procura della repubblica

Transcript

procura della repubblica
SENATO DELLA REPUBBLIC4. CAMERA DEI DEPUTATI
COMMISSIONE PARLAMENTARI D I INCHIESTA
CONCERNENTE Il DDSSIER MITROKHIN
E L'ATTIYITA D I INTELLIGENCE ITALIANA
..I......
............
PROCURA DELLA REPUBBLICA
presso il Tribunale Ordinario di Roma
Ufficio del Sostituto Procuratore Dr. Franco IONTA
Città Giudiziaria - Piazzale Clodio - 00195 - R O M A
406/38703427 - Fax.06/38703446
---0ooOCQo---
RICEW TA
Il sottoscritto cancelliere REALI Vittorio consegna al M.llo RIN&DI Frabrizio, in servizio presso
la Commissione Parlamentare d'inchiesta sul "Dossier MITROKHIN", la documentazione in copia
dei seguenti atti:
1. Inf R.O.S. Antieversione n. 5551161-1999 prot. del 21 .O7.2OO3
"
"
2. "
555187-7-1-1999 prot. del 29.07.2003
5551155-1-2-1999 prot. del 04.09.2003
3. "
4. nota Ministero della Giustizia rif. N.NA/1068/2002/CD rich. Ass. giudiz.
5. Inf R.O.S. Antieversione n. 5551162-1999 prot. dell' 8.9.2003
n. 5551151-6-1-1999 prot. del 20.09.2003
6. "
7. nota Ministero della Giustizia - rich. assistenza giudiziaria del 3.10.2003
8. nota P.M. del 7.10.2003
9. Inf. R.O.S. Antieversione n. 5551165-1999 del 13.10.2003
-
Testo filigrana
'C
'i
'6
'C
Roma 16 ottobre 2003
1
COMMISSIONE MITROKIiIN
;i
P-,
:
e
2 1 LUI;, 3 9 3
p' \p
'E &)i?
RJ
Raggruppamento Op
Speciale 7
Reparto Anti Eversione
N. 5551161-1999 di prot.
OGGETTO: Procedimento penale n. 34236101 N.
Roma, 2 1 luglio 2003
Richard Tomlinson.
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
dr. Franco Ionta sost.
ROMA
Testo filigrana
A seguito di ricerche effettuate per individuare ulteriori possibili spunti di
interesse sulla vicenda relativa alla defezione di Vassilj Mitrokhin, dalla
consultazione di 'tfonti aperte" è emerso che:
- dal sito www.tiscali.it "benvenuti nello spazio libero del dossier
Mitrokhin" risulta che "... nel 1992, grazie al prezioso aiuto di un ex
agente segreto inglese Richard Tomlinson [Mitrokhin] è riuscito a
fuggire in Inghilterra con il prezioso 'carico" (all.1);
- dal sito www.lapadania.com ,"il Kgb spiava in casa nostra. Le tappe
dell'inchiesta che scotta", risulta che "nel 1992, con l'aiuto di un ex
agente inglese, Richard Tomlinson, il colonnello russo passa dal1 'altra
parte della barricata e si rifugia in Gran Bretagna, dove vive
attuahente sotto copertura" (a11.2);
1
- dal sito news.bbc.co.uk "Britain betrayed. Idealist who sold out his
homeland" risulta che "dopo la sua [di Mltrokhin] defezione nel 1992,
Richard Tomlinson, già controverso funzionario dell'Intelligence
Sewice, simulò di essere un giornalista per far esfiltrare sei bauli di
alluminio pieni della documentazione di Mitrokhin" (a11.3).
Da questa ricerca emergeva la partecipazione alla defezione di Mitrokhin di
un soggetto in precedenza non evidenziatosi, il funzionario del Servizio
inglese Rich d Tomlinson. Di costui non è menzione nel libro "The
Mitrokhin Rhv-e/dello
storico inglese Christopher Andrew, redatto
unitamente al defezionista, sulla base dei report Impedian, in cui, in
apertura, sono descritte le modalità di esfiltrazione dell'ex funzionario del
Testo filigrana
Servizio sovietico e della documentazione da lui raccolta.
Si è quindi proceduto ad ulteriore esplorazio,ne di siti in rete per verificare
quanto risultasse su Richard Tomlinson. Effettivamente sono stati rinvenuti
molteplici siti nei quali viene trattata la sua vicenda che appare alquanto
contraddittoria.
Queste le risultanze emerse dalla lettura di alcuni siti web:
- nel sito www.peterwhitehead.com vi è il documento "Tomlinsongate"
dal titolo eloquente, nel quale sono riportati stralci della stampa
britannica relativi alla vicenda di Richard Tomlinson, dai quali si può
arguire che egli era un agente del Servizio inglese, che abbandonò, per
scrivere,un libro nel quale sono riportate vicende di servizio. Da questi
stralci si rileva inoltre che egli aveva vissuto anche in Italia, che il suo
appartamento a Rimini era stato perquisito ed erano stati sequestrati
~ggetticome un PC, il telefono cellulare e materia:.; informatica. In
precedenza Tomlinson era stato arrestato in Gra
ad un anno di reclusione per aver dato all'editore una sintesi del libro
che stava scrivendo, contravvenendo all'OfJicia1 Secrets Acts. Nel
documento vi è un riferimento all'archivio Mitrokhin, in quanto nella
stampa russa erano comparse rivelazioni secondo le quali la
pubblicazione del testo di Tomlinson doveva essere considerata come
una reazione all'acquisizione dei report Impedian da parte occidentale.
Nella stessa nota viene affermato che il Governo britannico aveva
smentito che Tomlinson avesse avuto parte nella defezione di Mitrokhin
che "aveva dato all'MI 6 dettagli sulla penetrazione sovietica in
Occidente" (a11.4);
- nel sito www.parliament.thestationeryoffice.co.uk, che contiene i
Testo filigrana
resoconti dei lavori del Parlamento britannico, in un documento relativo
al 29.03.2001, vi è un inciso in cui si fa riferimento ai problemi insorti
dall'operato di alcuni ex dipendenti dei Servizi britannici, tra i quali è
menzionato Tomlinson (a11.5);
- nel sito www.cicentre.com vi è l'annuncio della pubblicazione del libro
di Tomlinson ed è riportato uno stralcio del Times del 15.02.2001: "Il
funzionario Richard Tomlinson, già in sewizio presso l'MI 6 afferma di
aver scritto rivelazioni sul servizio segreto britannico. Ma egli era
solamente una pedina dell'htelligence russa, contrariata per le
rivelazioni contenute nell'Archivio Mitrokhin, dice il suo autore
Christopher Andrew" (a11.6);
- nel sito www.guardian.co.uk vi è una notizia relativa alla diffusione del
libro di memorie di Richard Toinlinson che era stato pubblicato
nonostante l'opposizione delle autorità
che, dopo aver vissuto in Italia, egli viveva, all'epoca, nel febbraio
2001, nel sud della Francia (a11.7);
- nel sito intel1it.muskingum.edu.ukvi è un documento dal titolo "Post
cold war
-
The Tomlinson affair" in cui si argomenta sulla
pubblicazione del libro di Tomlinson "The Big Breach. From Top Secret
to Maximum Securiv" disponibile sul sito http.thebigbrech.com. Nel
documento sono riportati alcuni stralci della stampa britannica relativi
all'eco suscitata dalla pubblicazione del testo. Secondo queste notizie, il
libro sarebbe stato pubblicato da una società editrice sovietica costituita
per l'occasione e la sua comparsa sarebbe stata accolta con disappunto
dal Servizio inglese che aveva promosso un'azione legale per impedirne
Testo filigrana
la pubblicazione. Peraltro, lo stesso Tomlinson negava che la
pubblicazione del libro avesse in qualche modo visto la partecipazione
dei Servizi russi. Un severo giudizio sul libro è quello di Christopher
Andrew, secondo cui vi era difficoltà nel distinguere la realtà dalla
finzione e non vi era molto della cui attendibilità si potesse essere sicuri
(a11.8).
E' stata infine reperita, attraverso i canali commerciali, una copia del libro
"The Big Breach" (in all. 9 copertina e presentazione). Dalla sua
consultazione non emergono riferimenti all'azione che ha portato alla
defezione di Vassilj Mitrokhin, né riferimenti alla
partecipazione di
Tomlinson a quella òperazione.
Dalla consultazione della banca dati delle forze di polizia, effettuando un
interpello sulle evidenze con il nome Richard Tomlinson e le generalità
indicate nel libro (13.01.1963), risulta che vi è una segnalazione della
Questura
di
Rimini,
in
data
23.05.2000,
umovimentazionestranieri" relativa ad un
con
la
motivazione
ed una segnalazione della Questura di Trento, in data 25.08.2000, relativa
alla locazione di un immobile a Riva del Garda (TN), via Belluno n. 4.
Nella parte finale del testo viene esposta la vicenda italiana di Tomlinson,
vale a dire il suo periodo di soggiorno nel nostro Paese (in all.10 copia
delle pagine di interesse).
Si trascrive la traduzione delle pagine di interesse
<<
Trovai, senza problemi, un piccolo appartamento per le vacanze ad un isolato dalla
spiaggia di Rimini - essendo bassa stagione vi erano molte disponibilità turistiche.
Avendo precedentemente appreso il francese e lo spagnolo, la lingua italiana era
relativamente comprensibile permettendomi rapidi progressi nel corso delle lezioni.
Trovai gradevole il modo di vivere in Italia ed iniziai a pensare di trovare
un'abitazione per poter vivere, a lungo termine, nel paese. Ma prima di poter
intraprendere impegni di lavoro o contratti a lungo termine avevo bisogno di venir
fuori dalla controversia con l'MI6. Nonostante tutto quello che mi avevano fatto,
sentivo una perversa lealtà nei loro confronti e volevo trovare una soluzione
amichevole. Avevo, più o meno, rinunciato a portarli in un Tribunale del Lavoro l'unica equa soluzione - assicurandomi, da parte loro, che cessassero l'elevata
sorveglianza su di me, mi dessero libertà di viaggiare ed il permesso di condurre la mia
vita. Ma tutte le mie lettere in proposito vennero ignorate e la mediazione di Warren
Templeton venne fermamente rigettata. Sembravano assolutamente determinati a
rovinarmi sia economicamente che mentalmente, ed una volta ancora la mia unica
opinione eraquella di coshingerli alla mediazione. In seguito alla mia sistemazione a
Rimini, dopo alcuni mesi, scrissi al11M16 per informarli che un agente letterario
svizzero stesse negoziando per mio conto con un editore interessato alla pubblicazione
della mia storia, chiedendomi come potevo rimettere il mio manoscritto per
l'autorizzazione. Sperai che l'MI6 fosse stato d'accordo alla mediazione, nel qual caso
ero preparato a ritirare integralmente il materiale da pubblicare. Ma un settimana più
tardi l'MI6 reagì con la consueta stupidità vendicativa.
"Emergenza, Emergenza!" gridava un ciccione che sudava sotto al balcone del mio
appartamento. "C'è una perdita di gas" gridava come un forsennato in italiano,
'perdita di gas, uscite immediatamente dai vostri appartamenti".
La polizia continuò a bussare alla porta del mio appartamento al terzo piano per le
successive due ore. Dovevano avermi visto arrivare a casa sulla mia bicicletta di
ritorno da una lezione di italiano dopo le ore 13.00, visto che avevo appena messo su il
bollitore. Non stavo aspettando nessuno e, sbirciando attraverso lo spioncino realizzai,
anche attraverso i video di addestramento visti a Belmarsh, che erano travestiti da
poliziotti - avevano tutti lunghi bajì e capelli molto corti. La porta era blindata, così ho
lasciato esercitare le loro nocche. Realizzai che l'MI6 aveva usato la mia lettera nella
quale ammettevo di avere un libro manoscritto come scusa per perquisirmi e
sequestrare il mio computer. Molto rapidamente, codificai tutto l'essenziale sul mio
laptop defframentai l'hard disk come misura preventiva ed occuliai il sottile ma
cruciale disco di memoria Psion all'interno del televisore
< i ! ( , < ,. .
tutto fu al sicuro, scappai dal balcone per figgire al1
Testo filigrana
sdraiarmi sul mio prendi sole per leggere un libro. Ammisero la loro sconfitta e
chiamarono i pompieri. Ora il capo della polizia mi stava guardando dalla sua
barcollante scala, sudando sotto il sole di mezzogiorno, pretendendo una perdita di gas
nella speranza di intrappolarmi ed afinché aprissi la porta.
'Lei ha la sbagliato edificio': risposi beffardamente dal mio prendi sole. Questo edificio
ha solamente elettricità! "Tenti con quell'edifcio laggiù" e puntai il palazzo vicino.
"Si, sento puzza di gas proveniente di li': affermai gesticolando esageratamente.
"Apra la porta", ordinò di nuovo impaziente, mentre estraeva dal suo taschino una
placca cromata da poliziotto, che mi mostrava, ma il suo gesticolare pose la scala in
ondeggiamentipericolosi. "Polizia, apra la porta".
"OK!", sorrisi, "ma perché non viene dalla scala anziché bussare alla porta? È molto
più semplice salire". Andai dentro l'appartamento prima di poter osservare la sua
reazione. Era mercoledì 17 maggio, lo stesso giorno in cui Stella Remington, ex leader
dell'MZ5, annunciava di voler pubblicare le proprie memorie sull'MZ5, negoziando
grosse somme di denaro con un editore inglese. Diversamente da me, lei non era stata
arrestata, non gli era stato sequestrato il computer e le autorità britanniche erano liete
per la sua pubblicazione. Come nel caso Patten vi erano regole per persone collocate
ai vertici ed altre per piccoli ragazzi come me. Il canale di notizie 24 ore no stop
inglese "Sky News", mi aveva prenotato per un'intervista in diretta telefonica alle
15.30. Il telefono cominciò a suonare quando la polizia italiana entrava nel mio
appartamento.
"Contro il muro", gridarono i due cattivi che condussero la perquisizione, puntandomi
la pistola sul petto.
"Tutto bene, calmatevi ora" gli dissi. Ero alla mia decima perquisizione ed avevo le
mani in alto sul muro ed i piedi larghi mentre loro riprendevano fiato. Altri cinque
poliziotti entrarono nella stanza ed uno accese le luci, "chiudile" gli ordinai,
ricordandogli un suggerimento datomi dal festone. "Potreste forse avere forse un
mandato per perquisire il mio appartamento, ma non ne avete uno per rubarmi la
corrente elettrica". L'agente, irritato, li fece uscire. Un funzionario, sudato, arrivò
dopo cinque minuti, presentandosi come l'Ispettore Verrando della DIGOS di Rimini,
l'organo investigativo speciale della polizia italiana, presentando due agenti SB
britannici venuti per un giorno da trascorrere sulle spiagge italiane. Sia Peters che
Ratclzfe avevano decenza umana ed intelligenza, erano una coppia di diligenti
selezionata per seguire incondizionatamentegli ordini dell'MI6.
La perquisizione del mio appartamento durava circa due ore. Gli agenti inglesi
mostrarono un mandato che conferiva loro poteri per merito del "Mutua1 Assistance
Act" a confiscare qualsiasi cosa volessero. Il mio computer ed il mio Psion erano in
casa. Poi perquisirono la mia raccolta di CD sia musicali che sofware. "Non sono
competente ad esaminarli per scoprire files nascosti" affermava l'agente inglese
numero uno.
"Sei competente a fare qualcosa?" gli risposi.
Successivamente tutti i miei documenti legali. Poi il mio telefono cellulare. "Così
possiamo vedere chi hai chiamato" spiegava l'agente inglese numero due.
Poi il telecomando. Gli chiesi, "Cosipotrai sapere cosa ho visto in TV?"
Finalmente riempirono una delle mie valigie ed annunciarono di essere pronti ad
interrogarmi presso il Commissariato della P.d.S. di Rimini. Scortandomi fuori,
realizzavo che mi avevano sequestrato tuttò ciò che poteva avere un valore. L'unica
Testo filigrana
cosa che non potevano mettere nella valigia era il televisore che conteneva il prezioso
disco.
Verrando mi interrogò per sei ore prima di capire che non avevo commesso nulla di
illegale e che la polizia inglese aveva abusato del "Mutua1Assistance Act". Ma adesso
era troppo tardi. Gli agenti inglesi erano di ritorno a Londra con tutti i miei averi. Mi
restituirono le valigie dopo alcuni giorni che avevo trasmesso un f m al capo del SB di
Londra.con una descrizione della loro incompetenza, ma non ho mai più visto i miei
computers, i sofmare, i cd, il telefono cellulare ed il telecomando.
Verrando, alcuni giorni più tardi, mi scrisse per invitarmi al Commissariato. Ignorai la
sua richiesta, pensando potesse condurmi in pericolo. Avevo solo richiesto la
registrazione in Rimini, della quale avevo bisogno per legalizzare la mia posizione in
Italia e presumevo che Verrando volesse dirmi che non avrei potuto ottenerla
ordinandomi di lasciare l'Italia. Ragionando, se mi volevano urgentemente, potevano
venire e prendermi. Non sentii più nulla fin quando, curiosando sugli scaffali di
un'edicola del centro, mi sentii dire '>perché non ci sei venuto a trovare l'altro
giorno?", il tuo permesso è pronto. L'ambasciata inglese in Roma ci aveva chiamato
chiedendoci di non darti il permesso, per questo abbiamo deciso di dartelo
immediatamente aflnché non siano in grado di prendere la decisione al Ministero
del1 'Interno"
Ma stavo sottovalutando le loro capacità. È probabile che l'MI6 avrebbe perso
l'appoggio della polizia italiana, ma questo non li scoraggiava. Guidando
sull'autostrada verso Milano per incontrare un avvocato circa il sequestro, mi accorsi
di essere pedinato. L'intercettazione avvenne discretamente da Rimini, ma a Bologna
facevo numerosi avvistamenti notando le targhe di tre macchine - una Fiat Punto
bianca, una Wolkswagen Golfgrigia metallizzata ed una Fiat Bravo grigia. La Golf si
avvicinava in numerose occasioni che mi permettevano di vedere il conducente, di
carnagione scura e vestito di rosso. Telefonai all'awocato in Milano per chiedergli un
consiglio e lui chiamò la polizia. Mi dissero di introdurmi nella stazione di servizio
della Stradale Nord, appena fuori Piacenza, ed osservai attraverso lo specchietto
retrovisore che la Punto e la Goif mi seguivano, parcheggiandosi dietro il complesso
della stazione di servizio, parzialmente nascosti da alcuni cespugli. La Fiat Bravo
continuava la percorrenza sull'autostrada, senza dubbio per parcheggiare nelle
vicinanze ed osservare se mi allontanavo dalla stazione di servizio. La Polizia italiana
giungeva dopo venti minuti su una Fiat ed io spiegai loro la situazione. Erano scettici e
dovetti sfogliare il mio vocabolario di italiano per fargli capire che non ero
completamente matto. Realizzarono che non lo fossi quando si avvicinarono ai due
veicoli. I quattro passeggeri abbandonarono le rispettive auto per allontanarsi nel
vicino bosco. "Procedete, sparate, sparate" gridai alla Polizia, ma loro non furono
entusiasti al1 'idea.
La Polizia si avvicinò ai veicoli per vedere se gli occupanti avevano lasciato tracce
della loro identità, ma non c'era nulla eccetto lattine di Coca Cola vuote ed involucri di
hamburgers. "Non erano agenti di Polizia" mi assicurarono Lo avevo già immaginato.
La sorveglianza era troppo dilettantesca per essere intrapresa dalle autorità italiane, e
gli occupanti non sarebbero fuggiti se fossero stati poliziotti. L'unica spiegazione era
che l'MI6 aveva ingaggiato una squadra amatoriale per spiarmi dal momento che gli
italiani si sono rzjiutati di collaborare. Quando l'auto della Polizia se ne andò, comprai
un coltello d'acciaio e squarciai le loro gomme. Una volta in auto, mandai un jk
all'ambasciatore inglese di Roma utilizzando il mio recente acquisto per sostituire la
Testo filigrana
Testo filigrana
mia Psion ed il mio cellulare, chiedendogli l'invio della fattura. Senza alcuna sorpresa,
non la invio - dovevofargliela inviare direttamente dal mio avvocato.
Alcuni giorni più tardi, il mio soggiorno a Rimini era finito. La proprietaria del mio
appartamento non gradì l'imbarazzante visita della Polizia e mi disse che
l'appartamento era stato "prenotato da alcuni Tedeschi durante lo scorso anno". Mi
chiese di andarmene in una settimana. Ero senza casa ed agli inizi della stagione
turistica, era impossibile bovare altra sistemazione a Rimini Ma questo imprevisto
sembrava una benedizione. Mi spostai al nord e dopo alcune settimane di ostelli trovai
un appartamento a Riva del Garda, una ridente cittadina a nord del Lago di Garda. Un
paradiso per gli sportivi, con piste ciclabili, strutture per windsurfing, passeggiate
estive e piste sciistiche invernali. Decisi di restare per un po ', MI6permettendo.
Ma il mio ottimismo ebbe vita breve. Dopo alcuni giorni, durante un viaggio a Monte
Carlo per un colloquio di lavoro, l'MI6 mi fece arrestare dal "Monaco Special
Investigations Unit", che mi tratteneva nelle celle della sua stazione, vicino al fronte
portuale. Seduto su una rigidissima panchina per poche ore, mi resi conto di essere più
esperto di Ronnie da Belmarsh in fatto di celle di sicurezza. L'MI6 chiese alla Polizia
monegasca di sequestrare il mio nuovo Psion ed il telefono cellulare, ma
fortunatamente diedero ascolto al DST che li consigliava di lasciarmi andare. Dopo sei
ore di detenzione, mi rilasciarono a condizione che rientrassi immediatamente in Italia.
Poco dopo il mio rientro a Riva del Garda, scoprii che l'MI6 era si era doto da fare in
mia>assenza. L'agenzia immobiliare con la quale presi l'appartamento mi telefonò,
chiedendomi di raggiungere i loro uffici con il pretesto di richiedermi una copia del
mio passaporto. "Richard" annunciava "Betty" la più grande delle due sorelle che
dirigevano l'agenzia, "mentre eri fuori, abbiamo ricevuto la visita di due uomini che
dicevano di essere della Polizia". In seguito a quest'ultimo intervento ero arrabbiato,
ancora di più quando Betty spiegò che "realizzammo subito che non era& realmente
poliziotti poiché fecero domande inopportune circa te"
"Quali?" gli chiesi.
"Volevano sapere quanto pagavi di a@o per il tuo appartamento e se avevi una linea
telefonica - la Polizia non sarebbe mai stata interessata a queste cose".
"Chiesero qualcos 'altro? " Domandai.
"Sì, Betry esitò un momento prima di continuare". "Mi dissero che Lei era sia un
pedofilo e che dovevo tenerla lontano da mia figlia"
Lasciai l'ufficio di Betiy conbollando la mia disperazione e la mia irritazione nei
confronti dell'MI6 che sembrava voler rovinare le mie opportunità di stabilirmi
ovunque. Anche Betty realizzo immediatamente cosa stava succedendo, Riva del Garda
è una piccola cittadina ed io sapevo che non sarebbe stata l'unica persona che gli
agenti ingaggiati dall'MI6 avrebbero contattato. Subito riscontrai ostilità da altre
conoscenze che erano state presumibilmente alimentate dalla stessa linea, dopo uno o
due mesi la padrona della nuova casa mi chiese di lasciare l'appartamento. Ancora una
volta ero senza casa, e l'MI6 non aveva ancora finito con me.
Un altro viaggio a Milano era necessario, ma apparvero subito i sorveglianti, questa
volta a bordo di una Wolkswagen Polo bianca. Lo stesso tizio vestito di rosso era
dentro al mezzo accompagnato da un capellone. Questa volta non si fecero scrupolo di
discrezione e si incollarono al mio paraurti. Se mi fermavo in un area di sosta a
verificare
la mia mauaa.. loro si accostavano dietro di me. Sulla strade verso Milano. se
"
mettevo la freccia a sinistra e giravo a
rotonda nei pressi della stazione centrale e
Testo filigrana
-.
8
ogni uscita, ma rientrando nel giro all'ultimo momento. Loro fecero lo stesso, attaccati
al mio paraurti. Continuai a guidare, questa volta più veloce. Fecero lo stesso,
sgommando con le ruote posteriori della loro Polo. Accelerai, il mio BMWsi allontanò.
Due giri di piazza ed ero dietro di loro. Il ciccione stava facendo smorfle dal suo
specchio retrovisore mentre il suo compagno era al telefonino per chiedere consiglio su
cosa fare. Lampeggiai amichevolmente. "Doveflnirà tutto questo?': pensavo tra me e
me se la storia fosse farsa o tragedia".
Tanto si rappresenta sulla figura di Richard Tomlinson sul quale non
emergono indicazioni certe circa una sua partecipazione alla defezione di
Vassilj Mitrokhin. Ove ritenuto opportuno, potranno essere assunte
ulteriori informazioni:
- dal Sismi, in ordine a quanto risulti sulla sua eventuale partecipazione
all'operazione Impedian e sul suo soggiorno in Italia;
Testo filigrana
- dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, in ordine
all'intervento asseritamente compiuto dalla Digos di Rimini nei
confronti di Tomlinson.
I
ALLEGATO 1
Testo filigrana
.
.
.
.
.
. .
>
.
Benvenuti nello spazio libero del Dossier Mitrokhin
,
....
.
~~,
.
.
.
r~aggrupparnentoOperativo Speciale Carabinieri
2 ~ e s r t Anti
o
Eversione
. .
.
.
.
Pagina 1 d i 1
I
l--
7 N. 55616 di prot.
I Oggetto: Acquisizione delegata presso 11 SISMI
,
l
Sei il visitatore n,
FastCountBrhy
LinkExchanae
Proc. pen. N. 4340/99N
Alla Procura della Repubblica già Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Roma
Si trasmette il materiale documentale prodotto dal
SISMI in data 08/10/1999, contenuto in tre plichi
sigillati allegati alla presente e specificati nell'annesso
verbale di acquisizione. Iplichi, sigillati al termine
della acquisizione sono stati custoditi, sino alla
attuale consegna a codesta A.G., nella cassaforte di
questo Reparto. Non è stata estratta copia.
Il Maggiore Comandate del Reparto
Paolo Scriccia
. . ..
.. .
..
Testo filigrana
La copertina del libro
wThesword
the
shield" scritto da
Mitrokhin e C.
Andrew
Vasili Mitrokhin, 67 anni, ex-colonnello del
temutissimo KGB (Komiter Gosudarstvennoi
Bezopasnosti), il servizio segreto della ex URSS. Dal
1956 al 1984 ha prestato servizio presso gli archivi
della sezione esteri. Grazie alla sua posizione ha
potuto svolgere una certosina attività di trascrizione
delle schede dell'archivio; 300 mila sono i documenti
trafugati. Nel 1992, grazie al prezioso aiuto di un ex
agente segreto inglese, Richard Tomlinson, è riuscito
a fuggire in Inghilterra con il prezioso "carico". Oggi
vive nel Regno Unito sotto falso nome e in un luogo
segreto. Idocumenti che riguardano il nostro paese
sono composti da 645 pagine (dagli anni '60 al
1991). I l serviziosegreto britannico, il M, ha
iniziato a trasmettere al S E M I (Servizio
Informazioni Sicurezza Militare) la prima parte di tali
documenti nel 1995. I 1 giorno 8 ottobre 1999, dopo
quasi quattro anni di controspionaggio, il SISMI ha
trasmesso i plichi contenenti alcune schede
Mitrokhin alla Procura della Repubblica del Tribunale
di Roma.
SPAZIO UBERO Il presente sito vuole essere un portale dal quale attingere informazioni sul
Dossier Mitmkhin. Tutta la documentazione è reperibile in Internet. Ai lettori 6 riservato uno
spazio dove 6 possibile esprimere la propria opinione. Ci auguriamo altresì di ospitare editoriali
di alcune celebri firme del giornalismo italiano
0 i999
file:l/C:U>ocuments and Setti...\Benvenuti nello spazio libero del Dossier M i t r o k h h h t
08/07/2003-
.. .
,
Testo filigrana
..
..
.
.. . - ' ,.
.. .
.. - . .
-
,:
.
.
.. ..... .,
.
I1 Kgb "spiava" in casa nostra le tappe dell'inchiesta che scotta
Pagina 1 di 1
I1 Kgb "spiava" in casa nostra
le tappe dell'inchiesta che scotta
Le informazioni sull'attività di spionaggio svolta dal Kgb in Italia cominciano ad arrivare al
Sismi a partire dal 3 aprile 1995. L'MI-5, l'apparato di intelligente britannico continua a
spedirli fino al 18 maggio 1999. In tutto, 261 fascicoli che costituiscono il famoso dossier
"Impedian" raccolto dall'ex colonnello del Kgb Vassilj Mitrokhin negli anni di lavoro
archivistico presso il servizio esteri della Lubianka durante i quali trafuga e copia a mano
trecentomila schede. Un documento che provocherà nell'autunno del '99 una tempesta politica
intorno al governo D'Alema. Ecco tutte le tappe della vicenda.
IL TRADIMENTO - Nel 1992, con l'aiuto di un ex agente inglese, Richard Tomlinson, il
colonnello msso passa dall'altra parte della barricata e si rifugia in Gran Bretagna, dove vive
attualmente sotto copertura. I documenti che riguardano l'Italia sono composti da 645 pagine, e
coprono un arco di tempo che va dagli anni '60 al 1991.
IL SISMI - I1 9 ottobre del '99, dopo quattro anni di controspionaggio, il Sismi trasmette i tre
plichi sigillati contenenti alcune schede Mitrokhin alla Procura di Roma che apre un'indagine.
I1 maggiore del Ros, Paolo Scriccia, specifica che i plichi sono stati custoditi, fino alla
consegna all'Autorità giudiziaria, nella cassaforte del Reparto e che non è stata estratta copia.
DOSSIER ALLA STRAGI - L'l 1 ottobre '99, due giorni dopo, la procura della Repubblica
invia il dossier al presidente della commissione Stragi, Giovanni Pellegrino, che lo rende
pubblico.
I GOVERNI - I1 dossier passa attraverso tre governi. I1 governo Dini, durante il quale sono
giunti al Sismi 152 fascicoli. I1 governo Prodi, durante il quale arrivano al Sismi 82 fascicoli. I1
governo D'Alema, durante il quale i servizi inglesi inviano 25 fascicoli.
DINI E PRODI I1 direttore del Sismi, generale Sergio Siracusa, informò il governo Dini dopo
sette mesi dal suo insediamento. Nel maggio 1996 si insedia il governo Prodi e il 2 ottobre
1996 il generale informa la presidenza del Consiglio attraverso il ministro della difesa,
Beniamino Andreatta.
D'ALEMA - I1 18 ottobre '96 subentra a Siracusa l'ammiraglio Battelli il quale, a sua volta,
informa il governo D'Alema otto mesi dopo, nel giugno successivo. Lo renderà noto lui stesso
in un'audizione al Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, presieduto da Franco
Frattini.
FRATTINI - I1 presidente del Copaco, illustrando la relazione sul dossier Impedian del marzo
2000, rileverà una ((lacunameritevole di un'opportuna riflessione, ossia il fatto che il
Presidente del Consiglio in carica sia stato informato solo otto mesi dopo il suo insediamento
dell'esistenza del complesso documentale che, al momento del giuramento del primo governo
D'Alema, ammontava a 200 schede)).
IL COPACO - Nella relazione del Copaco si evidenziano "lacune" sui riscontri di
controspionaggio da parte del Sismi. Questi, infatti, iniziano intorno al 1998, quando il primo
flusso di produzione della fonte Mitrokhin, anche se per tranche, era iniziato tre anni prima.
LA COMMISSIONE - La prima proposta di istituzione di una commissione di inchiesta
parlamentare sulla vicenda del dossier Mitrokhin arriva nella 13esima legislatura dal centrodestra. Dopo mesi di scontro politico, perb, non se ne fa niente. La proposta è ripresentata dalla
Cdl dopo la vittoria elettorale del 13 maggio 2001 ed è trasformata in legge. La commissione,
ora istituita, si è riunita ieri per la prima volta e ha eletto Paolo Guzzanti, senatore di Fi,
presidente.
Testo filigrana
-
file://C:ìDocuments a...Ul Kgb spiava in casa nostra le tappe dell'inchiesta che scotta.ht
. .,
,
,
..
.,
.
.
,
.
..
.. .
~
08/07/2003
-
- .
~-
.. .. . ,.,.
... .. .
.., ..:.
.:
,-.:.:,
,
.
. ,.'.
i,..:
.
..
.. .
ALLEGATO 3
Testo filigrana
..
-~
.
.
. . . . : .. ".. . .. . . . . .. . .........
. . . .
..,.
,,
BBC NEWS I Special Repo...199 ( Bntain betrayed I Idealist who sold out his homelan Pagina 1 di 4
.
..
., .
.. . . . . . .
,
,.,,
j.,
CATEGOMES N RADIO COMMUNICATE WHERE I UVE INDEX
SEARCH
..
NewsFmnt Page
ON THIS STORY
En91and Monday, 13 September, 1999, 17:43 GMT 18:43 UK
N Ireland
Scotland Idealist who sold out his
Wa.5
homeland
IIK D n l i t l ~
The BBC's Peter Gould
reports on Britain's biggest
spy scandal in years
See also:
23 Jan 98 1 UK
Spy secrets come in from
the cold
13 Sep 99 1 UK
Melita Norwood: A secret
life
16 Sep 99 1 UK
How they found the spy
of the century
20 Sep 99
1 UK
Grandmother: Iwas right
t0 SPY
Programmes
Defstor Vasiii Mitrokhin smuggled KGB documents in his
-------.----shoes
22 3un 99 1 UK Politlcs
'Spies need scrutiny'
11Sep 99 1 UK
'More KGB revelations to
come'
13 Sep 99 1 Britaln
betrayed
The Cambridge spy ring
Testo filigrana
The 77-year-old former KGB officer who
unmasked Britain's "Granny spy" is a
dedicated idealist, determined to bring to light
his view of his homeland's failed experirnent
SERVICES
Dally E-maii with communism.
Only
Feedback
Text
Help
EDITIONS
mngebwdd
Long service
Colonel Mitrokhin worked in the KGB'S foreign
office archives from 1956 until he retired in
1984.
Over 1 0 years;he smuggied out 300,000
documents in his shoes to write out longhand
copies a t his country home. He then buried
t h n n n t n c i n milk r h i i v n c tinrl c n a l ~ r +in=
l
...\BBC NEWS
12 Sep 99
1 UK
Soviet spy inquiry
11Sep 99 1 UK
Now living in England under
Q&A: A spy revealed
an assurned name in a secret
12 Sep 99 1 UK
location, Russian defector
Shayler: Iknow two more
Vasili Mitrokhin made it a
spies
condition of his citizenship
that the notes he laboriousl~ Internet links:
MI5
copied from KGB archives be published as a
Home Office
warning to future generations.
The BBC Is not responsible for
the content of external
Internet sites
Top Britain betrayed
stories now:
Melita Norwood: A secret
life
How they found the spy
of the century
Melita Norwood timeline
Q&A: Spy scandal under
Special Report 1999 09-99 Bntain betrayed Idealist who sold out his ht08/07/2003
. . . . . . . .
.
.
.
.
.
.
......
. . . . . .
~.
..
.
.
. . . . . . . .:>
;.
. . . :.
< ..:,..
'
. .
.. . .: .
.
.
.
.
BBC NEWS I Special Repo...199 I Britain betrayed I Idealist who sold out his homelan Pagina 2 di 4
Shayler: Why Norwood
After his defection in
will be spared
1992, controversial
Q&A: A spy revealed
forrner Secret
Respected lecturer's
Intelligente Service
double life
officer, Richard
Spying Who's Who
Tornlinson, posed as a
journalist to bring out
Links to more Britain
six aluminiurn trunks
betrayed
stories are at
filled with Mitrokhin's
the
foot
of
................
. . . . . ..,. the page.
notes. These are the
documents which
have irnplicated 87year-old Melita
Melita Nomood: Gave
nuclear secrets to the KGB
Norwood, who passed
on nuclear secrets,
and disgraced forrner Scotland Yard officer
John Symonds, 64.
.,.-.
Dedicated t o t h e cause
Mitrokhin told the Tirnes he joined the Russian
secret service in 1948.
"I
believed everything that we were told: we
were blinkered by party propaganda."
Testo filigrana
A srnall, softly spoken rnan in a rurnpled suit
with a shock of thinning white hair, Mitrokhin
said his disillusionrnent with Cornrnunism set
in over a nurnber of years.
"It was no sudden conversion. Isaw the
discrepancies between what they said and real
life."
Mitrohkin realised there was a chasrn between
reports on the BBC, Voice of America and
Radio Liberty - which the KGB rnonitored - and
what the people of the Soviet Union were
being told.
And the archives - vast storehouses which
contained a detailed record of every operation
t h e KGB had rnounted frorn its inception in
1917 - rnade for shocking reading.
Mitrokhin even carne across a plot to break
Rudolf Nurevev's legs after the ballet dancer
defected.
" I was looking for the New Jerusalem, but we
ended up at the Wailing Wall," Mitrohkin said.
Striking back
...ìBBC NEWS
Special Report 1999 09-99 Britain betrayed Idealist who sold out his h 08/07/2003
. ..
.
. ...
.
.
. .. . . ,
. .
..
.~
.. . . ,
:. . . .
.. .,., . :::. ,'.
..
BBC NEWS I S p e c i a l ~ e...
~199
o ( Bntain betrayed I Idealist who sold out hls homelan pagina 3 di 4
.
..,.'
,
L
He decided to expose the Soviet empire he
believed was evil, and quoted Bible passages
to The Times on sin and responsibility to back
up his decision.
Ever wary that by writing out the notes, he
also risked signing his own death warrant, the
spy kept his activities secret even from his
own family.
He still will not discussed the matter with his
wife.
Secret escape
When the Soviet Union collapsed in 1992,
Mitrokhin decided the time had come to
defect.
He first turned up on the doontep of the CIA
in the Balkans, who turned him away because
they didn't believe his story. He then went to
the British secret service.
Testo filigrana
Strong views
Mitrokhin remained
disillusioned with the
homeland he left
behind, and had little
time for the current
crop of politicians,
dismissing Russian
President Boris Yeltsin
as an "old alcoholic".
And the KGB was still
a force to be reckoned
with, he said.
Mitmkhin: Boris Yeltsin "an
old alcoholic"
"They are still there. It is the same people, the
same organisations, the same aims."
Although living far from Moscow, Mitrokhin
feared for his life - he believed freelance
assassins working for his former colleagues
could be out to get
him.
The truth is out there
Yet the idealism that led him to first work for,
then betray, the Soviet system lingered.
George Bernard Shaw's whitewash of the
Stalin's Soviet Union in the 1930s still rankles
with the elderly spy.
...\BBC NEWS
L.
,,.'..
Special Report 1999 09-99 Britain betrayed Idealist who sold out his h 08/07/2003
. .~ . ' ~.
,
..
-..,.. . .. . :
,.- ..b&&.
..
..<,,.*,.*--#.:.w-r:-*,>>.:..
~
:
..
.
....
.. ., .
.
. .
.
. ..~.
. . .
. .
.
.".. .... .
.. -.>
.. .
. . .
..,
.
.
BBC NEWS I Special Repo ...199 ( ~ r i & i nbetrayed ( Idealist who sold out his homelan . Pagina 4 di 4
"If a rnan is honest and norrnal, he could see
that it was al1 built on lies. Solzhenitsyn said
you can't exist on lies."
...
m E-mail this story to a friend
. r .
Links to more Britain betrayed stories
Iln This
............Section -................
0 [il[ilm
~igq
.
^ ^ Back to top
News Front Page ( World I UK 1 England I N Ireland 1 Scotland I Wales I
UK Politics I Business 1 Entertainrnent I Science/Nature I Technology I
Health 1 Education I Talking Point I Country Profiles I I n Depth I
Programmes
..................................................................................
To BBC Sport>>
I To BBC Weather>> /
To BBC World Service>>
0 MMIII I News Sources 1 Privacy
Testo filigrana
...\BBC NEWS
,
Special Report 1999 09-99 Britain betrayed Idealist who sold out his h 08/07/2003
. .. _.w&2.h
....-.
,
. . ...............
.......
. . . .:
. . . ,. . . , . . :
..
..
ALLEGATO 4
Testo filigrana
..
. .
....
. . .
.
..,, . . ..
,
,
,.,
Pagina 1 di 7
tomlinsonl
TOMLINSONGATE:
Tomlinson Steals the Show!
I.RUSSIANS to publish M16 secrets
2. Secrecv: the worst policy
3. Memoirs blocked in UK
4,"lntelliaence" is called for from M15 and M16!
5. Efforts to block book doomed
6. Oddballs. deadbeats and M16 recruits
7. What's in that book
Testo filigrana
1. RUSSIANS T 0 PUBLISH M16 SECRETS.
L
Nick Fielding
M16 accused its former officer Richard Tomlinson yesterday of striking a dea1 with the Russian intelligen
to publish his memoirs of life as a spy.
The book, entitled The Big Breach: From Top Secret to Maximum Security, is due to be published show
Russian company that M16 claims was set up for the purpose. It has no previous publishing history. Ton
decision comes only weeks after it was revealed that ministers are about to authorise the publication of r
Stella Rimington, the former director-genera1of M15 Tomlinson's book is likely to present ministers with
substantial problems. While Rimington's bok has been shorn of controversial material, his is an attack oi
management of M16 and reveals much about its internal culture and methods.
The service isso secretive that the only previous glimpses of its internal culture have come in highly fic&
accounts such as lan Fleming's James Bond books. M16 has long sought to portray Tomlinson as adani
maverick hell-bent on damaging the sewice. It maintains he mixes up fact and fiction. though it acknowlt
large parts of the book, a version of which it has read, are accurate. In the book, Tomlinson gives details
extreme lengths that M16 has gone to in pursuing him around the world. Other sections describe how M
out dirty tricks operations and how recruits are given specialist training at Fori Monckton in Portsmouth.
It contains details of the training exercises for new recruits, and reveals how new ofkers are taught to u
identities for themselves. The author also describes much of the organisation's trade-craft and the way r
taught to hide their true careers from family and friends. Other chapters cover his time undercover in 00:
secret mission to Russia and his role in uncovering a plot by the Iranians to buy a chemical weapons pla
Tomlinson says he has offered three times to submit the book for vetting to the D-notice committee. but
has responded "with menacing letters threatening me with imprisonment or used my admission of havin!
confiscate my computers". M16 says it has never been given the book to vet.
Tomlinson, 38, was recruited into M16 in 1991 after getting a first class degree in aeronautica1engineerii
Cambridge and s e ~ i n g
in the Territorial SAS. He scored top marks in his training and was initially seen i
.G?!:spb:v<&=*&:"-
__
__
file://C:\Documents
and Settings\g.amodio\Desktop\Mitrokhin\tomlinsonl.htm
. .
,.
., h.d3&
. .. r - .
i.
.'..*&.:. ...
.>... 2y*r..,
&..-... .
.?Lr
L.
'
'
-
08/07/2003
. ..
.<.-
.
,.-9
....,
tomlinsonl
..
Pagina 2 di 7
flyer. But after sewice in Bosnia he received a severely critica1 staff assessment and was sacked. Claimi
had been unfairly dismissed, he sought redress from an employment tribunal; but M16 stepped in with a
interest immunity certificate (P1l ) to block him, citing national security.
*'
Tomlinson claims that M16 officers used threats of arrest and lifelong harassment to make him hand ov6
copyright to anything he wrote about his time in the secret sewice. He was subsequently arrested in 199
sentenced to a year's imprisonment under the Official Secrets Act for giving a synopsis of the book to ar
publisher.
Soop after leaving Belmarsh top securiiy prison in May 1998 on licence after sewing part of his sentencf
abroad, moving from one country to another to avoid what he insists is harassment instigated by M16. In
organisations
in severa1countries, including France and Germany, have tried to recruit him to reveal details of M16 opi
says he co-operated with the Swiss.
Tomlinson says that he has been assaulted, arrested, held for questioning or raided by armed police at I,
times in six countries. He is banned from America, Australia, France and Switzerland and has been ha^
Germany and New Zealand. He is now living in Italy and believes he is under surveillance.
In May last year his apartment in Rimini was raided by Italian police, and his computer, mobile phone, cc
disks and legal papers were taken. They were handed over to two British Special Branch officers and ha
retumed.
Tomlinson claims that Italian private detectives hired by M16 approached his landlady and friends in Ital)
them he was a convicted paedophile.
Testo filigrana
A raft of injunctions and other legal actions has prevented him from publishing his book in Britain. As a rc
has followed the precedent of the former M15 officer, Peter Wright, whose book, Spycatcher, was publi:
Australia and the United States after it was banned in Britain. Only after imported copies were sold at ro:
and street markets in Britain d ' i the courts accept that it was pointless to keep the ban in place.
"M16 prosecuted and imprisoned me under laws which on July 20,2000 were scathingly condemned by
on Britain's human rights record," says Tomlinson in the book's epilogue. "They took expensive injunctio
against me in the UK, Swiherland, Germany, the USA and New Zealand, al1 in disregard for laws goverr
freedom of speech, guessing correctly that Idid not have the funds to appeal through the'murts." His pi
Russia has printed at least 10,000 wpies of the book, which will be distributed around the world.
Tomlinson says he will come back to Britain voluntarily, hand wer to charity his profits from the book anc
necessary go to prison again, on condition that he is first allowed to take M16 to an employment tribunal
retaliated by accusing his Russian publisher of operating under a false name and using bogus documen
regularly to the United States and Europe. The man is said to have set up the publishing company shortl
approaching Tomlinson with a $50,000 offerto print the book.
M16 maintains, although it admits it has no proof, that he is a front-man for one of three Russian intelligt
services. It believes that these sewices -the FSB, GRU and SVR - h a v e read Tomlinson' s book.
Last night Tomlinson and the publisher both dismissed the claims as "rubbish". Tomlinson said: "There i:
evidence to support these allegations, but if they are true then l'm grateful to the Russians for supportinf
speech."
Last week, The Sunday Tirnes began the process of challenging the injunction granted by Mr. Justice Tc
November 1996 which prevents media in Britain reporting anything Tomlinson says or writes which he le
result of his employment at M16.
The paper argues that the terms of the injunction are too broad
Russia and becomes widely available here and abroad so that its
intelligente sewice, it is pointless to maintain a ban in this country. The Sunday Times:
000C22
.
.
,
. .
.
.
. .
. .
,. ,.
.
.\.....
+
..
.,
. . .
Pagina 3 di 7
tomlinsonl
I 4 Januaty 2001
Addiiional reporiing: Mark Franchem; Moscow
2. SECRECY: THE WORST POLICY
The security s e ~ i c e were
s
the last public agencies to be given proper legal status.
Now they seem intent on being the last to recognise the more open society in which they operate. Wavin
once magic initials of M15 and M16 around has long ceased to ensure compliance. The SIS has had eni
published about it to make any fresh attempt at censorship laughable, but still they try. These covert unit
state great service, but they come unstuck when they try to cover up public messes that are largely of th
making.
Former agents, the press and the courts are no longer in thrall to the intelligence world. The Spycatchei
showed that former agents can publish "secret" materia1yet do little harm, and arguably some good in ei
refonns. Today's revelation that Richard Tomlinson, the renegade M16 ofiicer, has written a book about
agency's methods and culture for - of al1 people - a Moscow publisher, adds irony to an already bizarre C
has been sacked, made promises, loaned money, imprisoned, hounded from country to country and arri
fewer than 11 times in a vain attempt to shut him up. Failure now stares M16 in the face when the book,
seems inevitable, is published. It is indeed ironic that M16 claims that Vladimir Putin's secret sewices ars
the publication, which means the Russian spies have read the book but that M16 wants the British peopl
denied Mr Tomlinson's insights. All his former bosses needed to do was to allow him to put his complain
industrial tribunal. Their refusal to do so will now cost them dear.
Testo filigrana
It is a familiar pattern. They failed to stop Spycatcher being published, and M15 has just belly-flopped in
to prevent Stella Rimington, its last chief. from telling her story. M16's best course is to negotiate the put
Mr Tomlinson's book in Britain and remove parts that it can prove are a threat to existing agents rather tt
dented pride. If it continues to resist. it will eventually be humiliated after a long and painful battle.
(Some of the authon of these articles are not credited. We have lost the details. If you know, plei
knowl)
3. Memoirs blocked in UK
BRITAIN'S SECRET Intelligente Service, M16, is not amused. but the Russians certainly are. The memc
Richard Tomlinson. the renegade former M16 agent, are to be published in Moscow but may be blocked
The Govemment is to refer the book to the Official Solicitor. A High Court injunction forbids any "unauthc
disclosures" from Mr. Tomlinson, who was jailed in 1997 for breaking the Ofiicial Secrets Act after he trii
account of his time at M16.
Mr. Tomlinson's former employer is convinced that the Russian intelligence seivice, the successor to thc
sponsoring his book The Big Breach - From Top Secret to Maximum Security. lt is due to be published k
month by a company that has no previous history of publishing.
The book. Mr. Tomlinson promises, will give details of M16 dirty tricks operation and the modus operandi
as well as accounts of his own experience in Bosnia and Russia. It would also give his version of "wrong
dismissal from the service and subsequent "harassment" by the British authorities.
After he was released from Belmarsh prison in south-east London, Mr. Tomlinson went abroad and cont
make serious allegations about M16. His earlier attempts to find a publisher in the US. New Zealand and
have been blocked. The former agent had signed a financial dea1with the Government in 1997 assignin!
over any future writing involving M16 in return for a financial settlement. As part of the deal, M16 found MI
Tomlinson a job with an aerospace company, which he left soon afterwards.
file://C:V)ocuments and Settings\g.amodioV)esktopìMitrokhin\tomlinsonl.htm
.
;
- . .: , .
08/07/2003
7
L,
..
.-.-+.
. .e--
tomlinson l
Pagina 4 di 7
Mr. Tomlinson claims he was persecuted by the Government and foreign police forces acting at London'
His main source of income, during his exile, has been from the media and, on occasion, the Harrods ow
Mohamed Al Fayed.
The post-KGB Russian intelligente sewice has suffered from lack of resources and senior operatives ar
have been frustrated and angty at the neglect it suffered under both the Gorbachev and Yeltsin governr
fortunes of the service have revived, however, under President Vladimir Putin, a fomer KGB agent.
A Foreign Office spokesman said: "Mr. Tomlinson claims the book is going to describe the inner workins
Secret Intelligence Service. That cannot be in the national interest."
The Monday Review: The Independent: 15 January 2001
4. Intelligence is called for from M15 and M16
ACCORDING T 0 that giant of modern constitutional scholarship, Professor Peter Hennessy, in his curvi
office of Prime Minister and its holders since 1945, the present incumbent holds the security sewices in
Affer what elements of M15 tried to doto his Labour predecessor but one, Harold Wilson; a bit of pre-em
flattery might be thought tactically astute.
The truth is, however, that M15 and M16 are still a long way from the reformed, accountable and intellige
services they ought to be. The latest embarrassment over Richard Tomlinson, the former agent now so I
he intends to publish his memoirs in Russia. only further underscores M16's poor handling of - and intelli
about - its own personnel. There is something faintly comica1 about Mr. Tomlinson's choice of country fo
grievance-publishing, suggesting that he, like his former employers, is locked into the old mindset of the
Testo filigrana
Unfortunately. neither the security services nor their ministerial overseers seem to have learnt the lessor
histoty The Spycatcher farce in the 1980s showed that it was not possible to prevent mavenck former a(
oublishina thinas which were alleaedlv too secret matters of national securitv but which often turn aut ta I
genuine $blicherest. Nor shoujd thh ~overnmenthave pursued the ludi&ous case against ~ a v i Sha
d
claims raised a number of legitimate questions about the way the security s e ~ i c e operate,
s
but whose rc
in the first place suggested a systemic failure of staff selection. If former agents cannot effectively be ce1
efforts of Vie authorities ought to be directed to ensunng that their complaints are dealt with at source. TI
~ntelligenceservices do seem to be making an effort to getto first base by widening the net of recruitmei
brinaina a little manaaerial riaour to the orocess. Next. thev should trv to ensure that fomer aaents do nc
anything embarrassiig to di&ose. In oiher words. by'enshng that &erything they do can be-justified. F
should take seriously the grievances of those like Tomlinson and Shayler rather than simply rubbishing t
Tomlinson claims to have been unfairly dismissed by M16. Whatever the truth of that claim, it is clear tha
been tested in a way that seems fair to the forrner agent himself.
-
Instead of engaging in counter-produttive and doomed attempts to prevent publication and reporting, it v
an obvious rule of effettive public relations to take complaints seriously in
lan Traynor in Moscow
....-.._._..
-1
5. Efforts to block book doomed
Efforts by government lawyers to prevent British newspapers from disclosing the contents of The Big Bri
M16 renegade officer Richard Tomlinson, are expected to collapse this week with the bwk's publication
Further passages were posted on the internet yesterday, after publication at the weekend of an extract ir
Komsomolskava Pravda. Russia's biaaest-sellina newsoaoer. The website of Narodnv Variant.
a
~ ~ ~
- oublish
set up by sergei ~orovin;continued Gmaintain that the book would be launched i n ~ ~ o s c otoday.
w Howc
machinations almost as intriguing as the contents of the book. Mr Korovin was not responding last night
calls or e-mails. coyly refusing to say when or where the launch would take place.
~
.
.
tomlinsonl
Pagina 5 di 7
Internet orders are being taken for the book on Amazon and Narodny Variant websites. Yesterday's extr.
internet described an undercover mission bv Mr. Tomlinson to Moscow in 1992 when he was alleaedlv, tc
"exfiltrate" unidentified "notebooks" at an in<ernational conference on doing business in Russia.
~-
Komsomolskaya Pravda described M16 training exercises at Fort Monckton, Portsmouth, including, Mr. alleged, recruits being dropped off in the city centre and told to obtain the passport number of a member
public.
The book is believed to contain accounts of operations already published, including allegations of how M
posed as journalists in the Bosnian civil war, had an agent in the German Bundesbank and tried to infiltri
suspected Iranian atternpt to procure materia1for a chernical weapons plant.
What is new are accounts of M16 operations which the agency says are damaging, though narnes of 0iiI4
agents have been changed.
In a court affidavit designed to prevent the Sunday Times frorn publishing further extracts from The Big E
yesterday an M16 ofticer, identified only as AH, said Mr. Korovin also used the name Kirill Chashkin and
professional counter-su~eillancetechniques. AH claimed that the publisher was "acting on behalf of Ru!
intelligente" Mr. Tomlinson, who works in a bar in Rimini in Italy, last night described the claim as "pure I
fantasr.
He said he had been given a £28,000 advance for the book. His main motive in publishing it was "to get
back ... l've put al1 my cards on the table. They can come and get me or leave me alone."
Though Mr. Justice Eady told the high court on Friday that it would be ridiculous to prevent The Sunday
from publishing extracts of The Big Breach if it was widely accessible, he stayed his ~ l i n pending
g
an s
likely to be heard this week. On Friday Inight three appeal court judges declined to hear the case as the
evidence the book was widely available.
Testo filigrana
Mr. Korovin said he would distribute 10,000 copies in Russia, the US and Germany. Russian media, holc
country up as the home of glasnost in contrast with the closed conditions in Britain, speculated that Mr. 1
while operating as a secret agent in Russia in the early 1990s, may have been one of -the couriers ferryi
documents that formed the Mitrokhin archive, published in Britain 16 months ago. If Russian foreign inte
SVR, was behind Mr. Korovin. Narodny Variant and The Big Breach, Russian media postulated, they cc
seeking revenge on M16 for the Mitrokhin revelations.
Whitehall sources denied that Mr. Tomlinson had any role in the defection of Vasili Mitrokhin, the former
officer who gave M16 details of Soviet penetration of the west.
The Guardian
Monday 22 January 2001
6: Oddballs, deadbeats and M16 recruits
When Auberon Waugh was kicked out of Oxford university, his father advised that there were only two p
careers for him: "You must become either a schoolmaster or a spy." But young Waugh's application to jc
Intelligente was sabotaged by one of the people he had cited as a referee. who told M I 6 that "I wouldnt
employ Auberon Waugh as my butler".
The only surprise is that the spooks didn't hire him forthwith.
Their recruitrnent systern has always been pretty eccentiic. letting in scores of deadbeats and oddballs i
fantasists -including Richard Tomlinson, who has been described by his acquaintance David Shayler as
consummate bullshit-artist. In an extract from his book which has already been published, and can there
mentioned with impunity, Tornlinson describes M16's training procedure. He and other apprentces were
the centre of Portsmouth and given an hour in which to obtain the name, address and passport nurnber n
file://C:\Documents
, . e + m " M C l u r i i - u
and Settings\g.amodio\DesktopWitrokhin\tomlinsonl.htm
~,
L..,L-,-.~
. , . .
~.
~
08/07/2003
.. . . .
tomlinsonl
.
.. .
.
.
.
~ . .. ...,
,
Pagina 6 di 7
member of the public. Tomlinson did it by chatting up two young women in a pub and asking if they'd likc
crew for a sailing trip to France the following weekend. They duly wrote down al1 their personal details: rr
accomplished. Another trainee, "Spencer", failed to retum to base, having got hopelessly drunk and forge
his assignment.
<
.
.
,
.
,.
Thus do the Jamec Bonds of tomorrow prove themselves. But of course there's more to it than that. Tha
right-wing historian Andrew Roberts, a contemporary of Tomlinson at Cambridge University, we know th:
applicants must also sit "a series of extremely testing exams". As Roberts revealed a couple of years ag
were straightforward: my spirits rose when I was asked to place, in order of precedence, viscount, duke,
earl and baron." Having sailed through this test, Roberts was summoned for an intewiew with the M16 d.
got straight down to business: "Homosexual, are you?" When Roberts said no. the doctor apologised for
personal. "We have to ask. Silly, really. as of course no one says yes. With Oxford it's drugs. with Camb
boys." What it is with Leicester or Nottingham we shall never know, since the procedures are clearly des
weed out provincial oiks and favour bumptious chaps who can spot a marquess at a hundred paces. A u
Roberts, it is not the fault of M16 that Tomlinson "ent progressively pottier" after leaving university, suo
Walter Mitty fantasies and boasting of his escapades behind enemy lines in Bosnia. Yet Roberts admits
"never discovered Richard's drug-taking habits. his promiscuity or his late-night clubbing forays around L
his motorbike; they gave him an almost unprecedented fourth year of probation". If M16 can't be blamed
to notice Tomlinson's antics, who can?
This, I imagine, is why the spooks have been so desperate to prevent Tomlinson from blabbing. His boo
to tell "our enemies" anything they didn't know already but by God it might frighten the British taxpayers
to finance this absurd circus.
-
The Guardian :24 January 2001
Franics WHEEN@ WHEENS WORLD
Testo filigrana
7: What's in that book
After days of tantalising dripfeeds to Russian newspapers (in an operation of which the most experience
would be proud), The Big Breach, by Richard Tomlinson, the former M16 officer, will be officially launch
promised, in Moscow this week. The Guardian can outline today. however, just what other major "secre
contained in Tomlinson's book. alongside his account of the farcically unsuccessful Truefax news agenc
can then decide whether the book publication this week actually matters very much, for al1 this material i!
the public domain in one way or another as well as being in foreign hands. Nothing big remains to come
The Big Breach describes how Tomlinson was approached. in time honoured fashion, by a tutor at Go
Caius College, Cambridge, a typical M16 talent spotter. He was himself classic M16 material - an ent
member of the university's air squadron, fit, adventurous and with a first class degree in aeronautica1 en(
Initially, he demurred and accepted a scholarship at Massachusetts Institute of Technology. He then pas
rigorous test to become a member of the territorial SAS. In 1991 he remade contact with M16 and made
favourable impression at its front office in Canton Gardens off the Mall in centra1 London. Tomlinson pas
lonec- the lntelligence Officers New Entry Course with flying colours.
-
He recounts how recruits were trained at Fort Monckton, an old naval fort near Portsmouth. They were d
the centre of the city and given an hour to obtain the name, profession. and passport number of a memt
public. He persuaded a couple of nurses he befriended in a pub to crew a yacht he was delivering to Fra
nurses provided him with al1 their persona1details. He savs a fellow M16 trainee. oretendina to be a Frer
made a. bet with his intended target, insisting al1 British passport numbers ended with 666. i h e target prc
wrong. The M16 recruit lost the bet but achieved his objective. Tomlinson was quickly assigned to hiahlv
operations. He describes how eight years ago, as the cold war was ending, he was sent tohlloscow p o i
industrialist under the name Andrew Huntley. He was told to meet his Russian contact, codenamed SOL
Financial Times conference on doing business with Russia, held at Moscow's Hotel Metropole. His miss
apparently successful, was to "to exfiltrate" SOU's notebooks believed to contain details about the pei
of a new Russian missile system. He was also involved in purloining intelligente about arrnoured cars.
-
Later in 1992 Tomlinson was sent t0 Bosnia posing as a journalist. complete with a forged National Unio
Journalists membership card. His initial contact was a Serb who was hoped to have access to senior arr
wmmanders.
A
"
,..
.
.
file://C:U)ocuments and Settings\g.amodioU)esktop\Mitrokhin\tomlinsonl
.htm
-.
...- ., .A-...-.-.
..A'"
08/07/2003
.
~..
. . .. .
Pagina 7 di 7
tomlinson l
On Balkan business, Tomlinson met Harold Elletson. then Conservative MP for Blackpool South and a I(
M16 contact - (the wle that M16 should not "run" MPs was waived by the then prime minister, John Ma
Elletson, says Tomlinson, was an upright figure who was concerned about John Kennedy, a Toiy party C
and British citizen from a Serb family who changed his name from Gvozdenovic. Kennedy was a strong :
the Bosnian Serbs under the indicted war criminal Radovan Karadzic and was a channel through which :
money was being offered to Conservative funds. M16 did its best to sweep the potential scandal under tl
Tomlinson alleges he was told to destroy his report, which would normally have been circulated throughc
instead Sir John McColl. head of M16. quietly warned Sir Robin (now Lord) Butler. the cabinet secretary
Cook, shadow foreign secretaty at the time, later raised the issue, telling MPs: "No wonder M16 was woi
One role Tomlinson alleges M16 officers were asked to undertake while in Bosnia was to write articles u
pseudonyms. As The Guardian reported in 1998, articles written by an M16 officer under a false name\
time published in the Spectator magazine. The articles. which included bitter attacks on British journali:
including the RBC correspondent Kate Adie, were written with a Sarajevo dateline under the name Kenn
Roberts, during the civil war in Bosnia. The Spectator said at the end of the articles that the author's nan
been changed at his request". It did not say that the writer was an M16 officer. The officer has already bi
identified as Keith Craig.
These M16 articles appeared to be part of an attempt to influence public opinion during the Bosnian crisi
suggesting atrocities were being carried out by al1 sides - and not just Bosnian Serb troops.
Finally, in 1994, in what turned out to be his last sensitive operation, Tomlinson was assigned to M16's c
proliferation department (responsible for disrupting attempts by "rogue" states such as Iraq and Iran to a
nuclear. chemical. and bioloaical weaDons). Iran. whose trooDs had been attacked bv chemical weanons
r - - . ~
Iraq war of the 805,was susiected oitiying to procure chemical weapons for itself. an~ekboragbper;
involving agents from the CIA, Mossad, the Dutch and Polish intelligente agencies as well as M16, Tom
asked to pose as a businessman knowledgeable about chemicals and approach the Iranians. The facts,
apparently originated from Tomlinson himself, have already surfaced in the Israeli press. The operation i
undercover Iranian intelliaence officer based in Vienna and known as Tehrani. He in tum was involved W
Manbar. a shadowy lsra& businessman with links to Mossad; an English woman, Joyce Kiddie, knoin t
a company called Bari Trading. M16 tasked Tornlinson. working under cover, to contact Kiddie, who was
Manbar, who in tum was known to Tehrani. Manbar had been a long-term informant for the Israeli intem.
service, Shin Bet. According to Kiddie, Manbar had in fact been using his Iranian contacts in attempt to C
whereabouts of Ron Arad, an Israeli pilot taken prisoner in southern Lebanon in 1986. It is unclean whet
perplexed by Mossad's apparent indifference to its scheme, succeeded in sabotaging the alleged Iraniar
orocurement Droaramme. Tomlinson amears to have been dismissed bv M16 in the midst of this murkv
~omlinsonmakes a stream of other major allegations which have alreadi come out.
Testo filigrana
.
-
He says that M16 had a spy, code-named Orcadia, in the German Bundesbank as part of an operation C
Jetstream, responsible for economic espionage. He also makes claims, less plausibly, that M16 officers I
assassinate Slobodan Milosevic, and, even less plausibly, that M16 had a role in Princess Diana's death
too, that Nelson Mandela was an M16 agent. He was involved in the release of the names of M16 officei
internet M16 is certain to have lona aao undertaken a damaae limitation exercise. assumina the woffit
as
-.
Tomlinson made clear he was nolgcing to keep quiet afteriis sacking six years'ago. a sacking he blam
persona1feud with his line manager. M16 has said he was nota "team player'. They have chased and h:
around Europe. Tomlinson has <ow responded with his last throw of the dice. But except in terms of M16
plumrneting prestige as an agency that, above all. can keep its secrets - it may not matter.
[email protected] :24 january 2001
ALLEGATO 5
Testo filigrana
.
Pagina l di 6
House of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16)
m
plossary
Index
Contact l& Parliament Live
..........
~
........................
Previous Section
@f"l
Home Page
Mr. Campbell-Savours: Like the right hon. Gentleman, I am leaving the
Committee. The role of the Chairman could be reinforced. The Security Service
and the SIS should seriously consider the right hon. Gentleman's remarks.
There are rnany occasions on which it is imperative for them to make
statements but they cannot do that. They should use the Chairman of our
Committee to do it when they can assure us that the information is absolutely
correct.
Mr. King: I am grateful to the hon. Gentlernan, who knows
which it has been possible t0 say
29 Mar 2001 : Colurnn 1141
005029
something. Sometimes, I have been approached to make a statement, whic
but we did not have the requisite information. On those occasions, I was
the inteor the value of our Committee. One of the valuable roles of
public confidence in the agencies.
Testo filigrana
One incident is graven on my heart. An editorial in The Times was widely
believed to have been written by me--it was not-after the Mitrokhin
investigation. The matter had been blown up out of al1 proportions in some
quarters. We were able to investigate it because we were given access to al1 the
information. We made one or two tough criticisms. I paraphrase the editorial,
which said that although the agencies might feel a little bruised about some of
our comments, they gained from the exercise because they were seen to be
subject to a system of independent scrutiny by independent parliamentarians
who had generally given them a good report and paid tribute to them where it
was due.
We stated that the retrieval of the Mitrokhin archive was an outstanding
achievement. Our praise was qualified by specific criticisms of some of the
subsequent handling. However, the praise and criticism encouraged public
confidence.
We have evolved a unique oversight system in this country. We take some
interest in the systems that other countries operate, and we are especially
familiar with the exhaustive Arnerican system. We are also familiar with the
systems in Germany, France, Italy, Australia, New Zealand, Canada and our
other allies. We recently visited Moscow, where oversight of the intelligente
agencies is at an early stage. We visited the Duma security committee, severa1
rnembers of which had considerable experience of security arrangements in the
former Soviet Union and Russia. Clearly, developments are occurring, and they
file://C:ìDocuments ...\House of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 @t 16).ht 08/07/2003
,
e
.
-
. ...-.
-
~.~
~-
,
.
-
.
,.
.
.
... .
. . .
..
House of ~ommonsHansard ~ebatesfor 29 Mar 2001 (pt 16)'
Pagina 2 di 6
B
will lead to increased dernocratic oversight of the agencies in future. As both
Secretaries of State know, there is a genuine willingness in Russia to seek
further co-operation with this country on subjects of cornrnon concern such as
international organised crirne.
We do not clairn perfection, but we have a unique systern. The Executive
authorises, the judiciary verifies and our Cornrnittee, rnade up of
parliarnentarians, oversees. We have developed our role and our operating
practices, which are not set out in legislation. There is no point in considering
only the three agencies; we rnust consider the whole intelligence community.
There is no point in considering GCHQ without ascertaining out its custorners'
view of its performance. I f the Defence Intelligence Staff of the Ministry of
Defence constitute its biggest customer, it is irnportant that it is in our arnbit.
We regularly have sessions with the Chief of Defence Intelligence and his
colleagues.
We are also involved with Custorns and Excise and the
Intelligence Service, which are also of interest to the
Home Affairs. Work on serious organised crirne is
ordinated.
We have lengthened our reach by appointing an
agreernent, which was given readily and is appreciated. Ipay tribute to John
Morrison, the investigator for our Comrnittee, for the work that he already done
and that he will continue to do. He has been a valuable addition to the
Cornrnittee.
Testo filigrana
29 Mar 2001 : Column 1142
Ispoke about the brevity of the legislation and the extraordinarily lirnited
nature of our blueprint. The greatest part of it details the reasons why we
should not be given information, and the powers to withhold it frorn us. Iam
glad that that is being increasingly ignored for reasons that Irnentioned earlier.
The heads of the agencies and their colleagues increasingly appreciate that if
they want us to have a sensible and full understanding, we need the rnost
cornprehensive inforrnation. We have tried t0 secure that build-up of trust, and
to ensure a t al1 tirnes the security of the inforrnation that we receive. There has
hardly been an incident that could lead the agencies justifiably to clairn that we
had not kept inforrnation properly and securely.
Overseeing the agencies' finances is one of our responsibilities. When Iwas a
Minister, there were extraordinary limitations. There was a single intelligence
vote, a single line and little proper understanding of the agencies' finances. I
would like to clairn that we have rnade a rnajor contribution, ably supported by
an arrangernent, which was not scheduled in the legislation, with the National
Audit Office. Its representatives sit in and advise on our hearings and
investigations into the agencies' budgets and finances.
The schedules in our reports are irnpossible to read because they are full of
asterisks. However, they set out the range of financial rnatters that we cover.
file://C:U)ocuments...Wouse of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16).ht 08/07/2003
...-.--..-
-
.
..
.
,
.... ,,
,
.
House of Comrnons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16)
.
. . . .
,
Pagina 3 di 6
1
AH the details are given to the Committee and they are also available to
Ministers.
We have taken a great dea1 of interest in international aspects. I f Iwere to
make a cornrnent that is not in our reports--we are currently conducting our
annua1 reviews, which include a review of the agencies' budgets--I would
convey to the Secretaries of State a concern felt by the Committee about
something that applies not just to the agencies b u t t o every Departrnent in
which Ihave been involved.
The finance function tends to be included in part of the adrninistration of a
Department. Someone who is promoted in adrninistration is suddenly told, "You
are now the principal finance officer". No one would appoint the chief scientist
on the grounds that he was a splendid layrnan with no scientific experience
whatsoever. Ithink we are entitled to be concerned about the financial
qualifications and experience possessed by people who are responsible for
financial matters at very senior levels.
That is a firm impression that the Cornmittee has recently formed. Ithink it
important to put it on record because we are dealing with substantial sums of
public money, and it is felt that there is on occasion something of a layman's
approach to financial issues.
Testo filigrana
That brings me to the biggest construction project that the intelligente agencies
have ever undertaken:The Foreign Secretary referred to it, and we have drawn
attention to it. Progress has been pretty mixed so far, as the Foreign Secretary
will know: he will be aware of some of the embarrassing events that are
mentioned in our report. He will know, for instance, of the extraordinary
gyrations in the surns--substantial sums--involved in the costs of the transition
to the new building.
We hope, and believe, that project management is much stronger than it was,
but we know that the task is still exceptionally challenging.
house nor Vauxhall Cross represented the happiest of
financial control; then the new GCHQ
29 Mar 2001 : Column 1143
accommodation building carne over the horizon, dwarfing both those earlier
operations in terms of cost and complexity.
The Chairman of the Foreign Affairs Committee unkindly suggested that we had
taken no interest in the recruitment processes of the agencies. I n fact, we have
taken a keen interest. During almost the whole period the Committee has been
in existence, we have felt disappointment and regret about the difficulties and
concern that can be caused by just one or two disaffected personnel. Such
people can cause considerable problems for the agencies--and, Isuspect, a
considerable arnount of work for Secretaries of State. Ishall not comment in
detail on two specific events, but Members will know that Irefer particularly to
Messrs Tomlinson and Shayler.
file://C:\Documents...Wouse of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16).ht 08/07/2003
..,.-. . ;. .
-.~- ..
-L~~?:L~~?:-VC.~~TWCRZ?~~-XTWCRZ?~~-XTWCRZ?~~-XTWCRZ?~~-X-
~
House of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16)
.
.
Pagina 4 di 6
@
We were greatly concerned by the issue of recruitment, and the challenges and
difficulties that would be caused by the appointment of the wrong people.
.ME.Donald Anderson: My remark was not meant to be unkind. Iwas referring
to'paragraph 8 of the Intelligence and Security Comrnittee's interirn report,
published this month, which refers t o
"issuesthat would forni the basis of this year's programme."
.
Recruitment was not mentioned, which I thought a little surprising in the li
Shayler, Tomlinson and others.
-----.-$
Mr. King: Sadly, those issues have been with us for a long time, as the right
hon. Gentleman will see if he looks at our earlier reports. People who left the
agencies some time ago have been causing difficulties, and giving rise to
concern, for a long period.
An abiding therne of our considerations has been recruitment, along with the
issues of vetting--including review vetting-and genera1 security. Admittedly,
there is a sense in which we could take pleasure in that. During our time, there
have been some appalling breaches of security; but they have taken place in
the United States, not here.
Testo filigrana
A deadly cornment was made by Mr. John Deutsch, who used to be director of
the Central Intelligence Agency. He said, "It is a terrible thing to find a spy in
your organisation. The only thing worse is not to find a spy in your
organisation". We have continually emphasised the importance of establishing
the tightest possible vetting and security scrutiny, but we live in a world in
which the same pressures exist. According to the newspapers, the Prime
Minister recently rnade representations to President Putin about the amount of
Russian espionage activity in the United Kingdom. Ido not know whether that is
true; but our Committee has expressed concern about the degree of Russian
activity in earlier years, and about the number of intelligence officers believed
to be operating in this country.
I n any event, there is no doubt that we shall be exposed to the same pressures
as the United States. The ambitions of Russian intelligence services will be the
same here as they are in the United States-in the shape of Mr. Aldrich Arnes,
Mr. Harold Nicolson and Mr. Hanssen.
We in the Cornmittee have observed the way in which the role of the
intelligence and security agencies has changed. The Foreign Secretary
rnentioned the challenges faced in Sierra Leone and the Balkans. My hon. Friend
29 Mar 2001 : Column 1144
the Member for East Hampshire (Mr. Mates), speaking of military intelligence, said that in the old
days of the cold war he hardly needed a map when he had to take part in military exercises on a
German plain. When today's forces are put in harm's way, in temtories that they have never been near
file://C:\Documents...VIouse of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16).ht 08/07/2003
---e
I
.. . .
.
.
..
.
.
.
.
.
.,
. .
.
House of Commons Hansard ~ebatesfor 29 Mar 2001 (pt 16)
Pagina 5 di 6
1
before, high-quality advance intelligente is essential, k d the promptness and relevance of such
intelligence has certainly increased.
'i
The agencies have an increasing role in dealing with organised crime. I n the
foreword to our main report, Ireferred to the Committee's visits to Dover,
where we spoke of the fragile nature of our controls. We discussed illegal
immigrants, and drugs. We saw something of the arrangements that were in
place, and agreed that they were fragile enough anyway and, without
intelligence, would be virtually non-existent. We said that before the terrible
tragedy involving a container-load of dead Chinese immigrants. The traffic in
immigrants was not fully identified until that tragedy, of which we knew
nothing, was revealed to the British people. It underlined the scale of the
challenge presented to intelligence agencies--that they must try to combat the
sophistication and determination of big international gangs.
-
We also referred--as did the Foreign Secretary, in graphic terms--to the
problems of information warfare. I t is possible to shut the country down with no
need for a bomb: a good computer hacker can often wreak, or at least threaten,
far greater damage. Ido not want to become involved in an argument about
whether the Government coped better with the Anna Kournikova virus than
they did with the love bug--that is the sort of language now creeping into our
discussions--but as we pointed-out, the House of Commons, ancient institution
though it may bel was more on the ball with the "love bug", and gave earlier
warning, than the great UNIRAS--unified incident reporting and alert scheme-which was supposed to warn every Department. The Committee went to
America shortly afterwards and we observed that the slowness of the official
system to warn the United States meant that people had got out of bed and
switched on their equipment only for the virus to get into it as well before the
British warning arrived. Iam pleased that when a further major virus attack
came, it was dealt with much more promptly.
Testo filigrana
The role of the intelligence agencies and the continuing importance of their
work in the world is recognised and accepted in the Committee. Changes are
occurring in international terrorism: there is an on-going threat from and
serious concern about breakaway elements in the republican movement and the
continuing heavy burden that they represent. The Security Service thus has a
role to play in respect of the continuing need to acknowledge the threats posed
by foreign intelligence services.
I was interested to read today's announcement that Mr. Sergei Ivanov, who
some of us met recently, has become Russian Minister of Defence after being
transferred by Mr. Putin from his position as secretary of the National Security
Council. He is a former KGB colleague of President Putin's, so the influence of
the intelligence community in the new Russian Government is real.
We have discussed the importance of agencies working together on different
issues, organised crime in particular, and such developments
that, although they are separate, they must co-operate 'more
Government are encouraging that and we also support it. Tha
why my Committee attaches
file://C:U>ocuments ...\House of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 -?@t
+ 16) ht 08 O
a.-,
A
-
.
-
Pagina 6 di 6
House of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16)
29 Mar 2001 : Column 1145
importance to the Ministerial Committee. I know that there is full access and that al1 the Secretaries
of State attach proper importance to the work of the agencies for which they are responsible, but we
are looking for more joint, co-operative working.
.
Iarn sure that the Foreign Secretary and the Horne Secretary would pay tribute
to the work of the Security Service, but it is important that the role played by
the agencies be fully considered; and we believe that, as a rninirnum, there
should be an annua1 ministerial meeting chaired by the Prime Minister so that
the agencies' work in their combined role as our intelligence community, which
plays an increasingly irnportant part in the uncertain and thus more dangerous
world in which we live, can be pursued and recognised at the highest level.
Ishall leave to rny colleagues who want to pick up individua1 points our
concerns about the Official Secrets Acts and the need to ensure that we have
relevant protection in place. There are secrets that need to be kept and the
Foreign Secretary put it very well: nobody will entrust us with their secrets,
which they rnay risk their lives to give us, if they believe that we are not a
trusty and secure horne for those secrets.
Testo filigrana
There is interest in freedorn of inforrnation and a feeling that there is
unnecessary and excessive secrecy. There are good argurnents to be made on
both sides, but we must not go so far as to say that there is no longer any need
for the basic protection of essential secrets. It would be enormously darnaging
to the security of our nation if it was thought that we no longer regarded any
inforrnation as secret and put it al1 in the public domain.
We have had the opportunity, which is given to few, to launch a new function of
parliarnentarians, set up a new Cornrnittee, and build a new relationship with
our intelligence and security agencies. Iplace on record rny personal thanks to
the Clerks who have served our Committee. When one goes to the United
States to rneet the House Intelligente Comrnittee, one sees that it has a 30strong staff. One then meets in the Senate another 30-strong staff, as well as
the 30 staffers working for the Congressrnen on the Committee and the 30
staffers who serve the Senators. One begins to realise a sense of scale.
Ioffer my personal gratitude to two individuals, Jonathan Alden, our first Clerk,
and Alistair Corbett, who took over from him, and the teams that have worked
with them, which are minute cornpared with those in the United States. Iknow
that the whole Committee will join me in expressing appreciation for the work
that they have done.
Next Section
W
Home Page
i
file://C:\Documents ...Wouse of Commons Hansard Debates for 29 Mar 2001 (pt 16).ht 08/07/2003
4
ALLEGATO 6
..
Testo filigrana
. .
.
.
. ,
.
Pagina 1 di 4
Counterintelligence News for Èebmary 1 1-1 7,2001
*
The Centre for
Counterintelligence
and Security Studies
I
CI Centre
CT
Studies I SpyTrek
Home
About US
staff
counes
SnvTrek
~pi~ruise
CI N e w s
2003 l 2002
2001 1 2000
CI o n N
Books
Resources
Reference
Links
Press Room
for Media
Join our
Mailing List
HOW t0
contact us:
Counterintelligence News for the week of:
February 11-17, 2001
Major storles t h i s week: Foreign spies in high tech hard to catch; Pollard asks
Sharon to push for pardon; lapan makes stiffer penalties for spying; Money raised to
free Vanunu; CIA partners with SafeWeb, Inc.; Changes as Russian embassy;
Tenet's CIA role; Russia revives anonvmous t i ~ s :60 Minutes storv on NSA: Croatia
spied on peacekeepers; Valent:n ~ o l s e ~ e
still
v in jaii; ~ntelligence'~ommittée
powersharing pact between parties is strained; Settlement reach in industrial espionage
case; Tomlinson's book is a seil out; SDVcase iudae to hear 9aa order issue: Korean
N E t o open cyber-reporting center for industrial cpying activitiés; Russia's revenge
on Mitrokhin book; Spy trial in Miami a last cold-war front; ABA opposes secret
evidence; Lawmakers focus on NSA technology: Senate Danel investigatina Deutch
pardon; Johnson-Milliken settle espjonage suite; NSPD 1 signed; ~ u r o i she& tape of
Cuban MiG piiot;Clinto ignored CIA In pardoning Samuel Morison; ProfumofKeeler
case
Testo filigrana
phone
Course/Product
inforrnation:
703-642-6340
interviews
Media requests
for interviews:
Press Room
SpyTrek
Excursions
SpyCruise:
1-866-SPMREK
SpyDrive:
1-866SPYDRIVE
Profumo: who w e r e t h e sDIes, who the lovers7
THE most potent ingredient, amid a riot of salacious detaii, about the Profumo affair
was the knowledge that the British Secretary of State for War and a Russian spy had
shared the sexual favours of the call-girl Christine Keeler. Macrnillan's Government
never recovered from the scandal......(The Times of London, 17 Feb 01)
Clin~onnCaeCIA-hPerhpnWn~enraAnélurt
President Bill Clinton ignored a recommendation f m m the CIA last month when he
Dardoned former Navv intelliaence analvst Samuel L. Morison. the onlv oovernment
hashington
official ever convicteiof leaking ciassified inforrnation to the media
Post, 17 Feb 01)
....'.
W t i o n s Renewed A b u t Pav E w l t v for Feds Posted Abroad
I n a break with standard government practice, the CIA has started giving "iocality
pay" to its employees serving overseas (Washington Post, 16 Feb 01)
....
J s I n t e r n e t Annnvmitv MarketahlaZ
As an Internet user and online shoD~er,vou mav have more in common with vour
frlendly neighborhood spook at the ~ ~ ~ t you
h athink
n -- both you and the ag&ts
who look out for your national security are concerned about remaining
.anonymous
oniine (Washington Post, 16 Feb 01)
....
Jurors h e a r t a n e of Cuban MiG Dilot
I n one of the most drarnatic moments of the ongoing Cuban spy trial, jurors on
Thursday heard the excited voice of a Cuban MiG piiot celebrating the shootdown of
(Miami Herald, 16 Feb 01)
two Bmthers t o the Rescue pianes five years ago
.....
Senate Commlttee Ouesti~ns(;linton's
P a r d o n p f Da&&
The Senate Seiect Committee on Intelligence yesterday launched an inauirv into
former President Clinton's Dardon of former C
A
I director lohn M. ~ e u t c h .sendina
- ~ a~ - letter t0 CIA Director ~ e o r g e
l . Tenet to determine whether he or &ione else in the
U.S. intelligente communlty was consuited beforehand (Washington Post, 16 Feb
-.
.--
.
....
Uil
tighten security at the nation's nuclear weapons
Feb 01)
P i w m s y s 0 u . A-onlt
BeYsurEd k u 3 e o e y
C
President Bush has o.ven his national sec~ritvadviser. ~ondoleezza-
file://C:\i)ocuments and Settin...\Counterintelligence News for Febmary 1 1 - 17,200 1 .ht 08/07/2003
Pagina 2 di 4
Counterintelligence News for Febmary 11-17,2001
traditional powers o f her post and rejected s;ggestior;s that Vice ~ r e s i d e nCheney
t
head important meetings of the ~ a t i o n aSecunty
l
Cobnci,, according to a presidential
directive distnbuted today, known as National Security Presidential Directive I.....
(New York Times, 16 Feb 01)
Johnston, Mllliken settlaesplonsgabuit
.....Back in 1998, Coiumbus-based lohnston Industries claimea t0 have discovered
an industrial spying scheme that muted key textile manufact~ringand marketing
secrets from lohnson to textile giant Milliken & Co. lohnston ~ndustriesclaimed-the
espionage cost it around $30 rniliion.....(Columbus Ledger-Enquirer, 16 Feb 01)
m a t e Pane1 Investiaatina Deutch Padri
The Senate Intelligence Committee is investigating the circumstances surrounding
the presidential pardon of former CIA Director lohn Deutch, who was embroiled in a
scandal over mishandling classified information (Reuters, 15 Feb 01)
....
LàWmakers FOCUS
s a t S U 3 c h n .PLPay...C . U l e $
Senior lawmakers who conduct ovenignt of U.S. inteliigence programs say
modernizing technology at the National Security Agency (NSA) and beefing ~p the
CIA's spy networks are priorities this year.....(Reuters, 1 5 Feb 01)
~ ~ ~ ~ a v o p r > o s eSe&
v't
Citing the case of a Palestinian irnprisoned for three years without trial, some
lawvers at the American Bar Association convention sav thev want chanaes in U.S.
law'to prevent the government from using secret evidence against non&zens
(AP, 15 Feb 01)
.....
