90º della Grande Guerra. Alle 14.30 comincia una
rievocazione storica dell’entrata a Vittorio Veneto dei
lancieri di Firenze a cavallo e
Alle 21, per la serie “Incontri
della stanza gialla” alla libreria Fenice presentazione di
“Padroni a casa nostra - Perché a Nordest siamo tutti antipatici” (Mondadori, 2009),
con l’intervento dell’autore
Gian Mario Villalta.
Alle 21.15, al cinema Verdi,
rassegna di cinema d’autore con Cosmonauta. Ingresso 5 euro.
MARTEDÌ 17
Alle 21.15, al cinema Verdi,
rassegna di cinema d’autore
con “Cosmonauta”. Ingresso 5 euro.
MERCOLEDÌ 18
Alle 21.30, allo Spazio Mavv,
Mavv is a cabaret con il laboratorio Tana dei Talenti.
GIOVEDÌ 19
Alle 20.30, in occasione dei
festeggiamenti per la Madonna della Salute, processione aux flambeaux lungo le
scalette della Madonna della
Salute.
Alle 21, al cinema Verdi, comincia la Rassegna di cinema sulla montagna, direttamente dal Trento Film Festival
con il film “North Face”, anteprima nazionale. Biglietto 5
euro. Interviene il presidente
del Club alpino italiano di Vittorio Veneto, Mara Baldissini.
Farmacia di turno: Zoia, via
Fadalto Alto 86, telefono
0438-918947; Vittorio Veneto Servizi Spa, piazza Fiume 29, San Giacomo di Veglia, telefono 0438-500351.
Gruppi di acquisto soliIneto,dale
(Gas) di Vittorio VeCon.Gas e Gas Fenderl,
in collaborazione con il Progetto Casamia, organizzano
per mercoledì 18 novembre
alle 20.45 al Centro sociale
di Anzano una serata informativa aperta a tutti. Carlo
Barbon, del coordinamento
Gas di Treviso, spiegherà cosa sono e perché nascono i
Gas.
Il Con.Gas, composto da circa venti famiglie, è presente
a Vittorio da gennaio 2008 e
l’interesse nei confronti di
questa realtà è andato crescendo, tanto che sempre in
città ad inizio 2009 è nato anche il Gas Fenderl, una quindicina le famiglie. «Ogni
gruppo – spiega Alessandra
Carrara, coordinatrice del
Con.Gas – è una realtà a sé
stante, di piccole dimensioni, che si basa sulla collaborazione volontaria e attiva
dei suoi partecipanti».
Castagne e salute al circolo Braido
Il circolo Auser “Elisa Braido” organizza per sabato 14
novembre una “castagnata al ritmo della fisarmonica”,
dalle 15 nel cortile delle ex scuole elementari di Costa
in via Dalmazia. La fisarmonica sarà suonata da Giovanni Segat. Mercoledì 18 alle 15 è invece in programma
un incontro in collaborazione con il servizio di educazione alla salute e prevenzione dell’Ulss 7: il dottor Franco
Moretto interviene sul tema dell’attività motoria. L’incontro, aperto a tutti, si svolge nella sede del circolo, presso le ex scuole elementari di Costa.
Serravalle, mistero dei sensi
Un’ora e mezza per scoprire Serravalle: un po’ visita turistica, un po’ degustazione guidata, un po’ spettacolo
teatrale. È “Serravalle, mistero dei sensi”: appuntamento venerdì 13 o venerdì 20 alle 19 (se non piove) in piazza Foro Boario. Organizza Astarte servizi culturali in collaborazione con la Pro loco Vittorio Veneto. Partecipazione gratuita, meglio prenotare al 347-6721240. Circa
trenta persone hanno partecipato all’esordio di “Mistero
dei sensi” venerdì 6.
Nuovo libro di Piasentin
Domenica 15 novembre, alle 17.30 al patronato di Ceneda, presentazione del
nuovo libro di “quasi poesia” del cenedese Carlo Piasentin. S’intitola “La bona
creanza” e sarà introdotto da Emanuela
Da Ros e Mario Ulliana.
Pianca presidente dell’Isrev
Il direttivo dell’Isrev (Istituto per la storia
della Resistenza e della società contemporanea del Vittoriese) ha nominato
Vittorino Pianca nuovo presidente, in sostituzione del compianto onorevole Franco Concas recentemente scomparso.
Pianca è stato tra i soci fondatori dell’Istituto, e da sempre è componente del
direttivo di cui è stato per anni segretario amministrativo.
Scuola aperta al collegio Dante
Sabato 21 novembre dalle 15 alle 18 è la prima delle
quattro giornate di scuola aperta al collegio Dante. Sarà
l’occasione per conoscere l’offerta formativa del collegio, che va dalla scuola elementare, alla media, alle superiori (ragioneria e geometri). Ricco il panorama delle
attività extrascolastiche (laboratori di musica e danza,
studio assistito, sport) e dei servizi (mensa interna e pulmini).
Castagnata al Sangio
Sabato 14 novembre a San Giacomo presso l’area attrezzata del Sangio dalle 15.30 alle 18, il Gruppo Giovani invita tutti alla castagnata; sono graditi dolci e bibite, per offrire un pomeriggio ancora più appetitoso!
24
Dai nostri paesi Vittorio Veneto
L’ARCHIVIO DI SALSA
lla presenza del veA
scovo Corrado Pizziolo, del parroco don
Piergiorgio Da Canal, dei
responsabili dell’Ufficio
diocesano di arte sacra
don Fabrizio Mariani e
Cristina Falsarella, dei fedeli di Salsa e di altri cultori del passato della nostra diocesi è stato presentato l’archivio parrocchiale di San Michele Arcangelo di Salsa. Grazie ai
registri
della confraternita
di San Michele
è
stato possibile ripercorrere
la storia di
Salsa nei secoli. Risale al
1498 il documento più antico ritrovato. Si è scoperto tra le carte che della
confraternita dedicata al
santo protettore dei Longobardi faceva parte anche il pittore Silvestro Arnosti ed è stata riconosciuta una presenza in
AL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA SALUTE
Costa festeggia
i suoi 180 anni
U
n nuovo paramento sacro di elevato
valore, una casula
che rappresenta la pala
dell’altare della chiesetta
della Madonna della Salute, offerto da un donatore
che vuole rimanere anonimo e che verrà indossato dal vescovo Corrado il
giorno della celebrazione
solenne e il giorno successivo da monsignor Magarotto, è solo una delle novità che interessano questa festa devozionale che
compie ormai 180 anni, a
partire dalla data di fondazione del santuario.
Quest’anno infatti la manifestazione verrà seguita
in diretta dalla televisione
parrocchiale di Santi Pietro e Paolo “La Tenda Tv”
ed è stato anche affittato
per la prima volta un car-
tellone pubblicitario
stradale.
Dopo tanto impegno
negli anni è felice padre Giovanbattista
Guidolin, parroco di
Costa. «L’affluenza
aumenta di anno in
anno, viene molta
gente anche da fuori, è un bel segno di
devozione che ripaga me e i miei collaboratori in parrocchia dell’impegno
che profondiamo per il
santuario durante tutto
l’anno.
Abbiamo anche cercato di
ripubblicare un libro sul
santuario di don Sartori uscito la prima volta per i
150 anni ma non ce l’abbiamo fatta. Ci ripromettiamo di portare a termine anche questo proget-
DOPO OTTO ANNI UN SUCCESSO INATTESO
Il ritorno del Cineforum
on la chiusura della seC
de storica della Casa
dello studente, il Cinefo-
rum vittoriese aveva tentato di emigrare, sette/otto
anni fa, in biblioteca civica,
ma senza entusiasmo né
soddisfazione. E da allora
l’attività si era di fatto sospesa. Ora però, con la
nuova saletta a casa Fenderl, il presidente Gianfranco Da Re ha voluto fare un nuovo tentativo, sfidando la grande concorrenza televisiva e di videoprestiti.
«Abbiamo pensato a sei serate – spiega Da Re –, a cadenza settimanale, proponendo film recenti che
però non hanno avuto
grande riscontro nelle sale,
per motivi diversi».
E come è andata?
«Meglio che nelle più rosee previsioni: una cinquantina di presenze fisse
(ovvero la sala praticamente piena), con il ritorno di alcuni soci storici, affiancati a nuove persone.
Gente di tutte le età, dagli
universitari ad un’arzilla ultranovantenne. Un successo inspiegabile, decretato
dal passaparola degli appassionati».
La formula è quella classica?
«Sì: una piccola presentazione/scheda del film, la
proiezione, e poi il dibattito, al quale si fermava, intervenendo, circa metà dei
presenti. Sì, l’impressione
è che ci sia bisogno di parlare delle proprie emozioni».
Ed ora, forti di questo suc-
Il santuario della Madonna della Salute
to».
Soddisfatto anche Giovanni Petollino che coordina l’attività del gruppo
parrocchiale. «Ci siamo
impegnati tutto l’anno per
25 anni e questi sono i risultati, siamo estremamente soddisfatti, abbiamo però seriamente bisogno di più partecipazione
15 novembre 2009
parrocchia della famiglia
dei Ghirlanduzzi. È stata
l’archivista Francesca Girardi a presentare quanto
emerso dagli studi, mentre l’archivista Piscopo ha
parlato del pittore Giovanni De Min autore, nella metà dell’Ottocento,
della pala dell’altare. C’è
chi, ha detto il relatore, riconosce Garibaldi nel volto del Padre Eterno, mentre le ali dell’arcangelo Gabriele sono dipinte di
bianco, rosso e verde.
dei giovani per poter garantire la continuità dell’impegno: l’anno prossimo il pozzo di San Patrizio rischia di saltare».
Dal 14 al 22 novembre si
svolgeranno una trentina
di pellegrinaggi di parrocchie della diocesi al santuario, ciascun parroco
celebrerà una messa in occasione dei festeggiamenti. Sabato 14 alle 20.30 nella chiesa di San Giuseppe
c’è anche un concerto con
la Corale femminile vittoriese e il coro Col di Lana.
Venerdì 20 la processione
mariana “aux flambeaux”
lungo le gradinate del santuario, con partenza alle
20.30 dal parcheggio delle elementari Marco Polo.
Sabato 21, festa della Madonna della Salute, alle 15
la celebrazione solenne
presieduta del vescovo
Corrado; il 22 verrà in visita monsignor Alfredo
Magarotto, da sempre affettivamente legato al santuario, di cui ha sempre
seguito attentamente la sistemazione. Alle 15.30 celebrerà la messa.
La festa ha momenti anche ludici con il pozzo di
San Patrizio, pesca a premi organizzata con lungo
impegno dal Gruppo ricreativo parrocchiale.
Alberto Della Giustina
ATTIVITÀ AL PARCO FENDERL
G
rande movimento al Parco Fenderl. Dopo la conclusione con successo della seconda edizione delle Fiabe a merenda, la rassegna di teatro seguita da oltre 400 persone, piccoli e grandi, e del Cineforum (di cui parliamo a
fianco), sono partiti nell’ambito del progetto di Baratto
culturale gli appuntamenti di “Migranti - Storie di vita”, dove vengono raccontate in prima persona emozionanti testimonianze di immigrazione.
Prosegue con successo (più di venti iscritti), il laboratorio
di danze balcaniche tenuto da Sanja il martedì sera alle
20.30.
Parte mercoledì 18 novembre alle 16 il laboratorio di Teatro&natura “Tana liberi tutti” tenuto da Tania De Poi per i
bambini dai 6 agli 11 anni. Il corso, di durata bimestrale,
si propone di introdurre il bambino al mondo del teatro
in relazione con la natura. In otto incontri si sperimenteranno diversi ambiti: animazione teatrale, esplorazione
ambientale nel parco, letture animate e laboratori creativi. Informazioni e iscrizioni: 349-2337912 o 0438-555274.
Sabato 21 alle 20.45 per il progetto Vivere in Italia, la serata a sostegno di Roberto Saviano con la lettura di brani
tratti dal romanzo Gomorra. Intervengono Simone Carnielli, Carlo De Poi, Stefania Mazzocut, Paola Perin, Paolo Russo, Guglielmo Scarabel, 3+1 Per Caso.
cesso...
«Replicheremo alla fine
dell’inverno, tra febbraio e
marzo, con un’altra serie di
sei film (formula ritenuta
giusta dai presenti). E per
l’estate stiamo valutando
l’ipotesi di un appuntamento all’aperto, nel piccolo anfiteatro del parco
Fenderl».
Bentornato Cineforum. AT
LA PASTICCERIA SANGIACOMESE
FESTEGGIA L’IMPORTANTE TRAGUARDO
50 anni di Dolomiti
on le quattro doC
meniche “a tema”
(cioccolato, creme e
quant’altro di buono!)
dello scorso ottobre, la
pasticceria Dolomiti di
San Giacomo di Veglia
ha festeggiato i 50 di
attività. Dunque già un
luogo storico di Vittorio Veneto, e per di più
con 50 anni ininterrotti di dolcezza!
«Quando avevo12 anni, chiesi a mio padre
(Pino) cosa fa un buon
dolce e la risposta – ricorda Riccardo Ton, classe
1977, gran maestro pasticcere ma anche dottore
specialista delle migrazioni degli uccelli – fu sorprendente: “servono passione, concentrazione, ingredienti selezionati ed
autentici, conoscenze tecniche, coerenza, fantasia,
buon gusto, sensibilità,
cura per la ricerca, per i
dettagli e la volontà di superarsi... comunque, niente fa un buon dolce come
una buona clientela!».
Questa filosofia e la buona clientela hanno quindi
portato in buona salute la
pasticceria Dolomiti al
traguardo dei suoi primi
50 anni. Cavallo di battaglia è ancora la già famosa torta “Dolomiti”, creata
nel 2004 da Riccardo come marchio dell’esercizio,
tuttavia si sta ben affermando anche quella del
cinquantennio!
Qui a San Giacomo, dai
Ton, più di una volta è
davvero un’avventura il
poter parcheggiare l’auto,
ma la bontà della casa fa
superare anche questo ir-
Riccardo Ton nella pasticceria
ritante disagio, che spesso induce invece a cambiar
posto. La famiglia Ton in
occasione di questo 50º
compleanno ha poi inserito all’interno della propria offerta anche un vasto
assortimento di prodotti
specifici per i clienti con
intolleranze alimentari a
latte, uova e glutine.
«Siamo forse – commenta ancora il dottor Riccardo – la prima pasticceria
ad “impatto zero”, dacché
nel nostro piccolo operiamo una raccolta differenziata quanto più attenta
possibile e puntiamo a ridurre al minimo sprechi
ed emissioni». Ritenendo
quindi che la questione
ambientale sia di assoluta
priorità, Riccardo Ton in
occasione del 50º di attività della pasticceria di famiglia ha deciso di donare all’associazione “Foreste per sempre” una somma «che ci permetterà di
adottare ben 50 mila metri quadrati di foresta con
lo scopo di assorbire 55
tonnellate di anidride carbonica».
Mario Sanson
IL 4 NOVEMBRE A VITTORIO
o scorso 5 novembre è
L
stata celebrata in piazza
del Popolo a Vittorio Vene-
to la Festa dell’unità nazionale e la Giornata delle forze armate. «La festa del 4 novembre ha un sapore speciale per Vittorio Veneto. La
nostra città è infatti associata – ha commentato il sindaco Gianantonio Da Re –
in modo indelebile a quei
giorni straordinari e tragici
che segnarono la fine della
Grande Guerra. I nostri soldati, la nostra gente, combattevano per la propria casa, per la propria famiglia.
Ben diverso era invece lo
spirito dell’esercito austroungarico, dove si mescolavano etnie e nazionalità differenti che sentivano sempre più lontane ed incomprensibili le ragioni di quella guerra». «Oggi, noi che
siamo i discendenti e gli eredi di quel corpo d’armata
che entrò nella piazza del
Duomo alla guida del gene-
rale Graziali – ha sottolineato Mario Marioli, generale comandante del 1º Fod,
che ha sede in città – difendiamo gli interessi dell’Italia
in altri luoghi che si chiamano Libano, Kossovo, Afghanistan, dove talvolta versiamo il sangue».
A conclusione della giornata, a palazzo Doro Altan l’avvocato Alberto Steccanella
ha difeso da par suo il vittoriese Francesco Sartori, autore del diario “Dai dì della
sconfitta all’alba della vittoria”, incriminato nel dopoguerra quale “collaborazionista” degli invasori e affamatori “austro-ungarici”. MS
Il sindaco Da Re e il generale Marioli
26
Dai nostri paesi Vittorio - Vittoriese
LAVORO “AUTOBIOGRAFICO” DI FEDERICO CAMPODALL’ORTO
Una tesi su La Tenda Tv
hi mai potrebbe
C
scrivere una tesi di
laurea spiccatamente
autobiografica?
