forum internazionale dell`agricoltura e dell

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forum internazionale dell`agricoltura e dell
n.10 ottobre 2014
IL COLTIVATORE
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POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE . D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004 N° 46) ART. 1. COMMA 1, CNS UD
M e n s i l e d e l l a Fe d e r a z i o n e R e g i o n a l e C o l d i re t t i d e l F r i u l i Ve n e z i a G i u l i a
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ERMACORA:
“Imprese cooperative
e aziende agricole sono
attività come le altre”
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Sommario
REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE DI UDINE N. 55 DEL 10.04.1951
ISCRITTO AL ROC (Registro degli operatori di comunicazione)
AL NUMERO 16747
COLTIVATORE FRIULANO N. 10
21 Ottobre 2014
EDITORE
Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia
Via Morpurgo, 34 . 33100 Udine
T. 0432.595811 . F. 0432.595807
[email protected]
DIRETTORE RESPONSABILE
Danilo Merz
COMITATO DI REDAZIONE
Danilo Merz, Ivo Bozzatto, Claudio Bressanutti,
Marco Malison, Fabrizio Pressacco
COORDINATORE DI REDAZIONE
Mauro Nalato
IMPAGINAZIONE e GRAFICA
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STAMPA
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Viale Palmanova, 464/28 . 33100 Udine
www.grafichefilacorda.it
INSERZIONI
Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia
ABBONAMENTO
Costo abbonamento annuo 2,00 euro
Il Coltivatore Friulano viene inviato in abbonamento
ai soci delle Federazioni provinciali Coldiretti
di Udine, Pordenone, Gorizia e Trieste
Questo periodico è associato
all’Unione Stampa Periodica Italiana
EDITORIALE 04 NAZIONALE 05 06 07 REGIONALE 08 19 11 12 13 14 15 16 17 18 19 UDINE 20 21 22 23 PORDENONE 24 25 26 27 GORIZIA 28 29 TRIESTE 30 BACHECA 31 imprese cooperative e aziende agricole sono attività come le altre
SPECIALE CERNOBBIO
SPECIALE CERNOBBIO
CRISI: solo l’agricoltura da segnali di crescita
il crollo del prezzo del mais fa chiudere le imprese agricole
IMPRESA PESCA: conclusi i progetti “acquacultura” e “pesce+”
delegazione FVG per l’anniversario di Donne Impresa
REDAZIONALE: Consorzio di Bonifica Pianura Isontina
VITIVINICOLO: registri di cantina semplificati
REDAZIONALE: Friuladria
SPECIALE PAN
SPECIALE PAN
SPECIALE PAN
apicoltura: un patrimonio che tutti devono tutelare
DON BONETTI: una festa del cuore, 60^ donne impresa
festa dei pensionati e della famiglia
rinnovo patentini fitosanitari
CAMPAGNA AMICA: eventi d’autunno
XVI mostra del concorso del mais
Bertoia: “PAC e PSR le strategie per le imprese”
PAC e PSR, le due opportunità per la nostra provincia
Pordenonelegge e Coldiretti, oltre mille le presenze
gli incontri territoriali sulla nuova PAC
“l’Intervento” di Antonio Bressan
vertice Coldiretti Gorizia - Panontin
“l’Intervento” di Alessandro Muzina
compro vendo
IL PUNTO COLDIRETTI
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PER LE IMPRESE AGRICOLE
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editoriale 4
Editoriale
Imprese cooperative e aziende agricole sono attività come le altre
DOPO MEDIOCREDITO LA REGIONE
APRA FRIULIA E FRIE ALLE IMPRESE AGRICOLE
L’apertura di Mediocredito alle imprese agricole è
una buona notizia. Lo abbiamo evidenziato lo scorso
mese in un articolo del Coltivatore friulano, ringraziando la Giunta Serracchiani e l’assessore regionale Sergio Bolzonello. È stato un passo importante,
soprattutto dal punto di vista politico-sindacale e
culturale perché con esso si riconosce, per la prima
volta, che le imprese agricole, siano esse cooperative, aziende individuali, società di fatto o di capitale, sono imprese a tutto tondo, come le altre. E che,
come tutte le altre, hanno bisogno di poter accedere a tutti i canali di finanziamento. In passato,
infatti, si poteva accedere solo a strumenti finanziari previsti per le sole attività agricole e ci erano
vietate altre forme di finanziamenti alle quali potevano accedere tutte le altre attività imprenditoriali. Insomma, il fatto che Mediocredito d’ora in
poi consentirà operazioni di investimento e consolido debiti a un migliaio di imprese agricole della regione grazie a un fondo che “gira” 160 milioni
di euro all’anno, è un elemento importante. Ma
fatto questo primo passo, occorre farne ora altri.
Mediocredito Fvg, banca di secondo livello, è infatti un istituto che ha una operatività del tutto
simile a quella degli altri e non interviene a sostegno della crescita e dello sviluppo delle imprese come fanno, per esempio, Friulia e il Frie.
Ecco perché lanciamo una nuova sfida alla Regione e all’assessore Sergio Bolzonello in particolare: Friulia e Frie si aprano alle imprese agricole.
Anche il mondo agricolo, infatti, sta cambiando
rapidamente ed ha bisogno di un adeguato sostegno finanziario. Pensiamo per esempio alle
filiera del mais ed al crollo del suo prezzo. Occorre intervenire attraverso lo sviluppo e il potenziamento delle filiere, occorre investire in linee di prodotti nuovi e in marketing, occorre
associare produttori, essiccatoi e cooperative
che manipolano e commercializzano i seminativi.
Occorre dare loro maggior valore aggiunto trasformandoli in mangimi o in altri prodotti agroalimentari. Per raggiungere questi obiettivi
occorrono ovviamente risorse adeguate che potrebbero derivare anche da una partecipazione
di Friulia a progetti di sviluppo di imprese cooperative del settore agroalimentare, anche nei
settori del biologico, dell’ortofrutta, del vino,
latte, carne, dell’agroambiente, della forestazione e della gestione del territorio. Attenzione, parliamo del potenziamento di un sistema d’imprese che non potrà mai delocalizzare.
Si potrebbe così sostenere con forza un nuovo new
deal del settore agricolo del Fvg che già ora, nonostante la grave crisi, sta tornando ad essere attrattivo per i giovani con idee nuove e progetti innovativi.
L’agricoltura, è bene ricordalo, nonostante le mille difficoltà che abbiamo ed anche se quest’anno
la situazione dei prezzi di seminativi, latte, carne, ortofrutta è davvero disastrosa, è comunque
il solo settore che fa segnare una crescita del Pil
ad un tasso del 0,6%. Il dato emerge dal nuovo metodo di calcolo in forza del quale nel ridefinire il prodotto interno lordo in Italia entra
finalmente anche il valore aggiunto prodotto dalle
nuove attività emergenti nelle aziende agricole.
Un risultato reso possibile grazie alla legge di
orientamento (la 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta da Coldiretti, che ha di fatto
rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne
italiane aprendo nuove opportunità occupazionali. Con l’ingresso di Friulia, di Frie e di altri
strumenti in agricoltura si potrebbe accelerare in
Fvg ulteriormente questo processo virtuoso, dando più opportunità di occupazione e di reddito.
Dario Ermacora
presidente Coldiretti Friuli Venezia Giulia
5 SPECIALE CERNOBBIO
CERNOBBIO
AMBIENTE E PRODUTTIVITÀ
LE SFIDE DELL’AGRICOLTURA
tegie adottate nel fare la spesa, in cucina o a tavola, la rivoluzione in atto per i pasti consumati nei luoghi di lavoro,
nei momenti di svago o in famiglia e il valore sociale conquistato dal cibo nell’attuale fase di recessione economica.
Nel pomeriggio di venerdì è stata presentata l’indagine
Coldiretti/Ixe’ su “Riforme le priorità degli italiani”, che rivela per la prima volta il “programma di governo” delle
famiglie, dalla sanità al fisco fino al lavoro, sul quale si
confronteranno esponenti del mondo economico ed istituzionale, ma anche approfondimenti su argomenti di grande attualità mente sabato è stata presentata l’indagine su
come è cambiato l’atteggiamento degli italiani nei confronti della malavita a seguito delle difficoltà economiche,
dalla ricerca del lavoro al momento di fare la spesa. La crisi ha anche moltiplicato le frodi a tavola come dimostrano i
risultati dell’attività di contrasto delle forze dell’ordine che
saranno presentati nell’occasione con la prima esposizione
degli strumenti di contraffazione e dei prodotti alimentari
sequestrati in Italia.
L’INDAGINE SUL PREZZO DELL’ILLEGALITÀ
Foto: il presidente Roberto Moncalvo
Ambiente, sostenibilità e produttività, oltre al dramma
delle imitazioni del made in Italiy agroalimentare nel mondo sono stati i temi centrali di questa quattordicesima
edizione del Forum internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizzato da Coldiretti in collaborazione
con Studio Ambrosetti e che si è svolto a Cernobbio il 17 e
il 18 ottobre alla presenza anche del presidente regionale
di Coldiretti Dario Ermacora e del direttore Danilo Merz. “Il
ruolo dell’agricoltura sarà sempre più centrale – spiega Ermacora – anche perché si dovrà far fronte, entro il 2050,
ad un aumento della domanda di cibo del 60%. Oggi questa previsione – prosegue – può apparire paradossale, visto che ci troviamo a combattere con eccedenze alimentari
che stanno deprimendo tutti i prezzi dei prodotti agricoli,
a cominciare da quelli dei seminativi. Ma questo ci dicono gli esperti internazionali e, visto l’enorme incremento
demografico nel mondo, penso che abbiano ragione. Nei
prossimi anni ci dovremo quindi organizzare e attrezzare
mantenendo sempre alta l’attenzione sull’ambiente e sulle
produzioni di qualità, le uniche che possono assicurare a
una regione piccola come la nostra adeguate marginalità”.
Il Forum, come ogni anno, ha riunito i maggiori esperti,
opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché
rappresentanti di governo e delle istituzioni, responsabili
delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere.
L’edizione di quest’anno inizia con la presentazione alla
stampa dell’anteprima del rapporto Coldiretti/Censis sul
tema “gli effetti della crisi: spendo meno, mangio meglio”
illustrata dal presidente del Censis Giuseppe De Rita e dal
presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, con le stra-
Il 61% dei disoccupati è disposto ad accettare un posto
di lavoro in un’attività dove la criminalità organizzata ha
investito per riciclare il denaro e quasi uno su dieci (l’8%)
è pronto anche a commettere reati. La criminalità organizzata trova, infatti, terreno fertile nel tessuto sociale ed
economico indebolito dalla crisi come dimostra il fatto che
mafia, camorra, ‘ndrangheta e company possono contare su un esercito potenziale di ben 230mila persone che
non avrebbero problemi a commettere consapevolmente
azioni illegali pur di avere un lavoro. L’allentamento della tensione morale nei confronti della malavita provocato
dalla crisi tocca la vita di tutti i giorni come conferma il
fatto che – continua la Coldiretti - quasi un italiano su
cinque (18%) non avrebbe problemi a recarsi in un pizzeria, ristorante, bar o supermercato gestito o legato alla
criminalità organizzata purché i prezzi siano convenienti
(9 per cento), i prodotti siano buoni di ottima qualità (5%)
o addirittura se il posto sia comodo e vicino a casa (4%).
Aumento record frodi a tavola (+ 277% i sequestri): con la crisi praticamente quadruplicano le frodi a
tavola con un incremento record del 277% del valore di
cibi e bevande sequestrate perché adulterate, contraffate o falsificate, per garantire la sicurezza alimentare. Nei
primi nove mesi del 2014 sono stati sequestrati beni e
prodotti per un valore di 318,7 milioni di euro soprattutto
con riferimento a prodotti base dell’alimentazione come la
carne (29%), farine pane e pasta (16%), latte e derivati
(12%), prodotti ittici (9%), ma anche in misura rilevante
alla ristorazione (15%) dove per risparmiare si diffonde
purtroppo l’utilizzo di ingredienti low cost che spesso nascondono frodi e adulterazioni. L’attività dei carabinieri dei
Nas nei primi nove mesi del 2014 ha portato all’arresto di
ben 10 persone mentre 1310 sono state segnalate all’autorità giudiziaria e 7672 a quella amministrativa. “Le frodi
a tavola si moltiplicano nel tempo della crisi soprattutto
con la diffusione dei cibi low cost e sono crimini particolarmente odiosi perché si fondano sull’inganno nei confronti
di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti
a risparmiare sugli acquisti di alimenti”, ha affermato il
SPECIALE CERNOBBIO 6
presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “oltre un certo limite non è possibile farlo se
non si vuole mettere a rischio la salute”. Gli ottimi risultati
dell’attività di contrasto messa in atto dalla Magistratura
e da tutte le forze dell’ordine impegnate confermano la
necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie
troppo larghe della legislazione a partire – conclude Moncalvo - dall’obbligo di indicare in etichetta la provenienza
della materia prima impiegata.
Salute a tavola, rischi in aumento: il 65% degli italiani
ritiene che la crisi abbia fatto aumentare i rischi alimentari. Sotto accusa per 1 italiano su cinque sono i cibi low cost
dietro i quali spesso si nascondono, infatti, ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi ma - denuncia la Coldiretti - possono a
volte mascherare anche vere e proprie illegalità, come è
confermato dall’escalation dei sequestri. A preoccupare il
21 per% è invece l’apertura delle frontiere con l’arrivo di
alimenti che vengono da Paesi lontani con diverse condizioni sanitarie e produttive, ma che - sostiene la Coldiretti
- non possono essere ben identificati sugli scaffali per la
mancanza di un sistema trasparente di etichettatura di
origine.
Alimentare, sale a 14 miliardi il business dell’illegalità: dalle mozzarelle ai terreni agricoli, dai ristoranti
all’autotrasporto, il business dell’agromafia fattura in Italia circa 14 miliardi di euro in netta controtendenza rispetto alla fase recessiva del Paese, perché la criminalità organizzata trova terreno fertile proprio nel tessuto economico
indebolito dalla crisi. Proprio per contrastare questi fenomeni la Coldiretti insieme all’Eurispes ha promosso la Fondazione “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e
sul sistema agroalimentare” con il procuratore Giancarlo
Caselli alla guida il Comitato Scientifico della Fondazione,
mentre il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ne
è il presidente.