A sov trial In Miami on a last w l d - w a r front
The trial of Gerardo Hernandez and four other accused spies suggests that, at
least in Miami's Little Havana, the cold war is still raglng. Testimony, which began in
December and may run through March, has verlfied some of the worst fears of
Miami's Cuban-American residents......(Chrlstian Science Monitor, 15 Feb 01)
.......
Testo filigrana
Brothersto t h e ~ ~ ~ . a c c W ~ I P L e t l f l ~ g . oin rspJLtrlh!
d e r
When Cuban jets shot down two small c.vii.an planes in international waters nearly
five years ago, Fidel Castro's government virtually assured that the four dead fliers
would forever be memorialized by Cuban exiles.....(Sun Sentinel, 15 Feb 01)
Russia's r e v w
Former MI6 officer Richard Tomlinson claims he has written an expose of the Brltish
secret service. But he was merely a pawn of Russian lntelligence which was furlous
at revelations in The Mitrokhin Archive, says its author, Christopher Andrew .....(The
Times of London, 15 Feb 01)
DreadedcébiCkPf AncmYIn&Om&lnts
Reviving a practice hated, feared and ultimately banned in Soviet times, the
domestic sLccessor t0 the K.G.B. has served notice that it is again investigating
anonymous accusations of uirnes against Russian citizens .....(New York ~irnes,15
Feb 01)
Tlnker. TailPG Poet. SDV?
Sitting on the patlo outside a luxury Austrian hotel, lohn Macnamara Ilstened intently
as a man he knew as "George Mearah" spun an incredible sto ry..... (Washington Post,
15 Feb 01)
NS4aemfirs~ltv
checkfr~m~vate_cnmpény
The Nationai Security Agency received its firSt ever royalty checks yesterday for a
computer spy program it created, built and Itcensed to a private Virginia-based
technoloav comoanv. Receivino monev rather than soendino it was so forelan to the
governrnent a g è n i t h a t it hadno accounts-receivabie department set up t0 accept
(The Baitimore Sun, 15 Feb 01)
the checks, officials said yesterday
~
.....
~opencuher:rapebing.~.forlnhuWprabIvitien
The National lntelligence Service (NE) said yesterday it woulo soon open a cyberreporting center to provtde help t0 businesses vuinerable t0 ind~strialspying
(The
Korean ~ e r a l d ,15 Feb 011
.....
l
gag order by announcing plans t0 fly over the ocean where Cuban MIGs shot
(Miami Herald, 14 Feb 01)
two Brothers planes five years ago
.....
file://C:\Documentsand Settin...\CountennteIligence News for February 1 1- 17,2001.ht 08/07/2003
Pagina 3 di 4
Countenntelligence News for February 11-17,2001
i iiuu~criius
ui
rupca ui riis uuvn uy riie isiisyauc iviiu viiicci n u i a i u iuiiiiiii.uii,
une
Big Breach, were being distributed t0 bookshops yesterday as government lawyers
conceded there was nothing they could do t0 stop it
(The Guardian, 14 Feb 01)
.....
S e t t l e m m reached In suit claimino textlle swing
A settlement has been reached auietlv in a lawsuit in which Columbus-based
Johnston Industries claimed industriai espionage routed key manufacturing and
marketing secrets to textile giant Milliken & Co......(AP, 14 Feb 0 1j
Power-Sharino eod Between Pwties 1s StrahzfLin I#m!!lge@@.Committee
The histonc power-sharing pact between Senate Republicans and Oemocrats has
suffered one of its first and most visiole setbacks, on the secretive intelligence
committee that has broad oversiaht and investigative authoritv over the Central
Inteliigence Agency and the r e s t i f the United ftates intelligence community,
officials said .....(New York Times, 14 Feb 01)
No Sweet St. Valentine's for Valentin
Accused spy Valentin Moiseyev is likely to celebrate his birthday next month as he
has for the past two years - in prison ......(Moscow Times, 1 4 Feb 01)
FSB's Anonvmous Tios Rule Blasted
Human rights activists rang alarm bells Tuesday over what they saw as an attempt
by the Federal Security Service to revive the KGB'S practice of encouraging Russians
t0 inform on one another by welcoming anonymous tips .....(Moscow Times, 14 Feb
01)
croatsie.WernaUm&macakaeeert
An unannounced inspection of a military base and a nearby building in a BosnianCmat controlled town revealed that the facilities miaht have been used t o eavesdron
-~
on international officials, NATO and U.N. officials saTd Tuesday ....(Times of India, li
Feb 01)
~
~
~
~
M t i o n a l S e w i t v Niahtmare
The National Security Agency is the largest spy agency In the United States, and
perhaps the world. Twice as big as the CIA, the NSA eavesdmps on communications
al1 over the world .....(CBS NewsI6O Minutes 11, 13 Feb 01)
VIDEO: W r e c t o r Michael Havden describes the ni-ll
the cnmputers went
Testo
-filigrana
&WL
VIDEO: T
het i s at the NSA. as David Martin fin& out.
VIDEO: Jhere's aold in those chip5,
VIDEO: See tbe fate of some of the NSA's classified-
n
Bils-vi-<Lu+liPs
The successor to the KGB has restored the Soviet-era practice of acting on
anonymous criminal accusations, and Russian human rights advocates warned
Tuesdav that thousands could be ~ ubehind
t
bars on the strenath of a auiet tiD bv
(AP, 13 Feb 01)
their foes
......
Tenet's CIA. Mideast Role Uncertain
While his predecessor generally received his daily national security brieflng in
writing, President Bush gets his in person - oiten directiy f m m a man who seems
eager to keep his job, holdover CIA Director George Tenet ....(AP, 12 Feb 01)
Pmgrams like NBCi's ~ u i c k ~ i i look
c k cool and benign. But read the fine print about
(Newsweek, 12 Feb 01)
privacy
.....
Possible Chanoes at the Too of Russh. British Embassies
Are there soon-to-be chanaes afoot at two of the kev embassies in Washinoton? I n
the diplomatic rumor mill, ihere is talk that the natiin's capital soon may h&e new
Russian and British ambassadors.....(Insight magazine, 12 Feb 01)
Academv offers ueoole aiimose of the real FBI
Her reaction, a mix of surprise and respect, is exactly what local FBI officials
for when they pull back the curtain each year for Citizens' Academy and show
civic leaders the agency's inner workings, right down to its
.
.....(Baltimore sun, 12 Feb 01)
.......
,
0OO03B
etter to test orivaw soitwarethan the world's
dw?
en hook up with the notoriously intruslve Central Intelligence Agency
SNBCIWali Street Journal, 12 Feb 01)
.....
file://C:\Documents and Settin...\Countenntelligence News for February 11-17,2001 .ht 08/07/2003
,
~
.
.
-
Counterintelligence News for February 11-17,2001
Pagina 4 di 4
A b l s t s unite In bld to f r e e Vanunu
ARTISTS, actors and authors will hoid an auction in London next weekend to raise
money for the campaign t0 free Mordechai Vanunu, the Israeli technician held in jail
for more than 14 years for leaking details of his country's nuclear weapons
pmgramme to The Sunday Times....(The Sunday Times of London, 11 Feb 01)
Rusalanoefedorwas ~ I I g e r s ~ O f f ~
A RLssian UN diplomat wno defected with his family to tne United States late last
year was In fact an intelligente officer (AFP, 11 Feb 01)
....
Defense Ageacy staff. SDF to face rtiffer oenalties for soviThe Defense Agency plans to make penalties for personnel and Self-Defense Forces
members who leak secret information harsher by raising the maximum prison term
fmm one year t0 five years, agency sources said Saturday (lapan Times, 11 Feb
01)
....
Pollard t o Sharon: Push f o r oardon
Convicted SDV for Israel lonathan Pollard has written t0 Prime Mlnister-elect
- - Ariel
... -~
Sharon, urging him to pressure US President George W. Bush f o r a pardon
(Jerusalem Post, 11 Feb 01)
~
.....
~
ÉIiiQnUJ Varlatlons
Book review of Jhe Complete Story of Codebreaklng In World War I 1
Post, 11 Feb 01)
.....(Washington
Forelan sples in h i a h tech hard t o catch
The sples of Silicon Valley lurk on the end of bugged phone lines, pose as temps and
full-time workers, download secret documents. open fake companies, steal laptops,
raid networks (San lose Mercury News, 11 Feb 01)
....
Testo filigrana
I Home 1 About Us I Staff l Courses I CI News l CI on TV l Books I Resources I Reference I Links 1
I Contact Us I Press Room I SpyTrek I SpyDrive l SpyCmise 1 CT Studies I
Copyright Q 2003 The Centre for Counterintelligence and Securlty Studies'" / Malor, Capps & Assoclates, Inc.
Counterintelligence and Secutity Training, Analysis and Consuiting
Thls site b e 4 vlewed w i t h I n t e r n e t Explorer
file://C:\Documents and Settin...\CounterinteIligence News for February 1 1-17,2001 .ht 08/07/2003
ALLEGATO 7
Testo filigrana
.
, . .
.. .
..
.,
. .. . . .. ~.
Guardian Unlimited I Archive Search
Pagina 1 di 2
Unlimited home
.........-.--..--...-.-e--,.
Go to: [~uardian
~
Network home UK news World latest Books Money Film Society The O b S e ~ e r
Politics
Education Shopping
Work Football Jobs Media Search
Book by rebel M16 agent a near sell-out
Richard Norton-Taylor
Guardian
Search agaln r
Wednesday February 14,2001
Thousands of copies of the book by the renegade M16 officer
Richard Tornlinson, the Big Breach, were being distributed to
bookshops yesterday as government lawyers conceded there
was nothing they could doto stop it.
Testo filigrana
The paperback is being issued by Cutting Edge. a company
linked to Mainstream Publishing, an independent firm based in
Edinburgh. Bill Campbell, joint managing director, said
yesterday the print run of 12,500copies. for sale at £9.99, had
almost sold out.
The Weshinster bookshop Politico's sold 50 copies in half a
day, said lain Dale. its managing director. He was not entirely
in favour of the book but, since it was available in Moscow and
its contents had been published in national newspapers. its
sale had become an issue of freedom of speech.
Whitehall lawyers have told ~ublishersthat the crown holds the
copyright of the book and M; Tomlinson signed an agreement
to that effect in 1997. Mr Tomlinson says he signed under
duress.
He has been paid an advance of about £28,000by the Russian
publisher of the hardback edition, but govemment lawyers will
try to ensure he gets nothing from the UK publisher. Whitehall
officials said yesterday they would not attempt to prevent the
publisher or bookshops from making money from sales.
The book. which M16 says is damaging. gives an account of Mr
Tornlinson's operations and exploits in Russia, as well as the
training and tradecraft of Britain's secret intelligence service.
Mr Tomlinson has left Italy where he worked in a bar and is
now living in Cannes in the south of France. Yesterday he
insisted the book was not damaging, and added: "The
government and country carries on."
When the government set up its promised special employment
tribuna1for former members of the security and intelligence
agencies he would be the first to demand a hearing, he said.
file://C:\Documents and Settings\g.amodio\D
...\Guardian Unlimited Archive Search.ht
08/07/2003
Guardian Unlimited 1 Archive Search
Pagina 2 di 2
i
A
Guardian Unlirnited C
3 Guardian Newspapers Limited 2003
Testo filigrana
file://C:\Documentsand Settings\g.amodio\D...\Guardian Unlimited Archive Search.ht 08/07/2003
ALLEGATO 8
Testo filigrana
UK - Post-Cold War - Tomlinson Affair (2001)
Pagina 1 di 2
UNITED KINGDOM
Post-Cold War
The Tomlinson Affair (2001)
Tomlinson's book, The Big Breach: From Top Secret to Maximum Security
(London: 192.com, 2001), is available for downloading in PDF, MS Word, and
text formats at: http://thebigbreach.com.
Materials presented chronologically.
B Fielding, Nick. "Russians to Publish Top MI6 Secrets." Sunday Times (London), 14 Jan. 2001
[http://www.sunday-times.co.uk/]
On 13 January 2001, "MI6 accused its former officer Richard Tomlinson ... of
striking a dea1 with the Russian intelligence services to publish his memoirs of life as
a spy. The book, entitled 'The Big Breach: From Top Secret to Maximum Security,' is
due to be published shortly by a Russian company that MI6 claims was set up for the
purpose.... A raft of injunctions and other lega1 actions has prevented him from
publishing his book in Bntain."
Testo filigrana
b Sunday Times (London). " ARebel Spy on the Run." 14 Jan. 2001. bttp://www.sundaytimes.co.ukl]
Extract from Richard Tomlinson's book, "The Big Breach: From Top Secret to
Maximum Security," in which he descnbes his finng, its immediate afiermath, and
his decision to go public.
V Smith, Michael. "Spy Chiefs Face Fight to Save Secrets." Electronic Telegraph, 15 Jan. 2001.
[http://www.telegraph.co.uk]
"Publication [of Tomlinson's book] could not come at a worse time for the security
services, which face a sustained battle in the courts to defend their secrets. Arguing
against publication of Tomlinson's memoirs will be made more difficult by the
decision of Dame Stella Rimington, the former head of MI5, the domestic security
service, to publish her memoirs."
V Warren, Marcus. "Chance fOr Russia to Settle Old Scores." Electronic Telegraph, 15 Jan. 2001.
[http://www.telegraph.co.uk]
"Whether it has directly sponsored Richard Tomlinson's book or not, the biggest
winner fiom its publication will be Russian intelligence in al1 its
b Tomlinson, Richard. The Big Breach: From Top Secret to Maximum
Narodny Variant Publishers, 2001. London: 192.com, 2001.
Clark comment: This is the disillusioned MI6 officer's "expose" of bo
the British SIS and his continuing battle with the agency since his
file://C:ìDocuments and Settings\g...WK - Post-Cold War - Tomlinson Affair (2001).ht
... .
. ..
. ..
. .
-----------.a
08/07/2003
1
I
UK - Post-Cold War - Tomlinson Affair (2001)
Pagina 2 di 2
;1
Tomlinson's book is available for downloading in PDF, MS Word, and text formats
at: http://thebigbreach.com.
A "statement of authenticity" from Tomlinson, dated 1 March 2001, is available at:
h~://www.thebiabreach.com/tomlinson/statement.h.~Inter
alia, Tomlinson states:
"'The Big Breach' was not in any way h t t e n , sponsored or published by Russian
intelligence or any of their agents. It was written entirely by myself and the text was
not added to or altered (except for minor editing changes). I have never even met or
spoken to any officers or agents of Russian intelligence, 1et alone allowed them to
have any input into the writing or publication of 'The Big Breach'."
Tomlinson had a "Postscnpt to The Big Breach: From Top Secret to Maximun
Security" at http://thebigbreach.com/downloadibbtxt.zip, but it no longer [5/4/03]
appears to be there.
See Reuben F. Johnson, "Opening MI6's Can of Wonns," Moscow News, 16 Mar.
2001, I1 @~ttp://www.themoscowtimes.com].
This is really not so much a review of
Tomlinson's book as a reiteration of its main themes.
Andrew, Times (London), 15 Feb. 2001, comments that although "Tomlinson's story
is rarely dull, it suffers from his evident difficulty in distinguishing fact from
fiction....There is not much in The Big Breach of whose reliability we can be sure....
[For example,] Tomlinson's inaccurate account of [Oleg] Gordievsky's exfiltration
[from Russia in 19851 is similar to the KGB version."
Testo filigrana
B Andrew, Christopher. "Russia's Revenge." Times (London), I5 Feb. 2001. [http:llmnr. thetimes.co.uk]
The author argues that Russian support for the publication of Tomlinson's book is pay
back for revelations in The Mitrokhin Archive.
Return to UK Post-Cold War Table of Contents
Return io United Kingdom Table of Contents
file://C:\Docunents.and Settings\g...\UK - Post-Cold War - Tomlinson Affair (2001
ht
nQm7/-^^"
Testo filigrana
From Top Secret to Maximum Security
Testo filigrana
Testo filigrana
A L L E G A T O 10
Testo filigrana
Testo filigrana
al1 had large moustaches and bad haircuts. The door was,heavy duty,
so I let them exercise their knuckles. I realised that MI6 must have
used my letter admitting that I had a book manuscript as an excuse
to raid me yet again and confiscate my computers. Quickly, I
encrypted everything important on my laptop, defragmented the
hard disk for good measure and hid the tiny but cmcial Psion
memory disk inside the apartment's television set. With everything
secure, I went out onto the balcony to escape the increasingly
impatient banging, lay on my sun-lounger and opened up a book.
They eventually admitted defeat to two-inches of dead-locked oak
and called out the fire brigade. Now the police chief was peering up
at me from his wobbly perch, sweating profusely in the midday sun,
pretending that there was a gas leak in the hope that this would trick
me into opening the door.
'You've got the wrong building,' I replied mockingly from my sunlounger. 'This building is electricity only! Try that building over
there,' I pointed out the neighbouring block. 'Yes, I can smell the gas
from over there!' I said with an exaggerated gestidation.
'Open the door,' he ordered back impatiently, pulling out from his
top pocket a heavily chromed police ID badge and thmsting it at me,
the gesticulation sending the ladder into a worrying sway. 'Police,
open the door.'
'OK,' I smiled, 'but why didn't you just come up the stairs and
knock on the door? 1t's a lot easier thanmrning up a ladder.' I ducked
back into the avartment before I could see his reaction. It was
Wednesday, 17 ~ a y the
, same day that Mrs Stella Rimington, the
former head of MI5, announced that she intended to publish her
memoirs about MI5, and was negotiating a huge advance with a
British publisher. Unlike me, she h
computer.confiscated and t h e British a
h&:ptibliih. As $5. the .Pattyncase, it iv
the top and ano#& forthe little guy
channel, Sky Navs, had booked me €or a live telephone inte'kiew.at li
1530 to discuss this jaw-dropping
ringing as the Italian police burst into my flat.
'Up against the wall,' screamed the two heavies who led
charge, their pistols drawn and pointing at my chest.
'AI1 right, calm down,' I urged them. It was my tenth police,
and I had my hands up against the wall and feet apart before.
even recovered their breath. Five other officers entered the roo
one put the lights on. 'Hey, turn them off,' I ordered, rememb
tip given me by Onion-head. 'You mi
room, but you haven't got one to st
a'
Testo filigrana
320
T H E B I G BREAC
'I
officer flicked them off and went over to raise the blinds. The sweaty
chief arrived a few minutes later, introduced himself a s Inspector
Verrando of ~imini.DjGOS,the Italian special investigations police,
and presented two British SB officers who had come along for a day's
outing on the Italian seaside. Whereas Petersand Ratcliffe had some
human decency and intelligente, these were a couple of jobsworths,
selected to follow MI6 orders unquestioningly.
The search of my flat took about two hours. The jobsworths waved
a vaguely worded warrant that empowered them under the Mutual
Assistance Act to confiscate anything they wanted. My computer and
Psion were first in the pile. Then my whole CD collection, both
music and software. 'l'm not competent to examine them for hidden
81es.' announced Jobsworth One.
'&e you competent to do anything?' I replied helpfully.
Next al1 my lega1 papers. Then my mobile phone. 'So that we can
see
who..you:ve beencalling,' explained Jobsworth Two. . . .
.
i ijkii thet@l'evisicinremote
control. 'So youcan see what I've'been .
watching on telly?' I asked.
Finaily they helped themselves to one of my suitcases, loaded it up
and announced they were ready to interview me at ihe Rimini police
station. Glandng behind as they escorted me out, I realised they had
cleared my room of werything of d u e . The only thing they couldn't
get in my suitcase was the television containing the predous disk.
Venando interviewed me for six hours before he realised thatl had
done nothing Nega1 and that the British police had abused the
powers of the Mutual Assistance Act. But by then it was too late. The
jobsworths were on their way back to London with al1 my
belongings. They returned my suitcase a few days later when I faxed
the head of SB in London with a description of their incompetente,
but I never saw my computers, software, CDs, mobile phone or TV
remote control again.
A few days later, Verrando wote asking me to go back to thepolice
station. I ignored his request, thinking it meant trouble. I had just
applied for registration in Rimini, which I needed in order to
legitimise my presence in Italy, and presumed that Verrando wanted
to te11 me that I couldn't have it and order me to leave Italy. If they
wanted me urgently, they would come and get me,. I reasoned. I
heard nothing more unti1 I bumped into an off-duty Verrando
browsing the topshelf of a newsagent's in the town centre. "hy
didn't you come to see us the other day? he enquired politely,
hurriedly grabbing a photography magazinefiom a lower shelf. 'Your
permit is ready. The British embassy in Rome rang us a
not t0 give you one, so we decided to give you it immedi
.
,
..i.:<
'
$
i
'
.
'
Testo filigrana
.
.
.
.
.
TWE B I G BREACH
they would not be able to take the decision up to:.the Interior
Ministry.'
But I was underestimating their capacity for spite. MI6 might have
lost the support of the Italian police, but that didn't deter them.
Driving upthe autostrada to Milan to see an Italian lawyer about the
confiscations, I found,that I was under surveillance. It started off
discreetly just outside Rimini, but by Bologna I had made repeat
sightings and noted the number plates of three cars - a wh'ite Fiat
Punto, a silverVolkswagen Golf and a grey Fiat Bravo. The Golf got
so close on severa1 occasions that I could clearly make out the driver,
a swarthy character dressed in a red vest. I rang the lawyer in Milan
for advice, and he called the police. They told me to pull into the
Stradale Nord service station, just outside Piacenza, and I watched in
my rear-view mirror as the Punto and Golf followed me off the
motorway and parked up behind the service station complex,
partially shielded by some bushes. The Fiat Bravo continued up the
motorway, no doubt to park up in a lay-by to watch for when I left
the service station. The Italian police amved 20 minutes later in a
Fiat patrol car, and I explained the situation to them. They were
sceptical at first and I had to stretch my Italian vocabulary to
persuade them that I was not completely mad. They realised I was
not a crank when they eventually approached the two vehides. The
four occupants promptly abandoned their cars, scattering into the
nearby woods. 'Go on, shoot, shoot!'I urged the police, pointing at
the machine-guns hanging from their waists, but disappointingly
they were not too enthused by the idea.
The poiice poked around the vehicles to see if the occupants had
left any traces of their identity, but there was nothing
coke cans and hamburger wrappers. 'They're not police
they psur$G me. I had already..guessed as much. The s"
far too amateurish. to 66 : from .thg'italian auth&i
occupants would not have mn away if they were offi
explanation was that MI6 had hired an amateur surve
watch me once the Italians had refused to help th
When the patrol car left, I bought a Stanley knife
station and slashed their tyres. Back in my car, I
ambassador in Rome using my newly purchased
and mobile phone and asked him to send
surprisingly, he didn't send me the bill - I would
to my lawyer.
A few days later, my stay in Rimini was over.
apartment did not like the embarrassment of th
told me that the apartment had been 'booked b
.,
.
,
,,fj
,.
.>.
Testo filigrana
.
3L2
T H E BIG B R E
,:
h
.
.
.
rei
,A
.C.
:A:
*6
p.
il'
,#,
R'
W;
1;
.
3 .
E
9
f
i!
l.
..
' .
.
year'. She asked me to leave with a week's notice. I was without a
home and with the holiday season approaching fast it was impossible
to find other accommodation in Rimini. But perhaps that was a
blessing in disguise. I moved north and aFter a few weeks roughing it
in various hostels I f6und an apartment in Riva del Garda, a far more
pleasant town on the northern edge of Lake Garda. It was a
sportsman's paradise, with fantastic cycling, windsurfing and
walking opportunities for the summer, and with good skiing nearby
in the winter. I decided to settle there €01a while, MI6 permitting.
But my optimism was short-lived. A few days later, on a tiip to
Monte Carlo for a job interview, MI6 had me arrested again by the
Monaco Special Investigations Unit, who threw me into.the celis of
their station, by the harbour front. Sitting on a hard bench €or a few
hours, I nied that I was becoming even more of a comoisseur of
police cells than Ronnie from Belmarsh. MI6 asked the Monaco
police to confiscate my new Psion and mobile phone, but fortunately
they rang fot advice from the DST,who advised them to let me go.
... ... .Aftrr .sji.%orir$ofIdet&orr
they relea<ed ?e -on conditian .I' went
'
.
. , , ..
straight back to Italy.
Shortly after retuming home to Riva del Garda, I found that MI6
had been busy again in my absence. The estate.agency with whom I
had found my flat rang me up and called me into their office on the
pretext of requiring a copy of my passport. 'Richard,' announced
Betiy, the elder of the two slsters who ran the agency, 'while you were
away, we had a visit from two men who said that they were from the
police.' Anger welled up inside me at this latest intervention from
MI6; but worse was to come as Betty explained. 'But we realised
straight away that they were not really from the police because they
asked such unprofessional questions about you.'
'Like what?' I asked.
'They wanted to know how much you were paying in rent €oryour
flat, and whether you had a telephone line - the rea1 police would
not be interested in that!
'Did they say anything else?' I asked.
'Yes,' Betty hesitated for a moment before continuing. 'They told
me that you were a paedophile and warned me to keep you 'away
from my daughter.'
I Ieft Betty's office scarcely able to contain my despair and anger at
the depths to which MI6 seemed prepared to stoop in order to wreck
my chances of settling anywhere. For although ~ k t yrealised
immediately what was going on, Riva del Garda is a small town and
I knew that she would not have been the only person wh
Testo filigrana
. "
t.
.
" ~ .> , e
.
l
1l .
)
I
!
i
~
acquaintances who had presumably been fed the same Iine, then
after a month or two my new landlady got cold feet and told me to
leave my new flat. Once again I was without a home, and yet MI6
still had not finished with me.
Another trip to Milan was necessary, but more surveillance
immediately appeared, this time a white Volkswagon Polo. The same
fat bloke in a red vest was behind the wheel, with a long-haired,
suuffy companion alongside. This time they made no pretence at
discretion and sat glued to my bumper. If I stopped in an autoslrada
lay-by to check my map, they stopped right behind me. On the roads
leading into Milan, if I indicated left, but tumed right, they did the
same. 1 dived on to a roundabout near the centra1 station in the city
centre and drove around it, indicating at every tum-off, but swerving
back on at the last moment. They did the same, right on my bumper.
I drove around again, this time a bit faster. They did the same, the
narrow tyres on their Polo squealing. I accelerated, my BMW gripped
firmly and I ~ u l l e daway a car length ftom them. Once more around
the roundabout and I had pulled out half a lap lead on h i h . Two
more sinister cirdes and I was right on his tail. The fat bloke was
grimacing in his rear view mirror, unsure how to react, and his
companion was shouting down his mobile phone for advice ftom his
controller. I flashed my lights and gave them a friendly wave. 'Where
will this end?' I thought to myself, unsure whether the story was
farce or tragedy.
Testo filigrana
. . . . . . . . ...
....
.
314
.
...
.
.
..
..
:L
. .
..,, .
.
T H E BIG BREACH
. . . . . . .
.
l
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri
Reparto Anti Eversione
Nr. 555187-7-1-1999 di prot.
OGGETTO: Procedimento penale nr. 34236101 N.
Report Impedian nr. 173 e 174.
.Roma, 29 luglio 2003.
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
dr. Franco Ionta sost.
ROMA
. -
*1
-9
Testo filigrana
I1 giorno 26 giugno 2003 il Sismi comunicava a questo Reparto che la
cittadina russa Diana Georgiyevna Kazachenko, nata nella regione di Omsk
(Russia) il 01.04.1945, aveva richiesto all'ambasciata italiana di Mosca un
visto d'ingresso della durata di venti giorni per visitare la mostra "Vitrum"
presso la Fiera di Milano.
Gli immediati accertamenti attuati da questo Reparto permettevano di stabilire
che Diana Kazachenko, alle ore 23.00 del giorno 25.06.2003, aveva preso
alloggio presso l'hotel "Zbis Cà Granda" di Milano ove aveva una
prenotazione fino al giorno 29.06.2003.
La persona di Diana Kazachenko è d'interesse, nell'ambito del procedimento
penale nr. 34236101 N, poiché è esplicitamente citata nel testo del report
Impedian nr. 173, che di seguito si trascrive integralmente, in cui viene
indicata come agente del Kgb, utilizzata per l'attuazione del tentativo di
compromissione del diplomatico italiano Italo Papini, nome in codice "Enero"
o "Znspektor".
\. .
/,'
RAPPORTO IMPEDIAN NUMERO 173
ITALO PAPINI -NOME iN CODICE "ENERO E "INSPEKTOR"
1.
Italo Papini nato nel 1910, era un funzionario del Ministero degli
Affari Esteri italiano. Venne destinato in vari paesi per ricoprire
incarichi diplomatici e, dal 1968 al 1973, fu accreditato alllAmbasciata
italiana a Mosca come addetto amministrativo.
2.
Papini si sposò con una sovietica, Tatyana Vladimirovna Kudasheva,
discendente da antichi nobili russi. Papini aveva un debole per le
donne e a Mosca aveva convissuto con Brigitte Molo
(traslitterazione), una segretaria specializzata delltAmbasciata
francese. Nel 1971, quando Papini, passando per Taskhent, tornò a
Mosca da Kabul, gli fu messa alle costole una agente del Kgb, Diana
Georgiyevna Kazachenko, nata nel 1945. Kazachenko, un'insegnante
di tedesco, attirò Papini in una relazione intima ed i loro incontri
sessuali vennero fotografati da un dispositivo con lettera in codice
Testo filigrana
"v".
3.
Mentre Papini era sotto coltivazione da parte del Kgb, si crearono le
condizioni per una conversazione sul reclutamento. Andropov
autorizzò il reclutamento e fu concepita un'operazione nel modo
seguente.
4. V A Sproge, un agente del Kgb, venne inserito nella coltivazione di
Papini. Questi si stava curando agli occhi presso l'ospedale Gelmgolts
di Mosca. Sproge finse di essere un paziente dell'ospedale e così lo
conobbe.
Sproge riferì a Papini che le "agenzie competenti" si stavano
interessando molto dei suoi contatti (di Sproge) con Papini e gli
avevano riferito dell'ignobile comportamento tenuto da Papini. Inoltre,
le agenzie sovietiche avevano trattenuto un gruppo di individui che
erano stati ingaggiati per fotografare segretamente stranieri e cittadini
sovietici, che si trovavano in situazioni compromettenti, con lo scopo
di ricattarli. Fotografie e negativi erano stati sequestrati ed alcuni di
questi mostravano stranieri che erano andati in alcuni appartamenti,
resi per loro disponibili, allo scopo di incontrarsi con delle donne. Vi
erano anche delle foto raffiguranti incontri tra Papini e la sua
domestica, l'agente "Sukhova".
5.
Inoltre, le agenzie possedevano una dichiarazione fatta dai parenti di
Diana Georgiyevna Kazachenko secondo cui, quando Papini era in
Tashkent, alla fine del 1971, aveva obbligato la Kazachenko ad avere
rapporti sessuali con lui. Come conseguenza, rimase in stato
interessante e dopo un'operazione che non ebbe successo, rimase
invalida. I parenti della Kazachenko chiesero a Papini un risarcimento
materiale ed avevano intenzione di rivolgersi all'Ambasciata italiana a
Mosca.
6. Non vi sono dubbi su queste informazioni riguardanti sia la
dichiarazione che il parere medico, vi sono anche altre prove
confermanti la relazione intima tra Papini e la Kazachenko. Papini
dovette rendersi conto quanto seriamente la sua carriera sarebbe stata
danneggiata se questo materiale fosse stato reso pubblico, tenendo
presente che presto sarebbe andato in pensione. I rappresentanti delle
agenzie sovietiche affermarono di essere pronti a discutere seriamente
con Papini la situazione che si era creata e a cercare una soluzione che
evitasse la compromissione del materiale pubblicizzato ed utilizzato
durante le indagini ed il processo del sopracitato gruppo di criminali.
I rappresentanti delle agenzie riferirono che era compito di Papini
fornire prestazioni minori in modo tale da escludere la possibilità di
essere compromesso agli occhi dei suoi connazionali.
Testo filigrana
7.
Sproge indusse Papini a stabilire un contatto con I I Kuznetsov, un
agente del Kgb che si offri di aiutare Papini ad uscire dalla sua
situazione di compromissione. Se Papini avesse rifiutato di
collaborare, sarebbe stato compito di Kuznetsov dovergli dire di non
sapere quale reazione avrebbero avuto le agenzie competenti e al
riguardo bisognava pensarci bene. Se Papini avesse riferito la
conversazione agli alti funzionari della sua Ambasciata e quest'ultima
si fosse lamentata adeguatamente con il Ministero degli Affari Esteri
sovietico, agli italiani sarebbe stato detto che Papini aveva costretto la
sua domestica a vivere con lui.
8. La conversazione del reclutamento ebbe luogo durante i primi 10
giorni del marzo 1973, periodo in cui l'Ambasciatore italiano Sensi,
amico di Papini, era assente. Sensi stava per lasciare 1'Urss e stava per
essere sostituito da un nuovo Ambasciatore, Vinci. Anche altri
funzionari stavano per lasciare Mosca. Venne organizzato un viaggio
a Leningrado per la moglie di Papini allo scopo di escludere la
possibilità che lei potesse esercitare un'influenza indesiderata su suo
marito mentre era in corso il reclutamento. Alla domestica "Sukhova"
furono date istruzioni appropriate con lo scopo di esercitare l'influenza
desiderata su Papini.
9. L'agente operativo del Kgb ha avuto una conversazione di
reclutamento con Papini su quanto detto. Aggiunse che le agenzie
competenti erano pronte a considerare la possibilità di eliminare le
fotografie dal dossier penale, per lasciare senza risposta le
dichiarazioni dei parenti della Kazachenko e per non permettere alla
domestica Sukhova di essere interrogata sulla sua relazione intima con
Papini, nel caso in cui Papini avesse acconsentito di collaborare con il
Kgb.
10. Quando la conversazione prese questa piega, Papini rimase stupito e
sorpreso e ripeté costantemente che si trattava di ricatto ed estorsione.
Tuttavia le ragioni dell'operativo erano convincenti ed ogni cosa si
risolse. Papini parlò delle manipolazioni finanziarie delltAmbasciata
italiana. Fino al 1971 (ed anche nel 1972/73), i rubli sovietici
arrivarono in Ambasciata dall'estero tramite un corriere ed alcuni
furono acquistati vendendo certificati al mercato nero. Ciò ammontava
a 400-500.000 rubli. Il personale d'Ambasciata viveva con rubli
sovietici contrabbandati dall'estero. Per nascondere questo fatto,
vennero ridotti i trasferimenti di valuta straniera sul conto corrente
delllAmbasciata. L'Ambasciatore Sensi ed altri illustri diplomatici
furono coinvolti anche in abusi finanziari.
Testo filigrana
11. Un dispositivo clandestino codificato con la lettera D fu messo
nell'appartamento di Papini a Mosca. Nel 1971, il Kgb apprese dal
dispositivo che, dal 1968 l'Ambasciata italiana a Mosca conservava
alcune monete d'oro coniate all'epoca zarista. Successivamente Papini
confermò questo fatto ed il Kgb concepì un piano per prelevare l'oro
dalllAmbasciata.
12. Dmitriy Zinoviyevich Morozov, nato nel 1876, dal 1932 lavorò come
falegname dell'ambasciata italiana a Mosca. Nel 1938 fu arrestato
dalle agenzie Nkvd perché sospettato di spionaggio e di essere ostile
al regime sovietico. Fu condannato a 8 anni di lavori forzati e morì in
un campo. Mentre lavorava per gli italiani, Morozov prese 18 monete
d'oro zariste appartenenti alla sua padrona di casa e le portò
all'ambasciata italiana per custodirle. Furono proprio queste monete
che il Kgb scopri ancora conservate in Ambasciata negli anni '70.
13. Un operativo del Kgb di nome Kedrov presentato come N P Morozov,
nipote dell'ultimo Dmitriy Zinoviyevich Morozov si mise in contatto
con Fagiolo, un secondo segretario dell'ambasciata italiana per avere
in restituzione il denaro di suo nonno. Papini e Kedrov convinsero
Fagiolo che le monete dovevano essere ridate all'erede legittimo e
questo fu fatto dal Capo del Protocollo d'Ambasciata, Bartolini. A
Papini furono dati 150 rubli in regalo per il suo contributo
nell'operazione. I suo nomi in codice erano "Enero" e "Inspektor".
14. Nell'agosto 1973 Papini accettò formalmente di cooperare con il Kgb
in Italia e venne pagato con 500$ americani. Nel gennaio-febbraio
1974 Kuznetsov era a Roma e ristabilì i contatti con Papini cedendo il
contatto alla residentura del Kgb di Roma. Nel 1975 Papini evitò il
contatto e cambiò anche residenza. Nel 1979 Vladimir Ivanovich
Burlakov, un agente del Kgb della Residentura di Roma, ristabilì il
contatto con Papini. Burlakov per questa attività utilizzava il nome di
Vladov.
Il nuovo contatto non fu un successo.
Le informazioni fornite da Papini erano prive di sostanza e di natura
formale. Papini andò in pensione ed il contatto del Kgb con lui fu
discontinuo a causa della sua età e della salute malandata.
I
I
u
Italo Papini, oltre ad essere oggetto del report nr. 173, è citato, con il nome di
copertura di "Inspektor", anche nel paragrafo 2 del report nr. 174 in cui viene
indicato come lo "scopritore di talenti" che segnalò al Kgb l'impiegato
amministrativo dell'ambasciata d'Italia a Mosca Giulio Ballovich.
Testo filigrana
RAPPORTO IMPEDIAN NUMERO 174
GIULIO BALLOVICH -AMBASCIATA ITALIANA A MOSCA
1. Giulio Ballovich è nato nel 1940 a Kaunas, faceva parte del
personale dell'addetto commerciale presso l'Ambasciata italiana a
Mosca. Sua madre era russa.
2. Ballovich prendeva in prestito il denaro e lo spendeva subito. Fu
scoperto come "talento" per il Kgb da parte di "lnspektor".
(data dell'infomazione non nota)
Già dalla prima fase degli accertamenti, tendenti all'identificazione dei
soggetti, dai dati di fatto e dalle schede redatte dal Mae e dal Sismi erano
emersi i seguenti riscontri al contenuto dei due report in esame.
Per quanto riguarda il report nr. 173 risultano i seguenti elementi informativi:
i
5
- presso l'ambasciata d'Italia di Mosca aveva prestato servizio il funzionario
della carriera direttiva amministrativa Italo Papini, nato a Viterbo il
22.1 1.1909, deceduto il 18.01.1987;
- il 30.06.1973 era stato collocato a riposo a domanda, con la qualifica di
Dirigente Superiore;
- era effettivamente coniugato dal 09.12.1944 (allorché si trovava in
servizio in Germania) con Tatjana Kudacheva (o Koudascheff) una
cittadina tedesca (per matrimonio, avendo sposato tale sig. Neurburg, da
cui aveva poi divorziato) di origine russa, nata il 26.06.1914 a Pietroburgo
(allora Peterhof), figlia del Principe Vladimiro Koudascheff (un ufficiale
zarista emigrato all'estero dopo la prima guerra mondiale) e della
Baronessa Fanny Standertskjold;
- in seguito a concorso, Italo Papini, il 26.06.1967, transitò nella carriera
direttiva amministrativa come vice ispettore amministrativo di prima
classe;
Testo filigrana
- dal 28.06.1967 al 10.07.1973, durante la sua permanenza a Mosca, Papini
svolse le funzioni di vice commissario amministrativo e poi di
commissario amministrativo aggiunto (venendo realmente accreditato
presso le Autorità sovietiche con la qualifica di "addettoamministrativo");
- ha trovato conferma la notizia secondo cui il Papini fu ricoverato, durante
il suo periodo di servizio a Mosca, presso l'Ospedale oftalmico "Helmolts"
(e non Gelmgolts, come indicato nel dossier);
- Papini era immigrato a Viterbo da Roma il 01.04.1946 emigrato da
Viterbo per Mosca il 04.02.1974 rientrato in Italia a Roma il 08.03.1975;
- è confermata anche la presenza presso l'Ambasciata d'Italia a Mosca
dell'Ambasciatore Federico Sensi e del secondo segretario Silvio Fagiolo;
- il "capo del Protocollo d'Ambasciata, Bartolin?', non individuato dal Mae,
è stato identificato in Arturo Bortolini, nato a Mosca il 29.09.1927,
residente a Caldonazzo (TN) in via Eugenio Prati nr. 14.
Per quanto riguarda il report m. 174 risultano i seguenti elementi informativi:
- Giulio Ballovich, di Giuseppe e di Nadiesda Stefanova, nato a Kaunas
(Lituania) il 02.05.1940, aveva prestato servizio all'Ambasciata d'Italia in
Mosca dal 17.09.1972 al 12.05.1974, con la qualifica di assistente
commerciale;
- il 01.09.1968 era stato irnmesso nel ruolo della carriera di concetto in
qualità di assistente commerciale;
- era decaduto dall'impiego presso il Mae dal 27.01.1975;
- Ballovich era coniugato dal l9.Ol.1966 con Anastasia Liniewicz,
un'apolide di origine polacca residente a Buenos Aires;
- in un telespresso riservato diretto al Mae dell'agosto 1972, l'ambasciatore
a Buenos Aires De Rege comunicava sul conto di Ballovich che: "contrae
con facilità debiti (....) ed ha, pertanto, in questo paese una situazione
debitoria assai pesante (...) La sua attività in Ambasciata, unita alla sua
perfetta conoscenza della lingua russa, fa si che il B. abbia da tempo
ottime relazioni personali con l'addetto culturale sovietico ed i suoi
collaboratori";
Testo filigrana
- il 17.09.1972, trasferito a Mosca, Ballovich contrasse numerosi debiti
anche in quella sede e, tra l'altro, venne deferito alla commissione di
disciplina del Mae, per non aver rendicontato un anticipo di lire 4.500.000
ricevuto dal Mae per coprire le spese del suo trasferimento da Buenos
Aires a Roma. Per tale motivo venne sanzionato con la riduzione dello
stipendio per tre mesi a far data da11'08.10.1974 e trasferito innanzi tempo
ad altra sede, in Equador. Nel corso del procedimento disciplinare emerse
che egli aveva inoltrato al Mae alcune fatture false;
- a Quito prestò servizio per poco più di sei mesi, dal 14.05.1974 al
2 1.O7.1975, data in cui venne dichiarato decaduto dall'impiego per motivi
disciplinari. Anche in quella sede aveva contratto vari debiti come
conseguenza della "sua disordinata smania di spesa", si era diretto in
Argentina, abbandonando la famiglia e senza informare in alcun modo
l'Ambasciata.
Non è stato possibile localizzare Ballovich in Italia attraverso la consultazione
delle varie banche dati.
Come era stato richiesto a codesta A.G. da questo Reparto, al paragrafo 2 della
nota nr. 555187-1-1999 del 12.03.2001, in data 28.06.2003, Diana Kazachenko
è stata escussa a s.i. (vedasi allegato nr. 1). La donna dichiarava che:
- nel 1971 abitava a Taskhent, nell'uzbekistan, all'epoca città dell'urss;
- non ricordava di aver conosciuto Italo Papini;
- era frequente che cittadini sovietici fossero periodicamente interrogati dal
Kgb, in particolare coloro che conoscevano le lingue straniere;
- non era mai stata agente del Kgb;
Testo filigrana
- nei primi anni '70 lavorava come guida turistica e per tale motivo aveva
modo di incontrare numerosi cittadini stranieri; puntualmente, dopo gli
incontri, veniva contattata da un funzionario che si qualificava come
membro del Kgb, senza mai dire il suo nome, che le chiedeva notizie sul
conto degli stranieri conosciuti durante la sua attività di guida turistica;
- non poteva escludere che fra i cittadini stranieri da lei incontrati vi potesse
anche essere stato un diplomatico;
- non aveva avuto rapporti sentimentali con Italo Papini;
- a Taskhent, nei primi anni '70, conviveva con suo marito che era un attore.
In quel periodo rimase incinta di suo marito, ma poiché il loro rapporto era
deteriorato a causa della infedeltà del coniuge, prese la decisione di
interrompere matrimonio e gravidanza;
- l'interruzione di gravidanza fu dettata da motivazioni economiche, poiché
divorziando non avrebbe avuto altri mezzi di sussistenza;
- non le risultava che qualche suo parente si fosse mai rivolto alle autorità
sovietiche per esprimere doglianze sul conto di Papini; infatti, in quegli
anni sua madre viveva in Siberia, mentre a Taskhent vi era solo suo marito
che sicuramente non avrebbe mai espresso alcuna lamentela;
- non ricordava il nome del funzionario del Kgb al quale era tenuta a
riferire, perché non si era mai presentato;
- veniva contattata ed invitata a recarsi in un appartamento dove il
funzionario del Kgb le chiedeva notizie sul conto degli stranieri da lei
conosciuti;
- in merito al contenuto del report Impedian m. 173, poteva solo ribadire di
non ricordare di aver conosciuto Italo Papini, ma non poteva escludere di
averlo conosciuto casualmente fra i numerosi stranieri che lei incontrava
quando faceva la guida turistica a Taskhent;
-
escludeva in maniera categorica di aver avuto una relazione con Papini ed
era propensa a ritenere che la sua storia e quella di Papini fossero state
create ad arte e manipolate dal Kgb per essere forse utilizzate contro di lui.
Testo filigrana
Poiché nel contenuto del report nr. 173 è riferito che le c.d. "misure attive"
attuate dal Kgb tramite il presunto ausilio di Italo Papini ebbero luogo a
Mosca (recupero delle diciotto monete d'oro zariste di proprietà di Dmitriy
Zinoviyevich Morozov e rivelazione delle presunte "manipolazionifinanziarie
dell'ambasciata italiana") si è provveduto ad identificare compiutamente gli
altri soggetti italiani al fine di una loro eventuale escussione circa i contenuti
del report in argomento.
I soggetti citati sono:
- l'ambasciatore Federico Sensi, nato a Cosenza 1' 11.10.19 11, già residente
a Roma in via dell'Arco de' Ginnasi nr. 5, deceduto a Galatina (LE)
1'1 1.08.1996;
- il secondo segretario Silvio Fagiolo, nato a Roma il 15.07.1938, ivi
residente in via Stefano Jacini nr. 19, attuale ambasciatore italiano a
Berlino;
- cancelliere principale Arturo Bortolini, nato a Mosca il 29.09.1927,
residente a Caldonazzo (TN) in via Eugenio Prati nr. 14.
Inoltre, poiché nelle precedenti fasi degli accertamenti inerenti il report nr. 21
che ha per oggetto l'ambasciatore italiano a Mosca Enrico Aillaud era stato
escusso a si., quale teste di riferimento, l'ex Maresciallo CC Carlo Potito
Formosa che dal gennaio 1972 al settembre 1977 era stato il responsabile della
sicurezza della rappresentanza diplomatica, si è ritenuto opportuno includerlo,
qualora reperibile a Roma, fra i soggetti da sottoporre ad assunzione di
informazioni.
I1 giorno 16 luglio 2003 in Caldonazzo (TN), venivano assunte informazioni
da Arturo Bortolini (vedasi allegato nr. 2) il quale, dopo aver preliminarmente
appreso il contenuto del report m. 173, dichiarava che:
- era venuto a conoscenza della questione delle monete d'oro perché uno dei
colleghi che lavorava nella cancelleria amministrativa, o Allegra o De
Sena, lo aveva informato che aveva visto una firma apposta da suo padre,
Martino Bortolini, quando questi lavorava presso l'ambasciata d'Italia a
Mosca, prima della guerra;
Testo filigrana
- la firma era stata apposta da suo padre per attestare il deposito di monete
d'oro, a titolo consemativo, nella cassaforte dell'ambasciata, da parte di un
certo signor Morozov;
- suo
padre aveva lavorato nell'ufficio amministrativo contabile
dell'ambasciata in qualità di impiegato locale, dal 1923 al 1941;
- gli pareva di ricordare che i colleghi Allegra o De Sena gli dissero, in
quella circostanza, che effettivamente, nella cassaforte, esisteva un
pacchetto contenente monete;
- non era a conoscenza dell'effettiva riconsegna all'erede delle monete. In
quella vicenda non aveva avuto alcun ruolo, la ricordava solo perché gli
era stato comunicato dai colleghi il contesto del rinvenimento della firma
di suo padre a tanti anni di distanza;
- a Mosca era addetto all'ufficio stampa ed interpretariato, poiché aveva una
ottima conoscenza della lingua russa, parlata e scritta;
- non si era mai occupato di questioni amministrative;
- non era a conoscenza di particolari problemi sorti nei primi anni '70 a
Mosca, in merito ad un presunto traffico di rubli di contrabbando che
affluivano presso l'ambasciata;
- l'ufficio amministrativo dell'ambasciata, ogni mese, dopo preventiva
richiesta, forniva al personale i rubli necessari per le necessità quotidiane;
- il nome di Italo Papini non gli ricordava nulla. Forse aveva avuto modo di
intravederlo perché era il capo dell'ufficio amministrativo;
- aveva conosciuto Giulio Ballovich che era impiegato presso la sezione
Testo filigrana
commerciale dell'ambasciata;
- con Ballovich aveva avuto un rapporto esclusivamente di tipo formale
poiché quest'ultimo aveva un carattere instabile.
I componenti dell'ufflcio amministrativo dell'ambasciata, "Allegra" e "De
Sena", citati da Bortolini nel verbale, sono stati identificati in:
- Allegra Antonino, nato a San Giovanni La Punta (CT) il 15.09.1919, già
residente a Roma, ivi deceduto il 2 1.O6.1983;
- De Sena Plunkett Francesco, nato a Roma il 06.08.1938, ivi residente in
Corso Francia nr. I50/3, attualmente in servizio presso il vice consolato
italiano di Newark (USA).
I1 giorno 28 luglio 2003 alle ore 09.30, personale di questo Reparto contattava
telefonicamente Carlo Potito Formosa (vedasi allegato nr. 3), al quale
chiedeva informazioni su due degli argomenti menzionati nel contenuto del
report Impedian nr. 173.
Sul primo argomento, quello relativo alla restituzione delle monete d'oro
custodite nella cassaforte dell'ambasciata d'Italia di Mosca al presunto erede
di Dimitriy Zinoviyevich Morozov, Formosa riferiva testualmente:
"... di non sapere
nulla poiché secondo lui la restituzione delle monete era
stata trattata probabilmente solo dai componenti dell'ufficio amministrativo
del1 'ambasciata ".
Sul secondo argomento, quello relativo al presunto traffico di rubli acquistati
al mercato nero dai componenti dell'ambasciata, riferiva che:
... nei primi
anni '70 era prassi comune da parte di quasi tutte le legazioni
estere presenti a Mosca di inviare un corriere diplomatico a Vienna che
provvedeva all'acquisizione di rubli per il fabbisogno del personale delle
ambasciate. Tale esigenza era dettata dal fatto che in Urss al cambio ufficiale
I dollaro veniva pagato con 2 rubli mentre in Austria l dollaro veniva
scambiato con 5 o anche 6 rubli. Tale prassi, utilizzata anche dagli italiani,
era così consolidata e nota che era approvata anche dal Ministero degli Affari
Esteri".
"
Testo filigrana
Non è stato possibile procedere ad ulteriori acquisizioni informative circa i
contenuti dei report 173 e 174, poiché i protagonisti delle vicende ed i testi di
riferimento emersi nel corso delle attività, al momento o sono deceduti (Italo
Papini, Federico Sensi e Antonino Allegra) o non sono reperibili sul territorio
nazionale (Silvio Fagiolo, Francesco De Sena Plunkett e Giulio Ballovich).
Tuttavia, alla stregua di quanto emerso, si ritiene di poter sostenere che la
"compromissione" di Italo Papini da parte del Kgb si sia verosimilmente
realizzata e che la natura delle notizie che quest'ultimo avrebbe potuto
propalare fossero presumibilmente di natura amministrativa.
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri
Reparto Anti Eversione
Testo filigrana
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri
Reparto Anti Eversione
Verbale di assunzione di informazioni.
I1 giorno 28 giugno 2003 alle ore 11,30, in Milano, negli uffici della locale
Sezione Anticrimine CC., innanzi ai sottoscritti ufficiali di p.g. M.A.sUPS
Marce110 Ricci, addetto al Reparto Anti Eversione e Maresciallo Ordinario
Roberto Cucinelli della SIA di Milano, è presente Diana Kazachenko, nata a
Omskaya (Russia) il 01.04.1945, residente a Mosca in via Rechnikov n. 36
interno 37, cittadina russa, identificata mediante passaporto nr. 5 1 N. 1583089
rilasciato il 16.12.2002, la quale viene sentita in qualità di persona informata
sui fatti nell'ambito del procedimento penale n. 34236101 R.G. Noti della
Procura della Repubblica di Roma, sost. proc. dr. Franco Ionta. In particolare
viene escussa perché è citata nel report Impedian n. 173
Si da atto che poiché la signora Diana Kazachenko si esprime il lingua tedesca
la redazione del presente verbale e la sua traduzione simultanea in lingua
tedesca, contestuale alla redazione, viene effettuata dal M.A.sUPS Luciano
Pironi, effettivo alla SIA CC di Milano, in qualità di conoscitore della lingua
tedesca.
Testo filigrana
Domanda: Dove abitava nel 1971 ?
Risposta: Abitavo a Taskhent, nell'uzbekistan, all'epoca città dell'URSS.
Domanda: In quell'anno, a Taskhent, conobbe un cittadino italiano di nome
Italo Papini ?
Risposta: Non ricordo di aver conosciuto la persona che mi viene
menzionata. Preciso che all'epoca tutti i cittadini abitanti
nellyURSS erano assoggettati e periodicamente interrogati dal
KGB, in particolare coloro che conoscevano le lingue straniere.
Non sono mai stata un agente del KGB. All'epoca lavoravo come
guida turistica e per tale motivo avevo modo di incontrare
numerosi cittadini stranieri. Dopo gli incontri venivo contattata da
un funzionario che si qualificava come membro del KGB, senza
mai dire il suo nome, che mi chiedeva notizie sul conto dei
stranieri da me conosciuti durante la mia attività di guida
Domanda:
Risposta:
Domanda:
Risposta:
Domanda:
Risposta:
turistica. Non nego che in quel periodo fi-a i cittadini stranieri da
me incontrati vi possa anche essere stato un diplomatico.
Nel testo del report 173 viene descritta una sua fugace relazione
sentimentale con il diplomatico italiano Italo Papini ?
Posso escludere categoricamente di aver avuto rapporti
sentimentali con la persona che viene menzionata. .
Nel report 173, è riportato che lei in conseguenza dei suoi incontri
con Papini, rimase incinta. Ricorda questa circostanza ?
A Taskhent, nei primi anni '70, convivevo con mio marito che era
un attore. In quel periodo rimasi incinta di lui ma poiché i nostri
rapporti erano deteriorati a causa della sua infedeltà decisi di
lasciarlo e di interrompere anche la gravidanza. Interruppi la
gravidanza poiché con il divorzio non avevo mezzi per vivere.
Ricorda il nome del funzionario del KGB che la contattava ?
Non ricordo il nome perché non si presentava mai per nome.
Venivo contattata ed invitata a recarmi in un appartamento dove
questo funzionario mi chiedeva notizie sul conto degli stranieri da
me conosciuti. Aggiungo che si trattava di un'attività informativa
estesa a tutte le persone che come me avevano contatti lavorativi
con persone straniere.
Lei è in grado di dire se i suoi genitori si lamentarono con le
autorità sovietiche per il comportamento tenuto da Italo Papini
nei suoi confronti ?
Non mi risulta che alcun mio parente si sia mai lamentato con le
autorità sovietiche. Nei primi anni '70 mia madre viveva in
Siberia, mentre a Taskhent c'era solo mio marito che sicuramente
non si sarebbe mai lamentato di niente.
Cosa può dichiarare in merito al contenuto del report Impedian
nr. 173 dove lei è esplicitamente indicata ?
Io non ricordo di aver conosciuto Italo Papini. Non posso
escludere di averlo conosciuto casualmente fra i numerosi
stranieri che incontravo quando facevo la guida turistica a
Taskhent. Ma non lo ricordo assolutamente e tantomeno ho avuto
qualsiasi tipo di relazione con lui. Io penso che le nostre storie, la
mia e quella di Papini, siano state create ad arte e manipolate per
essere forse utilizzate contro di lui.
Testo filigrana
Domanda:
Risposta:
Domanda:
Risposta:
Testo filigrana
Testo filigrana
-RaggruppamentoOperativo Speciale Carabinieri
Reparto Anti Eversione
Testo filigrana
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri
Reparto Anti Eversione
Verbale di assunzione di informazioni.
I1 giorno 16 luglio 2003 alle ore 10.0, i n Caidonazzo (TN), negli uffici
della locale Stazione Carabinieri, innanzi al sottoscritto ufficiale di p.g.,
M.A.sUPS. Marce110 Ricci, addetto al Reparto Anti Eversione, è presente
Arturo Bortolini, nato a Mosca (Russia) il 29.09.1927, residente a
Caidonazzo (TN) in via Eugenio Prati nr. 14, pensionato, identificato
mediante c.d.i. nr. AG1074585, rilasciata il 08.05.2001, il quale viene
sentito in qualità di persona informata sui fatti nell'ambito del
procedimento penale n. 34236101 R.G. Noti della Procura della Repubblica
di Roma, sost. proc. dr. Franco Ionta.
Si fa presente al dichiarante che l'atto e coperto dal più stretto riserbo e gli
vengono ricordati gli obblighi ed i doveri del testimone.
Si da atto che preliminarmente viene data lettura integrale, al signor Arturo
Bortolini, del contenuto del report Impedian nr. 173 dove è erroneamente
indicato con il cognome "Bartolini".
Domanda: Nel punto 13 del report Impedian nr. 173 relativo a Italo
Papini, lei viene indicato come colui che materialmente restituì
18 monete d'oro che erano custodite nella cassaforte
dell'ambasciata d'Italia a Mosca ai presunto erede di Dmitriy
Zinoviyevich Morozov. Ricorda l'origine, lo sviluppo e la
conclusione di quella vicenda ?
Ris~osta: Della faccenda delle monete d'oro venni a conoscenza ~ e r c h é
uno dei colleghi che lavorava nella cancelleria amministrativa
o Allegra o De Sena, mi informò che aveva visto una firma
fatta da mio padre Martino Bortolini quando egli lavorava
presso l'ambasciata d'Italia a Mosca prima della guerra. La
firma era stata apposta per attestare il deposito a titolo
conservativo, nella cassaforte dell'ambasciata, di monete d'oro
da parte del signor Morozov. Voglio premettere che mio padre
Martino Bortolini dal 1923 al 1941 ha lavorato nell'ufficio
amministrativo contabile dell'ambasciata in qualità di
impiegato locale. Mi pare di ricordare che i colleghi mi dissero
che effettivamente nella cassaforte esisteva un ~acchetto
onete. Non sono a conoscenza dell'effettiva
Testo filigrana
.
.
iO*UllWtl(L
Y!tRfIXHII(
1
Testo filigrana
Domanda:
Risposta:
Domanda:
Risposta:
Domanda:
riconsegna all'erede delle monete. Io in quella vicenda non
ebbi alcun ruolo la ricordo solo perché mi venne comunicato il
rinvenimento della firma di mio padre a tanti anni di distanza.
Io a Mosca ero addetto all'ufficio stampa ed interpretariato
data la mia conoscenza della lingua russa parlata e scritta.
Oltre a lei ci fu qualche altro dipendente dell'ambasciata che si
occupò della vicenda relativa alla restituzione delle monete
d'oro ?
Si presumo i colleghi dell'ufficio amministrativo, come ho già
detto o Allema o De Sena.
In ambasciata esisteva una documentazione dove veniva
giustificata la custodia delle monete d'oro nella cassaforte ?
Penso di si ma non sono in grado di dire sotto quale forma,
intendo se documenti o registri o altre cose.
Nel punto 10, sempre del report nr. 173, sono riportate notizie
su un presunto traffico di rubli acquistati di contrabbando
d'estero ed inviati all'ambasciata d'Italia tramite corriere
diplomatico e su presunti abusi finanziari nei quali era
coinvolto l'ambasciatore Federico Sensi ed altri "illustri
diplomatici". Le risulta che in quel periodo in ambasciata ci
furono problemi derivanti da un presunto contrabbando di
rubli ?
No, non sono a conoscenza di particolari problemi sorti in quel
periodo. Ogni mese l'ufficio amministrativo dell'ambasciata ci
forniva i rubli di cui avevamo bisogno per vivere.
Ha conosciuto Italo Papini ?
I1 nome non mi dice nulla forse ebbi modo di intravederlo
perché era il capo dell'ufficio amministrativo. I1 mio arrivo a
Mosca precedette la sua partenza di un paio di mesi. Io arrivai
a fine febbraio del 1973 e lui andò via a maggio-giugno.
Ha conosciuto un impiegato dell'ambasciata che si chiamava
Giulio Ballovich ?
Si l'ho conosciuto e se non mi ricordo male era in servizio
.messo la sezione commerciale dell'ambasciata. Avevo con lui
un rapporto esclusivamente formale poiché aveva un carattere
lunatico.
-
Testo filigrana
Risposta:
Domanda:
Rimosta:
.
Domanda:
Risposta:
L.C.S.
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri
Reparto Anti Eversione
Testo filigrana
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri
Reparto Anti Eversione
OGGETTO:
Relazione di servizio relativa al colloquio telefonico intercorso
con il signor Carlo Potito Formosa.
I1 giorno 28 luglio 2003 alle ore 09,30, lo scrivente MA.sUPS Marcello Ricci,
ha 'contattato telefonicamente il signor Carlo Potito Formosa, polché non
reperibile a Roma fino alla fine del mese di agosto p.v., al quale ha chiesto
informazioni su due argoinenti menzionati nel contenuto del report Impedian
nr. 173 inerente Italo Papini.
Il
argomento è quello relativo alla restituzione delle monete d'oro
custodite nella cassaforte dell'ambasciata d'Italia di Mosca al presunto erede
di Dimitriy Zinoviyevich Morozov.
Su questa vicenda il signor Forinosa ha riferito di non sapere nulla poiché
secondo lui la restituzione delle monete era stata trattata probabilmente solo
dai componenti dell'ufficio amministrativo dell'ambasciata.
I1 secondo argomento è quello relativo ad un presunto traffico di rubli
acquistati sul mercato nero dai componenti dell'ambasciata.
Su questa vicenda il signor Formosa ha riferito che nei primi anni '70 era
prassi comune da parte di quasi tutte. le legazioni estere presenti a Mosca di
inviare un corriere diplomatico a Vienna che prowedeva all'acquisizione di,
rubli per il fabbisogno del personale delle ambasciate. Tale esigenza era
dettata dal fatto che in Urss al cambio ufficiale 1 dollaro veniva pagato con 2
rubli mentre in Austria 1 dollaro veniva scambiato con 5 o 6 rubli.
Tale prassi, utilizzata anche dagli italiani, era così consolidata e nota che era
approvata anche dal Ministero degli Affari Esteri.
Testo filigrana
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri
Reparto Anti Eversione
Roma, 04 settembre 2003.
Nr. 5551155-1-2-1999 di prot.
OGGETTO: Procedimento penale nr. 34236101 N,.
Rapporto Impedian nr. 3.
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
Dr. Franco Ionta Sost.
ROMA
Testo filigrana
Semito nota nr. 555/155-1-1999 del 27.02.2003, di questo Reparto.
L'organo informativo qualificato ha riferito che le notizie sul conto
del diplomatico italiano Gianluigi Pasquinelli, nato il 14.12.1935, oggetto del
report Impedian nr. 3, coinunicate a codesta A.G. con la nota a seguito, che si
1
allega in copia, erano state acquisite dal Federa1 Bweau of Investigation (FBI)
da altra fonte indipendentemente dal contesto "Mitrokhin".
........................
............
-
. .. . .. . ..
...-......
...
......
tOMtQtStlRNl W!IIIOCWH
."<UWU__U__ii-ii-.-.U.i.Diu.
.-- -. ..
-%
Raggruppamento Operativospeeiale carabinieri
Reparto Anti Eversione
,
i
N. 5551155-1-1999 di prot.
Roma, 27 febbraio 2003
OGGETTO: Dossier Mitrokhin. Gianluigi Pasquinelli, nato il 14.12.1935.
Rapporto Impedian n. 3.
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI
ROMA
In relazione al diplomatico italiano Gianluigi Pasquinelli, nominato nel
dossier indicato in oggetto, organo informativo qualificato ha riferito che
I'FBI ha fornito ulteriori informazioni provenienti da fonte ritenuta
attendibile, che richiamano parzialmente quelle già fornite da Mitrokhin,
che indicavano il diplomatico italiano quale agente del Kgb con nome in
codice "Tonio", coltivato dall'ufficiale operativo V. Pyzhikov,
appartenente alla residentura di Berna.
Testo filigrana
Secondo le ultime informazioni fornite:
- "Tonio", nome in codice per un agente del Kgb, era un diplomatico
italiano manipolato dal Kgb in Svizzera, Indonesia, Giappone, Italia ed
India;
- i nomi di copertura dei manipolatori del Kgb erano Marin, Arkady,
Zhur, Mironov, Bolotnikov, Sanin, Rodin, Isur e Norin;
- il contatto'del Kgb con "Tonio" ha avuto inizio nel maggio 1971 ed è
finito o a luglio 1984 o a luglio 1987, quando il Kgb ha ritenuto che
"Tonio" fosse compromesso; in realtà il Kgb ha perso il contatto con
"Tonio" quando quest'ultimo è partito, nel 1984, per un altro Paese;
...
-
- .--- .-
- ii k g b - t i a - m a n t e n u m a n t e n u u ~ a z ipersonai5
one
con "T6ETG"edl
--
manipolatori hanno incontrato quest'ultimo inizialmente all'Ambasciata
\
4-
- il Kgb ha valutato le informazioni fornite da "Tonio" come scarse
. -
--
mentre era in Svizzera, marginali mentre era in Indonesia, scarse mentre
era in Italia e marginali quando si trovava in India;
- il Kgb credeva che questo caso avrebbe potuto essere compromesso
dalla frequentazione da parte di "Tonio" della casa dell'ufficiale del
Kgb addetto al caso;
- nel dicembre del 1972, quando era il rappresentante ufficiale italiano in
Svizzera, "Tonio" era considerato un contatto di fiducia del Kgb;
- nell'ottobre 1975 "Tonio" era considerato un agente del Kgb al quale ha
iniziato a fornire informazioni segrete.
L'organo originatore delle notizie, interpellato in merito, ha autorizzato la
condivisione delle notizie fornite con gli organi di polizia giudiziaria.
Nella scheda (allegata) relativa a Gianluigi Pasquinelli, trasmessa con la
nota di questo Reparto n. 555159-1999 del 15.07.2000, sono riunite le
informazioni generali sulla persona acquisite sino a quell'epoca.
Dalla consultazione dell'annuario dei funzionari della carriera diplomaticoconsolare del MAE, risulta che Gianluigi Pasquinelli ha effettivamente
prestato servizio nelle sedi indicate nella nota pervenuta da organo
informativo qualificato, precisamente:
Testo filigrana
- console generale a Bombay, 23.04.1980;
- console generale a Cordoba, 25.08.1984;
- ambasciatore ad Hanoi, 0 1.09.1992.
.
.
..
.
--.
.
.
.
.
..
.
.
.:.
.
-
. . . .
.V-
. . . . .
All.ti:2
.
.
.
.
.
..
.
.
.
.
..
.
-
...
. .
...
.
.
.
.
.
.
.
.>
C
.
..
.
.
. ..
.
. s ' s ~ ' 2003
i. ;
.
'
.. .
'1
.
.. . .
.
.
.
;
. . .
..
.
.
.
'
.
. .
..
.
.
.
.
. . .
..
.
.
. .
.
.
.
-
.
.
..
. . ..
j.
.
.
,
.
.
.'
OGGETTO: 'Richiesta di. assisten&. giudiziaria. internazional'e formulata . nel "procedimento
. .
' . . penale.a carico di STRELKOV VLADIMIR YEVGENIYEVICH.
. . .
. .
. Invito ad eleggere domicilio nello Stato., Italiano-e; proroga '.&ltermine. Per .l6 ,indagini : . a.. ....
..
. . . . . .
.
.
. . . ..
preliminari
. .da notificare all'imputatoresidente
a Mosca' . . . . . . .
. . .. . . . . .
. .
. .
. ,
.
:
. ..
.
...
. .
.
.
TRIBUNALE - SEZ: GIP,;
. . . UFF!CJO 6 . . . . . . . . . . . . .
. . . . . .
.. . .. .. .. .. . ..ROMA.,
. .
.
.
.
.
.
. .
.~ r i f . ~ . ~ , 3 4 7 5 /RG
8 2 GIP-. . nota :: : ' , .: . .
..
...
. . del 21/2/2002)
. .. .. .
.
.
..
.
.... . .
.
. . .
..
af:
,.
.
.
.
.
.
.
-,.-,--
.
'
...
..
- . -- .. . .. . .... . . . .
..
+9~6&7:$
.ufi&n
.
.
:.
-T~~;7~&$fy&%p
0~~0185
.
.
.
M&eGgT1ded*;iaE-Jde.
(&:q.
'.
.
~a.ti~erzro;.g.%r.gi;
B E a r X ..Gksxia.-. _ :.
. . .
.,;
............"
..'
.
. 'Rif..n. [ NAI1068@QQg&Q
(da citare nella corrispondenza)
.
.
,
. :. .
:
.
.
.
.
. ..
. . . . . .. : .
.
.
. .. . . . .
.
. .
. . . . .
.....
. . .
.. . - . . . . . . . .
. . . .. ... . .
. .. .
. .
. . . . . .. . . .
.
.
. .
.
. . . . ... . .. .. .. .
..
...
,
.
.
.
. ..
.
.
. % , ,
.
.
. .
'
. . ..
. .
I'.
.
.
.
.
,
,.
.
.
.
,
..
.
.
.
.
.
.
...
..
,
,.
. . ... .
.
. .
.
alla&hiesta di asiistenza
. ..
..
.,
.
.
.
... . . .
. .. . . .
.
.
.
. .
.
. . . .
.....
.
'
. . . .:
. .. . , ..
.
. "
,
,
...
. . . .. . ..
. ..
. .
.
.
.
. . . . . . .. . . . . . . .
. : ..
. . .
.
. . .'
.
.
.
..
... . .
:
:
. .. . .
. . .
. . . .
~
.
.
...
.. . . .
.,
.
.. .
. . .
.,
... . . . . . . ::, .~?...'
.
.. . . .. . . . . .
.
. .
. . .: .
. . ,. .
.
.
.
:
.
.
, .
.
.
.
.
.
:'
.
.
i
. .
. . . . . . .
. . .
&udiziaiia .internazion&, trasmessa. a questo.
.
. .
.
:Ministero
con nota in riferimento. .
. .
.
.
,
. . .. . .
.
..
...
.
.
.
. .
. ...
.
.
.
. . . .
.. :. . . .
'6i:trasmettk i'ulferiore dqcumentaiiibne qui fatta -pervenire'
dall'~&orità
giudiziaria d i
. .
. . . .
... .*Mosca
4
..
relativa
...
.
. . .
. . . . . . . . . . .
. .. .
''
Testo filigrana
'
,
. . .
. . .
..
. . . .
d.
.. ..
.
.
.
.
,.
.
.
PROCURA DELLA REPUBBLICA
presso il Tribunale Ordinario di Roma
-
Uficio del sostituto Procuratore DL Franco IONTA
Città Giudiziaria - Razzale aleodio - 00195- R O M A
S 06/38703427- Fax,OV38703446
---0ooOooo---
N.34236/01 R.G. Noti
RICHIESTA D I PROROGA DEL TERMINE
PER LE INDAGINI PRELIMINARI
( ART.406 C.P.P.)
AL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI
PRESSO JL TRIBUNALE D I ROMA
Testo filigrana
-
Il Pubblico Ministero Dr. Franco IONTA
Visti gli atti del procedimento penale nr.34236101 R.G. Noti
nei confronti di:
1. LIZZADRI,nato Roma il 13.08.1923, ivi residente, nonché elettivamente domiciliato in
Via Lucio Volumnio 11.28. Difeso di fiducia dalllAwocato Sergio BELLOTI del Foro di Roma con
studio in questo Viale Mazzini 11-55;
2. PREZIOSO M m , nato a Roma il 28.08.1932 ivi residente nonché elettivamente domiciliato
in Via Selinunte n.49 Sett."B" int.1. Difeso di fiducia dagli Awocati Francesco ROCCA e Giorgio
COLANGELI del Foro di Roma con studio in questa Via Trionfale n. 6537.
3. P11 OTTO Lu-,
nato a Brescia (BS) il 4.12.1922, residente nonché elettivamente domiciliato
in Trieste Viale Miramare n.129. Difeso di Fiducia dallfAwocato Giorgio BOREAN del Foro di
Trieste;
O
4. FULVIO, nata a Napoli 1'11.04.1929 residente nonché elettivamente domiciliato in Trieste
Viale Miramare n.129. Difeso di Fiducia dall'Awocato Giorgio BOREAN del Foro di Trieste;
5. CACTAGNOLI,nato a Mantova il 06.10.1924 residente nonché elettivamente domiciliato
a Torino strada Morozzo n.14. Difeso di Fiducia dall'Awocato Sergio BELLOTI;
6. KRASNOVA,nata a Leningrado il 17.02.1951, residente a Venaria ~ e a l e
(TO) via Sibilla Aleramo 11-13. Elettivamente domiciliata presso lo studio del difensore di fiducia
Paolo PACCIANI del Foro di Torino con studio in Torino Corso Re Umberto Io
n.2;
7. EGOLI, nato a Venezia il 30.11.1928, residente nonché elettivamente domiciliato in in
Roma Via Amulio n.31. Difeso di fiducia dall'Awocato Vito MAZZARELLI del Foro di Roma con
studio in questa Via Barberini n. 3 e Aw.to Mario LANA del foro di Roma con studio in questa
Via E. de Cavalieri 11.12;
8. PACOUINELLI, nato. a Roma il 14.12.1935 ivi residente in Via Archimede n.191.
Difeso di Fiducia dalllAwocato Rosalba TURCO del Foro di Roma con studio in questa Via
Giovanni Gentile 11.22. Elettivamente domiciliato presso lo
36
.
.
,
.
DEI
nato a.Roma il 1°.11.1940,
residente a Mosca , Leningradskoie Shosse 31-1.
, Difeso di Fiducia dall'Awocato Federico CANALINI del Foro di Roma con studio questa Via
Collazia n. 2/F. Elettivamente domiciliato presso lo studio del citato legale.
10. STREL KOV VU\DIMIR,nato a Kazan (Russia) il 6.08.1932, residente a Mosca
(Russia) Via Dnepropetrovskaia n.13 int.14.
9..
Indagati tutti per il reato di cui all'art.257 C.P..
Rilevato che alla data del 26 settembre 2002 scade il termine di mesi 6 (sei) dalla precedente
scadenza dei termini 12.02.2002.
Ritenuto che entro tale termine non possono concludersi le indagini preliminari poiché sono tuttora
in corso indagini di Polizia Giudiziaria, cosi come da riserva espressa dalla Digos con nota del
31.10.2001 nonché notizie dal ROS in merito alla delega di acquisizione documentale di questo
Ufficio in data 08.08.2002.
CHIEDE
.
la proroga dei termini di scadenza per ulteriori mesi SEI.
Con la presente si trasmette il fascicolo processuale del P.M.
Roma, 16 settembre
.
9
Testo filigrana
REPUBBUCA
1
,
.
noti=!.
'
H.@,,
3
N. QZI / 3 k ? 5
R.
d i reato
C.I.P.
TnXBUNALE D I i i O M
UFFICIO DEL GIUDICE PER LE I N D A G I N I PRELIMINARI
NOTIFICAZIONI ALL'ESTERO
art. 169 C.P.P. -
-
RACCOMANDATA con Awiso d i Ricevimento
Testo filigrana
q u e s t o Ufricio procede n e i s u o i confronti per i
cd
comeea
&\
&t.
eh.
.
reati
-
in
o
La a i i n v i t a a d i c h i a r a r e o eleggere domicilio n e l t e r r i t o r i o d e l l o S t t o I t a l i a n o . con l ' a w e r t e n z a che, e e n e l termine d i t r e n t a g i o r n i d a l l a rice
z i o n e d e l l a p r e s e n t e raccomandate, non e f f e t t u e r è l a d i c h i a r a z i o n e o e l e z i o n e
d i d o m i c i l i o a i s e n s i d e g l i artt. 162 C.P.P.,
62 D.Lv. 271/89,'owero l a stes
sa r i a u l t e r a i n s u f f i c i e n t e o inidonea. l e n o t i f i c a z i o n i che l a riguardano, se
ramo e s e g u i t e mediante cons&na ai difensore d i f i d u c i a o. i n d i f e t t f j - + m
.....,T..
'."i
fici0.
J
S i a l l e g a l a traduzione d e l p r e s e n t e i n v i t o i n l i n g u e ,
--7
:,
.
---.--..' .,--.".--.....I..
l
M-
...Lf,,.,.&!i!
i:!+r; :.i.
,e,,K,,,,,
i.'{:*h!55!0~1
M!
,.--
..I#(
@0@085
.<
_"__
-
CT. 169 Y.n.K.
-
I/
KOMYCTPEJKOBY BJMIEMHPY E B l T H E B W
Ynma ~ ~ O i E T P O B C K A13XKB. 14
MOCKBA - (POCCkIlI)
Testo filigrana
K
T ~ KK~ Cynbr
K
iipe~~~aprnnanoro
cnencmnx M.T. Koeam npou3~onmno o m o r n e m
saM no neny 3a npecqmemie ~ a ~ a 3 y e n~ ononn.
e non m. 257 y . ~ .
OKmeTCR H ~ C ~ O C O Torna
~ H ~ IKaC~IWeCff
M,
Bac U3BeiUeHWI ~ Y A Y TBppaT6CR L[OBepeHHOMY
saiuwmu~y,a sa HeuMemeM ero, XWUTHUK~ no HamaSeHiM).
CYAbII
CYDII ilPE~APEITETIbHOT0CJE~CTBHX
Mapnx Tepe~aKosam
Anri
iiPOCb6AOflPO~EHMMCPOKA
iiPEflBAPMTEJlbHOT0 CnEACTBMA
(CT.406Y.ii.K.)
r ~ c y ~ a p c r ~ e06BMHM~enb
~~blfi
AOKTOP @ P ~ H K OHOHTA
i l p o w ~ a eaicrbl YronoBHoro Aena Ne 34236/01 R.G.
n0 OTHOLUeHMiO K:
1.nHLl3APnH Jlu6e~0,p o ~ B. P M M13.08.1923,
~
~ y xre npoxueatoq~fi,yn. nyrclo
BO~YMHMO
28, TOT Xe apeC yKa3aHHblfi HMM KaK [email protected]~BepHHblfi
3aqMTHMK &BOKaT CepCyltM0 6 m m - m M3 PLlMa, O@MC BMme M ~ U ~ M55;
HM
2. JiPEUH030
M~DHQ,p o ~ .B P M M 28.08.1932,
~
~ y xr e npoxusaloq~ifi, yn.
C ~ J I U H ~49
H TCeKTOp
~
<CB>>KB. 1, TOT Xe aApeC yKa3àHHbifi HUM KaK 0@M~ManbHblfi.
A o B ~ ~ ~3aqHTHMKM
H H ~ I ~& B O K ~ T Q>pa~qetKO
POKW M J$KCIOPCVKMOKOJlAH)J,XEnM U3
PHM~,
O@MC ynMua TpMoH@ane6537;
- 3. iiHJiOTT0 nvirnaHo, p o ~ .B Speww 4.12.1922, n p o x ~ s a t o q ~ Bf i Tpecre
IipOCiieicr MMpaMape 129, TOT Xe aApeC yKa3aHHblfi HMM KaK ~ @ b I ~ M a J l b ~ b l f i .
fl0BepeHHblfi 3aUMTHMK & B O K ~ T ~ U O P @ K M O6OPEAH M3 Tpecra;
4. OYJiBHO Hna, p o ~ .B Heanone 11.04.1929, npoxMBaiOqaR B Tpecre npocneicr
MlIpaMape 129, TOT Xe aflpeC yKa3aHHbifi Hefi KaK ~@MuManbHblM.~0BepHHbifi
3aqMTHMK AABOK~T
)$KMoPA>KMO
60PEAH M3 Tpecra;
5. KACTAHHOJlH ~ M Q , pO& B M~HTOB~
06.10.1924, npoxM~aioqMfiB TypMHe
Cipaa Mapoquo 14, TOT Xe a@eC yKà3aH~blfiHHM KaK [email protected]
3aUUTHMK & B O K ~ T CePA>KMO6 ~ O m ;
6. KPACHOBA HaTannIi M B ~ H O B Hp~o, ~B. JleHuHrpa~e17.02.1951, npoxusaioqari
B Be~apuaPerane (TO) yn. Cn6~nnaAnepaMo 13. Y K ~ ~ ~ H
~ eHì @
iM ~~u u m b ~ b ~ k
a&EC npM AOBepeHHOM 3aii&iTHMKe &BOKaTe na0n0 IlAWAHkl M3 TypM~a, O@UC
TYPMH
ynuua K0pcO k3' YM6epT0 Io 2;
7. 3 i O n k i 3140,p o ~ B. Beneuu~30.11:1928, npoxMaaiOqi7 e P u ~ eyn. AMynM0 31,
TOT Xe WpeC yKa3aHHblfi HUM KaK o(t)uu~anb~biM.
Ao~epeHHblfi3aqUTHMK ~ B O K ~ T
BHTO MAUWPEMM u3 PuMa, O@MC yn. 6ap6epu~n3 PHMH MBOK~T
Mapuo AAHA u3
Pn~a,o@ucyn. Kaeanepu 12 PUM;
8. flACKYHHUlnl4 L l m u a ~ n v u n > ~ u ,p o ~ . B P u ~ e 14.12.1935, ~ y rx e
np~~MBalou(Hfi,
yn. A P x u M ~ A191.
~
~ b i ì HHM
i
K ~ K
n3 Pnua, @uc swa ~ U O B ~ H H M
O@H~HaJlb~blk;
Testo filigrana
00008/
9.03qET Jivqna~o,poa.
B P M M1.11.1940,
~
n p o x ~ e a t o q ~ei MOCKB~,
i
iie~~~rpac~oe
uiocce 3111. ~0BepeHHbiM3awMTHMK WBOKaT @e~epkl~O
KAHAflMHM M3 P M M ~O@MC
,
Bbia
Konnauvia 2/F, TOT Xe aApeC yKa3aH~blÙKaK 0@M~(Manb~blÙ;
10. CTPEn#06 -ere~eemIi,
p o ~ . B Ka3a~e ~ O C C M R ) 6.08.1932,
npoxueamqinM B M o c ~ (POCCMFI)
~e
yn. A~enponpe~poec~an
AOM 13 KB. 14.
npecTynneHMn ~ a ~ a ~ y e ~ o r o
Bce ebiuiey~a3a~~bie
nwua n o ~ o ~ p e e a e ~Bb lcoeepuienilu
e
M noAnaaeMoro no4 m. 257 Y.K.
26
Y ~ T ~ I B ~~TRO
, cemn6pn 2002r. McTeKaeT c p o ~6 (uemu) MecnueB OT npeabiflyuero
MCTWBHMFI CPOKOB 12.02.2002i.,
Testo filigrana
CYA r. PkiMA
OTnen C y M iipensapmem~oroCnenmm
~nanmnKamenn~m
Aenomposatio 17-09-2002
/ ~ e p a 3 6 o p w ~nao~m c d
Testo filigrana
PArIOPT
Liowran~~sam
Bm
.
Testo filigrana
B
A.B.
--.--------
l
..
:;#t!;':
.<...
. ...
l p ; ~ ; ( ! , ! , ,,,.:>.r.,*,.
d.1.;.:,:.:
3
:
-----.---- .--.... _...-"._.......
ii!HMl%!.lfl!di U ! T Q t ~ ~ ~ ~ p
Testo filigrana
Raggruppamento operi&o Speciale Carabinieri
Reparto Anti Eversione
Nr. 5551162-1999 di prot.
Roma, O
OGGETTO: Procedimento penale m. 34236/O 1 N.
Articoli apparsi sulla stampa.
1
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
dr. Franco Ionta sost.
penvt€~~It.O
\
ROMA
Testo filigrana
Nei giorni 7, 8, 9, 10 e l1 luglio 2003 il quotidiano "Il Giornale" ha
pubblicato una serie di articoli a firma Gian Marco chiocci', riguardanti
alcune delle attività svolte da questo Reparto, finalizzate all'identificazione
dei soggetti indicati nel c.d. dossier Mitrokhin, che hanno costituito referto per
codesta A.G..
In particolare, il giorno 7 luglio il quotidiano titolava in prima pagina:, "Spie
sovietiche in Italia, i carabinieri trovano le prove ",con sottotitolo: "Puntuali
riscontri alle denunce contenute nel Dossier Mitrokhin. Funzionari
del2'Olivetti di Ivrea coinvolti in traJSii di materiale Nato': Alle pagine 2 e 3
vi erano articoli di Bigazzi e Chiocci; in apertura di articolo i cronisti
sostengono che: ' Z e indagini dei carabinieri del Ros confemano in larga
parte i contenuti del dossier Mitrokhin .... ,,
La seconda pagina è interamente occupata da due articoli; la metà superiore
del foglio dall'articolo: "Quello strano j l o tra Ivrea e Mosca" in cui sono
\
sintetizzate le vicende giudiziarie relative al caso di Roberto ~ a r i o t t già
i~
dipendente della Olivetti, oggetto dell'annotazione nr. 372516-1 datata
29.03.2001 di questo Reparto e depositata presso codesta A.G. nella medesima
data.