È l’onore capitato al
ventitreenne di Santi
Pietro e Paolo Federico
Campodall’Orto, che
martedì 13 ottobre al-
l’Università di Trieste ha
conquistato la laurea
triennale in “Comunicazione e pubblicità” con tesi su “Il fenomeno telestreet e il progetto La
Tenda Tv”.
In cui cioè, dopo aver raccontato storia e forma di
queste micro emittenti
televisive locali e non
commerciali, passa ad analizzarne l’unico esempio in diocesi e in provincia: La Tenda Tv. Cioè l’emittente parrocchiale dei
Santi Pietro e Paolo, di cui
Campodall’Orto è stato
PER IL RECUPERO DELL’EX CASERMA BIANCHIN
661 mila euro in Cansiglio
L
a prossima primavera, sul Pian Cansiglio, l’avvio dei lavori di riqualificazione
dell’ex caserma Bianchin.
Per demolizioni e riconversione turistica del sito
sono già pronti 661 mila
euro di fondi pubblici.
Il piano di riqualificazione dell’ex base missilistica portato avanti da Veneto Agricoltura è stato
illustrato il 24 ottobre alle autorità regionali e ai
visitatori che numerosi
hanno partecipato sul
Cansiglio alla celebrazione del decennale dello
stesso Veneto Agricoltura.
La ex base ha storicamente svolto una funzione di difesa terra-aria da
ipotetici attacchi da Est.
Era dotata di missili americani “Nike Ercules”, che
potevano montare anche
testate nucleari. È stata
poi abbandonata dal 1979
I ruderi dell’ex caserma
e consegnata nel 2008 a
Veneto Agricoltura.
L’ex base diverrà soprattutto una struttura a fruizione sociale, turistico-ri-
Non esiste l’Adsl, se non
per una piccola parte di
popolazione di Ponte della Muda che è collegata alla linea di Orsago. Perché
lì, al di là della Pontebbana,
c’è la centralina che serve il
comune limitrofo.
Sono molteplici i canali comunicativi attraverso i
quali giungono al sindaco
richieste di poter attivare
Internet veloce.
«È soprattutto la fascia giovane – spiega il primo cittadino Roberto Campagna
– che richiede l’Adsl, in
quanto utilizza Internet
per lavoro e non solo. Oggi come oggi un paese per
essere moderno deve avere questo tipo di comunicazione. Telecom lo deve
capire e non ci si deve fermare puramente ad una
creativa ed educativa. Un
hangar e il bunker relativo saranno ristrutturati e
poi conservati quali testimoni della “Guerra fredda”. Verso la piana, un ampio parcheggio servirà infine i tanti turisti che durante i fine settimana invadono attualmente i cigli della statale e i prati. È
prevista anche un’area di
sosta per i camper. MS
omenica 15 novembre il Pian Cansiglio sbarca su
D
Raiuno. Il programma di agricoltura Linea Verde infatti, in onda alle 12.20 sulla principale rete Rai, sarà tut-
to dedicato all’agricoltura nella piana. Nei giorni scorsi le
troupe della Rai sono state in Cansiglio (anche con l’ausilio di riprese dall’elicottero) per preparare il programma.
Si parlerà dell’attività forestale di Veneto Agricoltura, e
della situazione del settore zootecnico, con servizi specifici sull’allevamento bovino e della pecora alpagota. In
particolare, relativamente alla pecora, ci si soffermerà sull’aspetto “culinario” (con un servizio sulla carne di agnello girato all’agriturismo Le Code), e sul progetto di rivalutazione della sua lana.
Tra gli intervistati Toio De Savorgnani, il vicepresidente
della Regione Franco Manzato, che spiegherà i contenuti del progetto di agricoltura biologica intrapreso dalla
Regione, e il titolare della azienda Itlas di Vittorio Veneto, Patrizio Dei Ros, in merito al progetto Assi del Cansiglio.
La chiusura del programma sarà riservata al ministro Luca Zaia, girata al villaggio cimbro di Vallorch.
Cordignano vuole l’Adsl
valutazione di tipo economico».
Perché a Telecom l’amministrazione comunale di
Cordignano si è rivolta a
più riprese, ha anche dato
la propria disponibilità a
collaborare per attivare il
servizio. Ma finora nessuna riposta positiva è giunta al sindaco Campagna.
«Abbiamo fatto a Telecom
– continua il sindaco – la
proposta di mettere a disposizione i cavidotti della
pubblica illuminazione in
modo tale da ridurre i costi. La centralina dell’Adsl è
a Orsago e basterebbe effettuare il collegamento
con la nostra centralina di
via Vittorio Veneto, distante circa tre chilometri.
Come Comune abbiamo
condotto delle verifiche
constatando che i cavidotti sono presenti praticamente nella quasi totalità
fondatore, e in cui con altri giovani volontari si alterna nel ruolo di regista,
conduttore, montatore,
programmista... La Tenda Tv (canale 19 Vhf per
Vittorio Veneto sud) trasmette da due anni al servizio della parrocchia. E
se qualcuno pensasse mai
di avviare una web tv diocesana sarebbe il primo
logico candidato.
La tesi ripercorre la storia
de La Tenda Tv, dal primo
“Si vede!”, degno delle ca-
IL CANSIGLIO DOMENICA 15
SU RAIUNO
LA BATTAGLIA PER VIAGGIARE VELOCI IN INTERNET
avigare in Internet a
N
Cordignano è una vera e propria sofferenza.
15 novembre 2009
del tragitto. Ora aspettiamo fiduciosi una risposta».
Ma il lieto fine non sembra
ancora a portata di mano
perché Cordignano e i suoi
abitanti fanno parte di
quell’unico 3% di popolazione italiana che non può
contare ancora sull’Adsl.
L’ufficio stampa della Telecom, senza entrare nello
specifico del caso del Comune della Marca trevigiana, ricorda che il 97% è
a un buon livello di copertura e per il restante territorio generalmente si tratta di zone “a fallimento di
mercato”.
«È previsto in futuro –
spiega dall’ufficio stampa
di Roma, Simona Bolletta
– il completamento a livello nazionale, ma è necessario che si attivino anche
i vari attori istituzionali,
provinciali e comunali. I
programmi necessitano di
una forte collaborazione
per ottenere il servizio».
Per cercare di risolvere,
seppur parzialmente e
temporaneamente il problema, la giunta Campagna ha deciso di attivare
presso la biblioteca una
nuova rete wireless (Wi-Fi)
in modo tale che i cittadini, gratuitamente, recandosi al centro culturale
Francesconi possano collegarsi ad Internet con il
proprio computer portatile.
«Intendiamo in questo
modo – sottolinea il primo
cittadino – dare una risposta soprattutto agli studenti e ai giovani che hanno bisogno di collegarsi alla rete con una velocità pari a
quella dell’Adsl».
Il servizio è attivo durante
l’orario di apertura della biblioteca e per collegarsi basta fornire le proprie generalità e compilare una richiesta. Fatto ciò verrà assegnata all’utente una password per accedere al collegamento con il proprio
pc portatile.
Gerda De Nardi
Federico Campodall’Orto
ravelle di Colombo, alle
antenne installate sul tetto della chiesa, dalla co-
struzione dello studio al
dettaglio del palinsesto,
dal servizio alla diocesi,
con la ripresa della Festa
dei giovani, a quello alla città, con la maxidiretta per le elezioni amministrative di giugno.
Esempi di come anche
la piccola Tenda Tv, sostenuta solo dalla passione dei volontari, sia
un contributo a colmare il drammatico divario
tra il paese televisivo e
il paese reale. TB
BREVI VITTORIESE
FREGONA: Salatin presidente
del Consorzio del Torchiato
È Alessandro Salatin (nella foto) il
nuovo presidente del Consorzio del
Torchiato di Fregona. Trentasei anni, lavora all’Azienda vinicola Salatin di Villa di Villa, che produce il
Torchiato nei suoi terreni a Fregona.
Salatin, già membro del consiglio
direttivo del Consorzio, è stato eletto all’unanimità presidente nell’assemblea dello scorso 29 ottobre. Sostituisce Stefania Pollini, che
lascia dopo due mandati da presidente.
I vice di Salatin sono Claudio Dall’Antonia e Francesco
Tomasi. Consiglieri: Michele Da Frè, Luciano Chies, Emanuele Uliana e Mariano Pizzol.
Obiettivi di Salatin? «Anzitutto – risponde lui – portare
avanti quello di buono che ha fatto Pollini. Poi è importante la realizzazione del centro di appassimento (a Osigo): l’intervento, a cura del Comune, è già stato finanziato, ma i lavori non sono ancora cominciati. Poi
vorremmo anche cercare di aumentare le vendite del Torchiato e farlo conoscere».
FREGONA: Luana Maso presenta
il suo primo cd
Sabato 14 novembre, alle 21 al centro sociale di Fregona, presentazione di “Un po’ di me”, primo album della giovane cantante di Fregona Luana Maso, con sue
cover di brani celebri. Informazioni e assaggi su www.luanamaso.it.
SARMEDE: a teatro per studiare
la scienza
Secondo appuntamento della rassegna “La famiglia va
a teatro”: domenica 15 novembre, alle 15.30 nel nuovo teatro di Sarmede alla latteria sociale in via Mazzini,
il gruppo ferrarese “Fun Science” mette in scena lo spettacolo “I naufraghi”, che attraverso una storia divertente avvicina ad alcuni principi scientifici. Consigliato a
bambini e ragazzi da 6 a 12 anni, dura 70 minuti. Ingresso
4 euro, 3 euro fino a 12 anni.
SARMEDE: calendario della Pro loco
È pronto il calendario 2010 della Pro loco di Sarmede,
che riporta per ogni mese le più belle immagini delle Fiere del teatro. Lo si può sfogliare anche su www.sarmede.org. Per averlo contattare la Pro loco allo 04381791227 o [email protected]. Richiesto un contributo di 5 euro.
Marcia per il Cansiglio
di ambientalisti e alpinisti
Edizione numero 22 dell’incontro di alpinisti e ambientalisti a casera e forcella Palantina nel massiccio del
Cansiglio: l’appuntamento è per domenica 15 novembre con partenza alle 9.30 da pian Canaie e previsti arrivi alla casera alle 11.30, alla forcella alle 14. I partecipanti vogliono ritrovarsi e marciare anzitutto per dire
“no” al progetto di impianto di risalita che colleghi il
Cansiglio con la forcella Palantina e di lì gli impianti di
Piancavallo. Per sostenere la presenza è stata anche avviata una raccolta fondi da parte degli organizzatori della manifestazione, cioè Wwf e Cai del Veneto, Legambiente del Friuli, Mountain Wilderness e altre.
Alpinisti e ambientalisti intendono anche opporsi all’avvio della caccia in Cansiglio per ovviare alla sovrappopolazione di cervi. E pure al riesumato progetto di cabinovia Vittorio Veneto-Pizzoc, considerato possibile cavallo di Troia per una cementificazione del Pizzoc o la
costruzione di altri impianti.
Dai nostri paesi Quartier del Piave
15 novembre 2009
MESSA A FOLLINA PER ANGELA BOTTEGA
A DUE ANNI DALLA MORTE
Ricordando Angela
olitamente con il traSmascorrere
del tempo sfuil ricordo delle persone
che ci hanno lasciato. Nel
caso di Angela Bottega, invece, più ci si allontana da
quel triste 9 novembre 2007,
giorno in cui ha terminato il
suo breve pellegrinaggio in
questa terra, più viene alla
luce la sua personalità limpida, mite e profondamente religiosa. Angela è mancata a soli 27 anni, vinta da
una malattia affrontata con
coraggio e riservatezza. Era
a un passo dalla laurea in
Medicina all’Università di
Trieste. Era approdata agli
studi universitari dopo aver
frequentato, con brillanti risultati, il liceo scientifico a
Pieve di Soligo, paese in cui
risiedeva con la famiglia.
Aveva tanti talenti e sogni.
«A un certo punto, però, la
sua esistenza è cambiata e
ha dovuto misurarsi con la
malattia – ha ricordato il
INAUGURATI I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE
L’asilo, orgoglio
di Vidor
P
unteggiare con lo
stiletto lungo il margine della forma; colorare dentro i confini senza debordare; mettere le
braccia conserte sopra il
banco; recitare facendo
finta di non avere paura…
Pensavano forse a questi
gesti lontani i tanti vidoresi di tutte le età intervenuti sabato scorso, 7 novembre, al momento di
presentazione dell’edificio
rinnovato della loro scuola materna. Del resto della vita di ogni persona il
periodo della prima infanzia è quello che, in genere, si ricorda con maggiore nitidezza. Poi l’asilo
è un luogo importante per
i componenti di una comunità: per i bambini che
incontrano il mondo collettivo, per i giovani genitori che si scontrano con le
cruciali questioni educative, per i nonni che vi ritrovano un ruolo antico,
per tutto ciò che lì dentro,
di regole, creatività e istruzione, comincia a
prendere forma.
Per i cittadini di Vidor e
Colbertaldo questa scuola offre una consapevolezza in più: quella di appar-
VIDOR: il parroco don Marco benedice la ristrutturata scuola materna
tenere a una comunità che
fu molto sensibile alla crescita sociale e culturale dei
propri membri. La festa
voluta dal comitato di gestione presieduto da Pietro Possamai per presentare la prima parte conclusa dei lavori di restauro, necessari a mettere in
sicurezza la struttura e
riorganizzarne gli spazi, è
stata un’occasione di scoperta o di revisione della
storia.
Era il 1889 – quindi giusto
120 anni fa – quando, per
interessamento della parrocchia,veniva acquistato
un ampio locale in Alnè di
Sotto da destinare ad asilo infantile. Il progetto rimane bloccato per alcuni
anni, finché, nel 1892, a
Margherita ed Elisa Andreoli, che diverranno
fondatrici proprio a Vidor
dell’ordine delle Suore
Serve di Maria Riparatrici, verrà affidato l’incarico
di gestire la scuola. Nel
frattempo la casa ospita,
per la villeggiatura, i bambini ciechi di un istituto di
Padova; dà le proprie aule
a una scuola apostolica
che aveva la sede centrale
a Onè di Fonte; apre le
porte a quella fondamentale scuola legataria operante a Vidor dal 1790 che
istruisce ragazzi e ragazze
anche dei paesi limitrofi
fino agli undici anni e che
si trovava in difficoltà logistiche.
Alle 20.45 all’auditorium Santo Stefano di
Farra di Soligo ultimo Incontro musicale 2009.
Il gruppo FactorTango ripropone in vesta
moderna il tango classico. Ingresso 5 euro.
Alle 20.45 nell’auditorium della biblioteca comunale di Pieve viene presentato da Teresa
Bernardi il libro Biscotti al malto fiore per
un futuro migliore di Laura Sandi. Partecipa l’autrice. Al termine degustazione di biscotti offerti dal negozio di pasta fresca “Osteria al Portego”.
Alle 21 al cinema Careni di Pieve di Soligo
proiezione del film d’animazione “Up”.
SABATO 14
Alle 13.30 dal parcheggio dello stadio di Pieve di Soligo parte un’escursione guidata da
Gianni Marciano a Campea Forcella Xoco.
Organizza l’Università degli adulti.
Alle 15, 18 e 21 al cinema Careni di Pieve
di Soligo proiezione del film “Up”.
Da oggi fino al 29 novembre festeggiamenti
della Madonna della Salute presso il campo
sportivo di Villanova di Sernaglia a cura del
Comitato Festeggiamenti.
loro che non si sentono ricchi di se stessi e del loro essere”.
Umiltà, nascondimento,
quasi un “programma” di vita. Maturato da una ragazza che a soli 27 anni aveva
già fatto le sue scelte: «Ad
Angela si può applicare
quanto scritto nel libro della Sapienza – ha affermato
il cappellano dell’ospedale
di Castelfranco –: non sono
gli anni a fare la sapienza
della persona». FC
cappellano dell’ospedale di
Castelfranco nella messa di
suffragio celebrata nell’abbazia di Follina lo scorso 8
novembre –. Pur nella malattia è stata capace di mettersi a servizio degli altri e di
non essere di peso per alcuno. Angela è stata un inno
alla vita, la grazia di Dio l’ha
resa un’opera d’arte».
