procura della repubblica
Transcript
procura della repubblica
SENATO DELLA REPUBBLIC4. CAMERA DEI DEPUTATI COMMISSIONE PARLAMENTARI D I INCHIESTA CONCERNENTE Il DDSSIER MITROKHIN E L'ATTIYITA D I INTELLIGENCE ITALIANA ..I...... ............ PROCURA DELLA REPUBBLICA presso il Tribunale Ordinario di Roma Ufficio del Sostituto Procuratore Dr. Franco IONTA Città Giudiziaria - Piazzale Clodio - 00195 - R O M A 406/38703427 - Fax.06/38703446 ---0ooOCQo--- RICEW TA Il sottoscritto cancelliere REALI Vittorio consegna al M.llo RIN&DI Frabrizio, in servizio presso la Commissione Parlamentare d'inchiesta sul "Dossier MITROKHIN", la documentazione in copia dei seguenti atti: 1. Inf R.O.S. Antieversione n. 5551161-1999 prot. del 21 .O7.2OO3 " " 2. " 555187-7-1-1999 prot. del 29.07.2003 5551155-1-2-1999 prot. del 04.09.2003 3. " 4. nota Ministero della Giustizia rif. N.NA/1068/2002/CD rich. Ass. giudiz. 5. Inf R.O.S. Antieversione n. 5551162-1999 prot. dell' 8.9.2003 n. 5551151-6-1-1999 prot. del 20.09.2003 6. " 7. nota Ministero della Giustizia - rich. assistenza giudiziaria del 3.10.2003 8. nota P.M. del 7.10.2003 9. Inf. R.O.S. Antieversione n. 5551165-1999 del 13.10.2003 - Testo filigrana 'C 'i '6 'C Roma 16 ottobre 2003 1 COMMISSIONE MITROKIiIN ;i P-, : e 2 1 LUI;, 3 9 3 p' \p 'E &)i? RJ Raggruppamento Op Speciale 7 Reparto Anti Eversione N. 5551161-1999 di prot. OGGETTO: Procedimento penale n. 34236101 N. Roma, 2 1 luglio 2003 Richard Tomlinson. ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA dr. Franco Ionta sost. ROMA Testo filigrana A seguito di ricerche effettuate per individuare ulteriori possibili spunti di interesse sulla vicenda relativa alla defezione di Vassilj Mitrokhin, dalla consultazione di 'tfonti aperte" è emerso che: - dal sito www.tiscali.it "benvenuti nello spazio libero del dossier Mitrokhin" risulta che "... nel 1992, grazie al prezioso aiuto di un ex agente segreto inglese Richard Tomlinson [Mitrokhin] è riuscito a fuggire in Inghilterra con il prezioso 'carico" (all.1); - dal sito www.lapadania.com ,"il Kgb spiava in casa nostra. Le tappe dell'inchiesta che scotta", risulta che "nel 1992, con l'aiuto di un ex agente inglese, Richard Tomlinson, il colonnello russo passa dal1 'altra parte della barricata e si rifugia in Gran Bretagna, dove vive attuahente sotto copertura" (a11.2); 1 - dal sito news.bbc.co.uk "Britain betrayed. Idealist who sold out his homeland" risulta che "dopo la sua [di Mltrokhin] defezione nel 1992, Richard Tomlinson, già controverso funzionario dell'Intelligence Sewice, simulò di essere un giornalista per far esfiltrare sei bauli di alluminio pieni della documentazione di Mitrokhin" (a11.3). Da questa ricerca emergeva la partecipazione alla defezione di Mitrokhin di un soggetto in precedenza non evidenziatosi, il funzionario del Servizio inglese Rich d Tomlinson. Di costui non è menzione nel libro "The Mitrokhin Rhv-e/dello storico inglese Christopher Andrew, redatto unitamente al defezionista, sulla base dei report Impedian, in cui, in apertura, sono descritte le modalità di esfiltrazione dell'ex funzionario del Testo filigrana Servizio sovietico e della documentazione da lui raccolta. Si è quindi proceduto ad ulteriore esplorazio,ne di siti in rete per verificare quanto risultasse su Richard Tomlinson. Effettivamente sono stati rinvenuti molteplici siti nei quali viene trattata la sua vicenda che appare alquanto contraddittoria. Queste le risultanze emerse dalla lettura di alcuni siti web: - nel sito www.peterwhitehead.com vi è il documento "Tomlinsongate" dal titolo eloquente, nel quale sono riportati stralci della stampa britannica relativi alla vicenda di Richard Tomlinson, dai quali si può arguire che egli era un agente del Servizio inglese, che abbandonò, per scrivere,un libro nel quale sono riportate vicende di servizio. Da questi stralci si rileva inoltre che egli aveva vissuto anche in Italia, che il suo appartamento a Rimini era stato perquisito ed erano stati sequestrati ~ggetticome un PC, il telefono cellulare e materia:.; informatica. In precedenza Tomlinson era stato arrestato in Gra ad un anno di reclusione per aver dato all'editore una sintesi del libro che stava scrivendo, contravvenendo all'OfJicia1 Secrets Acts. Nel documento vi è un riferimento all'archivio Mitrokhin, in quanto nella stampa russa erano comparse rivelazioni secondo le quali la pubblicazione del testo di Tomlinson doveva essere considerata come una reazione all'acquisizione dei report Impedian da parte occidentale. Nella stessa nota viene affermato che il Governo britannico aveva smentito che Tomlinson avesse avuto parte nella defezione di Mitrokhin che "aveva dato all'MI 6 dettagli sulla penetrazione sovietica in Occidente" (a11.4); - nel sito www.parliament.thestationeryoffice.co.uk, che contiene i Testo filigrana resoconti dei lavori del Parlamento britannico, in un documento relativo al 29.03.2001, vi è un inciso in cui si fa riferimento ai problemi insorti dall'operato di alcuni ex dipendenti dei Servizi britannici, tra i quali è menzionato Tomlinson (a11.5); - nel sito www.cicentre.com vi è l'annuncio della pubblicazione del libro di Tomlinson ed è riportato uno stralcio del Times del 15.02.2001: "Il funzionario Richard Tomlinson, già in sewizio presso l'MI 6 afferma di aver scritto rivelazioni sul servizio segreto britannico. Ma egli era solamente una pedina dell'htelligence russa, contrariata per le rivelazioni contenute nell'Archivio Mitrokhin, dice il suo autore Christopher Andrew" (a11.6); - nel sito www.guardian.co.uk vi è una notizia relativa alla diffusione del libro di memorie di Richard Toinlinson che era stato pubblicato nonostante l'opposizione delle autorità che, dopo aver vissuto in Italia, egli viveva, all'epoca, nel febbraio 2001, nel sud della Francia (a11.7); - nel sito intel1it.muskingum.edu.ukvi è un documento dal titolo "Post cold war - The Tomlinson affair" in cui si argomenta sulla pubblicazione del libro di Tomlinson "The Big Breach. From Top Secret to Maximum Securiv" disponibile sul sito http.thebigbrech.com. Nel documento sono riportati alcuni stralci della stampa britannica relativi all'eco suscitata dalla pubblicazione del testo. Secondo queste notizie, il libro sarebbe stato pubblicato da una società editrice sovietica costituita per l'occasione e la sua comparsa sarebbe stata accolta con disappunto dal Servizio inglese che aveva promosso un'azione legale per impedirne Testo filigrana la pubblicazione. Peraltro, lo stesso Tomlinson negava che la pubblicazione del libro avesse in qualche modo visto la partecipazione dei Servizi russi. Un severo giudizio sul libro è quello di Christopher Andrew, secondo cui vi era difficoltà nel distinguere la realtà dalla finzione e non vi era molto della cui attendibilità si potesse essere sicuri (a11.8). E' stata infine reperita, attraverso i canali commerciali, una copia del libro "The Big Breach" (in all. 9 copertina e presentazione). Dalla sua consultazione non emergono riferimenti all'azione che ha portato alla defezione di Vassilj Mitrokhin, né riferimenti alla partecipazione di Tomlinson a quella òperazione. Dalla consultazione della banca dati delle forze di polizia, effettuando un interpello sulle evidenze con il nome Richard Tomlinson e le generalità indicate nel libro (13.01.1963), risulta che vi è una segnalazione della Questura di Rimini, in data 23.05.2000, umovimentazionestranieri" relativa ad un con la motivazione ed una segnalazione della Questura di Trento, in data 25.08.2000, relativa alla locazione di un immobile a Riva del Garda (TN), via Belluno n. 4. Nella parte finale del testo viene esposta la vicenda italiana di Tomlinson, vale a dire il suo periodo di soggiorno nel nostro Paese (in all.10 copia delle pagine di interesse). Si trascrive la traduzione delle pagine di interesse << Trovai, senza problemi, un piccolo appartamento per le vacanze ad un isolato dalla spiaggia di Rimini - essendo bassa stagione vi erano molte disponibilità turistiche. Avendo precedentemente appreso il francese e lo spagnolo, la lingua italiana era relativamente comprensibile permettendomi rapidi progressi nel corso delle lezioni. Trovai gradevole il modo di vivere in Italia ed iniziai a pensare di trovare un'abitazione per poter vivere, a lungo termine, nel paese. Ma prima di poter intraprendere impegni di lavoro o contratti a lungo termine avevo bisogno di venir fuori dalla controversia con l'MI6. Nonostante tutto quello che mi avevano fatto, sentivo una perversa lealtà nei loro confronti e volevo trovare una soluzione amichevole. Avevo, più o meno, rinunciato a portarli in un Tribunale del Lavoro l'unica equa soluzione - assicurandomi, da parte loro, che cessassero l'elevata sorveglianza su di me, mi dessero libertà di viaggiare ed il permesso di condurre la mia vita. Ma tutte le mie lettere in proposito vennero ignorate e la mediazione di Warren Templeton venne fermamente rigettata. Sembravano assolutamente determinati a rovinarmi sia economicamente che mentalmente, ed una volta ancora la mia unica opinione eraquella di coshingerli alla mediazione. In seguito alla mia sistemazione a Rimini, dopo alcuni mesi, scrissi al11M16 per informarli che un agente letterario svizzero stesse negoziando per mio conto con un editore interessato alla pubblicazione della mia storia, chiedendomi come potevo rimettere il mio manoscritto per l'autorizzazione. Sperai che l'MI6 fosse stato d'accordo alla mediazione, nel qual caso ero preparato a ritirare integralmente il materiale da pubblicare. Ma un settimana più tardi l'MI6 reagì con la consueta stupidità vendicativa. "Emergenza, Emergenza!" gridava un ciccione che sudava sotto al balcone del mio appartamento. "C'è una perdita di gas" gridava come un forsennato in italiano, 'perdita di gas, uscite immediatamente dai vostri appartamenti". La polizia continuò a bussare alla porta del mio appartamento al terzo piano per le successive due ore. Dovevano avermi visto arrivare a casa sulla mia bicicletta di ritorno da una lezione di italiano dopo le ore 13.00, visto che avevo appena messo su il bollitore. Non stavo aspettando nessuno e, sbirciando attraverso lo spioncino realizzai, anche attraverso i video di addestramento visti a Belmarsh, che erano travestiti da poliziotti - avevano tutti lunghi bajì e capelli molto corti. La porta era blindata, così ho lasciato esercitare le loro nocche. Realizzai che l'MI6 aveva usato la mia lettera nella quale ammettevo di avere un libro manoscritto come scusa per perquisirmi e sequestrare il mio computer. Molto rapidamente, codificai tutto l'essenziale sul mio laptop defframentai l'hard disk come misura preventiva ed occuliai il sottile ma cruciale disco di memoria Psion all'interno del televisore < i ! ( , < ,. . tutto fu al sicuro, scappai dal balcone per figgire al1 Testo filigrana sdraiarmi sul mio prendi sole per leggere un libro. Ammisero la loro sconfitta e chiamarono i pompieri. Ora il capo della polizia mi stava guardando dalla sua barcollante scala, sudando sotto il sole di mezzogiorno, pretendendo una perdita di gas nella speranza di intrappolarmi ed afinché aprissi la porta. 'Lei ha la sbagliato edificio': risposi beffardamente dal mio prendi sole. Questo edificio ha solamente elettricità! "Tenti con quell'edifcio laggiù" e puntai il palazzo vicino. "Si, sento puzza di gas proveniente di li': affermai gesticolando esageratamente. "Apra la porta", ordinò di nuovo impaziente, mentre estraeva dal suo taschino una placca cromata da poliziotto, che mi mostrava, ma il suo gesticolare pose la scala in ondeggiamentipericolosi. "Polizia, apra la porta". "OK!", sorrisi, "ma perché non viene dalla scala anziché bussare alla porta? È molto più semplice salire". Andai dentro l'appartamento prima di poter osservare la sua reazione. Era mercoledì 17 maggio, lo stesso giorno in cui Stella Remington, ex leader dell'MZ5, annunciava di voler pubblicare le proprie memorie sull'MZ5, negoziando grosse somme di denaro con un editore inglese. Diversamente da me, lei non era stata arrestata, non gli era stato sequestrato il computer e le autorità britanniche erano liete per la sua pubblicazione. Come nel caso Patten vi erano regole per persone collocate ai vertici ed altre per piccoli ragazzi come me. Il canale di notizie 24 ore no stop inglese "Sky News", mi aveva prenotato per un'intervista in diretta telefonica alle 15.30. Il telefono cominciò a suonare quando la polizia italiana entrava nel mio appartamento. "Contro il muro", gridarono i due cattivi che condussero la perquisizione, puntandomi la pistola sul petto. "Tutto bene, calmatevi ora" gli dissi. Ero alla mia decima perquisizione ed avevo le mani in alto sul muro ed i piedi larghi mentre loro riprendevano fiato. Altri cinque poliziotti entrarono nella stanza ed uno accese le luci, "chiudile" gli ordinai, ricordandogli un suggerimento datomi dal festone. "Potreste forse avere forse un mandato per perquisire il mio appartamento, ma non ne avete uno per rubarmi la corrente elettrica". L'agente, irritato, li fece uscire. Un funzionario, sudato, arrivò dopo cinque minuti, presentandosi come l'Ispettore Verrando della DIGOS di Rimini, l'organo investigativo speciale della polizia italiana, presentando due agenti SB britannici venuti per un giorno da trascorrere sulle spiagge italiane. Sia Peters che Ratclzfe avevano decenza umana ed intelligenza, erano una coppia di diligenti selezionata per seguire incondizionatamentegli ordini dell'MI6. La perquisizione del mio appartamento durava circa due ore. Gli agenti inglesi mostrarono un mandato che conferiva loro poteri per merito del "Mutua1 Assistance Act" a confiscare qualsiasi cosa volessero. Il mio computer ed il mio Psion erano in casa. Poi perquisirono la mia raccolta di CD sia musicali che sofware. "Non sono competente ad esaminarli per scoprire files nascosti" affermava l'agente inglese numero uno. "Sei competente a fare qualcosa?" gli risposi. Successivamente tutti i miei documenti legali. Poi il mio telefono cellulare. "Così possiamo vedere chi hai chiamato" spiegava l'agente inglese numero due. Poi il telecomando. Gli chiesi, "Cosipotrai sapere cosa ho visto in TV?" Finalmente riempirono una delle mie valigie ed annunciarono di essere pronti ad interrogarmi presso il Commissariato della P.d.S. di Rimini. Scortandomi fuori, realizzavo che mi avevano sequestrato tuttò ciò che poteva avere un valore. L'unica Testo filigrana cosa che non potevano mettere nella valigia era il televisore che conteneva il prezioso disco. Verrando mi interrogò per sei ore prima di capire che non avevo commesso nulla di illegale e che la polizia inglese aveva abusato del "Mutua1Assistance Act". Ma adesso era troppo tardi. Gli agenti inglesi erano di ritorno a Londra con tutti i miei averi. Mi restituirono le valigie dopo alcuni giorni che avevo trasmesso un f m al capo del SB di Londra.con una descrizione della loro incompetenza, ma non ho mai più visto i miei computers, i sofmare, i cd, il telefono cellulare ed il telecomando. Verrando, alcuni giorni più tardi, mi scrisse per invitarmi al Commissariato. Ignorai la sua richiesta, pensando potesse condurmi in pericolo. Avevo solo richiesto la registrazione in Rimini, della quale avevo bisogno per legalizzare la mia posizione in Italia e presumevo che Verrando volesse dirmi che non avrei potuto ottenerla ordinandomi di lasciare l'Italia. Ragionando, se mi volevano urgentemente, potevano venire e prendermi. Non sentii più nulla fin quando, curiosando sugli scaffali di un'edicola del centro, mi sentii dire '>perché non ci sei venuto a trovare l'altro giorno?", il tuo permesso è pronto. L'ambasciata inglese in Roma ci aveva chiamato chiedendoci di non darti il permesso, per questo abbiamo deciso di dartelo immediatamente aflnché non siano in grado di prendere la decisione al Ministero del1 'Interno" Ma stavo sottovalutando le loro capacità. È probabile che l'MI6 avrebbe perso l'appoggio della polizia italiana, ma questo non li scoraggiava. Guidando sull'autostrada verso Milano per incontrare un avvocato circa il sequestro, mi accorsi di essere pedinato. L'intercettazione avvenne discretamente da Rimini, ma a Bologna facevo numerosi avvistamenti notando le targhe di tre macchine - una Fiat Punto bianca, una Wolkswagen Golfgrigia metallizzata ed una Fiat Bravo grigia. La Golf si avvicinava in numerose occasioni che mi permettevano di vedere il conducente, di carnagione scura e vestito di rosso. Telefonai all'awocato in Milano per chiedergli un consiglio e lui chiamò la polizia. Mi dissero di introdurmi nella stazione di servizio della Stradale Nord, appena fuori Piacenza, ed osservai attraverso lo specchietto retrovisore che la Punto e la Goif mi seguivano, parcheggiandosi dietro il complesso della stazione di servizio, parzialmente nascosti da alcuni cespugli. La Fiat Bravo continuava la percorrenza sull'autostrada, senza dubbio per parcheggiare nelle vicinanze ed osservare se mi allontanavo dalla stazione di servizio. La Polizia italiana giungeva dopo venti minuti su una Fiat ed io spiegai loro la situazione. Erano scettici e dovetti sfogliare il mio vocabolario di italiano per fargli capire che non ero completamente matto. Realizzarono che non lo fossi quando si avvicinarono ai due veicoli. I quattro passeggeri abbandonarono le rispettive auto per allontanarsi nel vicino bosco. "Procedete, sparate, sparate" gridai alla Polizia, ma loro non furono entusiasti al1 'idea. La Polizia si avvicinò ai veicoli per vedere se gli occupanti avevano lasciato tracce della loro identità, ma non c'era nulla eccetto lattine di Coca Cola vuote ed involucri di hamburgers. "Non erano agenti di Polizia" mi assicurarono Lo avevo già immaginato. La sorveglianza era troppo dilettantesca per essere intrapresa dalle autorità italiane, e gli occupanti non sarebbero fuggiti se fossero stati poliziotti. L'unica spiegazione era che l'MI6 aveva ingaggiato una squadra amatoriale per spiarmi dal momento che gli italiani si sono rzjiutati di collaborare. Quando l'auto della Polizia se ne andò, comprai un coltello d'acciaio e squarciai le loro gomme. Una volta in auto, mandai un jk all'ambasciatore inglese di Roma utilizzando il mio recente acquisto per sostituire la Testo filigrana Testo filigrana mia Psion ed il mio cellulare, chiedendogli l'invio della fattura. Senza alcuna sorpresa, non la invio - dovevofargliela inviare direttamente dal mio avvocato. Alcuni giorni più tardi, il mio soggiorno a Rimini era finito. La proprietaria del mio appartamento non gradì l'imbarazzante visita della Polizia e mi disse che l'appartamento era stato "prenotato da alcuni Tedeschi durante lo scorso anno". Mi chiese di andarmene in una settimana. Ero senza casa ed agli inizi della stagione turistica, era impossibile bovare altra sistemazione a Rimini Ma questo imprevisto sembrava una benedizione. Mi spostai al nord e dopo alcune settimane di ostelli trovai un appartamento a Riva del Garda, una ridente cittadina a nord del Lago di Garda. Un paradiso per gli sportivi, con piste ciclabili, strutture per windsurfing, passeggiate estive e piste sciistiche invernali. Decisi di restare per un po ', MI6permettendo. Ma il mio ottimismo ebbe vita breve. Dopo alcuni giorni, durante un viaggio a Monte Carlo per un colloquio di lavoro, l'MI6 mi fece arrestare dal "Monaco Special Investigations Unit", che mi tratteneva nelle celle della sua stazione, vicino al fronte portuale. Seduto su una rigidissima panchina per poche ore, mi resi conto di essere più esperto di Ronnie da Belmarsh in fatto di celle di sicurezza. L'MI6 chiese alla Polizia monegasca di sequestrare il mio nuovo Psion ed il telefono cellulare, ma fortunatamente diedero ascolto al DST che li consigliava di lasciarmi andare. Dopo sei ore di detenzione, mi rilasciarono a condizione che rientrassi immediatamente in Italia. Poco dopo il mio rientro a Riva del Garda, scoprii che l'MI6 era si era doto da fare in mia>assenza. L'agenzia immobiliare con la quale presi l'appartamento mi telefonò, chiedendomi di raggiungere i loro uffici con il pretesto di richiedermi una copia del mio passaporto. "Richard" annunciava "Betty" la più grande delle due sorelle che dirigevano l'agenzia, "mentre eri fuori, abbiamo ricevuto la visita di due uomini che dicevano di essere della Polizia". In seguito a quest'ultimo intervento ero arrabbiato, ancora di più quando Betty spiegò che "realizzammo subito che non era& realmente poliziotti poiché fecero domande inopportune circa te" "Quali?" gli chiesi. "Volevano sapere quanto pagavi di a@o per il tuo appartamento e se avevi una linea telefonica - la Polizia non sarebbe mai stata interessata a queste cose". "Chiesero qualcos 'altro? " Domandai. "Sì, Betry esitò un momento prima di continuare". "Mi dissero che Lei era sia un pedofilo e che dovevo tenerla lontano da mia figlia" Lasciai l'ufficio di Betiy conbollando la mia disperazione e la mia irritazione nei confronti dell'MI6 che sembrava voler rovinare le mie opportunità di stabilirmi ovunque. Anche Betty realizzo immediatamente cosa stava succedendo, Riva del Garda è una piccola cittadina ed io sapevo che non sarebbe stata l'unica persona che gli agenti ingaggiati dall'MI6 avrebbero contattato. Subito riscontrai ostilità da altre conoscenze che erano state presumibilmente alimentate dalla stessa linea, dopo uno o due mesi la padrona della nuova casa mi chiese di lasciare l'appartamento. Ancora una volta ero senza casa, e l'MI6 non aveva ancora finito con me. Un altro viaggio a Milano era necessario, ma apparvero subito i sorveglianti, questa volta a bordo di una Wolkswagen Polo bianca. Lo stesso tizio vestito di rosso era dentro al mezzo accompagnato da un capellone. Questa volta non si fecero scrupolo di discrezione e si incollarono al mio paraurti. Se mi fermavo in un area di sosta a verificare la mia mauaa.. loro si accostavano dietro di me. Sulla strade verso Milano. se " mettevo la freccia a sinistra e giravo a rotonda nei pressi della stazione centrale e Testo filigrana -. 8 ogni uscita, ma rientrando nel giro all'ultimo momento. Loro fecero lo stesso, attaccati al mio paraurti. Continuai a guidare, questa volta più veloce. Fecero lo stesso, sgommando con le ruote posteriori della loro Polo. Accelerai, il mio BMWsi allontanò. Due giri di piazza ed ero dietro di loro. Il ciccione stava facendo smorfle dal suo specchio retrovisore mentre il suo compagno era al telefonino per chiedere consiglio su cosa fare. Lampeggiai amichevolmente. "Doveflnirà tutto questo?': pensavo tra me e me se la storia fosse farsa o tragedia". Tanto si rappresenta sulla figura di Richard Tomlinson sul quale non emergono indicazioni certe circa una sua partecipazione alla defezione di Vassilj Mitrokhin. Ove ritenuto opportuno, potranno essere assunte ulteriori informazioni: - dal Sismi, in ordine a quanto risulti sulla sua eventuale partecipazione all'operazione Impedian e sul suo soggiorno in Italia; Testo filigrana - dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, in ordine all'intervento asseritamente compiuto dalla Digos di Rimini nei confronti di Tomlinson. I ALLEGATO 1 Testo filigrana . . . . . . . > . Benvenuti nello spazio libero del Dossier Mitrokhin , .... . ~~, . . . r~aggrupparnentoOperativo Speciale Carabinieri 2 ~ e s r t Anti o Eversione . . . . . Pagina 1 d i 1 I l-- 7 N. 55616 di prot. I Oggetto: Acquisizione delegata presso 11 SISMI , l Sei il visitatore n, FastCountBrhy LinkExchanae Proc. pen. N. 4340/99N Alla Procura della Repubblica già Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma Si trasmette il materiale documentale prodotto dal SISMI in data 08/10/1999, contenuto in tre plichi sigillati allegati alla presente e specificati nell'annesso verbale di acquisizione. Iplichi, sigillati al termine della acquisizione sono stati custoditi, sino alla attuale consegna a codesta A.G., nella cassaforte di questo Reparto. Non è stata estratta copia. Il Maggiore Comandate del Reparto Paolo Scriccia . . .. .. . .. Testo filigrana La copertina del libro wThesword the shield" scritto da Mitrokhin e C. Andrew Vasili Mitrokhin, 67 anni, ex-colonnello del temutissimo KGB (Komiter Gosudarstvennoi Bezopasnosti), il servizio segreto della ex URSS. Dal 1956 al 1984 ha prestato servizio presso gli archivi della sezione esteri. Grazie alla sua posizione ha potuto svolgere una certosina attività di trascrizione delle schede dell'archivio; 300 mila sono i documenti trafugati. Nel 1992, grazie al prezioso aiuto di un ex agente segreto inglese, Richard Tomlinson, è riuscito a fuggire in Inghilterra con il prezioso "carico". Oggi vive nel Regno Unito sotto falso nome e in un luogo segreto. Idocumenti che riguardano il nostro paese sono composti da 645 pagine (dagli anni '60 al 1991). I l serviziosegreto britannico, il M, ha iniziato a trasmettere al S E M I (Servizio Informazioni Sicurezza Militare) la prima parte di tali documenti nel 1995. I 1 giorno 8 ottobre 1999, dopo quasi quattro anni di controspionaggio, il SISMI ha trasmesso i plichi contenenti alcune schede Mitrokhin alla Procura della Repubblica del Tribunale di Roma. SPAZIO UBERO Il presente sito vuole essere un portale dal quale attingere informazioni sul Dossier Mitmkhin. Tutta la documentazione è reperibile in Internet. Ai lettori 6 riservato uno spazio dove 6 possibile esprimere la propria opinione. Ci auguriamo altresì di ospitare editoriali di alcune celebri firme del giornalismo italiano 0 i999 file:l/C:U>ocuments and Setti...\Benvenuti nello spazio libero del Dossier M i t r o k h h h t 08/07/2003- .. . , Testo filigrana .. .. . .. . - ' ,. .. . .. - . . - ,: . . .. ..... ., . I1 Kgb "spiava" in casa nostra le tappe dell'inchiesta che scotta Pagina 1 di 1 I1 Kgb "spiava" in casa nostra le tappe dell'inchiesta che scotta Le informazioni sull'attività di spionaggio svolta dal Kgb in Italia cominciano ad arrivare al Sismi a partire dal 3 aprile 1995. L'MI-5, l'apparato di intelligente britannico continua a spedirli fino al 18 maggio 1999. In tutto, 261 fascicoli che costituiscono il famoso dossier "Impedian" raccolto dall'ex colonnello del Kgb Vassilj Mitrokhin negli anni di lavoro archivistico presso il servizio esteri della Lubianka durante i quali trafuga e copia a mano trecentomila schede. Un documento che provocherà nell'autunno del '99 una tempesta politica intorno al governo D'Alema. Ecco tutte le tappe della vicenda. IL TRADIMENTO - Nel 1992, con l'aiuto di un ex agente inglese, Richard Tomlinson, il colonnello msso passa dall'altra parte della barricata e si rifugia in Gran Bretagna, dove vive attualmente sotto copertura. I documenti che riguardano l'Italia sono composti da 645 pagine, e coprono un arco di tempo che va dagli anni '60 al 1991. IL SISMI - I1 9 ottobre del '99, dopo quattro anni di controspionaggio, il Sismi trasmette i tre plichi sigillati contenenti alcune schede Mitrokhin alla Procura di Roma che apre un'indagine. I1 maggiore del Ros, Paolo Scriccia, specifica che i plichi sono stati custoditi, fino alla consegna all'Autorità giudiziaria, nella cassaforte del Reparto e che non è stata estratta copia. DOSSIER ALLA STRAGI - L'l 1 ottobre '99, due giorni dopo, la procura della Repubblica invia il dossier al presidente della commissione Stragi, Giovanni Pellegrino, che lo rende pubblico. I GOVERNI - I1 dossier passa attraverso tre governi. I1 governo Dini, durante il quale sono giunti al Sismi 152 fascicoli. I1 governo Prodi, durante il quale arrivano al Sismi 82 fascicoli. I1 governo D'Alema, durante il quale i servizi inglesi inviano 25 fascicoli. DINI E PRODI I1 direttore del Sismi, generale Sergio Siracusa, informò il governo Dini dopo sette mesi dal suo insediamento. Nel maggio 1996 si insedia il governo Prodi e il 2 ottobre 1996 il generale informa la presidenza del Consiglio attraverso il ministro della difesa, Beniamino Andreatta. D'ALEMA - I1 18 ottobre '96 subentra a Siracusa l'ammiraglio Battelli il quale, a sua volta, informa il governo D'Alema otto mesi dopo, nel giugno successivo. Lo renderà noto lui stesso in un'audizione al Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, presieduto da Franco Frattini. FRATTINI - I1 presidente del Copaco, illustrando la relazione sul dossier Impedian del marzo 2000, rileverà una ((lacunameritevole di un'opportuna riflessione, ossia il fatto che il Presidente del Consiglio in carica sia stato informato solo otto mesi dopo il suo insediamento dell'esistenza del complesso documentale che, al momento del giuramento del primo governo D'Alema, ammontava a 200 schede)). IL COPACO - Nella relazione del Copaco si evidenziano "lacune" sui riscontri di controspionaggio da parte del Sismi. Questi, infatti, iniziano intorno al 1998, quando il primo flusso di produzione della fonte Mitrokhin, anche se per tranche, era iniziato tre anni prima. LA COMMISSIONE - La prima proposta di istituzione di una commissione di inchiesta parlamentare sulla vicenda del dossier Mitrokhin arriva nella 13esima legislatura dal centrodestra. Dopo mesi di scontro politico, perb, non se ne fa niente. La proposta è ripresentata dalla Cdl dopo la vittoria elettorale del 13 maggio 2001 ed è trasformata in legge. La commissione, ora istituita, si è riunita ieri per la prima volta e ha eletto Paolo Guzzanti, senatore di Fi, presidente. Testo filigrana - file://C:ìDocuments a...Ul Kgb spiava in casa nostra le tappe dell'inchiesta che scotta.ht . ., , , .. ., . . , . .. .. . ~ 08/07/2003 - - . ~- .. .. . ,.,. ... .. . .., ..:. .: ,-.:.:, , . . ,.'. i,..: . .. .. . ALLEGATO 3 Testo filigrana .. -~ . . . . . . : .. ".. . .. . . . . .. . ......... . . . . ..,. ,, BBC NEWS I Special Repo...199 ( Bntain betrayed I Idealist who sold out his homelan Pagina 1 di 4 . .. ., . .. . . . . . . , ,.,, j., CATEGOMES N RADIO COMMUNICATE WHERE I UVE INDEX SEARCH .. NewsFmnt Page ON THIS STORY En91and Monday, 13 September, 1999, 17:43 GMT 18:43 UK N Ireland Scotland Idealist who sold out his Wa.5 homeland IIK D n l i t l ~ The BBC's Peter Gould reports on Britain's biggest spy scandal in years See also: 23 Jan 98 1 UK Spy secrets come in from the cold 13 Sep 99 1 UK Melita Norwood: A secret life 16 Sep 99 1 UK How they found the spy of the century 20 Sep 99 1 UK Grandmother: Iwas right t0 SPY Programmes Defstor Vasiii Mitrokhin smuggled KGB documents in his -------.----shoes 22 3un 99 1 UK Politlcs 'Spies need scrutiny' 11Sep 99 1 UK 'More KGB revelations to come' 13 Sep 99 1 Britaln betrayed The Cambridge spy ring Testo filigrana The 77-year-old former KGB officer who unmasked Britain's "Granny spy" is a dedicated idealist, determined to bring to light his view of his homeland's failed experirnent SERVICES Dally E-maii with communism. Only Feedback Text Help EDITIONS mngebwdd Long service Colonel Mitrokhin worked in the KGB'S foreign office archives from 1956 until he retired in 1984. Over 1 0 years;he smuggied out 300,000 documents in his shoes to write out longhand copies a t his country home. He then buried t h n n n t n c i n milk r h i i v n c tinrl c n a l ~ r +in= l ...\BBC NEWS 12 Sep 99 1 UK Soviet spy inquiry 11Sep 99 1 UK Now living in England under Q&A: A spy revealed an assurned name in a secret 12 Sep 99 1 UK location, Russian defector Shayler: Iknow two more Vasili Mitrokhin made it a spies condition of his citizenship that the notes he laboriousl~ Internet links: MI5 copied from KGB archives be published as a Home Office warning to future generations. The BBC Is not responsible for the content of external Internet sites Top Britain betrayed stories now: Melita Norwood: A secret life How they found the spy of the century Melita Norwood timeline Q&A: Spy scandal under Special Report 1999 09-99 Bntain betrayed Idealist who sold out his ht08/07/2003 . . . . . . . . . . . . . . ...... . . . . . . ~. .. . . . . . . . . . .:> ;. . . . :. < ..:,.. ' . . .. . .: . . . . . BBC NEWS I Special Repo...199 I Britain betrayed I Idealist who sold out his homelan Pagina 2 di 4 Shayler: Why Norwood After his defection in will be spared 1992, controversial Q&A: A spy revealed forrner Secret Respected lecturer's Intelligente Service double life officer, Richard Spying Who's Who Tornlinson, posed as a journalist to bring out Links to more Britain six aluminiurn trunks betrayed stories are at filled with Mitrokhin's the foot of ................ . . . . . ..,. the page. notes. These are the documents which have irnplicated 87year-old Melita Melita Nomood: Gave nuclear secrets to the KGB Norwood, who passed on nuclear secrets, and disgraced forrner Scotland Yard officer John Symonds, 64. .,.-. Dedicated t o t h e cause Mitrokhin told the Tirnes he joined the Russian secret service in 1948. "I believed everything that we were told: we were blinkered by party propaganda." Testo filigrana A srnall, softly spoken rnan in a rurnpled suit with a shock of thinning white hair, Mitrokhin said his disillusionrnent with Cornrnunism set in over a nurnber of years. "It was no sudden conversion. Isaw the discrepancies between what they said and real life." Mitrohkin realised there was a chasrn between reports on the BBC, Voice of America and Radio Liberty - which the KGB rnonitored - and what the people of the Soviet Union were being told. And the archives - vast storehouses which contained a detailed record of every operation t h e KGB had rnounted frorn its inception in 1917 - rnade for shocking reading. Mitrokhin even carne across a plot to break Rudolf Nurevev's legs after the ballet dancer defected. " I was looking for the New Jerusalem, but we ended up at the Wailing Wall," Mitrohkin said. Striking back ...ìBBC NEWS Special Report 1999 09-99 Britain betrayed Idealist who sold out his h 08/07/2003 . .. . . ... . . . .. . . , . . .. .~ .. . . , :. . . . .. .,., . :::. ,'. .. BBC NEWS I S p e c i a l ~ e... ~199 o ( Bntain betrayed I Idealist who sold out hls homelan pagina 3 di 4 . ..,.' , L He decided to expose the Soviet empire he believed was evil, and quoted Bible passages to The Times on sin and responsibility to back up his decision. Ever wary that by writing out the notes, he also risked signing his own death warrant, the spy kept his activities secret even from his own family. He still will not discussed the matter with his wife. Secret escape When the Soviet Union collapsed in 1992, Mitrokhin decided the time had come to defect. He first turned up on the doontep of the CIA in the Balkans, who turned him away because they didn't believe his story. He then went to the British secret service. Testo filigrana Strong views Mitrokhin remained disillusioned with the homeland he left behind, and had little time for the current crop of politicians, dismissing Russian President Boris Yeltsin as an "old alcoholic". And the KGB was still a force to be reckoned with, he said. Mitmkhin: Boris Yeltsin "an old alcoholic" "They are still there. It is the same people, the same organisations, the same aims." Although living far from Moscow, Mitrokhin feared for his life - he believed freelance assassins working for his former colleagues could be out to get him. The truth is out there Yet the idealism that led him to first work for, then betray, the Soviet system lingered. George Bernard Shaw's whitewash of the Stalin's Soviet Union in the 1930s still rankles with the elderly spy. ...\BBC NEWS L. ,,.'.. Special Report 1999 09-99 Britain betrayed Idealist who sold out his h 08/07/2003 . .~ . ' ~. , .. -..,.. . .. . : ,.- ..b&&. .. ..<,,.*,.*--#.:.w-r:-*,>>.:.. ~ : .. . .... .. ., . . . . . . ..~. . . . . . . .".. .... . .. -.> .. . . . . .., . . BBC NEWS I Special Repo ...199 ( ~ r i & i nbetrayed ( Idealist who sold out his homelan . Pagina 4 di 4 "If a rnan is honest and norrnal, he could see that it was al1 built on lies. Solzhenitsyn said you can't exist on lies." ... m E-mail this story to a friend . r . Links to more Britain betrayed stories Iln This ............Section -................ 0 [il[ilm ~igq . ^ ^ Back to top News Front Page ( World I UK 1 England I N Ireland 1 Scotland I Wales I UK Politics I Business 1 Entertainrnent I Science/Nature I Technology I Health 1 Education I Talking Point I Country Profiles I I n Depth I Programmes .................................................................................. To BBC Sport>> I To BBC Weather>> / To BBC World Service>> 0 MMIII I News Sources 1 Privacy Testo filigrana ...\BBC NEWS , Special Report 1999 09-99 Britain betrayed Idealist who sold out his h 08/07/2003 . .. _.w&2.h ....-. , . . ............... ....... . . . .: . . . ,. . . , . . : .. .. ALLEGATO 4 Testo filigrana .. . . .... . . . . ..,, . . .. , , ,., Pagina 1 di 7 tomlinsonl TOMLINSONGATE: Tomlinson Steals the Show! I.RUSSIANS to publish M16 secrets 2. Secrecv: the worst policy 3. Memoirs blocked in UK 4,"lntelliaence" is called for from M15 and M16! 5. Efforts to block book doomed 6. Oddballs. deadbeats and M16 recruits 7. What's in that book Testo filigrana 1. RUSSIANS T 0 PUBLISH M16 SECRETS. L Nick Fielding M16 accused its former officer Richard Tomlinson yesterday of striking a dea1 with the Russian intelligen to publish his memoirs of life as a spy. The book, entitled The Big Breach: From Top Secret to Maximum Security, is due to be published show Russian company that M16 claims was set up for the purpose. It has no previous publishing history. Ton decision comes only weeks after it was revealed that ministers are about to authorise the publication of r Stella Rimington, the former director-genera1of M15 Tomlinson's book is likely to present ministers with substantial problems. While Rimington's bok has been shorn of controversial material, his is an attack oi management of M16 and reveals much about its internal culture and methods. The service isso secretive that the only previous glimpses of its internal culture have come in highly fic& accounts such as lan Fleming's James Bond books. M16 has long sought to portray Tomlinson as adani maverick hell-bent on damaging the sewice. It maintains he mixes up fact and fiction. though it acknowlt large parts of the book, a version of which it has read, are accurate. In the book, Tomlinson gives details extreme lengths that M16 has gone to in pursuing him around the world. Other sections describe how M out dirty tricks operations and how recruits are given specialist training at Fori Monckton in Portsmouth. It contains details of the training exercises for new recruits, and reveals how new ofkers are taught to u identities for themselves. The author also describes much of the organisation's trade-craft and the way r taught to hide their true careers from family and friends. Other chapters cover his time undercover in 00: secret mission to Russia and his role in uncovering a plot by the Iranians to buy a chemical weapons pla Tomlinson says he has offered three times to submit the book for vetting to the D-notice committee. but has responded "with menacing letters threatening me with imprisonment or used my admission of havin! confiscate my computers". M16 says it has never been given the book to vet. Tomlinson, 38, was recruited into M16 in 1991 after getting a first class degree in aeronautica1engineerii Cambridge and s e ~ i n g in the Territorial SAS. He scored top marks in his training and was initially seen i .G?!:spb:v<&=*&:"- __ __ file://C:\Documents and Settings\g.amodio\Desktop\Mitrokhin\tomlinsonl.htm . . ,. ., h.d3& . .. r - . i. .'..*&.:. ... .>... 2y*r.., &..-... . .?Lr L. ' ' - 08/07/2003 . .. .<.- . ,.-9 ...., tomlinsonl .. Pagina 2 di 7 flyer. But after sewice in Bosnia he received a severely critica1 staff assessment and was sacked. Claimi had been unfairly dismissed, he sought redress from an employment tribunal; but M16 stepped in with a interest immunity certificate (P1l ) to block him, citing national security. *' Tomlinson claims that M16 officers used threats of arrest and lifelong harassment to make him hand ov6 copyright to anything he wrote about his time in the secret sewice. He was subsequently arrested in 199 sentenced to a year's imprisonment under the Official Secrets Act for giving a synopsis of the book to ar publisher. Soop after leaving Belmarsh top securiiy prison in May 1998 on licence after sewing part of his sentencf abroad, moving from one country to another to avoid what he insists is harassment instigated by M16. In organisations in severa1countries, including France and Germany, have tried to recruit him to reveal details of M16 opi says he co-operated with the Swiss. Tomlinson says that he has been assaulted, arrested, held for questioning or raided by armed police at I, times in six countries. He is banned from America, Australia, France and Switzerland and has been ha^ Germany and New Zealand. He is now living in Italy and believes he is under surveillance. In May last year his apartment in Rimini was raided by Italian police, and his computer, mobile phone, cc disks and legal papers were taken. They were handed over to two British Special Branch officers and ha retumed. Tomlinson claims that Italian private detectives hired by M16 approached his landlady and friends in Ital) them he was a convicted paedophile. Testo filigrana A raft of injunctions and other legal actions has prevented him from publishing his book in Britain. As a rc has followed the precedent of the former M15 officer, Peter Wright, whose book, Spycatcher, was publi: Australia and the United States after it was banned in Britain. Only after imported copies were sold at ro: and street markets in Britain d ' i the courts accept that it was pointless to keep the ban in place. "M16 prosecuted and imprisoned me under laws which on July 20,2000 were scathingly condemned by on Britain's human rights record," says Tomlinson in the book's epilogue. "They took expensive injunctio against me in the UK, Swiherland, Germany, the USA and New Zealand, al1 in disregard for laws goverr freedom of speech, guessing correctly that Idid not have the funds to appeal through the'murts." His pi Russia has printed at least 10,000 wpies of the book, which will be distributed around the world. Tomlinson says he will come back to Britain voluntarily, hand wer to charity his profits from the book anc necessary go to prison again, on condition that he is first allowed to take M16 to an employment tribunal retaliated by accusing his Russian publisher of operating under a false name and using bogus documen regularly to the United States and Europe. The man is said to have set up the publishing company shortl approaching Tomlinson with a $50,000 offerto print the book. M16 maintains, although it admits it has no proof, that he is a front-man for one of three Russian intelligt services. It believes that these sewices -the FSB, GRU and SVR - h a v e read Tomlinson' s book. Last night Tomlinson and the publisher both dismissed the claims as "rubbish". Tomlinson said: "There i: evidence to support these allegations, but if they are true then l'm grateful to the Russians for supportinf speech." Last week, The Sunday Tirnes began the process of challenging the injunction granted by Mr. Justice Tc November 1996 which prevents media in Britain reporting anything Tomlinson says or writes which he le result of his employment at M16. The paper argues that the terms of the injunction are too broad Russia and becomes widely available here and abroad so that its intelligente sewice, it is pointless to maintain a ban in this country. The Sunday Times: 000C22 . . , . . . . . . . . ,. ,. . .\..... + .. ., . . . Pagina 3 di 7 tomlinsonl I 4 Januaty 2001 Addiiional reporiing: Mark Franchem; Moscow 2. SECRECY: THE WORST POLICY The security s e ~ i c e were s the last public agencies to be given proper legal status. Now they seem intent on being the last to recognise the more open society in which they operate. Wavin once magic initials of M15 and M16 around has long ceased to ensure compliance. The SIS has had eni published about it to make any fresh attempt at censorship laughable, but still they try. These covert unit state great service, but they come unstuck when they try to cover up public messes that are largely of th making. Former agents, the press and the courts are no longer in thrall to the intelligence world. The Spycatchei showed that former agents can publish "secret" materia1yet do little harm, and arguably some good in ei refonns. Today's revelation that Richard Tomlinson, the renegade M16 ofiicer, has written a book about agency's methods and culture for - of al1 people - a Moscow publisher, adds irony to an already bizarre C has been sacked, made promises, loaned money, imprisoned, hounded from country to country and arri fewer than 11 times in a vain attempt to shut him up. Failure now stares M16 in the face when the book, seems inevitable, is published. It is indeed ironic that M16 claims that Vladimir Putin's secret sewices ars the publication, which means the Russian spies have read the book but that M16 wants the British peopl denied Mr Tomlinson's insights. All his former bosses needed to do was to allow him to put his complain industrial tribunal. Their refusal to do so will now cost them dear. Testo filigrana It is a familiar pattern. They failed to stop Spycatcher being published, and M15 has just belly-flopped in to prevent Stella Rimington, its last chief. from telling her story. M16's best course is to negotiate the put Mr Tomlinson's book in Britain and remove parts that it can prove are a threat to existing agents rather tt dented pride. If it continues to resist. it will eventually be humiliated after a long and painful battle. (Some of the authon of these articles are not credited. We have lost the details. If you know, plei knowl) 3. Memoirs blocked in UK BRITAIN'S SECRET Intelligente Service, M16, is not amused. but the Russians certainly are. The memc Richard Tomlinson. the renegade former M16 agent, are to be published in Moscow but may be blocked The Govemment is to refer the book to the Official Solicitor. A High Court injunction forbids any "unauthc disclosures" from Mr. Tomlinson, who was jailed in 1997 for breaking the Ofiicial Secrets Act after he trii account of his time at M16. Mr. Tomlinson's former employer is convinced that the Russian intelligence seivice, the successor to thc sponsoring his book The Big Breach - From Top Secret to Maximum Security. lt is due to be published k month by a company that has no previous history of publishing. The book. Mr. Tomlinson promises, will give details of M16 dirty tricks operation and the modus operandi as well as accounts of his own experience in Bosnia and Russia. It would also give his version of "wrong dismissal from the service and subsequent "harassment" by the British authorities. After he was released from Belmarsh prison in south-east London, Mr. Tomlinson went abroad and cont make serious allegations about M16. His earlier attempts to find a publisher in the US. New Zealand and have been blocked. The former agent had signed a financial dea1with the Government in 1997 assignin! over any future writing involving M16 in return for a financial settlement. As part of the deal, M16 found MI Tomlinson a job with an aerospace company, which he left soon afterwards. file://C:V)ocuments and Settings\g.amodioV)esktopìMitrokhin\tomlinsonl.htm . ; - . .: , . 08/07/2003 7 L, .. .-.-+. . .e-- tomlinson l Pagina 4 di 7 Mr. Tomlinson claims he was persecuted by the Government and foreign police forces acting at London' His main source of income, during his exile, has been from the media and, on occasion, the Harrods ow Mohamed Al Fayed. The post-KGB Russian intelligente sewice has suffered from lack of resources and senior operatives ar have been frustrated and angty at the neglect it suffered under both the Gorbachev and Yeltsin governr fortunes of the service have revived, however, under President Vladimir Putin, a fomer KGB agent. A Foreign Office spokesman said: "Mr. Tomlinson claims the book is going to describe the inner workins Secret Intelligence Service. That cannot be in the national interest." The Monday Review: The Independent: 15 January 2001 4. Intelligence is called for from M15 and M16 ACCORDING T 0 that giant of modern constitutional scholarship, Professor Peter Hennessy, in his curvi office of Prime Minister and its holders since 1945, the present incumbent holds the security sewices in Affer what elements of M15 tried to doto his Labour predecessor but one, Harold Wilson; a bit of pre-em flattery might be thought tactically astute. The truth is, however, that M15 and M16 are still a long way from the reformed, accountable and intellige services they ought to be. The latest embarrassment over Richard Tomlinson, the former agent now so I he intends to publish his memoirs in Russia. only further underscores M16's poor handling of - and intelli about - its own personnel. There is something faintly comica1 about Mr. Tomlinson's choice of country fo grievance-publishing, suggesting that he, like his former employers, is locked into the old mindset of the Testo filigrana Unfortunately. neither the security services nor their ministerial overseers seem to have learnt the lessor histoty The Spycatcher farce in the 1980s showed that it was not possible to prevent mavenck former a( oublishina thinas which were alleaedlv too secret matters of national securitv but which often turn aut ta I genuine $blicherest. Nor shoujd thh ~overnmenthave pursued the ludi&ous case against ~ a v i Sha d claims raised a number of legitimate questions about the way the security s e ~ i c e operate, s but whose rc in the first place suggested a systemic failure of staff selection. If former agents cannot effectively be ce1 efforts of Vie authorities ought to be directed to ensunng that their complaints are dealt with at source. TI ~ntelligenceservices do seem to be making an effort to getto first base by widening the net of recruitmei brinaina a little manaaerial riaour to the orocess. Next. thev should trv to ensure that fomer aaents do nc anything embarrassiig to di&ose. In oiher words. by'enshng that &erything they do can be-justified. F should take seriously the grievances of those like Tomlinson and Shayler rather than simply rubbishing t Tomlinson claims to have been unfairly dismissed by M16. Whatever the truth of that claim, it is clear tha been tested in a way that seems fair to the forrner agent himself. - Instead of engaging in counter-produttive and doomed attempts to prevent publication and reporting, it v an obvious rule of effettive public relations to take complaints seriously in lan Traynor in Moscow ....-.._._.. -1 5. Efforts to block book doomed Efforts by government lawyers to prevent British newspapers from disclosing the contents of The Big Bri M16 renegade officer Richard Tomlinson, are expected to collapse this week with the bwk's publication Further passages were posted on the internet yesterday, after publication at the weekend of an extract ir Komsomolskava Pravda. Russia's biaaest-sellina newsoaoer. The website of Narodnv Variant. a ~ ~ ~ - oublish set up by sergei ~orovin;continued Gmaintain that the book would be launched i n ~ ~ o s c otoday. w Howc machinations almost as intriguing as the contents of the book. Mr Korovin was not responding last night calls or e-mails. coyly refusing to say when or where the launch would take place. ~ . . tomlinsonl Pagina 5 di 7 Internet orders are being taken for the book on Amazon and Narodny Variant websites. Yesterday's extr. internet described an undercover mission bv Mr. Tomlinson to Moscow in 1992 when he was alleaedlv, tc "exfiltrate" unidentified "notebooks" at an in<ernational conference on doing business in Russia. ~- Komsomolskaya Pravda described M16 training exercises at Fort Monckton, Portsmouth, including, Mr. alleged, recruits being dropped off in the city centre and told to obtain the passport number of a member public. The book is believed to contain accounts of operations already published, including allegations of how M posed as journalists in the Bosnian civil war, had an agent in the German Bundesbank and tried to infiltri suspected Iranian atternpt to procure materia1for a chernical weapons plant. What is new are accounts of M16 operations which the agency says are damaging, though narnes of 0iiI4 agents have been changed. In a court affidavit designed to prevent the Sunday Times frorn publishing further extracts from The Big E yesterday an M16 ofticer, identified only as AH, said Mr. Korovin also used the name Kirill Chashkin and professional counter-su~eillancetechniques. AH claimed that the publisher was "acting on behalf of Ru! intelligente" Mr. Tomlinson, who works in a bar in Rimini in Italy, last night described the claim as "pure I fantasr. He said he had been given a £28,000 advance for the book. His main motive in publishing it was "to get back ... l've put al1 my cards on the table. They can come and get me or leave me alone." Though Mr. Justice Eady told the high court on Friday that it would be ridiculous to prevent The Sunday from publishing extracts of The Big Breach if it was widely accessible, he stayed his ~ l i n pending g an s likely to be heard this week. On Friday Inight three appeal court judges declined to hear the case as the evidence the book was widely available. Testo filigrana Mr. Korovin said he would distribute 10,000 copies in Russia, the US and Germany. Russian media, holc country up as the home of glasnost in contrast with the closed conditions in Britain, speculated that Mr. 1 while operating as a secret agent in Russia in the early 1990s, may have been one of -the couriers ferryi documents that formed the Mitrokhin archive, published in Britain 16 months ago. If Russian foreign inte SVR, was behind Mr. Korovin. Narodny Variant and The Big Breach, Russian media postulated, they cc seeking revenge on M16 for the Mitrokhin revelations. Whitehall sources denied that Mr. Tomlinson had any role in the defection of Vasili Mitrokhin, the former officer who gave M16 details of Soviet penetration of the west. The Guardian Monday 22 January 2001 6: Oddballs, deadbeats and M16 recruits When Auberon Waugh was kicked out of Oxford university, his father advised that there were only two p careers for him: "You must become either a schoolmaster or a spy." But young Waugh's application to jc Intelligente was sabotaged by one of the people he had cited as a referee. who told M I 6 that "I wouldnt employ Auberon Waugh as my butler". The only surprise is that the spooks didn't hire him forthwith. Their recruitrnent systern has always been pretty eccentiic. letting in scores of deadbeats and oddballs i fantasists -including Richard Tomlinson, who has been described by his acquaintance David Shayler as consummate bullshit-artist. In an extract from his book which has already been published, and can there mentioned with impunity, Tornlinson describes M16's training procedure. He and other apprentces were the centre of Portsmouth and given an hour in which to obtain the name, address and passport nurnber n file://C:\Documents , . e + m " M C l u r i i - u and Settings\g.amodio\DesktopWitrokhin\tomlinsonl.htm ~, L..,L-,-.~ . , . . ~. ~ 08/07/2003 .. . . . tomlinsonl . .. . . . . ~ . .. ..., , Pagina 6 di 7 member of the public. Tomlinson did it by chatting up two young women in a pub and asking if they'd likc crew for a sailing trip to France the following weekend. They duly wrote down al1 their personal details: rr accomplished. Another trainee, "Spencer", failed to retum to base, having got hopelessly drunk and forge his assignment. < . . , . ,. Thus do the Jamec Bonds of tomorrow prove themselves. But of course there's more to it than that. Tha right-wing historian Andrew Roberts, a contemporary of Tomlinson at Cambridge University, we know th: applicants must also sit "a series of extremely testing exams". As Roberts revealed a couple of years ag were straightforward: my spirits rose when I was asked to place, in order of precedence, viscount, duke, earl and baron." Having sailed through this test, Roberts was summoned for an intewiew with the M16 d. got straight down to business: "Homosexual, are you?" When Roberts said no. the doctor apologised for personal. "We have to ask. Silly, really. as of course no one says yes. With Oxford it's drugs. with Camb boys." What it is with Leicester or Nottingham we shall never know, since the procedures are clearly des weed out provincial oiks and favour bumptious chaps who can spot a marquess at a hundred paces. A u Roberts, it is not the fault of M16 that Tomlinson "ent progressively pottier" after leaving university, suo Walter Mitty fantasies and boasting of his escapades behind enemy lines in Bosnia. Yet Roberts admits "never discovered Richard's drug-taking habits. his promiscuity or his late-night clubbing forays around L his motorbike; they gave him an almost unprecedented fourth year of probation". If M16 can't be blamed to notice Tomlinson's antics, who can? This, I imagine, is why the spooks have been so desperate to prevent Tomlinson from blabbing. His boo to tell "our enemies" anything they didn't know already but by God it might frighten the British taxpayers to finance this absurd circus. - The Guardian :24 January 2001 Franics WHEEN@ WHEENS WORLD Testo filigrana 7: What's in that book After days of tantalising dripfeeds to Russian newspapers (in an operation of which the most experience would be proud), The Big Breach, by Richard Tomlinson, the former M16 officer, will be officially launch promised, in Moscow this week. The Guardian can outline today. however, just what other major "secre contained in Tomlinson's book. alongside his account of the farcically unsuccessful Truefax news agenc can then decide whether the book publication this week actually matters very much, for al1 this material i! the public domain in one way or another as well as being in foreign hands. Nothing big remains to come The Big Breach describes how Tomlinson was approached. in time honoured fashion, by a tutor at Go Caius College, Cambridge, a typical M16 talent spotter. He was himself classic M16 material - an ent member of the university's air squadron, fit, adventurous and with a first class degree in aeronautica1 en( Initially, he demurred and accepted a scholarship at Massachusetts Institute of Technology. He then pas rigorous test to become a member of the territorial SAS. In 1991 he remade contact with M16 and made favourable impression at its front office in Canton Gardens off the Mall in centra1 London. Tomlinson pas lonec- the lntelligence Officers New Entry Course with flying colours. - He recounts how recruits were trained at Fort Monckton, an old naval fort near Portsmouth. They were d the centre of the city and given an hour to obtain the name, profession. and passport number of a memt public. He persuaded a couple of nurses he befriended in a pub to crew a yacht he was delivering to Fra nurses provided him with al1 their persona1details. He savs a fellow M16 trainee. oretendina to be a Frer made a. bet with his intended target, insisting al1 British passport numbers ended with 666. i h e target prc wrong. The M16 recruit lost the bet but achieved his objective. Tomlinson was quickly assigned to hiahlv operations. He describes how eight years ago, as the cold war was ending, he was sent tohlloscow p o i industrialist under the name Andrew Huntley. He was told to meet his Russian contact, codenamed SOL Financial Times conference on doing business with Russia, held at Moscow's Hotel Metropole. His miss apparently successful, was to "to exfiltrate" SOU's notebooks believed to contain details about the pei of a new Russian missile system. He was also involved in purloining intelligente about arrnoured cars. - Later in 1992 Tomlinson was sent t0 Bosnia posing as a journalist. complete with a forged National Unio Journalists membership card. His initial contact was a Serb who was hoped to have access to senior arr wmmanders. A " ,.. . . file://C:U)ocuments and Settings\g.amodioU)esktop\Mitrokhin\tomlinsonl .htm -. ...- ., .A-...-.-. ..A'" 08/07/2003 . ~.. . . .. . Pagina 7 di 7 tomlinson l On Balkan business, Tomlinson met Harold Elletson. then Conservative MP for Blackpool South and a I( M16 contact - (the wle that M16 should not "run" MPs was waived by the then prime minister, John Ma Elletson, says Tomlinson, was an upright figure who was concerned about John Kennedy, a Toiy party C and British citizen from a Serb family who changed his name from Gvozdenovic. Kennedy was a strong : the Bosnian Serbs under the indicted war criminal Radovan Karadzic and was a channel through which : money was being offered to Conservative funds. M16 did its best to sweep the potential scandal under tl Tomlinson alleges he was told to destroy his report, which would normally have been circulated throughc instead Sir John McColl. head of M16. quietly warned Sir Robin (now Lord) Butler. the cabinet secretary Cook, shadow foreign secretaty at the time, later raised the issue, telling MPs: "No wonder M16 was woi One role Tomlinson alleges M16 officers were asked to undertake while in Bosnia was to write articles u pseudonyms. As The Guardian reported in 1998, articles written by an M16 officer under a false name\ time published in the Spectator magazine. The articles. which included bitter attacks on British journali: including the RBC correspondent Kate Adie, were written with a Sarajevo dateline under the name Kenn Roberts, during the civil war in Bosnia. The Spectator said at the end of the articles that the author's nan been changed at his request". It did not say that the writer was an M16 officer. The officer has already bi identified as Keith Craig. These M16 articles appeared to be part of an attempt to influence public opinion during the Bosnian crisi suggesting atrocities were being carried out by al1 sides - and not just Bosnian Serb troops. Finally, in 1994, in what turned out to be his last sensitive operation, Tomlinson was assigned to M16's c proliferation department (responsible for disrupting attempts by "rogue" states such as Iraq and Iran to a nuclear. chemical. and bioloaical weaDons). Iran. whose trooDs had been attacked bv chemical weanons r - - . ~ Iraq war of the 805,was susiected oitiying to procure chemical weapons for itself. an~ekboragbper; involving agents from the CIA, Mossad, the Dutch and Polish intelligente agencies as well as M16, Tom asked to pose as a businessman knowledgeable about chemicals and approach the Iranians. The facts, apparently originated from Tomlinson himself, have already surfaced in the Israeli press. The operation i undercover Iranian intelliaence officer based in Vienna and known as Tehrani. He in tum was involved W Manbar. a shadowy lsra& businessman with links to Mossad; an English woman, Joyce Kiddie, knoin t a company called Bari Trading. M16 tasked Tornlinson. working under cover, to contact Kiddie, who was Manbar, who in tum was known to Tehrani. Manbar had been a long-term informant for the Israeli intem. service, Shin Bet. According to Kiddie, Manbar had in fact been using his Iranian contacts in attempt to C whereabouts of Ron Arad, an Israeli pilot taken prisoner in southern Lebanon in 1986. It is unclean whet perplexed by Mossad's apparent indifference to its scheme, succeeded in sabotaging the alleged Iraniar orocurement Droaramme. Tomlinson amears to have been dismissed bv M16 in the midst of this murkv ~omlinsonmakes a stream of other major allegations which have alreadi come out. Testo filigrana . - He says that M16 had a spy, code-named Orcadia, in the German Bundesbank as part of an operation C Jetstream, responsible for economic espionage. He also makes claims, less plausibly, that M16 officers I assassinate Slobodan Milosevic, and, even less plausibly, that M16 had a role in Princess Diana's death too, that Nelson Mandela was an M16 agent. He was involved in the release of the names of M16 officei internet M16 is certain to have lona aao undertaken a damaae limitation exercise. assumina the woffit as -. Tomlinson made clear he was nolgcing to keep quiet afteriis sacking six years'ago. a sacking he blam persona1feud with his line manager. M16 has said he was nota "team player'. They have chased and h: around Europe. Tomlinson has <ow responded with his last throw of the dice. But except in terms of M16 plumrneting prestige as an agency that, above all. can keep its secrets - it may not matter. [email protected] :24 january 2001 ALLEGATO 5 Testo filigrana . Pagina l di 6 House of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16) m plossary Index Contact l& Parliament Live .......... ~ ........................ Previous Section @f"l Home Page Mr. Campbell-Savours: Like the right hon. Gentleman, I am leaving the Committee. The role of the Chairman could be reinforced. The Security Service and the SIS should seriously consider the right hon. Gentleman's remarks. There are rnany occasions on which it is imperative for them to make statements but they cannot do that. They should use the Chairman of our Committee to do it when they can assure us that the information is absolutely correct. Mr. King: I am grateful to the hon. Gentlernan, who knows which it has been possible t0 say 29 Mar 2001 : Colurnn 1141 005029 something. Sometimes, I have been approached to make a statement, whic but we did not have the requisite information. On those occasions, I was the inteor the value of our Committee. One of the valuable roles of public confidence in the agencies. Testo filigrana One incident is graven on my heart. An editorial in The Times was widely believed to have been written by me--it was not-after the Mitrokhin investigation. The matter had been blown up out of al1 proportions in some quarters. We were able to investigate it because we were given access to al1 the information. We made one or two tough criticisms. I paraphrase the editorial, which said that although the agencies might feel a little bruised about some of our comments, they gained from the exercise because they were seen to be subject to a system of independent scrutiny by independent parliamentarians who had generally given them a good report and paid tribute to them where it was due. We stated that the retrieval of the Mitrokhin archive was an outstanding achievement. Our praise was qualified by specific criticisms of some of the subsequent handling. However, the praise and criticism encouraged public confidence. We have evolved a unique oversight system in this country. We take some interest in the systems that other countries operate, and we are especially familiar with the exhaustive Arnerican system. We are also familiar with the systems in Germany, France, Italy, Australia, New Zealand, Canada and our other allies. We recently visited Moscow, where oversight of the intelligente agencies is at an early stage. We visited the Duma security committee, severa1 rnembers of which had considerable experience of security arrangements in the former Soviet Union and Russia. Clearly, developments are occurring, and they file://C:ìDocuments ...\House of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 @t 16).ht 08/07/2003 , e . - . ...-. - ~.~ ~- , . - . ,. . . ... . . . . .. House of ~ommonsHansard ~ebatesfor 29 Mar 2001 (pt 16)' Pagina 2 di 6 B will lead to increased dernocratic oversight of the agencies in future. As both Secretaries of State know, there is a genuine willingness in Russia to seek further co-operation with this country on subjects of cornrnon concern such as international organised crirne. We do not clairn perfection, but we have a unique systern. The Executive authorises, the judiciary verifies and our Cornrnittee, rnade up of parliarnentarians, oversees. We have developed our role and our operating practices, which are not set out in legislation. There is no point in considering only the three agencies; we rnust consider the whole intelligence community. There is no point in considering GCHQ without ascertaining out its custorners' view of its performance. I f the Defence Intelligence Staff of the Ministry of Defence constitute its biggest customer, it is irnportant that it is in our arnbit. We regularly have sessions with the Chief of Defence Intelligence and his colleagues. We are also involved with Custorns and Excise and the Intelligence Service, which are also of interest to the Home Affairs. Work on serious organised crirne is ordinated. We have lengthened our reach by appointing an agreernent, which was given readily and is appreciated. Ipay tribute to John Morrison, the investigator for our Comrnittee, for the work that he already done and that he will continue to do. He has been a valuable addition to the Cornrnittee. Testo filigrana 29 Mar 2001 : Column 1142 Ispoke about the brevity of the legislation and the extraordinarily lirnited nature of our blueprint. The greatest part of it details the reasons why we should not be given information, and the powers to withhold it frorn us. Iam glad that that is being increasingly ignored for reasons that Irnentioned earlier. The heads of the agencies and their colleagues increasingly appreciate that if they want us to have a sensible and full understanding, we need the rnost cornprehensive inforrnation. We have tried t0 secure that build-up of trust, and to ensure a t al1 tirnes the security of the inforrnation that we receive. There has hardly been an incident that could lead the agencies justifiably to clairn that we had not kept inforrnation properly and securely. Overseeing the agencies' finances is one of our responsibilities. When Iwas a Minister, there were extraordinary limitations. There was a single intelligence vote, a single line and little proper understanding of the agencies' finances. I would like to clairn that we have rnade a rnajor contribution, ably supported by an arrangernent, which was not scheduled in the legislation, with the National Audit Office. Its representatives sit in and advise on our hearings and investigations into the agencies' budgets and finances. The schedules in our reports are irnpossible to read because they are full of asterisks. However, they set out the range of financial rnatters that we cover. file://C:U)ocuments...Wouse of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16).ht 08/07/2003 ...-.--..- - . .. . , .... ,, , . House of Comrnons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16) . . . . . , Pagina 3 di 6 1 AH the details are given to the Committee and they are also available to Ministers. We have taken a great dea1 of interest in international aspects. I f Iwere to make a cornrnent that is not in our reports--we are currently conducting our annua1 reviews, which include a review of the agencies' budgets--I would convey to the Secretaries of State a concern felt by the Committee about something that applies not just to the agencies b u t t o every Departrnent in which Ihave been involved. The finance function tends to be included in part of the adrninistration of a Department. Someone who is promoted in adrninistration is suddenly told, "You are now the principal finance officer". No one would appoint the chief scientist on the grounds that he was a splendid layrnan with no scientific experience whatsoever. Ithink we are entitled to be concerned about the financial qualifications and experience possessed by people who are responsible for financial matters at very senior levels. That is a firm impression that the Cornmittee has recently formed. Ithink it important to put it on record because we are dealing with substantial sums of public money, and it is felt that there is on occasion something of a layman's approach to financial issues. Testo filigrana That brings me to the biggest construction project that the intelligente agencies have ever undertaken:The Foreign Secretary referred to it, and we have drawn attention to it. Progress has been pretty mixed so far, as the Foreign Secretary will know: he will be aware of some of the embarrassing events that are mentioned in our report. He will know, for instance, of the extraordinary gyrations in the surns--substantial sums--involved in the costs of the transition to the new building. We hope, and believe, that project management is much stronger than it was, but we know that the task is still exceptionally challenging. house nor Vauxhall Cross represented the happiest of financial control; then the new GCHQ 29 Mar 2001 : Column 1143 accommodation building carne over the horizon, dwarfing both those earlier operations in terms of cost and complexity. The Chairman of the Foreign Affairs Committee unkindly suggested that we had taken no interest in the recruitment processes of the agencies. I n fact, we have taken a keen interest. During almost the whole period the Committee has been in existence, we have felt disappointment and regret about the difficulties and concern that can be caused by just one or two disaffected personnel. Such people can cause considerable problems for the agencies--and, Isuspect, a considerable arnount of work for Secretaries of State. Ishall not comment in detail on two specific events, but Members will know that Irefer particularly to Messrs Tomlinson and Shayler. file://C:\Documents...Wouse of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16).ht 08/07/2003 ..,.-. . ;. . -.~- .. -L~~?:L~~?:-VC.~~TWCRZ?~~-XTWCRZ?~~-XTWCRZ?~~-XTWCRZ?~~-X- ~ House of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16) . . Pagina 4 di 6 @ We were greatly concerned by the issue of recruitment, and the challenges and difficulties that would be caused by the appointment of the wrong people. .ME.Donald Anderson: My remark was not meant to be unkind. Iwas referring to'paragraph 8 of the Intelligence and Security Comrnittee's interirn report, published this month, which refers t o "issuesthat would forni the basis of this year's programme." . Recruitment was not mentioned, which I thought a little surprising in the li Shayler, Tomlinson and others. -----.-$ Mr. King: Sadly, those issues have been with us for a long time, as the right hon. Gentleman will see if he looks at our earlier reports. People who left the agencies some time ago have been causing difficulties, and giving rise to concern, for a long period. An abiding therne of our considerations has been recruitment, along with the issues of vetting--including review vetting-and genera1 security. Admittedly, there is a sense in which we could take pleasure in that. During our time, there have been some appalling breaches of security; but they have taken place in the United States, not here. Testo filigrana A deadly cornment was made by Mr. John Deutsch, who used to be director of the Central Intelligence Agency. He said, "It is a terrible thing to find a spy in your organisation. The only thing worse is not to find a spy in your organisation". We have continually emphasised the importance of establishing the tightest possible vetting and security scrutiny, but we live in a world in which the same pressures exist. According to the newspapers, the Prime Minister recently rnade representations to President Putin about the amount of Russian espionage activity in the United Kingdom. Ido not know whether that is true; but our Committee has expressed concern about the degree of Russian activity in earlier years, and about the number of intelligence officers believed to be operating in this country. I n any event, there is no doubt that we shall be exposed to the same pressures as the United States. The ambitions of Russian intelligence services will be the same here as they are in the United States-in the shape of Mr. Aldrich Arnes, Mr. Harold Nicolson and Mr. Hanssen. We in the Cornmittee have observed the way in which the role of the intelligence and security agencies has changed. The Foreign Secretary rnentioned the challenges faced in Sierra Leone and the Balkans. My hon. Friend 29 Mar 2001 : Column 1144 the Member for East Hampshire (Mr. Mates), speaking of military intelligence, said that in the old days of the cold war he hardly needed a map when he had to take part in military exercises on a German plain. When today's forces are put in harm's way, in temtories that they have never been near file://C:\Documents...VIouse of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16).ht 08/07/2003 ---e I .. . . . . .. . . . . . ., . . . House of Commons Hansard ~ebatesfor 29 Mar 2001 (pt 16) Pagina 5 di 6 1 before, high-quality advance intelligente is essential, k d the promptness and relevance of such intelligence has certainly increased. 'i The agencies have an increasing role in dealing with organised crime. I n the foreword to our main report, Ireferred to the Committee's visits to Dover, where we spoke of the fragile nature of our controls. We discussed illegal immigrants, and drugs. We saw something of the arrangements that were in place, and agreed that they were fragile enough anyway and, without intelligence, would be virtually non-existent. We said that before the terrible tragedy involving a container-load of dead Chinese immigrants. The traffic in immigrants was not fully identified until that tragedy, of which we knew nothing, was revealed to the British people. It underlined the scale of the challenge presented to intelligence agencies--that they must try to combat the sophistication and determination of big international gangs. - We also referred--as did the Foreign Secretary, in graphic terms--to the problems of information warfare. I t is possible to shut the country down with no need for a bomb: a good computer hacker can often wreak, or at least threaten, far greater damage. Ido not want to become involved in an argument about whether the Government coped better with the Anna Kournikova virus than they did with the love bug--that is the sort of language now creeping into our discussions--but as we pointed-out, the House of Commons, ancient institution though it may bel was more on the ball with the "love bug", and gave earlier warning, than the great UNIRAS--unified incident reporting and alert scheme-which was supposed to warn every Department. The Committee went to America shortly afterwards and we observed that the slowness of the official system to warn the United States meant that people had got out of bed and switched on their equipment only for the virus to get into it as well before the British warning arrived. Iam pleased that when a further major virus attack came, it was dealt with much more promptly. Testo filigrana The role of the intelligence agencies and the continuing importance of their work in the world is recognised and accepted in the Committee. Changes are occurring in international terrorism: there is an on-going threat from and serious concern about breakaway elements in the republican movement and the continuing heavy burden that they represent. The Security Service thus has a role to play in respect of the continuing need to acknowledge the threats posed by foreign intelligence services. I was interested to read today's announcement that Mr. Sergei Ivanov, who some of us met recently, has become Russian Minister of Defence after being transferred by Mr. Putin from his position as secretary of the National Security Council. He is a former KGB colleague of President Putin's, so the influence of the intelligence community in the new Russian Government is real. We have discussed the importance of agencies working together on different issues, organised crime in particular, and such developments that, although they are separate, they must co-operate 'more Government are encouraging that and we also support it. Tha why my Committee attaches file://C:U>ocuments ...\House of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 -?@t + 16) ht 08 O a.