Nel c.d. dossier Mitrokhin non vi è alcun riferimento alla vicenda di cui
furono protagonisti Roberto Mariotti ed altri; l'interesse di questo Reparto
verso la sua persona nacque poiché il giorno 23.02.2001 era stato arrestato dai
Carabinieri del Comando Provinciale di Torino presso lo scalo aeroportuale
della Malpensa dopo lo sbarco da un volo proveniente da Mosca, in
esecuzione di provvedimento restrittivo sino ad allora rimasto ineseguito in
quanto lo stesso si trovava in Russia.
Nella metà inferiore della pagina vi è l'articolo: "Così venivano awicinati
dagli agenti del Kgb - Ecco gli interrogatori dei giornalisti <<amici>> ".
Quest'ultimo articolo è corredato, tra l'altro, da una fotografia che riproduce
la prima pagina dell'annotazione nr. 555/92-1999, datata 30.04.2001, di
questo Reparto e depositata presso codesta A.G. nella medesima data.
Al centro dell'articolo è presente una didascalia, in neretto, che riferisce
testualmente:
Testo filigrana
Oggi inizia la pubblicazione degli atti relativi d'indagine
compiuta dai carabinieri del Ros, per conto della Procura di Roma,
sui nominativi contenuti nel dossier Mitrokhin. Si apre con la
categoria dei giornalisti, seguiranno diplomatici, politici, militari,
JÙnzionari ministeriali e quant'altro. Il criterio asetticamente
seguito è quello di riportare in <<neretto>> il nome in codice
della fonte conjdenziale del Kgb in Italia, in <<corsivo>> quanto
ricopiato di nascosto dal colonnello Vassilij Mitrokhin
relativamente alle mansioni svolte dai vari personaggi così come
risultava negli archivi del servizio segreto sovietico, e in
<<tondo>> le risultanze dei riscontri svolti dal Ros.
L'articolo effettivamente è composto dalla sintesi dei contenuti di alcuni
report relativi a giornalisti, completi degli accertamenti, che hanno costituito il
contenuto dell'annotazione di questo Reparto.
2
Marioni Roberto, nato a Novara i l 04.04.1953, ristretto nella casa circondariale di Torino-Le Vallette.
A pagina 3 è presente l'articolo: <<Il dossier Mitrokhin è attendibile>> con
sottotitolo: "Il rapporto riservato dei Ros alla Procura:<<Ecco i riscontri
sulle spie sovietiche>> " a firma di Gian Marco Chiocci.
A centro pagina, in neretto, è riportato testualmente:
Ecco l'informativa dei carabinieri dei Ros, con le indagini e i
riscontri sulle presunte spie al soldo di Mosca, consegnata alla
Procura di Roma incaricata di fare luce sul cosiddetto Dossier
Mitrokhin. Un documento inedito che conferma l'eccezionale
valore, e l'estrema attendibilità, del <<rapporto Impedian>>
ricopiato negli archivi della Lubjanka dal colonnello transfuga del
Kgb. Trecento pagine onnicomprensive dell'identiJicazione dei
doppiogiochisti attraverso interrogatori, ispezioni, analisi,
<<compulsazione>> delle banche-dati presso organi investigativi
e d'intelligente, senza contare gli <<incroci>> perfettamente
corrispondenti fra alcuni nominativi citati nel dossier Mitrokhin e
quelli presenti in altre inchieste, note e meno note, sullo spionaggio
in Italia. Va detto che molte delle persone citate nel dossier (vedi a
titolo d'esempio, nella pagina accanto, il caso del giornalista
Vittorio Zincone) al termine di interrogatori e di indagini sono
risultate <<estranee>> a coinvolgimenti diretti con il Kgb. Ciò
non vale per tantissimi altri. Ma sul punto, nel rispetto del segreto
istruttorio, non aggiungiamo alcunché. Leggiamo dunque
l'informativa redatta dal maggiore dei carabinieri del reparto antieversione del Ros, Paolo Scriccia. E' la prima puntata. Di una
lunga serie.
Testo filigrana
L'articolo in questione contiene ampi stralci dell'annotazione e ne sintetizza
introduzione e conclusioni.
L'articolo a centro pagina, a firma di Francesco ~ i ~ a z z dal
i ~ ,titolo "I
gladiatori rossi per addestrarsi si$ngevano studenti modello ", non è ispirato
dai contenuti dell'annotazione.
I1 giorno 8 luglio, a pagina 10, è presente un articolo a firma di Gian Marco
Chiocci, dal titolo: "Così il Kgb pilotava la stampa italiana ", con sottotitolo:
"Nel rapporto del Ros i riscontri sulle campagne per screditare politici e
dissidenti ".
Bigazzi Francesco, nato a Pontassieve (FI) 1'1 l .07.1943, residente a Firenze in Lungamo del Tempio nr.
40.
Nel testo vengono sintetizzati gli accertamenti relativi alle attività di
disinformazione attuate mediante l'uso di periodici italiani (azione "Shpora",
quotidiano "Il Fiorino" e quindicinale "Settegiorni") tutti reperibili
nell'annotazione in argomento.
A centro pagina è presente l'articolo: "Mitrokhin, quei corrispondenti che il
Cremlino voleva coltivare", seguito di quello apparso il giorno precedente
relativo ad altri report riguardanti giornalisti italiani.
I1 giorno 9 luglio, a pagina 10, è presente un articolo a firma di Gian Marco
Chiocci dal titolo: <'<<I Sewizi dell'est appoggiavano le Br>>", con
sottotitolo: "Il rapporto del Ros su Mitrokhin: da Feltrinelli a Gallinari, i
contatti segreti con Praga ".
Nel testo vengono sintetizzati gli accertamenti relativi al presunto sostegno
avuto dalle organizzazioni eversive di sinistra in Italia da parte di paesi
d'oltrecortina.
A centro pagina è presente l'articolo: "Così il Kgb agganciava i diplomatici",
seguito di quelli apparsi nei giorni precedenti, ove sono riportati stralci degli
accertamenti estratti dai report inerenti soggetti dipendenti del Ministero degli
Affari Esteri.
Anche per gli articoli pubblicati il giorno 9 luglio i contenuti sono estratti
dall'annotazione in argomento.
Testo filigrana
I1 giorno 1 0 luglio, a pagina 14, è presente un articolo a firma di Gian Marco
Chiocci dal titolo: "Silvestri: <<non sono io la talpa del Kgb>> ".
Nel testo vengono sintetizzati gli accertamenti relativi alla identificazione di
"Nino" vicedirettore dell'Istituto Affari Internazionali, oggetto del report nr.
14.
Anche in questo caso i contenuti sono estratti dall'annotazione in argomento.
I1 giorno 11 luglio, a pagina 12, sono presenti due articoli, uno a firma di
Emanuela Fontana, dal titolo: "Caso Moro, la pista russa nascosta ai
giudici ", che fa da spalla a quello di Gian Marco Chiocci dal titolo: "Le carte
segrete su Sokolov colonnello <<borsista>> del Kgb".
I1 testo dell'articolo di Chiocci sintetizza gli accertamenti effettuati sulla
vicenda Sokolov da questo Reparto ed inseriti nell'annotazione in argomento.
Risulta che tutti gli articoli in questione siano stati redatti avendo come base di
conoscenza le citate annotazioni: nr. 555/92-1999 del 30.04.2001 (riepilogo
complessivo delle attività di indagine svolte sino a quel periodo) e m-. 3725161 "P" datata 29.03.2001 ( riguardante la vicenda di Roberto Mariotti).
In allegato 1 copia degli articoli di stampa sopra menzionati.
Nel resoconto stenografico della 34" seduta della "Commissione
Parlamentare d'inchiesta concernente il dossier Mitrokhin e l'attività
d'intelligence italiana", tenutasi in data 08.07.2003, pubblicato
successivamente, nel corso del mese di agosto, sul sito internet del Parlamento
italiano4, nel preambolo, all'inizio della seduta relativa all'audizione del
generale Sergio Siracusa, il presidente senatore Paolo Guzzanti, in merito agli
articoli apparsi su "Il Giornale" il giorno 7 luglio, comunicava testualmente
quanto segue, in seduta pubblica, agli altri componenti della Commissione.
Presidente.
Avverto che la pubblicità della seduta sarà assicurata per
mezzo della trasmissione con impianto audiovisivo a circuito
chiuso e che sarà redatto e pubblicato il resoconto
stenografico.
Testo filigrana
Comunicazioni del Presidente.
Colleghi, ho chiesto al nostro ospite, generale Siracusa, di
attendere cortesemente, perché prima di dare inizio alla sua
nuova audizione, desidero effettuare delle comunicazioni e
delle considerazioni - ed eventualmente ascoltarne - a
proposito della questione degli articoli apparsi sul quotidiano
«I1 Giornale)). Premetto quello che per me è ovvio e lo è
anche per chiunque mi conosca, e cioè che con le numerose,
ripetute pubblicazioni su «I1 Giornale)) - prima ancora che
ne entrassi a far parte - ad opera del giornalista Chiocci di
documenti, in particolare riferiti alla vicenda Mitrokhin, non
c'entro ovviamente nulla. Apprendo quanto è stampato sui
giornali la mattina quando vado in edicola e ovviamente se
mi capita di leggere articoli come quelli pubblicati ieri ed
oggi - quello di oggi era migliore visto che l'effetto sorpresa
era finito in quanto si trattava della seconda puntata di una
serie già annunciata - potete immaginare quanto sono
contento. Infatti, il mio eventuale interesse - a parte una
questione di onestà personale - a far pubblicare su un
giornale materiali segreti provenienti da questa
Commissione sarebbe certamente quello di un suicida, di
una persona che si vuole far male sbattendo la testa contro il
muro. Ieri mattina, quando uno dei componenti della
Commissione mi ha telefonato chiedendomi cosa fosse
quell'articolo, io non ne sapevo ancora niente; a quel punto
ho letto il giornale che mi era stato appena portato e, quando
ho preso atto della notizia, mi sono molto preoccupato. Ho
dato incarico di svolgere le prime indagini, cioè quelle che è
stato possibile effettuare nel corso della giornata. Quanto sto
per dirvi non rappresenta una conclusione, anche perché vi
anticipo che la conclusione cui sono pervenuto e che vi
sottoporrò è in effetti quella di costituire immediatamente un
comitato da affidare alle opposizioni, alla minoranza di
questa Commissione, affinché svolga, nella pienezza delle
nostre possibilità investigative, una rapida, puntuale
inchiesta per individuare, laddove vi siano, eventuali
responsabilità. Nel frattempo vi dò conto di quello che è
emerso, almeno per quanto mi è stato riferito. Vi dico subito
che vi è un elemento visuale ed oggettivo da valutare e che
si può riscontrare nella foto del frontespizio del documento
che è stato pubblicato ieri da «I1 Giornale)). Vi ricordo che in
un certo senso auesta Commissione è nata anche sull'onda di
tutte le inchieste effettuate da Chiocci su questo quotidiano,
sul quale io scrivevo articoli di fondo e commenti, che
crearono allora una grande agitazione. Chiocci è una figura
di giornalista molto dinamica, ha avuto anche problemi con
la giustizia, o meglio problemi derivanti dalla sua attività
che può essere considerata brillante o intraprendente a
seconda dei punti di vista. Certamente egli svolge il suo
mestiere di giornalista. So benissimo che il fatto di
comparire nel cast de «I1 Giornale)) come uno dei
vicedirettori costituisce una allettante esca per poter dire:
«tu, vicedirettore de "I1 Giornale", come puoi giustificare,
dicci qual è. il tuo ruolo in questa vicenda !N Ebbene, il mio
ruolo in questa vicenda è assolutamente pari a zero. Sono
vicedirettore de «I1 Giornale)), giacché sono se non uno dei
Testo filigrana
L
principali, comunque non tra gli ultimi editorialisti e ciò si
può rilevare anche graficamente, visto che i miei articoli
vengono inseriti nella meta alta della pagina, sono queste
stupidaggini che nel linguaggio giornalistico fanno la
gerarchia. Ed è per questo che faccio formalmente parte di
questo cast e sono uno dei vicedirettori, vi è poi un altro
vicedirettore, quello «operativo» cioè colui che fa il giornale
insieme al direttore. Aggiungo anche che nel passato ho
chiamato con grande apprensione e in uno stato di scarsa
felicità il mio direttore chiedendogli se gli sembrasse
davvero il caso di pubblicare materiali la cui pubblicazione
sarebbe stata certamente utilizzata contro di me e lui mi ha
risposto, con la franchezza che tì-a i giornalisti si usa, che lui
fa il giornalista e non il parlamentare, e che quindi quando è
in possesso di documenti li pubblica senza guardare in faccia
nessuno, cosa che farei esattamente anch'io al suo posto.
Siccome tutto questo fa parte di un determinato background
che cosa dovrei fare ? Chiedere la vostra fiducia, o di
credermi perché le cose stanno così, o magari di guardare la
mia bella faccia onesta ? Non scherziamo. Purtroppo tutto
quello che si svolge, anche in questa sede, fa parte del gioco
politico e in esso non ci sono partite di fiducia, né cambiali
di simpatia e quindi si deve stare, al politica1 game e ai fatti.
Allora questi ultimi sembrano indicare - ma non sta a me
deciderlo, mi limito soltanto a sottolinearlo - che il
documento in questione non provenga, né possa provenire da
questa Commissione. Inoltre, lo stesso frontespizio del
documento pubblicato - essendo mancante sia del timbro
della Procura che ce lo ha inviato, sia di quello della nostra
Commissione che lo ha preso in carico, archiviato e
catalogato con i suoi strumenti - sembrerebbe indicare che
tale documento anziché da questa Commissione o dalla
Procura della Repubblica, possa provenire da una terza
fonte. Quest'ultima - per quanto mi è dato sapere, ma non
sarò certo io a stabilire definitivamente che cosa sia successo
- per pura logica dovrebbe essere quella originaria e cioè
quella del ROS. Si potrebbe anche obiettare di essere in
presenza di una cancellazione perché chi ha usato questo
Testo filigrana
documento per nascondere la provenienza dalla
Commissione, attraverso una semplice operazione
elettronica di scanner potrebbe aver fatto sparire questi
timbri. Ciò sarebbe anche possibile, ma è difficile
individuare la logica di una tale iniziativa. Infatti, semmai i
giornalisti che accreditano lo scoop del documento segreto
hanno tutto l'interesse a dimostrare che quel documento è
timbrato, stratimbrato, originalissimo, e quindi ritengo che
almeno il timbro della Procura della Repubblica per i
giornalisti sarebbe stato molto importante. Comunque, la
prima indagine che ho chiesto di fare agli uffici ha messo in
evidenza i seguenti elementi. I1 primo è che il documento
pubblicato è un rapporto del ROS dei Carabinieri del 30
aprile 2001 alla Procura della Repubblica di Roma, atto n.
1865, composto di 284 pagine; il secondo elemento è che
l'atto fa parte del materiale istruttorio relativo al
procedimento penale n. 34236101 N trasmesso dalla Procura
della Repubblica di Roma, dal sostituto procuratore Ionta,
alla Commissione il 22 marzo 2003. I1 materiale originale è
stato affidato ai marescialli che curano l'archivio della
Commissione e riconsegnato al mittente il 28 marzo 2003
come da verbale. In questo intervallo di tempo, cioè tra il 22
marzo ed il 28 marzo, è stato fotocopiato dagli stessi
marescialli nei locali della Commissione, archiviato in
quanto fotocopia, mentre l'originale è stato restituito. 11terzo
elemento è che l'atto in questione è inserito nel documento
n. 27, faldone settimo, prima parte, agli atti d'archivio della
Commissione. ((11 Giornale)) di ieri pubblicava inoltre ampi
stralci di un altro documento del ROS, il rapporto sul caso
Mariotti del 29 marzo 2001, atto n. 1849, anch'esso inserito
nel documento n. 27, faldone settimo, parte prima, agli atti
della Commissione. I commissari potranno vedere questo
rapporto: sembra essere stato despillato, ma questo non è
affatto chiaro. Credo che questo sia argomento, materiale
dell'indagine da effettuare. Dal registro di archivio della
Commissione risulta che il faldone settimo del documento n.
27 è stato visionato da una serie di collaboratori. Faccio
presente che nessun commissario, meno che mai il
Testo filigrana
Presidente, ha visto questi documenti ma sono stati visti dai
collaboratori Mollicone per quattro volte, Fabre per tre volte
e Salvatori per una volta. Le date sono riportate nel registro.
Ho già parlato della questione dei timbri: mancano il timbro
rettangolare con la dicitura ((pervenuto il» e quello con la
stampigliatura del numero seriale degli atti della Procura,
001865. Ho svolto un'indagine per vedere come potrebbe
eventualmente un tale documento essere manomesso,
asportato e fotocopiato. Possiamo fare insieme ricognizioni
poliziesche e dobbiamo farle ma, per quanto ho potuto
constatare con i mie occhi attraverso gli uffici, una tale
operazione non è tecnicamente possibile. Le fotocopiatrici
sono situate di fronte alla stanza dei marescialli che curano
l'archivio: certamente, tutto è possibile se si immaginano
cose fatte veramente con sistemi ladreschi. Mi sono anche
posto il problema dell'onorevole Bielli in una sua
dichiarazione di ieri, quella cioè di denunciare «Il Giornale)).
Non lo farò per due motivi: in primo luogo, non è affatto
dimostrato ma non mi sembra affatto probabile, senza
chiudere lo spazio al possibile, che questo documento, così
come è stato preso e pubblicato insieme ad altri, esca in
maniera subdola e con la complicità di un commissario o,
come qualcuno ha gentilmente avanzato, del Presidente o dei
collaboratori della Commissione. Appare allo stato
improbabile ma non sarò io a dire quanto. Non intendo
assumere questo ruolo. I giornali, onorevole Bielli,
pubblicano sempre tutto quello che ottengono e poiché
nessun giornalista de «I1 Giornale)) o di altro giornale o di
agenzia di stampa è venuto qui di notte con i grimaldelli ad
appropriarsi di questi documenti, si ipotizza semmai che
qualcuno, commissario o collaboratore della Commissione,
possa avere passato sottomano queste cose. «I1 Giornale)) in
quanto tale o qualsiasi altro giornale - come è da sempre
prassi, vedi «La Repubblica)), «La Stampa)), «I1 Corriere
della Sera)) - ottiene il documento da qualcuno che viola la
legge; il cancelliere, il magistrato, l'avvocato, il
commissario, i1 capo dei Servizi segreti, il colonnello, il
maresciallo, il maggiore ? Qualcuno viola il segreto e passa
Testo filigrana
al giornalista il documento: il giornalista in tal caso
trotterella verso la redazione ed entusiasta esclama di avere
lo scoop ed il giornale pubblica. Non vi è ombra di dubbio.
I1 giornalista, come è successo valorosamente in alcuni casi
- non mi è successo ma lo avrei fatto - chiamato dal
magistrato, di fronte all'obbligo di dire dove ha preso le
informazioni, risponde: «Vado in galera)). La legge italiana
non protegge il segreto professionale giornalistico; quindi
quando ciò successe al mio amico Luca Villoresi di «La
Repubblica» che pubblicò documenti delle Brigate Rosse, se
ben ricordo, andò a Regina Coeli, trascorrendo il tempo
previsto per poi tornare a casa. Questo è il compito dei
giornali e dei giornalisti; altra è la questione di chi, quali
uffici, attraverso quali sistemi, passano ai giornalisti questo è il caso - i documenti. La mia prima impressione è
che il documento pubblicato non esca da qui; sia venuto
attraverso apparati di sicurezza con i quali peraltro questi
giornalisti h&o una provata, pluri&nale e personale
dimestichezza e che la Commissione Mitrokhin non abbia
nulla a che fare, né il suo Presidente, né i suoi commissari,
né i collaboratori, ma questo non è un esito che intendo dare
personalmente per scontato alla Commissione. Per questo
motivo, dopo averci riflettuto molto, propongo di formare un
gruppo di tre persone, due dell'opposizione, per esempio
l'onorevole Bielli e la senatrice Dato, molto esplicita in
questa vicenda, e uno della maggioranza, l'onorevole
Gamba, affidando la guida di questo comitato all'onorevole
Bielli nella sua qualità di veterano avendo anche seguito la
Commissione stragi e come capogruppo del suo partito in
questa Commissione. E' una proposta affinché questa
Commissione con la più totale disponibilità di mezzi e con
tutti gli strumenti che desidera accerti la verità su questo ed
altri episodi similari se crede, per raggiungere la
conclusione. Quanto al fatto che non tutti sanno resistere alla
tentazione di accusarmi in maniera obliqua di essere colui
che passa i documenti a «I1 Giornale)), chiedo a chi lo fa di
'usarmi la grandissima cortesia di dichiararlo esplicitamente.
Questo mi consentirebbe e mi consentirà, se avverrà, di adire
Testo filigrana
le vie giudiziarie fornendo la più alta e completa facoltà di
prova, nonché di chiedere ai Presidenti dei due rami del
Parlamento di costituire un immediato giurì d'onore per
stabilire se una tale accusa sia fondata o temeraria, con tutte
le conseguenze delle accuse fondate o temerarie. Con
quest'ultima affermazione termino le comunicazioni sul
punto in questione, sulle quali si potrebbe aprire una
discussione, ma deve decidere la Commissione.
zancan.
Le comunicazioni del Presidente non possono non essere
immediatamente seguite da un dibattito. Se il Presidente
riteneva di dar prima corso all'audizione, avrebbe dovuto
informarci che, al termine della stessa, avrebbe reso alla
Commissione le sue comunicazioni e avremmo, quindi,
deciso noi come disbrogliarci nel mare dei nostri impegni.
Ora non è possibile lasciare la discussione appena
cominciata senza un seguito, perché ciò è contrario a
qualsiasi principio democratico di discussione.
Testo filigrana
Presidente.
Si tratta solo di comunicazioni del Presidente che ho ritenuto
di farvi pensando fossero urgenti, importanti e di interesse
della Commissione.
Bielli.
Propongo che su tale questione, come si fa in Aula,
intervenga un rappresentante per Gruppo con un limite di
tempo, che può essere di 5 o di 3 minuti, per non rendere
infinita la discussione, e poi procedere con l'audizione del
generale Siracusa.
Presidente.
Se non ci sono osservazioni contrarie alla proposta
dell'onorevole Bielli, apriamo subito la discussione.
Meleleo.
Sono contrario, ma se lei appoggia una tale richiesta...
Presidente.
Sono costretto ad appoggiarla, perché la questione mi
investe moralmente. Ho un obbligo che è sia personale, sia
come Presidente della Commissione. Non posso, quindi, far
pensare che si intende procrastinare, diluire in alcun modo ...
Cicchitto.
Se accogliamo la proposta dell'onorevole Bielli di prevedere
5 minuti per l'intervento in discussione, nutro dubbi molto
forti, in quanto sono numerosi i colleghi iscritti a parlare.
Presidente.
Tre minuti per ogni intervento.
Cicchitto.
Mi sembra allora evidente che non avrà luogo l'audizione
del generale Siracusa, ragion per cui sono contrario alla
proposta dell'onorevole Bielli.
Presidente.
Potremo continuare l'audizione del generale Siracusa questa
sera, domani mattina e domani sera. Non demorderemo su
tale audizione e chiederemo scusa al generale per l'attesa.
Dò subito la parola al senatore Zancan.
Zancan.
Sono tutt'affatto indifferente nei conkonti di chi ha dato i
documenti segretati e di chi ha commesso il reato di
violazione del segreto. Credo che di ciò se ne debba
occupare la Procura della Repubblica e che l'unico compito
di questa Commissione sia di informarla ufficialmente della
questione. Non penso che il colpevole sia lei, Presidente, o
qualcun altro, perché sono abituato a pensare secondo ciò di
cui ho la prova. Presidente, mi permetto però di segnalarle
che forse non ha meditato a sufficienza non già sul suo ruolo
di giornalista ma su quello di vicedirettore de «I1 Giornale)).
In base alla legge sulla stampa, nell'ipotesi di impedimento
del direttore, il vicedirettore è responsabile per omissione di
controllo, in base all'articolo 57 del codice penale, in via
penale ed anche civile. Allora, Presidente, se lei domanda sia
pure retoricamente se deve denunciare «I1 Giornale)), mi
consenta di dire che è una domanda per tre volte retorica, in
quanto nessuno è chiamato a denunziare se stesso. Anche
questo è un principio di civiltà. Dal momento che questi casi
si ripeteranno all'infinito sino alla fine dei lavori della
Commissione, colgo l'occasione di suggerirle di meditare
sul suo ruolo che è - mi spiace usare un termine abusato - in
un patente...
Testo filigrana
Presidente.
...Conflitto di interessi.
Zancan.
Presidente, non me lo dica come se stessi recitando. Le sto
dicendo che esiste un suo conflitto, perché è responsabile sia
civilmente che penalmente nei casi in cui si assenta il
direttore impedito rispetto ai fatti riguardanti «I1 Giornale)).
I1 conflitto di interesse è proprio un fatto fisico, penale e
civile. Credo sia opportuna una sua meditazione sotto questo
profilo. Per le decisioni della Commissione, mi oppongo alla
istituzione di qualsiasi comitato, che è soltanto una presa in
giro - mi consenta, Presidente - in quanto le indagini
saranno utilmente esperite dalla Procura della Repubblica,
che sarà investita della questione dall'ufficio di presidenza,
come è suo dovere.
Presidente.
Le replico subito.
Garraffa.
Presidente, lei abusa del suo ruolo, parla continuamente.
Presidente.
Replicherò alla fine a tutti coloro che saranno intervenuti. E'
la stessa cosa. Onorevole Garraffa, è dei tutto indifferente
replicare a ciascuno immediatamente o alla fine degli
interventi. L'ordine
degli addendi non cambia
assolutamente.
Garraffa.
Si sbaglia!
Bielli.
Non sono tra coloro che ritengono che sia lei a fornire
notizie al suo giornale. Non è questa la questione di cui
dobbiamo discutere, perché farlo significherebbe addentrarci
in un terreno sbagliato, improprio e che non mi compete. I1
problema che si pone è un altro, e cioè che su «I1 Giornale))
è stata pubblicata, in tempo reale, immediatamente la prima
notizia segretata relativa all'audizione del colonnello
Faraone. L'altra settimana, è stata la volta di un documento
segretato, di cui c'è stata data notizia in Commissione. In
tale occasione le ho chiesto - nonostante qualche
Testo filigrana
componente de L'Ulivo non la pensasse come me - di farsi
carico, per il suo ruolo di Presidente, di capire quello che
stava accadendo, evitando così che nei confronti della
Commissione si potessero generare confusioni o fossero
gettate delle ombre non opportune. Mi sono rivolto a lei in
quanto Presidente di questa Commissione. Ieri è stato
pubblicato su «I1 Giornale)) un documento anch'esso
comunque segretato. Non mi metto a discutere adesso se
provenisse dalla Commissione o meno...
Presidente.
Questo è il punto.
Bielli.
Io pongo un'altra questione e di altro tipo. I1 problema è che
a questo punto si pone la necessità di tutelare la
Commissione e per farlo che cosa fa il Presidente ? Ho
dichiarato che lei dovrebbe denunciare «I1 Giornale)), ma
quando l'ho fatto sapevo bene che il problema non è la
denuncia a «I1 Giornale)) in quanto tale, ma quello di
chiamare la Procura della Repubblica e fare una denuncia
contro ignoti, a quel punto sarà quest'ultima ad intervenire
per capire l'accaduto e per appurare, se ci sono, anche le
responsabilità del giornale. Nel frattempo, però, la Procura
della Repubblica verrebbe informata di una situazione
intollerabile. Lei ha proposto di creare una specie di
commissione di inchiesta interna. Personalmente considero
questa eventualità impropria e sbagliata e non sono
assolutamente d'accordo, anche perché introdurremmo un
nuovo modo di essere della Commissione medesima che
avrebbe dell'incredibile. Ultima questione. Mi sono
permesso di dichiarare che rispetto a tale vicenda emergerà
se quello che abbiamo è il Presidente o il vicedirettore de «I1
Giornale)). Ho fatto ciò ponendo una questione che in
qualche modo è poi quella sottolineata dal collega Zancan.
Intendo dire che al di là della sua tra virgolette «buona o
cattiva fede)) - ognuno al riguardo può pensare quello che
vuole, personalmente parto dalla buona fede - la situazione
diventa difficile anche per lei, nel senso che rispetto ad essa
lei è costretto ad intervenire, ma a difesa di che cosa ? E'
Testo filigrana
questo il punto e lei stesso si rende conto dell'evidenza di un
problema che in tutte le occasioni viene rimarcato. Per
questa ragione, se vogliamo far lavorare la Commissione,
nel momento stesso in cui è Presidente di questa
Commissione, la invito a decidere di troncare il rapporto con
«I1 Giornale)) e quindi a scegliere se fare o una cosa o l'altra,
perché sono troppe le questioni che rischiano di metterla in
difficoltà. Ho utilizzato il termine «rischiano» perché non
sono tra coloro che, pur non avendo prove, si permettono di
andare oltre e di paventare qualche rischio. Però lei si
renderà conto che il fatto che l'abbia sottolineata oggi sta a
dimostrare che si tratta di una questione che in qualche
modo si pone. Allora vediamo come uscirne. La mia
opinione è che se ne esca in un unico modo e cioè che da
parte della Presidenza della Commissione venga effettuata
una denuncia contro ignoti. Nello stesso tempo, chiamo tutti
a un grande senso di responsabilità perché quest7ultimonel
momento stesso in cui questa Commissione tocca questioni
così delicate non solamente è d'obbligo, ma anche doveroso,
considerato, soprattutto, quello che sta pubblicando «I1
Giornale)) su cui il giornalista - lei Presidente ne sa più di
me in questo ambito - si butterà a pesce. E' altrettanto vero,
però, che una vicenda di questo tipo getta ombre pesanti su
individui, personaggi e fatti; riguardo a lei, Presidente,
spesso ha affermato che valutare questo aspetto non è nostro
compito; personalmente, però, ho accettato di far parte di
questa Commissione sulla base di un dato e cioè che bisogna
anche rendere onore a coloro che in qualche modo sono stati
ingiustamente accusati. Qui c'è una situazione...
Testo filigrana
Presidente.
Onorevole Bielli, sta parlando da cinque minuti.
Bielli.
Concludo qui.
Fragalà.
Signor Presidente, colleghi, intervengo soltanto per
sottolineare che certamente avrei preferito che potessimo
dare seguito ai nostri lavori con l'audizione del generale
Siracusa per poi svolgere questa discussione, anche perché
essa è stata posta non soltanto sul piano istituzionale, ma
anche giuridico e politico ed in termini a mio avviso errati.
Per cui le opinioni che sono state espresse con grande
autorevolezza dai colleghi che mi hanno preceduto, trovano
poi degli ostacoli sul piano logico e giuridico che
meriterebbero dei chiarimenti e quindi una discussione senza
fine. A questo punto devo dire che l'atteggiamento ed anche
le dichiarazioni del presidente Guzzanti sono assolutamente
apprezzabili e condivisibili nel momento in cui ha ritenuto di
porre una questione di accertamento dei fatti che sono
avvenuti su un piano politico-istituzionale, attraverso
l'istituzione di un comitato. Tuttavia, quello che invece è
stato sottolineato negli interventi, per esempio quello del
collega Zancan - probabilmente perché il collega si è
lasciato prendere dalla passione politica - certamente non è
in linea con l'autorevolezza della sua cultura giuridica;
infatti, se in questa vicenda vi sono dei profili penalmente
rilevanti, non trattandosi di eventuali fatti reato perseguibili
con querela di parte, ma di fatti reato perseguibili d'ufficio,
il collega Zancan insegna a tutti noi che non è assolutamente
necessaria nessuna condizione di procedibilità per attivare
l'iniziativa della Procura della Repubblica competente
rispetto a quanto si assume sia avvenuto. In secondo luogo,
un altro profilo che è stato rappresentato nella discussione anch'esso assolutamente errato - è che il Presidente della
Commissione, senatore Paolo Guzzanti, in quanto
vicedirettore de «I1 Giornale)) di Milano, sarebbe in una
situazione di palese ed evidente conflitto, considerato che
secondo una tesi assolutamente infondata, anche questa
sostenuta - immagino per passione politica e non per scienza
giuridica - dall'esimio collega Zancan, sarebbe responsabile
del mancato controllo rispetto agli articoli pubblicati. Anche
in questo il collega Zancan insegna a tutti noi che per essere
responsabile dell'unica ipotesi di responsabilità oggettiva
prevista dal nostro codice penale bisogna essere vicedirettore
responsabile, cosa che come sappiamo tutti - è scritto nel
frontespizio de ((11 Giornale)) di Milano - non è il senatore
Guzzanti. Quindi non esiste quel conflitto che invece il
Testo filigrana
collega Zancan ha asserito essere palese ed evidente. In terzo
luogo, sono disponibile a qualunque soluzione venga
prospettata per superare questo problema. Però vorrei
invitare il collega ed amico Valter Bielli, che ogni volta che
interviene
esprime
particolare
indignazione
per
comportamenti asseritamente attribuiti ad esponenti della
maggioranza parlamentare o addirittura al Presidente della
Commissione, proprio su questo terreno - naturalmente non
vi è nessun motivo di farlo, per come ho spiegato prima - a
considerare che se dovessimo rappresentare situazioni che
riguardano la violazione del segreto o investigativo o
d'ufficio, dovremmo partire dalla famosa violazione di
questo segreto sul caso Strelkov.
Bielli.
Le proibisco di andare avanti. Ha risposto il Presidente.
Fragalà.
A me non proibisce niente nessuno perché siamo in
democrazia. Lei mi fa parlare come ho fatto io con lei con
estrema cortesia, anche perché non sa cosa sto per dire.
Bielli.
Lei, Presidente, deve intervenire.
Presidente.
Chiariremo tale questione al termine dell'audizione.
Bielli.
Lo deve fare prima. E' un provocatore, uno storico
provocatore.
Presidente.
Onorevole Bielli, quel documento era coperto dal divieto di
divulgazione. Questo era quanto scritto. Sono fatti. Le
chiedo comunque di non agitarsi in questo modo, onorevole
Bielli, perché è del tutto fuori luogo. (Commenti del senatore
Garraffa).Per cortesia, taccia perché non ha la parola.
Fragalà.
Sperando che la discussione mantenga sempre il binario di
civiltà e soprattutto rispetto dei ruoli senza dover trascendere
da parte di nessuno ad insulti, concludo sostenendo che
evidentemente se un'inchiesta, un'indagine o qualunque
iniziativa si deve fare su fatti che ineriscono la pubblicazione
Testo filigrana
o la fuoriuscita di documenti coperti da segreto lo si deve
fare a tutto campo e non naturalmente in riferimento
all'ultimo episodio accaduto in termini cronologici.
Cavallaro.
Apprezzo lo scnipolo e la preoccupazione evidente ed
obiettiva con cui il Presidente ci ha posto la questione, dando
conto in maniera formale che si tratta di una questione seria
e che quindi, come tale, essa va affrontata e possibilmente
non va aprioristicamente condotta in una forma di faziosità o
di preconcetto. I1 fatto obiettivo che mi sembra di dover
rilevare, su cui tutti concordiamo, è che in più di
un'occasione, un giornale che si chiama ((11Giornale)), ma
credo che questo sia persino irrilevante, ha pubblicato una
serie di atti, documenti e verbali, che provengono o possono
provenire anche dalla Commissione e che sono coperti da
segreto o che comunque sono destinati a non circolare.
Quindi, la Commissione, o chi per essa, l'Ufficio di
Presidenza, ha stabilito in alcuni casi che si tratti comunque
di documenti coperti da riservatezza. Aggiungo, per essere
completo, che in realtà vi sarebbe un problema politico di
liceità della circolazione di questi atti e documenti se fosse
la Commissione che lo consente. E parlo della Commissione
perché astrattamente ricomprendo.. .. sebbene non mi piaccia
mai introdurre responsabilità di funzionari che credo nulla
abbiano a che fare con queste vicende.. .. comunque noi
dobbiamo stabilire che la Commissione a priori non può
essere un crocevia in cui entrano ed escono a piacimento atti
e documenti riservati perché il punto nodale è che attraverso
ciò si rischia in concreto di infangare persone innocenti, di
violare quel principio di garanzia che, essendo la nostra una
Commissione che opera anche con i poteri dell'autorità
giudiziaria, dobbiamo rigorosamente rispettare e ci si può
rendere anche torbido strumento di manovre. Infine, si
svilisce l'opera accertativa della Commissione ed il risultato
obiettivo dei suoi lavori. Se stiamo lavorando e l'ottanta per
cento o una piccola parte ma significativa di quanto
elaboriamo finisce su uno o più giornali, credo che questo
sia contro la natura e l'attività della Commissione. La
Testo filigrana
seconda questione è relativa al presidente Guzzanti. Non mi
voglio addentrare, benché anch'io sia avvocato, sulla difesa
d'ufficio o di fiducia del presidente Guzzanti sui poteri e sui
limiti dell'attività giornalistica. Non siamo in un'aula di
tribunale ma la questione è politica. Definirei la condizione
della vice direzione del giornale oggettivamente limitativa
della terzietà e comunque della posizione del Presidente in
relazione a questo fatto. Potrei persino pensare, senza
neanche tanta malizia, che proprio questa circolazione lo
pone in una posizione di sicura contestazione, di obiettivo
danno alla sua stessa immagine ed imparzialità come
Presidente della Commissione parlamentare. Escludo
comunque a priori che il presidente Guzzanti nottetempo si
aggiri con un grimaldello fotocopiando dossier ma credo sia
comunque un elemento di preoccupante obiettività sul quale
noi come Commissione ed egli come Presidente dobbiamo
riflettere. Non vi è bisogno di alcun comitato d'indagine,
come ha richiamato il collega Fragalà, dimenticando un
particolare: è vero che la Procura può e deve indagare
d'ufficio ma è vero pure che sussiste sia la necessità che
qualcuno spedisca alla Procura la notitia criminis sia
l'obbligo anche da parte nostra, di ciascuno di noi essendo
pubblici ufficiali, se veniamo a conoscenza di un reato
commesso mentre stiamo svolgendo un'attività, di riferire
alla Procura della Repubblica quello che accade. Mi sembra
quindi che la discussione sul riferire o no alla Procura sia
largamente superabile ma non in negativo, sul fatto cioè che
possiamo chiudere con una nostra valutazione politica i fatti,
ma che ciascuno di noi o ciascun funzionario o chiunque sia
venuto a conoscenza degli articoli de «I1 Giornale)) di questa
vicenda possa, voglia o debba rivolgersi alla Procura della
Repubblica. Infine, la mia contrarietà a questo comitato
d'indagine è anche formale e giuridica avendo poteri propri
ed ampi in relazione agli oggetti che le sono attribuiti dalla
legge ma non poteri di polizia o di accertamenti in relazione
a fatti costituenti reato incidentalmente commessi all'interno
dell'esercizio dell'attività della Commissione. Dunque,
Presidente, credo che lei debba valutare con molta puntualità
Testo filigrana
la situazione che si è creata. Deve verificare la sua posizione
anche di giornalista e vicedirettore de «I1 Giornale)) e
ciascuno di noi deve rilevare in coscienza quale è il suo
rapporto e la valutazione dei fatti in riferimento all'indagine
dell'autorità giudiziaria.
Cicchitto.
L/
Ci inoltriamo su un terreno assai scivoloso se dichiariamo
l'esistenza dell'incompatibilità di un vicedirettore di un
giornale con il ruolo di Presidente di Commissione. Quindi,
chi fa una tale affermazione se ne deve assumere per intero
la responsabilità. Per quanto mi riguarda, non seguo questo
tipo di criterio. Aggiungo anche che dobbiamo cercare di
essere faziosi in una dimensione normale ed essere
leggermente oggettivi. Ricordo a me stesso - non mi
permetto ad alcun altro - che purtroppo nella logica di
questa Commissione è compresa anche la fuga delle notizie.
Secondo me, nel caso specifico non si è trattato della nostra
Commissione. Chiunque è libero di fare una denunzia alla
Procura della Repubblica. Può anche darsi - non è questo il
caso, ma mi riferisco a fatti del passato - che la Procura
della Repubblica debba fare indagini su se stessa, perché la
violazione del segreto istruttorio è avvenuta alla fonte e non
in un momento successivo. Se penso a Commissioni che
hanno visto la partecipazione dei nostri colleghi più
combattivi - mi riferisco agli onorevoli Bielli e Fragalà ricordo che la storia della Commissione stragi è stata
contrassegnata da varie vicende di fughe di documenti
estremamente riservati, e nessuno lo può contestare. Né il
senatore Pellegrino né il senatore Gualtieri erano giornalisti,
ma ricordo che hanno abbondantemente accompagnato i
lavori di quella Commissione con dichiarazioni ed articoli
che, in qualche caso, sono diventati apprezzabili libri.
Quindi, respingo nel modo più assoluto la tendenza a
criminalizzare il nostro Presidente. Qualche collega mette in
evidenza il profondo della sua valutazione quando afferma
che da sempre è contrario a questa Commissione. Quindi,
una tale dramrnatizzazione va molto bene perché serve a
liquidarla definitivamente. Concludo dicendo che del nostro
Testo filigrana
Presidente possiamo avere tante idee, ma non possiamo
ritenerlo un idiota. Solo un idiota poteva, al di là di problemi
di onestà e correttezza, alla vigilia della conclusione dei
lavori di questa Commissione, fare ciò di cui stiamo
discutendo. Fra l'altro, ricordo che, per concluderli senza
dare luogo ad un'altra rissa - spero che l'onorevole Papini
me ne dia atto - abbiamo trovato una forma di audizione non
tra le più radicali, proprio per concludere i lavori senza litigi
sugli aspetti formali per il bene di tutti, ma discutendo sul
merito. Quindi, abbiamo deciso di fare le audizioni del
generale Siracusa e dell'ammiraglio Battelli e non abbiamo
scelto forme più cogenti per la conclusione di una fase dei
lavori. Nessuno francamente può pensare che, al termine dei
lavori, una parte politica o addirittura il Presidente della
Commissione dia luogo ad una fuga di notizie su materiali
appetibili in via generale ma non particolarmente piccanti in
via specifica per i nostri lavori. Sono disponibile a
qualunque soluzione, sia a quella proposta dal Presidente che
richiede una compartecipazione, sia che qualche collega
denunci alla Procura della Repubblica la lesione della
segretezza e questo non mi spaventa. Sono assolutamente
certo che la fuga di notizie non è venuta da noi, salvo che
attraverso una modalità estremamente straordinaria. Vi dico
questo perché - è una delle ragioni per cui insisto sempre
che il materiale venga dato ai commissari, anche quello
segretato - una volta che sono andato nella stanza in cui si
dà il materiale segretato, solo con una pistola rivolta alle
quattro persone presenti avrei potuto fare le fotocopie degli
atti. Sono talmente tanti i marescialli e i segretari che
impediscono a chiunque di poter fare questa operazione, sia
al Presidente della Commissione che ai collaboratori. Ragion
per cui ho la netta impressione che la fuga di notizie in
questione sia avvenuta da altre direzioni. Non mi sento di
compartecipare a questo rito sacrificale di attacchi selvaggi
al Presidente che mi sembra avvenga ormai ogni tre sedute
della Commissione.
Testo filigrana
Presidente.
Prima di iniziare l'audizione del generale Siracusa, faccio la
seguente replica. Prendo atto che la mia proposta di istituire
un comitato non è stata accettata e quindi la ritiro. Di
conseguenza anticipo una mia opinione di massima,
suffragata dai pochi dati di fatto che sono quelli che sono e
che avrei voluto vedere essere messi alla prova da parte del
comitato. Da tutto ciò rilevo - se qualcko vede di più, lo
prego di avvertirmi - che un documento che non appartiene
a questa Commissione, che non è uscito dai nostri palazzi,
dalle mie mani, dai commissari e dai collaboratori, ha
raggiunto un giornale. Forse, per una sorta di zelo, dovrei
telefonare al sostituto procuratore Ionta e chiedergli se è a
conoscenza della pubblicazione di un materiale che
possediamo in copia, che non viene da noi ma che
conosciamo e che fa parte del nostro materiale segretato.
Fermo restando che non lancio accuse e non considero mai
né il giornale né il giornalista imputato e imputabile, ho fatto
una ricerca storica e ho rilevato che, durante i lavori della
Commissione stragi, fiumi quotidiani di materiali sono usciti
da quella sede e io stesso li ho pubblicati. Sono stato uno di
quei giornalisti che ha portato in stampa materiali avuti dai
commissari ai tempi della Presidenza del senatore Gualtieri.
Io giornalista ho stampato fiumi di materiali usciti dalla
Commissione stragi e devo dire che sono stato uno di quelli
che ha stampato in misura minore rispetto ad altri giornalisti.
Sulla questione che mi riguarda, mentre ascoltavo gli
interventi, mi sono chiesto quale interesse potrebbe avere
mai questa Commissione se io cambiassi la formula
contrattuale che ho con «I1 Giornale)). Se qualcuno mi
chiedesse di smettere di scrivere, gli risponderei
negativamente. Come ogni cittadino di questa Repubblica
scrivo su qualsiasi giornale quanto e cosa mi piace, salvo
quanto riguarda la Commissione Mitrokhin. Scrivo di
politica, cultura, storia e geografia e per questo ricevo il
giusto emolumento da un editore che ci tiene a pubblicare i
miei scritti. La questione del ((vicedirettore)), caro amico e
collega, senatore Zancan, nel modo in cui lei l'ha sollevata è
capziosa. Infatti, non sono il vicedirettore del giornale, ma
Testo filigrana
solo uno dei vicedirettori e come tale, non avendo la
responsabilità che deve essere indicata in calce nella
gerenza, non potrei mai sostituire il direttore del giornale, né
esercitare il controllo su quanto il giornale pubblica, o essere
imputato o imputabile di questo, perché a questo compito è
preposta un'altra persona che è anch'essa uno dei
vicedirettori, mi riferisco cioè al vicedirettore operativo e
responsabile. Tale questione, quindi, proprio non esiste e lo
dico anche se non sono un giurista; non potrei mai, infatti,
sostituire il direttore del giornale e stabilire cosa si pubblichi
e cos'altro no. Vi ripeto, qualora interessi, che la qualifica di
vicedirettore è in tantissimi casi di tipo onorifico. Al
quotidiano «La Stampa)) ero redattore capo ed editorialista,
ed io non ho mai svolto funzioni di redattore capo. Si
trattava di una qualifica, di una nomina, di una semplice
questione contrattuale. Credo di non avere altro da
aggiungere. Ringrazio tutti coloro i quali hanno espresso...
Testo filigrana
Garraffa.
Signor Presidente, lei farà una telefonata alla Procura della
Repubblica, non intende scrivere nulla ?
Presidente.
Intendo procedere in questo modo. Per prima cosa, dal
momento che ho un rapporto con il sostituto procuratore di
t i ~ o~ersonale-istituzionale- nel senso che non è un mio
vecchio amico, ma occupandosi per istituto, della stessa
inchiesta della quale ci stiamo occupando noi è una persona
che ho dovuto e voluto conoscere appunto per motivi
istituzionali - quando ho fatto riferimento ad una eventuale
telefonata, non intendevo sminuire questa iniziativa, ma
semplicemente affermare che avrei chiamato il sostituto
procuratore per chiedergli se avesse già provveduto a
procedere d'ufficio di fronte ad una palese violazione,
oppure se dopo la mia telefonata intendesse farlo. Se poi il
sostituto procuratore mi chiederà di scrivere due righe e di
presentare una denuncia, lo farò. Non vedo perché dovrei
farlo adesso, se magari lui lo ha già fatto. Se ha proceduto
già d'ufficio, perché mai dovrei farlo ? E perché mai dovrei
impicciarmi di quello che pubblica un giornale - fosse anche
L
.
quello su cui scrivo - per il fatto che quel giornale preleva
dei documenti da altri enti ed uffici che non sono questi ?
Non c'entriamo niente !
Garraffa.
Ma allora perché ha iniziato a parlare ?
Presidente.
Ho iniziato a parlare perché sono stato pubblicamente
accusato, e non per la prima volta, di essere colui il quale
passa a ((11 Giornale)) notizie segrete e segretate che
provengono da questa Commissione. Elemento di cui viene
data notizia pubblicamente tanto che sta nelle rassegne
stampa, e ciò credo che costituisca un motivo necessario e
sufficiente perché io abbia iniziato a parlare.
Garraffa.
Per fare il Presidente...
Testo filigrana
Presidente.
Per fare il Presidente decido io che cosa bisogna fare ! Lei è
sempre generoso con le sue lezioni private e quando
deciderò di prenderle verrò da lei. La questione è chiusa.
Onorevole Bielli, lei mi ha fatto pervenire una sua nota
scritta, posso darne lettura ?
Bielli.
Si.
Presidente.
In essa lei dichiara: ((Vorrei che fosse precisato che della
vicenda Strelkov ho parlato nell'intervento in Commissione;
mi si poteva dire, o meglio togliere la parola, e richiedere
l'audizione segretata)). Onorevole Bielli, colui il quale
avrebbe potuto teoricamente compiere questo atto avrei
dovuto essere io; sfortuna vuole, però, che ignorassi del tutto
l'atto di cui lei parlava. Per fare quello che lei dice si
dovrebbe forse presupporre che io abbia letto tutti gli atti e
che, ascoltando lei svolgere quell'intervento, accendessi la
lampadina e la bloccassi, dichiarando la necessita di
segretare quanto stava dicendo. Ma questo, purtroppo, non è
stato ~ossibile.
Bielli.
Presidente.
Bielli.
Presidente, mi rivolgo a tutti i commissari, per dire che
anche qualora ci fosse stato qualcosa di sbagliato, bisogna
tenere presente che due errori non fanno mai una cosa giusta.
Da questo punto di vista, ribadisco la necessità di un
atteggiamento corretto della Commissione. Ho chiesto che
lei leggesse la mia nota scritta sulla vicenda Strelkov di cui
in quella occasione parlai in Commissione senza sapere.. ..
Gliene ho dato atto per primo, se ne ricorda, onorevole
Bielli? E' agli atti.
Appunto, c'era un regime, una situazione per cui sarebbe
stato opportuno avere l'audizione segreta. Ricordo che allora
feci riferimento ad un determinato atto prima di intervenire
proprio perché ritenevo che non ci fossero problemi di
questo tipo. Detto questo, a proposito della questione de ((11
Giornale)) non credo, almeno per quanto riguarda il mio
Gruppo, che sia lei a fornire le notizie.
Testo filigrana
Presidente.
Sul suo conto personale non avevo dubbi e comunque la
ringrazio ulteriormente per questa conferma.
I lavori della seduta proseguivano con l'audizione del generale Sergio
Siracusa.
In allegato 2 trascrizione integrale del resoconto stenografico della 34" seduta
della Commissione in parola.
Nelle successive sedute della Commissione, nei giorni 9, 15 e 16 luglio, non
veniva più affrontato l'argomento relativo alla pubblicazione degli articoli su
"Il Giornale".
F
Le menzionate annotazioni prodotte da questo Reparto nr. 555192-1999 del
30.04.2001 (riepilogo complessivo delle attività di indagine svolte sino a quel
periodo) e nr. 372516-1 "P" del 29.03.2001 (riguardante la vicenda di Roberto
Mariotti) sono state depositate unicamente presso codesta A.G..
IL COI~ANDANTE
(Ten. COI; Paolo
, ,/
,
L . , \ 25
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri
Reparto Anti Eversione
Testo filigrana
iiuuri W-,'
LCLIVIIL: UCU 6111-
colo 18dello Statuto deilavoraton, uando il Paese perse l'occasione - %ifficilmente si ripresenter? a
breve - per sperimentare una revistone della disciplina dei licenziamenti
individuali orniai obsoleta e causa di
un iniquo dualismo nel mercato del
lavoro. In quell'occasione la sinistra si
mise alla coda delle confederazioni
sindacali prima, della sola Cgil poi,
quando essa fiutò di sottoscrivere,
un anno fa, il patto per l'Italia In seguito, l'area moderata della gauche
(cui dovettz ossU"--:
Bologna vnle
bene una messa -persino il candidato
sindaco Sergio c~fferatl)
fu costretta
a prendere le distanze dal referendum di Bertinotti e Rinaldini e ad accor ersi nella zona Cesarini deUe urne %ise*ate - che l'Italia era (...l
*EA
f
PAGINA 5
ILRICATTO
NAZIONALISTA
I
1 teauino degli Schulz, a Strasburgo,
è stato ormai smontato. Squarciato
il sipario,sono stati mostrati i fili che
niuovevano l'attore socialdemocratico, sono stati portati d a ribalta i piccoli burattinai e la claipe. Tutto chiaro, dunque, ma sembra qhe per.1'Italia, in questo semestrecmciale, gli esami non debbano finire mai e allora,
superato lo sbarramento degli insulti
a freddo al governo e al Paese, c'è la
palude dei buoni consigli, delle banalitàprecotte, dei moralismi a buonmercato. Come quelli che.. per lodevole
dolcezza di cuore, ammannisce Stefano Folli. Lamenta, il direttore del Corriere della Sera, che ilcaso~Schulzabbia suscitato in taiuni settori del centrodestra un deplorevole risentimento del nervo patriottico e ammonisce:
d'esperienza insegna che il riflesso
nazionalista nonha mai portato fortuna a nessuno nell'Europa,di oggi.. Ai
buoni consigli non c'è mai L.
braccia. ~ e s s u n amadre ai
mondo si fa pa are un tick et
se il figlio chie e un abbraC cio. Un figlio sarà disposto a
dare la vita stessa per la pr 0pria madre, ma non a pagare
un tot per una carezza.
Ebbene, questa del biglie:t.
to Dare sia la nuova tenden.7a
a( s k r o ancora in un ril~ens
mento) che si sta affermanrlo
in Toscana, proprio la Tosc,ana rossa, con I'episcopato i:iltraprogressista e ultrapaciltista che tuona contro il consiUmismo, il denaro e l'Ameri(:a
eedonista.. E non si capis(:e
bene da chi dipenda questa
scelta. In questj giorni. peraIltro, a Firenze'..è divampata
m'altra polemica,, perché il
Comune ,voleva @ibire la
Cripta di Santa Croce-che è
un sacrano di tutti icadutine:Ile guerre del Novecento - a
centro Multimedia, (...l
SEGUEA PAGINA I 4
Militante palestinese: Israele sta rilasciando centinaia di prigionieri ma per Hamas non è sufficiente
LUCIANO G U U I E R.A. SEGRE A PAGINA
I3
Spie sovietiche in Italia, i carabinieri trovano le provc
Puntuali risconhi alle denunce contenute nel Dossier Mitrokhin Funzionari dell'olivettj di Ivrea coinvolti in M i c i di materiale Natc
Le indagini dei carabinieri del
Ros confermano in larga parte
i contenuti del Dossier Mitro-
Testo filigrana
Non chiudetegliocchi davanti ai bimbi ciechi
entile direttore,
vorrei raccontarle brevemente la mia
storia. Sono la mamma di una bambina
di ventidtie mesi. Francesca. Francesca è
una bambina intelligentee moltoattenta, e
crescecon la curiosità tipica di tutti i barnbiiii della sua eth. A differenza, però della
maggior parte dei bambini, Francesca deve
soddisfare la sua curiosità facendo uso di
solo quattro serisi; Fraiicesca nata cieca.
Doiw lo shock inbiale, mio marito e io ci
siaho attivati per trovare aiuto, per noi e
per la bambina. La nostra delusione è stata
cocente quando abbiamoscoperto, con penosa gradualità, che dobbiamo fare tutto
da soli.
U nostro Paese. che pure amaannoverarsi tra i più avanzati al mondo, non ofie
assistenza né ai disabiii, né, tantomeno, alle loro famiglie. Negli anni Settanta sono
state abolite le scuole speciali, con la motivazione. uiecceoibiledalountodivistamorale, che erano discnmin'atorie. È, però, un
vero peccato che a una così brillante idea
non abbia fatto seguito una altrettanto (...)
SEGUEA PAGINA
SEGUEA PAGINA 8
8
neto ildail'omonimo
&in.
-@o
copiato
archivista
in sedei K b e conse ato poi alla
~ r a n k e t i g n aBossier
.
apre
unosquarciosugli italiani coinvolti nelle attività di spionaggio in favore dell'ex Unionesovietica.Dai riscontri dei carabinieri emerge. peraltro. che alcunepenone citatesono risultate estranee. E ora i carabinieri contano di assumere altre
im[~onantiinfomiazioni da un
ex dirigente dell'oliveni, condannalo assieme a un funzionario deli'azienda per spionaggio a favore del Kgb.
~
~~
aR~T
Il creatore dei Pink Floyd
non sa chi sono i Pink Floyd
CESARE G. ROMANA A PAGINA
24
I1
I
~
B i G ~ z zEiCHIOCCI ALLE PAGINE 2-3
GLI SGARBI
((LAREPUBBLICA.DEI MAESTRINI DEL BON TON
I
Viil'o~iioS ( : ~ R H I
olete un esempio di informa&ne falV
sa e tendenziosa? Ci sono sottigliezze quasi impercettibili per il lettore distratto, ma
che, appena riconosc~ute.
denuncianola loro subdola peindia e la su ponenza culturale di chi crede di appartenere a cerchia degli eletti che hanno gusto, buona educazione e sensibilità. Poi ci
sono
eli imoresentabili. Natural~
- i rozzi.
~~
.~i voleari.
metite alla pri&"&egoria àppanienc Ciampi e con lui
tuni i suoi antichi amici del circolo di Repubblica. A h ni divenuti ministri con lui, altri firme apprezzatesoltati-
ai
~
~
to Enché si adeguano al bon ton stabilito
nei d o t t i giusti (perché, appena se ne
allontanano, diventano spregevoli e infami come
Gumnti e Adornato). C'è una vera e propria distinzione atitropologicafra le due categorie, fra gli
eleganti e i raffinati che rendono democratici anche i titoli nobiliari, e il plebeo Berlusconi, con la
sua corte di camerieri e senza nessuna eleganza.
senza grazia. Da qui deriva il comportamento, ogni
occasione. non .politicamente corretto., di chi (...)
BENNY CASADEI LUCCHI APAGINA
in
SEGUEAPAGINA 4
La tecnologia 6 amica quando ti rende la viia pit)
facile. 41-Mode 4x4, il sistema intelligente di mione
integrale deli'X-Trail,ti wnsente di passare da 2 . 3 4
ruote motiici premendo un solo pulsante per guidaresu ogni tipo di perwmo. Dove andrai domani? X-Trail
da e 1% al mese. prima rata 30 ottobre 20035
'h
Yg
((Giocherei
per due lire
al mese))
-
~
28
il Giornale
IOCILT#aEUROEA
Quello s
a
o
sca
Unex di@ente Olivetti condannato per spionaggto. Orapotrebbe diventare il supertete
G I A N MARCO CHIOCCI
In oiena baearre Mitrokhin, i caral;uueri d i f m o simatenalwano sulla pistadi Malpensa. Hanno l'ordine d'amminettare un
passeggero diano. imbarcatosi
a Mosca. iatiiante dd tredici anni
oer esser scndato in una bmtta
itoria d i spimaggirf.11 23 febbraio 2001 chi ficapolino sulla scaletta del iumbo Acrufiot C unCar.
neade deli'olivetti, noto solo ai
seMzi segrd di mezzo mondo
erazie alla condanna a 6 anni inc a s a t a peruentat vodi vendere
sottobanco al Kgb un fascicolo
sui sistemi cnm&terizzati Nato.
Quel signor nessuno, e quell'inchiesta assai ooco pubblicizzata
(gli atti cono'anco~acoperti dal
segreto) t o m o oggi alla ribalta
per l'interesse del Rose del Sismi
&e
in Rus~-~~lo
- - hannarintracciato
~sia. 4nteMstatot>più volte, convinto arientrare conmodalità tutE considerato
«imt--e d-a chiarire
~-~~
portantissimw per i contatti a
Mosca e per certi personaggi che
nella s u a vicenda sembravano di
contorno e che, si xropre oggi, setornare
condo il R~s~ootrebbero
invece molio'uuli neU'inchiesta
sul ra~portolmpedianu.Lastoria
raccàitata negli incartamenti riservati visionati dal Giornale è
queUa di Roberto Mariotti, resoonsabile nell'urss dell'ufficio
ikport-rxpat JeU'Oliveiri di
Ivrea. arrestaio e condannato nel
1990 insiem~a Maria Antoniettd
Valente (iunzionaiio deli'ufficio
acquisti detaziendal e a Victor
Dimitriev, responsabile delministero del commerao con l'estero
dell'exunione Sowetica . ,.
La segnalazionead hoc dei carabinieririntracciabile nel !fascicolo Mitrokhinn della procura.di'
Roma s'aprecon una ricostmzion e deUa spy story h Ivrea e Mo-
-
~~~~
PAOLO C
M
R08TPTO P-
C m R m m Cm-~fi,I.!
$.iz!AEy"
g
,E,WHRIO DE IdlvaONI
cmmx izi»wn»iir\l
MARIO SEMI
R&s,w*i\.Y,",,:
MAUPO B
,;,r.,*Im
W
Per SCIM~CIU
Interne,
Ii0It.e i.dali0"l:
CRONACA:
cronao.mi@ilgiw~led
CULNIU:
[email protected]
Testo filigrana
sca. fra alcuni funzionari dell'oliverue uri rappresentante sovierico dis~ostoa sborlare 300 milioni pei ottenere il pezzo di carta
Nato. Mariotti fece da intermediario, fu la Valente a prendere
l'iniziativaallorché palesò al collega Marco Rosso di essere intenzionataad acquisire. per conto di
"anicisovietici". inaterialedocumentaleaziendalecopertoda srgreto militare previo compenso
in denaro.. Le richieste. osserva
il Ros, si fecero pressanti. *Ma al
momento di trattare il documento
Nato-Rr n'4 It. orove standard
~- di laboratorio delle irradiazioni
compr@nettenti Ncc la Valente
ve,mi%&restatain flagranzadi re,sto,>. %re Dmitriev fini dentro
menue .Mariorti.chissà come. fece perdere le tracce. Scompare
pe; 13 anni. anche se ancora il
Koa. iii una nntirinna margine. lo
scova ih un domicilio a dir poco
singolare latiiaiiiv pir,w la nustrd ambasciata a Mosca. Iiidagandofra Mitrokhin e Mariotti i
~~~~
~
ECONOMU:
[email protected]
UFFICIO CWICO:
8raficiLlgiomale.it
I RAPPORTIDEGLI INVESTIGATORI
ha aperto il caso
Il caso 4iiokhinn scoppia nel saembre iw,
quando il T
m
i pubbiii antKiparioni di ~The
MiboWiin IMinieu, del p r o f a r e di
Cambndge Chmtopher Andrw c)K. awva
awto accerw,alle cade di Vadj hikibdi
Mibokhm. un archivrda del Kgb che dal 1972
aIi'E4 avrebbe cooiato documenti r k a h
mmegnatipoi aria Gran Bretagna Le
i n d i i i hanno un iironedii seguito di
polemiche. Oltre ai mntend,le polemiche
riguardanoi tempi e i modi in cui I'Halia ebbe le
carte ei nomi di chi ne vennea conoscenza.Il
i 0 ottobre '99 il d o s s i i comegnato ala
CoMnMme Wgi che lo rende pubblico. Le
carte pntengano 261 nani epseudonimiba i
quaii quel6 di politi0 egimiiIro famosi
cMnwb nelb rete o & ucoltivdren per oitenere
informaianida girare d'ex Unime SwieSca.
All'inizio di questa legislatura la Cdl propone
una commissione su Mitrookhin, poi ist'iita
nell'aprile 2002.11 16 luglio '02. con
l'elezione del :enatore P&oloCuuanti (Fi)
alb carica di presidente, comin+a I'ani\i;d
della commissione bicamerale. I cui lavori
verrannc prorogati a giorni.
Roberto Mariotti tentò di passare
al Kgb documenti su sistemi Nato.
E stato catturato dopo una curiosa
latitanza: aveva domicilio
al1'ambasciata italiana a Mosca
carabinieri del reparto Anti Eversione spiegano come siano collegabili *altricasi di spionaggio politico militare che videro coinvolti cittadini italiani a favore dell'UnioneSovietica,. Poco notiall'opinione pubblica, svenrari con
brillanti operazioni d'intelligeiice. i1 caso del fotomafo Iln~brrio
Cantoni - che siri&llega all'affaire Mariotti - a cui u n emissario
del Kgb proposedi urili73;ire il recapii" del s i laboratorio
~
per "cevere corrispondenza dail'Uns.
Il fotografo finse di acconsentire.
awertì i carabinieri e 10 scambio
di microfilm sui programmi di di-
fesa Mrca e Tornado tini con l ' a resto di Azeglio Negrino e di
Victor I'ronine, beccati sul fatto.
A proposito del <fascicoloOlivetti-Kgb-Mariottix. e delle coincidenze col rapporto Iiiipedian
oltre&&dei tentativi degli agenti
d e i s e ~ zsegreti
i
sovietici di mettere le mani su ahsegreti militari, il Ros rispolvera gli atti dell'inchiesta diTrieste nei confronti di
Giorgio Staricic, Nicoldj Sinetankin
talì Popov.
Kirikkovic
Quest'iiltimo
C Aiexander
toruaViall'identilicativo del ~repon224.
contenuto nel dossier Mitrokhiii
che si rifà a uii certo &azher, di-
pendente deUtAssociatedPress a
Roma, inserito nella Residentura
sindal 1966identificatoin Edoardo Magri.. Il quale, a domanda
dei carabinieri. così risponde:
.Si, ho incontrato il direttore romano dell'agenzia Tass col quale
coltivai un rapporto proseguito
poicon Popovcol quale mi incontravo 718 volte l'anno. Mi chiedeva dei briefing che I'Ap riceveva
dall'Ambasciata a Romae di stendere dei rapporti in forma scritt a . Popov è un riferimento interessante per filoni decisamente
inquietanti: torna il suo nome
nelaepon 249. del dossier Mitrokhin sul viaggio compiuto in
Urss, nel '73,dal cardinale Carpino; torna, prepotentemente, nelle dichiarazioni di Francesco
Frezza, IocatoredeU'appartamento romano in viaRasponi nel quale soggiornb Sergey FedorovicSokolov, il finto borsista spia (leggendo Mitrokbin si è scoperto essere un ufficiale del Kgb) che segui le lezioni di Aldo Moro e si
informò sugli spostamenti della
scorta salvo poi scomparire, improvvisamente. ii giorno prima
dell'agguato in via Fani. .Prima
di fittarlo a Sokolov - riferisce
Frezza - , l'appartamento era occupato da un giornalista, un certo... Popov>>.
Tenuto conto di quanto si in
qui raccontato. e soprattutto di
quanto non è possibile divulgare
per il sigillo di classificazione segetissimo apposto ai fascicoli su
Manotti, i carabinieri inoltrano
al pm [onta la seguente raccomandazione: &i rappresenta all'autorità giudiziaria l'opportunità di valutare I'escussione di Roberto Mariotti allo scopo di acquisireeventuaii informazionisu ele-
i
1
""o"
I
..... .. .-.
d
O
. ,.. .
....
\ aiente (iunuonmo aeu iirticio
acquisti dellazienda) e a Vicior
Dirnitnrv. responsabiledel ministero del cummerao con l'estero
dell'ex Unione 5owuca
La segnalaionead hoc dei carabinieririntracciabile nel .fascicolo Mitrokhinn ddla procura di
Rornas'aprecon una ricostruzione della spystory h Iwea e Mo-
i n amaro)). u'ricriicsic. usscrva
il Ros. si fecero pressanti. ,-Ma d
monientodi trairare ildocuniento Nato-k n'4 I t . prove stdniiard
di laboraiorio delle irradiazioni
compromettenti Ncc la Valente
venne arrestatainflagranza di reato.. Pure Dmitriev fuu dentro
mentreMariotti. chissà come, fece perdere le tracce. Scompare
per 13 anni. anche se ancora il
KOs.in iina n o t i p i n n a iiiiirgine. lo
scova in un dorni~ilioa dir poco
singolare: latitante presso la nostra ambasciata a Mosca. Indagando fra Mitrokhin e Manotti i
ngudrudiiu iienipie Iiiiwi ai uii i IUM WVL. I
carie e inomi di chi ne venne aconoscenza.Il
l 0 ottobre '99 il dmsierh comeenam ala
CommasioneStrapi dw lo rendipubblio. Le
carie contengono261 rmm e prpudanimi tra i
auali aueE di ooibo e moml'kdfamosi
&Iti
nelbkte o &"scoltrmren per ottenete
infomwionida girare all'ex Unione b\netica.
Allinizio di auesta lenislalurd la Cdl Drooone
una comm&ione su~ibo~hin,
poi iht;ita
nell'aprile 2002. 11 16 luglio 'O?.. con
l'elezione iiel zenatore &in @nanti (Fi)
alla carica di presidente, comincia h i v i t t
della commiuione bicamerale, i cui lavori
verranno prorogati a giorni.
,Laiuui.i.u.....-...-.-
aiurie spiegano coriir siaiiiu umr-
i r s r u ui rv.cyiu i ~ c ~ u
V wui
gabili d t r i casi di spionaggio politico militare che videro coinvolt i cittadini italiani a favore dell'Unione Sovietica),. Poco noti alI'ooinione niihhlica. sventati con
br;llanti operaioni d'inrelligen.
ce: ilcaso del foiografo Uiiiberto
Cariioni -che si ricollrga d l ' a f f i re Mariotti - a cui ur;emissario
del Kgb propose di u t i l i w ~ r il
e recapili, d?i siio laboratorio Der ricevere corrispondenza dallVffis.
Ilfotoaraio finse di acconsentire,
awenyi caabinieri r lo scainl~io
di microfilm i i u programmi di di-
Victor Proniiie, beccati sul fatto.
d pm tonta la seguente raccoA proposito del dascicolo Oli- niandazione: .Si rappresenta alveni-Kgb-Mariottin, e delle coin- i'autorità giudiziarial'oppominicideize col -rapporto Iiiipedian tà d i valutare I'escussione d i Rooltreché dei tentativi degli agenti berto Mariotti d o scopo di acquidei servizi seereti
sovietici di met- sire eventualiinformazioni SU ek"
inenri di interesse per il piucediterelerniuli sudirist:gretimllit;iri, il Ilos riqiolvera gli atti dell'in- mento penale n'94811YY~Miiruchiesta di'rrieite nei cuiifroiiti {li Uiin, per l'appunto.
.
Giorgio Staiicic. Nicoldj Smetankiii Kirikkovic I: Mexnnder ViialiPopov.Quest'iiltimo torriad- .
l'identiiicativo del urepori .224»
contenuto nel dossier Mitrokhiii
che si S a a u n certo "Stazher. di- ., ,
W ~ ~ W W ,
j
~~~~
~
6..
.h;.
,
. . , ,..;. .
-
I RAPPORTIDEGLI INVESTIGATORI
Cosìvenivano awicinati
del Kgb
Ecco gli interrogatori dei giornalisti a
e
LA T I R A N M D I
DOMENICA W-zws
È STATA DI
318.935 COPIE
Vome i n codice alviagins. Rapporto I m p lian report n. 4: ~CiulianoZincone, nato nel
1943 a Romn. era lui mrrispondente del @orlale Comere della Sera Legato a l gruppo di
;inisira il'Manifesto': Dai1973a11981Zinmre e? smto coltivatodalla ResidenturadelKgb a
P o m ~
t~Nell'intenogatonoZuicone affermava che
iel repon a NO nomevi erano delleunprecisiou lendte all'enaia dnbuzione di una rmlitanri nel gnippo del Mariifesro ed alla qualifica (li
:orrispondenteinvae che di inviato speciale.
>recisava che aveva avuto raooorti suoradici
,on u n cinaduiosonetico. ui a& prec&e
l ni
;i
pelli citati nel dossier Mitrokhin". ed anche
:on un altro. Alexei Kazhov. corrisoondente
Iell'agew~Nowsnacuawva o ~ e r t ounacolaborauorie. quando dmgeva i1 quotidiano Il
auoro. chiedendoche oirtecioaise d a redaionedi unarub"caco&men&do argomenii
licultura e catumedal proprio punto di vista
...). Zuiconehadetto di nonaver avuto laperezione di essere 'coltivato", anche perché
ion aveva avuto incontri o rapporti con am-
che isovieticiabbiano voluto attribuire la fisionomia di una "coltivazione" ad un rapporto di
quel tipo. La eventuale coltivazionedel soggetto. inoltre. inbase ai dati disoonibili.
. non coii-seniirebbe di evideimare comportamenti riconducibili a specifiche fanispecic di reato,,.
Nomein dlceuKanioo. Remrr n'15
ilcnpo deldrparrimeriro r u i m ~ delh
a
[>ce 1 0 1
msisrerrtepersormlt.diPedini. uicernii~isn~o<ieeliEsteri. ;'&niowera unconrntto riceruatodelIn Iirsidenrirra del Kgb di Rt~tnn,,.
(.Kmio è staio identificato inMarcrUo(àpitanio che averbale afiermavachelino al 1969 era
staiocapo ufficio stampa della Dc In tale vcitc
ebbe modo di uicontrarsi con Lolliy Zamoisky.
eiomalista di Izuestiva. a nii riferiva le oroohe
;alutaioni
sulla &azione politica i t a h a . I1
rronialistadi avevachiesto di scrivere dedi aniEoli per Izu&iya, ma al suo diniego di ncevere
compensi. non avevafatto seguito conulteriori
richiesteI...)..
Nome h codice «Podvizhnno>. Report
n'16: <Era direnore della sede di Roma di
un'importante riuista italiana E stato inoltre
corrisuoiidente del Temoo
e di l'Automobile.
r~
Era i11curiruno curi Zamoyskryagenreopenilruo della Rzsidentrirn del Ke6 di Ro~iur.E jriiro
~~~
~
-
~
~
Oggi inizia la pubblicadone degli atti relativi all'indaeine comoiuta dai carabideri del Pm,per cento
della Prwura di Roma. sui
nominativi contenuti. nel
dossier Mitrokhin. Si apre
con la categoria dei giornalisti,seguiranno diplomatici, politici, militari, funzionari ministerialie quant'altro. Ilcriterio asetticamente seguito quello di riportare in anerettou il nome
in codice della fonte confidenziale del Kcb in Italia.
in acorrivon quante ricopiato di nascosto dal colennello Vasilil Mitrekhin relativameaté alle maasieni
svolte dai vari oersonagt?i
cosa come risultava n e i l
archivi del servizio segreto sovietivo, e in dondon
le risultanze dei riscontri
svolti dal Ros.
ha oortato avanti una serie di ooerazioiii di disiniorinazioiir. Una di queslè p o s t m l i i ~a
New York er4 presso Pnese Sera). Anche se ne- ratoail'Ansadal 1971al 1988eda
gava di aver conosciuto l e persone citategli. il il Poii9.ifico dello Stato. Per tre
1979) era stato corrispondenteAri
riscontro dell'impiego iiei due seiuiiianali è
c o n w o con il suo profilo, cosi n ~ r n e
ulteriore dove aveva avuto contatti con un giornalisti '
oosCtivo elemento divalutazione scaturisce dal- sovietico che era, a quel tempo, l'unico altro
corrisoondente estero. Ha detto di non aver
i.ipiego avuto. nel corsodellaguena. iiidire.
zionedell'Albaiiia. ilcheavrebbe pututudeter- avuto'frequentazioru con cittaduii sorieuci ui
minaresuccessivamenteicumoiti diricerca in- tibia. di ritenere di non essere stato oggetto di
fonnauva allidaiigli verw qud paese. in n n u attenzione linalimta al suo coinvolei%nto in
aiuvità informative o coniroinforkative. di
della pregressa conoscenza matwaiab
b m e in codice ~Frankm.Remi 125' ..FI~II- iiuii aver mai collaborato con organi di stampa
ceico Gomrio, direlrorrdel ~il,artirnenro Iii. m a r o c c h . L'ipotesi formulata dal Sisnii sulrenimioi~aledel giornnle Avanti! &l
l'\i.
h I'dentiiicazionr di "ReiiK in [)e Miui Luigi &
agente delln.~esidenturaroiiuiaa i11 contatto fondala su evidenze in atti nei conironu del
conZamoyskiy. Lostipendiodi Gounrio era di soeeetto. Peraltro tali evidenze non sono omoge& e coerenti. in quanto nel documento
240 nibli».
'sianipa dello schedario"siai7ennache De MiN(...) Nel suointem~toriodel25.9.2000Goztri e stato reclutato dal Kgb a'lripoli ne& ami
m o dTermavachec&egiomalistasi era iiire.
rcssato di polilica estera. ma non era mai stato '70. mentre nella scheda redatra per ilcollegato
cortis~ondenteda Paesi esteri; dal '53 ai 'l" in&seI'attivitadiIk Mitri viene dehta"poslavorò; ~ A u a r i rei collaborò con nui xsttiiiia- sitiile" (neiiacomparazionevisono altreinkatnali.nel '60 fece un vi.iggio inUnscol presiden- t~77%4,>.
Nome in codice "Oston*. Reporr 75. <&(I il
teGronchi. conobbe Libero Liuadri collem alI'Auaiiti! (Lizadri, nome incodice " ~ a w ' : vie- direrroredell>eMdico iwliano PoliticaNuova.
ne indicato nel repon sostemiro dal Kgb. Oston era agente Kgb,.
U . . ICi >i [iirriwe ail'Agrrziu quoridi~rnudi
n33 quale recluiaiore di
, i , ,a
ridr). Conosceva informazioni politiche con sede in Roma. via
Zanioyskiy con ilquale si del Babuho n. 96, sorta nel 1973. ncma al Psi.
incontrava eoisodica- Direttada Roheno Sciubba Canidia, deceduto,
a Giovanni ~istic6.eiomalista
mente, in ~ocali~itbbliu. subentrato
"
cspunente del Ysi. I.'age:t.nua era di proprietà
estera
W,
discutere
I...). H adiammesso
piitica dellaMiswmpae, h o a l 1973, eradi proprietà
d'aver uicoritrato anche di Franco Gerardi che a verbale dichiarava di
Luigi Scricciolo (sindaca, m n e n t a e . a quell'indiwm. I'agenziai'resew
l i s r a d e l l a ~ J i l c o i n v o l t ~ ~za Socialkra. Non nmrdava le collaboriiuoni
inchieste sul termrisrno, di Sciuhba Canigùa e Nisticò ma nfcnva circo.
ndr) inunavisitaa LXvanti!. Ha riferitoche nel siamedesuniibù~daaltrirepon. Quali laconoreponerano sbagliateladatadi iiascita.lequa- scena di Francesco G o G o (repon n. 23) e
bìclie professionali,la iIwatadeUasua coUabu- Libero Lbmdri lrepon n. 331, I'esistenza di un
razione, un anno. percependo u n compenso eiomalista odamentare molto vicino al sen.
arichedopo tale ttmnmeedopola conclusione keiui. iiiderimenioalcontenuiodelreport n
deUa sua coUabor;uioiie. lissdta iiel 1967. anno 93.Eiiiilio Frattaelli. deceduto da alcuni anni
che però precedel'arrivo inlialiadelsuoa~eri.
L'm~ oMartirio.
n.
lo nianipolatore Zamo~kiy.Le infom~azioiu: b r a n o i v ~ a c e ~ t e n a d ~De
nptardanii (Nziano sono desumibili dai re- tcnogatorio di Nisticò, invece. ha vovato componn.23 e218 (...) Nel218 bi affemacheGo7- cidenie sul giornalisia ' Fler" (report 97)e sulle
wno sarebbe entrato in contatto coy ii Kgb iiel caratteristiche del quotidiano il fioririo iogciiinaendoche nell'amhienteci si chiedevaco1561 ed avrebbe svolin
incarichi dal 1964 ner "
~.
conto della Residentun, venendo rec~uiatode~ me%nisceroreoeritii fondioer oueste injziativeditoriali (vedi ii report l&...)*.
1966. salvo dichiarare. nel 1967. di non wiifirsi
agente del Kgb. Le affermazioni, anche se in
~
-
IL primo elenco comparativo
tra i dati del dossier e le
ver@che dei carabinieri del
Ros. Indagini su viaggi in
Albania e incontri a w o l i
Icarabinieri del
Raggruppamento
operativo speciale
hanno indagato sul
contenuto del dossier
Mitrokhin per conto
della Procura
di Roma
bientidiplomatiasovieticie N n a la sua attività
giornalistica e impre stata improntala aila
massima indipendenzaed6 sempre stata critica od ostile nei confronti dell'unione Sovietica
Dalle inteiviste di 7hcone e Zachov rilasciaie
al Giornale si eavuto ulteriore riscontro alla
versione deleiomaùsta I...).
Se. dumue, l'unica
forma di co~arrodi~mcone
con A b i e n u sovietici resta queDa telaiiva alla frequentwione
di Kazhov. e naturnini denti. può ritenersi
Era inolire corrispondente dell"
rnto nel 1970,~
Testo filigrana
~
RAPPORTO
RISERVATO
.
ni. Harondortoin<ia@ni riihmbn~ciatureo1Daneseesu Fnik Dekv, corisi~lieredel~n1t~1111sciaia albanese a R o m H; partecipato nrl
azioni per conto del Kgb nel 1972. Riceii~ia
UM sti~endio
di240 rubliu.
dJresumihhentesi tranadiGLIberio Wiil~ei.
ti. ÈposiibilecheI'imponantenvistasiainrcal.
tà IlTemooo 1Xutomobile. Zainovskiv si identiiica con bihy Petrovich amo$&, agente
del Kgb che haoperatosonompemiragiomalistica a Roma 11968-1973) e a P ~ I @(19771980). Gilberto Nanetti a verbale afferma che
lavorò 5 anni per PaeseSera ooi andò aL'Ora e
dahedegh.&ni
'60diwnie capo della reda/ione romana del setiianalc Tempo. poi a
iiliiromobile Aveva effettuato incursioni lungo le coste albanesi, con militari inglesi nel
1943 quand'era neUa Marinaitaliana. Ha riierit0 di non conoscereinomi di Zamovskiv. con il
quale. wcondo 11repon n. 16, sarebbe h o in
contattu. e di Dekij 4 conto del quale awehI)e svolio indagmi (...J.Fra il 'Ci5 e il 70.11 com.
spondenteda h'ew Yorkdipaese SeraeruGianKos - si
fraiico (:orsini [nel reoon 222 - scrive LI
legge che nel '67 ilP&O dipartimento del Kgb SCAGIONATO Giuliano Zincone
~~
~~
~
~
~..&
apparente contraddizione, sono comunque
conipatibili l...)~
Nome in codice «Renén. Report n. 26:
dentera un italiano che ricopriva la carica d i
direttore del Dipartimento d i Infor
~~~
'
-.
,~
.
FATTO 1
((Il dossier Mitro
è
n rapporto riservato dei Ros alla Procura: «Ecco i riscontri sulle spie sovietiche»
dl quadro complessivo degli accertamenti e delle escussioni dimostra. in
primo luogo, che le affermazioni, le
situazioni, i profilisoggettivicontenuti nei repori del "doiiier Mitrokhin"
sono sostanzialmente rispondenti a
situazioni reali, riscontrate e riscontrabili. La valutazione, quindi, sulla attendibilità dei documenti esce rafforzata da vaglio che è stato c o m ~ i u t o
per ognuno dei261 report (scheia relativa ai nominativi delle presunte
spie contenute nel dossier.. d r i,. Già
-la reale identificazione dei soggetti
menzionati (...l aveva fornito un eiudiziodiesattarirpondenza tra la i o l t e plicitàdelle persone solocitateequelle effenivamente identilicate. A questa iniziale attività di riscontro si è ooi
aggiunta quella costituita dalle dickarazioni rese dai soggetti in precedenza identificati e da coloro che erano
emersi come testi di riferimento.Alcune delle situazioni descritte sono state asseverate dalle dichiarazioni assunte, in qualche caso sono state da
queste ampliate ed approhndite.
raccolti nel modo dichiarato da Mitrokhin, ma al momento non asseverato
da riscontri giudiziari. stuiitc la maricala esecuzionedeila ricliiesta rogatoria - iri qualchecaso non ha reso possibile la completa verifica del contenuto ed B comprensibile come una maggiore esaustivith avrebbe consentito
un più completo riscontro (...). Le
escussioni dei cittadini sovietici dei
quali era stato segnalato l'ingresso in
Italia (Lollini, Prochuguine, Kazacbenko, Kazhov) non sono state compiureperche nonestara riscontratala
loro preserva in territorio nazionale
kco i'inioniaiva dei r a a b i M del
Ros, mn k
e i risconIri sulle
pauniespie wldocit Mora
<ompgiutaalla Rwindi loma
hrai<ata di lare luce sul cesiddetio
D&
MhUi'm. Un decumento
che < o n t w ~
recceuonale
vabrr, e Y a t r r n u aiiendibii, dei
or<o lmpodiamntSropiato
&~alub
dal mlain o
Trecento agime
boafueadel
<errtrpondeaii ha a h o i nanimiivi
citati nel dmrier Mitrddim e quelli
presmii in alire mchiate, mie e meno
'e h Mia Va
n&, suiio q'
k
perraudiaie
detto che m
nei d a r i (vedi a iitolo d'esempio,
nelb pigima acaoio. ii raso del
omaUstaViZioMe)alten*~
t-tniT.
riwlbte"utraieen a m vd9imenb
iute&&&,
ispezionianalisi
awmpubariorrodellebamhe-dati
pmro organi k d g a i i v i e
a&nngiamo ahndté. l9phmo
dunque Yhhmaiiva redaita dal
maggiore dei carabinieri del reparto
anti.eversione del Ros, Paoh Saicda.