La sua prima uscita in Italia al forum di Coldiretti a Cernobbio
IL COMMISSARIO HOGAN A CERNOBBIO:
“SU TTIP NON SACRIFICHEREMO LA QUALITÀ DELLE PRODUZIONI”
“Non sacrificheremo la qualità degli alimenti dell’Ue soltanto per amore di trading, di scambi commerciali maggiori”. Lo ha affermato, in riferimento al Ttip, il trattato
commerciale tra Ue ed Usa, Phil Hogan, neo Commissario
designato agricoltura Ue che al Forum internazionale della Coldiretti ha fatto la sua prima uscita ufficiale in Italia.
Riprendendo le preoccupazioni espresse dal presidente
della Coldiretti, Roberto Moncalvo, sui rischi connessi al
trattato commerciale con gli Usa, Hogan ha affermato
di “condividere l’impegno del presidente designato della Commissione, Juncker, per un accordo ragionevole e
bilanciato che tuteli gli standard produttivi europei. Non
vogliamo sacrificare – ha detto Hogan – la qualità per
ragioni commerciali”. “La nuova Pac – ha detto il commissario designato – entrerà in vigore tra due mesi e dobbiamo dare ai nostri agricoltori le soluzioni pratiche che si
attendono ed io sono pronto a sostenere gli Stati membri
per implementare la riforma”. Hogan ha individuato nelle
semplificazione uno degli impegni principali: “La semplificazione non è semplice perché si tratta di armonizzare
le tante diversità agricole nell’Ue e in questa direzione intendo intraprendere uno screening di tutta la legislazione
europea, convinto che bisogna tagliare le complicazioni.
Per questo sono pronto ad ascoltare i suggerimenti di organizzazioni come la vostra”. Ricordando che la domanda
alimentare crescerà del 60% entro il 2050, il Commissario designato ha affermato che l’Europa “deve essere in
grado di cogliere le opportunità della domanda crescente
anche in termini di garanzie di sicurezza”. “Il mio impegno – ha concluso – sarà di sostenere lo sforzo agricolo
nei prossimi cinque anni. Fondamentale sarà lo spirito di
collaborazione tra tutte le istituzioni affinché l’agricoltura
sviluppi un ruolo centrale anche a sostegno dei giovani
che vogliono impegnarsi nel settore”.
7 nazionale
CRISI, SOLO L’AGRICOLTURA
DÀ SEGNALI DI CRESCITA
Il Pil del primario è aumentato dello 0,6%
L’agricoltura è il solo settore che fa segnare una crescita
del Pil ad un tasso del 0,6% che è il doppio da quello
registrato con il vecchio sistema di calcolo. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’adeguamento dell’Istat alle nuove normative europee per la definizione del
Pil in Italia nel 2013. Con il ricalcolo del prodotto interno lordo – sottolinea la Coldiretti - entra finalmente
anche il valore aggiunto prodotto dalle nuove attività
emergenti nelle aziende agricole come la produzione di
energie rinnovabili (fotovoltaico e biomasse), le fattorie didattiche, gli agriasili, le attività ricreative come la
cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e
tossicodipendenti, le vendite dirette anche nei mercati
degli agricoltori cosiddetti farmers market, la sistemazione di parchi, giardini, strade e la cura del paesaggio.
Le nuove stime relative al settore agricolo - continua la
Coldiretti - hanno quindi contribuito a contenere l’attuale fase di recessione grazie alla determinazione con
maggiore precisione del valore delle differenti attività
connesse alla multifunzionalità agricola. Un risultato
reso possibile grazie alla legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta
dalla Coldiretti, che ha di fatto rivoluzionato l’attività
d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali. Gli imprenditori agricoli oggi conclude la Coldiretti - si possono occupare di attività
che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti
alla loro vendita in azienda o nei mercati degli agricoltori, ma anche della fornitura di servizi alla pubblica amministrazione come i contratti realizzati da molti comuni
per la cura del verde pubblico che spesso viene affidata
agli agricoltori.
INDUSTRIA:
CALA ANCHE L’ALIMENTARE
(-1,7 %) CON FLOP ESTIVO
In calo invece dell’1,7% il fatturato nell’industria alimentare, delle bevande e del tabacco per effetto della diminuzione dei consumi interni che non sono compensati adeguatamente dall’andamento positivo delle
esportazioni, anche a causa di una estate flop con vacanze low cost e con i consumi condizionati dal maltempo. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti
sulla base dei dati Istat sulla produzione industriale a
luglio che non sono incoraggianti per l’andamento della spesa a tavola degli italiani. A pesare sull’industria
alimentare e delle bevande è stato anche l’andamento
negativo delle vacanze degli italiani che hanno taglia-
to il budget di spesa anche per gli alimentari mentre
alcuni prodotti tipicamente stagionali hanno fatto registrare - sottolinea la Coldiretti - un calo dei consumi a
causa del maltempo, dal gelato alla birra, dalle bibite
alla frutta. A cambiare - continua la Coldiretti - è in
realtà anche il livello qualitativo degli alimenti acquistati con una tendenza a preferire i cibi a basso prezzo che non sempre offrono le stesse garanzie di qualità alimentare. Una conferma - conclude la Coldiretti
- viene dal fatto che le vendite dei cibi low cost nei
discount alimentari sono le uniche a far segnare un aumento consistente nel commercio al dettaglio in Italia.
regionale 8
Il grido di allarme di Coldiretti alla Regione
IL CROLLO DEL PREZZO DEL MAIS
FA CHIUDERE LE IMPRESE AGRICOLE
Ermacora: “Occorre un piano di rilancio” Sono oltre 13 mila le imprese cerealicole
Foto: da sinistra, il presidente Dario Ermacora e il direttore Danilo Merz
“Con una miglior organizzazione della filiera del mais
(acquisti collettivi delle materie prime e razionalizzazione dell’essiccazione e commercializzazione del prodotto) è possibile recuperare alle imprese agricole almeno 1 euro al quintale che significa almeno 150 euro
a ettaro, se consideriamo le rese di quest’anno”. Lo ha
detto, nel corso di una conferenza stampa, il presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora, affiancato dal direttore Danilo Merz. “Con la remunerazione di quest’anno
(10,40 euro al quintale) le aziende chiudono e quindi
– ha detto ancora Ermacora - non c’è altra strada che
quella dell’aggregazione delle strutture che essiccano e
commercializzano il mais per assicurare una maggiore
marginalità alle imprese”. Lo stesso vale per la soia che
quest’anno viene pagata solo 30 euro al quintale. Da
qui l’appello alla Regione e alla cooperazione per fare
uno sforzo, ognuno per la sua parte, di razionalizzazione della filiera in modo di ridurre i costi. Sono oltre 13
mila le imprese agricole che coltivano cereali in Fvg.
“In Francia – ha detto ancora Ermacora – ci sono solo
due grandi gruppi per la gestione del mais e dei seminativi, mentre in Fvg sono decine gli essiccatoi privati
e cooperativi (per l’esattezza sono 42 i centri di stoccaggio di cui 12 sono cooperative delle quali 9 sono essiccatoi con 13 centri stoccaggio + 21 centri raccolta,
3 cooperative senza essiccazione e con 6 centri raccolta). Anche i Comuni hanno avviato processi di fusione
e di associazionismo, dobbiamo farlo anche noi”, conclude Ermacora che invita la Regione a svolgere la regia di un processo aggregativo che andrebbe premiato (così come per i Comuni) anche finanziariamente.
Il direttore Merz ha illustrato i dati del settore dei seminativi. La superficie coltivate a mais nel 2014 è
stata di 65.000 ettari con un calo di circa 12.000 ettari (pari al 18-20%) rispetto il 2013. La soia è stata coltivata su 50.000 ettari con un aumento di circa 10.000 ettari rispetto il 2013 (pari a circa il 20%
in più) considerando primo e secondo raccolto.
Al 4 ottobre sono stati trebbiati il 25% del mais e il 15%
di soia. Rispetto al 2013 la produzione di mais è cresciuta del 15% mentre quella della soia del 5 - 8%.
CROLLANO DEL 5% I PREZZI
DEI PRODOTTI AGRICOLI
La deflazione nelle campagne che ha fatto crollare in
media i prezzi pagati alle imprese agricole del 5% con
punte del 17% per la frutta è responsabile del clima di
sfiducia dopo una estate funestata dal maltempo che
ha provocato danni diretti ed indiretti superiori al miliardo. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare
i dati dell’Istat sulla fiducia delle imprese a settembre.
La crisi sta alimentando una spirale negativa tra consumi e deflazione che - rileva la Coldiretti - sta mettendo a rischio le imprese e la spesa dei consumatori.
I prezzi pagati alla produzione agricola calano del
7% per le coltivazioni con riduzioni più sensibili delle quotazioni per vini (-18%), frutta (-17%) e semi
oleosi (-22,5%) mentre per l’allevamento le quotazioni del bestiame vivo si riducono del 6,8% secondo
le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea ad agosto.
L’”umore nero” degli agricoltori - conclude la Coldiretti - è anche legato al maltempo dei mesi estivi che
ha colpito con temporali, bombe d’acqua e grandine
le coltivazioni agricole spesso prossime alla raccolta
rovinando il lavoro di un intero anno di molte aziende
agricole con effetti anche sull’occupazione stagionale.
NELLE CAMPAGNE ITALIANE
800MILA PENSIONATI A 480 EURO
Non solo differenze tra nord e sud ma anche tra città e
campagne dove in Italia ci sono più di 800 mila pensionati
coltivatori diretti con pensioni non superiori a 480 euro al
mese che stanno vivendo un periodo estremamente difficile ma che, nonostante questo sono anche impegnati nel
presidio territoriale nelle aree rurali dove sono spesso il
motore di iniziative ed esperienze culturali e di solidarietà. È quanto emerge in occasione dell’analisi territoriale
dell’Istat sui trattamenti pensionistici dalla quale si evidenzia che alla disparità di trattamenti nelle aree rurali
si aggiunge anche la carenza di servizi sociali che rende
più difficile la vita degli anziani, dagli ospedali alle poste.
La maggioranza dei coltivatori diretti pensiona-
ti riceve meno della metà di mille euro - afferma
il presidente di Federpensionati Coldiretti, Antonio
Mansueto – nel sottolineare che “i nostri associati comprendono la difficile situazione del Paese, ma
non possono tacere sull’insostenibilità sociale della situazione dei coltivatori pensionati e delle loro famiglie, sulle quali si vanno sempre più scaricando i
disservizi e le insufficienze dell’intervento pubblico.
Da qui la necessità di intervenire per recuperare il potere di acquisto delle pensioni più basse ma va anche riconosciuto - conclude Mansueto - un sostegno
per le famiglie che si fanno carico di accudire in casa
gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza.”
9 regionale
IMPRESAPESCA
di Nicola Moretto
CONCLUSI I PROGETTI
“ACQUACULTURA” E “PESCE +”
Lo scorso 29 settembre a Roma si è tenuta
la riunione conclusiva
dei progetti promossi da
Coldiretti ImpresaPesca
denominati “Acquacultura” e “Pesce +” in collaborazione con il ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Alla presenza del segretario generale
di Coldiretti dott. Vincenzo Gesmundo e del coordinatore e referente nazionale di ImpresaPesca dott.
Tonino Giardini, sono stati illustrati i risultati ottenuti dagli incontri avvenuti nei mesi scorsi, frutto del
lavoro di sintesi da quanto emerso nei focus group
e videoconferenze organizzate insieme con le aziende operanti nel settore della pesca e dell’allevamento
in acque dolci e salmastre. In particolare si è evidenziata la necessità di recuperare valore aggiunto a
favore delle imprese attraverso l’accorciamento della
filiera produttore-consumatore favorendo la maggior
diffusione dei prodotti locali; la grande distribuzio-
ne offre prodotti importati per oltre il 70%, di scarsa
qualità ma facili da preparare, le nostre aziende hanno invece un prodotto di qualità, certificato e tracciato, ma faticano a trovare spazio anche per i costi
eccessivi di una burocrazia sempre più complessa.
È necessario ritornare ad una cultura alimentare nella
quale i prodotti del mare fanno la parte dei protagonisti, a costi accessibili al consumatore ma riconoscendo
il giusto prezzo al produttore. I mercati con le nostre
aziende protagoniste stanno crescendo con successo (in
Friuli abbiamo l’esempio di Marano Lagunare), è importante mantenere questo filo diretto con il consumatore.
Anche il progetto “Pesce +” si inserisce in questo
ambito; il risultato è la presentazione di macchinari da installare sui pescherecci o da ospitare in locali adiacenti le banchine dei porti che favoriscano
operazioni quali calibrature, sfilettatura, spolpature e confezionamento dei prodotti pescati e pronti
alla spedizione per la vendita. Al termine è stato offerto un buffet preparato con prodotti “a miglio 0”.
RIFINAZIATO IL FONDO DI SOLIDARIETÀ
NAZIONALE PER 100 MILIONI DI EURO
Il Condifesa FVG, è l’associazione regionale di riferimento che si
occupa dei rischi climatici e della gestione amministrativa affinché le aziende agricole possano
disporre di polizze collettive assicurative agevolate da
contributi comunitari, nazionali e regionali ove previsti.
Raccogliamo alcuni importanti commenti del Presidente del Condifesa FVG Fabio Benedetti sull’attività svolta.
L’annata agraria del 2014 che volge alla conclusione, ci ha
riservato parecchie difficoltà. In ambito climatico abbiamo
subito un’estate (se così si può chiamare) tra le più piovose e fredde che a memoria d’uomo si ricordi. La mancanza
di sole ha fatto soffrire un po’ tutte le coltivazioni. In modo
particolare è stata la qualità a subire le conseguenze maggiori anche se marciumi, mancate allegazioni hanno inciso
negativamente sulle produzioni. Comunque da una prima
analisi sulle perizie pervenute, nel 2014 rimane la grandine causa principale di perdita di prodotto. Ricordo che
i contratti assicurativi da noi sottoscritti, oltre al danno
quantitativo, in diversi casi, prevedono l’indennizzo anche
del danno qualitativo, in qualche bollettino di campagna di
quest’anno, abbiamo notato che nella quantificazione del
danno, l’incidenza della perdita qualitativa è superiore alla
perdita di peso di prodotto, questo a dimostrazione che
quando meno te l’aspetti, certe garanzie che apparentemente possono sembrare inutili, salvano qualche bilancio.
Non solo il clima crea grattacapi sul reddito degli agricoltori, ad esempio anche gli animali selvatici fanno la loro parte, non so se tutti sanno, ma il nostro Condifesa, in esclusiva, ha attivato un fondo mutualistico a tutela dei soci.