Angela coltivava il proprio
rapporto con Dio. Il suo percorso spirituale emerge dalle lettere e dai passi del dia-
rio. Nel santino-ricordo fatto stampare dai familiari per
il secondo anniversario della morte vi sono dei pensieri sulla Vergine ripresi da una lettera del 2003: “Maria è
la serva umile e fedele, che
vive la propria esistenza nella riservatezza – scriveva
Angela –. L’umiltà è farci
piccoli per fare spazio agli
altri... L’umiltà aiuta a confidare meno in noi stessi per
avere più fiducia in Dio. La
“povertà di spirito” è di co-
I primi anni del ‘900 sono
ricchi di lasciti; ne sono artefici le famiglie borghesi
degli Zadra e quelle nobiliari dei Vergerio e degli
Alberini; ma sarà il cavalier Carlo Tittoni, con la
donazione di una cospicua
eredità – è del ’22 lo svelamento del testamento –
a radicare l’asilo nel territorio. I bambini frequentanti sono oltre centoventi, figli delle famiglie del
popolo; per la loro refezione e per l’acquisto di
sussidi didattici ci pensano i benefattori. L’asilo è
allora comunale e gestito
dalla “Congregazione di
Carità”, la stessa che segue
la casa di ricovero, esito di
un plurisecolare “ospitale”
che riceve da sempre poveri, pellegrini, soli, ammalati.
Nel 1936 Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini firmano il decreto di
istituzione dell’“Asilo Infantile Comunale di Alnè
di Vidor” come Ente Autonomo. Con la nomina
del presidente da parte del
prefetto di Treviso, nello
stesso anno, inizia il periodo moderno della scuola: ci saranno un gruppo
di gestione e uno statuto a
garantire il procedere corretto di una realtà oramai
consolidata, che nel 1959
verrà titolata al suo più
importante protettore,
Carlo Tittoni. Con la donazione del terreno da
parte della contessa Margherita Albertini Govone
la scuola riaprirà i battenti in via Calcurta, dove si
trova adesso ad accogliere
i bambini di tutto il mondo.
Elvira Fantin
BREVI QUARTIER DEL PIAVE
COLBERTALDO: è mancata
improvvisamente Olga Cerne
È improvvisamente scomparsa a
67 anni Olga Cerne Possamai,
per tanti anni insegnante in varie
scuole della Marca trevigiana, già
presidente della commissione
provinciale sulle pari opportunità
e del club femminile Soroptmist di
Treviso, attiva nella promozione di
iniziative umanitarie nei paesi africani in via di sviluppo e da sempre impegnata nel volontariato e
nel sociale. Olga Cerne è morta
improvvisamente mentre era in visita alla figlia a Parigi.
Originaria di Pederobba, risiedeva a Colbertaldo dove
è stato celebrato il funerale. Lascia il marito Bertillo e le
figlie Simona e Irina.
C.S. MARTINO: concerto e teatro
Per la 19ª festa de San Martin, Pro loco, alpini e parrocchia di Col San Martino hanno organizzato due eventi culturali: venerdì 13 alle 20.45 nella chiesa parrocchiale concerto con la Corale di Barbisano diretta
da Rinaldo Padoin, il coro Valcanzoi di Castelfranco Veneto e la Schola Cantorum di Santa Giustina Bellunese; sabato 14 alle 20.30 “L’albergo del libero scambio”
commedia di Feydeau interpretata dalla compagnia “La
Contrada”. Domenica 15 alle 10.30 viene celebrata la
messa nell’oratorio dedicato a San Martino e alla sera,
intorno alle 22.30, i fuochi artificiali chiuderanno la manifestazione. Nella sede della Pro loco nel fine settimana caldarroste e vino nuovo.
COLLALTO: Spettacolo su Bianca
Sabato 21 novembre alle 20.30
nella tensostruttura presso la
chiesa di Collalto rappresentazione multimediale “Leggenda di
Bianca di Collalto” per la regia di
Enrico Dall’Anese e Sergio Soldan. Nell’ambito della rassegna
“Festival dei luoghi misteriosi del
Veneto”.
VIDOR: Casa Fuson alla Pro loco
Il consiglio comunale di Vidor ha votato, a maggioranza, la concessione d’uso gratuito della Casa Fuson alla Pro loco di Colbertaldo. L’edificio era stato acquistato qualche tempo fa dal Comune dagli eredi di Tecla Fuson per 230 mila euro.
PIEVE: I RAGAZZI DEL 1929
Agenda Quartier del Piave
VENERDÌ 13
27
ni colli di Colbertaldo nella sede degli alpini.
Organizza la Pro loco.
LUNEDÌ 16
Alle 20.45 al teatro Careni di Pieve concerto dei vincitori del XXXIX Concorso Internazionale “Toti Dal Monte”.
MERCOLEDÌ 18
DOMENICA 15
Inizia oggi al teatro Careni la rassegna per
famiglie Domeniche a teatro. Alle 16 la compagnia Accademia Perduta propone lo spettacolo “Il pifferaio magico”.
Terminano oggi a Mosnigo e Falzè i festeggiamenti di San Martino.
Da oggi a domenica 29 novembre a Colbertaldo festa di Sant’Andrea con rassegna vi-
Alle 15 nell’aula magna dell’Istituto Casagrande Marisa Salimbeni guida all’ascolto
dell’opera Lucia di Lammermoor di Donizetti. Organizza l’Università Adulti di Pieve.
Alle 20.45 all’auditorium Santo Stefano di
Farra di Soligo proiezione del film “Valzer con
Bashir”. Terzo appuntamento del ciclo Cineforum Quartier del Piave. Ingresso: 5,50
euro.
Nella foto: i ragazzi e le ragazze del 1929 del Comune di Pieve di Soligo si sono ritrovati per festeggiare i
loro ottant’anni. Nel duomo di Pieve hanno partecipato alla messa per i vivi e i defunti, e in un ristorante
hanno pranzato in allegria.
28
Dai nostri paesi Vallata - Bellunese
LUNGO LA STRADA FRATTA-COLMAGGIORE
La nostra storia
nei murales
C
i sono Pro loco
che interpretano
il loro ruolo in
modo davvero encomiabile. È il caso dell’associazione di Tarzo che ha
dato vita, due anni fa, al
progetto Murales. Ovvero riprodurre scene di vita paesana del passato,
favole popolari locali e
immagini della tradizione, sui muri delle case
che si trovano lungo la
caratteristica strada che
attraversa i centri storici di Fratta e Colmaggiore. «L’idea è nata in seno
alla Pro loco e al comitato Va’ dee femene con lo
scopo di valorizzare il
territorio – spiega Luciano Piaia, presidente
della Pro loco –. La strada Fratta-Colmaggiore
collega due parchi sempre più conosciuti e frequentati: il Livelet a Lago e il Va’ dee femene a
Colmaggiore. Questo
percorso sta diventando
un tassello della proposta turistica della Vallata.
Ma c’è un secondo o-
biettivo: lasciare una testimonianza di chi e come eravamo. Quindi il
progetto ha anche uno
scopo educativo. Penso
che come Pro loco abbiamo il dovere sicuramente di proporre momenti di festa e intrattenimento, ma anche di investire risorse per accrescere il valore del territorio».
I temi dei murales sono
concordati dall’artista
con i promotori dell’ini-
COLMAGGIORE DI TARZO: il negozio di casoìn, opera di Gabriele Cattarin, e (in alto) la fontana
del borgo di Franco Corrocher
DOMENICA SCORSA GRANDE FESTA
NELLA PARROCCHIA DI MEL
Canonica inaugurata
stato affidato al chieriÈ
chetto Cristian il compito di tagliare il nastro,
che ha ufficialmente inaugurato gli importanti interventi di restauro della
antica canonica di Mel e
dell’antico edificio delle
Celle nelle quali oggi è stato sistemato l’importante
archivio parrocchiale di
Mel.
«Dopo esattamente un an-
no e 10 mesi, la canonica
di Mel è ritornata ad essere la casa non solo di noi
sacerdoti ma della intera
comunità zumellese - ha
sottolineato don Egidio
nel suo intervento al termine della solenne celebrazione che ha preceduto la cerimonia di benedizione e inaugurazione della canonica -. Questa inaugurazione segna una
L’iniziativa è della
Pro loco e del
comitato Va’ dee
femene. Sono già
cinque i murales
realizzati da artisti
locali. Altri sono in
cantiere per il
prossimo anno.
ziativa. Quindi il bozzetto viene sottoposto all’approvazione di Giorgio Mies e Giuseppe
Grava che valutano, in
particolare, il rispetto
della verità storica. Le
spese di realizzazione
sono sostenute dalla Pro
loco e dalla Banca delle
Prealpi.
Fino ad oggi sono cinque
i murales realizzati. Le
tecniche utilizzate dagli
artisti sono due: graffito
o affresco. Partendo da
Fratta abbiamo l’opera di
Chiara Piccin inaugurata lo scorso luglio. Piccin
ha raffigurato, in tonalità
seppia, uno spaccato della vita contadina del Novecento ambientandolo
in un cortile di una casa
colonica; in particolare
si notano i lavori pratitappa importante nella
storia plurisecolare della
comunità zumellese».
Nel corso della messa è
stato fatto un particolare
ricordo di tutti i parroci e
cappellani che nel corso
dei secoli hanno abitato in
canonica. Stefano Varaschin, vice presidente del
consiglio parrocchiale, ha
espresso un sincero ringraziamento a don Egidio,
che è riuscito a portare a
termine questo importante restauro tra innumerevoli difficoltà economiche
non ancora risolte. Ringraziamenti sono stati
porti anche ai direttori dei
15 novembre 2009
cati dalla gente della frazione: la pesca e la fabbricazione delle “grisioe”.
Salendo si incrocia il
murales in acrilico del
2008 di Walther Bernardi col mazarol che saltella nel bosco. Sul muro di
una casa a lato della chiesa di San Martino sempre nel 2008 Dario Dall’Olio ha dipinto un san
Martino.
Davvero meritano una
visita le due opere che si
trovano a Colmaggiore.
La prima è un affresco
realizzato in sei giorni da
Franco Corrocher dal titolo “L’acqua è vita”. È una scena, ripresa da una
foto d’epoca, che ha come protagonista la fontana-abbeveratoio che è
collocata proprio di
fronte all’affresco. Fontana che è stata oggetto
di un bel restauro da parte del comitato Va’ dee
femene.
La seconda opera è un
murales di Gabriele Cattarin raffigurante il negozio di casoìn di Colmaggiore ricostruito con
dovizia di particolari sulla facciata dell’edificio
dove un tempo c’era proprio un negozio di casoìn. «Quest’opera non
solo riporta alla memoria una scena tipica di vita passata ma fa anche rivivere il senso di solidarietà che c’era una volta.
Il casoìn, infatti, faceva
credito senza problemi a
favore di chi stava peggio».
Per il 2009 sono annunciati nuovi murales. Partiamo da Colmaggiore.
Sicuramente Giuseppe
Grava realizzerà un graffito per festeggiare il 40º
della Festa della castagna. Vicino alla latteria
verranno riprodotte le
antiche fornaci. E in una
casa che un tempo aveva
al proprio esterno filari
di gelso verrà raffigurata
la coltivazione del baco
da seta. A Fratta, invece,
due artisti riproporranno scene di vita dell’antica osteria, proprio nell’edificio in cui era collocato il locale pubblico, e
della villa padronale della famiglia Rossi.
Federico Citron
BREVI VALLATA
TARZO: foto e convegno sulla
presenza dei veneti nell’Agro Pontino
A Tarzo arriva la manifestazione itinerante “L’Agro Pontino e il Veneto, un incontro che continua” promossa
dall’associazione “Veneti nel Lazio” per raccontare quanto fatto dai veneti emigrati “in agro” nel 1932. Giovedì
19 novembre alle 18.30 in municipio saluto ufficiale di
benvenuto; venerdì 20 alle 19 nell’aula magna della
scuola media inaugurazione di una mostra fotografica;
sabato 20, sempre in aula magna, alle 17.30 conferenza sulla storia della bonifica delle paludi pontine, alle 20
buffet con prodotti enogastronomici pontini e alle 21.30
esibizione della Corale dei Laghi; domenica 22 alle 8 in
chiesa messa per i veneti nel Lazio.
COMBAI: veglia dei giovani
La commissione giovani della forania della Vallata ricorda ai giovani dai 14 ai 35 anni che il secondo momento del percorso di preghiera e approfondimento dal
titolo “Stette in mezzo a loro” si svolgerà nella chiesa di
Combai venerdì 20 novembre alle 20.30 con una veglia
di preghiera incentrata sulla figura del giovane ricco. La
veglia è aperta a tutta la comunità.
PREMAOR: raduno Fiat 500
Domenica 15 dalle 8 alle 14.45 in piazza Emigranti a
Premaor 7° raduno delle gloriose Fiat 500. È una delle
manifestazioni promosse dal comitato festeggiamneti
Quei 4 Gat de Premaor in occasione dei festeggiamenti
di San Martino che proprio il 15.
BREVI BELLUNESE
TRICHIANA: nuovo ponte
sulla strada del San Boldo
La Regione Veneto finanzierà con un milione 250 mila
euro la costruzione di un nuovo ponte sul torrente Marteniga tagliando così due pericolosi tornanti che si trovano sulla strada che dal passo San Boldo va a Trichiana. Il nuovo ponte avrà una luce di 27,50 metri e sarà
largo 9,50 metri. I lavori dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2010 e terminare a metà del 2011.
S. ANTONIO TORTAL: petizione
per l’ufficio postale a tempo pieno
Si può sottoscrivere fino a sabato 14 novembre la petizione finalizzata a ripristinare l’apertura a tempo pieno
dell’ufficio postale di S. Antonio Tortal. Le prime firme a
sostegno della petizione sono quelle del dindaco del Comune di Trichiana, Giorgio Cavallet, e degli assessori residenti nella frazione, Flavio Da Canal e Gianpaolo Tomio.
Verso la fine del mese di settembre le Poste hanno comunicato che, contrariamente al solito, non sarebbe stato ripristinato l’orario
tradizionale, con l’apertura dal lunedì al
sabato, ma sarebbe
rimasto in vigore l’orario estivo, che prevede il funzionamento dell’ufficio solo
nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì.
lavori, alle numerose imprese che hanno lavorato
e ai tanti volontari che in
vario modo si sono resi disponibili per i lavori di pulizia e di trasloco.
Il vice sindaco di Mel Silvia Comel nel prendere la
parola ha ringraziato il
parroco don Egidio per il
suo impegno per le varie iniziative di restauro degli
edifici sacri intraprese nel
corso di questi ultimi anni.
Dopo il taglio del nastro,
c’è stata la visita agli interni restaurati sia della canonica che delle Celle. SC
MEL: l’inaugurazione della canonica
Dai nostri paesi Conegliano
15 novembre 2009
INTERVISTA A TUTTO CAMPO AL SINDACO MANIERO
Sta tornando la
disoccupazione
P
oliticamente tranquillo, amministrativamente preoccupato. È così che troviamo
Alberto Maniero giunto
più o meno a metà del suo
primo mandato di sindaco
di Conegliano. Politicamente ritiene di essere uscito illeso dalla bufera esplosa nei mesi scorsi nella maggioranza tra ala sacconiana e gaviana dell’ex
Forza Italia, bufera alimentata anche da qualche
personalismo. Da un punto di vista amministrativo,
invece, Maniero deve fare
i conti con casse esangui
che costringono a tagli e
rinvii di opere già programmate da tempo.
Ma il nostro colloquio non
può non iniziare con una
domanda sulla crisi economica. A Conegliano si
sente, non si sente, è marcata, è sopportabile? «Già
da un anno – risponde
Maniero – sto percependo
alcune emergenze. Il martedì, giorno di ricevimento, ho una fila di immigrati e italiani che cercano
aiuto. Sta ritornando la disoccupazione, chi viene licenziato non riesce a trovare un nuovo lavoro. E le
famiglie, naturalmente, ne
risentono. Anche le casse
comunali risentono della
crisi. Sono 2-3 anni che gli
oneri di urbanizzazione,
che dipendono dall’attività
edilizia, calano del 10-20
per cento».
I dati dicono che in generale le tariffe dei servizi comunali aumentano. Non è
possibile perlomeno tenerle ferme in questo momento di difficoltà?
«Stiamo concentrando gli
aiuti su chi veramente ha
bisogno, ad esempio le famiglie prive completa-
CONCORSO
PRESEPI ENTRO IL 21
LA CRISI
Già da un anno
sto percependo
alcune
emergenze. Il
martedì, giorno di
ricevimento, ho
una fila di
immigrati e
italiani che
cercano aiuto
mente di reddito. I conti
dei servizi come mensa e
trasporto scolastico devono quadrare, per cui se i
costi aumentano, anche le
tariffe aumentano. Voglio
sottolineare, però, che
questi servizi non sono
pagati interamente dai
fruitori, ma il Comune interviene con fondi propri
e molto più dei Comuni limitrofi».