È b prima puoi& Di una iunga serie.
hidgmi
Z
P
9'
aiiiiiorpndve de~'idaitiEtazione
Testo filigrana
(...)..
Iilavoro del Rosestato lungo. anicolalo. alquanto complicato. <:osi lo spie-
A cura di GIANMARCO CHIOCCI
ga il maggiore Scriccia. Così, lo siiitetizziamo noi, perragioni di spazio: -Intorno alla metà del mese di settembre
1999 la stampa, periodica e auotidiaria. non solo iitali&a. dava ampio risalto alla pubblicazione, in Gran Breiagna. di un libro dal titolo Ilie Mirioklriii Aichii,e in cui era siata ricostrui.
ta l'attività del Kgb in Europa. negli
anni '60 e '70. sulla base di docuinenii
che eranu siati nel tempo riprodotti
da un addetto alla tenuta degli arcliivi
del Servizio sovietico. Nell'anibilo di
procedimetiio giudizi.iri~iini.ardiiiatu
presso codesra Procura veiiivadaiacomunicazione al Sismi. da oane di auesto Raggmppamento. al Sisde da par.
te della Digos di Roma. al Cesis con-
giuntamente da parte di Hos e lligos,
in data24-09-1999, di richiesta formulata da codesta A.G., tesa ad "acquisire tutia la dncuinentazione in copia
afferente la vicenda delle presunte rivelazioni di Vasili ~ i t r o k k i nsu iiiia
possibile rcte spionisticd del Kgh opeiante in Italia su eventuali 6 m o r t i
tra Brigate rosse, caso Moro e strutture dei servizi semeti dell'Est"~(...l. .Il
nrimo ademoimento oer avviare lein-
e
le persone citate in ciascuii repoi-l, al traverso una metodica di indagine
che includeva la coinpulsazione di
banche dati in tino con la verifica di
qualiil, csistcnic in alti l'~i1tivazioiie
deiCoindiidi dell'Amaterri1orialinei~te coinpeienti sui luoghi di origine o
di resideiiza delle persone citate 11che
progressivamente venivano emergendo ai quali venivano richiesti la completa identificazione dei soggetti. informazioni rituali. I'evideiiziazinne di
eveiiiuali rappurti iniratieiiiiticon citiadiiii u enti stranieri. oppure elenieiiridi faito che eveiiiiialmenie poresx-
Trecentopagine
di interrogatori,
analisi ispezioni.
E una s o h verità
<<Su
tutti i riscontri, due elementi si
impongono in maniera netta: A) il rinveniminto diapparati radio diproduzione sovietica, awenuto in epoca
;precedente alla emersione del conte:nuto del "dossier Mitrokhin". m a rive':
. latisi proprio quelli segnalati in u n re-.
port del documento. con pieno' n:..
scontro delle indicazioni sulla collocazione e con precise e puntuali corrispondenze di tipologia e caratteristiche; Bl le dichiarazioni d i Vladimir
Strelkov Vagente segreto sovietico
che ha "defezionato". previo pagamento, prima col Sismi r poi r m i
carabinieri del Rosl che ha ammesso
la propria attività. definendone i contenuti e le modalità di acauisizioiie
delle ~ i o t i ~'Tra
i e I dati di an&i emergenti si segnala, in particolar modo.
che: per la inamioranza dei citradini
! sovietici prima segnalati e poi risultati in contatto conle persone citate nei
-o--wr
e; a rrn~ii.iro
P r ; m o intcr-
dn Italia esisima
unafltta rete
informutiva
afavore del1'Urss~~
-.,.1
_.
-
C
~
P
..
OMBRE R O S E A sinistra. I'Armata Rossa. Sopra, un
elenco di militanti Pci inviati in Urss per addestrarsi
ro eincrgere i n rilerimenio ad attività.
nc,i loro cunfronii, <laparti? di i~rcaiiisiiii informativi. o comunque,'~utti
quegli elementi che, dai dati forniti,
poteiscro avere riguardo ad iiilplii:a7ioiiideisoggrrticonariiviiidi i~irdliEence. semalatido aiirlic i iii~iiiiiiarivi
ai oersoie che ootessero eventualmente riferirewi fatti- l .I .Lo svilupoo iiiformaiivo non aveva anddmento
iineare, in quanto si rendeva sovente
necessario attendere l'esito di attività
acceitative concorrenti o complenien-
chiedwc che venga loro concesso
FRANCESCO BIGAZZI
metàandavaastudiareallaScuola ksisteim di richieste. ad esem-
di trascorrere un lungo periodo,
dal 15 luglio al 10 settembre, iieUe
case di cura e nei Iiioghi balneari
più invoganeli'ex-Urss. Nellalunga lista degli diievi della scuola
del Contingente speciale>,.i 13 coinunisti italiani si trovano insieme
aqueliideiia Repubblica demouariraredpcra mnnmla r.prnilnv;ir-
.
italiani, iiun potcviiiio conseriti6;per
la modestia degli elementi forniti o
pw le situazioni molto risalenti, adeguaio e congruo sviluppo investigativo CI anche solo informativo,' i...).
d 'attività d'investi~aziune vciiiva
~
-
~
--..-...-.
--. .. - -
--
menzionati (...) aveva fornito un giudizio di esattarisoondenza tra la molteplicit&delleperzone solo citare e quelle efiettivarnente identificate. A auesia iniziale attività di riscontro si kpoi
asdunta quella costituita daile dichiara~ionirese dai soggetti in precedenza identificati e da coloro che erano
emersi come testi di riferimento.Alcune delle situazioni descritte sono state asseverate dalle dichiarazioni assunte, in qualche caso sono state da
queste ampliate ed approfondite.
IOIO
presenza in rernrono nmonaie
(...)..
mieni~eace,seniacomaregi
&au& perieiiamenie
Il lavoro del Ros è stato lungo, articolato, alquanto comp~icato.Cosiio spie-
arm-evemwe del Ros ~ a a o m a a .
L b prima puntata ~iuna lunga serie.
Acura diGIANMARC0 CHIOCCI
presso cooesra rrocumveniva aaia cumunicazioue al Sismi, da parte di questo Raggmppamento, ai Sisde d a parte della Digos di Rama, al Cesis con-
~
«InItalia esisteva
unafitta rete
informatiira
afavore d e l l ' u r ~
Trecento pagine
di interrogatori,
analisi, ispezioni.
E una sola verità
.Su tutti i riscontri, due elementi si
imooneono in maniera netta: A) il rinv e i h & t o diapparati radio di produzione sovietica. awenuto in eDoca
precedente alla emersione del contenutodel "dossier Mitrokhin", marivelatisi proprio quellisegnaiati in un report dei documento, con pieno riscontro delle indicazioni sulla collocazione e con Drecise e puntuali corrispondeiize di tipologia e cdrattriiiriche: B. le dichiarazioni di Viadimir
Strelkov Vagente segreto sovietico
che ha "defezionato". previo pagamento, prima. col Sismi e poi rrw i
carabinieri del Ros) che ha ammesso
la orooria attività. definendone i cont e h t ; e le mod&à di acquisk~ione
delle notizie. Tra i dati di analisi emergenti si segnala, in particolar modo,
che: per la maggioranza dei cittadini
sovietici prima segnalati e pOl,risuìtati in contatto con le persone citate nei
report, si è acquisito che erano interni ai Servizi informativi, o ~ospettdti
di esserlo, secondo quanto appreso
dalla consultazione degli atti del Sismi, ed in un caso vi era stata una
impuraione per reari di spionaggio
commesciinlralid (...); IacoIlStatUione che sovente il contatto tracittailiiii
italiani e sovietici sia stato interpretato come un tentativo di acquisizioiie
di informazioni. non riservate ne
esclusive. con la conseguente yoloiiri
di accreditare presso le autorila w i e iiche una elficace attiviti iiiluiindliva, non può senipreeisere consideraia interpretazione rassicurante ed appagante. perché se cib è vero nella ge.
neralith dei casi, può anche osservarsiche oromiola naiiiradi tali ralvorti avr&be'impostoaiienzione e misura nelle lorogestione; la incornPle1~:
La dei reporr . se vero che Sono Stati
~
che includeva la coinpulsazione di
banche dati in uno con la verifica di
quaiito esistelile in atti. l'attivazioiie
deicomandi del1'~materritorialinente competenti sui luoghi di origiiie o
di residenza delle oersone citate O che
.progressivamente venivano emergendo ai quali venivano richiesti la completa identificazione dei soggetti, iiiformazioni rituali. l'evideiiziazione di
eventuali rapporti
. . intrattenuti con citrudiiii u enti stranirii.oppiireeleniciii i di fatto clie evcriiiialmenii! poipssi~.
ro emergere in riterimento ad attività.
nci li~ro~unlroiiri.
da panc di iiigaiii
siili ~ritormalivi.o ciimunque. t i i i r i
qirecli elemeiiri che. dai dati f i m i r i .
I.'ot&sero avere riguardo ad iiiililica7ionidi!isog~eiticonariiviiaili i~irrlliOMBRE ROSSE Asinistra. l'Armata Rossa. Sopra, un
elenco di militanti Pci inviati in Urss per addestrarsi
IL D O C U M E N T O S U I VIAGGI A M O S C A
I
Testo filigrana
metàandava a studiareaUaScuola
superiore di partito presso il Cc
del Pcusoppure all'Università staI cornunisii italiani che entrarono tale di Mosca. e l'altra metà. che
a far panc deU'orgaiiiuazione successivamente venà indicata
ciandestiiia &ladio r o s w hanno nei donimenti ufficiali come -consvolto lunghi periodi d'addestra- tingenteipeciale. comincia ad @>.
mento edi perfezioiiariicntonelle seri sortiposta a durissiiiii addemigliori scuole dei vari seivizi se- suainetiti nelle scuole del Kgb e
greti deU'IJiiione sovietica (Kgb, degli altri servizi segeli sovietici.
Gru, Servkio stweto del Pcus Saranno addestrati all'usu delle arecc.]. Tultavia, prinia di arrivare a mi, al funiionamenio di soiisii~:aMosca per cominciare ad unpara- re apparecchianire di iriuini?siudi docdmcnfalsificazioiir
re le tecniche dello spionaggio e ne. alla
prima ancuia d'essere forniti di ti. In altre parole, quando rienuapamicche finte, di passaporti e di vano in Italia. non solo eranoprondocumenti falsi, furono costretti ti a difendere l'ideologia mantistaad anivare in Urss camuffati da leninista, ma costituivano anche
unavera e propriaquinta colonna
in un Paese deUa Nato.
.La prova deii'esistenm di quedi $oli- sto sUatagernma per far arr~vare
Ungmppodi ~~tudeiiti..
tounatrenruia. arrivavaiicUawpi- in Urss i futuri memhri deUa Gla.
tdedell'ilns. md sub1tudo~o~'ar- dio rnua.eniergedai~cdocwnrnrivo nel prinio Siaiqi dei ~bviet.i1 to rinvenuto di recente negli archidestinu degli ~jiiideiiti~~
crir diviso: vi sovietici. Non era uii mistero
FRANCESCO BIGAZZI
da Mosca
s
rossi pern
si
Vi%ieiva di ri~hiesie ad esempio del coiiipapio Ariii;uido Cusiutta di nccn&$icrt. in lllss I5compawi per addesiramenii ipeciali.
Per la priinii \olia i i t iii grado di
nubhlicarr ilrllr. Iiiit! dicoluro che
iaceyio parte di questi «contim
genti speciali. ilcsiinati iioii, come voleva lasciare intendere m a
versione edulcorata, a difendereil
comunismo iiiItdia, bensì ad essere deiven epropri agenti deU'Urss
neii'anello debole della Nato.
I soliti ignotisono stati traditi
dal fatiocli; iion potevanu acconteniarsidell;ivita ~imunedeglialui audenri ixritii alle Scuole del
Pmito ed all'uiuversitàdi Mosca.
Avevano biso~iiodi avere il tratiamento specirje riservato agli alti
funzionari del pariiio. Per non parlare di quello coiicesso ai comsoondenti
dei "cionidi comunisti.
,
I'erqurrroiiroiiv~isisunonvolu al
ri.iiore dell;i Sriii11;i Silpcnore di
pariitu, compagiiii Mithnov. per
i:
che potessero eventualmenieriferiresui fatti,)I...). «LosvilupDO informativo non aveva andamenio
iineare, in quanto si rendeva sovente
necessario attendere l'esito di attivi15
accertative concorrenti o comolenicn-
v h w I + r ~che !c.np,a Ii,m i'onirso
di Nasconere un Iiiiigo periodo.
dal 15 lu@o al 1" sciieinbrc, nelle
case di cura e iiei Iiioghi balneari
piuinvoganeU'ex-Urs.NdJa lunea lista &di .callievi della scii~ki
"
del Coiitiiigenir slieciale.,.i I3 coiniuusti iialiuu si uovano iiiwme
auiieUdeUa Reoubblicademocrdtica tedesca, m6ngola. cecoslovacca, coreana, Iran epartito comunista del Messico. E. come nel caso
dei comspondenti dei quotkani
comunisti fedeli al Creililino, i'or-
Con questo stratagemma
il Kgb preparò centinaia
di agenti italiani del Pci
dine di oaeare
. viene dato al Comii~iIoe~~uuvo~I~ll'lJnioiii~deUe
aisociazioni deUaCrucc r o w e delh
Mazaluna rossa. Una'oratica che
continueràho aquando aiiavigilia del crollo del comunismo, saranno oroorio la Croce rossa e la
~~~
Ed erano enormi in Urss.
i
conseiitir&~per
italiani, i i i ~ i puievaiio
la modestia degli clementi forniti o
per le siiuazioni mollo risaleiiti, adeguato e congruo sviluppo investigativo o anche solo informativon (...).
d'attività d'investigazione veiiiva
poi incentrata alla comparazion dei
dati del cosiddetto Dossier Mitrokhin
con quelli emergenti da pregresse inda~inisvolte
dal Rossu ioutesididclit..
l i w u r o la persimalili iiitrr~iazioii;~le
dellu Siato... Vedi I'uprraxionc Orrob~<~I~ossolnroc.
oeii. Ifiti:iIYI i l M ; r
Procura di ~eRovai. Vnccn Rosso
(pruc. peri. 12000192 Procura di Roma), Vento dellEsr (proc. pen.
1 1313191 procura di Roma), (;Indio
Rossn [proc. pen. 839'5192 Procura di
Iloinal e da altre ooerazioiii non condotte direttamenti dal Ros. come. ad
esempio la wicenrlri Orfeh. (dal nome
dell'ex collaboratore del presidente
[)C. Ciriacn De Mita. sospetrdto. e scdirionaiodallaniaaistratiira, di snionaaiio coi Paesi d~~-~~
e l ~k t . n d r ~la xGiceiiJa
u~
~
~~
~
0
~
~
~
-
8 INTERNI
.
.. .
.:.: .,
.?.
. .
11. G I L ~ U S , \ I ~ I~: I ~ r t c8J ihgIic>2003
.
----,W
P ~ D u I C A A _ _-
W
.
J
--
u+j
la stampa italiana
sì
Nel rapporto del Ros i riscontri sulle campagne per screditare politici e dissidenti
le . porti8voce degli iiinbienti ea~iii>niici
iia.
Iiani [~iil~blicb
uii ~rli~:oloiii
cui condaiin3
I.'arricolorifer.~~
va Ic ~dii~iizetli~.iacliarov.
che una miscr~bilrbiinda di dissidei~ti.Provc~iiiciiiid;ill'lJrss e dall'liurupa dell'tsi. era
giunia a Hnina per iesiiiiiriniare alle ifdienze. I procc.,si furono presieduti da \irnr~n
Wci.;enthal che preccdentcinente. si era
cimraddisiinio nella caccia ai i:iiiiiinali [laz i s h Nira canipagiia parallela. riwntrdta
dal Ilri\. quella per screditare La moglie di
G l A N MARCO CHIOCCI
E i ds se la prendono
col ((Giornale))
«Deve partire una denuncia per
la funa di notizie dalla
com~issioneMitrokhin e in
questo caso la denuncia va
. .
iiopcrivionc iiiassiiicdiatiraattuata dai servifatta anche al Giornolen. Il
!i scgreii suvielici per costniire (e gestire) lo
capogruppo Ds in
;ciiiidiiludel ~I'iaiio%lon, p a s ~ i st~tto
o baia>
commissione Mitrokhin, Valter
11 settiiiianalc I.~.llresso.Il capitolo dedicato
Bielli. interviene cosl sui
iIIii dilliisioiie di iiutizie false e tendeiviose, aldocumenii riselvah pubblicab
dal Giornale usi ewdenzia una
~ t dalli~
e ~w~ideiitiiran
di Ik~iiia,nell'iiiformaorassi che non 6 oiù
la
;ompatibile con un sereno
ivii del Ibis L. ricco ùi cunfenne documentali
wolnimenlo dei lavoti della
Cacharov. Mena Lloiiiier (iiorne i i i codice~Lcommissione. Soena ara al
-.
sat,). atiraversu il giornale siciliai10 Setre
presidente della
<;ioinil la nioglir di Sacliarov. Notizie iilfaiie il ciso ~ l ~ l i o rriscoiiuato
n.
commissione. il
mulili veritiere iiori vere. irivt!iitate di sana
Isitiosiriiiivestig:iioii, relativasenatore ~aoio
pianta Sul giiirnale seguirono inferocite leiinelite al ilcpistaggiu operato
Guuanti,
teicdei lettwi. Sruppib i l r a o s Nla ccnirale
ti Ikiiigiio 7accagnuii da uii
dimostrare fino
del Kgb di M o m vcnncrii ,pediie cinquanleitieiito della sua segreteria
in fondo quale e
ia della veiitiinila cupii. tliittise in Italia. I
Cossiga, pii! volte, con ironia
il ruolo che
vertici I~rindaroiioc m gli opciativi. Uii'alia diniustrato di sauere oarm:.
comoete a un
tra opcriizione di di>informa~ioiiepoteva
Iiie cose stilla fonie infedele)
preddente..
A i i A C C I MIRATI Nel rapporto del Ros le istruzioni ai giornali da parte della aresidenturan del Kgb a Roma
dirsi ieliceinentc ciiricltisa.
er Siucrdere alsegmaiiodelBielli,
i l ) ~ c l i e i l ~ ~ u e sIIiiccisio&e
owiamente,
e di Ndo Moro era stato organon fa alcun
iriuto d d a Cia su mandato DISSIDENTEAndrei Sachainv
cenno alla
.
-.
. ..
...
cl stmetario di Siato. Kissinprecedente fuga
~-.....
di notizie su Il
8er, ii<hestialitocon Moro per via del comproI l icssir storico coi comunisti. Oconie il caso di
Nuovo riguardo alle sue
l i iii:iiiitele Mucaluso. dele@ttiniaioscieniificadichiarazioni su Strelkov
nicnit!coii schidc iiiuedibili sida sua vita unriprese, il 4.2.2003 in
vi.iki clic teiidevimo a inetterlo in catriva
lu& al
contemporanea, dal sito
(:iiiiiliiio iicl iiioiiiento iii cui. da lanciaiissionline. Immediata la replica di
t.------'
~lrgddlli//101onedBIl'ci. e ~ .
I l lll(.iip~i&!ii 11lìic111
Guuanti: «Le ripetute accuse e
St:iidodiveiii;itoi~iiiiiifiliorist;i.siritrovbinviso
insinuazioni nei miei confronti
Li>:li ;uiUlisti$aliiiisti deiia Lubjiiuika.
ogni volta che Il Giornale
Il Ros Gta $i. a mo' d'esempio, ii report 198
pubblica inchieste sulle attMtA
di:I dossier M i u o p n .relativo alle attività del
del Keb fannooarie ormai di
"Gladio Rossa" vi è una nota del Sid in dava
un copione sconbto. lo non ho
I" zriodico Settegbriii. che pubblicò un arti20.06.1975 in cui V l a m Malydiev P indicato
C1ilo riguardante Yelcna Bonner, iiioglie di
nulla da di~hiaray~e'nulla
da
corrispondentedeli'agenzia Tass da Roma (...l. Il
Aiidrei Sacliiirov,,. Quindi il repori I H4 sulla
chiarir'e,:c.n$lad~
16.02.1977, sievincedagliattidelSeMzio.Giusepre aliuazione di una inisura attiva iiitrapre1:
giustificaimia.
pe Wara
saI iiel 1977 attraverso la pubblicazione di
nome in codice "Dzhura" (citato nel repon n.
111I nrticr~lo
2611 spolnaicdmente riferiva di essersi recato
sul quotidiano Il Fiorilio, e ancora sul report 235 concernente l'attività di
presso@ iillici deUa Tassi1 14.02.1977, chiedendo
ome h codice nFlem. Keport 11~93: trokhin", Nestore Di Meola e Riiggeru (Idei, er:i.f 'latann, agente del SeMzio &s del primo
di Lev Polounine. Appreso che coshuaviva fatta
ciFlerein rrii agente delI(i:I~che Iniaru- :io risprttivnnirrircun mldt,ttoalle relazioni interdi rettoi-atopriiicipaledel Kgb e deldirettorarientro in Urss, faceva conoscenza con Mdysliev.
iiiviiiii:iii ed i111
iioui Iii,litoiog>.tuttora dirigente M (:IM IIOPU la I;iiiiea si era recato in lugosla!la.
in koiiie corrisponrleiire pnil~~i~ieiittr,.~.
N conipnnnettere i Servizi speciali
t0 ~ K per
p!-vaiign>i7,~liitalinni.Auevnco1itnfti
neglinnl- delle Acli. Anclie in questo caso veniva ammessa g u i e ad ui:i h o m d l srudio otienuta cori I aiiito presentatosi comedirenoredeu'agenziaeglidueU sa nel 1978. I.'operazione - per conle la
Dienti parInln&itari e na leiigili-e di spicco dei iafrequentazionecoiiun cittaduiosovietico,gior- di uxi funzionanodel Mac a iiome Vinci (;iacclii. deva di adoperarsi per facilitare il iilascio di uii
tr;m a n d a Mitrokhin nei suoi auounti - si
pnrtiti politici :'F1erv godeun nnclie di wz ceno nalista. con il quale venivano intranenuti rappoiti ed aveva avuto modo di frequentiin.circoli di in- visto di ingresso in IJm ed il recapito di Polouniisava sulle informazioni ricevu&dalla resiconsideratiuiun contesto di riOmialitàdallo stes- tellettuali dissidenti Nmci Giacch è ciiato iiel e- ne. In data 27.10.1990 Malychev veniva iscritto
nscendenresuNenni esullasunfnmiglio~
dt:n(ura di Roma secondo cui I'intelligence
~IlgiornaliSrn~qr~stionesi
icientifìm in Mnn- so BoneUi.Il tennineche ricorre nelrepott, "gesti- pon n 183). Dal 1968 al 1972 aveva lavorato al- nel "noto elenco".
Nome in codice *Renato». Report25: dlfredo
ilrnericana faceva uso di installazioni ed infrediFratrarelli Emilio, decediito~.
to". di per sé non dovrebbe implicare una mani- I'UniversitàCanolicadi Miano in qualità di ricer- Gisilio
ern capo delln Segretefindelgruppo 'Sinifriitruiiiiredri servizi spcciali Naio in Iialia
Nome in caàice «Bob. Reporr 11'154: <<Gior- polazione a iini informativi, ma potrebbe ratifica- catore ed in tale periodo curava uno scambio di
m I i u i i p e n f e "a l Senato, editore capo delln
gio Bonelli, gioriuilistn gesrito dnl r1ipn1-tiinzirro reiicontatto avviato wnSmimOv(...l. La gestione libri con le università sovietiche. acquistati attm sprbDlicazione
&'e 'r coiidurre operaziorii intelligence l.'opedel Keb
in quanto
di Roimlido ngenre del111
L'Astrolabio.
Residenmrn
Nel 197,
I del diretiointo S. Il fntro che fosse gestito dnl sarebbe aweiiutada panedel Dipartimento 1del
~,.
anche. della. spedizione
.. .
=?zioiieiii poirataavantianomcdl uriafittiJ
:-A:2--:
IIdii~;
si
occupava
>:
,:,~
verso
ziii organizzazione tedesca, 1'Uiiione dei
nk-,,,,~,,,?
C
"ha
-nmo
.
,
a
.
"
.
%
l
,
.
A",
,
,
,
.
,
.
dirertoiulo
S
~~
Testo filigrana
.
Dall'operazione «Sphorm al
piano Solofino agli articoli per
screditare famiglia Sacharov
.
.~
~
~
~~~
~~
che il Cremlino volevacoltivare
Ilfàscicolo riservato con gli atti degli interrogatori
dei cronisti militanti segnalati nel rapporto Impedian,
istruiti in Uns per diondme informazioni~favorevoli
al re@'rne
~~
~~~
-
C-:.?
-
f
riig~iiiris~i,
si nuowi inviso
agli ;indisti striliiiisti della Liilijiatika.
IlRoscita pi.a mo' d'esempio, il r e p t 198
del dossier Mitrokhui *relativo alle attività del
periodico Sefregiorni, che pubblicò un articolo riguardante Yelciia Bonner. moglie di
Andrei Sacliarov,,. Quindi il report I84 sulla
rcaliuazione di una misura attiva iiitrapresa nel 1977 attraverso la pubblicazione di
uii articolo sul quotidiano IlFioririo, e ancora sul reoort 235 concernente l'attività di
~~l>lat;iii.n.'ageiiie
del Servizio .A8del prima
ilircttoritio uriiicivale<lelKrbr(lel direttorato WKXper ~onip;ometter<i Servizi speciali
Usa nel 1978. L'operazione - per come la
tramanda Mitrokhin nei suoi appunti - si
basava sulle informazioni ricevute dalla residentura di Roma secondo cui I'intellieence
,imericaiia faceva uso di insiallazioni ed infriibrrutiiire deiservizi speciali Nato i n Italia
oer condurre ooerazioni intelli~ence.L'ooe;d/ioiie fii pnnàtaavantianomedi una fitti7,ia ur~aiiizzazioiie tdesca. l'Unione der
riiouir~eiiti rinzioimli contro il uericolo
un
nn~ericorior r i Errrirpn. venne
ineinoraiidum con eieiiipi di attività segreir cle1l'lniellieeii~:camericano in Italia. infar%o di disinformazione e girato a deputati
italiani ben noti per aver indagato sulle attività dei servizi speciali italiani. ed alle redazioni di alcuni quotidiani borghesi.. L'operazione - orecisa Mitrokhin - ebbe l'effetto
dc.;idcrat;.
rtndendo pubbliche le informazioni iull interferenza della Cia negli affari
fu sottoposto a Rogno~ r ~ i l i aIil~materiale
i.
n i iniiii$trodell'liiierno.e LnSrnnipn fece il
iiome di agtiiiti ùell'intelligen~eamericana
upci;iiiti iii Iin.ia. <.Platan,. getto le hasi per
svulgere iiperuioni di questo generi contro
i sewizi speciali dei principali awersari
<1~:11'IIiiiiiiia
Occidentale.,. f.: il Hos. dalla consultazior;e degli atti dei
citando
singoli riportage, ha rintracciato .svariate
indicazioni che oossono attestare una forte
;iiicii/ione. i11 aiiil)ienti giornalistici. versu
la politica (lrgli Stali Uniti i n ltaiia,,.
I.i;ii v;iri Iiluiii battuti. i carabiiiiiri si solfcrinaiio rliiclii .<jullamisura attiva. awiata
d.igli .igenti wvietici iiella capitale d'Italia
pi'r screditrire il dissidente Sacharov nelle
5111. iidieiize del I977 S i legge nelle cane:
.cI.;i rciidcntura del Kxb a Homa utiliub i1
giuiiiale Fioiiiiu per iniraprendere una miiiii;i.itti\a IIZ(iiiincmbre 1977. talegiornaw a i o u i v c i i i i i i i i rii i!
~
del Kgb fanno pa- ormai di
un copione scontato. IO non ho
nulla da dichiarate, e nulla da
chiarire, e nulla di cui
giustificarmi".
ilfascicolo riservato con gli atti degli interrogatori dei cronisti militanti segnalati nel rapporto Impedian,
istruiti in i h s per dzflìndere info~ionifavorevoli
al re&m
.
,
~
ome in wdim «Flern. Heporr i1.)3:
&er ero riti neenredel&b che hinia-
~
va CIW
dopu la litiire3 ;era m t o in Jugoslavia.
i
ottenutacon I'aiiito
~ T U i i 3 duiiih o ~ dstudto
di uii furuionaiiri del klae a nome Vinci G i a ~ ~ l i i .
Lienti ~ r l n r n e r i t n iei irn lefiigiire di spicco dei
nonin' nnlirui "Fler" mdem aiulie di un certo
ed arevaavuto iiaxlo di frequentare riinili di iii- . visiiidi ingresso h I I s s ed ilm p i t o di I'ulouni~ ~ ~ ~ - . ~ .rellettualiùissi~lenu(Vinci Giacclu ècit;iio nel re- ;ne. I n data 27.lt).l%n hialvctiw veniva iwritto
nel "noto elenco".
so Boneiii. Utennineche ricorre nelreport. "gesti- pon n. 183). Dal 1968 ai 19iZ aveva lavorato al-:
Nomein codi~e«Renaton.Rèport25: ~Alfedo
to", di oer sé non dovrebbe imoiicare una mani- IYnivesità Cattolicadi Milano inoualità di ricerfredihnnreiliEmili0, decediiton.
Cnsiiioerntnpo delfa Segrzre~Yrdelgnrppo
'SiniNome in codice «Bob>.Reuorr 11'154: ~Giorc & c ed m iale penodo cwava &o & b i i ~ d i
stra 1ndipendenre"aia e m editore urpo delln
libri con le wuversità sovietiche, acquistati anm- prrbblimione L'Astrolabin. Nel 1977, in quanto
sarebbe awenutadaoanedel Dioartimenta 1del verso i'&>: si OCCUD~M anche della suedbione lxzlido ngenre &In Resideniura del Kgb di RoDinorato S che, c0me è dlktkaio dal "com- ad indinui finh di iilin rù contenuto iel@oso e ma. veiziie pmniato con un salMo mensile di
competente per i mento delservizio".eracoinmtenteoer i v i a w - iilosofico. per favonre la dinusioiie di testi che sa- 170 nrbli 111quelperiodo, comunque, Cnsilio hn
Procura di Milano,
~ i ~ & t ~ n i l l e ~ n tori
- Illegali. Swondo quanto'contenÙto nel d u cominciatoa prendere led&fanzedalln coopernme'En~IopCdieduRein~emerit
et d e s h - io p t e , su; dal 1959, di Rrwia Cristinna, il cui zwne mn ilKgb. Nei 1980 ilKgb ha deciw d i
fino a l 1984,.
ces secrits" <Li lacques Baud ildircttoriito S era scopo era far conoscereuiOccidentele con&sosaenderelewlazioni
con lui,~
~.
ro geografico 5,ci respoiisahiledel reclutamenio, della fonnazione N di repressione cuiera sonoposta la Chiesa nei
<,Nelcorso de!I'mteWatorio U e d o b i @ a
Pobebbe riprenderegià prima
hscin supporre eilellagiwonedegli agenti iIIq@nel mondo I...).PaesideU'Est L).
a5ennavddiesser stato a m i s t r a t o r e unicodelL'interpretazione offertadacodella pausa estiva I'ispezione
che si hmidiun K~DCIIU a.1 inledonitore Sminiov. Bonelli soieea d d a è coerente con ilcontenuto del r e w n in
del minisiero deli'Economia
ngentedelDipar- clii:ncl giugno 1977 ISokolov. ii h o borsisia d;e c~sia8emadievenne«~c0ltlMt0~~.senza~teriooccupavadiecono&, politica,amialifàe pmblecominciata il 20 maggio alla
timento 5, forse pedinb Moro h o algiorno dell'agguato m via Fa- rispedcazioni ed e peraltrocorrente con un in- misociali, sia nazionalisiaintemazionak ilperioProcura di Milano e sosoesa
usato comefonte
àiw ave'ia~meprinn~alefonte
diiinanziamenN.udii è srdo candidato dalle autont&sovietiche
tenso impegno di diaisione i
n U ~ o n Sovi&a
e
due giorni dopo per la
o come "ttlent perl'a&buziotiedi unadelle borsedisnidiomes- di leneranua e testi wùgosi e Fdowficiche cena- to il contributo del gruppo parlamentaredeUaSicarenza di personale nel
SCOIB"o, nzerw
se a diswsizione. per il successivo anno accade- mente non potevd essere considerata con favore nistra IndipendenteL,.). Ha raccontato&averavuoalazzaccio. Lisoezione. niA
con due cittadini
probabilinente mico. d h eovemo italiano i...).
OuantoaSmimov. dal re@ne~
.@i
attidel procedimentopenale~d. to occasioni di @quaitazione
;ondusa in 7rib"nale.
SDVietiCk O il pnm0;che si era presentato come
comeLl~~.
borsistac~me~okolov,
riskiiciieiiel
19k.
tramiscandaglia il registro iimodello
addetto culturale all&basdata sovietica, si era
<cNon ci sono te d iullabor;itore commerciale sovietiw a Tori120 in cui sono iscrm m e le
mostrato inteES3to alyattività dei comitati infaevidenze sul Bo- no. Micheev Viatcheslav. aeente "C". orendeva
spese della giustizia.
vore della Greòa ed al peeqdico L'Asmiabw del
nelli a i nostri ani ro;iiaiiiron iIprof.~astaRio~,dirrttoredelI'lstiniqu~eìoin~ere~sa~ia~oesistenzadiv~ecompoNeU'interrogato- io di ('osmo~eofisicadel CN (citato n d esame
nenti politiche, divew per coUocazione di paniriol'mterrssato ri- del repon n.78).per cluedere un'mteivista sulle
to; I'alhu, s u d u t o alprimo, anome Paolo. giorfetivache aveva conosciuto me sindacalistisovieti- aiuvira scieiitjdche nel i x n p o deUa fisica d '1~neu'
nalista ddaNovosti, con ilquale si inwntrava in
cieiuntiinltaliaosniti deUeAcli cheavevaaccom- inni (..I Nel 1988 Srnimov era imoltre seztialaro
localipubbliciper p a r l a dellasituazionepolitica
p ~ ~ a t o p e r d n i r i i ~ o m i a ~ i l a n o . ~ a r ~ eda
~ ed&zionista
iiesovietico aude aeente inserito
italiana (...l. U "dutamento" di cui si parla nel
zia. l e Acli emno le sole - oltre all'acenaa Intou- nd'organi(7amnia della ~isidentwadel Kgb a
repon è iiferibile, come in molti altri casi, apparsi
rist - amantenererapporti conle a g h e diviaggi Roin.in1 inu.anc;itodis&la
rirohl~iiiaticadel
%ell'esame dei repon nii sono i n t e r e t i giornalidei sindacati sovietici e auesta era la rahone di
stiopersonegravitantinelmondopolitiw,aJi'attitaleuanbio; iueccitta&sovic~ci emnor\natoii
Lo studente-cronista R e l ~ o213:
~ t ..G;ounnrii
vita di scambio di opinioni e dutazioni suUa siBmylov. EugeniyArapovelriiioHrlova; - neglian- tir~loirllo
ha rrirdirrronll'llnii~rsiri~
dr Ledingrntuazione politica italiana che costituiva obiettivo
ni WAlexandr Smimov. giornalista deUa Kornjo- do ed Psmo 'colni ~ r o " ~ / n /ertornro
l ~ i r Keb /ocainf0rmati~OptTigi~rnalistisovietici iquali, oltre
nroL.knin Prordn si recava presso ii mio u8ciu
ad ?re tall ~vo&.ano, nella
casi, anche compin irifomati~,.
m r oadm dell'ariività deli'associazione (...l. Gli
ro n Milnrw rrin liiflcio &n siiunto nella Vilh Giornalistialla redazione della Pravda
u
~
~
~
~
~~~~
~
~~~
Testo filigrana
~~C
~~~
'
C~~~~~
scagionato
a non con formula pia%
~
.~~~~~~
.
IUSTO NAZIONALISMO
ta ad
I...)eurom, uii'itnità europea che si
da&m p& fani e che i i i ~ ~ c ~ in
c~
qiiell adavengoiaismeiitiUiipii~om0.
Ha &on& oer ~mdoss6,B&ua
swni
~~- - non è biiateraie. non è m Gennareinpossffso.
nia e Ildia I: i i i t Lunterwcao di lm1rrr:li
;i~\i.i;i
Sdiaiia
Fngerio
e
ui
r~laioneall'a6
I
l
rifiuto
reanivo
della
restituzione
da
parte
del
.,
PeccaaizliclaSpuirUi
: rihi n firnia Gianluca
Pirardo.
colomeiiu ha pondto ala sua incriminazione per Nirri,iiirirrrr~w~~~~
~.dal ntolu .<Da
- riiloiiiicllii a ciiniiiiale. sc;ighatu dopo 4 anni,), il reatoditentataconcussione. Reato per il qualeil irin sptrifichiquile: si rraitailicapire in
rii~ii;iisrisid uuatidiniio da lei diretto in data 23 mlomelloMorellinon haottenuto il<cproxioglie- hreve .*,I'lOiriipa u i i i a dovti aidare
mentoconipletoeil non luogo apmcedem. Non neUaJirc/luiieiIi un fi.delihinrevenuva.
' nyna e
risponde al vero, infatti, che ilcolonnello .non è menie liloniiiencma ilialia: Spq
iic rdvcrne lai\,e dcll'onore deiia miaassistita
colpevoledi niente,. Il@dice deii'udienia preii- Gran Hrci:ipulu iiiiuiadk~iiiiicaprw
minare, procedendocon ilrito abbreviato, hade- ri cntiw vcrui ai 5i:iu IINUiI'r&icid e
nibncatoil reato ùi tentata concussioneex ;in.56,
317 C.D. in auello di esercizio arbitrario deUe oroiiii.~
!<1i;ifiiiii.i tnialel la stona. noil ci ha messo p"er.&iiidicuiallallan 393r.p.dirhiaraiid~~ue.
iiiiiliii;i iiiibocc~elaw~della
riiorsiune... I'affer- r i iiltiiiioiniproccdibde~rdilenodiquerela:con~
iiiai.iiiiie di cui wnm non conisoonde al vero. in
ceno ben diverso da oÙeiio di G<oro&ioelimento
~~ii;iiit,,Is mia a s h i l i lib ncliiiko ai coloiinrllo
stono miilt<iiiieiio di qiieUo d i e i i vuole
pieno, mprasoneU'anicolu in q i i a n o n ~
ossessivanientefar credere ai suoi oltre
i r a l u i titulo
hlorcllid n e ~ i i r i i d c l l ~ ~ v ~ i n i ~erogatea
aw. Giovanni Maria Dedola
-' Ilii\in4iieitoie innumreprcontudellamia
~
press6gkliitnicidella Tassi114.02.1977, chiedciido
di Lev Polounine. Appreso che coshii aveva httu
rientro inUW. facevà conoscenza con
.- Mdsshev.
d a ; ~di odoperasi
prejeiitatubi
~omerùrettorede~a~enziac~~chic
per f a d t m n l ~ a ifi
i uii
trokhin", Nestore Di Meoh e Riigyrii Orfei, eniiio risprttivaniriirc iin additto alle relazioniinterii;viiiiia8 ed LUI iiotii plieiliigo. tuttora dirigente
delle Arli.
~ . Anche
. . ~ ~in uuestu caso veniva anmessr~
lafrequeniaiiiineaiii iiiicittaduiosovietico. @or.
naiista,coniluuaic~enivanouitrattenuti
rarwuiu
LA LETTERA
Riceviamo e pubblichiamo
"Gladio Rossa" v i è una nota del Sid in data
Malychw è indicato
conispoiideotedell'agenzia Tass da Roma, L.). Il
16.02.19i7. si evincedagli atti delSeMno. Giuseppe Pullara
L .. nome ui cmiir~"ibhura"(citato nei renon IL
. 20.0G.1975 in cw
~
.
~
.
300 d o n i di siiddiii Me benedunque
che m Italia vrnga semprepiùspesso d-
ritto d'asilo, dora il nostro capo del govemo .potrebbe diventare ewopeista
dicui ha d a i o per calcolo e convenienm, perché .la
~laluce
r ~ ~iI ~.iiaiiori&mio~~
ri~
rl, receiite ldeprerandolol ~ t e f a hFoUi
sua presidenza avrà ricadute positivesul
Seio Si unnadi un ria- govemoe sullasuapersona),.
sul ti~inui~delln
riondicnio -tra I'aliru conilivw da rum
Il pessimismo sugli uomini di Romadi Siati P popoli euopei - che noti Iia no fa venire ibrividi odude dawem a
iiwniearhe vederecon ilri~uGcatu
on- onori, I'onimo analistawiitico, che Bergnaledel t e m e Ili~~iildettonuona- iuscniii saebbe m i t e i o anche . Ilme.
Iismo di Berlwoni iiun e quello esaita- no ,iiidie - perchéawehhe walL-mio ue
10..milirarista
eoericolmodelorino No- buone w & w r eli
- ~.italiani e oer
. di
.. eurovecento e t i r i &ardare uui&jtuno agli 1x1e noli solo per K. e iliiiiigoi,emo?lo
iiiterwi del1 lialia in unEurooa i
n cui non ce la faccio, i>cr qiimtu sull'Europa
ugu Pdese guarda specialmeiea prosta~h~ideealista.
pri. I'Iiai~ii~~toforseinVOlont~aniriiNel 2W1, ultiinidati u8iciali,I'ltalia ha
teaichrr;ercloHonianO.Provnusul Coii-iere della 'Sera depr&do:
&e nei ricevuto finanziamenti W V e per
prossuii mesi Bedusconiriusciràa otte- 8575.2 ndioni di euro ma ha versato
nere dal'Eumoa I'aoorovazione del Pia- contributiper 10,553.1 milioni, con m a
no ~'reiiiuiiti~ir
uiiihderetediinùa- diiicrenza di 1.977,9 dimi: Sip6ca
stmtture euri~pe.un buon documento che ogni cinadid italianoha pagato una
comune sid sistenia previdetiziaiee una tassa invisibileaKUe pa@8 34 euro a tel q g e comune per Ii'nmi@%ione
e il di- sta. bambini, uiabiii, d i w.*p a t i e pen-
-
.
aumentare. %nu W ,1611
Wvo&gr;indiegenerose visioni
so che Iicul'Eumpa dowemrno cuntaw
di piu m<:heper questo?Non si è rimo.
nalistioauarchiciavendo il temrrdi ui
Suwnta~cliewtUacceràideiitirdiiazionaki cuitG; dnadini, iquali saranno
iuufomlati come neanche il cornuni-
S~0~riuscitoafareecheve1~anno~U0posti doppio potere deUo Stato e del
Superstato.
Udeputato~chuizce
l'avevacon Bossi
(del quale depreca anche il quoziente
d mteUigenza) e le sue 6parate,, oltre
che con Behmni. Ma - Schuiz o non
Schuiz - Speriamo avesse ragione ilcapo
deflalegaquand~disse~hchéc'èBedustoni Presidente del Consiglio, il Superstato e-
non verrà E saremo tutti
nalismo.
Giordano Bruno Guerri
Servizi dell'est appoggiavano le BP)
Il rapporto del Ros su Mitrokhin: da Feltrinelli a Gallinari, i contatti segreti con Praga
G I A N MARCO CHIOCCI
Se lawlkt a cinque piintesiasiaia unacreatu-
rd del Krli 11 di iin';i~cii7iadi SeMzi comuriqiiccoll~gaiaaipaeGdell'est, ildossier Mitrokìiiii i11 lascia iiiteiidere qua e là. Lo dice
cspreiiiiiicntc sultaiiio al c;repon 143.8 Alordella Lublianka
clil: il c~>liiniicllo-iirchivi~iii
trascrive I'aiinotazione su qBrieate rosse e
cifiit;itli ira I puriiii comunisti,. con rilerimeii10 alla (:eirislovacchia e. indirettamente. al
scivizio semeto U7si. Tanto basta alla
~- orocurii di Ihiniii per delegare ai carabinieri del Ros
iitia rcl:uioiie ap~~rufuiidita
sul inanaolo rosso ~lulii;i-l>ra~a:~osca.
coii itenorisìinostraIN li (;alidi I:elirinelli. Poiop ele Brigaierosse
di (:uriio, Morucci e (;allinaril addestrati .
così scriverà il Sisde - nei campi di Karlovy
Vatye Dupov.
lii luiirliissima esoosizione orende owiai i i e ~ i i ~ ~ s ~ ; t i t u d a ~ l i &di
~ u~ ni ui io k ì t j relan
iiw all'iiirziativadi Salvatore Cacciaouoti.vice Nel 8raDDorto Imoediann anche la conferma che una delle basi delle Bngate rosse era ubicata in Cecoslovacchia e che le agenzie di sicurezza cecoslovacche stavano cooperando con essa
presideiiie deUa commissione .
mitrale di controllo del Pci, preI L DOSSIER
:iccupato dalla ~ussibiledivulgadi i i ~ ~ t i z i c ~ s ~ l o s i vconesui
:atti lrd I ~erroriiiirossi italiarii e i
iervizi cecoslovacchi. Era ilsereiiibrc del '75 . Destiiiatario delc riiiiostraiue di BottegheOscuDoMa imwnnaniamwttare un codicedicomwrtamento
e lire a n i dooo orotestarono
tici. L'esito deUe escussioni surriferiome in codice *Milgor. Rete e i'impossibilità. aiio stato. d i prooort 11~44:d'weeerrre "Miko"
cedere a queiie di altri funzionari,
wUa base di un deoeto del m m i dell'lntho e aintwiuie
Jovriis. esooiieiiie del oc cekn.
era 111; i r a l i a a o c k e f ~1950
~ iiiu&a
orain se&od'estero, non conseni n Brrlgarin e Ifiuoroiin all'ainbatono di giungere a valutazioni consciara iraliarin di Sofin. Esrato redodenti..
è tenuto a riswttare mevede da oiù.amoia calbbwauona
Il Sismi. c i i iuota il Ilns. hanno
clirraro dal Secoado Diraffornfo
con gli -'di
scoria e la mmsik dl&nib& a fornire
I i i e i o iipciiiiiiiiic~iiieai colleghi
Generaledel Kgb. Pmsoua messngome in codice ~ K i s h u .Remiomanonisulle pmpne ahdini e aidi rpostamemi
li I'i;i%i
di sl)iici;ire iiei &scicoli
gi cifiuri efaceiu iiiniodo che dei furzzionariodelMaeclieeranddet- che essere un nome in codice o un
uort 179: W Reclutamento
Ildweto del mi&~dell'lntemo P k n i da aii le n w e
l arcliitiii wiincrsi all'aitiviti
doci~rneriti iieriissei-o sottrarti to nllfl t ifru preso l'a~nbnsciarfl ~~mbloinnessunmodoIcgatoalco~
iliiriiglrenorme derivano. rtabilirceIp a m per b valthone delk
rralra~mdel
Cairo 'f)obrrnUParr~- wome del soggetto interessato Dai del1a~;ibascinrorertalia~ro
IiWcx I'niiiii diicitoraiodelniiniallbi~ibasciara(...l .
stiwzionia radia di ademammb e k wotedure di
varo a l G i r o coriternporaneainel2- riscontri effettuati risultano conier- ria nel 1978-79 tal^, inforrnzioiree
;iyio fcdi:rale del1 Interno della
mpetmza sia &-metti&e dell'~&,'e k ca& dello
te n Zlaranou. "Dobrin" era u n mati i nominativi citati nel "com- stata fornita dallh~e12eir~foi?imriMjiuhl>licnwciiilisia cccoslt~vacS
m da rattoporrea Mela. Per e preuato che la wwta
;i.i i o i i d i ai
~ SiiscicolidellaDirebo era console italiano a Saarbruc- agente bulgaro ed ex corrreredrplu- mento" quali funzionari in servizio a uo "kshs' h:' ~irefto; di un * ~ i p a r n - wgar~iocata'ngmomento
in cui C& b h i d n e .
~ n n r l cdel
~ ~Mtilisrero deglr Lterf Sofiacon funzioni di Consigliere del- ~nenronellkmbirodel Terzo Direttoken. Germaniaoccidentale.Nell'in:imc dcl II)ireiioratow. La rispo.: . ..
;ts arrivaia uiintuale: d a magterrogatorio, M. M., la persona cui rrfllini~o A l m o i i ~ o r f oera ulidaro la nostra Rappresentanzadiplomati- raro PrNzciple del ~ninurerodegli
ca, ma ad essi vanno a a u n t i anche bzrerniungherese,?.
era attribuito il criptoiiiino "Mil- i n peizsionen.
:ioi parte deila ducumentazio~ed interesse chiaj.. Pure dopo la morir di Felinnelli. dica
IlRos: .Interrogato, iàmbasciatoRos: ~Zlatanovsi identifica con quelli di U. P. e F. D. N.. EccetNati
& stain distnitrd quale scano d'arcliiiillc I<i
ma Pra~acomcaMosca.sqromuioreedorea- go", affermava che aveva prestato
io^^. crgo non è
confermare, m a niuai&e della primii rete clandestina ?UFO- s e ~ z i opresso la Legazione italia- Dimitur Cristov Zlatonov, che ha alcuni nominativi,.risulta che P. è i n re B. affermava che aveva ricopeno
ieinmeiio escludere, che la Cecoslovacchia pea.5 si.Secero più funi le dearve tra vdne
servizio all'ambasciata servizio oresso la raooresentanza di- l'incarico diplomatico a Budapest
na aSofia (...) dove aveva avuto rap- orestato
r ~ ilihia appoggiato i nostri U e r rivoluzionari. ore.anizzaiioni;ivoluziona~iedi stamoo co- porti di frequentazione con cittadi- bulgara di Roma (1955.19f1\).~ie- p~omatiMa~iodei&eiro.. De Ago- per circa tre aimi, dal marzo 1978;
a stranezza - acclama dal Sismi - fu che le munista Come sotiulinea l'inii>rmariva. ni bulgari, per lo più amici di infaiine 11964-19671e di nuovo a Roma -tini Si inienugaro F. D.N.. conri- suo predecessoreera stato M. F.,,.Ariifuriiinzioiii (scomparse) sui terroristi rossi emenero via via. lampanti. .e ronni!ssioni in- zia (...). Svolgeva mansioni di telefo- 11973-19761.Si scriveva. 'Visarem- eliere d'ambasciata a Sofia dal 1985 n a t o a Budapest aveva trovato una
difficile, con l'ainùasciata
2 l9RR che ha riferito dell'inimaeinc
,raiii>coiiieiiuie i i d p l e intestato a tale a l i rern,vioii&i (Rnl.2 giugnii. ccc ). Iegatcaquvl nista e solo in un'urccibivno faceva
- prati se ci informaste a temvo
cppe S.. commerciante di Reggiolo (RE),
che restava della tkaina terroristica iniziale da corriere da Sofia a Kuiiid. Ha debiiuse siete r i u w i i ad ideniiiièa- della Bulgaria. piutrostodebnlr &U~Ipiena di impiegati ungheresi che faLa Dire. scenaio internazionali. in coiiside- rwanoda "conmLlori" econ le autoche a Sofia iioii aveva ac- re Plemyannike Dobrin
icrirtu al Pci, fornitore di oassaoorti falsi aeli sona fra Gap, Potere operaio e Brigate rosse. soieeato
,
i07 cecoslovacchi a RO&. L'&&,
timida,
Queste ultime due formazioni, orfane del lo- cesso a documenti classificari,non
itiniissione. di
.. agenti deU'Est la fanno ricor- ro oadre soirituale. per continuare l'opera <si venne mai awicinato. ne nceveiie
mai pressioni da parte di esponenIiiiidozi di alcune vaghe macce di u n visto di sp&tiron;arnii,
deiaro, rere logiitica' e mili
t i del1 apparato statale o dei servizi
r:ilisir<, rlcl ioiidatore dellr Br. Renato Cur- rariti..
di informazione. le 1ndii.azioiii for10. cilcl1'~diiureCidn~acoinoFeltnneUi.sot.
IIegariii sirerussimi roi paeii deU'Lzi vengo-
..
.~~~~~
Testo filigrana
..
hic
Nuove regole per le scorte:
cesserako a fine carica
Così il Kgb agganciava i diplomatici
il reclutamento alle ambasciate e ai
consolati erafinalizzato alla
sottrazione di documenti riservati
-e,
no
-
-
....
.._....
a-.
~-~.-
.,-.,u
w~ienuave
norme d&no, stabilisce i paramebipB b valuTazione delle
sauaz'ini a M i , gli a d m p i d e le procedure di
competenza sia dei prefmdie dell'Ud,e le ariihe dello
- < a.
.
I
. .I"
delI'exI>riiii~~
direitonto del ministem federale dell,lntemo della
llw>t~hhli<-il
socinlistil <wos~nvac-
rii,innxivucii~ti~i~m~~~,~d
st;i i. aiiivala piiiituale .La m a g
gior varie della documenrazione d'interesse
wllc Ih è 5i;iia distrutta quale s a n o d'archi\io.,. e q o non e possibile confermare. ma
iicinnieiio escludere. che la Cecoslovacchia
iil~l~ia
apl~o#,iatoi nostri killer rivolwionari.
. .
- acclarata dal Sismi - fu che le
1..i sir,incua
iiiluriii;viu~ii(swmparie) sui ierrorisri rossi
~ ~ 1 ~ 1 u1 ~
~ ~~~w1,ile
l ~ intestalo
~ w i a~tale <;III>cy)pe S.. coniincrciimri di Rcggiolo (illi).
iscritto d l'ci, fornitore di passaporti falsi agii
W7 cecoslovacchi a Roma. L'unica. timida.
;iiiiiiiisiune. gli agenti dell'Est la fanno ricnrdandosi di ;alcunevaghe ~rraccediun visto di
tr;iiisito del iondatore delle Hr. Renato Curciu c ~lell'ediiureGimgiacomo FeltrineUi, sottu ialsii nume.).Nulla oiu. Nessunatraccia dei
ilocunieiiti disrrurri eprecedentemente inte>iatiai ~conlniticon leBr*. al~Cssrecolieramenti roii Br. U n po' pochino, per i noitri
espeni d'intelligente che si mostrano stupiti
nllurché nel chiedere notizie sul cosiddetio
.dossiei Haveb. (scomparso pure quello). ottengono la seguente risposta ..Non e stato
possibile. per le cattive condiuoni di Jan Frolik icapoarcliivistal determinare l'elenco e le
origini dei duciimenii scopeni nel I990econsegnati <lallavel all'ltalia.~.
Sr.andu cosi le cose. il iìos rion ha potuto iar
nltru che iiiierrogarei protagnnisti, scartabel.
larevecchie sentenze. elaborareanalisidocumentate. Da cui è emerso come u n asse Roma-Pragavi fu, e fu battuto inizialmente dall'editore rivoluzionario Giangiacomo Feltriielli passato dailibn al Mashnikov~attraverso l'esperienza nel gruppo XXII ottobre e poi
nei Cap.. Del via vai dell'editore rosso con la
Cecnsiovacchia ne ha oarlato recentemente
al Ros, per esperienza personale, l'exlatitante
Augusto Viel. riparato Oltrecortina g k i e ai
canali aperti proprio da Feluinelli. Idem Giuseppe Saba, altro gappiSta: .Non posso escludere il passaggio di compagi in~ewslovac~~~
~~
Riceviamo e pubblichiamo
ge@odirenore.
I'uiseiimentodel niio nome tra quelli dei giornalisti
coinvolti nel cwso MitrokJiinx coiiieha fanv il Giorruiledei7
luglio 2W3, iion ha alcuna motivazione I<@ca,basandosi sul nulla assoliito. Ali'epm dello svoigimeoto
dei kitli - il 1970 - fresco di laurea.
non eiu ancora giornalista ma frquentavo i corsi dell'lstituto diolo-
~~~~~~
~
~
chia,,. Pure dopo la morte di Feltrinelli. di casaa h e a c o m e aMosca. aromotoreed organimtole della prima rete clandestina europea. si fecero più forti le alleanze tra varie
organizzazioni rivoluzionarie.di stampo COmunista. Come sottolinea l'iiiTormativa,
emersero viavia, lampanti. le connessioni internaiioiiali (Rat 2 giugno. ecc.),legate a quel
che restava della traina terroristica iniziale
sorta fra Gap, Potere operaio e Brigate rosse.
Oueste ultime due formazioni, orfane del loro padre spirituale per continuare l'opera ..si
spanirono armi. denaro, rete loginica e mili-
,g.,..;
3,:
...,":.-,.".n A,.!,."""..":"
portidifreqiientazioneconcirtadi-
ni bulgari. per lopiuaniicidiinfaiizia (..) Svolgeva mansioni di telefu
nisra e solo in iin'occ,iaiunc Faceva
da corriere da Sofia a Roma. Ha
spii2gatoche a Sufia iiuii aveva ;iccesso a docuiiienti classificati, non
venne mai awicinato. né ricevette
mai pressioni da partedi esponent i dell'apparato statale o dei serviai
di infvrniazione. Le indicazioni fornite dal Mae sulla ideiiiificazione
di "Milgo"sonounivocheepertanto il soggetto&sicuramenteidentificabile in M. M.. Nella scheda del
Mae si afferma che i suoi compiti
consistevano i n funzioni di relefonista, usciere ed interprete, quindi
le dichiarazioni rese, sul punto, trovano conferma nel risultato documentale..
~~
~
I legami strettissimi coi paeii dcli'Csr vengono poi rintracciati dal Ros nel memoriale del
terrorista Marco Pisena. nelle confessioni del
generalesejna transfuga dei servizi seveti 1-l
Poliiburod~xisedi decuplicare ifondi per accelerare i processi rivoluzionari nei paesi occidenti4. nelniilitantedelie br MassimoCianfaneUi i~<Pruspero
Gallinari mi disse che in un
viaggio fatto nei paesi deu'est aveva intrartenutompponiconlapolkiaspeciale. 1 ..) Sep.
pi poiche un ceno comandante Amando aveva-avuto raooorti con aeenti del &b che ali
ome in codice «Plemyanavevaiio foiiito lasciapkare prr'il ~ e d y o
niks Reporr ri. 50: .ReclutaOrieiiieu). L'ex hrigarista Michele Calati scomodòaddirittura i l c a ~ deUe
o Br: ..Mario Mo- mento del diolomotico italiano
retti mi disse che sarebbe tornato volentieri
nel mar Nero ove era a à stato. Era noto che
Il Sisde ha conegli andasse in paesi d~ll'est,~.
fermato e rilanciato: .Oltre a FeltrineUi sono inazione biilgara ed ex residente
awenutidiversiviapei di esoonenti del terrori- di Roma. Si trounvn a l Cairo per
~ ~ o dal
- 7 a l 14 m a n o 1977. 11
smoitaliann, d a f r ~ c c s c h h a ~ t . ~ i . d a ~lauoro
ne e Nicola Valemino e Rosaria Biondi*. Drd- siio compito era qiiello di reclrrtastico l'ex caoocoloma Savasta: <Alcunimili- re "Pleinvarini!? ("nioore'7. im
con radio Praga,,. Cento
Manca la prova regina:
.....................
,<
...........
. . .
lu alla cifra presso lb~nbnssi<irn simboloinnessunmodolegaioal<:"- I
p
1 9
Heclr~rnmeirro
iuidieitaliaim del C
.
'i.arri- mome del soweno interessato. Dai d<.lla~nbascinroreiuiliu~ioi~i
....~ r r o"Dobri~i
i~arorrlCaiiocoritzi~~puraneaine~insconui effetEati risultano confer- rin nel 1978-79. Talernfornmzi~iee
re o L l u t a ~'Dubrrn"
~ ~ ~ era UII mati i nominativi citati nel "coni- srara fornira dallhgenfe e,,re~ir/oi~nnrr.
mento" auali funzionari in servizio a uo "Kish': Direnbre di un Diuarri
aeente b u l ~ n-r nmi
-~ ex corrierediolo&rico del Minisrero degli
Cofiaco~funzionidiCoiisiglieredel- menro nell'ambirodel T e m ~;rvrro.
era ~riidnto lanosira Rappresentanzadiplomati- rata PiLiciple del mriusrero rlegli
~rnlrnno.A / i~~oiiieiiro
ca. ma ad eiii vanno aeeiunti anche Interni uiz~herem
01 oeiuioiw~,
Il Rov .&erogato. I'anibasciatoRos: ,.Ziatanov si identifica con quelli di U. P. e F.D. L.Eccettuati
Dimitur Cristov Zlatonov. che ha alcuni nominativi, nsulta che P. i.in re B. affermava che avwa ricopeno
prestato servizio all'ambasciata seiviziopressola'rappresentanzadi- I'incaiico diplomatico a ~udapesr
bulgara di Roma (1955.1961). Ate- plomatica a Rio de Janeiro., De Ago- per circa tre &, dal marzo 1978;
ne 11964-IIlfi7)
stini. Si è interromfo F. D. N., consi- suo~redecessoreerastatoM. F.n.Ar.~~~~
,e
- di nuovo a Roma
19% rivaio a Budapesr aveva trovato una
11973 1976, Si scriveva Vi sarem- gliereall'ambas~~aiaa~ofiadal
al l98ticht:Iia rifrriro~lell'ininiagiiic siiiiaziune diificilt! con l'aiiiba,ciai;~
L I I O grnri se ci iiiio~iiasie
n iempi
debito se +te riusciti ad identilica- della Bulmia. piuuosto debulesiiU~~ piena di impiegati unheresi chcbfa......La Dire- scenarioTnteri&%nale.inc4sidere Plemwnnik
&vanoda">o~roUor?econleauto..,-........ennbrin
......
L,.'
iirà locali che lo avevano
zione generale del perminacciato. &scludeva di
sonale del Mae comuessere idiplomaricodelrenicava, però, che non
pnn 179 n o n ricurdava
era in grado di comunitentativi di comoromissiocare iinoniinativo del
ne tra IIpersonhe deu'amfunzionario che aveva
basciara Veniva poi preso
ricuoeno l incarico di
a verbale l bneadiere dei
"adietto alla cifra"
carabinieri ~ m k t oD ' h presso l'ambasciata
gelo e l'addetto aemnautid'Italia a Il Cairo nel
ca, Mauro Cataiano che,
m a n o del 1977. Anche
fra l'altro, ammetteva d'esl'Ufficio I1 del Servizio
ser stato oggetto di tentauper l'Informatica. le Covi di awicinanientofi.Ad ul.
municazioni e la Cifra
tenore mtegruinne delle
rendeva noto di nones- NOMI m CODICE L'inchiesta sul Kgb tocca anche la Farnerina
escussioni s d e vicende risere in arado di disporre di ufii elementiin merito..
razione dell'iootizzato coinvolei- ferite nel reoortn. 179.veniva esamimento nell'atrhato al Papa i...).Ha nato altro &ciaie che avew avuio
(\i] ome in codice "P*. Reporr nferito di non avere rlevato episodi I incarico di addeno militarea Buda[!\A
11' 61;. ~~Reclutameiiro
di i i ~ i che potessero ricondurre a tentarivi pest.FemaiidoferremilqualefraI'alconsi&~e presso Ihmbasciara ira. di compromissione o avvicinamen- iro riferivadiaver conosciuto uncerto ahiinformativi comoiutidai b d - to Kish, caoo dei servki di sicurezza
'l'"n.
lia~m-in~ u k a i - idenominato
a
U. P.. c~nsi~liere~ressnl'amba-delle fo& annate ungheresi e che
ROS: .#uidié la foritenon ha
lo fornire una data per questa infor- sciata a Sofia dal 1969 al 1974.al Rus i..,a suo awiso II presunto reclutamazione. abbiamo cokultato eli riferiva invece che i raoooni con le mente dell'ambasciatore Biancioni
elenchi diplomarici bulgan fra"^ autoriia bulgareerano &oni sul pia- gli sembrava improbabile~..
1970 e il 1985 Secondo tali elenchi. no ufficiale e non ricordava nessun
nel periodo in uggeno c'erano quat- episodio relativo a personale
tro consiglieri preso I'ambasciata deu'ambasciata che avesse segnala.
itdhana a Cofia.Abbiamo notato (..l t« tentativi di avvicinamento a fini
che unosoln ha (..l un mgnomeche informativi. Enuambi non avevano
inizia per ' P . ma "P" potrebbe an. avuiurapponicundiplomaticisovie0.-
~
.
.
.
.
.
~~~~~~~~~
~
Testo filigrana
I giornalisti: nell'indagine dei Ros troppe inesattezze
marocchina Un particolare: nonsol
no mai siaio in ~ a m c c onemmeno
,
come turista Per conoscere il nome
delpemnaggio in quesoDne sarebbe forse stata sufnaente una rapida
consultazione dell'archivio dell'Agenzia uiXciale di Rabat: nel giro
di pochi minuti tutto sarebbe stato
diiaiito. Perché non lo si èfano?Ovviamente, si è ancora in tempo, bastavolerio...
E piu che vero che, dal 19ii al
ma. Non essendoeiomalinaevivenh a Ili~iiia.
roiiirpotevoewregior- 1979 ho reno l'dcio di comsponii:ilista-ipia in Nonlafrica7hon solo: denza dell'Ansa da Tnpoli. Unim
;i qivmai ripona il Giortiule,lo spiocomspondente oxidentaie in una
ne nelquale sarei mio individuato
sede aa le più djJiicili, ero punta di
a quanto si legge chiaramente nei riferimento oressodié inevitabile
dossier Miuokhin - aveva il nome in per la stampa itaiiana r nu. avevo
codiceRené,e r a u n i ~ c h e r i c o - contam con chiunque ,wam)nel
~rivalamicadidirrnoredelDi~arti- mondo dell'infon&i&e. anche
;iiciito di infoimaione estera del- con il coUega sovietico della Tass.
I'A~eipcii/iadi stampa marorrhina PerqualemotimavreidovuioevitarI& iiii~lirecomspindente d e h - IO come se fosse un appestato?Ma
si.Ileclulatoiiel lt170.
questo signore - peraltro un buon
Non ci vuule inoliu per conuolla- pmfessionkla - l'ho conosciuto a
re che - ahimè - iion ho maidirettoil partire dal 1977, meme il danac-
...S
....
docirinenri' iieirissero sorriurti
ali'anibascinra I...)8,.
I l Ros .-Daglieleiichi diploiiiatici
emerge che nel 1973 MarcoColombo e r i console italiano a Saarbmcken. Germania occidentale. Nell'interrogatorio, M. M., la persona cui
era attribuito il criptoiiiino "Milgo", affermava che aveva prestato
servizio presso la Legazione italianaasofia I...) doveaveva avuto rap-
-:-
,.-t,n.,n
,-L->?--,"L
IO ciò che il Giorruile ha pubblicato
sull'argomento inquestionesia conn a w q a t o in modo lampante dall'inconsistenza più netta non ouò
non ammenerio. uihne. anclie il
quondiano da Lei espenamente di-
metuoociòche&statoatmbuito
si basi su evidenie non omogenee
chiedo perché pubblicare noune di
talfatuin unaonideche ho. fimord
appremto Gquanto paladino del
più nobile dei garanfismi?Le sarei
oltremodo m t o se. m r com~rensibili ragioni.potesse'pubbli&e per
intero e con un minimo di $evo
queste mie precisazioni.Cordialità
Luigi De Mitri
C
-..LL,:
aro Direnore.
neU'articolo .Mitrokhin.
quei comspondenti the il
Cremlinovoleva cùltivam,
....
...
n n:
L-"-">.
0
D I N A I cronisti: non eravamo spie
luglio (pag. IO).ira iaonisti militanti semalati nel moiiorto Immdiam,
si fahennieiito Gclied munome.
Giorp~o~ I I C U I . e SI nponanu stdci
del verbale del mio intemtorio.
I)wo punroppo conistare alcune
itiesan~zec<l una #ave inierpolazione.
,\&taiiza di taiinanm iiori poli,.
VI,. xd rxiiiiiio ricordarcnomeew
giome deiue sindacalisti sovietici.
,.:*-,: "",,h.,h",~-~.":& .,.dis &?l:
chesu inmim della mia assoOazio- fatto che Smimov <nelgiugno 1977
nehoacmmpapto~visitainal~- (Cokolov.il h t o borsista che oedinò
ne cittàitaliane.
Moro h o ai giorno d e h & a t o in
Confermo che con il @ornalista Via h.
ndr) 6 statocandidaiodalle
I'armbwione
S m o v tiu inmitenuto ;dppom di autorità sovi~>ticheper
nomaùta. in quanto Capo Ufficio di una delle borse di snido niesse a
Stampa delle Acli. In auesta vesw e dymsizione per il successivo anno
secondola deontol& professiona- accademico, dal governo italiano
le deU'Orduie dei gomalisu. i1 nuo
compito era qudo ùi dare inlomia, ..,
rioni ai Romaiisti. e quuldi anche a vehalidel niio ;i~nogatorioewno
Smullov.sull'amviiàdella nua asso- cenodi non aver mai fano tale aiierc s o n e . Dal testo dell'anicolosem- niazione.Stidochiunqura dimmmbm che io f m i a conoscenza deUe re IIcunuano. Se I'avessi fano.a m i
oresunte huentazioni di Nestore dirnosmto una mia approfondita
Di Meola e auggero Orfei con .un
conosce& di fafatti e decisioni che
cittadino sovietico. eiomalistan (che rimiardavam Smimov. con il quale
prrsumol autored~'animloideno- rib;idisco iio iiinanenuto solimtu
fichi in Snurnuv) Cosi non era. e rappotu piiramente prufruionah t
auindi non wtevo inauadme il Nt- nfennesdusivamenteallaniìavjwi8i. un i:oksto di iomaliti.
t i di flomalista delle A ~ EJ deciraSono molueansiow conoscere irienteatiibiguo.inoltre.il testucunda aude ioni,. il Suo ~ o m a l abbia
e
tenuto ndanarentesi fintaaSukumtio gli elementi &pone a base lov; non si comprende infatti perché
della ~~Spiegazionez
che mi mene in questo inciso - di cui il redattore si
bocca I~Bonellispiep..
), .
e cioè amibiusce la paternità - sia inserito
"
h
.
i,, *a,.-:
"
"^-""-^"""
A,.
"l,%.*-.
A:..-"L~"A."-:.<".."
falsamenteamibuita Non nevedo il
nesso e lo scopo.
Va dato ano o d u o al eiomalista
de I/ Giornnlehi aver rip&ato correttamente il testo del repon m 154
del rmwrto ~mnedian.'nelo d .
tra i.aiX&,i sed e m m o : kion
cisono evidenze sul Bonelli ai nosm
a t b Non awungo alm, e duedo
chequestanuaprrasauonesiapub-
bhcata come conmbuto alla ncerca
deihveritàinunavicendachemiha
dolorosamente e in@ustamente
coinvolto.
:
Giorgio Bonelli
D
opo a m pubblicaw, nel
1999, il &ssier Minokhin, ci sembraiio 'usto
dare mntodelle risultnnze Liiestipative non fluuena alare
gli intenoguro:lrtorr.e delle coiis~dern
zionr fiiinlr del Hos nlkr uroci~~o
di
~ o n ; (in questo carofakreimli sin
per Di Mitn che per BonelIiJ delle
261 penoneche NI qireldossier ernfio citate.
-. .
.
.
'ITALIA
----
-.
Commissione anche perché Maria Vozzi, la
007 del Sismi che lavorò sulle spie ceche nel
=caso Orfein dichiarò d'aver pensato subito a
Sivestri quando vide la scheda 14 anche se
ooi, eradonando con oiù attenzione. pensò
;.che non si trattasse di iui...
Le indagiru deicarabinieri. va detto. non W rio giunte a conclusioni univoche sd'identit~
deUa scheda 14. Offrono spunti interessanti
che prendono peraltro poco in e m e l a versio-
G l A N MARCO CHIOCCI
NeUa commissione d'inchiesta sul dossier Mitrokhin si è fatto, e si fa, un gran parlare deiia
misteriosissimafonte<<Nino>~
evidenziata neUa
sch.eàgnumero 14. C'è chi la identifica chiaramente neil'exsottosegretadoallaDifesa,Stefano Silvestri (vedi l'esponente di An, Enu> Fra@là]. E chi - come il rappresentante dei Ds,
Walter HieUi - per negare l'accostamento al
~~
(<Mitrokhinparla del vice
direttore dello Iai comefonte
confidenziale? Mi sembra
unu dichiarazione ,generica...#
L'interi-ogatorio &l Ros all'ex
sottose&etario alla D@sa:
((Coni diplomatici sovietici ho
avuto normalifiequentazioni»
Testo filigrana
Kgb 6 incorio in un incidrntediplomdtico rendendo nolo i nome dello 007 Streikov che segretamente aveva cominnatu a collaborare
con IISiwu, compromettendone (inconsapevolmente. o w o ) la sicurezza personale
l a verità su eNinon non esce. A indagare ci
hanno provato i carabinieridel Ros, certamentenon diagentisegreti militari comandati (all'epoca)dal generale Sera0 Siracusa.Ei riscontri li sono andati a cercare dove Mitrokhin li
avevasegnalati:nelristretroambito dell'&tiNto AffariInternazionali,, nel quale StefanoSilvestri lavorava. e lavora. Lui, ii diretto interessato, nipote di Altiero Spinelli fondatore dello
dai.. &li inauirenti animette innocenti .relazionin Eon &uni cittadini sovietici ma nega,
categoricamente,d'essere coluiche Mitrokhin
descrive nelievestidievicedirettoredelYIstituto pergliAffariInternazionali, in stretto contatto con i ministeri italiani degli Aoan Esteri e
della Difesa.
-"
,.
in
al suo interroeatorio
." 7nni--,-il ROI
...- nrncedeva
=..-"
esilvestri subito mprecisavadiesserestatovicedirettore dello Iai dal 1973-1974e in precedenza, dal 19%. anno del SUO ingresso in Istituto.
come ricercatore. Affermava inoltre di avere
avuto diversificati settori di ricerca. neU'ambi-.t dilla politica di sicurezza e di difesa:!area
Mediterraneo, l'area europea e i rapporti
si-ovest, i problemi legati alla difesa.in.amb/.
tn nwinnaien~
,. . ..
Siii rapporti pericolosi intercorsi con diploinaiici sovietici r di Paesi d'Oltrecortina. dava
divenechiavi i lettura: n 0 si trattavadi incontri occasionali Ippure venivano favoriti dallo
lai per avere la posiibilità di
intrattenere rapporti con le.
ambasciate e con analoghi
Istituti di quei paesi. Ai nostri
interlocutori venivano forniti
studi prodotti dall'lstituto.
che erano a disposizione di
chiunque li avesse richiesti.
Mivenne anche il dubbio che
la disponibilità a fornire gli
elaborati potesse essere e m -
ILTIIIANGOLO CON PRAGA Anche sulla scheda della fonte aNinor del Kgb a Roma si torna a parlare dell'ingerenza degli 007 cecoslovacchi
«La Farnesina non poteva ignorare
~~~
&
~
..A----*,.
..---..:+O
--n
Mario Agliala, gid membro del
Cda Telecom,fa h%
sul ruolo
avuto da Dini e Fassino.
Il presidente Trantino:
rli:~inmini.;rr;rziii~ierlellamed~~nia ~ i c i e i iUnii
. dcpowiuiio dev~isi.iiiiruii,r.ittiiiiiin,:i
((Audizione'di grunde r d i e ~ m
da Roma
"-.
~~
ne alternativafornita dal defezionista Strelkov
tesa a escludere un coinvoleimentodi Sivestri
nella rete italiana del K @ E n& chiariscono
nemmeno l'inquietante panicolare del rinvenimento a casadella fielia di Gioreio Conlono
(IImaggoreagenredel~gbin~tal~~).dove
vennero arrestati i bngatisti Morurci e Fdranda e
sequestrata la miu&etta che uccise Moro, di
un dossier informativosullo lai. Misteri su misteri. Certezze, nessuna
.
..
.
..
:
.%
'
.Il governo nciii pi~tevaiioii saperedell.aAale'l'clekom&rbia,,. Parola di Mariu /\gliara, ex direttore
degli Mari sorietan di Stet Intcriiaiional c segretariodel consiglio
~
~-~~~~
~
r
~
~
uova guida di
~
~
~
~
~
sponsabiuta politiche. Quella di
oggi è una delle audizioni più significative tra quelle sinora svolte, almeno per la lealtà e la chiarezza del dichiarante*.
Aeliata ha affermato che~l'ooer u z n e di Telekom Serbia non
l'epoca guidato da Lamberto Di- poteva non essere nota al governi CO, Piero Fassino softosegreta- no e in articolare al ministiro derio. quella deil'importantissimo gii Est& e che un affare di 1 500
mnager delle teleamunicazio- miliardi. mai, per prassi, poteva
ni.
essere inserito &aIèvoci"v&ie ed
~Uii'audizione-haspiegato En- eventuali" (come cffenivaiiieii[e
zo 'Trantino, presidente della awenne, ~rdr)delConsigliodi nrncomniissione d'inchiesta o d a - ministrazione di Stet
-.Fra uii afianieiitare - che ha consentiiidi ac- re che, viste anche le condizioni
quisirecircostamcdi~ander~~.presenti nel Paese balcanico al
;o per definire il quadro deUe re- momento dell'acquisto, ripeto,
non poteva non essere noto al go~
~
~
~
ItahOggi
.
~
~
..--. ..........
aurs;>rii~ u u i i u ~ r p i n i ~ a v e u i n ~ ~vi icr~r i o i u
direttore dello lai dal 1973-1974e in precedenza. dal 1966. anno del suo ingresso in Istituto,
come ricercatore. Mermava inoltre di avere
avuto diversificatisettori di ricerca. nell'ambito della politica di sicureua e di difesa: l'area
Jcl Meditermnw. I'area europea e i rapporti
I:at.Ovest. i orol,lemi leeati
" alladifesa in amhit0 nazionale..
Sui rapporti pericolosi intercorsi con diplomatici sovietici e di Paesi d'Oltrecortina. dava
diversechiavidi lettura: ,.Osi irattavadi incon.
tri ~iccasioii.iiiuopure
.. icnivanu favuriti d d o
lai oer avere la mssibilità di
int;attenere rapporti con le
ambasciate e con analoghi
Istituti di quei paesi. Ai nostri
interlocutorivenivano forniti
studi prodotti dall'lstituto,
che erano a disposizione di
chiunque Li avesse richiesti.
Mivenne anche il dubbio che
la disponibilità a fornire gli
elaboratipotesse essere erroneamente percepita come
una sorta di particolare priviSTEFANO
legio, quasiche si fnssetrattaSILVESTRI
to di documenti cui i predetti
~Vipoledi Altiero
interlocutoridell'Istitutonon
Spinrlli, è entrato
potevanoaltrimentiavere aciillo l u i come
cessou.
ricerrulore nel 1966
Nomi di diolomatici, potenziali reclutitori? ~ ~ o n n e
rammentonessuno ...N. Tmneuno. .Quellodi
un tal Posnuka. Mi ricorda un funzionaria dell'ambasciata cecoslovacca che $i recava presso lo lai e che vidi in r i e occasioni.t. F sul
contenutodel rewri 14?.,IIteminr"contatto
Sdvestn e piuttosio
confidenaale" .
generico e potrebbe far intendere sia un rapoorto serio:sia una situazione enfatizzata,ma
~tiliodirappomdain? in~raitrnuuconh o
nari dei Paeqi <omunistiesclude la possibilità
che nossa esser stato seriamente considerato
unaionte ionlidenziale della Residentura,~.
Negli archivi elettronici del Ragppparncnto ooeraiivo somiale il nome di Postuika. citato & wvestti si scopre esser stato indicato
come ~Lamac..in un documento dei setvvi
seereti c~oslovacchicompulsato in un'altra
indagine di cuntrospionaggio E proprio in un
fascicoloSisini -osserva il Rw . risultava rche
nel corso di un orecedente incarico a Parigi
a- v m woltn
attiviti diretta,oer il reclutamento
.~~~
di agenti cediin.
Nel darlacacciaa xNinon, nel vano tentativo
di scoprire la talpa nello lai. i carabinieri del
colonnello Paob ,%riccia hanno ascoltato a
verbale anche il professor Gianni Bonvichi,
eià vicedirettore dell'lstituto, ascoltato dal
Hor nei 1490 per chiarire i stoi incontri con
diplomatici joweticie deU'Esi europeo. in pariicolar modo con hinzionari cecoslovacchi.
<Leoccasioni di incontro con rappresentanti
diplomatici sovietici - ha dichiarato - erano limitate ad alcune cerimonie ufficiali presso
l'ambasciata.. Punto. E basta.
Nel prenderlo averbale unaseconda volta, il
Ros specificache mell'ambitn della comparazione ba il dossier Mitrokhii e la documentazione deiseivizi cecoslovacchiacquisita al procedimento penale conto Sambbi e altri (nel
quali era i;idagato lo stesso Bonvicuiib
emergeva il nome di Silvestri d'interno della
semiente scheda. datata Praea, 26.06.1989.
che da da prendere.owiamenie, con le pinze.
.<I
Amm.ne SNB - Sezione 37.~.Nome in codice: ~RsStiiwi,fascicolo 810711313 impianta.
to- come
vero nome Stefano Siivestri..
.....- ~&oav.
~ e l l ' e l a b n ~top
~ osecret si parlava di un suo
presunto aggancio avviato dall'agente s<Kp-Klima.. e orosmito da t.Ko Larnac,n. &hIpav riferisci il Ros riportando !a
secoAdA
notaceca- vennericontattonel 1986daKp-Misec e sfruttatoper attività informativesu linee
di obiettivi Nato,,. Firmato. maggiore Havros.
G S nanocrn filone si
dibattuto oarecchio in
~~
~~
~
~
~p~
da Roma
Mario Agliata7 già nWZbr0 del
Cda Telecom7fa
sul ~ u o l o
avuto da Dini e Fassino.
IL presidente Trantino:
dudizione di grande dirno))
,<Ilgoverno iioii puicva noli s;iper e c ~ e ~ ~ a r c ~ ~ c l c k o n ~PaSerL~ii~~~.
rola di Mario Agliata, ex direttore
degli Mlàn societuri di Stet Interndtional c segretario del consiglio
di
aiiiminislraiioiie della medesi~ma società. IJna deposizione dev~s~ltesopIatniii,>per~imlna~ne del iniiiistero dedi
" f2ici.i. al~
La nuova guida di
L
-...
~-
l'epoca guidato da Lamberto Di- poteva non essere nota al governi conPiero Fassino sonosegreta- no e in particolareal ministero derio. quella deli'importqtissimo gli Esteri e che u n d a r e di 1.500
manager deUe telecomunicazio-. .: miliardi. mai, per prassi, poteva
ni.
essere inserito tra levoci " A e e d
dhi'audizione- haspiegato En- ; evenruali" (come effettivamente
zo Trantino, presidente della . :awenne, ndr) del Consiglio diamininistrazione di Stet. Era un aBacommissione d'inchiesta parla- i,.
nientare - che baconsentitodiac- ' <e che. viste anche le condizioni
q ~ i ~ i ~ e ~ i r ~ ~ ~ t - e d i g a n d epresenti
d e - ' nel Paese balcanico al
vo per definire il quadro delle re-'' momento dell'acquisto, ripeto.
non potevanon essere noto al go'
Italiaoggi
IFORMA
LAVORO
~ ~ - ~ - r i r - l - : L t ~ ~ t - ~ ~ i ~ t w ~ m
MiNISiXRO La Farnesina ne1'97 era guidata da Dini
vemo italiano e, in particolare alla Farnesinan.
Stando
dichiarazioni del.~
I'exdirigeriteStet wc'erano tutte le
condizioni negative Der fare nflettere suila definizione di quella
operazione, e m o l t e furono le
anomalie e le innovazioni della
prassi; inoltre il dottor Tomaso
Tommasi di Vignano, in tema di
competenza sulla privatizzazione non aveva specialità almeno a
me nota da farlo preferire a Pascale e Agnes..
Agliata ha lasciato intendere
che trai dineenti della società circolò l'idea che la decisione
di
ac~.
-~
-.
quisto non fossematuratasoltanto all'intemo della societa nia di
nonavere confermedi nuestn.
Se~~~condo il manager c'erano tune le
condizioni negative per far riflet.
reresulladefin~onediauell'ow.
razione. d o - hadetto - ;miei ;oldi mai ii avrei investiti in quella
misura e in quel contesto.. Agliata, Infine, ha parlato di .anomalie*e <dnnovazioninalla prassi nelhanno
le
trattative
portato
e all'acquisto
nei passaggidi che
Te~
Testo filigrana
ItaliaOggi ha raccolto le prime analisi
degli esperti sulle novità in arrivo con
la più grande riforma del mercato del
lavoro degli ultimi decenni: come
cambierà il mondo del lavoro, il
lavoro subordinato e autonomo,
la riforma delle co.co.co., la nuova
flessibilità, i nuovi contratti. Una
pratica
GUIDA
sull'applicaziope
delle regole future, che tiene conto
dei vari risvolti e delle possibili
conseguenze per le imprese e per
i lavoratori.
II
.
lekom Serbia.
Ladeposizione diAgliatacontinuerà manesi piimimo e sempre la prossima settimana saranno sentiti i due somificiali deicarabinieri che secondo il teste Ignr
Marini sono stati informati di
ogisviluppo inord'ine airapporti deiio stesso MMni con Paoletti
e hanno curato la consegna alla
procura della Repubblica di Roma del titolo convenibile a vista
di cinquanta milioni di dollari.