Vorrei però soffermarmi in odo particolare su due aspetti che
ci hanno visto protagonisti nel 2014: la gestione ammini-
strativa ed il reperimento delle risorse per garantire il massimo del
contributo sul costo assicurativo
Dal punto di vista amministrativo, siamo dovuti intervenire con
determinazione ed insistenza contro la mala burocrazia,
contestando pezzo per pezzo l’erronea liquidazione del
contributo fatta da Agea ai sensi dell’art. 68 del Reg CE
73/2009. Ben 747 aziende socie che avevano subito un
taglio illegittimo di contributi per oltre € 1.800.000 causa di una scelta sbagliata da parte di Agea sui criteri nei
controlli di ammissibilità. Grazie anche al nostro lavoro
siamo riusciti a far ritornare sui propri passi alcuni Dirigenti di Agea, ora stanno rielaborando i dati e siamo
fiduciosi che a breve le aziende ingiustamente decurtate
dai contributi spettanti saranno liquidate regolarmente.
L’altro e forse più importate argomento riguarda la carenza di dotazione finanziaria per far fronte alle richieste
di agevolazione. Tutti siamo consapevoli in quali difficoltà
versa il bilancio dello Stato, ma attraverso il tenace lavoro
del Presidente di Asnacodi, Albano Agabiti ed il supporto delle professionali agricole, si è riusciti a far stanziare
dal Governo, la somma di 100 milioni di euro che integrano quelli comunitari indispensabili per completare i
pagamenti dell’articolo 68 e dell’uva da vino che diversamente si sarebbero fermati rispettivamente al 86% e
40% del necessario, quindi una volta approvata la legge
di stabilità verranno effettuali i pagamenti alle imprese .
Sono risultati che si ottengono attraverso un lavoro qualificato ed attento proprio di un sistema organizzato ed autorevole del quale ci onoriamo di sostenere, a trarre beneficio, però sono anche coloro
che stanno a guardare e mi pare giusto sottolinearlo.
regionale 10
PIÙ VALORE ALLA TUA IMPRESA
Una struttura moderna e dinamica, specializzata nel credito
e nella finanza di impresa in agricoltura.
Un vero punto di riferimento su tutto il territorio nazionale per favorire
l’accesso al credito, sostendendo ed incentivando la pianificazione
di investimenti nel settore agricolo e delle cooperative
appartenenti ad ogni settore agroalimentare.
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ALCUNI DEI NOSTRI PRODOTTI
Conti correnti dedicati
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Consolidamento passività pregresse
Acquisto di capi di allevamento
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Prestiti per eventi straordinari legati a calamità
Mutui agrari
Mutui legati ai Piani di Sviluppo Rurale (PSR)
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Vi invitiamo pertando a prendere subito contatto con i referenti di CreditAgri presso:
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LA FORMAZIONE
È UN TRAMPOLINO PER IL LAVORO
Sempre più attiva la sinergia tra il
CEFAP ed il CONSORZIO AGRARIO
FVG per la formazione di risorse
umane in stato di disoccupazione.
Archiviate le ultime 7 work experience che hanno portato all’inserimento lavorativo di 5 persone, si
rinnova la proposta di un corso professionalizzante per la
“Gestione commerciale di un punto vendita”.
“Dalle esperienze precedenti – osserva il Direttore del
Consorzio Oliviero Della Picca - abbiamo avuto riscontri
assolutamente positivi, inserendo in organico oltre il 50%
dei frequentanti i corsi. La formazione specifica in ambito agronomico, capace di colmare le eventuali lacune di
partecipanti senza una formazione pregressa in materia,
unita a quella inerente le tecniche di vendita e commercializzazione del prodotto ed allo stage presso le nostre
filiali, consente infatti all’azienda di poter contare su un
bacino di potenziali risorse umane da inserire in organico
adeguatamente preparate rispetto al settore in cui devono
operare. Negli ultimi anni il Consorzio Agrario ha sviluppato nuovi ed ambiziosi progetti, che prevedono l’inserimento di nuove figure sempre più specializzate, in ambito
agroalimentare (per quanto riguarda la filiera del latte,
quella dei prodotti orticoli di IV gamma e non solo) e nel-
la distribuzione di prodotti e servizi legati al giardinaggio
tramite i punti vendita Market Verde – realtà già presente
nel territorio e in continuo sviluppo”.
Il corso è gratuito, in quanto si inserisce all’interno delle
attività previste dal programma PIPOL supportato dalla
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Ministero del Lavoro e Fondo Sociale Europeo. “La progettazione del corso -sottolinea il direttore del CEFAP, dott. Marino- è come
sempre realizzata in collaborazione col Consorzio per rispondere ai continui adeguamenti e sviluppi aziendali, una
realtà molto attiva che si colloca tra le prime 20 aziende in
regione e che nell’ultimo anno ha ampliato il suo mercato
avendo introdotto il settore agroalimentare con le filiere del
latte e della IV gamma. Per questo motivo sono in programmazione anche dei corsi specifici rivolti agli operatori
di questo particolare settore.
È da evidenziare che le competenze che saranno acquisite
nelle 250 ore d’aula e nelle successive 250 ore di stage - in particolare quelle relative al marketing, vendita,
relazione col cliente, organizzazione logistica, contabilitàsono ad oggi molto ricercate dal mercato.”
Per informazioni è possibile rivolgersi alla Segreteria del
CEFAP a Codroipo, in vicolo Resia 3 (0432.821111, info@
cefap.fvg.it) o contattare il referente del corso dott.ssa
Barbara Borean (0432.821117, [email protected]).
11 regionale
DA 60 ANNI LE DONNE DI COLDIRETTI
PROTAGONISTE NELLE AZIENDE E NEL PAESE
di Vanessa Orlando
Delegazione del Fvg per l’anniversario di Donne Impresa
Sono pochi i movimenti in Italia che possono vantare
una storia lunga 60 anni. Fra questi spicca il Movimento Donne Imprese di Coldiretti, uno dei più importanti,
diffusi, attivi e in forte crescita nel panorama italiano e
del Fvg. E proprio Donne Impresa ha festeggiato a Roma
il 60esimo di fondazione con un importante convegno
e con la prima mostra sul “Business della Tradizione”,
originale esposizione di progetti e prodotti provenienti
dalle regioni d’Italia frutto della trasformazione di ricordi
del passato in idee originali. Una mostra che ha messo in
evidenza la capacità di fare impresa e reddito delle donne di Coldiretti che, come sempre con grande fantasia
e capacità innovative, hanno saputo rilanciare i ‘segreti
della nonna’ in chiave moderna realizzando tessuti naturali d’atelier, accessori country alla moda, agridetersivi e
cosmetici naturali, giocattoli contadini fatti a mano senza
sostanze chimiche e abiti anallergici con tinture vegetali,
conserve o bevande antiche. Insomma, un pezzo importante della nuova economia che si può sviluppare in agricoltura nel solco della tradizione contadina più autentica
e del rispetto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.
Il Fvg è stato rappresentato da Luisella Bertolini, responsabile regionale del coordinamento Donne Impresa
Fvg, Patrizia Cavagnin, responsabile provinciale di Por-
denone, Angela Bortoluzzi, responsabile provinciale di
Gorizia, insieme ai rispettivi coordinatori del movimento.
Il 2 ottobre a Roma si è svolto anche un convegno nel
corso del quale si è riflettuto sul ruolo delle donne in
agricoltura e nella società e sull’enorme contributo allo
sviluppo che le imprese in rosa stanno danno al Paese.
“La capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell’ambiente e la qualità della vita a contatto
con la natura è una delle principali ragioni della presenza femminile nelle campagne”, ha detto Lorella Ansaloni, responsabile nazionale Donne Impresa, che ha
ricordato come le imprese al femminile si distinguono
anche per un più sviluppato approccio etico ai temi
ambientali e del rispetto della legalità. “La multifunzionalità, che fortemente contraddistingue le aziende
agricole in rosa, è la chiave verso il futuro, dando opportunità di reddito e di realizzazione alle donne coltivatrici, imprenditrici oggi altamente formate, pronte a
mettersi in gioco e scommettere su un settore agricolo dai forti risvolti, anche sociali”, ha aggiunto Luisella
Bertolini, che ben conosce l’impegno e le forze spese
dalle donne del movimento, dal passato ai giorni nostri, per la promozione e la crescita dell’imprenditoria
agricola femminile e per lo sviluppo del mondo rurale.
BOOM DELLE IMPRESE ROSA IN AGRICOLTURA
UNA AZIENDA SU 3 È GESTITA DA UNA DONNA
Salgono a 220.079 le imprese agricole guidate da donne
in Italia dove ormai nelle campagne quasi una azienda
su tre (28,9%) è rosa anche grazie all’allargamento delle attività che è stato recentemente riconosciuto anche
nel ricalcolo del Pil. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti donne impresa sui dati Unioncamere relativi al
secondo trimestre del 2014, in occasione del 60esimo
anno dalla nascita che è stato ricordato con la prima
mostra sul business della tradizione con le innovazioni
(provenienti da tutte le regioni) che hanno trasformato i ricordi del passato in moderne idee imprenditoriali.
Dopo quello del commercio il settore agricolo è - sottolinea la Coldiretti - quello in cui la presenza femminile è maggiore tra le diverse attività economiche.
L’ingresso progressivo delle donne nell’agricoltura italiana – precisa la Coldiretti – è stato favorito dagli effetti
della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti, che ha
di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne
italiane aprendo nuove opportunità occupazionali. La
presenza innovativa delle donne è infatti più diffusa nelle
attività connesse a quella agricola come la trasformazione dei prodotti, il settore dell’agribenessere, le fattorie
sociali, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy fino al protagonismo
delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna
Amica, negli agriturismi o nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e olio.
“Questa multifunzionalità, che è la caratteristica principale delle aziende agricole condotte da donne, genera
più occupazione perche sviluppa attività particolari che
si affiancano a quella principale per fornire un prodotto o un servizio particolare”, afferma Lorella Ansaloni,
responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti. La
capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto
dell’ambiente e la qualità della vita a contatto con la natura sembra essere - conclude Ansaloni - è una delle principali ragioni della presenza femminile nelle campagne.
redazionale 12
CONSORZIO DI BONIFICA
PIANURA ISONTINA
Rinnovati gli organi consortili
Si è riunito lo scorso 22 luglio il Consiglio dei Delegati
del Consorzio di Bonifica Pianura Isontina. L’Assemblea
all’unanimità ha riconfermato alla Presidenza Enzo Lorenzon, espressione della scelta unitaria tra le Associazioni agricole. Nella stessa sede sono stati eletti i
componenti della Deputazione Amministrativa: Danilio Canesin, Fabio Coser, Carlo Antonio Feruglio, Livio
Gaggioli, Adriano Gall e Cristina Visintin, quale rappresentante dei Sindaci dei comuni ricadenti all’interno del
comprensorio consortile. Ringrazio tutti i Consiglieri per
la fiducia concessami – esordisce il neoeletto Presidente, Enzo Lorenzon –e per darmi l’opportunità di continuare nell’opera di sviluppo dell’Ente consortile. Negli
ultimi anni molte sono state le opere di sistemazione
idraulica e
di miglioramento
delle
infrastrutture irrigue
realizzate
dal
Cons o r z i o
grazie
ai
finanziamenti concessi dalla
Regione
Friuli Venezia Giulia,
dalla
CCIAA di
Gorizia e
dal Ministero delle
Politiche
Agricole.
Questi investimenti
hanno
permesso
di prevenire
ingenti dan- Foto: la rinnovata stazione di pompaggio di Moraro
ni alle campagne ed ai centri abitati salvaguardandoli
dagli allagamenti ed al contempo hanno garantito una
produzione agricola di qualità durante le stagioni siccitose. Allo stato attuale sono in corso di avvio i lavori
dell’impianto microirriguo (a goccia) nella zona collinare di Pradis in Cormons. Il progetto prevede di prelevare l’acqua da una condotta irrigua già esistente ubicata alla base della collina e, attraverso la realizzazione
di una piccola stazione di rilancio, pomparla in quota
e distribuirla mediante una rete di tubazioni interrate. Con questo sistema si prevede di servire a bassa
pressione e ridotti volumi d’acqua circa 200 ettari di
vigneto; le nuove utenze potranno allacciarsi alla rete
consortile e distribuire l’acqua negli appezzamenti con
il sistema dell’ala gocciolante. Questi ed altri lavori in
fase di progetto – afferma Lorenzon – fanno parte di
una serie di interventi strutturali che permetteranno
di dotare l’intero territorio isontino di un sistema irriguo efficiente, senza sprechi d’acqua e di energia.
Anche con il recente completamento dei lavori di miglioramento della rete irrigua nei Comuni di Moraro, San
Lorenzo Isontino e Mariano del Friuli ed il collegamento
by-pass tra le stazioni pluvirrigue di Fogliano Staranzano e San Pier d’Isonzo è stato raggiunto un traguardo
importante nell’ottimizzazione della risorsa idrica, nel
risparmio energetico e nel miglioramento del servizio
all’utenza irrigua. Il Consorzio è impegnato inoltre in
un’iniziativa sperimentale di utilizzo dell’impianto a
goccia su
colture
seminative, monitorando
gli effetti
qualitativi
e quantitativi sulla
produzione di mais
irrigato
per 4.000
mq con il
sistema ad
aspersione, 4.000
mq
con
il
sistema ad ala
gocciolante interrata e 2.000
mq lasciati
a “secco”.
Nei primi
mesi
del
prossimo anno
verranno
resi disponibili i dati sulla sperimentazione che è tuttora in corso e che continuerà nella prossima stagione estiva. Manca ancora molto lavoro per raggiungere un grado di sicurezza ottimale per il comprensorio
consortile – conclude il Presedente Lorenzon – Sarà
compito della nuova amministrazione continuare con
le azioni di costante manutenzione ed adeguamento
della rete scolante, migliorare ed efficientare il servizio irriguo attraverso l’introduzione dei più moderni
sistemi di distribuzione dell’acqua, supportare lo sviluppo agricolo del territorio triestino e salvaguardare
la risorsa idrica attraverso l’avvio di soluzioni concrete per la risoluzione dell’annoso problema di gestione transfrontaliera dei flussi idrici nel fiume Isonzo.
13 regionale
Grazie all’azione di Coldiretti sul Ministero
REGISTRI DI CANTINA
SEMPLIFICATI
di Marco Malison
PER I PICCOLI PRODUTTORI VITIVINICOLI
Il decreto legge 91/2004 denominato “campolibero” successivamente ribattezzato “competitività” - è stato
convertito dalla legge 116/2014 con numerose modifiche apportate in sede di dibattito parlamentare. Alcune
di queste integrazioni vanno nel senso di una effettiva
semplificazione burocratico-amministrativa a favore delle
piccole o piccolissime imprese agricole.
