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Innovazione e Sostenibilità
Osservatorio Innovazione e Sostenibilità
Innovazione e Sostenibilità Newsletter n. 16/2014
a cura di Giuliana Giovannelli e Alessandra Graziani
Sommario:
News dai territori:
Regione Abruzzo:
Regione Veneto:
News nazionali:
Ambiente:
Risparmio energetico:
Rinnovabili:
Rapporti e studi:
Eventi:
Estero:
Moratoria per impianti FV in zona agricola, eolici e per centrali a biomasse oltre 1
MW
Protocollo d'intesa con AIEL per il corretto utilizzo delle biomasse
Protezione dell'ambiente, alla Camera esame proposta di legge che istituisce il
Sistema nazionale
In arrivo incentivi per la riqualificazione degli alberghi
Tutto l'edificio diventa fotovoltaico con nano particelle;
Gli incentivi contribuiranno all’autosufficienza
BIM. Un report analizza la diffusione tra le imprese di costruzione;
Innovazione energetica: condivisione e autoproduzione rivoluzioneranno il mercato;
Performance energetiche, Italia terzultima nella classifica dell'Ue 28;
Mappa dell’Italia a efficienza energetica e energie rinnovabili;
Green Business, i profili professionali più ricercati;
Relazione Unep, l'8,5% dell'energia mondiale da rinnovabili;
Boom del solare? E' solo questione di tempo ;
Construction21 ha premiato le migliori soluzioni adottate in Europa per l'edilizia
sostenibile. Fra i segnalati anche il Complesso Residenziale Solaria di Bari;
Costruzioni innovative in laterizio, a Vienna la sesta edizione del Wienerberger Brick
Award;
Meeting di primavera 2014, Imprese e lavori per una green economy,Fondazione
sviluppo sostenibile,Roma 15 aprile 2014;
Si punta allo sviluppo di energia da onde e maree;
Parigi: Legno e privacy per il social housing nel quartiere Latino;
A Canberra una casa rotante costruita con l'intento di massimizzare l'apporto solare
durante tutto l'anno;
Il Regno Unito lancia il Conto energia termico residenziale
News dai territori:
Regione Abruzzo: Moratoria per impianti FV in zona agricola, eolici e per centrali a biomasse oltre 1 MW
16/04/2014. Approvata dal Consiglio regionale una norma che pone un freno all'eolico selvaggio a tutela dell’avifauna
e dell’orso
Moratoria per gli impianti fotovoltaici in zona agricola, eolici e per centrali a biomasse di potenza superiore ad 1 MW.
È quanto prevede una proposta approvata dal Consiglio regionale dell'Abruzzo, e presentata dal consigliere regionale
Maurizio Acerbo.
Stop all'eolico selvaggio e tutela dell'avifauna e dell'orso
La norma, spiega Acerbo in una nota, “pone un freno all’eolico selvaggio e pone divieti di istallazione a tutela
dell’avifauna e dell’orso come da tempo richiesto dalle associazioni ambientaliste, dagli esperti e dalle comunità locali”.
“Ai fini della tutela della biodiversità della Regione Abruzzo con particolare riferimento alle specie di avifauna e di
mammiferi tutelate a livello comunitario che sono oggetto di mortalità aggiuntiva derivante dagli impatti con gli
aerogeneratori, nonché in attuazione delle previsioni di cui all’accordo PATOM (Piano di azione per la tutela dell’orso
marsicano) per quanto riguarda il disturbo per l’orso, la norma approvata – spiega il consigliere regionale - introduce il
divieto di installazione di aerogeneratori o gruppi di aerogeneratori aventi potenza singola o complessiva >0,300 MW
nelle seguenti aree:
– Important Bird Areas (IBA);
- aree importanti per il grifone così come segnalate dal Corpo Forestale dello Stato;
- aree circostanti in un raggio di 5 km dai dormitori di Nibbio reale segnalati nella Regione Abruzzo;
- buffer area di 2 km attorno al perimetro dei SIC in cui siano presenti Nibbio reale e Nibbio bruno;
- buffer area di 4 km attorno al perimetro delle ZPS;
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- aree circostanti in un raggio di 5 km dalle pareti siti di riproduzione accertata di Lanario e Aquila reale e dal punto di
nidificazione accertata di Biancone;
- aree circostanti in un raggio di 3 km da cavità o altri siti che ospitano colonie o siti di svernamento – per le specie
gregarie – di specie di chirotteri inserite nell’Allegato II della Dir.147/2009/CE;
- aree interessate dalla presenza di orso bruno così come riportato dal PATOM”.
Fonte: sito internet casa e clima
Regione Veneto: Protocollo d'intesa con AIEL per il corretto utilizzo delle biomasse
15/04/2014. Campagne informative per il corretto uso domestico dei biocombustibili legnosi e promozione delle nuove
tecnologie utilizzando il Conto Termico
In Veneto, dove l’utilizzo di pellet e legname per il riscaldamento domestico è in forte aumento anche a causa della
crisi economica, la Giunta regionale ha approvato un Protocollo d’Intesa fra la Regione e l’Associazione Italiana Energie
Agroforestali (AIEL).
Tra gli obiettivi del protocollo, promuovere il corretto uso dei biocombustibili legnosi a scala domestica attraverso
campagne informative; contenere l’impatto ambientale dovuto all’utilizzo delle biomasse, sostenendo l’uso di legna,
pellet e biomasse agroforestali di qualità certificata e favorendo l’utilizzo di materie prime di origine locale, secondo
processi produttivi che coniughino la sostenibilità ambientale con lo sviluppo socio-economico delle comunità locali.
“E’ importante quindi garantire che tale scelta dei cittadini sia conforme agli obiettivi di miglioramento della qualità
dell’aria che la nostra Regione sta perseguendo in accordo con le altre regioni del Bacino padano e che sono ricompresi
nel Piano regionale di Tutela e di Risanamento dell’Atmosfera”, sottolinea l'assessore regionale all'Ambiente, Maurizio
Conte.
Promozione delle nuove tecnologie utilizzando il Conto Termico
L’accordo ha anche un’importante declinazione sul tema energetico. Prevede infatti la promozione delle migliori
tecnologie di conversione energetica in sostituzione dei vecchi e obsoleti generatori di calore, prendendo come
riferimento i requisiti tecnico-ambientali del Conto Energia Termico e quindi sviluppando importanti e ancora poco
conosciute opportunità offerte da questo nuovo sistema di incentivazione per l’efficienza energetica e la produzione di
energia termica da fonti rinnovabili.