-, A - . - Pagina 6 di 6 House of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16) 29 Mar 2001 : Column 1145 importance to the Ministerial Committee. I know that there is full access and that al1 the Secretaries of State attach proper importance to the work of the agencies for which they are responsible, but we are looking for more joint, co-operative working. . Iarn sure that the Foreign Secretary and the Horne Secretary would pay tribute to the work of the Security Service, but it is important that the role played by the agencies be fully considered; and we believe that, as a rninirnum, there should be an annua1 ministerial meeting chaired by the Prime Minister so that the agencies' work in their combined role as our intelligence community, which plays an increasingly irnportant part in the uncertain and thus more dangerous world in which we live, can be pursued and recognised at the highest level. Ishall leave to rny colleagues who want to pick up individua1 points our concerns about the Official Secrets Acts and the need to ensure that we have relevant protection in place. There are secrets that need to be kept and the Foreign Secretary put it very well: nobody will entrust us with their secrets, which they rnay risk their lives to give us, if they believe that we are not a trusty and secure horne for those secrets. Testo filigrana There is interest in freedorn of inforrnation and a feeling that there is unnecessary and excessive secrecy. There are good argurnents to be made on both sides, but we must not go so far as to say that there is no longer any need for the basic protection of essential secrets. It would be enormously darnaging to the security of our nation if it was thought that we no longer regarded any inforrnation as secret and put it al1 in the public domain. We have had the opportunity, which is given to few, to launch a new function of parliarnentarians, set up a new Cornrnittee, and build a new relationship with our intelligence and security agencies. Iplace on record rny personal thanks to the Clerks who have served our Committee. When one goes to the United States to rneet the House Intelligente Comrnittee, one sees that it has a 30strong staff. One then meets in the Senate another 30-strong staff, as well as the 30 staffers working for the Congressrnen on the Committee and the 30 staffers who serve the Senators. One begins to realise a sense of scale. Ioffer my personal gratitude to two individuals, Jonathan Alden, our first Clerk, and Alistair Corbett, who took over from him, and the teams that have worked with them, which are minute cornpared with those in the United States. Iknow that the whole Committee will join me in expressing appreciation for the work that they have done. Next Section W Home Page i file://C:\Documents ...Wouse of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16).ht 08/07/2003 4 ALLEGATO 6 .. Testo filigrana . . . . . , . Pagina 1 di 4 Counterintelligence News for Èebmary 1 1-1 7,2001 * The Centre for Counterintelligence and Security Studies I CI Centre CT Studies I SpyTrek Home About US staff counes SnvTrek ~pi~ruise CI N e w s 2003 l 2002 2001 1 2000 CI o n N Books Resources Reference Links Press Room for Media Join our Mailing List HOW t0 contact us: Counterintelligence News for the week of: February 11-17, 2001 Major storles t h i s week: Foreign spies in high tech hard to catch; Pollard asks Sharon to push for pardon; lapan makes stiffer penalties for spying; Money raised to free Vanunu; CIA partners with SafeWeb, Inc.; Changes as Russian embassy; Tenet's CIA role; Russia revives anonvmous t i ~ s :60 Minutes storv on NSA: Croatia spied on peacekeepers; Valent:n ~ o l s e ~ e still v in jaii; ~ntelligence'~ommittée powersharing pact between parties is strained; Settlement reach in industrial espionage case; Tomlinson's book is a seil out; SDVcase iudae to hear 9aa order issue: Korean N E t o open cyber-reporting center for industrial cpying activitiés; Russia's revenge on Mitrokhin book; Spy trial in Miami a last cold-war front; ABA opposes secret evidence; Lawmakers focus on NSA technology: Senate Danel investigatina Deutch pardon; Johnson-Milliken settle espjonage suite; NSPD 1 signed; ~ u r o i she& tape of Cuban MiG piiot;Clinto ignored CIA In pardoning Samuel Morison; ProfumofKeeler case Testo filigrana phone Course/Product inforrnation: 703-642-6340 interviews Media requests for interviews: Press Room SpyTrek Excursions SpyCruise: 1-866-SPMREK SpyDrive: 1-866SPYDRIVE Profumo: who w e r e t h e sDIes, who the lovers7 THE most potent ingredient, amid a riot of salacious detaii, about the Profumo affair was the knowledge that the British Secretary of State for War and a Russian spy had shared the sexual favours of the call-girl Christine Keeler. Macrnillan's Government never recovered from the scandal......(The Times of London, 17 Feb 01) Clin~onnCaeCIA-hPerhpnWn~enraAnélurt President Bill Clinton ignored a recommendation f m m the CIA last month when he Dardoned former Navv intelliaence analvst Samuel L. Morison. the onlv oovernment hashington official ever convicteiof leaking ciassified inforrnation to the media Post, 17 Feb 01) ....'. W t i o n s Renewed A b u t Pav E w l t v for Feds Posted Abroad I n a break with standard government practice, the CIA has started giving "iocality pay" to its employees serving overseas (Washington Post, 16 Feb 01) .... J s I n t e r n e t Annnvmitv MarketahlaZ As an Internet user and online shoD~er,vou mav have more in common with vour frlendly neighborhood spook at the ~ ~ ~ t you h athink n -- both you and the ag&ts who look out for your national security are concerned about remaining .anonymous oniine (Washington Post, 16 Feb 01) .... Jurors h e a r t a n e of Cuban MiG Dilot I n one of the most drarnatic moments of the ongoing Cuban spy trial, jurors on Thursday heard the excited voice of a Cuban MiG piiot celebrating the shootdown of (Miami Herald, 16 Feb 01) two Bmthers t o the Rescue pianes five years ago ..... Senate Commlttee Ouesti~ns(;linton's P a r d o n p f Da&& The Senate Seiect Committee on Intelligence yesterday launched an inauirv into former President Clinton's Dardon of former C A I director lohn M. ~ e u t c h .sendina - ~ a~ - letter t0 CIA Director ~ e o r g e l . Tenet to determine whether he or &ione else in the U.S. intelligente communlty was consuited beforehand (Washington Post, 16 Feb -. .-- . .... Uil tighten security at the nation's nuclear weapons Feb 01) P i w m s y s 0 u . A-onlt BeYsurEd k u 3 e o e y C President Bush has o.ven his national sec~ritvadviser. ~ondoleezza- file://C:\i)ocuments and Settin...\Counterintelligence News for Febmary 1 1 - 17,200 1 .ht 08/07/2003 Pagina 2 di 4 Counterintelligence News for Febmary 11-17,2001 traditional powers o f her post and rejected s;ggestior;s that Vice ~ r e s i d e nCheney t head important meetings of the ~ a t i o n aSecunty l Cobnci,, according to a presidential directive distnbuted today, known as National Security Presidential Directive I..... (New York Times, 16 Feb 01) Johnston, Mllliken settlaesplonsgabuit .....Back in 1998, Coiumbus-based lohnston Industries claimea t0 have discovered an industrial spying scheme that muted key textile manufact~ringand marketing secrets from lohnson to textile giant Milliken & Co. lohnston ~ndustriesclaimed-the espionage cost it around $30 rniliion.....(Columbus Ledger-Enquirer, 16 Feb 01) m a t e Pane1 Investiaatina Deutch Padri The Senate Intelligence Committee is investigating the circumstances surrounding the presidential pardon of former CIA Director lohn Deutch, who was embroiled in a scandal over mishandling classified information (Reuters, 15 Feb 01) .... LàWmakers FOCUS s a t S U 3 c h n .PLPay...C . U l e $ Senior lawmakers who conduct ovenignt of U.S. inteliigence programs say modernizing technology at the National Security Agency (NSA) and beefing ~p the CIA's spy networks are priorities this year.....(Reuters, 1 5 Feb 01) ~ ~ ~ ~ a v o p r > o s eSe& v't Citing the case of a Palestinian irnprisoned for three years without trial, some lawvers at the American Bar Association convention sav thev want chanaes in U.S. law'to prevent the government from using secret evidence against non&zens (AP, 15 Feb 01) ..... A sov trial In Miami on a last w l d - w a r front The trial of Gerardo Hernandez and four other accused spies suggests that, at least in Miami's Little Havana, the cold war is still raglng. Testimony, which began in December and may run through March, has verlfied some of the worst fears of Miami's Cuban-American residents......(Chrlstian Science Monitor, 15 Feb 01) ....... Testo filigrana Brothersto t h e ~ ~ ~ . a c c W ~ I P L e t l f l ~ g . oin rspJLtrlh! d e r When Cuban jets shot down two small c.vii.an planes in international waters nearly five years ago, Fidel Castro's government virtually assured that the four dead fliers would forever be memorialized by Cuban exiles.....(Sun Sentinel, 15 Feb 01) Russia's r e v w Former MI6 officer Richard Tomlinson claims he has written an expose of the Brltish secret service. But he was merely a pawn of Russian lntelligence which was furlous at revelations in The Mitrokhin Archive, says its author, Christopher Andrew .....(The Times of London, 15 Feb 01) DreadedcébiCkPf AncmYIn&Om&lnts Reviving a practice hated, feared and ultimately banned in Soviet times, the domestic sLccessor t0 the K.G.B. has served notice that it is again investigating anonymous accusations of uirnes against Russian citizens .....(New York ~irnes,15 Feb 01) Tlnker. TailPG Poet. SDV? Sitting on the patlo outside a luxury Austrian hotel, lohn Macnamara Ilstened intently as a man he knew as "George Mearah" spun an incredible sto ry..... (Washington Post, 15 Feb 01) NS4aemfirs~ltv checkfr~m~vate_cnmpény The Nationai Security Agency received its firSt ever royalty checks yesterday for a computer spy program it created, built and Itcensed to a private Virginia-based technoloav comoanv. Receivino monev rather than soendino it was so forelan to the governrnent a g è n i t h a t it hadno accounts-receivabie department set up t0 accept (The Baitimore Sun, 15 Feb 01) the checks, officials said yesterday ~ ..... ~opencuher:rapebing.~.forlnhuWprabIvitien The National lntelligence Service (NE) said yesterday it woulo soon open a cyberreporting center to provtde help t0 businesses vuinerable t0 ind~strialspying (The Korean ~ e r a l d ,15 Feb 011 ..... l gag order by announcing plans t0 fly over the ocean where Cuban MIGs shot (Miami Herald, 14 Feb 01) two Brothers planes five years ago ..... file://C:\Documentsand Settin...\CountennteIligence News for February 1 1- 17,2001.ht 08/07/2003 Pagina 3 di 4 Countenntelligence News for February 11-17,2001 i iiuu~criius ui rupca ui riis uuvn uy riie isiisyauc iviiu viiicci n u i a i u iuiiiiiii.uii, une Big Breach, were being distributed t0 bookshops yesterday as government lawyers conceded there was nothing they could do t0 stop it (The Guardian, 14 Feb 01) ..... S e t t l e m m reached In suit claimino textlle swing A settlement has been reached auietlv in a lawsuit in which Columbus-based Johnston Industries claimed industriai espionage routed key manufacturing and marketing secrets to textile giant Milliken & Co......(AP, 14 Feb 0 1j Power-Sharino eod Between Pwties 1s StrahzfLin I#m!!lge@@.Committee The histonc power-sharing pact between Senate Republicans and Oemocrats has suffered one of its first and most visiole setbacks, on the secretive intelligence committee that has broad oversiaht and investigative authoritv over the Central Inteliigence Agency and the r e s t i f the United ftates intelligence community, officials said .....(New York Times, 14 Feb 01) No Sweet St. Valentine's for Valentin Accused spy Valentin Moiseyev is likely to celebrate his birthday next month as he has for the past two years - in prison ......(Moscow Times, 1 4 Feb 01) FSB's Anonvmous Tios Rule Blasted Human rights activists rang alarm bells Tuesday over what they saw as an attempt by the Federal Security Service to revive the KGB'S practice of encouraging Russians t0 inform on one another by welcoming anonymous tips .....(Moscow Times, 14 Feb 01) croatsie.WernaUm&macakaeeert An unannounced inspection of a military base and a nearby building in a BosnianCmat controlled town revealed that the facilities miaht have been used t o eavesdron -~ on international officials, NATO and U.N. officials saTd Tuesday ....(Times of India, li Feb 01) ~ ~ ~ ~ M t i o n a l S e w i t v Niahtmare The National Security Agency is the largest spy agency In the United States, and perhaps the world. Twice as big as the CIA, the NSA eavesdmps on communications al1 over the world .....(CBS NewsI6O Minutes 11, 13 Feb 01) VIDEO: W r e c t o r Michael Havden describes the ni-ll the cnmputers went Testo -filigrana &WL VIDEO: T het i s at the NSA. as David Martin fin& out. VIDEO: Jhere's aold in those chip5, VIDEO: See tbe fate of some of the NSA's classified- n Bils-vi-<Lu+liPs The successor to the KGB has restored the Soviet-era practice of acting on anonymous criminal accusations, and Russian human rights advocates warned Tuesdav that thousands could be ~ ubehind t bars on the strenath of a auiet tiD bv (AP, 13 Feb 01) their foes ...... Tenet's CIA. Mideast Role Uncertain While his predecessor generally received his daily national security brieflng in writing, President Bush gets his in person - oiten directiy f m m a man who seems eager to keep his job, holdover CIA Director George Tenet ....(AP, 12 Feb 01) Pmgrams like NBCi's ~ u i c k ~ i i look c k cool and benign. But read the fine print about (Newsweek, 12 Feb 01) privacy ..... Possible Chanoes at the Too of Russh. British Embassies Are there soon-to-be chanaes afoot at two of the kev embassies in Washinoton? I n the diplomatic rumor mill, ihere is talk that the natiin's capital soon may h&e new Russian and British ambassadors.....(Insight magazine, 12 Feb 01) Academv offers ueoole aiimose of the real FBI Her reaction, a mix of surprise and respect, is exactly what local FBI officials for when they pull back the curtain each year for Citizens' Academy and show civic leaders the agency's inner workings, right down to its . .....(Baltimore sun, 12 Feb 01) ....... , 0OO03B etter to test orivaw soitwarethan the world's dw? en hook up with the notoriously intruslve Central Intelligence Agency SNBCIWali Street Journal, 12 Feb 01) ..... file://C:\Documents and Settin...\Countenntelligence News for February 11-17,2001 .ht 08/07/2003 , ~ . . - Counterintelligence News for February 11-17,2001 Pagina 4 di 4 A b l s t s unite In bld to f r e e Vanunu ARTISTS, actors and authors will hoid an auction in London next weekend to raise money for the campaign t0 free Mordechai Vanunu, the Israeli technician held in jail for more than 14 years for leaking details of his country's nuclear weapons pmgramme to The Sunday Times....(The Sunday Times of London, 11 Feb 01) Rusalanoefedorwas ~ I I g e r s ~ O f f ~ A RLssian UN diplomat wno defected with his family to tne United States late last year was In fact an intelligente officer (AFP, 11 Feb 01) .... Defense Ageacy staff. SDF to face rtiffer oenalties for soviThe Defense Agency plans to make penalties for personnel and Self-Defense Forces members who leak secret information harsher by raising the maximum prison term fmm one year t0 five years, agency sources said Saturday (lapan Times, 11 Feb 01) .... Pollard t o Sharon: Push f o r oardon Convicted SDV for Israel lonathan Pollard has written t0 Prime Mlnister-elect - - Ariel ... -~ Sharon, urging him to pressure US President George W. Bush f o r a pardon (Jerusalem Post, 11 Feb 01) ~ ..... ~ ÉIiiQnUJ Varlatlons Book review of Jhe Complete Story of Codebreaklng In World War I 1 Post, 11 Feb 01) .....(Washington Forelan sples in h i a h tech hard t o catch The sples of Silicon Valley lurk on the end of bugged phone lines, pose as temps and full-time workers, download secret documents. open fake companies, steal laptops, raid networks (San lose Mercury News, 11 Feb 01) .... Testo filigrana I Home 1 About Us I Staff l Courses I CI News l CI on TV l Books I Resources I Reference I Links 1 I Contact Us I Press Room I SpyTrek I SpyDrive l SpyCmise 1 CT Studies I Copyright Q 2003 The Centre for Counterintelligence and Securlty Studies'" / Malor, Capps & Assoclates, Inc. Counterintelligence and Secutity Training, Analysis and Consuiting Thls site b e 4 vlewed w i t h I n t e r n e t Explorer file://C:\Documents and Settin...\CounterinteIligence News for February 1 1-17,2001 .ht 08/07/2003 ALLEGATO 7 Testo filigrana . , . . .. . .. ., . .. . . .. ~. Guardian Unlimited I Archive Search Pagina 1 di 2 Unlimited home .........-.--..--...-.-e--,. Go to: [~uardian ~ Network home UK news World latest Books Money Film Society The O b S e ~ e r Politics Education Shopping Work Football Jobs Media Search Book by rebel M16 agent a near sell-out Richard Norton-Taylor Guardian Search agaln r Wednesday February 14,2001 Thousands of copies of the book by the renegade M16 officer Richard Tornlinson, the Big Breach, were being distributed to bookshops yesterday as government lawyers conceded there was nothing they could doto stop it. Testo filigrana The paperback is being issued by Cutting Edge. a company linked to Mainstream Publishing, an independent firm based in Edinburgh. Bill Campbell, joint managing director, said yesterday the print run of 12,500copies. for sale at £9.99, had almost sold out. The Weshinster bookshop Politico's sold 50 copies in half a day, said lain Dale. its managing director. He was not entirely in favour of the book but, since it was available in Moscow and its contents had been published in national newspapers. its sale had become an issue of freedom of speech. Whitehall lawyers have told ~ublishersthat the crown holds the copyright of the book and M; Tomlinson signed an agreement to that effect in 1997. Mr Tomlinson says he signed under duress. He has been paid an advance of about £28,000by the Russian publisher of the hardback edition, but govemment lawyers will try to ensure he gets nothing from the UK publisher. Whitehall officials said yesterday they would not attempt to prevent the publisher or bookshops from making money from sales. The book. which M16 says is damaging. gives an account of Mr Tornlinson's operations and exploits in Russia, as well as the training and tradecraft of Britain's secret intelligence service. Mr Tomlinson has left Italy where he worked in a bar and is now living in Cannes in the south of France. Yesterday he insisted the book was not damaging, and added: "The government and country carries on." When the government set up its promised special employment tribuna1for former members of the security and intelligence agencies he would be the first to demand a hearing, he said. file://C:\Documents and Settings\g.amodio\D ...\Guardian Unlimited Archive Search.ht 08/07/2003 Guardian Unlimited 1 Archive Search Pagina 2 di 2 i A Guardian Unlirnited C 3 Guardian Newspapers Limited 2003 Testo filigrana file://C:\Documentsand Settings\g.amodio\D...\Guardian Unlimited Archive Search.ht 08/07/2003 ALLEGATO 8 Testo filigrana UK - Post-Cold War - Tomlinson Affair (2001) Pagina 1 di 2 UNITED KINGDOM Post-Cold War The Tomlinson Affair (2001) Tomlinson's book, The Big Breach: From Top Secret to Maximum Security (London: 192.com, 2001), is available for downloading in PDF, MS Word, and text formats at: http://thebigbreach.com. Materials presented chronologically. B Fielding, Nick. "Russians to Publish Top MI6 Secrets." Sunday Times (London), 14 Jan. 2001 [http://www.sunday-times.co.uk/] On 13 January 2001, "MI6 accused its former officer Richard Tomlinson ... of striking a dea1 with the Russian intelligence services to publish his memoirs of life as a spy. The book, entitled 'The Big Breach: From Top Secret to Maximum Security,' is due to be published shortly by a Russian company that MI6 claims was set up for the purpose.... A raft of injunctions and other lega1 actions has prevented him from publishing his book in Bntain." Testo filigrana b Sunday Times (London). " ARebel Spy on the Run." 14 Jan. 2001. bttp://www.sundaytimes.co.ukl] Extract from Richard Tomlinson's book, "The Big Breach: From Top Secret to Maximum Security," in which he descnbes his finng, its immediate afiermath, and his decision to go public. V Smith, Michael. "Spy Chiefs Face Fight to Save Secrets." Electronic Telegraph, 15 Jan. 2001. [http://www.telegraph.co.uk] "Publication [of Tomlinson's book] could not come at a worse time for the security services, which face a sustained battle in the courts to defend their secrets. Arguing against publication of Tomlinson's memoirs will be made more difficult by the decision of Dame Stella Rimington, the former head of MI5, the domestic security service, to publish her memoirs." V Warren, Marcus. "Chance fOr Russia to Settle Old Scores." Electronic Telegraph, 15 Jan. 2001. [http://www.telegraph.co.uk] "Whether it has directly sponsored Richard Tomlinson's book or not, the biggest winner fiom its publication will be Russian intelligence in al1 its b Tomlinson, Richard. The Big Breach: From Top Secret to Maximum Narodny Variant Publishers, 2001. London: 192.com, 2001. Clark comment: This is the disillusioned MI6 officer's "expose" of bo the British SIS and his continuing battle with the agency since his file://C:ìDocuments and Settings\g...WK - Post-Cold War - Tomlinson Affair (2001).ht ... . . .. . .. . . -----------.a 08/07/2003 1 I UK - Post-Cold War - Tomlinson Affair (2001) Pagina 2 di 2 ;1 Tomlinson's book is available for downloading in PDF, MS Word, and text formats at: http://thebigbreach.com. A "statement of authenticity" from Tomlinson, dated 1 March 2001, is available at: h~://www.thebiabreach.com/tomlinson/statement.h.~Inter alia, Tomlinson states: "'The Big Breach' was not in any way h t t e n , sponsored or published by Russian intelligence or any of their agents. It was written entirely by myself and the text was not added to or altered (except for minor editing changes). I have never even met or spoken to any officers or agents of Russian intelligence, 1et alone allowed them to have any input into the writing or publication of 'The Big Breach'." Tomlinson had a "Postscnpt to The Big Breach: From Top Secret to Maximun Security" at http://thebigbreach.com/downloadibbtxt.zip, but it no longer [5/4/03] appears to be there. See Reuben F. Johnson, "Opening MI6's Can of Wonns," Moscow News, 16 Mar. 2001, I1 @~ttp://www.themoscowtimes.com]. This is really not so much a review of Tomlinson's book as a reiteration of its main themes. Andrew, Times (London), 15 Feb. 2001, comments that although "Tomlinson's story is rarely dull, it suffers from his evident difficulty in distinguishing fact from fiction....There is not much in The Big Breach of whose reliability we can be sure.... [For example,] Tomlinson's inaccurate account of [Oleg] Gordievsky's exfiltration [from Russia in 19851 is similar to the KGB version." Testo filigrana B Andrew, Christopher. "Russia's Revenge." Times (London), I5 Feb. 2001. [http:llmnr. thetimes.co.uk] The author argues that Russian support for the publication of Tomlinson's book is pay back for revelations in The Mitrokhin Archive. Return to UK Post-Cold War Table of Contents Return io United Kingdom Table of Contents file://C:\Docunents.and Settings\g...\UK - Post-Cold War - Tomlinson Affair (2001 ht nQm7/-^^" Testo filigrana From Top Secret to Maximum Security Testo filigrana Testo filigrana A L L E G A T O 10 Testo filigrana Testo filigrana al1 had large moustaches and bad haircuts. The door was,heavy duty, so I let them exercise their knuckles. I realised that MI6 must have used my letter admitting that I had a book manuscript as an excuse to raid me yet again and confiscate my computers. Quickly, I encrypted everything important on my laptop, defragmented the hard disk for good measure and hid the tiny but cmcial Psion memory disk inside the apartment's television set. With everything secure, I went out onto the balcony to escape the increasingly impatient banging, lay on my sun-lounger and opened up a book. They eventually admitted defeat to two-inches of dead-locked oak and called out the fire brigade. Now the police chief was peering up at me from his wobbly perch, sweating profusely in the midday sun, pretending that there was a gas leak in the hope that this would trick me into opening the door. 'You've got the wrong building,' I replied mockingly from my sunlounger. 'This building is electricity only! Try that building over there,' I pointed out the neighbouring block. 'Yes, I can smell the gas from over there!' I said with an exaggerated gestidation. 'Open the door,' he ordered back impatiently, pulling out from his top pocket a heavily chromed police ID badge and thmsting it at me, the gesticulation sending the ladder into a worrying sway. 'Police, open the door.' 'OK,' I smiled, 'but why didn't you just come up the stairs and knock on the door? 1t's a lot easier thanmrning up a ladder.' I ducked back into the avartment before I could see his reaction. It was Wednesday, 17 ~ a y the , same day that Mrs Stella Rimington, the former head of MI5, announced that she intended to publish her memoirs about MI5, and was negotiating a huge advance with a British publisher. Unlike me, she h computer.confiscated and t h e British a h&:ptibliih. As $5. the .Pattyncase, it iv the top and ano#& forthe little guy channel, Sky Navs, had booked me €or a live telephone inte'kiew.at li 1530 to discuss this jaw-dropping ringing as the Italian police burst into my flat. 'Up against the wall,' screamed the two heavies who led charge, their pistols drawn and pointing at my chest. 'AI1 right, calm down,' I urged them. It was my tenth police, and I had my hands up against the wall and feet apart before. even recovered their breath. Five other officers entered the roo one put the lights on. 'Hey, turn them off,' I ordered, rememb tip given me by Onion-head. 'You mi room, but you haven't got one to st a' Testo filigrana 320 T H E B I G BREAC 'I officer flicked them off and went over to raise the blinds. The sweaty chief arrived a few minutes later, introduced himself a s Inspector Verrando of ~imini.DjGOS,the Italian special investigations police, and presented two British SB officers who had come along for a day's outing on the Italian seaside. Whereas Petersand Ratcliffe had some human decency and intelligente, these were a couple of jobsworths, selected to follow MI6 orders unquestioningly. The search of my flat took about two hours. The jobsworths waved a vaguely worded warrant that empowered them under the Mutual Assistance Act to confiscate anything they wanted. My computer and Psion were first in the pile. Then my whole CD collection, both music and software. 'l'm not competent to examine them for hidden 81es.' announced Jobsworth One. '&e you competent to do anything?' I replied helpfully. Next al1 my lega1 papers. Then my mobile phone. 'So that we can see who..you:ve beencalling,' explained Jobsworth Two. . . . . i ijkii thet@l'evisicinremote control. 'So youcan see what I've'been . watching on telly?' I asked. Finaily they helped themselves to one of my suitcases, loaded it up and announced they were ready to interview me at ihe Rimini police station. Glandng behind as they escorted me out, I realised they had cleared my room of werything of d u e . The only thing they couldn't get in my suitcase was the television containing the predous disk. Venando interviewed me for six hours before he realised thatl had done nothing Nega1 and that the British police had abused the powers of the Mutual Assistance Act. But by then it was too late. The jobsworths were on their way back to London with al1 my belongings. They returned my suitcase a few days later when I faxed the head of SB in London with a description of their incompetente, but I never saw my computers, software, CDs, mobile phone or TV remote control again. A few days later, Verrando wote asking me to go back to thepolice station. I ignored his request, thinking it meant trouble. I had just applied for registration in Rimini, which I needed in order to legitimise my presence in Italy, and presumed that Verrando wanted to te11 me that I couldn't have it and order me to leave Italy. If they wanted me urgently, they would come and get me,. I reasoned. I heard nothing more unti1 I bumped into an off-duty Verrando browsing the topshelf of a newsagent's in the town centre. "hy didn't you come to see us the other day? he enquired politely, hurriedly grabbing a photography magazinefiom a lower shelf. 'Your permit is ready. The British embassy in Rome rang us a not t0 give you one, so we decided to give you it immedi . , ..i.:< ' $ i ' . ' Testo filigrana . . . . . TWE B I G BREACH they would not be able to take the decision up to:.the Interior Ministry.' But I was underestimating their capacity for spite. MI6 might have lost the support of the Italian police, but that didn't deter them. Driving upthe autostrada to Milan to see an Italian lawyer about the confiscations, I found,that I was under surveillance. It started off discreetly just outside Rimini, but by Bologna I had made repeat sightings and noted the number plates of three cars - a wh'ite Fiat Punto, a silverVolkswagen Golf and a grey Fiat Bravo. The Golf got so close on severa1 occasions that I could clearly make out the driver, a swarthy character dressed in a red vest. I rang the lawyer in Milan for advice, and he called the police. They told me to pull into the Stradale Nord service station, just outside Piacenza, and I watched in my rear-view mirror as the Punto and Golf followed me off the motorway and parked up behind the service station complex, partially shielded by some bushes. The Fiat Bravo continued up the motorway, no doubt to park up in a lay-by to watch for when I left the service station. The Italian police amved 20 minutes later in a Fiat patrol car, and I explained the situation to them. They were sceptical at first and I had to stretch my Italian vocabulary to persuade them that I was not completely mad. They realised I was not a crank when they eventually approached the two vehides. The four occupants promptly abandoned their cars, scattering into the nearby woods. 'Go on, shoot, shoot!'I urged the police, pointing at the machine-guns hanging from their waists, but disappointingly they were not too enthused by the idea. The poiice poked around the vehicles to see if the occupants had left any traces of their identity, but there was nothing coke cans and hamburger wrappers. 'They're not police they psur$G me. I had already..guessed as much. The s" far too amateurish. to 66 : from .thg'italian auth&i occupants would not have mn away if they were offi explanation was that MI6 had hired an amateur surve watch me once the Italians had refused to help th When the patrol car left, I bought a Stanley knife station and slashed their tyres. Back in my car, I ambassador in Rome using my newly purchased and mobile phone and asked him to send surprisingly, he didn't send me the bill - I would to my lawyer. A few days later, my stay in Rimini was over. apartment did not like the embarrassment of th told me that the apartment had been 'booked b ., . , ,,fj ,. .>. Testo filigrana . 3L2 T H E BIG B R E ,: h . . . rei ,A .C. :A: *6 p. il' ,#, R' W; 1; . 3 . E 9 f i! l. .. ' . . year'. She asked me to leave with a week's notice. I was without a home and with the holiday season approaching fast it was impossible to find other accommodation in Rimini. But perhaps that was a blessing in disguise. I moved north and aFter a few weeks roughing it in various hostels I f6und an apartment in Riva del Garda, a far more pleasant town on the northern edge of Lake Garda. It was a sportsman's paradise, with fantastic cycling, windsurfing and walking opportunities for the summer, and with good skiing nearby in the winter. I decided to settle there €01a while, MI6 permitting. But my optimism was short-lived. A few days later, on a tiip to Monte Carlo for a job interview, MI6 had me arrested again by the Monaco Special Investigations Unit, who threw me into.the celis of their station, by the harbour front. Sitting on a hard bench €or a few hours, I nied that I was becoming even more of a comoisseur of police cells than Ronnie from Belmarsh. MI6 asked the Monaco police to confiscate my new Psion and mobile phone, but fortunately they rang fot advice from the DST,who advised them to let me go. ... ... .Aftrr .sji.%orir$ofIdet&orr they relea<ed ?e -on conditian .I' went ' . . , , .. straight back to Italy. Shortly after retuming home to Riva del Garda, I found that MI6 had been busy again in my absence. The estate.agency with whom I had found my flat rang me up and called me into their office on the pretext of requiring a copy of my passport. 'Richard,' announced Betiy, the elder of the two slsters who ran the agency, 'while you were away, we had a visit from two men who said that they were from the police.' Anger welled up inside me at this latest intervention from MI6; but worse was to come as Betty explained. 'But we realised straight away that they were not really from the police because they asked such unprofessional questions about you.' 'Like what?' I asked. 'They wanted to know how much you were paying in rent €oryour flat, and whether you had a telephone line - the rea1 police would not be interested in that! 'Did they say anything else?' I asked. 'Yes,' Betty hesitated for a moment before continuing. 'They told me that you were a paedophile and warned me to keep you 'away from my daughter.' I Ieft Betty's office scarcely able to contain my despair and anger at the depths to which MI6 seemed prepared to stoop in order to wreck my chances of settling anywhere. For although ~ k t yrealised immediately what was going on, Riva del Garda is a small town and I knew that she would not have been the only person wh Testo filigrana . " t. . " ~ .> , e . l 1l . ) I ! i ~ acquaintances who had presumably been fed the same Iine, then after a month or two my new landlady got cold feet and told me to leave my new flat. Once again I was without a home, and yet MI6 still had not finished with me. Another trip to Milan was necessary, but more surveillance immediately appeared, this time a white Volkswagon Polo. The same fat bloke in a red vest was behind the wheel, with a long-haired, suuffy companion alongside. This time they made no pretence at discretion and sat glued to my bumper. If I stopped in an autoslrada lay-by to check my map, they stopped right behind me. On the roads leading into Milan, if I indicated left, but tumed right, they did the same. 1 dived on to a roundabout near the centra1 station in the city centre and drove around it, indicating at every tum-off, but swerving back on at the last moment. They did the same, right on my bumper. I drove around again, this time a bit faster. They did the same, the narrow tyres on their Polo squealing. I accelerated, my BMW gripped firmly and I ~ u l l e daway a car length ftom them. Once more around the roundabout and I had pulled out half a lap lead on h i h . Two more sinister cirdes and I was right on his tail. The fat bloke was grimacing in his rear view mirror, unsure how to react, and his companion was shouting down his mobile phone for advice ftom his controller. I flashed my lights and gave them a friendly wave. 'Where will this end?' I thought to myself, unsure whether the story was farce or tragedy. Testo filigrana . . . . . . . . ... .... . 314 . ... . . .. .. :L . . ..,, . . T H E BIG BREACH . . . . . . . . l Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione Nr. 555187-7-1-1999 di prot. OGGETTO: Procedimento penale nr. 34236101 N. Report Impedian nr. 173 e 174. .Roma, 29 luglio 2003. ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA dr. Franco Ionta sost. ROMA . - *1 -9 Testo filigrana I1 giorno 26 giugno 2003 il Sismi comunicava a questo Reparto che la cittadina russa Diana Georgiyevna Kazachenko, nata nella regione di Omsk (Russia) il 01.04.1945, aveva richiesto all'ambasciata italiana di Mosca un visto d'ingresso della durata di venti giorni per visitare la mostra "Vitrum" presso la Fiera di Milano. Gli immediati accertamenti attuati da questo Reparto permettevano di stabilire che Diana Kazachenko, alle ore 23.00 del giorno 25.06.2003, aveva preso alloggio presso l'hotel "Zbis Cà Granda" di Milano ove aveva una prenotazione fino al giorno 29.06.2003. La persona di Diana Kazachenko è d'interesse, nell'ambito del procedimento penale nr. 34236101 N, poiché è esplicitamente citata nel testo del report Impedian nr. 173, che di seguito si trascrive integralmente, in cui viene indicata come agente del Kgb, utilizzata per l'attuazione del tentativo di compromissione del diplomatico italiano Italo Papini, nome in codice "Enero" o "Znspektor". \. . /,' RAPPORTO IMPEDIAN NUMERO 173 ITALO PAPINI -NOME iN CODICE "ENERO E "INSPEKTOR" 1. Italo Papini nato nel 1910, era un funzionario del Ministero degli Affari Esteri italiano. Venne destinato in vari paesi per ricoprire incarichi diplomatici e, dal 1968 al 1973, fu accreditato alllAmbasciata italiana a Mosca come addetto amministrativo. 2. Papini si sposò con una sovietica, Tatyana Vladimirovna Kudasheva, discendente da antichi nobili russi. Papini aveva un debole per le donne e a Mosca aveva convissuto con Brigitte Molo (traslitterazione), una segretaria specializzata delltAmbasciata francese. Nel 1971, quando Papini, passando per Taskhent, tornò a Mosca da Kabul, gli fu messa alle costole una agente del Kgb, Diana Georgiyevna Kazachenko, nata nel 1945. Kazachenko, un'insegnante di tedesco, attirò Papini in una relazione intima ed i loro incontri sessuali vennero fotografati da un dispositivo con lettera in codice Testo filigrana "v". 3. Mentre Papini era sotto coltivazione da parte del Kgb, si crearono le condizioni per una conversazione sul reclutamento. Andropov autorizzò il reclutamento e fu concepita un'operazione nel modo seguente. 4. V A Sproge, un agente del Kgb, venne inserito nella coltivazione di Papini. Questi si stava curando agli occhi presso l'ospedale Gelmgolts di Mosca. Sproge finse di essere un paziente dell'ospedale e così lo conobbe. Sproge riferì a Papini che le "agenzie competenti" si stavano interessando molto dei suoi contatti (di Sproge) con Papini e gli avevano riferito dell'ignobile comportamento tenuto da Papini. Inoltre, le agenzie sovietiche avevano trattenuto un gruppo di individui che erano stati ingaggiati per fotografare segretamente stranieri e cittadini sovietici, che si trovavano in situazioni compromettenti, con lo scopo di ricattarli. Fotografie e negativi erano stati sequestrati ed alcuni di questi mostravano stranieri che erano andati in alcuni appartamenti, resi per loro disponibili, allo scopo di incontrarsi con delle donne. Vi erano anche delle foto raffiguranti incontri tra Papini e la sua domestica, l'agente "Sukhova". 5. Inoltre, le agenzie possedevano una dichiarazione fatta dai parenti di Diana Georgiyevna Kazachenko secondo cui, quando Papini era in Tashkent, alla fine del 1971, aveva obbligato la Kazachenko ad avere rapporti sessuali con lui. Come conseguenza, rimase in stato interessante e dopo un'operazione che non ebbe successo, rimase invalida. I parenti della Kazachenko chiesero a Papini un risarcimento materiale ed avevano intenzione di rivolgersi all'Ambasciata italiana a Mosca. 6. Non vi sono dubbi su queste informazioni riguardanti sia la dichiarazione che il parere medico, vi sono anche altre prove confermanti la relazione intima tra Papini e la Kazachenko. Papini dovette rendersi conto quanto seriamente la sua carriera sarebbe stata danneggiata se questo materiale fosse stato reso pubblico, tenendo presente che presto sarebbe andato in pensione. I rappresentanti delle agenzie sovietiche affermarono di essere pronti a discutere seriamente con Papini la situazione che si era creata e a cercare una soluzione che evitasse la compromissione del materiale pubblicizzato ed utilizzato durante le indagini ed il processo del sopracitato gruppo di criminali. I rappresentanti delle agenzie riferirono che era compito di Papini fornire prestazioni minori in modo tale da escludere la possibilità di essere compromesso agli occhi dei suoi connazionali. Testo filigrana 7. Sproge indusse Papini a stabilire un contatto con I I Kuznetsov, un agente del Kgb che si offri di aiutare Papini ad uscire dalla sua situazione di compromissione. Se Papini avesse rifiutato di collaborare, sarebbe stato compito di Kuznetsov dovergli dire di non sapere quale reazione avrebbero avuto le agenzie competenti e al riguardo bisognava pensarci bene. Se Papini avesse riferito la conversazione agli alti funzionari della sua Ambasciata e quest'ultima si fosse lamentata adeguatamente con il Ministero degli Affari Esteri sovietico, agli italiani sarebbe stato detto che Papini aveva costretto la sua domestica a vivere con lui. 8. La conversazione del reclutamento ebbe luogo durante i primi 10 giorni del marzo 1973, periodo in cui l'Ambasciatore italiano Sensi, amico di Papini, era assente. Sensi stava per lasciare 1'Urss e stava per essere sostituito da un nuovo Ambasciatore, Vinci. Anche altri funzionari stavano per lasciare Mosca. Venne organizzato un viaggio a Leningrado per la moglie di Papini allo scopo di escludere la possibilità che lei potesse esercitare un'influenza indesiderata su suo marito mentre era in corso il reclutamento. Alla domestica "Sukhova" furono date istruzioni appropriate con lo scopo di esercitare l'influenza desiderata su Papini. 9. L'agente operativo del Kgb ha avuto una conversazione di reclutamento con Papini su quanto detto. Aggiunse che le agenzie competenti erano pronte a considerare la possibilità di eliminare le fotografie dal dossier penale, per lasciare senza risposta le dichiarazioni dei parenti della Kazachenko e per non permettere alla domestica Sukhova di essere interrogata sulla sua relazione intima con Papini, nel caso in cui Papini avesse acconsentito di collaborare con il Kgb. 10. Quando la conversazione prese questa piega, Papini rimase stupito e sorpreso e ripeté costantemente che si trattava di ricatto ed estorsione. Tuttavia le ragioni dell'operativo erano convincenti ed ogni cosa si risolse. Papini parlò delle manipolazioni finanziarie delltAmbasciata italiana. Fino al 1971 (ed anche nel 1972/73), i rubli sovietici arrivarono in Ambasciata dall'estero tramite un corriere ed alcuni furono acquistati vendendo certificati al mercato nero. Ciò ammontava a 400-500.000 rubli. Il personale d'Ambasciata viveva con rubli sovietici contrabbandati dall'estero. Per nascondere questo fatto, vennero ridotti i trasferimenti di valuta straniera sul conto corrente delllAmbasciata. L'Ambasciatore Sensi ed altri illustri diplomatici furono coinvolti anche in abusi finanziari. Testo filigrana 11. Un dispositivo clandestino codificato con la lettera D fu messo nell'appartamento di Papini a Mosca. Nel 1971, il Kgb apprese dal dispositivo che, dal 1968 l'Ambasciata italiana a Mosca conservava alcune monete d'oro coniate all'epoca zarista. Successivamente Papini confermò questo fatto ed il Kgb concepì un piano per prelevare l'oro dalllAmbasciata. 12. Dmitriy Zinoviyevich Morozov, nato nel 1876, dal 1932 lavorò come falegname dell'ambasciata italiana a Mosca. Nel 1938 fu arrestato dalle agenzie Nkvd perché sospettato di spionaggio e di essere ostile al regime sovietico. Fu condannato a 8 anni di lavori forzati e morì in un campo. Mentre lavorava per gli italiani, Morozov prese 18 monete d'oro zariste appartenenti alla sua padrona di casa e le portò all'ambasciata italiana per custodirle. Furono proprio queste monete che il Kgb scopri ancora conservate in Ambasciata negli anni '70. 13. Un operativo del Kgb di nome Kedrov presentato come N P Morozov, nipote dell'ultimo Dmitriy Zinoviyevich Morozov si mise in contatto con Fagiolo, un secondo segretario dell'ambasciata italiana per avere in restituzione il denaro di suo nonno. Papini e Kedrov convinsero Fagiolo che le monete dovevano essere ridate all'erede legittimo e questo fu fatto dal Capo del Protocollo d'Ambasciata, Bartolini. A Papini furono dati 150 rubli in regalo per il suo contributo nell'operazione. I suo nomi in codice erano "Enero" e "Inspektor". 14. Nell'agosto 1973 Papini accettò formalmente di cooperare con il Kgb in Italia e venne pagato con 500$ americani. Nel gennaio-febbraio 1974 Kuznetsov era a Roma e ristabilì i contatti con Papini cedendo il contatto alla residentura del Kgb di Roma. Nel 1975 Papini evitò il contatto e cambiò anche residenza. Nel 1979 Vladimir Ivanovich Burlakov, un agente del Kgb della Residentura di Roma, ristabilì il contatto con Papini. Burlakov per questa attività utilizzava il nome di Vladov. Il nuovo contatto non fu un successo. Le informazioni fornite da Papini erano prive di sostanza e di natura formale. Papini andò in pensione ed il contatto del Kgb con lui fu discontinuo a causa della sua età e della salute malandata. I I u Italo Papini, oltre ad essere oggetto del report nr. 173, è citato, con il nome di copertura di "Inspektor", anche nel paragrafo 2 del report nr. 174 in cui viene indicato come lo "scopritore di talenti" che segnalò al Kgb l'impiegato amministrativo dell'ambasciata d'Italia a Mosca Giulio Ballovich. Testo filigrana RAPPORTO IMPEDIAN NUMERO 174 GIULIO BALLOVICH -AMBASCIATA ITALIANA A MOSCA 1. Giulio Ballovich è nato nel 1940 a Kaunas, faceva parte del personale dell'addetto commerciale presso l'Ambasciata italiana a Mosca. Sua madre era russa. 2. Ballovich prendeva in prestito il denaro e lo spendeva subito. Fu scoperto come "talento" per il Kgb da parte di "lnspektor". (data dell'infomazione non nota) Già dalla prima fase degli accertamenti, tendenti all'identificazione dei soggetti, dai dati di fatto e dalle schede redatte dal Mae e dal Sismi erano emersi i seguenti riscontri al contenuto dei due report in esame. Per quanto riguarda il report nr. 173 risultano i seguenti elementi informativi: i 5 - presso l'ambasciata d'Italia di Mosca aveva prestato servizio il funzionario della carriera direttiva amministrativa Italo Papini, nato a Viterbo il 22.1 1.1909, deceduto il 18.01.1987; - il 30.06.1973 era stato collocato a riposo a domanda, con la qualifica di Dirigente Superiore; - era effettivamente coniugato dal 09.12.1944 (allorché si trovava in servizio in Germania) con Tatjana Kudacheva (o Koudascheff) una cittadina tedesca (per matrimonio, avendo sposato tale sig. Neurburg, da cui aveva poi divorziato) di origine russa, nata il 26.06.1914 a Pietroburgo (allora Peterhof), figlia del Principe Vladimiro Koudascheff (un ufficiale zarista emigrato all'estero dopo la prima guerra mondiale) e della Baronessa Fanny Standertskjold; - in seguito a concorso, Italo Papini, il 26.06.1967, transitò nella carriera direttiva amministrativa come vice ispettore amministrativo di prima classe; Testo filigrana - dal 28.06.1967 al 10.07.1973, durante la sua permanenza a Mosca, Papini svolse le funzioni di vice commissario amministrativo e poi di commissario amministrativo aggiunto (venendo realmente accreditato presso le Autorità sovietiche con la qualifica di "addettoamministrativo"); - ha trovato conferma la notizia secondo cui il Papini fu ricoverato, durante il suo periodo di servizio a Mosca, presso l'Ospedale oftalmico "Helmolts" (e non Gelmgolts, come indicato nel dossier); - Papini era immigrato a Viterbo da Roma il 01.04.1946 emigrato da Viterbo per Mosca il 04.02.1974 rientrato in Italia a Roma il 08.03.1975; - è confermata anche la presenza presso l'Ambasciata d'Italia a Mosca dell'Ambasciatore Federico Sensi e del secondo segretario Silvio Fagiolo; - il "capo del Protocollo d'Ambasciata, Bartolin?', non individuato dal Mae, è stato identificato in Arturo Bortolini, nato a Mosca il 29.09.1927, residente a Caldonazzo (TN) in via Eugenio Prati nr. 14. Per quanto riguarda il report m. 174 risultano i seguenti elementi informativi: - Giulio Ballovich, di Giuseppe e di Nadiesda Stefanova, nato a Kaunas (Lituania) il 02.05.1940, aveva prestato servizio all'Ambasciata d'Italia in Mosca dal 17.09.1972 al 12.05.1974, con la qualifica di assistente commerciale; - il 01.09.1968 era stato irnmesso nel ruolo della carriera di concetto in qualità di assistente commerciale; - era decaduto dall'impiego presso il Mae dal 27.01.1975; - Ballovich era coniugato dal l9.Ol.1966 con Anastasia Liniewicz, un'apolide di origine polacca residente a Buenos Aires; - in un telespresso riservato diretto al Mae dell'agosto 1972, l'ambasciatore a Buenos Aires De Rege comunicava sul conto di Ballovich che: "contrae con facilità debiti (....) ed ha, pertanto, in questo paese una situazione debitoria assai pesante (...) La sua attività in Ambasciata, unita alla sua perfetta conoscenza della lingua russa, fa si che il B. abbia da tempo ottime relazioni personali con l'addetto culturale sovietico ed i suoi collaboratori"; Testo filigrana - il 17.09.1972, trasferito a Mosca, Ballovich contrasse numerosi debiti anche in quella sede e, tra l'altro, venne deferito alla commissione di disciplina del Mae, per non aver rendicontato un anticipo di lire 4.500.000 ricevuto dal Mae per coprire le spese del suo trasferimento da Buenos Aires a Roma. Per tale motivo venne sanzionato con la riduzione dello stipendio per tre mesi a far data da11'08.10.1974 e trasferito innanzi tempo ad altra sede, in Equador. Nel corso del procedimento disciplinare emerse che egli aveva inoltrato al Mae alcune fatture false; - a Quito prestò servizio per poco più di sei mesi, dal 14.05.1974 al 2 1.O7.1975, data in cui venne dichiarato decaduto dall'impiego per motivi disciplinari. Anche in quella sede aveva contratto vari debiti come conseguenza della "sua disordinata smania di spesa", si era diretto in Argentina, abbandonando la famiglia e senza informare in alcun modo l'Ambasciata. Non è stato possibile localizzare Ballovich in Italia attraverso la consultazione delle varie banche dati. Come era stato richiesto a codesta A.G. da questo Reparto, al paragrafo 2 della nota nr. 555187-1-1999 del 12.03.2001, in data 28.06.2003, Diana Kazachenko è stata escussa a s.i. (vedasi allegato nr. 1). La donna dichiarava che: - nel 1971 abitava a Taskhent, nell'uzbekistan, all'epoca città dell'urss; - non ricordava di aver conosciuto Italo Papini; - era frequente che cittadini sovietici fossero periodicamente interrogati dal Kgb, in particolare coloro che conoscevano le lingue straniere; - non era mai stata agente del Kgb; Testo filigrana - nei primi anni '70 lavorava come guida turistica e per tale motivo aveva modo di incontrare numerosi cittadini stranieri; puntualmente, dopo gli incontri, veniva contattata da un funzionario che si qualificava come membro del Kgb, senza mai dire il suo nome, che le chiedeva notizie sul conto degli stranieri conosciuti durante la sua attività di guida turistica; - non poteva escludere che fra i cittadini stranieri da lei incontrati vi potesse anche essere stato un diplomatico; - non aveva avuto rapporti sentimentali con Italo Papini; - a Taskhent, nei primi anni '70, conviveva con suo marito che era un attore. In quel periodo rimase incinta di suo marito, ma poiché il loro rapporto era deteriorato a causa della infedeltà del coniuge, prese la decisione di interrompere matrimonio e gravidanza; - l'interruzione di gravidanza fu dettata da motivazioni economiche, poiché divorziando non avrebbe avuto altri mezzi di sussistenza; - non le risultava che qualche suo parente si fosse mai rivolto alle autorità sovietiche per esprimere doglianze sul conto di Papini; infatti, in quegli anni sua madre viveva in Siberia, mentre a Taskhent vi era solo suo marito che sicuramente non avrebbe mai espresso alcuna lamentela; - non ricordava il nome del funzionario del Kgb al quale era tenuta a riferire, perché non si era mai presentato; - veniva contattata ed invitata a recarsi in un appartamento dove il funzionario del Kgb le chiedeva notizie sul conto degli stranieri da lei conosciuti; - in merito al contenuto del report Impedian m. 173, poteva solo ribadire di non ricordare di aver conosciuto Italo Papini, ma non poteva escludere di averlo conosciuto casualmente fra i numerosi stranieri che lei incontrava quando faceva la guida turistica a Taskhent; - escludeva in maniera categorica di aver avuto una relazione con Papini ed era propensa a ritenere che la sua storia e quella di Papini fossero state create ad arte e manipolate dal Kgb per essere forse utilizzate contro di lui. Testo filigrana Poiché nel contenuto del report nr. 173 è riferito che le c.d. "misure attive" attuate dal Kgb tramite il presunto ausilio di Italo Papini ebbero luogo a Mosca (recupero delle diciotto monete d'oro zariste di proprietà di Dmitriy Zinoviyevich Morozov e rivelazione delle presunte "manipolazionifinanziarie dell'ambasciata italiana") si è provveduto ad identificare compiutamente gli altri soggetti italiani al fine di una loro eventuale escussione circa i contenuti del report in argomento. I soggetti citati sono: - l'ambasciatore Federico Sensi, nato a Cosenza 1' 11.10.19 11, già residente a Roma in via dell'Arco de' Ginnasi nr. 5, deceduto a Galatina (LE) 1'1 1.08.1996; - il secondo segretario Silvio Fagiolo, nato a Roma il 15.07.1938, ivi residente in via Stefano Jacini nr. 19, attuale ambasciatore italiano a Berlino; - cancelliere principale Arturo Bortolini, nato a Mosca il 29.09.1927, residente a Caldonazzo (TN) in via Eugenio Prati nr. 14. Inoltre, poiché nelle precedenti fasi degli accertamenti inerenti il report nr. 21 che ha per oggetto l'ambasciatore italiano a Mosca Enrico Aillaud era stato escusso a si., quale teste di riferimento, l'ex Maresciallo CC Carlo Potito Formosa che dal gennaio 1972 al settembre 1977 era stato il responsabile della sicurezza della rappresentanza diplomatica, si è ritenuto opportuno includerlo, qualora reperibile a Roma, fra i soggetti da sottoporre ad assunzione di informazioni. I1 giorno 16 luglio 2003 in Caldonazzo (TN), venivano assunte informazioni da Arturo Bortolini (vedasi allegato nr. 2) il quale, dopo aver preliminarmente appreso il contenuto del report m. 173, dichiarava che: - era venuto a conoscenza della questione delle monete d'oro perché uno dei colleghi che lavorava nella cancelleria amministrativa, o Allegra o De Sena, lo aveva informato che aveva visto una firma apposta da suo padre, Martino Bortolini, quando questi lavorava presso l'ambasciata d'Italia a Mosca, prima della guerra; Testo filigrana - la firma era stata apposta da suo padre per attestare il deposito di monete d'oro, a titolo consemativo, nella cassaforte dell'ambasciata, da parte di un certo signor Morozov; - suo padre aveva lavorato nell'ufficio amministrativo contabile dell'ambasciata in qualità di impiegato locale, dal 1923 al 1941; - gli pareva di ricordare che i colleghi Allegra o De Sena gli dissero, in quella circostanza, che effettivamente, nella cassaforte, esisteva un pacchetto contenente monete; - non era a conoscenza dell'effettiva riconsegna all'erede delle monete. In quella vicenda non aveva avuto alcun ruolo, la ricordava solo perché gli era stato comunicato dai colleghi il contesto del rinvenimento della firma di suo padre a tanti anni di distanza; - a Mosca era addetto all'ufficio stampa ed interpretariato, poiché aveva una ottima conoscenza della lingua russa, parlata e scritta; - non si era mai occupato di questioni amministrative; - non era a conoscenza di particolari problemi sorti nei primi anni '70 a Mosca, in merito ad un presunto traffico di rubli di contrabbando che affluivano presso l'ambasciata; - l'ufficio amministrativo dell'ambasciata, ogni mese, dopo preventiva richiesta, forniva al personale i rubli necessari per le necessità quotidiane; - il nome di Italo Papini non gli ricordava nulla. Forse aveva avuto modo di intravederlo perché era il capo dell'ufficio amministrativo; - aveva conosciuto Giulio Ballovich che era impiegato presso la sezione Testo filigrana commerciale dell'ambasciata; - con Ballovich aveva avuto un rapporto esclusivamente di tipo formale poiché quest'ultimo aveva un carattere instabile. I componenti dell'ufflcio amministrativo dell'ambasciata, "Allegra" e "De Sena", citati da Bortolini nel verbale, sono stati identificati in: - Allegra Antonino, nato a San Giovanni La Punta (CT) il 15.09.1919, già residente a Roma, ivi deceduto il 2 1.O6.1983; - De Sena Plunkett Francesco, nato a Roma il 06.08.1938, ivi residente in Corso Francia nr. I50/3, attualmente in servizio presso il vice consolato italiano di Newark (USA). I1 giorno 28 luglio 2003 alle ore 09.30, personale di questo Reparto contattava telefonicamente Carlo Potito Formosa (vedasi allegato nr. 3), al quale chiedeva informazioni su due degli argomenti menzionati nel contenuto del report Impedian nr. 173. Sul primo argomento, quello relativo alla restituzione delle monete d'oro custodite nella cassaforte dell'ambasciata d'Italia di Mosca al presunto erede di Dimitriy Zinoviyevich Morozov, Formosa riferiva testualmente: "... di non sapere nulla poiché secondo lui la restituzione delle monete era stata trattata probabilmente solo dai componenti dell'ufficio amministrativo del1 'ambasciata ". Sul secondo argomento, quello relativo al presunto traffico di rubli acquistati al mercato nero dai componenti dell'ambasciata, riferiva che: ... nei primi anni '70 era prassi comune da parte di quasi tutte le legazioni estere presenti a Mosca di inviare un corriere diplomatico a Vienna che provvedeva all'acquisizione di rubli per il fabbisogno del personale delle ambasciate. Tale esigenza era dettata dal fatto che in Urss al cambio ufficiale I dollaro veniva pagato con 2 rubli mentre in Austria l dollaro veniva scambiato con 5 o anche 6 rubli. Tale prassi, utilizzata anche dagli italiani, era così consolidata e nota che era approvata anche dal Ministero degli Affari Esteri". " Testo filigrana Non è stato possibile procedere ad ulteriori acquisizioni informative circa i contenuti dei report 173 e 174, poiché i protagonisti delle vicende ed i testi di riferimento emersi nel corso delle attività, al momento o sono deceduti (Italo Papini, Federico Sensi e Antonino Allegra) o non sono reperibili sul territorio nazionale (Silvio Fagiolo, Francesco De Sena Plunkett e Giulio Ballovich). Tuttavia, alla stregua di quanto emerso, si ritiene di poter sostenere che la "compromissione" di Italo Papini da parte del Kgb si sia verosimilmente realizzata e che la natura delle notizie che quest'ultimo avrebbe potuto propalare fossero presumibilmente di natura amministrativa. Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione Testo filigrana Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione Verbale di assunzione di informazioni. I1 giorno 28 giugno 2003 alle ore 11,30, in Milano, negli uffici della locale Sezione Anticrimine CC., innanzi ai sottoscritti ufficiali di p.g. M.A.sUPS Marce110 Ricci, addetto al Reparto Anti Eversione e Maresciallo Ordinario Roberto Cucinelli della SIA di Milano, è presente Diana Kazachenko, nata a Omskaya (Russia) il 01.04.1945, residente a Mosca in via Rechnikov n. 36 interno 37, cittadina russa, identificata mediante passaporto nr. 5 1 N. 1583089 rilasciato il 16.12.2002, la quale viene sentita in qualità di persona informata sui fatti nell'ambito del procedimento penale n. 34236101 R.G. Noti della Procura della Repubblica di Roma, sost. proc. dr. Franco Ionta. In particolare viene escussa perché è citata nel report Impedian n. 173 Si da atto che poiché la signora Diana Kazachenko si esprime il lingua tedesca la redazione del presente verbale e la sua traduzione simultanea in lingua tedesca, contestuale alla redazione, viene effettuata dal M.A.sUPS Luciano Pironi, effettivo alla SIA CC di Milano, in qualità di conoscitore della lingua tedesca. Testo filigrana Domanda: Dove abitava nel 1971 ? Risposta: Abitavo a Taskhent, nell'uzbekistan, all'epoca città dell'URSS. Domanda: In quell'anno, a Taskhent, conobbe un cittadino italiano di nome Italo Papini ? Risposta: Non ricordo di aver conosciuto la persona che mi viene menzionata. Preciso che all'epoca tutti i cittadini abitanti nellyURSS erano assoggettati e periodicamente interrogati dal KGB, in particolare coloro che conoscevano le lingue straniere. Non sono mai stata un agente del KGB. All'epoca lavoravo come guida turistica e per tale motivo avevo modo di incontrare numerosi cittadini stranieri. Dopo gli incontri venivo contattata da un funzionario che si qualificava come membro del KGB, senza mai dire il suo nome, che mi chiedeva notizie sul conto dei stranieri da me conosciuti durante la mia attività di guida Domanda: Risposta: Domanda: Risposta: Domanda: Risposta: turistica. Non nego che in quel periodo fi-a i cittadini stranieri da me incontrati vi possa anche essere stato un diplomatico. Nel testo del report 173 viene descritta una sua fugace relazione sentimentale con il diplomatico italiano Italo Papini ? Posso escludere categoricamente di aver avuto rapporti sentimentali con la persona che viene menzionata. . Nel report 173, è riportato che lei in conseguenza dei suoi incontri con Papini, rimase incinta. Ricorda questa circostanza ? A Taskhent, nei primi anni '70, convivevo con mio marito che era un attore. In quel periodo rimasi incinta di lui ma poiché i nostri rapporti erano deteriorati a causa della sua infedeltà decisi di lasciarlo e di interrompere anche la gravidanza. Interruppi la gravidanza poiché con il divorzio non avevo mezzi per vivere. Ricorda il nome del funzionario del KGB che la contattava ? Non ricordo il nome perché non si presentava mai per nome. Venivo contattata ed invitata a recarmi in un appartamento dove questo funzionario mi chiedeva notizie sul conto degli stranieri da me conosciuti. Aggiungo che si trattava di un'attività informativa estesa a tutte le persone che come me avevano contatti lavorativi con persone straniere. Lei è in grado di dire se i suoi genitori si lamentarono con le autorità sovietiche per il comportamento tenuto da Italo Papini nei suoi confronti ? Non mi risulta che alcun mio parente si sia mai lamentato con le autorità sovietiche. Nei primi anni '70 mia madre viveva in Siberia, mentre a Taskhent c'era solo mio marito che sicuramente non si sarebbe mai lamentato di niente. Cosa può dichiarare in merito al contenuto del report Impedian nr. 173 dove lei è esplicitamente indicata ? Io non ricordo di aver conosciuto Italo Papini. Non posso escludere di averlo conosciuto casualmente fra i numerosi stranieri che incontravo quando facevo la guida turistica a Taskhent. Ma non lo ricordo assolutamente e tantomeno ho avuto qualsiasi tipo di relazione con lui. Io penso che le nostre storie, la mia e quella di Papini, siano state create ad arte e manipolate per essere forse utilizzate contro di lui. Testo filigrana Domanda: Risposta: Domanda: Risposta: Testo filigrana Testo filigrana -RaggruppamentoOperativo Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione Testo filigrana Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione Verbale di assunzione di informazioni. I1 giorno 16 luglio 2003 alle ore 10.0, i n Caidonazzo (TN), negli uffici della locale Stazione Carabinieri, innanzi al sottoscritto ufficiale di p.g., M.A.sUPS. Marce110 Ricci, addetto al Reparto Anti Eversione, è presente Arturo Bortolini, nato a Mosca (Russia) il 29.09.1927, residente a Caidonazzo (TN) in via Eugenio Prati nr. 14, pensionato, identificato mediante c.d.i. nr. AG1074585, rilasciata il 08.05.2001, il quale viene sentito in qualità di persona informata sui fatti nell'ambito del procedimento penale n. 34236101 R.G. Noti della Procura della Repubblica di Roma, sost. proc. dr. Franco Ionta. Si fa presente al dichiarante che l'atto e coperto dal più stretto riserbo e gli vengono ricordati gli obblighi ed i doveri del testimone. Si da atto che preliminarmente viene data lettura integrale, al signor Arturo Bortolini, del contenuto del report Impedian nr. 173 dove è erroneamente indicato con il cognome "Bartolini". Domanda: Nel punto 13 del report Impedian nr. 173 relativo a Italo Papini, lei viene indicato come colui che materialmente restituì 18 monete d'oro che erano custodite nella cassaforte dell'ambasciata d'Italia a Mosca ai presunto erede di Dmitriy Zinoviyevich Morozov. Ricorda l'origine, lo sviluppo e la conclusione di quella vicenda ? Ris~osta: Della faccenda delle monete d'oro venni a conoscenza ~ e r c h é uno dei colleghi che lavorava nella cancelleria amministrativa o Allegra o De Sena, mi informò che aveva visto una firma fatta da mio padre Martino Bortolini quando egli lavorava presso l'ambasciata d'Italia a Mosca prima della guerra. La firma era stata apposta per attestare il deposito a titolo conservativo, nella cassaforte dell'ambasciata, di monete d'oro da parte del signor Morozov. Voglio premettere che mio padre Martino Bortolini dal 1923 al 1941 ha lavorato nell'ufficio amministrativo contabile dell'ambasciata in qualità di impiegato locale. Mi pare di ricordare che i colleghi mi dissero che effettivamente nella cassaforte esisteva un ~acchetto onete. Non sono a conoscenza dell'effettiva Testo filigrana . . iO*UllWtl(L Y!tRfIXHII( 1 Testo filigrana Domanda: Risposta: Domanda: Risposta: Domanda: riconsegna all'erede delle monete. Io in quella vicenda non ebbi alcun ruolo la ricordo solo perché mi venne comunicato il rinvenimento della firma di mio padre a tanti anni di distanza. Io a Mosca ero addetto all'ufficio stampa ed interpretariato data la mia conoscenza della lingua russa parlata e scritta. Oltre a lei ci fu qualche altro dipendente dell'ambasciata che si occupò della vicenda relativa alla restituzione delle monete d'oro ? Si presumo i colleghi dell'ufficio amministrativo, come ho già detto o Allema o De Sena. In ambasciata esisteva una documentazione dove veniva giustificata la custodia delle monete d'oro nella cassaforte ? Penso di si ma non sono in grado di dire sotto quale forma, intendo se documenti o registri o altre cose. Nel punto 10, sempre del report nr. 173, sono riportate notizie su un presunto traffico di rubli acquistati di contrabbando d'estero ed inviati all'ambasciata d'Italia tramite corriere diplomatico e su presunti abusi finanziari nei quali era coinvolto l'ambasciatore Federico Sensi ed altri "illustri diplomatici". Le risulta che in quel periodo in ambasciata ci furono problemi derivanti da un presunto contrabbando di rubli ? No, non sono a conoscenza di particolari problemi sorti in quel periodo. Ogni mese l'ufficio amministrativo dell'ambasciata ci forniva i rubli di cui avevamo bisogno per vivere. Ha conosciuto Italo Papini ? I1 nome non mi dice nulla forse ebbi modo di intravederlo perché era il capo dell'ufficio amministrativo. I1 mio arrivo a Mosca precedette la sua partenza di un paio di mesi. Io arrivai a fine febbraio del 1973 e lui andò via a maggio-giugno. Ha conosciuto un impiegato dell'ambasciata che si chiamava Giulio Ballovich ? Si l'ho conosciuto e se non mi ricordo male era in servizio .messo la sezione commerciale dell'ambasciata. Avevo con lui un rapporto esclusivamente formale poiché aveva un carattere lunatico. - Testo filigrana Risposta: Domanda: Rimosta: . Domanda: Risposta: L.C.S. Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione Testo filigrana Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione OGGETTO: Relazione di servizio relativa al colloquio telefonico intercorso con il signor Carlo Potito Formosa. I1 giorno 28 luglio 2003 alle ore 09,30, lo scrivente MA.sUPS Marcello Ricci, ha 'contattato telefonicamente il signor Carlo Potito Formosa, polché non reperibile a Roma fino alla fine del mese di agosto p.v., al quale ha chiesto informazioni su due argoinenti menzionati nel contenuto del report Impedian nr. 173 inerente Italo Papini. Il argomento è quello relativo alla restituzione delle monete d'oro custodite nella cassaforte dell'ambasciata d'Italia di Mosca al presunto erede di Dimitriy Zinoviyevich Morozov. Su questa vicenda il signor Forinosa ha riferito di non sapere nulla poiché secondo lui la restituzione delle monete era stata trattata probabilmente solo dai componenti dell'ufficio amministrativo dell'ambasciata. I1 secondo argomento è quello relativo ad un presunto traffico di rubli acquistati sul mercato nero dai componenti dell'ambasciata. Su questa vicenda il signor Formosa ha riferito che nei primi anni '70 era prassi comune da parte di quasi tutte. le legazioni estere presenti a Mosca di inviare un corriere diplomatico a Vienna che prowedeva all'acquisizione di, rubli per il fabbisogno del personale delle ambasciate. Tale esigenza era dettata dal fatto che in Urss al cambio ufficiale 1 dollaro veniva pagato con 2 rubli mentre in Austria 1 dollaro veniva scambiato con 5 o 6 rubli. Tale prassi, utilizzata anche dagli italiani, era così consolidata e nota che era approvata anche dal Ministero degli Affari Esteri. Testo filigrana Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione Roma, 04 settembre 2003. Nr. 5551155-1-2-1999 di prot. OGGETTO: Procedimento penale nr. 34236101 N,. Rapporto Impedian nr. 3. ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA Dr. Franco Ionta Sost. ROMA Testo filigrana Semito nota nr. 555/155-1-1999 del 27.02.2003, di questo Reparto. L'organo informativo qualificato ha riferito che le notizie sul conto del diplomatico italiano Gianluigi Pasquinelli, nato il 14.12.1935, oggetto del report Impedian nr. 3, coinunicate a codesta A.G. con la nota a seguito, che si 1 allega in copia, erano state acquisite dal Federa1 Bweau of Investigation (FBI) da altra fonte indipendentemente dal contesto "Mitrokhin". ........................ ............ - . .. . .. . .. ...-...... ... ...... tOMtQtStlRNl W!IIIOCWH ."<UWU__U__ii-ii-.-.U.i.Diu. .-- -. .. -% Raggruppamento Operativospeeiale carabinieri Reparto Anti Eversione , i N. 5551155-1-1999 di prot. Roma, 27 febbraio 2003 OGGETTO: Dossier Mitrokhin. Gianluigi Pasquinelli, nato il 14.12.1935. Rapporto Impedian n. 3. ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA In relazione al diplomatico italiano Gianluigi Pasquinelli, nominato nel dossier indicato in oggetto, organo informativo qualificato ha riferito che I'FBI ha fornito ulteriori informazioni provenienti da fonte ritenuta attendibile, che richiamano parzialmente quelle già fornite da Mitrokhin, che indicavano il diplomatico italiano quale agente del Kgb con nome in codice "Tonio", coltivato dall'ufficiale operativo V. Pyzhikov, appartenente alla residentura di Berna. Testo filigrana Secondo le ultime informazioni fornite: - "Tonio", nome in codice per un agente del Kgb, era un diplomatico italiano manipolato dal Kgb in Svizzera, Indonesia, Giappone, Italia ed India; - i nomi di copertura dei manipolatori del Kgb erano Marin, Arkady, Zhur, Mironov, Bolotnikov, Sanin, Rodin, Isur e Norin; - il contatto'del Kgb con "Tonio" ha avuto inizio nel maggio 1971 ed è finito o a luglio 1984 o a luglio 1987, quando il Kgb ha ritenuto che "Tonio" fosse compromesso; in realtà il Kgb ha perso il contatto con "Tonio" quando quest'ultimo è partito, nel 1984, per un altro Paese; ... - - .--- .- - ii k g b - t i a - m a n t e n u m a n t e n u u ~ a z ipersonai5 one con "T6ETG"edl -- manipolatori hanno incontrato quest'ultimo inizialmente all'Ambasciata \ 4- - il Kgb ha valutato le informazioni fornite da "Tonio" come scarse . - -- mentre era in Svizzera, marginali mentre era in Indonesia, scarse mentre era in Italia e marginali quando si trovava in India; - il Kgb credeva che questo caso avrebbe potuto essere compromesso dalla frequentazione da parte di "Tonio" della casa dell'ufficiale del Kgb addetto al caso; - nel dicembre del 1972, quando era il rappresentante ufficiale italiano in Svizzera, "Tonio" era considerato un contatto di fiducia del Kgb; - nell'ottobre 1975 "Tonio" era considerato un agente del Kgb al quale ha iniziato a fornire informazioni segrete. L'organo originatore delle notizie, interpellato in merito, ha autorizzato la condivisione delle notizie fornite con gli organi di polizia giudiziaria. Nella scheda (allegata) relativa a Gianluigi Pasquinelli, trasmessa con la nota di questo Reparto n. 555159-1999 del 15.07.2000, sono riunite le informazioni generali sulla persona acquisite sino a quell'epoca. Dalla consultazione dell'annuario dei funzionari della carriera diplomaticoconsolare del MAE, risulta che Gianluigi Pasquinelli ha effettivamente prestato servizio nelle sedi indicate nella nota pervenuta da organo informativo qualificato, precisamente: Testo filigrana - console generale a Bombay, 23.04.1980; - console generale a Cordoba, 25.08.1984; - ambasciatore ad Hanoi, 0 1.09.1992. . . .. . --. . . . . .. . . .:. . - . . . . .V- . . . . . All.ti:2 . . . . . .. . . . . .. . - ... . . ... . . . . . . . .> C . .. . . . .. . . s ' s ~ ' 2003 i. ; . ' .. . '1 . .. . . . . . ; . . . .. . . . ' . . . .. . . . . . . . .. . . . . . . . - . . .. . . .. j. . . , . . .' OGGETTO: 'Richiesta di. assisten&. giudiziaria. internazional'e formulata . nel "procedimento . . ' . . penale.a carico di STRELKOV VLADIMIR YEVGENIYEVICH. . . . . . . Invito ad eleggere domicilio nello Stato., Italiano-e; proroga '.<ermine. Per .l6 ,indagini : . a.. .... .. . . . . . . . . . . . .. preliminari . .da notificare all'imputatoresidente a Mosca' . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . , . : . .. . ... . . . . TRIBUNALE - SEZ: GIP,; . . . UFF!CJO 6 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . .. .. .. .. . ..ROMA., . . . . . . . . . .~ r i f . ~ . ~ , 3 4 7 5 /RG 8 2 GIP-. . nota :: : ' , .: . . .. ... . . del 21/2/2002) . .. .. . . . .. . .... . . . . . . .. af: ,. . . . . . . -,.-,-- . ' ... .. - . -- .. . .. . .... . . . . .. +9~6&7:$ .ufi&n . . :. -T~~;7~&$fy&%p 0~~0185 . . . M&eGgT1ded*;iaE-Jde. (&:q. '. . ~a.ti~erzro;.g.%r.gi; B E a r X ..Gksxia.-. _ :. . . . .,; ............" ..' . . 'Rif..n. [ NAI1068@QQg&Q (da citare nella corrispondenza) . . , . :. . : . . . . . .. . . . . . .. : . . . . .. . . . . . . . . . . . . ..... . . . .. . - . . . . . . . . . . . .. ... . . . .. . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . ... . .. .. .. . .. ... , . . . . .. . . . % , , . . . . ' . . .. . . I'. . . . . , ,. . . . , .. . . . . . . ... .. , ,. . . ... . . . . . alla&hiesta di asiistenza . .. .. ., . . . ... . . . . .. . . . . . . . . . . . . . ..... . ' . . . .: . .. . , .. . . " , , ... . . . .. . .. . .. . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . : .. . . . . . . .' . . . .. ... . . : : . .. . . . . . . . . . ~ . . ... .. . . . ., . .. . . . . ., ... . . . . . . ::, .~?...' . .. . . .. . . . . . . . . . . .: . . . ,. . . . . : . . , . . . . . . :' . . i . . . . . . . . . . . . &udiziaiia .internazion&, trasmessa. a questo. . . . . :Ministero con nota in riferimento. . . . . . , . . .. . . . .. ... . . . . . . ... . . . . . . . .. :. . . . '6i:trasmettk i'ulferiore dqcumentaiiibne qui fatta -pervenire' dall'~&orità giudiziaria d i . . . . . . ... .*Mosca 4 .. relativa ... . . . . . . . . . . . . . . . . .. . '' Testo filigrana ' , . . . . . . .. . . . . d. .. .. . . . . ,. . . PROCURA DELLA REPUBBLICA presso il Tribunale Ordinario di Roma - Uficio del sostituto Procuratore DL Franco IONTA Città Giudiziaria - Razzale aleodio - 00195- R O M A S 06/38703427- Fax,OV38703446 ---0ooOooo--- N.34236/01 R.G. Noti RICHIESTA D I PROROGA DEL TERMINE PER LE INDAGINI PRELIMINARI ( ART.406 C.P.P.) AL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI PRESSO JL TRIBUNALE D I ROMA Testo filigrana - Il Pubblico Ministero Dr. Franco IONTA Visti gli atti del procedimento penale nr.34236101 R.G. Noti nei confronti di: 1. LIZZADRI,nato Roma il 13.08.1923, ivi residente, nonché elettivamente domiciliato in Via Lucio Volumnio 11.28. Difeso di fiducia dalllAwocato Sergio BELLOTI del Foro di Roma con studio in questo Viale Mazzini 11-55; 2. PREZIOSO M m , nato a Roma il 28.08.1932 ivi residente nonché elettivamente domiciliato in Via Selinunte n.49 Sett."B" int.1. Difeso di fiducia dagli Awocati Francesco ROCCA e Giorgio COLANGELI del Foro di Roma con studio in questa Via Trionfale n. 6537. 3. P11 OTTO Lu-, nato a Brescia (BS) il 4.12.1922, residente nonché elettivamente domiciliato in Trieste Viale Miramare n.129. Difeso di Fiducia dallfAwocato Giorgio BOREAN del Foro di Trieste; O 4. FULVIO, nata a Napoli 1'11.04.1929 residente nonché elettivamente domiciliato in Trieste Viale Miramare n.129. Difeso di Fiducia dall'Awocato Giorgio BOREAN del Foro di Trieste; 5. CACTAGNOLI,nato a Mantova il 06.10.1924 residente nonché elettivamente domiciliato a Torino strada Morozzo n.14. Difeso di Fiducia dall'Awocato Sergio BELLOTI; 6. KRASNOVA,nata a Leningrado il 17.02.1951, residente a Venaria ~ e a l e (TO) via Sibilla Aleramo 11-13. Elettivamente domiciliata presso lo studio del difensore di fiducia Paolo PACCIANI del Foro di Torino con studio in Torino Corso Re Umberto Io n.2; 7. EGOLI, nato a Venezia il 30.11.1928, residente nonché elettivamente domiciliato in in Roma Via Amulio n.31. Difeso di fiducia dall'Awocato Vito MAZZARELLI del Foro di Roma con studio in questa Via Barberini n. 3 e Aw.to Mario LANA del foro di Roma con studio in questa Via E. de Cavalieri 11.12; 8. PACOUINELLI, nato. a Roma il 14.12.1935 ivi residente in Via Archimede n.191. Difeso di Fiducia dalllAwocato Rosalba TURCO del Foro di Roma con studio in questa Via Giovanni Gentile 11.22. Elettivamente domiciliato presso lo 36 . . , . DEI nato a.Roma il 1°.11.1940, residente a Mosca , Leningradskoie Shosse 31-1. , Difeso di Fiducia dall'Awocato Federico CANALINI del Foro di Roma con studio questa Via Collazia n. 2/F. Elettivamente domiciliato presso lo studio del citato legale. 10. STREL KOV VU\DIMIR,nato a Kazan (Russia) il 6.08.1932, residente a Mosca (Russia) Via Dnepropetrovskaia n.13 int.14. 9.. Indagati tutti per il reato di cui all'art.257 C.P.. Rilevato che alla data del 26 settembre 2002 scade il termine di mesi 6 (sei) dalla precedente scadenza dei termini 12.02.2002. Ritenuto che entro tale termine non possono concludersi le indagini preliminari poiché sono tuttora in corso indagini di Polizia Giudiziaria, cosi come da riserva espressa dalla Digos con nota del 31.10.2001 nonché notizie dal ROS in merito alla delega di acquisizione documentale di questo Ufficio in data 08.08.2002. CHIEDE . la proroga dei termini di scadenza per ulteriori mesi SEI. Con la presente si trasmette il fascicolo processuale del P.M. Roma, 16 settembre . 9 Testo filigrana REPUBBUCA 1 , . noti=!. ' H.@,, 3 N. QZI / 3 k ? 5 R. d i reato C.I.P. TnXBUNALE D I i i O M UFFICIO DEL GIUDICE PER LE I N D A G I N I PRELIMINARI NOTIFICAZIONI ALL'ESTERO art. 169 C.P.P. - - RACCOMANDATA con Awiso d i Ricevimento Testo filigrana q u e s t o Ufricio procede n e i s u o i confronti per i cd comeea &\ &t. eh. . reati - in o La a i i n v i t a a d i c h i a r a r e o eleggere domicilio n e l t e r r i t o r i o d e l l o S t t o I t a l i a n o . con l ' a w e r t e n z a che, e e n e l termine d i t r e n t a g i o r n i d a l l a rice z i o n e d e l l a p r e s e n t e raccomandate, non e f f e t t u e r è l a d i c h i a r a z i o n e o e l e z i o n e d i d o m i c i l i o a i s e n s i d e g l i artt. 162 C.P.P., 62 D.Lv. 271/89,'owero l a stes sa r i a u l t e r a i n s u f f i c i e n t e o inidonea. l e n o t i f i c a z i o n i che l a riguardano, se ramo e s e g u i t e mediante cons&na ai difensore d i f i d u c i a o. i n d i f e t t f j - + m .....,T.. '."i fici0. J S i a l l e g a l a traduzione d e l p r e s e n t e i n v i t o i n l i n g u e , --7 :, . ---.--..' .,--.".--.....I.. l M- ...Lf,,.,.&!i! i:!+r; :.i. ,e,,K,,,,, i.'{:*h!55!0~1 M! ,.-- ..I#( @0@085 .< _"__ - CT. 169 Y.n.K. - I/ KOMYCTPEJKOBY BJMIEMHPY E B l T H E B W Ynma ~ ~ O i E T P O B C K A13XKB. 14 MOCKBA - (POCCkIlI) Testo filigrana K T ~ KK~ Cynbr K iipe~~~aprnnanoro cnencmnx M.T. Koeam npou3~onmno o m o r n e m saM no neny 3a npecqmemie ~ a ~ a 3 y e n~ ononn. e non m. 257 y . ~ . OKmeTCR H ~ C ~ O C O Torna ~ H ~ IKaC~IWeCff M, Bac U3BeiUeHWI ~ Y A Y TBppaT6CR L[OBepeHHOMY saiuwmu~y,a sa HeuMemeM ero, XWUTHUK~ no HamaSeHiM). CYAbII CYDII ilPE~APEITETIbHOT0CJE~CTBHX Mapnx Tepe~aKosam Anri iiPOCb6AOflPO~EHMMCPOKA iiPEflBAPMTEJlbHOT0 CnEACTBMA (CT.406Y.ii.K.) r ~ c y ~ a p c r ~ e06BMHM~enb ~~blfi AOKTOP @ P ~ H K OHOHTA i l p o w ~ a eaicrbl YronoBHoro Aena Ne 34236/01 R.G. n0 OTHOLUeHMiO K: 1.nHLl3APnH Jlu6e~0,p o ~ B. P M M13.08.1923, ~ ~ y xre npoxueatoq~fi,yn. nyrclo BO~YMHMO 28, TOT Xe apeC yKa3aHHblfi HMM KaK [email protected]~BepHHblfi 3aqMTHMK &BOKaT CepCyltM0 6 m m - m M3 PLlMa, O@MC BMme M ~ U ~ M55; HM 2. JiPEUH030 M~DHQ,p o ~ .B P M M 28.08.1932, ~ ~ y xr e npoxusaloq~ifi, yn. C ~ J I U H ~49 H TCeKTOp ~ <CB>>KB. 1, TOT Xe aApeC yKa3àHHbifi HUM KaK 0@M~ManbHblfi. A o B ~ ~ ~3aqHTHMKM H H ~ I ~& B O K ~ T Q>pa~qetKO POKW M J$KCIOPCVKMOKOJlAH)J,XEnM U3 PHM~, O@MC ynMua TpMoH@ane6537; - 3. iiHJiOTT0 nvirnaHo, p o ~ .B Speww 4.12.1922, n p o x ~ s a t o q ~ Bf i Tpecre IipOCiieicr MMpaMape 129, TOT Xe aApeC yKa3aHHblfi HMM KaK ~ @ b I ~ M a J l b ~ b l f i . fl0BepeHHblfi 3aUMTHMK & B O K ~ T ~ U O P @ K M O6OPEAH M3 Tpecra; 4. OYJiBHO Hna, p o ~ .B Heanone 11.04.1929, npoxMBaiOqaR B Tpecre npocneicr MlIpaMape 129, TOT Xe aflpeC yKa3aHHbifi Hefi KaK ~@MuManbHblM.