È il caso, per esempio, del comma 1-bis aggiunto all’art.2
della norma, che prevede che “per i titolari di stabilimenti enologici di capacità complessiva inferiore a 50 ettolitri con annesse attività di vendita diretta o ristorazione,
l’obbligo di tenuta dei registri ai sensi dell’art. 36 del regolamento (CE) n. 436/2009 della Commissione del 26
maggio 2009, si considera assolto con la presentazione
della dichiarazione di produzione e la dichiarazione di giacenza”. A tale riguardo, sentito l’ufficio locale dell’ICQRF,
riteniamo opportuno fornire alcuni chiarimenti.
Anzitutto si segnala che non si parla espressamente di
esonero ma – ancorché l’effetto pratico sia il medesimo di un obbligo ritenuto come assolto a condizione che vi sia
la puntuale presentazione delle dichiarazioni annuali di
produzione (entro il 15 gennaio) e di giacenza (entro il 10
settembre). Questo aspetto è importante in quanto, l’eventuale mancata presentazione di una delle suddette dichiarazioni determinerebbe automaticamente anche una
infrazione per la mancata tenuta dei registri di cantina.
La norma discrimina gli stabilimenti in funzione della loro
“capacità” e non della produzione. Pertanto il limite dei
50 ettolitri è riferito al volume complessivamente indicato
nelle planimetrie di cantina (compresi i vasi mobili) che
vengono notificate all’ICQRF ai sensi dell’art. 15 della L.
82/2006. In via puramente teorica potrebbe capitare che,
per effetto del succedersi di più operazioni commerciali,
in una cantina con meno di 50 hl di capienza, si verifichi
un flusso annuale di centinaia di ettolitri. Anche in questo
caso non sarebbe necessaria la tenuta del registro. Resta
peraltro inteso che, se il produttore lo ritiene, può con-
tinuare a tenere i registri anche per produzioni minime
inferiori a 50 ettolitri.
Ciò premesso, non tutti i piccoli stabilimenti sono beneficiati dalla semplificazione: solamente quelli “con annesse
attività di vendita diretta o ristorazione”. La dispensa riguarda sicuramente le cantine con agriturismo ma anche
i casi in cui si possa dimostrare che viene effettuata una
seppur minima commercializzazione diretta del prodotto
al consumatore senza passare per intermediari. Al contrario un piccolo produttore che dovesse cedere tutta la
sua produzione ad uno o più imbottigliatori sarebbe ancora obbligato alla tenuta dei registri. A questo proposito
resta da capire se, come avviene in campo sanitario, la
cessione al ristorante/bar possa considerarsi vendita diretta oppure assimilabile ad operazione all’ingrosso.
I registri cui si fa riferimento sono tutti quelli previsti
dall’art. 36 del regolamento (CE) n. 436/2009. Pertanto
la disciplina riguarda non solo i registri di carico/scarico (vinificazione e commercializzazione) compresi i conti
speciali per prodotti “sorvegliati” (MCR, saccarosio, acidificanti, disacidificanti ecc), ma anche eventuali registri
di lavorazione (imbottigliamento, spumantizzazione, arricchimenti, acidificazioni, disacidificazioni, dolcificazioni
ecc).
Si ponga attenzione al fatto che la semplificazione introdotta interessa esclusivamente la tenuta dei registri di
cantina. Nulla cambia per tutte le altre incombenze che
gravano sulla produzione e sulla commercializzazione di
prodotti vitivinicoli (autorizzazioni sanitarie, manuali di
autocontrollo HACCP, denuncia degli stabilimenti e planimetrie di cantina, comunicazioni preventive di lavorazione all’ICQRF, rispetto delle prestazioni viniche, gestione
dei sottoprodotti con consegna in distilleria o in regime di
ritiro sotto controllo, notifiche agli organismi di certificazione per vini IGT o DOC/DOCG, documenti di accompagnamento ecc. ) verso le quali anche il piccolo produttore
dovrà continuare a rivolgere la massima attenzione.
INPS, CONTRIBUTI RIDOTTI DEL 50%
AI PENSIONATI CHE LAVORANO
I coltivatori diretti, titolari o coadiuvanti, che dopo il pensionamento continuano ad esercitare l’attività lavorativa
autonoma, possono chiedere di pagare i contributi previdenziali nella misura ridotta del 50%, conservando l’iscrizione negli elenchi. Per accedere a questa agevolazione
contributiva è necessario essere titolari di pensione erogata dall’Inps e avere un’età non inferiore a 65 anni. Possono
presentare richiesta anche i titolari di assegno di invalidità.
I pensionati interessati possono presentare la doman-
da con l’aiuto del patronato Epaca. La domanda di ammissione al beneficio ha effetto non solo per l’anno
in cui è stata presentata, ma a tempo indeterminato:
non deve, quindi, essere ripresentata per gli anni successivi e può essere revocata in qualsiasi momento.
La riduzione contributiva consente di accedere all’eventuale supplemento di pensione per i contributi versati dopo il pensionamento: in tali casi, il supplemento sarà liquidato in misura proporzionalmente ridotta.
redazionale 14
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SPE
CI
PANALE
15 SPECIALE PAN
PIANO DI AZIONE NAZIONALE (PAN)
PER L’USO SOSTENIBILE DEGLI ANTIPARASSITARI
I “patentini” saranno sostituiti dai “certificati di abilitazione”
di Marco Malison
È stato adottato il Piano di azione nazionale (PAN) per
l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Il PAN è un
documento tecnico che occupa oltre 50 pagine della
Gazzetta Ufficiale. Si compone di 7 capitoli e 6 allegati
che cercheremo di riassumere nelle pagine che seguono. Stante la complessità della materia non abbiamo
la presunzione di essere esaustivi anche perché – per
alcuni aspetti pratici riguardanti la formazione obbligatoria – siamo in attesa delle ultime disposizioni regionali. Riteniamo tuttavia necessario fissare alcuni concetti fondamentali poiché, d’ora innanzi, chiunque avrà a
che fare con prodotti antiparassitari in agricoltura dovrà
rispettare rigorosamente le regole del PAN la cui trasgressione si tradurrà in sanzioni amministrative molto
pesanti che possono sconfinare anche in campo penale.
Classificazione dei prodotti e degli utilizzatori –
A partire dal 2015 gli antiparassitari saranno classificati in “prodotti ad uso professionale” e “prodotti ad
uso non professionale” indipendentemente dalla classe tossicologica che oggi li distingue in non classificati (nc), irritanti (Xi), nocivi (Xn); tossici (T) e molto
Già in vigore
1 gennaio 2014
26 novembre 2014
26 novembre 2015
26 novembre 2016
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tossici (T+). Conseguentemente anche gli utilizzatori
saranno divisi in “professionali” e “non professionali”.
A far data dal 26 novembre 2015 i “prodotti ad uso
professionale” potranno essere acquistati esclusivamente da “utilizzatori professionali” muniti di specifico certificato di abilitazione. La commercializzazione di prodotti antiparassitari, di qualsiasi categoria
e classe tossicologica, potrà avvenire esclusivamente
ad opera di “distributori” autorizzati ed identificati in
una banca dati pubblica i quali avranno l’obbligo di
accertare l’identità degli acquirenti, la loro eventuale abilitazione all’acquisto e impiego nonché tenere
traccia di tutte le vendite su un registro di carico/scarico e fare periodico rapporto alle autorità regionali
preposte. All’atto della vendita dovrà essere sempre
presente un soggetto in possesso della abilitazione in
grado di fornire all’acquirente, sia esso professionale
o non, tutte le informazioni necessarie per il corretto utilizzo del prodotto. Anche i consulenti in materia
fitoiatrica – ancorché in possesso di titoli di studio in
materie agrarie – dovranno essere muniti di certificati di abilitazione e quindi identificati dalle autorità.
LE DATE DA RICORDARE
Tenuta del registro dei trattamenti
Corretto stoccaggio e smaltimento
Difesa integrata obbligatoria
Obbligo di controllo funzionale di tutte le irroratrici di contoterzisti
Inizio della formazione secondo le regole del PAN
Obbligo dell’autorizzazione all’acquisto / utilizzo
Obbligo di autorizzazione alla vendita o consulenza
bbligo di controllo funzionale di tutte le irroratrici
Formazione obbligatoria - È istituito su tutto il territorio nazionale un sistema omogeneo di formazione
obbligatoria e certificata tanto per gli utilizzatori professionali, quanto per i distributori e per i consulenti. Le
Regioni o le Province avranno il compito di organizzare
i corsi e rilasciare, a seconda dei casi, i “certificati di
abilitazione” all’utilizzo, alla vendita o alla consulenza fitoiatrica. Fino al 26 novembre 2014 le autorità preposte
potranno continuare a rilasciare o rinnovare i “patentini” secondo le vecchie regole e questi manterranno la
loro validità fino a scadenza. A partire dal 26 novembre
2014 potranno essere rilasciati solo nuovi “certificati di
abilitazione” previsti dal PAN che prevedono una formazione di 20-25 ore di lezione e test di verifica finale. I
certificati sono soggetti a rinnovo quinquennale previo
corso di aggiornamento della durata di almeno 12 ore.
I requisiti minimi per accedere alla formazione obbligatoria sono differenziati a seconda delle figure: nel caso
di utilizzatori professionali è sufficiente la maggiore età
mentre nel caso di rivenditori e/o consulenti è necessario anche il possesso di diploma o laurea in materie
agrarie, forestali, veterinarie, biologiche, ambientali.
T+
molto tossici T+
tossici T
irritanti Xi
nocivi Xn
E
IAL
C
E
SP PAN
SPECIALE PAN 16
Materie oggetto di formazione per gli utilizzatori professionali:
legislazione comunitaria e nazionale sui prodotti antiparassitari; pericoli associati all’utilizzo dei prodotti antiparassitari; strategie
e tecniche di difesa integrata; valutazione comparativa dei prodotti fitosanitari; misure per la riduzione dei rischi per le persone;
modalità di stoccaggio e smaltimento; corretto uso dei dispositivi di protezione individuale; rischi per le acque superficiali e di falda;
attrezzature per l’applicazione; vincoli in aree protette; tenuta del registro dei trattamenti.
Registro dei trattamenti – Gli utilizzatori professionali devono tenere traccia dei trattamenti antiparassitari effettuati in azienda su un registro dei trattamenti
(c.d. quaderno di campagna) che, ai fini di eventuali
controlli da parte delle autorità preposte, deve essere
conservato per almeno 3 anni successivi a quello cui
si riferiscono le registrazioni. Il registro è costituito da
uno o più moduli che riportano in ordine cronologico
gli interventi con riferimento alle specifiche colture, le
superfici, il tipo di prodotto e la dose e l’avversità. Le
registrazioni devono essere fatte entro 30 giorni dall’esecuzione dei trattamenti. Nel caso in cui i trattamenti
vengano effettuati da contoterzista la compilazione del
registro può essere delegata a quast’ultimo. In alternativa il contoterzista dovrà rilasciare al committente un
modulo con tutti i dati relativi all’intervento effettuato.
Controlli funzionali delle macchine irroratrici – Un
efficace utilizzo degli antiparassitari e la limitazione degli effetti nocivi sull’ambiente non può prescindere dal
corretto funzionamento delle macchine utilizzate per la
distribuzione. Pertanto uno dei punti fondamentali del
PAN riguarda l’obbligo di controlli funzionali periodici
e taratura delle irroratrici (atomizzatori, nebulizzatori, barre per diserbo, dosatori abbinati alle seminatrici,
sistemi di distribuzione fissa montati nelle serre ecc.).
Entro il 26 novembre 2016 tutte le attrezzature de-
vono obbligatoriamente essere sottoposte a controllo
funzionale presso un centro prova autorizzato il quale
dovrà rilasciare una apposita certificazione e le tabelle
di taratura. L’intervallo di tempo tra i controlli non deve
superare i 5 anni che, dopo il 2020, saranno ridotti a 3
anni. Le attrezzature nuove, acquistate dopo il 26 novembre 2011, dovranno essere sottoposte a controllo
entro 5 anni dalla data di acquisto. Fanno eccezione
le attrezzature utilizzate da operatori professionali che
operano conto terzi le quali dovranno essere collaudate
entro il 26 novembre 2014 ad intervalli periodici non
superiori a 2 anni a partire dalla data di acquisto. Resta
inteso che l’utilizzatore professionale, ogni qualvolta
esegue un trattamento, ha sempre l’obbligo di regolare le irroratrici (pressione, flusso, dosaggio, velocità di avanzamento, n° di giri, ugelli ecc.) in relazione
al tipo di prodotto e di coltura da trattare per ridurre
al minimo i quantitativi ettaro, evitare derive, perdite accidentali con percolazioni o inquinamento delle
acque superficiali ecc. Coldiretti FVG ha sottoscritto
una convenzione con centro taratura mobile Spryprecision (www.sprayprecision.it) e il Consorzio Agrario
del Fvg che consente agli associati condizioni di favore
per le operazioni di controllo funzionale. Gli interessati
sono invitati a prendere contatto con gli uffici di zona.
Le parti meccaniche oggetto di controllo funzionale:
elementi di trasmissione; pompe; agitatori; serbatoi; manometri e indicatori di livello; tubazioni; filtri; barre; ugelli; ventilatori.
Difesa integrata obbligatoria – La vera svolta in
ambito fitosanitario impressa dal PAN è tuttavia costituita dall’obbligo di adozione della “lotta integrata”
a partire dal 1° gennaio 2014 per tutti gli utilizzatori
professionali di antiparassitari. In questo contesto la
norma affida alla pubblica amministrazione un ruolo
fondamentale in fatto di formazione e controllo ma soprattutto impegna il Ministero e le Regioni a mettere a disposizione degli agricoltori manuali e materiale informativo, dati meteorologici in tempo reale, dati
aggiornati sul monitoraggio dei vari parassiti, modelli
previsionali sullo sviluppo delle avversità, avvisi periodici ragionati in base alla zona, alla coltura e alla
avversità da controllare. A tale proposito ricordiamo
che nella nostra Regione tutte queste informazioni
sono già da tempo disponibili in rete all’indirizzo www.
ersa.fg.it a cura dell’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (ERSA FVG). Dal sito sono possono essere
scaricati i dati agrometeorologici relativi a una sessantina di stazioni di rilevamento, le previsioni dell’osservatorio meteorologico (OSMER-FVG) e i bollettini
suddivisi per coltura (vite, fruttiferi, olivo, erbacee,
orticole). Ai fini della lotta integrata obbligatoria le
indicazioni indicate nei bollettini non sono vincolanti
tuttavia devono considerarsi un punto di riferimento fondamentale nella scelta della strategia di difesa.