Fonte: sito internet casa e clima
News nazionali:
Ambiente: Protezione dell'ambiente, alla Camera esame proposta di legge che istituisce il Sistema nazionale
15/04/2014. Prevista l'introduzione dei Lepta, i Livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali per individuare
livelli omogenei di qualità ambientale
Istituzione del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, disciplina dell’Ispra, introduzione dei livelli essenziali
delle prestazioni tecniche ambientali (Lepta).
Sono queste le principali novità contenute in una proposta di legge all'esame da ieri alla Camera dei Deputati, e
illustrata in una nota dal sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo.
“Si tratta di un provvedimento di grande rilievo per la tutela e la salvaguardia ambientale che segue il Ddl approvato
dalla Camera lo scorso mese sull’introduzione di nuovi reati ambientali”, evidenzia Velo.
RETE DI PROTEZIONE AMBIENTALE E REGOLAMENTAZIONE DEGLI STRUMENTI DI PARTECIPAZIONE PUBBLICA. “Il
testo prevede, tra le altre cose, l’istituzione di una rete di protezione ambientale che rende i controlli più efficaci e più
efficienti, anche attraverso dei miglioramenti dal punto di vista organizzativo e operativo. Un altro importante obiettivo
è quello di rendere maggiormente trasparente e credibile il rapporto tra Stato e Cittadino con la regolamentazione di
strumenti di partecipazione pubblica”, spiega il sottosegretario al Ministero dell'Ambiente.
INTRODUZIONE DEI LEPTA. “Infine, il provvedimento all’esame dell’Aula introduce i Lepta, i Livelli essenziali delle
prestazioni tecniche ambientali, un sistema innovativo che porterà all’individuazione di livelli omogenei per la qualità
ambientale nel nostro Paese”.
“Grazie al lavoro svolto dalla Commissione Ambiente, dai soggetti istituzionali e di settore coinvolti, abbiamo portato in
Aula un testo che potenzia e rende più snelle le azioni di tutela dell’ambiente e della salute, che mi auguro possa
diventare legge in tempi brevi e con un ampio consenso”, conclude Velo.
Fonte. sito internet casa e clima
Risparmio energetico: In arrivo incentivi per la riqualificazione degli alberghi
17/04/2014 - Ministro Franceschini: allo studio una serie di misure con lo stesso funzionamento dell’Ecobonus per
migliorare l’offerta turistica
Incentivi per il recupero edilizio e la riqualificazione energetica degli alberghi. È la proposta lanciata dal Ministro dei
beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, in un’audizione nelle Commissioni Industria di Camera e
Senato in cui è stata data qualche anticipazione sulle prossime iniziative per il turismo.
Secondo il Ministro Franceschini, una politica di incentivi, con lo stesso funzionamento dell’Ecobonus, potrebbe
migliorare la qualità dell’offerta alberghiera, aumentando la competitività del settore turistico italiano.
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I bonus annunciati dal Ministro Franceschini per la riqualificazione dovrebbero inoltre essere accompagnati da iniziative
per la valorizzazione della contemporaneità e degli architetti italiani, ma anche per l’ammodernamento e la nascita di
nuove imprese turistiche.
Quello del Ministro Franceschini non è il primo segnale di interesse del Governo sul tema della riqualificazione delle
strutture alberghiere.
Nei giorni scorsi, durante l’inaugurazione del Salone del Mobile, il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Simona
Vicari, ha affermato che potrebbe essere valutata una sorta di Bonus Mobili a hoc abbinato ad interventi di
ristrutturazione di importo minimo di 100 mila euro.
Le iniziative potrebbero essere discusse nell’ambito delle misure per il turismo che, come previsto dal Documento di
economia e finanza (Def), il Governo dovrebbe adottare entro ottobre 2014. Per questa data potrebbero quindi essere
varati gli incentivi per ammodernare le strutture turistiche attraverso meccanismi di credito d’imposta e ammortamenti
brevi della durata massima di 3 anni.
Se queste misure fossero adottate, verrebbe data una risposta alle richieste di FederlegnoArredo e Confindustria, che
stimano sui 4,3 miliardi di euro annui gli investimenti per il rinnovo delle strutture ricettive.
Fonte: Paola Mammarella, sito internet edilportale
Rinnovabili: Tutto l'edificio diventa fotovoltaico con nanoparticelle
14/04/2014. Non più solo i tetti, ma tutte le parti di un edificio possono diventare pannelli solari, incluse finestre e
facciate: questo grazie a semplici lastre di plexiglass 'drogate' con speciali nanoparticelle fluorescenti che catturano e
concentrano la luce del sole trasformando ogni elemento architettonico in un generatore di energia pulita. Questa
tecnologia, illustrata su Nature Photonics, è stata messa a punto dall'Università Milano-Bicocca in collaborazione con il
Laboratorio nazionale di Los Alamos negli Stati Uniti.
Per catturare la luce solare senza dispersione, i ricercatori hanno sviluppato dei concentratori solari luminescenti,
ovvero dei dispositivi costituiti da una lastra plastica o vetrosa nella quale sono incorporate specie otticamente attive
(dette cromofori) che assorbono parte della luce solare e la ri-emettono all'interno della lastra. La luce viene quindi
convogliata verso i bordi sfruttando il fenomeno della riflessione totale interna (così come avviene nelle fibre ottiche
usate nelle telecomunicazioni) e lì viene trasformata in energia elettrica da piccole celle solari poste lungo gli spigoli.
Scegliendo in modo opportuno il grado di trasparenza ed il colore del dispositivo, è possibile trasformare delle normali
finestre in elementi fotovoltaici a tutti gli effetti senza sensibili aumenti di costo.
''Questa tecnologia, di cui noi abbiamo fornito la prova di principio - spiega Sergio Brovelli, del dipartimento di scienza
dei materiali dell'università Bicocca - è immediatamente scalabile per l'industria e può essere utilizzata nella green
architecture e nella building sustainability. Inoltre, la possibilità di realizzare dispositivi di qualsiasi forma e colore offre
nuove eccitanti opportunità nel design di elementi architettonici intelligenti''.
Fonte: sito internet edilio.it
Rinnovabili: Gli incentivi contribuiranno all’autosufficienza
14/04/2014. Attualmente l’Italia importa il 17% del proprio fabbisogno energetico: energie rinnovabili e abbattimento
dei consumi sono la strada per l’autosufficienza
Attualmente importiamo circa il 17% del nostro fabbisogno di energia elettrica, quindi va da sé che la sempre
maggiore autosufficienza energetica porterebbe grossi vantaggi all’intero sistema energetico del Paese, oltre che
personalmente nelle tasche delle famiglie italiane.
Cercare le offerte di energia elettrica più convenienti, sfruttando la concorrenza degli operatori del libero mercato,
permette sicuramente di alleggerire la bolletta elettrica ma anche la diminuzione dei consumi; la riqualificazione degli
edifici e l’utilizzo di energie rinnovabili possono aiutare in questo senso.