Da lMg&lo, intanto.arrivano rio&
n e preoccupanti sulle condizioni
di salutedi Ma!ini,recluso in c a cere e sottopostoa continui quanto inspiegabili interrogatori (siamo arrivatiaquattordiu). L'awocato svizzero (StefanoCamoonoVO) e il legale italiano (I.&iano
Randazzo), dopo aver sollecitato
una scarcerazione. questa manina presenteranno un'istanza urgente al pubblico niuustero elveti.
co per conoscere mn esaneua le
condviom del loro &istito.
/
INTER
Si nnpre d f d i m snvirtiw del raptmeiw Moro
Perché Id procura di Rmia aisciaarchiviaro le
iiida~$iusui '.bursisia, k r ~ eFedomvich
i
Soko.
lov. che nelle xttunane Ii<ccdenti iI rapimento
dei -erano della I)C hxvtd doinande s i i con-
dentemente in coininissione ~ i u o k h i nw m e
colonnello del serWjo s q e t o msso Kgb (report
numero a)?
Fu oronrio uno d d assi~tentidi Aldo Moro a
%ien/e pi~litirlie.l&co Tritto. a denunciare
nel 'Wil wsn Snki~liivilopii aver lettu ilw o ialme nel dosier Mimikluii 11 16 inar/n del '78. il
giornoin«iiNdoMoroIii m l i t o d a u n c o i n i ~ do delle Bngate I<oiu.. 'I'iiito ri era unseniaro al
'
O
S
4
~
11 ritrovamento del cor
di ~ l d Moro
o
in via Fan
Secondo il Ror Sokolo
awicinò più volte 10, .
statista e chiese notilie
sulla sua scorta
G l A N MARCO CHIOCCI
Tra le oiu fantasiose arzomenta..
i~nid~~rol~&i!t~w~i~li~ii~rsim~
re ~'indiinslrdtocoinvolj$meiir~i
deUaCia n e i ~ u m h n nrll'nmicie
dio di N d o M i m . strluiarneiiie
non trovdspwio k~ircustaivdu'r.
ta, accemta confemiata dal dossier M i u o k h h d e b skettissima
frequentazione di u n borsista univ e ~ i t a r i o( m i agente del Kgb)
con ilpresidentedella Dc,frequeiitazioneseguitasotto tiacciaùai nostri s e M n segreti e intemoltasenya motivo-dal cittadino sovietico
neli'iiiiminenza dell'agguato, in
via Fani. Nellacaccia alle s m A e
della (knrral Irirelligencc Agc(c;icy
non c ' t nemmeno m m i a della fi@h
di G o r g o Cnnfoono (laspiadel
Kgb più imponanie i
n l i h a . premiata con 1;i stella rossa1 i i e U ~nii
abitazione venne seuuestrata la
numgliena che u c 0 s e ~ o n i e v t n nero m e s a t i i t)rigauw 1;ititanu
Adnana Ikrandae V%no Monicci. Detta&.
smi oer laCommissione d'indiie>i;
&r~mt3iitirr'
i
wlla swgc di via
I.;iiii.siil w o r s i n i e l'a%%sshodi
Ndil
coiirenui<iiii.1 voliinic
nca.
Asegui[odi ulteriori indaginivenimrilevato chedal verhale di sequatro effemiaic clalla Iligos di
n o w d e ~ t e w v i e u m1he n;ni;ivd intorno ad Al
Romaindata 19.04.1978aviaGradoMoro Seinprelui Liokolov Percliclahcura.
doli, i reperti da 145 a 150 comdora, non approfond la pista?Parte anche da
spotidono ad aiuenante carte di
ideiliitj, intestate a detennindte
persone. .la d o n e dell'accenamento risiedeva nella necessità di
vehfise ud le foto apposte sui
docuinenti di identità citati M potese essere quella di Sokolov. Psto che emergeva rassom@tra costui e la perjpna effigaid in
uno dei docunlenU~h
Codnell'infomativaconclusim
Negli incartamenti del Simi si
d a procura.di Roma sul rapporto
la riferinieiito ailche a bhlCCSCx7
Impedian. il Ros fa anipiamente
F r m , proprietario dell'appaiiacenno al capitolo quarto interamento di via I<asponi 19 a Roma
mente dedicato al sborsistan Serdove soggioniò Sokolove dove, in
quisioiiiinzsiiiiii im.irrii. .n riiliiistadellavedovich Sokolov (repon n"
pr-leim,
aveva a b i t a t o N m va del scget.uiri della .;1) oia iiituiirritieime e
03) dal 1953 iiiliriale
dcr Vitalij PnpoV. già coiiivriìto UI
che f m o i si era cluusa nel sileiizio, di trovare
del 5' I)inartinient«
iiri'inchiesta per spi»na@o della
~ N t i lavetitin
a
del t'rimobiettordto
pnicundiTricste. pureloipreseiiLa signora Ueoiiuiii si e ;filidala all'awocaio
Kgb iiiPn'icip?iedel
te nei rqmrt 224 e 249 del dnssicr
Nino Maravita. li al 1;ivnro di ricerca deUe verità
caricaio di la%rnre
MitroWiin. (iiii i pochi <lati a diciill;llii~r.i wirhc I'ex giiidice
nmast,: iici Iiiii~
sull'ltalia. ~Sokolovsposizione il Iùrs non si sbilancia
. Jstniniire I:erdiriand<>Iiiipwimaro. che si occuscrive Mitrokhii nei
sull'eliettivn molo ric«pi!~ii dai
suoi appii" - fu u i
y i i d e U c ~ ~ i r i i i i e i i i duu;ui ~ l o r o ~ c h e l i ; ~ ~ i r ~ e i i seivizi seveti sovietici.
pmc~l&rldo
dalla dri1110ii~Sa
tarn$;i pnu.iiiuc11lIiriii;i diiarichiesindi riaperItalia nc$ainni
19R1m a d d Noiir Soknlot- d;ii<Inciririenti rnviaiidal
1982sono la copemirivelm~onedel dmsier Miiroklun.
d&den~mcia del pmfessor'l'ritto
.TENACE leo *onora Moro ra di cnniwondenlc
spiega Imposimato - che Gkolov era pe&ato
in tempi n o n sospetti. dalle v=.
. , .,.d7,
della Tass. i u richia&ie
"]dag,,i del Sinli, è. plausibiquando si trovava a Roma anche prima del ie- .,..." , . 9 iiiaiop~a~lellafinedelsunviagMoro..
."'' d o imché aveva studiato insieme
~ c i i c cMiivzi.rhc ;dl't.p<~i~
i 21~912
i
ilel20 iiiar/o I:I;tl nelqua- d e l l ' ~ i g c ~ i l ~ - ~ ~qiielk
t i ~ i e ~si11
i i ~ ~ ,le l'ipotesi che il suo rep~nthloalIls e ~ z i u s q y e i udunque sapwa bene chi era
ogni p a w di qiici bor7:sia i i i t m Ikill { a ~ i p ~ ; u i i ~ n t o ~ ~ i i t r i d evl iSi w
a ~ ~ d u n i r ~ w i c h(diedefeziokin
i - del mowii~itiuWII I'LJn,
loiitaiiameiiio daJl'lt& possa a i10 per passai: agli inglesi nel
lo siudoiic ius!!~,nc scpiva $ispmamenti..
sere st;iio deteriiunato dalla defeaveva regisuato clic il &nrsistdu avevd 1;isciato
1582, !i& e che scoiiipaive dalzione di K i i z i c h h verso @ ingleR o m a i l 3 iilartu 1978. e d i e nella Capitale era
''I'lmiiincircost;um rnisteriosc~.
sin lmi dall'iiniiiiiieiile a&i:lN'
., . ..
-*sii.
i%... a > va....
rr:,,,t,&,'lir~"clnmc.loniatoilR;ip~l~.<'liitli.rr~cr~~~h~~~nii~~qlllmnli- woiia rauuurii
.
hinieri riiiiarcaiio' conic d i r i d o - .
den~iiicidItnposiiiiaiii- iiori abbiamo 1ii;Usapulili sidk r c h i 7 i o ~ p v i c r > l o
con il
.
:
~riaciiiewdSisnii<li
[lri>diinenit- re più volte l'oli W ~ r n~ll'dieiieu
o
s r ~ ~ ~ l r e ~ l i c l c ;Ocl>i(fist:r.
i ~ i i ~ t a ~ capo
inanidella pubblicaiionedell'elentoperdiénessunocclecoiiiunicò. Néle~umuniTehemn
deUa
che
Residentura
preparò e addestrò
del Kgb di
il
cn
aTritton. Che il 1G m i m si era oresentato al
: . co delle oiesunte snie italiane al ta la documeiituiriiic nd borsisi.~ minano. tli aver nvolto all'uiiiiio vUiiJne. i'unrrollo. pcrliiunieriio,
-.
wìitim domande su Questioni di desaine neUa do&nientzione
. . ~. fatto:a oianalc CJixìio vensoldo di Mosca, ilp;ofessor Fmn- .mm.
V i a l e proprio per denunciare q&l
nome. La
filfuroattentatorealla vitadi K m l
i , e i i wpeni ~oliuwintemacaiicli~diaven~ridei noxiri Seni/, ..iiiiii*>no statc Woj9.k prima che Ni Agca fosse
urocum di Roma ha dato via iiben all'awocato
: coTritto, il piùstretto coUabotato- n c r o r ~ ~ a ~ i t a ~lihatu
~ l d S i . a Sofia
insc!nle nel r d ~ ~ ~ w r i t ~ r t ~ ~ I : t t i ~ iinsferito
dal s e p t o . Fra quelli ui iiiagqiorr chimio infoniiniV~Nsiila scoria,.
redell'expksidente Dc, inuna let~arazzitaadacquisirelecaite suSergei Sokolov.
Imposimato, che istruì i primi
processi sul sequestro: «li!Sismi
sapeva che il premier
era pedinato ma non ci inviò
alcun rapporto)).La vedova:
dfoglio tutta la verità»
-
INCONTRI S
Testo filigrana
Le
segrete su S
colonneìio ((borsista.del
'
~
~
~
..,,N.
....C.
~~
~~
'
~
~
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri
Reparto Anti
Eversione
Testo filigrana
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA
CONCERNENTE IL «DOSSIER MITROKHIN,, E L'ATTIVITÀ
D'ZNTELLZGENCE ITALIANA
RESOCONTO STENOGRAFICO
Testo filigrana
DELLA 34" SEDUTA
MARTEDÌ8 LUGLIO 2003
Presidenza del presidente Paolo GUZZANTI
T!Pa;RAFfA D F i P P N A T D (50")
,
.
,
,
.
.
..
e
... -.
~..-.
...
Senato
della Repubblica
.
~
-.
...
-.
.
XIV LEGISLATURA
. .
- 2 -
-
..- .......
- DISEGNI DI
LEFGE E RELAZIONI
-
Camera dei deputati
. .-
DOCUMENTI
INDICE
PRESIDENTE:
GuzzANTI (FI), senatore
. . . . . . . . . . . . Pag.
3
I
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
PRESIDENTE:
GUZZANTI (FI). senatore . . . Pag. 3,7,Sepassim
BELLI (DS-U). deputato . . . . . . .7,9.10 epassim
CAVALLARO (Mar. DL-UJ, senatore . . . . . 12
C I C C H . 0 (FI), deputato. . . . . . . . . . . . . 7.12
FRAGALA (m,deputato . . . . . . . . . . . . .IO. 1 1
GARRAFFA IDS-(I). senafore .. .8,9,15 e uassim
MELELEO IUDC). 'senatore . . . . . . . . . . .
7
ZANCAN (verdi-u), senatore ........... 7 , 8
Testo filigrana
:
Audizione del generale Sergio Siracusa, in qualità di direttore pro lernpare del SISMI
PRESIDENTE:
GUZANTI (FI), senaiore Pag. l7,19,20 epassim
C I C C W O (FU, depurato. ... 19,21,30 epnssim
FRAGALA (ANJ,depuiato . . . . . . . . . . . . . 20
NIEDDU (DS-U), senatore . . . . . . . . . . . ..21,30
SIRACUSA
. . . . . . . . . . . Pag. 17.19.20 e passim
Senato
- . delln Repubblica
- -
-~
. . . . . . . . ..
....
X N LEGISLATURA
- 3. . .-.
- DISEGNI DI
-
.
.. .
-
LEGGE E RELAZIONI
-
Camera
dei
deputati
.. --.
-... ~.
DDCUMENTI
I lavori hanno inizio alle ore I3,50.
(Si legge e si approva il processo verbale della seduta del 2 luglio
2003)
SULLA PUBBLJCITÀDEI U V O R I
PRESLDENTE. Avverto che la pubblicità della seduta sarà assicurata
per mezzo della trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso e
che sarà redatto e pubblicato il resoconto stenografico.
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
Testo filigrana
PRESIDENTE. Colleghi, ho chiesto al nostro ospite, generale Siracusa, di attendere cortesemente, perché prima di dare inizio alla sua nuova
audizione, desidero effettuare delle comunicazioni e delle considerazioni ed eventualmente ascoltarne - a proposito della questione degli articoli apparsi sul quotidiano «il Giornale».
Premetto quello che per me è ovvio e lo è anche per chiunque mi
conosca, e cioè che con le numerose, ripetute pubblicazioni su «il Giotnalen - prima ancora che ne entrassi a far p m e - ad opera del giornalista
Chiocci di documenti, in particolare riferiti alla vicenda Mitrokhin, non
c'entro ovviamente nulla. Apprendo quanto è stampato sui giornali la mattina quando vado in edicola e ovviamente se mi capita di leggere articoli
come quelli pubblicati ieri ed oggi - quello di oggi era migliore visto che
l'effetto sorpresa era finito in quanto si trattava della seconda puntata di
una serie già annunciata - potete immaginare quanto sono contento. Infatti, il mio eventuale interesse - a parte una questione di onestà personale
- a far pubblicare su un giornale materiali segreti provenienti da questa
Commissione sarebbe certamente quello di un suicida, di una persona
che si vuole far male sbattendo la testa contro il muro.
Ieri mattina, quando uno dei componenti della Commissione mi ha
telefonato chiedendomi cosa fosse quell'articolo, io non ne sapevo ancora
niente; a quel punto ho letto il giornale che mi era stato appena portato e,
quando ho preso atto della notizia, mi sono molto preoccupato. Ho dato
incarico di svolgere le prime indagini, cioè quelle che è stato possibile effettuare nel corso della giomaia.
Quanto sto per dirvi non rappresenta una conclusione, anche perché
vi anticipo che la conclusione cui sono pervenuto e che vi sotto orrò è
L-W------~.*r-i,,w~,~
in effetti quella di costituire immediatamente un comitato da f?fj#qre
I...,,
...........
.....I i:,;::<,i..,,.#:t!::,.!:.
t
alle opposizioni, alla minoranza di questa Commissione, affinché kvdg4ui s $ioMc# ! l q O~ )., ,;1"
...
.,
-.I--*I-.,.
-----.-.-.m
I
Senato
della
Repubblica
...
.
..
..
~
-~
-
-.
~~
~-- 4-..-
-
... ..
.
X1V LEGISLATURA -DISEGNI O1 LEGGE E RELAZIONI
....
.
Camera
dei deputati
. - ~.
~. ..
..
- DOCUMENTI
nella pienezza delle nostre possibilità investigative, una rapida, puntuale
inchiesta per individuare, laddove vi siano, eventuali responsabilità. Nel
frattempo vi do conto di quello che è emerso, almeno per quanto mi è
stato riferito. Vi dico subito che vi è un elemento visuale ed oggettivo
da valutare e che si può riscontrare nella foto del frontespizio del documento che è stato pubblicato ieri da «il Giornale*. Vi ricordo che in un
certo senso questa Commissione è nata anche sull'onda di tutte le inchieste effettuate da Chiocci su questo quotidiano, sul quale io scrivevo articoli di fondo e commenti, che crearono allora una grande agitazione.
Chiocci è una figura di giomalista molto dinamica, ha avuto anche problemi con la giustizia, o meglio problemi derivanti dalla sua attività che
può essere considerata brillante o intraprendente a seconda dei punti di vista. Certamente egli svolge il suo mestiere di giornalista. So benissimo che
il fatto di comparire nel cast de «il Giornale» come uno dei vicedirettori
costituisce una allettante esca per poter dire: «tu, vicedirettore de "il Giornale", come puoi giustificare, dicci qual è il tuo molo in questa vicenda!»
Ebbene, il mio molo in questa vicenda è assolutamente pari a zero. Sono
vicedirettore de «il Giornale», giacché sono se non uno dei principali, camunque non tra gli ultimi editorialisti e ciò si può rilevare anche graficamente, visto che i miei articoli vengono inseriti nella metà alta della pagina, sono queste stupidaggini che nel linguaggio giornalistico fanno la
gerarchia. Ed è per questo chefaccio formalmente parte di questo cast
e sono uno dei vicedirettori, vi è poi un altro vicedirettore, quello «aperativos cioè colui che fa il giornale insieme al direttore. Aggiungo anche
che nel passato ho chiamato con grande apprensione e in uno stato di
scarsa felicità il mio direttore chiedendogli se gli sembrasse davvero il
caso di pubblicare materiali la cui pubblicazione sarebbe stata certamente
utilizzata contro di me e lui mi ha risposto, con la franchezza che fra i
giornalisti si usa, che lui fa il giomalista e non il parlamentare, e che
quindi quando è in possesso di documenti li pubblica senza guardare in
faccia nessuno, cosa che farei esattamente anch'io al suo posto. Siccome
tutto questo fa parte di un determinato background che cosa dovrei fare?
Chiedere la vostra fiducia, o di credermi perché le cose stanno così, o magari di guardare la mia bella faccia onesta? Non scherziamo. Purtroppo
tutto quello che si svolge, anche in questa sede, fa parte del gioco politico
e in esso non ci sono partite di fiducia, né cambiali di simpatia e quindi si
deve stare, al political game e ai fatti. Allora questi ultimi sembrano indicare - ma non sta a me deciderlo, mi limito soltanto a sottolinearlo che il documento in questione non provenga, né possa provenire da questa
Commissione. Inoltre, lo stesso frontespizio del documento pubblicato essendo mancante sia del timbro della Procura che ce lo ha inviato, sia
di quello della nostra Commissione che lo ha preso in carico, archiviato
e catalogato con i suoi strumenti - sembrerebbe indicare che tale documento anziché da questa Commissione o dalla Procura della Repubblica,
possa provenire da una terza fonte. Quest'nltima - per quanto mi è dato
sapere, ma non sarò certo io a stabilire definitivamente che cosa sia successo - per pura logica dovrebbe essere quella originaria e cioè quel
Testo filigrana
[
- "/
+w-{$~;i;;~--~...~
___
..-i'i~lJ(Mt~!llfii~Y ! v ' y # " I N
-.e-
\.i
*.......
000134
Senato della
-.
. Repubblica.-~
~
.
.--
.
-.
.
.
- 5 -
-
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
- ..-
-
~
Camera
deputati
-. .dei
.-. .
.
DOCUMEAW
ROS. Si potrebbe anche obiettare di essere in presenza di una cancellazione perché chi ha usato questo documento per nascondere la provenienza dalla Commissione, attraverso una semplice operazione elettronica
di scanner potrebbe aver fatto sparire questi timbri. Ciò sarebbe anche
possibile, ma è difficile individuare la logica di una tale iniziativa. Infatti,
semmai i giornalisti che accreditano lo scoop del documento segreto
hanno tutto l'interesse a dimostrare che quel documento è timbrato, stratimbrato, originalissimo, e quindi ritengo che almeno il timbro della Procura della Repubblica per i giornalisti sarebbe stato molto importante. Comunque, la prima indagine che ho chiesto di fare agli uffici ha messo in
evidenza i seguenti elementi. I1 primo è che il documento pubblicato è un
rapporto del ROS dei Carabinieri del 30 aprile 2001 alla Procura della Repubblica di Roma, atto n.1865, composto di '284 pagine; il secondo elemento è che l'atto fa parte del materiale istruttorio relativo al procedimento penale n. 34236101 N trasmesso dalla Procura della Repubblica
di Roma, dal sostituto procuratore Ionta, alla Commissione il 22 marzo
2003. I1 matenale originale è stato affidato ai marescialli che curano I'archivio della Commissione e riconsegnato al mittente il 28 marzo 2003
come da verbale. In questo intervallo di tempo, cioè tra il 22 marzo ed
il 28 marzo, è stato fotocopiato dagli stessi marescialli nei locali della
Commissione, archiviato in quanto fotocopia, mentre l'originale è stato'restituito. I1 terzo elemento è che l'atto in questione è inserito nel documento n.27, faldone settimo, prima parte, agli atti d'archivio della Commissione.
«I1 Giornale» di ieri pubblicava inoltre ampi stralci di un altro documento del ROS, il rapporto sul caso Mariotti del 29 marzo 2001, atto
n.1849, anch'esso inserito nel documento n. 27, faldone settimo, parte
prima, agli atti della Commissione. I commissari potranno vedere questo
rapporto: sembra essere stato despillato, ma questo non è affatto chiaro.
Credo che questo sia argomento, matenale deli'indagine da effettuare.
Dal registro di archivio della Commissione risulta che il faldone settimo
del documento n. 27 è stato visionato da una serie di collaboratori. Faccio
presente che nessun commissario, meno che mai il Presidente, ha visto
questi documenti ma sono stati visti dai collaboratori Mollicone per quattro volte, Fabre per tre volte e Salvatori per una volta. Le date sono riportate nel registro.
Ho già parlato della questione dei timbri: mancano il timbro rettangolare con la dicitura «pervenuto il» e quello con la stampigliatura del numero seriale degli atti della Procura, 001865.
Ho svolto un'indagine per vedere come potrebbe eventualmente un
tale documento essere manomesso, asportato e fotocopiato. Possiamo
fare insieme ricognizioni poliziesche e dobbiamo farle ma, per quanto
ho potuto constatare con i mie occhi attraverso gli uffici, una tale operazione non è tecnicamente possibile. Le fotocopiatrici sono situate di fronte
alla stanza dei mqrescialli che curano l'archivio: certamente, tutto è
sibile se si immaginano cose fatte veramente con sistemi
sono anche posto il problema dell'onorevole Bielli in una
Testo filigrana
Senato
della Repubblica
...
- ..
-
-~
.
.-
6 -
.
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
~.
Camera
dei deputati
.. -.
. ..
-~
~
~
- DOCUMENTI
zione di ieri, quella cioè di denunciare «il Giornale». Non lo farò per due
motivi: in primo luogo, non è affatto dimostrato ma non mi sembra affatto
probabile, senza chiudere lo spazio al possibile, chequesto documento,
così come è stato preso e pubblicato insieme ad altri, esca in maniera subdola e con la complicità di un commissario o, come qualcuno ha gentilmente avanzato, del Presidente o dei collaboratori della Commissione. Appare allo stato improbabile ma non sarò io a dire quanto. Non intendo assumere questo molo.
I giornali, onorevole Bielli, pubblicano sempre tutto quello che ottengono e poiché nessun giornalista de «I1 Giornale» o di altro giornale o di
agenzia di stampa è venuto qui di notte con i grimaldelli ad appropriarsi di
questi documenti, si ipotizza semmai che qualcuno, commissario o collaboratore della Commissione, possa avere passato sottomano queste cose.
«I1 Giornale» in quanto tale o qualsiasi altro giornale - come è da sempre
prassi, vedi «la Repubblica», «La Stampa*, «I1 Comere della sera» - ottiene il documento da qualcuno che viola la legge; il cancelliere, il magistrato, l'avvocato, il commissario, il capo dei Servizi segreti, il colonnello,
il maresciallo, il maggiore? Qualcuno viola il segreto e passa al giornalista
il documento: il giornalista in tal caso trotterella verso la redazione ed entusiasta esclama di avere lo scoop ed il giornale pubblica. Non vi è ombra
di dubbio. I1 giornalista, come è successo valorosamente in alcuni casi non mi è successo ma lo avrei fatto - chiamato dal magistrato, di fronte
all'obbligo di dire dove ha preso le informazioni, risponde: «Vado in galera». La legge italiana non protegge il segreto professionale giornalistico;
quindi quando ciò successe al mio amico Luca Villoresi di «la Repubblica» che pubblicò documenti delle Brigate Rosse, se ben ricordo, andò
a Regina Coeli, trascorrendo il tempo previsto per poi tornare a casa. Questo è il compito dei giornali e dei giornalisti; altra è la questione di chi,
quali uffici, attraverso quali sistemi, passano ai giornalisti - questo è il
caso - i documenti. La mia prima impressione è che il documento pubblicato non esca da qui; sia venuto attraverso apparati di sicurezza con i
quali peraltro questi giornalisti hanno una provata, pluriennale e personale
dimestichezza e che la Commissione Mitrokhin non abbia nulla a che fare,
né il suo Presidente, né i suoi commissari, né i collaboratori, ma questo
non è un esito che intendo dare personalmente per scontato alla Commissione. Per questo motivo, dopo averci riflettuto molto, propongo di formare un gmppo di tre persone, due dell'opposizione, per esempio l'onorevole Bielli e la senatrice Dato. molto esplicita in questa vicenda, e
uno della maggioranza, l'onorevole Gamba, affidando la guida di questo
comitato all'onorevole Bielli nella sua qualità di veterano avendo anche
seguito la Commissione stragi e come capogruppo del suo partito in questa Commissione. È una proposta affinché questa Commissione con la più
totale disponibilità di mezzi e con tutti gli strumenti che. desidera accerti
la verità su questo ed altri episodi similari se crede, per raggiungere la
conclusione. Quanto al fatto che non tutti sanno resistere alla
di accusarmi in maniera obliqua di essere colui che passa i
«il Giomalen, chiedo a chi lo fa di usarmi la grandissima
Testo filigrana
Senato della
- . Repubblica
-- -~
.
,
..
.
~
-... 7
-
-
.
. .
. ---
Camera dei .-deputati
.--
.~
.
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI
chiararlo esplicitamente. Questo mi consentirebbe e mi consentirà, se avverrà, di adire le vie giudiziane fornendo la più alta e completa facoltà di
prova, nonché di chiedere ai Presidenti dei due rami del Parlamento di costituire un immediato giurì d'onore per stabilire se una tale accusa sia fondata o temeraria, con tutte le conseguenze delle accuse fondate o temerane.
Con quest'ultima affermazione termino le comunicazioni sul punto in
questione, sulle quali si potrebbe aprire una discussione, ma deve decidere
la Commissione.
ZANCAN. Le comunicazioni del Presidente non possono non essere
immediatamente seguite da un dibattito.
Se il Presidente riteneva di dar prima corso all'audizione, avrebbe dovuto informarci che, al termine della stessa, avrebbe reso alla Commissione le sue comunicazioni e avremmo, quindi, deciso noi come disbrogliarci nel mare dei nostri impegni. Ora non è possibile lasciare la discussione appena cominciata senza un seguito, perché ciò è contrario a qualsiasi principio democratico di discussione.
Testo filigrana
PRESIDENTE. Si tratta solo di comunicazioni del Presidente che ho
ritenuto di farvi pensando fossero urgenti, importanti e di interesse della
Commissione.
BIELLI. Propongo che su tale questione, come si fa in Aula, intervenga un rappresentante per Gruppo con un limite di tempo, che può essere di 5 o di 3 minuti, per non rendere infinita la discussione, e poi procedere con l'audizione del generale Siracusa.
PRESIDENTE. Se non ci sono osservazioni contrarie alla proposta
dell'onorevole Bielli, apriamo subito la discussione.
MELELELEO. Sono contrano, ma se lei appoggia una tale richiesta...
PRESIDENTE. Sono costretto ad appoggiarla, perché la questione mi
investe moralmente. Ho un obbligo che è sia personale, sia come Presidente della Commissione. Non posso, quindi, far pensare che si intende
procrastinare, diluire in alcun modo...
CICCHITTO. Se accogliamo la proposta dell'onorevole Bielli di prevedere 5 minuti per i'intemento in discussione, nutro dubbi molto forti, in
quanto sono numerosi i colleghi iscritti a parlare.
PRESIDENTE. Tre minuti per ogni intervento.
CICCHITTO. Mi sembra allora evidente che non avrà luogo l'audizione del generale Siracusa, ragion per cui sono contrario alla PrOP
dell'onorevole Bielli.
Senato
della Repubblica
..
.~
.~- . ..
.
-~ . . .
XIV LEGISLATURA
-.-.. 8 ----
- DISEGNI DI
~.
Camera
-. dei
.. deputati
LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
PRESIDENTE. Potremo continuare l'audizione del generale Siracusa
questa sera, domani mattina e domani sera. Non demorderemo su tale audizione e chiederemo scusa al generale per l'attesa.
Do subito la parola al senatore Zancan.
ZANCAN. Sono tutt'affatto indifferente nei confronti di chi ha dato i
documenti segretati e di chi ha commesso il reato di violazione del segreto. Credo che di ciò se ne debba occupare la Procura della Repubblica
e che l'unico compito di questa Commissione sia di informarla ufficialmente della questione.
Non penso che il colpevole sia lei, Presidente, o qualcun altro, perché
sono abituato a pensare secondo ciò di cui ho la prova.
Presidente, mi permetto però di segnalarle che forse non ha meditato
a sufficienza non già sul suo molo di giornalista ma su quello di vicedirettore de «il Giornale*. In base alla legge sulla stampa, nell'ipotesi di impedimento del direttore, il vicedirettore è responsabile per omissione di
controllo, in base all'a~ticolo57 del codice penale, in via penale ed anche
civile. Allora, Presidente, se lei domanda sia pure retoricamente se deve
denunciare «il Giornale», mi consenta di dire che è una domanda per
tre volte retorica, in quanto nessuno è chiamato a denunziare se stesso.
Anche questo è un principio di civiltà.
Dal momento che questi casi si ripeteranno all'infinito sino alla fine
dei lavori della Commissione, colgo l'occasione di suggerirle di meditare
sul suo molo che è - mi spiace usare un termine abusato - in un patente ...
Testo filigrana
PRESIDENTE.
...Conflitto di interessi.
ZANCAN. Presidente, non me lo dica come se stessi recitando. Le
sto dicendo che esiste un suo conflitto, perché è responsabile sia civilmente che penalmente nei casi in cui si assenta il direttore impedito rispetto ai fatti riguardanti <<ilGiornale*. I1 conflitto di interesse è proprio
un fatto fisico, penale e civile. Credo sia opportuna una sua meditazione
sotto questo profilo.
Per le decisioni della Commissione, mi oppongo alla istituzione di
qualsiasi comitato, che è soltanto una presa in giro - mi consenta, Presidente - in quanto le indagini saranno utilmente esperite dalla Procura
della Repubblica, che sarà investita della questione dall'ufficio di presidenza, come è suo dovere.
PRESIDENTE. Le replico subito.
GARRAFFA. Presidente, lei abusa del suo molo, parla continuamente.
PRESIDENTE. Replicherò alla fine a tutti coloro
venuti. È la stessa cosa. Onorevole Garraffa, è del tutto
Senato della Repubblica
~.
.-~
-
.. .
XIV LEGISLATURA
. .-
-
Camera
dei
.
.
~...
deputati
- -...
~
- DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
care a ciascuno immediatamente o alla fine degli interventi. L'ordine degli
addendi non cambia assolutamente.
GARRAFFA. Si sbaglia!
BIELLI. Non sono tra coloro che ritengono che sia lei a fornire notizie al suo giornale. Non è questa la questione di cui dobbiamo discutere,
perché farlo significherebbe addentrarci in un terreno sbagliato, improprio
e che non mi compete. 11 problema che si pone è un altro, e cioè che su
«il Giornale» è stata pubblicata, in tempo reale, immediatamente la prima
notizia segretata relativa all'audizione del colonnello Faraone. L'altra settimana, è stata la volta di un documento segretato, di cui c'è stata data
notizia in Commissione. In tale occasione le ho chiesto - nonostante qualche componente de L'Ulivo non la pensasse come me - di farsi carico, per
il suo molo di Presidente, di capire quello che stava accadendo, evitando
così che nei confronti della Commissione si potessero generare confusioni
o fossero gettate delle ombre non opportune. Mi sono rivolto a lei in
quanto Presidente di questa Commissione.
Ieri è stato pubblicato su «il Giornale» un documento anch'esso comunque segretato. Non mi metto a discutere adesso se provenisse dalla
Commissione o meno...
Testo filigrana
PRESIDENTE. Questo è il punto.
BIELLI. Io pongo un'altra questione e di altro tipo. I1 problema è che
a questo punto si pone la necessità di tutelare la Commissione e per farlo
che cosa fa il Presidente? Ho dichiarato che lei dovrebbe denunciare «il
Giornale)),ma quando l'ho fatto sapevo bene che il problema non è la denuncia a «il Giornale» in quanto tale, ma quello di chiamare la Procura
della Repubblica e fare una denuncia contro ignoti, a quel punto sarà quest'ultima ad intervenire per capire l'accaduto e per appurare, se ci sono,
anche le responsabilità del giornale. Nel frattempo, però, la Procura della
Repubblica verrebbe informata di una situazione intollerabile. Lei ha proposto di creare una specie di commissione di inchiesta interna. Personalmente considero questa eventualità impropria e sbagliata e non sono assolutamente d'accordo, anche perché introdurremmo un nuovo modo di es-'
sere della Commissione medesima che avrebbe dell'incredibile.
Ultima questione. Mi sono permesso di dichiarare che rispetto a tale
vicenda emergerà se quello che abbiamo è il Presidente o il vicedirettore
de «il Giornale». Ho fatto ciò ponendo una questione che in qualche modo
è poi quella sottolineata dal collega Zancan. Intendo due che ai di là della
sua tra virgolette «buona o cattiva fede» - ognuno al riguardo può pensare
quello che vuole, personalmente parto dalla buona fede - la situazione diventa difficile anche per lei, nel senso che rispetto ad essa lei è costretto
ad intervenire, ma a difesa di che cosa? È questo i! punto e lei stess
rende conto dell'evidenza di un problema che in tutte le occasioni
rimarcato. Per questa ragione, se vogliamo far lavorare la
-. .10 -~
- .- -.
C.~ m e r adei
-- deputati
. . .
.
-~
LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Senato
.
della Repubblica
. .
-.
-
.
XIV
-
-.
~
~
nel momento stesso in cui è Presidente di questa Commissione, la invito a
decidere di troncare il rapporto con «il Giornale» e quindi a scegliere se
fare o una cosa o l'altra, perché sono troppe le questioni che rischiano di
metterla in difficoltà. Ho utilizzato il termine «rischiano» perché non sono
tra coloro che, pur non avendo prove, si permettono di andare oltre e di
paventare qualche rischio. Però lei si renderà conto che il fatto che l'abbia
sottolineata oggi sta a dimostrare che si tratta di una questione che in
qualche modo si pone. Allora vediamo come uscirne. La mia opinione è
che se ne esca in un unico modo e cioè che da parte della Presidenza della
Commissione venga effettuata una denuncia contro ignoti. Nello stesso
tempo, chiamo tutti a un grande senso di responsabilità perché quest'ultimo nel momento stesso in cui questa Commissione tocca questioni
così delicate non solamente è d'obbligo, ma anche doveroso, considerato,
soprattutto, quello che sta pubblicando 4 1 ~ i o m a l e ssu cui il giornalista lei Presidente ne sa più di me in questo ambito - si butterà a pesce. E'
altrettanto vem, però, che una vicenda di questo tipo getta ombre pesanti
su individui, personaggi e fatti; riguardo a lei, Presidente, spesso ha affermato che valutare questo aspetto non è nostro compito; per&naimente,
però, ho accettato di far parte di questa Commissione sulla base di un
dato e cioè che bisogna anche rendere onore a coloro che in qualche
modo sono stati ingiustamente accusati. Qui c'è una situazione ...
Testo filigrana
PRESIDENTE. Onorevole Bielli, sta parlando da cinque minuti.
BIELLI. Concludo qui.
ERAGALÀ. Signor Presidente, colleghi, intervengo soltanto per sottolineare che certamente avrei preferito che potessimo dare seguito ai nostri lavori con l'audizione del generale Siracusa per poi svolgere questa
discussione, anche,perché essa è stata posta non soltanto sul piano istituzionale, ma anche giuridico e politico ed in termini a mio avvisto errati.
Per cui le opinioni che sono state espresse con grande autorevolezza dai
colleghi che mi hanno preceduto, trovano poi degli ostacoli sul piano logico e giuridico che meriterebbero dei chiarimenti e quindi una d i ~ ~ ~ ~ sione senza fine. A questo punto dévo dire che l'atteggiamento ed anche
le dichiarazioni del presidente Guzzanti sono assolutamente apprezzabili e
condivisibili nel momento in cui ha ritenuto di porre una questione di accertamento dei fatti che sono avvenuti su un piano politico-istituzionale,
attraverso l'istituzione di un comitato. Tuttavia, quello che invece è stato
sottolineato negli interventi, per esempio quello del collega Zancan - probabilmente perché il collega si è lasciato prendere dalla passione politica certamente non è in linea con l'autorevolezza della sua cultura giuridica;
infatti, se in questa vicenda vi sono dei profili penalmente rilevanti, non
trattandosi di eventuali fatti reato perseguibili con querela di parte, ma
di fatti reato perseguibili d'ufficio, il collega Zancan insegna a tutti noi
che non è assolutamente necessaria nessuna
per attivare l'iniziativa della Procura della Repubblica
Senato
della Repubblica
-.
.... .
... .-.
- ..
. ..
.-
.-
-. 11 -.
~.
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
.
.
Camera
-.
dei deputati
..
~
- DOCUMENTI
a quanto si assume sia avvenuto. In secondo luogo, un altro profilo che è
stato rappresentato nella discussione - anch'esso assolutamente errato - è
che il Presidente della Commissione, senatore Paolo Guzzanti, in quanto
vicedirettore de «il Giornale» di Milano, sarebbe in una situazione di palese ed evidente conflitto, considerato che secondo una tesi assolutamente
infondata, anche questa sostenuta - immagino per passione politica e non
per scienza giuridica - dall'esimio collega Zancan, sarebbe responsabile
del mancato controllo rispetto agli articoli pubblicati. Anche in questo il
collega Zancan insegna a tutti noi che per essere responsabile dell'unica
ipotesi di responsabilità oggettiva prevista dal nostro codice penale bisogna essere vicedirettore responsabile, cosa che come sappiamo tutti - è
scritto nel frontespizio de «il Giornale* di Milano - non è il senatore Guzzanti. Quindi non esiste quel conflitto che invece il collega Zancan ha asserito essere palese ed evidente. In terzo luogo, sono disponibile a qualunque soluzione venga prospettata per superare questo problema. Però vorrei
invitare il collega ed amico Valter Bielli, che ogni volta che interviene
esprime particolare indignazione per comportamenti asseritamente attribuiti ad esponenti della maggioranza parlamentare o addirittura al Presidente della Commissione, proprio su questo terreno - naturalmente non
vi è nessun motivo di farlo, per come ho spiegato prima - a considerare
che se dovessimo rappresentare situazioni che riguardano la violazione del
segreto o investigativo o d'ufficio, dovremmo partire dalla famosa violazione di questo segreto sul caso Strelkov.
Testo filigrana
BIELLI. Le proibisco di andare avanti. Ha risposto il Presidente.
FRAGALÀ. A me non proibisce niente nessuno perché siamo in democrazia. Lei mi fa parlare come ho fatto io con lei con estrema cortesia,
anche perché non sa cosa sto per dire.
BIELLI. Lei, Presidente, deve intervenire.
PRESIDENTE. Chiariremo tale questione al termine dell'audizione.
BIELLI. Lo deve fare prima. È un provocatore, uno storico provocatore.
PRESIDENTE. Onorevole Bielli, quel documento era coperto dal divieto di divulgazione. Questo era quanto scritto. Sono fatti.
Le chiedo comunque di non agitarsi in questo modo, onorevole
Bielli, perché è del tutto fuori luogo. (Commenti del senatore GarrafJa).
Per cortesia, taccia perché non ha la parola.
FRAGALÀ. Sperando che la discussione mantenga sempre il binario
di civiltà e soprattutto rispetto dei moli senza dover trascendere da parte
di nessuno ad insulti, concludo sostenendo che evidentemente se
chiesta, un'indagine o qualunque iniziativa si deve fare su fatti
Senato- ...della Repubblica
.
...
-
..
-
. - . .~
- 12 - ..
. ..
..... -
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
..
dei deputati
-Camera.
.
~-~
- DOCUMENTI
scono la pubblicazione o la fuoriuscita di documenti coperti da segreto lo
si deve fare a tutto campo e non naturalmente in riferimento all'ultimo
episodio accaduto in termini cronologici.
CAVALLARO. Apprezzo lo scrupolo e la preoccupazione evidente
ed obiettiva con cui il Presidente ci ha posto la questione, dando conto
in maniera formale che si tratta di una questione seria e che quindi,
come tale, essa va affrontata e possibilmente non va aprioristicamente
condotta in una forma di faziosità o di preconcetto. n f a t t o obiettivo
che mi sembra di dover rilevare, su cui tutti concordiamo, è che in più
di un'occasione, un giornale che si chiama «il Giornale*, ma credo che
questo sia persino irrilevante, ha pubblicato una serie di atti, documenti
e verbali, che provengono o possono provenire anche dalla Commissione
e che, sono coperti da segreto o che comunque sono destinati a non circolare. Quindi, la Commissione, o chi per essa, l'ufficio di Presidenza,
ha stabilito in alcuni casi che si tratti comunque di documenti coperti
da riservatezza. Aggiungo, per essere completo, che in realtà vi sarebbe
un problema politico di liceità della circolazione di questi atti e documenti
se fosse la Commissione che lo consente. E parlo della Commissione perché astrattamente ricomprendo... sebbene non mi piaccia mai introdune
responsabilità di funzionari che credo nulla abbiano a che fare con queste
vicende... comunque noi dobbiamo stabilire che la Commissione a priori
non può essere un crocevia in cui entrano ed escono a piacimento atti e
documenti riservati perché il punto nodale è che attraverso ciò si rischia
in concreto di infangare persone innocenti, di violare quel principio di garanzia che, essendo la nostra una Commissione che opera anche con i poteri dell'autorità giudiziaria, dobbiamo rigorosamente rispettare e ci si può
rendere anche torbido stnimento di manovre. Infine, si svilisce l'opera accertativa della Commissione ed il risultato obiettivo dei suoi lavori. Se
stiamo lavorando e l'ottanta percento o una piccola parte ma significativa
di quanto elaboriamo finisce su uno o più giornali, credo che questo sia
contro la natura e l'attività della Commissione.
La seconda questione è relativa al presidente Guzzanti. Non mi voglio addentrare, benché anch'io sia avvocato, sulla difesa d'ufficio o di fiducia del presidente Guzzanti sui poteri e sui limiti dell'attività giornalistica. Non siamo in un'aula di tribunale ma la questione è politica. Definirei la condizione della vicedirezione del giornale oggettivamente limitativa della terzietà e comunque della posizione del Presidente in relazione a
questo fatto. Potrei persino pensare, senza neanche tanta malizia, che proprio questa circolazione lo pone in una posizione di sicura contestazione,
di obiettivo danno alla sua stessa immagine ed imparzialità come Presidente della Commissione parlamentare. Escludo comunque a priori che
il presidente Guzzanti nottetempo si aggiri con un grimaldello fotocopiando dossier ma credo sia comunque un elemento di preoccupante obiettività sul quale noi come Commissione ed egli come Presidente dobbiamo
-----*riflettere. Non vi è bisogno di alcun comitato d'indagine, come ha ric &i:~:;,,!;~;,
,ymato il collega Fragalà, dimenticando un particolare: è vero che la Proc ~ a < r ! ~ ~ , ~ , ;.,:J:;!::
: " " ' .,.:.:
... ,.,: ,
---u:.
. 'JHI ~ f t y o ~ ~ ! ,
Testo filigrana
f
.---W*
---.-.'.....---000 1 4 2
I
Senato
-.
della -Repubblica
. . .. .
XIV LEGISLATURA
..
.
- 13
.....
-. . . .
- DISEGNI DI
- dei
deputati
.
-. . . . . . . . . . . . Camera
. . .
LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
può e deve indagare d'ufficio ma è vero pure che sussiste sia la necessità
che qualcuno spedisca alla Procura la notitia criminis sia l'obbligo anche
da parte nostra, di ciascuno di noi essendo pubblici ufficiali, se veniamo a
conoscenza di un reato commesso mentre stiamo svolgendo un'attività, di
nferire alla Procura della Repubblica quello che accade. Mi sembra quindi
che la discussione sul riferire o no alla Procura sia largamente superabile
ma non in negativo, sul fatto cioè che possiamo chiudere con una nostra
valutazione politica i fatti, ma che ciascuno di noi o ciascun funzionario o
chiunque sia venuto a conoscenza degli articoli de «i1 Giornale» di questa
vicenda possa, voglia o debba rivolgersi alla Procura della Repubblica. Infine, la mia contrarietà a questo comitato d'indagine è anche formale e
giuridica avendo poteri propri ed ampi in relazione agli oggetti che le
sono attribuiti dalla legge ma non poteri di polizia o di accertamenti in
relazione a fatti costituenti reato incidentalmente commessi all'intemo dell'esercizio dell'attività della Commissione. Dunque, Presidente, credo che
lei debba valutare con molta puntualità la situazione che si è creata. Deve
verificare la sua posizione anche di giornalista e vicedirettore de «il Giornale» e ciascuno di noi deve rilevare in coscienza quale è il suo rapporto e
la valutazione dei fatti in riferimento all'indagine dell'autontà giudiziaria.
Testo filigrana
CICCHiTTO. Ci inoltriamo su un terreno assai scivoloso se dichiai a m o l'esistenza dell'incompatibilità di un vicedirettore di un giornale
con il molo di Presidente di Commissione. Quindi, chi fa una tale affermazione se ne deve assumere per intero la responsabilità.
Per quanto mi riguarda, non seguo questo tipo di criterio. Aggiungo
anche che dobbiamo cercare di essere faziosi in una dimensione normale
ed essere leggermente oggettivi. Ricordo a me stesso - non mi permetto
ad alcun altro - che purtroppo nella logica di questa Commissione è compresa anche la fuga delle notizie. Secondo me, nel caso specifico non si è
trattato della nostra Commissione. Chiunque è libero di fare una denunzia
alla Procura della Repubblica. Può ahche darsi - non è questo il caso, ma
mi riferisco a fatti del passato - che la Procura della Repubblica debba
fare indagini su se stessa, perché la violazione del segreto istruttorio è avvenuta alla fonte e non in un momento successivo. Se penso a Commissioni che hanno visto la partecipazione dei nostri colleghi più combattivi
- mi nferisco agli onorevoli Bielli e Fragalà - ricordo che la storia della
Commissione stragi è stata contrassegnata da varie vicende di fughe di documenti estremamente riservati, e nessuno lo può contestare. Né il senatore Pellegrino né il senatore Gualtieri erano giornalisti, ma ricordo che
hanno abbondantemente accompagnato i lavori di quella Commissione
con dichiarazioni ed articoli che, in qualche caso, sono diventati apprezzabili libri.
Quindi, respingo nel modo più assoluto la tendenza a criminalizzare
il nostro Presidente. Qualche collega mette in evidenza il profondo della
sua valutazione quando afferma che da sempre è contrario a questa Commissione. Quindi, una tale drammatizzazione va molto bene perché
liquidarla definitivamente.
Senato della
Repubblica
-.
- .-
-~
-
.~.
- 14 ~
~
-.
~
.
.
.--.
Camera
dei .deputati
. .. ~~.-
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Concludo dicendo che del nostro Presidente possiamo avere tante
idee, ma non possiamo ritenerlo un idiota. Solo un idiota poteva, al di
là di problemi di onesti e correttezza, alla vigilia della conclusione dei
lavon di questa Commissione, fare ciò di cui stiamo discutendo. Fra l'altro, ricordo che, per concluderli senza dare luogo ad un'altra rissa - spero
che l'onorevole Papini me ne dia atto - abbiamo trovato una forma di audizione non tra le più radicali, proprio per concludere i lavori senza litigi
sugli aspetti formali per il bene di tutti, ma discutendo sul merito. Quindi,
abbiamo deciso di fare le audizioni del generale Siracusa e dell'ammiragli0 Battelli e non abbiamo scelto forme più cogenti per la conclusione
di una fase dei lavon. Nessuno francamente può pensare che, al termine
dei lavori, una parte politica o addirittura il Presidente della Commissione
dia luogo ad una fuga di notizie su materiali appetibili in via generale ma
non particolarmente piccanti in via specifica per i nostri lavori.
Sono disponibile a qualunque soluzione, sia a quella proposta dal
Presidente che richiede una compartecipazione, sia che qualche collega
denunci alla Procura della Repubblica la lesione della segretezza e questo
non mi spaventa. Sono assolutamente certo che la fuga di notizie non è
venuta da noi, salvo che attraverso una modalità estremamente straordinaria. Vi dico questo perché - è una delle ragioni per cui insisto sempre che
il materiale venga dato ai commissari, anche quello segretato - una volta
che sono andato nella stanza in cui si dà il materiale segretato, solo con
una pistola rivolta alle quattro persone presenti avrei potuto fare le fotocopie degli atti. Sono talmente tanti i marescialli e i segretari che impediscono a chiunque di poter fare questa operazione, sia al Presidente della
Commissione che ai collaboratori. Ragion per cui ho la netta impressione
che la fuga di notizie in questione sia avvenuta da altre direzioni. Non mi
sento di compartecipare a questo rito sacrificale di attacchi selvaggi al
Presidente che mi sembra avvenga ormai ogni tre sedute della Commissione.
Testo filigrana
PRESiDENTE. hima di iniziare l'audizione del generale Siracusa,
faccio la seguente replica.
Prendo atto che la mia proposta di istituire un comitato non è stata
accettata e quindi la ritiro. Di conseguenza anticipo una mia opinione di
massima, suffragata dai pochi dati di fatto che sono quelli che sono e
che avrei voluto vedere essere messi alla prova da parti del comitato.
Da tutto ciò rilevo - se qualcuno vede di più, lo prego di avvertirmi che un documento che non appartiene a questa Commissione, che non è
uscito dai nostri palazzi, dalle mie mani, dai commissari e dai collaboratori, ha raggiunto un giornale. Forse, per una sorta di zelo, dovrei telefonare al sostituto procuratore Ionta e chiedergli se è a conoscenza della
pubblicazione di un materiale che possediamo in copia, che non viene
da noi ma che conosciamo e che fa patte del nostro materiale segretato.
Fermo restando che non lancio accuse e non considero mai né
nale né il giornalista imputato e imputabile. ho fatto una ricerca
ho rilevato che, durante i lavori della Commissione stragi, fiumi
Senato
della Repubblica
-.
~.
~
--
XIV LEGISLATURA
..
.
-
- DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI -
-
- dei-deputati
Camera
.
-..
DOCUMENTI
di materiali sono usciti da quella sede e io stesso li ho pubblicati. Sono
stato uno di quei giornalisti che ha portato in stampa materiali avuti dai
commissari ai tempi della Presidenza del senatore Gualtieri. Io giornalista
ho stampato fiumi di materiali usciti dalla Commissione stragi e devo dire
che sono stato uno di quelli che ha stampato in misura minore rispetto ad
altn giornalisti.
Sulla questione che mi riguarda, mentre ascoltavo gli interventi, mi
sono chiesto quale interesse potrebbe avere mai questa Commissione se
io cambiassi la formula contrattuale che ho con «il Giornale». Se qualcuno
mi chiedesse di smettere di scrivere, gli risponderei negativamente. Come
ogni cittadino di questa Repubblica scrivo su qualsiasi giornale quanto e
cosa mi piace, salvo quanto riguarda la Commissione Mitrokhin. Scrivo
di politica, cultura, storia e geografia e per questo ricevo il giusto emolumento da un editore che ci tiene a pubblicare i miei scritti. La questione
del «vicedirettore», caro amico e collega, senatore Zancan, nel modo in
cui lei l'ha sollevata è capziosa. Infatti, non sono il vicedirettore del giornale, ma solo uno dei vicedirettori e come tale, non avendo la responsabilità che deve essere indicata in calce nella gerenza, non potrei mai sostituire il direttore del giornale, né esercitare il controllo su quanto il giornale pubblica, o essere imputato o imputabile di questo, perché a questo
compito è preposta nn'altra persona che è anch'essa uno dei vicedirettori,
mi riferisco cioè al vicedirettore operativo e responsabile. Tale questione,
quindi, proprio non esiste e lo dico anche se non sono un giurista; non
potrei mai, infatti, sostituire il direttore del giornale e stabilire cosa si pubblichi e cos'altro no. Vi ripeto, qualora interessi. che la qualifica di vicedirettore è in tantissimi casi di tipo onorifico. Al quotidiano «La Stampa*
ero redattore capo ed editorialista, ed io non ho mai svolto funzioni di redattore capo. Si trattava di una qualifica, di una nomina, di una semplice
questione contrattuale. Credo di non avere altro da aggiungere.
Ringrazio tutti coloro i quali hanno espresso,..
Testo filigrana
GARRAFFA. Signor Presidente, lei farà una telefonata alla Procura
della Repubblica, non intende scrivere nulla?
PRESIDENTE. Intendo procedere in questo modo. Per prima cosa,
dal momento che ho un rapporto con il sostituto procuratore di tipo personale-istituzionale - nel senso che non è un mio vecchio amico, ma occupandosi per istituto della stessa inchiesta della quale ci stiamo occupando noi è una persona che ho dovuto e voluto conoscere appunto per
motivi istituzionali - quando ho fatto riferimento ad una eventuale telefonata, non intendevo sminuire questa iniziativa, ma semplicemente affermare che avrei chiamato il sostituto procuratore per chiedergli se avesse
già provveduto a procedere d'ufficio di fronte ad una palese violazione,
oppure se dopo la mia telefonata intendesse farlo. Se poi il sostituto procuratore mi chiederà di scrivere due righe e di presentare una
farò. Non vedo perché dovrei farlo adesso, se magari lui lo ha
ha pmeduto già d'ufficio, perché mai dovrei farlo? E
Senato della
Repubblica
-.
. -
-.
~
~.
~
-
- - 16
-.
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
-.
.. .
.-
- DOCUMENTI
impicciarmi di quello che pubblica un giornale - fosse anche quello su cui
scrivo - per il fatto che quel giornale preleva dei documenti da alui enti
ed uffici che non sono questi? Non c'entriamo niente!
GARRAFFA. Ma allora perché ha iniziato a parlare?
PRESIDENTE. Ho iniziato a parlare perché sono stato pubblicamente
accusato, e non per la prima volta, di essere colui il quale passa a «il
Giornale» notizie segrete e segretate che provengono da questa Comrnissione. Elemento di cui viene data notizia pubblicamente tanto che sta nelle
rassegne stampa, e ciò credo che costituisca un motivo necessario e sufficiente perché io abbia iniziato a parlare.
GARRAFFA. Per fare il Presidente...
PRESIDENTE. Per fare il Presidente decido io che cosa bisogna fare!
Lei è sempre generoso con le sue lezioni private e quando deciderò di
prenderle verrò da lei. La questione è chiusa.
Onorevole Bielli, lei mi ha fatto pervenire una sua nota scritta, posso
dame lettura?
Testo filigrana
BIELLI. Sì.
PRESIDENTE. In essa lei dichiara: «Vorrei che fosse precisato che
della vicenda Strelkov ho parlato uell'intervento in Commissione; mi si
poteva dire, O meglio togliere la parola, e richiedere l'audizione segretata».
Onorevole Bielli, colui il quale avrebbe potuto teoricamente compiere
questo atto avrei dovuto essere io; sfortuna vuole, però, che ignorassi del
tutto l'atto di cui lei parlava. Per fare quello che lei dice si dovrebbe forse
presupporre che io abbia letto tutti gli atti e che, ascoltando lei svolgere
quell'intervento, accendessi la lampadina e la bloccassi, dichiarando la necessità di segretare quanto stava dicendo. Ma questo, purtroppo, non è
stato possibile.
BIELLI. Presidente, mi rivolgo a tutti i commissari, per dire che anche qualora ci fosse stato qualcosa di sbagliato, bisogna tenere presente
che due errori non fanno mai una cosa giusta. Da questo punto di vista,
ribadisco la necessità di un atteggiamento corretto della Commissione.
Ho chiesto che lei leggesse la mia nota scritta sulla vicenda Strelkov di
cui in quella occasione parlai in Commissione senza sapere...
PRESIDENTE. Gliene ho dato atto per primo, se ne ricorda, onorevole Bielli? E' agli
" atti.
BIELLI Appunto, c'era un regime. una situazione per cui
stato opponuno avere l'audizione segreta. Ricordo che allora
Senato
~della Repubblica
....
.
~~
~
~
-.
.
-
. .. . .
- ..17 -
... .. - .. .
.. .-.
..Camera
.. .
-.
dei
deputati
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
mento ad un determinato atto prima di intervenire proprio perché ritenevo
che non ci fossero problemi di questo tipo,
Detto questo, a proposito della questione de uil Giornale» non credo,
almeno per quanto riguarda il mio Gmppo, che sia lei a fornire le notizie.
PRESIDENTE. Sul suo conto personale non avevo dubbi e comunque
la ringrazio ulteriormente per questa conferma.
Audizione del generale Sergio Siracusa, in qualità di direttore pro tempore del SISMI
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del generale Sergio Siracusa, nella sua qualità di direttore pro tempore del SISMI. Inizierò
con i consueti ringraziamenti al nostro ospite per la sua disponibilità, anche perché, come lei saprà, questa Commissione aveva ipotizzato - io
stesso l'ho fatto - l'eventualità di procedere non ad una audizione libera,
come quella che stiamo per iniziare, ma ad un esame testimoniale. Abbiamo deciso di comune accordo, nell'ambito dell'ufficio di Presidenza
integrato dai rappresentanti dei gmppi, su mia proposta, di proseguire
così come avevamo fatto e quindi di svolgere una audizione libera, con
i tratti della cordialità e della ospitalità, anziché dare luogo ad una escussione formale. Siamo infatti tutti convinti che, se esistono dei punti da
chiarire, lei certamente lo farà, con la sua nota lealtà, con tutta la disponibilità di cui lei è titolare e pensiamo che procedere in maniera diversa
avrebbe solo un effetto, non voglio dire vessatorio, ma certamente meno
cortese di quello che invece noi desideriamo che abbia.
Tuttavia, la sua ulteriore audizione a molti di noi - questa è una
Commissione in cui esistono molti pareri diversi, io stesso sono portatore
di opinioni che non sono da tutti sempre condivise - è apparsa necessaria,
anzi indispensabile. Infatti, da quando ci siamo visti nell'ultima occasione,
lo scorso 5 novembre 2002, - lei mi sembra che sia stata la prima persona
che abbiamo audito - in questa sede si sono avvicendati ufficiali e sottufficiali di vario rango che sono stati da noi ascoltati.
Non tutto quello che ci disse allora ci sembra concordare completamente con ciò che poi è emerso o noi abbiamo comunque udito, tanto che
lei stesso, signor generale, 1'1 1 febbraio 2003, il giorno prima del 12 febbraio. quando sarebbe venuto qui il colonnello Masina, ha ritenuto importante inviare una lettera che, essendo agli atti della Commissione, non rileggerò. Ho riletto le audizioni e lei ebbe modo di parlare e di fare un
inquadramento generale che quindi ci è noto. Non so se lei oggi intende
per caso dire qualcosa di diverso sull'inquadramento generale o desidera
anticipare quanto lei oggi pensa di dire prima ancora che le siano poste
le domande. In tal caso, le do la parola.
Testo filigrana
SIRACUSA. Signor Presidente, onorevoli senatori, deputati,
grato alla Commissione per avermi concesso di comspondere
una volta alle esigenze conoscitive della Commissione stessa.
Senato
della Repubblica
-~
-.
.
-~
.
-
-
-
.~..- 18 .~
-. .~
.-
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
.-
Camera-.
dei deputati
- -
- DOCUMENil
Ringrazio il Presidente per la sensibilità dimostrata chiamandomi in
veste di libero audito e non di testimone. Però, ringraziando per questa
sensibilità, voglio diire che mi sarei sentito estremamente offeso nel pensare che la Commissione.potesse aspettarsi da me qualcosa di meno della
più totale collaborazione e della più completa verità se ascoltato nella
forma dell'audizione libera. Sono contento che quello che lei ha detto, signor Presidente, coincida esattamente con la decisione della Commissione
e di questo ringrazio. Desidero svolgere un intervento preliminare, perché,
rileggendo tutti gli atti con molta attenzione, ritengo sia il caso che io offra alla Commissione, sempre per la ricerca della verità, le mie osservazioni.
Sono stato ascoltato dalla Commissione nei giorni 23 e 24 ottobre del
2002 e il 5 novembre del 2002. In data 11 febbraio 2003 - come accennava prima, signor Presidente - ho inviato al Presidente della Commissione una lettera contenente precisazioni ed integrazioni rispetto a quanto
da me detto nel corso delle suddette audizioni. Desidero ritornare sulle circostanze che hanno fatto sorgere la necessità di fornire le precisazioni e le
integrazioni contenute nella lettera. Nell'intento di rendere alla Commissione con la massima schiettezza ed immediatezza ogni elemento conoscitivo contenuto nella mia memoria, avevo scelto di esporre le mie dichiarazioni davanti alla Commissione, facendo riferimento solamente ai miei
ricordi e al contenuto della mia audizione presso il Comitato parlamentare
sui servizi di informazione e sicurezza del 2 dicembre 1999. Ciò anche
perché la lettera di invito a presentarmi davanti alla Commissione non
conteneva indicazioni specifiche in merito agli argomenti oggetto di quesiti o sul loro livello di approfondimento. Non ho di conseguenza effettuato alcuna consultazione della documentazione esistente al SISMI né
mi sono recato presso la sede del Servizio, né ho avuto contatti con i
miei collaboratori dell'epoca; neppure ovviamente avevo la disponibilità
di tutto il complesso documentale e delle connesse memorie e relazioni
che gli uffici interessati preparano, come prassi,.per il direttore del Semizio in carica quando questi deve essere ascoltato da un organismo parlamentare. Resoconti giornalistici apparsi sulle agenzie di stampa e sulla
stampa, a seguito delle audizioni da parte della Commissione di altri funzionari del SISMI (cito solamente alcuni di questi passaggi, il primo «I1
Secolo d'Italia», ed altre agenzie, del 5 febbraio 2003 riporta che: <<Gli
inglesi avevano offerto per tre volte al SISMI di interrogare direttamente
Mitrokhin ma il SISMI ha sempre rifiutato .... Evidentemente - sostiene
l'onorevole Fragalà - per l'input politico di non indagare su questo scottante dossiem; altro elemento che mi ha convinto a scrivere questa lettera:
sostituzione del colonnello Lo Faso per motivi di afidabilità politica, vedi
audizione del colonnello Lo Faso del 21 dicembre 2002, pagina 35) mi
hanno viceversa convinto della opportunità di effettuare controlli onde poter verificare, attraverso soprattutto la consnltazione della documentazione
disponibile presso il Servizio, la precisione e la completezza delle
da me date ai quesiti specifici posti dal Presidente e dai
Commissione nel corso delle tre richiamate audizioni, nonché gli e1
Testo filigrana
--.-
-.*.....,..-'--...*-I..
*
000 148
Senato della Repubblica
.-
~--.
~
- 19 -
~
-- .
- ..
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
.
Camera
dei deputati
. -~.
. .
~
- DOCUMENTI
di riferimento, ove esistenti. che avevano portato all'affermazione a m i ho
fatto appena cenno sulla stampa o durante le audizioni della Commissione.
Da queste mie verifiche è emerso che vi è stato un incontro tra me ed
il direttore del Servizio britannico in data 11 giugno 1996 presso la sede
di Forte Braschi alla presenza del colonnello Masina; è stata effettuata una
visita a Londra al corrispondente Servizio britannico da parte del colonnello Masina, accompagnato da un funzionario della I divisione nei giorni
8-10 luglio 1996; il resoconto della suddetta visita riporta la disponibilità
da parte del Servizio MI6 inglese ad un incontro tra funzionari del SISMI
e la fonte Impedian, modificando così la risposta negativa data in precedenza alla richiesta del SEMI di poter contattare la stessa fonte. L'offerta
britannica è stata portata alla mia attenzione il giorno 9 agosto 1996.
PRESIDENTE. Ricorda per caso la data della sua iniziale richiesta di
incontrare Mitrokhin agli inglesi perché I'ho cercata ma non I'ho trovata?
SIRACUSA. No. Vi sono riferimenti specifici in documentazioni di
cui la Commissione è in possesso ma non conosco il giorno preciso.
L'offerta è stata quindi da me approvata. La disponibilità al contatto
con la fonte acquisita a Londra è stata confermata dal rappresentante di
MI6 a Roma nel corso di successive consegne di rapporti Impedian al SISMI nei giorni 28 agosto e 6 settembre 1996. Non si può affermare pertanto, come è stato fatto in numerose occasioni, di tre offerte del Servizio
UK rifiutate o declinate dal SISMI, ma viceversa occorre parlare di una
disponibilità da parte del MI6 a far intervistare la fonte, acquisita dal SISMI direttamente in Gran Bretagna e ribadita dai rappresentante locale a
Roma in occasione delle sue visite al Servizio. Naturalmente vi è la piena
approvazione dell'offe~tada parte del SISM. La lettera di precisazioni definita da lei, signor Presidente, «chissà perché tempestiva o improvvisa», è
stata da me ...
Testo filigrana
PRESIDENTE. Non ho detto: «chissà perché». Vi è il resoconto.
SIRACUSA. Lei, Presidente, ha detto : «chissà perché il giorno
prima ...P.
Non voglio fare polemiche, Presidente.
CI'CCHITTO. Ha riletto le sue deposizioni in Commissione?
SIRACUSA. Ho letto tutto, è molto interessante rivedere le cose dopo
molto tempo... la lettera è stata da me consegnata aila segreteria della
Commissione nella mattinata dell'l l febbraio 2003 e portata a conoscenza
della Commissione il successivo 12'febbraio. nel corso della audizione
della dottoressa Vozzi.
Riepilogo della questione dell'intervista a Mitrokhin: il
avanzò sin dall'inizio della vicenda Mitrokhin - non so il
- al comspondente MI6 la richiesta di ascoltare la fonte.
Senato
- .della
Repubblica
..
..
-.
- - ..
-
.-
~~~
..
~
- 20-. -. -.
.
---..--
XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI
-
Camera dei deputati
-
~
DOCUMENTI
non fu accettata, come nsulta dall'appunto stilato da me dopo l'incontro
con il presidente del Consiglio Dini, (documento agli atti della Commissione); dal resoconto dell'incontro con i rappresentanti UK del giorno
12 gennaio 1996 (documento n. 15 agli atti della Commissione) e dalla
lettera di riscontro del SISMI al Servizio UK, inviata in data 15 marzo
1996 (documento n. 20 agli atti della Commissione). La richiesta fu reiterata nel corso del colloquio avuto dal sottoscritto con il direttore del MI6,
durante l'incontro a Roma, in data 11 giugno 1996. I1 direttore del Servizio britannico si riservò di dare una risposta.
Nel corso della successiva visita del colonnello Masina a Londra, 810 luglio 1996, il Servizio inglese avanzò l'offerta, in risposta alla nchiesta reiterata a Roma, di far incontrare la fonte da parte dei nostri funzionari. L'offerta di incontro, confermata nei giorni successivi dai rappresentanti UK a Roma, fu accolta dal direttore del Servizio (documento n. 25).
Concordai con il colonnello Masina, condividendo ed approvando la sua
proposta, di attendere l'arrivo degli altri preannunciati repori prima di recarsi a Londra, nel frattempo di procedere con i controlli di archivio,
quindi intervistare Mitrokhin e successivamente passare all'attività operativa sul campo.
In conclusione, non ha fondamento affermare che il Servizio non ha
chiesto di incontrare la fonte o che abbia rifiutato l'offerta di incontro,
come più volte affermato.
Ancora nella seduta del 28 maggio 2003 (pagina 16 del resoconto), il
presidente Guzzanti ha parlato di triplice rifiuto rivolto dal Servizio segreto italiano a quello britannico e l'onorevole Fragalà ha aggiunto (pagina 23 del resoconto del 28 maggio) che il generale Siracusa, dicendo
che la fonte non era disponibile, ha dato al presidente del Consiglio
Dini una informazione non esatta, perché gli inglesi di loro iniziativa avevano offerto per tre volte di intervistare la fonte. È vero al contrario, e
risulta dagli atti, che, quando in mento alla richiesta del SISMi è venuta
da UK la disponibilità all'incontro con la fonte, il SISMi ha accettato l'offerta riservandosi di interrogare Mitrokhin al momento più opportuno, cioè
al termine dell'anivo dei repori.
Testo filigrana
FRAGALÀ. Quindi, non lo ha mai intervistato!
SZRACUSA. Onorevole Fragalà, la mia direzione del Servizio in relazione alla questione Mitrokhin va dal 30 marzo 1995, quando comincia
Mitrokhin, sino al 3 novembre 1996. Non mi venga a fare questioni su
responsabilità che non sono le mie. La prego.
PRESIDENTE. Onorevole Fragalà, per cortesia.
Nel giorno della sua prima audizione (pagina 23 del resoconto stenografico), le chiesi: «Generale Siracusa, gli inglesi, che lei
precisarlo, perché potrebbe essere anche successo in un periodo
alla sua gestione, quindi potrebbe non saperlo) hanno mai
- 21 -.
-.
. -XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E
Senato della
..
Repubblica
.
-
~
-
-.
~
.-. . -. ...-.
Camera dei deputati
-.
-.
.~
--
-.
RELAZIONI - DOCUMENTI
sizione Miuokhin come fonte da poter interrogate direttamente?» Lei rispose di no.
SIRACUSA. È per questo che mi sono ...
Presidente, ho mandato la lettera perché, a seguito di quello che è
successo sulla stampa, mi sono chiesto se mi ero dimenticato delle cose
ed era vero...
CICCHITTO. A seguito della audizione del colonnello Faraone che
smentiva quello che lei ci aveva detto.
SIRACUSA. No. Ammetto di essermi dimenticato e sono andato a vedere la documentazione. Questo è importante e deve rimanere agli atti. Ho
parlato con altri e ho detto che mi sono dimenticato della visita.
PRESIDENTE. Sono stato io a interromperla. Le chiedo scusa.
SIRACUSA. Ma per quale motivo avrei omesso di dire una cosa che
invece torna favorevole nel quadro generale della nostra attività?
Testo filigrana
PRESIDENTE. Non ci sfidi adesso ad usare la fantasia. I motivi possibili ed eventuali possono essere tanti.
SIRACUSA. No, voglio sapere i motivi per i quali si fanno supposizioni. I1 sospetto che ho ...
PRESIDENTE. Ho detto che lei non può escludere che si facciano
supposizioni. Non può dire che non vede per quale motivo, perché questa
Commissione ha tutto il diritto di vedere ...
SIRACUSA. Naturalmente.
NIEDDU. Si contesta quello che ci vuole fornire prima che ce lo abbia fornito. Non ho capito a che cosa serve l'audizione.
PRESIDENTE. Gliela spiego. Penso che interromperò il generale Siracusa ogni volta che mi sembrerà opportuno, sulla base degli atti, ricordargli cose che sono agli atti. I1 fatto che stia leggendo una sua memoria,
per la quale lo ringraziamo, non implica un silenzio tombale di fronte agli
atti che legge. Lo interrompiamo, parliamo e discutiamo. (Commenti del
senatore Garraffa).
SIRACUSA. Presidente, vorrei premettere un fatto. Non vorrei che
qualcuno pensasse che il mio tono della voce partecipato voglia essere assolutamente polemico. Per carità, questo me lo deve concedere.
Tutta la Commissione è aila ricerca della verità. La sua pu
zionea pagina 23 del resoconto steuografico della seduta del
2002 non contrasta con quello che sto dicendo, perché ho a
Senato
della. .Repubblica
.
. .
-- .
~
-
-. ..
- Camera
.
-
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
-
dei depurati
--
DOCUMENTI
aver dimenticato degli aspetti, che poi mi sono venuti in mente; sono.andato a verificare, ho scritto una lettera e indicato le precisazioni che sono
scaturite dalla mia verifica di documenti e con il colloquio con altre persone. Che dovevo fare? Non dovevo dirlo? Sono stato forse tardivo, altro
che tempestivo! Lei che mi dice che tempestivamente il giorno prima,
sembrerebbe quasi...
Per quanto riguarda l'informazione al direttore del Servizio in mento
alla vicenda Mitrokhin, la trattazione dei repor? nella fase iniziale è stata
esposta alla Commissione dagli aventi causa, dottoressa Vozzi e colonnello Lo Faso, in modo estensivo. Sono stato informato per la prima volta
della vicenda Mitrokhin verbalmente, nel mese di giugno 1995, dal colonnello Masina. Nessuno mi ha fatto cenno, ancorché vago o per via telefonica, alla questione prima di tale data. Non mi è chiara a tal proposito
l'affermazione fatta dall'onorevole Fragalà, nell'audizione del colonnello
Lo Faso del 21 gennaio 2003 (pagina 34 del resoconto): «Lei, colonnello
Lo Faso, ci ha dato sempre la rappresentazione che il direttore del Servizio dell'arrivo dell'archivio Impedian presso il SISMI non ne sapesse alcunché... Io invece ho motivo di ritenere che le cose non. siano andate
così*.
Desidererei sapere, ma credo sia interesse della Commissione, quali
sono questi motivi per cui lei, onorevole Fragalà, ritiene che io fossi stato
informato prima.
A proposito della annotazione «Attendere disposizione del direttore
del Servizio per attivare i ceniri~,posta dalla dottoressa Vozzi in calce
al primo gmppo di schede una settimana dopo il loro arrivo (audizione
del 4 febbraio 2003, pagina 16 del resoconto), confermo che non ero a
conoscenza per il semplice motivo che, alla data di apposizione della
nota, non ero stato ancora informato della vicenda Mitrokhin, come hanno
affermato la dottoressa Vozzi e i colonnelli Lo Faso e Masina. L'annotazione deve essere interpretata come un'istruzione intedocutoria data, correttamente, di iniziativa del colonnello Masina, in attesa di informarmi
della vicenda.
Avvicendamento del colonnello Lo Faso con il colonnello Masina.
L'opportunità di avvicendare il colonnello Lo Faso venne per la prima
volta da me esaminata tra la fine di febbraio e l'inizio del marzo 1995.
Avevo percepito che la I divisione, organismo difficile da gestire, complesso per attività, per quantità e qualità del personale, forse non esprimeva tutte le sue potenzialità a causa di contrasti e malumori dovuti a disaccordi e disarmonie interne alla divisione. I1 colonnello Lo Faso era un
eccellente ufficiale di Stato Maggiore che conoscevo fin dai tempi della
accademia, un professionista di alto livello, fidato e capace, posto al timone della divisione dal mio predecessore. Ho giudicato opportuno sfmttare te. capacità del colonnello Lo Faso in un altro settore e collocare al
suo posto un vecchio del mestiere, di cui avevo avuto modo di apprezzare
le specifiche qualità professionali, il colomello Masina. Questi, da buon
militare. accettò per spirito di obbedienza. Ho impiegato il colonne1
Lo Faso prima come direttore dell'ufficio relazioni esterne, dove ave a
Testo filigrana
i;
1
..., :."i!d:i.;.l,.!.
:,l
!
-5!22~!:lfi---'.....M+,w,,rq!;."
0 0 0 1.52
_
.
.
I
Senato
.
. della
. ..
Repubblica
..
. ..~.
.
.
.
.
-
XIV LEGISLATURA
- DISEGNI DI
..
.
Camera
.
dei deputati
.
~
~
LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
precedente esperienza e, dopo qualche mese, l'ho nominato, riponendo in
lui la mia più totale fiducia, direttore della Divisione personale.
L'annuncio dell'avvicendamento è stato da me dato al colonnello Lo
Faso il 28 marzo 1995.
Per quanto concerne poi la singolare ipotesi, avanzata dall'onorevole
Fragalà, che io avrei sostituito il colonnello Lo Faso in previsione dell'arrivo dei report, ritenendolo politicamente non affidabile - non ho citato la
pagina cui si fa riferimento, onorevole Fragalà, ma riconoscerà quanto sto
dicendo, perché ho fatto tutte le citazioni - vorrei sottolineare che la consecutio temporum non torna. Infatti, la comunicazione all'interessato dell'avvicendamento risale al 28 marzo 1995 e l'arrivo dei primi report è. del
30 marzo 1995. Inoltre - come comprensibile -l'avvicendamento era alla
mia attenzione già da qualche settimana.
L'affidabiliià con la A maiuscola del colonnello Lo Faso era nel mio
giudizio completa e l'ufficiale godeva della mia piena fiducia, come dimostrano gli incarichi di grande delicatezza da me affidatigli successivamente.
La colorazione politica o le personali propensioni politiche non hanno
cittadinanza all'intemo del Servizio, dove si viene giudicati per il rendimento e la professionalità e lo spirito di servizio. Infine, quella prospettata
si manifesta come una ipotesi che reca ingiusta offesa al colonnello Lo
Faso, al colonnello Masina e al sottoscritto.
I1 presidente della Commissione, senatore Guzzanti, ha commentato
(resoconto del 18 febbraio 2003 pagina 28): La I divisione era un luogo
di duri, né Lo Faso, né Masina, né Vozzi, né Faraone erano maneggevoli».
Non sono dei duri, signor Presidente, sono degli autentici servitori
dello Stato, estranei, nel loro svolgimento del servizio, ai condizionamento
della logica politica.
Riguardo alla questione delle informazioni al CESIS, nelle mie audizioni del 23 e 24 ottobre 2002 ho affermato che, in ragione della riservatezza che ci era stata imposta dalla delicatezza dei contenuti delle schede
dei personaggi coinvolti, ho ritenuto di informare direttamente il Presidente del Consiglio. La procedura secondo cui il direttore del Servizio andava direttamente dal Presidente del Consiglio per rappresentare particolari questioni era prassi consolidata.
Non è affatto vero, come afferma l'onorevole Fragalà - mi scusi onorevole, per queste continue citazioni - (resoconto del 25 febbraio 2W3,
pagina IO), che io avrei detto che il CESIS non aveva grande importanza,
e che anzi era come se non esistesse l'organismo di coordinamento dei
due Servizi - non l'ho mai detto - e che avevamo deciso di saltare il CESIS per evitare di coinvolgere il SISDE.
I1 colonnello Masina venne nel mia ufficio a Palazzo Baracchini il 2
ottobre 1996, con tutto l'incartamento Mitrokhin, corredato da un appunto
che proponeva di riferire la vicenda al Ministro della difesa e al Segretario
generale del CESIS per ulteriore seguito al Presidente del Consiglio, e con
una lettera per il Ministro della difesa. Sono sceso dal Ministro del1
:i, ,! ;i:,ii;;!!, ;iXji!lj! ;!,!
fesa al piano sottostante e gli ho sottoposto l'incartamento. Il Ministr h i t ~ # ~ , ~ ~ ,MI,qO
~ ) , ,E ,i,l,,
Testo filigrana
-----..~-."__>_<
qbt
",...
f
.
e
"
-
%
Senato della
~..
Repubblica~.
...
..-- .
. . -
-. ...
Camera
dei deputnti
. -
-.
-
~
XIV LEGISLATURA
- DISEGNI DI
LEGGE E RELAZONI
-
DOCUMElriil
preso atto e ha concordato con le mie proposte; ho concordato, altresì, con
il Ministro che avrei informato direttamente il Presidente del Consiglio,
vedasi intervista del ministro Andreatta a «I1 Coniere della sera» e all'agenzia ADN Kronos de11'8 ottobre 1999 in cui il Ministro dichiara: «Spiegai al Presidente del Consiglio le conclusioni a cui eravamo giunti dopo
aver esaminato le carte con il generale Siracusa. Aggiunsi che il generale
Siracusa lo avrebbe ragguagliato sui fatti».
Al rientro in ufficio ho messo a parte il colonnello Masina in merito
all'andamento del mio incontro con il Ministro della difesa e gli ho detto
di cambiare l'indirizzo sulla lettera destinata al CESIS perché sarei andato
a parlare direttamente con il Presidente del Consiglio.
Un'ultima annotazione in merito al CESIS. I1 quotidiano «I1 Resto
del Cadinon del 19 ottobre 1996 afferma che: «I1 personale del CESIS assomma a 202 unità» (allora).
Catena di comando. Nello svolgimento dell'attività non sempre ogni
struttura interessava tutti i livelli supenon della catena di comando. Possiamo distinguere nel Servizio - mi riferisco naturalmente agli anni 19941996 e precedenti - i livelli operativi per eccellenza, che sono la sezione,
la divisione e il direttore del Servizio, e livelli che hanno più spiccate caratteristiche di coordinamento e controllo, nel caso in cui uguali problematiche interessino articolazioni diverse, quali la direzione (organismo intermedio tra la sezione e la divisione), e il reparto (livello intermedio tra la
divisione e il direttore del Servizio).
I livelli di direzione e di reparto non venivano di solito interessati nei
casi di particolare urgenza e riservatezza, in base al principio del meed to
knowa. Come è stato chiarito da tutto il personale audito (Vozzi, Lo Faso,
Masina), nella vicenda Mitrokhin non sono stati coinvolti il livello direzione e il livello reparto, né è stato informato lo stato maggiore del Servizio, il tutto con il mio avallo - implicito avallo ma è chiaro che si tratta
di avallo pieno. Non vi è stata alcuna gravissima violazione della legge
n.801 del 1977, articolo 9 - come afferma l'onorevole Fragalà, (audizioni
dell'l l febbraio 2003, pagina 26, e del 12 febbraio 2003, pagina 36); l'articolo 9, infatti, si riferisce all'attività di polizia giudiziaria, che è preclusa
agli appartenenti ai Servizi ed è sospesa per coloro che in precedenza rivestivano detta qualifica; in deroga alle disposizioni ordinarie, gli appartenenti ai Servizi hanno l'obbligo di fare rapporto esclusivamente al direttore del Servizio tramite i loro supenon. L'articolo 9 intende separare la
funzione di intelligence dalla funzione di polizia giudiziaria e quindi recidere il rapporto fra i già titolari della qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria e l'autorità giudiziaria, lasciando tale incombenza esclusivamente
al direttore del Servizio. I1 fatto che il rapporto al direttore del Servizio
debba essere fatto tramite i superiori, ritengo che debba essere interpretato
nel senso che si vuole evitare che qualsiasi appartenente al Servizio possa
recarsi per tali motivi direttamente dal direttore.
Informazioni al presidente del Consiglio Dini. Mi rifaccio ai miei
precedenti interventi in questa Commissione e presso il Comitato p l+-~,<;-~;;---~77~7
mentare di controllo. Al presidente del Consiglio Dini ho riferito (se u t a a ~ ~ , 5 s 1 : , M t
Testo filigrana
f-
I
-
000154
1
--
urtk,in .
.--....I.-.,
Senato della Repubblica
.
.
.
.
~
~
.
XIV LEGISLATURA
-
.
- 25
.
.-
- DISEGNI DI
-..
.. .
LEGGE E RELAZIONI
dei deputati
-~ .Camera
.
. -
- DOCUMENTI
del 23 ottobre 2002, pagina IO), in termini generali, dell'invio da parte del
Servizio britannico delle schede riguardanti l'attività di spionaggio, per le
quali ho sottolineato la necessità di riscontri, già iniziati, e la mancanza di
elementi di prova. Più dettagliata, specifica ed approfondita è stata I'informazione al presidente del Consiglio Dini su sette schede giunte più di recente - data di spedizione 6 ottobre 1995 - che riguardavano le relazioni
tra il PCI, il PSIUP ed il PCUS e finanziamenti ai partiti. Anche secondo
il Presidente del Consiglio dei ministri in tali schede, che riguardavano
eventi già conosciuti. non potevano essere rilevati estremi di reato, né,
tanto meno, elementi di prova. Nel dettaglio le sette schede hanno per oggetto (vedasi relazione del COPASIS del 9 febbraio 2000, pagine 16-17):
le relazioni fra il PCI ed il PCUS, con particolare riferimento alla situazione del gmppo dirigente del PCI, nella imminenza della successione a
Longo, nella direzione del partito; un piano del KGB per compromettere
Enrico Berlinguer, allora segretano generale del PCI; le preoccupazioni di
Mosca per l'insorgere di un ipotetico asse tra i partiti comunisti occidentali; il molo di Armando Cossutta ivi definito «contatto confidenziale»
nella residentura del KGB a Roma, nella riaffennazione della necessità
di una relazione privilegiata fra il PCI- ed il PCUS messa in discussione
dalla linea politica della dirigenza del partito; I'erogazione dei finanziamenti sovietici al PCI e al Partito comunista di San Marino tra il 1970
e il 1977, nonché I'emgazione di finanziamenti sovietici al PSIUP tra il
1969 e il 1972. Quanto alle modalità con cui l'informazione è stata trasmessa - continuando a leggere la relazione del COPASIS: «I1 direttore
pro tempore del SISMI ha affermato e di aver portato con sé le schede
in argomento e di averle esibite al Presidente del Consiglio. In esito all'incontro in argomento e al fine di lasciarne documentazione agli atti, il generale Siracusa ha predisposto un appunto, da lui sottoscritto in autografo,
nel quale si dà conto che: a) i sette rapporti citati (ivi individuati per numero) sono stati portati a conoscenza del Presidente il 7 novembre 1995;
b) nella documentazione in esame, anche secondo il Presidente del Consiglio, non sono ravvisabili estremi di reato, sono anzi indicate attività che
potrebbero essere attribuite ad arte a personaggi o a partiti politici a scopi
strumentali, anche alla luce del fatto che la fonte è estremamente sensibile
e non è disponibile per eventuali conferme e10 precisazioni come rappresentato dal Servizio collegato».