~0BepHHbifi 3aqMTHMK AABOK~T )$KMoPA>KMO 60PEAH M3 Tpecra; 5. KACTAHHOJlH ~ M Q , pO& B M~HTOB~ 06.10.1924, npoxM~aioqMfiB TypMHe Cipaa Mapoquo 14, TOT Xe a@eC yKà3aH~blfiHHM KaK [email protected] 3aUUTHMK & B O K ~ T CePA>KMO6 ~ O m ; 6. KPACHOBA HaTannIi M B ~ H O B Hp~o, ~B. JleHuHrpa~e17.02.1951, npoxusaioqari B Be~apuaPerane (TO) yn. Cn6~nnaAnepaMo 13. Y K ~ ~ ~ H ~ eHì @ iM ~~u u m b ~ b ~ k a&EC npM AOBepeHHOM 3aii&iTHMKe &BOKaTe na0n0 IlAWAHkl M3 TypM~a, O@UC TYPMH ynuua K0pcO k3' YM6epT0 Io 2; 7. 3 i O n k i 3140,p o ~ B. Beneuu~30.11:1928, npoxMaaiOqi7 e P u ~ eyn. AMynM0 31, TOT Xe WpeC yKa3aHHblfi HUM KaK o(t)uu~anb~biM. Ao~epeHHblfi3aqUTHMK ~ B O K ~ T BHTO MAUWPEMM u3 PuMa, O@MC yn. 6ap6epu~n3 PHMH MBOK~T Mapuo AAHA u3 Pn~a,o@ucyn. Kaeanepu 12 PUM; 8. flACKYHHUlnl4 L l m u a ~ n v u n > ~ u ,p o ~ . B P u ~ e 14.12.1935, ~ y rx e np~~MBalou(Hfi, yn. A P x u M ~ A191. ~ ~ b i ì HHM i K ~ K n3 Pnua, @uc swa ~ U O B ~ H H M O@H~HaJlb~blk; Testo filigrana 00008/ 9.03qET Jivqna~o,poa. B P M M1.11.1940, ~ n p o x ~ e a t o q ~ei MOCKB~, i iie~~~rpac~oe uiocce 3111. ~0BepeHHbiM3awMTHMK WBOKaT @e~epkl~O KAHAflMHM M3 P M M ~O@MC , Bbia Konnauvia 2/F, TOT Xe aApeC yKa3aH~blÙKaK 0@M~(Manb~blÙ; 10. CTPEn#06 -ere~eemIi, p o ~ . B Ka3a~e ~ O C C M R ) 6.08.1932, npoxueamqinM B M o c ~ (POCCMFI) ~e yn. A~enponpe~poec~an AOM 13 KB. 14. npecTynneHMn ~ a ~ a ~ y e ~ o r o Bce ebiuiey~a3a~~bie nwua n o ~ o ~ p e e a e ~Bb lcoeepuienilu e M noAnaaeMoro no4 m. 257 Y.K. 26 Y ~ T ~ I B ~~TRO , cemn6pn 2002r. McTeKaeT c p o ~6 (uemu) MecnueB OT npeabiflyuero MCTWBHMFI CPOKOB 12.02.2002i., Testo filigrana CYA r. PkiMA OTnen C y M iipensapmem~oroCnenmm ~nanmnKamenn~m Aenomposatio 17-09-2002 / ~ e p a 3 6 o p w ~nao~m c d Testo filigrana PArIOPT Liowran~~sam Bm . Testo filigrana B A.B. --.-------- l .. :;#t!;': .<... . ... l p ; ~ ; ( ! , ! , ,,,.:>.r.,*,. d.1.;.:,:.: 3 : -----.---- .--.... _...-"._....... ii!HMl%!.lfl!di U ! T Q t ~ ~ ~ ~ p Testo filigrana Raggruppamento operi&o Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione Nr. 5551162-1999 di prot. Roma, O OGGETTO: Procedimento penale m. 34236/O 1 N. Articoli apparsi sulla stampa. 1 ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA dr. Franco Ionta sost. penvt€~~It.O \ ROMA Testo filigrana Nei giorni 7, 8, 9, 10 e l1 luglio 2003 il quotidiano "Il Giornale" ha pubblicato una serie di articoli a firma Gian Marco chiocci', riguardanti alcune delle attività svolte da questo Reparto, finalizzate all'identificazione dei soggetti indicati nel c.d. dossier Mitrokhin, che hanno costituito referto per codesta A.G.. In particolare, il giorno 7 luglio il quotidiano titolava in prima pagina:, "Spie sovietiche in Italia, i carabinieri trovano le prove ",con sottotitolo: "Puntuali riscontri alle denunce contenute nel Dossier Mitrokhin. Funzionari del2'Olivetti di Ivrea coinvolti in traJSii di materiale Nato': Alle pagine 2 e 3 vi erano articoli di Bigazzi e Chiocci; in apertura di articolo i cronisti sostengono che: ' Z e indagini dei carabinieri del Ros confemano in larga parte i contenuti del dossier Mitrokhin .... ,, La seconda pagina è interamente occupata da due articoli; la metà superiore del foglio dall'articolo: "Quello strano j l o tra Ivrea e Mosca" in cui sono \ sintetizzate le vicende giudiziarie relative al caso di Roberto ~ a r i o t t già i~ dipendente della Olivetti, oggetto dell'annotazione nr. 372516-1 datata 29.03.2001 di questo Reparto e depositata presso codesta A.G. nella medesima data. Nel c.d. dossier Mitrokhin non vi è alcun riferimento alla vicenda di cui furono protagonisti Roberto Mariotti ed altri; l'interesse di questo Reparto verso la sua persona nacque poiché il giorno 23.02.2001 era stato arrestato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Torino presso lo scalo aeroportuale della Malpensa dopo lo sbarco da un volo proveniente da Mosca, in esecuzione di provvedimento restrittivo sino ad allora rimasto ineseguito in quanto lo stesso si trovava in Russia. Nella metà inferiore della pagina vi è l'articolo: "Così venivano awicinati dagli agenti del Kgb - Ecco gli interrogatori dei giornalisti <<amici>> ". Quest'ultimo articolo è corredato, tra l'altro, da una fotografia che riproduce la prima pagina dell'annotazione nr. 555/92-1999, datata 30.04.2001, di questo Reparto e depositata presso codesta A.G. nella medesima data. Al centro dell'articolo è presente una didascalia, in neretto, che riferisce testualmente: Testo filigrana Oggi inizia la pubblicazione degli atti relativi d'indagine compiuta dai carabinieri del Ros, per conto della Procura di Roma, sui nominativi contenuti nel dossier Mitrokhin. Si apre con la categoria dei giornalisti, seguiranno diplomatici, politici, militari, JÙnzionari ministeriali e quant'altro. Il criterio asetticamente seguito è quello di riportare in <<neretto>> il nome in codice della fonte conjdenziale del Kgb in Italia, in <<corsivo>> quanto ricopiato di nascosto dal colonnello Vassilij Mitrokhin relativamente alle mansioni svolte dai vari personaggi così come risultava negli archivi del servizio segreto sovietico, e in <<tondo>> le risultanze dei riscontri svolti dal Ros. L'articolo effettivamente è composto dalla sintesi dei contenuti di alcuni report relativi a giornalisti, completi degli accertamenti, che hanno costituito il contenuto dell'annotazione di questo Reparto. 2 Marioni Roberto, nato a Novara i l 04.04.1953, ristretto nella casa circondariale di Torino-Le Vallette. A pagina 3 è presente l'articolo: <<Il dossier Mitrokhin è attendibile>> con sottotitolo: "Il rapporto riservato dei Ros alla Procura:<<Ecco i riscontri sulle spie sovietiche>> " a firma di Gian Marco Chiocci. A centro pagina, in neretto, è riportato testualmente: Ecco l'informativa dei carabinieri dei Ros, con le indagini e i riscontri sulle presunte spie al soldo di Mosca, consegnata alla Procura di Roma incaricata di fare luce sul cosiddetto Dossier Mitrokhin. Un documento inedito che conferma l'eccezionale valore, e l'estrema attendibilità, del <<rapporto Impedian>> ricopiato negli archivi della Lubjanka dal colonnello transfuga del Kgb. Trecento pagine onnicomprensive dell'identiJicazione dei doppiogiochisti attraverso interrogatori, ispezioni, analisi, <<compulsazione>> delle banche-dati presso organi investigativi e d'intelligente, senza contare gli <<incroci>> perfettamente corrispondenti fra alcuni nominativi citati nel dossier Mitrokhin e quelli presenti in altre inchieste, note e meno note, sullo spionaggio in Italia. Va detto che molte delle persone citate nel dossier (vedi a titolo d'esempio, nella pagina accanto, il caso del giornalista Vittorio Zincone) al termine di interrogatori e di indagini sono risultate <<estranee>> a coinvolgimenti diretti con il Kgb. Ciò non vale per tantissimi altri. Ma sul punto, nel rispetto del segreto istruttorio, non aggiungiamo alcunché. Leggiamo dunque l'informativa redatta dal maggiore dei carabinieri del reparto antieversione del Ros, Paolo Scriccia. E' la prima puntata. Di una lunga serie. Testo filigrana L'articolo in questione contiene ampi stralci dell'annotazione e ne sintetizza introduzione e conclusioni. L'articolo a centro pagina, a firma di Francesco ~ i ~ a z z dal i ~ ,titolo "I gladiatori rossi per addestrarsi si$ngevano studenti modello ", non è ispirato dai contenuti dell'annotazione. I1 giorno 8 luglio, a pagina 10, è presente un articolo a firma di Gian Marco Chiocci, dal titolo: "Così il Kgb pilotava la stampa italiana ", con sottotitolo: "Nel rapporto del Ros i riscontri sulle campagne per screditare politici e dissidenti ". Bigazzi Francesco, nato a Pontassieve (FI) 1'1 l .07.1943, residente a Firenze in Lungamo del Tempio nr. 40. Nel testo vengono sintetizzati gli accertamenti relativi alle attività di disinformazione attuate mediante l'uso di periodici italiani (azione "Shpora", quotidiano "Il Fiorino" e quindicinale "Settegiorni") tutti reperibili nell'annotazione in argomento. A centro pagina è presente l'articolo: "Mitrokhin, quei corrispondenti che il Cremlino voleva coltivare", seguito di quello apparso il giorno precedente relativo ad altri report riguardanti giornalisti italiani. I1 giorno 9 luglio, a pagina 10, è presente un articolo a firma di Gian Marco Chiocci dal titolo: <'<<I Sewizi dell'est appoggiavano le Br>>", con sottotitolo: "Il rapporto del Ros su Mitrokhin: da Feltrinelli a Gallinari, i contatti segreti con Praga ". Nel testo vengono sintetizzati gli accertamenti relativi al presunto sostegno avuto dalle organizzazioni eversive di sinistra in Italia da parte di paesi d'oltrecortina. A centro pagina è presente l'articolo: "Così il Kgb agganciava i diplomatici", seguito di quelli apparsi nei giorni precedenti, ove sono riportati stralci degli accertamenti estratti dai report inerenti soggetti dipendenti del Ministero degli Affari Esteri. Anche per gli articoli pubblicati il giorno 9 luglio i contenuti sono estratti dall'annotazione in argomento. Testo filigrana I1 giorno 1 0 luglio, a pagina 14, è presente un articolo a firma di Gian Marco Chiocci dal titolo: "Silvestri: <<non sono io la talpa del Kgb>> ". Nel testo vengono sintetizzati gli accertamenti relativi alla identificazione di "Nino" vicedirettore dell'Istituto Affari Internazionali, oggetto del report nr. 14. Anche in questo caso i contenuti sono estratti dall'annotazione in argomento. I1 giorno 11 luglio, a pagina 12, sono presenti due articoli, uno a firma di Emanuela Fontana, dal titolo: "Caso Moro, la pista russa nascosta ai giudici ", che fa da spalla a quello di Gian Marco Chiocci dal titolo: "Le carte segrete su Sokolov colonnello <<borsista>> del Kgb". I1 testo dell'articolo di Chiocci sintetizza gli accertamenti effettuati sulla vicenda Sokolov da questo Reparto ed inseriti nell'annotazione in argomento. Risulta che tutti gli articoli in questione siano stati redatti avendo come base di conoscenza le citate annotazioni: nr. 555/92-1999 del 30.04.2001 (riepilogo complessivo delle attività di indagine svolte sino a quel periodo) e m-. 3725161 "P" datata 29.03.2001 ( riguardante la vicenda di Roberto Mariotti). In allegato 1 copia degli articoli di stampa sopra menzionati. Nel resoconto stenografico della 34" seduta della "Commissione Parlamentare d'inchiesta concernente il dossier Mitrokhin e l'attività d'intelligence italiana", tenutasi in data 08.07.2003, pubblicato successivamente, nel corso del mese di agosto, sul sito internet del Parlamento italiano4, nel preambolo, all'inizio della seduta relativa all'audizione del generale Sergio Siracusa, il presidente senatore Paolo Guzzanti, in merito agli articoli apparsi su "Il Giornale" il giorno 7 luglio, comunicava testualmente quanto segue, in seduta pubblica, agli altri componenti della Commissione. Presidente. Avverto che la pubblicità della seduta sarà assicurata per mezzo della trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso e che sarà redatto e pubblicato il resoconto stenografico. Testo filigrana Comunicazioni del Presidente. Colleghi, ho chiesto al nostro ospite, generale Siracusa, di attendere cortesemente, perché prima di dare inizio alla sua nuova audizione, desidero effettuare delle comunicazioni e delle considerazioni - ed eventualmente ascoltarne - a proposito della questione degli articoli apparsi sul quotidiano «I1 Giornale)). Premetto quello che per me è ovvio e lo è anche per chiunque mi conosca, e cioè che con le numerose, ripetute pubblicazioni su «I1 Giornale)) - prima ancora che ne entrassi a far parte - ad opera del giornalista Chiocci di documenti, in particolare riferiti alla vicenda Mitrokhin, non c'entro ovviamente nulla. Apprendo quanto è stampato sui giornali la mattina quando vado in edicola e ovviamente se mi capita di leggere articoli come quelli pubblicati ieri ed oggi - quello di oggi era migliore visto che l'effetto sorpresa era finito in quanto si trattava della seconda puntata di una serie già annunciata - potete immaginare quanto sono contento. Infatti, il mio eventuale interesse - a parte una questione di onestà personale - a far pubblicare su un giornale materiali segreti provenienti da questa Commissione sarebbe certamente quello di un suicida, di una persona che si vuole far male sbattendo la testa contro il muro. Ieri mattina, quando uno dei componenti della Commissione mi ha telefonato chiedendomi cosa fosse quell'articolo, io non ne sapevo ancora niente; a quel punto ho letto il giornale che mi era stato appena portato e, quando ho preso atto della notizia, mi sono molto preoccupato. Ho dato incarico di svolgere le prime indagini, cioè quelle che è stato possibile effettuare nel corso della giornata. Quanto sto per dirvi non rappresenta una conclusione, anche perché vi anticipo che la conclusione cui sono pervenuto e che vi sottoporrò è in effetti quella di costituire immediatamente un comitato da affidare alle opposizioni, alla minoranza di questa Commissione, affinché svolga, nella pienezza delle nostre possibilità investigative, una rapida, puntuale inchiesta per individuare, laddove vi siano, eventuali responsabilità. Nel frattempo vi dò conto di quello che è emerso, almeno per quanto mi è stato riferito. Vi dico subito che vi è un elemento visuale ed oggettivo da valutare e che si può riscontrare nella foto del frontespizio del documento che è stato pubblicato ieri da «I1 Giornale)). Vi ricordo che in un certo senso auesta Commissione è nata anche sull'onda di tutte le inchieste effettuate da Chiocci su questo quotidiano, sul quale io scrivevo articoli di fondo e commenti, che crearono allora una grande agitazione. Chiocci è una figura di giornalista molto dinamica, ha avuto anche problemi con la giustizia, o meglio problemi derivanti dalla sua attività che può essere considerata brillante o intraprendente a seconda dei punti di vista. Certamente egli svolge il suo mestiere di giornalista. So benissimo che il fatto di comparire nel cast de «I1 Giornale)) come uno dei vicedirettori costituisce una allettante esca per poter dire: «tu, vicedirettore de "I1 Giornale", come puoi giustificare, dicci qual è. il tuo ruolo in questa vicenda !N Ebbene, il mio ruolo in questa vicenda è assolutamente pari a zero. Sono vicedirettore de «I1 Giornale)), giacché sono se non uno dei Testo filigrana L principali, comunque non tra gli ultimi editorialisti e ciò si può rilevare anche graficamente, visto che i miei articoli vengono inseriti nella meta alta della pagina, sono queste stupidaggini che nel linguaggio giornalistico fanno la gerarchia. Ed è per questo che faccio formalmente parte di questo cast e sono uno dei vicedirettori, vi è poi un altro vicedirettore, quello «operativo» cioè colui che fa il giornale insieme al direttore. Aggiungo anche che nel passato ho chiamato con grande apprensione e in uno stato di scarsa felicità il mio direttore chiedendogli se gli sembrasse davvero il caso di pubblicare materiali la cui pubblicazione sarebbe stata certamente utilizzata contro di me e lui mi ha risposto, con la franchezza che tì-a i giornalisti si usa, che lui fa il giornalista e non il parlamentare, e che quindi quando è in possesso di documenti li pubblica senza guardare in faccia nessuno, cosa che farei esattamente anch'io al suo posto. Siccome tutto questo fa parte di un determinato background che cosa dovrei fare ? Chiedere la vostra fiducia, o di credermi perché le cose stanno così, o magari di guardare la mia bella faccia onesta ? Non scherziamo. Purtroppo tutto quello che si svolge, anche in questa sede, fa parte del gioco politico e in esso non ci sono partite di fiducia, né cambiali di simpatia e quindi si deve stare, al politica1 game e ai fatti. Allora questi ultimi sembrano indicare - ma non sta a me deciderlo, mi limito soltanto a sottolinearlo - che il documento in questione non provenga, né possa provenire da questa Commissione. Inoltre, lo stesso frontespizio del documento pubblicato - essendo mancante sia del timbro della Procura che ce lo ha inviato, sia di quello della nostra Commissione che lo ha preso in carico, archiviato e catalogato con i suoi strumenti - sembrerebbe indicare che tale documento anziché da questa Commissione o dalla Procura della Repubblica, possa provenire da una terza fonte. Quest'ultima - per quanto mi è dato sapere, ma non sarò certo io a stabilire definitivamente che cosa sia successo - per pura logica dovrebbe essere quella originaria e cioè quella del ROS. Si potrebbe anche obiettare di essere in presenza di una cancellazione perché chi ha usato questo Testo filigrana documento per nascondere la provenienza dalla Commissione, attraverso una semplice operazione elettronica di scanner potrebbe aver fatto sparire questi timbri. Ciò sarebbe anche possibile, ma è difficile individuare la logica di una tale iniziativa. Infatti, semmai i giornalisti che accreditano lo scoop del documento segreto hanno tutto l'interesse a dimostrare che quel documento è timbrato, stratimbrato, originalissimo, e quindi ritengo che almeno il timbro della Procura della Repubblica per i giornalisti sarebbe stato molto importante. Comunque, la prima indagine che ho chiesto di fare agli uffici ha messo in evidenza i seguenti elementi. I1 primo è che il documento pubblicato è un rapporto del ROS dei Carabinieri del 30 aprile 2001 alla Procura della Repubblica di Roma, atto n. 1865, composto di 284 pagine; il secondo elemento è che l'atto fa parte del materiale istruttorio relativo al procedimento penale n. 34236101 N trasmesso dalla Procura della Repubblica di Roma, dal sostituto procuratore Ionta, alla Commissione il 22 marzo 2003. I1 materiale originale è stato affidato ai marescialli che curano l'archivio della Commissione e riconsegnato al mittente il 28 marzo 2003 come da verbale. In questo intervallo di tempo, cioè tra il 22 marzo ed il 28 marzo, è stato fotocopiato dagli stessi marescialli nei locali della Commissione, archiviato in quanto fotocopia, mentre l'originale è stato restituito. 11terzo elemento è che l'atto in questione è inserito nel documento n. 27, faldone settimo, prima parte, agli atti d'archivio della Commissione. ((11 Giornale)) di ieri pubblicava inoltre ampi stralci di un altro documento del ROS, il rapporto sul caso Mariotti del 29 marzo 2001, atto n. 1849, anch'esso inserito nel documento n. 27, faldone settimo, parte prima, agli atti della Commissione. I commissari potranno vedere questo rapporto: sembra essere stato despillato, ma questo non è affatto chiaro. Credo che questo sia argomento, materiale dell'indagine da effettuare. Dal registro di archivio della Commissione risulta che il faldone settimo del documento n. 27 è stato visionato da una serie di collaboratori. Faccio presente che nessun commissario, meno che mai il Testo filigrana Presidente, ha visto questi documenti ma sono stati visti dai collaboratori Mollicone per quattro volte, Fabre per tre volte e Salvatori per una volta. Le date sono riportate nel registro. Ho già parlato della questione dei timbri: mancano il timbro rettangolare con la dicitura ((pervenuto il» e quello con la stampigliatura del numero seriale degli atti della Procura, 001865. Ho svolto un'indagine per vedere come potrebbe eventualmente un tale documento essere manomesso, asportato e fotocopiato. Possiamo fare insieme ricognizioni poliziesche e dobbiamo farle ma, per quanto ho potuto constatare con i mie occhi attraverso gli uffici, una tale operazione non è tecnicamente possibile. Le fotocopiatrici sono situate di fronte alla stanza dei marescialli che curano l'archivio: certamente, tutto è possibile se si immaginano cose fatte veramente con sistemi ladreschi. Mi sono anche posto il problema dell'onorevole Bielli in una sua dichiarazione di ieri, quella cioè di denunciare «Il Giornale)). Non lo farò per due motivi: in primo luogo, non è affatto dimostrato ma non mi sembra affatto probabile, senza chiudere lo spazio al possibile, che questo documento, così come è stato preso e pubblicato insieme ad altri, esca in maniera subdola e con la complicità di un commissario o, come qualcuno ha gentilmente avanzato, del Presidente o dei collaboratori della Commissione. Appare allo stato improbabile ma non sarò io a dire quanto. Non intendo assumere questo ruolo. I giornali, onorevole Bielli, pubblicano sempre tutto quello che ottengono e poiché nessun giornalista de «I1 Giornale)) o di altro giornale o di agenzia di stampa è venuto qui di notte con i grimaldelli ad appropriarsi di questi documenti, si ipotizza semmai che qualcuno, commissario o collaboratore della Commissione, possa avere passato sottomano queste cose. «I1 Giornale)) in quanto tale o qualsiasi altro giornale - come è da sempre prassi, vedi «La Repubblica)), «La Stampa)), «I1 Corriere della Sera)) - ottiene il documento da qualcuno che viola la legge; il cancelliere, il magistrato, l'avvocato, il commissario, i1 capo dei Servizi segreti, il colonnello, il maresciallo, il maggiore ? Qualcuno viola il segreto e passa Testo filigrana al giornalista il documento: il giornalista in tal caso trotterella verso la redazione ed entusiasta esclama di avere lo scoop ed il giornale pubblica. Non vi è ombra di dubbio. I1 giornalista, come è successo valorosamente in alcuni casi - non mi è successo ma lo avrei fatto - chiamato dal magistrato, di fronte all'obbligo di dire dove ha preso le informazioni, risponde: «Vado in galera)). La legge italiana non protegge il segreto professionale giornalistico; quindi quando ciò successe al mio amico Luca Villoresi di «La Repubblica» che pubblicò documenti delle Brigate Rosse, se ben ricordo, andò a Regina Coeli, trascorrendo il tempo previsto per poi tornare a casa. Questo è il compito dei giornali e dei giornalisti; altra è la questione di chi, quali uffici, attraverso quali sistemi, passano ai giornalisti questo è il caso - i documenti. La mia prima impressione è che il documento pubblicato non esca da qui; sia venuto attraverso apparati di sicurezza con i quali peraltro questi giornalisti h&o una provata, pluri&nale e personale dimestichezza e che la Commissione Mitrokhin non abbia nulla a che fare, né il suo Presidente, né i suoi commissari, né i collaboratori, ma questo non è un esito che intendo dare personalmente per scontato alla Commissione. Per questo motivo, dopo averci riflettuto molto, propongo di formare un gruppo di tre persone, due dell'opposizione, per esempio l'onorevole Bielli e la senatrice Dato, molto esplicita in questa vicenda, e uno della maggioranza, l'onorevole Gamba, affidando la guida di questo comitato all'onorevole Bielli nella sua qualità di veterano avendo anche seguito la Commissione stragi e come capogruppo del suo partito in questa Commissione. E' una proposta affinché questa Commissione con la più totale disponibilità di mezzi e con tutti gli strumenti che desidera accerti la verità su questo ed altri episodi similari se crede, per raggiungere la conclusione. Quanto al fatto che non tutti sanno resistere alla tentazione di accusarmi in maniera obliqua di essere colui che passa i documenti a «I1 Giornale)), chiedo a chi lo fa di 'usarmi la grandissima cortesia di dichiararlo esplicitamente. Questo mi consentirebbe e mi consentirà, se avverrà, di adire Testo filigrana le vie giudiziarie fornendo la più alta e completa facoltà di prova, nonché di chiedere ai Presidenti dei due rami del Parlamento di costituire un immediato giurì d'onore per stabilire se una tale accusa sia fondata o temeraria, con tutte le conseguenze delle accuse fondate o temerarie. Con quest'ultima affermazione termino le comunicazioni sul punto in questione, sulle quali si potrebbe aprire una discussione, ma deve decidere la Commissione. zancan. Le comunicazioni del Presidente non possono non essere immediatamente seguite da un dibattito. Se il Presidente riteneva di dar prima corso all'audizione, avrebbe dovuto informarci che, al termine della stessa, avrebbe reso alla Commissione le sue comunicazioni e avremmo, quindi, deciso noi come disbrogliarci nel mare dei nostri impegni. Ora non è possibile lasciare la discussione appena cominciata senza un seguito, perché ciò è contrario a qualsiasi principio democratico di discussione. Testo filigrana Presidente. Si tratta solo di comunicazioni del Presidente che ho ritenuto di farvi pensando fossero urgenti, importanti e di interesse della Commissione. Bielli. Propongo che su tale questione, come si fa in Aula, intervenga un rappresentante per Gruppo con un limite di tempo, che può essere di 5 o di 3 minuti, per non rendere infinita la discussione, e poi procedere con l'audizione del generale Siracusa. Presidente. Se non ci sono osservazioni contrarie alla proposta dell'onorevole Bielli, apriamo subito la discussione. Meleleo. Sono contrario, ma se lei appoggia una tale richiesta... Presidente. Sono costretto ad appoggiarla, perché la questione mi investe moralmente. Ho un obbligo che è sia personale, sia come Presidente della Commissione. Non posso, quindi, far pensare che si intende procrastinare, diluire in alcun modo ... Cicchitto. Se accogliamo la proposta dell'onorevole Bielli di prevedere 5 minuti per l'intervento in discussione, nutro dubbi molto forti, in quanto sono numerosi i colleghi iscritti a parlare. Presidente. Tre minuti per ogni intervento. Cicchitto. Mi sembra allora evidente che non avrà luogo l'audizione del generale Siracusa, ragion per cui sono contrario alla proposta dell'onorevole Bielli. Presidente. Potremo continuare l'audizione del generale Siracusa questa sera, domani mattina e domani sera. Non demorderemo su tale audizione e chiederemo scusa al generale per l'attesa. Dò subito la parola al senatore Zancan. Zancan. Sono tutt'affatto indifferente nei conkonti di chi ha dato i documenti segretati e di chi ha commesso il reato di violazione del segreto. Credo che di ciò se ne debba occupare la Procura della Repubblica e che l'unico compito di questa Commissione sia di informarla ufficialmente della questione. Non penso che il colpevole sia lei, Presidente, o qualcun altro, perché sono abituato a pensare secondo ciò di cui ho la prova. Presidente, mi permetto però di segnalarle che forse non ha meditato a sufficienza non già sul suo ruolo di giornalista ma su quello di vicedirettore de «I1 Giornale)). In base alla legge sulla stampa, nell'ipotesi di impedimento del direttore, il vicedirettore è responsabile per omissione di controllo, in base all'articolo 57 del codice penale, in via penale ed anche civile. Allora, Presidente, se lei domanda sia pure retoricamente se deve denunciare «I1 Giornale)), mi consenta di dire che è una domanda per tre volte retorica, in quanto nessuno è chiamato a denunziare se stesso. Anche questo è un principio di civiltà. Dal momento che questi casi si ripeteranno all'infinito sino alla fine dei lavori della Commissione, colgo l'occasione di suggerirle di meditare sul suo ruolo che è - mi spiace usare un termine abusato - in un patente... Testo filigrana Presidente. ...Conflitto di interessi. Zancan. Presidente, non me lo dica come se stessi recitando. Le sto dicendo che esiste un suo conflitto, perché è responsabile sia civilmente che penalmente nei casi in cui si assenta il direttore impedito rispetto ai fatti riguardanti «I1 Giornale)). I1 conflitto di interesse è proprio un fatto fisico, penale e civile. Credo sia opportuna una sua meditazione sotto questo profilo. Per le decisioni della Commissione, mi oppongo alla istituzione di qualsiasi comitato, che è soltanto una presa in giro - mi consenta, Presidente - in quanto le indagini saranno utilmente esperite dalla Procura della Repubblica, che sarà investita della questione dall'ufficio di presidenza, come è suo dovere. Presidente. Le replico subito. Garraffa. Presidente, lei abusa del suo ruolo, parla continuamente. Presidente. Replicherò alla fine a tutti coloro che saranno intervenuti. E' la stessa cosa. Onorevole Garraffa, è dei tutto indifferente replicare a ciascuno immediatamente o alla fine degli interventi. L'ordine degli addendi non cambia assolutamente. Garraffa. Si sbaglia! Bielli. Non sono tra coloro che ritengono che sia lei a fornire notizie al suo giornale. Non è questa la questione di cui dobbiamo discutere, perché farlo significherebbe addentrarci in un terreno sbagliato, improprio e che non mi compete. I1 problema che si pone è un altro, e cioè che su «I1 Giornale)) è stata pubblicata, in tempo reale, immediatamente la prima notizia segretata relativa all'audizione del colonnello Faraone. L'altra settimana, è stata la volta di un documento segretato, di cui c'è stata data notizia in Commissione. In tale occasione le ho chiesto - nonostante qualche Testo filigrana componente de L'Ulivo non la pensasse come me - di farsi carico, per il suo ruolo di Presidente, di capire quello che stava accadendo, evitando così che nei confronti della Commissione si potessero generare confusioni o fossero gettate delle ombre non opportune. Mi sono rivolto a lei in quanto Presidente di questa Commissione. Ieri è stato pubblicato su «I1 Giornale)) un documento anch'esso comunque segretato. Non mi metto a discutere adesso se provenisse dalla Commissione o meno... Presidente. Questo è il punto. Bielli. Io pongo un'altra questione e di altro tipo. I1 problema è che a questo punto si pone la necessità di tutelare la Commissione e per farlo che cosa fa il Presidente ? Ho dichiarato che lei dovrebbe denunciare «I1 Giornale)), ma quando l'ho fatto sapevo bene che il problema non è la denuncia a «I1 Giornale)) in quanto tale, ma quello di chiamare la Procura della Repubblica e fare una denuncia contro ignoti, a quel punto sarà quest'ultima ad intervenire per capire l'accaduto e per appurare, se ci sono, anche le responsabilità del giornale. Nel frattempo, però, la Procura della Repubblica verrebbe informata di una situazione intollerabile. Lei ha proposto di creare una specie di commissione di inchiesta interna. Personalmente considero questa eventualità impropria e sbagliata e non sono assolutamente d'accordo, anche perché introdurremmo un nuovo modo di essere della Commissione medesima che avrebbe dell'incredibile. Ultima questione. Mi sono permesso di dichiarare che rispetto a tale vicenda emergerà se quello che abbiamo è il Presidente o il vicedirettore de «I1 Giornale)). Ho fatto ciò ponendo una questione che in qualche modo è poi quella sottolineata dal collega Zancan. Intendo dire che al di là della sua tra virgolette «buona o cattiva fede)) - ognuno al riguardo può pensare quello che vuole, personalmente parto dalla buona fede - la situazione diventa difficile anche per lei, nel senso che rispetto ad essa lei è costretto ad intervenire, ma a difesa di che cosa ? E' Testo filigrana questo il punto e lei stesso si rende conto dell'evidenza di un problema che in tutte le occasioni viene rimarcato. Per questa ragione, se vogliamo far lavorare la Commissione, nel momento stesso in cui è Presidente di questa Commissione, la invito a decidere di troncare il rapporto con «I1 Giornale)) e quindi a scegliere se fare o una cosa o l'altra, perché sono troppe le questioni che rischiano di metterla in difficoltà. Ho utilizzato il termine «rischiano» perché non sono tra coloro che, pur non avendo prove, si permettono di andare oltre e di paventare qualche rischio. Però lei si renderà conto che il fatto che l'abbia sottolineata oggi sta a dimostrare che si tratta di una questione che in qualche modo si pone. Allora vediamo come uscirne. La mia opinione è che se ne esca in un unico modo e cioè che da parte della Presidenza della Commissione venga effettuata una denuncia contro ignoti. Nello stesso tempo, chiamo tutti a un grande senso di responsabilità perché quest7ultimonel momento stesso in cui questa Commissione tocca questioni così delicate non solamente è d'obbligo, ma anche doveroso, considerato, soprattutto, quello che sta pubblicando «I1 Giornale)) su cui il giornalista - lei Presidente ne sa più di me in questo ambito - si butterà a pesce. E' altrettanto vero, però, che una vicenda di questo tipo getta ombre pesanti su individui, personaggi e fatti; riguardo a lei, Presidente, spesso ha affermato che valutare questo aspetto non è nostro compito; personalmente, però, ho accettato di far parte di questa Commissione sulla base di un dato e cioè che bisogna anche rendere onore a coloro che in qualche modo sono stati ingiustamente accusati. Qui c'è una situazione... Testo filigrana Presidente. Onorevole Bielli, sta parlando da cinque minuti. Bielli. Concludo qui. Fragalà. Signor Presidente, colleghi, intervengo soltanto per sottolineare che certamente avrei preferito che potessimo dare seguito ai nostri lavori con l'audizione del generale Siracusa per poi svolgere questa discussione, anche perché essa è stata posta non soltanto sul piano istituzionale, ma anche giuridico e politico ed in termini a mio avviso errati. Per cui le opinioni che sono state espresse con grande autorevolezza dai colleghi che mi hanno preceduto, trovano poi degli ostacoli sul piano logico e giuridico che meriterebbero dei chiarimenti e quindi una discussione senza fine. A questo punto devo dire che l'atteggiamento ed anche le dichiarazioni del presidente Guzzanti sono assolutamente apprezzabili e condivisibili nel momento in cui ha ritenuto di porre una questione di accertamento dei fatti che sono avvenuti su un piano politico-istituzionale, attraverso l'istituzione di un comitato. Tuttavia, quello che invece è stato sottolineato negli interventi, per esempio quello del collega Zancan - probabilmente perché il collega si è lasciato prendere dalla passione politica - certamente non è in linea con l'autorevolezza della sua cultura giuridica; infatti, se in questa vicenda vi sono dei profili penalmente rilevanti, non trattandosi di eventuali fatti reato perseguibili con querela di parte, ma di fatti reato perseguibili d'ufficio, il collega Zancan insegna a tutti noi che non è assolutamente necessaria nessuna condizione di procedibilità per attivare l'iniziativa della Procura della Repubblica competente rispetto a quanto si assume sia avvenuto. In secondo luogo, un altro profilo che è stato rappresentato nella discussione anch'esso assolutamente errato - è che il Presidente della Commissione, senatore Paolo Guzzanti, in quanto vicedirettore de «I1 Giornale)) di Milano, sarebbe in una situazione di palese ed evidente conflitto, considerato che secondo una tesi assolutamente infondata, anche questa sostenuta - immagino per passione politica e non per scienza giuridica - dall'esimio collega Zancan, sarebbe responsabile del mancato controllo rispetto agli articoli pubblicati. Anche in questo il collega Zancan insegna a tutti noi che per essere responsabile dell'unica ipotesi di responsabilità oggettiva prevista dal nostro codice penale bisogna essere vicedirettore responsabile, cosa che come sappiamo tutti - è scritto nel frontespizio de ((11 Giornale)) di Milano - non è il senatore Guzzanti. Quindi non esiste quel conflitto che invece il Testo filigrana collega Zancan ha asserito essere palese ed evidente. In terzo luogo, sono disponibile a qualunque soluzione venga prospettata per superare questo problema. Però vorrei invitare il collega ed amico Valter Bielli, che ogni volta che interviene esprime particolare indignazione per comportamenti asseritamente attribuiti ad esponenti della maggioranza parlamentare o addirittura al Presidente della Commissione, proprio su questo terreno - naturalmente non vi è nessun motivo di farlo, per come ho spiegato prima - a considerare che se dovessimo rappresentare situazioni che riguardano la violazione del segreto o investigativo o d'ufficio, dovremmo partire dalla famosa violazione di questo segreto sul caso Strelkov. Bielli. Le proibisco di andare avanti. Ha risposto il Presidente. Fragalà. A me non proibisce niente nessuno perché siamo in democrazia. Lei mi fa parlare come ho fatto io con lei con estrema cortesia, anche perché non sa cosa sto per dire. Bielli. Lei, Presidente, deve intervenire. Presidente. Chiariremo tale questione al termine dell'audizione. Bielli. Lo deve fare prima. E' un provocatore, uno storico provocatore. Presidente. Onorevole Bielli, quel documento era coperto dal divieto di divulgazione. Questo era quanto scritto. Sono fatti. Le chiedo comunque di non agitarsi in questo modo, onorevole Bielli, perché è del tutto fuori luogo. (Commenti del senatore Garraffa).Per cortesia, taccia perché non ha la parola. Fragalà. Sperando che la discussione mantenga sempre il binario di civiltà e soprattutto rispetto dei ruoli senza dover trascendere da parte di nessuno ad insulti, concludo sostenendo che evidentemente se un'inchiesta, un'indagine o qualunque iniziativa si deve fare su fatti che ineriscono la pubblicazione Testo filigrana o la fuoriuscita di documenti coperti da segreto lo si deve fare a tutto campo e non naturalmente in riferimento all'ultimo episodio accaduto in termini cronologici. Cavallaro. Apprezzo lo scnipolo e la preoccupazione evidente ed obiettiva con cui il Presidente ci ha posto la questione, dando conto in maniera formale che si tratta di una questione seria e che quindi, come tale, essa va affrontata e possibilmente non va aprioristicamente condotta in una forma di faziosità o di preconcetto. I1 fatto obiettivo che mi sembra di dover rilevare, su cui tutti concordiamo, è che in più di un'occasione, un giornale che si chiama ((11Giornale)), ma credo che questo sia persino irrilevante, ha pubblicato una serie di atti, documenti e verbali, che provengono o possono provenire anche dalla Commissione e che sono coperti da segreto o che comunque sono destinati a non circolare. Quindi, la Commissione, o chi per essa, l'Ufficio di Presidenza, ha stabilito in alcuni casi che si tratti comunque di documenti coperti da riservatezza. Aggiungo, per essere completo, che in realtà vi sarebbe un problema politico di liceità della circolazione di questi atti e documenti se fosse la Commissione che lo consente. E parlo della Commissione perché astrattamente ricomprendo.. .. sebbene non mi piaccia mai introdurre responsabilità di funzionari che credo nulla abbiano a che fare con queste vicende.. .. comunque noi dobbiamo stabilire che la Commissione a priori non può essere un crocevia in cui entrano ed escono a piacimento atti e documenti riservati perché il punto nodale è che attraverso ciò si rischia in concreto di infangare persone innocenti, di violare quel principio di garanzia che, essendo la nostra una Commissione che opera anche con i poteri dell'autorità giudiziaria, dobbiamo rigorosamente rispettare e ci si può rendere anche torbido strumento di manovre. Infine, si svilisce l'opera accertativa della Commissione ed il risultato obiettivo dei suoi lavori. Se stiamo lavorando e l'ottanta per cento o una piccola parte ma significativa di quanto elaboriamo finisce su uno o più giornali, credo che questo sia contro la natura e l'attività della Commissione. La Testo filigrana seconda questione è relativa al presidente Guzzanti. Non mi voglio addentrare, benché anch'io sia avvocato, sulla difesa d'ufficio o di fiducia del presidente Guzzanti sui poteri e sui limiti dell'attività giornalistica. Non siamo in un'aula di tribunale ma la questione è politica. Definirei la condizione della vice direzione del giornale oggettivamente limitativa della terzietà e comunque della posizione del Presidente in relazione a questo fatto. Potrei persino pensare, senza neanche tanta malizia, che proprio questa circolazione lo pone in una posizione di sicura contestazione, di obiettivo danno alla sua stessa immagine ed imparzialità come Presidente della Commissione parlamentare. Escludo comunque a priori che il presidente Guzzanti nottetempo si aggiri con un grimaldello fotocopiando dossier ma credo sia comunque un elemento di preoccupante obiettività sul quale noi come Commissione ed egli come Presidente dobbiamo riflettere. Non vi è bisogno di alcun comitato d'indagine, come ha richiamato il collega Fragalà, dimenticando un particolare: è vero che la Procura può e deve indagare d'ufficio ma è vero pure che sussiste sia la necessità che qualcuno spedisca alla Procura la notitia criminis sia l'obbligo anche da parte nostra, di ciascuno di noi essendo pubblici ufficiali, se veniamo a conoscenza di un reato commesso mentre stiamo svolgendo un'attività, di riferire alla Procura della Repubblica quello che accade. Mi sembra quindi che la discussione sul riferire o no alla Procura sia largamente superabile ma non in negativo, sul fatto cioè che possiamo chiudere con una nostra valutazione politica i fatti, ma che ciascuno di noi o ciascun funzionario o chiunque sia venuto a conoscenza degli articoli de «I1 Giornale)) di questa vicenda possa, voglia o debba rivolgersi alla Procura della Repubblica. Infine, la mia contrarietà a questo comitato d'indagine è anche formale e giuridica avendo poteri propri ed ampi in relazione agli oggetti che le sono attribuiti dalla legge ma non poteri di polizia o di accertamenti in relazione a fatti costituenti reato incidentalmente commessi all'interno dell'esercizio dell'attività della Commissione. Dunque, Presidente, credo che lei debba valutare con molta puntualità Testo filigrana la situazione che si è creata. Deve verificare la sua posizione anche di giornalista e vicedirettore de «I1 Giornale)) e ciascuno di noi deve rilevare in coscienza quale è il suo rapporto e la valutazione dei fatti in riferimento all'indagine dell'autorità giudiziaria. Cicchitto. L/ Ci inoltriamo su un terreno assai scivoloso se dichiariamo l'esistenza dell'incompatibilità di un vicedirettore di un giornale con il ruolo di Presidente di Commissione. Quindi, chi fa una tale affermazione se ne deve assumere per intero la responsabilità. Per quanto mi riguarda, non seguo questo tipo di criterio. Aggiungo anche che dobbiamo cercare di essere faziosi in una dimensione normale ed essere leggermente oggettivi. Ricordo a me stesso - non mi permetto ad alcun altro - che purtroppo nella logica di questa Commissione è compresa anche la fuga delle notizie. Secondo me, nel caso specifico non si è trattato della nostra Commissione. Chiunque è libero di fare una denunzia alla Procura della Repubblica. Può anche darsi - non è questo il caso, ma mi riferisco a fatti del passato - che la Procura della Repubblica debba fare indagini su se stessa, perché la violazione del segreto istruttorio è avvenuta alla fonte e non in un momento successivo. Se penso a Commissioni che hanno visto la partecipazione dei nostri colleghi più combattivi - mi riferisco agli onorevoli Bielli e Fragalà ricordo che la storia della Commissione stragi è stata contrassegnata da varie vicende di fughe di documenti estremamente riservati, e nessuno lo può contestare. Né il senatore Pellegrino né il senatore Gualtieri erano giornalisti, ma ricordo che hanno abbondantemente accompagnato i lavori di quella Commissione con dichiarazioni ed articoli che, in qualche caso, sono diventati apprezzabili libri. Quindi, respingo nel modo più assoluto la tendenza a criminalizzare il nostro Presidente. Qualche collega mette in evidenza il profondo della sua valutazione quando afferma che da sempre è contrario a questa Commissione. Quindi, una tale dramrnatizzazione va molto bene perché serve a liquidarla definitivamente. Concludo dicendo che del nostro Testo filigrana Presidente possiamo avere tante idee, ma non possiamo ritenerlo un idiota. Solo un idiota poteva, al di là di problemi di onestà e correttezza, alla vigilia della conclusione dei lavori di questa Commissione, fare ciò di cui stiamo discutendo. Fra l'altro, ricordo che, per concluderli senza dare luogo ad un'altra rissa - spero che l'onorevole Papini me ne dia atto - abbiamo trovato una forma di audizione non tra le più radicali, proprio per concludere i lavori senza litigi sugli aspetti formali per il bene di tutti, ma discutendo sul merito. Quindi, abbiamo deciso di fare le audizioni del generale Siracusa e dell'ammiraglio Battelli e non abbiamo scelto forme più cogenti per la conclusione di una fase dei lavori. Nessuno francamente può pensare che, al termine dei lavori, una parte politica o addirittura il Presidente della Commissione dia luogo ad una fuga di notizie su materiali appetibili in via generale ma non particolarmente piccanti in via specifica per i nostri lavori. Sono disponibile a qualunque soluzione, sia a quella proposta dal Presidente che richiede una compartecipazione, sia che qualche collega denunci alla Procura della Repubblica la lesione della segretezza e questo non mi spaventa. Sono assolutamente certo che la fuga di notizie non è venuta da noi, salvo che attraverso una modalità estremamente straordinaria. Vi dico questo perché - è una delle ragioni per cui insisto sempre che il materiale venga dato ai commissari, anche quello segretato - una volta che sono andato nella stanza in cui si dà il materiale segretato, solo con una pistola rivolta alle quattro persone presenti avrei potuto fare le fotocopie degli atti. Sono talmente tanti i marescialli e i segretari che impediscono a chiunque di poter fare questa operazione, sia al Presidente della Commissione che ai collaboratori. Ragion per cui ho la netta impressione che la fuga di notizie in questione sia avvenuta da altre direzioni. Non mi sento di compartecipare a questo rito sacrificale di attacchi selvaggi al Presidente che mi sembra avvenga ormai ogni tre sedute della Commissione. Testo filigrana Presidente. Prima di iniziare l'audizione del generale Siracusa, faccio la seguente replica. Prendo atto che la mia proposta di istituire un comitato non è stata accettata e quindi la ritiro. Di conseguenza anticipo una mia opinione di massima, suffragata dai pochi dati di fatto che sono quelli che sono e che avrei voluto vedere essere messi alla prova da parte del comitato. Da tutto ciò rilevo - se qualcko vede di più, lo prego di avvertirmi - che un documento che non appartiene a questa Commissione, che non è uscito dai nostri palazzi, dalle mie mani, dai commissari e dai collaboratori, ha raggiunto un giornale. Forse, per una sorta di zelo, dovrei telefonare al sostituto procuratore Ionta e chiedergli se è a conoscenza della pubblicazione di un materiale che possediamo in copia, che non viene da noi ma che conosciamo e che fa parte del nostro materiale segretato. Fermo restando che non lancio accuse e non considero mai né il giornale né il giornalista imputato e imputabile, ho fatto una ricerca storica e ho rilevato che, durante i lavori della Commissione stragi, fiumi quotidiani di materiali sono usciti da quella sede e io stesso li ho pubblicati. Sono stato uno di quei giornalisti che ha portato in stampa materiali avuti dai commissari ai tempi della Presidenza del senatore Gualtieri. Io giornalista ho stampato fiumi di materiali usciti dalla Commissione stragi e devo dire che sono stato uno di quelli che ha stampato in misura minore rispetto ad altri giornalisti. Sulla questione che mi riguarda, mentre ascoltavo gli interventi, mi sono chiesto quale interesse potrebbe avere mai questa Commissione se io cambiassi la formula contrattuale che ho con «I1 Giornale)). Se qualcuno mi chiedesse di smettere di scrivere, gli risponderei negativamente. Come ogni cittadino di questa Repubblica scrivo su qualsiasi giornale quanto e cosa mi piace, salvo quanto riguarda la Commissione Mitrokhin. Scrivo di politica, cultura, storia e geografia e per questo ricevo il giusto emolumento da un editore che ci tiene a pubblicare i miei scritti. La questione del ((vicedirettore)), caro amico e collega, senatore Zancan, nel modo in cui lei l'ha sollevata è capziosa. Infatti, non sono il vicedirettore del giornale, ma Testo filigrana solo uno dei vicedirettori e come tale, non avendo la responsabilità che deve essere indicata in calce nella gerenza, non potrei mai sostituire il direttore del giornale, né esercitare il controllo su quanto il giornale pubblica, o essere imputato o imputabile di questo, perché a questo compito è preposta un'altra persona che è anch'essa uno dei vicedirettori, mi riferisco cioè al vicedirettore operativo e responsabile. Tale questione, quindi, proprio non esiste e lo dico anche se non sono un giurista; non potrei mai, infatti, sostituire il direttore del giornale e stabilire cosa si pubblichi e cos'altro no. Vi ripeto, qualora interessi, che la qualifica di vicedirettore è in tantissimi casi di tipo onorifico. Al quotidiano «La Stampa)) ero redattore capo ed editorialista, ed io non ho mai svolto funzioni di redattore capo. Si trattava di una qualifica, di una nomina, di una semplice questione contrattuale. Credo di non avere altro da aggiungere. Ringrazio tutti coloro i quali hanno espresso... Testo filigrana Garraffa. Signor Presidente, lei farà una telefonata alla Procura della Repubblica, non intende scrivere nulla ? Presidente. Intendo procedere in questo modo. Per prima cosa, dal momento che ho un rapporto con il sostituto procuratore di t i ~ o~ersonale-istituzionale- nel senso che non è un mio vecchio amico, ma occupandosi per istituto, della stessa inchiesta della quale ci stiamo occupando noi è una persona che ho dovuto e voluto conoscere appunto per motivi istituzionali - quando ho fatto riferimento ad una eventuale telefonata, non intendevo sminuire questa iniziativa, ma semplicemente affermare che avrei chiamato il sostituto procuratore per chiedergli se avesse già provveduto a procedere d'ufficio di fronte ad una palese violazione, oppure se dopo la mia telefonata intendesse farlo. Se poi il sostituto procuratore mi chiederà di scrivere due righe e di presentare una denuncia, lo farò. Non vedo perché dovrei farlo adesso, se magari lui lo ha già fatto. Se ha proceduto già d'ufficio, perché mai dovrei farlo ? E perché mai dovrei impicciarmi di quello che pubblica un giornale - fosse anche L . quello su cui scrivo - per il fatto che quel giornale preleva dei documenti da altri enti ed uffici che non sono questi ? Non c'entriamo niente ! Garraffa. Ma allora perché ha iniziato a parlare ? Presidente. Ho iniziato a parlare perché sono stato pubblicamente accusato, e non per la prima volta, di essere colui il quale passa a ((11 Giornale)) notizie segrete e segretate che provengono da questa Commissione. Elemento di cui viene data notizia pubblicamente tanto che sta nelle rassegne stampa, e ciò credo che costituisca un motivo necessario e sufficiente perché io abbia iniziato a parlare. Garraffa. Per fare il Presidente... Testo filigrana Presidente. Per fare il Presidente decido io che cosa bisogna fare ! Lei è sempre generoso con le sue lezioni private e quando deciderò di prenderle verrò da lei. La questione è chiusa. Onorevole Bielli, lei mi ha fatto pervenire una sua nota scritta, posso darne lettura ? Bielli. Si. Presidente. In essa lei dichiara: ((Vorrei che fosse precisato che della vicenda Strelkov ho parlato nell'intervento in Commissione; mi si poteva dire, o meglio togliere la parola, e richiedere l'audizione segretata)). Onorevole Bielli, colui il quale avrebbe potuto teoricamente compiere questo atto avrei dovuto essere io; sfortuna vuole, però, che ignorassi del tutto l'atto di cui lei parlava. Per fare quello che lei dice si dovrebbe forse presupporre che io abbia letto tutti gli atti e che, ascoltando lei svolgere quell'intervento, accendessi la lampadina e la bloccassi, dichiarando la necessita di segretare quanto stava dicendo. Ma questo, purtroppo, non è stato ~ossibile. Bielli. Presidente. Bielli. Presidente, mi rivolgo a tutti i commissari, per dire che anche qualora ci fosse stato qualcosa di sbagliato, bisogna tenere presente che due errori non fanno mai una cosa giusta. Da questo punto di vista, ribadisco la necessità di un atteggiamento corretto della Commissione. Ho chiesto che lei leggesse la mia nota scritta sulla vicenda Strelkov di cui in quella occasione parlai in Commissione senza sapere.. .. Gliene ho dato atto per primo, se ne ricorda, onorevole Bielli? E' agli atti. Appunto, c'era un regime, una situazione per cui sarebbe stato opportuno avere l'audizione segreta. Ricordo che allora feci riferimento ad un determinato atto prima di intervenire proprio perché ritenevo che non ci fossero problemi di questo tipo. Detto questo, a proposito della questione de ((11 Giornale)) non credo, almeno per quanto riguarda il mio Gruppo, che sia lei a fornire le notizie. Testo filigrana Presidente. Sul suo conto personale non avevo dubbi e comunque la ringrazio ulteriormente per questa conferma. I lavori della seduta proseguivano con l'audizione del generale Sergio Siracusa. In allegato 2 trascrizione integrale del resoconto stenografico della 34" seduta della Commissione in parola. Nelle successive sedute della Commissione, nei giorni 9, 15 e 16 luglio, non veniva più affrontato l'argomento relativo alla pubblicazione degli articoli su "Il Giornale". F Le menzionate annotazioni prodotte da questo Reparto nr. 555192-1999 del 30.04.2001 (riepilogo complessivo delle attività di indagine svolte sino a quel periodo) e nr. 372516-1 "P" del 29.03.2001 (riguardante la vicenda di Roberto Mariotti) sono state depositate unicamente presso codesta A.G.. IL COI~ANDANTE (Ten. COI; Paolo , ,/ , L . , \ 25 Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione Testo filigrana iiuuri W-,' LCLIVIIL: UCU 6111- colo 18dello Statuto deilavoraton, uando il Paese perse l'occasione - %ifficilmente si ripresenter? a breve - per sperimentare una revistone della disciplina dei licenziamenti individuali orniai obsoleta e causa di un iniquo dualismo nel mercato del lavoro. In quell'occasione la sinistra si mise alla coda delle confederazioni sindacali prima, della sola Cgil poi, quando essa fiutò di sottoscrivere, un anno fa, il patto per l'Italia In seguito, l'area moderata della gauche (cui dovettz ossU"--: Bologna vnle bene una messa -persino il candidato sindaco Sergio c~fferatl) fu costretta a prendere le distanze dal referendum di Bertinotti e Rinaldini e ad accor ersi nella zona Cesarini deUe urne %ise*ate - che l'Italia era (...l *EA f PAGINA 5 ILRICATTO NAZIONALISTA I 1 teauino degli Schulz, a Strasburgo, è stato ormai smontato. Squarciato il sipario,sono stati mostrati i fili che niuovevano l'attore socialdemocratico, sono stati portati d a ribalta i piccoli burattinai e la claipe. Tutto chiaro, dunque, ma sembra qhe per.1'Italia, in questo semestrecmciale, gli esami non debbano finire mai e allora, superato lo sbarramento degli insulti a freddo al governo e al Paese, c'è la palude dei buoni consigli, delle banalitàprecotte, dei moralismi a buonmercato. Come quelli che.. per lodevole dolcezza di cuore, ammannisce Stefano Folli. Lamenta, il direttore del Corriere della Sera, che ilcaso~Schulzabbia suscitato in taiuni settori del centrodestra un deplorevole risentimento del nervo patriottico e ammonisce: d'esperienza insegna che il riflesso nazionalista nonha mai portato fortuna a nessuno nell'Europa,di oggi.. Ai buoni consigli non c'è mai L. braccia. ~ e s s u n amadre ai mondo si fa pa are un tick et se il figlio chie e un abbraC cio. Un figlio sarà disposto a dare la vita stessa per la pr 0pria madre, ma non a pagare un tot per una carezza. Ebbene, questa del biglie:t. to Dare sia la nuova tenden.7a a( s k r o ancora in un ril~ens mento) che si sta affermanrlo in Toscana, proprio la Tosc,ana rossa, con I'episcopato i:iltraprogressista e ultrapaciltista che tuona contro il consiUmismo, il denaro e l'Ameri(:a eedonista.. E non si capis(:e bene da chi dipenda questa scelta. In questj giorni. peraIltro, a Firenze'..è divampata m'altra polemica,, perché il Comune ,voleva @ibire la Cripta di Santa Croce-che è un sacrano di tutti icadutine:Ile guerre del Novecento - a centro Multimedia, (...l SEGUEA PAGINA I 4 Militante palestinese: Israele sta rilasciando centinaia di prigionieri ma per Hamas non è sufficiente LUCIANO G U U I E R.A. SEGRE A PAGINA I3 Spie sovietiche in Italia, i carabinieri trovano le provc Puntuali risconhi alle denunce contenute nel Dossier Mitrokhin Funzionari dell'olivettj di Ivrea coinvolti in M i c i di materiale Natc Le indagini dei carabinieri del Ros confermano in larga parte i contenuti del Dossier Mitro- Testo filigrana Non chiudetegliocchi davanti ai bimbi ciechi entile direttore, vorrei raccontarle brevemente la mia storia. Sono la mamma di una bambina di ventidtie mesi. Francesca. Francesca è una bambina intelligentee moltoattenta, e crescecon la curiosità tipica di tutti i barnbiiii della sua eth. A differenza, però della maggior parte dei bambini, Francesca deve soddisfare la sua curiosità facendo uso di solo quattro serisi; Fraiicesca nata cieca. Doiw lo shock inbiale, mio marito e io ci siaho attivati per trovare aiuto, per noi e per la bambina. La nostra delusione è stata cocente quando abbiamoscoperto, con penosa gradualità, che dobbiamo fare tutto da soli. U nostro Paese. che pure amaannoverarsi tra i più avanzati al mondo, non ofie assistenza né ai disabiii, né, tantomeno, alle loro famiglie. Negli anni Settanta sono state abolite le scuole speciali, con la motivazione. uiecceoibiledalountodivistamorale, che erano discnmin'atorie. È, però, un vero peccato che a una così brillante idea non abbia fatto seguito una altrettanto (...) SEGUEA PAGINA SEGUEA PAGINA 8 8 neto ildail'omonimo &in. -@o copiato archivista in sedei K b e conse ato poi alla ~ r a n k e t i g n aBossier . apre unosquarciosugli italiani coinvolti nelle attività di spionaggio in favore dell'ex Unionesovietica.Dai riscontri dei carabinieri emerge. peraltro. che alcunepenone citatesono risultate estranee. E ora i carabinieri contano di assumere altre im[~onantiinfomiazioni da un ex dirigente dell'oliveni, condannalo assieme a un funzionario deli'azienda per spionaggio a favore del Kgb. ~ ~~ aR~T Il creatore dei Pink Floyd non sa chi sono i Pink Floyd CESARE G. ROMANA A PAGINA 24 I1 I ~ B i G ~ z zEiCHIOCCI ALLE PAGINE 2-3 GLI SGARBI ((LAREPUBBLICA.DEI MAESTRINI DEL BON TON I Viil'o~iioS ( : ~ R H I olete un esempio di informa&ne falV sa e tendenziosa? Ci sono sottigliezze quasi impercettibili per il lettore distratto, ma che, appena riconosc~ute. denuncianola loro subdola peindia e la su ponenza culturale di chi crede di appartenere a cerchia degli eletti che hanno gusto, buona educazione e sensibilità. Poi ci sono eli imoresentabili. Natural~ - i rozzi. ~~ .~i voleari. metite alla pri&"&egoria àppanienc Ciampi e con lui tuni i suoi antichi amici del circolo di Repubblica. A h ni divenuti ministri con lui, altri firme apprezzatesoltati- ai ~ ~ to Enché si adeguano al bon ton stabilito nei d o t t i giusti (perché, appena se ne allontanano, diventano spregevoli e infami come Gumnti e Adornato). C'è una vera e propria distinzione atitropologicafra le due categorie, fra gli eleganti e i raffinati che rendono democratici anche i titoli nobiliari, e il plebeo Berlusconi, con la sua corte di camerieri e senza nessuna eleganza. senza grazia. Da qui deriva il comportamento, ogni occasione. non .politicamente corretto., di chi (...) BENNY CASADEI LUCCHI APAGINA in SEGUEAPAGINA 4 La tecnologia 6 amica quando ti rende la viia pit) facile. 41-Mode 4x4, il sistema intelligente di mione integrale deli'X-Trail,ti wnsente di passare da 2 . 3 4 ruote motiici premendo un solo pulsante per guidaresu ogni tipo di perwmo. Dove andrai domani? X-Trail da e 1% al mese. prima rata 30 ottobre 20035 'h Yg ((Giocherei per due lire al mese)) - ~ 28 il Giornale IOCILT#aEUROEA Quello s a o sca Unex di@ente Olivetti condannato per spionaggto. Orapotrebbe diventare il supertete G I A N MARCO CHIOCCI In oiena baearre Mitrokhin, i caral;uueri d i f m o simatenalwano sulla pistadi Malpensa. Hanno l'ordine d'amminettare un passeggero diano. imbarcatosi a Mosca. iatiiante dd tredici anni oer esser scndato in una bmtta itoria d i spimaggirf.11 23 febbraio 2001 chi ficapolino sulla scaletta del iumbo Acrufiot C unCar. neade deli'olivetti, noto solo ai seMzi segrd di mezzo mondo erazie alla condanna a 6 anni inc a s a t a peruentat vodi vendere sottobanco al Kgb un fascicolo sui sistemi cnm&terizzati Nato. Quel signor nessuno, e quell'inchiesta assai ooco pubblicizzata (gli atti cono'anco~acoperti dal segreto) t o m o oggi alla ribalta per l'interesse del Rose del Sismi &e in Rus~-~~lo - - hannarintracciato ~sia. 4nteMstatot>più volte, convinto arientrare conmodalità tutE considerato «imt--e d-a chiarire ~-~~ portantissimw per i contatti a Mosca e per certi personaggi che nella s u a vicenda sembravano di contorno e che, si xropre oggi, setornare condo il R~s~ootrebbero invece molio'uuli neU'inchiesta sul ra~portolmpedianu.Lastoria raccàitata negli incartamenti riservati visionati dal Giornale è queUa di Roberto Mariotti, resoonsabile nell'urss dell'ufficio ikport-rxpat JeU'Oliveiri di Ivrea. arrestaio e condannato nel 1990 insiem~a Maria Antoniettd Valente (iunzionaiio deli'ufficio acquisti detaziendal e a Victor Dimitriev, responsabile delministero del commerao con l'estero dell'exunione Sowetica . ,. La segnalazionead hoc dei carabinieririntracciabile nel !fascicolo Mitrokhinn della procura.di' Roma s'aprecon una ricostmzion e deUa spy story h Ivrea e Mo- - ~~~~ PAOLO C M R08TPTO P- C m R m m Cm-~fi,I.! $.iz!AEy" g ,E,WHRIO DE IdlvaONI cmmx izi»wn»iir\l MARIO SEMI R&s,w*i\.Y,",,: MAUPO B ,;,r.,*Im W Per SCIM~CIU Interne, Ii0It.e i.dali0"l: CRONACA: cronao.mi@ilgiw~led CULNIU: [email protected] Testo filigrana sca. fra alcuni funzionari dell'oliverue uri rappresentante sovierico dis~ostoa sborlare 300 milioni pei ottenere il pezzo di carta Nato. Mariotti fece da intermediario, fu la Valente a prendere l'iniziativaallorché palesò al collega Marco Rosso di essere intenzionataad acquisire. per conto di "anicisovietici". inaterialedocumentaleaziendalecopertoda srgreto militare previo compenso in denaro.. Le richieste. osserva il Ros, si fecero pressanti. *Ma al momento di trattare il documento Nato-Rr n'4 It. orove standard ~- di laboratorio delle irradiazioni compr@nettenti Ncc la Valente ve,mi%&restatain flagranzadi re,sto,>. %re Dmitriev fini dentro menue .Mariorti.chissà come. fece perdere le tracce. Scompare pe; 13 anni. anche se ancora il Koa. iii una nntirinna margine. lo scova ih un domicilio a dir poco singolare latiiaiiiv pir,w la nustrd ambasciata a Mosca. Iiidagandofra Mitrokhin e Mariotti i ~~~~ ~ ECONOMU: [email protected] UFFICIO CWICO: 8raficiLlgiomale.it I RAPPORTIDEGLI INVESTIGATORI ha aperto il caso Il caso 4iiokhinn scoppia nel saembre iw, quando il T m i pubbiii antKiparioni di ~The MiboWiin IMinieu, del p r o f a r e di Cambndge Chmtopher Andrw c)K. awva awto accerw,alle cade di Vadj hikibdi Mibokhm. un archivrda del Kgb che dal 1972 aIi'E4 avrebbe cooiato documenti r k a h mmegnatipoi aria Gran Bretagna Le i n d i i i hanno un iironedii seguito di polemiche. Oltre ai mntend,le polemiche riguardanoi tempi e i modi in cui I'Halia ebbe le carte ei nomi di chi ne vennea conoscenza.Il i 0 ottobre '99 il d o s s i i comegnato ala CoMnMme Wgi che lo rende pubblico. Le carte pntengano 261 nani epseudonimiba i quaii quel6 di politi0 egimiiIro famosi cMnwb nelb rete o & ucoltivdren per oitenere informaianida girare d'ex Unime SwieSca. All'inizio di questa legislatura la Cdl propone una commissione su Mitrookhin, poi ist'iita nell'aprile 2002.11 16 luglio '02. con l'elezione del :enatore P&oloCuuanti (Fi) alb carica di presidente, comin+a I'ani\i;d della commissione bicamerale. I cui lavori verrannc prorogati a giorni. Roberto Mariotti tentò di passare al Kgb documenti su sistemi Nato. E stato catturato dopo una curiosa latitanza: aveva domicilio al1'ambasciata italiana a Mosca carabinieri del reparto Anti Eversione spiegano come siano collegabili *altricasi di spionaggio politico militare che videro coinvolti cittadini italiani a favore dell'UnioneSovietica,. Poco notiall'opinione pubblica, svenrari con brillanti operazioni d'intelligeiice. i1 caso del fotomafo Iln~brrio Cantoni - che siri&llega all'affaire Mariotti - a cui u n emissario del Kgb proposedi urili73;ire il recapii" del s i laboratorio ~ per "cevere corrispondenza dail'Uns. Il fotografo finse di acconsentire. awertì i carabinieri e 10 scambio di microfilm sui programmi di di- fesa Mrca e Tornado tini con l ' a resto di Azeglio Negrino e di Victor I'ronine, beccati sul fatto. A proposito del <fascicoloOlivetti-Kgb-Mariottix. e delle coincidenze col rapporto Iiiipedian oltre&&dei tentativi degli agenti d e i s e ~ zsegreti i sovietici di mettere le mani su ahsegreti militari, il Ros rispolvera gli atti dell'inchiesta diTrieste nei confronti di Giorgio Staricic, Nicoldj Sinetankin talì Popov. Kirikkovic Quest'iiltimo C Aiexander toruaViall'identilicativo del ~repon224. contenuto nel dossier Mitrokhiii che si rifà a uii certo &azher, di- pendente deUtAssociatedPress a Roma, inserito nella Residentura sindal 1966identificatoin Edoardo Magri.. Il quale, a domanda dei carabinieri. così risponde: .Si, ho incontrato il direttore romano dell'agenzia Tass col quale coltivai un rapporto proseguito poicon Popovcol quale mi incontravo 718 volte l'anno. Mi chiedeva dei briefing che I'Ap riceveva dall'Ambasciata a Romae di stendere dei rapporti in forma scritt a . Popov è un riferimento interessante per filoni decisamente inquietanti: torna il suo nome nelaepon 249. del dossier Mitrokhin sul viaggio compiuto in Urss, nel '73,dal cardinale Carpino; torna, prepotentemente, nelle dichiarazioni di Francesco Frezza, IocatoredeU'appartamento romano in viaRasponi nel quale soggiornb Sergey FedorovicSokolov, il finto borsista spia (leggendo Mitrokbin si è scoperto essere un ufficiale del Kgb) che segui le lezioni di Aldo Moro e si informò sugli spostamenti della scorta salvo poi scomparire, improvvisamente. ii giorno prima dell'agguato in via Fani. .Prima di fittarlo a Sokolov - riferisce Frezza - , l'appartamento era occupato da un giornalista, un certo... Popov>>. Tenuto conto di quanto si in qui raccontato. e soprattutto di quanto non è possibile divulgare per il sigillo di classificazione segetissimo apposto ai fascicoli su Manotti, i carabinieri inoltrano al pm [onta la seguente raccomandazione: &i rappresenta all'autorità giudiziaria l'opportunità di valutare I'escussione di Roberto Mariotti allo scopo di acquisireeventuaii informazionisu ele- i 1 ""o" I ..... .. .-. d O . ,.. . .... \ aiente (iunuonmo aeu iirticio acquisti dellazienda) e a Vicior Dirnitnrv. responsabiledel ministero del cummerao con l'estero dell'ex Unione 5owuca La segnalaionead hoc dei carabinieririntracciabile nel .fascicolo Mitrokhinn ddla procura di Rornas'aprecon una ricostruzione della spystory h Iwea e Mo- i n amaro)). u'ricriicsic. usscrva il Ros. si fecero pressanti. ,-Ma d monientodi trairare ildocuniento Nato-k n'4 I t . prove stdniiard di laboraiorio delle irradiazioni compromettenti Ncc la Valente venne arrestatainflagranza di reato.. Pure Dmitriev fuu dentro mentreMariotti. chissà come, fece perdere le tracce. Scompare per 13 anni. anche se ancora il KOs.in iina n o t i p i n n a iiiiirgine. lo scova in un dorni~ilioa dir poco singolare: latitante presso la nostra ambasciata a Mosca. Indagando fra Mitrokhin e Manotti i ngudrudiiu iienipie Iiiiwi ai uii i IUM WVL. I carie e inomi di chi ne venne aconoscenza.Il l 0 ottobre '99 il dmsierh comeenam ala CommasioneStrapi dw lo rendipubblio. Le carie contengono261 rmm e prpudanimi tra i auali aueE di ooibo e moml'kdfamosi &Iti nelbkte o &"scoltrmren per ottenete infomwionida girare all'ex Unione b\netica. Allinizio di auesta lenislalurd la Cdl Drooone una comm&ione su~ibo~hin, poi iht;ita nell'aprile 2002. 11 16 luglio 'O?.. con l'elezione iiel zenatore &in @nanti (Fi) alla carica di presidente, comincia h i v i t t della commiuione bicamerale, i cui lavori verranno prorogati a giorni. ,Laiuui.i.u.....-...-.- aiurie spiegano coriir siaiiiu umr- i r s r u ui rv.cyiu i ~ c ~ u V wui gabili d t r i casi di spionaggio politico militare che videro coinvolt i cittadini italiani a favore dell'Unione Sovietica),. Poco noti alI'ooinione niihhlica. sventati con br;llanti operaioni d'inrelligen. ce: ilcaso del foiografo Uiiiberto Cariioni -che si ricollrga d l ' a f f i re Mariotti - a cui ur;emissario del Kgb propose di u t i l i w ~ r il e recapili, d?i siio laboratorio Der ricevere corrispondenza dallVffis. Ilfotoaraio finse di acconsentire, awenyi caabinieri r lo scainl~io di microfilm i i u programmi di di- Victor Proniiie, beccati sul fatto. d pm tonta la seguente raccoA proposito del dascicolo Oli- niandazione: .Si rappresenta alveni-Kgb-Mariottin, e delle coin- i'autorità giudiziarial'oppominicideize col -rapporto Iiiipedian tà d i valutare I'escussione d i Rooltreché dei tentativi degli agenti berto Mariotti d o scopo di acquidei servizi seereti sovietici di met- sire eventualiinformazioni SU ek" inenri di interesse per il piucediterelerniuli sudirist:gretimllit;iri, il Ilos riqiolvera gli atti dell'in- mento penale n'94811YY~Miiruchiesta di'rrieite nei cuiifroiiti {li Uiin, per l'appunto. . Giorgio Staiicic. Nicoldj Smetankiii Kirikkovic I: Mexnnder ViialiPopov.Quest'iiltimo torriad- . l'identiiicativo del urepori .224» contenuto nel dossier Mitrokhiii che si S a a u n certo "Stazher. di- ., , W ~ ~ W W , j ~~~~ ~ 6.. .h;. , . . , ,..;. . - I RAPPORTIDEGLI INVESTIGATORI Cosìvenivano awicinati del Kgb Ecco gli interrogatori dei giornalisti a e LA T I R A N M D I DOMENICA W-zws È STATA DI 318.935 COPIE Vome i n codice alviagins. Rapporto I m p lian report n. 4: ~CiulianoZincone, nato nel 1943 a Romn. era lui mrrispondente del @orlale Comere della Sera Legato a l gruppo di ;inisira il'Manifesto': Dai1973a11981Zinmre e? smto coltivatodalla ResidenturadelKgb a P o m ~ t~Nell'intenogatonoZuicone affermava che iel repon a NO nomevi erano delleunprecisiou lendte all'enaia dnbuzione di una rmlitanri nel gnippo del Mariifesro ed alla qualifica (li :orrispondenteinvae che di inviato speciale. >recisava che aveva avuto raooorti suoradici ,on u n cinaduiosonetico. ui a& prec&e l ni ;i pelli citati nel dossier Mitrokhin". ed anche :on un altro. Alexei Kazhov. corrisoondente Iell'agew~Nowsnacuawva o ~ e r t ounacolaborauorie. quando dmgeva i1 quotidiano Il auoro. chiedendoche oirtecioaise d a redaionedi unarub"caco&men&do argomenii licultura e catumedal proprio punto di vista ...). Zuiconehadetto di nonaver avuto laperezione di essere 'coltivato", anche perché ion aveva avuto incontri o rapporti con am- che isovieticiabbiano voluto attribuire la fisionomia di una "coltivazione" ad un rapporto di quel tipo. La eventuale coltivazionedel soggetto. inoltre. inbase ai dati disoonibili. . non coii-seniirebbe di evideimare comportamenti riconducibili a specifiche fanispecic di reato,,. Nomein dlceuKanioo. Remrr n'15 ilcnpo deldrparrimeriro r u i m ~ delh a [>ce 1 0 1 msisrerrtepersormlt.diPedini. uicernii~isn~o<ieeliEsteri. ;'&niowera unconrntto riceruatodelIn Iirsidenrirra del Kgb di Rt~tnn,,. (.Kmio è staio identificato inMarcrUo(àpitanio che averbale afiermavachelino al 1969 era staiocapo ufficio stampa della Dc In tale vcitc ebbe modo di uicontrarsi con Lolliy Zamoisky. eiomalista di Izuestiva. a nii riferiva le oroohe ;alutaioni sulla &azione politica i t a h a . I1 rronialistadi avevachiesto di scrivere dedi aniEoli per Izu&iya, ma al suo diniego di ncevere compensi. non avevafatto seguito conulteriori richiesteI...).. Nome h codice «Podvizhnno>. Report n'16: <Era direnore della sede di Roma di un'importante riuista italiana E stato inoltre corrisuoiidente del Temoo e di l'Automobile. r~ Era i11curiruno curi Zamoyskryagenreopenilruo della Rzsidentrirn del Ke6 di Ro~iur.E jriiro ~~~ ~ - ~ ~ Oggi inizia la pubblicadone degli atti relativi all'indaeine comoiuta dai carabideri del Pm,per cento della Prwura di Roma. sui nominativi contenuti. nel dossier Mitrokhin. Si apre con la categoria dei giornalisti,seguiranno diplomatici, politici, militari, funzionari ministerialie quant'altro. Ilcriterio asetticamente seguito quello di riportare in anerettou il nome in codice della fonte confidenziale del Kcb in Italia. in acorrivon quante ricopiato di nascosto dal colennello Vasilil Mitrekhin relativameaté alle maasieni svolte dai vari oersonagt?i cosa come risultava n e i l archivi del servizio segreto sovietivo, e in dondon le risultanze dei riscontri svolti dal Ros. ha oortato avanti una serie di ooerazioiii di disiniorinazioiir. Una di queslè p o s t m l i i ~a New York er4 presso Pnese Sera). Anche se ne- ratoail'Ansadal 1971al 1988eda gava di aver conosciuto l e persone citategli. il il Poii9.ifico dello Stato. Per tre 1979) era stato corrispondenteAri riscontro dell'impiego iiei due seiuiiianali è c o n w o con il suo profilo, cosi n ~ r n e ulteriore dove aveva avuto contatti con un giornalisti ' oosCtivo elemento divalutazione scaturisce dal- sovietico che era, a quel tempo, l'unico altro corrisoondente estero. Ha detto di non aver i.ipiego avuto. nel corsodellaguena. iiidire. zionedell'Albaiiia. ilcheavrebbe pututudeter- avuto'frequentazioru con cittaduii sorieuci ui minaresuccessivamenteicumoiti diricerca in- tibia. di ritenere di non essere stato oggetto di fonnauva allidaiigli verw qud paese. in n n u attenzione linalimta al suo coinvolei%nto in aiuvità informative o coniroinforkative. di della pregressa conoscenza matwaiab b m e in codice ~Frankm.Remi 125' ..FI~II- iiuii aver mai collaborato con organi di stampa ceico Gomrio, direlrorrdel ~il,artirnenro Iii. m a r o c c h . L'ipotesi formulata dal Sisnii sulrenimioi~aledel giornnle Avanti! &l l'\i. h I'dentiiicazionr di "ReiiK in [)e Miui Luigi & agente delln.~esidenturaroiiuiaa i11 contatto fondala su evidenze in atti nei conironu del conZamoyskiy. Lostipendiodi Gounrio era di soeeetto. Peraltro tali evidenze non sono omoge& e coerenti. in quanto nel documento 240 nibli». 'sianipa dello schedario"siai7ennache De MiN(...) Nel suointem~toriodel25.9.2000Goztri e stato reclutato dal Kgb a'lripoli ne& ami m o dTermavachec&egiomalistasi era iiire. rcssato di polilica estera. ma non era mai stato '70. mentre nella scheda redatra per ilcollegato cortis~ondenteda Paesi esteri; dal '53 ai 'l" in&seI'attivitadiIk Mitri viene dehta"poslavorò; ~ A u a r i rei collaborò con nui xsttiiiia- sitiile" (neiiacomparazionevisono altreinkatnali.nel '60 fece un vi.iggio inUnscol presiden- t~77%4,>. Nome in codice "Oston*. Reporr 75. <&(I il teGronchi. conobbe Libero Liuadri collem alI'Auaiiti! (Lizadri, nome incodice " ~ a w ' : vie- direrroredell>eMdico iwliano PoliticaNuova. ne indicato nel repon sostemiro dal Kgb. Oston era agente Kgb,. U . . ICi >i [iirriwe ail'Agrrziu quoridi~rnudi n33 quale recluiaiore di , i , ,a ridr). Conosceva informazioni politiche con sede in Roma. via Zanioyskiy con ilquale si del Babuho n. 96, sorta nel 1973. ncma al Psi. incontrava eoisodica- Direttada Roheno Sciubba Canidia, deceduto, a Giovanni ~istic6.eiomalista mente, in ~ocali~itbbliu. subentrato " cspunente del Ysi. I.'age:t.nua era di proprietà estera W, discutere I...). H adiammesso piitica dellaMiswmpae, h o a l 1973, eradi proprietà d'aver uicoritrato anche di Franco Gerardi che a verbale dichiarava di Luigi Scricciolo (sindaca, m n e n t a e . a quell'indiwm. I'agenziai'resew l i s r a d e l l a ~ J i l c o i n v o l t ~ ~za Socialkra. Non nmrdava le collaboriiuoni inchieste sul termrisrno, di Sciuhba Canigùa e Nisticò ma nfcnva circo. ndr) inunavisitaa LXvanti!. Ha riferitoche nel siamedesuniibù~daaltrirepon. Quali laconoreponerano sbagliateladatadi iiascita.lequa- scena di Francesco G o G o (repon n. 23) e bìclie professionali,la iIwatadeUasua coUabu- Libero Lbmdri lrepon n. 331, I'esistenza di un razione, un anno. percependo u n compenso eiomalista odamentare molto vicino al sen. arichedopo tale ttmnmeedopola conclusione keiui. iiiderimenioalcontenuiodelreport n deUa sua coUabor;uioiie. lissdta iiel 1967. anno 93.Eiiiilio Frattaelli. deceduto da alcuni anni che però precedel'arrivo inlialiadelsuoa~eri. L'm~ oMartirio. n. lo nianipolatore Zamo~kiy.Le infom~azioiu: b r a n o i v ~ a c e ~ t e n a d ~De nptardanii (Nziano sono desumibili dai re- tcnogatorio di Nisticò, invece. ha vovato componn.23 e218 (...) Nel218 bi affemacheGo7- cidenie sul giornalisia ' Fler" (report 97)e sulle wno sarebbe entrato in contatto coy ii Kgb iiel caratteristiche del quotidiano il fioririo iogciiinaendoche nell'amhienteci si chiedevaco1561 ed avrebbe svolin incarichi dal 1964 ner " ~. conto della Residentun, venendo rec~uiatode~ me%nisceroreoeritii fondioer oueste injziativeditoriali (vedi ii report l&...)*. 1966. salvo dichiarare. nel 1967. di non wiifirsi agente del Kgb. Le affermazioni, anche se in ~ - IL primo elenco comparativo tra i dati del dossier e le ver@che dei carabinieri del Ros. Indagini su viaggi in Albania e incontri a w o l i Icarabinieri del Raggruppamento operativo speciale hanno indagato sul contenuto del dossier Mitrokhin per conto della Procura di Roma bientidiplomatiasovieticie N n a la sua attività giornalistica e impre stata improntala aila massima indipendenzaed6 sempre stata critica od ostile nei confronti dell'unione Sovietica Dalle inteiviste di 7hcone e Zachov rilasciaie al Giornale si eavuto ulteriore riscontro alla versione deleiomaùsta I...). Se. dumue, l'unica forma di co~arrodi~mcone con A b i e n u sovietici resta queDa telaiiva alla frequentwione di Kazhov. e naturnini denti. può ritenersi Era inolire corrispondente dell" rnto nel 1970,~ Testo filigrana ~ RAPPORTO RISERVATO . ni. Harondortoin<ia@ni riihmbn~ciatureo1Daneseesu Fnik Dekv, corisi~lieredel~n1t~1111sciaia albanese a R o m H; partecipato nrl azioni per conto del Kgb nel 1972. Riceii~ia UM sti~endio di240 rubliu. dJresumihhentesi tranadiGLIberio Wiil~ei. ti. ÈposiibilecheI'imponantenvistasiainrcal. tà IlTemooo 1Xutomobile. Zainovskiv si identiiica con bihy Petrovich amo$&, agente del Kgb che haoperatosonompemiragiomalistica a Roma 11968-1973) e a P ~ I @(19771980). Gilberto Nanetti a verbale afferma che lavorò 5 anni per PaeseSera ooi andò aL'Ora e dahedegh.&ni '60diwnie capo della reda/ione romana del setiianalc Tempo. poi a iiliiromobile Aveva effettuato incursioni lungo le coste albanesi, con militari inglesi nel 1943 quand'era neUa Marinaitaliana. Ha riierit0 di non conoscereinomi di Zamovskiv. con il quale. wcondo 11repon n. 16, sarebbe h o in contattu. e di Dekij 4 conto del quale awehI)e svolio indagmi (...J.Fra il 'Ci5 e il 70.11 com. spondenteda h'ew Yorkdipaese SeraeruGianKos - si fraiico (:orsini [nel reoon 222 - scrive LI legge che nel '67 ilP&O dipartimento del Kgb SCAGIONATO Giuliano Zincone ~~ ~~ ~ ~ ~..& apparente contraddizione, sono comunque conipatibili l...)