Ridurre i consumi energetici, puntare al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, anche della Pubblica
Amministrazione, insieme agli incentivi e gli sconti fiscali che lo Stato concede per la riqualificazione energetica del
proprio immobile o per l’installazione di pannelli fotovoltaici, permetteranno di diminuire ancora la percentuale di
energia elettrica importata in Italia, ottenendo prima o poi l’autosufficienza energetica. In particolare l’energia solare è
veramente il settore sui cui puntare per giungere il prima possibile all’obbiettivo: secondo il Gestore Servizi Energetici
(GSE), infatti, l’ambito delle energie rinnovabili è uno dei pochi che ancora attrae investimenti.
Oltre a fare bene all’ambiente, il settore delle energie rinnovabili garantisce ben 200 mila posti di lavoro e, sempre di
più, sta diventando terreno di lucrosi guadagni per le società che decidono di investirci: il Gestore dei Servizi Energetici
segnala che i nuovi impianti di energia rinnovabile nel 2012 hanno dato lavoro a 137 mila persone, mentre oltre 53
mila lavoratori sono stati allocati negli impianti già esistenti, per un investimento complessivo di 12,6 miliardi di euro.
Investire nelle energie rinnovabili è profittevole anche per i privati considerando che il rendimento di un megawatt di
fotovoltaico installato (con circa due ettari di terreno occupato), visto anche il prezzo di un megawatt italiano prodotto
da fonti energetiche tradizionali, è molto alto, intorno al 10-13% della cifra investita. L’ottimo guadagno ha attirato
investimenti per circa 70 miliardi di euro, cifra a cui va incluso il sostegno con incentivi pubblici.
Proprio grazie agli incentivi pubblici e agli sconti fiscali, negli ultimi cinque anni, il settore delle energie rinnovabili,
soprattutto fotovoltaico ed eolico, è cresciuto di 90 volte toccando una produzione energetica di 25 mila megawatt. In
più, l’ingresso dei cinesi nella creazione degli impianti fotovoltaici ha abbattuto i costi di produzione, tanto che oggi
costruire un impianto a energia solare da un megawatt costa quattro volte meno rispetto al 2008; e potrebbe
ulteriormente abbassarsi fino a toccare i 600 mila euro nel 2016.
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Il settore delle energie rinnovabili, attraverso una normativa favorevole (per alcuni anche a troppo, a scapito di chi ha
investito sugli impianti termoelettrici) e al giusto incentivo, è cresciuto molto ma può ancora proseguire il suo sviluppo.
Lo Stato, inoltre e gli investimenti privati, inoltre, non sono gli unici a stimolare la crescita del settore delle energie
rinnovabili: lo scorso anno infatti il GSE ha erogato incentivi pari a11,26 miliardi di euro, cifra coperta dalla
componente A3 in bolletta.
Fonte: Marco Zaninelli. Sito internet infobuild energia
Rapporti e studi: BIM. Un report analizza la diffusione tra le imprese di costruzione
14/04/2014. Un recente rapporto sul settore delle costruzioni di McGraw Hill analizza i dati dell'indagine raccolti da
imprese edili che utilizzano il Building Information Modeling (BIM). L'indagine è stata condotta in nove importanti
mercati delle costruzioni del mondo. I dati e le analisi in questo rapporto si basano su un sondaggio online condotto
con 727 imprese in dieci paesi: Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Giappone, Nuova Zelanda, Corea del
Sud, Regno Unito e Stati Uniti.
Secondo l'analisi McGraw Hill mentre l'attuazione del BIM è in corso da lungo tempo in Canada, Francia, Germania,
Regno Unito e Stati Uniti, alcune delle aree in cui il BIM ha appena iniziato a penetrare mercati, tra cui Australia,
Brasile , Giappone, Corea e Nuova Zelanda, stanno superando i mercati più maturi in diverse categorie chiave della
ricerca, come il ROI, il ritorno degli investimenti, offrendo nuovi servizi innovativi espandendo l'uso del BIM a progetti
non solo di costruzioni come le attività estrattive e manifatturiere.
Gli appaltatori che usano il BIM segnalano un ROI positivo sui loro investimenti nel BIM. La percentuale maggiore di
imprese stima che il ROI sui loro investimenti BIM è tra il 10% e il 25%. L'analisi ha rilevato che ogni regione ha
diversi driver che contribuiscono a migliorare il ritorno sugli investimenti necessari. Imprenditori giapponesi, tedeschi e
francesi segnalano il più alto ROI sugli investimenti BIM, seguono poi la Corea del Sud, il Regno Unito e Stati Uniti.
Lo studio ha scoperto anche che il BIM ha ridotto significativamente la rilavorazione sui progetti, mentre i primi due
vantaggi che gli appaltatori hanno riportato di aver ricevuto dal BIM sono la riduzione degli errori ed omissioni e ridotte
ri-lavorazioni. Entrambi forniscono benefici finanziari immediati e contribuiscono al forte ROI. I successivi vantaggi più
importanti sono i ridotti costi di costruzione, la ridotta durata del progetto e una maggiore sicurezza.
Fonte: sito internet edilio
Rapporti e studi: Innovazione energetica: condivisione e autoproduzione rivoluzioneranno il mercato
15/04/2014. Il sistema complessivo di produzione e distribuzione di energia sta profondamente cambiando a causa del
calo della domanda energetica dovuto alla crisi economica e allo sviluppo di soluzioni di efficienza energetica; la
diffusione della generazione distribuita continua a crescere grazie all’innovazione benché gli incentivi pubblici stiano
gradatamente diminuendo. In molti mercati, inclusi quelli energetici, per ragioni sia economiche che di maggiore
consapevolezza ambientale, stanno emergendo nuovi modelli di collaborazione sociale.
Questa evoluzione e le sue potenziali opportunità sono state presentate durante il Forum dell’Osservatorio Permanente
sugli Usi Innovativi dell’Energia promosso da GDF SUEZ, il primo produttore indipendente di energia al mondo e leader
nei servizi energetici. I partner dell’Osservatorio, The European House - Ambrosetti e il Politecnico di Milano, hanno
analizzato le trasformazioni del settore energetico con un focus sul possibile futuro sviluppo delle cosiddette “Energy
Community”, partendo da concrete esperienze Europee che si stanno sviluppando “silenziosamente” e che lo studio
presentato a Milano rivela per la prima volta.