Fin qui il resoconto del Comitato parlamentare di controllo. I1 motivo
delle sommarie informazioni sul quadro generale dello spionaggio da me
fornito al Presidente del Consiglio dei ministri era quello che ci trovavamo
ancora in una fase iniziale della nostra attività di verifica, come peraltro
ha rilevato anche il senatore Mugnai nella seduta del 24 ottobre 2002 a
pagina 16 quando mi ha chiesto come mai avessi ritenuto, in una fase
nella quale si doveva ancora indagare, di infamare direttamente di qualcosa che poteva essere oggetto di uberion indagini, il Presidente del Consiglio dei ministri. nella cui compagine politica vi erano comunque
nenti che potevano essere travolti da quelle vicende direttamente o i i & t - . . , : i : , , : ; ~ ! ; ! (!~;i!
..!'
.,:
( o * I M ~ ~ ! ~~ , or t~n ~l , , , N
tamente.
.--"----~-...-~--+
Testo filigrana
p~e-.:._~--._
i
000 1 5 5 .
i
. ..
Senato
detla
Repubblica
.
.
. . -..
-.
~~
-
.
-
- 26
- - . .. . .
~-
.
Camera dei deputati
~. .
.~ .
XIV LEGISLATURA -DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
In sostanza, le mie informazioni sono state puntuali e specifiche per
ciò che riguarda le sette schede; il tutto inserito in un quadro informativo
necessariamente generico su tutti quegli eventi che - ric.ordiamo10 - anivano fino al 1984, e su quegli aspetti, su quei personaggi su cui occorreva
fare tutte le verifiche. Siamo al 7 novembre 1995, cioè a pochi mesi dalI'anivo delle schede. Respingo quindi con fermezza, con schiettezza e serenità di spirito - me lo consenta, signor Presidente - l'affermazione del
presidente Guzzanti nella seduta del 28 maggio 2003 a pagina 13, laddove
si dice che io non solo non ho informato, ma ho artatamente disinformato
il Presidente del Consiglio dei ministri. È un'affermazione infondata, immotivata, ingiusta nei miei confronti. Parimenti respingo, perché senza
fondamento e contraddittoria, i'affermazione fatta dall'onorevole Fragaià
il 28 maggio 2003, a pagina 19 del resoconto, che i l Servizio ha agito
con particolare pmdenza paralizzando ogni attività di controspionaggio
per compiacere un Governo, nella cui maggioranza parlamentare vi erano
esponenti di quell'area politica che compariva all'interno dell'archivio Mitrokhin. Se fosse così, onorevole Fragalà - e mi sfugge.totalmente la ratio
di questo mio asserito comportamento - non si spiega come io abbia illustrato nel dettaglio le schede di maggiore nlevanza, sensibilità ed attualità
politica al Presidente del Consiglio dei ministri, se avessi avuto intenzione
di non metterlo in imbarazzo.
Testo filigrana
Per quanto concerne la scheda n. 14, è vero che il presidente del
Consiglio dei ministri, onorevole Dini, non è stato informato. La verifica
preliminare in mento all'identità dell'agente «Nino» condotta dagli analisti del controspionaggio (vedasi quanto dichiarato dalla dottoressa Vozzi
nelle sedute del 4 febbraio 2003, pagina 21, e dell'll febbraio 2003, pagine 29 e 30, e dal colonnello Masina il 18 febbraio 2003, pagine 17, 33 e
36, e il 25 febbraio 2003, pagine 13 e 14) condusse sin dalle prime fasi a
scartare l'ipotesi che «Nino» potesse identificarsi nel professor Silvestri,
allora sottosegretario di Stato alla difesa. Di conseguenza, il colonnello
Masina non fece risalire la questione alla mia attenzione neanche sotto
forma di mera ipotesi preliminare poi scartata. Quindi, non ne ero a conoscenza e naturalmente non potevo informare il Presidente del Consiglio
dei ministri di qualcosa di cui non ero a conoscenza. Ne è prova poi ritengo importante - il fatto che la scheda 11.14 non è tra il gmppo di
schede che ho sottoposto per la loro sensibilità politica alla visione del
Presidente del Consiglio dei ministri.
Informazioni al presidente del Consiglio Prodi. Andando dal presidente Prodi il giorno 30 ottobre 1996 portavo con me il dossier Mitrokhin
e la lettera per il Presidente, uguale a quella che era stata sottoposta all'attenzione e annotata dal ministro Andreatta. Allorché il Presidente del Consiglio ha concordato sulla linea di azione sulla quale, peraltro, lo stesso
ministro Andreatta aveva già manifestato la sua adesione per iscritto,
non ho reputato necessario consegnare la lettera e farla firmare. Quin
non ho proposto nessuna lettera alla firma ed il presidente Prodi non a:1!'4.:..i;i:,;i;;[i.t:4:( *--::+--."~.,., ! ~ ~
.,,( ~ ~ M ~ ~ I
opposto alcun rifiuto.
.---.-...-.
~
!lgbl~!+)
r
I
-----"....____I
000 156
Senato .della
.
Repubblica
.
-.
-- ... .
-
.
.
XIV LEGISLATLIW - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
Camera
-. dei
-~.-~
deputati
.
- -
.
. . .
- DOCUMENTI
PRESIDENTE. Sono spaventato dalla lunghezza della sua relazione.
SIRACUSA. Non si spaventi perché sto finendo. D'altronde è necessario che io dica queste cose.
PRESIDENTE. Ovviamente su ciascuna di queste cose torneremo.
SIRACUSA. Lo so, signor Presidente, ma io devo esprimere la mia
posizione adesso.
Trattandosi di un'attività in pieno svolgimento ed ancora non conclusa, ho reputato non necessaria una presa di visione formale da parte
del Presidente del Consiglio.
Per quanto riguarda la frase da me pronunciata davanti al Comitato
parlamentare dei servizi di informazione e sicurezza nella mia audizione
del 2 dicembre 1999, richiamata dal presidente Guzzanti nell'audizione
del 5 novembre 2002 («del resto, non potevo dire, signor Presidente,
non esca di qua se lei non firma*), confermo quanto ho detto nella medesima audizione del 5 novembre 2002: esiste sempre un rapporto di fiducia
tra il Presidente del Consiglio ed il direttore del SISMI. Se tale rapporto
venisse a mancare non sarebbe più possibile fare discorsi sostanziali basati
sulla fiducia, ma viceversa si ricercherebbero garanzie formali.
Per quanto riguarda la frase citata, essa va riportata in un contesto
che poneva in termini generali e teorici la questione dell'opportunità
che ogni informazione passata al Presidente del Consiglio dei ministri
fosse riscontrabile documentalmente mediante firma per ricevuta o per
presa visione. Non ho assolutamente affermato che il presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Prodi, non aveva voluto firmare. Infatti, nella
relazione del Comitato parlamentare. sui servizi, approvata nella seduta del
9 febbraio 2000 alle pagine 19 e 20 è descritta l'informativa al Governo
Prodi: «Nel corso dell'incontro con il presidente Prodi, cui risulta abbia
preso parte anche il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Enrico Micheli, il generale Siracusa afferma di non aver avuto modo, per
ragioni di tempo, di sottoporre direttamente alla visione del Presidente del
Consiglio le schede pervenute, ma di aver comunque rassegnato a quest'ultimo le medesime informazioni già portate a conoscenza del Ministro
della difesa. Ciò risulta indirettamente confermato da una lettera predisposta dal direttore del SISMI per il Presidente del Consiglio dei ministri di
identico contenuto a quella sottoposta il 2 ottobre 1996 all'onorevole Andreatta, ma anch'essa non inviata (come si evince da un'annotazione apposta di pugno in calce alla medesima dal generale Siracusa) per ragioni
di riservatezza... In esito al colloquio,' tuttavia, diversamente da quanto accaduto in occasione dell'informativa al ministro Andreatta, il generale Siracusa - ottenuto il consenso verbale dai Presidente del Consiglio rispetto
alla proposta del Servizio - ha apposto di suo pugno, sempre in calce alla
lettera predisposta ma non inviata, una annotazione in
fatto che il Presidente del Consiglio dei ministri è stato
questione dal direttore del SISMI (alla presenza del
'
Testo filigrana
Senato
della
Repubblica
.~.~
.
,
XIV LEGlSLATURA
- --
28 . -~
-.
.~~
-.
-
. -.
.
Camera
-~
dei.. deputati
.. . .
- OISEGN1 DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Presidenza del Consiglio, Micheli) in data 30 ottobre 1996 e che il Presidente medesimo ha condiviso la proposta del Servizio di non inviare comunicazione ai competenti organi di polizia giudiziaria. Con riferimento a
tale procedura informativa, il Comitato rileva quanto segue sulla base dei
fatti assunti nella loro consistenza oggettiva: a) esiste negli atti una dichiarazione autografa del Ministro della difesa, da questi sottoscritta, che certifica la dovuta presa visione del materiale prodotto dalla fonte Impedian e
la condivisione delle proposte formulate dal Servizio; b) il fatto che il Presidente del Consiglio dei ministn abbia effettivamente preso conoscenza
dell'esistenza della fonte Impedian e dei rapporti da questa originati ed
abbia concordato con la proposta del direttore del Servizio di non dare seguito alle informazioni ivi contenute sul piano giudiziario, risulta invece
da una annotazione autografa, vergata e sottoscritta dal generale Siracusa
e dalla ricostruzione che questi ha fornito della vicenda; il fatto medesimo
non risulta invece attestato da una sigla e da una sottoscrizione apposta
dal medesimo Presidente del Consiglio in calce alla dichiarazione in forma
scritta)). Infine, nell'ultimo capitolo delle considerazioni conclusive il Comitato dice: «è stato inoltre rilevato come, in differenti e ripetute occasioni, non sia stata rinvenuta agli atti alcuna attestazione proveniente direttamente dall'autontà politica interessata, (salvo la nota apposta dal Ministro della difesa in calce alla lettera proposta dal generale Siracusa) con
la quale l'autorità politica certificasse, inequivocabilmente e sotto la propria responsabilità politica, il fatto di aver ricevuto determinate informazioni dal responsabile dell'organismo informativo competente. Ciò ha
fatto sì, nel caso in esame, che la ricostruzione di alcuni decisivi e delicati
passaggi del rapporto informativo SISMI - autorità di Governo risulti
esclusivamente fondata sulla versione dei fatti fornita dai rispettivi protagonisti. I1 Comitato tiene a precisare nell'occasione, anche alla luce della
piena concordanza delle dichiarazioni rese e della documentazione acquisita, che nessun dubbio si pone ovviamente in merito alla veridicità delle
ricostruzioni operate... È, tuttavia, emersa con evidenza la necessità di individuare e di dare pratica attuazione ad una soluzione che consenta di
contemperare, in fattispecie analoghe, il massimo grado possibile di riservatezza... con il massimo grado possibile di certezza nella ricostruzione a
posteriori dei rapporti intercorsi e delle informazioni fornite».
Appare evidente, dai citati passaggi estratti dalla relazione del Comitato parlamentare, quale sia stato il reale senso di quanto da me detto in
quella sede. L'ho ampiamente ricordato prima: allorché il Presidente del
Consiglio dei minisui ha concordato sulla linea d'azione, non ho reputato
necessano consegnare la lettera o farla firmare; quindi non ho proposto
nessuna lettera alla firma e di conseguenza il presidente Prodi non ha opposto alcun rifiuto.
Questione Mamno Siciliano: l'argomento è stato proposto una prima
volta nell'audizione del colonnello Lo Faso, il 21 gennaio 2003 (pagina
38), e successivamente sempre dall'onorevole Fragalà al colonnello Masina (audizione del 25 febbraio 2003, pagine 15 i16). In ques
sede l'onorevole Fragalà ha stabilito una strabiliante connession
Testo filigrana
0 0 0 1 5 ~ ~
Senato della Repubblica
- .- . .. . .. .
-
.~.
..
~
- .29
.
. .
XIV LEGISLATURA - DISEGNI 0 1 LEGGE E RELAZIONI
.
. -.
Camera
dei deputati
. .~
- OOCUMFNTI
questione Mitrokhin e la vicenda dei soldi consegnati alla polizia giudiziaria da destinare al collaboratore di giustizia Martino Siciliano, avanzando
l'ipotesi e chiedendo: «Se questa attività anomala del Servizio segreto» la vicenda di Martino Siciliano - «fu suggerita da organi politici, o fu iniziativa del direttore del Servizio, per coprire lo scandalo che poteva da un
momento all'altro scoppiare nel caso in cui si fosse scoperto che il nostro
Servizio aveva ricevuto questo importante rapporto dai Servizi inglesi e
non lo aveva trattato con attività di controspionaggio. I1 tema della gestione anomala di un collaboratore di giustizia da parte del Servizio
pone il tema - questa è la domanda, se il Presidente la ritiene ammissibile
- se fu ordinata da qualcuno per coprire un eventuale scandalo dato dalla
scoperta della mancata trattazione dei rapporti dell'archivio Impedian».
Desidero tranquillizzare l'onorevole Fragalà. I1 Governo dell'epoca siamo nel settembre del 1994 e, quindi si tratta del Governo precedente a
quello del presidente Dini, quello uscito dalle elezioni del maggio 1994 non ha suggerito nulla. Non mi fu ordinato nulla da chicchessia, né il direttore del Servizio ha fatto nulla per coprire alcuno o alcunché, per il
semplice motivo che della questione Mitrokhin nel settembre del 1994
nessuno sapeva nulla.
Anche se la vicenda Mattino Siciliano è del tutto estranea all'oggetto
di interesse di questa Commissione, ritengo necessaria qualche precisazione per rispondere ad affermazioni fatte in questa sede, fmtto evidente
di informazioni quanto meno affrettate. Non vi sono anomalie di sorta nell'attività svolta dal Servizio per motivi di giustizia nella vicenda Martino
Siciliano, ivi compresa la consegna di 50.000 dollari alla polizia giudizian a da destinare al collaboratore di giustizia, attività della quale il Ministro
della difesa dell'epoca venne informato.
Non risponde al vero che io sia stato sottoposto a procedimento penale da parte della Procura di Venezia per la questione dei 50.000 dollari.
L'attività di indagine sul mio conto condotta dal pubblico ministero di Venezia discende da un contrasto tra la Procura di Venezia e l'ufficio del
giudice istruttore di Milano, contrasto poi superato grazie all'intervento
della Presidenza del ~onsiglio(Governo Dini), presso la Procura generale
di Milano.
Quando si parla di procedimento penale a carico di qualcuno - l'onorevole Fragalà è maestro - è buona norma ricordare anche quale ne
sia stata la conclusione. Nel mio caso la conclusione è stata che l'azione
penale non è mai iniziata perché il pubblico ministero di Venezia ha chiesto al giudice per le indagini preliminari l'archiviazione, che questi ha
confermato con una sentenza netta che ritengo utile citare: «I1 generale Siracusa si è venuto a trovare nella spiacevole situazione di doversi confrontare con due richieste confliggenti della autorità giudiziaria, rispetto alle
quali si è premurato di chiedere lumi al. segretario generale del CESIS.
Si consideri inoltre che a dirimere l'impasse è dovuto addirittura intervenire, alla fine, I'allora Presidente del Consiglio dei Ministri solo
guito a tale intervento, il generale Siracusa ha fornito al pubblico
stero le notizie richiestegli. Non appare allora ipotizzabile
'
Testo filigrana
e,
Senato
- della Repubblica
-
Cameradei deputati
- .-. -
-
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
il contestato delitto» - sarebbe stato favoreggiamento - «giacché è davvero arduo sostenere che il comportamento omissivo del generale Siracusa
fosse oggettivamente duetto ad aiutare il giudice Salvini e ad eludere le
investigazioni dell'autorità giudiziaria veneziana*.
A conclusione aggiungo che, su mia querela riunita dal tribunale di
Padova a quella rappresentata autonomamente dal giudice Salvini, il giornalista e il direttore del giornale che riportava in un articolo «Ancora un
comportamento deviato da parte del SISMI nella circostanza dei 50.000
dollari», sono stati condannati dal tribunale di Padova con sentenza irrevocabile (di primo grado, mai appellata).
NIEDDU. Quale quotidiano?
SIRACUSA. La «Nuova Tribuna», un giornale di Padova.
PRESIDENTE. I1 generale Siracusa ha detto il giornale intendendo
un quotidiano. Qualche collega eccitato dalla possibile condanna de «I1
Giornale»...
Testo filigrana
SIRACUSA. Concludo dicendo che ho ritenuto mio dovere puntualizzare senza alcuna vis polemica...
CICCHITTO. Per carità...
SIRACUSA. Devo citare anche la riga? Onorevole Cicchitto, mi scusi,
ma sono frasi scritte e, se qualcuno non ci torna sopra, tra dieci anni si
andrà a leggere e...
PRESIDENTE. Era una battuta. Lei, generale, ha detto senza alcun
animosità. Poiché ha un bel temperamento che le ammiro molto e per il
quale mi congratulo, che lei dica senza animosità sembra stridere con la
passione con la quale parla.
SIRACUSA. Con passione ma senza polemica, nella ricerca della
verità.
Concludo. In mento alla vicenda Mitrokhin che rappresenta solo un
aspetto delle numerose attività che hanno impegnato il Servizio all'epoca
della mia direzione, desidero riaffermare quanto segue. Non ho mai ricevuto al riguardo indebite pressioni politiche da parte dei Governi alle cui
dipendenze ho servito. Ho operato scelte e assunto decisioni al solo scopo
di compiere il mio dovere - consentitemi questo sfogo - di direttore del
Servizio che deve assolvere a tutti i compiti informativi di sicurezza per
la difesa della indipendenza e della integrità dello Stato, e non per compiacere chicchessia, e l'ho fatto nel pieno rispetto delle leggi, al servizio
della Patria e delle sue istituzioni. Non ho affatto la pretesa di ritenermi,
come uomo e come servitore dello Stato, immune dalla possibilità di com.__-,*
piere errori. Se talune decisioni possono essere considerate da
,*.z?,i;f,::,,(:.(!#;i!;ii:!;;,
i
.,,,
-"'-----.-.C-.*pflai
f M M t I l i t l ~ ( h *!rgQ~,,,,,
I "-'-c'-(---.-..---...-.-.--.-..
l
.Senato
. -.
d d n Repubblica
.
-.
.
..
~~~
..
..
- 31.~
--
~~
.
-~
.
---
..
~
Camera
dei deputati
.
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
oggi e con il senno di poi, non condivisibili, mi assumo ogni responsabilità. Tuttavia, se potessi tornare indietro, non credo che il mio comportamento e quello dei miei diretti collaboratori, nelle medesime circostanze e
con le medesime cognizioni dell'epoca, potrebbero essere diversi. Ho
agito in piena sintonia con i miei collaboratori, in particolare con il colonnello Masina; li ringrazio tutti per la lealtà, il sostegno, la capacità e la
professionalità che, per mia esperienza diretta in quegli anni, dal 1994
al 1996, hanno dato senza riserva al Servizio.
Ringrazio tutti per l'attenzione.
PRESIDENTE. Ringrazio il generale Siracusa a nome della Commissione per averci dato questo quadro di riferimento, molto ampio, che mi
ha colpito anche per la passione personale con cui giustamente ce lo ha
esposto.
Abbiamo pochi minuti prima di chiudere questa seduta e quindi è indispensabile rivederci domani, a meno che non si voglia proseguire i lavori questa sera. Anche se mi sembra di capire dall'atteggiamento dei colleghi che è meglio rinviare a domani.
Testo filigrana
CICCHI'ITO. Siccome il generale Siracusa ci ha esposto un testo di
un certo spessore, desidereremmo leggerlo e quindi vorrei sapere quando
gli Uffici saranno in condizioni di fornire il resoconto stenografico dell'audizione, visto che richiede una qualche riflessione.
PRESIDENTE. Forse il generale potrebbe persino aiutare gli Uffici,
lasciandoci le pagine che ci ha letto.
SIRACUSA. No, signor Presidente, vi sono troppe annotazioni.
PRESIDENTE. Bisognerà quindi aspettare questa sera per il resoconto stenografico.
Pochi minuti ancora, generale Siracusa, prima di congedarci. Lei sa
che uno dei punti fondamentali'- giustamente lo ha reiteratamente sottolineato, sia nella lettera che ci inviò 1'1 1 febbraio 2003, sia in questa sua
relazione - riguarda la grande questione se Mitrokhin fosse «visibile» o
meno, fosse stato offerto o rifiutato. Vero è che lei scrisse quel famoso
~bigliettino*- lo conosco come tale, senza volerne diminuire l'importanza
- o appunto di cui le ho chiesto la data che mi sembra non ricordi, per cui
chiediamo agli Uffici...
SIRACUSA. La data del bigliettino è il 7 novembre...
PRESIDENTE. 1995?
SIRACUSA. Sì. Non vorrei però scambiare i bigliettini, a quale si ri.-.-**--:
i . + . ..,,,. ,.
ferisce?
.: . . , i!'.::,i,:.!:~i;f',:,'i;..,.
... ., .
I..... .--._. .-----
,
: ~ ! ~ I i i I ~ ! I lM
) ~! Tt ~ , ? ~ , , ! , ,
-... ""
"
I
.
i
i
-_.._
Senato
della
Repubblica
..~... .
.. .
.
~~~
.
~
.
.
~p
-32 -.
~
~
.
-.-~
-. .
Camera dei deputati
.-P .. ..
~-
~
XIV LEGISLATURA -DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
PRESIDENTE. È quello in cui lei, prima ancora che gli inglesi offrissero Mitrokhin, ne faceva richiesta. Lei avanzò una richiesta in tale
senso e di quello io sto parlando.
SIRACUSA. Non ho nessun bigliettino, né credo che esista. Tornando
dal colloquio con il presidente del Consiglio Dini, in quegli appunti firmati da me, ho menzionato il fatto che la fonte non fosse disponibile.
Non ci sono altri bigliettini.
PRESIDENTE. La ringrazio della precisazione. Abbiamo imparato,
grazie a lei e a tutti i suoi collaboratori, successori e predecessori, che
ogni atto del Servizio è su carta e si traduce in documenti. Allora se lei
afferma di aver chiesto la disponibilità di Mitrokhin e di aver ricevuto
un diniego, immagino che fosse agli atti un foglio in proposito. Lei mi
sta dicendo una cosa che contrasta con quanto immaginavo.
SIRACUSA. Contrasta con la premessa. Signor Presidente, non si può
pensare che tutti gli atti del Servizio siano registrati e riflessi in qualcosa
di scritto!
Testo filigrana
PRESIDENTE. Ne prendo atto. Altri...
SIRACUSA. Anche gli altri hanno detto quello che sto dicendo io. Mi
scusi, Presidente, ma io ho riletto tutte le audizioni.
PRESIDENTE. Mi scusi generale, non sto contrastandola o polemizzando con lei. Credevo che esistesse una forma documentata - e lei mi ha
detto di no - da cui si evidenziava che lei avesse chiesto Mitrokhin e gli
inglesi le avessero risposto di no, o per lo meno non per il momento, visto
che poi dopo lo hanno messo a disposizione. Lei ha dichiarato invece che
questo non è avvenuto.
SIRACUSA. Sì, è vero.
PRESIDENTE. Se non è avvenuto, vorrei sapere come ha fatto a far
sapere agli inglesi che voleva interrogare Mitrokhin e come hanno fatto gli
inglesi a farle sapere che non erano disposti a darglielo
SIRACUSA. Sulla risposta negativa degli inglesi esistono due documenti: il n. 15 e il n. 20 della pratica Impedian, nei quali si può riscontrare che gli inglesi avevano affermato che il soggetto non era disponibile
a testimoniare in Italia, mentre precedentemente nell'informazione che
avevo avuto e che ho riportato nel mio appunto - che è importante perché
costituisce un esito dei contatti con il presidente Dini e che è l'unico elemento che ho lasciato agli atti - si parla di disponibilità della fonte. Ora il
passaggio e la differenziazione tra intervistare. testimoniate, testimoni-ì-----,
v . ! , , : ~ , F . ; ; : ; ( ! , ( ~ ~ ; ~ ~ i!
,.,.
.',,:':.
in Inghilterra e testimoniare in patria e come e quando il mtto si sia ve;(),
!O,4 t W !.,
I ----.,- -'"----~.-.,_i^ la
.?.
,,
I
Senato della Repubblica
-~
~
.
.
.
.
-~
-
33 - -~
. .
....
--.
. .
.
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
-
- dei
.. -Camera
..
deputati
.-.-
DOCUMENTI
lato, non lo so. So solo che avevo la cognizione quando mi sono recato
dal presidente Dini - e glielo ho comunicato - che la fonte non era disponibile e ho riflesso tale impressione nell'appunto ... e per essere scritto lì...
PRESIDENTE. Lei, generale, ha preso un grande abbrivio, le ho rivolto una domanda precisa e se possibile gradirei una risposta altrettanto
precisa. Le ho chiesto in che modo lei abbia interpellato UK, gli inglesi,
per chiedere la disponibilità di Mitrokhin. Lo ha fatto per telefono, ha
scritto una lettera, ha mandato -qualcuno, lo ha detto a quello che veniva
a portare i report? Questa è la domanda. Ripeto, in che modo ha chiesto
agli inglesi se poteva vedere Mitrokhin?
SIRACUSA. Personalmente - perché quando lei parla di me vorrei sapere se mi identifica con tutto il Servizio o si riferisce alla mia persona non ho chiesto niente. È chiaro che è stata una "chiesta avanzata dai più
bassi livelli che quando si sono visti arrivare le schede hanno chiesto di
poter avere la testimonianza di Mitrokhin, e gli inglesi hanno risposto
di no. Questa risposta è documentata a seguito di incontri che si sono
svolti con il corrispondente inglese. Se quest'ultimo ha detto che non potevano farlo testimoniare, evidentemente qualcuno glielo avrà chiesto! E
questo credo che sia accertabile.
Testo filigrana
PRESIDENTE. Non so se sia accenabile. Diciamo che adesso apprendo da lei questa che è una notizia. (Commenti del generale Siracusa).
Generale. la vedo...
SIRACUSA.Presidente, io ho studiato. Ho passato le serate a studiare...
PRESIDENTE. Le do dieci e lode! O la laurea honoris causa.
SIRACUSA. Io faccio anche il lavoro di consigliere di Stato.
PRESIDENTE. Lo so, lei ha una grande carriera.
SIRACUSA. La prego, Presidente.
PRESIDENTE. È vero, lei è un uomo di conoscenze. Ho imparato da
lei adesso una cosa che non conoscevo e cioè che non fu lei personalmente a chiedere di sentire Mitrokhin, ma furono i suoi sottoposti nella
catena gerarchica a farlo.
La domanda quindi si sposta: in che modo e chi fu a chiederlo? Però
mi sembra che questo non lo ricordi. Lei ha detto - e questo è un punto
importante che per quello che mi consta risulta agli atti - che Mitrokhin
non fu chiesto come interlocutore di intelligence e cioè noi mandiamo il
bravo agente x, o il colonnello tal de tali che parla anche le lingue affinché passi il tempo necessario con signor MitroWun per
Senato
della Repubblica
.
-
-
XIV LEGISLATURA
~.
~
.
- 34 - .
- DISEGNI DI
~
--
.~
.
LEGGE E RELAZIONI
-
dei -deputati
-Camera
. .
.
.
-~
DOCUMENTI
corregga se non è cosi), ma che la richiesta che fu avanzata, non da lei,
ma da un suo sottoposto in una forma di cui non abbiamo traccia - lei
lo ha sottolineato prima - andò nel senso di chiedere se vi era la disponibilità di Mitrokhin a venire - questa è la parola importante - a «testimoniare» in Italia, chiedendo una presenza giudiziaria in tribunale. Le cose
sono in questi termini?
SIRACUSA. Nossignore. Lei sta confondendo la domanda con la risposta.
PRESIDENTE. IO ho posto una domanda.
SIRACUSA. No, lei mi ha chiesto se fosse vero che la domanda fatta
da un sottoposto procedesse in questo senso. Questo nessuno lo può dire.
Io non lo so. Non credo...
PRESIDENTE. Lei prima ha parlato di presenza giudiziaria e di venire a testimoniare in Italia.
Testo filigrana
SIRACUSA. Io ho letto i documenb, li ho con me, ho studiato.
PRESIDENTE. Ne sono sicuro, lei è bravissimo, non mi passerebbe
mai per la mente di prenderla in castagna sui suoi studi. Ci mancherebbe
altro!
SIRACUSA. Non credo che la domanda che è stata fatta all'inizio, ma
non ne sono sicuro perché non l'ho fatta io, sia andata nel senso di dire: «
vogliamo che questo signore venga a testimoniare in Italia». Perché siamo
in una fase di intelligence e quindi è stato detto: «noi vogliamo vedere,
intervistare, sentire ed avere la disponibilità...» La risposta che è stata
data dagli inglesi fu mirata in effetti a questa domanda.
PRESIDENTE. Lei mi confonde, generale, impiega un tale fiume di
parole...
Vorrei sapere se Mitrokhin fu richiesto per venire a testimoniare oppure - si tratta di due cose completamente diverse - per essere invece intervistato tra intelligence.
SIRACUSA. Non lo posso dire ma ritengo, per derivato dalla informazione che mi è stata data, quando recandomi dal Presidente del Consiglio
Dini gli ho detto che questi non era disponibile, che evidentemente mi
hanno detto che non Doteva venire e non era disoonibile ad essere ascol-
Senato
Repubblica
.
-~.della
-....
-
.
- 35
--
-.
-.
-.
.-.
XIV LEGISLATLTRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
.
-
Camera. dei.deputati
-
-,
.
.
... ..-
.
DOCUMENTI
PRESIDENTE. Ringrazio molto il nostro ospite. Come convenuto
rinvio il seguito dell'audizione a domani, mercoledì 9 luglio 2003, alle
ore 13,30.
I lavori terminano alle ore 16.
Testo filigrana
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri
Reparto Anti Eversione
Nr. 5551151-6-1-1999 di prot.
Roma, 20 settembre 2003.
OGGETTO: Procedimento penale nr. 3423610 1 N,. PaocL,a
o w u nrua$~sI
\'"% ;,
;J,,
!ti)r:)vxlt C>t Rw*
C
. . I.,.
. i :, -, , '.'
di Q>'S.
iir *
ALLA PROCURA DELLA REPUBB
Dr. Franco Ionta sost.
ROMA
Testo filigrana
Semito annotazione m. 5551151-5-1999, datata 22.06 u.s., di questo Reparto.
1. In esecuzione della delega di codesta A.G. datata 27.06.2003, si
trasmettono gli allegati verbali di s i , rese rispettivamente
dall'Ainmiraglio di Squadra (aus.) Gianfranco Battelli e dal
Contrammiraglio (ris.) Osvaldo Toschi in data 15 e 19 settembre u.s..
2. Si allegano inoltre le trascrizioni delle audizioni rese alla Commissione
Parlamentare Mitrokhin dal Luogotenente Mauro Dodero, in servizio al
Sismi, già assunto a verbale da personale di questo Reparto (l'atto è stato
trasmesso a codesta A.G. con il f. nr. 5551151-4-4-1999 del 26.03.2003).
Nella 32A audizione resa in data 24.06.2003 a pagina 21 e 22 viene fatto
riferimento anche alla trattazione della vicenda relativa all'ambasciatore
Gaetano Cortese che di seguito si trascrive integralmente:
FRAGALA'.
Lei è stato indicato a questa Commissione come i l sottufficiale che
materialmente avrebbe eliminato il nominativo dell'ambasciatore
Cortese dall'elenco dei diplomatici. Desidero sapere se conferma
DODERO.
FRAGALA'
DODERO.
questa circostanza e se ci dice chi le diede questo ordine di
eliminare l'ambasciatore Cortese dalla lista dei diplomatici.
Sicuramente, come ho già detto al ROS, il fatto oggettivo non lo
ricordavo; poi chiaramente, con la pubblicità che c'è stata, qualcosa
in mente mi è venuto. Comunque, sicuramente l'ho eliminato io;
visto che trattavo io la pratica, sicuramente sono stato io.
Sicuramente - ho detto al ROS - l'ordine mi e stato dato dal
colonnello Faraone o dal colonnello Prencipe, i miei superiori
diretti. Poi so che il colonnello Prencipe ha detto che è stato lui a
dirmelo, quindi non vedo.. . ..
Lei sa dire perché il colonnello Prencipe le diede questo ordine di
eliminazione del nome di Cortese dalla lista dei diplomatici,
nonostante si trattasse di un diplomatico, non soltanto in attività, ma
con un incarico assai delicato, appartenendo allo staff diplomatico
del Quirinale ?
Lui non mi ha giustificato il motivo per il quale veniva tolto questo
nominativo. L'ipotesi è che il nominativo di Cortese non abbia
alcun precedente in atti; era nel report indicato da Mitrokhin. Non
c'è nulla di strano. Si dice: « E r a all'attenzione del KGB>>, Essere
all'attenzione del KGB non vuol dire niente. Oltretutto - mi pare l'ambasciatore Cortese era consigliere addetto alla sicurezza
dell'ambasciata, quindi penso che fosse all'attenzione del KGB in
quel caso.
Però questo è stato l'unico caso di personaggi indicati nell'archivio
Mitrokhin con le stesse caratteristiche dell'ambasciatore Cortese
che voi avete eliminato. Quindi, un criterio unico tra 261 schede.
Non lo so, perché - gliel'ho detto - a me nessuno ha giustificato
questo fatto; però, se fosse stato tolto per l'incarico che aveva. visto
che non c'era poi nulla neanche in atti, sul nominativo in questione,
non c'era alcuna controindicazione di sorta, niente, quindi.. . .
A lei risulta che per l'eliminazione di questo nominativo
dell'ambasciatore Cortese dalla scheda dei diplomatici vi fu un
intervento diretto da parte del Direttore del Servizio,
dell'ammiraglio Battelli ?
Non ne sono a conoscenza.
Testo filigrana
FRAGALA'
DODERO
FRAGALA'
DODERO.
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri
Reparto Anti Eversione
Verbale di assunzione di informazioni
Il giorno 15 settembre 2003, alle ore 15.00, in Roma, negli uffici del
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri in via Ponte Salario n. 25,
innanzi agli scriventi ufficiali di pg Ten. Col. Paolo Scriccia e MAsUPS
Marce110 Ricci, rispettivamente comandante ed addetto del Reparto in
intestazione, è presente 1'Amm. di Squadra (aus) Gianfranco Battelli, nato a
La Spezia il 05.12.1937, residente a Roma in via Domenico Chelini n. 20,
il quale viene sentito in qualità di persona informata dei fatti nell'ambito
del procedimento penale n. 34236101 N. L'Amm. Battelli viene avvertito
dell'obbligo di riferire tutto quello che è a sua conoscenza su quanto viene
sentito
-------------------//
Testo filigrana
Domanda: L'Ufficio dà atto di aver appreso, nel corso di escussioni
delegate dal17A.G. nell'ambito del presente procedimento penale, che
personale del SISMi della prima divisione aveva compilato elenchi di
diplomatici desunti dai report del dossier Impedian. Può ricostruire, per
quanto è a sua conoscenza, lo sviluppo di questo particolare aspetto ?
Risposta: Per quanto è a mia conoscenza l'elenco nel quale non compare il
nome di Cortese era stato predisposto allo scopo di fornire alla mia
persona utili informazioni sul personale del MAE in servizio, in vista di un
mio incontro con 1'Amb. Vattani, nel luglio 1999, nel corso del quale gli
avrei chiesto di utilizzare in incarichi nei quali non potessero avere accesso
a informazioni classificate i dipendenti del MAE dotati di NOS. Tale
procedura era stata scelta perché l'unica altra via possibile, costituita dalla
revoca del NOS, avrebbe inevitabilmente comportato la necessità di fornire
spiegazioni al MAE e quindi il rischio di dover in qualche modo divulgare
la conoscenza del dossier Impedian. Per quanto a me noto risulta, dalla
lettura di documenti relativi a Cortese, a posteriori dopo la mia cessazione
dall'incarico, ed in vista della mia audizione innanzi alla Commissione
Mitrokhin, che 1'Amb. Gaetano Cortese non avesse il nulla osta di
segretezza essendogli scaduto nel 1995 e non più rinnovato in quanto,.'
C
.
-q
Domanda: Le risulta che da un elenco contenente nomi di diplomatici
formato presso la prima divisione del SISMi sia stato espunto il nome del
consigliere Gaetano Cortese ?
Risposta: Come detto sopra l'elenco che io ho visionato non conteneva il
nome di Cortese. Avendo visionato una serie di documenti, dopo la mia
cessazione dal Servizio, per potermi documentare in vista delle mie
audizioni presso la Commissione Mitrokhin, mi sono reso conto che
esistevano altri elenchi nei quali compariva il nome di Cortese. In
particolare esso compariva in un elenco allegato ad un appunto del
dicembre 1998, che io non avevo mai visto in precedenza, ed in un elenco
successivo costituito dal precedente opportunamente integrato con
informazioni provenienti dal rappresentante del SISMi presso il MAE: mi
sembra di poter dire, non alla luce delle mie precedenti conoscenze, ma
dall'analisi dei documenti fatta successivamente alla mia cessazione
dall'incarico, che l'elenco nel quale non compare il nome di Cortese sia
stato desunto dall'elenco pervenuto al SISMI nel mese di marzo 1999 dal
suo rappresentante presso il MAE. Infatti, nel suddetto elenco compaiono
dei dati che non comparivano nell'elenco allegato all'appunto del dicembre
1998. Vorrei sottolineare che queste mie valutazioni non costituiscono in
alcun modo il fiutto di mie pregresse conoscenze del problema, bensì di
mie deduzioni tratte dall'analisi di documenti fatta a posteriori e quindi
debbono essere inevitabilmente considerate come un contributo di pensiero
al lavoro di indagine.
Domanda: Risponde al vero che nel mese di ottobre 1999 le venne
consegnata una cartella con tredici nominativi e che nella circostanza le
venne rappresentata la cancellazione del nome di Cortese ?
Risvosta: Non ricordo tale circostanza. che mi sembrerebbe abbastanza
singolare in quanto credo di poter affermare che l'elenco privo del nome
dell'ambasciatore Cortese fosse nella mia disponibilità sin da prima del
mio colloquio con 1'Arnb. Vattani.
Domanda: Viene mostrato all'Amm. Battelli un documento di tre pagine
costituito da copia del foglio 7890 del 13.07.1999 del MAE, da foglio
intestato Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare - Capo I
Reparto, datato 1917 con annotazioni manoscritte, da modulo di
trasmissione fax, datato 19 lug. 1999 da I Reparto a Sig. Dir. Servizio, che
viene allegato al presente verbale. Si tratta di documento estratto da
documentazione prodotta dal SISMi in data 30.01.2003 a seguito di ordine
di esibizione del1'A.G. di Roma in data 04.01.2003, trasmessa al1'A.G.
medesima con nota n. 5551151-3-1999 del 05.02.2003. In particolare, Le
Testo filigrana
L
,!
Risposta: Non riesco a ricordarmi che cosa possa aver detto a voce
all'allora comandante Grignolo. Le ipotesi possibili sono che io gli abbia
confermato che ne avrei parlato con 1'Arnb. Vattani oppure che gli abbia
detto di pensarci lui ad un livello più basso, come ad esempio quello
dell'Ispettore Generale del MAE. Un'altra ipotesi è che possa avergli detto
di interessare contestualmente il Servizio collegato austriaco onde
suggerirgli di non nominare più Pansini console onorario del suo Paese a
Bari. Si tratta comunque di ipotesi poiché, come detto all'inizio,
francamente non ricordo che cosa possa ivergli detto.
L.C.S.
Testo filigrana
M:
Ce:
I REPARTO
,
Testo filigrana
0
RSVP
0
Vs.
Testo filigrana
Testo filigrana
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri
Reparto Anti Eversione
Verbale di assunzione di informazioni
I1 giorno 19 settembre 2003, alle ore 10.00,in Roma, negli uffici del
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri, in via Ponte Salario n.
25, innanzi allo scrivente ufficiale di pg Ten. Col. Paolo Scriccia
comandante del Reparto in intestazione, è presente il CA (ris) Osvaldo
Toschi, nato a Traversetolo (PR) il 01.09.1938 residente a Roma in via
Vallombrosa n. 32, il quale viene sentito in qualità di persona informata
dei fatti nell'ambito del procedimento penale n. 34236101 N. L'Amm.
Toschi viene awertito dell'obbligo di riferire tutto quello che è a sua
conoscenza su quanto viene sentito----------------- --------------l/
Testo filigrana
Domanda. L'Ufficio dà atto di aver appreso, nel corso di escussioni
delegate dal17A.G. nell'ambito del presente procedimento penale, che
personale del SISMi della prima divisione aveva compilato elenchi di
diplomatici desunti dai report del dossier Impedian. Può ricostruire, per
quanto è a sua conoscenza, lo sviluppo di questo particolare aspetto ?
Risposta: Sono venuto a conoscenza dell'esistenza di Mitrokhin nel mese
di settembre del 1999, quando la stampa dette notizia della pubblicazione
di un libro riguardante appunto la vicenda Mitrokhin. Di lì a pochi giorni
personale del ROS si recò presso la Direzione del SISMi per acquisire il
carteggio Impedian. In quella circostanza appresi dell'esistenza della
documentazione Impedian. La trattazione operativa di quel carteggio era
demandata alla prima divisione ed al primo reparto che riferivano
direttamente al direttore del Servizio, senza il tramite del capo di gabinetto.
Domanda: Le risulta che da un elenco contenente nomi di diplomatici
formato presso la prima divisione del SISMi sia stato espunto il nome del
consigliere Gaetano Cortese ?
Risposta: Non sono in grado di dare una risposta perché non ho trattato la
materia.
Domanda: Risponde al vero che nel mese di ottobre 1999 venne consegnata
al direttore del SISMi una cartella con tredici nominativi e che nella
circostanza gli venne rappresentata la cancellazione del nome di Cortese ?
Risposta: Sono a conoscenza del fatto
divisione ha presentato al direttore del
.
-*
Impedian, ma non ricordo se riguardasse la lista dei tredici nominativi di
cui mi viene chiesto.
Domanda: Viene mostrato all'Arnrn. Toschi un documento di tre pagine
costituito da copia del foglio 7890 del 13.07.1999 del MAE, da foglio
intestato Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare - Capo I
Reparto, datato 1917 con annotazioni manoscritte, da modulo di
trasmissione fax, datato 19 lug. 1999 da I Reparto a Sig. Dir. Servizio, che
viene allegato al presente verbale. Si tratta di documento estratto da
documentazione prodotta dal SISMi in data 30.01.2003 a seguito di ordine
di esibizione de1l'A.G. di Roma in data 04.01.2003, trasmessa al1'A.G.
medesima con nota n. S S I l 5 1-3-1999 del 05.02.2003. In particolare, Le
viene richiesto se abbia memoria di questi atti e se sappia a cosa si riferisca
l'annotazione manoscritta "grazie, come detto a voce".
Risposta: Non lo ricordo. Essendo giunto sul fax del Gabinetto, anche se le
carte mostratemi non recano la mia sigla, è probabile che il tele del MAE
sia stato visto dal sottoscritto e portato al direttore del SISMi che non mi ha
incaricato di alcuna azione e pertanto, per quanto mi riguarda, è rimasto
senza seguito. Io non ero abilitato a trattare il carteggio Impedian.
L.C.S.
Testo filigrana
SENATO DELLA REPUBBLICA
CAMERA DEI DEPUTATI
XIV LEGISLATURA
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA
CONCERNENTE IL uDOSSZER MITROKHINm E L'ATTIVITÀ
D'ZNTELLZGENCE ITALIANA
RESOCONTO STENOGRAFICO
Testo filigrana
DELLA 29" SEDUTA
MARTEDÌ4 GIUGNO 2003
Presidenza del presidente Paolo GUZZANTI
Senato della Repubblica
-
2 -
Camera dei deputati
XIV LEGISLATURA - DISFSNI DI LEGGE E RE!AZIONI
- WCUMEtW
INDICE
Sulla pubblicità dei lavori
PRESIDENE
GUZZANTI (FI), .smarore
I
.Pag. 3
Sui lavori della Commissione
PRESIDENTE:
GUZZANTI (FI). .srirarore . . . . . . . . . Pa,y. 3.4; 5
GARRAFFA tDS-DJ. srriarare . . . . . . . . . . 4.5
Testo filigrana
Audizione del maresciallo Mauro Dodero
PRESIDENTE:
GUZZANTI (FI). senarorc . . . Pag. 5.6.7 cpossim
B E L L I (DS-U), deprtram . . . . . . . . . . . . . .
40
DATO (M.ar.DLU). serrarore . . . . . . . . . . .
16
FRAGALA (ANJ, drrmraro . . . . 33.34.. 35 e ~ a s s i m
CARRAFFA (DS-W):sriiarore . . . . . . . 10, 11, 16
MARIRO (Misto-Com.ir) . . . . . . . . . . . . . .28,29
MUGNAI (AN). senatr~rc . . . . . . . . . . . . . .31,32
NIEDDU lDS-UJ. rriiarorr . . . . 19.20.7
no.s.sim
, - ~ 1-e-,
PAPINI (MARGH-u).drpuraro . . . . . . . . . . 11,24
QUARTIAN (DS-U), drpraro . 17; 13, 17 epassim
.
~~
~
~
I
DODERO
. . . . . . . . . . . . . . . . . . .6,7,8epassiin
- 3 -
Senato ùella Repubhliiz
XIV LEGISLATURA
- DISEGNI
Camera dei depurati
DI LEGGE E RELAZIONI - KICUMENTI
I lavori hanno inizio alle ore 14,10
(Si legge e si approva il processo verbale della seduta del 3 giugno
2003).
PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità della seduta sarà assicurata
per mezzo della trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso e
che sarà redatto e pubblicato il Resoconto stenografico.
Testo filigrana
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
PRESIDENTE. Prima di cominciare, il senatore Nieddu ha chiesto di
parlare sui lavori della Commissione.
NIEDDU. Presidente, ho chiesto di intervenire perché considero un
po' spiacevole, e vorrei che non si ripetesse in futuro, quanto avvenuto
nella seduta odierna. Io e altri colleghi abbiamo abbandonato i lavori dall'Aula alle 13.25 per rispettare l'orario di convocazione di questa Commissione e poi abbiamo constatato di essere stati gli unici ad esserci comportati in questo modo.
Per cui le chiederei cortesemente che per il futuro, ove i lavori della
Commissione venissero procrastinati e spostati in rapporto all'orario dei
lavori dell'Aula, venissimo in qualche modo informati con i potenti mezzi
di comunicazione oggi resi disponibili dalla tecnologia più recente.
Quindi, una telefonata ci avrebbe consentito di raggiungere i lavori alle
14 e continuare a presenziare ai lavori dell'Aula.
PRESIDENTE. Senatore, la ringrazio per questo suo contributo ai lavori. Io. per la verità. ho telefonato al mio assistente, pregandolo di avvertire che non potevo muovermi dall' Aula, facendo parte della maggioranza.
Come lei sa, mentre la minoranza può esimersi, la maggioranza ha il dovere di garantire il numero legale in Aula. Come è sempre accaduto, tutte
le volte che in Aula vi sono votazioni abbiamo sempre atteso, per motivi
non solo di cortesia ma d
i ovvia funzionalità e di raccordo tra i nostri lavori di Commissione e quelli delle Aule, la conclusione dei lavori dell'una
o dell'altra Assemblea prima di cominciare le nostre sedute.
scontato che ci saremmo regolati così anche questa volta.
- - -a.
.-
Senato della Repubblica
-4 -
Camera dei depurar;
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI
Prendo atto delle sue dichiarazioni, ma, le ripeto, la tecnologia l'ho
usata e ho usato lo stesso criterio che in questa Commissione ho sempre
applicato in tutti i casi analoghi per tutti gli altri colleghi sia della Camera, che del Senato, sia della maggioranza che dell'opposizione senza
eccezione alcuna. impegnati nei lavori di Aula.
NIEDDU. Presidente, la tecnologia non ci ha raggiunto
PRESIDENTE. Le ripeto che, per prassi, non per cortesia, non abbiamo mai iniziato i nostri lavori, quando in un'Aula o neli'altra c'erano
votazioni. Pertanto non c'era alcun obbligo di comunicazione.
NIEDDU. Resta inteso che in futuro, se ci saranno lavori d'Aula, la
Commissione non inizierà i propri lavori.
PRESIDENTE. Se ci sono votazioni; ci siamo regolati sempre così,
in caso di votazioni. In questo caso, come lei saprà. ci sono state votazioni
fino all'ultimo istante. Devo anche dire che io sono arrivato un po' prima
del previsto, perché è mancato il numero legale ed è stata rinviata la seduta, altrimenti sarei probabilmente arrivato adesso. Se vogliamo modificare per sempre questa prassi possiamo farlo, però poi nessuno mi venga a
dire <'eh, ma c'è l'Aula». Se ci sarà l'Aula, pazienza, per l'Aula, perché la
Commissione inizierà o terminerà i suoi lavori quando ha stabilito, infischiandosene. Io non lo vorrei fare; non mi pare un sistema buono.
Testo filigrana
NIEDDU. Presidente, il problema è questo: votazioni o non votazioni. stabiliamo un criterio, perché se c'è l'Aula può esserci un collega
o più colleghi che magari devono intervenire o illustrare anche se poi
non si vota. Quindi, stabiliamo un criterio. Non so se è il caso di parlarne
in Ufficio di Presidenza.
PRESIDENTE. I1 criterio cui mi atterrò sarà quello cui ci siamo sempre attenuti, cioè quello di consentire di votare alla Camera e al Senato.
La Commissione in questi casi, come abbiamo sempre fatto, aspetterà;
se ci dovessero essere lunghi ritardi, ritardi importanti, superiori ai 40 minuti o intorno all'ora, in questi casi, con i membri dell'ufficio di Presidenza, si potrà decidere di spostare, rinviare o procrastinare.
GARRAFFA. Signor Presidente, ritengo che, a parte questa sua
scelta, se ne possa introdurre un'altra, quella relativa alla comunicazione
rispetto al ritardo. l o ho fatto chiamare la Commissione dalla mia segreteria per sapere se c'era un rinvio, constatando che i lavori d'Aula continuavano; mi è stato confermato che l'inizio era fissato alle 13-30. Lei ha
avvisato la sua segreteria, ma la segreteria non ha avvisato i componenti.
Quindi. sarebbe opportuno, quantomeno, avvisare.
L'altra questione che volevo sollevare è la seguente. Lei,
è Presidente di una Commissione hicamerale e ha un ruolo
Senato della Repubblica
- 5 -
Camera dei depurati
XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - DOCUMWTI
questo va rispettato sempre, anche nei suoi comportamenti. Oggi in Aula è
successo un fatto increscioso. Parlava un senatore a vita, ex Presidente
della Repubblica. Questo lo dico ...
PRESIDENTE. Non credo che questo faccia parte ...
GARRAFFA. Questo lo dico..
PRESIDENTE. No, lei non lo dice. Le tolgo la parola.
GARRAFFA. È un atteggiamento ingiurioso.
PRESIDENTE. Le tolgo la parola, perché lei non ha diritto di compiere questo intervento. Non ce l'ha.
GARRAFFA. Lei è un Presidente autoritario, non autorevole, è
chiaro'?
PRESIDENTE. Benissimo, la ringrazio. Andiamo avanti
Testo filigrana
Audizione del maresciallo Mauro Dodero
PRESIDENTE. Oggi abbiamo come nostro ospite il maresciallo
Mauro Dodero; su sua richiesta, egli è stato messo in una postazione
che lo escluda dalla ripresa televisiva, per motivi di sicurezza e di riservatezza professionale. Ringrazio il maresciallo Dodero, e lo ringrazio particolarmente perché, se non sbaglio, questa sua audizione avviene con alcuni rinvii. Insomma, egli è sempre stato così cortese da manifestare la
propria disponibilità, quindi questa Commissione lo ringrazia moltissimo.
Poiché non ci sono iscritti a parlare, inizio io con il porre al maresciallo Dodero, dopo i convenevoli testè conclusi, alcune domande.
Maresciallo, noi abbiamo sempre chiesto inizialmente ai nostri ospiti
di raccontarci - naturalmente con i limiti che lei per motivi professionali
riterri - la loro storia professionale, naturalmente solo riferita alla parte
che riguarda il Servizio, e. come lei può ben capire, alla parte che riguarda
la nostra indagine, che è quella sul dr~ssierMitrokhin.
Le faccio subito la seconda domanda, in modo che, se vuole, può rispoiidcre insieme. 11 motivo per il quale questa Commissione ha ritenuto
di chiedere la sua collaborazione è questo. Lei, secondo quanto altri suoi
colleghi. credo suoi superiori di grado, ci hanno detto, ha lavorato con il
compianto dottor Lehmann, e con altri, immagino, in particolare, in quel
periodo di tempo durante il quale la pratica Mitrokhin fu dall'ammiraglio
Grignolo concentrata in un primo momento nella sua stanza e nella sua
cassaforte e poi in una seconda stanza, che più o meno, c'è stato spiegato.
era, non lo so, non l'abbiamo vista, ma mi sembra di ricordare secondo il
racconto dell'ammiraglio Grignolo, in fondo ad un corridoio dove p
ct'n,~
,..~;i"""
anche un computer con dei dischetti. Invece di farle tante domande,ll&'j "L!i ; , , > . . , v l , 'i:
...
~ O . Y r n . ' S ~ I f l ! t &t!l#fjr?,!,,
i
..-..-- .:i,!,!3,.
"'---..-.-.---"
----
Semto della Repubblica
- 6 -
Camera dei deputati
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMFNTI
dico il nocciolo, il fondamento del nostro particolare interesse. Siamo interessati a tutto quello che lei potrà e vorrà. dirci, ma in particolare noi
vorremmo conoscere quali erano le condizioni in cui nel Servizio veniva
lavorata la pratica Mitrokhin in quella fase, come si svolgeva il lavoro,
anche proprio dal punto di vista pratico, quotidiano: la mattina andavamo,
ci recavamo, poi ... non lo so.
Se vuole, possiamo farlo in segmenti: la prima cosa che le chiederei,
così anche per presentarsi alla nostra Commissione, è un po' la stona personale professionale e poi quella relativa alla gestione del dossier Mitrokhin, in particolare in quel periodo di tempo, ma poi qualsiasi altra cosa
che lei ci vorrà dire; poi naturalmente le faremo le domande che di volta
in volta scaturiranno.
DODERO. Faccio parte dell'Arma dei carabinieri, ho trent'anni di
servizio, di cui diciannove al SISMI, sempre alla sezione che si occupa
di controspionaggio. Per un periodo di tempo ho s e y i t o i cosiddetti Paesi
di oltrecortina, poi sono passato a quelli che trattano l'ex Unione Sovietica.
Testo filigrana
PRESIDENTE. Scusi, visto che mi sembra che questo ci porti suhito
in medio re, ci può dire quali Paesi di oltrecortina e quando, se crede?
DODERO. Quelli che fino alla caduta del muro di Berlino erano considerati alleati dell'URSS: la Polonia, l'Ungheria, la Bulgaria, la Jugoslavia al limite ...
PRESIDENTE. Paesi che lei frequentava, quindi, anche
...
DODERO. No, no, assolutamente; anzi, per noi forse c'era un divieto
a s ~ o l u t o ~andare
di
in quei Paesi, specialmente visto che facevo l'aiuto analista su queste cose.
Per quanto riguarda la pratica cosiddetta Mitrokhin ...
PRESIDENTE. Mi scusi, aiuto analista: posso chiederle che cosa significa'?
DODERO. I1 funzionario di livello non dirigenziale che sta subito sopra a me è considerato analista se sta in centrale e, se sta fuori, ricercatore. operatore. lo faccio l'aiuto analista, che è la figura professionale
che nell'amministrazione comsponde all'impiegato di concetto.
La pratica Mitrokhin praticamente è stata registrata tutta da me, tutto
quello che è registrato in pratica l'ho registrato io, è la mia scrittura.
Quindi, l'ho vista nascere, anzi l'ho fatta nascere subito dopo la c
dei primi rapporti. È inutile indicare la cadenza con i quali sono
penso ...
000181
-7
Senato della Repubblica
XIV LEGISLATURA
Camera dei deputati
-
- DISEGNI DI LEGGE E
RELAZIONI - DOCUMENTI
PRESIDENTE. Cioè. la cadenza è inutile dirla nel senso che lei conferma che è quella cadenza a noi nota secondo gli atti ...
DODERO. Sì, certo.
PRESIDENTE. Lei, maresciallo, mi scusi, ha seguito, per prepararsi a
questa audizione, tutto quello che noi facciamo che, salvo dove non sia
stata richiesta la segretazione, è pubblico? Glielo chiedo per facilitare le
domande, perché non so se lei già ha seguito, letto i nostri lavori, le nostre
audizioni, qualcosa.
DODERO. Qualcuno.
PRESIDENTE. Lei è ancora in servizio, vero?
DODERO. Sì.
PRESIDENTE. Ecco, questo è anche il motivo per cui sottraiamo la
sua immagine alla telecamera.
Ci vuole dire. visto che lei, appunto, ha seguito la pratica Mitrokhin,
quindi non soltanto a partire dal maggio 1997 quando l'ammiraglio Grignolo ordinò che la pratica fosse concentrata nel suo ufficio - è così'? lei invece l'ha seguita fin dal suo esordio, ci ha detto.
Testo filigrana
DODERO. Sì.
PRESIDENTE. Ci può spiegare in che cosa consisteva la sua ... lei ha
detto che tutta la pratica, tutti i documenti passavano ... lei intende i report portati da ...
DODERO. I report. Quando avvenivano gli incontri presso l'ufficio
delle relazioni esterne, portavano questi repnrt, che non è detto li consegnassero a me subito, immediatamente; insomma, quando arrivavano
provvedevo alla registrazione all'ufficio protocollo, quindi venivano raccolti in contenitori che penso lei abbia visto.
PRESIDENTE. Noi ahbiamo visto dei faldoni, o c'erano degli altri
contenitori?
DODERO. No, i contenitori con i lucidi dove ci sono i report originali, no? Quelli li mettevamo lì; quando abbiamo visto che il materiale era
abbastanza corposo chiaramente non potevano andare dentro una copertina, quindi li abbiamo raccolti in questa maniera. Quindi, venivano immediatamente fatti dei riscontri sui nominativi riportati per vedere se avevamo evidenze di archivio.
PRESIDENTE Che cosa intende con: «facevamo dei
Glielo chiedo perché per noi questo è sempre stato un punto
000 1 8 2
Senato dello Repubblica
- 8 -
Camera dei deputati
XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI
e, secondo i punti di vista, anche dolente, nel senso che alcuni suoi predecessori si sono doluti della scarsa attività di indagine su questi nomi,
altri invece ce l'hanno presentato come un lavoro normale. Lei che cosa
intende'?
DODERO. Secondo me, quello dei riscontri di archivio è un lavoro
normalissimo, sia se si tratta di documento ad alta classifica come erano
questi, sia se si tratta di un documento senza classifica. Cioè, se arriva un
atto dove sono riportati dei nominativi, o delle situazioni, o qualsiasi cosa,
si va a vedere se ci sono dei riscontri nei nostri archivi, nel senso se il
soggetto ha una pratica, oppure se l'evento è già noto. Questo è il lavoro
normale, è quello che faccio al mio livello, insomma.
PRESIDENTE. Scusi, maresciallo, quando lei dice: «nei nostri archivi» lei usa il plurale.
DODERO. In effetti, uso il plurale perché, prima di tutto, c'è un archivio che abbiamo nell'ex I divisione: praticamente, dopo il 1986, è entrato in vigore un nuovo modo di classificare i fascicoli, insomma sono
cose interne ma non hanno nessuna importanza, l'archivio è unico comunque sia, i -chiamiamoli così - cartellini, che mi diano una classifica che è
antecedente al 1986, o che me ne diano una dopo il 1986, cambiano solo i
numeri ma comunque il soggetto si trova, non ha importanza ...
Testo filigrana
PRESIDENTE. Quindi, nel 1986 è avvenuta una riforma di classificazione ...
DODERO. Si, una riforma di classificazione,
PRESIDENTE. Però ...
DODERO. Però non cambia nulla, il soggetto, il fascicolo di una determinata persona si trova comunque, o nella vecchia classifica, o con la
nuova classifica, insomma.
PRESIDENTE. La domanda sugli archivi era: l'archivio della sola I
divisione, o anche gli archivi interni al Servizio e altri fuori dal Servizio?
DODERO. Allora, c'è stato per un lungo periodo solo l'archivio della
I divisione; poi, quando si è deciso di vedere ... aspetti, ho degli appunti
ma non ...
PRESIDENTE. Se vuole leggere i suoi appunti e svolgere, se crede
io l'ho un po' interrotta perché ha detto delle cose che ...
DODERO. No, no, ma è solo una cosa cronoiogica ...
PRESIDENTE. Se intende svolgere una sua relazione. lo
...
?
!;l:
yy
~.:,,i~i~,~~.;[!,;!
-+-----.-..,,,.
l
~ b t ~ M l S $ l f ~Hl !ì tkq 1 , 1 ~ l > ~
--I--._____
000 1 8 5
.
- 9 -
Senato della Repuhhlico
XIV LECISLATIJRA
- DISEGNI
Camera dei deputati
D1 LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI
DODERO. ... sono tutte informazioni desunte dalla pratica, nulla di
più, nulla di meno.
Ecco: il 2 febbraio 1998 abhiamo iniziato i riscontri presso gli archivi
del raggruppamento Roma e della VIU divisione, che erano altri archivi.
Dunque, c'era un sistema informatizzato che ci diceva se un determinato
nominativo era presente anche in quegli archivi; però, secondo me, non
era un sistema molto valido, nel senso che se dava positivo non si poteva
vedere se effettivamente si trattava della persona che cercavamo, perché
non forniva né data di nascita, né niente, quindi bisognava poi materialmente andare a vedere se si trattava della persona ...
PRESIDENTE. O di un omonimo.
DODERO.
... o
di un omonimo, appunto.
PRESIDENTE. Lei ci sta dicendo cose non nuove ma comunque è
importante riconfermarle: queste attività di indagine si esaurivano, almeno
fino a quel momento, al solo riscontro all'intemo dell'archivio della I divisione per vedere ...
Testo filigrana
DODERO. Senz'altro.
PRESIDENTE.
... il nome di battesimo. la nascita
DODERO. Esatto. Se c'era qualcosa, insomma. Se era indicato, che
ne so, che era un agente del KGB, spesso magari veniva fuori che effettivamente, nella pratica magari, c'erano dei riscontri oggettivi.
PRESIDENTE. Ricorda qualche caso che ci può dire'?
DODERO. Ce ne sono talmente tanti che non ...
PRESIDENTE. Appunto, ricordarne uno, magari
...
DODERO. No, in questo momento no, anche perché, insomma, sono
passati ...
PRESIDENTE. Perb, sono molti
DODERO. Sì, diciamo che i riscontri
...
PRESIDENTE. E che cosa succedeva, mi scusi, quando trovavate che
c'era un riscontro tra quello che diceva Impedian e quello che trovavate ...
DODERO. Anche se non c'era un riscontro, compilavo quelle che poi
avete acquisito, le famose schede lavoro. dove c'era ...
PRESIDENTE. Quindi era lei che le compilava'?
- 10 -
Senato della Repubblica
XIV LEGISLATURA
- DISEGNI
Camera dei deputati
DI LEGGE E RELAZIONI - WCUhfENTI
DODERO. Sì. Dove era riportato quello che diceva Mitrokhin e sotto
quello che risultava agli archivi del SISMI. Alle volte si riscontravano
delle cose abbastanza veritiere.
PRESIDENTE. Trovavano riscontro. Questo vuole dire'?
DODERO. Sì, riscontro.
PRESIDENTE. Quindi lei, che è un professionista, considerava questa pratica, a mano a mano che arrivava, un materiale attendibile?
DODERO. Secondo il mio punto di vista sì, perché quando delle notizie, anche vecchissime che avevamo già in atti, trovano un riscontro con
ci6 che diceva il defezionista russo, il materiale poteva considerarsi attendibile. Questa attendihilità diventava «molto attendibile* in considerazione
che le notizie in nostro possesso non erano certamente di dominio puhblico; secondo il mio punto d i vista in molti casi vi era una buona percentuale di probabilità che fossero vere.
Testo filigrana
PRESIDENTE. Da professionista si aspettava, per la sua esperienza,
per la sua metodologia di lavoro, che su questi risconui, semplicemente
anagrafici, si svolgesse o si dovesse svolgere anche un lavoro di inrelligence sul terreno, oppure considerava che questo bastasse? Non le chiedo
un'opinione stravagante. Lei è un professionista di questo mestiere e le
chiedo se questo...
DODERO. Devo dire che in tanti anni non ho mai lavorato su materiale con così alta classifica, cioè segretissimo, quindi non posso dare un
giudizio su come ci si doveva comportare in questo caso, anche perché
c'erano molti avvertimenti da parte degli inglesi di non utilizzare questo
materiale. che non doveva uscire dal Servizio. Addirittura, per esempio,
ricordo un caso in cui era indicato un certo cifratore presso l'ambasciata
in-Libano. 1 cifratori, all'epoca almeno, dovevano far parte del Servizio e
volevamo chiedere alla divisione collaterale nostra se si potesse identificare. Era una cosa degli anni '60. Invece non è stato fatta. I motivi sinceramente non li so. ma penso e credo che sia per questo motivo. Con tutte
le raccomandazioni che ci hanno fatto gli inglesi sulla non diffusione di
questo materiale, credo ci sia stato un po' uno stop.
GARRAFFA. Signor Presidente, può ripetere la domanda'? Lei ha
chiesto se il dossier Mitrokhin fosse attendibile'?
PRESIDENTE. No, ho chiesto al maresciallo se, per la sua esoerienza professionale. considerava che questi riscontri di archivio
sufficienti come lavoro ordinario del Servizio oppure no.
Senoto drllo Repubblica
- 11
Camern dei deputati
-
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E
IONI - WCUMENTI
GARRAFFA. Quindi, ha parlato di riscontri e non di quanto era
scritto nel dossier.
PRESIDENTE. I riscontri tra i report inglesi e quanto loro riscontravano dentro l'archivio della I divisione del SISMI.
DODERO. Ma non necessariamente sul fatto. Anche il fatto che esistesse un fascicolo sulla persona indicata era un riscontro.
PRESIDENTE. Il maresciallo ci ha spiegato, cosa peraltro che ci era
stata spiegata anche da altri, che il primo riscontro che veniva fatto era
andare a vedere se c'erano casi di omonimia, se comspondeva il nome.
se c'erano notizie sulla persona di cui arrivava il nome attraverso la pratica Impedian. Giusto'?
DODERO. Sì.
PAPINI. Mi è sfuggito un passaggio. Ho capito che esisteva la possibilità, neli'interrogare l'archivio della I divisione, di avere una segnalazione circa un eventuale riscontro su altri archivi. Ho capito male'?
Testo filigrana
DODERO. No. C e r a un sistema di riscontro se i nominativi erano
presenti anche nell'archivio del raggnippamento o dell'ex VI11 divisione.
E' una cosa normale.
PRESIDENTE. L'archivio della I divisione conteneva...
PAPINI. Proseguo nella domanda per capire bene, ma può darsi che
la mia fantasia sia eccessiva.
DODERO. Sono tre archivi, distinti e separati, però c'era questa possibilità.
PAPINI. Quindi C'& un collegamento tra questi archivi, per cui interrogandone uno segnala la presenza ...
DODERO. C'è un sistema, ma non sicuro, perché dà solamente l'ornonimia. Dice positivo o negativo e basta.
PAPINI. Quel che mi interessava capire è se il collegamento è automatico, per cui nel momento in cui uno fa l'interrogazione su un archivio,
se poi esiste un riscontro apparentemente positivo anche su un altro atchivio, questo viene segnalato automaticamente o occorre richiederlo apposta?
....
-.. .-....... ..-.-.*.- *.-..__...
i
1
BODERO. v a richiesto apposta. E' un altro sistema. E' un aitrd si.
t-.
.--...-- --. NO^ .-..
stcma di ricerca.
,~2:~;,:~,,!;~:.;~~il!!~(~~~~~
r:a~ii$ictiiqt
.i!p,
"""
i
"
.--'---*
o00 186
---.-..-W---
,
I
1
..3
- 12 -
Senato drllo Repubblica
XlV LEGISLA'CIJRA
- DISEGNI
D1 LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
- DOCUMENTI
PRESIDENTE. Maresciallo, l'abbiamo interrotta perché ha subito offerto spunti di riflessione, ma se non le dispiace la pregherei di tornare
indietro alla prima domanda che le avevo fatto. Lei ci ha detto che ha seguito la pratica sin dall'inizio e abbiamo appreso che lei è la persona che
materialmente compilava le schede lavoro SISMI sui reporr mandati dagli
inglesi.
DODERO. E' giusto.
PRESIDENTE. E questo lei lo ha fatto con continuità storica, dall'inizio alla fine.
DODERO. Sì.
PRESIDENTE. Tutta l'intera pratica
DODERO. Sì e a tuttora non riesco a sganciarmi.
Testo filigrana
PRESIDENTE. Grazie. Anche questo è stato un punto importante.
Adesso veniamo a quella circoscritta fase storica, quel periodo di
tempo durante il quale successe una cosa nuova, cioè che questo materiale
fu spostato o fu concentrato. Ci vuole raccontare cosa si ricorda, possibilmente nel modo più dettagliato'? Non si preoccupi di dire cose che possono sembrare hanali. Come funzionava il meccanismo'?
QUARTIANI. Volevo capire se i report che arrivavano al maresciallo
nel momento in cui faceva il riscontro erano già tradotti in italiano, oppure se erano prima riscontrati e, in seguito, poi tradotti e archiviati. Vorrei saperlo adesso perché è temporalmente collegato alla domanda che lei
ha fatto prima.
PRESIDENTE. Può rispondere, maresciallo? Cioè, lei li trattava nella
sua versione originaria in inglese, riceveva carte già tradotte o tutte e due?
DODERO. Tutte e due; era quasi contestuale la traduzione, si facevano tradurre subito.
QUARTIANI. Li traduceva direttamente, maresciallo?
DODERO. No, no, assolutamente; leggo l'inglese, o meglio, ne capisco il senso, ma non al livello da tradurre.
QUARTIANI. Potrei sapere chi era addetto alla traduzione'?
-
Senoto dello Repubblica
- 13 -
Camera dei deputati
XIV LEG19LATUR.4 - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
v
PRESIDENTE. Abbiamo un documento da cui il SlSMl però ci ha
chiesto di poter omettere i nomi delle persone che hanno compiuto il lavoro per motivi di sicurezza. Lei ritiene che avremmo interesse ad avere i
nomi?
QUARTIANI. Penso di sì, anzi le chiedo se è possibile averli,
PRESIDENTE. Io non ho nulla in contrario, possiamo farlo senz'altro. Non so se dobbiamo portare in Ufficio di Presidenza la questione. Io
ignoro del tutto il motivo per cui il Servizio ha opposto questa segretazione. Non so se, per caso, è un motivo di sicurezza. Lo ignoro del tutto.
DODERO. Non sono traduttori esterni, sono traduttori nostri e quindi
è personale del Servizio.
PRESIDENTE. Bene, allora lo chiederemo e sentiremo cosa dirà il
Servizio.
Maresciallo, le chiedevo di raccontarci come il suo lavoro e delle
persone che lavoravano con lei, sia suoi superiori che aliri suoi collaboratori, funzionava nella fase del concentramento nella stanza di Grignolo, in
questa seconda stanza. Ci può dire dove era questa seconda stanza?
Testo filigrana
DODERO. Era una stanza quasi di fronte all'ufficio di Grignolo, a tre
metri di distanza. Era una stanza normalissima, con una porta blindata,
perché lì si usano.
PRESIDENTE. Questo pure mi sorprende un po', perché sarei pronto
a scommettere - sta nei verbali e lo vedremo - e mi sembra di ricordare
che l'ammiraglio Grignolo, quando gli chiedemmo dove si trovava materialmente questa seconda stanza, disse: «M&, in fondo ad un corridoio».
Solo che era praticamente una dipendenza della sua stessa stanza, mi pare
di capire: tre metri.
DODERO. No, si affacciava ad un'uscita della sua stanza su quel
corridoio.
PRESIDENTE. Una domanda tecnica che evidenzia la ragione della
mia domanda, che altrimenti può sembrare soltanto puntigliosa e stupida:
questo significa che l'ammiraglio aveva il controllo sia burocratico che visivo di coloro che andavano a lavorare sulla pratica'?
DODERO. No, a parte che ci andavo solo io. Quindi non ... C'ero io e
basta.
- 14
Senato della Repubblica
XIV LEGISLATLIRA
- DISEGNI
Camera dei deputati
-
O1 LEGGE E RELAZIONI
-
DOCUMENTI
DODERO. Sì, certo. Come scala gerarchica c'era il colonnello Bonaventura, il colonnello Faraone, poi io e sopra tutti chiaramente il caporeparto Grignolo. Ma poi finiva lì, non è che c'era, come normalmente ...
Normalmente, insomma, una cosa magari così grande, così corposa, se
non fosse stata di quella classifica magari la potevamo fare in quattro-cinque, i documenti venivano divisi e ognuno faceva le ricerche che doveva
fare; invece toccava farle solo me.
PRESIDENTE. Lei era stato indottrinato? 11 materiale inglese avverte
che il personale doveva essere indottrinato e ci siamo sempre chiesti, almeno io, in che consistesse questo indotmnamento.
DODERO. Indotmnato vuol dire ... penso che non c'era bisogno di indottrinarmi, so benissimo che cosa è un documento di alta classifica.
PRESIDENTE. Lei non ne ha bisogno, però gli inglesi ... Insomma,
questi inglesi, per cui nessuno poteva fare nulla perché loro chiedevano
un sacco di cose, tra le cose che chiedevano espressamente c'era anche
la richiesta che fosse trattato solo da personale indottrinato; allora poi ci
siamo chiesti: che cosa vorrà dire questo «indottrinato»?
Testo filigrana
DODERO. Forse indottrinato sulla delicatezza della documentazione,
tant'è vero che poi gli inglesi hanno voluto il nominativo dell'ufficiale al
caso, che in questo caso era Faraone.
PRESIDENTE. Gli inglesi hanno avuto anche il suo di nome'?
DODERO. No, solo l'ufficiale al caso.
PRESIDENTE. Quindi, non è che gli inglesi dovevano avere tutti i
nomi di tutti coloro...
DODERO. No, assolutamente. Loro volevano avere un referente; con
chi parlare nel caso.... Assolutamente no, non è previsto.
PRESIDENTE. E il dottor Lehmann in questa fase?
DODERO. Il dottor Lehmann era ...
PRESIDENTE. Era allora il capo dell'ufficio legale, era titolare in
quel momento dell'ufficio legale, oppure ...
DODERO. Mi pare che non fosse più titolare. Lo era stato per molti
anni. Quindi, come persona che diciamo poteva giudicare a livello legale
se c'erano degli estremi di reato su questa documentazione, era stato deciso
evidentemente di farla valutare al dottor Lehmann. E auindi auesta documentazione è stata portata appunto dentro questa stanza e
Lehinanii. per un anno, siamo stati a leggerci, riga per riga, i repo
Senoto dello Repubhlicn
- 15 -
Camero dei deprituti
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
PRESIDENTE. 11 dottor Lehmann aveva l'incarico.
DODERO. Quello che ha scritto il dottor Lehmann risulta nelle
schede lavoro, non mi ricordo sotto che voce.
PRESIDENTE. S e è possibile vederle, così individuiamo.
Vuole vedere lei le schede, se crede, così può indicarci e ci facciamo
un'idea.
DODERO. Sta nella parte «note aggiuntive», dove c'è scritto, per
esempio in questa scheda di Baroni Antonio: «L'attività descritta in
hase ai dati disponihili non consente di evidenziare comportamenti riconducibili a specifiche fattispecie di reato. In considerazione dei riscontri
anagrafici sul soggetto e sulla sua attività lavorativa appare opportuno
un ulteriore approfondimento info-operativo».
Questa è la parte scritta insieme al dottor Lehmann e in tutte le
schede c'è questa parte.
Testo filigrana
PRESIDENTE. La ringrazio.
Quindi, mi scusi, torniamo ancora al suo lavoro. Ci racconta come si
svolgeva la sua giornata nella fase Grignolo-Lehmann; in quella stanza e
che cosa facevate'? In cosa consisteva questa attività'?
DODERO. L'ho appena detto: cioè, ci leggevamo i report per vedere ... Lui, chiaramente, io lo aiutavo materialmente a prenderli, ordinarli,
poi facevamo queste famose schede.
Cioè, queste frasi le immettevo direttamente nelle schede lavoro.
PRESIDENTE. Che erano volte, se ho capito bene, soltanto a indicare i possibili, eventuali, esiti giudiziari?
DODERO. Con il dottor Lehmann si; le schede lavoro però erano
uniche e composte da più parti: ci sono quanto detto dal collegato, i precedenti di archivio, e poi queste note aggiuntive, dove è riportata la valutazionc, diciamo, legale del dottor Lehmann.
PRESIDENTE. A lei risulta se il dottor Lehmann, che, come lei ha
appena detto, in quel momento non rivestiva più, formalmente almeno,
la responsabilità dell'ufficio legale...
DODERO. Credo.
PRESIDENTE. Sì, per quello che ricordiamo è così. Le risulta che il
dottor Lehmann avesse ricevuto un incarico formale per svolgere
lavoro'? Oppure, a quale titolo, non avendo più quella
svolgeva'?
__-. .
. ..-.__-_
Senato della Repubblica
XIV LEGISLATURA
- 16 - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI -
Camera dei deputati
WCUMENTI
DODERO. Questo non lo so. Non lo so proprio. Magari, essendo un
lavoro così lungo, hanno scelto questo dirigente perché aveva la possibilità
di farlo. Ritengo. Chiaramente dare tutto quel materiale ali'UAGAL sarebbe stato ingolfarlo, penso almeno.
PRESIDENTE. Darlo a chi'?
DODERO. All'nfficio affari giuridici e legali, UAGAL.
PRESIDENTE. Sembrava un po' il nome di un lago africano.
PRESIDENTE. Quindi, lei la mattina andava in ufficio e apriva la
cassaforte di Grignolo'?
DODERO. No.
PRESIDENTE. Ecco, se ci racconta proprio questi dettagli, mi scusi,
mi perdoni ancora, proprio la banalità: lei che cosa faceva?
Testo filigrana
DODERO. In questo momento
PRESIDENTE. Più o meno. insomma.
DODERO. ... non ricordo se all'inizio questi report siano andati materialmente nella cassaforte di Grignolo, credo di sì, comunque.
PRESIDENTE. A noi risulta che dal maggio del 1997 ...
DODERO. Sì, ma per un breve periodo, poi è stata allestita questa
stanza, con la porta blindata a doppia serratura, dove c'era un computer,
c'erano due armadi di ferro con serratura ...
GARRAFFA. C e r a la combinazione nella serratura'?
DODERO. No, no, senza combinazione. (Commenti del senatore
GarraffliJ.
DATO. In che anno eravamo'?
PRESIDENTE. Eravamo nel maggio 1997, è vero, maresciallo, è
così'
Era primavera 1997, questo periodo, senatrice, se l'appunto che ho
qui è corretto - e immagino che lo sia - va dal maggio del 1997 al dicembre dello stesso anno.
- 17 -
Senato della Repuhhlica
XIV LEGISLATURA
- DISEGNI
Camera dei deputati
D1 LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI
PRESIDENTE. Ah, quindi un anno intero. Allora, il senso della mia
domanda ...
DODERO. I1 discorso è questo: il materiale stava lì, al computer
erano inserite queste schede lavoro, che venivano a mano a mano aggiornate con queste valutazioni che decideva il dottor Lehmann; alla fine del
lavoro si chiudeva la porta, le chiavi venivano messe dentro una busta
chiusa, firmata e data in custodia alla segreteria del reparto.
QUARTIANI. Ma il computer era in rete o si lavorava su dischetto?
DODERO. No, no, assolutamente. Non era in rete, ma non si lavorava su dischetto.
PRESIDENTE. La ringrazio, lei ha detto e ha ottenuto una risposta
che adesso merita approfondimento.
Quando noi abbiamo chiesto all'ammiraglio Grignolo questo computer che razza di oggetto fosse, non la marca, ma se fosse un computer collegato on line con dei datahase, con qualcosa, oppure fosse l'equivalente
di una macchina da scrivere, sia pure elettronica, lui ci ha detto l'equivalente di una macchina da scrivere, nel senso che era cieco, non aveva ...
Testo filigrana
DODERO. Certo, non era collegato con nessuno.
PRESIDENTE. Ma, quando gli abbiamo sottolineato questo aspetto,
l'ammiraglio ha detto: <'però. aveva i dischettin. Io, tra l'altro, ho detto ...
DODERO. 1 dischetti erano per il hackup, chiaramente. I dischetti andavano dentro in cassaforte insieme alla documentazione, cioè, ogni sera
si faceva un hackup e poi ...
PRESIDENTE. Quindi, era una precauzione affinché, se si rompeva
il disco rigido, non andasse perduto il materiale.
DODERO. Ceno, solo per quello, mica per
PRESIDENTE. E poi sappiamo anche che questi dischetti - questo
risulta, lei cc lo può confermare se ne ha notizia diretta - sono stati distnitti insieme all'altro materiale di lavoro, su disposizione dell'atnmiraglio Battelli insieme a quelle copie di lavoro che venivano dall'archivio ...
DODERO. Sì, fu fatto un unico verbale
.
PRESIDENTE. Fu fatta un'unica distruzione ed un unico verbale, è
così' Lei era presente, per caso'?
- 18 -
Senato della Repubblica
XIV LEGISLATURA
- DISEGNI DI
LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputirti
- WCUMENTI
PRESIDENTE. Uno dei redattori del verbale, insieme
DODERO.
...
... e testimone alla distruzione.
PRESIDENTE. 11 suo racconto, è molto scarno, ma mi par di capire
che c'è poco da raccontare, perché lei lo ha detto molto chiaramente: andavate in ufficio, prelevavate il materiale, lei e il dottor Lehmann, voi due
da soli mi pare di capire, mi corregga ...
DODERO. Sì.
PRESIDENTE. ... ve lo studiavate con la massima attenzione riga per
riga, compilavate le note che ritenevate opportune sotto un profilo fondamentalmente tecnico-giudiziario ...
DODERO. Tecnico-giuridico.
PRESIDENTE. Tecnico-giuridico, cioè, per dire, se c'era la scheda
Guzzanti, vediamo se questo è materiale che possiamo trasmettere all'autoriti giudiziaria, oppure no'?
Poi, la sera, quando terminavate il lavoro, prendevate questo materiale, lo riportavate da dove l'avevate preso, tutto veniva chiuso a chiave,
veniva fatto il backup con i dischetti e poi tutto ricominciava la mattina
dopo.
Allora, la mia domanda, che direi è inutile, nel senso che è solo una
conferma: quindi, c'è stato un anno di tempo, che va dal maggio 1997 al
maggio 1998, in cui - secondo quello che lei ci ha così dettagliatamente e
molto chiaramente spiegato - tutto quello che il Servizio fece sulla pratica
Mitrokhin fu ciò che lei ci ha detto, un lavoretto gomito a gomito tra lei e
il dottor Lehmann per vedere se ci fossero elementi e quali note apporre;
poi si rimetteva a posto e si ricominciava; e così durante tutto questo periodo di tempo ...
Testo filigrana
DODERO. Non continuativamente
...
PRESIDENTE. Perché avevate, immagino, anche altre cose da fare
...
DODERO. Qualche periodo di ferie, non so, sia io che il dottor Lehmann; però, sì, è stato un anno un po' così.
PRESIDENTE. Dunque, il lavoro che voi avete compiuto, quindi, si
trova - dove'? - sulle schede riempite, è quello l'esito finale di ciò che voi
avete fatto'?
DODERO. Sulle schede di lavoro.
:; :.,., t": ' " " 8 !' ,.;;:.,; !,,.
Volevo anche spiegare che ci sono due schede lavoro perché d h 't-'..''. .::':!.''.:r;i...'i.
i ,.
d ~ u &-...---.-,.,---.-..
w 0 ! 4 ,4!,,t*$
,
steina cinpirico che avevamo a quell'epoca, cioè in DB3, le abbia"pwpas-.-
I
l
-
..L.
,,,,,
- 19 -
Senato dellrz Repubblica
XIV LEGISLATURA
Camera dei deputati
- MSEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
sate in iiwess con i nuovi computer, quindi per quello ce ne stanno due:
quelle stampate all'epoca e quelle che si possono stampare ...
PRESIDENTE. Quindi. semplicemente un cambio di programma, in.
somma, anche di grafica.
DODERO. Un cambio di programma, quelle si possono stampare anche adesso in qualsiasi momento, mentre le altre non si possono più stampare perché, anche se abbiamo per il momento conservato il computer,
perché non si sa mai, però ...
PRESIDENTE. Allora, a questo proposito, visto che abbiamo saputo
che i dischetti sono stati distrutti insieme ad altre cose con relativo verbale, che ne è stato, invece, del disco rigido sul quale il computer lavorava? È stato conservato, sta tutto lì, è stato buttato, sta in un angolo,
sta ... '?
