verità di cui si credeva banditore, ed alla quale, malgrado tentenna

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verità di cui si credeva banditore, ed alla quale, malgrado tentenna
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verità di cui si credeva banditore, ed alla quale, malgrado tentennamenti e infingimenti, voleva rimanere fedele. Da Farges, ove si
recò appena liberato, riprese il cammino per Lione, col proposito
di far stampare un secondo libello che avrebbe fatto seguito alV Antidoto,.
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5. La fatale « Confessione di fede ».
La Confessione di fede che aveva scritta per il balivo di Gex
da Lione sarebbe andata per il mondo, col salvacondotto del nome
di un insigne magistrato della Repubblica protestante di Berna.
Il proposito fu attuato appena Fautore giunse nella grande città :
il libello apparve sotto forma di lettera indirizzata a Simone di
Wurstemberger. Esso conteneva, inoltre, 40 protesi ed un certo
numero di annotazioni al Credo di Attanasio . Falsa era l'indicazione di Anversa, come luogo della pubblicazione ed un artifizio,
per distrarre l'attenzione delle autorità lionesi, la prefazione dell'editore : « Theophilus ad fìlios Ecclesiae ».
Cinque anni più tardi, nel corso del processo di Berna che fu
la conseguenza lontana ma diretta di quella pubblicazione, Valentino tenterà di scagionarsi raccontando la storia rocambolesca di
uno stampatore il quale, avendo avuto tra le mani la copia del manoscritto che egli aveva inviato a Paolo Alciati, l'avrebbe stampata a sua insaputa. Troppo grave era stato l'errore commesso il
giorno in cui aveva voluto far correre per il mondo la propria professione di fede sotto l'usbergo del nome di un magistrato che, compromesso a quel modo, non si sarebbe lasciato sfuggire dalle mani
—• come poi avvenne — un uomo imprudente ! Di quell'atto riprovevole, i giudici bernesi fecero difatti uno dei capi d'accusa in base
ai quali pronunciarono la pena capitale.
La prima conseguenza di quella pubblicazione fu l'arresto
immediato a Lione. Nella risposta che Calvino pubblicò nel 1561,
sotto il titolo « Impietas Valentini Gentilis, etc. » , leggiamo :
« non sappiamo — né ci interessa saperlo — in che modo è stato
incarcerato a Lione ».
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II manoscritto è conservato a Berna : Cod. 122, Bibliotheca Bernensis. Il TRECHSEL l'ha pubblicato alle pp. 471-479 della
sua op. cit. I l titolo esatto è : « V. G. itali Domini Jesu Christi servi
de uno Deo, de unius Dei uno Alio ed de Spiritu S. Paracleto Catholica et Apostolica Confessio ad I I I . Dominum Simonem Wurstembergerum Ga i Praefectum dignissimum ».
Impietas V. C. brevi scripto detecta, et palam traducta per
D. Johannem Calvinvm. Genavae 1561.
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