Qual è il potenziale di sviluppo delle "Energy Community” in Italia? Lo studio sottolinea come nel 2020 potrebbero
esistere in Italia circa 475.000 Community di consumatori localizzate territorialmente, in cui condomini, industrie,
centri commerciali, ospedali, Pubbliche Amministrazioni e produttori cooperano attivamente per produrre e consumare
energia in modo intelligente. Attraverso queste forme di “eCollaboration", si ottimizza l’uso di energia prodotta da fonti
rinnovabili, si agevola l’applicazione di misure di efficienza energetica, si ottengono vantaggi sui costi delle bollette,
contribuendo a garantire la sostenibilità ambientale e la sicurezza degli approvvigionamenti.
Le Energy Community, inoltre, aprono nuove possibilità di crescita. Se solo si sviluppasse il 5% del loro mercato
potenziale In Italia, si genererebbe un volume d’affari totale pari a circa 29 Miliardi di Euro. Con benefici sistemici
significativi per la creazione di nuovi e qualificati posti di lavoro e per l’intero sistema industriale del “Made in Italy”:
dalla domotica all’illuminotecnica, passando per le infrastrutture ICT, la produzione di device, lo sviluppo di software
dedicati e, per finire, alla filiera del fotovoltaico e della cogenerazione. Lo studio prevede anche che le Energy
Community possano contribuire all’evoluzione tecnologica dei sistemi di stoccaggio distribuito con impatti sull’intera
filiera energetica, fino agli usi finali e alla mobilità urbana.
Ma cosa ne pensano i consumatori? L’indagine condotta dall’Istituto Piepoli, che ha raccolto l’opinione degli Italiani
sulle Energy Community, rivela che il 37% degli intervistati dichiara che in futuro potrebbe essere interessato a
partecipare ad un progetto di Energy Community citando come motivazioni principali i risparmi sulla bolletta ed il
minore impatto ambientale.
Come reagiscono i grandi produttori di Energia? Aldo Chiarini, Amministratore Delegato di GDF SUEZ Energia Italia, ha
dichiarato “GDF SUEZ vuole essere il leader della transizione energetica già partita in Europa. Anche in Italia - ha
aggiunto Chiarini - il Gruppo, terzo operatore nel settore gas e settimo produttore di energia elettrica, contribuisce alla
crescita ed evoluzione del mercato per assicurare competitività, sicurezza degli approvvigionamenti e sostenibilità
ambientale”. “Oltre a un impegno costante per la diffusione dell’innovazione e per lo sviluppo del mercato energetico, il
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Gruppo è anche impegnato sul fronte ambientale con un tasso di emissioni del 20% al di sotto della media mondiale e
con l’obiettivo di ridurlo di un ulteriore 10% entro il 2020” ha ricordato Chiarini al termine del suo intervento.
Fonte: sito internet infobuild energia
Rapporti e studi: Performance energetiche, Italia terzultima nella classifica dell'Ue 28
15/04/2014. Secondo il Global Energy Architecture Performance Index 2014, Norvegia, Nuova Zelanda e Francia sono
ai primi posti nella classifica globale
Crescita economica, sostenibilità ambientale e sicurezza energetica: sono i tre indicatori attraverso i quali il Global
Energy Architecture Performance Index 2014, il report globale realizzato dal World Economic Forum in collaborazione
con Accenture, misura le prestazioni energetiche di 124 Paesi nel mondo: 28 Stati Ue, Nord Africa, Brics, Nord
America, l'Africa sub-sahariana e Asean.
Dal rapporto emerge che l'Italia, in tema di performance energetiche, si colloca nella classifica dell'Ue 28 alla 26°
posizione, davanti solo a Cipro e Malta.
Italia al 49° posto nella classifica generale
Nella classifica generale, l'Italia si piazza al 49° posto su 124, dietro a tutti i principali Paesi europei. Quanto all'indice
di Economic Growth and development, il nostro Paese è al 60° posto nella classifica, nella posizione più bassa tra i
paesi Ue 28.
A primi posti Norvegia, Nuova Zelanda e Francia
La Norvegia è invece al primo posto nella classifica, seguita da Nuova Zelanda e Francia. Le prime dieci posizioni sono
occupate da paesi Ue e Ocse con l'eccezione di Costa Rica e Colombia.
Nei primi dieci Paesi, il 41% dell'energia proviene da fonti energetiche a basse emissioni di carbonio, rispetto a una
media globale del 28%.
“Per un sistema energetico efficace, i Paesi devono focalizzarsi su tutti e tre gli aspetti del triangolo energetico:
sostenibilità ambientale, sicurezza delle risorse e accessibilità”, osserva Roberto Bocca, responsabile Industrie
Energetiche del World Economic Forum.
Fonte: sito internet casa e clima
Rapporti e studi: Mappa dell’Italia a efficienza energetica e energie rinnovabili
15/04/2014. Piemonte, Umbria e Marche destinano la quota maggiore di finanziamenti europei all’efficienza energetica
Officinae Verdi, Energy- Financial System Integrator UniCredit – WWF hanno elaborato uno studio che traccia la mappa
dell’Italia energeticamente efficiente. Le tre Regioni che hanno destinato la quota maggiore di finanziamenti europei
all’efficienza energetica e alla produzione di energia da fonti rinnovabili sono Piemonte, con 250 milioni di euro (il 13%
di 2 miliardi di euro di finanziamenti monitorati), Umbria, con 53 milioni di euro su 576 milioni (il 9%) e Marche, con
54 milioni di euro sul totale di quasi 600 milioni di euro (9%). Per tutto il paese la cifra ammonta a 2,1 miliardi di euro
per 5.802 progetti su tutto il territorio (dati Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello
sviluppo economico).
In 10 Regioni ci sono ancora finanziamenti in corso per la promozione di efficienza energetica e utilizzo dell’energia
sostenibile, con il 2015 come termine ultimo per spendere le risorse residue dei fondi strutturali: Abruzzo, Calabria,
Campania, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Veneto.
Il Lazio ha stanziato 50 milioni di euro destinati alle piccole e medie imprese che vogliono investire sull’uso efficiente
delle risorse energetiche e la produzione da fonti rinnovabili. Seguono Abruzzo con oltre 44 milioni di euro e Veneto
con 39 milioni di euro. Per le imprese delle regioni “convergenza” Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, dal prossimo 23
aprile ci sono 100 milioni di euro complessivi.
Dal punto di vista normativo invece, Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige
e Puglia si sono dotate di leggi che rendono obbligatori interventi di efficienza energetica, uso di energia da fonti
rinnovabili e certificazione energetica degli edifici. Lazio e Umbria hanno introdotto obblighi sull’uso dell’energia da
fonti rinnovabili, ma non prevedono parametri di efficienza energetica, né controlli in caso di mancata certificazione
energetica. Veneto, Toscana, Campania, Calabria e Marche hanno emanato Linee Guida per l’edilizia sostenibile, che
devono essere adottate dai regolamenti comunali per entrare in vigore.