17 SPECIALE PAN
SPE
CI
PANALE
L’allegato III del D.Lgs. 150/2012, nel descrivere i principi della difesa integrata, prevede in particolare:
• l’adozione di opportune tecniche agronomiche quali la rotazione, la scelta di cultivar resistenti, un corretto apporto fertilizzante,
le eliminazioni di residui vegetali (potature, stoppie ecc.) atte a limitare la proliferazione di parassiti o a favorire lo sviluppo di
antagonisti naturali;
• il monitoraggio dei parassiti in campo con metodi e strumentazioni adeguate;
• l’individuazione di soglie di danno in base alle quali decidere l’opportunità di effettuare un trattamento;
• laddove possibile l’uso prioritario di metodi fisici o biologici a metodi di controllo chimico;
• l’uso di prodotti fitosanitari selettivi rispetto ai patogeni da controllare anche al fine di rispettare gli insetti pronubi e la fauna utile;
• l’uso di dosaggi conformi alle prescrizioni di etichetta ed intervalli di trattamento adeguati ad evitare il rischio di insorgenza di
fenomeni di resistenze;
• la scelta di prodotti con meccanismi di azione differenziata
• la verifica dell’efficacia dei trattamenti effettuati.
Difesa integrata volontaria e lotta biologica –
All’interno del PAN, tra le strategie di difesa sostenibili,
viene disciplinata anche la difesa integrata volontaria.
In questo caso si fa riferimento a disciplinari regionali di
produzione integrata definiti per singola coltura secondo
il Sistema di qualità nazionale (SQN) di cui alla legge
4/2011. Nel sito istituzionale dell’ERSA, all’indirizzo già
citato, sono disponibili anche i disciplinari aggiornati per
la produzione integrata relativi a una settantina di colture diverse nei quali sono descritti non solo i metodi
di difesa e diserbo ma anche limiti di concimazione e
pratiche specifiche colturali. Per gli aderenti alla certificazione SQN, oltre al rigoroso rispetto dei disciplinari di produzione, risultano vincolanti i consigli di difesa contenuti nei bollettini emanati dall’Ente. Nel PAN
si fa doverosamente cenno anche all’agricoltura biologica - disciplinata dai Reg.CE 834/2007 e 889/2008
- impegnando il Ministero e Regioni a supportare i
produttori con adeguata manualistica, la definizione
di linee guida, ricerca e aggiornamento professionale, consulenza e diffusione di bollettini di trattamento.
Obbligo di segnalazione e informazione – L’impiego
di antiparassitari in ambiti agricoli situati in prossimità
di aree potenzialmente frequentate
da persone (piste
ciclabili,
sentieri,
attrezzature sportive, aree di sosta
ecc.) o in ambiti
extra-agricoli (parchi, giardini pubblici,
alberature
stradali, ecc.) deve
essere evidenziato
con
l’apposizione
di segnalazioni allo
scopo di informare la popolazione
del rischio in funzione dei prodotti
utilizzati. Al fine di
tutelare le proprie
produzioni le aziende agricole che attuano metodi di
agricoltura biologica possono richiedere ai confinanti di
essere informate circa i trattamenti da loro effettuati.
Corretta manipolazione, stoccaggio e smaltimento
– All’interno del PAN (allegato VI) vengono richiamate
anche le corrette procedure per la manipolazione. Queste disposizioni integrano le vigenti norme in materia
di sicurezza negli ambienti di lavoro, di igiene degli alimenti e di gestione di rifiuti pericolosi che comunque
devono essere rispettate. Si segnala in particolare il
fatto che in azienda l’accesso al magazzino di prodotti
antiparassitari deve essere limitato esclusivamente agli
utilizzatori professionali in possesso della relativa abilitazione. Per evitare inquinamenti accidentali è inoltre
necessario evitare di preparare miscele su suoli permeabili o vicino a corsi d’acqua e in ogni caso lo smaltimento di confezioni vuote (sacchetti, flaconi, scatole ecc.) o
di rimanenze di miscele non più utilizzabili deve essere
effettuato in sicurezza attraverso soggetti autorizzati a
trasporto e gestione di rifiuti pericolosi. A tale proposito
informiamo che è in fase di rinnovo l’accordo di programma per il conferimento dei rifiuti speciali a prezzi
agevolati con la ditta A&T2000 Spa (www.aet2000.it).
Invitiamo gli interessati a rivolgersi agli uffici di zona.
ATTENZIONE! Coldiretti, per tramite le società Impresa Verde, organizza nella
prima metà del mese di novembre alcuni corsi per il rilascio e/o aggiornamento
dei patentini con le procedure semplificate in vigore prima che scattino le nuove
regole del Pan. Raccomandiamo a quanti hanno i patentini già scaduti o in scadenza
entro il corrente anno di prendere contatto urgente con gli uffici di Coldiretti.
regionale 18
APICOLTURA
di Marco Malison
UN PATRIMONIO CHE TUTTI DEVONO TUTELARE
Timori per un nuovo parassita proveniente dal Sudafrica
Dell’apicoltura come attività agricola si parla troppo poco e la nostra rivista – lo ammettiamo – in questo non fa differenza. Poiché la produttività di molte
colture dipende dal trasporto del polline ad opera degli insetti pronubi, la salute di questi dovrebbe essere una preoccupazione di tutti, specialmente degli agricoltori, anche se non direttamente impegnati
nell’allevamento delle api e nella produzione di miele.
Secondo i dati pubblicati dalla Regione
in Friuli Venezia Giulia nel 2011 erano
presenti 1.254 apicoltori con 27.585
alveari dislocati in
circa 1.900 apiari
distribuiti su tutto il
territorio regionale,
principalmente negli
ambiti rurali anche
se non mancano realtà apistiche in aree
suburbane. Solo 23
sarebbero gli apicoltori professionisti
che detengono circa 7.900 alveari. La
produzione di miele
in regione oscilla tra
le 470 e le 1.100 tonnellate/anno, compatibilmente con
l’andamento climatico della stagione produttiva e l’incidenza di malattie infettive delle api (virosi) e la presenza di acari parassiti, primo tra tutti la Varroa destructor.
Negli ultimi anni in Friuli Venezia Giulia, come anche
nelle altre regioni italiane e in numerosi paesi esteri,
sono state segnalate anomale morie di api e spopolamenti di alveari in forma diffusa, non sempre attribuibili a cause certe. Il problema, tutt’altro che risolto, viene costantemente monitorato da vari istituti tra i quali
il Laboratorio Apistico Regionale presso Università degli
studi di Udine. Qui, in coordinamento con le università di Napoli e Bologna, opera un gruppo di ricerca che
è stato recentemente premiato negli USA per uno studio che ha dimostrato il meccanismo mediante il quale gli insetticidi neonicotinoidi possono alterare le difese
immunitarie dell’ape favorendo l’esplosione di infezioni virali latenti, spesso trasmesse attraverso la varroa.
Dopo un 2013 soddisfacente dal punto di vista della produzione mellifera, quest’anno si è verificata una
nuova situazione di grande difficoltà per gli apicoltori.
L’inverno mite ha determinato un precoce sviluppo primaverile delle covate ma, parallelamente, anche dei
loro temibili acari parassiti. Il decorso climatico avverso registrato nel corso di tutta l’estate ha fatto il resto.
Purtroppo, in questo quadro a tinte fosche, una nuova
minaccia incombe sui nostri alveari. Si tratta di un coleottero (Aethina tumida) che si insedia nelle arnie e scava
gallerie nei favi provocando
fermentazione del miele e gravi danni alle famiglie.
Originario del Sudafrica, l’insetto è stato recentemente riscontrato in Calabria
(Gioia Tauro) luogo
dal quale si teme
possa propagarsi nel
resto del paese tramite le consuete attività di nomadismo.
Per questo motivo il
Ministero della Salute
ha recentemente decretato il blocco della
movimentazione degli alveari e ordinato
alle Regioni di eseguire piani di monitoraggio. Le probabilità che il coleottero arrivi in Friuli Venezia Giulia sono scarse tuttavia
raccomandiamo tutti gli operatori del settore di prestare
la massima attenzione e, qualora vi siano sospetti di infestazione, contattare tempestivamente il i tecnici del Laboratorio Apistico Regionale ovvero i servizi veterinari per
gli accertamenti del caso. I ricercatori segnalano inoltre
che l’Aethina tumida potrebbe essere scambiata dall’occhio inesperto con un altro coleottero della medesima famiglia (Carpophilus lugubris) che occasionalmente si rinviene negli alveari ma normalmente non provoca danni.
Aethina Tumida
Varroa Destructor
Carpophilus Lugubris
19 regionale
UNA FESTA DEL CUORE:
LA CELEBRAZIONE DEL 60°
DI FONDAZIONE DELLE DONNE IMPRESA
Ogni anello di questa storia
straordinaria ha formato una
catena di generazioni di donne che con la loro sensibilità e talento femminile hanno preso coscienza non solo
della loro dignità ma anche
del peso della loro presenza
organizzata, soggetti attivi e corresponsabili della
famiglia e dell’impresa agricola. In sessant’anni le
donne in campagna hanno migliorato la loro immagine, hanno conquistato nuovi spazi legati a pieno
titolo alla professionalità e alla partecipazione alla
vita sociale. Un anniversario è sempre festa della
memoria storica, un ritorno alle radici e le radici
ci richiamano l’albero che continua a portare frutti
di vita e di azione nelle nostre campagne. La storia non è solo un susseguirsi di anni ma anche il
luogo dove il tempo racconta qualcosa di noi, del
nostro innesto in un popolo con la sua identità e
tradizione. Una navigazione lunga quella di Donne
Impresa e grande e benemerita è stata la forza di
sacrificio, il bisogno di giustizia delle sue rematrici.
Aver deciso di andare al largo coscienti della propria capacità e dignità, è stato un atto di coraggio,
intelligente ed operoso, fondato sui principi della
scuola sociale cristiana, una bussola sicura che ha
favorito il progresso economico e sociale del mondo
rurale come fattore di civiltà. Una preziosa eredità che non può andare dispersa ma che va continuamente arricchita con la fierezza di essere parte di un’opera grande con il contributo del genio
creativo e generoso di tante donne coltivatrici che
hanno protetto e coltivato l’alleanza feconda con la
terra. Un grazie riconoscente e sincero alla missione della donna nel mondo agricolo, soggetto oggi
insostituibile nella conduzione dell’azienda agricola. Un plauso al grande albero di Coldiretti che ha
donato uomini e donne che hanno fatto storia e che
hanno promosso un’agricoltura amica del Paese.
di don Paolo Bonetti . Consigliere ecclesiastico Coldiretti Fvg
Bcc e Crediper, partner di Udinese Calcio
Soldati: “È un onore per noi avere al nostro fianco due gruppi così importanti del mondo finanziario regionale”
Per la prima volta assieme, Bcc Fvg e Crediper hanno
scelto di “scendere in campo” al fianco dell’Udinese
Calcio per l’intera stagione 2014-2015. Infatti, è recente la notizia che le Bcc e Crediper (la società di
credito al consumo del Credito Cooperativo) saranno
official partner della società bianconera: una partnership capace di offrire ampia
visibilità ai due brand che
hanno scelto un veicolo importante come una squadra
di calcio di serie A, seguita
da milioni di appassionati
a livello locale e nazionale.
Per tutta la prossima stagione, in qualità di Official
Partner del club calcistico
friulano, i brand “Crediper” e “Bcc” godranno di
un’ampia visibilità presso
lo stadio Friuli attraverso la presenza a rotazione
sui pannelli a Led disposti in prima fila a bordo campo durante ogni partita giocata in casa; sui pannelli backdrop durante le
interviste e sul maxi schermo posizionato all’interno
dello stadio. Tale visibilità sarà amplificata dalle trasmissioni televisive delle partite a livello nazionale
e dalla presenza dei due brand sul sito internet ufficiale dell’Udinese e sui social network della società.
Tutto ciò nella stagione in cui lo Stadio Friuli ha iniziato
il suo restyling che porterà alla realizzazione di un impianto più moderno, sicuro e sostenibile, interamente
coperto, con una capienza complessiva di oltre 25.000
posti a sedere e con nuove superfici destinate alle attività
quotidiane fruibili anche al di fuori dell’evento sportivo.
«Con la sottoscrizione di questo accordo – è il commento del presidente di Udinese Calcio, Franco Soldati
- inizia la collaborazione tra due realtà imprenditoriali
che si sono distinte nei rispettivi settori con successo.
È un onore per noi avere al nostro fianco due gruppi
così importanti del mondo
finanziario regionale con
una presenza capillare sul
territorio e capaci di offrire servizi all’avanguardia e
professionali alla clientela.
Ritengo che questa partnership sia destinata a continuare nel tempo con successo e soddisfazione per
tutti i soggetti coinvolti».
La
Federazione
delle Bcc rappresenta 15
banche
regionali,
con
62.000 soci, 238 sportelli, 1.453 collaboratori,
363.000 clienti e 13,3 mld di massa operativa.
Crediper (con sede al Parco Nord di Udine), è la società nata per rispondere alle esigenze finanziarie delle
famiglie clienti delle Bcc italiane. Progetta, sviluppa
e realizza soluzioni di finanziamento personalizzate e
accessibili, che consentono l’erogazione di credito in
modo responsabile, chiaro e trasparente, favorendo
un approccio consapevole da parte della clientela. I
prodotti veicolati da Bcc Credito Consumo con il brand
Crediper, attraverso gli sportelli delle Bcc e internet,
spaziano dai prestiti personali ai conti ricaricabili e
ai prestiti con la cessione del quinto dello stipendio.
udine 20
GRANDE SUCCESSO PER L’ANNUALE FESTA DEI
PENSIONATI
E DELLA FAMIGLIA
di David Mucci
In oltre 250 all’albergo Belvedere di Tricesimo
Sono stati in 250 i pensionati Coldiretti che domenica
19 ottobre si sono incontrati a Tricesimo per l’annuale
giornata dedicata ai pensionati e alla famiglia.
Al termine della Santa Messa, celebrata dall’assistente ecclesiastico di Coldiretti Udine, don Gianni Molinari,
la presidente di Coldiretti Udine, Rosanna Clocchiatti,
ha dato il benvenuto ai partecipanti complimentandosi
per la vitalità dell’Associazione e la sempre numerosa
partecipazione. Il presidente dell’Associazione Pensionati regionale, cav. Ennio Blasizza e il segretario della
Confederazione nazionale Pensionati Coldiretti, Danilo
Elia, hanno avuto parole di apprezzamento per l’attività dell’Associazione di Udine, ricordando l’importante
ruolo che i pensionati continuano a svolgere in famiglia,
in azienda e nell’organizzazione, chiedendo loro di continuare a sostenere, con la loro esperienza, le giovani
generazioni.