DODERO. Momentaneamente sta con tutto il computer sopra un armadio pieno di polvere, proprio nel caso che qualcuno volesse fare un
controllo sulle vecchie schede, solo per quello. Non so neanche se funziona. Comunque c'è, non è stato buttato nulla. Anzi, era un computer
Tempest dove il disco rigido si poteva estrarre.
Testo filigrana
NIEDDU. Volevo chiedere al maresciallo una valutazione per farmi
un'idea e avere un parametro di valutazione. Due persone, se ho capito
bene, il maresciallo e un consulente, il dottor Lehmann ...
PRESIDENTE. Ma era un consulente o era un dipendente
... '?
DODERO. Era un direttore di divisione.
NIEDDU. Era un direttore di divisione e responsabile dell'ufficio
legale ...
DODERO. Era stato ..
QUARTIANI. Era in pensione
DODERO. No, non era ancora in pensione. Non so che incarico
avesse in quel periodo, però non era in pensione.
PRESIDENTE. Ma era stato - credo che si possa dire - sollevato dal
suo incarico perché era oggetto di un procedimento penale. Allora, era
stato sospeso dal suo incarico, che tuttavia svolgeva, invece, pare, in maniera quotidiana, insomma.
Senato della Repubblica
- 20 -
Camera dei depurali
XIV LEGISLATURA - DISEGNI O1 LEGGE E RELAZIONI - DOCUMJ3TI
PRESIDENTE. Che era un altro.
NIEDDU. ... aveva alue incombenze, data l'esigenza di fare i risconm su queste schede fu richiamato in attività, per svolgere il compito di
consulente legale ...
DODERO. Di fare una valutazione, più che altro
...
NIEDDU. Un giudizio o valutazione di carattere legale.
PRESIDENTE. Credo che sia così.
NIEDDU. Quindi vennero rimpolpate le risorse relative a questo tipo
di attività, cioè la valutazione di carattere legale, con il richiamo del dottor Lehmann. Due persone per circa un anno si occuparono delle schede.
Di quante? C'erano già tutte?
DODERO. Sto guardando.
Testo filigrana
PRESIDENTE. E' un dato che forse il maresciallo ha con sé, ma che
possiamo trarre dal materiale di cui disponiamo.
NIEDDU. I1 maresciallo può affermare che tutte queste furono valu-
tate?
PRESIDENTE. Ricorda quante erano all'inizio di questo lavoro le
schede arrivate'?
DODERO. lo so di sicuro che erano..
PRESIDENTE. Stiamo parlando del periodo dal maggio 1997 al
maggio 1998. Comunque, è un dato burocratico oggettivo, non affidato
alla memoria personale del maresciallo. Se lo ricorda meglio, ma è un
dato di fatto.
DODERO. Era l'atto 36. Fino all'atto 36 tutta la pratica è passata lì e
noi abbiamo aperto una copertina nuova che è rimasta in I divisione per i
successivi amvi. Comunque poi venivano portati lì per essere inseriti anche loro.
QUARTIANI. Quando ci fu l'ultimo arrivo'?
PRESIDENTE. 11 18 maggio 1999.
QUARTIANI. E nel maggio 1998 come faceva ad averle trattate
tutte'?
'
PRESIDENTE. Infatti non ha detto che erano tutte.
t
,
.I
$,:,,:,;,.
, ,,
....,,'
, , ,------.--4.
(..i:#!;!:!,:/;;,!;
l ,a
----------.--..--..,--
~ ~ J W Y ~ S C I~O! lI y~ hI l ! , , , ,
I
l
J
,
.
-
000195
i
- 21 -
Senato della Rcpubhlirn
XIV LEGl%4TURA
Cornern dei deputnri
- DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
NIEDDU. Se non ha i dati, possiamo andare avanti.
DODERO. Sì. Non credevo fossero importanti.
PRESIDENTE. Secondo quel che risulta, al 9 aprile 1998, perché poi
la consegna successiva è del 20 luglio 1998, erano 227. Al 18 maggio
erano 259.
NIEDDU. Questo è il dato di ingresso delle schede al Servizio, ma
all'interno del Servizio sono state trattate tutte'? L'attività di riscontro ha
ncompreso tutte le schede fino ad allora pervenute o solo una parte in
quell'anno? Fu completato il lavoro di riscontro su tutte le schede o in
parte'?
DODERO. Sì. Quando arrivavano le nuove schede facevo subito i riscontri e venivano aggiunte a quelle che già stavano al reparto e quindi si
faceva la scheda lavoro nuova.
Testo filigrana
PRESIDENTE. Erano tutte'?
DODERO. Tutte, tranne quelle che...
NIEDDU. Tranne quelle non ancora pervenute.
DODERO. No, quelle che aveva il Direttore del Servizio.
PRESIDENTE. C'era il p p p o di schede dei politici che fin dall'inizio erano state trattenute dal Direttore del Servizio. Quindi quelle non
erano...
DODERO. Nella nostra disponibilità.
PRESIDENTE. E quelle dei giornalisti erano nella vostra disponihilità'?
DODERO. Sì.
PRESIDENTE. Quelle dei diplomatici'?
DODERO. Sì e alla fine erano 34.
1
i
:
L- ..-. ..... .
NIEDDU. Riassumendo, per circa un anno due persone si sono occupate di queste schede. Secondo la sua esperienza è stato un lavoro leggero,
. -.----.--....
., ,,, . ,-
I
L!
t
Senato della Repubblica
- 22 -
XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
- DOCUMENTI
mediamente impegnativo o approfondito? Mi dia una scala, un parametro
per farmi intendere, non essendo addentro al tipo di attività che lei svolge.
DODERO. Per quanto mi riguarda è stato un lavoro noiosissimo, perché chiaramente rileggere le schede e trovare quelle motivazioni tecnicogiuridiche, se era passato tanto tempo che il reato, se eventualmente c'era,
si era estinto. Tutte queste cose qui. Certamente non è che fosse un lavoro
entusiasmante, anche se non è stato fatto in continuazione per un anno. Ci
sono state delle interruzioni per motivi privati del dottor Lehmann o perché magari quando arrivavano i nuovi invii di schede, siccome le trattavo
solo io, mi toccava fare gli accertamenti di archivio, i riscontri.
NIEDDU. Noioso sì, ma lei considera il lavoro che ha fatto un lavoro
accurato o approssimativo'? Non mi interessa l'aspetto umano, noioso, interessante o meno. Vorrei capire.
DODERO. E' chiaro che era accurato. Avevamo tutti i codici davanti,
che Lehmann consultava sulle fattispecie che rilevava.
Testo filigrana
PRESIDENTE. Era un lavoro di consulenza giudiziaria.
DODERO. Era un lavoro di consulenza giuridica.
PRESIDENTE. Lei ha detto che è stato un lavoro molto accurato.
DODERO. Accurato, certo
PRESIDENTE. Un lavoro accurato di indagine giudiziaria ai fini ...
DODERO. Consulenza giuridica, direi.
PRESIDENTE. Nulla a che vedere con intelligente, investigazioni,
pedinamenti.
DODERO. No, assolutamente.
PRESIDENTE. Nulla che avesse a che fare con il controspionaggio.
DODERO. Assolutamente no
PRESIDENTE. Era un eccellente lavoro di natura giuridica
DODERO. Si immettevano le nuove schede che ogni tanto arrivavano. tutto lì.
PRESIDENTE. Lei è un aeente. lei è un uomo del Servizio che ha
Senoto drlln Repubblica
- 23 -
XIV LECIFLATURA - DISEGNI O! LECCE E RELAZIONL
Cnmera dei deputnri
- DOCUMENTI
NIEDDU. La valutazione di carattere giuridico veniva preceduta però
da riscontri di carattere investigativo.
DODERO. Sì.
NIEDDU. Non saranno pedinamenti fisici, non saranno controlli telefonici, ma la verifica sugli archivi mi sembra si possa considerare un riscontro.
DODERO. E' così.
NIEDDU. Ma lei ritiene che il lavoro sia stato accurato? Ritiene potesse essere più accurato?
DODERO. Non credo. I1 discorso era questo. Prima si leggeva quanto
comunicato dagli inglesi sul report. Sulla base di quello che c'era scritto
lì, si vedeva se c'erano degli estremi di reato, quanto tempo era passato,
se era tuttora valido oppure se potesse essere andato in prescrizione. Poi
c'era una seconda valutazione tra quel che diceva il report e quel che risultava in archivio da noi. Infatti su alcune schede c'è scritto che si propone di fare un'ultenore indagine informativa, infoperativa, eccetera. Perché? Perché c'erano in archivio evidentemente cose che combaciavano
con quello che diceva il report.
Testo filigrana
NIEDDU. Che lei sappia, queste segnalazioni hanno avuto un seguito'?
DODERO. Non hanno avuto seguito, perché non si è fatta attività
fuori dal Servizio. Si è cominciato a fare qualcosa ma il tutto si è... Praticamente erano dati di fatto. cioè se erano vivi, dove abitavano; nulla di
veramente investigativo a livello intelligente, proprio assolutamente. In
effetti, questi riscontri sono i primi atti da fare per poi passare ad una
cosa più approfondita, però lì poi si è fermato, non so se perché poi la
cosa è esplosa sui giornali, quindi è diventata pubblica.
PRESIDENTE. Nel settembre 1999.
DODERO. Sì, in quel periodo si era cominciato a fare qualcosa con
l'esterno. Quindi, tra la metà del '98 e il '99, si stava cominciando a uscire
per vedere di fare accertamenti più approfonditi. Poi la cosa è finita lì.
NIEDDU. C'erano criteri per questi approfondimenti?
DODERO. Sì, c'erano dei criteri. 11 criterio principale era quello di
iniziare con delle persone che, come si può dire, forse lo dico male,
non che avessero da perdere, ma insomma, tipo i pubblici ufficiali, che
si potevano avvicinare ... Certo. se andavo ad avvicinare magari un giornalista quello mi faceva un articolo e l'indomani era finito tutto I'ar hjy~y:;5,!ij~ii;;ii!,,ix!ii;!,~
1
1
'---------..-" -..,,--.-..
.._._._.._
~ ' W m 1 s 5 1 ! i whi ! l # ~ r ~ { l ~ ,
-..-.....
000198
Senato della Repubblico
XIV LEGISLAWRA
- 24 -
Camera dei deputati
- DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Mitrokhin sui giornali o qualcosa del genere. Quindi, si è cercato per la
prima fase appunto di vedere se si poteva avvicinare qualche pubblico dipendente, ad esempio i diplomatici. che erano comunque funzionari dello
Stato. Questo era il criterio.
PAPINI. Vorrei capire un punto che non ho compreso bene; forse gli
altri membri della Commissione lo hanno capito ma vorrei capirlo anch'io. Prendiamo il caso di una scheda nuova - ve ne saranno state nell'arco dell'anno di tempo in cui da maggio '97 a maggio '98 lei ha lavorato con il dottor Lehmann - che aniva dall'lnghilterra. Questa scheda arriva e non va immediatamente in quella stanza per la valutazione giuridica, se ho capito bene: prima viene svolto un riscontro, ancorché limitato
al solo archivio della I divisione, come da tempo sappiamo; ma questo
viene fatto prima di procedere ad una valutazione giuridica. Quindi, questo riscontro viene fatto da lei.
DODERO. Sì
Testo filigrana
PAPINI. Non dunque in quella stanza dove il computer non è in rete,
ma in un altro posto dove il computer era in rete.
DODERO. E' così, perché i report comunque arrivavano in I divisione.
PAPINI. Perfetto. Quindi, facciamo il caso dell'iter di un report che
arriva in I divisione mentre è già in atto il lavoro che lei sta svolgendo
con Lehmann. Aniva un report, da chiunque viene ricevuto viene passato
a lei; lei effettua un riscontro presso l'archivio della I divisione, compila
una scheda di lavoro e questa, assieme al report originario, va nell'ufficio
dove lei lavora con Lehmann ...
DODERO. Sì.
PAPINI. Per un valutazione giuridica, che non è una valutazione risihile, come si si è cercato di far intendere.
DODERO. La compilavo lì, direttamente da Lehmann.
PAPINI. È una delle cose che non più tardi di ieri, in un altra audizione, chiedevamo di verificare che fosse stata fatta, perché vi erano dei
compiti affidati dalla legge n. 801 del 1977 ai Servizi, quelli appunto di
valutare se vi erano degli estremi e degli elementi di prova da eventualmente trasmettere alla polizia giudiziaria. Quindi, fa parte del lavoro.
Vorrei ricostmire la sequenza operativa. La sequenza è questa:
scheda. riscontro suo, compilazione scheda di lavoro, scheda di lavoro e
scheda originaria inglese tradotta o non trktdotta vanno
la valutazione giuridica del dottor Lehmann, con la sua
,"i
i
-
Senato dello Repuhhlica
- 25
Camera dei deputati
-
XIV LEGIFLATUM - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
- WCUMWTI
Questa è la sequenza nel periodo di cui stiamo parlando: maggio '97-maggio '98.
DODERO. Sì.
QUARTIANI. Signor Presidente, naturalmente il maresciallo Dodero
aveva un duplice molo nel periodo '97-'98: quella della verifica giuridica
e quella del riscontro, a mano a mano che arrivavano nuovi report. Volevo
capire, per questa seconda parte, cioè dell'amvo dei nuovi report e del
riscontro, a parte la questione della traduzione che risolveremo una volta
che comprenderemo chi ci lavorava nel periodo '97-'98: chi era direttamente il superiore del maresciallo Dodero relativamente al lavoro di riscontro dei report nel periodo '97-'98, non relativamente al settore in
cui operava con il dottor Lehmann, ma per questa parte del lavoro'? Chi
era il suo superiore'?
PRESIDENTE. 11 famoso riscontro di archivio
Testo filigrana
QUARTIANI. Sì. Aveva un superiore cui rispondeva'?
DODERO. Sempre il colonnello Faraone. Inizialmente non c'era lui,
ma nel periodo in questione c'era già lui.
PRESIDENTE. Precedentemente era stata la dottoressa Vozzi?
DODERO. Sì. Praticamente la dottoressa Vozzi ha avuto in consegna
i primi report, poi ha fatto altri due incontri con gli inglesi, quando già
non stava più nella sezione che si occupava della questione, ma siccome
la conoscevano... Comunque, chi fa gli incontri non ha nessun importanza.
Insomma, non è quello.
QUARTIANI. Quindi, si presume che prima di arrivare al lavoro
nella stanza in cui operava il dottor Lehmann ci fosse un «ok» al lavoro
fatto sui repnrf medesimi, una volta rivisti da parte del superiore del maresciallo Dodero?
DODERO. Non esisteva un «ok» del genere. Cioè, io ero addetto,
come Faraone, al caso. Certo, non è che li consegnavano a me; magari
passavano dal colonnello Bonaventura al colonnello Faraone il quale me
li dava dicendo: <<Guarda,sono arrivati altri reporb. Me li dava e basta,
non è che ...
QUARTIANI. L'importante è che i suoi superiori rispondessero dell'attività sui report. Non sto parlando della fase precedente, quando a lei
vengono consegnati i report. Lei sui report deve fare un lavoro di ri
2:!,,!,;[;.,i::;[!,(!(f;!;,!l:[;
;.!.
tro di archivio; una volta fatto. quell'esito veniva in qualche modo
.
firmato da un suo superiore oppure era nelle sua disponibilità e lei ~r~---'!%~!!!k"i~!.*~~
l
Senato ùello Repubblica
- 26
-
Camera dei deputati
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - W C U ~ N T I
tamente andava a lavorare con il dottor Lehmann per la parte di riscontro
giuridico'?
DODERO. No, i riscontri di archivio li facevo; li annotavo sulla
scheda e poi li inserivo. Non avevo bisogno di nessuna autorizzazione.
Anche perché se stiamo al livello di non aver fiducia su queste cose è inutile che sto al Servizio, insomma.
QUARTIANI. Quindi il colonnello Faraone si fidava di quello che lei
faceva e non aveva bisogno di dare nessun aok», nel momento in cui quei
report passavano dalla fase di riscontro di archivio alla fase di lavorazione
per l'attività giuridica del dottor Lehmann?
DODERO. Lui comunque li leggeva, è chiaro, mi pare ovvio.
QUARTIANI. Ma li leggeva sempre?
PRESIDENTE. Non consideri nulla ovvio per noi; almeno parlo
per me.
Testo filigrana
DODERO. È chiaro che il lavoro che facevo, il mio, chiamiamolo superiore o supervisore lo vedeva, però non avevo bisogno di nessun visto.
Lo leggeva, ne prendeva atto e mi diceva «ok».
QUARTIANI. E nel caso lei avesse commesso qualche errore o
omesso qualche parte nella fase di verifica, che avrebbe potuto produrre
elementi di valutazione negativa per chi veniva riscontrato neila fase di
valutazione giuridica del dottor Lehmann, chi ne rispondeva, lei personalmente o il suo superiore'?
DODERO. l o non capisco dove sinceramente voglia arrivare. Cioè,
noi ...
QUARTIANI. Lei deve rispondere alla domanda, non deve valutare
dove dobbiamo arrivare.
DODERO. La valutazione giuridica non serviva per vedere se... Cioè,
era una cosa, io penso, interna nostra, per vedere se c'erano degli estremi
di reato. E comunque la valutazione giuridica non veniva fatta sui precedenti di archivio. ma su quello che era scritto sul report che veniva dall'Inghilterra. Quindi, non potevo sbagliare; cioè. quello che scrivevo come
precedenti di archivio non era di per sé importante per la valutazione giuridica.
QUARTIANI. Ma poteva sbagliare il traduttore di quel
pure lei faceva anche una verifica ...
000201
4
Senato della Repubblica
- 27 -
Camera dei deputati
XIV LEGISLATURA - DISEGNI 01 LEGGE E RELAZIONI - WCUMWTL
DODERO. No, guardi, il traduttore poteva sbagliare benissimo perché
io di inglese capisco poco. Però, sono stati più di uno ...
QUARTIANI. Vorrei capire chi risponde degli errori.
DODERO. Lei ha trovato degli errori nelle traduzioni?
QUARTIANI. Voglio capire chi normalmente risponde degli errori, o
presso i Servizi non risponde nessuno degli errori'?
DODERO. Qualcuno risponderà, certo.
QUARTIANI. Siccome stiamo parlando di persone
...
PRESIDENTE. C'è una linea gerarchica.
DODERO. Guardi, noi siamo militari a tutti gli effetti anche se non
indossiamo i gradi, quindi, come si risponde nella linea gerarchica norinale, si risponde anche da noi così, nella stessa maniera.
Testo filigrana
PRESIDENTE. Maresciallo, lei avrà capito - è abbastanza ovvio - il
perno, il centro di tutte queste domande, che altrimenti potrebbero sembrare forse disorientanti, o magari, che ne so ...
DODERO. l o rispondo a tutto ciò che conosco
PRESlDENTE. Certo
La cosa che a noi interessa - almeno credo, parlo per me ma credo
interessi anche la maggior parte dei componenti di questa Commissione,
se non tutti - è accertare ancora una volta, a prescindere dai risconm giuridici, giudiziari, le ipotesi di reato, se mandare o no l'autorità giudiziaria,
esaminare i codici, vedere tutti questi aspetti, e a prescindere anche dal
dovuto necessario riscontro con quanto si trovava già presente in archivio.
se, oltre a queste attività che sono importanti e vanno fatte ma che sono
solo una parte delle attività di intrlligence, poi, fosse stata fatta anche
qualche altra cosa, intendendosi attività investigativa. Credo che lei su
questo abbia poco fa già risposto, dichiarando nel modo più fermo che
non è stata fatta alcuna attività investigativa.
DODERO. Un'attività investigativa è stata fatta ed era su quel fainoso '<illegale». Vasilyev, che aveva la <<leggenda»italiana, mi pare
che sia il report 114; su quello abbiamo fatto degli accertamenti per vedere se si riusciva a risalire a questo illegale, ma è andata male, i
------,.~--_perché quel cognome è abhastanza ...
;;l,,..
L.:.
., ;;;;::;,,
...5:(!~(i~~~!~8!l:;;;.!~
PRESIDENTE. Diffuso.
l-
.
--.--...._---:-.
:('*k'ssl(Mt M,Tk()t,,!N
--.-,--,-
000102
i
Senato della Repubhlim
- 28 -
XIV LEGISLATURA - DISEGNI O1 LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
- WCUMENTI
DODERO. ... diffuso nella zona dov'è nata questa <<leggenda»,quindi
non siamo andati oltre un certo limite.
PRESIDENTE. Mi perdoni, ignoro la «leggenda».
DODERO. La *leggenda» è una storia di copertura che si crea ad un
agente illegale, cioè un altro nome, un altro cognome, normalmente si
prendono nomi di persone morte, con documentazione che persone compiacenti forniscono dall'ufficio anagrafe, o cose del genere, insomma, o
si fanno falsi direttamente. Questa è la leggenda, cioè, si crea una stona
che regga possibilmente ad eventuali riscontri.
PRESIDENTE. Lo scopo era di trovare e di agganciare questo ...
DODERO. Trovare, cercare i riscontri oggettivi.
PRESIDENTE. Che lei ricordi, è stata l'unica attiviti veramente investigativa e di intelligence che sia stata compiuta sull'intero dossier Mitrokhin, che è passato tutto per lc suc mani, dalla prima ali'ultima scheda,
e che lei ha verificato riga per riga'?
Testo filigrana
DODERO. Di intelligence sì
MARINO. Maresciallo, sono da poco membro di questa Commissione, ho notato che sotto qualche scheda ci sono le note redatte dal SISMI, in cui molto spesso si fa uso del condizionale, che so: Tizio dice
che Sempronio avrebbe detto, Tizio dice che Sempronio avrebbe fatto, Tizio dice che X si sarebbe recato.
Ora, questo uso del condizionale - a volte c'è anche un abuso del
condizionale - pone un problema per un neofita come me, cioè, quale attendibilità può avere questa nota. Questo condizionale prelude ad un successivo approfondimento? E, laddove l'ulteriore e successivo approfondimento non sia approdato a nulla, la nota viene corretta'? Sta ad indicare
che l'approfondimento è ancora in itinere? E, ove l'approfondimento successivo eventuale comporti un esito negativo, il condizionale resta alla
storia di quella scheda, cioè il condizionale resta come memoria storicac?
Ecco, insomma, complessivamente questo uso del condizionale che
cosa può significare per un lettore come me. forse non attento'?
DODERO. Specialmente nel controspionaggio il condizionale lo
usiamo sempre, praticamente sempre, è d'uso, in quanto a noi non servono
prove oggettive, non dobbiamo fare un processo. A noi basta che tre o più
informazioni dello stesso tipo e provenienti da aree diverse coincidano per
avere. non dico la sicurezza, ma. .. Certo, non è una prova da portare in
Senato della Repuhhlim
- 29
-
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
- WCUhlENTI
oggettive perché nessuno ci chiederà mai di portare in tribunale qualcosa,
non facciamo né antiterrorismo né niente, trattiamo le spie.
Allora, se mi arriva una informazione da una fonte che Tizio è una
spia e poi mi arriva una conferma dagli inglesi che Tizio è una spia, e
me ne arriva un'altra, che ne so, dalla Francia che Tizio è una spia, per
me Tizio è una spia, però non lo posso dire con certezza, dovrebbe essere
una spia. questo è quanto. Non avendo l'obbligo di produrre prove,
usiamo spesso il condizionale, specialmente nel controspionaggio.
MARINO. Comprendo che il condizionale è d'uso, o almeno lo capisco. Quando, però, si usa il condizionale si presuppone che sul soggetto
interessato, che a volte potrebbe essere anche un personaggio illustre della
nostra storia, sia fatto un approfondimento serio, ancor più serio in funzione della personalità che si ha davanti. Ora, se dopo anni questo approfondimento eventuale non ha comportato nessun esito, non potrebbe configurarsi quasi come un atto di dispregio un uso del condizionale così disinvolto rispetto a personalità che appartengono alla storia e anche alla dignità di tutti quanti noi'?
Testo filigrana
DODERO. Forse lei ha ragione, però certo non dipende da me, nel
senso che correggere determinate forme di ... non so, come dice lei, aggiornare la - chiamiamola così, tra virgolette - «scheda», non dipende
certo da me. Gli approfondimenti, poi, non so, penso che se si fanno approfondimenti su una persona e si esclude che questa persona abbia fatto
quello che prima si indicava con il condizionale, ad una successiva corrispondenza non si usa più, insomma, almeno credo che sia così, almeno io
farei così.
MARINO. Insomma, resta alla storia il condizionale, ho capito.
DODERO. Il condizionale, gliel'ho detto, è proprio d'uso nel controspionaggio.
PRESIDENTE. Credo di dovere un piccolo chiarimento al nostro
ospite. Non so se il senatore Marino, facendo questa domanda molto intelligente, che ha dato luogo ad una risposta comunque di grande interesse,
l'abbia fatta pensando a quel che si è detto ieri, ma sicuramente si attaglia
ad una cosa che. parlando di un personaggio storico, è accaduta in Commissione. Nel galleggiante della pratica SISMI, c'è una scheda dell'allora
SID, che risaliva al 1972, in cui, a riscontro della scheda relativa al nome
di MAVR, Libero Lizzadri, dall'archivio è uscita fuori una nota informativa in cui con il condizionale - «farebbe», «avrebbe» - si diceva che nel
1972 l'onorevole Francesco De Martino avrebbe inviato presso il Partito
comunista dell'unione Sovietica il giornalista dell'«Avanti!», Libero Lizzadri. onde ottenere da quel Partito e da quella sede appoggi ne. ssari e
-ru*---r-.-..-.-_lsufficienti per conquistare, come in effetti storicamente avvenne, 4:@&.;i;;,i;.:;;i.ii]tii!;ji;I;
teria del PSI al congresso di Genova. Siccome ho forse incauta e u i d ~ ; g h c ~ ? i !mi ~! rty o r
P
i
--.1..-.--_._.__.
000204
.., .,
!.i.
1
I
- 30 -
Senato della Repubblica
XIV LEGISLATURA
- DISEGNI DI LEGGE E
Camera dei deputati
RELAZIONI
- DOCUMENTI
tato questa scheda come un dato di fatto, l'onorevole Bielli mi ha fatto
notare che non potevo a suo parere usarlo come ho fatto, essendo un condizionale, e mi sono permesso di avanzare l'ipotesi che il Servizio usi
sempre il condizionale. Quel che lei ha detto in qualche modo mi ha confermato una metodologia.
DODERO. Evidentemente è un'unica informativa.
MUGNAI. Vorrei proprio riprendere le mosse da una delle affermazioni fatte adesso dal maresciallo rispondendo all'interrogativo che gli
stava ponendo il collega, ossia sul compito principale che ha un Servizio
di controspionaggio, che non è quello di raccogliere prove per l'autorità
giudiziaria, quanto di tutelare in modo possibilmente preventivo la sicurezza nazionale. Di questo gliene chiedo conferma in modo che non vi
siano dubbi al riguardo.
DODERO. Senz'altro.
MUGNAI. Lei ha detto che in tutta la sua lunga militanza all'intemo
dei Servizi mai aveva operato nell'ambito di una missione di così alta
classificazione. Debbo ritenere che forse di tutte le operazioni affrontate,
credo che abbia una certa conoscenza della vita del nostro Servizio, se non
la più importante fosse una delle piu importanti.
Testo filigrana
DODERO. La classifica l'hanno messa gli inglesi. Può anche darsi
che noi l'avremmo trattata solo con il segreto semplice e non come segretissima. Però era di alta classifica.
MUGNAI. Proveniente da un Servizio che credo voi stessi riteniate
tra i più affidabili sotto quel profilo.
DODERO. Sì, ma diciamo che d ' e s t e r o tendono ad alzare questo livello di classifica.
MUGNAI. Mi è parso di comprendere che per un certo periodo di
tempo, quello che la vede operare accanto al dottor Lehmann, l'unica attività ulteriore rispetto a quella di valutazione in chiave giuridica del materiale fornito, fosse un semplice riscontro di archivio.
DODERO. E' sempre stato così
MUGNAI. Quindi vi era un semplice, preventivo riscontro d'archivio
per verificare all'interno del Servizio una possibile comspondenza di nominativi. dopo di che le schede venivano portate nella stanza, dentro la
quale si procedeva ad una valutazione di carattere squisitamente giuridico.
Senato dello Repuhhlicn
- 31 -
XIV LEGISLANRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
- WCUMENTI
quella famosa scheda con quel che diceva il report con i riscontri di archivio e poi era aperta alle ulteriori valutazioni del dottor Lehmann.
MUGNAI. Ma non sarebbe stato più logico che valutazioni di questo
tipo, quindi finalizzate ad un'analisi in chiave giuridica del materiale, avvenissero in una fase successiva, cioè quando un'attività di controspionaggio e di intelligence fosse stata effettivamente svolta, come del resto mi
pare di capire per alcune delle schede fosse suggerito e poi non fatto'?
A me che sono un profano pare piuttosto inusuale e curioso che un'attività
sicuramente residuale nell'ambito del Servizio, quella di raccogliere prove
a favore della magistratura, sia stata di fatto quella che principalmente
vide impegnato il Servizio in quel momento. piuttosto che una vera e propria attività di intelligence, che come lei ha spiegato si svolge con paradigmi diversi rispetto a quelli di chi deve raccogliere prove per la magiStraNra. Le chiedo un'opinione a riguardo, perché a me pare francamente
piuttosto inusuale e sconcertante.
DODERO. In effetti potrebbe essere così, ma questa è una mia considerazione. Penso che siccome la legge n. 801 del 1977 indica dei termini
per comunicare eventuali notizie di reato alla magistratura, comunque noi
veniamo a conoscenza ... penso. però non è che posso affermarlo, che questa valutazione dei report sia stata fatta per questo, per vedere se effettivamente c'erano notizie di reato tali da non poter più ritardare l'informativa all'autorità giudiziaria. Penso sia questo il motivo. Al mio livello non
posso sapere cosa sia stato effettivamente detto nelle stanze dei bottoni.
Testo filigrana
MUGNAI. Ma volendo accedere a questa chiave di lettura che lei dà,
quella di un'urgenza di riferire comunque su potenziali ipotesi di reato,
non sarebbe stato quantomeno opportuno procedere contestualmente ad attività di intelligence vera, cosa che non è stata fatta? Glielo chiedo in base
alla sua esperienza e a quello che normalmente accadeva.
DODERO. L'ho detto all'inizio dell'audizione. Questa documentazione il Servizio inglese ci ha raccomandato, per iscritto su ogni report,
che non doveva uscire dal Servizio. Ogni attività che si faceva al di fuori
del Servizio, poteva essere considerata una violazione di questo wnming
che ci davano e quindi credo sia questo il motivo per cui almeno inizialmente non si sia usciti fuori. Tant'è vero che fino al febbraio 1998 non
abhiamo fatto neanche i riscontri negli archivi delle altre divisioni.
MUGNAI. Questo ci è noto. Le confesso di non riuscire a seguirla
con facilità. Proprio per quelle che dovevano essere le traduzioni operative, cioè un Servizio di un Paese alleato. come il Regno Unito, trasmette
dati rilevanti ad un Servizio di controspionaggio di altro Paese alleato,
classificando il tutto come materiale riservatissimo.
DODERO. Segretissimo.
Senato della Repubblica
- 32 -
Cumera dei depurati
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
MUGNAI. Segretissimo. Suppongo peraltro che il motivo per cui lo
trasmettono, altrimenti non vedo la ragione per trasmetterlo, non sia semplicemente quello di una presa d'atto, ma sia finalizzato a far sì che in
quel Paese quel Servizio di controspionaggio intervenga per poter potenzialmente smantellare, laddove debba essere smantellato, o intervenire,
laddove si debba intervenire, su una rete spionistica, o quel che ne rimane,
al servizio di una potenza straniera o di più potenze straniere. Altrimenti
mi pare poco logico questo rinvio.
DODERO. Non è proprio così. Diciamo che c'è una sorta di, forse
tacito, non lo so se c'è un accordo scritto, perché non ho mai letto documentazione del genere, però penso che ci sia un accordo in base al quale
tutto ciò che riguarda lo Stato amico tutto ciò di cui si venga a conoscenza
nell'ambito di operazioni di controspionaggio che riguardi uno Stato
amico, venga comunque riferito alle autorità dello Stato amico.
MUGNAI. Certo, suppongo, perché se ne avvalgano.
DODERO. Sì, fino ad un certo punto. Per esempio gli inglesi hanno
detto: «Mitrokhin non verrà mai a testimoniare in Italia». Quindi, già questo ti blocca perché vai a contattare una persona, magari contestandogli
determinate cose, senza però ottenere prove testimoniali, appunto. che servirebbero poi in tribunale, per sostenere quello che noi diciamo.
Testo filigrana
MUGNAI. Però, maresciallo, mi consenta, questo potrebbe andare
bene nell'attività residuale del Servizio, cioè quella di raccogliere prove
a favore della magistratura. Ma per l'attività di controspionaggio, in cui
lei ci ha detto chiaramente che si opera in altro modo, non è che ci si limita ad una presa d'atto. Suppongo che queste informazioni debbano essere doverosamente utilizzate ...
DODERO. Ho detto normalmente sì, normalmente si opera. Ora, se
questa documentazione, questa raccomandazione del Servizio inglese, abbia bloccato l'operatività o abbia fatto decidere i vertici del Servizio dell'epoca di non fare nulla, perché appunto si diceva che non bisognava fare
nulla su questa documentazione, era solo a titolo informativo e quindi ... S e
è questo, non so; io non sono a conoscenza delle decisioni che possono
aver preso.
MUGNAI. Un'ultima domanda, sempre in qualche modo volta ad attingere alla sua esperienza. All'epoca dei fatti, il dottor Lehmann era stato
sospeso dal suo incarico proprio in virtù di un procedimento penale che l o
riguardava per attività, che si voleva essere state commesse in servizio,
sostanzialmente di favoreggiamento e depistaggio, se non ricordo male.
Poi, il dottor Lehmann è purtroppo deceduto. Le chiedo, nella
Servizio, tenuto conto soprattutto della estrema delicatezza del
che lei addirittura ci dice essere stato vincolato dal Servizio
Senato della Repuhblira
- 33 -
Camera dei deputati
XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
un'assoluta segretezza, le pare logico, sia pure a posteriori, che, in effetti,
ad un soggetto che era stato sospeso da un incarico delicato in forza del
fatto di essere sottoposto ad un processo penale per avere in qualche modo
male operato in quell'incarico, venisse proprio affidato il compito di fare
una valutazione giuridica così delicata come quella che poi gli venne chiesto di fare'?
Lo chiedo a lei, sotto il profilo del buonsenso e anche dell'opportunità degli atti che si compiono in servizio. Non so se mi sono spiegato. I1
dottor Lehmann era stato sospeso dall'incarico di consulente giuridico,
perché era sottoposto a un procedimento penale per atti compiuti nell'ambito di quell'incarico. Guarda caso, arriva un'operazione segretissima e
viene, di fatto, rimesso in corsa, senza, parrebhe tra l'altro, disposizioni
particolari che a ciò lo legittimino. Le chiedo: le pare una cosa in sintonia
con lo spirito del Servizio dal punto di vista dell'opportunità o quant'altrO?
DODERO. Senta, io delle vicende del dottor Lehmann non ne so
niente. So che è un direttore di divisione che aveva il massimo livello
di NOS e so che era professionalmente preparato nella sua materia. Poi,
le sue vicissitudini, veramente, non so cosa dirle. Poi, bisogna vedere ...
Non so nemmeno di che cosa sia stato accusato. No lo so. Non so cosa
dirle.
Testo filigrana
PRESIDENTE. Su questo fatto che non si compivano vere indagini
ma soltanto questi riscontri, c'erano chiacchiere, c'erano osservazioni,
«cose da caffè*, un minimo di sorpresa per cui tra di voi parlavate, dicendo: <<Mache strano».
DODERO. Essendo la documentazione segretissima non c'erano
chiacchiere, non potevano esserci.
FRAGALÀ. Maresciallo Dodero, innanzi tutto la ringrazio per la disponibilità e le pongo subito un problema legato alla domanda che ha fatto
il senatore Mugnai un attimo fa. Naturalmente lei continua a lavorare al
SISMI e ha osservato da vicino prima le attività legate all'archivio Impedian e poi le polemiche politiche e giornalistiche che ne sono venute fuori,
quando gli inglesi hanno pubblicato il libro sull'archivio Mitrokhin. Ecco.
io desidero che lei ci dica innanzi tutto una cosa. È ovvia l'anomala gestione di tutta questa vicenda riguardante l'archivio Mitrokhin, perché altrimenti il Parlamento italiano non avrebbe ritenuto di fare questa Cotnmissione d'inchiesta, proprio per capire dove sono state le anomalie.
Lei è stato protagonista di un'anomalia eccezionale, cioè del fatto che
un soggetto che era stato sospeso dall'autorità giudiziaria e dal Servizio,
perché sottoposto ad un procedimento penale per gravi reati
vizio. fosse stato chiamato a fare una consulenza giuridica sulle
dell'archivio Mitrokhin per stabilire se vi erano in quelle schede
i
I_
-- '
Senato della Repubblica
- 34
-
Camera dei deputati
XIV LEGISLATWRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI
comportamenti o fatti che concretizzavano dei reati e quindi di questi fatti
doveva essere informata l'autorità giudiziaria.
Ora, la prima questione che le pongo è questa. Lei naturalmente mi
conferma che al SISMI vi era I'UAGAL, cioè l'ufficio legale del SISMI,
che era stato prima diretto da Lehmann, ma che, nel momento in cui arriva l'archivio Mitrokhin, era invece diretto da altro funzionario del S1SMI. Lei allora mi spieghi come le è stato giustificato il fatto che una funzione tipica di consulenza giuridica di un ufficio legale del SISMI, che era
deputato a questo tipo di attività ... Come a lei è stata giustificata l'anomala gestione di questa parte dell'archivio Mitrokhin, nel momento in
cui I'UAGAL, l'ufficio legale del SISMI, è stato esautorato dal suo compito istituzionale e un soggetto, che era stato sospeso dal Servizio ed era
sottoposto ad un grave procedimento penale per reati commessi all'interno
e durante il servizio prestato al SISMI, aveva invece avuto dal Direttore
del Servizio l'incarico di svolgere questa delicatissima funzione, quella
cioè di verificare se nelle condotte, nei comportamenti e nei fatti descritti
dall'archivio Mitrokhin vi erano elementi che concretizzassero dei reati'?
Ecco, come è stata giustificata a lei questa cosa?
Testo filigrana
DODERO. Premesso che ribadisco il mio basso livello al SISMI e
che quindi non mi dovevano giustificare niente, perché «vai e fain, e premesso che, onestamente. non sapevo le vicende giudiziarie del dottor Lehtnann, mi hanno detto q m t a la documentazione di là e analizzala con il
dottor Lehmann*, che per me era sempre un direttore di divisione. Non
sapevo di queste vicende giudiziarie. E poi nessuno deve giustificare
niente a me. Cioè, io sono proprio, non dico l'ultima ...
FRAGALÀ. Scusi, maresciallo, lei ha detto prima, rispondendo ad un
collega, che lei è comunque un militare, un sottoufficiale dell'Arma dei
Carabinieri. Lei è stato un agente di polizia giudiziaria prima di prestare
servizio al SISMI, quindi lei di queste cose se ne intende e non è uno che
p u ì ~dire: «Io faccio un altro mestiere, non me ne intendo».
Le chiedo allora, in modo specifico: lei sapeva che in quel momento
Lehinanii non era il responsabile dell'ufficio legale?
DODERO. Questo sì.
FRAGALÀ. E allora lei si è chiesto come poteva un personaggio, che
non era più il responsabile dell'ufficio legale, assumere l'incarico delicatissimo di fare una consulenza giuridica nel SISMI, che lei sa benissimo
essere un organismo compartimentato e non un organismo dove ognuno
fa il lavoro dell'altro?
Come faceva il dottor Lehmann a fare un lavoro che non era il suo e
che era, anzi, un lavoro delicatissimo, deputato all'ufficio legale e al
dirigente? Lei se l'è posta questa domanda'?
i
,l
000,709
Senrrto dello Repubblica
XlV LEGISLATURA
- 35
-
Camera dei deputati
- DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
DODERO. Ammesso anche che me la sia posta, non vedo quali soluzioni potevo trovare. Questa penso sia una domanda che lei doveva fare
all'ammiraglio Battelli.
FRAGALÀ. Scusi una cosa, io all'ammiraglio Battelli l'ho fatta è
adesso la ripropoirò quando l'ammiraglio Battelli verrà di nuovo per essere audito e io chiederò che venga audito come testimone e quindi gliela
farò con particolare forza rispetto a prima e con particolari conseguenze
per quello che mi dirà l'ammiraglio Battelli.
11 problema, invece, è un aliro. Lei personalmente, che ha coadiuvato
il dottore Lehmann a svolgere un compito che non era suo e che era riservato ad un altro ufficio del SISMI, si è posto il problema di aver ricevuto un ordine illegittimo, e lei da militare sa come ci si comporta quando
si riceve un ordine illegittimo7
DODERO. Allora, ripeto che io non sapevo le vicende del dottor
Lehmann ...
FRAGALÀ. No, no, io le chiedo ..,
Testo filigrana
DODERO. Mi faccia finire. Non sapevo le vicende del dottor Lehmann e. se le avessi sapute, forse mi sarei fatto le domande che lei mi
ha appena evidenziato, solo che non le sapevo. Mi hanno messo lì con
un direttore di divisione che per me, essendo anche stato il capo dell'UAGAL, dell'ufficio legale, poteva benissimo svolgere la funzione di consulente, perché non è anormale che succeda da noi, non è anormale, non è
detto che perché c'è l'ufficio legale, l'ufficio legale faccia tutto; l'ufficio
legale fa anche altre cose, ma non credo che svolga funzioni di analisi su
documentazione di questo genere, non credo, ripeto, non credo. Per me il
dottor Lehmann, a prescindere da quello che ho appena appreso delle sue
vicende giudiziarie, era una persona validissima dal punto di vista tecnicogiuridico.
FRAGALÀ. Ma, scusi, la mia domanda era più specifica e io le sarò
particolarmente grato se lei risponderà appieno alla mia domanda.
La questione era questa: lei era consapevole, come funzionano del
SISMI, anche alla responsabilità più bassa che lei voglia immaginare,
che il SISMI ha uii'organizzazione non soltanto piramidale ma compartimeritata, cioè al SISMI nessuno fa il lavoro dell'altro, è tutto compartiinentato, lei sa benissimo che le consulenze giuridiche al SISMI le può
dare solo l'ufficio legale, che è deputato proprio a questo tipo di attività,
mentre non le può dare un consulente esterno, oppure un soggetto che in
quel momento non ricopre la carica, perché - e questo lo dimostrano le
carte e documenti - in questo caso Lehmann - che è stato adibito non
si sa per quale motivo e per quale ragione e con quale titolo, perché
non aveva titolo per fare questo - poteva affermare che sull'archivi &
,
,
,
,
,
_
trokhin vi erano o meno fatti concretizzanti reato e l'ufficio legale in~l.!ii:r:i,ii;.(;~;i::!i:i:l.!.
P
'
I
i
i
i
-....-_.._
i
(:(!:*MliSil)!qt *!1g,jg8!,,
--..--...-.-..---_._._I
-. -...-.
000210
f
f
!
- 36 -
Sennto dello Repubblico
Comern dei deputati
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMWTI
esprimere un parere diverso. Secondo lei, quale valeva: il parere dell'ufficio legale, oppure il parere di Lehmann? Questa è la domanda.
DODERO. Il parere dell'ufficio legale.
FRAGALÀ. Il parere dell'ufficio legale. Allora, scusi, maresciallo,
facciamo ...
DODERO. Ritengo che non sia stata una cosa ... cioè, penso che sia
stata una valutazione che è stata richiesta, forse dal Direttore del Servizio,
non lo so, ad una persona magari che riteneva preparata, di sua fiducia,
considerato che la valutazione che lui ha fatto sulle ipotesi o meno di
reato che sono contenute dentro il dossier non dovevamo comunicarla a
qualcuno. Evidentemente, forse quei report che lui riteneva contenessero
elementi sufficienti di reato, di indizi di reato, forse poi sarebbero stati inviati all'ufficio legale, può essere, era la prima scrematura, cioè, questo
non lo so, non so rispondere.
Testo filigrana
FRAGALÀ. Naturalmente, noi sappiamo poi, dalla cronaca e dalla
storia, che questi atti non sono stati mandati da nessuna parte e, quando
la Commissione parlamentare sul terrorismo e sulle stragi li ha divulgati,
l'autorità giudiziaria immediatamente ha aperto una indagine perché, al
contrario del dottor Lehmann, ha subito individuato dei fatti che concretizzavano reato. Ora le chiedo specificatamente: nei vari report vi sono
delle condotte athibuite a cittadini italiani e stranieri che icto oculi concretizzano una serie di fatti di reato previsti dal codice penale. Le dico il
primo, articolo 246 (Corruzione del cittadino da parte dello straniero):
<<I1cittadino, che, anche indirettamente, riceve o si fa promettere dallo
straniero, per sé o per altri, denaro o qualsiasi utilità, o soltanto ne accetta
la promessa, al fine di compiere atti contrari agli interessi nazionali, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con la reclusione da tre
a dieci anni (...)n, poi ci sono, a seguire, gli articoli 257 (Spionaggio politico o militare), 258 (Spionaggio di notizie di cui è stata vietata la divulgazione), 264 (infedeltà in affari di Stato), 286 (Guerra civile), 305 Cospirazione politica mediante associazione) e 306 (Banda armata). La mia domanda è questa: il dottor Lehmann, rispetto alle schede che indicavano
condotte specifiche attribuite a persone individuate o facilmente individuabili costituenti reati così gravi che sono puniti con pene da dieci anni all'ergastolo, ha mai espresso a lei o ad albi, o fatto un parere scritto sul
fatto che le condotte descritte dall'archivio Mitrokhin concretizzavano
reati gravissimi, peraltro molti dei quali imprescrittibili per legge? Il dottor Lehmann ha fatto questo'?
DODERO. Che io sappia, no.
FRAGALÀ.
NO.
- 37 -
Senato della Repubblica
XIV LECISLAITJRA
- DISEGNI
Camera dei deputati
D1 LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI
Allora, scusi, il dottor Lehmann cosa ha fatto? Ecco. qual è stato l'esito di una consulenza durata credo un anno, o forse più, dove è stato impegnato un funzionario del SISMI delle sue capacità e della sua responsabilità e questo fantomatico consulente giuridico che, come evidentemente
persona di fiducia delì'ammiraglio Battelli, doveva fare questo filtro? Qual
è stato il risultato della consulenza del dottor Lehmann?
DODERO. Non so rispondere. Probabilmente, avrà riferito direttamente all'ammiraglio Battelli, non so cosa dirle. Se fosse stato l'ammiraglio Battelli a designarlo, evidentemente, non lo so, avrà riferito ... non so
cosa dirle, guardi.
FRAGALÀ. Scusi. durante il vostro lavoro Lehmann
...
DODERO. Io non gli ho mai detto: 'Chi ti ci ha messo». Questo sicuramente.
FRAGALÀ. Scusi, durante il vostro lavoro. lei lavorava a contatto di
gomito con il dottor Lehmann, giusto'? Lehmann ha mai detto: «Guarda, ci
sono degli agenti sovietici tuttora operanti in Italia, che sono presenti nel
caso Gordievskji, sono presenti nel caso Orfei ...n '?
Testo filigrana
DODERO. No, non era neanche a conoscenza
...
FRAGALA. Allora, le ha mai detto che, per esempio ..,
DODERO. ... a meno che non le avesse lette dai precedenti d'archivio.
FRAGALÀ. Scusi. le ha mai detto, per esempio, Boris Kosarev, che
svolgeva una attività particolarmente intensa di spionaggio con un reato
punibile con l'ergastolo ... Boris Kosarev viene mantenuto come ignoto
nella scheda, mentre era, non soltanto identificato, ma addirittura un cittadino naturalizzato italiano, ed era nota la sua appartenenza al KGB; mentre la scheda ha come conclusione: -Non consente di formulare specifiche
ipotesi di reato». Ma voi lavoravate con il codice penale italiano o con un
codice personale del dottor Lehmann'?
DODERO. Non ricordo cosa c'è scritto bene
FRAGALÀ. Glielo ricordo io: *La riferita appartenenza del soggetto
al KGB, in base ai dati disponibili, non consente di formulare specifiche
ipotesi di reato*. Secondo Lehmann, per realizzarsi il reato di spionaggio
o di corruzione del cittadino italiano ad opera dello straniero, quale atteggiamento bisognava
assumere se l'agente
- del KGB, secondo Lehmann è
quello che c'è scritto qui, non commetteva alcun reato?
-
DO»ERO. Non so cosa c'è scritto. C'è descritto un fatto'?
C0HUiSSlI)Ht M!lvnxiflw
- 38 -
Senato della Repubblica
XIV LEGISLATURA
- DISEGNI DI
LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
-
DOCUMENTI
FRAGALÀ. Sì, agente del KGB
DODERO. Ma agente del KGB non vuol dire niente. Se non è contestato un fatto, cosa vuol dire?
FRAGALÀ. Intanto lei mi deve spiegare com'è che lì c'è scritto che
è ignoto ed invece è stato identificato ...
DODERO. L'ho identificato io.
FRAGALÀ. E perché nella scheda Lehmann scrive che era ignoto'?
DODERO. Può darsi che sia stata aggiornata successivamente.
FRAGALÀ. Non mi pare, controlli i documenti. Nella scheda rimane
ignoto e questo è un fatto, non solo anomalo, ma fraudolento.
DODERO. No. Queste sono rimaste così, perché la scheda è intestata
così originariamente. La scheda Mitrokhin, il report, è intestato ignoto,
Kozak. Che io poi in sede di precedenti di archivio l'abbia identificato,
non porta a cambiare l'intestazione della scheda. Io l'ho identificato col
computer, con la Tecnocomint, mi è venuto fuori Kosarev Boris, perché
Kozak non diceva niente.
Testo filigrana
FRAGALÀ. Questo è un passaggio importante perché dobbiamo capire per chi lavorava Lehmann e che lavoro faceva, se era un lavoro lineare e corretto o un lavoro sporco. In questa scheda voi all'inizio mettete: nome ignoto. nazionalità argentina. Poi, precedenti di archivio: *Kozak si identifica certamente in Kosarev*. Non è che voi dite potrebbe
identificarsi.
DODERO. L'ho scritto io.
FRAGALÀ. Quando voi scrivete che veniva indicato quale membro
della rete illegale del KGB, ritenete che fare parte di una rete illegale
del KGB operante in Italia per un cittadino naturalizzato italiano concretizzi un reato, si o no'?
DODERO. Certo, ma bisogna dimostrarlo
FRAGALÀ. Esatto, ma voi non avevate, come ha gih detto lei correttamente poco fa, l'onere di dimostrare. Voi dovevate individuare, la consulenza giuridica di Lehmann era ictu o d i , se da una attività particolare
descritta nell'archivio Mitrokhin si potessero concretizzare ipotesi di reato
per poi. come prevede la legge costitutiva dei Servizi, esaudire l'obblipo
di denunciare i fatti e le persone all'autorità giudiziaria.
------:iig:;:;)(!.;{&;ì;;!,;!:j,!.
- i .".-.
'fl;~YIIS~~i~t
------... -.-._
I
l:#!.,;.:,
DODERO. Senz'altro.
M!IQDX~~,,
__.".
Senato dello Repulddica
-
39
-
Camera dei deputati
XIV LEGIiLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI
FRAGALÀ. Se voi ad un soggetto attribuite di appartenere alla rete
illegale del KGB operante in Italia e il soggetto è un cittadino naturalizzato italiano, perché il dottor Lehmann a suo giudizio non esaudisce l'obbligo di legge, non di andare dall'ammiraglio Battelli, ma di consegnare
un rapporto all'autorità giudiziaria?
DODERO. Penso che Lehmann si sia attenuto a fatti oggettivi descritti.
FRAGALÀ. Parli con la verità, perché non c'è problema. (Commenti
ddl'onorevole Bielli).
PRESIDENTE. Onorevole Fragalà, lei ha fatto domande incalzanti e
circostanziate. Diamo tempo e modo al nostro ospite di rispondere in maniera compiuta.
DODERO. Credo e penso che il metodo usato da Lehmann nella valutazione tecnico-giuridica dei report sia quello della presenza di fatti oggettivi descritti e non solamente il fatto che uno dica è del KGB, altrimenti doveva metterli tutti, perché sono tutti così. Penso, questa è una
mia ipotesi, che lui si sia attenuto alla descrizione di fatti oggettivi e
non alla sola indicazione di appartenenza al KGB.
Testo filigrana
PRESIDENTE. Cioè aver compiuto dei precisi reati?
DODERO. Sì. Si sia appropriato di tal documento, si sia..
FRAGALÀ. Facendo riferimento alla sua apprezzata e comprovata
esperienzn nel controspionaggio, perché lei dal 1984 si occupa di controspionaggio. come poteva Lehmann stabilire se un comportamento concretizzava più o meno un reato di pericolo come per esempio la banda armata'? Lei sa benissimo che i reati di pericolo non hanno bisogno della
commissione di fatti. lo per il solo fatto di far parte di una banda armata
commetto un reato punito con l'ergastolo. Come poteva il dottor Lehmann
stabilire che questi fatti descritti non erano oggettivi e non concretizzavano reato senza che prima il controspionaggio avesse fatto le attiviti
di riscontro sul campo, cioè i pedinamenti, le osservazioni, le intercettazioni telefoniche ed il controllo dei collegamenti'? Come faccio a dire
che lei ha i capelli brizzolati se prima non la vedo'? Mi spieghi come
era Lehmaun, che metodo giuridico di terzo tipo stava usando.
DODERO. Queste attività dei Servizi che lei descrive magari le potessimo fare.
Senato della Repubblica
- 40 -
XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
- DOCUMENTI
FRAGALÀ. Quella volta forse eravate pagati per non farlo.
BIELLI. Ma non può dire questo!
PRESIDENTE. Onorevole Fragalà, cerchi di formulare le sue domande senza inserirci accuse non provate.
FRAGALÀ. Ma non sono accuse non provate. Siccome il maresciallo
mi dice: «Magari potessimo fare le attività di controspionaggio>>,mi preoccupo perché appartengo alla platea di contribuenti che paga le tasse affinché il Servizio segreto faccia l'attività di controspionaggio. Quindi,
onorevole Bielli, mi preoccupo e sono obbligato a fare un commento.
BIELLI. Lei non deve rispondere a me, ma al Presidente.
FRAGALÀ. Lei non intervenga e non interrompa.
PRESIDENTE. Onorevole Bielli, la ringrazio della sua collaborazione, ma eviti di sostituirmi. Ho già posto il mio rilievo all'onorevole
Fragalà, il quale, nel formulare la sua domanda ne terrà certamente conto.
Testo filigrana
FRAGALÀ. Maresciallo, come avrebbe potuto fare il dottor Lehmann
a stabilire che l'attività ...
BIELLI. L'omino è nervoso.
FRAGALÀ. Omino sei tu e tutti quelli come te, d'accordo?
Come faceva allora il dottor Lehmann a stabilire che appartenere alla
rete illegale del KGB non significava realizzare il reato di banda armata
che, come lei sa, è punito con l'ergastolo dall'articolo 306 del codice penale, senza che prima, per esempio, sull'attività di Kosarev sia stato fatto
un riscontro attraverso attività di controspionaggio'?
DODERO. Infatti, onorevole, come ho detto prima, penso che lui si
sia basato solamente su quanto riportato nel report proveniente dall'hghilterra, non su ulteriori attività che avremmo dovuto fare noi o cose del genere. Io sono quasi convinto che lui si sia basato unicamente su quanto
scritto dal Servizio inglese e non su altro.
PRESIDENTE. Mi perdoni. onorevole Fragalà, la interrompo per un
motivo di ordine e tempi. La nostra seduta di oggi doveva terminare alle
ore 16; sono le 16.15 e il Senato sta votando, per i noti motivi. Inoltre,
avremmo dovuto fare un Ufficio di Presidenza.
FRAGALÀ. Dobbiamo farlo; sospendo allora le mie
Senoto della Repubblica
- 41 -
Camera dei deputati
XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
PRESIDENTE. Credevo che oggi avremmo licenziato il nostro ospite
con una sola seduta. Mi dispiace per lei, maresciallo Dodero, ma invece seguendo peraltro una tradizione consolidata, nessuno se l'è cavata con
una sola volta, anzi avrebbe avuto motivo di offendersi se le avessimo riservato un trattamento speciale, considerandola meno speciale degli altri la dobbiamo pregare di avere pazienza.
Siccome dobbiamo fare un Ufficio di Presidenza per stabilire una
data che le comunicheremo - poi lei ci farà sapere se ci sono problemi
per lei - per oggi la ringraziamo moltissimo per la sua presenza e la
sua collaborazione. Poi riceverà appunto una comunicazione con la quale
le proporremo la data, immagino la settimana prossima, in cui proseguire
la nostra audizione.
Rinvio il seguito dell'audizione ad altra seduta.
I /mori terminano alle ore 16.15.
Testo filigrana
/-"..
i..,,...,.
b
..t..
;!t.::;;(!.(!I~;!j;!;!;j~!;
.------
i'OMMl5Sl!i~f M I I U ~ ) K ~ ( ~ H
OOfl216
.
SENATO DELLA REPUBBLICA
CAMERA DEI DEPUTATI
XIV LEGISLATURA
COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA
CONCERNENTE IL «DOSSZER MITROKHINN E L'ATTIVITÀ
D'ZNTELLZGENCE ITALIANA
RESOCONTO STENOGRAFICO
Testo filigrana
DELLA 32" SEDUTA
MARTEDÌ24 GIUGNO 2003
Presidenza del presidente Paolo GUZZANTI
Senoto dello Repubblica
- 2 -
Cnmern dei deputoti
XIV LEGISLATlJRA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI
- DOCUMENTI
INDICE
Comunicazioni del Presidente
PRESIDEhTE
GUZZANTI (FI). .v<?narorr . . . . . . . . . . . . .Pag. 3
Seguito dell'audizione del maresciallo Mauro Dodero
PRESIDENE
GUZZmTI (FI). sritarore . . .
ANDREOTTI (AiirJ,senatore .
BIELLI p s - u j . d ~ p r o r. .~. .
FRAFALA (AN). drpriraro . . .
GARRAFFA (DS-U). senorore
MARIKO (Misro-Corn.ir). srnai
NIEDDU (BS-LI).scilolore . . .
DODERO
1, S. 6 epassim
. . . . . . . 40
28.29 epassim
.7,8,9
epassim
. . . . . . . . . . . . . . . Pag. 4; 5 ; 6 r passim
Testo filigrana
. . . . . . .32,35
. . . . 41,42,43
.......
6
- 3 -
Srnoro dello Repubblica
XIV LEGISLATURA
- DIFEGNI
Camera dei deputoti
D1 LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI
I losori hanno inizio alle ore 13.
(Si legge e si approva il processo verbale della seduta del 17 giugno
2003).
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
PRESIDENTE. Benché ci sia una folta presenza di collaboratori e
non altrettanto di illustri Commissari, iniziamo i nostri lavori.
Informo i Commissari che giovedì scorso, 19 luglio 2003, una delegazione, composta dal vice presidente Papini, dall'onorevole Valter Bielli
e dai collaboratori della Commissione generale Inzerilli, dottor De Lutiis e
dottor Pelizzaro si è recata presso il SISMI per prendere visione dei fascicoli degli intestatari dei report del dossier Mitrokhin presenti nell'archivio
della I Divisione. Questo è materiale del SISMI, non del dossier Mitrokhin. Questa consultazione si è protratta per due giorni ed è proseguita
ieri mattina e. trattandosi di un cospicuo numero di dossier, è destinata
a proseguire ancora finché tutti i fascicoli non saranno stati visionati.
Solo allora, sulla base della relazione che ci verri fatta, formuleremo le
eventuali proposte di acquisizione di atti che possano essere ritenuti dalla
Commissione necessari o utili ai fini dell'inchiesta.
Vi comunico; inoltre, che sono pervenuti ulteriori documenti, il cui
elenco è in distribuzione e che sono stati acquisiti agli atti dell'inchiesta.
Testo filigrana
Seguito dell'audizione del maresciallo Mauro Dodero
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito dell'audizione del
maresciallo Mauro Dodero. Devo constatare purtroppo che non uno dei tre
iscritti a parlare per i quali avevamo scomodato il nostro audito, il maresciallo Dodero, è in questo momento presente. Gli iscritti a parlare sono
l'onorevole Fragalà, il quale doveva terminare le sue domande, l'onorevole Bielli e la senatrice Dato.
Farb allora io una domanda molto generica al maresciallo Dodero,
che ringrazio sentitamente, perché, più il caldo avanza, più la gratitudine
per chi viene qui a sottoporsi alle nostre «torture» aumenta.
Maresciallo Dodero, la domanda che le faccio è molto semplice e
chissà che lei non possa darci una risposta. Nel corso della sua attività
- che lei ci ha raccontato con grande dovizia di dettagli e anche fornendo
a questa Commissione informazioni che, almeno io personalmente, reputo
di grande interesse -, in particolare in quel periodo in cui lei lavorava
sulle schede in quella famosa stanza che abbiamo più volte
000219
Senato dello Repuhhlica
XIV LEGISLATURA
- 4 -
Camera &i deputati
- DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTl
gorifero», *<stanzadegli armadi*, o comunque vogliamo chiamarla, cioè
quella stanza con il computer, quindi nell'arco della sua gestione del dossier, in quella circostanza o anche in altre, è mai accaduto che i suoi superiori le abbiano chiesto di usare un qualsiasi tipo di trattamento diverso
per un nome, un file, una scheda relativa ad uno o più personaggi che
compaiono nel dossier Impedian a qualsiasi titolo? Toglierlo dall'elenco,
metterlo in un altro elenco, separarlo dagli altri o qualsiasi altra cosa
del genere'?
Lei fa segno di no con la testa, ma avrei bisogno anche di una sua
risposta verbale.
DODERO. No, gli unici che venivano messi da parte erano i nominativi dei personaggi che stavano nell'area politica, così come era stato
inizialmente stabilito. Tant'è vero che alcuni report, per esempio quello
di Jas Gawronski, inizialmente messo come giornalista, poi ...
PRESIDENTE. Poi è diventato politico ed è passato ...
Testo filigrana
DODERO. E quindi lo abbiamo tolto.
PRESIDENTE. Per metterlo nell'altro gruppo?
DODERO. Certo
PRESIDENTE. Maresciallo, la ringrazio per questa risposta, che per
me è in un certo senso definitiva; lei ha detto di no, un no che mi sembra
tranquillo e definitivo, quindi, ne prendo atto e la ringrazio anche per la
nettezza della sua risposta.
Le pongo adesso un'altra domanda. Lei è un investigatore, non soltanto una persona che ha fatto un lavoro esclusivamente burocratico.
Lei ci ha ben spiegato che il lavoro che in quella fase fu compiuto era
praticamente soltanto a carattere burocratico-legale, ma lei, per la sua biografia, per la sua storia e per la sua illustre funzione, è un agente del nostro Servizio. Quindi, mi permetto di chiederle un'opinione non personale,
ma professionale: secondo lei, da uomo operativo - certo, lei ha una posizione nella gerarchia, che è quella del suo grado e del suo compito,
quindi ci sono decisioni che prendono altri sopra di lei e questo è chiarissimo, non c'è hisogno che glielo chieda -, è operativamente sensato separare, per esempio, i nomi dei giornalisti o piuttosto dei politici mettendoli
in un &igorifero», come se questi soggetti non potessero, per avventura,
compiere azioni di qualche interesse per le attività del Servizio'? Vale a
dire, se io, che sono un parlamentare e sono anche Presidente di una Commissione. lavorassi, a tempo perso, part time. per qualcun altro al di fuori
del mio Paese, a suo parere di investipatore chi avrebbe il ootere. il dovere
Senoto dello Repubblica
- 5 -
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
Camera dei depuroti
-
WCUMENTI
È una domanda, mi rendo conto, basata più sul ragionamento che altro. però lei è un uomo '<sul terrenon, fa questo mestiere. posso dire che è
un acacciatore di spie», comunque una persona che si occupa di controspionaggio, quindi mi dica lei se le appare sensata o no.
DODERO. È senz'altro sensata. Comunque, il raggruppare i personaggi per professione era solamente per comodità di trattazione, nel senso
di inquadrare determinate aree e, come ho detto nell'altra audizione, principalmente per cominciare a operare, se si doveva operare, su quei personaggi che svolgevano una professione pubblica; appunto, come ho detto, i
militari, i diplomatici, che erano più sensibili da contattare, diciamo «più
abbordabili». Questo era lo scopo principale di questo raggmppamento per
professione, per incarichi insomma.
PRESIDENTE. Lei l'altra volta ci ha detto - lo hanno fatto tantissimi
dei suoi colleghi, ma mi sembra che lei ce lo abbia detto, fra i tanti, in
maniera molto *secca», molto diretta - che non furono fatte investigazioni
di sorta: zero. Lei conferma questa affermazione'?
Testo filigrana
DODERO. S ì
PRESIDENTE. Lei capisce quanto è importante questo elemento per
la nostra Commissione d'inchiesta, perché tra i compiti principali che la
legge istitutiva affida a questa Commissione vi è quello di vedere che
cosa fece il Servizio per verificare o dichiarare non attendibili le informazioni arrivate con il dossier Impedian, il che lascia presumere un'attività
investigativa per dire: nquesta è una sciocchezza, questo è completamente
falso, questa è una pura invenzione, qui c'è del vero, questo è completamente vero» e così via. Lei ci ha detto in un modo molto netto che non fu
fatta alcuna investigazione, di alcun genere. Lei quindi conferma questo
elemento'?
DODERO. Sì, per quanto riguarda attività fuori dal Servizio; però anche la ricerca di quello che avevamo in atti è un tipo di investigazione.
PRESIDENTE. Siamo d'accordo, un tipo di investigazione è quella
di andare a vedere negli archivi.
DODERO. Era quella iniziale. Dopo un certo periodo, quando si è
cominciato a muovere qualcosa, il compito principale era individuare i
vari personaggi: dove stavano, dove erano residenti; però quello era sempre un inizio di investigazione. Le cose sono andate sicuramente molto a
rilento, anche perché c'era questo fatto della delicatezza di questi rapporti,
delle raccomandazioni del Servizio inglese di non far uscire il
Poi, come ho già detto, non so quali siano state le decisioni a
vertice.
- 6 -
Sennto della Repubblica
XIV LEGISLATURA
Camera dei deputati
- DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
PRESIDENTE. Maresciallo, io sto tirando avanti, seguito a porre le
domande che a me interessano, spero interessino anche agli altri colleghi,
perché stiamo aspettando sia l'onorevole Bielli che l'onorevole Fragalà,
iscritti a parlare.
NIEDDU. Posso porre delle domande nel frattempo?
PRESIDENTE. Sì, appena termino, le cedo subito la parola molto volentieri, senatore.
Maresciallo, non posso chiamare la sua audizione «testimonianza»
solo per motivi tecnici, perché lei qui non è un testimone, ma una persona
liheramente audita, come sono stati liberamente auditi tutti coloro che precedentemente hanno accettato per cortesia il nostro invito; però al tempo
stesso lei è un testimone, anche se in senso non giuridico, perché è persona presente ai fatti che riguardano la natura dell'investigazione di questa
Commissione; in questo sta l'importanza delle sue dichiarazioni.
Lei ci ha ripetuto adesso che le uniche investigazioni compiute furono quelle di archivio e poi, soltanto in un tempo successivo, quando orinai le notizie relative al dossier Impedian erano diventate importanti e
praticamente pubbliche ...
Testo filigrana
DODERO. Ancora no.
PRESIDENTE. Ancora non erano pubbliche, però ...
DODERO. Sei-otto mesi prima
PRESIDENTE. Dalle relazioni e dalle tabelle che abbiamo avuto su
casi che possono essere considerati omologhi, casi di altri defezionisti sovietici che sono passati all'occidente e sono stati anche gestiti direttamente dal SISMI o da Servizi fratelli - tra cui proprio quello inglese -,
ahhiamo potuto fare un raffronto di tempi e di rapidità di interventi investigativi. Da queste tabelle, che sono a disposizione della Commissione e
che probabilmente gli onorevoli Commissari hanno già visto (se non le
hanno viste non dico che li sollecito, non mi permetterei mai, ma segnalo
loro che possono fare i riscontri sulle carte), risulta una vistosa, clamorosa
differenza di tempi e qualità di attività del SISMI nel caso Impedian. poi
Mitrokhin. rispetto a tutti gli altri casi che possono essere considerati analoghi. Anche su questo non posso che chiederle semplicemente un'opinione da professionista, certo in relazione alla sua posizione gerarchica all'interno del Servizio.
DODERO. Volevo premettere che chiaramente in questi quattro anni
che ho trattato la questione non è che trattassi soltanto questa. Questo era
un caso che veniva ripreso in mano ogni
arrivavano i report dal- qualvolta
.
l'Inghilterra. Per venti giorni o un mese si facevano tutti i vari acc
menti statici, come ho già detto, quelli di archivio e poi
Senotn drlla Repubblica
- 7 -
Camera dei deputati
XIV LEGISLAWRA - DISEGNI DI LEGGE E RUAZIONI - DOCUMENTI
quelli anagrafici, cercando di individuare dove fossero i vari personaggi.
Ma comunque, sì, altre operazioni sono state trattate differentemente. Diciamo che era abbastanza anomala.
Io ho sempre dato una giustificazione sull'alta classifica di questa documentazione proprio perché - non so se questo potesse essere considerato
un ordine da parte degli inglesi o meno -, siccome era segretissima. ci
hanno detto che non doveva uscire dal SISMI e quindi forse ritengo
che si sia agito in quella linea.
PRESIDENTE. Se capisco bene, il senso è: il trattamento del dossier
Impedian fu anomalo, ma ritengo che questa anomalia potesse essere imputata all'alto grado di segretezza chiesto dagli inglesi.
DODERO. Sì, perché chiaramente fare accertamenti fuori, o contattare i vari personaggi per intervistarli o qualsiasi cosa, poteva compromettere appunto la segretezza della documentazione, perché chiaramente, se
uno va a contattare una persona. qualcosa gli deve dire o qualcosa gli
deve imputare, deve contestare qualcosa.
Testo filigrana
PRESIDENTE. Spiarla ...
DODERO. Spiarla, visto gli anni che erano passati, forse non aveva
senso, come metterla sotto controllo.
PRESIDENTE. La ringrazio molto, maresciallo. Nel frattempo è arrivato l'onorevole Fragalà che era il primo degli iscritti a parlare per completare le domande che già aveva iniziato a porle la volta scorsa. Quindi
prego l'onorevole Fragalà di prendere la parola.
FRAGALÀ. Maresciallo Dodero. innanzitutto le esprimo apprezzamento e gratitudine per la disponibilità e la collaborazione che lei ha
già dato e continua a dare alla Commissione e le chiedo suhito: nella
scorsa seduta lei ci ha confermato di aver collaborato con il dottor Lehmann nell'esaine dei report, cioè delle schede dell'archivio Impedian,
sotto il profilo della loro eventuale rilevanza penale. Ha detto inoltre di
non essere stato al corrente delle vicende giudiziarie del dottor Lehmann.
Qucsto è esatto'? (11 maresciallo Dodero fn cenno di assenw con la testa).
Grazie.
Con riferimento a questo suo lavoro in affiancamento al dottor Lehmaiin, vorremmo qualche ulteriore chiarimento. Innanzitutto. lei e il dottor
Lehinann da chi foste comandati a svolgere quell'incarico'?
DODERO. Per quanto mi riguarda, dal mio superiore diretto. Il dottor
Lehmann, come ho già detto. non so chi l'avesse incaricato, ma ritengo -
-8-
Senato della Repubblica
XIV LEGISLATURA
Camera dei deputori
- DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMWUTI
DODERO. I1 mio?
DODERO. No, assolutamente, era una continuazione del lavoro che
stavo facendo.
FRAGALÀ. Esiste qualche ordine di servizio che l'affianca al dottor
Lehmann nell'analisi di questi report?
DODERO. No, non esiste.
FRAGALÀ. Esiste una relazione o un qualsiasi appunto scritto che
indichi l'attività svolta da Lehmann e da lei nella astanza frigorifero),'?
DODERO. No, il lavoro svolto da Lehmann, per quanto ne so io, si
rileva nelle schede lavoro, cioè da quelle famose frasi che lui riteneva di
mettere nel campo «note»; poi se ci sia un ordine di servizio...
Testo filigrana
FRAGALÀ. No, se c'è una relazione dell'attività svolta.
DODERO. Non in pratica.
FRAGALÀ. Non c'è. E allora io le chiedo: è corretto affermare che il
dottor Lehmann relazionasse esclusivamente all'ammiraglio Battelli sulle
risultanze del vostro lavoro?
DODERO. Non lo posso affermare. Non ne sono a conoscenza
FRAGALÀ. Ma se non esiste una relazione agli atti, lei ha mai saputo da Lehmann a chi rapportasse, a chi rappresentasse il risultato del
vostro lavoro'?
DODERO. Non l'ho mai saputo.
FRAGALÀ. Quali furono i criteri seguiti da Lehmann nell'esame del
materiale?
DODERO. Mi pare di averlo già detto. Lui si basava unicamente su
quanto era scritto nel report originale, non sui nostri precedenti di archivio. Se c'erano dei precedenti o delle relazioni che combaciavano, poteva
mettere quella famosa frase finale che sarebbero occorsi ulteriori accertamenti. Ma per quanto riguarda le ipotesi di reato, lui si basava unicamente
su quanto scritto nel report.
- 9 -
Senato della Repuhhlica
XIV LEGISLATURA
Camera dei deputati
- DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
DODERO. In che senso?
FRAGALÀ. Nel senso che la I Divisione svolgeva l'attività di controspionaggio e aveva l'archivio più importante dal punto di vista dei precedenti, per esempio gli agenti indicati come spie del KGB, come agenti
sovietici, come agenti confidenziali, agenti di contatto o agenti di influenza. Sarebbe stato importante che Lehmann, collaborando con la I Divisione, sapesse se un nominativo era presente in altre attività del Servizio
o addicittura in altri casi di spionaggio che erano stati scoperti dal Servizio? Era o no importante per il lavoro svolto da Lehmann?
DODERO. Per il lavoro svolto da Lehmann penso di no; comunque
lui li vedeva. perché le schede lavoro, quando arrivavano i nuovi report
e si iintnettevano nel computer che stava nella famosa stanza, erano già
corredate dai precedenti di archivio, quindi i nominativi che comparivano
... C'erano i precedenti; se esistenti, c'era già scritto quali erano.
FRAGALÀ. Le chiedo una testimonianza diretta, il cui contenuto lei
avvertirà subito essere molto utile alla Commissione. Le chiedo di riferire
eventuali commenti o valutazioni espresse dal compianto dottor Lehmann
sui singoli report e sul lavoro che stavate svolgendo. Quando vi imbattevate in un nome, che era o un esponente istituzionale o dell'informazione
o della diplomazia o dell'imprenditoria o degli alti apparati burocratici,
quali sono stati sui singoli report i commenti che lei oggi ricorda e che
può riferire'?
Testo filigrana
DODERO. Sui singoli personaggi non ricordo commenti particolari.
Gli unici commenti che si era soliti fare erano sulla vetustà delle informazioni. nel senso che magari si diceva: «Dagli anni 50 sono passati quarant'anni. comunque è in prescrizione». Cose così.
FRAGALÀ. Però quando vi imbattevate nel report di un funzionario
del Ministero del commercio estero, poi diventato procuratore generale
della Corte dei conti di Trieste ...
DODERO. Quello lo abbiamo saputo dopo.
FRAGALÀ. Com'è che vi colpiva la vetustà delle condotte illecite
che erano riportate nei report rispetto a personaggi che nel momento in
cui voi esaminavate il materiale continuavano ad avere addirittura moli
istituzionali. politici ed esponenziali di grande rilevanza? Come si faceva
a dire, ma guarda ...
Sennro dello Repubblica
- 10
-
Cmnera dei deputoti
XIV LFXiICLATURA - DIFEGNI 0 1 LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI
FRAGALÀ. Sì, ma quando gli inglesi vi scrivevano nel rapporto:
«Questo è diplomatico a Tunisin voi sbattevate la faccia sul fatto che
era tuttora diplomatico a Tunisi.
DODERO. Su quelli sì. Sui diplomatici.
FRAGALÀ. Su quelli dove sbattevate la faccia, perché uno era diplomatico a Tunisi, uno era il numero due dello staff diplomatico del presidente Oscar Luigi Scalfaro, un altro era diplomatico alla Farnesina e chiedeva di diventare capo missione. Rispetto a questi fatti così eclatanti, per i
quali gli inglesi vi avevano messo all'angolo rispetto alla rilevanza
enorme di questo archivio Impedian per la sicurezza del nostro Paese,
Lehmann che commenti faceva'? Diceva che si trattava di cose degli
anni 50 o aveva reazioni diverse'?
DODERO. Lehmann era un personaggio molto calmo...
FRAGALÀ. ~ o i t riservato?
o
Testo filigrana
DODERO. Sì. Molto pacato..
FRAGALÀ. Quindi, non reagiva. Quindi era l'uomo giusto al posto
giusto per fare questo lavoro.
Le ebbe modo di visionare informative o fascicoli su Serghej Sokolov?
DODERO. Sì.
FRAGALÀ. Cerchiamo di approfondire il lavoro da lei fatto con il
dottor Lehmann sui report. Gliene citerò di seguito alcuni su cui vorremmo da lei, se ricorda, dei commenti o delle valutazioni. Questo, lei
comprende, è molto importante per il lavoro di inchiesta della Commissione. I1 nome di Aillaud Enrico, nome in codice Arlekino, report 21,
ex ambasciatore a Praga, Vienna e Berlino, risulta in altre operazioni di
controspionaggio reclutato dai Servizi segreti cecoslovacchi attraverso
compromissione. Nella scheda viene indicata la punibilità, ma non gli ulteriori sviluppi, perché già segnalato all'autorità giudiziaria. Per quale ragione non è stata formulata, come negli altri casi, un'ipotesi d i reato per
questo diplomatico'? Eravate al corrente del tipo di provvedimenti intrapresi dall'autorità giudiziaria'?
DODERO. Delle attività di questo diplomatico eravamo al corrente.
FRAGALÀ. Delle attività spionistiche di questo diplomatico eravate
al corrente.
DODERO. Eravamo al corrente, cioè ...
- 11 -
Senoto della Repuhhlica
XIV LECISLANRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
-
WCUMENTI
FRAGALÀ. E' bene per i lavori della Commissione che lei parli in
modo aperto e non sottintendendo delle ovvietà che per alcuni potrebhero
non essere tanto ovvie.
DODERO. Parlo sempre, come diceva un Commissario l'ultima
volta, con i verbi al condizionale, perché noi usiamo tutto al condizionale.
Era già stato segnalato su altre operazioni...
FRAGALÀ. Per attività spionistiche.
DODERO. Per attività, perché era indicato come
altre operazioni con lo stesso nome di copertura.
..., si, era indicato in
FRAGALÀ. Ma per quali attività.?
DODERO. Spionistiche, ma specificatamente non so quali.
FRAGALÀ. Per attività spionistiche, ma non sa quali precisamente.
Perché non avete formulato per Aillaud Enrico, come negli altri casi,
un'ipotesi di reato'?
Testo filigrana
DODERO. Io adesso non è che posso ricordare tutto il dmsier a memoria.
FRAGALÀ. Purtroppo Lehmann è morto.
DODERO. Più o meno le informazioni erano sempre quelle. Siccome
erano già state mandate alla magistratura e c'è stato un nulla di fatto, all'epoca.
FRAGALÀ. Ma voi eravate al corrente di quali iniziative giudiziarie
aveva assunto la procura della Repubblica'?
DODERO. Per quanto mi riguarda'?
FRAGALÀ.
sì. LO
sapevate o no.?
DODERO. Mi pare di sì .... nel caso Orfei che non è stato fatto nulla,
no'!
FRAGALÀ. Scusi, io non le chiedo di fare un sillogismo. lo desidero
sapere se Lehmann conosceva tali iniziative. Perché è strano che per alcuni report Lehmann preveda i capi di imputazione, diciamo le ipotesi
di reato, ma per la scheda di Aillaud. personaggio presente in altri casi
di spionaggio ai danni dell'ltalia a favore dei Servizi segreti
e dei Paesi del Patto di Varsavia. stranamente non viene
ipotesi di reato. Quindi. vorrei che fosse spiegato.
Senato della Repubblica
-
- 12
Camera dei deputati
-
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
- WCUMWTI
DODERO. Per tutte quelle dove c'era scritto che era già stato segnalato all'autorità giudiziaria non ci sono ipotesi di reato. Ce ne stanno altre,
che adesso non ricordo quali sono. Però tutte quelle di quei personaggi già
segnalati negli anni passati, con l'«Operazione Isba» eccetera, non ci sono
ipotesi di reato su quei personaggi.
PRESIDENTE. Mi scusi, solo per capire un po' meglio. Per coloro su
cui già c'erano state segnalazioni all'autorità giudiziaria ritenevate inutile
farne di ulteriori'?
DODERO. Adesso non so se era ritenuto inutile.
PRESIDENTE. Ma lei era lì con Lehmann, a dire: «Questo sì, questo
no, questo forse...».
DODERO. Questo era già stato segnalato, già la magistratura ha
mtto...
Testo filigrana
PRESIDENTE. Scusi, seguito a non capire: se c'era già una persona
già segnalata alla magistratura per una serie di ipotesi di reato che erano
gii state comunicate alla magistratura e poi arrivava un'altra ipotesi di
reato, e questa persona, che era sospettata di aver fatto «A», «B», «CP
e «D»,veniva in quel momento sospettata di aver fatto anche *E», «F»
e «G»,
questa informazione non la si mandava alla magistratura perché
tanto ce ne erano già abbastanza'? Vorrei cercare di capire il criterio.
DODERO. Sostanzialmente erano le stesse cose, cioè ricalcava
quanto avevamo scritto sul soggetto alla magistratura. Addirittura, anche
il nome di copertura era u y a l e .
PRESIDENTE. A parte il nome di copertura. Le faccio adesso un'ipotesi non fantastica, ma senza dire nomi: una persona che ha responsahilità all'estero, ricattato, supponiamo, con delle donne, ogni sera dimentica di chiudere la cassaforte a chiave affinché ogni sera qualcuno vada a
fare le fotocopie e si scopre che questa attività prosegue nel tempo, magari
in città diverse; ognuna di queste informazioni è oggetto di un nuovo invio alla magistratura o l'invio è unico per tutte'?
DODERO. Non era che proseguiva; era comunque sempre riferita
allo stesso periodo. Cioè, non c'era nulla di nuovo, sostanzialmente; ricalcava quanto già avevamo in atti, quanto già segnalato. Questo è un riscontro. Quelli che noi chiamiamo riscontri oggettivi.
PRESIDENTE. E non pensa che potesse essere utile al
che già teoricamente indagava per quei reati, avere, a
elementi ad rihundantiam?
I.---
Senato della Repuhblico
- 13 -
XIV LEGI5LATZIRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
- WCUMENTI
DODERO. Secondo me sì, certo, però 1ì era soltanto iin'analisi, non è
che poi c'era, secondo me, l'intenzione di mandare qualcosa alla magistratura, almeno all'epoca. Era solo un'analisi per vedere quante ipotesi di
reato c'erano nell'intero dossier.
PRESIDENTE. Quindi, era un esercizio. Non era un'attività, era un
lavoro di ipotesi.
DODERO. Un lavoro di ipotesi.
PRESIDENTE. Continui, pure, onorevole Fragalà.
FRAGALÀ. L'interruzione del Presidente è stata molto illuminante.
Maresciallo Dodero, lei ricorda il nome dell'agente illegale Akopian
Ashot Ahgarovich, nome in codice Yefrat, report 181 e 16.5')
DODERO. Sì, il nome lo ricordo, ma non so cosa abbia fatto.
Testo filigrana
FRAGALÀ. Risulta che questo agente illegale sia stato il capo della
residentura illegale del KGB a Roma, nonché il manipolatore della cosiddetta rete del Ministero dell'interno, con un curriculum spionistico di
grande spessore. È stata attivata una qualche attività di controspionaggio
su questo personaggio:>
DODERO. Non stava in Italia.
FRAGALÀ. Siccome era il manipolatore della rete del Ministero dell'interno e i funzionari manipolati da lui stavano in Italia, al Ministero
dell'interno, a me non interessa sapere se siete andati a Mosca a fare attività di controspionaggio su di lui, perché sarebbe stato naturalmente
molto difficile, ma se, sulla base di questa scheda e dell'indicazione di
questo agente, che controllava la residentura illegale del KGB a Roma
e che era il manipolatore di un segmento di agenti molto delicato, perché
si trattava di persone del Ministero dell'interno italiano, avete svolto attività di controspionaggio sui funzionari manipolati da lui.
DODERO. Quelli che abbiamo identificato erano tutta gente del
1920. se non sbaglio, se ricordo bene, del 1910.
FRAGALÀ. Ma avete fatto attività di controspionaggio o no?
DODERO. No, no, come tutti gli altri
FRAGALÀ. Come per tutti gli altri non avete fatto nulla.
Nella scheda lavorata del russo Ardatovskiy Vadim
rettore dell'lzvestjia dal 1971 al 1977, risulta dai
che il soggetto si è reso responsabile di illecita
Senato della Repubblica
-
- 14 -
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
- DOCUMENTI
interne del nostro Paese, mediante disinformazione a mezzo stampa. Ricorda se negli atti risultano specifiche azioni disinformative?