Le altre Regioni si limitano a dare semplici indicazioni sullo sviluppo delle fonti rinnovabili (fonte Rapporto Efficienza
Energetica Enea 2013).
Si tratta di un tema particolarmente attuale, dato che tra le priorità del Governo c’è la ristrutturazione e la
riqualificazione energetica dell’edilizia scolastica: 42mila scuole, di cui oltre il 60% costruite prima del 1974 (dati
Ecosistema Scuola 2014 Legambiente). Secondo stime Cresme, con un investimento di 3,6 miliardi di euro sulle scuole
più energivore, si otterrebbe un risparmio di 169 milioni di euro all’anno sulla bolletta energetica, pari ad un taglio del
13% sui consumi complessivi del settore.
Un intervento che aiuterebbe a raggiungere gli obiettivi della Direttiva comunitaria 2012/27, considerando anche che
sono in arrivo i fondi del Programma quadro della Comunità europea Horizon 2020, che stanzia 200 milioni di euro per
efficienza energetica (98 milioni) e smart city (92 milioni).
Mappa dei finanziamenti europei destinati a energie rinnovabili e efficienza energetica (Fonte dati Mise elaborazione
OV)
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“È chiaro – ha dichiarato Giovanni Tordi, Amministratore Delegato di Officinae Verdi - che per far decollare gli
investimenti greentech occorre rendere sempre più efficace il mix pubblico-privato degli strumenti finanziari già
esistenti, prevedendo però anche interventi a favore di innovazioni di filiera, cosi come per attrarre risorse esterne
sarebbe auspicabile una semplificazione degli iter autorizzativi, fattore questo che limita la capacità di investimento
con finanza privata sul territorio.
Fonte: sito internet casa e clima
Rapporti e studi: Green Business, i profili professionali più ricercati
14/04/2014. Studio Michael Page: in crescita la domanda di personale specializzato nei settori Eolico, Fotovoltaico,
Cogenerazione, Biomasse, Biogas, Idroelettrico e Teleriscaldamento
Direttore Tecnico, Project manager Energie Rinnovabili, Proposal, Responsabile Commerciale Energie Rinnovabili, Sales
Manager, Project Developer, Qhse Manager, Energy Manager, Site Manager.
Sono questi, secondo uno studio della Michael Page - una tra le più importanti società a livello europeo e mondiale
nella ricerca e selezione di personale specializzato – i profili professionali più ricercati dal mercato di profili specializzati
nel settore del green business. Risulta infatti in crescita la domanda di personale specializzato nei settori Eolico,
Fotovoltaico, Cogenerazione, Biomasse, Biogas, Idroelettrico e Teleriscaldamento.
Le società che ricercano professionisti del Green
“In Italia, le società che ricercano professionisti del Green, sono spesso multinazionali in fase di start up e, soprattutto
per quanto riguarda il settore fotovoltaico, si riscontra una forte presenza di realtà francesi, tedesche e spagnole che
puntano a conquistare i migliori talenti al fine di garantirsi un ingresso sicuro sul mercato”, spiega la società Michael
Page. “Altrettanto validi in molti casi sono i progetti promossi da società a capitale completamente italiano che, spinte
dalla possibilità di differenziare il business su un mercato in crescita, entrano nel mercato delle energie rinnovabili per
ri-orientare un business. Queste sono realtà – spiega lo studio - con origini spesso nell’impiantistica elettrica che
sviluppano una divisione fotovoltaica, o realtà provenienti dal trattamento rifiuti che ri-orientano il loro target verso il
settore della cogenerazione o delle biomasse”.
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DIRETTORE TECNICO
PROJECT MANAGER ENERGIE RINNOVABILI
PROPOSAL
RESPONSABILE/DIRETTORE COMMERCIALE
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SALES MANAGER
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PROJECT DEVELOPER
QHSE MANAGER
ENERGY MANAGER
SITE MANAGER
Fonte: sito internet casa e clima
Rapporti e studi: Relazione Unep, l'8,5% dell'energia mondiale da rinnovabili
11/04/2014. L’Unep, l’Agenzia dell’Onu per la protezione dell’Ambiente, nella sua ultima relazione annuale sull'energia
rinnovabile, ''Global Trends in Renewable Energy Investment 2014 evidenzia che, nonostante una diminuzione degli
investimenti, la quota mondiale delle energie rinnovabili nel 2013 è aumentata.
In particolare l’anno scorso gli investimenti in rinnovabili si sono attestati a 214 miliardi di dollari, esclusi gli impianti
idroelettrici sopra i 50 MW (-14% su 2012 e -23% su 2011), ma le fonti pulite hanno fornito il 43,6% della nuova
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capacità installata, l'8,5% dell'energia mondiale, in aumento rispetto al 7,8% del 2012, garantendo un risparmio per
l'ambiente 1,2 miliardi di tonnellate di CO2.
Da sottolineare che nel 2013 per la prima volta la Cina ha investito in energie rinnovabili più dell'intera Europa: 56
miliardi (-6%) contro i 48 miliardi (-44%) investiti in Europa.
Fonte. sito internet infobuild energia
Rapporti e studi: Boom del solare? E' solo questione di tempo
14/04/2014. Gli analisti di Alliance Bernstein non hanno dubbi: il solare dominerà il mercato energetico mondiale
grazie al crollo dei prezzi e ai segnali che arriveranno dagli investitori
Ormai è soltanto questione di come e dove, e non di se. Con questo lapidario incipit inizia una nota pubblicata da
Michael Parker e Flora Chang di AllianceBernstein, in riferimento all''esplosione' del solare, che presto o tardi dominerà
il mercato energetico mondiale.
Il solare ha un costo altamente competitivo
Il costo del solare, sotolineano gli analisti, è ormai altamente competitivo rispetto a quello dei combustibili
convenzionali, perché i prezzi (dell'energia solare) negli ultimi anni sono letteralmente crollati e sono ormai più bassi
sia di quelli del petrolio sia di quelli dell'LNG (liquefied natual gas).
Se poi si considera che i costi legati all'estrazione del petrolio sono destinati ad aumentare e che l'energia solare, a
differenza dei combustibili fossili, è pulita e facilmente accessibile, il futuro è tracciato.
Il ruolo delle utilities e dell'innovazione tecnologica farà la differenza...
E' vero, ammettono Parker e Chang, per il momento l'energia solare rappresenta soltanto lo 0,17% del mercato
energetico, ma secondo i due è solo questione di tempo. Parker spiega che se le utilities risponderanno positivamente
a questo trend, il mercato dell'accumulo crescerà enormemente. E, accompagnato dagli sviluppi tecnologici che
caratterizzano il settore, renderanno il mercato solare sempre più attrattivo.