Come vede il futuro produttivo di Conegliano e
S. VINCENZO: CORSO
PER VOLONTARI
dintorni?
«Sono fiducioso in una ripresa, questo territorio ha
grandi risorse. Alcuni settori, come il vino, tengono
bene. Certo, dobbiamo
convincerci che il mercato occupazionale è cambiato e non si può più attendere il lavoro “buono”.
Dico a tutti che bisogna
accettare il primo lavoro
che si trova, poi con il secondo si migliorerà».
Dalla recente crisi politica
pare uscita rafforzata la
Lega e indebolito il Popolo della libertà. È vero?
«No. Per evitare “campagne acquisti” i gruppi di
maggioranza avevano fatto un accordo all’inizio del
mandato: ogni spostamento di persone da un
gruppo all’altro non avrebbe cambiato gli equilibri. La Lega fa parte integrante di questa maggioranza, il Pdl deve crescere come partito e sconta la mancanza di storia e
di struttura. E paga anche
qualche differenza di veduta a livello regionale».
Torniamo all’amministrazione. A Conegliano ci sono due grandi stabili “strategici” – le ex caserme
Marras e San Marco – che
attendono di essere restaurati e utilizzati. A che
punto siamo?
«I giornali hanno “costruito” una polemica tra
SPORT
E MESSE
amministrazione comunale di
abato 14 novembre nella sala riuniol consigliere comunale Enzo
L
’
S
I
Conegliano ha indetto la terza eni dell’oratorio di Madonna delle GraPerin ha presentato un’interdizione del concorso “Il Presepe più
zie con l’intervento di Giovanni Sallemi,
pellanza al sindaco Maniero in
bello”. La distribuzione del bando con
la scheda di adesione avviene presso
l’Informacittà-Informagiovani di
piazzale F.lli Zoppas. Sia il bando che
la scheda di partecipazione potranno essere scaricati anche dal sito
www.comune.conegliano.tv.it. Coloro che desiderano partecipare dovranno inviare entro sabato 21 novembre la domanda di adesione. Per
informazioni: Informacittà n. 0438
413319-413403 e.mail [email protected].
direttore della casa di riposo Villa Bianca di Tarzo, comincia un corso di formazione per volontari ospedalieri e socio-sanitari promosso dalle Conferenze
di Conegliano della San Vincenzo in collaborazione con la parrocchia MdG e l’ospedale di Conegliano. Gli incontri in
programma sono cinque (14, 16, 17, 21
e 23 novembre) dalle 15.30 alle 17.30.
La partecipazione non è vincolante al
servizio di volontariato. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a Renato Pasqualotti 339.4262838.
cui chiede “una più attenta considerazione sulla concessione di
chiusura di alcune strade per
manifestazioni sportive, soprattutto nei giorni di domenica o in coincidenza con gli orari delle messe, perché talvolta si
è impedito alla comunità parrocchiale di accedere alla propria chiesa per le funzioni». In
particolare Perin segnala disagi lo scorso 4 ottobre a Collabrigo.
Agenda Conegliano
VENERDÌ 13
Apre oggi all’oratorio dell’Assunta
Fantasie natalizie mostra di addobbi natalizi, decoupage e oggettistica.
Prosegue fino al 22 novembre con orario feriale 10-12 e 15-19, sabato e
domenica 10-12.30 e 14.30-19.30.
Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, Concerto verticale con dialoghi e filmati dell’alpinista Fabio Palma e la musica dal vivo della band Miradavaga,
per l’8ª Rassegna di multivisione organizzata dal Cai. Ingresso libero.
SABATO 14
Oggi e domani all’auditorium Toniolo
9º convegno internazionale Guarigione e terapie non convenzionali. Per informazioni: Manuela 0438701054, 335 431571, e-mail [email protected], www.oltrelinfinito.it.
Dalle 9 alla palestra dello stadio 39º
Indoor “Città di Conegliano” gara interregionale di tiro con l’arco. Pro-
segue domenica. Ingresso libero.
Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, per
la 12ª rassegna Tremilioni a teatro
va in scena “Splendidi!” da Neil Simon, per la regia di Diego Carli. Ingresso (posti numerati) 10 euro interi, 6 euro (bambini e ragazzi fino ai 14
anni) ridotti.
Alle 21, nell’aula magna dell’Istituto
per il turismo “Da Collo” (in via Galilei 6), si tiene il concerto Serata in
canto, con la partecipazione del Coro Conegliano, dei Cantori di Pregassona di Lugano (Svizzera), e del
Coro Vos de Mont di Tricesimo (Udine). Biglietto 7 euro.
Alle 22 apertura porte dello Zion
Rock Club in zona industriale Campidui per il concerto degli Amari. Ingresso 8 euro.
DOMENICA 15
Alle 11, al ridotto del teatro Accademia, Concerto aperitivo. Ingresso 5
euro.
Alle 16, all’auditorium Dina Orsi, per
la rassegna Il teatro che non c’è la
compagnia La casa degli gnomi rappresenta “Hansel e Gretel”.
Alle 16, nella sede della Carpenè
Malvolti, Concerto in cantina del Corocastel.
GIOVEDÌ 19
Alle 10, all’auditorium Dina Orsi, Artestoria propone la seconda conferenza per conoscere meglio le opere del Cima. Tema “Un castello non
vale l’altro: aspetti storici del paesaggio della pittura veneta tra Quattro e Cinquecento”. Relatore Giorgio
Mies. Ingresso libero.
Alle 22 apertura porte allo Zion Rock
Club in zona industriale Campidui al
gruppo giamaicano Easy Star All
Stars. Ingresso 16 euro, riservato soci Arci.
SABATO 21
Alle 14.30, nella sala musica del centro diurno anziani in via Carpenè 16,
pomeriggio musicale con ballo. Organizza Una proposta per la terza
età.
Alle 17, nella sala conferenze in piazzale Fratelli Zoppas, per gli Incontri
culturali “Il canto XIII del Purgatorio”
spiegazione e commento di Carmelo Ciccia, lettura e recita di Renato
Toffoli. Ingresso libero.
Alle 21, al teatro Accademia, la compagnia “I giovani... ritrovati” va in scena con la piece goldoniana Sior Todero Brontolon. Regia di Paolo Trevisi. Biglietti da 10 a 20 euro. L’intero
ricavato sarà devoluto a Uildm, Unione italiana lotta alla distrofia muscolare di Treviso.
Farmacia di turno: Fiorenzato, via
Veneto 14, telefono 0438-34800.
me e l’ex sindaco Zambon
sul ritardo del recupero
della Marras. In realtà lì è
tutto fermo solo per i vin-
Alberto Maniero sindaco di Conegliano
coli imposti dal Patto di
stabilità. La San Marco
non è nostra ma dell’Ulss
che doveva restaurarla per
portarci il distretto oggi in
via Maset. Da tempo sto
invitando la direzione dell’Ulss a procedere con i lavori perché lo stabile di via
Maset a noi serve per le
associazioni».
Diverse associazioni sono
un po’ stanche di attendere una nuova sede
«Le associazioni a Conegliano sono storicamente
portate in palmo di mano.
Ripeto: sto insistendo con
il direttore dell’Ulss per arrivare a una soluzione per
il distretto, che per noi
può anche essere diversa
dall’ex caserma San Marco».
Ancora pochi mesi e sarà
pronto il raccordo tra A28
29
e A27 a San Vendemiano.
Non teme un aumento del
traffico lungo la circonvallazione di Conegliano?
«Sono preoccupato ma la
situazione è diversa rispetto a Pianzano. A San
Vendemiano l’A28 non si
ferma in mezzo ai campi
ma si raccorda con un’altra. Sicuramente ora si fa
più urgente la costruzione della tangenziale sud e
vedo che anche la Provincia è consapevole di questo».
Tre grossi interventi che
contraddistingueranno i
prossimi due anni e mezzo
di amministrazione.
«Il prossimo anno sarà
pronta la nuova strada Amerigo Vespucci e si procederà con la pedonalizzazione di viale Carducci;
stiamo pubblicando il
bando del project financing del nuovo municipio;
completeremo la caserma
dei carabinieri. Oggi come
oggi siamo costretti a fare
Piani di opere pubbliche
di importi pari alla metà
di cinque anni fa. Questo
a causa dei continui tagli,
quest’anno siamo scesi a
102 euro a cittadino di trasferimenti statali contro i
126 dell’anno precedente,
e del Patto di stabilità. I comuni sono diventati gli
ammortizzatori sociali
delle finanze pubbliche».
Federico Citron
BREVI CONEGLIANO
Parrocchia di Campolongo: aperta la
casa di via degli Olmi
La parrocchia di Campolongo ha deciso di aprire la restaurata Casa di via degli Olmi ogni lunedì dalle 15 alle 18.30 e dalle 20 alle 22, e ogni venerdì dalle 20 alle
22. Entro questo orario, che potrà avere modifiche in base alla risposta delle persone, chi frequenta la casa per
ritagliarsi un tempo personale può arrivare e sostare secondo il proprio bisogno e possibilità. La casa è a disposizione anche di singoli o gruppi che ne faranno richiesta, facendo riferimento a Rita e alle persone che
l’aiutano nella gestione della casa.
Acr: festa del Ciao in famiglia
L’Acr delle foranie di Conegliano e Vittorio Veneto invita i ragazzi dai 6 ai 14 anni e le loro famiglie alla “Festa
del Ciao in Famiglia” domenica 15 novembre a Madonna delle Grazie. Programma: alle 9 accoglienza con
AcrRock, alle 9.30 On Air, alle 11 Jingle, alle 11.45 messa, alle 12.30 pranzo, alle 14 fine delle trasmissioni. Per
genitori e nonni è previsto un incontro guidato da Francesca Zabotti.
Natalità, convegno di Soldera
Mercoledì 18 novembre alle 21 nella sede dell’Associazione Nazionale
Psicologia Educazione Prenatale
(Anpep) in via Padova 37 Gino Soldera (nella foto), psicologo psicoterapeuta e fondatore dell’Anpep, tiene una conferenza sul tema: “Sulla
generatività: per un concepimento
naturale e consapevole del figlio”. Ingresso gratuito. Per prenotare i posti telefonare al 338.5363650.
San Pio X: percorso per genitori
Mercoledì 18 novembre secondo appuntamento, nel
salone del centro parrocchiale di San Pio X, del percorso
per genitori “L’educazione come metafora delle relazioni” promosso dalle scuole dell’infanzia della zona 7 della Fism. La psicologa Sara Nappi della Nostra Famiglia
affronterà il tema: “Possiamo educare il bambino di fronte al dolore, al lutto e alla frustrazione? Strategie e strumenti possibili”. Inizio alle 20.30.
30
Dai nostri paesi Conegliano - Coneglianese
AL CONVENTO DEI CAPPUCCINI DI CONEGLIANO
Ultimo saluto
a due frati
D
oppio lutto dai
Frati Cappuccini
di Conegliano. Sono infatti mancati fra Giuseppe Menini, 69 anni,
nato a Roverè Veronese e
Fra Giovanni (Vito) Fraccaro, 85 anni,originario di
Villarazzo di Castelfranco. Un calvario di oltre tre
mesi ha portato alla morte di frate Giuseppe, già
superiore a Conegliano
negli anni novanta. Era
stato operato a Padova lo
scorso 29 luglio e in ospedale a Padova è morto
martedì 3 novembre, a seguito di gravi complicazioni da cui non si era mai
ripreso. I funerali del religioso sono stati celebrati
sabato 7 novembre a Conegliano al mattino nella
chiesa del convento dei
Cappuccini e nel pomeriggio nella chiesa parrocchiale di S. Rocco di
Piegara (Verona), dove
poi è stato sepolto.
Padre Fraccaro, che era
stato predicatore, è spirato invece lo scorso 4 novembre nel suo convento
di Conegliano, dove da
SAN FIORCODOGNÈ:
INCONTRI
DI ASTRONOMIA
fessor Francesco Paresce Marconi, fisico e astronomo, su iniziativa dell’Associazione
Radiantistica Trevigiana. Venerdì 13 novembre, alle 20.45,
nella sala polifunzionale del
municipio di San Fior Paresce
approfondisce il tema: “Da
Galileo Galilei a Guglielmo
D
oppio appuntamento nel
Coneglianese con il pro-
Fra Giuseppe Menini
BRUNO BISOL E ANGELA MARINELLI
SI SONO REINCONTRATI A CASA FENZI
Insieme dopo 80 anni
S
i erano conosciuti sui
banchi di scuola a Soligo. Si sono ritrovati dopo oltre 80 anni, nelle sale della casa di riposo
Fenzi dove sono ospiti
entrambi. La storia vede
al centro Bruno Bisol di
Pieve di Soligo e Angela
Marinelli di Cison di
Valmarino,
entrambi
classe 1917. Oggi sono
due arzilli 92enni che si
sono reincontrati nelle
scorse settimane in viale
Spellanzon. Nella loro
memoria sono impressi
indelebili soprattutto i ricordi della quarta elementare che hanno frequentato assieme, a Soligo.
Poi ognuno ha preso la
propria strada, Angela
Marinelli per oltre 40 anni è stata insegnante del-
vent’anni confessava e
serviva alla “mensa dei
poveri”, per cui era molto
popolare, anche quando
usciva per Conegliano
città. I funerali, venerdì 6
novembre al mattino nella chiesa del suo convento e nel pomeriggio nella
chiesa della natìa Villarazzo. MS
Fra Giovanni Fraccaro
Marconi. Dalla terra al cielo:
40°Anniversario dello sbarco
dell’uomo sulla luna”; la seconda parte del programma
prevede la consegna dei premi “Bravissimo”, agli alunni
meritevoli, e del premio “Coerenza”. Sabato 14 alle 10 al Palablù di Codognè il prof. Pa-
le elementari del suo paese, Rolle.
Bruno Bisol, invece, ha
avviato lo stabilimento
Zincherie Bisol, oggi portate avanti dai suoi figli e
note oltre confine. Ognuno
ha percorso il
proprio cammino, fino al
ritrovo, inaspettato: «Parlando assieme
e condividendo i nostri racconti - spiegano - abbiamo
capito che avevamo una storia in comune.
15 novembre 2009
TUMORI
CONVEGNO
P
roseguono i convegni
promossi da Banca
della Marca, Cro di Aviano e Ulss 7 su “La ricerca
che cura - Diagnosi precoce per una cura efficace
- Il tumore del colon-retto
ed il programma di screening; la prevenzione oncologica in ginecologia;
tumore della prostata:
prevenzione e nuovi trattamenti”.
Il prossimo si terrà martedì 17 novembre alle
20.30 all’auditorium Dina Orsi di Parè. Interverranno i medici: Elio Campagnutta direttore Chirurgia Oncologica Ginecologica Cro di Aviano,
Francesco De Marchi direttore Oncologia Chirurgica Generale Cro di Aviano, Giorgio Giorda e
Francesco Sopracordevole
Chirurgia Oncologica Ginecologica Cro di Aviano,
Agostino Steffan responsabile Unità di Patologia
Oncologica Cro di Aviano, Gabriele Munegato
direttore Chirurgia Generale Ospedale di Conegliano, Lorenzo Buttazzi,
Antonio Garbeglio e Daniele Maruzzi Urologia
Ospedale Santa Maria
degli Angeli di Pordenone.
resce incontrerà gli studenti
in occasione dell’Anno Internazionale di Astronomia.
Il professor Paresce è insegnante all’università di Berkeley e di Bologna nella facoltà
di astronomia ed ha lavorato
per varie missioni spaziali della Nasa.
Alla fine ci siamo ritrovati e abbiamo capito che
avevamo frequentato la
stessa classe delle elementari».
Erica Bet
BREVI PONTEBBANA
CODOGNÈ: morta la maestra Biscaro
A Codognè è mancata a 77 anni Edvige Biscaro vedova Vendrame. Per
molti anni ha insegnato nelle scuole elementari del paese. È stata impegnata in parrocchia come catechista
e in politica come consigliere comunale. Dopo la pensione collaborava
nell’ottica di famiglia. Lascia tre figli.
PIANZANO: incontro
di storia locale
Venerdì 13 novembre alle 20.45 nell’aula magna della
scuola media di Pianzano si tiene il secondo e ultimo incontro di storia locale promosso dall’Amministrazione comunale. Fabrizio Schincariol illustra “Tracce di romanità
nel Coneglianese: materiali dalle Ville Romane”.