Elia ha poi ricordato il costante impegno della Confederazione sul Governo per promuovere politiche a sostegno dei pensionati che con difficoltà arrivano a fine
mese. Infine il presidente Mario Nata ha ripercorso l’attività dell’Associazione negli ultimi anni, accompagnato
da un filmato che riportava le foto dei più importanti
momenti vissuti negli ultimi quattro anni. Nata ha ricordato inoltre l’importante appuntamento dei rinnovi delle
rappresentanze dell’Associazione di novembre, chiedendo di partecipare numerosi alle assemblee di Zona, per
portare nuova energia all’Associazione.
Il pomeriggio è poi proseguito tra buon cibo, musica e
balli. Il desiderio di incontrarsi, di scambiare esperienze
e ricordi, di trovare sostegno e solidarietà ha trovato
nella giornata una adeguata risposta. L’invito quindi è
già rinnovato per il prossimo anno.
PENSIONATI COLDIRETTI DI UDINE
AL VIA IL RINNOVO DELLE CARICHE
Al via, il rinnovo del Consiglio dell’Associazione Pensionati Coldiretti di Udine giunto al termine dell’attività
quadriennale. Per questo in novembre si terranno le assemblee zonali per il rinnovo degli organi di rappresentanza delle Zone, che porteranno, entro dicembre, all’elezione del nuovo Consiglio provinciale. Alle assemblee
di zona possono partecipare tutti i soci che sono vivamente invitati ad intervenire per dare continuità all’attività dell’Associazione e portarle nuova energia, idee,
proposte e vitalità. L’occasione dei rinnovi è importante
per dare voce a tutti coloro che credono ancora nell’im-
portanza dell’aggregazione sociale e nel contributo che
con essa possono dare a tutta la collettività.
Coldiretti invita pertanto ogni socio a farsi parte attiva per la diffusione quanto più capillare del calendario
degli incontri pubblicato nella tabella sotto riportata e
promuovere una massiccia partecipazione agli incontri.
Agli incontri sarà presente anche il responsabile dell’Ufficio Epaca di Udine, dott. David Mucci, che illustrerà le
ultime novità di carattere previdenziale, pensionistico e
di tutela Inail, rivolto ai lavoratori attivi ed a quelli già
posti in quiescenza.
ZONA
LUOGO
DATA
ORA
San Daniele
Sala Ex Latteria - Villanova di San Daniele
martedì 11 novembre
10.30
Tarcento e Gemona
Sala Consiliare (accanto al Municipio) - p.zza Napoleone - Osoppo
martedì 11 novembre
15.00
Tolmezzo e Pontebba
Sala Confartigianato - via della Cooperativa, 1 - Tolmezzo
mercoledì 12 novembre
15.00
Cervignano e Palmanova
Mulino delle Tolle - Via Julia, 1 - Bagnaria Arsa
martedì 18 novembre
15.00
Latisana
Centro Civico di Precenicco
mercoledì 19 novembre
10.00
Udine Est, Udine Ovest, Codroipo
Consorzio Agrario - Orgnano
mercoledì 19 novembre
15.00
Cividale
Sala Cooperativa - Premariacco
martedì 25 novembre
10.30
21 udine
CON IL PAN NUOVE REGOLE
PER IL RINNOVO DEI “PATENTINI”
PER I PRODOTTI FITOSANITARI
Con l’adozione del Piano di Azione Nazionale (PAN) per
l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, cambiano le
regole per l’ottenimento del “patentino”. Così dal 26
novembre 2015 chiunque intenda acquistare e/o utilizzare i prodotti fitosanitari destinati agli utilizzatori professionali (non soltanto quindi per l’acquisto di prodotti
“tossici”, “molto tossici” o “nocivi”) sarà obbligato ad
acquisire un “certificato di abilitazione all’acquisto ed
all’utilizzo dei prodotti fitosanitari” (ex patentino).
Tuttavia il nuovo sistema formativo per il rinnovo e/o rilascio del patentino entrerà in funzione già a partire dal
26 novembre 2014 prevedendo un numero maggiore di
ore formative sia per il rinnovo quinquennale sia per il
di Raffaella Tassotti
rilascio nonché la possibilità che si verifichi un periodo
di transizione, seppur breve, tra la vecchia e la nuova
normativa in cui potrà non essere possibile rinnovare il
patentino.
Visto che fino al 26 novembre 2014 le modalità e le regole per ottenere il patentino rimangono quelle vecchie,
Coldiretti ha attivato alcuni momenti formativi sul territorio provinciale (nella tabella date e sedi). Invitiamo
pertanto coloro che avessero il patentino prossimo alla
scadenza o necessitassero di un rilascio a recarsi, quanto prima, nell’ufficio zona più vicino per dare la propria
adesione: le iscrizioni resteranno aperte per ogni sede
sino ad esaurimento posti.
IL CALENDARIO DEI CORSI
SEDE
DATE
UFFICIO ZONA DI RIFERIMENTO
PER RACCOLTA ISCRIZIONI
PAC 2014-2020
E VINCOLI DEL “GREENING”
di Marco Malison
INCONTRATI 3.000 SOCI IN 23 RIUNIONI
Iniziata il 15 settembre a Basiliano si è conclusa il 20
ottobre a Corno di Rosazzo la serie di 23 incontri territoriali organizzati da Coldiretti Udine per illustrare gli
elementi principali della nuova PAC seminativi. Michele
Dazzan e Marco Malison, alternatisi come relatori nei
diversi appuntamenti, hanno incontrato complessivamente quasi 3.000 agricoltori della provincia di Udine.
Al centro dell’attenzione le modalità di assegnazione e
calcolo dei nuovi titoli, la qualifica di “agricoltore attivo”,
i premi accoppiati destinati a sostenere determinate
produzioni zootecniche e la coltura della soia e infine –
ma non ultimo per importanza – il pagamento ecologico
(greening). “Per rispettare le regole gereening – hanno spiegato Malison e Dazzan – è necessario ragionare
sui piani colturali già a partire dalle prossime semine
autunnali. Per questo motivo abbiamo ritenuto di informare subito gli agricoltori anche se il quadro normativo
non è ancora del tutto completo. Le regole della nuova
PAC sono abbastanza articolate e certo saranno necessari approfondimenti caso per caso. Riteniamo comunque fondamentale aver fornito almeno le prime indicazioni per consentire a quanti hanno i requisiti di fissare
il maggior numero di titoli possibile e con il maggior
valore possibile”.
udine 22
I MERCATI DI CAMPAGNA AMICA
PROTAGONISTI DEGLI EVENTI D’AUTUNNO
di Valentina Urbani
Ecco dove e quando siamo stati presenti in provincia di Udine
Arriva l’autunno e con esso ripartono gli appuntamenti con
i mercati evento di Campagna Amica sul territorio friulano.
La stagione si è aperta domenica 12 ottobre in Via Cussignacco, nei pressi del centro di Udine, dove il mercato
di Campagna Amica ha esordito alla rinomata Festa delle
Castagne. Complice una bella giornata di sole, notevole
è stato l’afflusso di pubblico che ha potuto, tra le diverse
attività proposte nell’arco del fine settimana, incontrare,
conoscere oppure semplicemente consolidare il rapporto
con alcune tra le aziende di Campagna Amica, che settimanalmente sono presenti in Piazza XX settembre il lunedì mattina e il giovedì pomeriggio, a proporre i loro prodotti agricoli di stagione, selezionati con cura, di origine
controllata e garantita.
Sabato 18 ottobre si è rinnovato invece l’appuntamento
con il mercato di Campagna Amica alla Fiera di San Simone a Codroipo, giunta quest’anno alla sua 29ª edizione.
Come negli anni passati Via Italia si è tinta di giallo, con i
gazebo allestiti a festa per valorizzare la variegata offerta
di prodotti agricoli autunnali proposti dalle aziende impegnate, anche nel successivo fine settimana, a promuovere la propria attività e
al contempo il mercato
che ogni sabato mattina
si svolge nel capannone dell’ex Foro Boario di
Piazza Giardini.
Domenica 19 ottobre la
Società Agricola Stefanutti di Pavia di Udine,
specializzata nell’allevamento e produzione di
carni avicole, salumi di
suino e farine, ha aperto le proprie porte a tutti
quei cittadini consumatori interessati a conoscere
da vicino le attività dell’azienda, organizzando al
contempo un mercato nel
proprio cortile dove poter
incontrare le aziende dei mercati di Campagna Amica della provincia di Udine. Una domenica all’insegna del gusto
e della tradizione, dove poter degustare e apprezzare le
produzioni agricole locali, nell’occasione diventate la base
di originali ricette.
Queste iniziative, organizzate nei pressi di contesti urbani, rappresentano un’occasione unica per avvicinare
il mondo agricolo con quello cittadino, permettendo di
diffondere i saperi e i sapori dell’importante patrimonio agroalimentare friulano, valorizzando le eccellenze
del nostro territorio e promuovendo al contempo nuove
forme di vendita e di consumo che accorciano la filiera,
risultando più sostenibili, responsabili e vantaggiose per
produttori e consumatori.
È proprio attraverso queste manifestazioni che il progetto
di Campagna Amica cresce e si diffonde tra l’opinione pubblica, offrendo strumenti di conoscenza e informazione
per una corretta educazione alimentare, stili di vita sani
e virtuosi nei confronti dell’ambiente e perché no, un’occasione per scoprire la storia, le tradizioni, la cultura e la
bellezza del nostro territorio.
64^ Giornata Provinciale del Ringraziamento
sabato 8 novembre 2014 alle ore 19.00
nella Basilica delle Grazie in Udine
Presiederà la Santa Messa S. E. monsignor Andrea Bruno Mazzocato Arcivescovo di Udine
e concelebrerà il Consigliere Ecclesiastico Provinciale don Gianni Molinari.
La liturgia sarà accompagnata dal coro “Virgo Melodiosa” di Latisanotta
diretto dal maestro Maurizio Casasola
23 udine
GRIONS DEL TORRE,
BOOM DI ESPOSITORI (215)
ALLA XVI MOSTRA CONCORSO DEL MAIS
Bis di Sclaunicco tra le aziende agricole
Aziende agricole
La giuria
Strepitoso successo partecipativo e conseguentemente
anche qualitativo alla 16ª Mostra concorso del mais di
Grions del Torre che ha preso il via venerdì 3 ottobre con
la cerimonia ufficiale di apertura e la proclamazione dei
vincitori delle quattro sezioni in gara: aziende agricole,
amatori, mais bianco e mais speciale. 215 gli espositori
presenti quest’anno che hanno stracciato ogni precedente
record che si attestava negli anni migliori attorno ai 150.
Una giuria di esperti della Coldiretti, della Confederazione italiana agricoltori di Udine e da rappresentanti agricoli locali ha conferito il primo premio nella categoria più
prestigiosa, quella delle aziende agricole, a Vilma Rizzi di
Sclaunicco, che ripete il successo dello scorso anno. Seconda posizione per Matteo Battiario di Povoletto e terza
per Domenico Mansutti di Godia. Tra gli amatori si è aggiudicata il primo posto Anna Giaiotti di Ziracco, che ha
avuto la meglio su Elido Tavano di Sclaunicco. Terzo Edi
Giaiotti di Ziracco.
Nella sezione mais bianco la vittoria ha arriso a Domenico Medeossi di Santa Maria la Longa. Seconda posizione
per La Fattoria di Pavia di Udine e terza per Dino Buttazzoni, anche lui di Pavia di Udine.
La categoria del mais speciale ha visto il trionfo di Luigino
Guerra, di Buia, che ha presentato un mais spettacolare
e mai visto da queste parti; in seconda posizione Maurizio Lodolo di Udine e in terza Agostino Dri di Gris di Bicinicco. I vincitori hanno ricevuto, domenica 12 ottobre,
la prestigiosa “Panole d’aur” dell’Oreficeria By Claudia di
Povoletto (riservata alla prima azienda agricola e al primo amatore) mentre ai vincitori delle sezioni mais bianco
e mais speciale è stata consegnata la “Panole d’arint”.
Amatori
Mais Bianco
Mais speciale
MARTIGNACCO, CAMBIA SEDE
IL RECAPITO DI COLDIRETTI
A PARTIRE DA OTTOBRE IL RECAPITO DEL COMUNE DI MARTIGNACCO, CHE
SI TIENE L’ULTIMO MARTEDÌ DI OGNI MESE, NON SARÀ PIÙ
AL BAR “LI DE PUESTE” DI TORREANO, MA IN PALAZZO POLVEROSI,
IN PIAZZA VITTORIO VENETO (FRONTE CHIESA) A MARTIGNACCO
CON IL CONSUETO ORARIO DALLE 14.30 ALLE 15.30
pordenone 24
PAC E PSR
LE STRATEGIE PER LE IMPRESE
Gli incontri: importante momento di formazione
Cesare Bertoia
Presidente Coldiretti Pordenone
. I prossimi mesi saranno estremamente importanti per il cambiamento della Politica agricola
comunitaria e per quanto riguarda
il Piano di sviluppo rurale, prossimo all’attuazione.
In questa ottica ci siamo dati un
impegno importante sul territorio, coinvolgendo tutta
la base sociale attraverso una serie di incontri, indispensabili per la formazione delle nostre imprese. Le
serate sulla Pac hanno avuto una forte attenzione da
parte dei soci perchè si sono dimostrate un supporto per la progettazione dei piani culturali per prossimi
anni.
Gli appuntamenti sulla fiscalità hanno evidenziato la
complessità della materia, ma nello stesso tempo le
opportunità se questa viene affrontata nella giusta maniera.
Sul Piano di sviluppo rurale stiamo lavorando in siner-
gia con la Regione, affinché nei prossimi mesi i regolamenti attuativi diventino lo strumento operativo, attraverso il quale attingere le risorse per consentire alle
aziende di progettare nuovi investimenti e creare i presupposti per una crescita reale delle nostre imprese.
Per questo diventa fondamentale rapportarsi con i nostri tecnici. I problemi vanno affrontati per trovare le
giuste soluzioni.
La nostra federazione è strutturata con i capi servizio
a livello provinciale, gli uffici zona con i segretari che
sono i punti di riferimento, con i quali possono essere
approfonditi gli aspetti economici, tecnici, ambientali,
fiscali, previdenziali e altro ancora secondo le esigenze
aziendali.
La Coldiretti è una squadra di persone al servizio delle
imprese. Rapportarsi con la propria associazione diventa fondamentale anche con il contributo di proposte,
idee che possono migliorare le risposte alle necessità
dell’azienda. In un momento difficile per l’intero sistema economico, lo sforzo che siamo chiamati a fare, è
guardare con uno spirito di ottimismo il futuro delle
nostre imprese.