...ma saranno gli investitori a muovere veramente il mercato
Ed è qui che si apre lo scenario successivo, il più importante, quello degli investimenti. Saranno gli investitori a fare
davvero la differenza- sottolineano gli analisti- quando sceglieranno di puntare su un mercato, quello solare, non
soltanto in forte crescita ma che, a differenza di altri settori, è molto meno rischioso.
Fonte: sito internet casa e clima
Eventi: Construction21 ha premiato le migliori soluzioni adottate in Europa per l'edilizia sostenibile. Fra i segnalati
anche il Complesso Residenziale Solaria di Bari
16/04/2014. Materiali da costruzione sostenibili, sistemi e processi che consentono una corretta gestione dell'energia.
Il settore delle costruzioni in europa si sta sempre più muovendo verso un'ottica di sostenibilità ambientale e di
efficienza a livello di sistema, ma quali sono le soluzioni più innovative che sono state implementate nel 2013 o
nell'inizio dell'anno in corso e i migliori prodotti presenti sul mercato?
Concorso per premiare le innovazioni sostenibili
Per scoprirlo, Construction21- piattaforma europea dedicata al green building- ha lanciato il Green Building Solutions
Awards, in associazione con il Metropolitan Solutions (Fiera di Hannover), un concorso online destinato a imprenditori e
costruttori di edifici sostenibili di tutta Europa, chiamati a condividere il loro know-how, le loro idee, le tecniche
innovative che hanno utilizzato per raggiungere i loro obiettivi.
Quattro categorie
Quattro le categorie contemplate dal Premio: Edifici sostenibili, Gestione dell’efficienza energetica (compresi i
dispositivi di efficienza energetica, la gestione energetica centralizzata, l’illuminazione, i sistemi HVAC, i sistemi di
produzione di energia rinnovabile), Materiali e sistemi di costruzione (struttura dell’involucro edilizio, isolamento,
forniture), Processi innovativi (nella progettazione o direzione lavori, nel coinvolgimento degli utenti, nel pacchetto
finanziario).
Due fasi
Il processo selettivo si è svolto in due fasi. Dal 1 marzo al 17 marzo, gli utenti iscritti a Construction21 sono stati
invitati a votare i loro preferiti tra 67 edifici e 120 soluzioni tecnologiche per determinare i finalisti, che sono stati
annunciati durante la fiera Ecobat di Parigi. Per la seconda fase del concorso, una giuria internazionale di esperti di
edilizia sostenibile ha valutato e selezionato i candidati per scegliere i vincitori. Inoltre, gli utenti Construction21 hanno
espresso il loro voto per un premio speciale online.
Lo scorso 10 aprile Construction21 ha annunciato, durante la Fiera Metropolitan Solution di Hannover, i vincitori del
Green Building Solution Award 2014. Vediamoli
EDIFICI SOSTENIBILI
Vincitore: Ywood - Aix, L'Ensoleillée (Francia)
L'edificio è stato premiato per essere il primo parco terziario (circa 5800 mq complessivi) composto da edifici
interamente realizzati in legno e dalle elevatissime prestazioni energetiche. L'Ensoleillée ha ricevuto l'etichetta BDM
(Mediterranean Sustainable Building).
Menzione Speciale: Lilac (UK)
Il progetto rappresenta un'innovativo esempio di cohousing. Si compone di 20 appartamenti prefabbricati e realizzati
con una particolare attenzione ai sistemi isolanti e a un impiantistica tecnologicamente evoluta.
Menzione Speciale: Complesso Residenziale Solaria (Italia)
Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
Il progetto si ispira a criteri e sistemi costruttivi quali innovazione, materiali sostenibili e certificati, rispetto per la
salute e per l’ambiente. Inoltre saranno applicate le disposizioni della Legge Regionale n. 13 del 2008, che lo hanno
reso idoneo ad essere riconosciuto come “progetto pilota” di un protocollo d’intesa fra la Regione Puglia ed il Comune
di Capurso, ai fini della sperimentazione del Protocollo Itaca 2011 con la realizzazione di appartamenti in classe
energetica A+ e livello di sostenibilità 3.
VOTO ON-LINE
6NERGY+ (Francia)
GESTIONE DELL'EFFICIENZA ENERGETICA
Opal-System (Belgio)
Menzione Speciale: Rotex HPSU (Italia)
MATERIALI E SISTEMI COSTRUTTIVI
ModCell (Francia)
PROCESSI INNOVATIVI
Filtering Gardens
Il processo prevede l'applicazione di 5 principi: trattamento delle acque, rispetto del paesaggio, biodiversità, bassi
costi realizzativi (privilegiando i finanziamenti da parte di piccole imprese locali), mantenimento dell'area.
Fonte: sito internet casa e clima
Eventi: Costruzioni innovative in laterizio, a Vienna la sesta edizione del Wienerberger Brick Award
15/04/2014. L'8 maggio il premio internazionale incentrato sulla valenza sostenibile del laterizio come elemento chiave
dell'architettura contemporanea
L’8 maggio a Vienna Wienerberger assegnerà il premio internazionale di architettura Brick Award 2014.
Il premio internazionale di architettura Wienerberger Brick Award, che viene assegnato ogni due anni, ha l’obiettivo di
individuare tra le più innovative costruzioni in laterizio, quelle che permettono di apprezzare la varietà e l’originalità
dell’utilizzo di questo materiale in espressioni architettoniche, applicazioni funzionali e soluzioni estetiche destinate a
lasciare il segno.
Il prestigioso concorso è giunto alla sesta edizione e festeggia quest’anno il decennale della sua istituzione. Promosso
da Wienerberger, il più grande produttore al mondo di laterizi e leader assoluto in Europa nella produzione di tegole in
cotto, il premio internazionale Brick Award ha riscontrato anche quest’anno un notevole numero di iscrizioni a
testimonianza dell’importanza della manifestazione nel panorama dell’architettura internazionale.
“I progetti pervenuti per il Brick Award di quest’anno, ancora una volta mettono in luce la valenza sostenibile del
laterizio come elemento chiave e performante per un’architettura orientata al futuro, all’efficienza energetica e,
soprattutto, alla modernità” spiega Heimo Scheuch, CEO di Wienerberger AG.