ORSAGO: vicende geologiche
Martedì 17 novembre alle 15 nella saletta del cinema
Cristallo di Orsago il geologo Antonio Della Libera presenta le vicende geologiche del territorio trevigiano e in
particolare di Orsago. Organizza il Circolo culturale Don
Giuseppe Zago.
BAVER: visita alla chiesetta
Proseguono le visite guidate alla chiesa di San Biagio di
Baver, la terza domenica del mese, a cura dell’associazione culturale Borgo Baver onlus. La prossima è prevista per domenica 15 novembre alle 14.30, con ritrovo a
Pianzano, in via Baver 33 (di fronte alla chiesetta).
ORSAGO: concerto di beneficenza
e festa del novello
Concerto rock di beneficenza del gruppo Ostetrika Gamberini sabato 14 alle 21.30 nello stand del Novello a Orsago su iniziativa dell’associazione “Moreno e Roberto”.
Il concerto è inserito nella tradizionale festa “Novello in
Piazza” (13-15 novembre). Domenica 15 novembre il
programma prevede spiedo gigante, pigiatura dell’uva,
spettacoli e intrattenimento per adulti e bambini.
BREVI SAN VENDEMIANO
289 mila 736 euro per l’asilo nido
La Giunta regionale del Veneto ha deliberato un ulteriore contributo di 289 mila 736 euro a favore del Comune di San Vendemiano per la realizzazione dell’asilo
nido. Complessivamente la Regione sostiene questa opera pubblica del Comune con 489 mila 922 euro, stanziati tra lo scorso e quest’anno.
Cercasi famiglie per ospitare bambini
bielorussi in estate
L’associazione “Help for Children” di San Vendemiano
organizza per mercoledì 18 novembre un incontro al
quale sono invitate tutte le famiglie che desiderano accogliere durante la prossima estate un bambino proveniente dalla Bielorussia. L’incontro è allargato a tutte
quelle persone sensibili che intendono offrire la loro collaborazione. L’appuntamento è per le 20.30 nel salone
parrocchiale di San Vendemiano. In tale occasione verranno inoltre presentati i progetti dell’associazione per
il 2010.
Sagra a Cosniga
Bruno Bisol e Angela Marinelli
Comincia sabato 14 novembre a Cosniga la tradizionale
festa della Madonna della Salute con prodotti tipici e
musica dal vivo. Prosegue fino a domenica 22.
32
Dai nostri paesi Coneglianese
15 novembre 2009
OPERATA GRAZIE AGLI AMICI PARCO BOLDA
Celestina potrà
cantare
P
resto Celestina potrà cantare. L’associazione Amici Parco Bolda di Santa Lucia di
Piave sta raccogliendo
fondi per realizzare il sogno di una bellissima
bambina di 7 anni della
Guinea Bissau, affetta da
palatoschisi. L’onlus ha
fatto arrivare la piccola in
Italia nel luglio scorso e
ha attivato una convenzione con la Regione Veneto per la copertura dei
costi del primo intervento chirurgico (la ricostruzione del palato), facendosi carico delle spese di
viaggio e permanenza.
Celestina è stata operata
giovedì 5 novembre all’ospedale Ca’ Foncello di
Treviso, reparto di chirurgia maxillo facciale, e
sta bene. Ne avrà per una
decina di giorni. Prima di
poter tornare a Bissau dalla sua famiglia, però, dovrà reimparare a parlare e
a cibarsi. L’associazione
sta raccogliendo fondi per
le spese di riabilitazione e
per un probabile secondo
intervento.
La bimba vive, assieme alla zia che l’accompagna, a
Susegana in un appartamento che la famiglia
Collalto ha dato in comodato d’uso gratuito all’associazione
sanluciese.
«Siamo molto grati alla famiglia Collalto
che ci sta aiutando in
questo progetto e a
tutte le persone generose che ci sostengono - afferma il presidente di Amici Parco
Bolda Giancarlo Antoniazzi -. Un grazie
particolare va a Clementa, che ci ha segnalato la sofferenza
di Celestina, si è adoperata con noi per
portarla in Italia e la
sta seguendo giorno
dopo giorno».
Dietro il sogno di una
bimba africana che sta per
ritrovare il suo sorriso
non poteva che esserci lei,
Clementa Dos Olis Vieira,
premiata nel 2007 con il
Civilitas proprio per il suo
impegno a favore dei
bambini guineiani affetti
da malformazioni. Anni
fa era toccato ad Aliou e
poi a Minga, operata più
volte alle gambe, che ora
vivono entrambi con lei e
il marito Carlos a Santa
Lucia. «Il sogno di Celestina è di poter cantare -
La piccola Celestina
dice Clementa - Ci auguriamo che lo possa fare
presto, grazie all’aiuto che
siamo certi arriverà da
parte di tante persone generose».
Chi volesse dare il suo
contributo, può fare riferimento al conto corrente intestato all’associazione Amici Parco Bolda onlus presso la Banca della
Marca, filiale di S. Lucia
di Piave, Iban: IT 74 N
07084 62050 0060810472,
mettendo come causale
“Celestina”.
Francesca Nicastro
tro di Feletto Loris Dalto è
stato informato della profanazione di quattro tombe di suore nel cimitero comunale. Dalle tombe sono
state divelte le croci in legno. Il grave atto è stato
condannato dal primo cittadino che si è recato immediatamente a portare
solidarietà alla madre su-
periora dell’Istituto Ancelle del Bambin Gesù, una
residenza per suore anziane ubicata in via Papa Roncalli, e poi in cimitero dove ha risistemato le croci.
«È stato un atto indegno,
deplorevole, un segno di
intolleranza ingiustificata
che condanno fermamente, nella consapevolezza di
interpretare il sentimento
dei cittadini di San Pietro
di Feletto - afferma il pri-
PONTE: furto
in canonica
Altro furto in una canonica nel tardo pomeriggio dello scorso 4 novembre. Questa volta i
ladri hanno visitato la
casa parrocchiale di
Ponte della Priula mentre il vescovo Corrado
stava celebrando la
messa del patrono San
Carlo. Rubati il computer portatile del parroco, mons. Toffoli, e i portafogli e i cellulari di due
confratelli del Santissimo Sacramento.
PONTE: 30° del
coro Ave Plavis
Compie trent’anni il coro Ave Plavis di Ponte
della Priula, che festeggia con un incontro
conviviale tra coristi, amici e simpatizzanti, domenica 22 novembre,
giornata di Santa Cecilia, patrona del canto
sacro. In occasione della Festa di San Carlo,
nei locali dell’oratorio
parrocchiale, è stata allestita una mostra fotografica che raccoglieva
le immagini di trent’anni di concerti, gite, incontri conviviali.
trale sul medioevo di Innocente Soligon e la sua
compagnia “Dei Guitti dell’Antica Fiera”. Dopo
mesi e mesi di prove in casa di Innocente, la prima di “Scene dal Medioevo” ha riscosso applausi
convinti sia per i brani musicali con liuto e ghironda, sia per le scenette recitate in vernacolo volgare. Nella foto una scena del quadro “In taberna”
mentre i protagonisti cantano Hymnus vini (Inno al vino) da “Carmina Burana”.
a sera di martedì 10 noL
vembre, intorno alle,
19.30 il sindaco di San Pie-
A partire dallo scorso 7
novembre e fino al 29
maggio il primo e il terzo sabato di ogni mese
dalle 9 alle 12, nella sala assessori del municipio di Susegana, un esperto incontra i cittadini per dare informazioni su energie rinnovabili, risparmio energetico e incentivi fiscali. Lo Sportello Energia
è promosso dall’assessorato all’ambiente del
Comune.
Sabato 14, alle 20.45
nel teatro dell’oratorio
“Beata Giuliana” di Susegana, il Gruppo Amici Teatro Roncade presenta lo spettacolo
“Occhio alla spia”. Organizza il centro ricreativo Vivaio. Ingresso: intero 8 euro, ridotto 6,50.
uccesso, alla casa soggiorno Divina ProvviSdenza
di Santa Lucia, per il nuovo lavoro tea-
Profanate 4 tombe
Sportello
energia
Teatro
SUCCESSO PER SOLIGON
NEL CIMITERO DI SAN PIETRO DI FELETTO
SUSEGANA
mo cittadino -. Le Ancelle
del Bambin Gesù sono una presenza molto apprezzata nella nostra comunità
per l’opera di educazione a
favore dei bambini e dei ragazzi, per i servizi alla parrocchia, per le visite agli
ammalati. Mi auguro che
chi ha compiuto un gesto
così vigliacco abbia modo
di riflettere e pentirsi».
Le suore - riferisce il sindaco - hanno provveduto a
denunciare il fatto ai Carabinieri di Conegliano.
BREVI LA COLONNA
S. LUCIA: l’addio a Danizza Da Re
Danizza Da Re, infermiera
di 52 anni, ha voluto indossare un abito da popolana
della rievocazione storica
dell’Antica Fiera, per il suo
funerale, tenutosi sabato 7
novembre nell’oratorio del
Ramoncello a Santa Lucia
di Piave. Ha chiesto la messa in latino, accompagnata
da antiche arie gregoriane,
per il giorno del suo congedo dalla famiglia, dagli amici, dall’associazione Antica Fiera, presente alle esequie con numerosi figuranti in costume, che hanno
portato a spalla la bara. E c’era tanta gente a salutare Danizza Da Re per l’ultima volta; tra la folla il sindaco Fantinel e le tante persone che hanno apprezzato il carattere determinato ed esuberante di Danizza, che si manifestava compiutamente all’Antica Fiera, nella rappresentazione della famiglia di mercati veneziani di preziose stoffe, che condivideva con il marito Flavio. Oltre a lui, lascia i figli Andrea e Denise,
ma anche una testimonianza di coraggio e di serenità
nell’affrontare un male che, spesso, non perdona. AM
S. LUCIA: il 15 la rievocazione
Causa maltempo la rievocazione storica, in programma lo scorso fine settimana a Santa Lucia di Piave, è
stata rinviata a domenica 15 novembre. Si comincia
alle 9 con l’apertura del mercato medievale, quindi alla 11.30 la messa in latino con il coro “I cantori di Sottoselva”. Alle 14 il grande corteo storico con spettacoli fino a sera. Quest’anno c’è pure uno speciale annullo filatelico all’ex Filanda.
S. POLO: incontro
con lo scrittore De Gasperi
Venerdì 13 alle 21, nella nuova sede presso gli impianti sportivi di San Polo di Piave, la locale sottosezione Cai organizza una serata con il vincitore del premio Gambrinus Mazzotti 2009, Fiorenzo De Gasperi
autore del volume “Santuari e pellegrinaggi dei ladini
e delle genti mochene e cimbre”.
VAZZOLA: 100 anni
Martedì 24 novembre Maria Portello raggiunge il traguardo dei 100 anni! Non le pare quasi possibile possa essere passato tutto questo tempo. Nata in una famiglia povera, Maria ha sempre lavorato a servizio.
Parlando della propria vita, le riaffiorano ricordi tristi,
come la morte della propria mamma, ed altri felici, come quando un amico comune ha fatto incontrare Maria e quel ragazzo, Gino, che
sarebbe diventato suo marito. E ancora i numerosi trasferimenti in Piemonte e in
Toscana per garantire per
sé e per il proprio marito un
reddito dignitoso, fino alla
costruzione di una casa di
proprietà nella terra d’origine, Tezze di Piave. Il giorno
del suo compleanno la signora Maria verrà festeggiata nella casa di soggiorno “F.lli Mozzetti” alle 15.
BREVI FELETTO
RUA: 25° di don Fulvio
Martedì 10 novembre don Fulvio Silotto ha festeggiato i 25 anni di ordinazione sacerdotale. Ordinato a Gaiarine nel
1984, ha svolto il suo ministero presbiterale in varie comunità, e attualmente
è parroco a Rua di Feletto. Sabato 14,
alle 18.30, celebra la messa di ringraziamento nella chiesa di Rua di Feletto
con tutti coloro che desiderano condividere con lui la gioia e la gratitudine al Signore per questa ricorrenza.
S. PIETRO: il vescovo alla mostra
di Giuseppe Vio
Sabato 14 novembre, alle 17, il vescovo Corrado farà
visita alla mostra d’arte di Giuseppe Vio in svolgimento
all’oratorio parrocchiale di San Pietro di Feletto.
Dai nostri paesi Friuli
15 novembre 2009
BRUGNERA: DANESI ALL’IPSIA
P
er quattro settimane 11
studenti della scuola
professionale Herningsholm di Herning, nello Jutland (Danimarca), sono alla Scuola del mobile di Brugnera grazie al progetto formativo senza frontiere
“Leonardo”. I ragazzi, accompagnati dagli insegnanti e dal dirigente Aldo
Mattera, hanno visitato il
municipio di Brugnera e la
sede dell’Asdi, incontrando
anche il presidente Ermes
Moras. «In Danimarca esiste una tradizione di eccellenza nel settore del mobile e quindi potremo avere
una comune visione dei
problemi e delle prospettive – ha affermato Aldo
Mattera –. Si tratta di una
straordinaria esperienza umana e culturale che ci accingiamo a fare insieme,
condividendo valori cultu-
BRUGNERA / È FESTA PER LA COMUNITÀ PARROCCHIALE
Domenica si inaugura
la nuova scuola materna
D
omenica 15 novembre, alle 14.30,
si inaugura ufficialmente la nuova scuola
dell’infanzia di Brugnera
che accoglie, già da quasi
due mesi, più di 160 bambini. Da questo semplice
dato è facile comprendere
che il nuovo edificio costituiva un’impresa necessaria da realizzare, anche
a costo di separarsi dai
vecchi locali, nei quali la
scuola era ospitata sin dalla sua fondazione nel
1947, ricchi pertanto di un
copioso patrimonio di ricordi, affetti e valori. Un
cambiamento che deve essere interpretato come un
segno concreto da parte
della parrocchia di voler
stare al passo con i tempi,
intraprendendo una strada rischiosa, difficile e costosa. Con il contributo
solidale e generoso della
comunità, che peraltro
continua a sostenere praticamente la nuova scuola, e con i finanziamenti
delle istituzioni, si è arrivati a un traguardo di cui
essere fieri ed orgogliosi.
Certo, il percorso non è
stato privo di ostacoli, in
primis quelli di matrice economica, ma dovuti anche a quella sorta di pessimismo, connaturato nelle persone, di fronte a situazioni di rottura, di
cambiamento, che comportano quasi un salto nel
buio, un passo avanti in una direzione che si presume accidentata e priva di
un arrivo, di un termine,
sicuri. Ma la costanza di
don Celestino Mattiuz e
l’entusiasmo di tutti coloro che hanno collaborato,
anche e soprattutto come
volontari, ha contagiato
pian piano gran parte della comunità, ora pronta ad
affrontare con più corag-
gio e maggiore coesione le
nuove sfide che l’apertura
ufficiale della nuova scuola porta con sé.
Nel solco di una tradizione che rimonta a più di
sessant’anni addietro, questo vero e proprio punto
di riferimento per il paese
di Brugnera, ma anche per
le realtà limitrofe, si propone infatti di continuare
a veicolare valori fondanti lo spirito cristiano, esattamente quelli sui quali la
sua storia si è fondata e poi
sostenuta; valori che adesso si trovano chiamati,
nell’atteggiamento concreto delle persone che li
condividono, a realizzare
concretamente quell’apertura verso l’altro che possa condurre alla costituzione di una realtà veramente multiculturale, esempio di vita per la nostra quotidianità di uomini e di cittadini.
rali e morali collettivi anche
nel contesto europeo». «La
formazione e la ricerca costituiscono una tematica di
assoluto rilievo per il Distretto del mobile – ha sottolineato Moras –. Il perseguimento di questo obiettivo avviene attraverso la
promozione della cultura
del distretto e la qualità delle risorse umane e tecnologiche. L’augurio per questi
ragazzi è che facciano tesoro di questa esperienza, con
un mutuo arricchimento educativo e umano».
GHIRANO: STORIA DELLE FAMIGLIE
L’utenza variegata degli alunni della scuola dell’infanzia è un dato da leggersi con tale lente, stando attenti cioè a cogliere e
a fare nostra a tutti i livelli la testimonianza di questi piccoli, chiamati a misurarsi fin dalla loro prima formazione con un
mondo sicuramente diverso, ma non per questo
da considerarsi meno affascinante e bello, di coloro che li hanno preceduti.