È DI AVIANO
LO YOGURT PIÙ BUONO D’ITALIA
Premiato a Brescia Massimo Cipolat
. Massimo Cipolat Padiel, ha vinto il primo premio alla rassegna nazionale dei prodotti lattiero caseari denominata
Franciacorta in Bianco (Brescia) giunta quest’anno alla diciannovesima edizione.
Il premio, lo ha ottenuto nella sezione dedicata ai produttori di latte caprino con lo yogurt di fattoria.
Massimo, socio Coldiretti, è una figura dalle caratteristiche multifunzionali se non altro perchè, oltre ad essere
laureato in filosofia e scienza delle religioni, è docente di
materia.
La sua passione, però, lo ha portato a fare ciò che fino a
pochi anni fa era un passatempo, a diventare un imprenditore agricolo, un allevatore a tutti gli effetti.
Le prime cinque capre, dal 2009 ad oggi sono diventate
circa un centinaio.
L’allevamento è stato costruito adottando tecniche innovative: la stalla è interamente aperta, dotata di reti frangivento regolabili per consentire un ottimale protezione e
ricambio d’aria. L’acqua negli abbeveratoi è a temperatura
controllata. L’alimentazione è comandata da un robot che
provvede alla distribuzione di mais e cereali a piccole dosi
durante il corso della giornata.
A questo si affianca il caseificio. La caldaia e tutte le strumentazioni vengono alimentate con l’energia elettrica
prodotta dall’impianto fotovoltaico. È qui che Massimo con
la sua collaboratrice Lucia trasforma i prodotti che in questi anni gli hanno fatto vincere tanti premi. Poi lo spaccio
dove i consumatori possono acquistare direttamente in
Massimo Cipolat mentre ritira il premio
azienda ricotta, caciotta, yogurt, caprino spalmabile naturale e aromatizzato alle erbe, tomini affinati in foglia di
castagno e formaggini speziati per aperitivi.
Il segreto di tutto questo successo?
“Non ci sono segreti -spiega Massimo-. Ho puntato ad un
prodotto di eccellenza partendo dal benessere animale,
con una stalla adeguata, un’alimentazione di qualità, un
caseificio moderno e un’attenzione particolare rivolta al
consumatore che stiamo fidelizzando giorno dopo giorno
garantendo la qualità dei nostri prodotti. Impegno, passione e anche quest’ultimo premio -conclude Massimosono la dimostrazione che gli sforzi del nostro lavoro sono
ripagati e ci stanno dando tante soddisfazioni”.
25 pordenone
PAC e PSR, LE DUE OPPORTUNITÀ
PER LA NOSTRA PROVINCIA
Occasioni da non perdere per lo sviluppo delle imprese
di Claudio Bressanutti
Direttore Coldiretti Pordenone
. Abbiamo concluso da poco la lunga
serie di incontri territoriali attraverso
i quali abbiamo approfondito con gli
associati la nuova pac, analizzando le
potenzialità ed i rischi del nuovo regime di pagamenti diretti. Le serate
intense ed affollate hanno permesso
di mettere in evidenza come il nuovo anno possa essere un importante appuntamento per tutte le realta imprenditoriali che vogliono ancora scommettere sull’ agricoltura sfruttando le opportunità offerte dal nuovo PSR
2014/2020.
Con l’approvazione del documento in giunta regionale avvenuto nel luglio scorso, si è di fatti conclusa la prima fase
preparatoria. Il documento, approvato dalla Giunta regionale è stato ora trasmesso alla Commissione europea, si
spera in una valutazione positiva e rapida per consentire
di dare subito operatività con i primi mesi del 2015.
Le risorse complessivamente assegnate alla nostra Regio-
ne per i prossimi sette anni ammontano a poco più di 269
milioni di € dei quali 127,7 derivano dal bilancio dell’UE ed
in particolare dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo
Rurale (FEASR).
Rispetto alla vecchia programmazione ci sono delle conferme ma anche numerose novità che meritano il dovuto
approfondimento al fine di ottimizzare le possibilità di finanziamento per le aziende agricole. A tale riguardo una
particolare attenzione dovrà essere dedicata agli approcci
di filiera che saranno il cardine ed il perno della nuova programmazione avendo corsie privilegiate rispetto alle altre
tipologie. Avranno il loro spazio anche gli approcci territoriali sia per la zona montana (attraverso i GAL) e sia per le
zone di pianura attraverso i progetti di cooperazione territoriali caratterizzati da puntuali progettualità e obiettivi.
Come Coldiretti Pordenone vogliamo essere parte attiva
in questo percorso attraverso un accompagnamento alle
aziende e l’ elaborazione di progettualità specifiche legate
alla valorizzazione delle nostre produzioni e alla crescita
imprenditoriale ed economica dei nostri associati. Il PSR
pu; rappresentare veramente una occasione meravigliosa
che non vogliamo e non possiamo perdere.
GIORNATA PROVINCIALE
DEL RINGRAZIAMENTO
domenica 16 novembre 2014
Pravisdomini
Chiesa parrocchiale
Sant’Antonio Abate
Associazione Pensionati
Coldiretti Pordenone
PROGRAMMA
è convocata per
mercoledì 26 novembre 2014
alle 7,30 in prima convocazione
e alle ore 10,30
in seconda convocazione a Vivaro (Pn) via
Roma, 14
Fattoria Da Gelindo
ore 10.30 ritrovo partecipanti
e raduno mezzi agricoli
ore 11.00 celebrazione Santa Messa
ore 12.00 interventi autorità
seguirà rinfresco CAMPAGNA AMICA
ASSEMBLEA PROVINCIALE
con il seguente Odg:
• Intervento Presidente provinciale
• adempimenti statutari
• elezione membri consiglio direttivo
• elezione membri consiglio revisori
• approvazione modiche statutarie
pordenone 26
PORDENONELEGGE E COLDIRETTI
OLTRE MILLE LE PRESENZE
Quattro gli appuntamenti, due con Campagna Amica
. Oltre mille le presenze agli appuntamenti della Coldiretti a Pordenonelegge. Quattro sono stati gli incontri in calendario alla festa del libro con gli autori.
Due targati Coldiretti e altrettanti dall’associazione
Campagna Amica.
Coldiretti in qualità di componente del consiglio di
amministrazione della Fondazione di Pordenonelegge ha considerato opportuno svolgere un ruolo attivo
nell’ambito di questa importante manifestazione, un
ruolo sinergico con le altre organizzazioni di categoria
nel sostenere il territorio e le imprese anche attraverso la cultura.
L’appuntamento, con Corrado Formigli e Caterina Soffici, in questo momento di crisi, è stato l’occasione per fare un’analisi e conoscere la storia di alcune
aziende che hanno saputo superare la congiuntura
attraverso un cambio di mentalità.
Un esempio di come anche il comparto agricolo può
reagire ed individuare nuove strategie.
Pordenonelegge è stato un’occasione per l’associazione Campagna Amica per far conoscere il ruolo del
settore primario che si sta rivelando fondamentale
per la nostra economia.
“Hamer ha ragione e la medicina è sottosopra” è il titolo del libro presentato al mercato di Campagna Amica
e al quale è intervenuto l’autore Carlo Cannistraro.
Alla Bottega di Campagna Amica ha partecitato il dottor Luca Cancian, introdotto da Nicola Cappellari che
ha presentato la pubblicazione titolata: Il libro Aloe
vera. Il segreto del benessere.
Ultima non certo per importanza il libro dei ragazzi:
Esperimenti con frutta, verdura e altre delizie.
Un laboratorio di scienza creativa curato da Tecnoscienza che ha riscosso un notevole successo con una
partecipazione che è andata oltre le previsioni.
Tutti gli incontri sono stati un modo per dimostrare
come l’agricoltura sia un comparto al centro della cultura, dell’economia e un punto di riferimento anche
per la formazione dei più giovani che trovano proprio
nel settore primario, elementi fondamentali su cui
lavorare e crescere.
CALENDARIO INCONTRI FISCALI
zona
data
ora
sede
Sacile
5/11/14
14.30
Caneva
sala consigliare
San Vito
5/11/14
18.00
San Vito al Tagl.to
Zipr
Maniago
12/11/14
14.30
Maniago
Nip
Spilimbergo
12/11/14
18.00
Spilimbergo
Casa dello studente
L’incontro con Formigli e Soffici
L’incontro alla Bottega di Campagna Amica
L’incontro al Mercato di Campagna Amica
L’incontro con i più piccoli
27 pordenone
GLI INCONTRI TERRITORIALI
SULLA NUOVA PAC
Centinaia le presenze ai primi appuntamenti
. Centinaia e centinaia sono state le presenze ai primi
incontri sulla nuova Politica agricola comunitaria (Pac).
In tutti gli incontri sono state messe a fuoco le novità
riguardanti la riforma decisa dal consiglio dei ministri europeo.
Le nuove decisioni, determineranno nuove scelte per la
maggior parte delle imprese agricole che dovranno valutare, in base anche alle caratteristiche aziendali quali
sono le opportunità.
Di tutto questo si è discusso anche con l’intervento del
presidente provinciale Cesare Bertoia e del direttore
Claudio Bressanutti che hanno messo in luce l’azione
svolta dalla Coldiretti, basata su numerose proposte che
sono state accolte e che danno una risposta positiva so-
pratutto alle aziende che fanno e vivono di agricoltura.
La figura dell’agricoltore attivo, il Greening, la blacklist
sono stati temi particolarmente dibattuti perchè introducono regole che tutelano le vere imprese agricole.
Tutti questi aspetti sono stati approfonditi da Valerio Tassan, responsabile del servizio economico della Coldiretti, che ha posto l’attenzione e ha invitato i titolari delle
aziende di avvalersi della consulenza degli uffici della
Coldiretti, in quanto la nuova Pac è un punto di partenza
anche per definire le quote dei nuovi diritti che dureranno fino al 2020.
A questo proposito ha ricordato l’importanza di progettare il piano semine e di valutare la risposta economica in
base ai nuovi criteri.
da sinistra Tassan, Bressanutti e Bertoia durante uno degli incontri Pac
Incontro Pac a Maniago
Incontro Pac a a Rauscedo per la zona di Spilimbergo
L’incontro Pac ad Aviano per la zona di Pordenone
L’incontro Pac a Budoia per la zona di Sacile
L’incontro Pac con i contoterzisti
l’intervento
gorizia 28
di Antonio Bressan - presidente Coldiretti Gorizia
AMBIENTE ED AGRICOLTURA
BINOMIO IMPRESCINDIBILE
Ma poi Genova è cosi lontana?
voro. «Venute meno le garanzie del posto fisso che caratterizzavano le occupazioni tradizionali sono emerse tutte
le criticità di lavori che molti considerano ripetitivi e poco
gratificanti rispetto al lavoro in campagna». Si torna alla
terra: «Quasi un’impresa agricola italiana su tre è nata negli ultimi dieci anni, il 6,9% dei titolari di impresa, a livello
nazionale, ha meno di 35 anni ed è alla guida di 54.480
aziende. I giovani puntano su un servizio più ampio: agriturismi, fattorie didattiche, vendita diretta, produzione di cosmetici naturali e prodotti conservati, dall’agri-gelateria al
wedding planner eco-compatibile, fino ai bio-ingegneri che
combattono il dissesto idrogeologico utilizzando le piante.
«L’agricoltura ha bisogno di coraggio – ha detto Roberto
Moncalvo, presidente nazionale di Coldiretti - e quindi Coldiretti chiede al Governo coraggio nel prendere decisioni
importanti. Oggi nelle campagne il lavoro c’è, sia per chi
vuole intraprendere con idee innovative sia per chi vuole
trovare un’occupazione anche temporanea e l’esperienza
dimostra che molti giovani hanno saputo riconoscere ed
incarnare le potenzialità del territorio trovando opportunità
occupazionali ma anche una migliore qualità della vita».
Solo così potremmo pensare di trovare delle soluzioni concrete
e definitive al dissesto idrogeologico, solo riscoprendo le nostre radici rurali potremmo salvare questo Paese da un inarrestabile declino economico ed ambientale ancorato a modelli
che oramai non sono più competitivi e strategici per l’Italia.
87
01 TE
10 OL ZIE
V RA
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In questi giorni, davanti ai nostri teleschermi scorrono le immagini terribili
dell’immane disastro che ha colpito
ancora una volta la città di Genova.
Immagini ricorrenti di cui oramai gli
schermi televisivi sono pieni ogni
qualvolta le precipitazioni piovose
sono più intense del normale. Fatalità, cambiamenti climatici, anche ma
non solo. Soprattutto la responsabilità è da ricondurre alla
cattiva, anzi assente gestione del suolo e del soprassuolo
che ha contraddistinto gli ultimi quaranta anni di vita di
questo Paese. L’abbandono delle campagne a favore delle
città è delle industrie, la scellerata politica urbanistica e di
gestione dei suolo che ha trasformato zone coltivate in siti
abitati oppure in territori completamente abbandonati al
degrado del bosco e dei rovi, centenarie sistemazioni di terreni realizzate con la fatica degli agricoltori trasformate in
zone incolte ed impervie. Risultato: miliardi di euro di danni
ad ogni evento piovoso straordinario e vittime innocenti.
Anche il nostro territorio provinciale vive queste situazioni,
non certamente per ora in queste forme, ma il prezzo lo
abbiamo pagato e lo stiamo pagando. Voglio ricordare le
alluvioni del Versa e del Torre di qualche anno fa, e la situazione che, con le intense piogge quasi annualmente, tiene
con il fiato sospeso le comunità che vivono lungo il corso
del fiume Isonzo, a cui vanno aggiunte le diverse frane che
interessano qua e la il nostro territorio collinare. A questo aggiungiamo l’emergenza provocata in questi anni, in
modo sempre più pesante, dalle popolazioni fuori controllo
degli animali selvatici, cinghiali in testa. La realizzazione
di viabilità ed infrastrutture e centri commerciali hanno ridotto drasticamente la nostra provincia di terreni utilizzati
dall’agricoltura, rendendo sempre più fragile il territorio.
A questo poi ci possiamo mettere vicino una miope politica ambientalista che ritiene che la natura possa “governarsi da sola”, oppure il fatto che per semplici opere
di sghiaiamento del fiume Isonzo, sia necessaria la costituzione di commissioni di studio che non decidono mai.
Una fotografia impietosa del nostro paese. Ma c’è speranza di miglioramento? Si, nonostante tutto sì. A ricordarcelo è proprio l’ultimo messaggio per la 9^ custodia
del Creato: “Educare alla custodia del creato per la salute
dei nostri paesi e delle nostre città”. Messaggio nel quale viene ribadita la gestione del territorio come dovere di
tutti, di ognuno di noi nella quotidianità, ma anche della
politica che deve individuare regole chiare ed applicabili.
