La Gazzetta dello sport 25.01.2012
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La Gazzetta dello sport 25.01.2012
30 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 25 GENNAIO 2012 SCI COPPA DEL MONDO LA GUIDA Slalom uomini a Schlad ming (Aut): 1. Hirscher (Aut) 1’43"01; 2. GROSS a 22/100; 3. Matt (Aut) a 29/100; 4. Kostelic (Cro) 30/100; 5. Yuasa (Giap) 50/100; 6. Ligety (Usa) 96/100; 7. Byggmark (Sve) 1"03; 8. Herbst (Aut) 1"26; 9. Raich (Aut) e Myhrer (Sve) 1"28; 11. Missillier (Fra) a 1"41; 12. Hargin (Sve) a 1"53; 13. Pranger (Aut) a 1"54; 14. RAZZOLI a 1"61; 15. Larsson (Sve) a 1"68. Rit. I manche: Deville. Squal. I: Neureuther (Ger). Non qual. II: Thaler. Rit. II: Grange (Fra), Dopfer (Ger), Baeck (Sve), Pinturault (Fra), Hoerl (Aut). Squal. II: Moelgg. Coppa del Mondo: 1. Kostelic (Cro) 905; 2. Hirscher (Aut) 825; 3. Feuz (Svi) 665; 10. Deville 370; 18. Gross 266. Slalom (8): 1. Kostelic (Cro) 595; 2. Hirscher (Aut) 460; 3. Deville 370. Sabato e domenica a Garmisch (Ger) discesa e superG. DONNE A ST. MORITZ Oggi alle 11 a St. Moritz (Svi) la prima prova cronometrata della discesa. Torna in pista Daniela Merighetti. Nadia Fanchini (risentimento muscolare) non ci sarà. Parteciperà ai gigante di Coppa Europa a Courchevel il 30 e 31 gennaio. GrossItalia, lo slalom è azzurro Davanti ai 45.000 di Schladming, Stefano rimonta e cede solo a Hirscher. Deville fuori, Razzoli 14˚ 5 DAL NOSTRO INVIATO PIERANGELO MOLINARO SCHLADMING (Austria) Il senso di squadra emerge quando le cose vanno male. Perché se viene a mancare quello che solo tre giorni fa era diventato il re di Kitzbuehel, Cristian Deville, c’è un compagno pronto a rimpiazzarlo, Stefano Gross, ieri sera secondo alle spalle di Marcel Hirscher. Come ad Adelboden, dove Deville era uscito e Gross con il terzo posto aveva centrato il miglior piazzamento, allora, della sua ancor fresca carriera. Una storia tutta trentina. Il duello Il duello è stato davvero bello e Gross ha dato ancora una volta l’idea di avere un potenziale enorme, di non soffrire la pressione delle responsabilità. Davanti ai 45 mila di Schladming, la vittoria l’azzurro se l’è giocata nella prima manche, quando ha chiuso al settimo posto con 1"21 di ritardo dall’austriaco. Soprattutto nella parte finale, dove non ha trovato quell’accelerazione necessaria quando il pendio si addolciva e anche nella seconda questa sezione è stata per lui la peggiore, perché, come ha confessato, negli ultimi due giorni l’influenza l’ha un po’ fiaccato e si è trovato a corto di energie. Ma pur con le batterie a terra, nella seconda frazione di gara ha rifilato 99/100 a Hirscher. Scusate se è poco... Confronto In fondo Gross è l’atleta che tecnicamente più somiglia al giovane talento austriaco: compatto nella parte alta del corpo, ha una grande indipendenza di gambe e un’agilità straordinaria con passaggi molto vicini al palo. In squadra in estate ha rifilato paghe dure ai compagni, ma prima di mostrare a tutti quello che sa fare, ha dovuto guadagnare posizioni su posizioni nella lista di partenza. Nel primo slalom a Beaver Creek Stefano partiva con il 40, con il risultato di ieri è entrato nel primo sottogruppo, i magnifici sette. Ci sarà da divertirsi. E non ha ancora trovato il ghiaccio dove compagni e tecnico dicono sia un vero mostro. Il vincitore Marcel Hirscher ha sfruttato al meglio il numero uno di partenza avuto in sorte all’estrazione. Su una pista tenuta insieme dal sale è sceso però senza giocare troppo d’azzardo con i domande a... STEFANO GROSS SLALOMISTA «E’ la Scala dello slalom Prima o poi batterò Hirscher» 1 Che effetto fa il podio davanti a 45 mila persone? «E’ un’emozione incredibile. Da bambino sognavo di vincere su questa pista e per poco non ci riuscivo al secondo tentativo. E’ davvero la Scala dello slalom, tutta quella gente ti dà una spinta eccezionale». 