In tale ottica, di appello alla responsabilità civile e
pedagogica della nostra
comunità, sono da interpretare alcuni segni realizzati dal comitato parrocchiale per l’inaugurazione: innanzitutto, i nomi
di tutti i residenti del Comune a puntellare la parte inferiore della tettoia
d’ingresso all’asilo; in secondo luogo, il cuore in
plexiglass contenente tante piccole aperture, quasi
delle porte, una per ognuna delle vie del paese, corredate di una parola indicante un valore, un augurio, un auspicio per il futuro della comunità e della scuola, che si propone
così di essere ancora a lungo punto di riferimento
costante per la vita della
nostra parrocchia.
SARONE / HA LASCIATO UN VUOTO
PROVINCIA: CONTRIBUTI AI CENTRI
S. GIOVANNI DEL TEMPIO:
PARTE LA RASSEGNA TEATRALE DI AGGREGAZIONE GIOVANILE
n gruppo teatrale per
U
offrire occasioni di incontro e di lavoro in gruppo. È questo lo spirito della compagnia “Oggettivamente pazzi” della parrocchia di San Giovanni
del Tempio, nata nel 2004
dall’idea di alcuni catechisti. Da venerdì 13 novembre al 28 maggio propone
la rassegna di musica, teatro, culture e sapori dal titolo “Venerdì… liberamente”. Gli spettacoli, ad
ingresso libero, avranno inizio alle 21 nella sala polifunzionale della parrocchia. Primo appuntamento venerdì 13 con “Se fos-
se sempre oggi”, spettacolo tragicomico fatto di equilibrismi, acrobazie,
danza e musica organizzato in collaborazione con
il circo Flic di Torino. Si
continua il 27 novembre
con “Le streghe”, spettacolo per bambini che, con
la leggerezza e la magia
del gioco teatrale, affronta la problematica della
paura del diverso e di ciò
che non si conosce, scritto e diretto dagli stessi interpreti, attori diplomati
alle scuole di recitazione
del Teatro a l’Avogaria di
Venezia e del Teatro Stabile di Genova. EB
a Giunta provinciale
L
ha stanziato 160 mila
euro per l’aggregazione
giovanile. Hanno beneficiato dei contributi per
l’aggregazione giovanile,
relativi all’anno 2009, in
totale 37 parrocchie, 21
comuni e 9 associazioni
ovvero 67 soggetti pubblici e privati, laici e religiosi che offrono strutture, iniziative e progetti
per i giovani. I finanziamenti serviranno al funzionamento dei centri di
33
aggregazione, dai laboratori d’arte e pittura alle
sale musicali e alle altre
attività legate alla socializzazione.
Sul territorio diocesano
sono quattro le realtà interessate. Il Comune di
Prata riceverà 2 mila euro, il Comune di Sacile 3
mila, la parrocchia Santa
Maria Assunta di Fratta
di Caneva 800 e la parrocchia San Nicolò vescovo di Sacile 2 mila
600.
Le parrocchie di Fratta e di Sacile fra le beneficiarie
L’archivista Nadia Giacomini e monsignor Romano Nardin alla presentazione della mostra degli
alberi genealogici delle famiglie di Ghirano
La mancanza di
Riccardo Ortolan
trascorso già un mese
È
dalla morte di Riccardo
Ortolan (nella foto) di Saro-
ne. In pochi mesi si è ammalato e, nonostante le cure e la grande forza di volontà, il male lo ha debilitato sempre più fino a concludere la sua esistenza terrena.
La sua dipartita ha lasciato un grande vuoto nella famiglia e nella comunità.
Come lui, altri canevesi
quest’anno hanno concluso troppo presto il loro
cammino terreno: Lino,
Renato, Roberto, Danilo,
Roberto...
Riccardo era cresciuto nella parrocchia di Sarone,
partecipando alla vita e alle iniziative. Negli anni giovanili aveva vissuto con
don Battista le vicende e l’esperienza di parrocchia e
di lavoro dei seminaristiteologi Adriano, Armando, Evaristo e Martino, poi diventati preti.
Don
Armando, unico prete ordinato a Sarone, ora è
vescovo in
Brasile.
Pur abitando ai confini
della parrocchia, Riccardo
ha
partecipato al consiglio pastorale, agli affari economici...
L’esperienza di famiglia con
Maria Rosa lo ha portato a
impegnarsi nel gruppo famiglie, coinvolgendo altre
coppie e aiutando tanti ad
affrontare meglio gli impegni e a superare difficoltà e
incomprensioni familiari.
L’attività di postino nelle
varie zone del Comune di
Caneva gli dava l’opportunità di incontrare persone
e conoscere gioie e dolori
di tanti. La sua presenza
portava una parola di
conforto, un’attenzione, una preghiera.
Oltre al lavoro di portalet-
tere, a casa aveva campi da
coltivare e animali da governare. E, dopo la morte inattesa del padre, aveva dovuto assumersi pure questo impegno. Fino all’ultimo ha voluto seguire l’attività familiare portando in
cantina col trattore l’uva
che veniva vendemmiata. I
figli, cresciuti con pazienza e competenza, gli hanno
dato soddisfazione. Aveva
appena potuto godere delle lauree a pieni voti di
Chiara, Lorenzo e Davide,
e della maturità di Marco,
ora impegnati in varie scelte e attività.
Pur dovendo vivere con
tanta sofferenza e disagio
questo tempo, familiari e
amici siamo convinti che
Riccardo vive nella pace dei
santi e nella gloria di Dio
continuando a seguire e
proteggere i figli, la moglie,
la mamma, parenti e amici.
Ringraziamo il Signore per
questo fratello che
ha saputo
impegnare
bene la sua
vita e dare
un esempio a chi lo
ha conosciuto e
stimato.
Il funerale
è stato non solo un addio,
ma una celebrazione che
ha coinvolto tanta gente
nella preghiera e nella riflessione, per accompagnare un amico, insieme ai
familiari. Invece dei fiori, la
famiglia ha proposto, come anche lui avrebbe desiderato, di contribuire a un
progetto di sviluppo del
centro agricolo dell’abbé
Gerardo Ngendanayo a
Mutwenzi in Burundi, raccogliendo quasi tremila euro.
Con sant’Agostino abbiamo pregato: “Non ti chiediamo, Signore, perché ce
l’hai tolto, ti ringraziamo
perché ce l’hai dato”.
34
Dai nostri paesi Opitergino - Memorie
15 novembre 2009
daco durante l’incontro
RUSTIGNÈ: PIAZZOLA
ha tenuto con la poECOLOGICA DA SPOSTARE che
polazione. «Oltre al pro-
SAN VINCENZO: MORTO
ANTONIO SPRICIGO
FONTANELLE, TEATRO:
“UN GRAZIOSO VIA VAI”
i sono svolti martedì scorso
SSannella
chiesa parrocchiale di
Vincenzo a Oderzo i funera-
associazione La Fonte, in collaboraè una piazzola ecologica da
L
’
zione con il Comune, invita tutti a C’spostare: è quella che si trova
teatro sabato 14 novembre. Alle 20.30 a Rustignè, lungo la via Comunale.
UN’INTESA TRA VARI ENTI
li di Antonio Spricigo, scomparso domenica 8 novembre all’età
di 93 anni, per una vita sacrestano della stessa parrocchia. A presiedere il rito il parroco don Angelo Pavan, che nell’omelia ha
sottolineato i punti salenti della
vita di Antonio. Concludendo l’omelia, don Angelo ha
detto: «Mi piace pensarlo come un albero, le cui radici
sono bagnate dalla fonte dello Spirito Santo».
nella palestra comunale di via Kennedy
viene rappresentata la commedia brillante “Un grazioso via vai”, a cura dei
Commedianti per scherzo, gruppo amatoriale di San Cassiano di Livenza. La
commedia si rifà alle ottocentesche pochade di George Feydeau ed è la storia di
un impenitente latin lover specializzato
nel conquistare le hostess. Il divertimento è assicurato. Ingresso libero.
La quale si trova proprio a filo con
la carreggiata stradale e le auto che
si fermano per scaricare le immondizie non hanno uno spazio adeguato dove parcheggiare. Venendo
così a trovarsi sulla carreggiata dove transitano gli altri veicoli costituendo un serio pericolo. La richiesta di spostamento è stata fatta dagli abitanti di Rustignè al sin-
blema delle macchine che passano
e si trovano davanti questi veicoli
che intralciano – hanno spiegato –
quella piazzola è troppo in un luogo di passaggio. Là vanno a finire
anche rifiuti di Salgareda, di Levada mentre il servizio di smaltimento è pagato dal nostro Comune». La
richiesta è che tale piazzola, del resto indispensabile per la corretta
raccolta dei rifiuti, venga collocata
altrove. In un luogo dove si possa
parcheggiare senza pericoli. AF
VISITE GUIDATE AL “LAGO LE RISORGIVE”
n progetto per garantire a tutti la
scuola, specie ai
bambini in situazioni disagiate. Lo ha approvato il
Comune di Oderzo, in
collaborazione con la Caritas, la direzione didattica, l’Ulss 9, la San Vincenzo de’ Paoli e la parrocchia di San Giovanni Battista. Da tempo il
Comune e queste associazioni collaborano per
il sostegno di alcuni nuclei familiari con l’adozione di iniziative mirate ai bambini che, diversamente, avrebbero
difficoltà a frequentare
la scuola. Questo nuovo progetto si articola in
tre anni e si rivolge in
modo specifico a famiglie
che versano in condizioni
tali da pregiudicare la reale integrazione dei bambini con il territorio se essi non frequentano appieno le istituzioni scolastiche. Inoltre i bambini appartenenti a queste famiglie in difficoltà hanno bisogno di un aiuto concreto nello svolgere i compiti scolastici quotidiani, così la parrocchia di Oderzo,
supportata dai suoi volontari, ha istituito un do-
poscuola gratuito. L’obiettivo che il progetto si
propone di raggiungere
consiste nell’aumentare le
occasioni di aggregazione di questi bambini nella scuola, favorendo la loro frequenza per tutto
l’anno scolastico attraver-
so la costruzione di una
rete di supporto. Legando il progetto di sostegno
alla frequenza scolastica
si crea una possibilità di
“aggancio” delle famiglie
che apre nuove prospettive di inserimento nella
vita della comunità e di
conseguenza aiuta i minori ad avere maggiori occasioni di crescita personale e quindi migliori proposte lavorative nel loro
futuro. Il Comune di Oderzo è intervenuto con
uno stanziamento di 8
mila euro; da sottolineare
lo sforzo che viene inoltre profuso dalla parrocchia di San Giovanni Battista, dalla Caritas e dalla
San Vincenzo. Le famiglie
coinvolte sono quelle di
cassaintegrati, disoccupati, ex carcerati e carcerati, di nomadi, di ex giostrai, di minori segnalati
dai servizi pubblici. Garantendo a questi alunni
la possibilità di usufruire
la mensa, essi si possono
fermare a scuola anche al
pomeriggio, frequentando così il doposcuola. Fra
gli altri obiettivi posti
quello di sensibilizzare i
genitori rispetto al loro
ruolo genitoriale, vivendo
la risorsa della scuola come un’occasione per migliorare la propria condizione sociale. Ogni due
mesi si procederà al monitoraggio delle famiglie
che aderiscono al progetto per verificare l’andamento dell’attività ed eventualmente adeguare
gli interventi. In totale le
persone coinvolte sono 13
tra volontari e assistenti
sociali, fra esse 7 volontari già insegnanti della parrocchia di Oderzo. Si tratta di un progetto di estrema concretezza che, grazie alla preziosa risorsa
del volontariato, può dare un validissimo supporto a diverse famiglie. Agendo su bisogni reali,
concreti che, se soddisfatti, possono davvero aprire nuove prospettive ai
giovanissimi opitergini
coinvolti. AF
S. ROCCO-CONEGLIANO
FONTANELLE
BRUGNERA
S. LUCIA DI PIAVE
PONTE DELLA MUDA
S. VENDEMIANO
ANGELA DA RIOS
n. 27.2.1929 - m. 21.11.2007
Non piangete la mia assenza, sono beata in Dio e prego per voi. Io vi amerò dal cielo come vi ho amati in terra.
ALCIDE FACCIN
n. 15.10.1923 - m. 15.11.2008
Un anno fa ci lasciavi per il
viaggio più lungo della tua
vita intensa. Grazie per tutto quello che ci hai insegnato e continua a guardarci
dall’alto del cielo; noi ti ricordiamo con affetto sincero
e profondo.
Tua moglie e i tuoi figli.
MARIO PILLON
n. 23.8.1935 - m. 18.11.2006
I tuoi famigliari e amici ti ricordano con affetto nel terzo
anniversario.
DINO SPINAZZÈ
n. 19.11.1923 - m. 19.11.1993
Nel 16º anniversario della
tua scomparsa, ricordiamo
il tuo buon esempio vissuto
da cristiano. Con l’amore di
sempre, moglie, figli e nipoti.
PIETRO COSTARIOL
n. 15.9.1942 - m. 13.10.2009
Sei sempre nei nostri cuori.
Moglie, figli, nuore, nipotina
e parenti tutti.
LINO SCOTTON
n. 4.9.1926 - m. 13.11.1996
A tredici anni dalla tua
scomparsa rimani sempre vivo nei nostri cuori.
I tuoi cari.
Diritto alla scuola,
impegno comune
U
Interventi concreti
per gli alunni con
situazioni familiari
difficili: i contributi
del Comune, il
doposcuola gratuito
in parrocchia,
l’“aggancio” e
montoraggio delle
famiglie
A lezione di natura
scuola di... natura. CoA
me preannunciato la
scorsa primavera, Sante
Pezzutto, presidente dell’associazione “Lago Le Risorgive” e dell’ente Feste rusteghesi, ha realizzato l’iniziativa delle lezioni didattiche, invitando presso il suo
circolo di Rustignè le classi prime delle scuole elementari di Piavon e di Fossalta Maggiore. Alcune guide del Corpo forestale dello Stato, esperte conoscitrici di fauna, flora e itticoltura, hanno accompagnato le scolaresche in passeggiate naturalistiche nel
bosco privato “Le Risorgive”, illustrando agli alunni i
diversi tipi di alberi: salici,
gelsi, sanguinelli, eccetera.
Dopo aver ammirato nelle
diapositive le diverse specie
di fauna e flora presenti
nella zona, gli alunni sono
passati alla parte pratica,
cimentandosi con le canne
da pesca a pescare le trote
nei laghetti.
Per la prossima primavera
2010, il presidente Pezzutto intende replicare il programma didattico con le
scolaresche dei plessi di
Piavon, Dall’Ongaro, Parise e Fossalta Maggiore, invitando nella sua proprietà
una scuola alla volta e com-
pletare la giornata naturalistica offrendo agli alunni
il pranzo nella cucina-tavola calda del Circolo, di
fronte ai laghetti.
Oltre ai programmi didattici, è stato predisposto il
calendario fino a maggio
delle gare sociali di pesca
che, oltre ai soci, coinvolgono società sportive anche fuori Comune e di altre province. Inoltre per le
gare del Circolo, il presidente propone la pesca con
canne e attrezzature come
si usava 40 anni fa, con nylon, amo arcuato, un tappo
di sughero per galleggiante e la tradizionale canna
d’India.
Fiorella Casonato
Agenda Opitergino
SABATO 14 NOVEMBRE
Alle 20.45, in duomo,
“MusicaIncanto”, concerto
per coro, soli e organo di musiche di autori classici e contemporanei con la partecipazione del soprano Makiko Inoue.
Alle 15, al centro La Fontana
di Rustignè, Giochi di terra,
laboratorio dove si gioca a trasformare con la manipolazione l’argilla. Partecipazione
gratuita ma vincolata al tes-
seramento all’associazione
La Fontana (tessera 6 euro).
Alle 20.30, al centro La Fontana di Rustignè, serata di degustazione insaccati, affettati, vini locali.
DOMENICA 15
A Lutrano si tiene la commemorazione di Max Longhini,
pilota della seconda guerra
mondiale: cerimonia religiosa
alle 11, deposizione di una corona al tempietto in via Calstorta, presente una delega-
zione di Aviano.
Dalle 15 alle 19, in piazza
Grande, la Pro loco organizza la seconda festa delle castagne.
Calcio: Opitergina-Dolo Rivera del Brenta, Eccellenza girone B.
sponsabilità sociale delle imprese”.
Alle 20.45, a palazzo Foscolo, per la rassegna “Incontri
con l’autore”, presentazione
del libro “Accabadora” di Michela Murgia, sul tema dell’accanimento terapeutico.
LUNEDÌ 16
Farmacie di turno: Favero,
via Garibaldi 18, Oderzo, telefono 0422-712241; Rossetto, via Ballarin 1, Motta di
Livenza, telefono 0422766550.