~ Nome in codice «Renén. Report n. 26: dentera un italiano che ricopriva la carica d i direttore del Dipartimento d i Infor ~~~ ' -. ,~ . FATTO 1 ((Il dossier Mitro è n rapporto riservato dei Ros alla Procura: «Ecco i riscontri sulle spie sovietiche» dl quadro complessivo degli accertamenti e delle escussioni dimostra. in primo luogo, che le affermazioni, le situazioni, i profilisoggettivicontenuti nei repori del "doiiier Mitrokhin" sono sostanzialmente rispondenti a situazioni reali, riscontrate e riscontrabili. La valutazione, quindi, sulla attendibilità dei documenti esce rafforzata da vaglio che è stato c o m ~ i u t o per ognuno dei261 report (scheia relativa ai nominativi delle presunte spie contenute nel dossier.. d r i,. Già -la reale identificazione dei soggetti menzionati (...l aveva fornito un eiudiziodiesattarirpondenza tra la i o l t e plicitàdelle persone solocitateequelle effenivamente identilicate. A questa iniziale attività di riscontro si è ooi aggiunta quella costituita dalle dickarazioni rese dai soggetti in precedenza identificati e da coloro che erano emersi come testi di riferimento.Alcune delle situazioni descritte sono state asseverate dalle dichiarazioni assunte, in qualche caso sono state da queste ampliate ed approhndite. raccolti nel modo dichiarato da Mitrokhin, ma al momento non asseverato da riscontri giudiziari. stuiitc la maricala esecuzionedeila ricliiesta rogatoria - iri qualchecaso non ha reso possibile la completa verifica del contenuto ed B comprensibile come una maggiore esaustivith avrebbe consentito un più completo riscontro (...). Le escussioni dei cittadini sovietici dei quali era stato segnalato l'ingresso in Italia (Lollini, Prochuguine, Kazacbenko, Kazhov) non sono state compiureperche nonestara riscontratala loro preserva in territorio nazionale kco i'inioniaiva dei r a a b i M del Ros, mn k e i risconIri sulle pauniespie wldocit Mora <ompgiutaalla Rwindi loma hrai<ata di lare luce sul cesiddetio D& MhUi'm. Un decumento che < o n t w ~ recceuonale vabrr, e Y a t r r n u aiiendibii, dei or<o lmpodiamntSropiato &~alub dal mlain o Trecento agime boafueadel <errtrpondeaii ha a h o i nanimiivi citati nel dmrier Mitrddim e quelli presmii in alire mchiate, mie e meno 'e h Mia Va n&, suiio q' k perraudiaie detto che m nei d a r i (vedi a iitolo d'esempio, nelb pigima acaoio. ii raso del omaUstaViZioMe)alten*~ t-tniT. riwlbte"utraieen a m vd9imenb iute&&&, ispezionianalisi awmpubariorrodellebamhe-dati pmro organi k d g a i i v i e a&nngiamo ahndté. l9phmo dunque Yhhmaiiva redaita dal maggiore dei carabinieri del reparto anti.eversione del Ros, Paoh Saicda. È b prima puoi& Di una iunga serie. hidgmi Z P 9' aiiiiiorpndve de~'idaitiEtazione Testo filigrana (...).. Iilavoro del Rosestato lungo. anicolalo. alquanto complicato. <:osi lo spie- A cura di GIANMARCO CHIOCCI ga il maggiore Scriccia. Così, lo siiitetizziamo noi, perragioni di spazio: -Intorno alla metà del mese di settembre 1999 la stampa, periodica e auotidiaria. non solo iitali&a. dava ampio risalto alla pubblicazione, in Gran Breiagna. di un libro dal titolo Ilie Mirioklriii Aichii,e in cui era siata ricostrui. ta l'attività del Kgb in Europa. negli anni '60 e '70. sulla base di docuinenii che eranu siati nel tempo riprodotti da un addetto alla tenuta degli arcliivi del Servizio sovietico. Nell'anibilo di procedimetiio giudizi.iri~iini.ardiiiatu presso codesra Procura veiiivadaiacomunicazione al Sismi. da oane di auesto Raggmppamento. al Sisde da par. te della Digos di Roma. al Cesis con- giuntamente da parte di Hos e lligos, in data24-09-1999, di richiesta formulata da codesta A.G., tesa ad "acquisire tutia la dncuinentazione in copia afferente la vicenda delle presunte rivelazioni di Vasili ~ i t r o k k i nsu iiiia possibile rcte spionisticd del Kgh opeiante in Italia su eventuali 6 m o r t i tra Brigate rosse, caso Moro e strutture dei servizi semeti dell'Est"~(...l. .Il nrimo ademoimento oer avviare lein- e le persone citate in ciascuii repoi-l, al traverso una metodica di indagine che includeva la coinpulsazione di banche dati in tino con la verifica di qualiil, csistcnic in alti l'~i1tivazioiie deiCoindiidi dell'Amaterri1orialinei~te coinpeienti sui luoghi di origine o di resideiiza delle persone citate 11che progressivamente venivano emergendo ai quali venivano richiesti la completa identificazione dei soggetti. informazioni rituali. I'evideiiziazinne di eveiiiuali rappurti iniratieiiiiticon citiadiiii u enti stranieri. oppure elenieiiridi faito che eveiiiiialmenie poresx- Trecentopagine di interrogatori, analisi ispezioni. E una s o h verità <<Su tutti i riscontri, due elementi si impongono in maniera netta: A) il rinveniminto diapparati radio diproduzione sovietica, awenuto in epoca ;precedente alla emersione del conte:nuto del "dossier Mitrokhin". m a rive': . latisi proprio quelli segnalati in u n re-. port del documento. con pieno' n:.. scontro delle indicazioni sulla collocazione e con precise e puntuali corrispondenze di tipologia e caratteristiche; Bl le dichiarazioni d i Vladimir Strelkov Vagente segreto sovietico che ha "defezionato". previo pagamento, prima col Sismi r poi r m i carabinieri del Rosl che ha ammesso la propria attività. definendone i contenuti e le modalità di acauisizioiie delle ~ i o t i ~'Tra i e I dati di an&i emergenti si segnala, in particolar modo. che: per la inamioranza dei citradini ! sovietici prima segnalati e poi risultati in contatto conle persone citate nei -o--wr e; a rrn~ii.iro P r ; m o intcr- dn Italia esisima unafltta rete informutiva afavore del1'Urss~~ -.,.1 _. - C ~ P .. OMBRE R O S E A sinistra. I'Armata Rossa. Sopra, un elenco di militanti Pci inviati in Urss per addestrarsi ro eincrgere i n rilerimenio ad attività. nc,i loro cunfronii, <laparti? di i~rcaiiisiiii informativi. o comunque,'~utti quegli elementi che, dai dati forniti, poteiscro avere riguardo ad iiilplii:a7ioiiideisoggrrticonariiviiidi i~irdliEence. semalatido aiirlic i iii~iiiiiiarivi ai oersoie che ootessero eventualmente riferirewi fatti- l .I .Lo svilupoo iiiformaiivo non aveva anddmento iineare, in quanto si rendeva sovente necessario attendere l'esito di attività acceitative concorrenti o complenien- chiedwc che venga loro concesso FRANCESCO BIGAZZI metàandavaastudiareallaScuola ksisteim di richieste. ad esem- di trascorrere un lungo periodo, dal 15 luglio al 10 settembre, iieUe case di cura e nei Iiioghi balneari più invoganeli'ex-Urss. Nellalunga lista degli diievi della scuola del Contingente speciale>,.i 13 coinunisti italiani si trovano insieme aqueliideiia Repubblica demouariraredpcra mnnmla r.prnilnv;ir- . italiani, iiun potcviiiio conseriti6;per la modestia degli elementi forniti o pw le situazioni molto risalenti, adeguaio e congruo sviluppo investigativo CI anche solo informativo,' i...). d 'attività d'investi~aziune vciiiva ~ - ~ --..-...-. --. .. - - -- menzionati (...) aveva fornito un giudizio di esattarisoondenza tra la molteplicit&delleperzone solo citare e quelle efiettivarnente identificate. A auesia iniziale attività di riscontro si kpoi asdunta quella costituita daile dichiara~ionirese dai soggetti in precedenza identificati e da coloro che erano emersi come testi di riferimento.Alcune delle situazioni descritte sono state asseverate dalle dichiarazioni assunte, in qualche caso sono state da queste ampliate ed approfondite. IOIO presenza in rernrono nmonaie (...).. mieni~eace,seniacomaregi &au& perieiiamenie Il lavoro del Ros è stato lungo, articolato, alquanto comp~icato.Cosiio spie- arm-evemwe del Ros ~ a a o m a a . L b prima puntata ~iuna lunga serie. Acura diGIANMARC0 CHIOCCI presso cooesra rrocumveniva aaia cumunicazioue al Sismi, da parte di questo Raggmppamento, ai Sisde d a parte della Digos di Rama, al Cesis con- ~ «InItalia esisteva unafitta rete informatiira afavore d e l l ' u r ~ Trecento pagine di interrogatori, analisi, ispezioni. E una sola verità .Su tutti i riscontri, due elementi si imooneono in maniera netta: A) il rinv e i h & t o diapparati radio di produzione sovietica. awenuto in eDoca precedente alla emersione del contenutodel "dossier Mitrokhin", marivelatisi proprio quellisegnaiati in un report dei documento, con pieno riscontro delle indicazioni sulla collocazione e con Drecise e puntuali corrispondeiize di tipologia e cdrattriiiriche: B. le dichiarazioni di Viadimir Strelkov Vagente segreto sovietico che ha "defezionato". previo pagamento, prima. col Sismi e poi rrw i carabinieri del Ros) che ha ammesso la orooria attività. definendone i cont e h t ; e le mod&à di acquisk~ione delle notizie. Tra i dati di analisi emergenti si segnala, in particolar modo, che: per la maggioranza dei cittadini sovietici prima segnalati e pOl,risuìtati in contatto con le persone citate nei report, si è acquisito che erano interni ai Servizi informativi, o ~ospettdti di esserlo, secondo quanto appreso dalla consultazione degli atti del Sismi, ed in un caso vi era stata una impuraione per reari di spionaggio commesciinlralid (...); IacoIlStatUione che sovente il contatto tracittailiiii italiani e sovietici sia stato interpretato come un tentativo di acquisizioiie di informazioni. non riservate ne esclusive. con la conseguente yoloiiri di accreditare presso le autorila w i e iiche una elficace attiviti iiiluiindliva, non può senipreeisere consideraia interpretazione rassicurante ed appagante. perché se cib è vero nella ge. neralith dei casi, può anche osservarsiche oromiola naiiiradi tali ralvorti avr&be'impostoaiienzione e misura nelle lorogestione; la incornPle1~: La dei reporr . se vero che Sono Stati ~ che includeva la coinpulsazione di banche dati in uno con la verifica di quaiito esistelile in atti. l'attivazioiie deicomandi del1'~materritorialinente competenti sui luoghi di origiiie o di residenza delle oersone citate O che .progressivamente venivano emergendo ai quali venivano richiesti la completa identificazione dei soggetti, iiiformazioni rituali. l'evideiiziazione di eventuali rapporti . . intrattenuti con citrudiiii u enti stranirii.oppiireeleniciii i di fatto clie evcriiiialmenii! poipssi~. ro emergere in riterimento ad attività. nci li~ro~unlroiiri. da panc di iiigaiii siili ~ritormalivi.o ciimunque. t i i i r i qirecli elemeiiri che. dai dati f i m i r i . I.'ot&sero avere riguardo ad iiiililica7ionidi!isog~eiticonariiviiaili i~irrlliOMBRE ROSSE Asinistra. l'Armata Rossa. Sopra, un elenco di militanti Pci inviati in Urss per addestrarsi IL D O C U M E N T O S U I VIAGGI A M O S C A I Testo filigrana metàandava a studiareaUaScuola superiore di partito presso il Cc del Pcusoppure all'Università staI cornunisii italiani che entrarono tale di Mosca. e l'altra metà. che a far panc deU'orgaiiiuazione successivamente venà indicata ciandestiiia &ladio r o s w hanno nei donimenti ufficiali come -consvolto lunghi periodi d'addestra- tingenteipeciale. comincia ad @>. mento edi perfezioiiariicntonelle seri sortiposta a durissiiiii addemigliori scuole dei vari seivizi se- suainetiti nelle scuole del Kgb e greti deU'IJiiione sovietica (Kgb, degli altri servizi segeli sovietici. Gru, Servkio stweto del Pcus Saranno addestrati all'usu delle arecc.]. Tultavia, prinia di arrivare a mi, al funiionamenio di soiisii~:aMosca per cominciare ad unpara- re apparecchianire di iriuini?siudi docdmcnfalsificazioiir re le tecniche dello spionaggio e ne. alla prima ancuia d'essere forniti di ti. In altre parole, quando rienuapamicche finte, di passaporti e di vano in Italia. non solo eranoprondocumenti falsi, furono costretti ti a difendere l'ideologia mantistaad anivare in Urss camuffati da leninista, ma costituivano anche unavera e propriaquinta colonna in un Paese deUa Nato. .La prova deii'esistenm di quedi $oli- sto sUatagernma per far arr~vare Ungmppodi ~~tudeiiti.. tounatrenruia. arrivavaiicUawpi- in Urss i futuri memhri deUa Gla. tdedell'ilns. md sub1tudo~o~'ar- dio rnua.eniergedai~cdocwnrnrivo nel prinio Siaiqi dei ~bviet.i1 to rinvenuto di recente negli archidestinu degli ~jiiideiiti~~ crir diviso: vi sovietici. Non era uii mistero FRANCESCO BIGAZZI da Mosca s rossi pern si Vi%ieiva di ri~hiesie ad esempio del coiiipapio Ariii;uido Cusiutta di nccn&$icrt. in lllss I5compawi per addesiramenii ipeciali. Per la priinii \olia i i t iii grado di nubhlicarr ilrllr. Iiiit! dicoluro che iaceyio parte di questi «contim genti speciali. ilcsiinati iioii, come voleva lasciare intendere m a versione edulcorata, a difendereil comunismo iiiItdia, bensì ad essere deiven epropri agenti deU'Urss neii'anello debole della Nato. I soliti ignotisono stati traditi dal fatiocli; iion potevanu acconteniarsidell;ivita ~imunedeglialui audenri ixritii alle Scuole del Pmito ed all'uiuversitàdi Mosca. Avevano biso~iiodi avere il tratiamento specirje riservato agli alti funzionari del pariiio. Per non parlare di quello coiicesso ai comsoondenti dei "cionidi comunisti. , I'erqurrroiiroiiv~isisunonvolu al ri.iiore dell;i Sriii11;i Silpcnore di pariitu, compagiiii Mithnov. per i: che potessero eventualmenieriferiresui fatti,)I...). «LosvilupDO informativo non aveva andamenio iineare, in quanto si rendeva sovente necessario attendere l'esito di attivi15 accertative concorrenti o comolenicn- v h w I + r ~che !c.np,a Ii,m i'onirso di Nasconere un Iiiiigo periodo. dal 15 lu@o al 1" sciieinbrc, nelle case di cura e iiei Iiioghi balneari piuinvoganeU'ex-Urs.NdJa lunea lista &di .callievi della scii~ki " del Coiitiiigenir slieciale.,.i I3 coiniuusti iialiuu si uovano iiiwme auiieUdeUa Reoubblicademocrdtica tedesca, m6ngola. cecoslovacca, coreana, Iran epartito comunista del Messico. E. come nel caso dei comspondenti dei quotkani comunisti fedeli al Creililino, i'or- Con questo stratagemma il Kgb preparò centinaia di agenti italiani del Pci dine di oaeare . viene dato al Comii~iIoe~~uuvo~I~ll'lJnioiii~deUe aisociazioni deUaCrucc r o w e delh Mazaluna rossa. Una'oratica che continueràho aquando aiiavigilia del crollo del comunismo, saranno oroorio la Croce rossa e la ~~~ Ed erano enormi in Urss. i conseiitir&~per italiani, i i i ~ i puievaiio la modestia degli clementi forniti o per le siiuazioni mollo risaleiiti, adeguato e congruo sviluppo investigativo o anche solo informativon (...). d'attività d'investigazione veiiiva poi incentrata alla comparazion dei dati del cosiddetto Dossier Mitrokhin con quelli emergenti da pregresse inda~inisvolte dal Rossu ioutesididclit.. l i w u r o la persimalili iiitrr~iazioii;~le dellu Siato... Vedi I'uprraxionc Orrob~<~I~ossolnroc. oeii. Ifiti:iIYI i l M ; r Procura di ~eRovai. Vnccn Rosso (pruc. peri. 12000192 Procura di Roma), Vento dellEsr (proc. pen. 1 1313191 procura di Roma), (;Indio Rossn [proc. pen. 839'5192 Procura di Iloinal e da altre ooerazioiii non condotte direttamenti dal Ros. come. ad esempio la wicenrlri Orfeh. (dal nome dell'ex collaboratore del presidente [)C. Ciriacn De Mita. sospetrdto. e scdirionaiodallaniaaistratiira, di snionaaiio coi Paesi d~~-~~ e l ~k t . n d r ~la xGiceiiJa u~ ~ ~~ ~ 0 ~ ~ ~ - 8 INTERNI . .. . .:.: ., .?. . . 11. G I L ~ U S , \ I ~ I~: I ~ r t c8J ihgIic>2003 . ----,W P ~ D u I C A A _ _- W . J -- u+j la stampa italiana sì Nel rapporto del Ros i riscontri sulle campagne per screditare politici e dissidenti le . porti8voce degli iiinbienti ea~iii>niici iia. Iiani [~iil~blicb uii ~rli~:oloiii cui condaiin3 I.'arricolorifer.~~ va Ic ~dii~iizetli~.iacliarov. che una miscr~bilrbiinda di dissidei~ti.Provc~iiiciiiid;ill'lJrss e dall'liurupa dell'tsi. era giunia a Hnina per iesiiiiiriniare alle ifdienze. I procc.,si furono presieduti da \irnr~n Wci.;enthal che preccdentcinente. si era cimraddisiinio nella caccia ai i:iiiiiinali [laz i s h Nira canipagiia parallela. riwntrdta dal Ilri\. quella per screditare La moglie di G l A N MARCO CHIOCCI E i ds se la prendono col ((Giornale)) «Deve partire una denuncia per la funa di notizie dalla com~issioneMitrokhin e in questo caso la denuncia va . . iiopcrivionc iiiassiiicdiatiraattuata dai servifatta anche al Giornolen. Il !i scgreii suvielici per costniire (e gestire) lo capogruppo Ds in ;ciiiidiiludel ~I'iaiio%lon, p a s ~ i st~tto o baia> commissione Mitrokhin, Valter 11 settiiiianalc I.~.llresso.Il capitolo dedicato Bielli. interviene cosl sui iIIii dilliisioiie di iiutizie false e tendeiviose, aldocumenii riselvah pubblicab dal Giornale usi ewdenzia una ~ t dalli~ e ~w~ideiitiiran di Ik~iiia,nell'iiiformaorassi che non 6 oiù la ;ompatibile con un sereno ivii del Ibis L. ricco ùi cunfenne documentali wolnimenlo dei lavoti della Cacharov. Mena Lloiiiier (iiorne i i i codice~Lcommissione. Soena ara al -. sat,). atiraversu il giornale siciliai10 Setre presidente della <;ioinil la nioglir di Sacliarov. Notizie iilfaiie il ciso ~ l ~ l i o rriscoiiuato n. commissione. il mulili veritiere iiori vere. irivt!iitate di sana Isitiosiriiiivestig:iioii, relativasenatore ~aoio pianta Sul giiirnale seguirono inferocite leiinelite al ilcpistaggiu operato Guuanti, teicdei lettwi. Sruppib i l r a o s Nla ccnirale ti Ikiiigiio 7accagnuii da uii dimostrare fino del Kgb di M o m vcnncrii ,pediie cinquanleitieiito della sua segreteria in fondo quale e ia della veiitiinila cupii. tliittise in Italia. I Cossiga, pii! volte, con ironia il ruolo che vertici I~rindaroiioc m gli opciativi. Uii'alia diniustrato di sauere oarm:. comoete a un tra opcriizione di di>informa~ioiiepoteva Iiie cose stilla fonie infedele) preddente.. A i i A C C I MIRATI Nel rapporto del Ros le istruzioni ai giornali da parte della aresidenturan del Kgb a Roma dirsi ieliceinentc ciiricltisa. er Siucrdere alsegmaiiodelBielli, i l ) ~ c l i e i l ~ ~ u e sIIiiccisio&e owiamente, e di Ndo Moro era stato organon fa alcun iriuto d d a Cia su mandato DISSIDENTEAndrei Sachainv cenno alla . -. . .. ... cl stmetario di Siato. Kissinprecedente fuga ~-..... di notizie su Il 8er, ii<hestialitocon Moro per via del comproI l icssir storico coi comunisti. Oconie il caso di Nuovo riguardo alle sue l i iii:iiiitele Mucaluso. dele@ttiniaioscieniificadichiarazioni su Strelkov nicnit!coii schidc iiiuedibili sida sua vita unriprese, il 4.2.2003 in vi.iki clic teiidevimo a inetterlo in catriva lu& al contemporanea, dal sito (:iiiiiliiio iicl iiioiiiento iii cui. da lanciaiissionline. Immediata la replica di t.------' ~lrgddlli//101onedBIl'ci. e ~ . I l lll(.iip~i&!ii 11lìic111 Guuanti: «Le ripetute accuse e St:iidodiveiii;itoi~iiiiiifiliorist;i.siritrovbinviso insinuazioni nei miei confronti Li>:li ;uiUlisti$aliiiisti deiia Lubjiiuika. ogni volta che Il Giornale Il Ros Gta $i. a mo' d'esempio, ii report 198 pubblica inchieste sulle attMtA di:I dossier M i u o p n .relativo alle attività del del Keb fannooarie ormai di "Gladio Rossa" vi è una nota del Sid in dava un copione sconbto. lo non ho I" zriodico Settegbriii. che pubblicò un arti20.06.1975 in cui V l a m Malydiev P indicato C1ilo riguardante Yelcna Bonner, iiioglie di nulla da di~hiaray~e'nulla da corrispondentedeli'agenzia Tass da Roma (...l. Il Aiidrei Sacliiirov,,. Quindi il repori I H4 sulla chiarir'e,:c.n$lad~ 16.02.1977, sievincedagliattidelSeMzio.Giusepre aliuazione di una inisura attiva iiitrapre1: giustificaimia. pe Wara saI iiel 1977 attraverso la pubblicazione di nome in codice "Dzhura" (citato nel repon n. 111I nrticr~lo 2611 spolnaicdmente riferiva di essersi recato sul quotidiano Il Fiorilio, e ancora sul report 235 concernente l'attività di presso@ iillici deUa Tassi1 14.02.1977, chiedendo ome h codice nFlem. Keport 11~93: trokhin", Nestore Di Meola e Riiggeru (Idei, er:i.f 'latann, agente del SeMzio &s del primo di Lev Polounine. Appreso che coshuaviva fatta ciFlerein rrii agente delI(i:I~che Iniaru- :io risprttivnnirrircun mldt,ttoalle relazioni interdi rettoi-atopriiicipaledel Kgb e deldirettorarientro in Urss, faceva conoscenza con Mdysliev. iiiviiiii:iii ed i111 iioui Iii,litoiog>.tuttora dirigente M (:IM IIOPU la I;iiiiea si era recato in lugosla!la. in koiiie corrisponrleiire pnil~~i~ieiittr,.~. N conipnnnettere i Servizi speciali t0 ~ K per p!-vaiign>i7,~liitalinni.Auevnco1itnfti neglinnl- delle Acli. Anclie in questo caso veniva ammessa g u i e ad ui:i h o m d l srudio otienuta cori I aiiito presentatosi comedirenoredeu'agenziaeglidueU sa nel 1978. I.'operazione - per conle la Dienti parInln&itari e na leiigili-e di spicco dei iafrequentazionecoiiun cittaduiosovietico,gior- di uxi funzionanodel Mac a iiome Vinci (;iacclii. deva di adoperarsi per facilitare il iilascio di uii tr;m a n d a Mitrokhin nei suoi auounti - si pnrtiti politici :'F1erv godeun nnclie di wz ceno nalista. con il quale venivano intranenuti rappoiti ed aveva avuto modo di frequentiin.circoli di in- visto di ingresso in IJm ed il recapito di Polouniisava sulle informazioni ricevu&dalla resiconsideratiuiun contesto di riOmialitàdallo stes- tellettuali dissidenti Nmci Giacch è ciiato iiel e- ne. In data 27.10.1990 Malychev veniva iscritto nscendenresuNenni esullasunfnmiglio~ dt:n(ura di Roma secondo cui I'intelligence ~IlgiornaliSrn~qr~stionesi icientifìm in Mnn- so BoneUi.Il tennineche ricorre nelrepott, "gesti- pon n 183). Dal 1968 al 1972 aveva lavorato al- nel "noto elenco". Nome in codice *Renato». Report25: dlfredo ilrnericana faceva uso di installazioni ed infrediFratrarelli Emilio, decediito~. to". di per sé non dovrebbe implicare una mani- I'UniversitàCanolicadi Miano in qualità di ricer- Gisilio ern capo delln Segretefindelgruppo 'Sinifriitruiiiiredri servizi spcciali Naio in Iialia Nome in caàice «Bob. Reporr 11'154: <<Gior- polazione a iini informativi, ma potrebbe ratifica- catore ed in tale periodo curava uno scambio di m I i u i i p e n f e "a l Senato, editore capo delln gio Bonelli, gioriuilistn gesrito dnl r1ipn1-tiinzirro reiicontatto avviato wnSmimOv(...l. La gestione libri con le università sovietiche. acquistati attm sprbDlicazione &'e 'r coiidurre operaziorii intelligence l.'opedel Keb in quanto di Roimlido ngenre del111 L'Astrolabio. Residenmrn Nel 197, I del diretiointo S. Il fntro che fosse gestito dnl sarebbe aweiiutada panedel Dipartimento 1del ~,. anche. della. spedizione .. . =?zioiieiii poirataavantianomcdl uriafittiJ :-A:2--: IIdii~; si occupava >: ,:,~ verso ziii organizzazione tedesca, 1'Uiiione dei nk-,,,,~,,,? C "ha -nmo . , a . " . % l , . A", , , , . , . dirertoiulo S ~~ Testo filigrana . Dall'operazione «Sphorm al piano Solofino agli articoli per screditare famiglia Sacharov . .~ ~ ~ ~~~ ~~ che il Cremlino volevacoltivare Ilfàscicolo riservato con gli atti degli interrogatori dei cronisti militanti segnalati nel rapporto Impedian, istruiti in Uns per diondme informazioni~favorevoli al re@'rne ~~ ~~~ - C-:.? - f riig~iiiris~i, si nuowi inviso agli ;indisti striliiiisti della Liilijiatika. IlRoscita pi.a mo' d'esempio, il r e p t 198 del dossier Mitrokhui *relativo alle attività del periodico Sefregiorni, che pubblicò un articolo riguardante Yelciia Bonner. moglie di Andrei Sacliarov,,. Quindi il report I84 sulla rcaliuazione di una misura attiva iiitrapresa nel 1977 attraverso la pubblicazione di uii articolo sul quotidiano IlFioririo, e ancora sul reoort 235 concernente l'attività di ~~l>lat;iii.n.'ageiiie del Servizio .A8del prima ilircttoritio uriiicivale<lelKrbr(lel direttorato WKXper ~onip;ometter<i Servizi speciali Usa nel 1978. L'operazione - per come la tramanda Mitrokhin nei suoi appunti - si basava sulle informazioni ricevute dalla residentura di Roma secondo cui I'intellieence ,imericaiia faceva uso di insiallazioni ed infriibrrutiiire deiservizi speciali Nato i n Italia oer condurre ooerazioni intelli~ence.L'ooe;d/ioiie fii pnnàtaavantianomedi una fitti7,ia ur~aiiizzazioiie tdesca. l'Unione der riiouir~eiiti rinzioimli contro il uericolo un nn~ericorior r i Errrirpn. venne ineinoraiidum con eieiiipi di attività segreir cle1l'lniellieeii~:camericano in Italia. infar%o di disinformazione e girato a deputati italiani ben noti per aver indagato sulle attività dei servizi speciali italiani. ed alle redazioni di alcuni quotidiani borghesi.. L'operazione - orecisa Mitrokhin - ebbe l'effetto dc.;idcrat;. rtndendo pubbliche le informazioni iull interferenza della Cia negli affari fu sottoposto a Rogno~ r ~ i l i aIil~materiale i. n i iniiii$trodell'liiierno.e LnSrnnipn fece il iiome di agtiiiti ùell'intelligen~eamericana upci;iiiti iii Iin.ia. <.Platan,. getto le hasi per svulgere iiperuioni di questo generi contro i sewizi speciali dei principali awersari <1~:11'IIiiiiiiia Occidentale.,. f.: il Hos. dalla consultazior;e degli atti dei citando singoli riportage, ha rintracciato .svariate indicazioni che oossono attestare una forte ;iiicii/ione. i11 aiiil)ienti giornalistici. versu la politica (lrgli Stali Uniti i n ltaiia,,. I.i;ii v;iri Iiluiii battuti. i carabiiiiiri si solfcrinaiio rliiclii .<jullamisura attiva. awiata d.igli .igenti wvietici iiella capitale d'Italia pi'r screditrire il dissidente Sacharov nelle 5111. iidieiize del I977 S i legge nelle cane: .cI.;i rciidcntura del Kxb a Homa utiliub i1 giuiiiale Fioiiiiu per iniraprendere una miiiii;i.itti\a IIZ(iiiincmbre 1977. talegiornaw a i o u i v c i i i i i i i i rii i! ~ del Kgb fanno pa- ormai di un copione scontato. IO non ho nulla da dichiarate, e nulla da chiarire, e nulla di cui giustificarmi". ilfascicolo riservato con gli atti degli interrogatori dei cronisti militanti segnalati nel rapporto Impedian, istruiti in i h s per dzflìndere info~ionifavorevoli al re&m . , ~ ome in wdim «Flern. Heporr i1.)3: &er ero riti neenredel&b che hinia- ~ va CIW dopu la litiire3 ;era m t o in Jugoslavia. i ottenutacon I'aiiito ~ T U i i 3 duiiih o ~ dstudto di uii furuionaiiri del klae a nome Vinci G i a ~ ~ l i i . Lienti ~ r l n r n e r i t n iei irn lefiigiire di spicco dei nonin' nnlirui "Fler" mdem aiulie di un certo ed arevaavuto iiaxlo di frequentare riinili di iii- . visiiidi ingresso h I I s s ed ilm p i t o di I'ulouni~ ~ ~ ~ - . ~ .rellettualiùissi~lenu(Vinci Giacclu ècit;iio nel re- ;ne. I n data 27.lt).l%n hialvctiw veniva iwritto nel "noto elenco". so Boneiii. Utennineche ricorre nelreport. "gesti- pon n. 183). Dal 1968 ai 19iZ aveva lavorato al-: Nomein codi~e«Renaton.Rèport25: ~Alfedo to", di oer sé non dovrebbe imoiicare una mani- IYnivesità Cattolicadi Milano inoualità di ricerfredihnnreiliEmili0, decediiton. Cnsiiioerntnpo delfa Segrzre~Yrdelgnrppo 'SiniNome in codice «Bob>.Reuorr 11'154: ~Giorc & c ed m iale penodo cwava &o & b i i ~ d i stra 1ndipendenre"aia e m editore urpo delln libri con le wuversità sovietiche, acquistati anm- prrbblimione L'Astrolabin. Nel 1977, in quanto sarebbe awenutadaoanedel Dioartimenta 1del verso i'&>: si OCCUD~M anche della suedbione lxzlido ngenre &In Resideniura del Kgb di RoDinorato S che, c0me è dlktkaio dal "com- ad indinui finh di iilin rù contenuto iel@oso e ma. veiziie pmniato con un salMo mensile di competente per i mento delservizio".eracoinmtenteoer i v i a w - iilosofico. per favonre la dinusioiie di testi che sa- 170 nrbli 111quelperiodo, comunque, Cnsilio hn Procura di Milano, ~ i ~ & t ~ n i l l e ~ n tori - Illegali. Swondo quanto'contenÙto nel d u cominciatoa prendere led&fanzedalln coopernme'En~IopCdieduRein~emerit et d e s h - io p t e , su; dal 1959, di Rrwia Cristinna, il cui zwne mn ilKgb. Nei 1980 ilKgb ha deciw d i fino a l 1984,. ces secrits" <Li lacques Baud ildircttoriito S era scopo era far conoscereuiOccidentele con&sosaenderelewlazioni con lui,~ ~. ro geografico 5,ci respoiisahiledel reclutamenio, della fonnazione N di repressione cuiera sonoposta la Chiesa nei <,Nelcorso de!I'mteWatorio U e d o b i @ a Pobebbe riprenderegià prima hscin supporre eilellagiwonedegli agenti iIIq@nel mondo I...).PaesideU'Est L). a5ennavddiesser stato a m i s t r a t o r e unicodelL'interpretazione offertadacodella pausa estiva I'ispezione che si hmidiun K~DCIIU a.1 inledonitore Sminiov. Bonelli soieea d d a è coerente con ilcontenuto del r e w n in del minisiero deli'Economia ngentedelDipar- clii:ncl giugno 1977 ISokolov. ii h o borsisia d;e c~sia8emadievenne«~c0ltlMt0~~.senza~teriooccupavadiecono&, politica,amialifàe pmblecominciata il 20 maggio alla timento 5, forse pedinb Moro h o algiorno dell'agguato m via Fa- rispedcazioni ed e peraltrocorrente con un in- misociali, sia nazionalisiaintemazionak ilperioProcura di Milano e sosoesa usato comefonte àiw ave'ia~meprinn~alefonte diiinanziamenN.udii è srdo candidato dalle autont&sovietiche tenso impegno di diaisione i n U ~ o n Sovi&a e due giorni dopo per la o come "ttlent perl'a&buziotiedi unadelle borsedisnidiomes- di leneranua e testi wùgosi e Fdowficiche cena- to il contributo del gruppo parlamentaredeUaSicarenza di personale nel SCOIB"o, nzerw se a diswsizione. per il successivo anno accade- mente non potevd essere considerata con favore nistra IndipendenteL,.). Ha raccontato&averavuoalazzaccio. Lisoezione. niA con due cittadini probabilinente mico. d h eovemo italiano i...). OuantoaSmimov. dal re@ne~ .@i attidel procedimentopenale~d. to occasioni di @quaitazione ;ondusa in 7rib"nale. SDVietiCk O il pnm0;che si era presentato come comeLl~~. borsistac~me~okolov, riskiiciieiiel 19k. tramiscandaglia il registro iimodello addetto culturale all&basdata sovietica, si era <cNon ci sono te d iullabor;itore commerciale sovietiw a Tori120 in cui sono iscrm m e le mostrato inteES3to alyattività dei comitati infaevidenze sul Bo- no. Micheev Viatcheslav. aeente "C". orendeva spese della giustizia. vore della Greòa ed al peeqdico L'Asmiabw del nelli a i nostri ani ro;iiaiiiron iIprof.~astaRio~,dirrttoredelI'lstiniqu~eìoin~ere~sa~ia~oesistenzadiv~ecompoNeU'interrogato- io di ('osmo~eofisicadel CN (citato n d esame nenti politiche, divew per coUocazione di paniriol'mterrssato ri- del repon n.78).per cluedere un'mteivista sulle to; I'alhu, s u d u t o alprimo, anome Paolo. giorfetivache aveva conosciuto me sindacalistisovieti- aiuvira scieiitjdche nel i x n p o deUa fisica d '1~neu' nalista ddaNovosti, con ilquale si inwntrava in cieiuntiinltaliaosniti deUeAcli cheavevaaccom- inni (..I Nel 1988 Srnimov era imoltre seztialaro localipubbliciper p a r l a dellasituazionepolitica p ~ ~ a t o p e r d n i r i i ~ o m i a ~ i l a n o . ~ a r ~ eda ~ ed&zionista iiesovietico aude aeente inserito italiana (...l. U "dutamento" di cui si parla nel zia. l e Acli emno le sole - oltre all'acenaa Intou- nd'organi(7amnia della ~isidentwadel Kgb a repon è iiferibile, come in molti altri casi, apparsi rist - amantenererapporti conle a g h e diviaggi Roin.in1 inu.anc;itodis&la rirohl~iiiaticadel %ell'esame dei repon nii sono i n t e r e t i giornalidei sindacati sovietici e auesta era la rahone di stiopersonegravitantinelmondopolitiw,aJi'attitaleuanbio; iueccitta&sovic~ci emnor\natoii Lo studente-cronista R e l ~ o213: ~ t ..G;ounnrii vita di scambio di opinioni e dutazioni suUa siBmylov. EugeniyArapovelriiioHrlova; - neglian- tir~loirllo ha rrirdirrronll'llnii~rsiri~ dr Ledingrntuazione politica italiana che costituiva obiettivo ni WAlexandr Smimov. giornalista deUa Kornjo- do ed Psmo 'colni ~ r o " ~ / n /ertornro l ~ i r Keb /ocainf0rmati~OptTigi~rnalistisovietici iquali, oltre nroL.knin Prordn si recava presso ii mio u8ciu ad ?re tall ~vo&.ano, nella casi, anche compin irifomati~,. m r oadm dell'ariività deli'associazione (...l. Gli ro n Milnrw rrin liiflcio &n siiunto nella Vilh Giornalistialla redazione della Pravda u ~ ~ ~ ~ ~~~~ ~ ~~~ Testo filigrana ~~C ~~~ ' C~~~~~ scagionato a non con formula pia% ~ .~~~~~~ . IUSTO NAZIONALISMO ta ad I...)eurom, uii'itnità europea che si da&m p& fani e che i i i ~ ~ c ~ in c~ qiiell adavengoiaismeiitiUiipii~om0. Ha &on& oer ~mdoss6,B&ua swni ~~- - non è biiateraie. non è m Gennareinpossffso. nia e Ildia I: i i i t Lunterwcao di lm1rrr:li ;i~\i.i;i Sdiaiia Fngerio e ui r~laioneall'a6 I l rifiuto reanivo della restituzione da parte del ., PeccaaizliclaSpuirUi : rihi n firnia Gianluca Pirardo. colomeiiu ha pondto ala sua incriminazione per Nirri,iiirirrrr~w~~~~ ~.dal ntolu .<Da - riiloiiiicllii a ciiniiiiale. sc;ighatu dopo 4 anni,), il reatoditentataconcussione. Reato per il qualeil irin sptrifichiquile: si rraitailicapire in rii~ii;iisrisid uuatidiniio da lei diretto in data 23 mlomelloMorellinon haottenuto il<cproxioglie- hreve .*,I'lOiriipa u i i i a dovti aidare mentoconipletoeil non luogo apmcedem. Non neUaJirc/luiieiIi un fi.delihinrevenuva. ' nyna e risponde al vero, infatti, che ilcolonnello .non è menie liloniiiencma ilialia: Spq iic rdvcrne lai\,e dcll'onore deiia miaassistita colpevoledi niente,. Il@dice deii'udienia preii- Gran Hrci:ipulu iiiiuiadk~iiiiicaprw minare, procedendocon ilrito abbreviato, hade- ri cntiw vcrui ai 5i:iu IINUiI'r&icid e nibncatoil reato ùi tentata concussioneex ;in.56, 317 C.D. in auello di esercizio arbitrario deUe oroiiii.~ !<1i;ifiiiii.i tnialel la stona. noil ci ha messo p"er.&iiidicuiallallan 393r.p.dirhiaraiid~~ue. iiiiiliii;i iiiibocc~elaw~della riiorsiune... I'affer- r i iiltiiiioiniproccdibde~rdilenodiquerela:con~ iiiai.iiiiie di cui wnm non conisoonde al vero. in ceno ben diverso da oÙeiio di G<oro&ioelimento ~~ii;iiit,,Is mia a s h i l i lib ncliiiko ai coloiinrllo stono miilt<iiiieiio di qiieUo d i e i i vuole pieno, mprasoneU'anicolu in q i i a n o n ~ ossessivanientefar credere ai suoi oltre i r a l u i titulo hlorcllid n e ~ i i r i i d c l l ~ ~ v ~ i n i ~erogatea aw. Giovanni Maria Dedola -' Ilii\in4iieitoie innumreprcontudellamia ~ press6gkliitnicidella Tassi114.02.1977, chiedciido di Lev Polounine. Appreso che coshii aveva httu rientro inUW. facevà conoscenza con .- Mdsshev. d a ; ~di odoperasi prejeiitatubi ~omerùrettorede~a~enziac~~chic per f a d t m n l ~ a ifi i uii trokhin", Nestore Di Meoh e Riigyrii Orfei, eniiio risprttivaniriirc iin additto alle relazioniinterii;viiiiia8 ed LUI iiotii plieiliigo. tuttora dirigente delle Arli. ~ . Anche . . ~ ~in uuestu caso veniva anmessr~ lafrequeniaiiiineaiii iiiicittaduiosovietico. @or. naiista,coniluuaic~enivanouitrattenuti rarwuiu LA LETTERA Riceviamo e pubblichiamo "Gladio Rossa" v i è una nota del Sid in data Malychw è indicato conispoiideotedell'agenzia Tass da Roma, L.). Il 16.02.19i7. si evincedagli atti delSeMno. Giuseppe Pullara L .. nome ui cmiir~"ibhura"(citato nei renon IL . 20.0G.1975 in cw ~ . ~ . 300 d o n i di siiddiii Me benedunque che m Italia vrnga semprepiùspesso d- ritto d'asilo, dora il nostro capo del govemo .potrebbe diventare ewopeista dicui ha d a i o per calcolo e convenienm, perché .la ~laluce r ~ ~iI ~.iiaiiori&mio~~ ri~ rl, receiite ldeprerandolol ~ t e f a hFoUi sua presidenza avrà ricadute positivesul Seio Si unnadi un ria- govemoe sullasuapersona),. sul ti~inui~delln riondicnio -tra I'aliru conilivw da rum Il pessimismo sugli uomini di Romadi Siati P popoli euopei - che noti Iia no fa venire ibrividi odude dawem a iiwniearhe vederecon ilri~uGcatu on- onori, I'onimo analistawiitico, che Bergnaledel t e m e Ili~~iildettonuona- iuscniii saebbe m i t e i o anche . Ilme. Iismo di Berlwoni iiun e quello esaita- no ,iiidie - perchéawehhe walL-mio ue 10..milirarista eoericolmodelorino No- buone w & w r eli - ~.italiani e oer . di .. eurovecento e t i r i &ardare uui&jtuno agli 1x1e noli solo per K. e iliiiiigoi,emo?lo iiiterwi del1 lialia in unEurooa i n cui non ce la faccio, i>cr qiimtu sull'Europa ugu Pdese guarda specialmeiea prosta~h~ideealista. pri. I'Iiai~ii~~toforseinVOlont~aniriiNel 2W1, ultiinidati u8iciali,I'ltalia ha teaichrr;ercloHonianO.Provnusul Coii-iere della 'Sera depr&do: &e nei ricevuto finanziamenti W V e per prossuii mesi Bedusconiriusciràa otte- 8575.2 ndioni di euro ma ha versato nere dal'Eumoa I'aoorovazione del Pia- contributiper 10,553.1 milioni, con m a no ~'reiiiuiiti~ir uiiihderetediinùa- diiicrenza di 1.977,9 dimi: Sip6ca stmtture euri~pe.un buon documento che ogni cinadid italianoha pagato una comune sid sistenia previdetiziaiee una tassa invisibileaKUe pa@8 34 euro a tel q g e comune per Ii'nmi@%ione e il di- sta. bambini, uiabiii, d i w.*p a t i e pen- - . aumentare. %nu W ,1611 Wvo&gr;indiegenerose visioni so che Iicul'Eumpa dowemrno cuntaw di piu m<:heper questo?Non si è rimo. nalistioauarchiciavendo il temrrdi ui Suwnta~cliewtUacceràideiitirdiiazionaki cuitG; dnadini, iquali saranno iuufomlati come neanche il cornuni- S~0~riuscitoafareecheve1~anno~U0posti doppio potere deUo Stato e del Superstato. Udeputato~chuizce l'avevacon Bossi (del quale depreca anche il quoziente d mteUigenza) e le sue 6parate,, oltre che con Behmni. Ma - Schuiz o non Schuiz - Speriamo avesse ragione ilcapo deflalegaquand~disse~hchéc'èBedustoni Presidente del Consiglio, il Superstato e- non verrà E saremo tutti nalismo. Giordano Bruno Guerri Servizi dell'est appoggiavano le BP) Il rapporto del Ros su Mitrokhin: da Feltrinelli a Gallinari, i contatti segreti con Praga G I A N MARCO CHIOCCI Se lawlkt a cinque piintesiasiaia unacreatu- rd del Krli 11 di iin';i~cii7iadi SeMzi comuriqiiccoll~gaiaaipaeGdell'est, ildossier Mitrokìiiii i11 lascia iiiteiidere qua e là. Lo dice cspreiiiiiicntc sultaiiio al c;repon 143.8 Alordella Lublianka clil: il c~>liiniicllo-iirchivi~iii trascrive I'aiinotazione su qBrieate rosse e cifiit;itli ira I puriiii comunisti,. con rilerimeii10 alla (:eirislovacchia e. indirettamente. al scivizio semeto U7si. Tanto basta alla ~- orocurii di Ihiniii per delegare ai carabinieri del Ros iitia rcl:uioiie ap~~rufuiidita sul inanaolo rosso ~lulii;i-l>ra~a:~osca. coii itenorisìinostraIN li (;alidi I:elirinelli. Poiop ele Brigaierosse di (:uriio, Morucci e (;allinaril addestrati . così scriverà il Sisde - nei campi di Karlovy Vatye Dupov. lii luiirliissima esoosizione orende owiai i i e ~ i i ~ ~ s ~ ; t i t u d a ~ l i &di ~ u~ ni ui io k ì t j relan iiw all'iiirziativadi Salvatore Cacciaouoti.vice Nel 8raDDorto Imoediann anche la conferma che una delle basi delle Bngate rosse era ubicata in Cecoslovacchia e che le agenzie di sicurezza cecoslovacche stavano cooperando con essa presideiiie deUa commissione . mitrale di controllo del Pci, preI L DOSSIER :iccupato dalla ~ussibiledivulgadi i i ~ ~ t i z i c ~ s ~ l o s i vconesui :atti lrd I ~erroriiiirossi italiarii e i iervizi cecoslovacchi. Era ilsereiiibrc del '75 . Destiiiatario delc riiiiostraiue di BottegheOscuDoMa imwnnaniamwttare un codicedicomwrtamento e lire a n i dooo orotestarono tici. L'esito deUe escussioni surriferiome in codice *Milgor. Rete e i'impossibilità. aiio stato. d i prooort 11~44:d'weeerrre "Miko" cedere a queiie di altri funzionari, wUa base di un deoeto del m m i dell'lntho e aintwiuie Jovriis. esooiieiiie del oc cekn. era 111; i r a l i a a o c k e f ~1950 ~ iiiu&a orain se&od'estero, non conseni n Brrlgarin e Ifiuoroiin all'ainbatono di giungere a valutazioni consciara iraliarin di Sofin. Esrato redodenti.. è tenuto a riswttare mevede da oiù.amoia calbbwauona Il Sismi. c i i iuota il Ilns. hanno clirraro dal Secoado Diraffornfo con gli -'di scoria e la mmsik dl&nib& a fornire I i i e i o iipciiiiiiiiic~iiieai colleghi Generaledel Kgb. Pmsoua messngome in codice ~ K i s h u .Remiomanonisulle pmpne ahdini e aidi rpostamemi li I'i;i%i di sl)iici;ire iiei &scicoli gi cifiuri efaceiu iiiniodo che dei furzzionariodelMaeclieeranddet- che essere un nome in codice o un uort 179: W Reclutamento Ildweto del mi&~dell'lntemo P k n i da aii le n w e l arcliitiii wiincrsi all'aitiviti doci~rneriti iieriissei-o sottrarti to nllfl t ifru preso l'a~nbnsciarfl ~~mbloinnessunmodoIcgatoalco~ iliiriiglrenorme derivano. rtabilirceIp a m per b valthone delk rralra~mdel Cairo 'f)obrrnUParr~- wome del soggetto interessato Dai del1a~;ibascinrorertalia~ro IiWcx I'niiiii diicitoraiodelniiniallbi~ibasciara(...l . stiwzionia radia di ademammb e k wotedure di varo a l G i r o coriternporaneainel2- riscontri effettuati risultano conier- ria nel 1978-79 tal^, inforrnzioiree ;iyio fcdi:rale del1 Interno della mpetmza sia &-metti&e dell'~&,'e k ca& dello te n Zlaranou. "Dobrin" era u n mati i nominativi citati nel "com- stata fornita dallh~e12eir~foi?imriMjiuhl>licnwciiilisia cccoslt~vacS m da rattoporrea Mela. Per e preuato che la wwta ;i.i i o i i d i ai ~ SiiscicolidellaDirebo era console italiano a Saarbruc- agente bulgaro ed ex corrreredrplu- mento" quali funzionari in servizio a uo "kshs' h:' ~irefto; di un * ~ i p a r n - wgar~iocata'ngmomento in cui C& b h i d n e . ~ n n r l cdel ~ ~Mtilisrero deglr Lterf Sofiacon funzioni di Consigliere del- ~nenronellkmbirodel Terzo Direttoken. Germaniaoccidentale.Nell'in:imc dcl II)ireiioratow. La rispo.: . .. ;ts arrivaia uiintuale: d a magterrogatorio, M. M., la persona cui rrfllini~o A l m o i i ~ o r f oera ulidaro la nostra Rappresentanzadiplomati- raro PrNzciple del ~ninurerodegli ca, ma ad essi vanno a a u n t i anche bzrerniungherese,?. era attribuito il criptoiiiino "Mil- i n peizsionen. :ioi parte deila ducumentazio~ed interesse chiaj.. Pure dopo la morir di Felinnelli. dica IlRos: .Interrogato, iàmbasciatoRos: ~Zlatanovsi identifica con quelli di U. P. e F. D. N.. EccetNati & stain distnitrd quale scano d'arcliiiillc I<i ma Pra~acomcaMosca.sqromuioreedorea- go", affermava che aveva prestato io^^. crgo non è confermare, m a niuai&e della primii rete clandestina ?UFO- s e ~ z i opresso la Legazione italia- Dimitur Cristov Zlatonov, che ha alcuni nominativi,.risulta che P. è i n re B. affermava che aveva ricopeno ieinmeiio escludere, che la Cecoslovacchia pea.5 si.Secero più funi le dearve tra vdne servizio all'ambasciata servizio oresso la raooresentanza di- l'incarico diplomatico a Budapest na aSofia (...) dove aveva avuto rap- orestato r ~ ilihia appoggiato i nostri U e r rivoluzionari. ore.anizzaiioni;ivoluziona~iedi stamoo co- porti di frequentazione con cittadi- bulgara di Roma (1955.19f1\).~ie- p~omatiMa~iodei&eiro.. De Ago- per circa tre aimi, dal marzo 1978; a stranezza - acclama dal Sismi - fu che le munista Come sotiulinea l'inii>rmariva. ni bulgari, per lo più amici di infaiine 11964-19671e di nuovo a Roma -tini Si inienugaro F. D.N.. conri- suo predecessoreera stato M. F.,,.Ariifuriiinzioiii (scomparse) sui terroristi rossi emenero via via. lampanti. .e ronni!ssioni in- zia (...). Svolgeva mansioni di telefo- 11973-19761.Si scriveva. 'Visarem- eliere d'ambasciata a Sofia dal 1985 n a t o a Budapest aveva trovato una difficile, con l'ainùasciata 2 l9RR che ha riferito dell'inimaeinc ,raiii>coiiieiiuie i i d p l e intestato a tale a l i rern,vioii&i (Rnl.2 giugnii. ccc ). Iegatcaquvl nista e solo in un'urccibivno faceva - prati se ci informaste a temvo cppe S.. commerciante di Reggiolo (RE), che restava della tkaina terroristica iniziale da corriere da Sofia a Kuiiid. Ha debiiuse siete r i u w i i ad ideniiiièa- della Bulgaria. piutrostodebnlr &U~Ipiena di impiegati ungheresi che faLa Dire. scenaio internazionali. in coiiside- rwanoda "conmLlori" econ le autoche a Sofia iioii aveva ac- re Plemyannike Dobrin icrirtu al Pci, fornitore di oassaoorti falsi aeli sona fra Gap, Potere operaio e Brigate rosse. soieeato , i07 cecoslovacchi a RO&. L'&&, timida, Queste ultime due formazioni, orfane del lo- cesso a documenti classificari,non itiniissione. di .. agenti deU'Est la fanno ricor- ro oadre soirituale. per continuare l'opera <si venne mai awicinato. ne nceveiie mai pressioni da parte di esponenIiiiidozi di alcune vaghe macce di u n visto di sp&tiron;arnii, deiaro, rere logiitica' e mili t i del1 apparato statale o dei servizi r:ilisir<, rlcl ioiidatore dellr Br. Renato Cur- rariti.. di informazione. le 1ndii.azioiii for10. cilcl1'~diiureCidn~acoinoFeltnneUi.sot. IIegariii sirerussimi roi paeii deU'Lzi vengo- .. .~~~~~ Testo filigrana .. hic Nuove regole per le scorte: cesserako a fine carica Così il Kgb agganciava i diplomatici il reclutamento alle ambasciate e ai consolati erafinalizzato alla sottrazione di documenti riservati -e, no - - .... .._.... a-. ~-~.- .,-.,u w~ienuave norme d&no, stabilisce i paramebipB b valuTazione delle sauaz'ini a M i , gli a d m p i d e le procedure di competenza sia dei prefmdie dell'Ud,e le ariihe dello - < a. . I . .I" delI'exI>riiii~~ direitonto del ministem federale dell,lntemo della llw>t~hhli<-il socinlistil <wos~nvac- rii,innxivucii~ti~i~m~~~,~d st;i i. aiiivala piiiituale .La m a g gior varie della documenrazione d'interesse wllc Ih è 5i;iia distrutta quale s a n o d'archi\io.,. e q o non e possibile confermare. ma iicinnieiio escludere. che la Cecoslovacchia iil~l~ia apl~o#,iatoi nostri killer rivolwionari. . . - acclarata dal Sismi - fu che le 1..i sir,incua iiiluriii;viu~ii(swmparie) sui ierrorisri rossi ~ ~ 1 ~ 1 u1 ~ ~ ~~~w1,ile l ~ intestalo ~ w i a~tale <;III>cy)pe S.. coniincrciimri di Rcggiolo (illi). iscritto d l'ci, fornitore di passaporti falsi agii W7 cecoslovacchi a Roma. L'unica. timida. ;iiiiiiiisiune. gli agenti dell'Est la fanno ricnrdandosi di ;alcunevaghe ~rraccediun visto di tr;iiisito del iondatore delle Hr. Renato Curciu c ~lell'ediiureGimgiacomo FeltrineUi, sottu ialsii nume.).Nulla oiu. Nessunatraccia dei ilocunieiiti disrrurri eprecedentemente inte>iatiai ~conlniticon leBr*. al~Cssrecolieramenti roii Br. U n po' pochino, per i noitri espeni d'intelligente che si mostrano stupiti nllurché nel chiedere notizie sul cosiddetio .dossiei Haveb. (scomparso pure quello). ottengono la seguente risposta ..Non e stato possibile. per le cattive condiuoni di Jan Frolik icapoarcliivistal determinare l'elenco e le origini dei duciimenii scopeni nel I990econsegnati <lallavel all'ltalia.~. Sr.andu cosi le cose. il iìos rion ha potuto iar nltru che iiiierrogarei protagnnisti, scartabel. larevecchie sentenze. elaborareanalisidocumentate. Da cui è emerso come u n asse Roma-Pragavi fu, e fu battuto inizialmente dall'editore rivoluzionario Giangiacomo Feltriielli passato dailibn al Mashnikov~attraverso l'esperienza nel gruppo XXII ottobre e poi nei Cap.. Del via vai dell'editore rosso con la Cecnsiovacchia ne ha oarlato recentemente al Ros, per esperienza personale, l'exlatitante Augusto Viel. riparato Oltrecortina g k i e ai canali aperti proprio da Feluinelli. Idem Giuseppe Saba, altro gappiSta: .Non posso escludere il passaggio di compagi in~ewslovac~~~ ~~ Riceviamo e pubblichiamo ge@odirenore. I'uiseiimentodel niio nome tra quelli dei giornalisti coinvolti nel cwso MitrokJiinx coiiieha fanv il Giorruiledei7 luglio 2W3, iion ha alcuna motivazione I<@ca,basandosi sul nulla assoliito. Ali'epm dello svoigimeoto dei kitli - il 1970 - fresco di laurea. non eiu ancora giornalista ma frquentavo i corsi dell'lstituto diolo- ~~~~~~ ~ ~ chia,,. Pure dopo la morte di Feltrinelli. di casaa h e a c o m e aMosca. aromotoreed organimtole della prima rete clandestina europea. si fecero più forti le alleanze tra varie organizzazioni rivoluzionarie.di stampo COmunista. Come sottolinea l'iiiTormativa, emersero viavia, lampanti. le connessioni internaiioiiali (Rat 2 giugno. ecc.),legate a quel che restava della traina terroristica iniziale sorta fra Gap, Potere operaio e Brigate rosse. Oueste ultime due formazioni, orfane del loro padre spirituale per continuare l'opera ..si spanirono armi. denaro, rete loginica e mili- ,g.,..; 3,: ...,":.-,.".n A,.!,."""..":" portidifreqiientazioneconcirtadi- ni bulgari. per lopiuaniicidiinfaiizia (..) Svolgeva mansioni di telefu nisra e solo in iin'occ,iaiunc Faceva da corriere da Sofia a Roma. Ha spii2gatoche a Sufia iiuii aveva ;iccesso a docuiiienti classificati, non venne mai awicinato. né ricevette mai pressioni da partedi esponent i dell'apparato statale o dei serviai di infvrniazione. Le indicazioni fornite dal Mae sulla ideiiiificazione di "Milgo"sonounivocheepertanto il soggetto&sicuramenteidentificabile in M. M.. Nella scheda del Mae si afferma che i suoi compiti consistevano i n funzioni di relefonista, usciere ed interprete, quindi le dichiarazioni rese, sul punto, trovano conferma nel risultato documentale.. ~~ ~ I legami strettissimi coi paeii dcli'Csr vengono poi rintracciati dal Ros nel memoriale del terrorista Marco Pisena. nelle confessioni del generalesejna transfuga dei servizi seveti 1-l Poliiburod~xisedi decuplicare ifondi per accelerare i processi rivoluzionari nei paesi occidenti4. nelniilitantedelie br MassimoCianfaneUi i~<Pruspero Gallinari mi disse che in un viaggio fatto nei paesi deu'est aveva intrartenutompponiconlapolkiaspeciale. 1 ..) Sep. pi poiche un ceno comandante Amando aveva-avuto raooorti con aeenti del &b che ali ome in codice «Plemyanavevaiio foiiito lasciapkare prr'il ~ e d y o niks Reporr ri. 50: .ReclutaOrieiiieu). L'ex hrigarista Michele Calati scomodòaddirittura i l c a ~ deUe o Br: ..Mario Mo- mento del diolomotico italiano retti mi disse che sarebbe tornato volentieri nel mar Nero ove era a à stato. Era noto che Il Sisde ha conegli andasse in paesi d~ll'est,~. fermato e rilanciato: .Oltre a FeltrineUi sono inazione biilgara ed ex residente awenutidiversiviapei di esoonenti del terrori- di Roma. Si trounvn a l Cairo per ~ ~ o dal - 7 a l 14 m a n o 1977. 11 smoitaliann, d a f r ~ c c s c h h a ~ t . ~ i . d a ~lauoro ne e Nicola Valemino e Rosaria Biondi*. Drd- siio compito era qiiello di reclrrtastico l'ex caoocoloma Savasta: <Alcunimili- re "Pleinvarini!? ("nioore'7. im con radio Praga,,. Cento Manca la prova regina: ..................... ,< ........... . . . lu alla cifra presso lb~nbnssi<irn simboloinnessunmodolegaioal<:"- I p 1 9 Heclr~rnmeirro iuidieitaliaim del C . 'i.arri- mome del soweno interessato. Dai d<.lla~nbascinroreiuiliu~ioi~i ....~ r r o"Dobri~i i~arorrlCaiiocoritzi~~puraneaine~insconui effetEati risultano confer- rin nel 1978-79. Talernfornmzi~iee re o L l u t a ~'Dubrrn" ~ ~ ~ era UII mati i nominativi citati nel "coni- srara fornira dallhgenfe e,,re~ir/oi~nnrr. mento" auali funzionari in servizio a uo "Kish': Direnbre di un Diuarri aeente b u l ~ n-r nmi -~ ex corrierediolo&rico del Minisrero degli Cofiaco~funzionidiCoiisiglieredel- menro nell'ambirodel T e m ~;rvrro. era ~riidnto lanosira Rappresentanzadiplomati- rata PiLiciple del mriusrero rlegli ~rnlrnno.A / i~~oiiieiiro ca. ma ad eiii vanno aeeiunti anche Interni uiz~herem 01 oeiuioiw~, Il Rov .&erogato. I'anibasciatoRos: ,.Ziatanov si identifica con quelli di U. P. e F.D. L.Eccettuati Dimitur Cristov Zlatonov. che ha alcuni nominativi, nsulta che P. i.in re B. affermava che avwa ricopeno prestato servizio all'ambasciata seiviziopressola'rappresentanzadi- I'incaiico diplomatico a ~udapesr bulgara di Roma (1955.1961). Ate- plomatica a Rio de Janeiro., De Ago- per circa tre &, dal marzo 1978; ne 11964-IIlfi7) stini. Si è interromfo F. D. N., consi- suo~redecessoreerastatoM. F.n.Ar.~~~~ ,e - di nuovo a Roma 19% rivaio a Budapesr aveva trovato una 11973 1976, Si scriveva Vi sarem- gliereall'ambas~~aiaa~ofiadal al l98ticht:Iia rifrriro~lell'ininiagiiic siiiiaziune diificilt! con l'aiiiba,ciai;~ L I I O grnri se ci iiiio~iiasie n iempi debito se +te riusciti ad identilica- della Bulmia. piuuosto debulesiiU~~ piena di impiegati unheresi chcbfa......La Dire- scenarioTnteri&%nale.inc4sidere Plemwnnik &vanoda">o~roUor?econleauto..,-........ennbrin ...... L,.' iirà locali che lo avevano zione generale del perminacciato. &scludeva di sonale del Mae comuessere idiplomaricodelrenicava, però, che non pnn 179 n o n ricurdava era in grado di comunitentativi di comoromissiocare iinoniinativo del ne tra IIpersonhe deu'amfunzionario che aveva basciara Veniva poi preso ricuoeno l incarico di a verbale l bneadiere dei "adietto alla cifra" carabinieri ~ m k t oD ' h presso l'ambasciata gelo e l'addetto aemnautid'Italia a Il Cairo nel ca, Mauro Cataiano che, m a n o del 1977. Anche fra l'altro, ammetteva d'esl'Ufficio I1 del Servizio ser stato oggetto di tentauper l'Informatica. le Covi di awicinanientofi.Ad ul. municazioni e la Cifra tenore mtegruinne delle rendeva noto di nones- NOMI m CODICE L'inchiesta sul Kgb tocca anche la Farnerina escussioni s d e vicende risere in arado di disporre di ufii elementiin merito.. razione dell'iootizzato coinvolei- ferite nel reoortn. 179.veniva esamimento nell'atrhato al Papa i...).Ha nato altro &ciaie che avew avuio (\i] ome in codice "P*. Reporr nferito di non avere rlevato episodi I incarico di addeno militarea Buda[!\A 11' 61;. ~~Reclutameiiro di i i ~ i che potessero ricondurre a tentarivi pest.FemaiidoferremilqualefraI'alconsi&~e presso Ihmbasciara ira. di compromissione o avvicinamen- iro riferivadiaver conosciuto uncerto ahiinformativi comoiutidai b d - to Kish, caoo dei servki di sicurezza 'l'"n. lia~m-in~ u k a i - idenominato a U. P.. c~nsi~liere~ressnl'amba-delle fo& annate ungheresi e che ROS: .#uidié la foritenon ha lo fornire una data per questa infor- sciata a Sofia dal 1969 al 1974.al Rus i..,a suo awiso II presunto reclutamazione. abbiamo cokultato eli riferiva invece che i raoooni con le mente dell'ambasciatore Biancioni elenchi diplomarici bulgan fra"^ autoriia bulgareerano &oni sul pia- gli sembrava improbabile~.. 1970 e il 1985 Secondo tali elenchi. no ufficiale e non ricordava nessun nel periodo in uggeno c'erano quat- episodio relativo a personale tro consiglieri preso I'ambasciata deu'ambasciata che avesse segnala. itdhana a Cofia.Abbiamo notato (..l t« tentativi di avvicinamento a fini che unosoln ha (..l un mgnomeche informativi. Enuambi non avevano inizia per ' P . ma "P" potrebbe an. avuiurapponicundiplomaticisovie0.- ~ . . . . . ~~~~~~~~~ ~ Testo filigrana I giornalisti: nell'indagine dei Ros troppe inesattezze marocchina Un particolare: nonsol no mai siaio in ~ a m c c onemmeno , come turista Per conoscere il nome delpemnaggio in quesoDne sarebbe forse stata sufnaente una rapida consultazione dell'archivio dell'Agenzia uiXciale di Rabat: nel giro di pochi minuti tutto sarebbe stato diiaiito. Perché non lo si èfano?Ovviamente, si è ancora in tempo, bastavolerio... E piu che vero che, dal 19ii al ma. Non essendoeiomalinaevivenh a Ili~iiia. roiiirpotevoewregior- 1979 ho reno l'dcio di comsponii:ilista-ipia in Nonlafrica7hon solo: denza dell'Ansa da Tnpoli. Unim ;i qivmai ripona il Giortiule,lo spiocomspondente oxidentaie in una ne nelquale sarei mio individuato sede aa le più djJiicili, ero punta di a quanto si legge chiaramente nei riferimento oressodié inevitabile dossier Miuokhin - aveva il nome in per la stampa itaiiana r nu. avevo codiceRené,e r a u n i ~ c h e r i c o - contam con chiunque ,wam)nel ~rivalamicadidirrnoredelDi~arti- mondo dell'infon&i&e. anche ;iiciito di infoimaione estera del- con il coUega sovietico della Tass. I'A~eipcii/iadi stampa marorrhina PerqualemotimavreidovuioevitarI& iiii~lirecomspindente d e h - IO come se fosse un appestato?Ma si.Ileclulatoiiel lt170. questo signore - peraltro un buon Non ci vuule inoliu per conuolla- pmfessionkla - l'ho conosciuto a re che - ahimè - iion ho maidirettoil partire dal 1977, meme il danac- ...S .... docirinenri' iieirissero sorriurti ali'anibascinra I...)8,. I l Ros .-Daglieleiichi diploiiiatici emerge che nel 1973 MarcoColombo e r i console italiano a Saarbmcken. Germania occidentale. Nell'interrogatorio, M. M., la persona cui era attribuito il criptoiiiino "Milgo", affermava che aveva prestato servizio presso la Legazione italianaasofia I...) doveaveva avuto rap- -:- ,.-t,n.,n ,-L->?--,"L IO ciò che il Giorruile ha pubblicato sull'argomento inquestionesia conn a w q a t o in modo lampante dall'inconsistenza più netta non ouò non ammenerio. uihne. anclie il quondiano da Lei espenamente di- metuoociòche&statoatmbuito si basi su evidenie non omogenee chiedo perché pubblicare noune di talfatuin unaonideche ho. fimord appremto Gquanto paladino del più nobile dei garanfismi?Le sarei oltremodo m t o se. m r com~rensibili ragioni.potesse'pubbli&e per intero e con un minimo di $evo queste mie precisazioni.Cordialità Luigi De Mitri C -..LL,: aro Direnore. neU'articolo .Mitrokhin. quei comspondenti the il Cremlinovoleva cùltivam, .... ... n n: L-"-">. 0 D I N A I cronisti: non eravamo spie luglio (pag. IO).ira iaonisti militanti semalati nel moiiorto Immdiam, si fahennieiito Gclied munome. Giorp~o~ I I C U I . e SI nponanu stdci del verbale del mio intemtorio. I)wo punroppo conistare alcune itiesan~zec<l una #ave inierpolazione. ,\&taiiza di taiinanm iiori poli,. VI,. xd rxiiiiiio ricordarcnomeew giome deiue sindacalisti sovietici. ,.:*-,: "",,h.,h",~-~.":& .,.dis &?l: chesu inmim della mia assoOazio- fatto che Smimov <nelgiugno 1977 nehoacmmpapto~visitainal~- (Cokolov.il h t o borsista che oedinò ne cittàitaliane. Moro h o ai giorno d e h & a t o in Confermo che con il @ornalista Via h. ndr) 6 statocandidaiodalle I'armbwione S m o v tiu inmitenuto ;dppom di autorità sovi~>ticheper nomaùta. in quanto Capo Ufficio di una delle borse di snido niesse a Stampa delle Acli. In auesta vesw e dymsizione per il successivo anno secondola deontol& professiona- accademico, dal governo italiano le deU'Orduie dei gomalisu. i1 nuo compito era qudo ùi dare inlomia, .., rioni ai Romaiisti. e quuldi anche a vehalidel niio ;i~nogatorioewno Smullov.sull'amviiàdella nua asso- cenodi non aver mai fano tale aiierc s o n e . Dal testo dell'anicolosem- niazione.Stidochiunqura dimmmbm che io f m i a conoscenza deUe re IIcunuano. Se I'avessi fano.a m i oresunte huentazioni di Nestore dirnosmto una mia approfondita Di Meola e auggero Orfei con .un conosce& di fafatti e decisioni che cittadino sovietico. eiomalistan (che rimiardavam Smimov. con il quale prrsumol autored~'animloideno- rib;idisco iio iiinanenuto solimtu fichi in Snurnuv) Cosi non era. e rappotu piiramente prufruionah t auindi non wtevo inauadme il Nt- nfennesdusivamenteallaniìavjwi8i. un i:oksto di iomaliti. t i di flomalista delle A ~ EJ deciraSono molueansiow conoscere irienteatiibiguo.inoltre.il testucunda aude ioni,. il Suo ~ o m a l abbia e tenuto ndanarentesi fintaaSukumtio gli elementi &pone a base lov; non si comprende infatti perché della ~~Spiegazionez che mi mene in questo inciso - di cui il redattore si bocca I~Bonellispiep.. ), . e cioè amibiusce la paternità - sia inserito " h . i,, *a,.-: " "^-""-^""" A,. "l,%.*-. A:..-"L~"A."-:.<".." falsamenteamibuita Non nevedo il nesso e lo scopo. Va dato ano o d u o al eiomalista de I/ Giornnlehi aver rip&ato correttamente il testo del repon m 154 del rmwrto ~mnedian.'nelo d . tra i.aiX&,i sed e m m o : kion cisono evidenze sul Bonelli ai nosm a t b Non awungo alm, e duedo chequestanuaprrasauonesiapub- bhcata come conmbuto alla ncerca deihveritàinunavicendachemiha dolorosamente e in@ustamente coinvolto. : Giorgio Bonelli D opo a m pubblicaw, nel 1999, il &ssier Minokhin, ci sembraiio 'usto dare mntodelle risultnnze Liiestipative non fluuena alare gli intenoguro:lrtorr.e delle coiis~dern zionr fiiinlr del Hos nlkr uroci~~o di ~ o n ; (in questo carofakreimli sin per Di Mitn che per BonelIiJ delle 261 penoneche NI qireldossier ernfio citate. -. . . . 'ITALIA ---- -. Commissione anche perché Maria Vozzi, la 007 del Sismi che lavorò sulle spie ceche nel =caso Orfein dichiarò d'aver pensato subito a Sivestri quando vide la scheda 14 anche se ooi, eradonando con oiù attenzione. pensò ;.che non si trattasse di iui... Le indagiru deicarabinieri. va detto. non W rio giunte a conclusioni univoche sd'identit~ deUa scheda 14. Offrono spunti interessanti che prendono peraltro poco in e m e l a versio- G l A N MARCO CHIOCCI NeUa commissione d'inchiesta sul dossier Mitrokhin si è fatto, e si fa, un gran parlare deiia misteriosissimafonte<<Nino>~ evidenziata neUa sch.eàgnumero 14. C'è chi la identifica chiaramente neil'exsottosegretadoallaDifesa,Stefano Silvestri (vedi l'esponente di An, Enu> Fra@là]. E chi - come il rappresentante dei Ds, Walter HieUi - per negare l'accostamento al ~~ (<Mitrokhinparla del vice direttore dello Iai comefonte confidenziale? Mi sembra unu dichiarazione ,generica...# L'interi-ogatorio &l Ros all'ex sottose&etario alla D@sa: ((Coni diplomatici sovietici ho avuto normalifiequentazioni» Testo filigrana Kgb 6 incorio in un incidrntediplomdtico rendendo nolo i nome dello 007 Streikov che segretamente aveva cominnatu a collaborare con IISiwu, compromettendone (inconsapevolmente. o w o ) la sicurezza personale l a verità su eNinon non esce. A indagare ci hanno provato i carabinieridel Ros, certamentenon diagentisegreti militari comandati (all'epoca)dal generale Sera0 Siracusa.Ei riscontri li sono andati a cercare dove Mitrokhin li avevasegnalati:nelristretroambito dell'&tiNto AffariInternazionali,, nel quale StefanoSilvestri lavorava. e lavora. Lui, ii diretto interessato, nipote di Altiero Spinelli fondatore dello dai.. &li inauirenti animette innocenti .relazionin Eon &uni cittadini sovietici ma nega, categoricamente,d'essere coluiche Mitrokhin descrive nelievestidievicedirettoredelYIstituto pergliAffariInternazionali, in stretto contatto con i ministeri italiani degli Aoan Esteri e della Difesa. -" ,. in al suo interroeatorio ." 7nni--,-il ROI ...- nrncedeva =..-" esilvestri subito mprecisavadiesserestatovicedirettore dello Iai dal 1973-1974e in precedenza, dal 19%. anno del SUO ingresso in Istituto. come ricercatore. Affermava inoltre di avere avuto diversificati settori di ricerca. neU'ambi-.t dilla politica di sicurezza e di difesa:!area Mediterraneo, l'area europea e i rapporti si-ovest, i problemi legati alla difesa.in.amb/. tn nwinnaien~ ,. . .. Siii rapporti pericolosi intercorsi con diploinaiici sovietici r di Paesi d'Oltrecortina. dava divenechiavi i lettura: n 0 si trattavadi incontri occasionali Ippure venivano favoriti dallo lai per avere la posiibilità di intrattenere rapporti con le. ambasciate e con analoghi Istituti di quei paesi. Ai nostri interlocutori venivano forniti studi prodotti dall'lstituto. che erano a disposizione di chiunque li avesse richiesti. Mivenne anche il dubbio che la disponibilità a fornire gli elaborati potesse essere e m - ILTIIIANGOLO CON PRAGA Anche sulla scheda della fonte aNinor del Kgb a Roma si torna a parlare dell'ingerenza degli 007 cecoslovacchi «La Farnesina non poteva ignorare ~~~ & ~ ..A----*,. ..---..:+O --n Mario Agliala, gid membro del Cda Telecom,fa h% sul ruolo avuto da Dini e Fassino. Il presidente Trantino: rli:~inmini.;rr;rziii~ierlellamed~~nia ~ i c i e i iUnii . dcpowiuiio dev~isi.iiiiruii,r.ittiiiiiin,:i ((Audizione'di grunde r d i e ~ m da Roma "-. ~~ ne alternativafornita dal defezionista Strelkov tesa a escludere un coinvoleimentodi Sivestri nella rete italiana del K @ E n& chiariscono nemmeno l'inquietante panicolare del rinvenimento a casadella fielia di Gioreio Conlono (IImaggoreagenredel~gbin~tal~~).dove vennero arrestati i bngatisti Morurci e Fdranda e sequestrata la miu&etta che uccise Moro, di un dossier informativosullo lai. Misteri su misteri. Certezze, nessuna . .. . .. : .% ' .Il governo nciii pi~tevaiioii saperedell.aAale'l'clekom&rbia,,. Parola di Mariu /\gliara, ex direttore degli Mari sorietan di Stet Intcriiaiional c segretariodel consiglio ~ ~-~~~~ ~ r ~ ~ uova guida di ~ ~ ~ ~ ~ sponsabiuta politiche. Quella di oggi è una delle audizioni più significative tra quelle sinora svolte, almeno per la lealtà e la chiarezza del dichiarante*. Aeliata ha affermato che~l'ooer u z n e di Telekom Serbia non l'epoca guidato da Lamberto Di- poteva non essere nota al governi CO, Piero Fassino softosegreta- no e in articolare al ministiro derio. quella deil'importantissimo gii Est& e che un affare di 1 500 mnager delle teleamunicazio- miliardi. mai, per prassi, poteva ni. essere inserito &aIèvoci"v&ie ed ~Uii'audizione-haspiegato En- eventuali" (come cffenivaiiieii[e zo 'Trantino, presidente della awenne, ~rdr)delConsigliodi nrncomniissione d'inchiesta o d a - ministrazione di Stet -.Fra uii afianieiitare - che ha consentiiidi ac- re che, viste anche le condizioni quisirecircostamcdi~ander~~.presenti nel Paese balcanico al ;o per definire il quadro deUe re- momento dell'acquisto, ripeto, non poteva non essere noto al go~ ~ ~ ~ ItahOggi . ~ ~ ..--. .......... aurs;>rii~ u u i i u ~ r p i n i ~ a v e u i n ~ ~vi icr~r i o i u direttore dello lai dal 1973-1974e in precedenza. dal 1966. anno del suo ingresso in Istituto, come ricercatore. Mermava inoltre di avere avuto diversificatisettori di ricerca. nell'ambito della politica di sicureua e di difesa: l'area Jcl Meditermnw. I'area europea e i rapporti I:at.Ovest. i orol,lemi leeati " alladifesa in amhit0 nazionale.. Sui rapporti pericolosi intercorsi con diplomatici sovietici e di Paesi d'Oltrecortina. dava diversechiavidi lettura: ,.Osi irattavadi incon. tri ~iccasioii.iiiuopure .. icnivanu favuriti d d o lai oer avere la mssibilità di int;attenere rapporti con le ambasciate e con analoghi Istituti di quei paesi. Ai nostri interlocutorivenivano forniti studi prodotti dall'lstituto, che erano a disposizione di chiunque Li avesse richiesti. Mivenne anche il dubbio che la disponibilità a fornire gli elaboratipotesse essere erroneamente percepita come una sorta di particolare priviSTEFANO legio, quasiche si fnssetrattaSILVESTRI to di documenti cui i predetti ~Vipoledi Altiero interlocutoridell'Istitutonon Spinrlli, è entrato potevanoaltrimentiavere aciillo l u i come cessou. ricerrulore nel 1966 Nomi di diolomatici, potenziali reclutitori? ~ ~ o n n e rammentonessuno ...N. Tmneuno. .Quellodi un tal Posnuka. Mi ricorda un funzionaria dell'ambasciata cecoslovacca che $i recava presso lo lai e che vidi in r i e occasioni.t. F sul contenutodel rewri 14?.,IIteminr"contatto Sdvestn e piuttosio confidenaale" . generico e potrebbe far intendere sia un rapoorto serio:sia una situazione enfatizzata,ma ~tiliodirappomdain? in~raitrnuuconh o nari dei Paeqi <omunistiesclude la possibilità che nossa esser stato seriamente considerato unaionte ionlidenziale della Residentura,~. Negli archivi elettronici del Ragppparncnto ooeraiivo somiale il nome di Postuika. citato & wvestti si scopre esser stato indicato come ~Lamac..in un documento dei setvvi seereti c~oslovacchicompulsato in un'altra indagine di cuntrospionaggio E proprio in un fascicoloSisini -osserva il Rw . risultava rche nel corso di un orecedente incarico a Parigi a- v m woltn attiviti diretta,oer il reclutamento .~~~ di agenti cediin. Nel darlacacciaa xNinon, nel vano tentativo di scoprire la talpa nello lai. i carabinieri del colonnello Paob ,%riccia hanno ascoltato a verbale anche il professor Gianni Bonvichi, eià vicedirettore dell'lstituto, ascoltato dal Hor nei 1490 per chiarire i stoi incontri con diplomatici joweticie deU'Esi europeo. in pariicolar modo con hinzionari cecoslovacchi. <Leoccasioni di incontro con rappresentanti diplomatici sovietici - ha dichiarato - erano limitate ad alcune cerimonie ufficiali presso l'ambasciata.. Punto. E basta. Nel prenderlo averbale unaseconda volta, il Ros specificache mell'ambitn della comparazione ba il dossier Mitrokhii e la documentazione deiseivizi cecoslovacchiacquisita al procedimento penale conto Sambbi e altri (nel quali era i;idagato lo stesso Bonvicuiib emergeva il nome di Silvestri d'interno della semiente scheda. datata Praea, 26.06.1989. che da da prendere.owiamenie, con le pinze. .<I Amm.ne SNB - Sezione 37.~.Nome in codice: ~RsStiiwi,fascicolo 810711313 impianta. to- come vero nome Stefano Siivestri.. .....- ~&oav. ~ e l l ' e l a b n ~top ~ osecret si parlava di un suo presunto aggancio avviato dall'agente s<Kp-Klima.. e orosmito da t.Ko Larnac,n. &hIpav riferisci il Ros riportando !a secoAdA notaceca- vennericontattonel 1986daKp-Misec e sfruttatoper attività informativesu linee di obiettivi Nato,,. Firmato. maggiore Havros. G S nanocrn filone si dibattuto oarecchio in ~~ ~~ ~ ~ ~p~ da Roma Mario Agliata7 già nWZbr0 del Cda Telecom7fa sul ~ u o l o avuto da Dini e Fassino. IL presidente Trantino: dudizione di grande dirno)) ,<Ilgoverno iioii puicva noli s;iper e c ~ e ~ ~ a r c ~ ~ c l c k o n ~PaSerL~ii~~~. rola di Mario Agliata, ex direttore degli Mlàn societuri di Stet Interndtional c segretario del consiglio di aiiiminislraiioiie della medesi~ma società. IJna deposizione dev~s~ltesopIatniii,>per~imlna~ne del iniiiistero dedi " f2ici.i. al~ La nuova guida di L -... ~- l'epoca guidato da Lamberto Di- poteva non essere nota al governi conPiero Fassino sonosegreta- no e in particolareal ministero derio. quella deli'importqtissimo gli Esteri e che u n d a r e di 1.500 manager deUe telecomunicazio-. .: miliardi. mai, per prassi, poteva ni. essere inserito tra levoci " A e e d dhi'audizione- haspiegato En- ; evenruali" (come effettivamente zo Trantino, presidente della . :awenne, ndr) del Consiglio diamininistrazione di Stet. Era un aBacommissione d'inchiesta parla- i,. nientare - che baconsentitodiac- ' <e che. viste anche le condizioni q ~ i ~ i ~ e ~ i r ~ ~ ~ t - e d i g a n d epresenti d e - ' nel Paese balcanico al vo per definire il quadro delle re-'' momento dell'acquisto, ripeto. non potevanon essere noto al go' Italiaoggi IFORMA LAVORO ~ ~ - ~ - r i r - l - : L t ~ ~ t - ~ ~ i ~ t w ~ m MiNISiXRO La Farnesina ne1'97 era guidata da Dini vemo italiano e, in particolare alla Farnesinan. Stando dichiarazioni del.~ I'exdirigeriteStet wc'erano tutte le condizioni negative Der fare nflettere suila definizione di quella operazione, e m o l t e furono le anomalie e le innovazioni della prassi; inoltre il dottor Tomaso Tommasi di Vignano, in tema di competenza sulla privatizzazione non aveva specialità almeno a me nota da farlo preferire a Pascale e Agnes.. Agliata ha lasciato intendere che trai dineenti della società circolò l'idea che la decisione di ac~. -~ -. quisto non fossematuratasoltanto all'intemo della societa nia di nonavere confermedi nuestn. Se~~~condo il manager c'erano tune le condizioni negative per far riflet. reresulladefin~onediauell'ow. razione. d o - hadetto - ;miei ;oldi mai ii avrei investiti in quella misura e in quel contesto.. Agliata, Infine, ha parlato di .anomalie*e <dnnovazioninalla prassi nelhanno le trattative portato e all'acquisto nei passaggidi che Te~ Testo filigrana ItaliaOggi ha raccolto le prime analisi degli esperti sulle novità in arrivo con la più grande riforma del mercato del lavoro degli ultimi decenni: come cambierà il mondo del lavoro, il lavoro subordinato e autonomo, la riforma delle co.co.co., la nuova flessibilità, i nuovi contratti. Una pratica GUIDA sull'applicaziope delle regole future, che tiene conto dei vari risvolti e delle possibili conseguenze per le imprese e per i lavoratori. II . lekom Serbia. Ladeposizione diAgliatacontinuerà manesi piimimo e sempre la prossima settimana saranno sentiti i due somificiali deicarabinieri che secondo il teste Ignr Marini sono stati informati di ogisviluppo inord'ine airapporti deiio stesso MMni con Paoletti e hanno curato la consegna alla procura della Repubblica di Roma del titolo convenibile a vista di cinquanta milioni di dollari. Da lMg&lo, intanto.arrivano rio& n e preoccupanti sulle condizioni di salutedi Ma!ini,recluso in c a cere e sottopostoa continui quanto inspiegabili interrogatori (siamo arrivatiaquattordiu). L'awocato svizzero (StefanoCamoonoVO) e il legale italiano (I.&iano Randazzo), dopo aver sollecitato una scarcerazione. questa manina presenteranno un'istanza urgente al pubblico niuustero elveti. co per conoscere mn esaneua le condviom del loro &istito. / INTER Si nnpre d f d i m snvirtiw del raptmeiw Moro Perché Id procura di Rmia aisciaarchiviaro le iiida~$iusui '.bursisia, k r ~ eFedomvich i Soko. lov. che nelle xttunane Ii<ccdenti iI rapimento dei -erano della I)C hxvtd doinande s i i con- dentemente in coininissione ~ i u o k h i nw m e colonnello del serWjo s q e t o msso Kgb (report numero a)? Fu oronrio uno d d assi~tentidi Aldo Moro a %ien/e pi~litirlie.l&co Tritto. a denunciare nel 'Wil wsn Snki~liivilopii aver lettu ilw o ialme nel dosier Mimikluii 11 16 inar/n del '78. il giornoin«iiNdoMoroIii m l i t o d a u n c o i n i ~ do delle Bngate I<oiu.. 'I'iiito ri era unseniaro al ' O S 4 ~ 11 ritrovamento del cor di ~ l d Moro o in via Fan Secondo il Ror Sokolo awicinò più volte 10, . statista e chiese notilie sulla sua scorta G l A N MARCO CHIOCCI Tra le oiu fantasiose arzomenta.. i~nid~~rol~&i!t~w~i~li~ii~rsim~ re ~'indiinslrdtocoinvolj$meiir~i deUaCia n e i ~ u m h n nrll'nmicie dio di N d o M i m . strluiarneiiie non trovdspwio k~ircustaivdu'r. ta, accemta confemiata dal dossier M i u o k h h d e b skettissima frequentazione di u n borsista univ e ~ i t a r i o( m i agente del Kgb) con ilpresidentedella Dc,frequeiitazioneseguitasotto tiacciaùai nostri s e M n segreti e intemoltasenya motivo-dal cittadino sovietico neli'iiiiminenza dell'agguato, in via Fani. Nellacaccia alle s m A e della (knrral Irirelligencc Agc(c;icy non c ' t nemmeno m m i a della fi@h di G o r g o Cnnfoono (laspiadel Kgb più imponanie i n l i h a . premiata con 1;i stella rossa1 i i e U ~nii abitazione venne seuuestrata la numgliena che u c 0 s e ~ o n i e v t n nero m e s a t i i t)rigauw 1;ititanu Adnana Ikrandae V%no Monicci. Detta&. smi oer laCommissione d'indiie>i; &r~mt3iitirr' i wlla swgc di via I.;iiii.siil w o r s i n i e l'a%%sshodi Ndil coiirenui<iiii.1 voliinic nca. Asegui[odi ulteriori indaginivenimrilevato chedal verhale di sequatro effemiaic clalla Iligos di n o w d e ~ t e w v i e u m1he n;ni;ivd intorno ad Al Romaindata 19.04.1978aviaGradoMoro Seinprelui Liokolov Percliclahcura. doli, i reperti da 145 a 150 comdora, non approfond la pista?Parte anche da spotidono ad aiuenante carte di ideiliitj, intestate a detennindte persone. .la d o n e dell'accenamento risiedeva nella necessità di vehfise ud le foto apposte sui docuinenti di identità citati M potese essere quella di Sokolov. Psto che emergeva rassom@tra costui e la perjpna effigaid in uno dei docunlenU~h Codnell'infomativaconclusim Negli incartamenti del Simi si d a procura.di Roma sul rapporto la riferinieiito ailche a bhlCCSCx7 Impedian. il Ros fa anipiamente F r m , proprietario dell'appaiiacenno al capitolo quarto interamento di via I<asponi 19 a Roma mente dedicato al sborsistan Serdove soggioniò Sokolove dove, in quisioiiiinzsiiiiii im.irrii. .n riiliiistadellavedovich Sokolov (repon n" pr-leim, aveva a b i t a t o N m va del scget.uiri della .;1) oia iiituiirritieime e 03) dal 1953 iiiliriale dcr Vitalij PnpoV. già coiiivriìto UI che f m o i si era cluusa nel sileiizio, di trovare del 5' I)inartinient« iiri'inchiesta per spi»na@o della ~ N t i lavetitin a del t'rimobiettordto pnicundiTricste. pureloipreseiiLa signora Ueoiiuiii si e ;filidala all'awocaio Kgb iiiPn'icip?iedel te nei rqmrt 224 e 249 del dnssicr Nino Maravita. li al 1;ivnro di ricerca deUe verità caricaio di la%rnre MitroWiin. (iiii i pochi <lati a diciill;llii~r.i wirhc I'ex giiidice nmast,: iici Iiiii~ sull'ltalia. ~Sokolovsposizione il Iùrs non si sbilancia . Jstniniire I:erdiriand<>Iiiipwimaro. che si occuscrive Mitrokhii nei sull'eliettivn molo ric«pi!~ii dai suoi appii" - fu u i y i i d e U c ~ ~ i r i i i i e i i i duu;ui ~ l o r o ~ c h e l i ; ~ ~ i r ~ e i i seivizi seveti sovietici. pmc~l&rldo dalla dri1110ii~Sa tarn$;i pnu.iiiuc11lIiriii;i diiarichiesindi riaperItalia nc$ainni 19R1m a d d Noiir Soknlot- d;ii<Inciririenti rnviaiidal 1982sono la copemirivelm~onedel dmsier Miiroklun. d&den~mcia del pmfessor'l'ritto .TENACE leo *onora Moro ra di cnniwondenlc spiega Imposimato - che Gkolov era pe&ato in tempi n o n sospetti. dalle v=. . , .,.d7, della Tass. i u richia&ie "]dag,,i del Sinli, è. plausibiquando si trovava a Roma anche prima del ie- .,..." , . 9 iiiaiop~a~lellafinedelsunviagMoro.. ."'' d o imché aveva studiato insieme ~ c i i c cMiivzi.rhc ;dl't.p<~i~ i 21~912 i ilel20 iiiar/o I:I;tl nelqua- d e l l ' ~ i g c ~ i l ~ - ~ ~qiielk t i ~ i e ~si11 i i ~ ~ ,le l'ipotesi che il suo rep~nthloalIls e ~ z i u s q y e i udunque sapwa bene chi era ogni p a w di qiici bor7:sia i i i t m Ikill { a ~ i p ~ ; u i i ~ n t o ~ ~ i i t r i d evl iSi w a ~ ~ d u n i r ~ w i c h(diedefeziokin i - del mowii~itiuWII I'LJn, loiitaiiameiiio daJl'lt& possa a i10 per passai: agli inglesi nel lo siudoiic ius!!~,nc scpiva $ispmamenti.. sere st;iio deteriiunato dalla defeaveva regisuato clic il &nrsistdu avevd 1;isciato 1582, !i& e che scoiiipaive dalzione di K i i z i c h h verso @ ingleR o m a i l 3 iilartu 1978. e d i e nella Capitale era ''I'lmiiincircost;um rnisteriosc~. sin lmi dall'iiniiiiiieiile a&i:lN' ., . .. -*sii. i%... a > va.... rr:,,,t,&,'lir~"clnmc.loniatoilR;ip~l~.<'liitli.rr~cr~~~h~~~nii~~qlllmnli- woiia rauuurii . hinieri riiiiarcaiio' conic d i r i d o - . den~iiicidItnposiiiiaiii- iiori abbiamo 1ii;Usapulili sidk r c h i 7 i o ~ p v i c r > l o con il . : ~riaciiiewdSisnii<li [lri>diinenit- re più volte l'oli W ~ r n~ll'dieiieu o s r ~ ~ ~ l r e ~ l i c l c ;Ocl>i(fist:r. i ~ i i ~ t a ~ capo inanidella pubblicaiionedell'elentoperdiénessunocclecoiiiunicò. Néle~umuniTehemn deUa che Residentura preparò e addestrò del Kgb di il cn aTritton. Che il 1G m i m si era oresentato al : . co delle oiesunte snie italiane al ta la documeiituiriiic nd borsisi.~ minano. tli aver nvolto all'uiiiiio vUiiJne. i'unrrollo. pcrliiunieriio, -. wìitim domande su Questioni di desaine neUa do&nientzione . . ~. fatto:a oianalc CJixìio vensoldo di Mosca, ilp;ofessor Fmn- .mm. V i a l e proprio per denunciare q&l nome. La filfuroattentatorealla vitadi K m l i , e i i wpeni ~oliuwintemacaiicli~diaven~ridei noxiri Seni/, ..iiiiii*>no statc Woj9.k prima che Ni Agca fosse urocum di Roma ha dato via iiben all'awocato : coTritto, il piùstretto coUabotato- n c r o r ~ ~ a ~ i t a ~lihatu ~ l d S i . a Sofia insc!nle nel r d ~ ~ ~ w r i t ~ r t ~ ~ I : t t i ~ iinsferito dal s e p t o . Fra quelli ui iiiagqiorr chimio infoniiniV~Nsiila scoria,. redell'expksidente Dc, inuna let~arazzitaadacquisirelecaite suSergei Sokolov. Imposimato, che istruì i primi processi sul sequestro: «li!Sismi sapeva che il premier era pedinato ma non ci inviò alcun rapporto)).La vedova: dfoglio tutta la verità» - INCONTRI S Testo filigrana Le segrete su S colonneìio ((borsista.del ' ~ ~ ~ ..,,N. ....C. ~~ ~~ ' ~ ~ Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione Testo filigrana COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA CONCERNENTE IL «DOSSIER MITROKHIN,, E L'ATTIVITÀ D'ZNTELLZGENCE ITALIANA RESOCONTO STENOGRAFICO Testo filigrana DELLA 34" SEDUTA MARTEDÌ8 LUGLIO 2003 Presidenza del presidente Paolo GUZZANTI T!Pa;RAFfA D F i P P N A T D (50") , . , , . . .. e ... -. ~..-. ... Senato della Repubblica . ~ -. ... -. . XIV LEGISLATURA . . - 2 - - ..- ....... - DISEGNI DI LEFGE E RELAZIONI - Camera dei deputati . .- DOCUMENTI INDICE PRESIDENTE: GuzzANTI (FI), senatore . . . . . . . . . . . . Pag. 3 I COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE PRESIDENTE: GUZZANTI (FI). senatore . . . Pag. 3,7,Sepassim BELLI (DS-U). deputato . . . . . . .7,9.10 epassim CAVALLARO (Mar. DL-UJ, senatore . . . . . 12 C I C C H . 0 (FI), deputato. . . . . . . . . . . . . 7.12 FRAGALA (m,deputato . . . . . . . . . . . . .IO. 1 1 GARRAFFA IDS-(I). senafore .. .8,9,15 e uassim MELELEO IUDC). 'senatore . . . . . . . . . . . 7 ZANCAN (verdi-u), senatore ........... 7 , 8 Testo filigrana : Audizione del generale Sergio Siracusa, in qualità di direttore pro lernpare del SISMI PRESIDENTE: GUZANTI (FI), senaiore Pag. l7,19,20 epassim C I C C W O (FU, depurato. ... 19,21,30 epnssim FRAGALA (ANJ,depuiato . . . . . . . . . . . . . 20 NIEDDU (DS-U), senatore . . . . . . . . . . . ..21,30 SIRACUSA . . . . . . . . . . . Pag. 17.19.20 e passim Senato - . delln Repubblica - - -~ . . . . . . . . .. .... X N LEGISLATURA - 3. . .-. - DISEGNI DI - . .. . - LEGGE E RELAZIONI - Camera dei deputati .. --. -... ~. DDCUMENTI I lavori hanno inizio alle ore I3,50. (Si legge e si approva il processo verbale della seduta del 2 luglio 2003) SULLA PUBBLJCITÀDEI U V O R I PRESLDENTE. Avverto che la pubblicità della seduta sarà assicurata per mezzo della trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso e che sarà redatto e pubblicato il resoconto stenografico. COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE Testo filigrana PRESIDENTE. Colleghi, ho chiesto al nostro ospite, generale Siracusa, di attendere cortesemente, perché prima di dare inizio alla sua nuova audizione, desidero effettuare delle comunicazioni e delle considerazioni ed eventualmente ascoltarne - a proposito della questione degli articoli apparsi sul quotidiano «il Giornale». Premetto quello che per me è ovvio e lo è anche per chiunque mi conosca, e cioè che con le numerose, ripetute pubblicazioni su «il Giotnalen - prima ancora che ne entrassi a far p m e - ad opera del giornalista Chiocci di documenti, in particolare riferiti alla vicenda Mitrokhin, non c'entro ovviamente nulla. Apprendo quanto è stampato sui giornali la mattina quando vado in edicola e ovviamente se mi capita di leggere articoli come quelli pubblicati ieri ed oggi - quello di oggi era migliore visto che l'effetto sorpresa era finito in quanto si trattava della seconda puntata di una serie già annunciata - potete immaginare quanto sono contento. Infatti, il mio eventuale interesse - a parte una questione di onestà personale - a far pubblicare su un giornale materiali segreti provenienti da questa Commissione sarebbe certamente quello di un suicida, di una persona che si vuole far male sbattendo la testa contro il muro. Ieri mattina, quando uno dei componenti della Commissione mi ha telefonato chiedendomi cosa fosse quell'articolo, io non ne sapevo ancora niente; a quel punto ho letto il giornale che mi era stato appena portato e, quando ho preso atto della notizia, mi sono molto preoccupato. Ho dato incarico di svolgere le prime indagini, cioè quelle che è stato possibile effettuare nel corso della giomaia. Quanto sto per dirvi non rappresenta una conclusione, anche perché vi anticipo che la conclusione cui sono pervenuto e che vi sotto orrò è L-W------~.*r-i,,w~,~ in effetti quella di costituire immediatamente un comitato da f?fj#qre I...,, ........... .....I i:,;::<,i..,,.#:t!::,.!:. t alle opposizioni, alla minoranza di questa Commissione, affinché kvdg4ui s $ioMc# ! l q O~ )., ,;1" ... ., -.I--*I-.,. -----.-.-.m I Senato della Repubblica ... . .. .. ~ -~ - -. ~~ ~-- 4-..