Critici internazionali di architettura e giornalisti hanno proposto più di 300 progetti, di cui 50 sono stati selezionati per
la fase finale. I progetti in concorso provengono da 26 paesi diversi dell’Europa e dell’Asia, dalla Spagna al Bangladesh,
dalla Cina alla Svezia, e rappresentano le più varie tipologie costruttive. I partecipanti concorrono all’interno di 5
categorie, e fra i progetti premiati in ciascuna categoria verrà scelto il vincitore del gran premio:
1. Edifici unifamiliari
2. Ristrutturazioni di edifici pubblici
3. Nuovi edifici pubblici
4. Interventi nel tessuto urbano
5. Soluzioni speciali in laterizio
I vincitori di quest'anno sono stati selezionati da una giuria di rinomati esperti, presieduta dall’Arch. Wang Shu (Cina)
vincitore del Premio Pritzker e composta dagli architetti Vera Yanovshtchinsky (Paesi Bassi), Ewa Kurylowicz (Polonia)
e Pavol Panák (Slovacchia; vincitore del Wienerberger Brick Award 2012 per la categoria delle ristrutturazioni).
I criteri di valutazione dei progetti riguardano principalmente l’aspetto innovativo dell’edificio, la creatività e la
maestria di utilizzo dei laterizi, prendendo in analisi anche i risultati conseguiti dalle singole opere in tema di
sostenibilità, funzionalità ed efficienza energetica, mentre non costituisce affatto un criterio di selezione l’uso di
materiali Wienerberger.
La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà a Vienna il prossimo 8 maggio, nella splendida cornice del
“Architekturzentrum”.
L’evento è accompagnato dalla presentazione del prestigioso volume “BRICK 14”, pubblicato dalla casa editrice
Callwey, in cui sono raccolti e presentati in dettaglio tutti i progetti vincitori e quelli selezionati. Sarà quindi possibile
apprezzare la bellezza degli edifici e l’originalità delle soluzioni attraverso meravigliose fotografie e disegni
particolareggiati.
“Spesso il laterizio – spiega il presidente della Giuria Wang Shu – viene abbinato immediatamente al concetto di
tradizione. Il fascino di questa straordinaria competizione consiste proprio nella valorizzazione di questo materiale in
chiave innovativa, immersi nell’originalità con cui i progettisti lo hanno saputo interpretare, dando vita a soluzioni
ricche di fantasia, efficaci e tecnicamente ineccepibili”.
Fonte: sito internet casa e clima
Eventi: Meeting di primavera 2014, Imprese e lavori per una green economy,Fondazione sviluppo sostenibile
Roma 15 aprile 2014
15.04.2014. Un nuovo progetto di sviluppo sostenibile per l'Europa, un green new deal che sappia interpretare i nuovi
Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
bisogni, cogliere i deboli segnali di ripresa in atto e che si basi su misure incisive e innovative - in primo luogo la
revisione del fiscal compact - su strumenti finanziari idonei e su una fiscalita' ecologica a livello europeo.
Questo il messaggio lanciato nel corso del Meeting di primavera 2014, l'appuntamento annuale della Fondazione per lo
Sviluppo Sostenibile, che quest'anno ha come titolo "Imprese e lavori per una green economy", lo stesso tema che
verra' affrontato, a novembre, nel corso degli Stati generali della green economy.
Secondo uno studio che l'Unep ha realizzato insieme all'Organizzazione internazionale del Lavoro (Ilo) si stima che nei
prossimi venti anni l'economia verde potrebbe generare dai 15 ai 60 milioni di posti di lavoro a livello globale. In Italia,
secondo una stima compiuta dalla Guida ai green jobs, i posti di lavoro verde sarebbero oltre 1.400.000 con picchi
nelle risorse agroforestali (400.000) e nelle energie rinnovabili (150.000).
"Le imprese green e i green job - ha sottolineato il presidente della Fondazione Edo Ronchi - stanno facendo i conti con
la crisi, anche se alcuni indicatori ci dicono che l'economia verde ha resistito meglio dell'economia tradizionale. Ma le
politiche europee durante questa crisi sono state largamente carenti e stanno alimentando sfiducia e euroscetticismo.
Il mondo della green economy dovrebbe chiedere la revisione del fiscal compact, perche' far prevalere tetti e vincoli
provoca riduzione della ricchezza e di conseguenza delle entrate fiscali, aumento della spesa sociale e conseguente
aumento del debito pubblico".
Fonte:http://finanza.tgcom24.mediaset.it/news
Estero: Si punta allo sviluppo di energia da onde e maree.
15/04/2014. E’ stato firmato un nuovo accordo con lo scopo di dare maggiore forza allo sviluppo di progetti per la
generazione di energia da onde e maree. A siglare l’intesa, seguendo l’esempio delle 4 isole del canale di Francia con il
Nord del paese, anche la regione della Bassa Normandia, intenzionata a dare voce alla crescita delle tecnologie
emergenti.
I rappresentanti della Normandia occidentale e dei gruppi energetici rinnovabili delle isole Marine del Canale hanno
quindi deciso di cooperare collaborando per affrontare i problemi comuni che potrebbero incontrare durante i tentativi
di diffusione dei nuovi dispositivi di potenza marini. Con la firma, i gruppi si sono impegnati a condividere i risultati dei
progetti e della ricerca ambientale in modo da ottenere un quadro informativo il più possibile completo e dettagliato
che li porterà a redigere piani e progetti fattibili in siti identificati come idonei affrontando anche iniziative di
miglioramento dei porti e delle infrastrutture di rete che dovranno supportare la distribuzione dell’energia generata.
“Notiamo ancora una volta… quanto lo sviluppo del settore marittimo delle energie rinnovabili si basi sulla nostra
capacità di cooperare a livello internazionale, al fine di capitalizzare le esperienze di ciascuno per accelerare lo sviluppo
di questa nuova industria, e per massimizzare i benefici locali” hanno dichiarato Laurent Beauvais, presidente della
Regione Basse-Normandie, Jean-François Le Grand, presidente del Dipartimento Manica e André Rouxel, presidente
della Communauté Urbaine de Cherbourg, in una dichiarazione congiunta. “Con questo accordo, creiamo le condizioni
favorevoli per una collaborazione concreta ed efficace tra le Isole del Canale e i territori della Bassa-Normandia per gli
anni a venire.”
Fonte: Rinnovabili.it
Estero: Parigi: Legno e privacy per il social housing nel quartiere Latino
14/04/2014. Un complesso realizzato con materiali naturali e sostenibili e che gioca sugli orientamenti. Ideale per chi
ama l'arancione
Siamo nella zona Mouffetard, in pieno quartiere Latino, a Parigi. Un'area ad altissima densità e caratterizzata perlopiù
dalla presenza di edifici piuttosto alti e 'ammassati' gli uni agli altri. Inserito in questo contesto il progetto, sviluppato
dallo studio architettonico Vous Êtes Ici, assume ancor più rilievo, perché nella realizzazione di un complesso
destinato a social housing si è puntato sulla riconoscibilità e sulla vivibilità degli spazi.
Per fare in modo che ciascun abitante potesse godere sia della luce naturale che della vista panoramica sulla città, gli
architetti hanno creato una struttura modulare in cui ciascuna abitazione è diversa dalle altre e nessuna è svantaggiata
da un punto di vista di orientamento.