Dalle 20.30 alle 22.30, in sala del duomo, sesto incontro
della Scuola diocesana di
formazione all’impegno sociale e politico. Tema “La re-
Dai nostri paesi Mottense - Veneziano - Memorie
15 novembre 2009
35
LA RICERCA DI UN COMPRATORE CONTINUA
PER L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MOTTA
Europan, nominato
il curatore fallimentare
A breve il ritorno nel
consorzio?
I
poco un impiego alternativo. «L’auspicio è sempre
quello – commenta Farnea –. Ossia che si trovi un
compratore che si accolli
l’affitto della struttura o almeno la singola produzione. Chiaro che sarebbe una soluzione ottimale per
il prosieguo dell’attività
dell’Europan. L’azienda sarebbe in crisi da mesi, anche se il bubbone è scoppiato subito dopo le ferie
di agosto. GAR
ono passati parecchi
Smunianni
da quando i codi Motta di Livenza
e Meduna di Livenza sono
usciti dal consorzio dei
comuni opitergino-mottensi sbattendo la porta.
Tanto che, per anni, il consorzio è divenuto esclusivamente “opitergino”. Oggi pare che il vento soffi da
un’altra parte: con l’avvento del sindaco di Gorgo al
Monticano, Firmino Vettori, ai vertici del consor-
zio si intensificano i rapporti con Motta e Meduna. Se da un lato Vettori
ha incassato l’ok di Marica Fantuz, sindaco di Meduna, possibilista si è anche detto Paolo Speranzon per Motta.
Infatti, il primo cittadino
liventino ha detto: «Per
quanto ci riguarda siamo
aperti a questa possibilità.
È chiaro che prima dovremo trovarci e discutere del
riassetto del consorzio».
do viva la recita del rosario a
maggio. Merita una segnalazione l’albero di Sant’Antonio di via Ponte Romano,
formidabile esemplare di albero sacro: un pioppo secolare con appeso un minuscolo capitello di legno con
l’icona del santo, lì collocato
per proteggere la bonifica
Loro. Il capitello più antico
è quello di via Salezzo, risalente agli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale: all’epoca furono gli abitanti della
contrada a voler elevare alla Madonna un capitello votivo, dopo lo scampato pericolo di un bombardamento
nel corso del conflitto. Per
costruirlo, infatti, vennero utilizzate tra l’altro le pietre
delle case bombardate. Sono state riportate anche costruzioni recenti: la cappelletta della Madonna del
Cammino in via XXV Aprile, realizzata nel 1997 dall’associazione Bersaglieri e il
capitello di via Noghera, nella proprietà Fornasier, ricostruito in un’area dove ne esisteva già uno, sede in passato di un complesso monastico con oratorio. Chi desiderasse una copia della guida può rivolgersi alla Pro loco.
Beatrice Doretto
PEREGRINATIO
A CESSALTO
TORRE: PALIO DI SAN MARTINO
RINVIATO A DOMENICA 15
l 4 novembre il tribunale ha nominato il curatore fallimentare per
la vicenda Europan, l’azienda di pannelli per mobili in via Magnadola a
Motta sull’orlo del fallimento. Le speranze di un
ipotetico compratore si
stanno riducendo al lumicino. Al momento è in discussione la possibilità di
12 mesi di cassa integrazione; ma alcuni lavoratori hanno già ulteriori con-
tatti per un impiego alternativo.
L’assessore provinciale
Denis Farnea ha segnalato come si sta discutendo
per la cassa integrazione
lunga 12 mesi per chi non
riuscirà trovare nel giro di
CURATO DA MILA MANZATO
Un libro su nove
capitelli di Ceggia
ndar per capitelli” è la
“pubblicazione
Aproposta
della terza
realizzata dal-
storica Mila Manzato, che ha
curato i testi impreziositi
dalle belle illustrazioni di
la Pro loco in collaborazione Pietra Gambino. Il risultato
con il Comune di Ceggia, in è un piccolo ma gradevole lioccasione della festa di San bretto, una sorta di guida che
Martino di domenica scorsa. traccia un itinerario – con
Il tema di fondo è sempre lo tanto di piantina – tra i castesso: le tradizioni e i segni pitelli di Ceggia. Certo, l’edel mondo contadino, con lenco non è esaustivo ed è la
un’attenzione particolare, stessa autrice ad augurarsi di
quest’anno, per quei segni di “poter aggiungere ulteriori
devozione che, ancora oggi, notizie su questi segni sacri
si trovano lungo le strade e della storia di Ceggia”, ma
che, purtroppo, passano per- raggiunge il suo intento: valopiù inosservati.
lorizzare questo patrimonio
Che significato hanno i ca- frutto del sentimento del sapitelli? Qual è la
cro, di credenze e
loro
origine?
di pietà che perQuali sono i cameavano la vita
pitelli più signifidei contadini.
cativi che si troSono nove i capivano nel territotelli di Ceggia ririo di Ceggia? A
prodotti nel liqueste domande
bretto. Di questi,
ha fornito una ricinque sono dedisposta attenta e
cati al culto madocumentata la Il capitello di via Salezzo, a Ceggia riano, mantenen-
STEVENÀ - DUE RICORRENZE
NEL TUO RICORDO
CARLO ARPIONI
n. 20.6.1975 - m. 17.11.1995
C
aro Carlo,
due ricorrenze avvengono in questo mese che dedichiamo al ricordo di
quelli che ci hanno preceduto. Primo: il tuo onomastico, san Carlo Borromeo,
scelto da noi genitori come
protettore e guida; secondo: la tua dipartita da noi,
la quale ha svuotato la nostra casa.
Nel giorno anniversario una messa verrà celebrata
alle 16.30 nella cappella ove tu attendi la santa risurrezione nell’ultimo giorno e onde la famiglia si ricomporrà.
Da mamma, papà, Maria
Pia e Francesco.
Stevenà, S. Carlo Borromeo
2009
Il sindaco di Motta Paolo Speranzon
Per cui Motta tornerà in
seno al consorzio senza riserve? «Ripeto, prima dovremo riunirci intorno ad
un tavolo insieme agli altri sindaci, discutere di come poter riorganizzare il
sistema consorziale e poi
valutare. Ma da parte nostra c’è la volontà di verificare questa possibilità».
GAR
i è conclusa martedì la
econdo e ultimo fine settimana di festeggiamenti a TorScomune
Peregrinatio Mariae nel Sre di Mosto per la Fiera di San Martino. Sabato 14 nodi Cessalto. Gran- vembre con musica dal vivo e stand enogastronomico presde affluenza di fedeli per
tutti i cinque giorni che
hanno coinvolto tra venerdì e martedì scorsi le tre
parrocchie a turno. Già alla celebrazione di sabato
pomeriggio, a Sant’Anastasio, e poi alla processione che ha accompagnato la
Madonna a Cessalto, c’era
tantissima gente. Lungo il
percorso, poi, di casa in casa, tutti fuori sulla strada
ad attendere il passaggio
del corteo. Partecipate le
celebrazioni del sabato sera e della domenica a Cessalto. Con la celebrazione
di lunedì pomeriggio, che
ha visto coinvolti i ragazzi
del catechismo, si è tenuta
la cerimonia del mandato
alle catechiste. La tregua
offerta da “Giove pluvio”
lunedì sera ha dato modo
di far svolgere regolarmente la processione della Madonna da Cessalto a
Santa Maria di Campagna.
Tutte le principali celebrazioni, sono state rese solenni dalla corale di Cessalto e Santa Maria di
Campagna. MG
S. FIOR - IN MEMORIA DI OLGA
A DUE ANNI DALLA MORTE
so il tendone di piazza Indipendenza; mentre domenica 15
novembre ci sarà il Palio di San Martino, rinviato causa maltempo. Dalle 10 alle 15.30 le frazioni di Torre di Mosto si sfideranno in 4 prove di abilità: “corsa coi sachi”, “sgrana panoce”, “corsa coa bot” e “tiro coa corda”. Alle 17 si saprà chi
sarà il vincitore. Alle 16.30 spettacolo teatrale con la compagnia Oxilia che metterà in scena “Il Campiello” di Carlo
Goldoni. Conclusione alle 20 con la gara “dea pastasuta”, alla quale ci si può liberamente iscrivere il giorno stesso.
TEZZE DI PIAVE - DAL CIELO
PROTEGGETECI!
ASSUNTA BATTELLO
ENRICO ZANARDO
in ZANARDO
n. 22.12.1929 - m. 17.1.1995
n. 6.2.1927 - m. 18.11.2006
ara mamma, sono passati tre anni dalla tua scomparsa, ogni giorno che passa ti pensiamo con nostalgia. Ci rafforza il pensarti al cospetto del Signore, insieme
al tuo Enrico, nostro papà che da 15 anni non è più con
noi. Insieme, dal cielo proteggeteci come facevate quando
eravate in vita qui con noi.
I tuoi figli unitamente a nuore o nipoti.
C
VALMARENO/SOLIGHETTO SEMPRE VIVI IN NOI
C
ara Olga,
due anni sono passati
ormai, ma la morte non ti
possiede più. Non può tenerti inchiodata alla croce.
Io stesso vivo in te.
O Signore, tendo le braccia
a te, tu sei la mia pace, la
nostra pace. Il cuore non
può accettare la notte e l’amore non può svanire nel
nulla.
Ora sorridi al Signore e il
Signore sorride a te. Sorridi anche a me e ai nostri cari perché l’inverno annuncia la primavera e la vita di
ciascuno riprende... insieme. Tra noi, con il Risorto.
Tuo marito Ennio
OLGA SANT
n. 24.1.1939 - m. 15.11.2007
Domenica 15 novembre,
alle 18 nella chiesa di San
Fior, sarà celebrata una
messa nell’anniversario.
PIERINA SPINA
n. 28.8.1959 - m. 13.11.2004
S
ANGELO SPINA
n. 6.1.1928 - m. 23.11.1989
ono trascorsi cinque e venti anni da quando ci avete
lasciati, ma la vostra bontà e l’esempio di grande amore
rimane sempre in noi che vi abbiamo voluto bene.
Vi ricordiamo con immenso affetto.
I vostri cari
PANATHLON
Concorso
Il Panathlon International Club
di Pieve di Soligo e Quartier del
Piave promuove il concorso grafico e letterario “Sport è …”. L’iniziativa è riservata alle scuole primarie e secondarie di primo gra-
do dei comuni di Pieve di Soligo
e Refrontolo.
La presentazione del concorso è
in programma sabato 14, alle
11.30 nella sala pubblica in Via
Borgo Stolfi 2, presso la filiale
della Banca Popolare di Marostica. Gli elaborati vanno consegnati alle scuole e insegnanti di
riferimento entro e non oltre sa-
bato 28 novembre.
La serata finale, con la premiazione dei migliori elaborati, invece, è fissata per martedì 22 dicembre alle ore 18 presso il teatro-cinema parrocchiale Careni
a Pieve di Soligo. Per informazioni: tel. 0438.981275 oppue
348.9001303.
LA ZOPPAS ARENA OSPITA LA FUTSAL CUP
OVVERO LA CHAMPIONS DEL CALCIO A 5
Futsal da campioni
R
itorna il grande calcio
a 5 alla Zoppas Arena
di Conegliano. Il palazzetto dello sport, gestito
dalla Spes Conegliano, infatti, a partire da giovedì 19 novembre ospita l’elite round
della Futsal Cup, la Champions League di calcio a 5.
Dopo la Final Eight di Coppa Italia, disputatasi alla
Zoppas Arena lo scorso febbraio con la vittoria ai rigori
dall’Arzignano sull’alter Ego
al termine di una partita entusiasmante, il territorio diocesano si prepara così ad ospitare un’altra prestigiosa
competizione di una disciplina sportiva che si è diffusa a macchia d’olio. La portacolori italiana è l’AlterEgo
Luparense che è stata inserita in un girone di ferro. A fare compagnia allo squadrone veneto, infatti, nel girone
A figurano la spagnola ElPozo Murcia, la belga Action 21
Charleroi e la georgiana Iberia 2003 Tbilisi. Il girone
In alto, la Luparense finalista di Coppa Italia, sotto si festeggia lo scudetto
MARCEDOMENICA ALLA PANORAMICA
considerata una delle più
È
belle non competitive della provincia di Treviso. Si cor-
re domenica 15 la 26a edizione della Panoramica della Salute.
La podistica è organizzata dal
Gruppo marciatori La Salute
promette spettacolo dalla
prima all’ultima giornata, così da allietare gli appassionati che assisteranno alla Zoppas Arena (che si conferma,
per l’occasione, una delle
strutture più all’avanguardia
nel panorama nazionale, capace di ospitare manifestazioni sportive e musicali al
più alto livello) a tre giornate di gare ad alto contenuto
tecnico e agonistico.
Quando l’Alter Ego Luparense ha ottenuto dall’Uefa il
compito di organizzare uno
degli elite round di Coppa
Campioni, stante l’indisponibilità per ristrutturazione
del palasport di Padova e per
la concomitanza con altre
manifestazioni quello di Bassano del Grappa, la scelta è
caduta sulla Zoppas Arena.
Dal quadrangolare passerà
una sola squadra. Già fissate
le date: giovedì 19, venerdì
20 e domenica 22 novembre.
Anche per la Coppa campioni si tratta di un ritorno: si
rigioca in Italia dopo il girone organizzato dall’Arzignano a Verona e quello allestito dalla Luparense al San
Lazzaro di Padova nel 2007.
In entrambe le occasioni la
squadra italiana è andata vicina alla storica qualificazione. Chissà che Conegliano,
stavolta, non riesca a portare fortuna alla squadra di San
Martino di Lupari.
CAIGLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
DA DOMENICA A GIOVEDÌ C’È LA NAZIONALE ITALIANA
er tutti gli escursionisti e alP
pinisti dei Cai domenica 15
è stata organizzata la Giornata
Grande rubgy a Sacile
in difesa dell’antica Foresta del
Cansiglio. Il raduno alle 9.30
presso il Pian Canaie e il rientro alle 15 circa.
Il Cai di Conegliano vi aspetta
venerdì 13 al ”Concerto verticale” con dialoghi e filmati dell’alpinista Fabio Palma e musica dal vivo della band Miradavaga. La serata avrà luogo alle
21 presso l’auditorium Dina
Orsi a Conegliano. Domenica
15 gli iscritti al Cai sono invitati al pranzo sociale alla Casa
degli Alpini al Passo San Boldo.
Durante il pranzo verranno assegnati i premi fedeltà.
Venerdì 13, alle 21 nella nuova
sede presso gli impianti sportivi di San Polo di Piave, la locale sottosezione Cai invita soci
e simpatizzanti alla serata con
il vincitore del premio Gambrinus Mazzotti 2009. Fiorenzo De Gasperi presenterà il suo
libro “Santuari e pellegrinaggi
dei Ladini e delle genti mochene e cimbre”. La settimana seguente, sabato 21 alle 15, verrà
inaugurata la nuova sede della
sottosezione e la nuova struttura di arrampicata presso gli
impianti sportivi di San Polo di
Piave. Interverranno il presidente del Cai Annibale Salsa e
le autorità locali. Nell’occasione si svolgerà la cerimonia di inaugurazione di una via di San
Polo di Piave dedicata a Giuseppe Mazzotti.
La Notturna a Praderadego è
l’uscita proposta dal Cai di Pieve di Soligo per sabato 14. Partenza alle 17.30 da piazza Solighetto e rientro alle 24.
Il programma delle serate autunnali del Cai di Sacile continua con un filmato sull’Aconcagua che verrà presentato da
Gianni Michellin e Paolo Castellarin. L’incontro si svolgerà
presso la sala parrocchiale di
San Giovanni del Tempio alle
21.
Mara Campaner
arà una settimana molto
Svolgerà
particolare quella che coinla città di Sacile e gli
appassionati di rugby. La nazionale italiana, che sabato 14
affronta la Nuova Zelanda allo stadio San Siro di Milano,
il giorno dopo, domenica 15,
partirà alla volta di Sacile dove alle 17 raggiungerà l’Hotel
Due Leoni. Il mattino dopo,
alle 12.30, è in programma il
primo incontro con la stampa
con i tre assistenti di coach
Mallett, vale a dire Troncon,
Orlandi e Marco. Alle 15.15
gli azzurri terranno il primo
allenamento allo stadio “Omero Tognon” di Fontanafredda, aperto a fotografi e
giornalisti solo per i primi 15
minuti. Martedì 17 al Due
Leoni di Sacile stesso programma, con conferenza
stampa anticipata alle 12. Gio-
vedì 19, alle 12, annuncio a
Sacile della formazione che
sfiderà il Sudafrica, campione del mondo a Udine sabato
21. Alle 13.30 di giovedì si
parte per Udine per preparare lì le ultime rifiniture.