- - ... .. . X1V LEGISLATURA -DISEGNI O1 LEGGE E RELAZIONI .... . Camera dei deputati . - ~. ~. .. .. - DOCUMENTI nella pienezza delle nostre possibilità investigative, una rapida, puntuale inchiesta per individuare, laddove vi siano, eventuali responsabilità. Nel frattempo vi do conto di quello che è emerso, almeno per quanto mi è stato riferito. Vi dico subito che vi è un elemento visuale ed oggettivo da valutare e che si può riscontrare nella foto del frontespizio del documento che è stato pubblicato ieri da «il Giornale*. Vi ricordo che in un certo senso questa Commissione è nata anche sull'onda di tutte le inchieste effettuate da Chiocci su questo quotidiano, sul quale io scrivevo articoli di fondo e commenti, che crearono allora una grande agitazione. Chiocci è una figura di giomalista molto dinamica, ha avuto anche problemi con la giustizia, o meglio problemi derivanti dalla sua attività che può essere considerata brillante o intraprendente a seconda dei punti di vista. Certamente egli svolge il suo mestiere di giornalista. So benissimo che il fatto di comparire nel cast de «il Giornale» come uno dei vicedirettori costituisce una allettante esca per poter dire: «tu, vicedirettore de "il Giornale", come puoi giustificare, dicci qual è il tuo molo in questa vicenda!» Ebbene, il mio molo in questa vicenda è assolutamente pari a zero. Sono vicedirettore de «il Giornale», giacché sono se non uno dei principali, camunque non tra gli ultimi editorialisti e ciò si può rilevare anche graficamente, visto che i miei articoli vengono inseriti nella metà alta della pagina, sono queste stupidaggini che nel linguaggio giornalistico fanno la gerarchia. Ed è per questo chefaccio formalmente parte di questo cast e sono uno dei vicedirettori, vi è poi un altro vicedirettore, quello «aperativos cioè colui che fa il giornale insieme al direttore. Aggiungo anche che nel passato ho chiamato con grande apprensione e in uno stato di scarsa felicità il mio direttore chiedendogli se gli sembrasse davvero il caso di pubblicare materiali la cui pubblicazione sarebbe stata certamente utilizzata contro di me e lui mi ha risposto, con la franchezza che fra i giornalisti si usa, che lui fa il giomalista e non il parlamentare, e che quindi quando è in possesso di documenti li pubblica senza guardare in faccia nessuno, cosa che farei esattamente anch'io al suo posto. Siccome tutto questo fa parte di un determinato background che cosa dovrei fare? Chiedere la vostra fiducia, o di credermi perché le cose stanno così, o magari di guardare la mia bella faccia onesta? Non scherziamo. Purtroppo tutto quello che si svolge, anche in questa sede, fa parte del gioco politico e in esso non ci sono partite di fiducia, né cambiali di simpatia e quindi si deve stare, al political game e ai fatti. Allora questi ultimi sembrano indicare - ma non sta a me deciderlo, mi limito soltanto a sottolinearlo che il documento in questione non provenga, né possa provenire da questa Commissione. Inoltre, lo stesso frontespizio del documento pubblicato essendo mancante sia del timbro della Procura che ce lo ha inviato, sia di quello della nostra Commissione che lo ha preso in carico, archiviato e catalogato con i suoi strumenti - sembrerebbe indicare che tale documento anziché da questa Commissione o dalla Procura della Repubblica, possa provenire da una terza fonte. Quest'nltima - per quanto mi è dato sapere, ma non sarò certo io a stabilire definitivamente che cosa sia successo - per pura logica dovrebbe essere quella originaria e cioè quel Testo filigrana [ - "/ +w-{$~;i;;~--~...~ ___ ..-i'i~lJ(Mt~!llfii~Y ! v ' y # " I N -.e- \.i *....... 000134 Senato della -. . Repubblica.-~ ~ . .-- . -. . . - 5 - - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - ..- - ~ Camera deputati -. .dei .-. . . DOCUMEAW ROS. Si potrebbe anche obiettare di essere in presenza di una cancellazione perché chi ha usato questo documento per nascondere la provenienza dalla Commissione, attraverso una semplice operazione elettronica di scanner potrebbe aver fatto sparire questi timbri. Ciò sarebbe anche possibile, ma è difficile individuare la logica di una tale iniziativa. Infatti, semmai i giornalisti che accreditano lo scoop del documento segreto hanno tutto l'interesse a dimostrare che quel documento è timbrato, stratimbrato, originalissimo, e quindi ritengo che almeno il timbro della Procura della Repubblica per i giornalisti sarebbe stato molto importante. Comunque, la prima indagine che ho chiesto di fare agli uffici ha messo in evidenza i seguenti elementi. I1 primo è che il documento pubblicato è un rapporto del ROS dei Carabinieri del 30 aprile 2001 alla Procura della Repubblica di Roma, atto n.1865, composto di '284 pagine; il secondo elemento è che l'atto fa parte del materiale istruttorio relativo al procedimento penale n. 34236101 N trasmesso dalla Procura della Repubblica di Roma, dal sostituto procuratore Ionta, alla Commissione il 22 marzo 2003. I1 matenale originale è stato affidato ai marescialli che curano I'archivio della Commissione e riconsegnato al mittente il 28 marzo 2003 come da verbale. In questo intervallo di tempo, cioè tra il 22 marzo ed il 28 marzo, è stato fotocopiato dagli stessi marescialli nei locali della Commissione, archiviato in quanto fotocopia, mentre l'originale è stato'restituito. I1 terzo elemento è che l'atto in questione è inserito nel documento n.27, faldone settimo, prima parte, agli atti d'archivio della Commissione. «I1 Giornale» di ieri pubblicava inoltre ampi stralci di un altro documento del ROS, il rapporto sul caso Mariotti del 29 marzo 2001, atto n.1849, anch'esso inserito nel documento n. 27, faldone settimo, parte prima, agli atti della Commissione. I commissari potranno vedere questo rapporto: sembra essere stato despillato, ma questo non è affatto chiaro. Credo che questo sia argomento, matenale deli'indagine da effettuare. Dal registro di archivio della Commissione risulta che il faldone settimo del documento n. 27 è stato visionato da una serie di collaboratori. Faccio presente che nessun commissario, meno che mai il Presidente, ha visto questi documenti ma sono stati visti dai collaboratori Mollicone per quattro volte, Fabre per tre volte e Salvatori per una volta. Le date sono riportate nel registro. Ho già parlato della questione dei timbri: mancano il timbro rettangolare con la dicitura «pervenuto il» e quello con la stampigliatura del numero seriale degli atti della Procura, 001865. Ho svolto un'indagine per vedere come potrebbe eventualmente un tale documento essere manomesso, asportato e fotocopiato. Possiamo fare insieme ricognizioni poliziesche e dobbiamo farle ma, per quanto ho potuto constatare con i mie occhi attraverso gli uffici, una tale operazione non è tecnicamente possibile. Le fotocopiatrici sono situate di fronte alla stanza dei mqrescialli che curano l'archivio: certamente, tutto è sibile se si immaginano cose fatte veramente con sistemi sono anche posto il problema dell'onorevole Bielli in una Testo filigrana Senato della Repubblica ... - .. - -~ . .- 6 - . XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI ~. Camera dei deputati .. -. . .. -~ ~ ~ - DOCUMENTI zione di ieri, quella cioè di denunciare «il Giornale». Non lo farò per due motivi: in primo luogo, non è affatto dimostrato ma non mi sembra affatto probabile, senza chiudere lo spazio al possibile, chequesto documento, così come è stato preso e pubblicato insieme ad altri, esca in maniera subdola e con la complicità di un commissario o, come qualcuno ha gentilmente avanzato, del Presidente o dei collaboratori della Commissione. Appare allo stato improbabile ma non sarò io a dire quanto. Non intendo assumere questo molo. I giornali, onorevole Bielli, pubblicano sempre tutto quello che ottengono e poiché nessun giornalista de «I1 Giornale» o di altro giornale o di agenzia di stampa è venuto qui di notte con i grimaldelli ad appropriarsi di questi documenti, si ipotizza semmai che qualcuno, commissario o collaboratore della Commissione, possa avere passato sottomano queste cose. «I1 Giornale» in quanto tale o qualsiasi altro giornale - come è da sempre prassi, vedi «la Repubblica», «La Stampa*, «I1 Comere della sera» - ottiene il documento da qualcuno che viola la legge; il cancelliere, il magistrato, l'avvocato, il commissario, il capo dei Servizi segreti, il colonnello, il maresciallo, il maggiore? Qualcuno viola il segreto e passa al giornalista il documento: il giornalista in tal caso trotterella verso la redazione ed entusiasta esclama di avere lo scoop ed il giornale pubblica. Non vi è ombra di dubbio. I1 giornalista, come è successo valorosamente in alcuni casi non mi è successo ma lo avrei fatto - chiamato dal magistrato, di fronte all'obbligo di dire dove ha preso le informazioni, risponde: «Vado in galera». La legge italiana non protegge il segreto professionale giornalistico; quindi quando ciò successe al mio amico Luca Villoresi di «la Repubblica» che pubblicò documenti delle Brigate Rosse, se ben ricordo, andò a Regina Coeli, trascorrendo il tempo previsto per poi tornare a casa. Questo è il compito dei giornali e dei giornalisti; altra è la questione di chi, quali uffici, attraverso quali sistemi, passano ai giornalisti - questo è il caso - i documenti. La mia prima impressione è che il documento pubblicato non esca da qui; sia venuto attraverso apparati di sicurezza con i quali peraltro questi giornalisti hanno una provata, pluriennale e personale dimestichezza e che la Commissione Mitrokhin non abbia nulla a che fare, né il suo Presidente, né i suoi commissari, né i collaboratori, ma questo non è un esito che intendo dare personalmente per scontato alla Commissione. Per questo motivo, dopo averci riflettuto molto, propongo di formare un gmppo di tre persone, due dell'opposizione, per esempio l'onorevole Bielli e la senatrice Dato. molto esplicita in questa vicenda, e uno della maggioranza, l'onorevole Gamba, affidando la guida di questo comitato all'onorevole Bielli nella sua qualità di veterano avendo anche seguito la Commissione stragi e come capogruppo del suo partito in questa Commissione. È una proposta affinché questa Commissione con la più totale disponibilità di mezzi e con tutti gli strumenti che. desidera accerti la verità su questo ed altri episodi similari se crede, per raggiungere la conclusione. Quanto al fatto che non tutti sanno resistere alla di accusarmi in maniera obliqua di essere colui che passa i «il Giomalen, chiedo a chi lo fa di usarmi la grandissima Testo filigrana Senato della - . Repubblica -- -~ . , .. . ~ -... 7 - - . . . . --- Camera dei .-deputati .-- .~ . XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI chiararlo esplicitamente. Questo mi consentirebbe e mi consentirà, se avverrà, di adire le vie giudiziane fornendo la più alta e completa facoltà di prova, nonché di chiedere ai Presidenti dei due rami del Parlamento di costituire un immediato giurì d'onore per stabilire se una tale accusa sia fondata o temeraria, con tutte le conseguenze delle accuse fondate o temerane. Con quest'ultima affermazione termino le comunicazioni sul punto in questione, sulle quali si potrebbe aprire una discussione, ma deve decidere la Commissione. ZANCAN. Le comunicazioni del Presidente non possono non essere immediatamente seguite da un dibattito. Se il Presidente riteneva di dar prima corso all'audizione, avrebbe dovuto informarci che, al termine della stessa, avrebbe reso alla Commissione le sue comunicazioni e avremmo, quindi, deciso noi come disbrogliarci nel mare dei nostri impegni. Ora non è possibile lasciare la discussione appena cominciata senza un seguito, perché ciò è contrario a qualsiasi principio democratico di discussione. Testo filigrana PRESIDENTE. Si tratta solo di comunicazioni del Presidente che ho ritenuto di farvi pensando fossero urgenti, importanti e di interesse della Commissione. BIELLI. Propongo che su tale questione, come si fa in Aula, intervenga un rappresentante per Gruppo con un limite di tempo, che può essere di 5 o di 3 minuti, per non rendere infinita la discussione, e poi procedere con l'audizione del generale Siracusa. PRESIDENTE. Se non ci sono osservazioni contrarie alla proposta dell'onorevole Bielli, apriamo subito la discussione. MELELELEO. Sono contrano, ma se lei appoggia una tale richiesta... PRESIDENTE. Sono costretto ad appoggiarla, perché la questione mi investe moralmente. Ho un obbligo che è sia personale, sia come Presidente della Commissione. Non posso, quindi, far pensare che si intende procrastinare, diluire in alcun modo... CICCHITTO. Se accogliamo la proposta dell'onorevole Bielli di prevedere 5 minuti per i'intemento in discussione, nutro dubbi molto forti, in quanto sono numerosi i colleghi iscritti a parlare. PRESIDENTE. Tre minuti per ogni intervento. CICCHITTO. Mi sembra allora evidente che non avrà luogo l'audizione del generale Siracusa, ragion per cui sono contrario alla PrOP dell'onorevole Bielli. Senato della Repubblica .. .~ .~- . .. . -~ . . . XIV LEGISLATURA -.-.. 8 ---- - DISEGNI DI ~. Camera -. dei .. deputati LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI PRESIDENTE. Potremo continuare l'audizione del generale Siracusa questa sera, domani mattina e domani sera. Non demorderemo su tale audizione e chiederemo scusa al generale per l'attesa. Do subito la parola al senatore Zancan. ZANCAN. Sono tutt'affatto indifferente nei confronti di chi ha dato i documenti segretati e di chi ha commesso il reato di violazione del segreto. Credo che di ciò se ne debba occupare la Procura della Repubblica e che l'unico compito di questa Commissione sia di informarla ufficialmente della questione. Non penso che il colpevole sia lei, Presidente, o qualcun altro, perché sono abituato a pensare secondo ciò di cui ho la prova. Presidente, mi permetto però di segnalarle che forse non ha meditato a sufficienza non già sul suo molo di giornalista ma su quello di vicedirettore de «il Giornale*. In base alla legge sulla stampa, nell'ipotesi di impedimento del direttore, il vicedirettore è responsabile per omissione di controllo, in base all'a~ticolo57 del codice penale, in via penale ed anche civile. Allora, Presidente, se lei domanda sia pure retoricamente se deve denunciare «il Giornale», mi consenta di dire che è una domanda per tre volte retorica, in quanto nessuno è chiamato a denunziare se stesso. Anche questo è un principio di civiltà. Dal momento che questi casi si ripeteranno all'infinito sino alla fine dei lavori della Commissione, colgo l'occasione di suggerirle di meditare sul suo molo che è - mi spiace usare un termine abusato - in un patente ... Testo filigrana PRESIDENTE. ...Conflitto di interessi. ZANCAN. Presidente, non me lo dica come se stessi recitando. Le sto dicendo che esiste un suo conflitto, perché è responsabile sia civilmente che penalmente nei casi in cui si assenta il direttore impedito rispetto ai fatti riguardanti <<ilGiornale*. I1 conflitto di interesse è proprio un fatto fisico, penale e civile. Credo sia opportuna una sua meditazione sotto questo profilo. Per le decisioni della Commissione, mi oppongo alla istituzione di qualsiasi comitato, che è soltanto una presa in giro - mi consenta, Presidente - in quanto le indagini saranno utilmente esperite dalla Procura della Repubblica, che sarà investita della questione dall'ufficio di presidenza, come è suo dovere. PRESIDENTE. Le replico subito. GARRAFFA. Presidente, lei abusa del suo molo, parla continuamente. PRESIDENTE. Replicherò alla fine a tutti coloro venuti. È la stessa cosa. Onorevole Garraffa, è del tutto Senato della Repubblica ~. .-~ - .. . XIV LEGISLATURA . .- - Camera dei . . ~... deputati - -... ~ - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI care a ciascuno immediatamente o alla fine degli interventi. L'ordine degli addendi non cambia assolutamente. GARRAFFA. Si sbaglia! BIELLI. Non sono tra coloro che ritengono che sia lei a fornire notizie al suo giornale. Non è questa la questione di cui dobbiamo discutere, perché farlo significherebbe addentrarci in un terreno sbagliato, improprio e che non mi compete. 11 problema che si pone è un altro, e cioè che su «il Giornale» è stata pubblicata, in tempo reale, immediatamente la prima notizia segretata relativa all'audizione del colonnello Faraone. L'altra settimana, è stata la volta di un documento segretato, di cui c'è stata data notizia in Commissione. In tale occasione le ho chiesto - nonostante qualche componente de L'Ulivo non la pensasse come me - di farsi carico, per il suo molo di Presidente, di capire quello che stava accadendo, evitando così che nei confronti della Commissione si potessero generare confusioni o fossero gettate delle ombre non opportune. Mi sono rivolto a lei in quanto Presidente di questa Commissione. Ieri è stato pubblicato su «il Giornale» un documento anch'esso comunque segretato. Non mi metto a discutere adesso se provenisse dalla Commissione o meno... Testo filigrana PRESIDENTE. Questo è il punto. BIELLI. Io pongo un'altra questione e di altro tipo. I1 problema è che a questo punto si pone la necessità di tutelare la Commissione e per farlo che cosa fa il Presidente? Ho dichiarato che lei dovrebbe denunciare «il Giornale)),ma quando l'ho fatto sapevo bene che il problema non è la denuncia a «il Giornale» in quanto tale, ma quello di chiamare la Procura della Repubblica e fare una denuncia contro ignoti, a quel punto sarà quest'ultima ad intervenire per capire l'accaduto e per appurare, se ci sono, anche le responsabilità del giornale. Nel frattempo, però, la Procura della Repubblica verrebbe informata di una situazione intollerabile. Lei ha proposto di creare una specie di commissione di inchiesta interna. Personalmente considero questa eventualità impropria e sbagliata e non sono assolutamente d'accordo, anche perché introdurremmo un nuovo modo di es-' sere della Commissione medesima che avrebbe dell'incredibile. Ultima questione. Mi sono permesso di dichiarare che rispetto a tale vicenda emergerà se quello che abbiamo è il Presidente o il vicedirettore de «il Giornale». Ho fatto ciò ponendo una questione che in qualche modo è poi quella sottolineata dal collega Zancan. Intendo due che ai di là della sua tra virgolette «buona o cattiva fede» - ognuno al riguardo può pensare quello che vuole, personalmente parto dalla buona fede - la situazione diventa difficile anche per lei, nel senso che rispetto ad essa lei è costretto ad intervenire, ma a difesa di che cosa? È questo i! punto e lei stess rende conto dell'evidenza di un problema che in tutte le occasioni rimarcato. Per questa ragione, se vogliamo far lavorare la -. .10 -~ - .- -. C.~ m e r adei -- deputati . . . . -~ LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI Senato . della Repubblica . . -. - . XIV - -. ~ ~ nel momento stesso in cui è Presidente di questa Commissione, la invito a decidere di troncare il rapporto con «il Giornale» e quindi a scegliere se fare o una cosa o l'altra, perché sono troppe le questioni che rischiano di metterla in difficoltà. Ho utilizzato il termine «rischiano» perché non sono tra coloro che, pur non avendo prove, si permettono di andare oltre e di paventare qualche rischio. Però lei si renderà conto che il fatto che l'abbia sottolineata oggi sta a dimostrare che si tratta di una questione che in qualche modo si pone. Allora vediamo come uscirne. La mia opinione è che se ne esca in un unico modo e cioè che da parte della Presidenza della Commissione venga effettuata una denuncia contro ignoti. Nello stesso tempo, chiamo tutti a un grande senso di responsabilità perché quest'ultimo nel momento stesso in cui questa Commissione tocca questioni così delicate non solamente è d'obbligo, ma anche doveroso, considerato, soprattutto, quello che sta pubblicando 4 1 ~ i o m a l e ssu cui il giornalista lei Presidente ne sa più di me in questo ambito - si butterà a pesce. E' altrettanto vem, però, che una vicenda di questo tipo getta ombre pesanti su individui, personaggi e fatti; riguardo a lei, Presidente, spesso ha affermato che valutare questo aspetto non è nostro compito; per&naimente, però, ho accettato di far parte di questa Commissione sulla base di un dato e cioè che bisogna anche rendere onore a coloro che in qualche modo sono stati ingiustamente accusati. Qui c'è una situazione ... Testo filigrana PRESIDENTE. Onorevole Bielli, sta parlando da cinque minuti. BIELLI. Concludo qui. ERAGALÀ. Signor Presidente, colleghi, intervengo soltanto per sottolineare che certamente avrei preferito che potessimo dare seguito ai nostri lavori con l'audizione del generale Siracusa per poi svolgere questa discussione, anche,perché essa è stata posta non soltanto sul piano istituzionale, ma anche giuridico e politico ed in termini a mio avvisto errati. Per cui le opinioni che sono state espresse con grande autorevolezza dai colleghi che mi hanno preceduto, trovano poi degli ostacoli sul piano logico e giuridico che meriterebbero dei chiarimenti e quindi una d i ~ ~ ~ ~ sione senza fine. A questo punto dévo dire che l'atteggiamento ed anche le dichiarazioni del presidente Guzzanti sono assolutamente apprezzabili e condivisibili nel momento in cui ha ritenuto di porre una questione di accertamento dei fatti che sono avvenuti su un piano politico-istituzionale, attraverso l'istituzione di un comitato. Tuttavia, quello che invece è stato sottolineato negli interventi, per esempio quello del collega Zancan - probabilmente perché il collega si è lasciato prendere dalla passione politica certamente non è in linea con l'autorevolezza della sua cultura giuridica; infatti, se in questa vicenda vi sono dei profili penalmente rilevanti, non trattandosi di eventuali fatti reato perseguibili con querela di parte, ma di fatti reato perseguibili d'ufficio, il collega Zancan insegna a tutti noi che non è assolutamente necessaria nessuna per attivare l'iniziativa della Procura della Repubblica Senato della Repubblica -. .... . ... .-. - .. . .. .- .- -. 11 -. ~. XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI . . Camera -. dei deputati .. ~ - DOCUMENTI a quanto si assume sia avvenuto. In secondo luogo, un altro profilo che è stato rappresentato nella discussione - anch'esso assolutamente errato - è che il Presidente della Commissione, senatore Paolo Guzzanti, in quanto vicedirettore de «il Giornale» di Milano, sarebbe in una situazione di palese ed evidente conflitto, considerato che secondo una tesi assolutamente infondata, anche questa sostenuta - immagino per passione politica e non per scienza giuridica - dall'esimio collega Zancan, sarebbe responsabile del mancato controllo rispetto agli articoli pubblicati. Anche in questo il collega Zancan insegna a tutti noi che per essere responsabile dell'unica ipotesi di responsabilità oggettiva prevista dal nostro codice penale bisogna essere vicedirettore responsabile, cosa che come sappiamo tutti - è scritto nel frontespizio de «il Giornale* di Milano - non è il senatore Guzzanti. Quindi non esiste quel conflitto che invece il collega Zancan ha asserito essere palese ed evidente. In terzo luogo, sono disponibile a qualunque soluzione venga prospettata per superare questo problema. Però vorrei invitare il collega ed amico Valter Bielli, che ogni volta che interviene esprime particolare indignazione per comportamenti asseritamente attribuiti ad esponenti della maggioranza parlamentare o addirittura al Presidente della Commissione, proprio su questo terreno - naturalmente non vi è nessun motivo di farlo, per come ho spiegato prima - a considerare che se dovessimo rappresentare situazioni che riguardano la violazione del segreto o investigativo o d'ufficio, dovremmo partire dalla famosa violazione di questo segreto sul caso Strelkov. Testo filigrana BIELLI. Le proibisco di andare avanti. Ha risposto il Presidente. FRAGALÀ. A me non proibisce niente nessuno perché siamo in democrazia. Lei mi fa parlare come ho fatto io con lei con estrema cortesia, anche perché non sa cosa sto per dire. BIELLI. Lei, Presidente, deve intervenire. PRESIDENTE. Chiariremo tale questione al termine dell'audizione. BIELLI. Lo deve fare prima. È un provocatore, uno storico provocatore. PRESIDENTE. Onorevole Bielli, quel documento era coperto dal divieto di divulgazione. Questo era quanto scritto. Sono fatti. Le chiedo comunque di non agitarsi in questo modo, onorevole Bielli, perché è del tutto fuori luogo. (Commenti del senatore GarrafJa). Per cortesia, taccia perché non ha la parola. FRAGALÀ. Sperando che la discussione mantenga sempre il binario di civiltà e soprattutto rispetto dei moli senza dover trascendere da parte di nessuno ad insulti, concludo sostenendo che evidentemente se chiesta, un'indagine o qualunque iniziativa si deve fare su fatti Senato- ...della Repubblica . ... - .. - . - . .~ - 12 - .. . .. ..... - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI .. dei deputati -Camera. . ~-~ - DOCUMENTI scono la pubblicazione o la fuoriuscita di documenti coperti da segreto lo si deve fare a tutto campo e non naturalmente in riferimento all'ultimo episodio accaduto in termini cronologici. CAVALLARO. Apprezzo lo scrupolo e la preoccupazione evidente ed obiettiva con cui il Presidente ci ha posto la questione, dando conto in maniera formale che si tratta di una questione seria e che quindi, come tale, essa va affrontata e possibilmente non va aprioristicamente condotta in una forma di faziosità o di preconcetto. n f a t t o obiettivo che mi sembra di dover rilevare, su cui tutti concordiamo, è che in più di un'occasione, un giornale che si chiama «il Giornale*, ma credo che questo sia persino irrilevante, ha pubblicato una serie di atti, documenti e verbali, che provengono o possono provenire anche dalla Commissione e che, sono coperti da segreto o che comunque sono destinati a non circolare. Quindi, la Commissione, o chi per essa, l'ufficio di Presidenza, ha stabilito in alcuni casi che si tratti comunque di documenti coperti da riservatezza. Aggiungo, per essere completo, che in realtà vi sarebbe un problema politico di liceità della circolazione di questi atti e documenti se fosse la Commissione che lo consente. E parlo della Commissione perché astrattamente ricomprendo... sebbene non mi piaccia mai introdune responsabilità di funzionari che credo nulla abbiano a che fare con queste vicende... comunque noi dobbiamo stabilire che la Commissione a priori non può essere un crocevia in cui entrano ed escono a piacimento atti e documenti riservati perché il punto nodale è che attraverso ciò si rischia in concreto di infangare persone innocenti, di violare quel principio di garanzia che, essendo la nostra una Commissione che opera anche con i poteri dell'autorità giudiziaria, dobbiamo rigorosamente rispettare e ci si può rendere anche torbido stnimento di manovre. Infine, si svilisce l'opera accertativa della Commissione ed il risultato obiettivo dei suoi lavori. Se stiamo lavorando e l'ottanta percento o una piccola parte ma significativa di quanto elaboriamo finisce su uno o più giornali, credo che questo sia contro la natura e l'attività della Commissione. La seconda questione è relativa al presidente Guzzanti. Non mi voglio addentrare, benché anch'io sia avvocato, sulla difesa d'ufficio o di fiducia del presidente Guzzanti sui poteri e sui limiti dell'attività giornalistica. Non siamo in un'aula di tribunale ma la questione è politica. Definirei la condizione della vicedirezione del giornale oggettivamente limitativa della terzietà e comunque della posizione del Presidente in relazione a questo fatto. Potrei persino pensare, senza neanche tanta malizia, che proprio questa circolazione lo pone in una posizione di sicura contestazione, di obiettivo danno alla sua stessa immagine ed imparzialità come Presidente della Commissione parlamentare. Escludo comunque a priori che il presidente Guzzanti nottetempo si aggiri con un grimaldello fotocopiando dossier ma credo sia comunque un elemento di preoccupante obiettività sul quale noi come Commissione ed egli come Presidente dobbiamo -----*riflettere. Non vi è bisogno di alcun comitato d'indagine, come ha ric &i:~:;,,!;~;, ,ymato il collega Fragalà, dimenticando un particolare: è vero che la Proc ~ a < r ! ~ ~ , ~ , ;.,:J:;!:: : " " ' .,.:.: ... ,.,: , ---u:. . 'JHI ~ f t y o ~ ~ ! , Testo filigrana f .---W* ---.-.'.....---000 1 4 2 I Senato -. della -Repubblica . . .. . XIV LEGISLATURA .. . - 13 ..... -. . . . - DISEGNI DI - dei deputati . -. . . . . . . . . . . . Camera . . . LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI può e deve indagare d'ufficio ma è vero pure che sussiste sia la necessità che qualcuno spedisca alla Procura la notitia criminis sia l'obbligo anche da parte nostra, di ciascuno di noi essendo pubblici ufficiali, se veniamo a conoscenza di un reato commesso mentre stiamo svolgendo un'attività, di nferire alla Procura della Repubblica quello che accade. Mi sembra quindi che la discussione sul riferire o no alla Procura sia largamente superabile ma non in negativo, sul fatto cioè che possiamo chiudere con una nostra valutazione politica i fatti, ma che ciascuno di noi o ciascun funzionario o chiunque sia venuto a conoscenza degli articoli de «i1 Giornale» di questa vicenda possa, voglia o debba rivolgersi alla Procura della Repubblica. Infine, la mia contrarietà a questo comitato d'indagine è anche formale e giuridica avendo poteri propri ed ampi in relazione agli oggetti che le sono attribuiti dalla legge ma non poteri di polizia o di accertamenti in relazione a fatti costituenti reato incidentalmente commessi all'intemo dell'esercizio dell'attività della Commissione. Dunque, Presidente, credo che lei debba valutare con molta puntualità la situazione che si è creata. Deve verificare la sua posizione anche di giornalista e vicedirettore de «il Giornale» e ciascuno di noi deve rilevare in coscienza quale è il suo rapporto e la valutazione dei fatti in riferimento all'indagine dell'autontà giudiziaria. Testo filigrana CICCHiTTO. Ci inoltriamo su un terreno assai scivoloso se dichiai a m o l'esistenza dell'incompatibilità di un vicedirettore di un giornale con il molo di Presidente di Commissione. Quindi, chi fa una tale affermazione se ne deve assumere per intero la responsabilità. Per quanto mi riguarda, non seguo questo tipo di criterio. Aggiungo anche che dobbiamo cercare di essere faziosi in una dimensione normale ed essere leggermente oggettivi. Ricordo a me stesso - non mi permetto ad alcun altro - che purtroppo nella logica di questa Commissione è compresa anche la fuga delle notizie. Secondo me, nel caso specifico non si è trattato della nostra Commissione. Chiunque è libero di fare una denunzia alla Procura della Repubblica. Può ahche darsi - non è questo il caso, ma mi riferisco a fatti del passato - che la Procura della Repubblica debba fare indagini su se stessa, perché la violazione del segreto istruttorio è avvenuta alla fonte e non in un momento successivo. Se penso a Commissioni che hanno visto la partecipazione dei nostri colleghi più combattivi - mi nferisco agli onorevoli Bielli e Fragalà - ricordo che la storia della Commissione stragi è stata contrassegnata da varie vicende di fughe di documenti estremamente riservati, e nessuno lo può contestare. Né il senatore Pellegrino né il senatore Gualtieri erano giornalisti, ma ricordo che hanno abbondantemente accompagnato i lavori di quella Commissione con dichiarazioni ed articoli che, in qualche caso, sono diventati apprezzabili libri. Quindi, respingo nel modo più assoluto la tendenza a criminalizzare il nostro Presidente. Qualche collega mette in evidenza il profondo della sua valutazione quando afferma che da sempre è contrario a questa Commissione. Quindi, una tale drammatizzazione va molto bene perché liquidarla definitivamente. Senato della Repubblica -. - .- -~ - .~. - 14 ~ ~ -. ~ . . .--. Camera dei .deputati . .. ~~.- XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI Concludo dicendo che del nostro Presidente possiamo avere tante idee, ma non possiamo ritenerlo un idiota. Solo un idiota poteva, al di là di problemi di onesti e correttezza, alla vigilia della conclusione dei lavon di questa Commissione, fare ciò di cui stiamo discutendo. Fra l'altro, ricordo che, per concluderli senza dare luogo ad un'altra rissa - spero che l'onorevole Papini me ne dia atto - abbiamo trovato una forma di audizione non tra le più radicali, proprio per concludere i lavori senza litigi sugli aspetti formali per il bene di tutti, ma discutendo sul merito. Quindi, abbiamo deciso di fare le audizioni del generale Siracusa e dell'ammiragli0 Battelli e non abbiamo scelto forme più cogenti per la conclusione di una fase dei lavon. Nessuno francamente può pensare che, al termine dei lavori, una parte politica o addirittura il Presidente della Commissione dia luogo ad una fuga di notizie su materiali appetibili in via generale ma non particolarmente piccanti in via specifica per i nostri lavori. Sono disponibile a qualunque soluzione, sia a quella proposta dal Presidente che richiede una compartecipazione, sia che qualche collega denunci alla Procura della Repubblica la lesione della segretezza e questo non mi spaventa. Sono assolutamente certo che la fuga di notizie non è venuta da noi, salvo che attraverso una modalità estremamente straordinaria. Vi dico questo perché - è una delle ragioni per cui insisto sempre che il materiale venga dato ai commissari, anche quello segretato - una volta che sono andato nella stanza in cui si dà il materiale segretato, solo con una pistola rivolta alle quattro persone presenti avrei potuto fare le fotocopie degli atti. Sono talmente tanti i marescialli e i segretari che impediscono a chiunque di poter fare questa operazione, sia al Presidente della Commissione che ai collaboratori. Ragion per cui ho la netta impressione che la fuga di notizie in questione sia avvenuta da altre direzioni. Non mi sento di compartecipare a questo rito sacrificale di attacchi selvaggi al Presidente che mi sembra avvenga ormai ogni tre sedute della Commissione. Testo filigrana PRESiDENTE. hima di iniziare l'audizione del generale Siracusa, faccio la seguente replica. Prendo atto che la mia proposta di istituire un comitato non è stata accettata e quindi la ritiro. Di conseguenza anticipo una mia opinione di massima, suffragata dai pochi dati di fatto che sono quelli che sono e che avrei voluto vedere essere messi alla prova da parti del comitato. Da tutto ciò rilevo - se qualcuno vede di più, lo prego di avvertirmi che un documento che non appartiene a questa Commissione, che non è uscito dai nostri palazzi, dalle mie mani, dai commissari e dai collaboratori, ha raggiunto un giornale. Forse, per una sorta di zelo, dovrei telefonare al sostituto procuratore Ionta e chiedergli se è a conoscenza della pubblicazione di un materiale che possediamo in copia, che non viene da noi ma che conosciamo e che fa patte del nostro materiale segretato. Fermo restando che non lancio accuse e non considero mai né nale né il giornalista imputato e imputabile. ho fatto una ricerca ho rilevato che, durante i lavori della Commissione stragi, fiumi Senato della Repubblica -. ~. ~ -- XIV LEGISLATURA .. . - - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - - - dei-deputati Camera . -.. DOCUMENTI di materiali sono usciti da quella sede e io stesso li ho pubblicati. Sono stato uno di quei giornalisti che ha portato in stampa materiali avuti dai commissari ai tempi della Presidenza del senatore Gualtieri. Io giornalista ho stampato fiumi di materiali usciti dalla Commissione stragi e devo dire che sono stato uno di quelli che ha stampato in misura minore rispetto ad altn giornalisti. Sulla questione che mi riguarda, mentre ascoltavo gli interventi, mi sono chiesto quale interesse potrebbe avere mai questa Commissione se io cambiassi la formula contrattuale che ho con «il Giornale». Se qualcuno mi chiedesse di smettere di scrivere, gli risponderei negativamente. Come ogni cittadino di questa Repubblica scrivo su qualsiasi giornale quanto e cosa mi piace, salvo quanto riguarda la Commissione Mitrokhin. Scrivo di politica, cultura, storia e geografia e per questo ricevo il giusto emolumento da un editore che ci tiene a pubblicare i miei scritti. La questione del «vicedirettore», caro amico e collega, senatore Zancan, nel modo in cui lei l'ha sollevata è capziosa. Infatti, non sono il vicedirettore del giornale, ma solo uno dei vicedirettori e come tale, non avendo la responsabilità che deve essere indicata in calce nella gerenza, non potrei mai sostituire il direttore del giornale, né esercitare il controllo su quanto il giornale pubblica, o essere imputato o imputabile di questo, perché a questo compito è preposta nn'altra persona che è anch'essa uno dei vicedirettori, mi riferisco cioè al vicedirettore operativo e responsabile. Tale questione, quindi, proprio non esiste e lo dico anche se non sono un giurista; non potrei mai, infatti, sostituire il direttore del giornale e stabilire cosa si pubblichi e cos'altro no. Vi ripeto, qualora interessi. che la qualifica di vicedirettore è in tantissimi casi di tipo onorifico. Al quotidiano «La Stampa* ero redattore capo ed editorialista, ed io non ho mai svolto funzioni di redattore capo. Si trattava di una qualifica, di una nomina, di una semplice questione contrattuale. Credo di non avere altro da aggiungere. Ringrazio tutti coloro i quali hanno espresso,.. Testo filigrana GARRAFFA. Signor Presidente, lei farà una telefonata alla Procura della Repubblica, non intende scrivere nulla? PRESIDENTE. Intendo procedere in questo modo. Per prima cosa, dal momento che ho un rapporto con il sostituto procuratore di tipo personale-istituzionale - nel senso che non è un mio vecchio amico, ma occupandosi per istituto della stessa inchiesta della quale ci stiamo occupando noi è una persona che ho dovuto e voluto conoscere appunto per motivi istituzionali - quando ho fatto riferimento ad una eventuale telefonata, non intendevo sminuire questa iniziativa, ma semplicemente affermare che avrei chiamato il sostituto procuratore per chiedergli se avesse già provveduto a procedere d'ufficio di fronte ad una palese violazione, oppure se dopo la mia telefonata intendesse farlo. Se poi il sostituto procuratore mi chiederà di scrivere due righe e di presentare una farò. Non vedo perché dovrei farlo adesso, se magari lui lo ha ha pmeduto già d'ufficio, perché mai dovrei farlo? E Senato della Repubblica -. . - -. ~ ~. ~ - - - 16 -. XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati -. .. . .- - DOCUMENTI impicciarmi di quello che pubblica un giornale - fosse anche quello su cui scrivo - per il fatto che quel giornale preleva dei documenti da alui enti ed uffici che non sono questi? Non c'entriamo niente! GARRAFFA. Ma allora perché ha iniziato a parlare? PRESIDENTE. Ho iniziato a parlare perché sono stato pubblicamente accusato, e non per la prima volta, di essere colui il quale passa a «il Giornale» notizie segrete e segretate che provengono da questa Comrnissione. Elemento di cui viene data notizia pubblicamente tanto che sta nelle rassegne stampa, e ciò credo che costituisca un motivo necessario e sufficiente perché io abbia iniziato a parlare. GARRAFFA. Per fare il Presidente... PRESIDENTE. Per fare il Presidente decido io che cosa bisogna fare! Lei è sempre generoso con le sue lezioni private e quando deciderò di prenderle verrò da lei. La questione è chiusa. Onorevole Bielli, lei mi ha fatto pervenire una sua nota scritta, posso dame lettura? Testo filigrana BIELLI. Sì. PRESIDENTE. In essa lei dichiara: «Vorrei che fosse precisato che della vicenda Strelkov ho parlato uell'intervento in Commissione; mi si poteva dire, O meglio togliere la parola, e richiedere l'audizione segretata». Onorevole Bielli, colui il quale avrebbe potuto teoricamente compiere questo atto avrei dovuto essere io; sfortuna vuole, però, che ignorassi del tutto l'atto di cui lei parlava. Per fare quello che lei dice si dovrebbe forse presupporre che io abbia letto tutti gli atti e che, ascoltando lei svolgere quell'intervento, accendessi la lampadina e la bloccassi, dichiarando la necessità di segretare quanto stava dicendo. Ma questo, purtroppo, non è stato possibile. BIELLI. Presidente, mi rivolgo a tutti i commissari, per dire che anche qualora ci fosse stato qualcosa di sbagliato, bisogna tenere presente che due errori non fanno mai una cosa giusta. Da questo punto di vista, ribadisco la necessità di un atteggiamento corretto della Commissione. Ho chiesto che lei leggesse la mia nota scritta sulla vicenda Strelkov di cui in quella occasione parlai in Commissione senza sapere... PRESIDENTE. Gliene ho dato atto per primo, se ne ricorda, onorevole Bielli? E' agli " atti. BIELLI Appunto, c'era un regime. una situazione per cui stato opponuno avere l'audizione segreta. Ricordo che allora Senato ~della Repubblica .... . ~~ ~ ~ -. . - . .. . . - ..17 - ... .. - .. . .. .-. ..Camera .. . -. dei deputati XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI mento ad un determinato atto prima di intervenire proprio perché ritenevo che non ci fossero problemi di questo tipo, Detto questo, a proposito della questione de uil Giornale» non credo, almeno per quanto riguarda il mio Gmppo, che sia lei a fornire le notizie. PRESIDENTE. Sul suo conto personale non avevo dubbi e comunque la ringrazio ulteriormente per questa conferma. Audizione del generale Sergio Siracusa, in qualità di direttore pro tempore del SISMI PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del generale Sergio Siracusa, nella sua qualità di direttore pro tempore del SISMI. Inizierò con i consueti ringraziamenti al nostro ospite per la sua disponibilità, anche perché, come lei saprà, questa Commissione aveva ipotizzato - io stesso l'ho fatto - l'eventualità di procedere non ad una audizione libera, come quella che stiamo per iniziare, ma ad un esame testimoniale. Abbiamo deciso di comune accordo, nell'ambito dell'ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei gmppi, su mia proposta, di proseguire così come avevamo fatto e quindi di svolgere una audizione libera, con i tratti della cordialità e della ospitalità, anziché dare luogo ad una escussione formale. Siamo infatti tutti convinti che, se esistono dei punti da chiarire, lei certamente lo farà, con la sua nota lealtà, con tutta la disponibilità di cui lei è titolare e pensiamo che procedere in maniera diversa avrebbe solo un effetto, non voglio dire vessatorio, ma certamente meno cortese di quello che invece noi desideriamo che abbia. Tuttavia, la sua ulteriore audizione a molti di noi - questa è una Commissione in cui esistono molti pareri diversi, io stesso sono portatore di opinioni che non sono da tutti sempre condivise - è apparsa necessaria, anzi indispensabile. Infatti, da quando ci siamo visti nell'ultima occasione, lo scorso 5 novembre 2002, - lei mi sembra che sia stata la prima persona che abbiamo audito - in questa sede si sono avvicendati ufficiali e sottufficiali di vario rango che sono stati da noi ascoltati. Non tutto quello che ci disse allora ci sembra concordare completamente con ciò che poi è emerso o noi abbiamo comunque udito, tanto che lei stesso, signor generale, 1'1 1 febbraio 2003, il giorno prima del 12 febbraio. quando sarebbe venuto qui il colonnello Masina, ha ritenuto importante inviare una lettera che, essendo agli atti della Commissione, non rileggerò. Ho riletto le audizioni e lei ebbe modo di parlare e di fare un inquadramento generale che quindi ci è noto. Non so se lei oggi intende per caso dire qualcosa di diverso sull'inquadramento generale o desidera anticipare quanto lei oggi pensa di dire prima ancora che le siano poste le domande. In tal caso, le do la parola. Testo filigrana SIRACUSA. Signor Presidente, onorevoli senatori, deputati, grato alla Commissione per avermi concesso di comspondere una volta alle esigenze conoscitive della Commissione stessa. Senato della Repubblica -~ -. . -~ . - - - .~..- 18 .~ -. .~ .- XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI .- Camera-. dei deputati - - - DOCUMENil Ringrazio il Presidente per la sensibilità dimostrata chiamandomi in veste di libero audito e non di testimone. Però, ringraziando per questa sensibilità, voglio diire che mi sarei sentito estremamente offeso nel pensare che la Commissione.potesse aspettarsi da me qualcosa di meno della più totale collaborazione e della più completa verità se ascoltato nella forma dell'audizione libera. Sono contento che quello che lei ha detto, signor Presidente, coincida esattamente con la decisione della Commissione e di questo ringrazio. Desidero svolgere un intervento preliminare, perché, rileggendo tutti gli atti con molta attenzione, ritengo sia il caso che io offra alla Commissione, sempre per la ricerca della verità, le mie osservazioni. Sono stato ascoltato dalla Commissione nei giorni 23 e 24 ottobre del 2002 e il 5 novembre del 2002. In data 11 febbraio 2003 - come accennava prima, signor Presidente - ho inviato al Presidente della Commissione una lettera contenente precisazioni ed integrazioni rispetto a quanto da me detto nel corso delle suddette audizioni. Desidero ritornare sulle circostanze che hanno fatto sorgere la necessità di fornire le precisazioni e le integrazioni contenute nella lettera. Nell'intento di rendere alla Commissione con la massima schiettezza ed immediatezza ogni elemento conoscitivo contenuto nella mia memoria, avevo scelto di esporre le mie dichiarazioni davanti alla Commissione, facendo riferimento solamente ai miei ricordi e al contenuto della mia audizione presso il Comitato parlamentare sui servizi di informazione e sicurezza del 2 dicembre 1999. Ciò anche perché la lettera di invito a presentarmi davanti alla Commissione non conteneva indicazioni specifiche in merito agli argomenti oggetto di quesiti o sul loro livello di approfondimento. Non ho di conseguenza effettuato alcuna consultazione della documentazione esistente al SISMI né mi sono recato presso la sede del Servizio, né ho avuto contatti con i miei collaboratori dell'epoca; neppure ovviamente avevo la disponibilità di tutto il complesso documentale e delle connesse memorie e relazioni che gli uffici interessati preparano, come prassi,.per il direttore del Semizio in carica quando questi deve essere ascoltato da un organismo parlamentare. Resoconti giornalistici apparsi sulle agenzie di stampa e sulla stampa, a seguito delle audizioni da parte della Commissione di altri funzionari del SISMI (cito solamente alcuni di questi passaggi, il primo «I1 Secolo d'Italia», ed altre agenzie, del 5 febbraio 2003 riporta che: <<Gli inglesi avevano offerto per tre volte al SISMI di interrogare direttamente Mitrokhin ma il SISMI ha sempre rifiutato .... Evidentemente - sostiene l'onorevole Fragalà - per l'input politico di non indagare su questo scottante dossiem; altro elemento che mi ha convinto a scrivere questa lettera: sostituzione del colonnello Lo Faso per motivi di afidabilità politica, vedi audizione del colonnello Lo Faso del 21 dicembre 2002, pagina 35) mi hanno viceversa convinto della opportunità di effettuare controlli onde poter verificare, attraverso soprattutto la consnltazione della documentazione disponibile presso il Servizio, la precisione e la completezza delle da me date ai quesiti specifici posti dal Presidente e dai Commissione nel corso delle tre richiamate audizioni, nonché gli e1 Testo filigrana --.- -.*.....,..-'--...*-I.. * 000 148 Senato della Repubblica .- ~--. ~ - 19 - ~ -- . - .. XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI . Camera dei deputati . -~. . . ~ - DOCUMENTI di riferimento, ove esistenti. che avevano portato all'affermazione a m i ho fatto appena cenno sulla stampa o durante le audizioni della Commissione. Da queste mie verifiche è emerso che vi è stato un incontro tra me ed il direttore del Servizio britannico in data 11 giugno 1996 presso la sede di Forte Braschi alla presenza del colonnello Masina; è stata effettuata una visita a Londra al corrispondente Servizio britannico da parte del colonnello Masina, accompagnato da un funzionario della I divisione nei giorni 8-10 luglio 1996; il resoconto della suddetta visita riporta la disponibilità da parte del Servizio MI6 inglese ad un incontro tra funzionari del SISMI e la fonte Impedian, modificando così la risposta negativa data in precedenza alla richiesta del SEMI di poter contattare la stessa fonte. L'offerta britannica è stata portata alla mia attenzione il giorno 9 agosto 1996. PRESIDENTE. Ricorda per caso la data della sua iniziale richiesta di incontrare Mitrokhin agli inglesi perché I'ho cercata ma non I'ho trovata? SIRACUSA. No. Vi sono riferimenti specifici in documentazioni di cui la Commissione è in possesso ma non conosco il giorno preciso. L'offerta è stata quindi da me approvata. La disponibilità al contatto con la fonte acquisita a Londra è stata confermata dal rappresentante di MI6 a Roma nel corso di successive consegne di rapporti Impedian al SISMI nei giorni 28 agosto e 6 settembre 1996. Non si può affermare pertanto, come è stato fatto in numerose occasioni, di tre offerte del Servizio UK rifiutate o declinate dal SISMI, ma viceversa occorre parlare di una disponibilità da parte del MI6 a far intervistare la fonte, acquisita dal SISMI direttamente in Gran Bretagna e ribadita dai rappresentante locale a Roma in occasione delle sue visite al Servizio. Naturalmente vi è la piena approvazione dell'offe~tada parte del SISM. La lettera di precisazioni definita da lei, signor Presidente, «chissà perché tempestiva o improvvisa», è stata da me ... Testo filigrana PRESIDENTE. Non ho detto: «chissà perché». Vi è il resoconto. SIRACUSA. Lei, Presidente, ha detto : «chissà perché il giorno prima ...P. Non voglio fare polemiche, Presidente. CI'CCHITTO. Ha riletto le sue deposizioni in Commissione? SIRACUSA. Ho letto tutto, è molto interessante rivedere le cose dopo molto tempo... la lettera è stata da me consegnata aila segreteria della Commissione nella mattinata dell'l l febbraio 2003 e portata a conoscenza della Commissione il successivo 12'febbraio. nel corso della audizione della dottoressa Vozzi. Riepilogo della questione dell'intervista a Mitrokhin: il avanzò sin dall'inizio della vicenda Mitrokhin - non so il - al comspondente MI6 la richiesta di ascoltare la fonte. Senato - .della Repubblica .. .. -. - - .. - .- ~~~ .. ~ - 20-. -. -. . ---..-- XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - Camera dei deputati - ~ DOCUMENTI non fu accettata, come nsulta dall'appunto stilato da me dopo l'incontro con il presidente del Consiglio Dini, (documento agli atti della Commissione); dal resoconto dell'incontro con i rappresentanti UK del giorno 12 gennaio 1996 (documento n. 15 agli atti della Commissione) e dalla lettera di riscontro del SISMI al Servizio UK, inviata in data 15 marzo 1996 (documento n. 20 agli atti della Commissione). La richiesta fu reiterata nel corso del colloquio avuto dal sottoscritto con il direttore del MI6, durante l'incontro a Roma, in data 11 giugno 1996. I1 direttore del Servizio britannico si riservò di dare una risposta. Nel corso della successiva visita del colonnello Masina a Londra, 810 luglio 1996, il Servizio inglese avanzò l'offerta, in risposta alla nchiesta reiterata a Roma, di far incontrare la fonte da parte dei nostri funzionari. L'offerta di incontro, confermata nei giorni successivi dai rappresentanti UK a Roma, fu accolta dal direttore del Servizio (documento n. 25). Concordai con il colonnello Masina, condividendo ed approvando la sua proposta, di attendere l'arrivo degli altri preannunciati repori prima di recarsi a Londra, nel frattempo di procedere con i controlli di archivio, quindi intervistare Mitrokhin e successivamente passare all'attività operativa sul campo. In conclusione, non ha fondamento affermare che il Servizio non ha chiesto di incontrare la fonte o che abbia rifiutato l'offerta di incontro, come più volte affermato. Ancora nella seduta del 28 maggio 2003 (pagina 16 del resoconto), il presidente Guzzanti ha parlato di triplice rifiuto rivolto dal Servizio segreto italiano a quello britannico e l'onorevole Fragalà ha aggiunto (pagina 23 del resoconto del 28 maggio) che il generale Siracusa, dicendo che la fonte non era disponibile, ha dato al presidente del Consiglio Dini una informazione non esatta, perché gli inglesi di loro iniziativa avevano offerto per tre volte di intervistare la fonte. È vero al contrario, e risulta dagli atti, che, quando in mento alla richiesta del SISMi è venuta da UK la disponibilità all'incontro con la fonte, il SISMi ha accettato l'offerta riservandosi di interrogare Mitrokhin al momento più opportuno, cioè al termine dell'anivo dei repori. Testo filigrana FRAGALÀ. Quindi, non lo ha mai intervistato! SZRACUSA. Onorevole Fragalà, la mia direzione del Servizio in relazione alla questione Mitrokhin va dal 30 marzo 1995, quando comincia Mitrokhin, sino al 3 novembre 1996. Non mi venga a fare questioni su responsabilità che non sono le mie. La prego. PRESIDENTE. Onorevole Fragalà, per cortesia. Nel giorno della sua prima audizione (pagina 23 del resoconto stenografico), le chiesi: «Generale Siracusa, gli inglesi, che lei precisarlo, perché potrebbe essere anche successo in un periodo alla sua gestione, quindi potrebbe non saperlo) hanno mai - 21 -. -. . -XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E Senato della .. Repubblica . - ~ - -. ~ .-. . -. ...-. Camera dei deputati -. -. .~ -- -. RELAZIONI - DOCUMENTI sizione Miuokhin come fonte da poter interrogate direttamente?» Lei rispose di no. SIRACUSA. È per questo che mi sono ... Presidente, ho mandato la lettera perché, a seguito di quello che è successo sulla stampa, mi sono chiesto se mi ero dimenticato delle cose ed era vero... CICCHITTO. A seguito della audizione del colonnello Faraone che smentiva quello che lei ci aveva detto. SIRACUSA. No. Ammetto di essermi dimenticato e sono andato a vedere la documentazione. Questo è importante e deve rimanere agli atti. Ho parlato con altri e ho detto che mi sono dimenticato della visita. PRESIDENTE. Sono stato io a interromperla. Le chiedo scusa. SIRACUSA. Ma per quale motivo avrei omesso di dire una cosa che invece torna favorevole nel quadro generale della nostra attività? Testo filigrana PRESIDENTE. Non ci sfidi adesso ad usare la fantasia. I motivi possibili ed eventuali possono essere tanti. SIRACUSA. No, voglio sapere i motivi per i quali si fanno supposizioni. I1 sospetto che ho ... PRESIDENTE. Ho detto che lei non può escludere che si facciano supposizioni. Non può dire che non vede per quale motivo, perché questa Commissione ha tutto il diritto di vedere ... SIRACUSA. Naturalmente. NIEDDU. Si contesta quello che ci vuole fornire prima che ce lo abbia fornito. Non ho capito a che cosa serve l'audizione. PRESIDENTE. Gliela spiego. Penso che interromperò il generale Siracusa ogni volta che mi sembrerà opportuno, sulla base degli atti, ricordargli cose che sono agli atti. I1 fatto che stia leggendo una sua memoria, per la quale lo ringraziamo, non implica un silenzio tombale di fronte agli atti che legge. Lo interrompiamo, parliamo e discutiamo. (Commenti del senatore Garraffa). SIRACUSA. Presidente, vorrei premettere un fatto. Non vorrei che qualcuno pensasse che il mio tono della voce partecipato voglia essere assolutamente polemico. Per carità, questo me lo deve concedere. Tutta la Commissione è aila ricerca della verità. La sua pu zionea pagina 23 del resoconto steuografico della seduta del 2002 non contrasta con quello che sto dicendo, perché ho a Senato della. .Repubblica . . . -- . ~ - -. .. - Camera . - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - dei depurati -- DOCUMENTI aver dimenticato degli aspetti, che poi mi sono venuti in mente; sono.andato a verificare, ho scritto una lettera e indicato le precisazioni che sono scaturite dalla mia verifica di documenti e con il colloquio con altre persone. Che dovevo fare? Non dovevo dirlo? Sono stato forse tardivo, altro che tempestivo! Lei che mi dice che tempestivamente il giorno prima, sembrerebbe quasi... Per quanto riguarda l'informazione al direttore del Servizio in mento alla vicenda Mitrokhin, la trattazione dei repor? nella fase iniziale è stata esposta alla Commissione dagli aventi causa, dottoressa Vozzi e colonnello Lo Faso, in modo estensivo. Sono stato informato per la prima volta della vicenda Mitrokhin verbalmente, nel mese di giugno 1995, dal colonnello Masina. Nessuno mi ha fatto cenno, ancorché vago o per via telefonica, alla questione prima di tale data. Non mi è chiara a tal proposito l'affermazione fatta dall'onorevole Fragalà, nell'audizione del colonnello Lo Faso del 21 gennaio 2003 (pagina 34 del resoconto): «Lei, colonnello Lo Faso, ci ha dato sempre la rappresentazione che il direttore del Servizio dell'arrivo dell'archivio Impedian presso il SISMI non ne sapesse alcunché... Io invece ho motivo di ritenere che le cose non. siano andate così*. Desidererei sapere, ma credo sia interesse della Commissione, quali sono questi motivi per cui lei, onorevole Fragalà, ritiene che io fossi stato informato prima. A proposito della annotazione «Attendere disposizione del direttore del Servizio per attivare i ceniri~,posta dalla dottoressa Vozzi in calce al primo gmppo di schede una settimana dopo il loro arrivo (audizione del 4 febbraio 2003, pagina 16 del resoconto), confermo che non ero a conoscenza per il semplice motivo che, alla data di apposizione della nota, non ero stato ancora informato della vicenda Mitrokhin, come hanno affermato la dottoressa Vozzi e i colonnelli Lo Faso e Masina. L'annotazione deve essere interpretata come un'istruzione intedocutoria data, correttamente, di iniziativa del colonnello Masina, in attesa di informarmi della vicenda. Avvicendamento del colonnello Lo Faso con il colonnello Masina. L'opportunità di avvicendare il colonnello Lo Faso venne per la prima volta da me esaminata tra la fine di febbraio e l'inizio del marzo 1995. Avevo percepito che la I divisione, organismo difficile da gestire, complesso per attività, per quantità e qualità del personale, forse non esprimeva tutte le sue potenzialità a causa di contrasti e malumori dovuti a disaccordi e disarmonie interne alla divisione. I1 colonnello Lo Faso era un eccellente ufficiale di Stato Maggiore che conoscevo fin dai tempi della accademia, un professionista di alto livello, fidato e capace, posto al timone della divisione dal mio predecessore. Ho giudicato opportuno sfmttare te. capacità del colonnello Lo Faso in un altro settore e collocare al suo posto un vecchio del mestiere, di cui avevo avuto modo di apprezzare le specifiche qualità professionali, il colomello Masina. Questi, da buon militare. accettò per spirito di obbedienza. Ho impiegato il colonne1 Lo Faso prima come direttore dell'ufficio relazioni esterne, dove ave a Testo filigrana i; 1 ..., :."i!d:i.;.l,.!. :,l ! -5!22~!:lfi---'.....M+,w,,rq!;." 0 0 0 1.52 _ . . I Senato . . della . .. Repubblica .. . ..~. . . . . - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI .. . Camera . dei deputati . ~ ~ LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI precedente esperienza e, dopo qualche mese, l'ho nominato, riponendo in lui la mia più totale fiducia, direttore della Divisione personale. L'annuncio dell'avvicendamento è stato da me dato al colonnello Lo Faso il 28 marzo 1995. Per quanto concerne poi la singolare ipotesi, avanzata dall'onorevole Fragalà, che io avrei sostituito il colonnello Lo Faso in previsione dell'arrivo dei report, ritenendolo politicamente non affidabile - non ho citato la pagina cui si fa riferimento, onorevole Fragalà, ma riconoscerà quanto sto dicendo, perché ho fatto tutte le citazioni - vorrei sottolineare che la consecutio temporum non torna. Infatti, la comunicazione all'interessato dell'avvicendamento risale al 28 marzo 1995 e l'arrivo dei primi report è. del 30 marzo 1995. Inoltre - come comprensibile -l'avvicendamento era alla mia attenzione già da qualche settimana. L'affidabiliià con la A maiuscola del colonnello Lo Faso era nel mio giudizio completa e l'ufficiale godeva della mia piena fiducia, come dimostrano gli incarichi di grande delicatezza da me affidatigli successivamente. La colorazione politica o le personali propensioni politiche non hanno cittadinanza all'intemo del Servizio, dove si viene giudicati per il rendimento e la professionalità e lo spirito di servizio. Infine, quella prospettata si manifesta come una ipotesi che reca ingiusta offesa al colonnello Lo Faso, al colonnello Masina e al sottoscritto. I1 presidente della Commissione, senatore Guzzanti, ha commentato (resoconto del 18 febbraio 2003 pagina 28): La I divisione era un luogo di duri, né Lo Faso, né Masina, né Vozzi, né Faraone erano maneggevoli». Non sono dei duri, signor Presidente, sono degli autentici servitori dello Stato, estranei, nel loro svolgimento del servizio, ai condizionamento della logica politica. Riguardo alla questione delle informazioni al CESIS, nelle mie audizioni del 23 e 24 ottobre 2002 ho affermato che, in ragione della riservatezza che ci era stata imposta dalla delicatezza dei contenuti delle schede dei personaggi coinvolti, ho ritenuto di informare direttamente il Presidente del Consiglio. La procedura secondo cui il direttore del Servizio andava direttamente dal Presidente del Consiglio per rappresentare particolari questioni era prassi consolidata. Non è affatto vero, come afferma l'onorevole Fragalà - mi scusi onorevole, per queste continue citazioni - (resoconto del 25 febbraio 2W3, pagina IO), che io avrei detto che il CESIS non aveva grande importanza, e che anzi era come se non esistesse l'organismo di coordinamento dei due Servizi - non l'ho mai detto - e che avevamo deciso di saltare il CESIS per evitare di coinvolgere il SISDE. I1 colonnello Masina venne nel mia ufficio a Palazzo Baracchini il 2 ottobre 1996, con tutto l'incartamento Mitrokhin, corredato da un appunto che proponeva di riferire la vicenda al Ministro della difesa e al Segretario generale del CESIS per ulteriore seguito al Presidente del Consiglio, e con una lettera per il Ministro della difesa. Sono sceso dal Ministro del1 :i, ,! ;i:,ii;;!!, ;iXji!lj! ;!,! fesa al piano sottostante e gli ho sottoposto l'incartamento. Il Ministr h i t ~ # ~ , ~ ~ ,MI,qO ~ ) , ,E ,i,l,, Testo filigrana -----..~-."__>_< qbt ",... f . e " - % Senato della ~.. Repubblica~. ... ..-- . . . - -. ... Camera dei deputnti . - -. - ~ XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZONI - DOCUMElriil preso atto e ha concordato con le mie proposte; ho concordato, altresì, con il Ministro che avrei informato direttamente il Presidente del Consiglio, vedasi intervista del ministro Andreatta a «I1 Coniere della sera» e all'agenzia ADN Kronos de11'8 ottobre 1999 in cui il Ministro dichiara: «Spiegai al Presidente del Consiglio le conclusioni a cui eravamo giunti dopo aver esaminato le carte con il generale Siracusa. Aggiunsi che il generale Siracusa lo avrebbe ragguagliato sui fatti». Al rientro in ufficio ho messo a parte il colonnello Masina in merito all'andamento del mio incontro con il Ministro della difesa e gli ho detto di cambiare l'indirizzo sulla lettera destinata al CESIS perché sarei andato a parlare direttamente con il Presidente del Consiglio. Un'ultima annotazione in merito al CESIS. I1 quotidiano «I1 Resto del Cadinon del 19 ottobre 1996 afferma che: «I1 personale del CESIS assomma a 202 unità» (allora). Catena di comando. Nello svolgimento dell'attività non sempre ogni struttura interessava tutti i livelli supenon della catena di comando. Possiamo distinguere nel Servizio - mi riferisco naturalmente agli anni 19941996 e precedenti - i livelli operativi per eccellenza, che sono la sezione, la divisione e il direttore del Servizio, e livelli che hanno più spiccate caratteristiche di coordinamento e controllo, nel caso in cui uguali problematiche interessino articolazioni diverse, quali la direzione (organismo intermedio tra la sezione e la divisione), e il reparto (livello intermedio tra la divisione e il direttore del Servizio). I livelli di direzione e di reparto non venivano di solito interessati nei casi di particolare urgenza e riservatezza, in base al principio del meed to knowa. Come è stato chiarito da tutto il personale audito (Vozzi, Lo Faso, Masina), nella vicenda Mitrokhin non sono stati coinvolti il livello direzione e il livello reparto, né è stato informato lo stato maggiore del Servizio, il tutto con il mio avallo - implicito avallo ma è chiaro che si tratta di avallo pieno. Non vi è stata alcuna gravissima violazione della legge n.801 del 1977, articolo 9 - come afferma l'onorevole Fragalà, (audizioni dell'l l febbraio 2003, pagina 26, e del 12 febbraio 2003, pagina 36); l'articolo 9, infatti, si riferisce all'attività di polizia giudiziaria, che è preclusa agli appartenenti ai Servizi ed è sospesa per coloro che in precedenza rivestivano detta qualifica; in deroga alle disposizioni ordinarie, gli appartenenti ai Servizi hanno l'obbligo di fare rapporto esclusivamente al direttore del Servizio tramite i loro supenon. L'articolo 9 intende separare la funzione di intelligence dalla funzione di polizia giudiziaria e quindi recidere il rapporto fra i già titolari della qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria e l'autorità giudiziaria, lasciando tale incombenza esclusivamente al direttore del Servizio. I1 fatto che il rapporto al direttore del Servizio debba essere fatto tramite i superiori, ritengo che debba essere interpretato nel senso che si vuole evitare che qualsiasi appartenente al Servizio possa recarsi per tali motivi direttamente dal direttore. Informazioni al presidente del Consiglio Dini. Mi rifaccio ai miei precedenti interventi in questa Commissione e presso il Comitato p l+-~,<;-~;;---~77~7 mentare di controllo. Al presidente del Consiglio Dini ho riferito (se u t a a ~ ~ , 5 s 1 : , M t Testo filigrana f- I - 000154 1 -- urtk,in . .--....I.-., Senato della Repubblica . . . . ~ ~ . XIV LEGISLATURA - . - 25 . .- - DISEGNI DI -.. .. . LEGGE E RELAZIONI dei deputati -~ .Camera . . - - DOCUMENTI del 23 ottobre 2002, pagina IO), in termini generali, dell'invio da parte del Servizio britannico delle schede riguardanti l'attività di spionaggio, per le quali ho sottolineato la necessità di riscontri, già iniziati, e la mancanza di elementi di prova. Più dettagliata, specifica ed approfondita è stata I'informazione al presidente del Consiglio Dini su sette schede giunte più di recente - data di spedizione 6 ottobre 1995 - che riguardavano le relazioni tra il PCI, il PSIUP ed il PCUS e finanziamenti ai partiti. Anche secondo il Presidente del Consiglio dei ministri in tali schede, che riguardavano eventi già conosciuti. non potevano essere rilevati estremi di reato, né, tanto meno, elementi di prova. Nel dettaglio le sette schede hanno per oggetto (vedasi relazione del COPASIS del 9 febbraio 2000, pagine 16-17): le relazioni fra il PCI ed il PCUS, con particolare riferimento alla situazione del gmppo dirigente del PCI, nella imminenza della successione a Longo, nella direzione del partito; un piano del KGB per compromettere Enrico Berlinguer, allora segretano generale del PCI; le preoccupazioni di Mosca per l'insorgere di un ipotetico asse tra i partiti comunisti occidentali; il molo di Armando Cossutta ivi definito «contatto confidenziale» nella residentura del KGB a Roma, nella riaffennazione della necessità di una relazione privilegiata fra il PCI- ed il PCUS messa in discussione dalla linea politica della dirigenza del partito; I'erogazione dei finanziamenti sovietici al PCI e al Partito comunista di San Marino tra il 1970 e il 1977, nonché I'emgazione di finanziamenti sovietici al PSIUP tra il 1969 e il 1972. Quanto alle modalità con cui l'informazione è stata trasmessa - continuando a leggere la relazione del COPASIS: «I1 direttore pro tempore del SISMI ha affermato e di aver portato con sé le schede in argomento e di averle esibite al Presidente del Consiglio. In esito all'incontro in argomento e al fine di lasciarne documentazione agli atti, il generale Siracusa ha predisposto un appunto, da lui sottoscritto in autografo, nel quale si dà conto che: a) i sette rapporti citati (ivi individuati per numero) sono stati portati a conoscenza del Presidente il 7 novembre 1995; b) nella documentazione in esame, anche secondo il Presidente del Consiglio, non sono ravvisabili estremi di reato, sono anzi indicate attività che potrebbero essere attribuite ad arte a personaggi o a partiti politici a scopi strumentali, anche alla luce del fatto che la fonte è estremamente sensibile e non è disponibile per eventuali conferme e10 precisazioni come rappresentato dal Servizio collegato». Fin qui il resoconto del Comitato parlamentare di controllo. I1 motivo delle sommarie informazioni sul quadro generale dello spionaggio da me fornito al Presidente del Consiglio dei ministri era quello che ci trovavamo ancora in una fase iniziale della nostra attività di verifica, come peraltro ha rilevato anche il senatore Mugnai nella seduta del 24 ottobre 2002 a pagina 16 quando mi ha chiesto come mai avessi ritenuto, in una fase nella quale si doveva ancora indagare, di infamare direttamente di qualcosa che poteva essere oggetto di uberion indagini, il Presidente del Consiglio dei ministri. nella cui compagine politica vi erano comunque nenti che potevano essere travolti da quelle vicende direttamente o i i & t - . . , : i : , , : ; ~ ! ; ! (!~;i! ..!' .,: ( o * I M ~ ~ ! ~~ , or t~n ~l , , , N tamente. .--"----~-...-~--+ Testo filigrana p~e-.:._~--._ i 000 1 5 5 . i . .. Senato detla Repubblica . . . . -.. -. ~~ - . - - 26 - - . .. . . ~- . Camera dei deputati ~. . .~ . XIV LEGISLATURA -DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI In sostanza, le mie informazioni sono state puntuali e specifiche per ciò che riguarda le sette schede; il tutto inserito in un quadro informativo necessariamente generico su tutti quegli eventi che - ric.ordiamo10 - anivano fino al 1984, e su quegli aspetti, su quei personaggi su cui occorreva fare tutte le verifiche. Siamo al 7 novembre 1995, cioè a pochi mesi dalI'anivo delle schede. Respingo quindi con fermezza, con schiettezza e serenità di spirito - me lo consenta, signor Presidente - l'affermazione del presidente Guzzanti nella seduta del 28 maggio 2003 a pagina 13, laddove si dice che io non solo non ho informato, ma ho artatamente disinformato il Presidente del Consiglio dei ministri. È un'affermazione infondata, immotivata, ingiusta nei miei confronti. Parimenti respingo, perché senza fondamento e contraddittoria, i'affermazione fatta dall'onorevole Fragaià il 28 maggio 2003, a pagina 19 del resoconto, che i l Servizio ha agito con particolare pmdenza paralizzando ogni attività di controspionaggio per compiacere un Governo, nella cui maggioranza parlamentare vi erano esponenti di quell'area politica che compariva all'interno dell'archivio Mitrokhin. Se fosse così, onorevole Fragalà - e mi sfugge.totalmente la ratio di questo mio asserito comportamento - non si spiega come io abbia illustrato nel dettaglio le schede di maggiore nlevanza, sensibilità ed attualità politica al Presidente del Consiglio dei ministri, se avessi avuto intenzione di non metterlo in imbarazzo. Testo filigrana Per quanto concerne la scheda n. 14, è vero che il presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Dini, non è stato informato. La verifica preliminare in mento all'identità dell'agente «Nino» condotta dagli analisti del controspionaggio (vedasi quanto dichiarato dalla dottoressa Vozzi nelle sedute del 4 febbraio 2003, pagina 21, e dell'll febbraio 2003, pagine 29 e 30, e dal colonnello Masina il 18 febbraio 2003, pagine 17, 33 e 36, e il 25 febbraio 2003, pagine 13 e 14) condusse sin dalle prime fasi a scartare l'ipotesi che «Nino» potesse identificarsi nel professor Silvestri, allora sottosegretario di Stato alla difesa. Di conseguenza, il colonnello Masina non fece risalire la questione alla mia attenzione neanche sotto forma di mera ipotesi preliminare poi scartata. Quindi, non ne ero a conoscenza e naturalmente non potevo informare il Presidente del Consiglio dei ministri di qualcosa di cui non ero a conoscenza. Ne è prova poi ritengo importante - il fatto che la scheda 11.14 non è tra il gmppo di schede che ho sottoposto per la loro sensibilità politica alla visione del Presidente del Consiglio dei ministri. Informazioni al presidente del Consiglio Prodi. Andando dal presidente Prodi il giorno 30 ottobre 1996 portavo con me il dossier Mitrokhin e la lettera per il Presidente, uguale a quella che era stata sottoposta all'attenzione e annotata dal ministro Andreatta. Allorché il Presidente del Consiglio ha concordato sulla linea di azione sulla quale, peraltro, lo stesso ministro Andreatta aveva già manifestato la sua adesione per iscritto, non ho reputato necessario consegnare la lettera e farla firmare. Quin non ho proposto nessuna lettera alla firma ed il presidente Prodi non a:1!'4.:..i;i:,;i;;[i.t:4:( *--::+--."~.,., ! ~ ~ .,,( ~ ~ M ~ ~ I opposto alcun rifiuto. .---.-...-. ~ !lgbl~!+) r I -----"....____I 000 156 Senato .della . Repubblica . -. -- ... . - . . XIV LEGISLATLIW - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera -. dei -~.-~ deputati . - - . . . . - DOCUMENTI PRESIDENTE. Sono spaventato dalla lunghezza della sua relazione. SIRACUSA. Non si spaventi perché sto finendo. D'altronde è necessario che io dica queste cose. PRESIDENTE. Ovviamente su ciascuna di queste cose torneremo. SIRACUSA. Lo so, signor Presidente, ma io devo esprimere la mia posizione adesso. Trattandosi di un'attività in pieno svolgimento ed ancora non conclusa, ho reputato non necessaria una presa di visione formale da parte del Presidente del Consiglio. Per quanto riguarda la frase da me pronunciata davanti al Comitato parlamentare dei servizi di informazione e sicurezza nella mia audizione del 2 dicembre 1999, richiamata dal presidente Guzzanti nell'audizione del 5 novembre 2002 («del resto, non potevo dire, signor Presidente, non esca di qua se lei non firma*), confermo quanto ho detto nella medesima audizione del 5 novembre 2002: esiste sempre un rapporto di fiducia tra il Presidente del Consiglio ed il direttore del SISMI. Se tale rapporto venisse a mancare non sarebbe più possibile fare discorsi sostanziali basati sulla fiducia, ma viceversa si ricercherebbero garanzie formali. Per quanto riguarda la frase citata, essa va riportata in un contesto che poneva in termini generali e teorici la questione dell'opportunità che ogni informazione passata al Presidente del Consiglio dei ministri fosse riscontrabile documentalmente mediante firma per ricevuta o per presa visione. Non ho assolutamente affermato che il presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Prodi, non aveva voluto firmare. Infatti, nella relazione del Comitato parlamentare. sui servizi, approvata nella seduta del 9 febbraio 2000 alle pagine 19 e 20 è descritta l'informativa al Governo Prodi: «Nel corso dell'incontro con il presidente Prodi, cui risulta abbia preso parte anche il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Enrico Micheli, il generale Siracusa afferma di non aver avuto modo, per ragioni di tempo, di sottoporre direttamente alla visione del Presidente del Consiglio le schede pervenute, ma di aver comunque rassegnato a quest'ultimo le medesime informazioni già portate a conoscenza del Ministro della difesa. Ciò risulta indirettamente confermato da una lettera predisposta dal direttore del SISMI per il Presidente del Consiglio dei ministri di identico contenuto a quella sottoposta il 2 ottobre 1996 all'onorevole Andreatta, ma anch'essa non inviata (come si evince da un'annotazione apposta di pugno in calce alla medesima dal generale Siracusa) per ragioni di riservatezza... In esito al colloquio,' tuttavia, diversamente da quanto accaduto in occasione dell'informativa al ministro Andreatta, il generale Siracusa - ottenuto il consenso verbale dai Presidente del Consiglio rispetto alla proposta del Servizio - ha apposto di suo pugno, sempre in calce alla lettera predisposta ma non inviata, una annotazione in fatto che il Presidente del Consiglio dei ministri è stato questione dal direttore del SISMI (alla presenza del ' Testo filigrana Senato della Repubblica .~.~ . , XIV LEGlSLATURA - -- 28 . -~ -. .~~ -. - . -. . Camera -~ dei.. deputati .. . . - OISEGN1 DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI Presidenza del Consiglio, Micheli) in data 30 ottobre 1996 e che il Presidente medesimo ha condiviso la proposta del Servizio di non inviare comunicazione ai competenti organi di polizia giudiziaria. Con riferimento a tale procedura informativa, il Comitato rileva quanto segue sulla base dei fatti assunti nella loro consistenza oggettiva: a) esiste negli atti una dichiarazione autografa del Ministro della difesa, da questi sottoscritta, che certifica la dovuta presa visione del materiale prodotto dalla fonte Impedian e la condivisione delle proposte formulate dal Servizio; b) il fatto che il Presidente del Consiglio dei ministn abbia effettivamente preso conoscenza dell'esistenza della fonte Impedian e dei rapporti da questa originati ed abbia concordato con la proposta del direttore del Servizio di non dare seguito alle informazioni ivi contenute sul piano giudiziario, risulta invece da una annotazione autografa, vergata e sottoscritta dal generale Siracusa e dalla ricostruzione che questi ha fornito della vicenda; il fatto medesimo non risulta invece attestato da una sigla e da una sottoscrizione apposta dal medesimo Presidente del Consiglio in calce alla dichiarazione in forma scritta)). Infine, nell'ultimo capitolo delle considerazioni conclusive il Comitato dice: «è stato inoltre rilevato come, in differenti e ripetute occasioni, non sia stata rinvenuta agli atti alcuna attestazione proveniente direttamente dall'autontà politica interessata, (salvo la nota apposta dal Ministro della difesa in calce alla lettera proposta dal generale Siracusa) con la quale l'autorità politica certificasse, inequivocabilmente e sotto la propria responsabilità politica, il fatto di aver ricevuto determinate informazioni dal responsabile dell'organismo informativo competente. Ciò ha fatto sì, nel caso in esame, che la ricostruzione di alcuni decisivi e delicati passaggi del rapporto informativo SISMI - autorità di Governo risulti esclusivamente fondata sulla versione dei fatti fornita dai rispettivi protagonisti. I1 Comitato tiene a precisare nell'occasione, anche alla luce della piena concordanza delle dichiarazioni rese e della documentazione acquisita, che nessun dubbio si pone ovviamente in merito alla veridicità delle ricostruzioni operate... È, tuttavia, emersa con evidenza la necessità di individuare e di dare pratica attuazione ad una soluzione che consenta di contemperare, in fattispecie analoghe, il massimo grado possibile di riservatezza... con il massimo grado possibile di certezza nella ricostruzione a posteriori dei rapporti intercorsi e delle informazioni fornite». Appare evidente, dai citati passaggi estratti dalla relazione del Comitato parlamentare, quale sia stato il reale senso di quanto da me detto in quella sede. L'ho ampiamente ricordato prima: allorché il Presidente del Consiglio dei minisui ha concordato sulla linea d'azione, non ho reputato necessano consegnare la lettera o farla firmare; quindi non ho proposto nessuna lettera alla firma e di conseguenza il presidente Prodi non ha opposto alcun rifiuto. Questione Mamno Siciliano: l'argomento è stato proposto una prima volta nell'audizione del colonnello Lo Faso, il 21 gennaio 2003 (pagina 38), e successivamente sempre dall'onorevole Fragalà al colonnello Masina (audizione del 25 febbraio 2003, pagine 15 i16). In ques sede l'onorevole Fragalà ha stabilito una strabiliante connession Testo filigrana 0 0 0 1 5 ~ ~ Senato della Repubblica - .- . .. . .. . - .~. .. ~ - .29 . . . XIV LEGISLATURA - DISEGNI 0 1 LEGGE E RELAZIONI . . -. Camera dei deputati . .