6 Podi in 8 slalom Per gli azzurri un primo posto, tre secondi e due terzi. Gross era stato 3˚ ad Adelboden 2 Dopo la sua seconda discesa ha pensato di poter battere Hirscher? «L’austriaco è forte, ma non imbattibile, scia con due sci come tutti, un giorno l’altro succederà che gli arriverò davanti. In tutte e due le manche alla fine mi sono mancate un po’ le energie per la piccola influenza che mi porto addosso». Stefano Gross, 25 anni, con il risultato di ieri entra nel primissimo gruppo e sarà al via tra i primi sette. A inizio stagione partiva col 40 REUTERS clic CASO INFORCATE PER L’AUSTRIACO SOLO UNA MULTA (a.a) La federazione internazionale ha multato di 1998 franchi svizzeri (1656 euro) l’austriaco Marcel Hirscher. Pena blanda comminata non per le inforcate, ma perché il ventiduenne di Salisburgo negli slalom di Wengen e Kitzbuehel ha continuato la sua gara dopo aver sbagliato la porta. Il regolamento infatti prevede che un atleta si fermi, o almeno esca dal percorso di gara dopo l’errore. E ieri lo statunitense Ted Ligety (sesto al traguardo) ha ammesso di aver inforcato pure lui a Zagabria (chiuse 14˚). «Almeno tre o quattro sciatori hanno inforcato. Fa parte dello sport». pali dopo le polemiche degli scorsi giorni. Ma sul percorso filante predisposto dall’ex gigantista svizzero Steve Locher era la strategia perfetta. Perché c’era velocità e non bisognava rovinarla con impatti troppo violenti. Con una discesa senza rischi ha rifilato 75/100 di secondo al compagno Matt e 85/100 al sorprendente tedesco Dopfer, al via con l’11. Il «nemico», Ivica Kostelic, invece ha trovato la prima serata no della stagione e si è piazzato quarto, ma era già fuori dai giochi dopo la prima discesa (+1"18). Deville Non è stata, come si diceva, una giornata fortunata. Secondo azzurro in classifica è Giuliano Razzoli, 14o, che ancora una volta si è mostrato a disagio negli spazi stretti, Moelgg, nono dopo la prima discesa, è uscito nella seconda e ora è fuori dal primo gruppo. Thaler non si è qualificato dopo due errori grossolani. Il numero uno azzurro Cristian Deville ha inforcato nella prima manche mentre si trovava in vantaggio. Non era partito fortissimo, 2/100 più di Hir- scher nel primo intertempo. Poi ha innestato la marcia giusta ed è filato come un missile tanto da precedere l’austriaco al secondo intertempo di 6/100. Però due porte prima dell’ultima tripla verticale il suo sci destro si è agganciato alla neve, l’azzurro ha leggermente allontanato i piedi e si è trovato in ritardo così non è riuscito a riprendere la traiettoria prima della tripla. «Peccato, perché stavo sciando bene — ha detto — il percorso era veloce e filante come piace a me, sentivo finalmente feeling con questa pista. Un’occasione buttata per confermare la vittoria di Kitzbuehel». Lo slalom è così, sul filo del rasoio. Ma con compagni come quelli che si trova in squadra può dormire sonni tranquilli: c’è sempre qualcuno pronto a recitare il suo copione. 