Rosario Padovano
in località Costa di Vittorio
Veneto. Sono due i percorsi
proposti su terreno misto: 6 e
12 chilometri.
La partenza unica verrà data
alle 9 precise. Per informazioni
telefonare
allo
0438.551076.
Ciclocross
itorna in provincia di TreviR
so il Trofeo Triveneto di ciclocross-Gran premio Mosole
Calcestruzzi. Domenica 15, infatti, si disputa sesta prova a Salvatoronda di Godega di Sant’Urbano. Il Veloce club Orsago ha
fissato la partenza della prima
gara alle 12.30 con il clou alle
14.30 per la prova di under 23,
elite e amatori Fascia 1. Questi
gli attuali capoclassifica: esordienti Franzolin (Cartura Nalin),
allievi 1 Samsa (Caprivesi), allievi 2 Zurlo (Postumia 73), juniores Lorenzon (Ormelle), under 23 Tabacchi (Carraro Team),
elite Paccagnella (Brenta), amatori F1 Cusin (Cycling team Friuli), amatori F2 Schiro (Santorso), donne esordienti Giopp
(Foen), allieve Paladin (Marchiol), donne Staffler (Carraro
Team).
Giuseppe Dal Grande
Coach Nick Mallett
15 novembre 2009
IL SOLLIEVO DELLE CURE PALLIATIVE
a oltre un anno sono sottoD
posto a cure intensive, seguito dal Servizio cure palliati-
ve domiciliari che fa capo al Distretto di Pieve di Soligo dell’Ulss 7, diretto dal dottor Cosimo De Chirico e sotto la responsabilità generale del dottor
Del Favero e amministrativa del
dottor Tabaccanti.
Un progetto nato da poco, che
porta un ottimo sollievo ai pazienti che ne stanno sperimentando bontà ed efficacia.
Spesso, a torto o a ragione, la
sanità nazionale è sotto il faro di
una critica che non risparmia
nemmeno le buone intenzioni,
ma per l’iniziativa in questione,
illustrata recentemente dallo
stesso dottor De Chirico in ambito nazionale, ricevendone
ampio riconoscimento, oltre a
costituire l’inizio di un percor-
LA FORTE ESPERIENZA DI VOLONTARIATO DI QUATTRO
GIOVANI DELLA DIOCESI
Una scuola chiamata Africa
C
ome ogni anno, anche
quest’anno i missionari
della Consolata hanno
organizzato un campo di lavoro e conoscenza delle varie
realtà missionarie durante l’estate. I protagonisti siamo stati
noi quattro giovani che, dopo
un periodo di preparazione e
formazione, siamo partiti accompagnati da padre Godfrey
presso la missione di Sasilo
(Heka) nella diocesi di Singida
in Tanzania, dove lavorano i
missionari della Consolata già
dal 1986. (...)
Un fattore che ci ha toccato il
cuore sono state le lacrime che
a molti di loro solcavano il viso
quando lasciavamo come dono
un semplice pezzo di sapone e
un indumento. Tutti ci mettevano a disposizione la loro casa come fosse la nostra; alcuni
erano anche rattristati perché
non avevano niente da donarci,
altri ci offrivano parte del loro
cibo o altre cose a loro utili che
però dovevamo assolutamente
accettare per non recar loro offesa. Ci hanno trasmesso l’umiltà e la gioia. Vedevamo che
essi apprezzavano i piccoli e i
semplici gesti come quello di un
sorriso, un saluto, una parola,
un semplice banale pezzo di sapone. Come si fa a rimanere indifferenti a tale insegnamento?
Un altro punto che ci ha colpito molto è quanto l’acqua sia una materia rara e quindi preziosa. Ci siamo maggiormente
resi conto dell’importanza dell’acqua e di quali effetti provoca la sua carenza. Uomini che abitavano lontano dal villaggio,
donne e bambini dei villaggi vicini, si recavano al letto del fiume con la speranza che, dalla
buca scavata, uscisse l’acqua.
Altri che potevano permettersi
di pagarla, si recavano al pozzo:
lì l’acqua era presente solo se
durante la giornata la forza del
vento aveva mosso le pale del
mulino a vento. La scarsità d’acqua incideva sulla coltivazione
quindi sulla poca varietà di cibo; il terreno era arido e secca
la vegetazione che nutriva mucche e capre. Tutti questi effetti
rendevano la dieta alimentare
squilibrata.
A chi ci chiede cosa è cambiato
in noi dopo l’esperienza in Tanzania non possiamo dare una
risposta precisa ed esauriente,
perché le cose e le emozioni vissute sono molte e complesse. Di
sicuro possiamo dire partendo
da questa esperienza, che abbiamo visto il mondo con un altro occhio. Riusciamo a cogliere maggiormente il valore della
vita, valorizziamo i piccoli gesti
quotidiani e ringraziamo per
tutto ciò che la Provvidenza ogni giorno ci dona. Inoltre, l’esperienza, ci fa vedere il mondo con un occhio più critico.
Infine l’accoglienza ricevuta e
la convivenza pacifica di diverse religioni ed etnie viste in Tanzania... non sarà che ci possono
dire qualcosa nel contesto attuale che stiamo vivendo?
Eccoci, questa è la nostra Africa, la nostra missione che ci
porteremo sempre nei nostri
cuori. Mai dimenticheremo le
persone, il loro vissuto di fede e
tanti altri valori che ci hanno
trasmessi. Se qualcuno vuol fare questi tipi di esperienza rivolgersi a
missionari
della Consolata: [email protected]
Elisa, Silvia,
Silvia, Stefano e padre
Godfrey
La versione
integrale della lettera su
www.lazione.it sezione
Lettere
LA VERITÀ SUI GIOVANI PER BRUGNERA
ome fondatore della lista
C
Giovani per Brugnera tengo a fornire alcune spiegazioni e
chiarimenti.
Edis Pivetta non è assolutamente un esponente politico dei Giovani per Brugnera, semplicemente perché non ha mai fatto
parte del nostro gruppo. Pivetta fa parte di un’associazione
chiamata Nuovi Obiettivi e non
ha titolo per parlare a nome dei
Giovani per Brugnera. Il gruppo
Giovani per Brugnera ha condiviso in campagna elettorale con
i Nuovi Obiettivi un programma, tanto è vero che durante la
campagna elettorale la lista si
chiamava “Giovani e Nuovi Obiettivi per Brugnera” ed era
composta per metà di rappresentanti dei Giovani e per metà
dei Nuovi Obiettivi. Questo è agli occhi di tutti. In quanto capolista della lista civica e fondatore dei Giovani, il sottoscritto
ha tutto il titolo per parlare a nome dei Giovani per Brugnera. Se
poi mi si viene a chiedere se in
prima persona ho proposto l’in-
troduzione della figura del presidente del consiglio, ciò non
corrisponde al vero e non risulta sul programma che abbiamo
firmato e che è depositato in comune. Invito, anzi, tutti i cittadini a verificare.
so indispensabile per il sollievo
del malato con gravi difficoltà
di spostamento, sottolinea l’attenzione crescente per la vita
che, in definitiva e a tutte le età,
ma soprattutto in quella anziana e per una società veramente
civile, richiede particolare considerazione.
L’Ulss che fa parte del Distretto di Pieve di Soligo si è distinta in altre iniziative a beneficio
della salute: questa è una di
quelle che vanno sostenute e
implementate, benché in speri-
NON BISOGNA PERDERE
L’ABITUDINE A LEGGERE
itorno su un argomento che
R
mi sta tanto a cuore, quello
della lettura dei libri. Oggi si leg-
margine.
Oggi in ogni casa, con Internet,
c’è una biblioteca di miliardi di
volumi, ma se non c’è la capacità della lettura serve a niente.
Certo come il computer non è
il demonio, così il libro non è
quel medium da confinare in
polverose biblioteche.
I libri sono strumento educativo
per eccellenza. Vanno acquistati, regalati e letti. E rileggere un libro che si
è in precedenza
apprezzato può
rappresentare la
scoperta di aspetti nuovi e inaspettati. Oltretutto ci
sono dei libri che
non possiamo
non conoscere.
Leggere un libro è ben diverso
dal leggere un messaggio televisivo che peraltro ha vita breve, tanto quanto passa sullo
schermo, mentre il libro permette riflessioni attente, ripetute, da fissare e da rimandare
ad altre riflessioni che completano il bagaglio conoscitivo.
Certo non è facile, neanche per
gli insegnanti, abituare oggi i ragazzi alla lettura dei libri. Ma è
una cosa questa che non si può
lasciar perdere.
Don Giovanni Dan
Il fatto che Pivetta sia stato nominato capogruppo della lista
Giovani e Nuovi Obiettivi in
consiglio comunale non gli conferisce titolo per parlare a nome
del gruppo Giovani per Brugnera. Non mi sembra corretto che
una persona si prenda i meriti di
mesi di duro lavoro e di un pro-
getto così grande come è quello
dei Giovani, solo perché ha ricevuto la nomina a capogruppo.
Pivetta può benissimo dire e fare quello che vuole con il nome
dei Nuovi Obiettivi, non lo può
fare con quello dei Giovani per
Brugnera. L’esperienza con i
Nuovi Obiettivi è terminata alla fine della campagna elettorale.
Faccio, inoltre, presente che il
gruppo dei Giovani per Brugnera a breve inizierà i lavori di discussione politica per poter migliorare e concretamente proporre idee nuove secondo il puro e vero stile dei giovani. Grazie.
Alen Pignat
presidente Giovani per Brugnera
ge molto meno di una volta. Noi
poi in Italia abbiamo un tasso
di lettura molto basso rispetto
agli altri paesi editorialmente avanzati: il 56% degli italiani non
legge nemmeno un libro all’anno. E il restante 44% di
lettori è lontano dal 75-80%
dei paesi del
nord Europa.
Purtroppo paghiamo livelli insufficienti di istruzione e pregiudizi verso le
biblioteche pubbliche e scolastiche che invece
fungono da stimolo. Bisogna sensibilizzare i genitori a dedicare
più tempo a leggere i libri ai figli: la lettura ad alta voce è fondamentale per lo sviluppo cognitivo e linguistico del bambino, per il suo consolidamento
affettivo ed emotivo. E quelle
letture non si dimenticano mai.
C’è chi sostiene che il libro ha
ormai i giorni contati e che lo
leggeremo solo sullo schermo.
Questo già impedirebbe una
pratica per me irrinunciabile
che è quella dell’annotare, del
sottolineare, dell’appuntare a
CASA DI RIPOSO IN VAL LAPISINA
acendo seguito all’articolo
F
apparso sul numero scorso
de L’Azione intitolato “Voglia-
mo gente in Val Lapisina”, sono
perfettamente d’accordo con
De Nardi e a tale proposito sono uno, dal 18 aprile 2006, di
quegli ipotetici abitanti che
tenta di dare incremento a tale valle e che ha istituito la farmacia sperando in un incremento della popolazione in tale territorio.
C’è un gruppo di imprenditori,
ben noto a un mio conosciuto
architetto, disposti ad acquistare i due alberghi chiusi, Mosè e Posta-Miravalle ed eventualmente anche le ex scuole e-
mentazione e nonostante i probabili costi, vista anche la recrudescenza di una simile malattia sul nostro territorio.
Guido De Carlo
Cordignano
lementari di Fadalto Alto, per
trasformarli in casa di riposo.
Di tale possibilità ho parlato,
sempre accompagnato dall’architetto, con la responsabile
dell’Ufficio tecnico del Comune, con il sindaco Da Re, con
l’assessore Valdegamberi e attualmente, con l’aiuto del signor Lino Pierobon di Fadalto
Alto e qualche altra persona disponibile, stiamo raccogliendo
firme per realizzare il progetto, anche in considerazione
della necessità di creare posti di
lavoro oltre che di accoglienza
per i bisognosi.
Ignazio Zoia
titolare della farmacia di Fadalto
Potete inviare le vostre
LETTERE AL DIRETTORE
per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected]
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo Stella, 8
31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438.555437
39
OBBLIGATORIA PER
ALCUNI PROFESSIONISTI
a cura del Centro COSPES Onlus
di Mogliano Veneto (TV) - Tel. 041 5902318
È in arrivo
la Posta
elettronica
certificata
IL TEMPOREGGIARE NON È MAI BEN VISTO
Specialisti della procrastinazione: è
giunta l’ora che cominciamo!
M
amma: “Perché non hai
fatto i compiti?”. Figlio:
“Li faccio dopo!”. È la risposta che sentite sempre più
spesso, in diverse attività quotidiane? Allora in famiglia c’è almeno uno specialista della procrastinazione! Il proverbiale “Chi
ha tempo non aspetti tempo” ci
ricorda che il tempo non si accumula; le cose sì. Il tempo non si
mette via, anzi vola o fugge; insomma, il tempo va sfruttato al
meglio quando se ne ha. Vi sono
persone dinamiche, intraprendenti che non aspettano l’imbeccata di nessuno (genitori, superiori) per svolgere i loro compiti.
Cosa differenzia queste persone
da coloro che tendono, invece, a
differire ad un ipotetico dopo ciò
che devono fare ora.
Chi dorme non piglia pesci. Il
temporeggiare, sia nelle azioni che
nelle decisioni, non è ben visto in
nessun ambiente sociale: dal contesto scolastico a quello lavorativo. Le condotte di rinvio, cioè le
abitudini a procrastinare, creano
disguidi non solo personali (insoddisfazioni e abbassamento
continuo dell’autostima) ma anche per il gruppo di appartenenza (lavoro supplementare per i
colleghi, obiettivi mancati, errori
decisionali). Ogni lasciata è persa! È ciò che accade, ad esempio,
agli studenti del quinto anno di
scuola superiore, indecisi su quale percorso di studi universitari
intraprendere: i procrastinatori
affermano che decideranno la settimana prima di iscriversi, dopo aver passato le vacanze estive in
modo “adeguato”. E prima? C’è
l’impegno dell’esame di maturità… Rimandare, rimandare, rimandare sempre può dipendere
da molti fattori, tra i quali la scarsa competenza di gestire contemporaneamente più responsabilità
o l’essere poco abituati a sperimentarsi nel portare a termine degli impegni. Chi ben comincia è a
metà dell’opera.
Non riesce a farlo il procrastinatore, disabituato a cominciare e
allenato, piuttosto, all’attesa, all’aspettare che qualcuno o qualcosa
cambi le carte in tavola. Insomma,
che la situazione si risolva da sola. In realtà, l’atteggiamento del
procrastinatore è più simile al
mettere la testa sotto la sabbia
(credenza, probabilmente errata,
riguardo allo struzzo). Ma quand’è
che ci nascondiamo? Quand’è che
fuggiamo? Quando sentiamo che
le nostre risorse, le nostre forze
non sono adeguate per fronteggiare il compito che ci troviamo
davanti. È certamente capitato ad
ognuno di noi di pensare che le
proprie chance non fossero sufficienti e, quindi, di abbandonare
la sfida. È una questione di percezione: si tratta di definire bene
il problema, di non sopravvalutarlo, con l’ovvia conseguenza di
ritenerci incapaci; significa non
sovraccaricarlo di eccessive ansie
e preoccupazioni, con il pericolo
di bloccarci.
Dunque, nei prossimi giorni, pensate a qualcosa che state procrastinando da tempo, individuate
un momento tranquillo nel corso
della giornata e pianificate il primo passo. Il resto? Beh, non state a guardare!
Dott. Alberto Narduzzo
psicopedagogista
[email protected]
rriva la Pec, la Posta eletA
tronica certificata. È una
procedura ancora sperimenta-
le attivata da Inps e Aci in accordo con il ministero della
Pubblica amministrazione. Ma
di cosa si tratta?
Riportiamo la spiegazione fornita dal sito di Altroconsumo,
l’associazione per la tutela e la
difesa dei consumatori più diffusa in Italia. La Posta elettronica certificata è simile alla posta elettronica tradizionale ma
gli utenti che inviano messaggi con questo sistema hanno la
certezza dell’invio e della ricezione delle e-mail, attraverso
delle ricevute di spedizione
con pieno valore legale. La Pec
è obbligatoria per alcuni professionisti. Coloro che sono iscritti in albi o elenchi professionali come, avvocati, ingegneri, architetti, dottori commercialisti sono obbligati a dotarsi di una casella di Posta elettronica certificata entro il 29
novembre.