Una politica, che a tutti i livelli, anche comunale ponga il territorio, e quindi l’agricoltura, al centro della propria azione. Siamo noi, agricoltori, i principali referenti della gestione del suolo, noi i nostri terreni non li
abbandoniamo, come molti industriali hanno fatto in
questi anni con i loro capannoni, ma li valorizziamo e li
curiamo; noi non delocalizziamo, ma siamo coloro che
testimoniano l’amore per questo Paese, che molti invece proclamano a parole, ma che non declinano nei fatti.
L’indagine nazionale commissionata da Coldiretti qualche
settimana fa, è chiara: davanti ad un declino delle attività industriali che delocalizzano all’estero e che di italiano
mantengono solo il marchio, con le attività agricole, invece, si aprono opportunità per oltre centomila posti di la-
Comune di Medea
64^ Giornata del Ringraziamento Provinciale
domenica 16 novembre 2014 alle ore 11
Ara Pacis Mundi Medea
Presiederà la Santa Messa l’Arcivescovo Metropolita di Gorizia
S. E. Monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli
A seguire benedizione dei mezzi agricoli,
saluto delle autorità e momento conviviale
L’odio produce morte,
l’amore genera vita
Dopo aver contemplato la
bellezza del paesaggio di tutta questa zona, dove uomini
e donne lavorano portando
avanti la loro famiglia, dove i
bambini giocano e gli anziani
sognano… trovandomi qui,
in questo luogo, vicino a questo
cimitero, trovo da dire soltanto: la guerra è una follia.”
Papa Francesco
29 gorizia
I CINGHIALI E I SELVATICI
AL CENTRO DI UN VERTICE
COLDIRETTI GORIZIA - PANONTIN
di Paolo Cappelli
I danni crescenti e ingenti provocati dagli animali selvatici, ed in particolare dai cinghiali, alle colture nel territorio isontino sono stati al centro di un incontro fra
l’assessore regionale Paolo Panontin e i dirigenti di Coldiretti Gorizia. Il presidente di Coldiretti Gorizia Antonio
Bressan, nel ringraziare l’assessore per la disponibilità
dimostrata, ha illustrato le problematiche degli agricoltori. “Ricaviamo il nostro reddito dalle produzioni agricole – ha spiegato Bressan – e vogliamo essere tutelati
da norme venatorie chiare. Coldiretti difende l’ambiente e la biodiversità – ha aggiunto Bressan – ma attualmente ci sono troppi animali selvatici fuori controllo.
In alcune zone – ha aggiunto – i nostri associati hanno
dovuto stendere centinaia di metri di rete elettrosaldata
a difesa delle colture che, oltre ad essere un orrore dal
punto di vista paesaggistico, è un costo non da poco”.
Il direttore di Coldiretti Gorizia, Ivo Bozzatto, ha sottolineato che la
situazione si è
ulteriormente
complicata con
la sentenza del
Tar che ha limitato di molto le
opportunità di
abbattimento
in deroga dei
cinghiali. L’assessore Panontin, nel portare Da sinistra: Antonio Bressan e Paolo Panontin
i saluti della Regione, ha preso atto della situazione evidenziando che lo strumento risolutore di tutti questi problemi
è il nuovo piano avifaunistico regionale, da troppo tempo in
discussione. “È mio obiettivo – ha evidenziato l’assessore –
di portare il piano avifaunistico in approvazione entro la fine
di quest’anno. Il Piano, in particolare, individua la zona di
pianura come zona di totale eradicazione per i cinghiali, per
la collina e le aree carsiche invece di parla di contenimento”
In tal senso la scelta collima con una proposta contenuta
in un documento che l’anno scorso Coldiretti Gorizia aveva
realizzato ed inviato alla Regione. “È necessario - ha concluso l’assessore Panontin - che su temi di questa rilevanza
i diversi soggetti competenti facciano fino in fondo il loro
lavoro, bisogna realizzare una forte alleanza tra i portatori di interesse del territorio, amministrazioni pubbliche,
riserve di caccia e cacciatori, agricoltori ed organizzazioni
ambientaliste nella ricerca della sintesi tra gli interessi economici di chi
dal
territorio
trae reddito ed
il mantenimento del equilibrio
ambientale”.
Il
presidente
Bressan ha assicurato all’assessore Panontin il contributo
fattivo di ColUn momento dell’incontro
diretti Gorizia.
INAUGURATA LA NUOVA STRUTTURA DI VENDITA
DELL’AZIENDA LA FERULA DI STARANZANO
L’impresa è una dei punti di Campagna Amica
È stata inaugurata con
grande partecipazione di
ospiti ed autorità la nuova struttura di commercializzazione dell’azienda
agricola la Ferula di Staranzano condotta dalla
famiglia Feruglio, punto
di Campagna Amica della
prima ora. La struttura è
stata ricavata nell’antica
villa nel cortile dell’azienda. La ristrutturazione è
stata portata a termine grazie a un contributo regionale
concesso nell’ambito del Piano regionale dello Sviluppo
rurale. La villa si è rivelata uno scrigno ricco di storia che
conserva tracce indelebili del passato, come una sala da
ricamo con gli “scaldini” per i piedi (ci sono ancora oggi)
usati dalle fanciulle, un luogo religioso con alcuni reperti
(crocifissi, quadri), i segni di una realtà contadina preservata a tutt’oggi e locali adibiti, nel 1917, a infermeria per
curare i feriti di eserciti opposti durante la Grande guerra.
Oggi conosciuta come villa Chichin, ospitò alla fine dell’800
il cardinale Giuseppe Melchiorre Sarto, primo vescovo di
Mantova (1884) poi patriarca di Venezia (1893), e il futuro
Papa Pio X nel 1903, fatto santo nel 1954, che trascorse
nella villa alcuni giorni di vacanza. Lo legava, infatti, l’amicizia a monsignor Antonio Feruglio, vescovo di Vicenza,
di casa a Staranzano. L’abitazione fu dimora anche di un
altro santo, padre Luigi Scrosoppi di Udine, amico fraterno
dello stesso vescovo. Al primo piano della villa c’è un angolo della piccola cappella dove questi personaggi illustri
hanno celebrato messa. «Per il restauro della villa – ha
spiegato Francesca Feruglio – sono stati impiegati legno e
pietra così che scale e tavelle sono state riportate 0a come
erano in origine. Questa casa e il campanile della chiesa – sottolinea ancora Feruglio - sono le costruzioni più
antiche del paese. Durante l’opera di recupero sono state
trovate fra i muri anche una scarpetta da bambina forse
di trecento anni fa, una medaglietta della devozione alla
Madonna e anche quattro dipinti sotto intonaco restaurati
con la “tecnica dello strappo” per portarli in superficie dal
pittore staranzanese Franco Milani».
La casa ospiterà, come un tempo, l’attività agricola, compresi uno spaccio vinicolo e ortofrutticolo con alcune sale
per la degustazione. Alla famiglia Feruglio e a Carlo Antonio, vicepresidente di Coldiretti Gorizia e a sua sorella
Francesca i complimenti e gli auguri del direttore di Coldiretti Gorizia Ivo Bozzatto e del presidente di Coldiretti
Gorizia Antonio Bressan.
PENSIONATI IN ASSEMBLEA IL 27 NOVEMBRE A GORIZIA
Si terrà il 27 novembre alle 12.30 nella sala riunioni della Federazione di Gorizia, l’assemblea provinciale dei Pensionati per le modifiche statutarie ed il rinnovo delle cariche. Si raccomanda la presenza.
l’intervento
trieste 30
di Alessandro Muzina - presidente Coldiretti Trieste
BARCOLANA, ANCORA UN GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO
MA OCCASIONE PERSA PER I PRODOTTI DEL TERRITORIO
Si è concluso da pochi giorni il grande evento della Barcolana, la più
grande kermesse velistica del Mediterraneo. Grande successo quindi di
una manifestazione che sempre più,
grazie allo stupendo colpo d’occhio di
migliaia di vele distese a riempire lo
spettacolare golfo, ha fatto e fa conoscere Trieste in Italia e nel mondo.
Quindi un evento che può solo fare
del bene in un momento come questo di difficoltà economiche. Ma dalle pagine di questo giornale, come presidente di
Coldiretti Trieste, mi sia consentita una lettura dell’evento
dal punto di vista del mondo agricolo. Sicuramente le rive
erano colme di addetti ai lavori e di spettatori, così come lo
erano i gazebi enogastronomici. Ed è su questo aspetto che
mi vorrei soffermare. L’offerta indifferenziata di cibo, dove
poco ha brillato la tipicità, dove tutto è stato proposto indistintamente nella falsa logica del chilometro zero. Tema
molto caro ed elemento di grande sensibilità ed attualità da
parte dell’opinione pubblica, ed in tal senso i nostri mercati
ed il nostro progetto di Campagna Amica ne sono la prova,
ma proprio per questo da sorvegliare e curare con grande
attenzione.
Non si può e non si deve creare nell’immaginario del cittadino – consumatore l’idea che quello che sta consumando
sia locale e buono, se locale e buono non è; pena la perdita
di credibilità. Se una critica devo fare all’evento, che ripeto
ben riuscito dal punto di vista mediatico, è la scarsità di
prodotti del territorio. La Barcolana è un evento cosi importante che non ci possiamo di permettere di perdere l’occasione di fare la promozione a tutto tondo di un territorio,
il nostro, capace di offrire prodotti cosi unici e diversi, dal
pesce ed i mitili del golfo, passando alle produzioni tipiche dell’altopiano carsico, al vino con i nostri Malvasia e
Vitovska.
Nei giorni della Barcolana abbiamo riempito negozio ed
esercizi commerciali della città, ma abbiamo fatto altrettanto con il resto del territorio, siamo stati capaci di promuovere le nostre tipicità? Da presidente di Coldiretti direi
che dobbiamo e possiamo fare di più.
Dobbiamo essere capaci di produrre sistema. La Barcolana
deve essere ricordata non soltanto per le bellissime barche
a vela che riempiono il golfo, ma anche per le nostre eccellenze agroalimentare e vitivinicole.
Credibilità quindi innanzitutto e scelte precise. Il business
del cibo fine a se stesso ha poco respiro e porta poco lontano. Ricordiamoci che il cibo non può essere ricondotto
solo ed esclusivamente ad un piano economico, ma è soprattutto etica e corretti stili di vita. In questa ottica, lo
studio “Passi” dell’Azienda sanitaria, ha appena completato
il suo nuovo questionario sullo stato di salute dei cittadini.
Un piccolo ma significativo campione di età fra 18 e 69 anni
ha risposto alle domande. Risultato: un triestino su quattro
è in eccesso di peso.
Non è certo per fattori estetici che il mondo sanitario insiste
tanto sulla “silhouette”. Si dimostra che è la qualità del cibo
a fare la differenza. Consumiamo quindi buon cibo. Infine
un appello: se lavoriamo tutti insieme, produttori, esercenti
e istituzioni per promuovere, nella quotidianità, ma anche
attraverso i grandi eventi, il consumo del buon cibo, otterremo due grandi risultati: quello di offrire delle proposte
agroalimentari di qualità e quello di migliorare la qualità
della vita dei cittadini.
CAMPAGNA AMICA PROTAGONISTA ANCHE QUEST’ANNO A TRIESTE NEXT
Anche quest’anno i produttori di Campagna Amica del
territorio protagonisti, con le proprie eccellenze, a Trieste Next promosso dal Comune e dall’Università di Trieste in collaborazione con tutti gli
enti di ricerca e di alta formazione
del territorio e che si è svolto a Trieste dal 26 al 28 settembre. Il Salone Europeo della Ricerca Scientifica
è una manifestazione che s’è posta
l’obiettivo di celebrare l’eccellenza del territorio triestino nell’ambito della ricerca scientifica, puntando
a favorire il dibattito sui temi chiave della ricerca, dello sviluppo e dell’energia, quest’ultima, tema principale dell’evento. Ogni anno infatti, viene scelto un focus tematico su cui concentrare gli eventi.
Il titolo del 2014 è stato EnergETHIC, a rappresentare non solo l’energia, ma anche l’approccio consapevoFESTA RINGRAZIAMENTO
PROVINCIALE DI TRIESTE
La Giornata del ringraziamento di
Coldiretti Trieste si terrà domenica 23 novembre alle 10.30 nella
chiesa di San Giacomo Apostolo,
in piazza San Giacomo a Trieste.
La S. Messa sarà concelebrata da
Mons. Giampaolo CREPALDI.
Seguirà rinfresco
PENSIONATI IN ASSEMBLEA IL 27 NOVEMBRE
Si terrà il 27 novembre alle 18.30 nell’agriturismo Stolfa di Roberto Santini l’assemblea provinciale dei Pensionati per le modifiche
statutarie ed il rinnovo delle cariche. Si raccomanda la presenza.
le con cui si vuole contribuire al dibattito scientifico e
socioeconomico internazionale. La manifestazione ha
portato in evidenza come la ricerca scientifica e l’innovazione possano contribuire alla sostenibilità dell’intero ciclo energetico,
alle fonti rinnovabili, alle bioenergie
e ai sistemi di efficienza e sicurezza
energetica, temi cari a Coldiretti. Un
successo per le aziende, vista la bella location in piazza Unità d’Italia e la
cornice del centro pedonale cittadino,
ma un successo anche per la manifestazione, che ha saputo collegare la
scienza, la ricerca ed il cibo. La manifestazione ha visto
anche il prezioso contributo dei nostri produttori al termine dell’incontro “Mettiamoci in rete. 10 cose da sapere
per diventare “energeticamente” scaltri”, che hanno offerto ai partecipanti una degustazione di prodotti del Carso.
INCONTRO PRODUTTORI SALUMI DEL CARSO
In seguito al Progetto Pilota “Sicurezza alimentare nella
filiera delle carni suine per la produzione dei prodotti tipici
del Carso Triestino” svolto dall’ASS n° 1 Triestina in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e le
Associazioni di categoria, è organizzato un incontro per la
presentazione dei risultati incoraggianti ed interessanti dal
punto di vista della sicurezza alimentare e dei prodotti di
salumeria del Carso triestino del triennio 2010-2013 per
mercoledì 5 novembre alle ore 9.00 in comune di Sgonico,
presso l’Associazione Culturale Ricreativa “Dom Brisciki”
Borgo Grotta Gigante 22. Per informazioni rivolgersi all’ufficio Ambiente e Territorio di Trieste.
di Deborah Zuliani
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