~ - OOCUMFNTI questione Mitrokhin e la vicenda dei soldi consegnati alla polizia giudiziaria da destinare al collaboratore di giustizia Martino Siciliano, avanzando l'ipotesi e chiedendo: «Se questa attività anomala del Servizio segreto» la vicenda di Martino Siciliano - «fu suggerita da organi politici, o fu iniziativa del direttore del Servizio, per coprire lo scandalo che poteva da un momento all'altro scoppiare nel caso in cui si fosse scoperto che il nostro Servizio aveva ricevuto questo importante rapporto dai Servizi inglesi e non lo aveva trattato con attività di controspionaggio. I1 tema della gestione anomala di un collaboratore di giustizia da parte del Servizio pone il tema - questa è la domanda, se il Presidente la ritiene ammissibile - se fu ordinata da qualcuno per coprire un eventuale scandalo dato dalla scoperta della mancata trattazione dei rapporti dell'archivio Impedian». Desidero tranquillizzare l'onorevole Fragalà. I1 Governo dell'epoca siamo nel settembre del 1994 e, quindi si tratta del Governo precedente a quello del presidente Dini, quello uscito dalle elezioni del maggio 1994 non ha suggerito nulla. Non mi fu ordinato nulla da chicchessia, né il direttore del Servizio ha fatto nulla per coprire alcuno o alcunché, per il semplice motivo che della questione Mitrokhin nel settembre del 1994 nessuno sapeva nulla. Anche se la vicenda Mattino Siciliano è del tutto estranea all'oggetto di interesse di questa Commissione, ritengo necessaria qualche precisazione per rispondere ad affermazioni fatte in questa sede, fmtto evidente di informazioni quanto meno affrettate. Non vi sono anomalie di sorta nell'attività svolta dal Servizio per motivi di giustizia nella vicenda Martino Siciliano, ivi compresa la consegna di 50.000 dollari alla polizia giudizian a da destinare al collaboratore di giustizia, attività della quale il Ministro della difesa dell'epoca venne informato. Non risponde al vero che io sia stato sottoposto a procedimento penale da parte della Procura di Venezia per la questione dei 50.000 dollari. L'attività di indagine sul mio conto condotta dal pubblico ministero di Venezia discende da un contrasto tra la Procura di Venezia e l'ufficio del giudice istruttore di Milano, contrasto poi superato grazie all'intervento della Presidenza del ~onsiglio(Governo Dini), presso la Procura generale di Milano. Quando si parla di procedimento penale a carico di qualcuno - l'onorevole Fragalà è maestro - è buona norma ricordare anche quale ne sia stata la conclusione. Nel mio caso la conclusione è stata che l'azione penale non è mai iniziata perché il pubblico ministero di Venezia ha chiesto al giudice per le indagini preliminari l'archiviazione, che questi ha confermato con una sentenza netta che ritengo utile citare: «I1 generale Siracusa si è venuto a trovare nella spiacevole situazione di doversi confrontare con due richieste confliggenti della autorità giudiziaria, rispetto alle quali si è premurato di chiedere lumi al. segretario generale del CESIS. Si consideri inoltre che a dirimere l'impasse è dovuto addirittura intervenire, alla fine, I'allora Presidente del Consiglio dei Ministri solo guito a tale intervento, il generale Siracusa ha fornito al pubblico stero le notizie richiestegli. Non appare allora ipotizzabile ' Testo filigrana e, Senato - della Repubblica - Cameradei deputati - .-. - - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI il contestato delitto» - sarebbe stato favoreggiamento - «giacché è davvero arduo sostenere che il comportamento omissivo del generale Siracusa fosse oggettivamente duetto ad aiutare il giudice Salvini e ad eludere le investigazioni dell'autorità giudiziaria veneziana*. A conclusione aggiungo che, su mia querela riunita dal tribunale di Padova a quella rappresentata autonomamente dal giudice Salvini, il giornalista e il direttore del giornale che riportava in un articolo «Ancora un comportamento deviato da parte del SISMI nella circostanza dei 50.000 dollari», sono stati condannati dal tribunale di Padova con sentenza irrevocabile (di primo grado, mai appellata). NIEDDU. Quale quotidiano? SIRACUSA. La «Nuova Tribuna», un giornale di Padova. PRESIDENTE. I1 generale Siracusa ha detto il giornale intendendo un quotidiano. Qualche collega eccitato dalla possibile condanna de «I1 Giornale»... Testo filigrana SIRACUSA. Concludo dicendo che ho ritenuto mio dovere puntualizzare senza alcuna vis polemica... CICCHITTO. Per carità... SIRACUSA. Devo citare anche la riga? Onorevole Cicchitto, mi scusi, ma sono frasi scritte e, se qualcuno non ci torna sopra, tra dieci anni si andrà a leggere e... PRESIDENTE. Era una battuta. Lei, generale, ha detto senza alcun animosità. Poiché ha un bel temperamento che le ammiro molto e per il quale mi congratulo, che lei dica senza animosità sembra stridere con la passione con la quale parla. SIRACUSA. Con passione ma senza polemica, nella ricerca della verità. Concludo. In mento alla vicenda Mitrokhin che rappresenta solo un aspetto delle numerose attività che hanno impegnato il Servizio all'epoca della mia direzione, desidero riaffermare quanto segue. Non ho mai ricevuto al riguardo indebite pressioni politiche da parte dei Governi alle cui dipendenze ho servito. Ho operato scelte e assunto decisioni al solo scopo di compiere il mio dovere - consentitemi questo sfogo - di direttore del Servizio che deve assolvere a tutti i compiti informativi di sicurezza per la difesa della indipendenza e della integrità dello Stato, e non per compiacere chicchessia, e l'ho fatto nel pieno rispetto delle leggi, al servizio della Patria e delle sue istituzioni. Non ho affatto la pretesa di ritenermi, come uomo e come servitore dello Stato, immune dalla possibilità di com.__-,* piere errori. Se talune decisioni possono essere considerate da ,*.z?,i;f,::,,(:.(!#;i!;ii:!;;, i .,,, -"'-----.-.C-.*pflai f M M t I l i t l ~ ( h *!rgQ~,,,,, I "-'-c'-(---.-..---...-.-.--.-.. l .Senato . -. d d n Repubblica . -. . .. ~~~ .. .. - 31.~ -- ~~ . -~ . --- .. ~ Camera dei deputati . XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI oggi e con il senno di poi, non condivisibili, mi assumo ogni responsabilità. Tuttavia, se potessi tornare indietro, non credo che il mio comportamento e quello dei miei diretti collaboratori, nelle medesime circostanze e con le medesime cognizioni dell'epoca, potrebbero essere diversi. Ho agito in piena sintonia con i miei collaboratori, in particolare con il colonnello Masina; li ringrazio tutti per la lealtà, il sostegno, la capacità e la professionalità che, per mia esperienza diretta in quegli anni, dal 1994 al 1996, hanno dato senza riserva al Servizio. Ringrazio tutti per l'attenzione. PRESIDENTE. Ringrazio il generale Siracusa a nome della Commissione per averci dato questo quadro di riferimento, molto ampio, che mi ha colpito anche per la passione personale con cui giustamente ce lo ha esposto. Abbiamo pochi minuti prima di chiudere questa seduta e quindi è indispensabile rivederci domani, a meno che non si voglia proseguire i lavori questa sera. Anche se mi sembra di capire dall'atteggiamento dei colleghi che è meglio rinviare a domani. Testo filigrana CICCHI'ITO. Siccome il generale Siracusa ci ha esposto un testo di un certo spessore, desidereremmo leggerlo e quindi vorrei sapere quando gli Uffici saranno in condizioni di fornire il resoconto stenografico dell'audizione, visto che richiede una qualche riflessione. PRESIDENTE. Forse il generale potrebbe persino aiutare gli Uffici, lasciandoci le pagine che ci ha letto. SIRACUSA. No, signor Presidente, vi sono troppe annotazioni. PRESIDENTE. Bisognerà quindi aspettare questa sera per il resoconto stenografico. Pochi minuti ancora, generale Siracusa, prima di congedarci. Lei sa che uno dei punti fondamentali'- giustamente lo ha reiteratamente sottolineato, sia nella lettera che ci inviò 1'1 1 febbraio 2003, sia in questa sua relazione - riguarda la grande questione se Mitrokhin fosse «visibile» o meno, fosse stato offerto o rifiutato. Vero è che lei scrisse quel famoso ~bigliettino*- lo conosco come tale, senza volerne diminuire l'importanza - o appunto di cui le ho chiesto la data che mi sembra non ricordi, per cui chiediamo agli Uffici... SIRACUSA. La data del bigliettino è il 7 novembre... PRESIDENTE. 1995? SIRACUSA. Sì. Non vorrei però scambiare i bigliettini, a quale si ri.-.-**--: i . + . ..,,,. ,. ferisce? .: . . , i!'.::,i,:.!:~i;f',:,'i;..,. ... ., . I..... .--._. .----- , : ~ ! ~ I i i I ~ ! I lM ) ~! Tt ~ , ? ~ , , ! , , -... "" " I . i i -_.._ Senato della Repubblica ..~... . .. . . ~~~ . ~ . . ~p -32 -. ~ ~ . -.-~ -. . Camera dei deputati .-P .. .. ~- ~ XIV LEGISLATURA -DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI PRESIDENTE. È quello in cui lei, prima ancora che gli inglesi offrissero Mitrokhin, ne faceva richiesta. Lei avanzò una richiesta in tale senso e di quello io sto parlando. SIRACUSA. Non ho nessun bigliettino, né credo che esista. Tornando dal colloquio con il presidente del Consiglio Dini, in quegli appunti firmati da me, ho menzionato il fatto che la fonte non fosse disponibile. Non ci sono altri bigliettini. PRESIDENTE. La ringrazio della precisazione. Abbiamo imparato, grazie a lei e a tutti i suoi collaboratori, successori e predecessori, che ogni atto del Servizio è su carta e si traduce in documenti. Allora se lei afferma di aver chiesto la disponibilità di Mitrokhin e di aver ricevuto un diniego, immagino che fosse agli atti un foglio in proposito. Lei mi sta dicendo una cosa che contrasta con quanto immaginavo. SIRACUSA. Contrasta con la premessa. Signor Presidente, non si può pensare che tutti gli atti del Servizio siano registrati e riflessi in qualcosa di scritto! Testo filigrana PRESIDENTE. Ne prendo atto. Altri... SIRACUSA. Anche gli altri hanno detto quello che sto dicendo io. Mi scusi, Presidente, ma io ho riletto tutte le audizioni. PRESIDENTE. Mi scusi generale, non sto contrastandola o polemizzando con lei. Credevo che esistesse una forma documentata - e lei mi ha detto di no - da cui si evidenziava che lei avesse chiesto Mitrokhin e gli inglesi le avessero risposto di no, o per lo meno non per il momento, visto che poi dopo lo hanno messo a disposizione. Lei ha dichiarato invece che questo non è avvenuto. SIRACUSA. Sì, è vero. PRESIDENTE. Se non è avvenuto, vorrei sapere come ha fatto a far sapere agli inglesi che voleva interrogare Mitrokhin e come hanno fatto gli inglesi a farle sapere che non erano disposti a darglielo SIRACUSA. Sulla risposta negativa degli inglesi esistono due documenti: il n. 15 e il n. 20 della pratica Impedian, nei quali si può riscontrare che gli inglesi avevano affermato che il soggetto non era disponibile a testimoniare in Italia, mentre precedentemente nell'informazione che avevo avuto e che ho riportato nel mio appunto - che è importante perché costituisce un esito dei contatti con il presidente Dini e che è l'unico elemento che ho lasciato agli atti - si parla di disponibilità della fonte. Ora il passaggio e la differenziazione tra intervistare. testimoniate, testimoni-ì-----, v . ! , , : ~ , F . ; ; : ; ( ! , ( ~ ~ ; ~ ~ i! ,.,. .',,:':. in Inghilterra e testimoniare in patria e come e quando il mtto si sia ve;(), !O,4 t W !., I ----.,- -'"----~.-.,_i^ la .?. ,, I Senato della Repubblica -~ ~ . . . . -~ - 33 - -~ . . .... --. . . . XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - - dei .. -Camera .. deputati .-.- DOCUMENTI lato, non lo so. So solo che avevo la cognizione quando mi sono recato dal presidente Dini - e glielo ho comunicato - che la fonte non era disponibile e ho riflesso tale impressione nell'appunto ... e per essere scritto lì... PRESIDENTE. Lei, generale, ha preso un grande abbrivio, le ho rivolto una domanda precisa e se possibile gradirei una risposta altrettanto precisa. Le ho chiesto in che modo lei abbia interpellato UK, gli inglesi, per chiedere la disponibilità di Mitrokhin. Lo ha fatto per telefono, ha scritto una lettera, ha mandato -qualcuno, lo ha detto a quello che veniva a portare i report? Questa è la domanda. Ripeto, in che modo ha chiesto agli inglesi se poteva vedere Mitrokhin? SIRACUSA. Personalmente - perché quando lei parla di me vorrei sapere se mi identifica con tutto il Servizio o si riferisce alla mia persona non ho chiesto niente. È chiaro che è stata una "chiesta avanzata dai più bassi livelli che quando si sono visti arrivare le schede hanno chiesto di poter avere la testimonianza di Mitrokhin, e gli inglesi hanno risposto di no. Questa risposta è documentata a seguito di incontri che si sono svolti con il corrispondente inglese. Se quest'ultimo ha detto che non potevano farlo testimoniare, evidentemente qualcuno glielo avrà chiesto! E questo credo che sia accertabile. Testo filigrana PRESIDENTE. Non so se sia accenabile. Diciamo che adesso apprendo da lei questa che è una notizia. (Commenti del generale Siracusa). Generale. la vedo... SIRACUSA.Presidente, io ho studiato. Ho passato le serate a studiare... PRESIDENTE. Le do dieci e lode! O la laurea honoris causa. SIRACUSA. Io faccio anche il lavoro di consigliere di Stato. PRESIDENTE. Lo so, lei ha una grande carriera. SIRACUSA. La prego, Presidente. PRESIDENTE. È vero, lei è un uomo di conoscenze. Ho imparato da lei adesso una cosa che non conoscevo e cioè che non fu lei personalmente a chiedere di sentire Mitrokhin, ma furono i suoi sottoposti nella catena gerarchica a farlo. La domanda quindi si sposta: in che modo e chi fu a chiederlo? Però mi sembra che questo non lo ricordi. Lei ha detto - e questo è un punto importante che per quello che mi consta risulta agli atti - che Mitrokhin non fu chiesto come interlocutore di intelligence e cioè noi mandiamo il bravo agente x, o il colonnello tal de tali che parla anche le lingue affinché passi il tempo necessario con signor MitroWun per Senato della Repubblica . - - XIV LEGISLATURA ~. ~ . - 34 - . - DISEGNI DI ~ -- .~ . LEGGE E RELAZIONI - dei -deputati -Camera . . . . -~ DOCUMENTI corregga se non è cosi), ma che la richiesta che fu avanzata, non da lei, ma da un suo sottoposto in una forma di cui non abbiamo traccia - lei lo ha sottolineato prima - andò nel senso di chiedere se vi era la disponibilità di Mitrokhin a venire - questa è la parola importante - a «testimoniare» in Italia, chiedendo una presenza giudiziaria in tribunale. Le cose sono in questi termini? SIRACUSA. Nossignore. Lei sta confondendo la domanda con la risposta. PRESIDENTE. IO ho posto una domanda. SIRACUSA. No, lei mi ha chiesto se fosse vero che la domanda fatta da un sottoposto procedesse in questo senso. Questo nessuno lo può dire. Io non lo so. Non credo... PRESIDENTE. Lei prima ha parlato di presenza giudiziaria e di venire a testimoniare in Italia. Testo filigrana SIRACUSA. Io ho letto i documenb, li ho con me, ho studiato. PRESIDENTE. Ne sono sicuro, lei è bravissimo, non mi passerebbe mai per la mente di prenderla in castagna sui suoi studi. Ci mancherebbe altro! SIRACUSA. Non credo che la domanda che è stata fatta all'inizio, ma non ne sono sicuro perché non l'ho fatta io, sia andata nel senso di dire: « vogliamo che questo signore venga a testimoniare in Italia». Perché siamo in una fase di intelligence e quindi è stato detto: «noi vogliamo vedere, intervistare, sentire ed avere la disponibilità...» La risposta che è stata data dagli inglesi fu mirata in effetti a questa domanda. PRESIDENTE. Lei mi confonde, generale, impiega un tale fiume di parole... Vorrei sapere se Mitrokhin fu richiesto per venire a testimoniare oppure - si tratta di due cose completamente diverse - per essere invece intervistato tra intelligence. SIRACUSA. Non lo posso dire ma ritengo, per derivato dalla informazione che mi è stata data, quando recandomi dal Presidente del Consiglio Dini gli ho detto che questi non era disponibile, che evidentemente mi hanno detto che non Doteva venire e non era disoonibile ad essere ascol- Senato Repubblica . -~.della -.... - . - 35 -- -. -. -. .-. XIV LEGISLATLTRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI . - Camera. dei.deputati - -, . . ... ..- . DOCUMENTI PRESIDENTE. Ringrazio molto il nostro ospite. Come convenuto rinvio il seguito dell'audizione a domani, mercoledì 9 luglio 2003, alle ore 13,30. I lavori terminano alle ore 16. Testo filigrana Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione Nr. 5551151-6-1-1999 di prot. Roma, 20 settembre 2003. OGGETTO: Procedimento penale nr. 3423610 1 N,. PaocL,a o w u nrua$~sI \'"% ;, ;J,, !ti)r:)vxlt C>t Rw* C . . I.,. . i :, -, , '.' di Q>'S. iir * ALLA PROCURA DELLA REPUBB Dr. Franco Ionta sost. ROMA Testo filigrana Semito annotazione m. 5551151-5-1999, datata 22.06 u.s., di questo Reparto. 1. In esecuzione della delega di codesta A.G. datata 27.06.2003, si trasmettono gli allegati verbali di s i , rese rispettivamente dall'Ainmiraglio di Squadra (aus.) Gianfranco Battelli e dal Contrammiraglio (ris.) Osvaldo Toschi in data 15 e 19 settembre u.s.. 2. Si allegano inoltre le trascrizioni delle audizioni rese alla Commissione Parlamentare Mitrokhin dal Luogotenente Mauro Dodero, in servizio al Sismi, già assunto a verbale da personale di questo Reparto (l'atto è stato trasmesso a codesta A.G. con il f. nr. 5551151-4-4-1999 del 26.03.2003). Nella 32A audizione resa in data 24.06.2003 a pagina 21 e 22 viene fatto riferimento anche alla trattazione della vicenda relativa all'ambasciatore Gaetano Cortese che di seguito si trascrive integralmente: FRAGALA'. Lei è stato indicato a questa Commissione come i l sottufficiale che materialmente avrebbe eliminato il nominativo dell'ambasciatore Cortese dall'elenco dei diplomatici. Desidero sapere se conferma DODERO. FRAGALA' DODERO. questa circostanza e se ci dice chi le diede questo ordine di eliminare l'ambasciatore Cortese dalla lista dei diplomatici. Sicuramente, come ho già detto al ROS, il fatto oggettivo non lo ricordavo; poi chiaramente, con la pubblicità che c'è stata, qualcosa in mente mi è venuto. Comunque, sicuramente l'ho eliminato io; visto che trattavo io la pratica, sicuramente sono stato io. Sicuramente - ho detto al ROS - l'ordine mi e stato dato dal colonnello Faraone o dal colonnello Prencipe, i miei superiori diretti. Poi so che il colonnello Prencipe ha detto che è stato lui a dirmelo, quindi non vedo.. . .. Lei sa dire perché il colonnello Prencipe le diede questo ordine di eliminazione del nome di Cortese dalla lista dei diplomatici, nonostante si trattasse di un diplomatico, non soltanto in attività, ma con un incarico assai delicato, appartenendo allo staff diplomatico del Quirinale ? Lui non mi ha giustificato il motivo per il quale veniva tolto questo nominativo. L'ipotesi è che il nominativo di Cortese non abbia alcun precedente in atti; era nel report indicato da Mitrokhin. Non c'è nulla di strano. Si dice: « E r a all'attenzione del KGB>>, Essere all'attenzione del KGB non vuol dire niente. Oltretutto - mi pare l'ambasciatore Cortese era consigliere addetto alla sicurezza dell'ambasciata, quindi penso che fosse all'attenzione del KGB in quel caso. Però questo è stato l'unico caso di personaggi indicati nell'archivio Mitrokhin con le stesse caratteristiche dell'ambasciatore Cortese che voi avete eliminato. Quindi, un criterio unico tra 261 schede. Non lo so, perché - gliel'ho detto - a me nessuno ha giustificato questo fatto; però, se fosse stato tolto per l'incarico che aveva. visto che non c'era poi nulla neanche in atti, sul nominativo in questione, non c'era alcuna controindicazione di sorta, niente, quindi.. . . A lei risulta che per l'eliminazione di questo nominativo dell'ambasciatore Cortese dalla scheda dei diplomatici vi fu un intervento diretto da parte del Direttore del Servizio, dell'ammiraglio Battelli ? Non ne sono a conoscenza. Testo filigrana FRAGALA' DODERO FRAGALA' DODERO. Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione Verbale di assunzione di informazioni Il giorno 15 settembre 2003, alle ore 15.00, in Roma, negli uffici del Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri in via Ponte Salario n. 25, innanzi agli scriventi ufficiali di pg Ten. Col. Paolo Scriccia e MAsUPS Marce110 Ricci, rispettivamente comandante ed addetto del Reparto in intestazione, è presente 1'Amm. di Squadra (aus) Gianfranco Battelli, nato a La Spezia il 05.12.1937, residente a Roma in via Domenico Chelini n. 20, il quale viene sentito in qualità di persona informata dei fatti nell'ambito del procedimento penale n. 34236101 N. L'Amm. Battelli viene avvertito dell'obbligo di riferire tutto quello che è a sua conoscenza su quanto viene sentito -------------------// Testo filigrana Domanda: L'Ufficio dà atto di aver appreso, nel corso di escussioni delegate dal17A.G. nell'ambito del presente procedimento penale, che personale del SISMi della prima divisione aveva compilato elenchi di diplomatici desunti dai report del dossier Impedian. Può ricostruire, per quanto è a sua conoscenza, lo sviluppo di questo particolare aspetto ? Risposta: Per quanto è a mia conoscenza l'elenco nel quale non compare il nome di Cortese era stato predisposto allo scopo di fornire alla mia persona utili informazioni sul personale del MAE in servizio, in vista di un mio incontro con 1'Amb. Vattani, nel luglio 1999, nel corso del quale gli avrei chiesto di utilizzare in incarichi nei quali non potessero avere accesso a informazioni classificate i dipendenti del MAE dotati di NOS. Tale procedura era stata scelta perché l'unica altra via possibile, costituita dalla revoca del NOS, avrebbe inevitabilmente comportato la necessità di fornire spiegazioni al MAE e quindi il rischio di dover in qualche modo divulgare la conoscenza del dossier Impedian. Per quanto a me noto risulta, dalla lettura di documenti relativi a Cortese, a posteriori dopo la mia cessazione dall'incarico, ed in vista della mia audizione innanzi alla Commissione Mitrokhin, che 1'Amb. Gaetano Cortese non avesse il nulla osta di segretezza essendogli scaduto nel 1995 e non più rinnovato in quanto,.' C . -q Domanda: Le risulta che da un elenco contenente nomi di diplomatici formato presso la prima divisione del SISMi sia stato espunto il nome del consigliere Gaetano Cortese ? Risposta: Come detto sopra l'elenco che io ho visionato non conteneva il nome di Cortese. Avendo visionato una serie di documenti, dopo la mia cessazione dal Servizio, per potermi documentare in vista delle mie audizioni presso la Commissione Mitrokhin, mi sono reso conto che esistevano altri elenchi nei quali compariva il nome di Cortese. In particolare esso compariva in un elenco allegato ad un appunto del dicembre 1998, che io non avevo mai visto in precedenza, ed in un elenco successivo costituito dal precedente opportunamente integrato con informazioni provenienti dal rappresentante del SISMi presso il MAE: mi sembra di poter dire, non alla luce delle mie precedenti conoscenze, ma dall'analisi dei documenti fatta successivamente alla mia cessazione dall'incarico, che l'elenco nel quale non compare il nome di Cortese sia stato desunto dall'elenco pervenuto al SISMI nel mese di marzo 1999 dal suo rappresentante presso il MAE. Infatti, nel suddetto elenco compaiono dei dati che non comparivano nell'elenco allegato all'appunto del dicembre 1998. Vorrei sottolineare che queste mie valutazioni non costituiscono in alcun modo il fiutto di mie pregresse conoscenze del problema, bensì di mie deduzioni tratte dall'analisi di documenti fatta a posteriori e quindi debbono essere inevitabilmente considerate come un contributo di pensiero al lavoro di indagine. Domanda: Risponde al vero che nel mese di ottobre 1999 le venne consegnata una cartella con tredici nominativi e che nella circostanza le venne rappresentata la cancellazione del nome di Cortese ? Risvosta: Non ricordo tale circostanza. che mi sembrerebbe abbastanza singolare in quanto credo di poter affermare che l'elenco privo del nome dell'ambasciatore Cortese fosse nella mia disponibilità sin da prima del mio colloquio con 1'Arnb. Vattani. Domanda: Viene mostrato all'Amm. Battelli un documento di tre pagine costituito da copia del foglio 7890 del 13.07.1999 del MAE, da foglio intestato Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare - Capo I Reparto, datato 1917 con annotazioni manoscritte, da modulo di trasmissione fax, datato 19 lug. 1999 da I Reparto a Sig. Dir. Servizio, che viene allegato al presente verbale. Si tratta di documento estratto da documentazione prodotta dal SISMi in data 30.01.2003 a seguito di ordine di esibizione del1'A.G. di Roma in data 04.01.2003, trasmessa al1'A.G. medesima con nota n. 5551151-3-1999 del 05.02.2003. In particolare, Le Testo filigrana L ,! Risposta: Non riesco a ricordarmi che cosa possa aver detto a voce all'allora comandante Grignolo. Le ipotesi possibili sono che io gli abbia confermato che ne avrei parlato con 1'Arnb. Vattani oppure che gli abbia detto di pensarci lui ad un livello più basso, come ad esempio quello dell'Ispettore Generale del MAE. Un'altra ipotesi è che possa avergli detto di interessare contestualmente il Servizio collegato austriaco onde suggerirgli di non nominare più Pansini console onorario del suo Paese a Bari. Si tratta comunque di ipotesi poiché, come detto all'inizio, francamente non ricordo che cosa possa ivergli detto. L.C.S. Testo filigrana M: Ce: I REPARTO , Testo filigrana 0 RSVP 0 Vs. Testo filigrana Testo filigrana Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione Verbale di assunzione di informazioni I1 giorno 19 settembre 2003, alle ore 10.00,in Roma, negli uffici del Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri, in via Ponte Salario n. 25, innanzi allo scrivente ufficiale di pg Ten. Col. Paolo Scriccia comandante del Reparto in intestazione, è presente il CA (ris) Osvaldo Toschi, nato a Traversetolo (PR) il 01.09.1938 residente a Roma in via Vallombrosa n. 32, il quale viene sentito in qualità di persona informata dei fatti nell'ambito del procedimento penale n. 34236101 N. L'Amm. Toschi viene awertito dell'obbligo di riferire tutto quello che è a sua conoscenza su quanto viene sentito----------------- --------------l/ Testo filigrana Domanda. L'Ufficio dà atto di aver appreso, nel corso di escussioni delegate dal17A.G. nell'ambito del presente procedimento penale, che personale del SISMi della prima divisione aveva compilato elenchi di diplomatici desunti dai report del dossier Impedian. Può ricostruire, per quanto è a sua conoscenza, lo sviluppo di questo particolare aspetto ? Risposta: Sono venuto a conoscenza dell'esistenza di Mitrokhin nel mese di settembre del 1999, quando la stampa dette notizia della pubblicazione di un libro riguardante appunto la vicenda Mitrokhin. Di lì a pochi giorni personale del ROS si recò presso la Direzione del SISMi per acquisire il carteggio Impedian. In quella circostanza appresi dell'esistenza della documentazione Impedian. La trattazione operativa di quel carteggio era demandata alla prima divisione ed al primo reparto che riferivano direttamente al direttore del Servizio, senza il tramite del capo di gabinetto. Domanda: Le risulta che da un elenco contenente nomi di diplomatici formato presso la prima divisione del SISMi sia stato espunto il nome del consigliere Gaetano Cortese ? Risposta: Non sono in grado di dare una risposta perché non ho trattato la materia. Domanda: Risponde al vero che nel mese di ottobre 1999 venne consegnata al direttore del SISMi una cartella con tredici nominativi e che nella circostanza gli venne rappresentata la cancellazione del nome di Cortese ? Risposta: Sono a conoscenza del fatto divisione ha presentato al direttore del . -* Impedian, ma non ricordo se riguardasse la lista dei tredici nominativi di cui mi viene chiesto. Domanda: Viene mostrato all'Arnrn. Toschi un documento di tre pagine costituito da copia del foglio 7890 del 13.07.1999 del MAE, da foglio intestato Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare - Capo I Reparto, datato 1917 con annotazioni manoscritte, da modulo di trasmissione fax, datato 19 lug. 1999 da I Reparto a Sig. Dir. Servizio, che viene allegato al presente verbale. Si tratta di documento estratto da documentazione prodotta dal SISMi in data 30.01.2003 a seguito di ordine di esibizione de1l'A.G. di Roma in data 04.01.2003, trasmessa al1'A.G. medesima con nota n. S S I l 5 1-3-1999 del 05.02.2003. In particolare, Le viene richiesto se abbia memoria di questi atti e se sappia a cosa si riferisca l'annotazione manoscritta "grazie, come detto a voce". Risposta: Non lo ricordo. Essendo giunto sul fax del Gabinetto, anche se le carte mostratemi non recano la mia sigla, è probabile che il tele del MAE sia stato visto dal sottoscritto e portato al direttore del SISMi che non mi ha incaricato di alcuna azione e pertanto, per quanto mi riguarda, è rimasto senza seguito. Io non ero abilitato a trattare il carteggio Impedian. L.C.S. Testo filigrana SENATO DELLA REPUBBLICA CAMERA DEI DEPUTATI XIV LEGISLATURA COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA CONCERNENTE IL uDOSSZER MITROKHINm E L'ATTIVITÀ D'ZNTELLZGENCE ITALIANA RESOCONTO STENOGRAFICO Testo filigrana DELLA 29" SEDUTA MARTEDÌ4 GIUGNO 2003 Presidenza del presidente Paolo GUZZANTI Senato della Repubblica - 2 - Camera dei deputati XIV LEGISLATURA - DISFSNI DI LEGGE E RE!AZIONI - WCUMEtW INDICE Sulla pubblicità dei lavori PRESIDENE GUZZANTI (FI), .smarore I .Pag. 3 Sui lavori della Commissione PRESIDENTE: GUZZANTI (FI). .srirarore . . . . . . . . . Pa,y. 3.4; 5 GARRAFFA tDS-DJ. srriarare . . . . . . . . . . 4.5 Testo filigrana Audizione del maresciallo Mauro Dodero PRESIDENTE: GUZZANTI (FI). senarorc . . . Pag. 5.6.7 cpossim B E L L I (DS-U), deprtram . . . . . . . . . . . . . . 40 DATO (M.ar.DLU). serrarore . . . . . . . . . . . 16 FRAGALA (ANJ, drrmraro . . . . 33.34.. 35 e ~ a s s i m CARRAFFA (DS-W):sriiarore . . . . . . . 10, 11, 16 MARIRO (Misto-Com.ir) . . . . . . . . . . . . . .28,29 MUGNAI (AN). senatr~rc . . . . . . . . . . . . . .31,32 NIEDDU lDS-UJ. rriiarorr . . . . 19.20.7 no.s.sim , - ~ 1-e-, PAPINI (MARGH-u).drpuraro . . . . . . . . . . 11,24 QUARTIAN (DS-U), drpraro . 17; 13, 17 epassim . ~~ ~ ~ I DODERO . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6,7,8epassiin - 3 - Senato ùella Repubhliiz XIV LEGISLATURA - DISEGNI Camera dei depurati DI LEGGE E RELAZIONI - KICUMENTI I lavori hanno inizio alle ore 14,10 (Si legge e si approva il processo verbale della seduta del 3 giugno 2003). PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità della seduta sarà assicurata per mezzo della trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso e che sarà redatto e pubblicato il Resoconto stenografico. Testo filigrana SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE PRESIDENTE. Prima di cominciare, il senatore Nieddu ha chiesto di parlare sui lavori della Commissione. NIEDDU. Presidente, ho chiesto di intervenire perché considero un po' spiacevole, e vorrei che non si ripetesse in futuro, quanto avvenuto nella seduta odierna. Io e altri colleghi abbiamo abbandonato i lavori dall'Aula alle 13.25 per rispettare l'orario di convocazione di questa Commissione e poi abbiamo constatato di essere stati gli unici ad esserci comportati in questo modo. Per cui le chiederei cortesemente che per il futuro, ove i lavori della Commissione venissero procrastinati e spostati in rapporto all'orario dei lavori dell'Aula, venissimo in qualche modo informati con i potenti mezzi di comunicazione oggi resi disponibili dalla tecnologia più recente. Quindi, una telefonata ci avrebbe consentito di raggiungere i lavori alle 14 e continuare a presenziare ai lavori dell'Aula. PRESIDENTE. Senatore, la ringrazio per questo suo contributo ai lavori. Io. per la verità. ho telefonato al mio assistente, pregandolo di avvertire che non potevo muovermi dall' Aula, facendo parte della maggioranza. Come lei sa, mentre la minoranza può esimersi, la maggioranza ha il dovere di garantire il numero legale in Aula. Come è sempre accaduto, tutte le volte che in Aula vi sono votazioni abbiamo sempre atteso, per motivi non solo di cortesia ma d i ovvia funzionalità e di raccordo tra i nostri lavori di Commissione e quelli delle Aule, la conclusione dei lavori dell'una o dell'altra Assemblea prima di cominciare le nostre sedute. scontato che ci saremmo regolati così anche questa volta. - - -a. .- Senato della Repubblica -4 - Camera dei depurar; XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI Prendo atto delle sue dichiarazioni, ma, le ripeto, la tecnologia l'ho usata e ho usato lo stesso criterio che in questa Commissione ho sempre applicato in tutti i casi analoghi per tutti gli altri colleghi sia della Camera, che del Senato, sia della maggioranza che dell'opposizione senza eccezione alcuna. impegnati nei lavori di Aula. NIEDDU. Presidente, la tecnologia non ci ha raggiunto PRESIDENTE. Le ripeto che, per prassi, non per cortesia, non abbiamo mai iniziato i nostri lavori, quando in un'Aula o neli'altra c'erano votazioni. Pertanto non c'era alcun obbligo di comunicazione. NIEDDU. Resta inteso che in futuro, se ci saranno lavori d'Aula, la Commissione non inizierà i propri lavori. PRESIDENTE. Se ci sono votazioni; ci siamo regolati sempre così, in caso di votazioni. In questo caso, come lei saprà. ci sono state votazioni fino all'ultimo istante. Devo anche dire che io sono arrivato un po' prima del previsto, perché è mancato il numero legale ed è stata rinviata la seduta, altrimenti sarei probabilmente arrivato adesso. Se vogliamo modificare per sempre questa prassi possiamo farlo, però poi nessuno mi venga a dire <'eh, ma c'è l'Aula». Se ci sarà l'Aula, pazienza, per l'Aula, perché la Commissione inizierà o terminerà i suoi lavori quando ha stabilito, infischiandosene. Io non lo vorrei fare; non mi pare un sistema buono. Testo filigrana NIEDDU. Presidente, il problema è questo: votazioni o non votazioni. stabiliamo un criterio, perché se c'è l'Aula può esserci un collega o più colleghi che magari devono intervenire o illustrare anche se poi non si vota. Quindi, stabiliamo un criterio. Non so se è il caso di parlarne in Ufficio di Presidenza. PRESIDENTE. I1 criterio cui mi atterrò sarà quello cui ci siamo sempre attenuti, cioè quello di consentire di votare alla Camera e al Senato. La Commissione in questi casi, come abbiamo sempre fatto, aspetterà; se ci dovessero essere lunghi ritardi, ritardi importanti, superiori ai 40 minuti o intorno all'ora, in questi casi, con i membri dell'ufficio di Presidenza, si potrà decidere di spostare, rinviare o procrastinare. GARRAFFA. Signor Presidente, ritengo che, a parte questa sua scelta, se ne possa introdurre un'altra, quella relativa alla comunicazione rispetto al ritardo. l o ho fatto chiamare la Commissione dalla mia segreteria per sapere se c'era un rinvio, constatando che i lavori d'Aula continuavano; mi è stato confermato che l'inizio era fissato alle 13-30. Lei ha avvisato la sua segreteria, ma la segreteria non ha avvisato i componenti. Quindi. sarebbe opportuno, quantomeno, avvisare. L'altra questione che volevo sollevare è la seguente. Lei, è Presidente di una Commissione hicamerale e ha un ruolo Senato della Repubblica - 5 - Camera dei depurati XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - DOCUMWTI questo va rispettato sempre, anche nei suoi comportamenti. Oggi in Aula è successo un fatto increscioso. Parlava un senatore a vita, ex Presidente della Repubblica. Questo lo dico ... PRESIDENTE. Non credo che questo faccia parte ... GARRAFFA. Questo lo dico.. PRESIDENTE. No, lei non lo dice. Le tolgo la parola. GARRAFFA. È un atteggiamento ingiurioso. PRESIDENTE. Le tolgo la parola, perché lei non ha diritto di compiere questo intervento. Non ce l'ha. GARRAFFA. Lei è un Presidente autoritario, non autorevole, è chiaro'? PRESIDENTE. Benissimo, la ringrazio. Andiamo avanti Testo filigrana Audizione del maresciallo Mauro Dodero PRESIDENTE. Oggi abbiamo come nostro ospite il maresciallo Mauro Dodero; su sua richiesta, egli è stato messo in una postazione che lo escluda dalla ripresa televisiva, per motivi di sicurezza e di riservatezza professionale. Ringrazio il maresciallo Dodero, e lo ringrazio particolarmente perché, se non sbaglio, questa sua audizione avviene con alcuni rinvii. Insomma, egli è sempre stato così cortese da manifestare la propria disponibilità, quindi questa Commissione lo ringrazia moltissimo. Poiché non ci sono iscritti a parlare, inizio io con il porre al maresciallo Dodero, dopo i convenevoli testè conclusi, alcune domande. Maresciallo, noi abbiamo sempre chiesto inizialmente ai nostri ospiti di raccontarci - naturalmente con i limiti che lei per motivi professionali riterri - la loro storia professionale, naturalmente solo riferita alla parte che riguarda il Servizio, e. come lei può ben capire, alla parte che riguarda la nostra indagine, che è quella sul dr~ssierMitrokhin. Le faccio subito la seconda domanda, in modo che, se vuole, può rispoiidcre insieme. 11 motivo per il quale questa Commissione ha ritenuto di chiedere la sua collaborazione è questo. Lei, secondo quanto altri suoi colleghi. credo suoi superiori di grado, ci hanno detto, ha lavorato con il compianto dottor Lehmann, e con altri, immagino, in particolare, in quel periodo di tempo durante il quale la pratica Mitrokhin fu dall'ammiraglio Grignolo concentrata in un primo momento nella sua stanza e nella sua cassaforte e poi in una seconda stanza, che più o meno, c'è stato spiegato. era, non lo so, non l'abbiamo vista, ma mi sembra di ricordare secondo il racconto dell'ammiraglio Grignolo, in fondo ad un corridoio dove p ct'n,~ ,..~;i""" anche un computer con dei dischetti. Invece di farle tante domande,ll&'j "L!i ; , , > . . , v l , 'i: ... ~ O . Y r n . ' S ~ I f l ! t &t!l#fjr?,!,, i ..-..-- .:i,!,!3,. "'---..-.-.---" ---- Semto della Repubblica - 6 - Camera dei deputati XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMFNTI dico il nocciolo, il fondamento del nostro particolare interesse. Siamo interessati a tutto quello che lei potrà e vorrà. dirci, ma in particolare noi vorremmo conoscere quali erano le condizioni in cui nel Servizio veniva lavorata la pratica Mitrokhin in quella fase, come si svolgeva il lavoro, anche proprio dal punto di vista pratico, quotidiano: la mattina andavamo, ci recavamo, poi ... non lo so. Se vuole, possiamo farlo in segmenti: la prima cosa che le chiederei, così anche per presentarsi alla nostra Commissione, è un po' la stona personale professionale e poi quella relativa alla gestione del dossier Mitrokhin, in particolare in quel periodo di tempo, ma poi qualsiasi altra cosa che lei ci vorrà dire; poi naturalmente le faremo le domande che di volta in volta scaturiranno. DODERO. Faccio parte dell'Arma dei carabinieri, ho trent'anni di servizio, di cui diciannove al SISMI, sempre alla sezione che si occupa di controspionaggio. Per un periodo di tempo ho s e y i t o i cosiddetti Paesi di oltrecortina, poi sono passato a quelli che trattano l'ex Unione Sovietica. Testo filigrana PRESIDENTE. Scusi, visto che mi sembra che questo ci porti suhito in medio re, ci può dire quali Paesi di oltrecortina e quando, se crede? DODERO. Quelli che fino alla caduta del muro di Berlino erano considerati alleati dell'URSS: la Polonia, l'Ungheria, la Bulgaria, la Jugoslavia al limite ... PRESIDENTE. Paesi che lei frequentava, quindi, anche ... DODERO. No, no, assolutamente; anzi, per noi forse c'era un divieto a s ~ o l u t o ~andare di in quei Paesi, specialmente visto che facevo l'aiuto analista su queste cose. Per quanto riguarda la pratica cosiddetta Mitrokhin ... PRESIDENTE. Mi scusi, aiuto analista: posso chiederle che cosa significa'? DODERO. I1 funzionario di livello non dirigenziale che sta subito sopra a me è considerato analista se sta in centrale e, se sta fuori, ricercatore. operatore. lo faccio l'aiuto analista, che è la figura professionale che nell'amministrazione comsponde all'impiegato di concetto. La pratica Mitrokhin praticamente è stata registrata tutta da me, tutto quello che è registrato in pratica l'ho registrato io, è la mia scrittura. Quindi, l'ho vista nascere, anzi l'ho fatta nascere subito dopo la c dei primi rapporti. È inutile indicare la cadenza con i quali sono penso ... 000181 -7 Senato della Repubblica XIV LEGISLATURA Camera dei deputati - - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI PRESIDENTE. Cioè. la cadenza è inutile dirla nel senso che lei conferma che è quella cadenza a noi nota secondo gli atti ... DODERO. Sì, certo. PRESIDENTE. Lei, maresciallo, mi scusi, ha seguito, per prepararsi a questa audizione, tutto quello che noi facciamo che, salvo dove non sia stata richiesta la segretazione, è pubblico? Glielo chiedo per facilitare le domande, perché non so se lei già ha seguito, letto i nostri lavori, le nostre audizioni, qualcosa. DODERO. Qualcuno. PRESIDENTE. Lei è ancora in servizio, vero? DODERO. Sì. PRESIDENTE. Ecco, questo è anche il motivo per cui sottraiamo la sua immagine alla telecamera. Ci vuole dire. visto che lei, appunto, ha seguito la pratica Mitrokhin, quindi non soltanto a partire dal maggio 1997 quando l'ammiraglio Grignolo ordinò che la pratica fosse concentrata nel suo ufficio - è così'? lei invece l'ha seguita fin dal suo esordio, ci ha detto. Testo filigrana DODERO. Sì. PRESIDENTE. Ci può spiegare in che cosa consisteva la sua ... lei ha detto che tutta la pratica, tutti i documenti passavano ... lei intende i report portati da ... DODERO. I report. Quando avvenivano gli incontri presso l'ufficio delle relazioni esterne, portavano questi repnrt, che non è detto li consegnassero a me subito, immediatamente; insomma, quando arrivavano provvedevo alla registrazione all'ufficio protocollo, quindi venivano raccolti in contenitori che penso lei abbia visto. PRESIDENTE. Noi ahbiamo visto dei faldoni, o c'erano degli altri contenitori? DODERO. No, i contenitori con i lucidi dove ci sono i report originali, no? Quelli li mettevamo lì; quando abbiamo visto che il materiale era abbastanza corposo chiaramente non potevano andare dentro una copertina, quindi li abbiamo raccolti in questa maniera. Quindi, venivano immediatamente fatti dei riscontri sui nominativi riportati per vedere se avevamo evidenze di archivio. PRESIDENTE Che cosa intende con: «facevamo dei Glielo chiedo perché per noi questo è sempre stato un punto 000 1 8 2 Senato dello Repubblica - 8 - Camera dei deputati XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI e, secondo i punti di vista, anche dolente, nel senso che alcuni suoi predecessori si sono doluti della scarsa attività di indagine su questi nomi, altri invece ce l'hanno presentato come un lavoro normale. Lei che cosa intende'? DODERO. Secondo me, quello dei riscontri di archivio è un lavoro normalissimo, sia se si tratta di documento ad alta classifica come erano questi, sia se si tratta di un documento senza classifica. Cioè, se arriva un atto dove sono riportati dei nominativi, o delle situazioni, o qualsiasi cosa, si va a vedere se ci sono dei riscontri nei nostri archivi, nel senso se il soggetto ha una pratica, oppure se l'evento è già noto. Questo è il lavoro normale, è quello che faccio al mio livello, insomma. PRESIDENTE. Scusi, maresciallo, quando lei dice: «nei nostri archivi» lei usa il plurale. DODERO. In effetti, uso il plurale perché, prima di tutto, c'è un archivio che abbiamo nell'ex I divisione: praticamente, dopo il 1986, è entrato in vigore un nuovo modo di classificare i fascicoli, insomma sono cose interne ma non hanno nessuna importanza, l'archivio è unico comunque sia, i -chiamiamoli così - cartellini, che mi diano una classifica che è antecedente al 1986, o che me ne diano una dopo il 1986, cambiano solo i numeri ma comunque il soggetto si trova, non ha importanza ... Testo filigrana PRESIDENTE. Quindi, nel 1986 è avvenuta una riforma di classificazione ... DODERO. Si, una riforma di classificazione, PRESIDENTE. Però ... DODERO. Però non cambia nulla, il soggetto, il fascicolo di una determinata persona si trova comunque, o nella vecchia classifica, o con la nuova classifica, insomma. PRESIDENTE. La domanda sugli archivi era: l'archivio della sola I divisione, o anche gli archivi interni al Servizio e altri fuori dal Servizio? DODERO. Allora, c'è stato per un lungo periodo solo l'archivio della I divisione; poi, quando si è deciso di vedere ... aspetti, ho degli appunti ma non ... PRESIDENTE. Se vuole leggere i suoi appunti e svolgere, se crede io l'ho un po' interrotta perché ha detto delle cose che ... DODERO. No, no, ma è solo una cosa cronoiogica ... PRESIDENTE. Se intende svolgere una sua relazione. lo ... ? !;l: yy ~.:,,i~i~,~~.;[!,;! -+-----.-..,,,. l ~ b t ~ M l S $ l f ~Hl !ì tkq 1 , 1 ~ l > ~ --I--._____ 000 1 8 5 . - 9 - Senato della Repuhhlico XIV LECISLATIJRA - DISEGNI Camera dei deputati D1 LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI DODERO. ... sono tutte informazioni desunte dalla pratica, nulla di più, nulla di meno. Ecco: il 2 febbraio 1998 abhiamo iniziato i riscontri presso gli archivi del raggruppamento Roma e della VIU divisione, che erano altri archivi. Dunque, c'era un sistema informatizzato che ci diceva se un determinato nominativo era presente anche in quegli archivi; però, secondo me, non era un sistema molto valido, nel senso che se dava positivo non si poteva vedere se effettivamente si trattava della persona che cercavamo, perché non forniva né data di nascita, né niente, quindi bisognava poi materialmente andare a vedere se si trattava della persona ... PRESIDENTE. O di un omonimo. DODERO. ... o di un omonimo, appunto. PRESIDENTE. Lei ci sta dicendo cose non nuove ma comunque è importante riconfermarle: queste attività di indagine si esaurivano, almeno fino a quel momento, al solo riscontro all'intemo dell'archivio della I divisione per vedere ... Testo filigrana DODERO. Senz'altro. PRESIDENTE. ... il nome di battesimo. la nascita DODERO. Esatto. Se c'era qualcosa, insomma. Se era indicato, che ne so, che era un agente del KGB, spesso magari veniva fuori che effettivamente, nella pratica magari, c'erano dei riscontri oggettivi. PRESIDENTE. Ricorda qualche caso che ci può dire'? DODERO. Ce ne sono talmente tanti che non ... PRESIDENTE. Appunto, ricordarne uno, magari ... DODERO. No, in questo momento no, anche perché, insomma, sono passati ... PRESIDENTE. Perb, sono molti DODERO. Sì, diciamo che i riscontri ... PRESIDENTE. E che cosa succedeva, mi scusi, quando trovavate che c'era un riscontro tra quello che diceva Impedian e quello che trovavate ... DODERO. Anche se non c'era un riscontro, compilavo quelle che poi avete acquisito, le famose schede lavoro. dove c'era ... PRESIDENTE. Quindi era lei che le compilava'? - 10 - Senato della Repubblica XIV LEGISLATURA - DISEGNI Camera dei deputati DI LEGGE E RELAZIONI - WCUhfENTI DODERO. Sì. Dove era riportato quello che diceva Mitrokhin e sotto quello che risultava agli archivi del SISMI. Alle volte si riscontravano delle cose abbastanza veritiere. PRESIDENTE. Trovavano riscontro. Questo vuole dire'? DODERO. Sì, riscontro. PRESIDENTE. Quindi lei, che è un professionista, considerava questa pratica, a mano a mano che arrivava, un materiale attendibile? DODERO. Secondo il mio punto di vista sì, perché quando delle notizie, anche vecchissime che avevamo già in atti, trovano un riscontro con ci6 che diceva il defezionista russo, il materiale poteva considerarsi attendibile. Questa attendihilità diventava «molto attendibile* in considerazione che le notizie in nostro possesso non erano certamente di dominio puhblico; secondo il mio punto d i vista in molti casi vi era una buona percentuale di probabilità che fossero vere. Testo filigrana PRESIDENTE. Da professionista si aspettava, per la sua esperienza, per la sua metodologia di lavoro, che su questi risconui, semplicemente anagrafici, si svolgesse o si dovesse svolgere anche un lavoro di inrelligence sul terreno, oppure considerava che questo bastasse? Non le chiedo un'opinione stravagante. Lei è un professionista di questo mestiere e le chiedo se questo... DODERO. Devo dire che in tanti anni non ho mai lavorato su materiale con così alta classifica, cioè segretissimo, quindi non posso dare un giudizio su come ci si doveva comportare in questo caso, anche perché c'erano molti avvertimenti da parte degli inglesi di non utilizzare questo materiale. che non doveva uscire dal Servizio. Addirittura, per esempio, ricordo un caso in cui era indicato un certo cifratore presso l'ambasciata in-Libano. 1 cifratori, all'epoca almeno, dovevano far parte del Servizio e volevamo chiedere alla divisione collaterale nostra se si potesse identificare. Era una cosa degli anni '60. Invece non è stato fatta. I motivi sinceramente non li so. ma penso e credo che sia per questo motivo. Con tutte le raccomandazioni che ci hanno fatto gli inglesi sulla non diffusione di questo materiale, credo ci sia stato un po' uno stop. GARRAFFA. Signor Presidente, può ripetere la domanda'? Lei ha chiesto se il dossier Mitrokhin fosse attendibile'? PRESIDENTE. No, ho chiesto al maresciallo se, per la sua esoerienza professionale. considerava che questi riscontri di archivio sufficienti come lavoro ordinario del Servizio oppure no. Senoto drllo Repubblica - 11 Camern dei deputati - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E IONI - WCUMENTI GARRAFFA. Quindi, ha parlato di riscontri e non di quanto era scritto nel dossier. PRESIDENTE. I riscontri tra i report inglesi e quanto loro riscontravano dentro l'archivio della I divisione del SISMI. DODERO. Ma non necessariamente sul fatto. Anche il fatto che esistesse un fascicolo sulla persona indicata era un riscontro. PRESIDENTE. Il maresciallo ci ha spiegato, cosa peraltro che ci era stata spiegata anche da altri, che il primo riscontro che veniva fatto era andare a vedere se c'erano casi di omonimia, se comspondeva il nome. se c'erano notizie sulla persona di cui arrivava il nome attraverso la pratica Impedian. Giusto'? DODERO. Sì. PAPINI. Mi è sfuggito un passaggio. Ho capito che esisteva la possibilità, neli'interrogare l'archivio della I divisione, di avere una segnalazione circa un eventuale riscontro su altri archivi. Ho capito male'? Testo filigrana DODERO. No. C e r a un sistema di riscontro se i nominativi erano presenti anche nell'archivio del raggnippamento o dell'ex VI11 divisione. E' una cosa normale. PRESIDENTE. L'archivio della I divisione conteneva... PAPINI. Proseguo nella domanda per capire bene, ma può darsi che la mia fantasia sia eccessiva. DODERO. Sono tre archivi, distinti e separati, però c'era questa possibilità. PAPINI. Quindi C'& un collegamento tra questi archivi, per cui interrogandone uno segnala la presenza ... DODERO. C'è un sistema, ma non sicuro, perché dà solamente l'ornonimia. Dice positivo o negativo e basta. PAPINI. Quel che mi interessava capire è se il collegamento è automatico, per cui nel momento in cui uno fa l'interrogazione su un archivio, se poi esiste un riscontro apparentemente positivo anche su un altro atchivio, questo viene segnalato automaticamente o occorre richiederlo apposta? .... -.. .-....... ..-.-.*.- *.-..__... i 1 BODERO. v a richiesto apposta. E' un altro sistema. E' un aitrd si. t-. .--...-- --. NO^ .-.. stcma di ricerca. ,~2:~;,:~,,!;~:.;~~il!!~(~~~~~ r:a~ii$ictiiqt .i!p, """ i " .--'---* o00 186 ---.-..-W--- , I 1 ..3 - 12 - Senato drllo Repubblica XlV LEGISLA'CIJRA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - DOCUMENTI PRESIDENTE. Maresciallo, l'abbiamo interrotta perché ha subito offerto spunti di riflessione, ma se non le dispiace la pregherei di tornare indietro alla prima domanda che le avevo fatto. Lei ci ha detto che ha seguito la pratica sin dall'inizio e abbiamo appreso che lei è la persona che materialmente compilava le schede lavoro SISMI sui reporr mandati dagli inglesi. DODERO. E' giusto. PRESIDENTE. E questo lei lo ha fatto con continuità storica, dall'inizio alla fine. DODERO. Sì. PRESIDENTE. Tutta l'intera pratica DODERO. Sì e a tuttora non riesco a sganciarmi. Testo filigrana PRESIDENTE. Grazie. Anche questo è stato un punto importante. Adesso veniamo a quella circoscritta fase storica, quel periodo di tempo durante il quale successe una cosa nuova, cioè che questo materiale fu spostato o fu concentrato. Ci vuole raccontare cosa si ricorda, possibilmente nel modo più dettagliato'? Non si preoccupi di dire cose che possono sembrare hanali. Come funzionava il meccanismo'? QUARTIANI. Volevo capire se i report che arrivavano al maresciallo nel momento in cui faceva il riscontro erano già tradotti in italiano, oppure se erano prima riscontrati e, in seguito, poi tradotti e archiviati. Vorrei saperlo adesso perché è temporalmente collegato alla domanda che lei ha fatto prima. PRESIDENTE. Può rispondere, maresciallo? Cioè, lei li trattava nella sua versione originaria in inglese, riceveva carte già tradotte o tutte e due? DODERO. Tutte e due; era quasi contestuale la traduzione, si facevano tradurre subito. QUARTIANI. Li traduceva direttamente, maresciallo? DODERO. No, no, assolutamente; leggo l'inglese, o meglio, ne capisco il senso, ma non al livello da tradurre. QUARTIANI. Potrei sapere chi era addetto alla traduzione'? - Senoto dello Repubblica - 13 - Camera dei deputati XIV LEG19LATUR.4 - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI v PRESIDENTE. Abbiamo un documento da cui il SlSMl però ci ha chiesto di poter omettere i nomi delle persone che hanno compiuto il lavoro per motivi di sicurezza. Lei ritiene che avremmo interesse ad avere i nomi? QUARTIANI. Penso di sì, anzi le chiedo se è possibile averli, PRESIDENTE. Io non ho nulla in contrario, possiamo farlo senz'altro. Non so se dobbiamo portare in Ufficio di Presidenza la questione. Io ignoro del tutto il motivo per cui il Servizio ha opposto questa segretazione. Non so se, per caso, è un motivo di sicurezza. Lo ignoro del tutto. DODERO. Non sono traduttori esterni, sono traduttori nostri e quindi è personale del Servizio. PRESIDENTE. Bene, allora lo chiederemo e sentiremo cosa dirà il Servizio. Maresciallo, le chiedevo di raccontarci come il suo lavoro e delle persone che lavoravano con lei, sia suoi superiori che aliri suoi collaboratori, funzionava nella fase del concentramento nella stanza di Grignolo, in questa seconda stanza. Ci può dire dove era questa seconda stanza? Testo filigrana DODERO. Era una stanza quasi di fronte all'ufficio di Grignolo, a tre metri di distanza. Era una stanza normalissima, con una porta blindata, perché lì si usano. PRESIDENTE. Questo pure mi sorprende un po', perché sarei pronto a scommettere - sta nei verbali e lo vedremo - e mi sembra di ricordare che l'ammiraglio Grignolo, quando gli chiedemmo dove si trovava materialmente questa seconda stanza, disse: «M&, in fondo ad un corridoio». Solo che era praticamente una dipendenza della sua stessa stanza, mi pare di capire: tre metri. DODERO. No, si affacciava ad un'uscita della sua stanza su quel corridoio. PRESIDENTE. Una domanda tecnica che evidenzia la ragione della mia domanda, che altrimenti può sembrare soltanto puntigliosa e stupida: questo significa che l'ammiraglio aveva il controllo sia burocratico che visivo di coloro che andavano a lavorare sulla pratica'? DODERO. No, a parte che ci andavo solo io. Quindi non ... C'ero io e basta. - 14 Senato della Repubblica XIV LEGISLATLIRA - DISEGNI Camera dei deputati - O1 LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI DODERO. Sì, certo. Come scala gerarchica c'era il colonnello Bonaventura, il colonnello Faraone, poi io e sopra tutti chiaramente il caporeparto Grignolo. Ma poi finiva lì, non è che c'era, come normalmente ... Normalmente, insomma, una cosa magari così grande, così corposa, se non fosse stata di quella classifica magari la potevamo fare in quattro-cinque, i documenti venivano divisi e ognuno faceva le ricerche che doveva fare; invece toccava farle solo me. PRESIDENTE. Lei era stato indottrinato? 11 materiale inglese avverte che il personale doveva essere indottrinato e ci siamo sempre chiesti, almeno io, in che consistesse questo indotmnamento. DODERO. Indotmnato vuol dire ... penso che non c'era bisogno di indottrinarmi, so benissimo che cosa è un documento di alta classifica. PRESIDENTE. Lei non ne ha bisogno, però gli inglesi ... Insomma, questi inglesi, per cui nessuno poteva fare nulla perché loro chiedevano un sacco di cose, tra le cose che chiedevano espressamente c'era anche la richiesta che fosse trattato solo da personale indottrinato; allora poi ci siamo chiesti: che cosa vorrà dire questo «indottrinato»? Testo filigrana DODERO. Forse indottrinato sulla delicatezza della documentazione, tant'è vero che poi gli inglesi hanno voluto il nominativo dell'ufficiale al caso, che in questo caso era Faraone. PRESIDENTE. Gli inglesi hanno avuto anche il suo di nome'? DODERO. No, solo l'ufficiale al caso. PRESIDENTE. Quindi, non è che gli inglesi dovevano avere tutti i nomi di tutti coloro... DODERO. No, assolutamente. Loro volevano avere un referente; con chi parlare nel caso.... Assolutamente no, non è previsto. PRESIDENTE. E il dottor Lehmann in questa fase? DODERO. Il dottor Lehmann era ... PRESIDENTE. Era allora il capo dell'ufficio legale, era titolare in quel momento dell'ufficio legale, oppure ... DODERO. Mi pare che non fosse più titolare. Lo era stato per molti anni. Quindi, come persona che diciamo poteva giudicare a livello legale se c'erano degli estremi di reato su questa documentazione, era stato deciso evidentemente di farla valutare al dottor Lehmann. E auindi auesta documentazione è stata portata appunto dentro questa stanza e Lehinanii. per un anno, siamo stati a leggerci, riga per riga, i repo Senoto dello Repubhlicn - 15 - Camero dei deprituti XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI PRESIDENTE. 11 dottor Lehmann aveva l'incarico. DODERO. Quello che ha scritto il dottor Lehmann risulta nelle schede lavoro, non mi ricordo sotto che voce. PRESIDENTE. S e è possibile vederle, così individuiamo. Vuole vedere lei le schede, se crede, così può indicarci e ci facciamo un'idea. DODERO. Sta nella parte «note aggiuntive», dove c'è scritto, per esempio in questa scheda di Baroni Antonio: «L'attività descritta in hase ai dati disponihili non consente di evidenziare comportamenti riconducibili a specifiche fattispecie di reato. In considerazione dei riscontri anagrafici sul soggetto e sulla sua attività lavorativa appare opportuno un ulteriore approfondimento info-operativo». Questa è la parte scritta insieme al dottor Lehmann e in tutte le schede c'è questa parte. Testo filigrana PRESIDENTE. La ringrazio. Quindi, mi scusi, torniamo ancora al suo lavoro. Ci racconta come si svolgeva la sua giornata nella fase Grignolo-Lehmann; in quella stanza e che cosa facevate'? In cosa consisteva questa attività'? DODERO. L'ho appena detto: cioè, ci leggevamo i report per vedere ... Lui, chiaramente, io lo aiutavo materialmente a prenderli, ordinarli, poi facevamo queste famose schede. Cioè, queste frasi le immettevo direttamente nelle schede lavoro. PRESIDENTE. Che erano volte, se ho capito bene, soltanto a indicare i possibili, eventuali, esiti giudiziari? DODERO. Con il dottor Lehmann si; le schede lavoro però erano uniche e composte da più parti: ci sono quanto detto dal collegato, i precedenti di archivio, e poi queste note aggiuntive, dove è riportata la valutazionc, diciamo, legale del dottor Lehmann. PRESIDENTE. A lei risulta se il dottor Lehmann, che, come lei ha appena detto, in quel momento non rivestiva più, formalmente almeno, la responsabilità dell'ufficio legale... DODERO. Credo. PRESIDENTE. Sì, per quello che ricordiamo è così. Le risulta che il dottor Lehmann avesse ricevuto un incarico formale per svolgere lavoro'? Oppure, a quale titolo, non avendo più quella svolgeva'? __-. . . ..-.__-_ Senato della Repubblica XIV LEGISLATURA - 16 - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - Camera dei deputati WCUMENTI DODERO. Questo non lo so. Non lo so proprio. Magari, essendo un lavoro così lungo, hanno scelto questo dirigente perché aveva la possibilità di farlo. Ritengo. Chiaramente dare tutto quel materiale ali'UAGAL sarebbe stato ingolfarlo, penso almeno. PRESIDENTE. Darlo a chi'? DODERO. All'nfficio affari giuridici e legali, UAGAL. PRESIDENTE. Sembrava un po' il nome di un lago africano. PRESIDENTE. Quindi, lei la mattina andava in ufficio e apriva la cassaforte di Grignolo'? DODERO. No. PRESIDENTE. Ecco, se ci racconta proprio questi dettagli, mi scusi, mi perdoni ancora, proprio la banalità: lei che cosa faceva? Testo filigrana DODERO. In questo momento PRESIDENTE. Più o meno. insomma. DODERO. ... non ricordo se all'inizio questi report siano andati materialmente nella cassaforte di Grignolo, credo di sì, comunque. PRESIDENTE. A noi risulta che dal maggio del 1997 ... DODERO. Sì, ma per un breve periodo, poi è stata allestita questa stanza, con la porta blindata a doppia serratura, dove c'era un computer, c'erano due armadi di ferro con serratura ... GARRAFFA. C e r a la combinazione nella serratura'? DODERO. No, no, senza combinazione. (Commenti del senatore GarraffliJ. DATO. In che anno eravamo'? PRESIDENTE. Eravamo nel maggio 1997, è vero, maresciallo, è così' Era primavera 1997, questo periodo, senatrice, se l'appunto che ho qui è corretto - e immagino che lo sia - va dal maggio del 1997 al dicembre dello stesso anno. - 17 - Senato della Repuhhlica XIV LEGISLATURA - DISEGNI Camera dei deputati D1 LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI PRESIDENTE. Ah, quindi un anno intero. Allora, il senso della mia domanda ... DODERO. I1 discorso è questo: il materiale stava lì, al computer erano inserite queste schede lavoro, che venivano a mano a mano aggiornate con queste valutazioni che decideva il dottor Lehmann; alla fine del lavoro si chiudeva la porta, le chiavi venivano messe dentro una busta chiusa, firmata e data in custodia alla segreteria del reparto. QUARTIANI. Ma il computer era in rete o si lavorava su dischetto? DODERO. No, no, assolutamente. Non era in rete, ma non si lavorava su dischetto. PRESIDENTE. La ringrazio, lei ha detto e ha ottenuto una risposta che adesso merita approfondimento. Quando noi abbiamo chiesto all'ammiraglio Grignolo questo computer che razza di oggetto fosse, non la marca, ma se fosse un computer collegato on line con dei datahase, con qualcosa, oppure fosse l'equivalente di una macchina da scrivere, sia pure elettronica, lui ci ha detto l'equivalente di una macchina da scrivere, nel senso che era cieco, non aveva ... Testo filigrana DODERO. Certo, non era collegato con nessuno. PRESIDENTE. Ma, quando gli abbiamo sottolineato questo aspetto, l'ammiraglio ha detto: <'però. aveva i dischettin. Io, tra l'altro, ho detto ... DODERO. 1 dischetti erano per il hackup, chiaramente. I dischetti andavano dentro in cassaforte insieme alla documentazione, cioè, ogni sera si faceva un hackup e poi ... PRESIDENTE. Quindi, era una precauzione affinché, se si rompeva il disco rigido, non andasse perduto il materiale. DODERO. Ceno, solo per quello, mica per PRESIDENTE. E poi sappiamo anche che questi dischetti - questo risulta, lei cc lo può confermare se ne ha notizia diretta - sono stati distnitti insieme all'altro materiale di lavoro, su disposizione dell'atnmiraglio Battelli insieme a quelle copie di lavoro che venivano dall'archivio ... DODERO. Sì, fu fatto un unico verbale . PRESIDENTE. Fu fatta un'unica distruzione ed un unico verbale, è così' Lei era presente, per caso'? - 18 - Senato della Repubblica XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputirti - WCUMENTI PRESIDENTE. Uno dei redattori del verbale, insieme DODERO. ... ... e testimone alla distruzione. PRESIDENTE. 11 suo racconto, è molto scarno, ma mi par di capire che c'è poco da raccontare, perché lei lo ha detto molto chiaramente: andavate in ufficio, prelevavate il materiale, lei e il dottor Lehmann, voi due da soli mi pare di capire, mi corregga ... DODERO. Sì. PRESIDENTE. ... ve lo studiavate con la massima attenzione riga per riga, compilavate le note che ritenevate opportune sotto un profilo fondamentalmente tecnico-giudiziario ... DODERO. Tecnico-giuridico. PRESIDENTE. Tecnico-giuridico, cioè, per dire, se c'era la scheda Guzzanti, vediamo se questo è materiale che possiamo trasmettere all'autoriti giudiziaria, oppure no'? Poi, la sera, quando terminavate il lavoro, prendevate questo materiale, lo riportavate da dove l'avevate preso, tutto veniva chiuso a chiave, veniva fatto il backup con i dischetti e poi tutto ricominciava la mattina dopo. Allora, la mia domanda, che direi è inutile, nel senso che è solo una conferma: quindi, c'è stato un anno di tempo, che va dal maggio 1997 al maggio 1998, in cui - secondo quello che lei ci ha così dettagliatamente e molto chiaramente spiegato - tutto quello che il Servizio fece sulla pratica Mitrokhin fu ciò che lei ci ha detto, un lavoretto gomito a gomito tra lei e il dottor Lehmann per vedere se ci fossero elementi e quali note apporre; poi si rimetteva a posto e si ricominciava; e così durante tutto questo periodo di tempo ... Testo filigrana DODERO. Non continuativamente ... PRESIDENTE. Perché avevate, immagino, anche altre cose da fare ... DODERO. Qualche periodo di ferie, non so, sia io che il dottor Lehmann; però, sì, è stato un anno un po' così. PRESIDENTE. Dunque, il lavoro che voi avete compiuto, quindi, si trova - dove'? - sulle schede riempite, è quello l'esito finale di ciò che voi avete fatto'? DODERO. Sulle schede di lavoro. :; :.,., t": ' " " 8 !' ,.;;:.,; !,,. Volevo anche spiegare che ci sono due schede lavoro perché d h 't-'..''. .::':!.''.:r;i...'i. i ,. d ~ u &-...---.-,.,---.-.. w 0 ! 4 ,4!,,t*$ , steina cinpirico che avevamo a quell'epoca, cioè in DB3, le abbia"pwpas-.- I l - ..L. ,,,,, - 19 - Senato dellrz Repubblica XIV LEGISLATURA Camera dei deputati - MSEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI sate in iiwess con i nuovi computer, quindi per quello ce ne stanno due: quelle stampate all'epoca e quelle che si possono stampare ... PRESIDENTE. Quindi. semplicemente un cambio di programma, in. somma, anche di grafica. DODERO. Un cambio di programma, quelle si possono stampare anche adesso in qualsiasi momento, mentre le altre non si possono più stampare perché, anche se abbiamo per il momento conservato il computer, perché non si sa mai, però ... PRESIDENTE. Allora, a questo proposito, visto che abbiamo saputo che i dischetti sono stati distrutti insieme ad altre cose con relativo verbale, che ne è stato, invece, del disco rigido sul quale il computer lavorava? È stato conservato, sta tutto lì, è stato buttato, sta in un angolo, sta ... '? DODERO. Momentaneamente sta con tutto il computer sopra un armadio pieno di polvere, proprio nel caso che qualcuno volesse fare un controllo sulle vecchie schede, solo per quello. Non so neanche se funziona. Comunque c'è, non è stato buttato nulla. Anzi, era un computer Tempest dove il disco rigido si poteva estrarre. Testo filigrana NIEDDU. Volevo chiedere al maresciallo una valutazione per farmi un'idea e avere un parametro di valutazione. Due persone, se ho capito bene, il maresciallo e un consulente, il dottor Lehmann ... PRESIDENTE. Ma era un consulente o era un dipendente ... '? DODERO. Era un direttore di divisione. NIEDDU. Era un direttore di divisione e responsabile dell'ufficio legale ... DODERO. Era stato .. QUARTIANI. Era in pensione DODERO. No, non era ancora in pensione. Non so che incarico avesse in quel periodo, però non era in pensione. PRESIDENTE. Ma era stato - credo che si possa dire - sollevato dal suo incarico perché era oggetto di un procedimento penale. Allora, era stato sospeso dal suo incarico, che tuttavia svolgeva, invece, pare, in maniera quotidiana, insomma. Senato della Repubblica - 20 - Camera dei depurali XIV LEGISLATURA - DISEGNI O1 LEGGE E RELAZIONI - DOCUMJ3TI PRESIDENTE. Che era un altro. NIEDDU. ... aveva alue incombenze, data l'esigenza di fare i risconm su queste schede fu richiamato in attività, per svolgere il compito di consulente legale ... DODERO. Di fare una valutazione, più che altro ... NIEDDU. Un giudizio o valutazione di carattere legale. PRESIDENTE. Credo che sia così. NIEDDU. Quindi vennero rimpolpate le risorse relative a questo tipo di attività, cioè la valutazione di carattere legale, con il richiamo del dottor Lehmann. Due persone per circa un anno si occuparono delle schede. Di quante? C'erano già tutte? DODERO. Sto guardando. Testo filigrana PRESIDENTE. E' un dato che forse il maresciallo ha con sé, ma che possiamo trarre dal materiale di cui disponiamo. NIEDDU. I1 maresciallo può affermare che tutte queste furono valu- tate? PRESIDENTE. Ricorda quante erano all'inizio di questo lavoro le schede arrivate'? DODERO. lo so di sicuro che erano.. PRESIDENTE. Stiamo parlando del periodo dal maggio 1997 al maggio 1998. Comunque, è un dato burocratico oggettivo, non affidato alla memoria personale del maresciallo. Se lo ricorda meglio, ma è un dato di fatto. DODERO. Era l'atto 36. Fino all'atto 36 tutta la pratica è passata lì e noi abbiamo aperto una copertina nuova che è rimasta in I divisione per i successivi amvi. Comunque poi venivano portati lì per essere inseriti anche loro. QUARTIANI. Quando ci fu l'ultimo arrivo'? PRESIDENTE. 11 18 maggio 1999. QUARTIANI. E nel maggio 1998 come faceva ad averle trattate tutte'? ' PRESIDENTE. Infatti non ha detto che erano tutte. t , .I $,:,,:,;,. , ,, ....,,' , , ,------.--4. (..i:#!;!:!,:/;;,!; l ,a ----------.--..--..,-- ~ ~ J W Y ~ S C I~O! lI y~ hI l ! , , , , I l J , . - 000195 i - 21 - Senato della Rcpubhlirn XIV LEGl%4TURA Cornern dei deputnri - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI NIEDDU. Se non ha i dati, possiamo andare avanti. DODERO. Sì. Non credevo fossero importanti. PRESIDENTE. Secondo quel che risulta, al 9 aprile 1998, perché poi la consegna successiva è del 20 luglio 1998, erano 227. Al 18 maggio erano 259. NIEDDU. Questo è il dato di ingresso delle schede al Servizio, ma all'interno del Servizio sono state trattate tutte'? L'attività di riscontro ha ncompreso tutte le schede fino ad allora pervenute o solo una parte in quell'anno? Fu completato il lavoro di riscontro su tutte le schede o in parte'? DODERO. Sì. Quando arrivavano le nuove schede facevo subito i riscontri e venivano aggiunte a quelle che già stavano al reparto e quindi si faceva la scheda lavoro nuova. Testo filigrana PRESIDENTE. Erano tutte'? DODERO. Tutte, tranne quelle che... NIEDDU. Tranne quelle non ancora pervenute. DODERO. No, quelle che aveva il Direttore del Servizio. PRESIDENTE. C'era il p p p o di schede dei politici che fin dall'inizio erano state trattenute dal Direttore del Servizio. Quindi quelle non erano... DODERO. Nella nostra disponibilità. PRESIDENTE. E quelle dei giornalisti erano nella vostra disponihilità'? DODERO. Sì. PRESIDENTE. Quelle dei diplomatici'? DODERO. Sì e alla fine erano 34. 1 i : L- ..-. ..... . NIEDDU. Riassumendo, per circa un anno due persone si sono occupate di queste schede. Secondo la sua esperienza è stato un lavoro leggero, . -.----.--.... ., ,,, . ,- I L! t Senato della Repubblica - 22 - XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - DOCUMENTI mediamente impegnativo o approfondito? Mi dia una scala, un parametro per farmi intendere, non essendo addentro al tipo di attività che lei svolge. DODERO. Per quanto mi riguarda è stato un lavoro noiosissimo, perché chiaramente rileggere le schede e trovare quelle motivazioni tecnicogiuridiche, se era passato tanto tempo che il reato, se eventualmente c'era, si era estinto. Tutte queste cose qui. Certamente non è che fosse un lavoro entusiasmante, anche se non è stato fatto in continuazione per un anno. Ci sono state delle interruzioni per motivi privati del dottor Lehmann o perché magari quando arrivavano i nuovi invii di schede, siccome le trattavo solo io, mi toccava fare gli accertamenti di archivio, i riscontri. NIEDDU. Noioso sì, ma lei considera il lavoro che ha fatto un lavoro accurato o approssimativo'? Non mi interessa l'aspetto umano, noioso, interessante o meno. Vorrei capire. DODERO. E' chiaro che era accurato. Avevamo tutti i codici davanti, che Lehmann consultava sulle fattispecie che rilevava. Testo filigrana PRESIDENTE. Era un lavoro di consulenza giudiziaria. DODERO. Era un lavoro di consulenza giuridica. PRESIDENTE. Lei ha detto che è stato un lavoro molto accurato. DODERO. Accurato, certo PRESIDENTE. Un lavoro accurato di indagine giudiziaria ai fini ... DODERO. Consulenza giuridica, direi. PRESIDENTE. Nulla a che vedere con intelligente, investigazioni, pedinamenti. DODERO. No, assolutamente. PRESIDENTE. Nulla che avesse a che fare con il controspionaggio. DODERO. Assolutamente no PRESIDENTE. Era un eccellente lavoro di natura giuridica DODERO. Si immettevano le nuove schede che ogni tanto arrivavano. tutto lì. PRESIDENTE. Lei è un aeente. lei è un uomo del Servizio che ha Senoto drlln Repubblica - 23 - XIV LECIFLATURA - DISEGNI O! LECCE E RELAZIONL Cnmera dei deputnri - DOCUMENTI NIEDDU. La valutazione di carattere giuridico veniva preceduta però da riscontri di carattere investigativo. DODERO. Sì. NIEDDU. Non saranno pedinamenti fisici, non saranno controlli telefonici, ma la verifica sugli archivi mi sembra si possa considerare un riscontro. DODERO. E' così. NIEDDU. Ma lei ritiene che il lavoro sia stato accurato? Ritiene potesse essere più accurato? DODERO. Non credo. I1 discorso era questo. Prima si leggeva quanto comunicato dagli inglesi sul report. Sulla base di quello che c'era scritto lì, si vedeva se c'erano degli estremi di reato, quanto tempo era passato, se era tuttora valido oppure se potesse essere andato in prescrizione. Poi c'era una seconda valutazione tra quel che diceva il report e quel che risultava in archivio da noi. Infatti su alcune schede c'è scritto che si propone di fare un'ultenore indagine informativa, infoperativa, eccetera. Perché? Perché c'erano in archivio evidentemente cose che combaciavano con quello che diceva il report. Testo filigrana NIEDDU. Che lei sappia, queste segnalazioni hanno avuto un seguito'? DODERO. Non hanno avuto seguito, perché non si è fatta attività fuori dal Servizio. Si è cominciato a fare qualcosa ma il tutto si è... Praticamente erano dati di fatto. cioè se erano vivi, dove abitavano; nulla di veramente investigativo a livello intelligente, proprio assolutamente. In effetti, questi riscontri sono i primi atti da fare per poi passare ad una cosa più approfondita, però lì poi si è fermato, non so se perché poi la cosa è esplosa sui giornali, quindi è diventata pubblica. PRESIDENTE. Nel settembre 1999. DODERO. Sì, in quel periodo si era cominciato a fare qualcosa con l'esterno. Quindi, tra la metà del '98 e il '99, si stava cominciando a uscire per vedere di fare accertamenti più approfonditi. Poi la cosa è finita lì. NIEDDU. C'erano criteri per questi approfondimenti? DODERO. Sì, c'erano dei criteri. 11 criterio principale era quello di iniziare con delle persone che, come si può dire, forse lo dico male, non che avessero da perdere, ma insomma, tipo i pubblici ufficiali, che si potevano avvicinare ... Certo. se andavo ad avvicinare magari un giornalista quello mi faceva un articolo e l'indomani era finito tutto I'ar hjy~y:;5,!ij~ii;;ii!,,ix!ii;!,~ 1 1 '---------..-" -..,,--.-.. .._._._.._ ~ ' W m 1 s 5 1 ! i whi ! l # ~ r ~ { l ~ , -..-..... 000198 Senato della Repubblico XIV LEGISLAWRA - 24 - Camera dei deputati - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI Mitrokhin sui giornali o qualcosa del genere. Quindi, si è cercato per la prima fase appunto di vedere se si poteva avvicinare qualche pubblico dipendente, ad esempio i diplomatici. che erano comunque funzionari dello Stato. Questo era il criterio. PAPINI. Vorrei capire un punto che non ho compreso bene; forse gli altri membri della Commissione lo hanno capito ma vorrei capirlo anch'io. Prendiamo il caso di una scheda nuova - ve ne saranno state nell'arco dell'anno di tempo in cui da maggio '97 a maggio '98 lei ha lavorato con il dottor Lehmann - che aniva dall'lnghilterra. Questa scheda arriva e non va immediatamente in quella stanza per la valutazione giuridica, se ho capito bene: prima viene svolto un riscontro, ancorché limitato al solo archivio della I divisione, come da tempo sappiamo; ma questo viene fatto prima di procedere ad una valutazione giuridica. Quindi, questo riscontro viene fatto da lei. DODERO. Sì Testo filigrana PAPINI. Non dunque in quella stanza dove il computer non è in rete, ma in un altro posto dove il computer era in rete. DODERO. E' così, perché i report comunque arrivavano in I divisione. PAPINI. Perfetto. Quindi, facciamo il caso dell'iter di un report che arriva in I divisione mentre è già in atto il lavoro che lei sta svolgendo con Lehmann. Aniva un report, da chiunque viene ricevuto viene passato a lei; lei effettua un riscontro presso l'archivio della I divisione, compila una scheda di lavoro e questa, assieme al report originario, va nell'ufficio dove lei lavora con Lehmann ... DODERO. Sì. PAPINI. Per un valutazione giuridica, che non è una valutazione risihile, come si si è cercato di far intendere. DODERO. La compilavo lì, direttamente da Lehmann. PAPINI. È una delle cose che non più tardi di ieri, in un altra audizione, chiedevamo di verificare che fosse stata fatta, perché vi erano dei compiti affidati dalla legge n. 801 del 1977 ai Servizi, quelli appunto di valutare se vi erano degli estremi e degli elementi di prova da eventualmente trasmettere alla polizia giudiziaria. Quindi, fa parte del lavoro. Vorrei ricostmire la sequenza operativa. La sequenza è questa: scheda. riscontro suo, compilazione scheda di lavoro, scheda di lavoro e scheda originaria inglese tradotta o non trktdotta vanno la valutazione giuridica del dottor Lehmann, con la sua ,"i i - Senato dello Repuhhlica - 25 Camera dei deputati - XIV LEGIFLATUM - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMWTI Questa è la sequenza nel periodo di cui stiamo parlando: maggio '97-maggio '98. DODERO. Sì. QUARTIANI. Signor Presidente, naturalmente il maresciallo Dodero aveva un duplice molo nel periodo '97-'98: quella della verifica giuridica e quella del riscontro, a mano a mano che arrivavano nuovi report. Volevo capire, per questa seconda parte, cioè dell'amvo dei nuovi report e del riscontro, a parte la questione della traduzione che risolveremo una volta che comprenderemo chi ci lavorava nel periodo '97-'98: chi era direttamente il superiore del maresciallo Dodero relativamente al lavoro di riscontro dei report nel periodo '97-'98, non relativamente al settore in cui operava con il dottor Lehmann, ma per questa parte del lavoro'? Chi era il suo superiore'? PRESIDENTE. 11 famoso riscontro di archivio Testo filigrana QUARTIANI. Sì. Aveva un superiore cui rispondeva'? DODERO. Sempre il colonnello Faraone. Inizialmente non c'era lui, ma nel periodo in questione c'era già lui. PRESIDENTE. Precedentemente era stata la dottoressa Vozzi? DODERO. Sì. Praticamente la dottoressa Vozzi ha avuto in consegna i primi report, poi ha fatto altri due incontri con gli inglesi, quando già non stava più nella sezione che si occupava della questione, ma siccome la conoscevano... Comunque, chi fa gli incontri non ha nessun importanza. Insomma, non è quello. QUARTIANI. Quindi, si presume che prima di arrivare al lavoro nella stanza in cui operava il dottor Lehmann ci fosse un «ok» al lavoro fatto sui repnrf medesimi, una volta rivisti da parte del superiore del maresciallo Dodero? DODERO. Non esisteva un «ok» del genere. Cioè, io ero addetto, come Faraone, al caso. Certo, non è che li consegnavano a me; magari passavano dal colonnello Bonaventura al colonnello Faraone il quale me li dava dicendo: <<Guarda,sono arrivati altri reporb. Me li dava e basta, non è che ... QUARTIANI. L'importante è che i suoi superiori rispondessero dell'attività sui report. Non sto parlando della fase precedente, quando a lei vengono consegnati i report. Lei sui report deve fare un lavoro di ri 2:!,,!,;[;.,i::;[!,(!(f;!;,!l:[; ;.!. tro di archivio; una volta fatto. quell'esito veniva in qualche modo . firmato da un suo superiore oppure era nelle sua disponibilità e lei ~r~---'!%~!!!k"i~!.*~~ l Senato ùello Repubblica - 26 - Camera dei deputati XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - W C U ~ N T I tamente andava a lavorare con il dottor Lehmann per la parte di riscontro giuridico'? DODERO. No, i riscontri di archivio li facevo; li annotavo sulla scheda e poi li inserivo. Non avevo bisogno di nessuna autorizzazione. Anche perché se stiamo al livello di non aver fiducia su queste cose è inutile che sto al Servizio, insomma. QUARTIANI. Quindi il colonnello Faraone si fidava di quello che lei faceva e non aveva bisogno di dare nessun aok», nel momento in cui quei report passavano dalla fase di riscontro di archivio alla fase di lavorazione per l'attività giuridica del dottor Lehmann? DODERO. Lui comunque li leggeva, è chiaro, mi pare ovvio. QUARTIANI. Ma li leggeva sempre? PRESIDENTE. Non consideri nulla ovvio per noi; almeno parlo per me. Testo filigrana DODERO. È chiaro che il lavoro che facevo, il mio, chiamiamolo superiore o supervisore lo vedeva, però non avevo bisogno di nessun visto. Lo leggeva, ne prendeva atto e mi diceva «ok». QUARTIANI. E nel caso lei avesse commesso qualche errore o omesso qualche parte nella fase di verifica, che avrebbe potuto produrre elementi di valutazione negativa per chi veniva riscontrato neila fase di valutazione giuridica del dottor Lehmann, chi ne rispondeva, lei personalmente o il suo superiore'? DODERO. l o non capisco dove sinceramente voglia arrivare. Cioè, noi ... QUARTIANI. Lei deve rispondere alla domanda, non deve valutare dove dobbiamo arrivare. DODERO. La valutazione giuridica non serviva per vedere se... Cioè, era una cosa, io penso, interna nostra, per vedere se c'erano degli estremi di reato. E comunque la valutazione giuridica non veniva fatta sui precedenti di archivio. ma su quello che era scritto sul report che veniva dall'Inghilterra. Quindi, non potevo sbagliare; cioè. quello che scrivevo come precedenti di archivio non era di per sé importante per la valutazione giuridica. QUARTIANI. Ma poteva sbagliare il traduttore di quel pure lei faceva anche una verifica ... 