Sempre nell'ottica di evitare l'”effetto soffocamento”, gli architetti hanno scelto di circondare l'abitazione su tre lati con
un cortile interno.
Per quanto riguarda i materiali usati, grande attenzione è stata riservata alla sostenibilità e all'impatto ambientale. La
struttura cementizia supporta facciate in legno, mentre la copertura è realizzata parte in zinco e parte in legno
listellare. Si aggiungono sistemi isolanti, finestre con doppi vetri e un impianto fotovoltaico. Il resto lo fa la
composizione architettonica della struttura che, giocando su orientamenti e piani inclinati, consente all'immobile di
rispettare appieno gli standard previsti dal Piano Clima di Parigi.
C'è un'ultimo aspetto da considerare in questo social housing “di alto profilo”: è così allegro che fa venir voglia di
viverci. Gli architetti hanno puntato sul colore arancione, che caratterizza gli infissi ma anche alcune aree comuni,
come le scale e l'ingresso. Un pò troppo?
Fonte: sito internet casa e clima
Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
Estero: A Canberra una casa rotante costruita con l'intento di massimizzare l'apporto solare durante tutto l'anno
14/04/2014. Progettata dallo studio di architettura DNA Architects, Girasole è una casa rotante che sfrutta appieno
l'energia solare durante tutto l'anno. Situata a Crace, un quartiere periferico della città di Canberra (Australia) e
ispirata al principio galileiano "Eppur si muove", l'edificio è stato costruito proprio con l'intento di seguire il sole e con
lo scopo di dimostrare che le risorse naturali (acqua e energia solare) possono essere massimizzate.
SISTEMA ROTANTE. Il tetto spiovente, composto da 24 pannelli solari, è stato infatti progettato per consentire la
massima penetrazione solare; per questo motivo i pannelli sono dotati di un sistema di rotazione che può essere
azionato automaticamente o manualmente per rendere l'edificio ancora più flessibile e adattabile ai cambiamenti
climatici. Il sistema di rotazione posizionato sotto la struttura dell'edificio è composto da una struttura circolare in
acciaio, sostenuta da 28 ruote e azionata da due motori a tre velocità.
RACCOLTA DI ACQUA PIOVANA. Oltre a questo sistema, l'edificio è dotato di un sistema di raccolta dell'acqua piovana
che permette di immagazzinare fino a 20.000 litri d'acqua che può essere successivamente impiegata per servire tutta
la casa e il giardino, eliminando così la necessità del collegamento con la rete idrica. L'acqua piovana può anche essere
utilizzata per servire solo alcune aree specifiche come, ad esempio, la toilette, il locale lavanderia o il giardino.
ISOLAMENTO. Mentre i pannelli solari da 10,5 chilowatt posizionati sul tetto generano energia e acqua calda sufficiente
per alimentare la casa tutto l'anno, l'isolamento permette di massimizzare il riscaldamento e il raffreddamento passivi
presenti. Il rivestimento esterno, infatti, è stato realizzato il polistirolo, materiale che raggiunge il rating di isolamento
più alto possibile.
HELIOTROPE. Un prototipo simile è stato ideato qualche anno fa anche dall’architetto tedesco Rolf Disch. Si tratta di
Heliotrope, un’abitazione cilindrica in grado di ruotare seguendo la direzione del sole.
Il meccanismo girevole della casa permette di generare dalle 4 alle 6 volte l’energia che viene utilizzata per farla
funzionare: la rotazione avviene lentamente e intorno ad un asse centrale. Tale movimento è guidato dalle variazioni
di luce esterna riscontrabili da speciali sensori installati su particolari moduli fotovoltaici, in grado di percepire effettive
riduzioni della luce solare ed andare alla ricerca di angolazioni in cui sia possibile ottenerla in misura maggiore.
ESEMPIO ITALIANO. A vantare però il primo titolo di casa girevole è l'italianissima Villa Girasole situata a Mezzavilla di
Marcellise (VR) e costruita dall'ingegnere Angelo Invernizzi in collaborazione con l’architetto Fagiuoli e l’ing. Caracciolo
tra il 1929 e il 1935.
Divenuta oggi centro di ricerca sulle energie rinnovabili, la villa un tempo era in grado di ruotare su se stessa
compiendo un rotazione di 360° seguendo il movimento del sole: il meccanismo faceva si che la casa ruotasse di 4
millimetri al secondo compiendo un giro completo su stessa in 9 ore e 20 minuti.
Il meccanismo che permetteva alla villa di ruotare era mosso da un motore a nafta posto nella parte bassa della
struttura; la lenta rotazione era mossa e permessa da un perno centrale che muoveva l’edificio su binari e permetteva
il movimento in funzione del ciclo solare.
Fonte: sito internet casa e clima
Estero: Il Regno Unito lancia il Conto energia termico residenziale
10/04/2014. Dopo diversi anni di attesa, il Governo inglese ha finalmente lanciato ieri, mercoledì 9 aprile 2014, il
Renewable Heat Incentive (RHI), meccanismo di incentivi che permetterà a tutti cittadini britannici che possiedono
sistemi a basse emissioni di carbonio di ricevere dallo Stato un incentivo per l'energia proprio da questi sistemi,
compensando così il costo dell'installazione.
Questo programma - commenta Greg Barker, ministro per l'Energia - mostrare ancora una volta che il Regno Unito è
all'avanguardia nel settore dell'energia pulita. I cittadini britannici infatti tramite questo meccanismo non solo
pagheranno bollette meno salate, ma ridurranno anche le emissioni di anidride carbonica. L'RHI domestico, inoltre,
dovrebbe generare crescita occupazionale, così come previsto dal nostro piano economico a lungo termine.
TARIFFE. Per quanto riguarda i livelli tariffari per il residenziale, il DECC (Dipartimento di Energia e cambiamenti
climatici) ha fissato a 7.3 pence (0,08 €)/kWh quello delle pompe di calore ad aria, mentre le caldaie a biomassa
guadagneranno 12.2 pence (0,14 €)/kWh. 18.8 pence (0,22 €)/kWh è invece la cifra stabilita per le pompe di calore
geotermiche e 19.2 pence (€ 0,22)/kWh la tariffa dei sistemi solari termici.
I pagamenti saranno effettuati su base trimestrale e per 7 anni per le famiglie di Inghilterra, Galles e Scozia; l'Irlanda
del Nord ha già un proprio schema RHI.
Il regime, almeno è quanto spera il Governo inglese, colmerà il divario tra il costo delle fonti di calore proveniente da
combustibili fossili e le alternative rinnovabili.
Fonte:sito internet casa e clima