3 Sapeva che Theolier è da inizio stagione che dice a Ravetto: "Gross vincerà sulla Planai"? «No, ma sento la sua fiducia addosso. Quando parla ti aiuta a non avere complessi. Con nessuno. Sapeva che mi trovo bene sul ripido. Gli devo il fatto di aver trovato costanza. Per ora non ho fatto punti solo a Kitzbuehel dove ho perso uno sci. Poi ho un segreto: conosco le buche...». 4 In cosa pensa di dover ancora migliorare? «Su questa neve non compatta soprattutto, ma in ogni direzione. Ho diversi avversari con tanta esperienza, che sanno gestire varie situazioni. Io sono agli inizi». 5 Secondo podio... SESTO PODIO Gross è il 6˚ podio italiano in slalom a Schladming. Tomba 1˚ nel ’97 e ’98; Moelgg 2˚ (’08), Gros (’75) e Ladstaetter (’90) terzi «Oggi è toccato a me, ma tutta la squadra sta sciando forte, anche i compagni che non sono arrivati al traguardo. E’ questo il nostro segreto, ogni giorno in allenamento cresciamo. Adesso c’è un po’ di riposo prima della prossima gara, potremo allenarci per crescere ancora». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA ELEZIONI FISI IL COMMISSARIO STRAORDINARIO CONFERMA LA DATA DELL’ASSEMBLEA Carraro: «Alle urne il 31 marzo a Modena» «Fondamentale per programmi e Fis». Morzenti non è eleggibile MARISA POLI MILANO «Servono un presidente e un consiglio eletti dalla base per programmare la prossima stagione, cruciale, e per nomi- nare un candidato per la Federazione internazionale». Il commissario straordinario della Fisi, Franco Carraro, ha ribadito ieri nella sede della Federazione in via Piranesi che la data delle elezioni resterà fissata per il 31 marzo, e che si opporrà a chiunque si muoverà per far rinviare l’assemblea elettiva. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è all’ex presidente Morzenti, decaduto insieme al consiglio dopo la sentenza dell’Alta Corte del Coni del luglio scorso. L’ex presidente, il cui ricorso al Tar è stato respinto, ha preannunciato da giorni l’appello. E ieri i suoi legali hanno comunicato via lettera l’intenzione di fare appello e diffidato la convocazione dell’assemblea. «Se dovessi constatare che qualcuno si muove in tale direzione — ha detto Carraro — , mi opporrò, lo comunicherò all’opinione pubblica. La Fisi non si è costituita davanti al Tar e continueremo a non farlo. Né io né i vicecommissari Rossello e Parrinello gestiremo la fe- derazione dopo il 31 marzo». Elezioni Condannato in primo grado a 4 anni e mezzo per concussione aggravata, Morzenti — in base al codice etico che il Coni sottoporrà il 2 febbraio al voto del consiglio nazionale — non solo non potrebbe candidarsi, ma anche se il Consiglio di Stato accogliesse l’appello e lo rimettesse al suo posto, dovrebbe immediatamente dimettersi. E il suo tentativo è di allungare i tempi delle elezioni in attesa dell’appello al Tribunale di Torino. L’assemblea elettiva sarà convocata a fine febbraio e le candidature dovranno essere presentate entro il 10 marzo. Per ora il trentino Lorenzo Conci ha ufficializzato l’intenzione di presentarsi, ancora da valutare la posizione di Gancia, mentre il Sai Roma a inizio febbraio convocherà un’assemblea aperta a Milano. Appaiono invece le prime crepe tra gli alleati dell’ex presidente Morzenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA Franco Carraro, 72 anni COLOMBO