000201 4 Senato della Repubblica - 27 - Camera dei deputati XIV LEGISLATURA - DISEGNI 01 LEGGE E RELAZIONI - WCUMWTL DODERO. No, guardi, il traduttore poteva sbagliare benissimo perché io di inglese capisco poco. Però, sono stati più di uno ... QUARTIANI. Vorrei capire chi risponde degli errori. DODERO. Lei ha trovato degli errori nelle traduzioni? QUARTIANI. Voglio capire chi normalmente risponde degli errori, o presso i Servizi non risponde nessuno degli errori'? DODERO. Qualcuno risponderà, certo. QUARTIANI. Siccome stiamo parlando di persone ... PRESIDENTE. C'è una linea gerarchica. DODERO. Guardi, noi siamo militari a tutti gli effetti anche se non indossiamo i gradi, quindi, come si risponde nella linea gerarchica norinale, si risponde anche da noi così, nella stessa maniera. Testo filigrana PRESIDENTE. Maresciallo, lei avrà capito - è abbastanza ovvio - il perno, il centro di tutte queste domande, che altrimenti potrebbero sembrare forse disorientanti, o magari, che ne so ... DODERO. l o rispondo a tutto ciò che conosco PRESlDENTE. Certo La cosa che a noi interessa - almeno credo, parlo per me ma credo interessi anche la maggior parte dei componenti di questa Commissione, se non tutti - è accertare ancora una volta, a prescindere dai risconm giuridici, giudiziari, le ipotesi di reato, se mandare o no l'autorità giudiziaria, esaminare i codici, vedere tutti questi aspetti, e a prescindere anche dal dovuto necessario riscontro con quanto si trovava già presente in archivio. se, oltre a queste attività che sono importanti e vanno fatte ma che sono solo una parte delle attività di intrlligence, poi, fosse stata fatta anche qualche altra cosa, intendendosi attività investigativa. Credo che lei su questo abbia poco fa già risposto, dichiarando nel modo più fermo che non è stata fatta alcuna attività investigativa. DODERO. Un'attività investigativa è stata fatta ed era su quel fainoso '<illegale». Vasilyev, che aveva la <<leggenda»italiana, mi pare che sia il report 114; su quello abbiamo fatto degli accertamenti per vedere se si riusciva a risalire a questo illegale, ma è andata male, i ------,.~--_perché quel cognome è abhastanza ... ;;l,,.. L.:. ., ;;;;::;,, ...5:(!~(i~~~!~8!l:;;;.!~ PRESIDENTE. Diffuso. l- . --.--...._---:-. :('*k'ssl(Mt M,Tk()t,,!N --.-,--,- 000102 i Senato della Repubhlim - 28 - XIV LEGISLATURA - DISEGNI O1 LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - WCUMENTI DODERO. ... diffuso nella zona dov'è nata questa <<leggenda»,quindi non siamo andati oltre un certo limite. PRESIDENTE. Mi perdoni, ignoro la «leggenda». DODERO. La *leggenda» è una storia di copertura che si crea ad un agente illegale, cioè un altro nome, un altro cognome, normalmente si prendono nomi di persone morte, con documentazione che persone compiacenti forniscono dall'ufficio anagrafe, o cose del genere, insomma, o si fanno falsi direttamente. Questa è la leggenda, cioè, si crea una stona che regga possibilmente ad eventuali riscontri. PRESIDENTE. Lo scopo era di trovare e di agganciare questo ... DODERO. Trovare, cercare i riscontri oggettivi. PRESIDENTE. Che lei ricordi, è stata l'unica attiviti veramente investigativa e di intelligence che sia stata compiuta sull'intero dossier Mitrokhin, che è passato tutto per lc suc mani, dalla prima ali'ultima scheda, e che lei ha verificato riga per riga'? Testo filigrana DODERO. Di intelligence sì MARINO. Maresciallo, sono da poco membro di questa Commissione, ho notato che sotto qualche scheda ci sono le note redatte dal SISMI, in cui molto spesso si fa uso del condizionale, che so: Tizio dice che Sempronio avrebbe detto, Tizio dice che Sempronio avrebbe fatto, Tizio dice che X si sarebbe recato. Ora, questo uso del condizionale - a volte c'è anche un abuso del condizionale - pone un problema per un neofita come me, cioè, quale attendibilità può avere questa nota. Questo condizionale prelude ad un successivo approfondimento? E, laddove l'ulteriore e successivo approfondimento non sia approdato a nulla, la nota viene corretta'? Sta ad indicare che l'approfondimento è ancora in itinere? E, ove l'approfondimento successivo eventuale comporti un esito negativo, il condizionale resta alla storia di quella scheda, cioè il condizionale resta come memoria storicac? Ecco, insomma, complessivamente questo uso del condizionale che cosa può significare per un lettore come me. forse non attento'? DODERO. Specialmente nel controspionaggio il condizionale lo usiamo sempre, praticamente sempre, è d'uso, in quanto a noi non servono prove oggettive, non dobbiamo fare un processo. A noi basta che tre o più informazioni dello stesso tipo e provenienti da aree diverse coincidano per avere. non dico la sicurezza, ma. .. Certo, non è una prova da portare in Senato della Repuhhlim - 29 - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - WCUhlENTI oggettive perché nessuno ci chiederà mai di portare in tribunale qualcosa, non facciamo né antiterrorismo né niente, trattiamo le spie. Allora, se mi arriva una informazione da una fonte che Tizio è una spia e poi mi arriva una conferma dagli inglesi che Tizio è una spia, e me ne arriva un'altra, che ne so, dalla Francia che Tizio è una spia, per me Tizio è una spia, però non lo posso dire con certezza, dovrebbe essere una spia. questo è quanto. Non avendo l'obbligo di produrre prove, usiamo spesso il condizionale, specialmente nel controspionaggio. MARINO. Comprendo che il condizionale è d'uso, o almeno lo capisco. Quando, però, si usa il condizionale si presuppone che sul soggetto interessato, che a volte potrebbe essere anche un personaggio illustre della nostra storia, sia fatto un approfondimento serio, ancor più serio in funzione della personalità che si ha davanti. Ora, se dopo anni questo approfondimento eventuale non ha comportato nessun esito, non potrebbe configurarsi quasi come un atto di dispregio un uso del condizionale così disinvolto rispetto a personalità che appartengono alla storia e anche alla dignità di tutti quanti noi'? Testo filigrana DODERO. Forse lei ha ragione, però certo non dipende da me, nel senso che correggere determinate forme di ... non so, come dice lei, aggiornare la - chiamiamola così, tra virgolette - «scheda», non dipende certo da me. Gli approfondimenti, poi, non so, penso che se si fanno approfondimenti su una persona e si esclude che questa persona abbia fatto quello che prima si indicava con il condizionale, ad una successiva corrispondenza non si usa più, insomma, almeno credo che sia così, almeno io farei così. MARINO. Insomma, resta alla storia il condizionale, ho capito. DODERO. Il condizionale, gliel'ho detto, è proprio d'uso nel controspionaggio. PRESIDENTE. Credo di dovere un piccolo chiarimento al nostro ospite. Non so se il senatore Marino, facendo questa domanda molto intelligente, che ha dato luogo ad una risposta comunque di grande interesse, l'abbia fatta pensando a quel che si è detto ieri, ma sicuramente si attaglia ad una cosa che. parlando di un personaggio storico, è accaduta in Commissione. Nel galleggiante della pratica SISMI, c'è una scheda dell'allora SID, che risaliva al 1972, in cui, a riscontro della scheda relativa al nome di MAVR, Libero Lizzadri, dall'archivio è uscita fuori una nota informativa in cui con il condizionale - «farebbe», «avrebbe» - si diceva che nel 1972 l'onorevole Francesco De Martino avrebbe inviato presso il Partito comunista dell'unione Sovietica il giornalista dell'«Avanti!», Libero Lizzadri. onde ottenere da quel Partito e da quella sede appoggi ne. ssari e -ru*---r-.-..-.-_lsufficienti per conquistare, come in effetti storicamente avvenne, 4:@&.;i;;,i;.:;;i.ii]tii!;ji;I; teria del PSI al congresso di Genova. Siccome ho forse incauta e u i d ~ ; g h c ~ ? i !mi ~! rty o r P i --.1..-.--_._.__. 000204 .., ., !.i. 1 I - 30 - Senato della Repubblica XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E Camera dei deputati RELAZIONI - DOCUMENTI tato questa scheda come un dato di fatto, l'onorevole Bielli mi ha fatto notare che non potevo a suo parere usarlo come ho fatto, essendo un condizionale, e mi sono permesso di avanzare l'ipotesi che il Servizio usi sempre il condizionale. Quel che lei ha detto in qualche modo mi ha confermato una metodologia. DODERO. Evidentemente è un'unica informativa. MUGNAI. Vorrei proprio riprendere le mosse da una delle affermazioni fatte adesso dal maresciallo rispondendo all'interrogativo che gli stava ponendo il collega, ossia sul compito principale che ha un Servizio di controspionaggio, che non è quello di raccogliere prove per l'autorità giudiziaria, quanto di tutelare in modo possibilmente preventivo la sicurezza nazionale. Di questo gliene chiedo conferma in modo che non vi siano dubbi al riguardo. DODERO. Senz'altro. MUGNAI. Lei ha detto che in tutta la sua lunga militanza all'intemo dei Servizi mai aveva operato nell'ambito di una missione di così alta classificazione. Debbo ritenere che forse di tutte le operazioni affrontate, credo che abbia una certa conoscenza della vita del nostro Servizio, se non la più importante fosse una delle piu importanti. Testo filigrana DODERO. La classifica l'hanno messa gli inglesi. Può anche darsi che noi l'avremmo trattata solo con il segreto semplice e non come segretissima. Però era di alta classifica. MUGNAI. Proveniente da un Servizio che credo voi stessi riteniate tra i più affidabili sotto quel profilo. DODERO. Sì, ma diciamo che d ' e s t e r o tendono ad alzare questo livello di classifica. MUGNAI. Mi è parso di comprendere che per un certo periodo di tempo, quello che la vede operare accanto al dottor Lehmann, l'unica attività ulteriore rispetto a quella di valutazione in chiave giuridica del materiale fornito, fosse un semplice riscontro di archivio. DODERO. E' sempre stato così MUGNAI. Quindi vi era un semplice, preventivo riscontro d'archivio per verificare all'interno del Servizio una possibile comspondenza di nominativi. dopo di che le schede venivano portate nella stanza, dentro la quale si procedeva ad una valutazione di carattere squisitamente giuridico. Senato dello Repuhhlicn - 31 - XIV LEGISLANRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - WCUMENTI quella famosa scheda con quel che diceva il report con i riscontri di archivio e poi era aperta alle ulteriori valutazioni del dottor Lehmann. MUGNAI. Ma non sarebbe stato più logico che valutazioni di questo tipo, quindi finalizzate ad un'analisi in chiave giuridica del materiale, avvenissero in una fase successiva, cioè quando un'attività di controspionaggio e di intelligence fosse stata effettivamente svolta, come del resto mi pare di capire per alcune delle schede fosse suggerito e poi non fatto'? A me che sono un profano pare piuttosto inusuale e curioso che un'attività sicuramente residuale nell'ambito del Servizio, quella di raccogliere prove a favore della magistratura, sia stata di fatto quella che principalmente vide impegnato il Servizio in quel momento. piuttosto che una vera e propria attività di intelligence, che come lei ha spiegato si svolge con paradigmi diversi rispetto a quelli di chi deve raccogliere prove per la magiStraNra. Le chiedo un'opinione a riguardo, perché a me pare francamente piuttosto inusuale e sconcertante. DODERO. In effetti potrebbe essere così, ma questa è una mia considerazione. Penso che siccome la legge n. 801 del 1977 indica dei termini per comunicare eventuali notizie di reato alla magistratura, comunque noi veniamo a conoscenza ... penso. però non è che posso affermarlo, che questa valutazione dei report sia stata fatta per questo, per vedere se effettivamente c'erano notizie di reato tali da non poter più ritardare l'informativa all'autorità giudiziaria. Penso sia questo il motivo. Al mio livello non posso sapere cosa sia stato effettivamente detto nelle stanze dei bottoni. Testo filigrana MUGNAI. Ma volendo accedere a questa chiave di lettura che lei dà, quella di un'urgenza di riferire comunque su potenziali ipotesi di reato, non sarebbe stato quantomeno opportuno procedere contestualmente ad attività di intelligence vera, cosa che non è stata fatta? Glielo chiedo in base alla sua esperienza e a quello che normalmente accadeva. DODERO. L'ho detto all'inizio dell'audizione. Questa documentazione il Servizio inglese ci ha raccomandato, per iscritto su ogni report, che non doveva uscire dal Servizio. Ogni attività che si faceva al di fuori del Servizio, poteva essere considerata una violazione di questo wnming che ci davano e quindi credo sia questo il motivo per cui almeno inizialmente non si sia usciti fuori. Tant'è vero che fino al febbraio 1998 non abhiamo fatto neanche i riscontri negli archivi delle altre divisioni. MUGNAI. Questo ci è noto. Le confesso di non riuscire a seguirla con facilità. Proprio per quelle che dovevano essere le traduzioni operative, cioè un Servizio di un Paese alleato. come il Regno Unito, trasmette dati rilevanti ad un Servizio di controspionaggio di altro Paese alleato, classificando il tutto come materiale riservatissimo. DODERO. Segretissimo. Senato della Repubblica - 32 - Cumera dei depurati XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI MUGNAI. Segretissimo. Suppongo peraltro che il motivo per cui lo trasmettono, altrimenti non vedo la ragione per trasmetterlo, non sia semplicemente quello di una presa d'atto, ma sia finalizzato a far sì che in quel Paese quel Servizio di controspionaggio intervenga per poter potenzialmente smantellare, laddove debba essere smantellato, o intervenire, laddove si debba intervenire, su una rete spionistica, o quel che ne rimane, al servizio di una potenza straniera o di più potenze straniere. Altrimenti mi pare poco logico questo rinvio. DODERO. Non è proprio così. Diciamo che c'è una sorta di, forse tacito, non lo so se c'è un accordo scritto, perché non ho mai letto documentazione del genere, però penso che ci sia un accordo in base al quale tutto ciò che riguarda lo Stato amico tutto ciò di cui si venga a conoscenza nell'ambito di operazioni di controspionaggio che riguardi uno Stato amico, venga comunque riferito alle autorità dello Stato amico. MUGNAI. Certo, suppongo, perché se ne avvalgano. DODERO. Sì, fino ad un certo punto. Per esempio gli inglesi hanno detto: «Mitrokhin non verrà mai a testimoniare in Italia». Quindi, già questo ti blocca perché vai a contattare una persona, magari contestandogli determinate cose, senza però ottenere prove testimoniali, appunto. che servirebbero poi in tribunale, per sostenere quello che noi diciamo. Testo filigrana MUGNAI. Però, maresciallo, mi consenta, questo potrebbe andare bene nell'attività residuale del Servizio, cioè quella di raccogliere prove a favore della magistratura. Ma per l'attività di controspionaggio, in cui lei ci ha detto chiaramente che si opera in altro modo, non è che ci si limita ad una presa d'atto. Suppongo che queste informazioni debbano essere doverosamente utilizzate ... DODERO. Ho detto normalmente sì, normalmente si opera. Ora, se questa documentazione, questa raccomandazione del Servizio inglese, abbia bloccato l'operatività o abbia fatto decidere i vertici del Servizio dell'epoca di non fare nulla, perché appunto si diceva che non bisognava fare nulla su questa documentazione, era solo a titolo informativo e quindi ... S e è questo, non so; io non sono a conoscenza delle decisioni che possono aver preso. MUGNAI. Un'ultima domanda, sempre in qualche modo volta ad attingere alla sua esperienza. All'epoca dei fatti, il dottor Lehmann era stato sospeso dal suo incarico proprio in virtù di un procedimento penale che l o riguardava per attività, che si voleva essere state commesse in servizio, sostanzialmente di favoreggiamento e depistaggio, se non ricordo male. Poi, il dottor Lehmann è purtroppo deceduto. Le chiedo, nella Servizio, tenuto conto soprattutto della estrema delicatezza del che lei addirittura ci dice essere stato vincolato dal Servizio Senato della Repuhblira - 33 - Camera dei deputati XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI un'assoluta segretezza, le pare logico, sia pure a posteriori, che, in effetti, ad un soggetto che era stato sospeso da un incarico delicato in forza del fatto di essere sottoposto ad un processo penale per avere in qualche modo male operato in quell'incarico, venisse proprio affidato il compito di fare una valutazione giuridica così delicata come quella che poi gli venne chiesto di fare'? Lo chiedo a lei, sotto il profilo del buonsenso e anche dell'opportunità degli atti che si compiono in servizio. Non so se mi sono spiegato. I1 dottor Lehmann era stato sospeso dall'incarico di consulente giuridico, perché era sottoposto a un procedimento penale per atti compiuti nell'ambito di quell'incarico. Guarda caso, arriva un'operazione segretissima e viene, di fatto, rimesso in corsa, senza, parrebhe tra l'altro, disposizioni particolari che a ciò lo legittimino. Le chiedo: le pare una cosa in sintonia con lo spirito del Servizio dal punto di vista dell'opportunità o quant'altrO? DODERO. Senta, io delle vicende del dottor Lehmann non ne so niente. So che è un direttore di divisione che aveva il massimo livello di NOS e so che era professionalmente preparato nella sua materia. Poi, le sue vicissitudini, veramente, non so cosa dirle. Poi, bisogna vedere ... Non so nemmeno di che cosa sia stato accusato. No lo so. Non so cosa dirle. Testo filigrana PRESIDENTE. Su questo fatto che non si compivano vere indagini ma soltanto questi riscontri, c'erano chiacchiere, c'erano osservazioni, «cose da caffè*, un minimo di sorpresa per cui tra di voi parlavate, dicendo: <<Mache strano». DODERO. Essendo la documentazione segretissima non c'erano chiacchiere, non potevano esserci. FRAGALÀ. Maresciallo Dodero, innanzi tutto la ringrazio per la disponibilità e le pongo subito un problema legato alla domanda che ha fatto il senatore Mugnai un attimo fa. Naturalmente lei continua a lavorare al SISMI e ha osservato da vicino prima le attività legate all'archivio Impedian e poi le polemiche politiche e giornalistiche che ne sono venute fuori, quando gli inglesi hanno pubblicato il libro sull'archivio Mitrokhin. Ecco. io desidero che lei ci dica innanzi tutto una cosa. È ovvia l'anomala gestione di tutta questa vicenda riguardante l'archivio Mitrokhin, perché altrimenti il Parlamento italiano non avrebbe ritenuto di fare questa Cotnmissione d'inchiesta, proprio per capire dove sono state le anomalie. Lei è stato protagonista di un'anomalia eccezionale, cioè del fatto che un soggetto che era stato sospeso dall'autorità giudiziaria e dal Servizio, perché sottoposto ad un procedimento penale per gravi reati vizio. fosse stato chiamato a fare una consulenza giuridica sulle dell'archivio Mitrokhin per stabilire se vi erano in quelle schede i I_ -- ' Senato della Repubblica - 34 - Camera dei deputati XIV LEGISLATWRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI comportamenti o fatti che concretizzavano dei reati e quindi di questi fatti doveva essere informata l'autorità giudiziaria. Ora, la prima questione che le pongo è questa. Lei naturalmente mi conferma che al SISMI vi era I'UAGAL, cioè l'ufficio legale del SISMI, che era stato prima diretto da Lehmann, ma che, nel momento in cui arriva l'archivio Mitrokhin, era invece diretto da altro funzionario del S1SMI. Lei allora mi spieghi come le è stato giustificato il fatto che una funzione tipica di consulenza giuridica di un ufficio legale del SISMI, che era deputato a questo tipo di attività ... Come a lei è stata giustificata l'anomala gestione di questa parte dell'archivio Mitrokhin, nel momento in cui I'UAGAL, l'ufficio legale del SISMI, è stato esautorato dal suo compito istituzionale e un soggetto, che era stato sospeso dal Servizio ed era sottoposto ad un grave procedimento penale per reati commessi all'interno e durante il servizio prestato al SISMI, aveva invece avuto dal Direttore del Servizio l'incarico di svolgere questa delicatissima funzione, quella cioè di verificare se nelle condotte, nei comportamenti e nei fatti descritti dall'archivio Mitrokhin vi erano elementi che concretizzassero dei reati'? Ecco, come è stata giustificata a lei questa cosa? Testo filigrana DODERO. Premesso che ribadisco il mio basso livello al SISMI e che quindi non mi dovevano giustificare niente, perché «vai e fain, e premesso che, onestamente. non sapevo le vicende giudiziarie del dottor Lehtnann, mi hanno detto q m t a la documentazione di là e analizzala con il dottor Lehmann*, che per me era sempre un direttore di divisione. Non sapevo di queste vicende giudiziarie. E poi nessuno deve giustificare niente a me. Cioè, io sono proprio, non dico l'ultima ... FRAGALÀ. Scusi, maresciallo, lei ha detto prima, rispondendo ad un collega, che lei è comunque un militare, un sottoufficiale dell'Arma dei Carabinieri. Lei è stato un agente di polizia giudiziaria prima di prestare servizio al SISMI, quindi lei di queste cose se ne intende e non è uno che p u ì ~dire: «Io faccio un altro mestiere, non me ne intendo». Le chiedo allora, in modo specifico: lei sapeva che in quel momento Lehinanii non era il responsabile dell'ufficio legale? DODERO. Questo sì. FRAGALÀ. E allora lei si è chiesto come poteva un personaggio, che non era più il responsabile dell'ufficio legale, assumere l'incarico delicatissimo di fare una consulenza giuridica nel SISMI, che lei sa benissimo essere un organismo compartimentato e non un organismo dove ognuno fa il lavoro dell'altro? Come faceva il dottor Lehmann a fare un lavoro che non era il suo e che era, anzi, un lavoro delicatissimo, deputato all'ufficio legale e al dirigente? Lei se l'è posta questa domanda'? i ,l 000,709 Senrrto dello Repubblica XlV LEGISLATURA - 35 - Camera dei deputati - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI DODERO. Ammesso anche che me la sia posta, non vedo quali soluzioni potevo trovare. Questa penso sia una domanda che lei doveva fare all'ammiraglio Battelli. FRAGALÀ. Scusi una cosa, io all'ammiraglio Battelli l'ho fatta è adesso la ripropoirò quando l'ammiraglio Battelli verrà di nuovo per essere audito e io chiederò che venga audito come testimone e quindi gliela farò con particolare forza rispetto a prima e con particolari conseguenze per quello che mi dirà l'ammiraglio Battelli. 11 problema, invece, è un aliro. Lei personalmente, che ha coadiuvato il dottore Lehmann a svolgere un compito che non era suo e che era riservato ad un altro ufficio del SISMI, si è posto il problema di aver ricevuto un ordine illegittimo, e lei da militare sa come ci si comporta quando si riceve un ordine illegittimo7 DODERO. Allora, ripeto che io non sapevo le vicende del dottor Lehmann ... FRAGALÀ. No, no, io le chiedo .., Testo filigrana DODERO. Mi faccia finire. Non sapevo le vicende del dottor Lehmann e. se le avessi sapute, forse mi sarei fatto le domande che lei mi ha appena evidenziato, solo che non le sapevo. Mi hanno messo lì con un direttore di divisione che per me, essendo anche stato il capo dell'UAGAL, dell'ufficio legale, poteva benissimo svolgere la funzione di consulente, perché non è anormale che succeda da noi, non è anormale, non è detto che perché c'è l'ufficio legale, l'ufficio legale faccia tutto; l'ufficio legale fa anche altre cose, ma non credo che svolga funzioni di analisi su documentazione di questo genere, non credo, ripeto, non credo. Per me il dottor Lehmann, a prescindere da quello che ho appena appreso delle sue vicende giudiziarie, era una persona validissima dal punto di vista tecnicogiuridico. FRAGALÀ. Ma, scusi, la mia domanda era più specifica e io le sarò particolarmente grato se lei risponderà appieno alla mia domanda. La questione era questa: lei era consapevole, come funzionano del SISMI, anche alla responsabilità più bassa che lei voglia immaginare, che il SISMI ha uii'organizzazione non soltanto piramidale ma compartimeritata, cioè al SISMI nessuno fa il lavoro dell'altro, è tutto compartiinentato, lei sa benissimo che le consulenze giuridiche al SISMI le può dare solo l'ufficio legale, che è deputato proprio a questo tipo di attività, mentre non le può dare un consulente esterno, oppure un soggetto che in quel momento non ricopre la carica, perché - e questo lo dimostrano le carte e documenti - in questo caso Lehmann - che è stato adibito non si sa per quale motivo e per quale ragione e con quale titolo, perché non aveva titolo per fare questo - poteva affermare che sull'archivi & , , , , , _ trokhin vi erano o meno fatti concretizzanti reato e l'ufficio legale in~l.!ii:r:i,ii;.(;~;i::!i:i:l.!. P ' I i i i -....-_.._ i (:(!:*MliSil)!qt *!1g,jg8!,, --..--...-.-..---_._._I -. -...-. 000210 f f ! - 36 - Sennto dello Repubblico Comern dei deputati XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMWTI esprimere un parere diverso. Secondo lei, quale valeva: il parere dell'ufficio legale, oppure il parere di Lehmann? Questa è la domanda. DODERO. Il parere dell'ufficio legale. FRAGALÀ. Il parere dell'ufficio legale. Allora, scusi, maresciallo, facciamo ... DODERO. Ritengo che non sia stata una cosa ... cioè, penso che sia stata una valutazione che è stata richiesta, forse dal Direttore del Servizio, non lo so, ad una persona magari che riteneva preparata, di sua fiducia, considerato che la valutazione che lui ha fatto sulle ipotesi o meno di reato che sono contenute dentro il dossier non dovevamo comunicarla a qualcuno. Evidentemente, forse quei report che lui riteneva contenessero elementi sufficienti di reato, di indizi di reato, forse poi sarebbero stati inviati all'ufficio legale, può essere, era la prima scrematura, cioè, questo non lo so, non so rispondere. Testo filigrana FRAGALÀ. Naturalmente, noi sappiamo poi, dalla cronaca e dalla storia, che questi atti non sono stati mandati da nessuna parte e, quando la Commissione parlamentare sul terrorismo e sulle stragi li ha divulgati, l'autorità giudiziaria immediatamente ha aperto una indagine perché, al contrario del dottor Lehmann, ha subito individuato dei fatti che concretizzavano reato. Ora le chiedo specificatamente: nei vari report vi sono delle condotte athibuite a cittadini italiani e stranieri che icto oculi concretizzano una serie di fatti di reato previsti dal codice penale. Le dico il primo, articolo 246 (Corruzione del cittadino da parte dello straniero): <<I1cittadino, che, anche indirettamente, riceve o si fa promettere dallo straniero, per sé o per altri, denaro o qualsiasi utilità, o soltanto ne accetta la promessa, al fine di compiere atti contrari agli interessi nazionali, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con la reclusione da tre a dieci anni (...)n, poi ci sono, a seguire, gli articoli 257 (Spionaggio politico o militare), 258 (Spionaggio di notizie di cui è stata vietata la divulgazione), 264 (infedeltà in affari di Stato), 286 (Guerra civile), 305 Cospirazione politica mediante associazione) e 306 (Banda armata). La mia domanda è questa: il dottor Lehmann, rispetto alle schede che indicavano condotte specifiche attribuite a persone individuate o facilmente individuabili costituenti reati così gravi che sono puniti con pene da dieci anni all'ergastolo, ha mai espresso a lei o ad albi, o fatto un parere scritto sul fatto che le condotte descritte dall'archivio Mitrokhin concretizzavano reati gravissimi, peraltro molti dei quali imprescrittibili per legge? Il dottor Lehmann ha fatto questo'? DODERO. Che io sappia, no. FRAGALÀ. NO. - 37 - Senato della Repubblica XIV LECISLAITJRA - DISEGNI Camera dei deputati D1 LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI Allora, scusi, il dottor Lehmann cosa ha fatto? Ecco. qual è stato l'esito di una consulenza durata credo un anno, o forse più, dove è stato impegnato un funzionario del SISMI delle sue capacità e della sua responsabilità e questo fantomatico consulente giuridico che, come evidentemente persona di fiducia delì'ammiraglio Battelli, doveva fare questo filtro? Qual è stato il risultato della consulenza del dottor Lehmann? DODERO. Non so rispondere. Probabilmente, avrà riferito direttamente all'ammiraglio Battelli, non so cosa dirle. Se fosse stato l'ammiraglio Battelli a designarlo, evidentemente, non lo so, avrà riferito ... non so cosa dirle, guardi. FRAGALÀ. Scusi. durante il vostro lavoro Lehmann ... DODERO. Io non gli ho mai detto: 'Chi ti ci ha messo». Questo sicuramente. FRAGALÀ. Scusi, durante il vostro lavoro. lei lavorava a contatto di gomito con il dottor Lehmann, giusto'? Lehmann ha mai detto: «Guarda, ci sono degli agenti sovietici tuttora operanti in Italia, che sono presenti nel caso Gordievskji, sono presenti nel caso Orfei ...n '? Testo filigrana DODERO. No, non era neanche a conoscenza ... FRAGALA. Allora, le ha mai detto che, per esempio .., DODERO. ... a meno che non le avesse lette dai precedenti d'archivio. FRAGALÀ. Scusi. le ha mai detto, per esempio, Boris Kosarev, che svolgeva una attività particolarmente intensa di spionaggio con un reato punibile con l'ergastolo ... Boris Kosarev viene mantenuto come ignoto nella scheda, mentre era, non soltanto identificato, ma addirittura un cittadino naturalizzato italiano, ed era nota la sua appartenenza al KGB; mentre la scheda ha come conclusione: -Non consente di formulare specifiche ipotesi di reato». Ma voi lavoravate con il codice penale italiano o con un codice personale del dottor Lehmann'? DODERO. Non ricordo cosa c'è scritto bene FRAGALÀ. Glielo ricordo io: *La riferita appartenenza del soggetto al KGB, in base ai dati disponibili, non consente di formulare specifiche ipotesi di reato*. Secondo Lehmann, per realizzarsi il reato di spionaggio o di corruzione del cittadino italiano ad opera dello straniero, quale atteggiamento bisognava assumere se l'agente - del KGB, secondo Lehmann è quello che c'è scritto qui, non commetteva alcun reato? - DO»ERO. Non so cosa c'è scritto. C'è descritto un fatto'? C0HUiSSlI)Ht M!lvnxiflw - 38 - Senato della Repubblica XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - DOCUMENTI FRAGALÀ. Sì, agente del KGB DODERO. Ma agente del KGB non vuol dire niente. Se non è contestato un fatto, cosa vuol dire? FRAGALÀ. Intanto lei mi deve spiegare com'è che lì c'è scritto che è ignoto ed invece è stato identificato ... DODERO. L'ho identificato io. FRAGALÀ. E perché nella scheda Lehmann scrive che era ignoto'? DODERO. Può darsi che sia stata aggiornata successivamente. FRAGALÀ. Non mi pare, controlli i documenti. Nella scheda rimane ignoto e questo è un fatto, non solo anomalo, ma fraudolento. DODERO. No. Queste sono rimaste così, perché la scheda è intestata così originariamente. La scheda Mitrokhin, il report, è intestato ignoto, Kozak. Che io poi in sede di precedenti di archivio l'abbia identificato, non porta a cambiare l'intestazione della scheda. Io l'ho identificato col computer, con la Tecnocomint, mi è venuto fuori Kosarev Boris, perché Kozak non diceva niente. Testo filigrana FRAGALÀ. Questo è un passaggio importante perché dobbiamo capire per chi lavorava Lehmann e che lavoro faceva, se era un lavoro lineare e corretto o un lavoro sporco. In questa scheda voi all'inizio mettete: nome ignoto. nazionalità argentina. Poi, precedenti di archivio: *Kozak si identifica certamente in Kosarev*. Non è che voi dite potrebbe identificarsi. DODERO. L'ho scritto io. FRAGALÀ. Quando voi scrivete che veniva indicato quale membro della rete illegale del KGB, ritenete che fare parte di una rete illegale del KGB operante in Italia per un cittadino naturalizzato italiano concretizzi un reato, si o no'? DODERO. Certo, ma bisogna dimostrarlo FRAGALÀ. Esatto, ma voi non avevate, come ha gih detto lei correttamente poco fa, l'onere di dimostrare. Voi dovevate individuare, la consulenza giuridica di Lehmann era ictu o d i , se da una attività particolare descritta nell'archivio Mitrokhin si potessero concretizzare ipotesi di reato per poi. come prevede la legge costitutiva dei Servizi, esaudire l'obblipo di denunciare i fatti e le persone all'autorità giudiziaria. ------:iig:;:;)(!.;{&;ì;;!,;!:j,!. - i .".-. 'fl;~YIIS~~i~t ------... -.-._ I l:#!.,;.:, DODERO. Senz'altro. M!IQDX~~,, __.". Senato dello Repulddica - 39 - Camera dei deputati XIV LEGIiLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI FRAGALÀ. Se voi ad un soggetto attribuite di appartenere alla rete illegale del KGB operante in Italia e il soggetto è un cittadino naturalizzato italiano, perché il dottor Lehmann a suo giudizio non esaudisce l'obbligo di legge, non di andare dall'ammiraglio Battelli, ma di consegnare un rapporto all'autorità giudiziaria? DODERO. Penso che Lehmann si sia attenuto a fatti oggettivi descritti. FRAGALÀ. Parli con la verità, perché non c'è problema. (Commenti ddl'onorevole Bielli). PRESIDENTE. Onorevole Fragalà, lei ha fatto domande incalzanti e circostanziate. Diamo tempo e modo al nostro ospite di rispondere in maniera compiuta. DODERO. Credo e penso che il metodo usato da Lehmann nella valutazione tecnico-giuridica dei report sia quello della presenza di fatti oggettivi descritti e non solamente il fatto che uno dica è del KGB, altrimenti doveva metterli tutti, perché sono tutti così. Penso, questa è una mia ipotesi, che lui si sia attenuto alla descrizione di fatti oggettivi e non alla sola indicazione di appartenenza al KGB. Testo filigrana PRESIDENTE. Cioè aver compiuto dei precisi reati? DODERO. Sì. Si sia appropriato di tal documento, si sia.. FRAGALÀ. Facendo riferimento alla sua apprezzata e comprovata esperienzn nel controspionaggio, perché lei dal 1984 si occupa di controspionaggio. come poteva Lehmann stabilire se un comportamento concretizzava più o meno un reato di pericolo come per esempio la banda armata'? Lei sa benissimo che i reati di pericolo non hanno bisogno della commissione di fatti. lo per il solo fatto di far parte di una banda armata commetto un reato punito con l'ergastolo. Come poteva il dottor Lehmann stabilire che questi fatti descritti non erano oggettivi e non concretizzavano reato senza che prima il controspionaggio avesse fatto le attiviti di riscontro sul campo, cioè i pedinamenti, le osservazioni, le intercettazioni telefoniche ed il controllo dei collegamenti'? Come faccio a dire che lei ha i capelli brizzolati se prima non la vedo'? Mi spieghi come era Lehmaun, che metodo giuridico di terzo tipo stava usando. DODERO. Queste attività dei Servizi che lei descrive magari le potessimo fare. Senato della Repubblica - 40 - XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - DOCUMENTI FRAGALÀ. Quella volta forse eravate pagati per non farlo. BIELLI. Ma non può dire questo! PRESIDENTE. Onorevole Fragalà, cerchi di formulare le sue domande senza inserirci accuse non provate. FRAGALÀ. Ma non sono accuse non provate. Siccome il maresciallo mi dice: «Magari potessimo fare le attività di controspionaggio>>,mi preoccupo perché appartengo alla platea di contribuenti che paga le tasse affinché il Servizio segreto faccia l'attività di controspionaggio. Quindi, onorevole Bielli, mi preoccupo e sono obbligato a fare un commento. BIELLI. Lei non deve rispondere a me, ma al Presidente. FRAGALÀ. Lei non intervenga e non interrompa. PRESIDENTE. Onorevole Bielli, la ringrazio della sua collaborazione, ma eviti di sostituirmi. Ho già posto il mio rilievo all'onorevole Fragalà, il quale, nel formulare la sua domanda ne terrà certamente conto. Testo filigrana FRAGALÀ. Maresciallo, come avrebbe potuto fare il dottor Lehmann a stabilire che l'attività ... BIELLI. L'omino è nervoso. FRAGALÀ. Omino sei tu e tutti quelli come te, d'accordo? Come faceva allora il dottor Lehmann a stabilire che appartenere alla rete illegale del KGB non significava realizzare il reato di banda armata che, come lei sa, è punito con l'ergastolo dall'articolo 306 del codice penale, senza che prima, per esempio, sull'attività di Kosarev sia stato fatto un riscontro attraverso attività di controspionaggio'? DODERO. Infatti, onorevole, come ho detto prima, penso che lui si sia basato solamente su quanto riportato nel report proveniente dall'hghilterra, non su ulteriori attività che avremmo dovuto fare noi o cose del genere. Io sono quasi convinto che lui si sia basato unicamente su quanto scritto dal Servizio inglese e non su altro. PRESIDENTE. Mi perdoni. onorevole Fragalà, la interrompo per un motivo di ordine e tempi. La nostra seduta di oggi doveva terminare alle ore 16; sono le 16.15 e il Senato sta votando, per i noti motivi. Inoltre, avremmo dovuto fare un Ufficio di Presidenza. FRAGALÀ. Dobbiamo farlo; sospendo allora le mie Senoto della Repubblica - 41 - Camera dei deputati XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI PRESIDENTE. Credevo che oggi avremmo licenziato il nostro ospite con una sola seduta. Mi dispiace per lei, maresciallo Dodero, ma invece seguendo peraltro una tradizione consolidata, nessuno se l'è cavata con una sola volta, anzi avrebbe avuto motivo di offendersi se le avessimo riservato un trattamento speciale, considerandola meno speciale degli altri la dobbiamo pregare di avere pazienza. Siccome dobbiamo fare un Ufficio di Presidenza per stabilire una data che le comunicheremo - poi lei ci farà sapere se ci sono problemi per lei - per oggi la ringraziamo moltissimo per la sua presenza e la sua collaborazione. Poi riceverà appunto una comunicazione con la quale le proporremo la data, immagino la settimana prossima, in cui proseguire la nostra audizione. Rinvio il seguito dell'audizione ad altra seduta. I /mori terminano alle ore 16.15. Testo filigrana /-".. i..,,...,. b ..t.. ;!t.::;;(!.(!I~;!j;!;!;j~!; .------ i'OMMl5Sl!i~f M I I U ~ ) K ~ ( ~ H OOfl216 . SENATO DELLA REPUBBLICA CAMERA DEI DEPUTATI XIV LEGISLATURA COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA CONCERNENTE IL «DOSSZER MITROKHINN E L'ATTIVITÀ D'ZNTELLZGENCE ITALIANA RESOCONTO STENOGRAFICO Testo filigrana DELLA 32" SEDUTA MARTEDÌ24 GIUGNO 2003 Presidenza del presidente Paolo GUZZANTI Senoto dello Repubblica - 2 - Cnmern dei deputoti XIV LEGISLATlJRA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI INDICE Comunicazioni del Presidente PRESIDEhTE GUZZANTI (FI). .v<?narorr . . . . . . . . . . . . .Pag. 3 Seguito dell'audizione del maresciallo Mauro Dodero PRESIDENE GUZZmTI (FI). sritarore . . . ANDREOTTI (AiirJ,senatore . BIELLI p s - u j . d ~ p r o r. .~. . FRAFALA (AN). drpriraro . . . GARRAFFA (DS-U). senorore MARIKO (Misro-Corn.ir). srnai NIEDDU (BS-LI).scilolore . . . DODERO 1, S. 6 epassim . . . . . . . 40 28.29 epassim .7,8,9 epassim . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 4; 5 ; 6 r passim Testo filigrana . . . . . . .32,35 . . . . 41,42,43 ....... 6 - 3 - Srnoro dello Repubblica XIV LEGISLATURA - DIFEGNI Camera dei deputoti D1 LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI I losori hanno inizio alle ore 13. (Si legge e si approva il processo verbale della seduta del 17 giugno 2003). COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE PRESIDENTE. Benché ci sia una folta presenza di collaboratori e non altrettanto di illustri Commissari, iniziamo i nostri lavori. Informo i Commissari che giovedì scorso, 19 luglio 2003, una delegazione, composta dal vice presidente Papini, dall'onorevole Valter Bielli e dai collaboratori della Commissione generale Inzerilli, dottor De Lutiis e dottor Pelizzaro si è recata presso il SISMI per prendere visione dei fascicoli degli intestatari dei report del dossier Mitrokhin presenti nell'archivio della I Divisione. Questo è materiale del SISMI, non del dossier Mitrokhin. Questa consultazione si è protratta per due giorni ed è proseguita ieri mattina e. trattandosi di un cospicuo numero di dossier, è destinata a proseguire ancora finché tutti i fascicoli non saranno stati visionati. Solo allora, sulla base della relazione che ci verri fatta, formuleremo le eventuali proposte di acquisizione di atti che possano essere ritenuti dalla Commissione necessari o utili ai fini dell'inchiesta. Vi comunico; inoltre, che sono pervenuti ulteriori documenti, il cui elenco è in distribuzione e che sono stati acquisiti agli atti dell'inchiesta. Testo filigrana Seguito dell'audizione del maresciallo Mauro Dodero PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito dell'audizione del maresciallo Mauro Dodero. Devo constatare purtroppo che non uno dei tre iscritti a parlare per i quali avevamo scomodato il nostro audito, il maresciallo Dodero, è in questo momento presente. Gli iscritti a parlare sono l'onorevole Fragalà, il quale doveva terminare le sue domande, l'onorevole Bielli e la senatrice Dato. Farb allora io una domanda molto generica al maresciallo Dodero, che ringrazio sentitamente, perché, più il caldo avanza, più la gratitudine per chi viene qui a sottoporsi alle nostre «torture» aumenta. Maresciallo Dodero, la domanda che le faccio è molto semplice e chissà che lei non possa darci una risposta. Nel corso della sua attività - che lei ci ha raccontato con grande dovizia di dettagli e anche fornendo a questa Commissione informazioni che, almeno io personalmente, reputo di grande interesse -, in particolare in quel periodo in cui lei lavorava sulle schede in quella famosa stanza che abbiamo più volte 000219 Senato dello Repuhhlica XIV LEGISLATURA - 4 - Camera &i deputati - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTl gorifero», *<stanzadegli armadi*, o comunque vogliamo chiamarla, cioè quella stanza con il computer, quindi nell'arco della sua gestione del dossier, in quella circostanza o anche in altre, è mai accaduto che i suoi superiori le abbiano chiesto di usare un qualsiasi tipo di trattamento diverso per un nome, un file, una scheda relativa ad uno o più personaggi che compaiono nel dossier Impedian a qualsiasi titolo? Toglierlo dall'elenco, metterlo in un altro elenco, separarlo dagli altri o qualsiasi altra cosa del genere'? Lei fa segno di no con la testa, ma avrei bisogno anche di una sua risposta verbale. DODERO. No, gli unici che venivano messi da parte erano i nominativi dei personaggi che stavano nell'area politica, così come era stato inizialmente stabilito. Tant'è vero che alcuni report, per esempio quello di Jas Gawronski, inizialmente messo come giornalista, poi ... PRESIDENTE. Poi è diventato politico ed è passato ... Testo filigrana DODERO. E quindi lo abbiamo tolto. PRESIDENTE. Per metterlo nell'altro gruppo? DODERO. Certo PRESIDENTE. Maresciallo, la ringrazio per questa risposta, che per me è in un certo senso definitiva; lei ha detto di no, un no che mi sembra tranquillo e definitivo, quindi, ne prendo atto e la ringrazio anche per la nettezza della sua risposta. Le pongo adesso un'altra domanda. Lei è un investigatore, non soltanto una persona che ha fatto un lavoro esclusivamente burocratico. Lei ci ha ben spiegato che il lavoro che in quella fase fu compiuto era praticamente soltanto a carattere burocratico-legale, ma lei, per la sua biografia, per la sua storia e per la sua illustre funzione, è un agente del nostro Servizio. Quindi, mi permetto di chiederle un'opinione non personale, ma professionale: secondo lei, da uomo operativo - certo, lei ha una posizione nella gerarchia, che è quella del suo grado e del suo compito, quindi ci sono decisioni che prendono altri sopra di lei e questo è chiarissimo, non c'è hisogno che glielo chieda -, è operativamente sensato separare, per esempio, i nomi dei giornalisti o piuttosto dei politici mettendoli in un &igorifero», come se questi soggetti non potessero, per avventura, compiere azioni di qualche interesse per le attività del Servizio'? Vale a dire, se io, che sono un parlamentare e sono anche Presidente di una Commissione. lavorassi, a tempo perso, part time. per qualcun altro al di fuori del mio Paese, a suo parere di investipatore chi avrebbe il ootere. il dovere Senoto dello Repubblica - 5 - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei depuroti - WCUMENTI È una domanda, mi rendo conto, basata più sul ragionamento che altro. però lei è un uomo '<sul terrenon, fa questo mestiere. posso dire che è un acacciatore di spie», comunque una persona che si occupa di controspionaggio, quindi mi dica lei se le appare sensata o no. DODERO. È senz'altro sensata. Comunque, il raggruppare i personaggi per professione era solamente per comodità di trattazione, nel senso di inquadrare determinate aree e, come ho detto nell'altra audizione, principalmente per cominciare a operare, se si doveva operare, su quei personaggi che svolgevano una professione pubblica; appunto, come ho detto, i militari, i diplomatici, che erano più sensibili da contattare, diciamo «più abbordabili». Questo era lo scopo principale di questo raggmppamento per professione, per incarichi insomma. PRESIDENTE. Lei l'altra volta ci ha detto - lo hanno fatto tantissimi dei suoi colleghi, ma mi sembra che lei ce lo abbia detto, fra i tanti, in maniera molto *secca», molto diretta - che non furono fatte investigazioni di sorta: zero. Lei conferma questa affermazione'? Testo filigrana DODERO. S ì PRESIDENTE. Lei capisce quanto è importante questo elemento per la nostra Commissione d'inchiesta, perché tra i compiti principali che la legge istitutiva affida a questa Commissione vi è quello di vedere che cosa fece il Servizio per verificare o dichiarare non attendibili le informazioni arrivate con il dossier Impedian, il che lascia presumere un'attività investigativa per dire: nquesta è una sciocchezza, questo è completamente falso, questa è una pura invenzione, qui c'è del vero, questo è completamente vero» e così via. Lei ci ha detto in un modo molto netto che non fu fatta alcuna investigazione, di alcun genere. Lei quindi conferma questo elemento'? DODERO. Sì, per quanto riguarda attività fuori dal Servizio; però anche la ricerca di quello che avevamo in atti è un tipo di investigazione. PRESIDENTE. Siamo d'accordo, un tipo di investigazione è quella di andare a vedere negli archivi. DODERO. Era quella iniziale. Dopo un certo periodo, quando si è cominciato a muovere qualcosa, il compito principale era individuare i vari personaggi: dove stavano, dove erano residenti; però quello era sempre un inizio di investigazione. Le cose sono andate sicuramente molto a rilento, anche perché c'era questo fatto della delicatezza di questi rapporti, delle raccomandazioni del Servizio inglese di non far uscire il Poi, come ho già detto, non so quali siano state le decisioni a vertice. - 6 - Sennto della Repubblica XIV LEGISLATURA Camera dei deputati - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI PRESIDENTE. Maresciallo, io sto tirando avanti, seguito a porre le domande che a me interessano, spero interessino anche agli altri colleghi, perché stiamo aspettando sia l'onorevole Bielli che l'onorevole Fragalà, iscritti a parlare. NIEDDU. Posso porre delle domande nel frattempo? PRESIDENTE. Sì, appena termino, le cedo subito la parola molto volentieri, senatore. Maresciallo, non posso chiamare la sua audizione «testimonianza» solo per motivi tecnici, perché lei qui non è un testimone, ma una persona liheramente audita, come sono stati liberamente auditi tutti coloro che precedentemente hanno accettato per cortesia il nostro invito; però al tempo stesso lei è un testimone, anche se in senso non giuridico, perché è persona presente ai fatti che riguardano la natura dell'investigazione di questa Commissione; in questo sta l'importanza delle sue dichiarazioni. Lei ci ha ripetuto adesso che le uniche investigazioni compiute furono quelle di archivio e poi, soltanto in un tempo successivo, quando orinai le notizie relative al dossier Impedian erano diventate importanti e praticamente pubbliche ... Testo filigrana DODERO. Ancora no. PRESIDENTE. Ancora non erano pubbliche, però ... DODERO. Sei-otto mesi prima PRESIDENTE. Dalle relazioni e dalle tabelle che abbiamo avuto su casi che possono essere considerati omologhi, casi di altri defezionisti sovietici che sono passati all'occidente e sono stati anche gestiti direttamente dal SISMI o da Servizi fratelli - tra cui proprio quello inglese -, ahhiamo potuto fare un raffronto di tempi e di rapidità di interventi investigativi. Da queste tabelle, che sono a disposizione della Commissione e che probabilmente gli onorevoli Commissari hanno già visto (se non le hanno viste non dico che li sollecito, non mi permetterei mai, ma segnalo loro che possono fare i riscontri sulle carte), risulta una vistosa, clamorosa differenza di tempi e qualità di attività del SISMI nel caso Impedian. poi Mitrokhin. rispetto a tutti gli altri casi che possono essere considerati analoghi. Anche su questo non posso che chiederle semplicemente un'opinione da professionista, certo in relazione alla sua posizione gerarchica all'interno del Servizio. DODERO. Volevo premettere che chiaramente in questi quattro anni che ho trattato la questione non è che trattassi soltanto questa. Questo era un caso che veniva ripreso in mano ogni arrivavano i report dal- qualvolta . l'Inghilterra. Per venti giorni o un mese si facevano tutti i vari acc menti statici, come ho già detto, quelli di archivio e poi Senotn drlla Repubblica - 7 - Camera dei deputati XIV LEGISLAWRA - DISEGNI DI LEGGE E RUAZIONI - DOCUMENTI quelli anagrafici, cercando di individuare dove fossero i vari personaggi. Ma comunque, sì, altre operazioni sono state trattate differentemente. Diciamo che era abbastanza anomala. Io ho sempre dato una giustificazione sull'alta classifica di questa documentazione proprio perché - non so se questo potesse essere considerato un ordine da parte degli inglesi o meno -, siccome era segretissima. ci hanno detto che non doveva uscire dal SISMI e quindi forse ritengo che si sia agito in quella linea. PRESIDENTE. Se capisco bene, il senso è: il trattamento del dossier Impedian fu anomalo, ma ritengo che questa anomalia potesse essere imputata all'alto grado di segretezza chiesto dagli inglesi. DODERO. Sì, perché chiaramente fare accertamenti fuori, o contattare i vari personaggi per intervistarli o qualsiasi cosa, poteva compromettere appunto la segretezza della documentazione, perché chiaramente, se uno va a contattare una persona. qualcosa gli deve dire o qualcosa gli deve imputare, deve contestare qualcosa. Testo filigrana PRESIDENTE. Spiarla ... DODERO. Spiarla, visto gli anni che erano passati, forse non aveva senso, come metterla sotto controllo. PRESIDENTE. La ringrazio molto, maresciallo. Nel frattempo è arrivato l'onorevole Fragalà che era il primo degli iscritti a parlare per completare le domande che già aveva iniziato a porle la volta scorsa. Quindi prego l'onorevole Fragalà di prendere la parola. FRAGALÀ. Maresciallo Dodero. innanzitutto le esprimo apprezzamento e gratitudine per la disponibilità e la collaborazione che lei ha già dato e continua a dare alla Commissione e le chiedo suhito: nella scorsa seduta lei ci ha confermato di aver collaborato con il dottor Lehmann nell'esaine dei report, cioè delle schede dell'archivio Impedian, sotto il profilo della loro eventuale rilevanza penale. Ha detto inoltre di non essere stato al corrente delle vicende giudiziarie del dottor Lehmann. Qucsto è esatto'? (11 maresciallo Dodero fn cenno di assenw con la testa). Grazie. Con riferimento a questo suo lavoro in affiancamento al dottor Lehmaiin, vorremmo qualche ulteriore chiarimento. Innanzitutto. lei e il dottor Lehinann da chi foste comandati a svolgere quell'incarico'? DODERO. Per quanto mi riguarda, dal mio superiore diretto. Il dottor Lehmann, come ho già detto. non so chi l'avesse incaricato, ma ritengo - -8- Senato della Repubblica XIV LEGISLATURA Camera dei deputori - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMWUTI DODERO. I1 mio? DODERO. No, assolutamente, era una continuazione del lavoro che stavo facendo. FRAGALÀ. Esiste qualche ordine di servizio che l'affianca al dottor Lehmann nell'analisi di questi report? DODERO. No, non esiste. FRAGALÀ. Esiste una relazione o un qualsiasi appunto scritto che indichi l'attività svolta da Lehmann e da lei nella astanza frigorifero),'? DODERO. No, il lavoro svolto da Lehmann, per quanto ne so io, si rileva nelle schede lavoro, cioè da quelle famose frasi che lui riteneva di mettere nel campo «note»; poi se ci sia un ordine di servizio... Testo filigrana FRAGALÀ. No, se c'è una relazione dell'attività svolta. DODERO. Non in pratica. FRAGALÀ. Non c'è. E allora io le chiedo: è corretto affermare che il dottor Lehmann relazionasse esclusivamente all'ammiraglio Battelli sulle risultanze del vostro lavoro? DODERO. Non lo posso affermare. Non ne sono a conoscenza FRAGALÀ. Ma se non esiste una relazione agli atti, lei ha mai saputo da Lehmann a chi rapportasse, a chi rappresentasse il risultato del vostro lavoro'? DODERO. Non l'ho mai saputo. FRAGALÀ. Quali furono i criteri seguiti da Lehmann nell'esame del materiale? DODERO. Mi pare di averlo già detto. Lui si basava unicamente su quanto era scritto nel report originale, non sui nostri precedenti di archivio. Se c'erano dei precedenti o delle relazioni che combaciavano, poteva mettere quella famosa frase finale che sarebbero occorsi ulteriori accertamenti. Ma per quanto riguarda le ipotesi di reato, lui si basava unicamente su quanto scritto nel report. - 9 - Senato della Repuhhlica XIV LEGISLATURA Camera dei deputati - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI DODERO. In che senso? FRAGALÀ. Nel senso che la I Divisione svolgeva l'attività di controspionaggio e aveva l'archivio più importante dal punto di vista dei precedenti, per esempio gli agenti indicati come spie del KGB, come agenti sovietici, come agenti confidenziali, agenti di contatto o agenti di influenza. Sarebbe stato importante che Lehmann, collaborando con la I Divisione, sapesse se un nominativo era presente in altre attività del Servizio o addicittura in altri casi di spionaggio che erano stati scoperti dal Servizio? Era o no importante per il lavoro svolto da Lehmann? DODERO. Per il lavoro svolto da Lehmann penso di no; comunque lui li vedeva. perché le schede lavoro, quando arrivavano i nuovi report e si iintnettevano nel computer che stava nella famosa stanza, erano già corredate dai precedenti di archivio, quindi i nominativi che comparivano ... C'erano i precedenti; se esistenti, c'era già scritto quali erano. FRAGALÀ. Le chiedo una testimonianza diretta, il cui contenuto lei avvertirà subito essere molto utile alla Commissione. Le chiedo di riferire eventuali commenti o valutazioni espresse dal compianto dottor Lehmann sui singoli report e sul lavoro che stavate svolgendo. Quando vi imbattevate in un nome, che era o un esponente istituzionale o dell'informazione o della diplomazia o dell'imprenditoria o degli alti apparati burocratici, quali sono stati sui singoli report i commenti che lei oggi ricorda e che può riferire'? Testo filigrana DODERO. Sui singoli personaggi non ricordo commenti particolari. Gli unici commenti che si era soliti fare erano sulla vetustà delle informazioni. nel senso che magari si diceva: «Dagli anni 50 sono passati quarant'anni. comunque è in prescrizione». Cose così. FRAGALÀ. Però quando vi imbattevate nel report di un funzionario del Ministero del commercio estero, poi diventato procuratore generale della Corte dei conti di Trieste ... DODERO. Quello lo abbiamo saputo dopo. FRAGALÀ. Com'è che vi colpiva la vetustà delle condotte illecite che erano riportate nei report rispetto a personaggi che nel momento in cui voi esaminavate il materiale continuavano ad avere addirittura moli istituzionali. politici ed esponenziali di grande rilevanza? Come si faceva a dire, ma guarda ... Sennro dello Repubblica - 10 - Cmnera dei deputoti XIV LFXiICLATURA - DIFEGNI 0 1 LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI FRAGALÀ. Sì, ma quando gli inglesi vi scrivevano nel rapporto: «Questo è diplomatico a Tunisin voi sbattevate la faccia sul fatto che era tuttora diplomatico a Tunisi. DODERO. Su quelli sì. Sui diplomatici. FRAGALÀ. Su quelli dove sbattevate la faccia, perché uno era diplomatico a Tunisi, uno era il numero due dello staff diplomatico del presidente Oscar Luigi Scalfaro, un altro era diplomatico alla Farnesina e chiedeva di diventare capo missione. Rispetto a questi fatti così eclatanti, per i quali gli inglesi vi avevano messo all'angolo rispetto alla rilevanza enorme di questo archivio Impedian per la sicurezza del nostro Paese, Lehmann che commenti faceva'? Diceva che si trattava di cose degli anni 50 o aveva reazioni diverse'? DODERO. Lehmann era un personaggio molto calmo... FRAGALÀ. ~ o i t riservato? o Testo filigrana DODERO. Sì. Molto pacato.. FRAGALÀ. Quindi, non reagiva. Quindi era l'uomo giusto al posto giusto per fare questo lavoro. Le ebbe modo di visionare informative o fascicoli su Serghej Sokolov? DODERO. Sì. FRAGALÀ. Cerchiamo di approfondire il lavoro da lei fatto con il dottor Lehmann sui report. Gliene citerò di seguito alcuni su cui vorremmo da lei, se ricorda, dei commenti o delle valutazioni. Questo, lei comprende, è molto importante per il lavoro di inchiesta della Commissione. I1 nome di Aillaud Enrico, nome in codice Arlekino, report 21, ex ambasciatore a Praga, Vienna e Berlino, risulta in altre operazioni di controspionaggio reclutato dai Servizi segreti cecoslovacchi attraverso compromissione. Nella scheda viene indicata la punibilità, ma non gli ulteriori sviluppi, perché già segnalato all'autorità giudiziaria. Per quale ragione non è stata formulata, come negli altri casi, un'ipotesi d i reato per questo diplomatico'? Eravate al corrente del tipo di provvedimenti intrapresi dall'autorità giudiziaria'? DODERO. Delle attività di questo diplomatico eravamo al corrente. FRAGALÀ. Delle attività spionistiche di questo diplomatico eravate al corrente. DODERO. Eravamo al corrente, cioè ... - 11 - Senoto della Repuhhlica XIV LECISLANRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - WCUMENTI FRAGALÀ. E' bene per i lavori della Commissione che lei parli in modo aperto e non sottintendendo delle ovvietà che per alcuni potrebhero non essere tanto ovvie. DODERO. Parlo sempre, come diceva un Commissario l'ultima volta, con i verbi al condizionale, perché noi usiamo tutto al condizionale. Era già stato segnalato su altre operazioni... FRAGALÀ. Per attività spionistiche. DODERO. Per attività, perché era indicato come altre operazioni con lo stesso nome di copertura. ..., si, era indicato in FRAGALÀ. Ma per quali attività.? DODERO. Spionistiche, ma specificatamente non so quali. FRAGALÀ. Per attività spionistiche, ma non sa quali precisamente. Perché non avete formulato per Aillaud Enrico, come negli altri casi, un'ipotesi di reato'? Testo filigrana DODERO. Io adesso non è che posso ricordare tutto il dmsier a memoria. FRAGALÀ. Purtroppo Lehmann è morto. DODERO. Più o meno le informazioni erano sempre quelle. Siccome erano già state mandate alla magistratura e c'è stato un nulla di fatto, all'epoca. FRAGALÀ. Ma voi eravate al corrente di quali iniziative giudiziarie aveva assunto la procura della Repubblica'? DODERO. Per quanto mi riguarda'? FRAGALÀ. sì. LO sapevate o no.? DODERO. Mi pare di sì .... nel caso Orfei che non è stato fatto nulla, no'! FRAGALÀ. Scusi, io non le chiedo di fare un sillogismo. lo desidero sapere se Lehmann conosceva tali iniziative. Perché è strano che per alcuni report Lehmann preveda i capi di imputazione, diciamo le ipotesi di reato, ma per la scheda di Aillaud. personaggio presente in altri casi di spionaggio ai danni dell'ltalia a favore dei Servizi segreti e dei Paesi del Patto di Varsavia. stranamente non viene ipotesi di reato. Quindi. vorrei che fosse spiegato. Senato della Repubblica - - 12 Camera dei deputati - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMWTI DODERO. Per tutte quelle dove c'era scritto che era già stato segnalato all'autorità giudiziaria non ci sono ipotesi di reato. Ce ne stanno altre, che adesso non ricordo quali sono. Però tutte quelle di quei personaggi già segnalati negli anni passati, con l'«Operazione Isba» eccetera, non ci sono ipotesi di reato su quei personaggi. PRESIDENTE. Mi scusi, solo per capire un po' meglio. Per coloro su cui già c'erano state segnalazioni all'autorità giudiziaria ritenevate inutile farne di ulteriori'? DODERO. Adesso non so se era ritenuto inutile. PRESIDENTE. Ma lei era lì con Lehmann, a dire: «Questo sì, questo no, questo forse...». DODERO. Questo era già stato segnalato, già la magistratura ha mtto... Testo filigrana PRESIDENTE. Scusi, seguito a non capire: se c'era già una persona già segnalata alla magistratura per una serie di ipotesi di reato che erano gii state comunicate alla magistratura e poi arrivava un'altra ipotesi di reato, e questa persona, che era sospettata di aver fatto «A», «B», «CP e «D»,veniva in quel momento sospettata di aver fatto anche *E», «F» e «G», questa informazione non la si mandava alla magistratura perché tanto ce ne erano già abbastanza'? Vorrei cercare di capire il criterio. DODERO. Sostanzialmente erano le stesse cose, cioè ricalcava quanto avevamo scritto sul soggetto alla magistratura. Addirittura, anche il nome di copertura era u y a l e . PRESIDENTE. A parte il nome di copertura. Le faccio adesso un'ipotesi non fantastica, ma senza dire nomi: una persona che ha responsahilità all'estero, ricattato, supponiamo, con delle donne, ogni sera dimentica di chiudere la cassaforte a chiave affinché ogni sera qualcuno vada a fare le fotocopie e si scopre che questa attività prosegue nel tempo, magari in città diverse; ognuna di queste informazioni è oggetto di un nuovo invio alla magistratura o l'invio è unico per tutte'? DODERO. Non era che proseguiva; era comunque sempre riferita allo stesso periodo. Cioè, non c'era nulla di nuovo, sostanzialmente; ricalcava quanto già avevamo in atti, quanto già segnalato. Questo è un riscontro. Quelli che noi chiamiamo riscontri oggettivi. PRESIDENTE. E non pensa che potesse essere utile al che già teoricamente indagava per quei reati, avere, a elementi ad rihundantiam? I.--- Senato della Repuhblico - 13 - XIV LEGI5LATZIRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - WCUMENTI DODERO. Secondo me sì, certo, però 1ì era soltanto iin'analisi, non è che poi c'era, secondo me, l'intenzione di mandare qualcosa alla magistratura, almeno all'epoca. Era solo un'analisi per vedere quante ipotesi di reato c'erano nell'intero dossier. PRESIDENTE. Quindi, era un esercizio. Non era un'attività, era un lavoro di ipotesi. DODERO. Un lavoro di ipotesi. PRESIDENTE. Continui, pure, onorevole Fragalà. FRAGALÀ. L'interruzione del Presidente è stata molto illuminante. Maresciallo Dodero, lei ricorda il nome dell'agente illegale Akopian Ashot Ahgarovich, nome in codice Yefrat, report 181 e 16.5') DODERO. Sì, il nome lo ricordo, ma non so cosa abbia fatto. Testo filigrana FRAGALÀ. Risulta che questo agente illegale sia stato il capo della residentura illegale del KGB a Roma, nonché il manipolatore della cosiddetta rete del Ministero dell'interno, con un curriculum spionistico di grande spessore. È stata attivata una qualche attività di controspionaggio su questo personaggio:> DODERO. Non stava in Italia. FRAGALÀ. Siccome era il manipolatore della rete del Ministero dell'interno e i funzionari manipolati da lui stavano in Italia, al Ministero dell'interno, a me non interessa sapere se siete andati a Mosca a fare attività di controspionaggio su di lui, perché sarebbe stato naturalmente molto difficile, ma se, sulla base di questa scheda e dell'indicazione di questo agente, che controllava la residentura illegale del KGB a Roma e che era il manipolatore di un segmento di agenti molto delicato, perché si trattava di persone del Ministero dell'interno italiano, avete svolto attività di controspionaggio sui funzionari manipolati da lui. DODERO. Quelli che abbiamo identificato erano tutta gente del 1920. se non sbaglio, se ricordo bene, del 1910. FRAGALÀ. Ma avete fatto attività di controspionaggio o no? DODERO. No, no, come tutti gli altri FRAGALÀ. Come per tutti gli altri non avete fatto nulla. Nella scheda lavorata del russo Ardatovskiy Vadim rettore dell'lzvestjia dal 1971 al 1977, risulta dai che il soggetto si è reso responsabile di illecita Senato della Repubblica - - 14 - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - DOCUMENTI interne del nostro Paese, mediante disinformazione a mezzo stampa. Ricorda se negli atti risultano specifiche azioni disinformative? Può riferire alla Commissione informazioni più definite sulla fonte ~Goldfinghn,che avrebbe riconosciuto il giornalista msso come agente «A» del KGB'? DODERO. Sto cercando di ricordare. FRAGALÀ. Perché a noi serve, tra l'altro, fare un parallelo con Kolosov, altro giornalista dell'Izvestjia e numero due della residentura di Roma in quegli stessi anni. Le chiedo quindi se lei ricorda se negli atti risultano specifiche azioni disinformative messe in atto da questo direttore dell'lzvestjia dal '71 a! '77? DODERO. Non ricordo. DODERO. È il nome in codice di una fonte, mi pare sempre degli inglesi, all'epoca. Testo filigrana FRAGALÀ. È in grado di riferire alla Commissione informazioni più definite su questa fonte defezionista? DODERO. Se non vedo gli atti, proprio non me lo ricordo assolutamente. Anche perché l'attenzione era comunque concentrata sui personaggi italiani, perché gli altri era tutta gente che era sì transitata per l'Italia, ma che non era reperibile, anche se controllavamo i visti d'ingresso di questi personaggi, se, alle volte, venivano, ma, insomma ... FRAGALÀ. Maresciallo Dodero, se dovessi fare una battuta direi che meno male che la vostra attenzione era ... DODERO. Non è vero, perché se fossero venuti forse ... FRAGALÀ. No, intendevo due: meno male che la vostra attenzione era tutta concentrata sui personaggi italiani. DODERO. Concentrata nel senso che mi ricordo quelle schede certa. mente più di quelle sovietiche. FRAGALÀ. Nella scheda di lavorazione intestata a Babic Mario, nome in codice Ikar, in ulteriori sviluppi, si riporta la dicitura: «sì identificazione, localizzazione». Nei dati forniti addirittura si conferma che il soggetto potrebbe essere identificato con apposita attività informativa. Nell'aggiornamento addirittura si arriva a indicare l'ultimo indirizzo conosciuto, ma il SISMI non riesce a stabilire se il soggetto sia viv I Senato della Repuhblicfl - - 15 - Camera dei deputati XIV LEGISLANRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI ceduto, pur essendo un cittadino italiano. Le sembra possibile un simile livello di approssimazione da parte del SISMI? DODERO. Babic era, mi pare, un generale di squadra aerea, poi si è scoperto; così come era scritto all'inizio, è stato ignoto per diverso tempo, poi è venuto fuori che era Babic. FRAGALÀ. Ma come mai non riuscivate a stabilire neppure se fosse vivente o deceduto, nonostante si trattasse di un cittadino italiano iscritto all'anagrafe7 DODERO. Perché nelle interrogazioni delle banche dati che abbiamo fatto non è uscito. FRAGALÀ. Non lo potevate chiedere all'anagrafe'? DODERO. All'anagrafe di quale paese? Testo filigrana FRAGALÀ. Ali'anagrafe italiana. DODERO. Ogni Comune ha la sua. FRAGALÀ. Quindi voi non eravate in grado di stabilire in quale città fosse nato'? DODERO. No, mi pare che abbiamo provato con il centro di Trieste perché doveva essere istriano, di quelle parti; mi pare, però non ricordo bene. FRAGALÀ. Bahic era residente a Firenze ed era presente nell'anagrafe di Firenze. Tra l'altro era una persona molto conosciuta, lei lo sa'? DODERO. No, non lo so. FRAGALÀ. Che era un alto ufficiale.. DODERO. Che era un generale di squadra aerea FRAGALÀ. E quindi una persona molto conosciuta, non era ignoto DODERO. lo non lo conoscevo. FRAGALÀ. Lei ci ha ripetuto più volte il concetto che anche i report nei quali era possibile un'identificazione del soggetto rimanevano con la definizione di ignoto per rispettare l'omogeneità dei documenti inglesi. Conferma questa interpretazione del lavoro svolto dal dottor L ,.,, da lei? I..___I MI^^,^ ...~l(!.i!~ii?;;;:,~;~, 7 &yr,?;y7--...-.----* f l <q-.* . , ! T , . . , i - - . " ,----.._._. !~~p 030231 Senato della Repubblica XlV LEGISLATURA - 16 - DISEGNI DI - Camera dei depurati LEGGE E RELAZIONI - W C U M E W l DODERO. Quella cosa era mia. 11 dottor Lehmann non entrava nella struttura delle schede lavoro. Lui inseriva solo queste diciture nel campo a o t e » , analizzando appunto quanto riportato nel report, nel rapporto, e guardava le ipotesi di reato che riteneva si concretizzassero, e basta. FRAGALÀ. Sa perché le faccio questa domanda? Perché gli inglesi, in una lettera riservata sui rapporti, sui report, poi alla fine dicevano: avi saremmo grati per qualsiasi commento e correzione». Giusto? (Il maresciallo Dodero fa cenno di assenso con la resta). Ora, se voi anche per i nominativi, per i soggetti dove era possibile effettuare facilmente l'identificazione, non procedevate all'identificazione perché - secondo quello che lei ci ha detto nella scorsa audizione - volevate mantenere l'omogeneità delle schede, cioè lasciarle tutte ignote, ci vuole spiegare questo meccanismo'? Siccome gli inglesi vi chiedevano «per favore, dateci commenti e correzioni», che senso aveva non identificare le schede dove era possibile identificare il soggetto? DODERO. No, erano identificate. L'intestazione rimaneva uguale, però poi nei precedenti di archivio, o meglio quando il soggetto veniva successivamente identificato, si metteva tutto quello che c'era su di lui. Rimaneva uguale solo l'intestazione, anche per sapere che lo avevamo identificato, che prima era ignoto e poi ... Testo filigrana FRAGALÀ. Maresciallo, però questo criterio comportava che nella lista delle schede e nella intestazione delle schede rimanesse sempre il nome ignoto. È vero o no'? DODERO. Sì. FRAGALÀ. E io questo mi chiedo. DODERO. In realtà si vedeva che era identificato; leggendo la scheda. comunque, man mano che passava. si vedeva. FRAGALÀ. Allora lei ci può spiegare perché gli inglesi, nelle prime lettere che accompagnarono i report, specificarono l'esigenza di avere al più presto riscontri per identificare i nomi in codice'? DODERO. Le prime schede, il primo centinaio mi pare FRAGALÀ. Sì, quelle del 1995. Senntu della Repubblica - 17 - Camera dei deputati XIV LEGISLATVRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI FRAGALÀ. Ad un certo punto gli inglesi scrivono al Direttore della 1 Divisione: «siamo molto ansiosi di ricevere i vostri commenti in merito a tali rapporti». Quindi gli inglesi vi pressavano. DODERO. In che data? FRAGALÀ. Questo è all'inizio, nel 1995. DODERO. Infatti le abbiamo date, poi.. FRAGALÀ. Poi? DODERO. Non lo so poi perché non gliele abbiamo più date. Mi pare fino a 170 o 175. FRAGALÀ. Ora le faccio una domanda e la lascio libero di scegliere se dare la risposta in seduta pubblica o segreta. Lei, maresciallo Dodero, ha memoria nello specifico che nel fascicolo di Lev Kapalet, primo segretario dell'ambasciata dell'Unione Sovietica a Roma e agente «A» del KGB (per intenderci, era il numero 1 del KGB quando Kolosov era il numero 2, era il capo della residentura), compariva fra l'altro il nome - ampiamente presente anche in altri fascicoli presenti nel dossier Impedian - di un giornalista italiano di primo piano, già direttore di un telegiornale della RAI'? Lei ci sa dire qual è il nome contenuto in questo fascicolo? Testo filigrana DODERO. No, non me lo ricordo FRAGALÀ. Mi riferisco a Lev Kapalet, primo segretario dell'ambasciata dell'unione Sovietica a Roma. DODERO. Sì, il personaggio lo conosco. FRAGALÀ. Sa anche che era un agente «A» del KGB'? DODERO. Sì. Sono quei fascicoli che tenevo a portata di mano. Ne ho letti talmente tanti che il contenuto dei fascicoli certamente non riesco... FRAGALÀ. Non ricorda il nome del giornalista. La ringrazio, andiamo avanti. Procedendo nel vostro lavoro. maresciallo Dodero, lei e il dottor Lehmann provvedevate ad informare il Servizio inglese o a far sì che informato delle risultanze in merito alle schede da loro trasmesse ignote e da voi identificate'? È vero che facevate questa attività'? 000233 - 18 - Senato della Repubblica Camera dei deputnri XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI DODERO. No, il dottor Lehmann non faceva alcuna attività di questo tipo, solo quella che ho riferito. Non comunicava niente a nessuno, almeno che io sappia, né scriveva agli inglesi. FRAGALÀ. Quando il Servizio segreto inglese, come io le ho letto, nelle varie lettere di trasmissione vi chiede commenti, notizie, vi dice asiamo ansiosi di avere i vostri riscontri, desideriamo sapere chi si nasconde sotto i nomi in codice, vogliamo avere notizie e commenti», chi è che rispondeva? DODERO. Abbiamo risposto a quella data. Poi evidentemente non ci hanno più pressato, perché altrimenti gli avremmo risposto ulteriormente. FRAGALÀ. Quindi voi all'inizio avete risposto. Chi rispondeva, chi era l'ufficio o il funzionario'? DODERO. Le prime risposte sono state date dalla dottoressa Vozzi e poi da chi l'ha sostituita, il colonnello Faraone. Testo filigrana FRAGALÀ. Adesso, maresciallo Dodero. le mostro un elenco di cittadini mssi ricorrenti nel dossier Impedian, nei confronti dei quali sono stati attivati accertamenti di sicurezza. Può dire alla Commissione, prendendo tutto il tempo che le serve per leggere e riscontrare le schede da lei compilate, quali tra questi cittadini russi lei ricorda con precisione'? Lei in questo momento sta leggendo il documento del nostro archivio n. 39. allegato 2. DODERO. Con precisione, intende se conosco il contenuto dei loro fascicoli'? DODERO. Se lo ricordo come agente o per averlo trattato'? FRAGALÀ. sì. Il nzaresciallo Dodero prende visione del documento. DODERO. Ma questi soggetti devono avere i fascicoli- Perché c'è Breznev che non ce l'ha, ma io lo conosco. FRAGALÀ. Le chiedo: tra questi riconosce degli agenti illegali e ricorda particolari attiviti su alcuni di loro'? Riconosce agenti illegali del KGB'? Semito della Repubblica - 19 Camera dei deputati - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E R€LAZIONI - DOCUMENTI FRAGALÀ. Dopo che lei ha potuto leggere il documento 39, allegato 2, che contiene l'elenco dei cittadini mssi ricorrenti nell'archivio Impedian, riconosce tra questi degli agenti illegali'? DODERO. Sicuramente i numeri 182 e 183, una coppia della quale ci siamo interessati direttamente in Italia, Vasilyev Valerij e Vasilyeva Olga. Poi mi pare che ci fosse il numero 168, Subbotin. DODERO. Lyalin me lo ricordo, era un agente illegale, mi pare che fosse in Francia. FRAGALÀ. E' nell'archivio Impedian. DODERO. L1 nome me lo ricordo, infatti. FRAGALÀ. Ehbe modo di visionare la scheda 14, relativa all'agente «Nino»'? Testo filigrana DODERO. Sì, me la ricordo. FRAGALÀ. Che attività avete svolto su quella scheda'? DODERO. «Nino», ignoto. Non mi ricordo adesso cosa ci sia scritto sulla scheda. Era il presidente o il vicepresidente dell'lstituto affari internazionali. FRAGALÀ. Lehmann fece dei commenti su questa scheda'? DODERO. Non ricordo. FRAGALÀ. L'avete riscontrata con il caso Orfei? DODERO. Abbiamo fatto dei riscontri paralleli con un paio di casi. Qucsta comparazione, se non sbaglio, c'è anche in atti. FRAGALÀ. Nella scheda di lavorazione da voi fatta non risulta alcuna attività. C'è scritto: «Ignoto; nazionalità: Italia; copertura: «Nino» (~Niiionera vicedirettore dell'lstituto affari internazionali, in stretto contatto con i Ministeri italiani degli affari esteri e della difesa; era un contatto confidenziale della residentura del KGB a Roma); data delle informazioni: non nota; precedenti d'archivio: non note. Note aggiuntive: l'attività descritta non consente di evidenziare comportamenti riconducibili a specifiche fattispecie di reato*. DODERO. Queste sono le note che metteva Lehmann. Senoto dello Repubblica XIV LEGISLATURA - 20 - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputnri - DOCUMENTI FRAGALÀ. 4 1 soggetto è inoltre ignoto». Quindi non avete fatto alcuna attività, neppure di riscontro con il caso Orfei? DODERO. Non c'è un riscontro temporale. Se si dice: «Vicepresidente di un tale organismo» e non sappiamo in che anno... FRAGALÀ. Allora come mai il ROS e altri organismi l'hanno fatto'? Lo stesso SISMI lo ha fatto in tante altre schede. In questa scheda non risultano riscontri. Questa è una scheda anomala per la quale non si è fatto il raffronto con i precedenti casi. Addirittura voi avete scritto: ~Riferimento archivio: n.n.u . DODERO. Non c'è niente in archivio. FRAGALÀ. E invece c'era un direttore o un vicedirettore dell'Istituto affari internazionali nel caso Orfei. Come mai vi è sfuggito? Come mai vi è sfuggito il collegamento preciso che un esponente dell'Istituto affari internazionali, quindi un istituto molto noto e importante, era presente nell'archivio Impedian e nel caso Orfei e qui voi invece scrivete: ~Riferimenti d'archivio: n.n.»? Testo filigrana DODERO. Quando scrivo ... «n.n.» si riferisce ai nominativi, non al fatto. E' difficile risalire a dei fatti. FRAGALÀ. «I1 soggetto è inoltre ignoto». Questa è una scheda bianca, sembra sbianchettata, neppure bianca. DODERO. Qualche ipotesi penso che l'abbiano fatta, però ... FRAGALÀ. Scusi, ma allora l'ipotesi di cui ci ha parlato la dottoressa Vozzi ... DODERO. Scusi, questa è per caso una delle schede che poi si è tenuta il Direttore del Servizio'? FRAGALÀ. No, è rimasta sempre «ignoto». Quindi, non c'era bisogno che il Direttore del Servizio la tenesse. Non era tra i politici, era ignoto. Mentre la dottoressa Vozzi ci ha detto che si fece un riferimento preciso al caso Orfei per quanto riguarda questa scheda. DODERO. Ricordo che lei l'ha collegato in qualche maniera, però ... FRAGALÀ. Mentre Lehmann no. DODERO. Non l'ha messo per iscritto? FRAGALÀ. No, non l'ha messo per iscritto. ---.----l_.-U~.. 000236 Senato drlla Repuhhlicn - 21 - XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - WCUMENTI DODERO. Ricordo che la dottoressa Vozzi fece questo collegamento, perì) non l'ha messo per iscritto. FRAGALÀ. No, infatti gliene abbiamo chiesto ragione. DODERO. E io non so cosa dirle. FRAGALÀ. Quindi, nessun commento di Lehmann su questa scheda? DODERO. No, ma Lehmann - gliel'ho detto - non dirlo. ... non so come FRAGALÀ. Maresciallo Dodero, come lei saprà, quando nel 1999 l'archivio Impedian è divenuto pubblico, l'autorità giudiziaria su questo materiale ha aperto un fascicolo contro ignoti, che poi nel 2001 è divenuto contro noti, con l'iscrizione nel registro degli indagati di 17 nominativi. Possiamo quindi affermare che la procura della Repubblica di Roma, contrariamente al SISMI, ha ritenuto che fossero configurabili delle ipotesi di reato nell'ambito della documentazione trasmessa dagli inglesi. Lei come spiega questa diversa valutazione del materiale Impedian tra il dottor Lehinann e la procura della Repubblica di Roma? Testo filigrana DODERO. La ringrazio per avermi fatto questa domanda, perché ho visto sui giornali che io avrei dichiarato che non c'erano estremi di reato; invece, assolutamente non l'ho mai detto. Ci sono schede dove c'è scritto che ci sono ipotesi di reato di spionaggio, spionaggio politico e spionaggio industriale. Quindi, di ipotesi di reato ne abbiamo fatte e non è che noi abbiamo detto che non ci sono ipotesi di reato. In molte schede abbiamo detto che non ci sono, ma in molte altre c'è scritto che vi sono ipotesi di reato, ai sensi dei relativi articoli del codice penale. FRAGALÀ. Lei è stato indicato a questa Commissione come il sottoufficiale che materialmente avrebbe eliminato il nominativo dell'ambasciatore Cortese dall'elenco dei diplomatici. Desidero sapere se conferma questa circostanza e se ci dice chi le diede questo ordine di eliminare l'ambasciatore Cortese dalla lista dei diplomatici. BODERO. Sicuramente, come ho già detto al ROS, il fatto oggettivo non lo ricordavo; poi chiaramente, con la pubblicità che c'è stata, qualcosa in mente mi è venuto. Comunque, sicuramente l'ho eliminato io; visto che trattavo io la pratica, sicuramente sono stato io. Sicuramente - ho detto al ROS - l'ordine mi è stato dato dal colonnello Faraone o dal colonnello Prencipe. i miei superiori diretti. Poi so che il colonnello Prencipe ha detto che è stato a lui a dirmelo, quindi non vedo ... FRAGALÀ. Lei sa dire perché il colonnello Prencipe le diede ordire di eliminariol~edel nome di Cortese dalla lista dei I Senato della Repubblica - 22 - Camera dei deputati XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI nostante si trattasse di un diplomatico, non soltanto in attività, ma con un incarico assai delicato, appartenendo allo staff diplomatico del Quirinale? DODERO. Lui non mi ha giustificato il motivo per il quale veniva tolto questo nominativo. L'ipotesi è che il nominativo di Cortese non abbia alcun precedente in atti; era nel report indicato da Mitrokhin. Non c'è nulla di strano. Si dice: «Era all'attenzione del KGB». Essere all'attenzione del KGB non vuol dire niente. Oltretutto - mi pare - l'ambasciatore Cortese era consigliere addetto alla sicurezza dell'ambasciata, quindi penso che fosse all'attenzione del KGB in quel caso. FRAGALÀ. Però questo è stato l'unico caso di personaggi indicati nell'archivio Mitrokhin con le stesse caratteristiche dell'ambasciatore Cortese che voi avete eliminato. Quindi, un criterio unico tra 261 schede. DODERO. Non lo so, perché - gliel'ho detto - a me nessuno ha giustificato questo fatto; però, se fosse stato tolto per l'incarico che aveva, visto che non c'era poi nulla, neanche in atti, sul nominativo in questione, non c'era alcuna controindicazione di sorta, niente, quindi ... Testo filigrana FRAGALÀ. A lei risulta che per l'eliminazione di questo nominativo dell'ambasciatore Cortese dalla scheda dei diplomatici vi fu un intervento diretto da parte del Direttore del Servizio, dell'ammiraglio Battelli? DODERO. Non ne sono a conoscenza FRAGALÀ. Lei è venuto a conoscenza del fatto che gli inglesi avevano intenzione di pubblicare un libro contenente le rivelazioni della fonte Impedian'? DODERO. Sì, sta in atti FRAGALÀ. Lei quindi sa che il Servizio segreto inglese informò il colonnello Prencipe e il generale Masina per la prima volta nel briefing de11'8 luglio 1996 a Londra che vi era questo progetto di pubblicazione del libro del professor Andrew. Lei ha avuto modo di leggere la bozza del libro inviata dagli inglesi'? DODERO. Devo dire la verità: no, non ho avuto tempo. FRAGALÀ. Ma chi è che ha svolto all'intemo del Servizio il lavoro di controllo della bozza e le eventuali modifiche da suggerire agli inglesi'? Chi ha svolto questo lavoro di esame della bozza del libro'? DODERO. Io la bozza del libro l'ho vista quando praticamente è stata pubblicizzata la cosa, quand'è uscito sui gioranli il khin. Prima non l'ho mai vista. Credo che sia sempre stata o su d tore della Divisione o dal Caporeparto. Senato della Repubblica XIV LEGlSLA.niRA - - DISEGNI 23 - Camem dei deputati DI LEGGE E RELAZIONI - W C U M W T I FRAGALÀ. Quindi o dall'ammiraglio Batte1li... DODERO. .. o dal compianto colonnello Bonaventura. Non dall'ammiraglio Battelli, dall'ammiraglio Grignolo; ho detto il Direttore della Divisione o il Caporeparto. FRAGALÀ. Quindi, o l'ammiraglio Grignolo o il colonnello Bona. ventura. DODERO. Forse la prima ipotesi è quella ... FRAGALÀ. La prima ipotesi, quella dell'ammiraglio Grignolo. Torniamo all'argomento di poco fa. Quando voi avete formulato le ipotesi di reato per alcune schede, perché non avete trasmesso queste schede con l'ipotesi di reato già formulata, come la legge vi obbligava, all'autorità giudiziaria? La legge del 1977 vi obbligava a questa attività. Cioè, voi prendete la scheda, formulate l'ipotesi di reato, è un reato non prescritto, si tratta di un possibile indagato, non soltanto vivo e vegeto, ma, per giunta, con incarichi di responsabilità, e voi però non ritenete di ubbidire alla prescrizione normativa, all'ohbligo di legge di trasmettere queste schede all'autorità giudiziaria. Perché fate questo tipo di scelta certamente non in linea con i vostri obblighi? Testo filigrana DODERO. Non so il perché. Comunque, se non sbaglio, la legge n. 801 del 1977 delega il Direttore del Servizio. FRAGALÀ. Certo, il Direttore del Servizio, ma io non sto contestando a lei questa omissione. I1 Direttore del Servizio, è chiaro. (Interiwntri fuori microfono del senatore Andreotti). DODERO. C'è stato, mi pare, un appunto, nel quale si chiedeva il ritardo di informativa, se non sbaglio. FRAGALÀ. Dice il presidente Andreotti che correttamente la legge ... (Intervento fuori microfono del senatore Andreotti). In questo caso invece si è trattato di una scelta totalmente omissiva, non si è ritardato alcunché, tant'è vero che il fascicolo è venuto fuori ed è stato mandato alla procura di Roma soltanto quando è scoppiato lo scandalo per la pubblicazione del lihro. Lei ha mai visionato la lettera di accompagnamento con cui il Servizio segreto inglese trasmise la bozza del lihro al SISMI'? DODERO. Mi pare che in atti c'era quella, prima che tornassero le bozze. Ricordo che c'erano queste bozze, che non avevo mai visto. Senato della Repubhlica - 24 - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - WCUMENTI DODERO. Mi pare di sì, perché era spillata sulla busta FRAGALÀ. Quindi l'ha vista. I1 colonnello Faraone, durante la sua audizione nella nostra Commissione, ha affermato che la bozza del libro non era allegata alla lettera di trasmissione vistata dal caporeparto Grignolo e che ricomparve solo quando, il 9 ottobre 1999, l'autorità giudiziaria chiese l'acquisizione dell'archivio Impedian. Lei sa dirci chi fisicamente era in possesso della bozza del libro in questo periodo di tempo, cioè nell'ottobre del 1999, quando scoppiò lo scandalo? Chi era in possesso della bozza del libro'? DODERO. L'ho detto prima: ritengo più l'ammiraglio Grignolo, perché mi pare che il colonnello Bonaventura non parlasse inglese. FRAGALÀ. Quindi l'ammiraglio Grignolo. Maresciallo. un'altra questione. Più di una volta, nel corso d i precedenti audizioni, è venuta fuori la circostanza che all'interno del SISMI, in special modo nella 1 Divisione, all'epoca, tra il 1995 e il 1997, vi era un forte clima di tensione, di attrito tra le varie articolazioni del Servizio. Lei ci conferma questa circostanza e può spiegarci a che cosa era dovuto questo clima di tensione'? Testo filigrana DODERO. <Clima di tensione» è una cosa generale. Si riferisce ad un fatto specifico'? Per quanto mi riguarda non ho mai avuto tensioni con nessuno. FRAGALÀ. Non per quanto la riguarda, fra le varie articolazioni del Servizio. DODERO. Fra le varie articolazioni, diciamo tra i vari vertici. Questo non sono in grado di dirlo. FRAGALÀ. Le pongo la questione conclusiva che è fondamentale, perché lei con il dottor Lehmann ha svolto l'attività di stabilire se nei comportamenti e nelle condotte descritte nei report dell'archivio Impedian vi erano ipotesi di reato penale per cui vi fosse la necessità di formulare queste ipotesi e poi di inviare gli atti alla procura della Repubblica di Roma. Allora le chiedo se voi avevate, nel vostro criterio di valutazione, anche un principio - che è contenuto nelle convenzioni internazionali ratificate dall'Italia - secondo cui l'Italia si obbliga e si obbligava anche allora affinché gli organi di intelligente del nostro Paese svolgessero una condotta attiva di controspionaggio quando emergeva, come in questo caso, una documentazione o una fonte inerente un'attiviti spionistica all'interno del nostro Paese. Mi spiego ancora più chiaramente: nelle sentenze di condanna all'er- Senato della Repubblica - 25 - Camero dei deputati XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI teme nella motivazione scrive che la condanna viene data non soltanto perché il soggetto ha tradito gli Stati Uniti d'America e ha provocato gravissimi danni ai cittadini statunitensi, ma anche perché quell'attività spionistica ha fatto venire meno gli Stati Uniti d'America dai suoi obblighi di alleanza con i Paesi con cui sono alleati attraverso la sottoscrizione di convenzioni internazionali. Quindi, siccome nel trattato istitutivo della NATO o nella convenzione sullo statuto delle Forze armate ad esso correlata (articolo 7, punto 2 a) si fa riferimento all'accordo di sicurezza dell'unione Europea Occidentale, sottoscritto a Bruxelles il 28 marzo 1995 (cioè negli stessi giorni in cui amvavano le schede dell'archivio Impedian in Italia), convenzione che è stata ratificata dall'ltalia con la legge del 16 giugno 1997, ebbene io le chiedo se questi obblighi di reciproca protezione dei dati sensibili e di ohbligo di svolgere attività di intelligente e di controspionaggio a tutela degli alleati, il SISMI, in questa valutazione giuridica che lei e il dottor Lehmann stavate facendo, questi criteri li ha tenuti presenti, se a voi erano presenti. Testo filigrana DODERO. A me sicuramente no FRAGALÀ. E Lehmann non gliene ha mai parlato? DODERO. No. FRAGALÀ. Cioè che noi fossimo obbligati da convenzioni e trattati internazionali a svolgere attività di controspionaggio rispetto all'archivio Impedian non gliel'ha mai detto nessuno? DODERO. No. FRAGALÀ. Noi eravamo liberi di fare quello che volevamo'? Anche, di tenere nel cassetto quattro anni ... DODERO. Non so se siamo obbligati, comunque è d'uso comunicare ai Paesi amici eventuali azioni di spionaggio o controspionaggio che riguardano il loro Paese. Però non so se c'è un obbligo. FRAGALÀ. Siccome voi svolgevate, anche se di fatto magari impropriamente, un'attività di ufficio legale, di consulenza legale per quanto riguarda l'archivio Impedian, il dottor Lehmann e lei avevate un protocollo di norme giuridiche. di convenzioni internazionali, di norme che dovevate seguire in quest'attività di individuazione delle ipotesi di reato, oppure lo Senato delln Repuhhlim - 26 - Camera dei deputati XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI FRAGALÀ. Con il semplice codice penale! Quindi le convenzioni internazionali, il trattato NATO, gli obblighi di alleanza non erano assolutamente considerati. (Il maresciallo Dodero fa cenno di diniego con la testa). La ringrazio. PRESIDENTE. Onorevole Fragalà, volevo sapere a che punto eravamo. FRAGALÀ. Una sola domanda ancora. L'azione di controspionaggio a tutela della sicurezza dello Stato italiano non prevede forse l'identificazione e lo smantellamento di reti di agenti stranieri sul nostro territorio? E' o no un vostro preciso obbligo istituzionale'? DODERO. Certo, istituzionale. FRAGALÀ. Allora come giudica che dal monitoraggio dei centri del SISMI negli aeroporti risultino in transito fino a tempi recentissimi numerosi nomi di agenti mssi contenuti nell'archivio Impedian? 11 SISMI ha inonitorato che negli ultimi tempi, fino a pochi mesi fa, e comunque a partire dal 1995, da quando avete ricevuto l'archivio, molti degli agenti mssi i cui nomi risultano come agenti illegali del KGB nell'archivio Impedian transitano nei nostri aeroporti e nessuno gli chiede nulla, neppure un'intervista. Come giudica questo fatto'? Testo filigrana DODERO. Ricordo perfettamente questa attività. Non è stata fatta nel periodo antecedente la pubblicità del dossier Mitrokhin, ma successivamente e comunque le informative che arrivavano da Fiumicino erano tardive, perché erano già partiti ... normalmente ... FRAGALÀ. ~ h normalmente. , DODERO. ...e poi nei biglietti c'era solo il cognome. Non erano identificabili con certezza. visti anche i molti omonimi. FRAGALÀ. Lei sa che sui biglietti c'è il cognome, ma anche l'iniziale del nome. DODERO. Con i nomi russi non basta. FRAGALÀ. Ci vuole la data di nascita'? DODERO. Ci vogliono i patronimici, possibilmente. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare ora l'onorevole Bielli BODERO. Signor Presidente. mi scusi, posso aggiungere u n q ~,. +----.---m . ,:.t, : ...;, i!<.','; ,. Vorrei completare il discorso che stavo facendo. Questa attività ~'a$h~$$,;i;;;i!~'~!~~(;;~~,;" t ----..,.-...-....-..--- ..-.----.-.i I - 27 - Senato della Repubblica XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RoLAZIONI Camera dei deputati - WCUMENTI fatta e abbiamo segnalato alla magistratura un discreto numero di agenti sovietici che venivano in Italia, che il ROS è andato a prendere ... FRAGALÀ. Quando'? DODERO. Dopo la pubblicità dell'archivio Mitrokhin. Questo è in atti. FRAGALÀ. Quindi era attuale l'archivio Impedian? DODERO. Attuale ... FRAGALÀ. Questi agenti russi andavano e venivano dall'ltalia. DODERO. ...tuttora .... FRAGALÀ. Tuttora, infatti. DODERO. Infatti, sono monitorati. Testo filigrana FRAGALÀ. Quindi non era cosa che apparteneva all'archeologia del controspionaggio'? DODERO. L'archeologia sono i fatti descritti, non gli agenti mssi o i nostri. I fatti, così come indicati da Mitrokhin. appartenevano ... non tutti ... però molte cose... c'erano addirittura delle storie di agenti illegali che partivano dal 1910. (Commenti del senatore Garraffa). PRESIDENTE. Non è che l'onorevole Fragalà abbia ripreso la parola. L'audito ha fatto delle precisazioni su una risposta che aveva già dato. Ciò ha spinto l'onorevole Fragalà ad altri chiarimenti, che spero siano ultimati. A lui chiedo comunque, qualora avesse altre domande, di rinviarle in coda alla nostra seduta, così da dare la parola all'onorevole Bielli. FRAGALÀ. Non ci sono problemi. BIELLI. Credo dovremmo concentrare l'attenzione su alcune questioni essenziali e rendere la Commissione più produttiva possibile, anche rispetto agli auditi, per cui le mie domande saranno poche e spero che si possa rispondere con molta serenità. La prima domanda gliela pongo come uomo dei Servizi che ha dovuto fare i conti anche con altre vicende. Lei ha avuto rapporti con il dnssier Impedian e questo materiale informativo è stato classificato dagli inglesi «segretissimo». Che opinione si è fatto di ciò, ossia che gli ing lo comunicassimo con questa dicitura? Rispetto ai report che ha cosa ha pensato della dicitura e della prima analisi che i Servizi hanno fatto'? 000243 Senato della Repuhhlica - 28 - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei depurati - WCUMENTI DODERO. La classificazione di «segretissimo» in effetti poteva essere anche troppo alta, visto che è il massimo, però come ho già detto, specialmente i Servizi inglesi, ma anche altri nell'ambito europeo, usano un'alta classifica per qualsiasi tipo di informazioni. I1 minimo è «riservatissimo». Circa l'idea che mi sono fatto dei report ho già detto che quando determinati fatti coincidono con quello che noi riscontriamo nell'archivio del SISMI, alla fine riteniamo che sia verosimile. I fatti descritti riteniamo che siano verosimili. Qualche volta; qualche volta potrebbe anche non esserlo. BIELLI. Nei rapporti tra i vari Servizi si stabiliscono delle linee di comportamento usuali. Rispetto al rapporto tra il Servizio inglese e il Servizio italiano sul dossier Impedian, che giudizio dà della linea di condotta del primo nei confronti del secondo'? Lo chiedo in riferimento ad alcune questioni molto precise, come la pubblicazione del libro, con le conseguenze che noi tutti conosciamo. E' stato usuale un comportamento di questo tipo tra Servizi che si dicono «amici»? Testo filigrana DODERO. A parte il fatto che il dossier Mitrokhin non ha un risvolto solo italiano, ma mondiale. Per esempio, gli Stati Uniti lo hanno sempre avuto completo, anche quello che non era -diciamo - di loro competenza, mentre noi abbiamo avuto solo ciò che si riferiva all'ltalia, i francesi alla Francia e così via. Per il fatto della pubblicazione del libro, sì, già è successo altre volte, tipo il caso Gordievskij. Penso che sia un modo degli inglesi per rendere autonomo un defezionista cui poi cambiano il nome e che vive con i proventi di questo libro. BIELLI. Questo l'ho capito. Forse non sono stato chiaro. Arriva il domrier con tutte le varie schede. Tra i due Servizi si stabilisce una forma di comunicazione attiva, nel senso che voi avreste dovuto fare anche un riscontro. Mentre nel nostro Paese si attiva questa forma di riscontri in maniera forte, a quel punto gli inglesi interrompono la collnborazione perché pubhlicano il libro su materiale «segretissimo». Nel momento in cui si stabilisce un tentativo di lavorare sul dossier, loro bruciano, se mai ce ne fossero. delle possibilità. E' così o no? DODERO. La prima notizia che sarebbe stato fatto il libro l'abbiamo avuta nel settembre 1997, quindi ci avevano dato già due anni. Poi non è che loro stiano a guardare le nostre possibilità. La collaborazione esiste sempre e il rapporto di scambio non è solo su un determinato materiale, ma su più argomenti, su più cose. Non è che si instauri solo per questo caso. ma è continuo. BIELLI. Un suo superiore ci ha detto che si stava che è la vera attività di un Servizio segreto, cercare che gli agenti dall'altra parte possano diventare Senato della Repuhhlim XIV LEGIFLATURA - 29 - Camera dei deputati - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI doppi. Per essere chiari, Grignolo ci ha detto che stavano lavorando per fare di questa operazione una grande operazione di controspionaggio per avere agenti doppi. La pubblicità del libro da questo punto di vista sicuramente bloccava un'operazione che, a detta di alcuni suoi colleghi, avrebbe potuto essere significativa. Concorda con questo giudizio? DODERO. Non so di questo fatto ... Cioè, sicuramente non ero presente alle discussioni sulla proposta di fare agenti doppi o cose del genere. Concordo sul giudizio. Comunque; dandoci la copia in anticipo, se si fosse concretizzata questa eventualità, magari potevamo dirgli: <No, tutto ciò che riguarda l'Italia non lo pubblicate». Potevamo pure d i g l i così, magari. BIELLI. È questo che sto pensando. Lei è mai venuto a conoscenza di offerte da parte del Servizio inglese di incontrare Mitrokhin'? DODERO. Sì, sta in atti; mi pare tre volte. BIELLI. Quindi, abbiamo degli atti in cui c'è scntto che c'era questa disponibilità'? Testo filigrana DODERO. Nella pratica Impedian. BIELLI. Noi abbiamo delle dichiarazioni di disponibilità degli inglesi, ma abbiamo dei riscontri documentali, scritti, di questa disponibilità'? Lei è a conoscenza di qualcosa di scritto su tali questioni? DODERO. Di scritto dagli inglesi'? BIELLI. Sì DODERO. Mi pare che in un'occasione ci sia; perché gli altri erano incontri hilaterali e quindi c'è qualcosa di scntto nelle relazioni di coloro che hanno partecipato agli incontri. BIELLI. Dovrebbe essere forse nel materiale di Bonaventura? DODERO. No, sta nella pratica Impedian; se aspetta un attimo, le dico anche gli atti. Dunque, l'atto 46 e l'atto 49. BIELLI. Ma allora, maresciallo, proprio perché si evidenzia da paae dagli inglesi questa disponibilità, che sta agli atti, come lei ha detto, cosa impedisce oggi agli inglesi che gestiscono Mitrokhin di impegnarsi in prima persona per permettere questa audizione'? PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Bielli, come fa a fare fermazione. che è contrxia a quello che ci hanno fatto sapere Oggi gli inglesi non gestiscono affatto il signor Mitrokhin e Senato della Repubblica - 30 - Camera dei deputati XIV LEGIFLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI di lui alcuna disponibilità, né possibilità. Lei può ipotizzare anche il contrario, ma se lo dà come un dato acquisito, le dico che purtroppo non lo è. Dico purtroppo perché, se fosse vero, sarebbe più facile fare pressioni sugli inglesi. BIELLI. No, ma io faccio una considerazione che va anche incontro ad un problema di tutta la Commissione. Gli inglesi, nel momento stesso in cui stabiliscono il rapporto con Mitrokhin, si impegnano con lui su più piani, tra cui anche quello del libro e quello di garantire la sicurezza del personaggio in questione, con le conseguenze che ne derivano. Nel momento stesso in cui si fa questa operazione, sarebbe ben strano che alla fine, ad un certo punto. lo abbiano abbandonato a se stesso, come se a quel punto tutto fosse concluso. Nel senso che le garanzie che erano state chieste credo vmebhero nei confronti di qualunque Servizio per pretendere che si continui a garantirgli la possibilità di vivere in sicurezza nel suo Paese. Quindi, un rapporto con il personaggio in questione i Servizi inglesi, a mio parere, lo hanno ancora. Rispetto a come è nata l'operazione sarebbe una cosa ben strana se lo avessero abbandonato. Da questo punto di vista, nel momento in cui chiediamo di incontrare Mitrokhin, su cui si è detto «se lo volete conoscere, volete incontrarlo, siamo disponibili», a questo punto ci viene detto che lo stesso non è più disponibile. Ne deriva una domanda: ma Mitrokhin era veramente disponibile prima'? Testo filigrana DODERO. Penso di sì. 11 discorso è questo: finché era gestito nella sede dei Servizi inglesi era un defezionista. Ora, se non erro, dovrebbe aver cambiato identità e dovrebbe essere un libero cittadino inglese, quindi sarà difficile obbligarlo a far qualcosa. Quello è il discorso. PRESIDENTE. In relazione a quello che lei diceva, onorevole Bielli, devo aggiungere alcune cose, così come mi sono state comunicate formalmente dall'ambasciatore britannico e poi confermate dalla lettera successiva che abbiamo ricevuto. È presumibile, anzi credo sia ovvio, che il signor Mitrokhin sia sotto un programma «fisico» di tutela e che venga tutelato nella sua privacy, come ci è stato spiegato ad abundantiam, anche dal punto di vista della protezione fisica. Mi sembra di capire che lei da questo deduce - ma è una cosa che deduce lei e che naturalmente non condivido a livello personale, pur rispettando la sua deduzione - che egli sia tuttora, in un certo senso, nella disponibilità dei Servizi inglesi. Credo invece che egli sia nella disponibilità di quello che in Inghilterra si chiama lo «special hranchn, che non ha a che fare con l'MI6 ma che è un servizio di polizia. Questo non lo so, ma lo deduco e quindi non è un'informazione, ma un'osservazione. r -.:-.--a , . .t. . : ... BIELLI. La mia domanda ha una motivazione e la motivazione v@' è questa. Mitrokhin è un personaggio anziano che ci fornisce del m a t e r ~ b i ~ ~ % ~ ! ~ ~ ~ & ~ ~ ~ ? f documentale significativo, su cui hanno lavorato più Servizi, in partico il'^^^;;!:;.:. (S......., 000246 .*-.a-, i Smato della Repubblica - 31 - Camera dei deputati XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMWTI i Servizi inglesi e quelli italiani. Quando si stabilisce fra i due Servizi un rapporto e si chiede il riscontro, vuol dire che c'è un'interlocuzione fra i due Servizi. Quindi, c'è tutta una fase in cui tutto è documentato. Quello che non è documentato è Mitrokhin e gli originali. DODERO. Quali originali? BIELLI. Noi non abbiamo la disponibilità degli originali. Nel senso che l'unico originale che abbiamo è il report fatto da Mitrokhin che fa riferimento ai nascondigli NASCO, che è in cirillico. In tutta questa vicenda ci sono due questioni che appaiono «strane». Mitrokhin, forse per responsabilità nostra che non lo abbiamo contattato, oggi non vuole essere contattato. Proprio rispetto a questa situazione - lo dico a lei che lavora nei Servizi - non sarebbe utile e indispensabile almeno riflettere sulla necessità di verificare l'esistenza di questo personaggio'? Ad esempio, qualcuno potrebbe dirci che ci ha parlato, che è ancora vivo. Seconda questione: gli originali. Noi stiamo discutendo di due questioni su cui mancano i riscontri più oggettivi. Lei, uomo dei Servizi, rispetto ad una situazione simile, non sentirebbe l'esigenza di fare una verifica più approfondita'? Testo filigrana DODERO. Se non mi fidassi dei Servizi inglesi, sì. PRESIDENTE. Mi perdoni nuovamente, so che questo è uno dei punti cardine, per carità, che fa parte anche del dibattito politico, ma per questa Commissione i documenti originali sono documenti del Governo britannico di Sua Maestà e sono esattamente quelli che ci sono stati consegnati in quella forma; che poi noi sappiamo da un libro che tali documenti hanno una storia, che è quella che ci siamo ripetuti tante volte, è un fatto che esula completamente da ciò che il Parlamento, con la sua legge, ha affidato a questa Commissione di ricercare. Noi non siamo uno strumento di intelligente. So che questo è un punto delicatissimo, però non possiamo secondo me far credere - è un'opinione e la prego anche di considerare che la esprimo sempre con il massimo rispetto per la sua - che il nostro compito è verificare l'autenticità dei documenti britannici. Capisco che può essere una legittima curiositi, ma dire che questo è il compito a noi affidato o che è naturalmente il nostro compito è un'opinione, rispettabilissima, ma - mi permetto di dire - non più di un'opinione. Mi scusi. onorevole Bielli. BIELLI. Nei compiti della Commissione - che se verrà prorogata proseguirà i suoi lavori - è detto esvlicitamente che noi dobbiamo verifi- - 32 - Senato dellu Repubblica XLV LEGISLATURA - DISEGNI Camera dei depurati O1 LEGGE E RFLAiXONI - DOCUMENTI BIELLI. Presidente, provi ad immaginare se fossimo di fronte ad un'operazione di inquinamento, di intossicazione o quant'altro. PRESLDENTE. Sovietica? BIELLI. Ma perché sovietica? PRESIDENTE. Non lo so. BIELLI. Potrebbe essere sovietica come degli inglesi. Se fossimo di fronte ad una cosa del genere, avremmo fatto una Commissione che agisce... (Commenti del senatore Garrafa). La Commissione ha una sua forza in ragione del fatto che c'è un qualcosa di fortemente accertato; siccome dobbiamo andare avanti nel prosieyo dei nostri lavori, io accetto la sua opinione, ma dico che mi pare che la sua opinione, da questo punto di vista. non sia veramente quella per cui è stata istituita la Commissione. Vorrei andare avanti facendo riferimento ad un'azione un po' più precisa che riguarda l'attività del maresciallo. Testo filigrana PRESIDENTE. Mi perdoni, mi limito solo ad aggiungere, ciò che peraltro sappiamo tutti, che tra le informazioni che formano la base per i nostri lavori c'è il famoso documento del Governo inglese, che è un documento del Governo redatto però da una Commissione del Parlamento britannico; quella Commissione ha avuto la possibilità (potremmo due noi il lusso), se non sbaglio, di ascoltare personalmente Vasilij Mitrokhin, il quale poi non ha - come è stato detto qualche volta - concesso interviste a destra e a manca, ma ha solo testimoniato alla Commissione Mitrokhin britannica, ha concesso un'intervista al «Times» e una intervista alla BBC, dopodiché ha taciuto per sempre. BIELLI. Se mi permette, le leggo l'articolo 1 della legge istitutiva della Commissione. in cui si parla del compito di accertare la veridicità delle informazioni contenute nel cosiddetto dossier Mitrokhin sull'attività spionistica svolta dal KGB nel temtorio nazionale». La veridicità delle informazioni! Non è che noi dobbiamo prendere per buono tutto quello che ci hanno dato gli inglesi, nel senso che la veridicità nasce dalla fonte, perché - non so se ce ne rendiamo conto - sarebbe incredibile se noi non facessimo anche l'altra operazione; altrimenti che senso avrebbe avuto il fatto che volevamo incontrare Mitrokhin? Tutti siamo stati d'accordo. Per fortuna non abbiamo fatto la sciocchezza della Commissione Telekon-Serbia di partire e di andare ad incontrarlo... GARRAFFA. Anche perché non lo avremmo trovato! i --..- BIELLI. Adesso questo non lo so. Questa è una questione in C ii~:::,.!;~;:-----. disagio che provo è che non siamo riusciti in qualche modo a cono c & > ~ ~ ii $ : : ' w !.;:&;i! ~ ,!,p;;!; :t..(: !.,. . --...-_ I'interlocntore e - io aggiungo - gli originali. --.-.--_._.._L ....,, ofio248 i - 33 - Senato dello Repuhbliia XIV LEGISLATURA Comera dei deputati - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI Perché faccio questa considerazione'? Perché - qui vado nel merito di una questione che riguarda tutta la Commissione e anche il Presidente - il cosiddetto originale, che non è un originale perché sono le cose che ha scritto ... Qui bisognerebbe chiedere anche ai mssi se hanno il riscontro alla Lubijanka. Questa è una partita aperta. PRESIDENTE. Lo stiamo facendo. onorevole Bielli. BIELLI. 1 buoni rapporti fra Berlusconi e Putin sicuramente ci aiuteranno... PRESIDENTE. Purtroppo questa è una leggenda. Le assicuro che non funziona così. (Commenti del srnotore Gnrraffa). BIELLI. Le assicuro che le figlie di Putin PRESIDENTE. Hanno ottimi rapporti, ma se uno gli chiede le chiavi dei Servizi segreti e degli archivi, questi buoni rapporti cessano immediatamente. Testo filigrana BIELLI. Sono d'accordo. PRESIDENTE. Lo so che questo è un cavallo di battaglia, ripetuto, i regali alle figlie eccetera. Purtroppo non è così, mi dispiace, vorrei che lo fosse, invece ... BIELLI. Presidente, io sono convinto che quello che lei ha detto è vero. Putin non ha alcuna intenzione di aprirci gli archivi. PRESIDENTE. Non sappiamo neanche questo per certo. Lo temo, BIELLI. Però, quello che noi dovremmo cercare di fare - lei ha detto che è un tentativo che si sta portando avanti - è di chiedere ed appurare se negli archivi della Lubijanka c'è un riscontro, nel senso che mi pare che abbiamo già chiesto queste cose. Ma se chiediamo queste cose, allora ho ragione io nel dire che va appurata la veridicità della fonte. Detto questo, voglio andare sulle questioni che ci riguardano più da vicino, sul lavoro che ha fatto il maresciallo Dodero, che non è stato un lavoro di poco conto, intanto perché sono passati attraverso le sue mani quasi tutti i dossier. Una delle questioni che è stata dibattuta in questa Commissione è stato il fatto che in qualche modo la sua attività e quella del dottor Lehmann, questa attività di verifica che è stata fatta, la si è portata avanti con certe caratteristiche per permettere all'altra parte dei Servizi di continuare fino in fondo il proprio lavoro; nel senso che si è che questa attività che voi state portando avanti non doveva infici lavoro che anche altri avrebbero dovuto fare. Lei è d'accordo, da v--.- 000249 .-..__-_, Sennto d e h Repuhhlira - 34 - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deprtrari - DOCUMENTI punto di vista, che il vostro lavoro ha fatto sì che i nostri Servizi abbiano avuto la possibilità, su altre questioni, di continuare il grande lavoro che stavano facendo'? Qualcuno ci ha detto di terrorismo internazionale, si è parlato di vicende abbastanza grosse nel nostro Paese. DODERO. Collegato con il dossier Mitrokhin.? BIELLI. Sì. DODERO. Non ne sono a conoscenza, BIELLI. Non collegato a Mitrokhin: mi riferisco alle altre attività di controspionaggio, parlo di terrorismo internazionale. Alcuni ci hanno parlato delle cellule islamiche e quant'altro, si è parlato del problema della celebrazione in Italia ... PRESIDENTE. ... del Giubileo Testo filigrana DODERO. Mi scusi, onorevole, allora non ho capito la domanda. PRESIDENTE. Neanche io, le confesso. BIELLI. Le spiego: voi. lei e Lehmann, avete fatto un lavoro che è stato soprattutto fatto dal punto di vista giuridico. Questo lavoro ha fatto sì che l'altra parte del Servizio fosse libera di svolgere le attività che erano di grande rilevanza per la sicurezza nazionale, ci& non c'è stato un intralcio da questo punto di vista, come non c'è stato un intralcio nei lavori sul dossier Mitrokhin. nel senso che voi avete continuato a lavorare, ma gli altri hanno poiuto continuare a seguire le schede del dossier Mitrokhin. Non c'è stato, da questo punto di vista, un qualcosa che ha impedito il lavoro di controspionaggio di ordine generale e il lavoro su Mitrokhin, che è proseguito per coloro che seguivano il hssier. DODERO. Non è così, perché se lo seguivo io, le schede le avevo io, i reporr li avevo io, nessun altro vi lavorava, visto che il dossier non era uscito dalla centrale, dal SISMI; non era stato dato ancora ai cenm per accertare la presenza, il domicilio, se erano vivi o morti questi personaggi; nessun altro faceva questo tipo di lavoro, comunque, fino a quel momento. BIELLI. Quindi lei dice che da questo punto di vista c'è stato un problema di difficoltà. DODERO. Non so se fosse stata una difficoltà. Certamente io ritengo Senato della Repuhhlica XIV LEGISLATURA - 35 - DISEGNI DI LEGGE E RF,LAZIONI Camera dei deputati - DOCUMENTI PRESIDENTE. Mi pare che abbia già risposto di sì, non ho capito bene. DODERO. La sezione è una moltitudine di uomini e il dossier lo esaminavo io insieme al colonnello Faraone e a Lehmann in quel periodo, per quell'anno. PRESIDENTE. Mi scusi, io ho capito - mi corregga, maresciallo, se ho capito male - che alla domanda dell'onorevole Bielli se, malgrado le sue attività con il dottor Lehmann sulle schede, comunque, indipendentemente dal vostro lavoro, altri settori del Servizio indagavano sul clossier Mitrokhin, lei ha risposto di no perché, se avevate tutto voi e non era stata diffusa la cosa, voi avevate tutto il «malloppo» e nessun altro indagava. DODERO. Certo PRESIDENTE. Questa è la sua risposta; questo io ho capito, onorevole, se era questa la domanda. È una domanda molto articolata. Testo filigrana DODERO. Solo quando abbiamo deciso di cominciare a fare i primi accertamenti poi abbiamo... PRESIDENTE. Quindi, se vogliamo chiamarlo ostacolo, possiamo chiamarlo ostacolo, nel senso che non c'era ... Questa è una valutazione linguistica, però. Mentre facevate quelle operazioni giudiziarie, null'altro veniva fatto in relazione al dossier Mitrokhin. È così? DODERO. Sì GARRAFFA. Non lo definirei un ostacolo. PRESIDENTE. Non l'ho definito un ostacolo. Ho detto che sarebbe una questione linguistica. 11 maresciallo sta dicendo che mentre loro facevano quegli studi sulle schede, nel frattempo non avvenivano altre investigazioni sulle stesse schede. Questo ha dichiarato la persona audita. BIELLI. La domanda nasce in relazione ad alcune cose che lei ha detto nella precedente audizione. Lei praticamente ha detto che, mentre affiancava il dottor Lehmann in questa attività di verifica relativa ai possihili profili penali che ne derivavano per i soggetti nominati nel dossier, continuava anche a coadiuvare il Direttore della Sezione, colonnello Faraone, nel normale lavoro di riscontro dei report che arrivavano. Da questo punto di vista quindi si è continuato ... a questo punto diventa chiara la domanda'? C-:---.?--., DODERO. Per me è semplice, mentre per voi che non state forse LI«. Non è che Faraone facesse i riscontri. Ero sempre io. Qu .:1i'b.:,.:!.:,.::;i{!.ii6ii! 00025 1 ..,:.: ...: Senato della Repubblica - 36 - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deprrtoti - DOCUMENTI arrivavano i report ci si interrompeva per due, tre giorni, il tempo necessario per fare gli ulteriori riscontri sui nuovi report che arrivavano. PRESIDENTE. Lo faceva lei? DODERO. Sì. PRESIDENTE. Lei era quello che faceva i riscontri? DODERO. Sì, i riscontri di archivio, quelli normali. Si prendevano i nominativi, si vedevano i precedenti, si faceva un sunto di quello che c'era nella pratica e si continuava il lavoro con Lehmann. Nulla di particolare. BIELLI. Che lei ricordi, dentro il Servizio ci sono state particolari tensioni nella gestione del dossier Mitrokhin? DODERO. No. Testo filigrana BIELLI. 11 colonnello Faraone ci ha detto che lo spostamento della pratica poteva anche considerarsi, se non una mancanza di fiducia, sicuramente qualcosa nei suoi confronti che lui non ha apprezzato. Lei cosa ne pensa'? DODERO. Nei confronti di Faraone? Al limite poteva essere nei confronti del Direttore della Divisione. BIELLI. Quindi soprattutto del colonnello Bonaventura'? DODERO. Al limite, perché Faraone, Direttore di Sezione, era solo un paio di livelli sopra di me. BIELLI. Questa è una dichiarazione che ha fatto Faraone DODERO. Però penso che, se ci fosse stato qualcosa, come ha detto l'onorevole Fragalà, delle tensioni che ora non ricordo, potevano solo essere a livello di dirigenti e di Direttori di Divisione, non certo al livello di Direttore di Sezione. BIELLI. Aver traslocato le carte nella stanza di Grignolo secondo lei nascondeva qualcosa di diverso da normali esigenze di servizio'? DODERO. Che nascondesse qualcosa non credo, ma non era una Senato delilr Repubblica - 37 - Camera dei deputati XIV LEGISLATLIRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI DODERO. La ragione non la so. Non è normale perché le carte che stanno nella I Divisione non c'è alcuna ragione per traslocarle in un altro ufficio. PRESIDENTE. Era mai avvenuta una cosa del genere? DODERO. No. Al limite, si poteva attrezzare una stanza dentro la 1 Divisione e si sarebbe fatto quel tipo di lavoro. Il fatto che sia stato trasferito lì non ha alcun significato. PRESIDENTE. Ma è un fatto unico? DODERO. Sì. BIELLI. Ma la stanza non era nella I Divisione? DODERO. No, era nella palazzina dove sta il Reparto, dove c'era Grigiiolo. Era un'altra palazzina adiacente. Non è d'uso portare fuori le carte dalla Divisione, quello sì. Non è naturale. Almeno, in vent'anni non lo è mai stato. Testo filigrana BIELLI. Qualcuno, mi pare in questa sede, ha sottolineato come, a seconda delì'appartenenza del Direttore, nel SISMI si potessero creare dei gmppi di potere, che ovviamente influivano nella gestione dell'attività stessa. I1 collega Fragalà, per esempio, metteva sempre in rapporto Battelli e la Marina. All'interno del Servizio erano considerate normali le cordate delle diverse Armi? Si è mai sentito di appartenere a qualche cordata? DODERO. Io no, a nessuna cordata, anche perché non c'è alcun generale dei Carabinieri che ha comandato il Servizio. Comunque la risposta è sì. Ma questo è normale, penso sia una cosa che succede anche nelle aziende, con diverse cordate, con chi è più o meno legato a quel dirigente o a quell'altro. E' inevitabile che si formino delle cordate. Che siano veri e propri gmppi di potere non credo, non so. Certo, ognuno favorisce i suoi, quello sì. BIELLI. Qui abbiamo tutti un vizio, ricordiamo questa famosa scheda 14, una scheda strana, in cui si parla di «Nino». A lei è stata fatta un'osservazione sul perché non ci si sia attivati, quando è arrivata tale scheda, in una ricerca sul presunto «Nino». Le si è fatta questa osservazione parlando del caso Orfei. Ma nel caso Orfei non c'è alcun aNino». Da questo punto di vista era quindi difficili fare questo collegamento. DODERO. Ha ragione BIELLI. Da questo punto di vista vorrei allora provare ad andare o T c ~ ; ~ ~ , . - - - : ;...,!. trc. Si parla di sensibilità. Proprio in questi giorni è uscita una nuova d- r < , ~ ..., ~ ,:<, . .~i: ~i : (.. .!l ,::... :: o"'.-'".-d!!~!~u! vista, sigiiificativa, diretta d a Adornato. Uno di quelli che è stato -.--__ -A-,.*. 000253 Senato dello Repubblica - 38 - Camera dei deputati XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI come presunta spia è diventato il consulente di questa rivista. C'è un proverbio che dice: «Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare» e viene utilizzato in particolare quando si parla di Silvestri per dire alcune cose. Oggi, fa bene Adornato ad utilizzare Silveshi, perché è un esperto, però si evince che c'è la convinzione assoluta che Silvestri non avesse alcun riferimento con la scheda 14. Lei cosa ne pensa? PRESIDENTE. Chiede al maresciallo cosa pensa della collaborazione di Silvestri con Adornato'? BIELLI. Anche in riferimento al fatto che loro non hanno trovato alcun riscontro su Silvestri. DODERO. A parte l'incarico. PRESIDENTE. Non ho capito. DODERO. A parte l'incarico, se non sbaglio. Testo filigrana PRESIDENTE. Quale incarico'? DODERO. L'incarico che aveva. PRESIDENTE. Ah, quello allo 1.A.I.. DODERO. Sì. Mi pare che nel caso Orfei, certo non c'era «Nino» come nome di copertura, ma ci fosse ... PRESIDENTE. Un altro nome riferito a questa persona? DODERO. No, non un altro nome; un Direttore dello LA.1. e poi c'era un altro nome, quindi c'era questa discrepanza. BIELL1. Lei ha fatto un'affermazione che condivido, quando ha detto, riferito ad alcuni personaggi, che quando nel dossier era scritto *all'attenzione del KGB» bisognava prendere questa dicitura con la serietà del caso, perché essere all'attenzione può voler dire tutto e niente. DODERO. E' così. BIELLI. Quindi da questo punto di vista, questo va considerato anche rispetto ai personaggi in questione. Prima abbiamo parlato di Cortese. Tra l'altro, le chiedo questo su Cortese, che era ~all'attenzione del KGB». Non è vero che, per la responsabilità che aveva, Cortese abbia superato altre trenta persone in un concorso. E' una cosa che non esiste, nel senso che aveva una responsabilità estremamente secondaria, ma non esiste che ci dica che abbia scavalcato altre trenta persone. Ma su cosa che a me preme è questa: da quel po' di lavoro che Senutri della Repubblica - 39 - Camera dei deputati XIV LEGISLATIJRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI assodato che fosse quel personaggio o era un altro'? Infatti, attorno al nome di Cortese si fanno due ipotesi. C'è anche un altro Cortese. DODERO. Era indicato con l'incarico. In quel periodo stava a Cuba. BIELLI. Ma allora questo dovrebbe valere anche per Cassini, che si dice sconosciuto e invece era indicata la responsabilità che aveva. Perché in un caso si è così certi e in un altro si parla di sconosciuto? DODERO. Qui c'è stato un errore materiale. Mi sono andato a rivedere il report. Nella traduzione dal russo all'inglese è rimasto «zh», che vuol dire '<E». Adesso lo so, prima no. Quindi era Cassini q».Dall'inglese all'italiano i traduttori hanno lasciato Cassini <ah». E' rimasto così per un periodo di tempo, invece alla fine è emerso che aveva un fascicolo personale. BIELLI. Lei mi dice una cosa nuova per molti versi, ossia che c'è stato un errore nella traduzione. Provi a pensare che errori ci possono essere stati, da chi ha copiato ... Testo filigrana PRESIDENTE. È un errore di translitterazione, è diverso. DODERO. Neanche, è dall'inglese. PRESIDENTE. È come Bumedien, che scritto alla francese diventa «Boumedienne»; tutti i nomi arabi sono scritti alla francese. BIELLI. Io non conosco il cirillico e so cinque parole in msso (non dico quali. ma non fanno riferimento a questioni segrete; forse potrei dire qualcosa di galante). Ci sono degli appunti che vengono presi da Mitrokhin da degli originali. Gli appunti vengono portati in Inghilterra, dove si inizia un'opera per dargli una forma organica e per tradurli in inglese. Dall'inglese all'italiano, sul report dei NASCO, noi abbiamo due traduzioni; non c ' è quella giusta. Nel senso che la traduzione vera, dal cirillico all'italiano, è diversa rispetto alle due traduzioni che abbiamo. PRESIDENTE. Veramente è una questione di sistema metrico. L'errore nella traduzione è nel passaggio da yard a metri. Quindi, non si tratta di una traduzione sbagliata dall'inglese all'italiano, per la verità, ma di un errore da scuola elementare sulla distanza tra un posto e l'altro. BIELLI. I1 Presidente sa che io lo apprezzo molto quando fa stro, anche perché ha figli molto piccoli ... PRESIDENTE. Anche nascituri. Senato d e h Repuhhlicn - 40 - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - WCUMENTI BIELLI. ... ma non è così, Presidente. C'è l'errore cui fa riferimento lei, ma ce ne sono anche alm. Nel senso che nella traduzione - che cercheremo di fare esattamente - ci sono anche altri passaggi che non sono molto precisi. Tutto questo perché? Perché noi stiamo discutendo di documenti relativi a molte persone in cui una «è» potrebbe essere un asarebbe», un «ha» potrebbe essere «avrebbe», un «posso» potrebbe essere «potrebbe essere stato». Cioè, voglio dire, abbiamo la necessità da questo punto di vista di capire esattamente come quel lavoro di interlocuzione che era stato fatto si sia interrotto. Noi stiamo discutendo di un dossier che non ha avuto la possibilità di avere quella verifica che invece qualsiasi Servizio normalmente riesce a fare. Lei concorda con questi rischi che ci sono e sull'impossibilità di fare quel lavoro di verifica che invece sarebbe stato la «condizione per»? DODERO. In parte, però non è necessario. Nel senso che, per esempio, quando abbiamo avuto bisogno del testo originale in msso ce lo hanno mandato. Ritengo che magari, se voi chiedete le copie in msso dei documenti, può essere che ve le mandino. Testo filigrana BIELLI. Chiudo con una nota brevissima, che non è una domanda. Nel documento del Parlamento inglese una cosa non sorprendente, ma che merita attenzione, è data dal fatto che anche gli inglesi hanno discusso a lungo su come è stato gestito dai Servizi inglesi quel dossier; ci sono perfino delle critiche che vengono rivolte da Ministro a Ministro. Faccio questa considerazione per evidenziare la complessità - non parlo di non veridicità - e l'attenzione rispetto alla complessità che doveva essere posta. Lei mi dice: «Fra Servizi noi dovevamo fidarci degli inglesi, era importante, c'erano rapporti positivi fra i due Servizi*. Io le dico, da profano: capisco che bisogna fidarsi fra Servizi, però è altrettanto vero che fidarsi è bene e non fidarsi è meglio. Da questo punto di vista, a noi è stato impedito di fare questo discorso del «non fidarsi è meglio», perché è stato interrotto da un atto, dalla pubblicazione del libro, che in qualche modo ha impedito di fare quel lavoro come volevamo farlo. Chiedo scusa per l'ultima considerazione, ma ritengo che sia un tema di discussione per la Commissione. ANDREOTTI. Volevo fare solo una domanda. Dato che, per quello che riguarda specificamente tutta questa serie di nomi, è stata poi fatta una cernita, isolando quelli comunque collegati alla politica - perché poi questo venisse fatto, se, ad esempio, per esaminarli a parte, non mi interessa nemmeno -, volevo sapere, prescindendo dal caso di cui ci stiamo occupando. se questa salvaguardia particolare o questa attenzione per gli uomini politici, sia in positivo che in nerativo. era una norma o un fatto che dobbiamo al signor Mitrokhin. ~ DODERO. No, assolutamente: la salvaguardia degli uomini p prima di tutto era eventualmente per il caso in cui fosse stata una ~~ - 000256 Sennto delln Repuhhlicn XIV LEGISLATURA - 41 - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - WCUMENTI di disinformazione, chiaramente per non creare eventuali disagi, eventuali sconquassi nel sistema politico italiano. Però penso, e questa è una mia considerazione, che se non ci fossero state queste 34 schede che erano nella disponibilità del Direttore del Semizio - e che appunto si è tenuto lui -, eventualmente fosse stata una manovra di disinfomazione proveniente da molto lontano, forse tutta la gestione del dossier Mitrokhin poteva prendere un'altra piega. Perché chiaramente agire vuol dire esporsi e far sapere, anche in pane, le carte che si hanno in mano; quindi, ne sarebbe venuta fuori una pubblicità per tutta la questione. MARINO. Signor Presidente, intervengo molto brevemente. Ho sentito risuonare le parole «agente illegale»; credo che il maresciallo Dodero sia un agente legale a tutti gli effetti ... DODERO. Infatti, era sbagliata come terminologia. MARINO. A meno che non si intenda con essa un agente che svolga azioni illegali, però, in questi casi, ove eventualmente il soggetto sia considerato indesiderabile, anche dalle ambasciate avvengono espulsioni. Vorrei avere una conferma. Nel momento in cui stiamo parlando. agenti legalissimi di tutti i Servizi segreti di tutti i vari Stati vanno e vengono dell'ltalia in continuazione. Se ho capito bene, un agente è prendibile in quanto colto nel momento in cui sta svolgendo un'azione illegale o addirittura un reato. Dalle domande poste sembrerebbe che un agente riconosciuto potrebbe, che so, essere anche il nostro maresciallo Dodero. Addirittura i nostri si sono scambiati reciproche visite ... Testo filigrana DODERO. Non sono illegale. MARINO. No, assolutamente; lei è un servitore dello Stato come lo sono io, che sono un funzionano pubblico da poco in pensione. Credo che siamo tutti legalissimi, quindi non capisco la questione dell'agente illegale. Ma. soprattutto, non capisco la meraviglia per il fatto che un agente vada e venga dall'ltalia pur essendo notorio quello che fa per il proprio Servizio, perché in continuazione agenti in tutti i Paesi del mondo vanno e vengono, a meno che non siano colti nel momento in cui stiano svolgendo un'azione illegale. Chiarito qucsto, signor Presidente, vorrei riprendere una domanda già fatta al maresciallo, quella snll'uso del condizionale. Lei dice che in qualche caso Tizio riferisce che Caio avrebbe detto, avrebbe sentito, avrebbe fatto. La cosa che mi ha colpito e che poi non ho potuto riprendere nella domanda riguarda il fatto che nel caso posto nella precedente seduta, quello che risultava, cioè la notizia, giungeva da un'unica informativa. Senato dello Repubblica XIV LEGISLATURA - 42 - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - DOCUMENTI PRESIDENTE. A quelle di De Martino? MARINO. Sì, precisamente, ma io, signor Presidente, proprio per una questione mia personale, siccome sono affettuosamente legato alla memoria di quest'uomo, che è stato mio professore universitario, non ripeto questo cognome perché agli atti mi dà fastidio che addirittura resti il cognome di un personaggio che ha dato tanto lustro alla nostra Repubblica. È una questione proprio mia, non a caso io cito il problema e non cito il cognome. PRESIDENTE. Glielo chiedevo perché, siccome lei ha parlato di un'unica fonte, allora sembrava che si riferisse ad un caso specifico. MARINO. ... «si sarebbe recato», tanto per intenderci. Ora, dalle risposte del maresciallo cosa esce fuori? Che quella notazione del SISMI si basa su un'unica ... PRESEDENTE. Era questa la mia curiosità. Testo filigrana MARINO. ...su un'unica informativa. Poi le indagini ulteriori non danno alcun riscontro positivo e resta nella nostra memoria storica questo condizionale che - ripeto - turba molto. DODERO. Questo, dice lei, era già in atti del SISMI? MARINO. No, lei ha detto che il tutto era basato su un'unica informativa. DODERO. No, io questo non posso averlo detto perché non so nemmeno se c'è una pratica. Un'unica informativa, cioè quella di Mitrokhin'? MARINO. No, riscontri successivi non hanno dato alcun risultato rispetto a quell'unica informativa, però resta quel condizionale. PRESIDENTE. Chiedo scusa a tutti e due, ma devo chiedere precisazioni ai fini del nostro verbale, perché è un punto molto importante; lei fa benissimo, senatore Marino, ad affrontarlo e anch'io lo trovo di estrema importanza. A me sembra di ricordare - maresciallo, lei mi corregga se ricordo male - che lei avesse detto: sì, noi, poiché siamo intelligente e non polizia giudiziaria, usiamo sempre il condizionale, ma questo nostro uso di una notizia al condizionale - lei disse - viene da almeno tre fonti. DODERO. Ho detto che. se queste tre fonti coincidono nella notizia, si usa sempre il condizionale, ma la notizia comincia ad essere un tezza. PRESIDENTE. Adesso, a prescindere dal nomi: che ho fatto, prio dal punto di vista tecnico, mi sembrava di capire che lei, Senato dello Repubblica XIV LEGIFLATURA - 43 - Camera dei deputati - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI Marino, desse un'informazione che io per esempio non ho, e cioè che su quel caso specifico la fonte fosse una sola. MARINO. Cito pagina 31 della nostra seduta del 4 giugno: <DODERO. Evidentemente è un'unica informativa». DODERO. Quella di Mitrokhin PRESIDENTE. C'è un po' di equivoco. Lui dice quella di Mitrokhin. MARINO. Ho capito, però praticamente l'unica notizia è quella contenuta nel dossier Mitrokhin, per cui resta il condizionale e i riscontri successivi non danno alcun esisto positivo; però noi ci troviamo a leggere ... DODERO. Non le posso rispondere perché è uno di quei report su cui non ho lavorato. Lei mi può fare tutte le domande che vuole, ma siccome non conosco che cosa c'è scritto perché non ci ho lavorato, non so rispondere. Testo filigrana PRESIDENTE. Lì si dice che c'è un'unica scheda, non che la scheda sia stata fatta con una sola informazione di una sola fonte. Sono due cose diverse. Se c'è una scheda «Guzzanti», da quello che ho capito da ciò che ci hanno spiegato il maresciallo ed altri, vuol dire che ci sono state vane fonti che coincidevano. MARINO. Signor Presidente, allora la mia preoccupazione qual è'? Noi acquisiremo pure i fascicoli del SISMI relativamente a certe persone; però. se ci dovessimo trovare di fronte all'uso di tanti condizionali rispetto a notizie che, successivamente controllate, non hanno dato un riscontro, credo che ad un certo punto ci troveremmo in una hmtta difficoltà nel nostro lavoro di Commissione; cioè io temo molto che l'uso continuo del condizionale, così come resta, non ci possa aiutare; ritengo anzi che anche questa indagine che faremo presso il SISMI non ci potrà mai aiutare in questa nostra ricerca. DODERO. D'altronde la certezza chi gliela dà, senatore'? MARINO. Per carità! DODERO. Noi acquisiamo informazioni che devono essere ad uso di chi ci governa. se sono di una certa rilevanza, e quindi vengono gestite sempre al condizionale. MARINO. Con tutto il rispetto per il lavoro del Servizio, vedo tutta la pericolosità di quest'uso dei condizionali, specialmente fascicoli che potrebbero arrivarci pieni zeppi di condizionali. DODERO. Ma noi non è che pubblichiamo queste notiz. . --..t - 44 - Senato dello Repuhhlirn XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - Camera dei deputati DOC'UMUITI MARINO. Lo so. PRESIDENTE. Non ci sono alm iscritti a parlare. Onorevole Fragalà, prima l'avevo interrotta mentre lei aveva ancora qualche domanda da fare. FRAGALÀ. Maresciallo Dodero, lei poco fa, rispondendo all'onorevole Bielli, ha trattato la questione della trasmissione delle carte deli'archivio Impedian da un immobile ad un altro, da un edificio ad un altro, dei Servizi segreti e ha detto che questa vicenda, questa circostanza, fu del tutto inusuale e che, nella sua esperienza ventennale di funzionario dei Servizi segreti militari, non aveva mai assistito ad una vicenda come questa. Ora io le completo la domanda che le aveva fatto l'onorevole Bielli: lei pub dire alla Commissione perché vi fu questa singolare o anomala trasmissione delle carte da un edificio all'altro? DODERO. Non lo so, per quello ritengo che non è normale; a parte che non lo so. Testo filigrana FRAGALÀ. Chi lo può sapere'? Chi lo può dire alla Commissione'? DODERO. Chi ha ordinato questo trasferimento FRAGALÀ. E quindi chi? DODERO. Dali'ammiraglio Grignolo in su. FRAGALÀ. Dall'ammiraglio Grignolo al Direttore del Servizio. A quale esigenza ubbidiva questa trasmissione delle carte dal punto di vista tecnico-giuridico'? DODERO. Dal punto di vista tecnico-giuridico interno,? DODERO. Non è usuale, specialmente su materiale di alta classifica, questo sicuramente; anche se poi viene messo in una stanza con porta blindata. Si poteva fare la stessa cosa tcnendo le carte nella I Divisione. FRAGALÀ. Quindi dei documenti che erano coperti dal massimo livello di segretezza e dall'alta classifica naturalmente non potevano uscire dai locali della 1 Divisione. Allora le chiedo, se appunto lei non si può spiegare un fatto così anomalo: questo fatto è stato coperto, è stato giustificato con regolamentare del Servizio segreto militare, con qualche qualcosa che potesse giustificare un fatto così anomalo, non aveva precedenti'? 000260 Senato della Repubblica - 45 - XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI Camera dei deputati - DOCUMENTI DODERO. lo non lo so, pumoppo. Ritengo che l'unico che poteva sapere una cosa del genere fosse il titolare dell'epoca, cioè il colonnello Bonaventura. A lui sicuramente hanno dovuto dare delle spiegazioni; a me no, e neanche al colonnello Faraone. FRAGALÀ. Non le risulta che nell'ambito dei Servizi segreti fosse poi circolato il vero motivo per cui vi era stato questo trasferimento'? DODERO. No. PRESIDENTE. Visto che non vi sono altre domande, dichiaro chiusa l'audizione. Ringrazio vivamente il maresciallo Dodero per la sua partecipazione, proficua, paziente e competente, ai nostri lavori. Comunico che la Commissione tornerà a riunirsi mercoledì 2 luglio, alle ore 13,30, per procedere all'audizione dell'ammiraglio Toschi. I laiwri terminano alle ore 15.25. Testo filigrana Ministero della Giu Dipartimento per gli Affari di Direzione Generale della Giustizia Penale l 3 Via Arenula, 70 - 00186 Roma % +39 0668852180 -+39 0668832576 -far +39 0668897528 Ufficio I1 YOMANDATA QOTOC\CLISTA Rif. no[RAi32912003lSNIRUSSIA] (da citare nella corrispondenza) 63 Roma, - 3 OTT. 2003 - I Testo= filigrana PROCURA DELLA REPUBBLICA presso il Tribunale di Roma c.a Dott. lonta Nr. 34236101N n PERVENU OGGETTO: richiesta di assistenza giudiziaria internazionale formulata il 4 gennaio 2003 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nel procedimento penale per il delitto di spionaggio basato sul dossier Mitrokhin. t Con riferimento alla nota n. 34236101 R.G.. Noti del 23 settembre 2003 si comunica che in data odierna questo Ministero ha proweduto a sollecite le autorità russe in relazione alla pratica indicata in oggetto. Si fa riserva di far conoscere il seguito riservato al caso. non appena perverranno comunicazioni in tal senso a questo uftìcio. 1 O OTT 2003 RA5 Mitrokhin Russia.doc i URGENTE P E R MOTOCICLISTA Per ricevuta di un plico n" 63 Testo filigrana PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI: ?W- Proveniente da Ministero della giustizia D.G.A.P. Uff. Il - I1 Ricevente Testo filigrana Testo filigrana .a PROCURA DELLA REPUBBLICA presso i/ Tribunde Ordinario di Roma Ufficio del Sosfifuto Procuratore Dr.Franco IONTA C 7 Giudziana ~ - Piauale M i o - 00195 - R O M A 4 06/38703427 - 15% 06/8703446 --a&,,,o--- N.34236101 R.G. Noti OGGETTO: procedimento penale n.34236101 R.G. Noti cd. "dossier MITROKHIN" a carico di: UZZADRI Libero + altri AL SIG. PROCURATORE MILITARE D E W REPUBBLICA DI DOW. ANTONINO INTEUSA R O M A Testo filigrana Riferimento: nota n.555/A/2Ol/Int. Mod.21 de11'8.09.2003. dossier MITROKHIN. Riscontro la Sua nota de118.09.2003 segnalando che il procedimento penale n.34236/01 Noti, e tuttora pendente. Allego copia delle note ROS del 25.09.2003 n.555/163-1-1999 e DIGOS del 4-10.2003 Cat.A.2/2003/Digos -AT -701 ed evidenzio che in data 23.09.2003 ho richiesto notizie al Ministro della Giustizia circa lo stato della rogatoria veno 1'A.G. di Russia in data 4.01.2003 finora non espletata. Porgo ossequi. Roma, 7 ottobre 2003 REPUBBLICA Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione Nr. 5551163-1-1999 di prot. Roma, 25 settembre 2003. OGGETTO: Procedimento penale a carico di Libero Lizzadri + altri. Rif.to "Dossier Mitrokhin". ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA dr. Franco Ionta sost. ROMA Testo filigrana Ha riferimento alla nota n. 34236/01 R.G. Noti, datata 23.09.2003. In esito a qinnto richiesto con la nota in riferimento, si comunica che sul conto del Gen. S.A. AM. Mario Bacich e del Cap. Vasc. MM. Armando Vigliano, non sono state acquisite ulteriori emergenze investigative, oltre quelle già trasmesse alla Procura Militare della Repubblica presso il Tribunale Militare di Roma con le annotazioni nr. 555i98-2-1999 del 24.07.2001 e con la nota nr. 555i98-3-1999 del 26.07.2001 con la quale era stata inviata l'annotazione nr. 555192-1999 del 30.04.2001, entrambe autorizzate da codesta A.G.. IL COMANDANTE (Ten. Col. Paolo Scoiccia) &.q/$ && A,? L' = Mod. 23 (ex Mod. 286) (Sew. Anagrafi&) I P S -23 DIVISIONE INVESTIGAZIONI GENERALI OPERAZIONI SPECIALI Cat.A.2/2003/DIGOS-ATI-701 Roma, 4 ottobre 2003. OGGETTO: Proc. Penale nr.34236101 R.G. Noti, a carico di LIZZADRI Libero + altri. Rif.to Dossier Mitrokhin. ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA Sost. Proc. Dr. Franco IONTA Presso il Tribunale di R O M A Testo filigrana Con riferimento alla nota datata 23 u.s., relativa all'oggetto, si comunica che da parte di questa DIGOS non sussistono emergenze di carettere investigativo nei confronti del Gen. in congedo Mario BACICH e del Cap. di Vasc. Armando VIGLIANO. Si rappresenta inoltre che questa DIGOS, d'intesa con codesta AG ha già trasmesso, a suo tempo, alla Procura Militare, le schede ed i rapporti Impedian relativi ai predetti BACICH e VJGLIANO. r. h. Gabrielli RAPPORTO VERIFICA TRASMISSIONE ORA : 07/18/2003 11:55 07/10 11:54 00636000800 00:00:50 03 OK STANDARD ECM Testo filigrana HP LRSERJET 3200 1 Penale n. 34236/01 mod. 21 (c.d., "dossier MITROKHIN'? a carico <li 1.1:!,;:1113!?.1 )ero e altri. >C. Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinano Uficio del Sost. Proc. dott. Franco IONTA 00100 ROMA Testo filigrana (Faw 06 38703446) on riferimento alla precorsa comspondenza relativa d e indagini collegate, i u scrisi rk!l'an. ., concernenti le notizie di reato contenute nel c.d. "dossier MI'iROKHIN", s! picg~di iunicare: I'esito degli accertamenti completati della DIGOS e dal ROS (menziotiai ndix nci?ies:;< di codesto Ufficio al GIP di ulteriore proroga dei tetminì per le inda@ prc!urii:irzi in data 16.09.2002 qui irasmessa in copia con nota del 22.10.2502) lirnitatarnentc li&: pzrri di interesse di questa Procura (che procede contro Mano BACICFI, (h. C'I.A. i:) congedo, e Cap. Vasc. Armando VIGLIANO, @i Addetto navak prtssct L'.~bri!:;..i::i;:is d'Italia a Mosca); l'esito delle rogatone alla Repubblica Russa, limitatamente ai profili di questo Ufficio; ixrrc-sie di ogni altro elemento di conoscenza e di valutazione che si riterrà utile porre i:: per ulteriori sviluppi investigativi. i:i:c?!c!i:;a Pnocura %iGitare deh Repu661zca presso iCTìitiunah NiGitare di Roma Roma, i? .................. 08/09/2003.. ....... V i a S del& UiCizie 5/c - Cap. 00192 1- Oggetto: Proc. Penale n. 34236/01 mod. 21 (c.d. "dossier MITROKHIN) a carico di LIZZADRI Libero e altri. Ala Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario Ufficio del Sost. Proc. dott. Franco IONTA O0100 ROMA (Fax 06 38703446) Testo filigrana Con riferimento alla precorsa corrispondenza relativa alle indagmi collegate, ai sensi dell'art. 371 C.P.P., concernenti le notizie di reato contenute nel c.d. "dossier MITROKHIN, si prega di voler comunicare: 1) i'esito degli accertamenti completati della DIGOS e dal ROS (menzionati nella richiesta di codesto Ufficio al GIP di ulteriore proroga dei termini per le indasni preliminari in data 16.09.2002 qui trasmessa in copia con nota del 22.10.2002) limitatamente alle parti di interesse di questa Procura (che procede contro Mario BACICH, Gen. S.A. in congedo, e Cap. Vasc. Armando VIGLIANO, già Addetto navale presso 1'Ambasciata d'Italia a Mosca); 2) l'esito delle rogatorie alla Repubblica Russa, limitatamente ai profili di interesse di questo Ufficio; 3) ogni altro elemento di conoscenza e di valutazione che si riterrà utile porre in evidenza per ulteriori sviluppi investigativi. PROCURA DELLA REPUBBLICA presso il Tribunale Ordinario di Roma Uftcjo del Sostituto Procuratore Dr. Franco IONTA m Città Giudiziaria - Piazale Clodio - 00195 - R O M A 06/38703427 - F~x. O6/387OO3446 ---oooOooo--- N.34236101 R.G. Noti OGGETTO: procedimento penale a carico di UZZADRI Libero + altri. 'I ALLA QUESTURA D I D.I.G.O.S. Testo filigrana ROMA AL RAGGRUPPAMENTO OPERATIVO SPECIALE CARABINIERI D I Reparto Anti Eversione ROMA I n relazione al procedimento penale sopra indicato e per aderire ad analoga richiesta qui pervenuta dalla Procura Militare della Repubblica presso il Tribunale Militare di Roma, prego riferire circa eventuali emergenze investigative limitatamente alle parti d'interesse della Procura Militare che procede nei confronti del Gen. C.A. in congedo Mario BACICH, e Cap. Vasc. Armando VIGLIANO, già addetto navale presso l'Ambasciata d'Italia a Mosca. RAPPORTO VERIFICA TRASMISSIONE ORA : 23/09/2003 10:26 I . DATA,ORA FAX N./NOME DURATA PAGINE RISULT MODO 23/09 10: 25 DIGOS ROMA 00:00:22 01 OK STANDARD ECM Testo filigrana RAPPORTO VERIFICA TRASMISSIONE ORA : 23/09/2003 10:27 I - DATA, ORA FAX N./NOME DURATA PAGINE RISULT MODO 23/09 10327 ROS I11 REP.CC. 00: 00: 21 01 OK STANDARD ECM Testo filigrana PROCURA DELU REPUBBLICA presso il Tribunale Ordinario di Roma UHcio del Sosfituto Procuratore Dr. Franco IONTA Città Giudiziaria - Piauale Clodio - 00195 - R O M A 27 06/38703427 - Fax,06/38703446 ---~&~--- -36101 -0: R.G. Noti Commissione Rogatoria Internazione ex art.727 C.P.P.. Rif.to "dossier MITROKHIN". AL MINISTERO DELLA GIU~ZIA DIPARTIMENTO PER G U AFFARI D I GIUS~IZIA DIREZIONE GENERALE DELLA G U ISTZ IA I PENALE C.A. Wm.SSA AUGUSTA IANNINI Testo filigrana ROMA Riferimento Vs. nota n.[RA/329/2003/SN/RUSSIA] dell'll febbraio 2003. I n relazione al procedimento penale sopra indicato e facendo seguito alla richiesta ~ i s t e n z giudiziaria a internazionale formulata in data 4 gennaio 2003 verso IIA.G. della azione Russa, prego far conoscere lo stato della citata richiesta. Si ringrazia. -I 23 settembre 2003 1 RAPPORTO VERIFICA TRASMISSIONE I ORA DATA,ORA FAX N./NOME DURATA PAGINE RISULT MODO : 23/09/2003 10:30 23/09 10:30 00668897528 00: 00: 21 01 OK STANDARD ECM Testo filigrana Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri Reparto Anti Eversione Nr. 5551163-1-1999 di prot. Roma, 25 settembre 2003 OGGETTO: Procedimento penale a carico di Libero Lizzadri + altri. Rif.to "Dossier Mitrokliin". ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA dr. Franco Ionta sost. ROMA Testo filigrana Ha riferimento alla nota n. 34236101 R.G. Noti, datata 23.09.2003. In esito a quanto richiesto con la nota in riferimento, si comunica che sul conto del Gen. S.A. AM. Mario Bacich e del Cap. Vasc. MM. Armando Vigliano, non sono state acquisite ulteriori emergenze investigative, oltre quelle già trasmesse alla Procura Militare della Repubblica presso il Tribunale Militare di Roma con le annotazioni nr. 555198-2-1999 del 24.07.2001 e con la nota nr. 555198-3-1999 del 26.07.2001 con la quale era stata inviata l'annotazione m. 555/92-1999 del 30.04.2001, entrambe autorizzate da codesta A.G.. .. .. I1 Mod. 23 (ex'Mod.286) (Serv. Anagrafico) DIVISIONE INVESTIGAZIONI GENERALI OPERAZIONI SPECIALI Cat.A.2/2003/DIGOS-ATI-701 Roma, r ottobre 2003. 1[ TTO: Proc. Penale nr.34236101 R.G. Noti, a caiico di LIZZADRI Libero + Atri. Ritto Dossier Mitrokhin. ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA Sost. Proc. Dr. Franco IONTA Presso il Tribunale di i I R O M A Testo filigrana Con riferimento alla nota datata 23 u.s., relativa all'oggetto, si comunica che da parte di questa DIGOS non sussistono emergenze di carettere investigativo nei confronti del Gen. in congedo Mario BACICH e del Cap. di Vasc. Armando VIGLIANO. Si rappresenta inoltre che questa DIGOS, d'intesa con codesta AG ha già trasmesso, a suo tempo, alla Procura Militare, le schede ed i rapporti Irnpedian relativi ai predetti BACICH e VIGLIANO. l! Raggruppamento Operativo Speciale Carabin Reparto Anti Eversione N. 555/165-1999 di prot. OGGETTO: Procedimento penale n. 34236101 N. Roma, 13 ottobre 2003 ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI dr. Franco Ionta sost. ROMA Si trasmette, per conoscenza, copia dei sottonotati articoli di stampa: Testo filigrana - "Gli 007 del Cremlino divisi: Desecretare i documenti. Co, è un vaso di Pandora"; - "Da Mosca ci aspettiamo una prova di maturità"; - "Berlusconi chiederà a Putin di accedere alle carte del Kgb" di Konstantin Gurdin; - "Ora la stampa d'assalto russa scava nei misteri di Mitrokhin" di Valerio Riva, tutti pubblicati sul quotidiano "Il Giornale" del 12.10.2003. I del 12 Onobre 2003 il tiiomale I esiraiiodapag Gli 007del Cremlino divisi: (Pio,t. un vaso di Pandom riguardo una swcificaCornmwioneW la dereaeiaziolre.Se i de.wr?tali. e noi ne r&i& ..' Testo filigrana sara attentamentee&nim da chi&inponeuo M i o m l i o n e - l iispaiispaim & U ' i i w & k ma non mm LO o07 Boris Labusov aumiica ordinatiin qum momento ci wb i w k b i l e . pu Pw, rarrhw & érwrton i .$ L'EX W1 Jun Kobaladre iin vòco di V m h i «U del (i m ar<li~m'3tnro.borgdninato di 101 del m r o opearm e non del !amodi ricerca Se, ad erernuio.u arrwa una r x h i a di viide drirque massima prudwza n n u i n e I n c ~ d l c enon slgnliica che si traiti dl iin agrnteu JI J i i d Kvbalodm, ex portavoce Kgb Rassegna Pag. N 58 a I estratto da oaa. 8 PAOLO GUZZANTI, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA .Da Mosca ci aspettiamo una prova di maturità» Li a l p r n a l i f i Konstantin Gur in e inbtolaia dal pe nodico NSSO: *I 5 e r d lbliani hanno agito con colpevole mgiigenrar. Supponiamo che alcune delle persone m e d o i i a t e nei dossler collnborlno ancora oggi con i se& di lnteillgence NSsi: nessun servlzlo segreto al mondo accetterebbe maldl tradlrel prnprl agenti... In chemo&lawmmlsaloneintendecon- suoperereln che mkura sono affidabUl le Inlomazlonl mnteniite inorciii In R~ssiadi Putin nonso. no riiuli~~iliverse dd~ueiie cheahbiamo conle demociazieocddentali. h chiam che nessun Paese noi su@ %Lesinonii. Somidt~ine d i s p t o a menere a cisciiio i pmdi niigliaiadipdgiiie.EIcinti>nna- pd agenti, athiau o del pasìto. i o n i di Mitroldiin s l m w a~inci- Ma in cena misura una mUUboraziune è pmibile. Ad esempio dono. Il #mio è che piii di ineth americariie inglesi pongonolimidei nonii citati da MitrnUun ci Morii neU'accmw a simui inforsfii(!g~~iri<iprclik amo iiiirniinnimruioni, ma sono le limitazioni (iicec tit!ssuiai uui (la nui siè mai previstedallelomle@,enon hno prnhlemi a darcilenol>mhlemiadarcileuiforma3io-uifoi111a3ioN la cui diatsione non .?vietata più dilla ci~lpev~~lt! iiegiigenz;i dalla legge. Non so se in Russia ci coi1 o l i , diirni!, 11:iniw agito i nosiaunanonnatimsimile, o51:decistri s<:Mjii~. dc tutto fl governo. Certamente Al dossier Mllrnkhln non sipuh una mllahorazioiie suu'affareMiperh prcstw fede cIt.uunente. tmkliin sarebbe valutata in Ifaiia Finchf non saranno aperti #I Testo filigrana orighall degU archlvi,rimarranno sempre del dubbisull'autentidtbdel materiail. "È un aspetto inl[meuiri:. Noi non paustxiianio iin dnssier nisso. nia inglese. La <liiTereiiiai. es.wiv.iale.Gliingiesicihanno foniitn i risiiltatidi quattro anni4 !ao indagini ari maieriali di Minokhii~ Abbiamocioè ric~witosolti i rlsultatideUeverilii.hr~h fauedal1'Mi-tibritannicu.IIrhc.ciiansente di dire che il "dnsicr Irtipcdiai" B un doainiciitl~acwi dildabile. Ma di la~iineia! restano multe. Clie si potrelih~rocolniare iiwl~eridrisiai d~i«iniciitinissi di nrAdrmocra~icadel vostm governo. Tenga uinio che in alm Paesi - Usa. Gran Bretaaia. Fraruk Germania - fl segreti; viene levato W fatti anteriori di 30 n 40 anni. vedo percld la R k & ifelihn teneresotto segreto fatti degii mN '40. '50 e 'W. Noi in Italia negli ultimi quarant'anni i dirigenti dtri noshi servizi ~ q e t lii ahhiamo sprrro persino processati..... GLBcl sonoscatlesempldl colla. bomzione a questo Uvello con 1 nosiri servizi segreti? *No.A due i\ vero noi non ci sian10 nncora rivolti a loro con proooste di collaborazioni.. 5arehIn: un I'acwwi iii ùix~iiiieririwrviti da reima ~ericliiestas61vaavrr pritimli?prrgli appunti di \'asili\ Mi- iiiassilnlhhul. h i s i ~ i ~ i i l ~ ~ ~ ~ ~ l r ama ~ rricevuin i v c - unmnsenw di ma al piii allo livello... re. Ma dIt~troqiii!stt:r;irt~ ('i suiii~i @=l lesliinoni di quei fatti. Sarc41Iw mi11t11piwiii~ore il goveniu n i w npnsw I swi ;irchiviallncommissicine iliiliana. %>o ticiie che per la Jtiissia non una quesiirinfsemviice:;ive~achcfaremn~, diarchivi i.Ceninre una msa delirata. Ma ~- ~p<r noi o r l > b e Pstrcliiamente u ~ i ~ x i n ~ poterconoscere iriv I mat t W i d';irihiviii da cui Mltroldiin diw di avere trascritto. .senon altro per capirese ha fano unlavoro <r>sci<!nzioso n no,,. ~ . ~ ~~~ ~~~~ I Giornale I 1 estratto da pag. 8 ~Berlusconichiederà a Putin di accedere alle carte del Kgb)) Quando ilrribo~$odei servizi Il settimanale rnoscovita: #Lasoluzione venne alla luce. LI dossier hr ms m a unaCommissione parlamentare d'inciliesta sul temrili'@airepir%imp~fi,per noi::.;. .. . smo. che lo pubblich immediatamente. e integaimente. Itisultò IYtaIia, &in&Q<Q: l@.&vum-t&t~t., che vi erano mé&nateZ61 p r sone rimaste coinmlre nella rete hoc. La commissione ha poteri ampllssimi. pub uasmenere aN ali'autnrita giudiziarin e le sue ridufsfeilonposso00es~et~~pIn- B erlusmni, piima minisuo Ltabo.siapprestaadijedcreaRitlndiapriregUarW d$l'intelligence sovietica, almeno per quanto riguarda I'ltalla., te neanche per ragioni di s e p t o di Stato. Owio che dietro vi siamo anchewmprendt>iinfet~sslpoIi. W(...1 h lacue dunqueinhiire mme l'inchiesta siul'aiiaw Mimkhin possa anche diventare uiui smUnentodi pmsione.);l Quale Interesse possono mai avem per h Russia questi inuighi icdiani, a parte un interesse sloriW? E tuttavia, malgraxlo l'&&e Mitmkhinnonabbiaavuto in Rw- Testo filigrana L'inkdativa~statapreadirecente dal senatore italiano Paolo Guz- ter. la celebre upmsione lacebrespresione.~csa:(er-lacebrespresione.~csa:(er-Mcsa: 7 a Roma acquistava una nuova. inaspenatasfwnanua I...I Iasendaioumppibesaitamen. zanti. mesidente dellanmunissio- tr il 20 settenibre 1999 quando. wntemporaneamenie in In@. tem. Usa e Germania (e in Italia) usd il libm suino in mhborazionamriha detto all'i- ne ha ii pmfessom ingk?se CMvialo del Zhiirnnl di stopher Andrew e I's:anhlvisfa aver oersoiwlmeiite - ~ ~del . . KgbVawMjMiaoWiin da spaprep&'&omnchie- da e lo scudo. L'ardwlo Mitrosta in tal senso. che I r h l n e k s t o r i s ~ d e l ~ deve cssere inolmta Quatuo @ornidopo la monUa & da lierlu.xoni .i1p=- Roma aprì un'lndagine suila rete sidente tiitin. Non è .spionistlcasovlekainIrailaRisul. improbabile che in tb che le hbmmioni fomite da Russia sarannu in MimldilR gU lngl4 le a m a , molo a prendere quesia riclursta &i daiia m&d& anni90.messe a dsposizioneanche dei wivlu di diBerl~~seMiiuimel'ultimi~micenUkiià del premkr italiano: quali incelligencedeiPaesi membri delinteU&nu?,infani. wn.senti~.hbc ia Nato. ui partimkre all'ltalia, tra U NJ di punto in bianco a rivelare i 1995eU1998.eranostalefliLPmespropri agenti? ~Eppure la siniazione creatasi è r--interesante e molto delirata: la di doNmemi ripuardaoti ranivits del Kgb In questo Paese. I mUW ~nmmission~ Gwizmti ili& OIY, diitauani però si erano limitati a &spone di una notmlequantit&di stodirléin un luogo sicuro. ~Fino iniomiazioniche, p r i seMu' speaUa pubblicazionedel libm di Anciaiiiussi.inyecesonosegretc Nel drew-Mitmkhin neisuno In Italia 1999 I'ltalia siaia scosw da una aveva la più pallida idea di un tale serie di scandaii spiwiistid. Suile dossien, ha detto U senatore Guzpaginedei pruia'[email protected] r 7anti al nostro inviato. "Tutto starfm della .%vaa Panorama. Il .~~ ~- ~r~~~ . si esso risultare pcnino più imponantrche per gh italiani. Questo affaire d diinwrd infatti mmeunasodetà d a ,in w1a dènmcmia sviluppata.possa esercitare im uintwllo sui seM7j sq7e. ti. In Italia, mnie nel resro d'Eiuupagrazieai6rquenticamhianmti nell'oiimpo politiw Babbastan- ~ u>ucherfwt1~nommeil~~bfos~ se sfato nmlto anivo sugli Appeniiuii,econie. negli ulWManni. i pane r a p p k t a n t i dei mpartiti seiviri segreti &vieti0 avessero uimunisti italiani.Evidentemente esercitatosuiiavitapoUflcadel Pak pubblicith del dossier non ~x>ft<ese un Vasto inliusa e come gU a?,entidelQemiim ave~seropotu- ---Rassegna Pag. N 1 I del 12 Oliobre 2003 ' l I Ora la stampa d'assalto russa scava nei misteri di Mitrokhlli La grande stampa russa scava nei misteri di Mitrokhin VALERIO RIVA v asili! Mitrokhin? Non è niai esistito. Il dossier Mitrokhin? Un'invend o n e dei ServiU d'intelligeiice inglese. del €amoso (o Enmigerato che dir si voqial MW. Quello stesso che nei romanzi del tempo fascista si chiamava il «tenebroso ìnteUieence service,,. Sembrerebbe &a teiirinrervrlloti... ........ ca, ma ksosteniita, qui da noi. da una cena sinistra ansiosa. per salvarsi L'anima. di toelie- Soloche adesso negare l'esistenza del ~asijljMiuokhio nessuno designor Mitrokhin b diventato un po' pi(i gli interrogati ha avuto dubbi difficiledopo che uno dei più importanti né esitazioni. neppure Kobalasettimanali politici russi. I'Ejenedel'riyj dze che nei 1991. neli'ansia di Zhournul, ha dedicato qualche giorno fa ne are. lo confusecon un altro ben sei illustratissime pagine ai caso Mi- defector, Mikhail Bukhtor (ora trnkhin e alla conimissione parlamentare perb s'eguardato bene dal fare Italiana incaricata di indagare (in questa Il1 stesw errore). Anzi il pii\ .ufpagina ne pubblichiamo dei.1arghi estrat- ficinle" dei tre. Horis hbusov. ti). In Russia, di Mitrokhin si era finora ne ha persino wacciato un proparlato pochissimo. quasi niente. Un po' filo,inedjto. ddll'interno si nub all'lnizio, quattro anni fa. Poi sul caso era dire dello stesso Kgb iion 'era colonnello, caduto un silenzio sepoicraie. Un argo- ronie si dice in Occidente. masnlo inagginniento assolutamente tabù. Al punto che re; avrebbe dovuto andare in pensione a non s'B mal neppur saputo se lo spione 45 anni, ma siccotiie aveva oroblemi di Mitrokhin avesse avuto in patria un pro- lamidia. lo hanno lasciato lavorare fino a cesso in absentia e'fossestato condannato 62: iion aveva un ufficio tutto silo. ma ......in. a morte o no: come capitb a suo tempo sierne con altri funzioiiari. Cume avrà h t invece all'alrro grandespione udefezioni- io. si chiede Labusov. acopiare inoliecen. SI*. Oleg Gordievsklj. Ora perb il Zhour- tinaia di migliaia di documenti se non stannl (pronuncia Joumal, alla francese) quei tabù l'ha rotto. Finalmente. Che cos'h ilZhouriiai7 h un settimanale tipo Esprrsso (l'Espresso di una volta) ma m n poco gossip e niente donncnude. Lo dirige uno dei pili esperti e dinamici giornalisti politici russi. quel Michail Gerber. la cui foto sorridente incappuccia ogni settimana un pepato colonnino a pagina 8. P(>liticamentediciamo che fa un po' la fronda a Putin, senza strafare. Ma Dronto a balzare su quei temi. sui quali ii resto va niai solo? Noii dire: non li ha copiati. si dellastampa russa, da qualche tempo mol- chiede solo come avrà fatto. In realtà Mito Controllata, preferisce (se publ sorvola- trokhin ne ha uortati iri Occidente aooena re, per pmdenza. Non un Paese facile, la qualche due. forse i r e i n i ~ a . ~ ( ~ u e ~ i Russia d'oggi. Ma è proprio una simile, sull'lialiamigli& 2611. i i i dieci anni sono appena insolitacuriosità. che ha spinto il direttore di copiatura. fwno un paio di documenti MlchaU Oerber a mandare a Roma, qual- al giorno. Roba che anche con una stanza c h e $ e l t l m b i l s f ~dei suoi inviath =n. piena di gente si pub fare benissimo. su. .un'inchiesta . $ pesta n scoi Gu;$&p Quanto alle possibilita di successo della o accenda del dossier:Mitrolrhh. e intervistare. il presidente .ilella commissione Mltrokhin, i tre interrogati mmmlssione. Paolo Guzzanti. Poi, quan- di dubbi invece ne hanno, eccome. Spedo Gurdin B tornato in patria, Gerber ha cialmente sulie possibiliti3 che la nuova sottoposto intervista e Inchiesta a varie Russiasiadiswstain breve temooad aoripersonali12 del mondo: dell'intelligence re i suoi archivi piu segreti e Lmetteili a russa: a Boris Labusov, portavoce deil'at- disposizione dello commissione Mitro. tuale servizio segreto russo, I'Svr; a lurij khiii Anche se non chiudono del tutto la Kobaladze, predeccssoredi Labusov negli porta. A certe condizioni. almeno. Ouaii ultimi tenipi del Kgb; ad Andrei Soldatov, Eundizioni? Lo dice chia;amente soòratche dirige un'agenzia di stampa speciaiiz- lutto il ponavoce dei SM: che I'iniera ope. razione venga pagata dagli italiani. "CI vo.\ zata, la Aeenwa. Che coia pensate di Mittokhin7 ha chie. giiono [inanziimenti e versonale in oibn stoticrber a iutti questi signori t poi: pen- spiega labusov, senza tanti @ridipaiole. sair che la conimirsioiie guidata da Guz- Cume hanno fatto già gli irlglesi. i tedeschi. i canadesi. eli amcnvani. zantl riuscirà nell'intento che si b orefisso? Suli'esisrenza di . . Testo filigrana ..... maggzgzore del Kgb e perché non z~engono ape?-tigli archizi segreti ..... a quella f i r a i i . , , massadi «ciiriiriiti~h~ uat tro anni fa furono fi.c.ttr%sa: mente sdoganati dal senatore Pellegrino. ds, allura a capri della ci~nitiiissione Stragi. Qi~#l'aRaiinososdoganameri. to fu fattn dai overrio di ceritrnsinistra dclpeiiocs r>er soitraisia~i'ncwwJ i . d i i i c ~ i c ~ . tarnciiti~.Adesso clir qiiei i...) I...) documenti sono a disposizione drlla cui~iinissiunr Mitrokhin. incaricata dal Parlamento di analizzarli e indagarli. lo stessu cenuosinistra vorrebbe - ~- che Ron iosseru mai rsisiiti. Nega persino I'esisiciifa del lorii copisla. quel Vasiiij Mitrokhin. ar. chivistafeùiliagodelKgb. chezhbeil nieri. io (o il demcrito. fate voi) di uofiarli in Occidente dopo la caduta deli'iìmpero sovietico. ~ .. * --. L I Rassegna Pag. N 2 i i.. t L 1