Può riferire alla Commissione informazioni più definite sulla fonte
~Goldfinghn,che avrebbe riconosciuto il giornalista msso come agente
«A» del KGB'?
DODERO. Sto cercando di ricordare.
FRAGALÀ. Perché a noi serve, tra l'altro, fare un parallelo con Kolosov, altro giornalista dell'Izvestjia e numero due della residentura di
Roma in quegli stessi anni. Le chiedo quindi se lei ricorda se negli atti
risultano specifiche azioni disinformative messe in atto da questo direttore
dell'lzvestjia dal '71 a! '77?
DODERO. Non ricordo.
DODERO. È il nome in codice di una fonte, mi pare sempre degli
inglesi, all'epoca.
Testo filigrana
FRAGALÀ. È in grado di riferire alla Commissione informazioni più
definite su questa fonte defezionista?
DODERO. Se non vedo gli atti, proprio non me lo ricordo assolutamente. Anche perché l'attenzione era comunque concentrata sui personaggi italiani, perché gli altri era tutta gente che era sì transitata per l'Italia, ma che non era reperibile, anche se controllavamo i visti d'ingresso
di questi personaggi, se, alle volte, venivano, ma, insomma ...
FRAGALÀ. Maresciallo Dodero, se dovessi fare una battuta direi che
meno male che la vostra attenzione era ...
DODERO. Non è vero, perché se fossero venuti forse ...
FRAGALÀ. No, intendevo due: meno male che la vostra attenzione
era tutta concentrata sui personaggi italiani.
DODERO. Concentrata nel senso che mi ricordo quelle schede certa.
mente più di quelle sovietiche.
FRAGALÀ. Nella scheda di lavorazione intestata a Babic Mario,
nome in codice Ikar, in ulteriori sviluppi, si riporta la dicitura: «sì identificazione, localizzazione». Nei dati forniti addirittura si conferma che il
soggetto potrebbe essere identificato con apposita attività informativa.
Nell'aggiornamento addirittura si arriva a indicare l'ultimo indirizzo conosciuto, ma il SISMI non riesce a stabilire se il soggetto sia viv
I
Senato della Repuhblicfl
-
- 15
-
Camera dei deputati
XIV LEGISLANRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
ceduto, pur essendo un cittadino italiano. Le sembra possibile un simile
livello di approssimazione da parte del SISMI?
DODERO. Babic era, mi pare, un generale di squadra aerea, poi si è
scoperto; così come era scritto all'inizio, è stato ignoto per diverso tempo,
poi è venuto fuori che era Babic.
FRAGALÀ. Ma come mai non riuscivate a stabilire neppure se fosse
vivente o deceduto, nonostante si trattasse di un cittadino italiano iscritto
all'anagrafe7
DODERO. Perché nelle interrogazioni delle banche dati che abbiamo
fatto non è uscito.
FRAGALÀ. Non lo potevate chiedere all'anagrafe'?
DODERO. All'anagrafe di quale paese?
Testo filigrana
FRAGALÀ. Ali'anagrafe italiana.
DODERO. Ogni Comune ha la sua.
FRAGALÀ. Quindi voi non eravate in grado di stabilire in quale città
fosse nato'?
DODERO. No, mi pare che abbiamo provato con il centro di Trieste
perché doveva essere istriano, di quelle parti; mi pare, però non ricordo
bene.
FRAGALÀ. Bahic era residente a Firenze ed era presente nell'anagrafe di Firenze. Tra l'altro era una persona molto conosciuta, lei lo sa'?
DODERO. No, non lo so.
FRAGALÀ. Che era un alto ufficiale..
DODERO. Che era un generale di squadra aerea
FRAGALÀ. E quindi una persona molto conosciuta, non era ignoto
DODERO. lo non lo conoscevo.
FRAGALÀ. Lei ci ha ripetuto più volte il concetto che anche i report
nei quali era possibile un'identificazione del soggetto rimanevano con la
definizione di ignoto per rispettare l'omogeneità dei documenti inglesi.
Conferma questa interpretazione del lavoro svolto dal dottor L
,.,,
da lei?
I..___I
MI^^,^
...~l(!.i!~ii?;;;:,~;~,
7
&yr,?;y7--...-.----*
f
l
<q-.*
. , ! T , . . ,
i
- - . " ,----.._._.
!~~p
030231
Senato della Repubblica
XlV LEGISLATURA
- 16
- DISEGNI DI
-
Camera dei depurati
LEGGE E RELAZIONI - W C U M E W l
DODERO. Quella cosa era mia. 11 dottor Lehmann non entrava nella
struttura delle schede lavoro. Lui inseriva solo queste diciture nel campo
a o t e » , analizzando appunto quanto riportato nel report, nel rapporto, e
guardava le ipotesi di reato che riteneva si concretizzassero, e basta.
FRAGALÀ. Sa perché le faccio questa domanda? Perché gli inglesi,
in una lettera riservata sui rapporti, sui report, poi alla fine dicevano: avi
saremmo grati per qualsiasi commento e correzione». Giusto? (Il maresciallo Dodero fa cenno di assenso con la resta).
Ora, se voi anche per i nominativi, per i soggetti dove era possibile
effettuare facilmente l'identificazione, non procedevate all'identificazione
perché - secondo quello che lei ci ha detto nella scorsa audizione - volevate mantenere l'omogeneità delle schede, cioè lasciarle tutte ignote, ci
vuole spiegare questo meccanismo'? Siccome gli inglesi vi chiedevano
«per favore, dateci commenti e correzioni», che senso aveva non identificare le schede dove era possibile identificare il soggetto?
DODERO. No, erano identificate. L'intestazione rimaneva uguale,
però poi nei precedenti di archivio, o meglio quando il soggetto veniva
successivamente identificato, si metteva tutto quello che c'era su di lui.
Rimaneva uguale solo l'intestazione, anche per sapere che lo avevamo
identificato, che prima era ignoto e poi ...
Testo filigrana
FRAGALÀ. Maresciallo, però questo criterio comportava che nella
lista delle schede e nella intestazione delle schede rimanesse sempre il
nome ignoto. È vero o no'?
DODERO. Sì.
FRAGALÀ. E io questo mi chiedo.
DODERO. In realtà si vedeva che era identificato; leggendo la
scheda. comunque, man mano che passava. si vedeva.
FRAGALÀ. Allora lei ci può spiegare perché gli inglesi, nelle prime
lettere che accompagnarono i report, specificarono l'esigenza di avere al
più presto riscontri per identificare i nomi in codice'?
DODERO. Le prime schede, il primo centinaio mi pare
FRAGALÀ. Sì, quelle del 1995.
Senntu della Repubblica
-
17 -
Camera dei deputati
XIV LEGISLATVRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI
FRAGALÀ. Ad un certo punto gli inglesi scrivono al Direttore della
1 Divisione: «siamo molto ansiosi di ricevere i vostri commenti in merito
a tali rapporti». Quindi gli inglesi vi pressavano.
DODERO. In che data?
FRAGALÀ. Questo è all'inizio, nel 1995.
DODERO. Infatti le abbiamo date, poi..
FRAGALÀ. Poi?
DODERO. Non lo so poi perché non gliele abbiamo più date. Mi
pare fino a 170 o 175.
FRAGALÀ. Ora le faccio una domanda e la lascio libero di scegliere
se dare la risposta in seduta pubblica o segreta.
Lei, maresciallo Dodero, ha memoria nello specifico che nel fascicolo di Lev Kapalet, primo segretario dell'ambasciata dell'Unione Sovietica a Roma e agente «A» del KGB (per intenderci, era il numero 1 del
KGB quando Kolosov era il numero 2, era il capo della residentura), compariva fra l'altro il nome - ampiamente presente anche in altri fascicoli
presenti nel dossier Impedian - di un giornalista italiano di primo piano,
già direttore di un telegiornale della RAI'? Lei ci sa dire qual è il nome
contenuto in questo fascicolo?
Testo filigrana
DODERO. No, non me lo ricordo
FRAGALÀ. Mi riferisco a Lev Kapalet, primo segretario dell'ambasciata dell'unione Sovietica a Roma.
DODERO. Sì, il personaggio lo conosco.
FRAGALÀ. Sa anche che era un agente «A» del KGB'?
DODERO. Sì. Sono quei fascicoli che tenevo a portata di mano. Ne
ho letti talmente tanti che il contenuto dei fascicoli certamente non riesco...
FRAGALÀ. Non ricorda il nome del giornalista. La ringrazio, andiamo avanti.
Procedendo nel vostro lavoro. maresciallo Dodero, lei e il dottor Lehmann provvedevate ad informare il Servizio inglese o a far sì che
informato delle risultanze in merito alle schede da loro trasmesse
ignote e da voi identificate'? È vero che facevate questa attività'?
000233
- 18 -
Senato della Repubblica
Camera dei deputnri
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
DODERO. No, il dottor Lehmann non faceva alcuna attività di questo
tipo, solo quella che ho riferito. Non comunicava niente a nessuno, almeno che io sappia, né scriveva agli inglesi.
FRAGALÀ. Quando il Servizio segreto inglese, come io le ho letto,
nelle varie lettere di trasmissione vi chiede commenti, notizie, vi dice
asiamo ansiosi di avere i vostri riscontri, desideriamo sapere chi si nasconde sotto i nomi in codice, vogliamo avere notizie e commenti», chi
è che rispondeva?
DODERO. Abbiamo risposto a quella data. Poi evidentemente non ci
hanno più pressato, perché altrimenti gli avremmo risposto ulteriormente.
FRAGALÀ. Quindi voi all'inizio avete risposto. Chi rispondeva, chi
era l'ufficio o il funzionario'?
DODERO. Le prime risposte sono state date dalla dottoressa Vozzi e
poi da chi l'ha sostituita, il colonnello Faraone.
Testo filigrana
FRAGALÀ. Adesso, maresciallo Dodero. le mostro un elenco di cittadini mssi ricorrenti nel dossier Impedian, nei confronti dei quali sono
stati attivati accertamenti di sicurezza. Può dire alla Commissione, prendendo tutto il tempo che le serve per leggere e riscontrare le schede da
lei compilate, quali tra questi cittadini russi lei ricorda con precisione'?
Lei in questo momento sta leggendo il documento del nostro archivio n.
39. allegato 2.
DODERO. Con precisione, intende se conosco il contenuto dei loro
fascicoli'?
DODERO. Se lo ricordo come agente o per averlo trattato'?
FRAGALÀ.
sì.
Il nzaresciallo Dodero prende visione del documento.
DODERO. Ma questi soggetti devono avere i fascicoli- Perché c'è
Breznev che non ce l'ha, ma io lo conosco.
FRAGALÀ. Le chiedo: tra questi riconosce degli agenti illegali e ricorda particolari attiviti su alcuni di loro'? Riconosce agenti illegali del
KGB'?
Semito della Repubblica
-
19
Camera dei deputati
-
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E R€LAZIONI
- DOCUMENTI
FRAGALÀ. Dopo che lei ha potuto leggere il documento 39, allegato
2, che contiene l'elenco dei cittadini mssi ricorrenti nell'archivio Impedian, riconosce tra questi degli agenti illegali'?
DODERO. Sicuramente i numeri 182 e 183, una coppia della quale ci
siamo interessati direttamente in Italia, Vasilyev Valerij e Vasilyeva Olga.
Poi mi pare che ci fosse il numero 168, Subbotin.
DODERO. Lyalin me lo ricordo, era un agente illegale, mi pare che
fosse in Francia.
FRAGALÀ. E' nell'archivio Impedian.
DODERO. L1 nome me lo ricordo, infatti.
FRAGALÀ. Ehbe modo di visionare la scheda 14, relativa all'agente
«Nino»'?
Testo filigrana
DODERO. Sì, me la ricordo.
FRAGALÀ. Che attività avete svolto su quella scheda'?
DODERO. «Nino», ignoto. Non mi ricordo adesso cosa ci sia scritto
sulla scheda. Era il presidente o il vicepresidente dell'lstituto affari internazionali.
FRAGALÀ. Lehmann fece dei commenti su questa scheda'?
DODERO. Non ricordo.
FRAGALÀ. L'avete riscontrata con il caso Orfei?
DODERO. Abbiamo fatto dei riscontri paralleli con un paio di casi.
Qucsta comparazione, se non sbaglio, c'è anche in atti.
FRAGALÀ. Nella scheda di lavorazione da voi fatta non risulta alcuna attività. C'è scritto: «Ignoto; nazionalità: Italia; copertura: «Nino»
(~Niiionera vicedirettore dell'lstituto affari internazionali, in stretto contatto con i Ministeri italiani degli affari esteri e della difesa; era un contatto confidenziale della residentura del KGB a Roma); data delle informazioni: non nota; precedenti d'archivio: non note. Note aggiuntive: l'attività
descritta non consente di evidenziare comportamenti riconducibili a specifiche fattispecie di reato*.
DODERO. Queste sono le note che metteva Lehmann.
Senoto dello Repubblica
XIV LEGISLATURA
- 20 - DISEGNI DI
LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputnri
- DOCUMENTI
FRAGALÀ. 4 1 soggetto è inoltre ignoto». Quindi non avete fatto alcuna attività, neppure di riscontro con il caso Orfei?
DODERO. Non c'è un riscontro temporale. Se si dice: «Vicepresidente di un tale organismo» e non sappiamo in che anno...
FRAGALÀ. Allora come mai il ROS e altri organismi l'hanno fatto'?
Lo stesso SISMI lo ha fatto in tante altre schede. In questa scheda non
risultano riscontri. Questa è una scheda anomala per la quale non si è fatto
il raffronto con i precedenti casi. Addirittura voi avete scritto: ~Riferimento archivio: n.n.u .
DODERO. Non c'è niente in archivio.
FRAGALÀ. E invece c'era un direttore o un vicedirettore dell'Istituto affari internazionali nel caso Orfei. Come mai vi è sfuggito? Come
mai vi è sfuggito il collegamento preciso che un esponente dell'Istituto affari internazionali, quindi un istituto molto noto e importante, era presente
nell'archivio Impedian e nel caso Orfei e qui voi invece scrivete: ~Riferimenti d'archivio: n.n.»?
Testo filigrana
DODERO. Quando scrivo ... «n.n.» si riferisce ai nominativi, non al
fatto. E' difficile risalire a dei fatti.
FRAGALÀ. «I1 soggetto è inoltre ignoto». Questa è una scheda
bianca, sembra sbianchettata, neppure bianca.
DODERO. Qualche ipotesi penso che l'abbiano fatta, però ...
FRAGALÀ. Scusi, ma allora l'ipotesi di cui ci ha parlato la dottoressa Vozzi ...
DODERO. Scusi, questa è per caso una delle schede che poi si è tenuta il Direttore del Servizio'?
FRAGALÀ. No, è rimasta sempre «ignoto». Quindi, non c'era bisogno che il Direttore del Servizio la tenesse. Non era tra i politici, era
ignoto. Mentre la dottoressa Vozzi ci ha detto che si fece un riferimento
preciso al caso Orfei per quanto riguarda questa scheda.
DODERO. Ricordo che lei l'ha collegato in qualche maniera, però ...
FRAGALÀ. Mentre Lehmann no.
DODERO. Non l'ha messo per iscritto?
FRAGALÀ. No, non l'ha messo per iscritto.
---.----l_.-U~..
000236
Senato drlla Repuhhlicn
- 21 -
XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
- WCUMENTI
DODERO. Ricordo che la dottoressa Vozzi fece questo collegamento,
perì) non l'ha messo per iscritto.
FRAGALÀ. No, infatti gliene abbiamo chiesto ragione.
DODERO. E io non so cosa dirle.
FRAGALÀ. Quindi, nessun commento di Lehmann su questa scheda?
DODERO. No, ma Lehmann - gliel'ho detto - non
dirlo.
... non
so come
FRAGALÀ. Maresciallo Dodero, come lei saprà, quando nel 1999
l'archivio Impedian è divenuto pubblico, l'autorità giudiziaria su questo
materiale ha aperto un fascicolo contro ignoti, che poi nel 2001 è divenuto
contro noti, con l'iscrizione nel registro degli indagati di 17 nominativi.
Possiamo quindi affermare che la procura della Repubblica di Roma, contrariamente al SISMI, ha ritenuto che fossero configurabili delle ipotesi di
reato nell'ambito della documentazione trasmessa dagli inglesi. Lei come
spiega questa diversa valutazione del materiale Impedian tra il dottor Lehinann e la procura della Repubblica di Roma?
Testo filigrana
DODERO. La ringrazio per avermi fatto questa domanda, perché ho
visto sui giornali che io avrei dichiarato che non c'erano estremi di reato;
invece, assolutamente non l'ho mai detto. Ci sono schede dove c'è scritto
che ci sono ipotesi di reato di spionaggio, spionaggio politico e spionaggio
industriale. Quindi, di ipotesi di reato ne abbiamo fatte e non è che noi
abbiamo detto che non ci sono ipotesi di reato. In molte schede abbiamo
detto che non ci sono, ma in molte altre c'è scritto che vi sono ipotesi di
reato, ai sensi dei relativi articoli del codice penale.
FRAGALÀ. Lei è stato indicato a questa Commissione come il sottoufficiale che materialmente avrebbe eliminato il nominativo dell'ambasciatore Cortese dall'elenco dei diplomatici. Desidero sapere se conferma
questa circostanza e se ci dice chi le diede questo ordine di eliminare
l'ambasciatore Cortese dalla lista dei diplomatici.
BODERO. Sicuramente, come ho già detto al ROS, il fatto oggettivo
non lo ricordavo; poi chiaramente, con la pubblicità che c'è stata, qualcosa in mente mi è venuto. Comunque, sicuramente l'ho eliminato io; visto che trattavo io la pratica, sicuramente sono stato io. Sicuramente - ho
detto al ROS - l'ordine mi è stato dato dal colonnello Faraone o dal colonnello Prencipe. i miei superiori diretti. Poi so che il colonnello Prencipe
ha detto che è stato a lui a dirmelo, quindi non vedo ...
FRAGALÀ. Lei sa dire perché il colonnello Prencipe le diede
ordire di eliminariol~edel nome di Cortese dalla lista dei
I
Senato della Repubblica
- 22
-
Camera dei deputati
XIV LEGISLATURA - DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
nostante si trattasse di un diplomatico, non soltanto in attività, ma con un
incarico assai delicato, appartenendo allo staff diplomatico del Quirinale?
DODERO. Lui non mi ha giustificato il motivo per il quale veniva
tolto questo nominativo. L'ipotesi è che il nominativo di Cortese non abbia alcun precedente in atti; era nel report indicato da Mitrokhin. Non c'è
nulla di strano. Si dice: «Era all'attenzione del KGB». Essere all'attenzione del KGB non vuol dire niente. Oltretutto - mi pare - l'ambasciatore
Cortese era consigliere addetto alla sicurezza dell'ambasciata, quindi
penso che fosse all'attenzione del KGB in quel caso.
FRAGALÀ. Però questo è stato l'unico caso di personaggi indicati
nell'archivio Mitrokhin con le stesse caratteristiche dell'ambasciatore Cortese che voi avete eliminato. Quindi, un criterio unico tra 261 schede.
DODERO. Non lo so, perché - gliel'ho detto - a me nessuno ha giustificato questo fatto; però, se fosse stato tolto per l'incarico che aveva,
visto che non c'era poi nulla, neanche in atti, sul nominativo in questione,
non c'era alcuna controindicazione di sorta, niente, quindi ...
Testo filigrana
FRAGALÀ. A lei risulta che per l'eliminazione di questo nominativo
dell'ambasciatore Cortese dalla scheda dei diplomatici vi fu un intervento
diretto da parte del Direttore del Servizio, dell'ammiraglio Battelli?
DODERO. Non ne sono a conoscenza
FRAGALÀ. Lei è venuto a conoscenza del fatto che gli inglesi avevano intenzione di pubblicare un libro contenente le rivelazioni della fonte
Impedian'?
DODERO. Sì, sta in atti
FRAGALÀ. Lei quindi sa che il Servizio segreto inglese informò il
colonnello Prencipe e il generale Masina per la prima volta nel briefing
de11'8 luglio 1996 a Londra che vi era questo progetto di pubblicazione
del libro del professor Andrew.
Lei ha avuto modo di leggere la bozza del libro inviata dagli inglesi'?
DODERO. Devo dire la verità: no, non ho avuto tempo.
FRAGALÀ. Ma chi è che ha svolto all'intemo del Servizio il lavoro
di controllo della bozza e le eventuali modifiche da suggerire agli inglesi'?
Chi ha svolto questo lavoro di esame della bozza del libro'?
DODERO. Io la bozza del libro l'ho vista quando praticamente è
stata pubblicizzata la cosa, quand'è uscito sui gioranli il
khin. Prima non l'ho mai vista. Credo che sia sempre stata o su d
tore della Divisione o dal Caporeparto.
Senato della Repubblica
XIV LEGlSLA.niRA
-
- DISEGNI
23 -
Camem dei deputati
DI LEGGE E RELAZIONI - W C U M W T I
FRAGALÀ. Quindi o dall'ammiraglio Batte1li...
DODERO. .. o dal compianto colonnello Bonaventura. Non dall'ammiraglio Battelli, dall'ammiraglio Grignolo; ho detto il Direttore della Divisione o il Caporeparto.
FRAGALÀ. Quindi, o l'ammiraglio Grignolo o il colonnello Bona.
ventura.
DODERO. Forse la prima ipotesi è quella ...
FRAGALÀ. La prima ipotesi, quella dell'ammiraglio Grignolo.
Torniamo all'argomento di poco fa. Quando voi avete formulato le
ipotesi di reato per alcune schede, perché non avete trasmesso queste
schede con l'ipotesi di reato già formulata, come la legge vi obbligava,
all'autorità giudiziaria? La legge del 1977 vi obbligava a questa attività.
Cioè, voi prendete la scheda, formulate l'ipotesi di reato, è un reato
non prescritto, si tratta di un possibile indagato, non soltanto vivo e vegeto, ma, per giunta, con incarichi di responsabilità, e voi però non ritenete di ubbidire alla prescrizione normativa, all'ohbligo di legge di trasmettere queste schede all'autorità giudiziaria. Perché fate questo tipo di
scelta certamente non in linea con i vostri obblighi?
Testo filigrana
DODERO. Non so il perché. Comunque, se non sbaglio, la legge n.
801 del 1977 delega il Direttore del Servizio.
FRAGALÀ. Certo, il Direttore del Servizio, ma io non sto contestando a lei questa omissione. I1 Direttore del Servizio, è chiaro. (Interiwntri fuori microfono del senatore Andreotti).
DODERO. C'è stato, mi pare, un appunto, nel quale si chiedeva il
ritardo di informativa, se non sbaglio.
FRAGALÀ. Dice il presidente Andreotti che correttamente la legge ...
(Intervento fuori microfono del senatore Andreotti). In questo caso invece
si è trattato di una scelta totalmente omissiva, non si è ritardato alcunché,
tant'è vero che il fascicolo è venuto fuori ed è stato mandato alla procura
di Roma soltanto quando è scoppiato lo scandalo per la pubblicazione del
lihro.
Lei ha mai visionato la lettera di accompagnamento con cui il Servizio segreto inglese trasmise la bozza del lihro al SISMI'?
DODERO. Mi pare che in atti c'era quella, prima che tornassero le
bozze. Ricordo che c'erano queste bozze, che non avevo mai visto.
Senato della Repubhlica
- 24 -
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
-
WCUMENTI
DODERO. Mi pare di sì, perché era spillata sulla busta
FRAGALÀ. Quindi l'ha vista.
I1 colonnello Faraone, durante la sua audizione nella nostra Commissione, ha affermato che la bozza del libro non era allegata alla lettera di
trasmissione vistata dal caporeparto Grignolo e che ricomparve solo
quando, il 9 ottobre 1999, l'autorità giudiziaria chiese l'acquisizione dell'archivio Impedian. Lei sa dirci chi fisicamente era in possesso della
bozza del libro in questo periodo di tempo, cioè nell'ottobre del 1999,
quando scoppiò lo scandalo? Chi era in possesso della bozza del libro'?
DODERO. L'ho detto prima: ritengo più l'ammiraglio Grignolo, perché mi pare che il colonnello Bonaventura non parlasse inglese.
FRAGALÀ. Quindi l'ammiraglio Grignolo.
Maresciallo. un'altra questione. Più di una volta, nel corso d i precedenti audizioni, è venuta fuori la circostanza che all'interno del SISMI, in
special modo nella 1 Divisione, all'epoca, tra il 1995 e il 1997, vi era un
forte clima di tensione, di attrito tra le varie articolazioni del Servizio. Lei
ci conferma questa circostanza e può spiegarci a che cosa era dovuto questo clima di tensione'?
Testo filigrana
DODERO. <Clima di tensione» è una cosa generale. Si riferisce ad
un fatto specifico'? Per quanto mi riguarda non ho mai avuto tensioni
con nessuno.
FRAGALÀ. Non per quanto la riguarda, fra le varie articolazioni del
Servizio.
DODERO. Fra le varie articolazioni, diciamo tra i vari vertici. Questo
non sono in grado di dirlo.
FRAGALÀ. Le pongo la questione conclusiva che è fondamentale,
perché lei con il dottor Lehmann ha svolto l'attività di stabilire se nei
comportamenti e nelle condotte descritte nei report dell'archivio Impedian
vi erano ipotesi di reato penale per cui vi fosse la necessità di formulare
queste ipotesi e poi di inviare gli atti alla procura della Repubblica di
Roma. Allora le chiedo se voi avevate, nel vostro criterio di valutazione,
anche un principio - che è contenuto nelle convenzioni internazionali ratificate dall'Italia - secondo cui l'Italia si obbliga e si obbligava anche allora affinché gli organi di intelligente del nostro Paese svolgessero una
condotta attiva di controspionaggio quando emergeva, come in questo
caso, una documentazione o una fonte inerente un'attiviti spionistica all'interno del nostro Paese.
Mi spiego ancora più chiaramente: nelle sentenze di condanna all'er-
Senato della Repubblica
- 25 -
Camero dei deputati
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
teme nella motivazione scrive che la condanna viene data non soltanto
perché il soggetto ha tradito gli Stati Uniti d'America e ha provocato gravissimi danni ai cittadini statunitensi, ma anche perché quell'attività spionistica ha fatto venire meno gli Stati Uniti d'America dai suoi obblighi di
alleanza con i Paesi con cui sono alleati attraverso la sottoscrizione di
convenzioni internazionali.
Quindi, siccome nel trattato istitutivo della NATO o nella convenzione sullo statuto delle Forze armate ad esso correlata (articolo 7, punto
2 a) si fa riferimento all'accordo di sicurezza dell'unione Europea Occidentale, sottoscritto a Bruxelles il 28 marzo 1995 (cioè negli stessi giorni
in cui amvavano le schede dell'archivio Impedian in Italia), convenzione
che è stata ratificata dall'ltalia con la legge del 16 giugno 1997, ebbene io
le chiedo se questi obblighi di reciproca protezione dei dati sensibili e di
ohbligo di svolgere attività di intelligente e di controspionaggio a tutela
degli alleati, il SISMI, in questa valutazione giuridica che lei e il dottor
Lehmann stavate facendo, questi criteri li ha tenuti presenti, se a voi erano
presenti.
Testo filigrana
DODERO. A me sicuramente no
FRAGALÀ. E Lehmann non gliene ha mai parlato?
DODERO. No.
FRAGALÀ. Cioè che noi fossimo obbligati da convenzioni e trattati
internazionali a svolgere attività di controspionaggio rispetto all'archivio
Impedian non gliel'ha mai detto nessuno?
DODERO. No.
FRAGALÀ. Noi eravamo liberi di fare quello che volevamo'? Anche,
di tenere nel cassetto quattro anni ...
DODERO. Non so se siamo obbligati, comunque è d'uso comunicare
ai Paesi amici eventuali azioni di spionaggio o controspionaggio che riguardano il loro Paese. Però non so se c'è un obbligo.
FRAGALÀ. Siccome voi svolgevate, anche se di fatto magari impropriamente, un'attività di ufficio legale, di consulenza legale per quanto riguarda l'archivio Impedian, il dottor Lehmann e lei avevate un protocollo
di norme giuridiche. di convenzioni internazionali, di norme che dovevate
seguire in quest'attività di individuazione delle ipotesi di reato, oppure lo
Senato delln Repuhhlim
- 26 -
Camera dei deputati
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI
FRAGALÀ. Con il semplice codice penale! Quindi le convenzioni internazionali, il trattato NATO, gli obblighi di alleanza non erano assolutamente considerati. (Il maresciallo Dodero fa cenno di diniego con la testa). La ringrazio.
PRESIDENTE. Onorevole Fragalà, volevo sapere a che punto eravamo.
FRAGALÀ. Una sola domanda ancora. L'azione di controspionaggio
a tutela della sicurezza dello Stato italiano non prevede forse l'identificazione e lo smantellamento di reti di agenti stranieri sul nostro territorio?
E' o no un vostro preciso obbligo istituzionale'?
DODERO. Certo, istituzionale.
FRAGALÀ. Allora come giudica che dal monitoraggio dei centri del
SISMI negli aeroporti risultino in transito fino a tempi recentissimi numerosi nomi di agenti mssi contenuti nell'archivio Impedian? 11 SISMI ha
inonitorato che negli ultimi tempi, fino a pochi mesi fa, e comunque a partire dal 1995, da quando avete ricevuto l'archivio, molti degli agenti mssi
i cui nomi risultano come agenti illegali del KGB nell'archivio Impedian
transitano nei nostri aeroporti e nessuno gli chiede nulla, neppure un'intervista. Come giudica questo fatto'?
Testo filigrana
DODERO. Ricordo perfettamente questa attività. Non è stata fatta nel
periodo antecedente la pubblicità del dossier Mitrokhin, ma successivamente e comunque le informative che arrivavano da Fiumicino erano tardive, perché erano già partiti ... normalmente ...
FRAGALÀ. ~ h normalmente.
,
DODERO. ...e poi nei biglietti c'era solo il cognome. Non erano
identificabili con certezza. visti anche i molti omonimi.
FRAGALÀ. Lei sa che sui biglietti c'è il cognome, ma anche l'iniziale del nome.
DODERO. Con i nomi russi non basta.
FRAGALÀ. Ci vuole la data di nascita'?
DODERO. Ci vogliono i patronimici, possibilmente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare ora l'onorevole Bielli
BODERO. Signor Presidente. mi scusi, posso aggiungere u n q ~,. +----.---m
. ,:.t,
: ...;,
i!<.',';
,.
Vorrei completare il discorso che stavo facendo. Questa attività ~'a$h~$$,;i;;;i!~'~!~~(;;~~,;"
t ----..,.-...-....-..--- ..-.----.-.i
I
- 27 -
Senato della Repubblica
XIV LEGISLATURA
- DISEGNI DI
LEGGE E RoLAZIONI
Camera dei deputati
- WCUMENTI
fatta e abbiamo segnalato alla magistratura un discreto numero di agenti
sovietici che venivano in Italia, che il ROS è andato a prendere ...
FRAGALÀ. Quando'?
DODERO. Dopo la pubblicità dell'archivio Mitrokhin. Questo è in
atti.
FRAGALÀ. Quindi era attuale l'archivio Impedian?
DODERO. Attuale ...
FRAGALÀ. Questi agenti russi andavano e venivano dall'ltalia.
DODERO.
...tuttora ....
FRAGALÀ. Tuttora, infatti.
DODERO. Infatti, sono monitorati.
Testo filigrana
FRAGALÀ. Quindi non era cosa che apparteneva all'archeologia del
controspionaggio'?
DODERO. L'archeologia sono i fatti descritti, non gli agenti mssi o i
nostri. I fatti, così come indicati da Mitrokhin. appartenevano ... non tutti ...
però molte cose... c'erano addirittura delle storie di agenti illegali che partivano dal 1910. (Commenti del senatore Garraffa).
PRESIDENTE. Non è che l'onorevole Fragalà abbia ripreso la parola. L'audito ha fatto delle precisazioni su una risposta che aveva già
dato. Ciò ha spinto l'onorevole Fragalà ad altri chiarimenti, che spero
siano ultimati. A lui chiedo comunque, qualora avesse altre domande, di
rinviarle in coda alla nostra seduta, così da dare la parola all'onorevole
Bielli.
FRAGALÀ. Non ci sono problemi.
BIELLI. Credo dovremmo concentrare l'attenzione su alcune questioni essenziali e rendere la Commissione più produttiva possibile, anche
rispetto agli auditi, per cui le mie domande saranno poche e spero che si
possa rispondere con molta serenità.
La prima domanda gliela pongo come uomo dei Servizi che ha dovuto fare i conti anche con altre vicende. Lei ha avuto rapporti con il dnssier Impedian e questo materiale informativo è stato classificato dagli inglesi «segretissimo». Che opinione si è fatto di ciò, ossia che gli ing
lo comunicassimo con questa dicitura? Rispetto ai report che ha
cosa ha pensato della dicitura e della prima analisi che i Servizi
hanno fatto'?
000243
Senato della Repuhhlica
- 28 -
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
Camera dei depurati
- WCUMENTI
DODERO. La classificazione di «segretissimo» in effetti poteva essere anche troppo alta, visto che è il massimo, però come ho già detto,
specialmente i Servizi inglesi, ma anche altri nell'ambito europeo, usano
un'alta classifica per qualsiasi tipo di informazioni. I1 minimo è «riservatissimo».
Circa l'idea che mi sono fatto dei report ho già detto che quando determinati fatti coincidono con quello che noi riscontriamo nell'archivio del
SISMI, alla fine riteniamo che sia verosimile. I fatti descritti riteniamo che
siano verosimili. Qualche volta; qualche volta potrebbe anche non esserlo.
BIELLI. Nei rapporti tra i vari Servizi si stabiliscono delle linee di
comportamento usuali. Rispetto al rapporto tra il Servizio inglese e il Servizio italiano sul dossier Impedian, che giudizio dà della linea di condotta
del primo nei confronti del secondo'? Lo chiedo in riferimento ad alcune
questioni molto precise, come la pubblicazione del libro, con le conseguenze che noi tutti conosciamo. E' stato usuale un comportamento di
questo tipo tra Servizi che si dicono «amici»?
Testo filigrana
DODERO. A parte il fatto che il dossier Mitrokhin non ha un risvolto
solo italiano, ma mondiale. Per esempio, gli Stati Uniti lo hanno sempre
avuto completo, anche quello che non era -diciamo - di loro competenza,
mentre noi abbiamo avuto solo ciò che si riferiva all'ltalia, i francesi alla
Francia e così via.
Per il fatto della pubblicazione del libro, sì, già è successo altre volte,
tipo il caso Gordievskij. Penso che sia un modo degli inglesi per rendere
autonomo un defezionista cui poi cambiano il nome e che vive con i proventi di questo libro.
BIELLI. Questo l'ho capito. Forse non sono stato chiaro. Arriva il
domrier con tutte le varie schede. Tra i due Servizi si stabilisce una forma
di comunicazione attiva, nel senso che voi avreste dovuto fare anche un
riscontro. Mentre nel nostro Paese si attiva questa forma di riscontri in
maniera forte, a quel punto gli inglesi interrompono la collnborazione perché pubhlicano il libro su materiale «segretissimo». Nel momento in cui si
stabilisce un tentativo di lavorare sul dossier, loro bruciano, se mai ce ne
fossero. delle possibilità. E' così o no?
DODERO. La prima notizia che sarebbe stato fatto il libro l'abbiamo
avuta nel settembre 1997, quindi ci avevano dato già due anni. Poi non è
che loro stiano a guardare le nostre possibilità. La collaborazione esiste
sempre e il rapporto di scambio non è solo su un determinato materiale,
ma su più argomenti, su più cose. Non è che si instauri solo per questo
caso. ma è continuo.
BIELLI. Un suo superiore ci ha detto che si stava
che è la vera attività di un Servizio segreto, cercare
che gli agenti dall'altra parte possano diventare
Senato della Repuhhlim
XIV LEGIFLATURA
- 29 -
Camera dei deputati
- DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI
doppi. Per essere chiari, Grignolo ci ha detto che stavano lavorando per
fare di questa operazione una grande operazione di controspionaggio per
avere agenti doppi. La pubblicità del libro da questo punto di vista sicuramente bloccava un'operazione che, a detta di alcuni suoi colleghi,
avrebbe potuto essere significativa. Concorda con questo giudizio?
DODERO. Non so di questo fatto ... Cioè, sicuramente non ero presente alle discussioni sulla proposta di fare agenti doppi o cose del genere.
Concordo sul giudizio. Comunque; dandoci la copia in anticipo, se si fosse
concretizzata questa eventualità, magari potevamo dirgli: <No, tutto ciò
che riguarda l'Italia non lo pubblicate». Potevamo pure d i g l i così, magari.
BIELLI. È questo che sto pensando.
Lei è mai venuto a conoscenza di offerte da parte del Servizio inglese
di incontrare Mitrokhin'?
DODERO. Sì, sta in atti; mi pare tre volte.
BIELLI. Quindi, abbiamo degli atti in cui c'è scntto che c'era questa
disponibilità'?
Testo filigrana
DODERO. Nella pratica Impedian.
BIELLI. Noi abbiamo delle dichiarazioni di disponibilità degli inglesi, ma abbiamo dei riscontri documentali, scritti, di questa disponibilità'? Lei è a conoscenza di qualcosa di scritto su tali questioni?
DODERO. Di scritto dagli inglesi'?
BIELLI. Sì
DODERO. Mi pare che in un'occasione ci sia; perché gli altri erano
incontri hilaterali e quindi c'è qualcosa di scntto nelle relazioni di coloro
che hanno partecipato agli incontri.
BIELLI. Dovrebbe essere forse nel materiale di Bonaventura?
DODERO. No, sta nella pratica Impedian; se aspetta un attimo, le
dico anche gli atti. Dunque, l'atto 46 e l'atto 49.
BIELLI. Ma allora, maresciallo, proprio perché si evidenzia da paae
dagli inglesi questa disponibilità, che sta agli atti, come lei ha detto, cosa
impedisce oggi agli inglesi che gestiscono Mitrokhin di impegnarsi in
prima persona per permettere questa audizione'?
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Bielli, come fa a fare
fermazione. che è contrxia a quello che ci hanno fatto sapere
Oggi gli inglesi non gestiscono affatto il signor Mitrokhin e
Senato della Repubblica
- 30 -
Camera dei deputati
XIV LEGIFLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
di lui alcuna disponibilità, né possibilità. Lei può ipotizzare anche il contrario, ma se lo dà come un dato acquisito, le dico che purtroppo non lo è.
Dico purtroppo perché, se fosse vero, sarebbe più facile fare pressioni sugli inglesi.
BIELLI. No, ma io faccio una considerazione che va anche incontro
ad un problema di tutta la Commissione. Gli inglesi, nel momento stesso
in cui stabiliscono il rapporto con Mitrokhin, si impegnano con lui su più
piani, tra cui anche quello del libro e quello di garantire la sicurezza del
personaggio in questione, con le conseguenze che ne derivano. Nel momento stesso in cui si fa questa operazione, sarebbe ben strano che alla
fine, ad un certo punto. lo abbiano abbandonato a se stesso, come se a
quel punto tutto fosse concluso. Nel senso che le garanzie che erano state
chieste credo vmebhero nei confronti di qualunque Servizio per pretendere che si continui a garantirgli la possibilità di vivere in sicurezza nel
suo Paese. Quindi, un rapporto con il personaggio in questione i Servizi
inglesi, a mio parere, lo hanno ancora. Rispetto a come è nata l'operazione
sarebbe una cosa ben strana se lo avessero abbandonato.
Da questo punto di vista, nel momento in cui chiediamo di incontrare
Mitrokhin, su cui si è detto «se lo volete conoscere, volete incontrarlo,
siamo disponibili», a questo punto ci viene detto che lo stesso non è
più disponibile. Ne deriva una domanda: ma Mitrokhin era veramente disponibile prima'?
Testo filigrana
DODERO. Penso di sì. 11 discorso è questo: finché era gestito nella
sede dei Servizi inglesi era un defezionista. Ora, se non erro, dovrebbe
aver cambiato identità e dovrebbe essere un libero cittadino inglese,
quindi sarà difficile obbligarlo a far qualcosa. Quello è il discorso.
PRESIDENTE. In relazione a quello che lei diceva, onorevole Bielli,
devo aggiungere alcune cose, così come mi sono state comunicate formalmente dall'ambasciatore britannico e poi confermate dalla lettera successiva che abbiamo ricevuto. È presumibile, anzi credo sia ovvio, che il signor Mitrokhin sia sotto un programma «fisico» di tutela e che venga tutelato nella sua privacy, come ci è stato spiegato ad abundantiam, anche
dal punto di vista della protezione fisica. Mi sembra di capire che lei da
questo deduce - ma è una cosa che deduce lei e che naturalmente non
condivido a livello personale, pur rispettando la sua deduzione - che
egli sia tuttora, in un certo senso, nella disponibilità dei Servizi inglesi.
Credo invece che egli sia nella disponibilità di quello che in Inghilterra
si chiama lo «special hranchn, che non ha a che fare con l'MI6 ma che
è un servizio di polizia. Questo non lo so, ma lo deduco e quindi non è
un'informazione, ma un'osservazione.
r -.:-.--a , . .t. . : ...
BIELLI. La mia domanda ha una motivazione e la motivazione v@'
è questa. Mitrokhin è un personaggio anziano che ci fornisce del m a t e r ~ b i ~ ~ % ~ ! ~ ~ ~ & ~ ~ ~ ? f
documentale significativo, su cui hanno lavorato più Servizi, in partico
il'^^^;;!:;.:.
(S.......,
000246
.*-.a-,
i
Smato della Repubblica
-
31
-
Camera dei deputati
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMWTI
i Servizi inglesi e quelli italiani. Quando si stabilisce fra i due Servizi un
rapporto e si chiede il riscontro, vuol dire che c'è un'interlocuzione fra i
due Servizi. Quindi, c'è tutta una fase in cui tutto è documentato. Quello
che non è documentato è Mitrokhin e gli originali.
DODERO. Quali originali?
BIELLI. Noi non abbiamo la disponibilità degli originali. Nel senso
che l'unico originale che abbiamo è il report fatto da Mitrokhin che fa
riferimento ai nascondigli NASCO, che è in cirillico. In tutta questa vicenda ci sono due questioni che appaiono «strane». Mitrokhin, forse per
responsabilità nostra che non lo abbiamo contattato, oggi non vuole essere
contattato. Proprio rispetto a questa situazione - lo dico a lei che lavora
nei Servizi - non sarebbe utile e indispensabile almeno riflettere sulla necessità di verificare l'esistenza di questo personaggio'? Ad esempio, qualcuno potrebbe dirci che ci ha parlato, che è ancora vivo.
Seconda questione: gli originali. Noi stiamo discutendo di due questioni su cui mancano i riscontri più oggettivi. Lei, uomo dei Servizi, rispetto ad una situazione simile, non sentirebbe l'esigenza di fare una verifica più approfondita'?
Testo filigrana
DODERO. Se non mi fidassi dei Servizi inglesi, sì.
PRESIDENTE. Mi perdoni nuovamente, so che questo è uno dei
punti cardine, per carità, che fa parte anche del dibattito politico, ma
per questa Commissione i documenti originali sono documenti del Governo britannico di Sua Maestà e sono esattamente quelli che ci sono stati
consegnati in quella forma; che poi noi sappiamo da un libro che tali documenti hanno una storia, che è quella che ci siamo ripetuti tante volte, è
un fatto che esula completamente da ciò che il Parlamento, con la sua
legge, ha affidato a questa Commissione di ricercare. Noi non siamo
uno strumento di intelligente. So che questo è un punto delicatissimo,
però non possiamo secondo me far credere - è un'opinione e la prego anche di considerare che la esprimo sempre con il massimo rispetto per la
sua - che il nostro compito è verificare l'autenticità dei documenti britannici. Capisco che può essere una legittima curiositi, ma dire che questo è
il compito a noi affidato o che è naturalmente il nostro compito è un'opinione, rispettabilissima, ma - mi permetto di dire - non più di un'opinione. Mi scusi. onorevole Bielli.
BIELLI. Nei compiti della Commissione - che se verrà prorogata
proseguirà i suoi lavori - è detto esvlicitamente che noi dobbiamo verifi-
- 32 -
Senato dellu Repubblica
XLV LEGISLATURA
- DISEGNI
Camera dei depurati
O1 LEGGE E RFLAiXONI - DOCUMENTI
BIELLI. Presidente, provi ad immaginare se fossimo di fronte ad
un'operazione di inquinamento, di intossicazione o quant'altro.
PRESLDENTE. Sovietica?
BIELLI. Ma perché sovietica?
PRESIDENTE. Non lo so.
BIELLI. Potrebbe essere sovietica come degli inglesi. Se fossimo di
fronte ad una cosa del genere, avremmo fatto una Commissione che agisce... (Commenti del senatore Garrafa). La Commissione ha una sua
forza in ragione del fatto che c'è un qualcosa di fortemente accertato; siccome dobbiamo andare avanti nel prosieyo dei nostri lavori, io accetto la
sua opinione, ma dico che mi pare che la sua opinione, da questo punto di
vista. non sia veramente quella per cui è stata istituita la Commissione.
Vorrei andare avanti facendo riferimento ad un'azione un po' più
precisa che riguarda l'attività del maresciallo.
Testo filigrana
PRESIDENTE. Mi perdoni, mi limito solo ad aggiungere, ciò che peraltro sappiamo tutti, che tra le informazioni che formano la base per i nostri lavori c'è il famoso documento del Governo inglese, che è un documento del Governo redatto però da una Commissione del Parlamento britannico; quella Commissione ha avuto la possibilità (potremmo due noi il
lusso), se non sbaglio, di ascoltare personalmente Vasilij Mitrokhin, il
quale poi non ha - come è stato detto qualche volta - concesso interviste
a destra e a manca, ma ha solo testimoniato alla Commissione Mitrokhin
britannica, ha concesso un'intervista al «Times» e una intervista alla BBC,
dopodiché ha taciuto per sempre.
BIELLI. Se mi permette, le leggo l'articolo 1 della legge istitutiva
della Commissione. in cui si parla del compito di accertare la veridicità
delle informazioni contenute nel cosiddetto dossier Mitrokhin sull'attività
spionistica svolta dal KGB nel temtorio nazionale». La veridicità delle informazioni! Non è che noi dobbiamo prendere per buono tutto quello che
ci hanno dato gli inglesi, nel senso che la veridicità nasce dalla fonte, perché - non so se ce ne rendiamo conto - sarebbe incredibile se noi non
facessimo anche l'altra operazione; altrimenti che senso avrebbe avuto il
fatto che volevamo incontrare Mitrokhin? Tutti siamo stati d'accordo.
Per fortuna non abbiamo fatto la sciocchezza della Commissione Telekon-Serbia di partire e di andare ad incontrarlo...
GARRAFFA. Anche perché non lo avremmo trovato!
i
--..-
BIELLI. Adesso questo non lo so. Questa è una questione in C ii~:::,.!;~;:-----.
disagio che provo è che non siamo riusciti in qualche modo a cono c & > ~ ~ ii $ : : ' w !.;:&;i!
~ ,!,p;;!; :t..(: !.,.
.
--...-_
I'interlocntore e - io aggiungo - gli originali.
--.-.--_._.._L
....,,
ofio248
i
- 33 -
Senato dello Repuhbliia
XIV LEGISLATURA
Comera dei deputati
- DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Perché faccio questa considerazione'? Perché - qui vado nel merito di
una questione che riguarda tutta la Commissione e anche il Presidente - il
cosiddetto originale, che non è un originale perché sono le cose che ha
scritto ... Qui bisognerebbe chiedere anche ai mssi se hanno il riscontro
alla Lubijanka. Questa è una partita aperta.
PRESIDENTE. Lo stiamo facendo. onorevole Bielli.
BIELLI. 1 buoni rapporti fra Berlusconi e Putin sicuramente ci aiuteranno...
PRESIDENTE. Purtroppo questa è una leggenda. Le assicuro che non
funziona così.
(Commenti del srnotore Gnrraffa).
BIELLI. Le assicuro che le figlie di Putin
PRESIDENTE. Hanno ottimi rapporti, ma se uno gli chiede le chiavi
dei Servizi segreti e degli archivi, questi buoni rapporti cessano immediatamente.
Testo filigrana
BIELLI. Sono d'accordo.
PRESIDENTE. Lo so che questo è un cavallo di battaglia, ripetuto, i
regali alle figlie eccetera. Purtroppo non è così, mi dispiace, vorrei che lo
fosse, invece ...
BIELLI. Presidente, io sono convinto che quello che lei ha detto è
vero. Putin non ha alcuna intenzione di aprirci gli archivi.
PRESIDENTE. Non sappiamo neanche questo per certo. Lo temo,
BIELLI. Però, quello che noi dovremmo cercare di fare - lei ha detto
che è un tentativo che si sta portando avanti - è di chiedere ed appurare se
negli archivi della Lubijanka c'è un riscontro, nel senso che mi pare che
abbiamo già chiesto queste cose. Ma se chiediamo queste cose, allora ho
ragione io nel dire che va appurata la veridicità della fonte.
Detto questo, voglio andare sulle questioni che ci riguardano più da
vicino, sul lavoro che ha fatto il maresciallo Dodero, che non è stato un
lavoro di poco conto, intanto perché sono passati attraverso le sue mani
quasi tutti i dossier. Una delle questioni che è stata dibattuta in questa
Commissione è stato il fatto che in qualche modo la sua attività e quella
del dottor Lehmann, questa attività di verifica che è stata fatta, la si è portata avanti con certe caratteristiche per permettere all'altra parte dei Servizi di continuare fino in fondo il proprio lavoro; nel senso che si è
che questa attività che voi state portando avanti non doveva infici
lavoro che anche altri avrebbero dovuto fare. Lei è d'accordo, da
v--.-
000249
.-..__-_,
Sennto d e h Repuhhlira
- 34 -
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deprtrari
- DOCUMENTI
punto di vista, che il vostro lavoro ha fatto sì che i nostri Servizi abbiano
avuto la possibilità, su altre questioni, di continuare il grande lavoro che
stavano facendo'? Qualcuno ci ha detto di terrorismo internazionale, si è
parlato di vicende abbastanza grosse nel nostro Paese.
DODERO. Collegato con il dossier Mitrokhin.?
BIELLI. Sì.
DODERO. Non ne sono a conoscenza,
BIELLI. Non collegato a Mitrokhin: mi riferisco alle altre attività di
controspionaggio, parlo di terrorismo internazionale. Alcuni ci hanno parlato delle cellule islamiche e quant'altro, si è parlato del problema della
celebrazione in Italia ...
PRESIDENTE. ... del Giubileo
Testo filigrana
DODERO. Mi scusi, onorevole, allora non ho capito la domanda.
PRESIDENTE. Neanche io, le confesso.
BIELLI. Le spiego: voi. lei e Lehmann, avete fatto un lavoro che è
stato soprattutto fatto dal punto di vista giuridico. Questo lavoro ha fatto sì
che l'altra parte del Servizio fosse libera di svolgere le attività che erano
di grande rilevanza per la sicurezza nazionale, ci& non c'è stato un intralcio da questo punto di vista, come non c'è stato un intralcio nei lavori sul
dossier Mitrokhin. nel senso che voi avete continuato a lavorare, ma gli
altri hanno poiuto continuare a seguire le schede del dossier Mitrokhin.
Non c'è stato, da questo punto di vista, un qualcosa che ha impedito il
lavoro di controspionaggio di ordine generale e il lavoro su Mitrokhin,
che è proseguito per coloro che seguivano il hssier.
DODERO. Non è così, perché se lo seguivo io, le schede le avevo io,
i reporr li avevo io, nessun altro vi lavorava, visto che il dossier non era
uscito dalla centrale, dal SISMI; non era stato dato ancora ai cenm per
accertare la presenza, il domicilio, se erano vivi o morti questi personaggi;
nessun altro faceva questo tipo di lavoro, comunque, fino a quel momento.
BIELLI. Quindi lei dice che da questo punto di vista c'è stato un problema di difficoltà.
DODERO. Non so se fosse stata una difficoltà. Certamente io ritengo
Senato della Repuhhlica
XIV LEGISLATURA
- 35 - DISEGNI DI LEGGE E RF,LAZIONI
Camera dei deputati
- DOCUMENTI
PRESIDENTE. Mi pare che abbia già risposto di sì, non ho capito
bene.
DODERO. La sezione è una moltitudine di uomini e il dossier lo esaminavo io insieme al colonnello Faraone e a Lehmann in quel periodo, per
quell'anno.
PRESIDENTE. Mi scusi, io ho capito - mi corregga, maresciallo, se
ho capito male - che alla domanda dell'onorevole Bielli se, malgrado le
sue attività con il dottor Lehmann sulle schede, comunque, indipendentemente dal vostro lavoro, altri settori del Servizio indagavano sul clossier
Mitrokhin, lei ha risposto di no perché, se avevate tutto voi e non era stata
diffusa la cosa, voi avevate tutto il «malloppo» e nessun altro indagava.
DODERO. Certo
PRESIDENTE. Questa è la sua risposta; questo io ho capito, onorevole, se era questa la domanda. È una domanda molto articolata.
Testo filigrana
DODERO. Solo quando abbiamo deciso di cominciare a fare i primi
accertamenti poi abbiamo...
PRESIDENTE. Quindi, se vogliamo chiamarlo ostacolo, possiamo
chiamarlo ostacolo, nel senso che non c'era ... Questa è una valutazione
linguistica, però. Mentre facevate quelle operazioni giudiziarie, null'altro
veniva fatto in relazione al dossier Mitrokhin. È così?
DODERO. Sì
GARRAFFA. Non lo definirei un ostacolo.
PRESIDENTE. Non l'ho definito un ostacolo. Ho detto che sarebbe
una questione linguistica. 11 maresciallo sta dicendo che mentre loro facevano quegli studi sulle schede, nel frattempo non avvenivano altre investigazioni sulle stesse schede. Questo ha dichiarato la persona audita.
BIELLI. La domanda nasce in relazione ad alcune cose che lei ha
detto nella precedente audizione. Lei praticamente ha detto che, mentre
affiancava il dottor Lehmann in questa attività di verifica relativa ai possihili profili penali che ne derivavano per i soggetti nominati nel dossier,
continuava anche a coadiuvare il Direttore della Sezione, colonnello Faraone, nel normale lavoro di riscontro dei report che arrivavano. Da questo punto di vista quindi si è continuato ... a questo punto diventa chiara la
domanda'?
C-:---.?--.,
DODERO. Per me è semplice, mentre per voi che non state
forse LI«. Non è che Faraone facesse i riscontri. Ero sempre io. Qu
.:1i'b.:,.:!.:,.::;i{!.ii6ii!
00025 1
..,:.: ...:
Senato della Repubblica
- 36 -
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deprrtoti
- DOCUMENTI
arrivavano i report ci si interrompeva per due, tre giorni, il tempo necessario per fare gli ulteriori riscontri sui nuovi report che arrivavano.
PRESIDENTE. Lo faceva lei?
DODERO. Sì.
PRESIDENTE. Lei era quello che faceva i riscontri?
DODERO. Sì, i riscontri di archivio, quelli normali. Si prendevano i
nominativi, si vedevano i precedenti, si faceva un sunto di quello che
c'era nella pratica e si continuava il lavoro con Lehmann. Nulla di particolare.
BIELLI. Che lei ricordi, dentro il Servizio ci sono state particolari
tensioni nella gestione del dossier Mitrokhin?
DODERO. No.
Testo filigrana
BIELLI. 11 colonnello Faraone ci ha detto che lo spostamento della
pratica poteva anche considerarsi, se non una mancanza di fiducia, sicuramente qualcosa nei suoi confronti che lui non ha apprezzato. Lei cosa ne
pensa'?
DODERO. Nei confronti di Faraone? Al limite poteva essere nei confronti del Direttore della Divisione.
BIELLI. Quindi soprattutto del colonnello Bonaventura'?
DODERO. Al limite, perché Faraone, Direttore di Sezione, era solo
un paio di livelli sopra di me.
BIELLI. Questa è una dichiarazione che ha fatto Faraone
DODERO. Però penso che, se ci fosse stato qualcosa, come ha detto
l'onorevole Fragalà, delle tensioni che ora non ricordo, potevano solo essere a livello di dirigenti e di Direttori di Divisione, non certo al livello di
Direttore di Sezione.
BIELLI. Aver traslocato le carte nella stanza di Grignolo secondo lei
nascondeva qualcosa di diverso da normali esigenze di servizio'?
DODERO. Che nascondesse qualcosa non credo, ma non era una
Senato delilr Repubblica
-
37 -
Camera dei deputati
XIV LEGISLATLIRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
DODERO. La ragione non la so. Non è normale perché le carte che
stanno nella I Divisione non c'è alcuna ragione per traslocarle in un altro
ufficio.
PRESIDENTE. Era mai avvenuta una cosa del genere?
DODERO. No. Al limite, si poteva attrezzare una stanza dentro la 1
Divisione e si sarebbe fatto quel tipo di lavoro. Il fatto che sia stato trasferito lì non ha alcun significato.
PRESIDENTE. Ma è un fatto unico?
DODERO. Sì.
BIELLI. Ma la stanza non era nella I Divisione?
DODERO. No, era nella palazzina dove sta il Reparto, dove c'era
Grigiiolo. Era un'altra palazzina adiacente. Non è d'uso portare fuori le
carte dalla Divisione, quello sì. Non è naturale. Almeno, in vent'anni
non lo è mai stato.
Testo filigrana
BIELLI. Qualcuno, mi pare in questa sede, ha sottolineato come, a
seconda delì'appartenenza del Direttore, nel SISMI si potessero creare
dei gmppi di potere, che ovviamente influivano nella gestione dell'attività
stessa. I1 collega Fragalà, per esempio, metteva sempre in rapporto Battelli
e la Marina. All'interno del Servizio erano considerate normali le cordate
delle diverse Armi? Si è mai sentito di appartenere a qualche cordata?
DODERO. Io no, a nessuna cordata, anche perché non c'è alcun generale dei Carabinieri che ha comandato il Servizio. Comunque la risposta
è sì. Ma questo è normale, penso sia una cosa che succede anche nelle
aziende, con diverse cordate, con chi è più o meno legato a quel dirigente
o a quell'altro. E' inevitabile che si formino delle cordate. Che siano veri
e propri gmppi di potere non credo, non so. Certo, ognuno favorisce i
suoi, quello sì.
BIELLI. Qui abbiamo tutti un vizio, ricordiamo questa famosa scheda
14, una scheda strana, in cui si parla di «Nino». A lei è stata fatta un'osservazione sul perché non ci si sia attivati, quando è arrivata tale scheda,
in una ricerca sul presunto «Nino». Le si è fatta questa osservazione parlando del caso Orfei. Ma nel caso Orfei non c'è alcun aNino». Da questo
punto di vista era quindi difficili fare questo collegamento.
DODERO. Ha ragione
BIELLI. Da questo punto di vista vorrei allora provare ad andare o T c ~ ; ~ ~ , . - - - : ;...,!.
trc. Si parla di sensibilità. Proprio in questi giorni è uscita una nuova d- r < , ~ ...,
~ ,:<, . .~i: ~i : (.. .!l ,::...
::
o"'.-'".-d!!~!~u!
vista, sigiiificativa, diretta d a Adornato. Uno di quelli che è stato
-.--__
-A-,.*.
000253
Senato dello Repubblica
- 38 -
Camera dei deputati
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - WCUMENTI
come presunta spia è diventato il consulente di questa rivista. C'è un proverbio che dice: «Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare» e viene utilizzato in particolare quando si parla di Silvestri per dire alcune cose.
Oggi, fa bene Adornato ad utilizzare Silveshi, perché è un esperto, però
si evince che c'è la convinzione assoluta che Silvestri non avesse alcun
riferimento con la scheda 14. Lei cosa ne pensa?
PRESIDENTE. Chiede al maresciallo cosa pensa della collaborazione
di Silvestri con Adornato'?
BIELLI. Anche in riferimento al fatto che loro non hanno trovato alcun riscontro su Silvestri.
DODERO. A parte l'incarico.
PRESIDENTE. Non ho capito.
DODERO. A parte l'incarico, se non sbaglio.
Testo filigrana
PRESIDENTE. Quale incarico'?
DODERO. L'incarico che aveva.
PRESIDENTE. Ah, quello allo 1.A.I..
DODERO. Sì. Mi pare che nel caso Orfei, certo non c'era «Nino»
come nome di copertura, ma ci fosse ...
PRESIDENTE. Un altro nome riferito a questa persona?
DODERO. No, non un altro nome; un Direttore dello LA.1. e poi
c'era un altro nome, quindi c'era questa discrepanza.
BIELL1. Lei ha fatto un'affermazione che condivido, quando ha
detto, riferito ad alcuni personaggi, che quando nel dossier era scritto *all'attenzione del KGB» bisognava prendere questa dicitura con la serietà
del caso, perché essere all'attenzione può voler dire tutto e niente.
DODERO. E' così.
BIELLI. Quindi da questo punto di vista, questo va considerato anche
rispetto ai personaggi in questione. Prima abbiamo parlato di Cortese. Tra
l'altro, le chiedo questo su Cortese, che era ~all'attenzione del KGB».
Non è vero che, per la responsabilità che aveva, Cortese abbia superato
altre trenta persone in un concorso. E' una cosa che non esiste, nel senso
che aveva una responsabilità estremamente secondaria, ma non esiste
che ci dica che abbia scavalcato altre trenta persone. Ma su
cosa che a me preme è questa: da quel po' di lavoro che
Senutri della Repubblica
- 39 -
Camera dei deputati
XIV LEGISLATIJRA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
assodato che fosse quel personaggio o era un altro'? Infatti, attorno al
nome di Cortese si fanno due ipotesi. C'è anche un altro Cortese.
DODERO. Era indicato con l'incarico. In quel periodo stava a Cuba.
BIELLI. Ma allora questo dovrebbe valere anche per Cassini, che si
dice sconosciuto e invece era indicata la responsabilità che aveva. Perché
in un caso si è così certi e in un altro si parla di sconosciuto?
DODERO. Qui c'è stato un errore materiale. Mi sono andato a rivedere il report. Nella traduzione dal russo all'inglese è rimasto «zh», che
vuol dire '<E». Adesso lo so, prima no. Quindi era Cassini q».Dall'inglese all'italiano i traduttori hanno lasciato Cassini <ah». E' rimasto
così per un periodo di tempo, invece alla fine è emerso che aveva un fascicolo personale.
BIELLI. Lei mi dice una cosa nuova per molti versi, ossia che c'è
stato un errore nella traduzione. Provi a pensare che errori ci possono essere stati, da chi ha copiato ...
Testo filigrana
PRESIDENTE. È un errore di translitterazione, è diverso.
DODERO. Neanche, è dall'inglese.
PRESIDENTE. È come Bumedien, che scritto alla francese diventa
«Boumedienne»; tutti i nomi arabi sono scritti alla francese.
BIELLI. Io non conosco il cirillico e so cinque parole in msso
(non dico quali. ma non fanno riferimento a questioni segrete; forse potrei dire qualcosa di galante). Ci sono degli appunti che vengono presi
da Mitrokhin da degli originali. Gli appunti vengono portati in Inghilterra, dove si inizia un'opera per dargli una forma organica e per tradurli in inglese. Dall'inglese all'italiano, sul report dei NASCO, noi abbiamo due traduzioni; non c ' è quella giusta. Nel senso che la traduzione vera, dal cirillico all'italiano, è diversa rispetto alle due traduzioni che abbiamo.
PRESIDENTE. Veramente è una questione di sistema metrico. L'errore nella traduzione è nel passaggio da yard a metri. Quindi, non si tratta
di una traduzione sbagliata dall'inglese all'italiano, per la verità, ma di un
errore da scuola elementare sulla distanza tra un posto e l'altro.
BIELLI. I1 Presidente sa che io lo apprezzo molto quando fa
stro, anche perché ha figli molto piccoli ...
PRESIDENTE. Anche nascituri.
Senato d e h Repuhhlicn
-
40 -
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
- WCUMENTI
BIELLI. ... ma non è così, Presidente. C'è l'errore cui fa riferimento
lei, ma ce ne sono anche alm. Nel senso che nella traduzione - che cercheremo di fare esattamente - ci sono anche altri passaggi che non sono
molto precisi. Tutto questo perché? Perché noi stiamo discutendo di documenti relativi a molte persone in cui una «è» potrebbe essere un asarebbe», un «ha» potrebbe essere «avrebbe», un «posso» potrebbe essere
«potrebbe essere stato». Cioè, voglio dire, abbiamo la necessità da questo
punto di vista di capire esattamente come quel lavoro di interlocuzione
che era stato fatto si sia interrotto. Noi stiamo discutendo di un dossier
che non ha avuto la possibilità di avere quella verifica che invece qualsiasi
Servizio normalmente riesce a fare.
Lei concorda con questi rischi che ci sono e sull'impossibilità di fare
quel lavoro di verifica che invece sarebbe stato la «condizione per»?
DODERO. In parte, però non è necessario. Nel senso che, per esempio, quando abbiamo avuto bisogno del testo originale in msso ce lo
hanno mandato. Ritengo che magari, se voi chiedete le copie in msso
dei documenti, può essere che ve le mandino.
Testo filigrana
BIELLI. Chiudo con una nota brevissima, che non è una domanda.
Nel documento del Parlamento inglese una cosa non sorprendente, ma
che merita attenzione, è data dal fatto che anche gli inglesi hanno discusso
a lungo su come è stato gestito dai Servizi inglesi quel dossier; ci sono
perfino delle critiche che vengono rivolte da Ministro a Ministro. Faccio
questa considerazione per evidenziare la complessità - non parlo di non
veridicità - e l'attenzione rispetto alla complessità che doveva essere posta. Lei mi dice: «Fra Servizi noi dovevamo fidarci degli inglesi, era importante, c'erano rapporti positivi fra i due Servizi*. Io le dico, da profano: capisco che bisogna fidarsi fra Servizi, però è altrettanto vero che
fidarsi è bene e non fidarsi è meglio. Da questo punto di vista, a noi è
stato impedito di fare questo discorso del «non fidarsi è meglio», perché
è stato interrotto da un atto, dalla pubblicazione del libro, che in qualche
modo ha impedito di fare quel lavoro come volevamo farlo.
Chiedo scusa per l'ultima considerazione, ma ritengo che sia un tema
di discussione per la Commissione.
ANDREOTTI. Volevo fare solo una domanda. Dato che, per quello
che riguarda specificamente tutta questa serie di nomi, è stata poi fatta
una cernita, isolando quelli comunque collegati alla politica - perché
poi questo venisse fatto, se, ad esempio, per esaminarli a parte, non mi
interessa nemmeno -, volevo sapere, prescindendo dal caso di cui ci
stiamo occupando. se questa salvaguardia particolare o questa attenzione
per gli uomini politici, sia in positivo che in nerativo. era una norma o
un fatto che dobbiamo al signor Mitrokhin.
~
DODERO. No, assolutamente: la salvaguardia degli uomini p
prima di tutto era eventualmente per il caso in cui fosse stata una
~~
-
000256
Sennto delln Repuhhlicn
XIV LEGISLATURA
- 41 - DISEGNI DI
LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
- WCUMENTI
di disinformazione, chiaramente per non creare eventuali disagi, eventuali
sconquassi nel sistema politico italiano. Però penso, e questa è una mia
considerazione, che se non ci fossero state queste 34 schede che erano
nella disponibilità del Direttore del Semizio - e che appunto si è tenuto
lui -, eventualmente fosse stata una manovra di disinfomazione proveniente da molto lontano, forse tutta la gestione del dossier Mitrokhin poteva prendere un'altra piega. Perché chiaramente agire vuol dire esporsi e
far sapere, anche in pane, le carte che si hanno in mano; quindi, ne sarebbe venuta fuori una pubblicità per tutta la questione.
MARINO. Signor Presidente, intervengo molto brevemente. Ho sentito risuonare le parole «agente illegale»; credo che il maresciallo Dodero
sia un agente legale a tutti gli effetti ...
DODERO. Infatti, era sbagliata come terminologia.
MARINO. A meno che non si intenda con essa un agente che svolga
azioni illegali, però, in questi casi, ove eventualmente il soggetto sia considerato indesiderabile, anche dalle ambasciate avvengono espulsioni.
Vorrei avere una conferma. Nel momento in cui stiamo parlando.
agenti legalissimi di tutti i Servizi segreti di tutti i vari Stati vanno e vengono dell'ltalia in continuazione. Se ho capito bene, un agente è prendibile in quanto colto nel momento in cui sta svolgendo un'azione illegale
o addirittura un reato. Dalle domande poste sembrerebbe che un agente
riconosciuto potrebbe, che so, essere anche il nostro maresciallo Dodero.
Addirittura i nostri si sono scambiati reciproche visite ...
Testo filigrana
DODERO. Non sono illegale.
MARINO. No, assolutamente; lei è un servitore dello Stato come lo
sono io, che sono un funzionano pubblico da poco in pensione. Credo che
siamo tutti legalissimi, quindi non capisco la questione dell'agente illegale. Ma. soprattutto, non capisco la meraviglia per il fatto che un agente
vada e venga dall'ltalia pur essendo notorio quello che fa per il proprio
Servizio, perché in continuazione agenti in tutti i Paesi del mondo vanno
e vengono, a meno che non siano colti nel momento in cui stiano svolgendo un'azione illegale.
Chiarito qucsto, signor Presidente, vorrei riprendere una domanda già
fatta al maresciallo, quella snll'uso del condizionale. Lei dice che in qualche caso Tizio riferisce che Caio avrebbe detto, avrebbe sentito, avrebbe
fatto. La cosa che mi ha colpito e che poi non ho potuto riprendere nella
domanda riguarda il fatto che nel caso posto nella precedente seduta,
quello che risultava, cioè la notizia, giungeva da un'unica informativa.
Senato dello Repubblica
XIV LEGISLATURA
- 42 - DISEGNI DI
LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
-
DOCUMENTI
PRESIDENTE. A quelle di De Martino?
MARINO. Sì, precisamente, ma io, signor Presidente, proprio per una
questione mia personale, siccome sono affettuosamente legato alla memoria di quest'uomo, che è stato mio professore universitario, non ripeto questo cognome perché agli atti mi dà fastidio che addirittura resti il cognome
di un personaggio che ha dato tanto lustro alla nostra Repubblica. È una
questione proprio mia, non a caso io cito il problema e non cito il cognome.
PRESIDENTE. Glielo chiedevo perché, siccome lei ha parlato di
un'unica fonte, allora sembrava che si riferisse ad un caso specifico.
MARINO. ... «si sarebbe recato», tanto per intenderci.
Ora, dalle risposte del maresciallo cosa esce fuori? Che quella notazione del SISMI si basa su un'unica ...
PRESEDENTE. Era questa la mia curiosità.
Testo filigrana
MARINO. ...su un'unica informativa. Poi le indagini ulteriori non
danno alcun riscontro positivo e resta nella nostra memoria storica questo
condizionale che - ripeto - turba molto.
DODERO. Questo, dice lei, era già in atti del SISMI?
MARINO. No, lei ha detto che il tutto era basato su un'unica informativa.
DODERO. No, io questo non posso averlo detto perché non so nemmeno se c'è una pratica. Un'unica informativa, cioè quella di Mitrokhin'?
MARINO. No, riscontri successivi non hanno dato alcun risultato rispetto a quell'unica informativa, però resta quel condizionale.
PRESIDENTE. Chiedo scusa a tutti e due, ma devo chiedere precisazioni ai fini del nostro verbale, perché è un punto molto importante; lei fa
benissimo, senatore Marino, ad affrontarlo e anch'io lo trovo di estrema
importanza. A me sembra di ricordare - maresciallo, lei mi corregga se
ricordo male - che lei avesse detto: sì, noi, poiché siamo intelligente e
non polizia giudiziaria, usiamo sempre il condizionale, ma questo nostro
uso di una notizia al condizionale - lei disse - viene da almeno tre fonti.
DODERO. Ho detto che. se queste tre fonti coincidono nella notizia,
si usa sempre il condizionale, ma la notizia comincia ad essere un
tezza.
PRESIDENTE. Adesso, a prescindere dal nomi: che ho fatto,
prio dal punto di vista tecnico, mi sembrava di capire che lei,
Senato dello Repubblica
XIV LEGIFLATURA
-
43 -
Camera dei deputati
- DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
Marino, desse un'informazione che io per esempio non ho, e cioè che su
quel caso specifico la fonte fosse una sola.
MARINO. Cito pagina 31 della nostra seduta del 4 giugno: <DODERO. Evidentemente è un'unica informativa».
DODERO. Quella di Mitrokhin
PRESIDENTE. C'è un po' di equivoco. Lui dice quella di Mitrokhin.
MARINO. Ho capito, però praticamente l'unica notizia è quella contenuta nel dossier Mitrokhin, per cui resta il condizionale e i riscontri successivi non danno alcun esisto positivo; però noi ci troviamo a leggere ...
DODERO. Non le posso rispondere perché è uno di quei report su
cui non ho lavorato. Lei mi può fare tutte le domande che vuole, ma siccome non conosco che cosa c'è scritto perché non ci ho lavorato, non so
rispondere.
Testo filigrana
PRESIDENTE. Lì si dice che c'è un'unica scheda, non che la scheda
sia stata fatta con una sola informazione di una sola fonte. Sono due cose
diverse. Se c'è una scheda «Guzzanti», da quello che ho capito da ciò che
ci hanno spiegato il maresciallo ed altri, vuol dire che ci sono state vane
fonti che coincidevano.
MARINO. Signor Presidente, allora la mia preoccupazione qual è'?
Noi acquisiremo pure i fascicoli del SISMI relativamente a certe persone;
però. se ci dovessimo trovare di fronte all'uso di tanti condizionali rispetto
a notizie che, successivamente controllate, non hanno dato un riscontro,
credo che ad un certo punto ci troveremmo in una hmtta difficoltà nel nostro lavoro di Commissione; cioè io temo molto che l'uso continuo del
condizionale, così come resta, non ci possa aiutare; ritengo anzi che anche
questa indagine che faremo presso il SISMI non ci potrà mai aiutare in
questa nostra ricerca.
DODERO. D'altronde la certezza chi gliela dà, senatore'?
MARINO. Per carità!
DODERO. Noi acquisiamo informazioni che devono essere ad uso di
chi ci governa. se sono di una certa rilevanza, e quindi vengono gestite
sempre al condizionale.
MARINO. Con tutto il rispetto per il lavoro del Servizio, vedo tutta
la pericolosità di quest'uso dei condizionali, specialmente
fascicoli che potrebbero arrivarci pieni zeppi di condizionali.
DODERO. Ma noi non è che pubblichiamo queste notiz.
.
--..t
- 44 -
Senato dello Repuhhlirn
XIV LEGISLATURA
- DISEGNI D1 LEGGE E RELAZIONI -
Camera dei deputati
DOC'UMUITI
MARINO. Lo so.
PRESIDENTE. Non ci sono alm iscritti a parlare. Onorevole Fragalà,
prima l'avevo interrotta mentre lei aveva ancora qualche domanda da fare.
FRAGALÀ. Maresciallo Dodero, lei poco fa, rispondendo all'onorevole Bielli, ha trattato la questione della trasmissione delle carte deli'archivio Impedian da un immobile ad un altro, da un edificio ad un altro,
dei Servizi segreti e ha detto che questa vicenda, questa circostanza, fu
del tutto inusuale e che, nella sua esperienza ventennale di funzionario
dei Servizi segreti militari, non aveva mai assistito ad una vicenda
come questa.
Ora io le completo la domanda che le aveva fatto l'onorevole Bielli:
lei pub dire alla Commissione perché vi fu questa singolare o anomala trasmissione delle carte da un edificio all'altro?
DODERO. Non lo so, per quello ritengo che non è normale; a parte
che non lo so.
Testo filigrana
FRAGALÀ. Chi lo può sapere'? Chi lo può dire alla Commissione'?
DODERO. Chi ha ordinato questo trasferimento
FRAGALÀ. E quindi chi?
DODERO. Dali'ammiraglio Grignolo in su.
FRAGALÀ. Dall'ammiraglio Grignolo al Direttore del Servizio.
A quale esigenza ubbidiva questa trasmissione delle carte dal punto
di vista tecnico-giuridico'?
DODERO. Dal punto di vista tecnico-giuridico interno,?
DODERO. Non è usuale, specialmente su materiale di alta classifica,
questo sicuramente; anche se poi viene messo in una stanza con porta
blindata. Si poteva fare la stessa cosa tcnendo le carte nella I Divisione.
FRAGALÀ. Quindi dei documenti che erano coperti dal massimo livello di segretezza e dall'alta classifica naturalmente non potevano uscire
dai locali della 1 Divisione.
Allora le chiedo, se appunto lei non si può spiegare un fatto così anomalo: questo fatto è stato coperto, è stato giustificato con
regolamentare del Servizio segreto militare, con qualche
qualcosa che potesse giustificare un fatto così anomalo,
non aveva precedenti'?
000260
Senato della Repubblica
- 45 -
XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI
Camera dei deputati
- DOCUMENTI
DODERO. lo non lo so, pumoppo. Ritengo che l'unico che poteva
sapere una cosa del genere fosse il titolare dell'epoca, cioè il colonnello
Bonaventura. A lui sicuramente hanno dovuto dare delle spiegazioni; a
me no, e neanche al colonnello Faraone.
FRAGALÀ. Non le risulta che nell'ambito dei Servizi segreti fosse
poi circolato il vero motivo per cui vi era stato questo trasferimento'?
DODERO. No.
PRESIDENTE. Visto che non vi sono altre domande, dichiaro chiusa
l'audizione.
Ringrazio vivamente il maresciallo Dodero per la sua partecipazione,
proficua, paziente e competente, ai nostri lavori.
Comunico che la Commissione tornerà a riunirsi mercoledì 2 luglio,
alle ore 13,30, per procedere all'audizione dell'ammiraglio Toschi.
I laiwri terminano alle ore 15.25.
Testo filigrana
Ministero della Giu
Dipartimento per gli Affari di
Direzione Generale della Giustizia Penale
l 3 Via Arenula, 70 - 00186 Roma % +39 0668852180 -+39 0668832576 -far +39 0668897528
Ufficio I1
YOMANDATA
QOTOC\CLISTA
Rif. no[RAi32912003lSNIRUSSIA]
(da citare nella corrispondenza)
63
Roma,
- 3 OTT. 2003
- I Testo= filigrana
PROCURA DELLA REPUBBLICA
presso il Tribunale di Roma
c.a Dott. lonta
Nr. 34236101N
n
PERVENU
OGGETTO: richiesta di assistenza giudiziaria internazionale formulata il 4 gennaio 2003
dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nel procedimento penale per il
delitto di spionaggio basato sul dossier Mitrokhin.
t
Con riferimento alla nota n. 34236101 R.G.. Noti del 23 settembre 2003 si comunica
che in data odierna questo Ministero ha proweduto a sollecite le autorità russe in relazione
alla pratica indicata in oggetto.
Si fa riserva di far conoscere il seguito riservato al caso. non appena perverranno
comunicazioni in tal senso a questo uftìcio.
1 O OTT 2003
RA5 Mitrokhin Russia.doc
i
URGENTE P E R MOTOCICLISTA
Per ricevuta di un plico n"
63
Testo filigrana
PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI: ?W-
Proveniente da Ministero della giustizia D.G.A.P. Uff. Il
-
I1 Ricevente
Testo filigrana
Testo filigrana
.a
PROCURA DELLA REPUBBLICA
presso i/ Tribunde Ordinario di Roma
Ufficio del Sosfifuto Procuratore Dr.Franco IONTA
C 7 Giudziana
~
- Piauale M i o - 00195 - R O M A
4 06/38703427 - 15% 06/8703446
--a&,,,o---
N.34236101 R.G. Noti
OGGETTO: procedimento penale n.34236101 R.G. Noti cd. "dossier MITROKHIN" a carico di:
UZZADRI Libero + altri
AL SIG. PROCURATORE
MILITARE D E W REPUBBLICA DI
DOW. ANTONINO INTEUSA
R O M A
Testo filigrana
Riferimento: nota n.555/A/2Ol/Int. Mod.21 de11'8.09.2003. dossier MITROKHIN.
Riscontro la Sua nota de118.09.2003 segnalando che il procedimento penale n.34236/01 Noti,
e tuttora pendente.
Allego copia delle note ROS del 25.09.2003 n.555/163-1-1999 e DIGOS del 4-10.2003
Cat.A.2/2003/Digos -AT -701 ed evidenzio che in data 23.09.2003 ho richiesto notizie al Ministro
della Giustizia circa lo stato della rogatoria veno 1'A.G. di Russia in data 4.01.2003 finora non
espletata.
Porgo ossequi.
Roma, 7 ottobre 2003
REPUBBLICA
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri
Reparto Anti Eversione
Nr. 5551163-1-1999 di prot.
Roma, 25 settembre 2003.
OGGETTO: Procedimento penale a carico di Libero Lizzadri + altri.
Rif.to "Dossier Mitrokhin".
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
dr. Franco Ionta sost.
ROMA
Testo filigrana
Ha riferimento alla nota n. 34236/01 R.G. Noti, datata 23.09.2003.
In esito a qinnto richiesto con la nota in riferimento, si
comunica che sul conto del Gen. S.A. AM. Mario Bacich e del Cap. Vasc.
MM. Armando Vigliano, non sono state acquisite ulteriori emergenze
investigative, oltre quelle già trasmesse alla Procura Militare della Repubblica
presso il Tribunale Militare di Roma con le annotazioni nr. 555i98-2-1999 del
24.07.2001 e con la nota nr. 555i98-3-1999 del 26.07.2001 con la quale era
stata inviata l'annotazione nr. 555192-1999 del 30.04.2001, entrambe
autorizzate da codesta A.G..
IL COMANDANTE
(Ten. Col. Paolo Scoiccia)
&.q/$ && A,?
L'
=
Mod. 23 (ex Mod. 286)
(Sew. Anagrafi&)
I P S -23
DIVISIONE INVESTIGAZIONI GENERALI OPERAZIONI SPECIALI
Cat.A.2/2003/DIGOS-ATI-701
Roma, 4 ottobre 2003.
OGGETTO: Proc. Penale nr.34236101 R.G. Noti, a carico di LIZZADRI Libero + altri.
Rif.to Dossier Mitrokhin.
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
Sost. Proc. Dr. Franco IONTA
Presso il Tribunale di
R O M A
Testo filigrana
Con riferimento alla nota datata 23 u.s., relativa all'oggetto, si comunica che da parte di questa
DIGOS non sussistono emergenze di carettere investigativo nei confronti del Gen. in congedo
Mario BACICH e del Cap. di Vasc. Armando VIGLIANO.
Si rappresenta inoltre che questa DIGOS, d'intesa con codesta AG ha già trasmesso, a suo
tempo, alla Procura Militare, le schede ed i rapporti Impedian relativi ai predetti BACICH e
VJGLIANO.
r. h. Gabrielli
RAPPORTO VERIFICA TRASMISSIONE
ORA
: 07/18/2003 11:55
07/10 11:54
00636000800
00:00:50
03
OK
STANDARD
ECM
Testo filigrana
HP LRSERJET 3200
1
Penale n. 34236/01 mod. 21 (c.d., "dossier MITROKHIN'? a carico <li 1.1:!,;:1113!?.1
)ero e altri.
>C.
Alla
Procura della Repubblica
presso il Tribunale ordinano
Uficio del Sost. Proc. dott. Franco IONTA
00100 ROMA
Testo filigrana
(Faw 06 38703446)
on riferimento alla precorsa comspondenza relativa d e indagini collegate, i u scrisi rk!l'an.
., concernenti le notizie di reato contenute nel c.d. "dossier MI'iROKHIN", s! picg~di
iunicare:
I'esito degli accertamenti completati della DIGOS e dal ROS (menziotiai ndix nci?ies:;<
di codesto Ufficio al GIP di ulteriore proroga dei tetminì per le inda@ prc!urii:irzi in
data 16.09.2002 qui irasmessa in copia con nota del 22.10.2502) lirnitatarnentc li&: pzrri
di interesse di questa Procura (che procede contro Mano BACICFI, (h.
C'I.A. i:)
congedo, e Cap. Vasc. Armando VIGLIANO, @i Addetto navak prtssct L'.~bri!:;..i::i;:is
d'Italia a Mosca);
l'esito delle rogatone alla Repubblica Russa, limitatamente ai profili di
questo Ufficio;
ixrrc-sie di
ogni altro elemento di conoscenza e di valutazione che si riterrà utile porre i::
per ulteriori sviluppi investigativi.
i:i:c?!c!i:;a
Pnocura %iGitare deh Repu661zca
presso iCTìitiunah NiGitare di
Roma
Roma, i?
.................. 08/09/2003.. .......
V i a S del& UiCizie 5/c - Cap. 00192
1-
Oggetto: Proc. Penale n. 34236/01 mod. 21 (c.d. "dossier MITROKHIN) a carico di LIZZADRI
Libero e altri.
Ala
Procura della Repubblica
presso il Tribunale ordinario
Ufficio del Sost. Proc. dott. Franco IONTA
O0100 ROMA
(Fax 06 38703446)
Testo filigrana
Con riferimento alla precorsa corrispondenza relativa alle indagmi collegate, ai sensi dell'art.
371 C.P.P., concernenti le notizie di reato contenute nel c.d. "dossier MITROKHIN, si prega di
voler comunicare:
1) i'esito degli accertamenti completati della DIGOS e dal ROS (menzionati nella richiesta
di codesto Ufficio al GIP di ulteriore proroga dei termini per le indasni preliminari in
data 16.09.2002 qui trasmessa in copia con nota del 22.10.2002) limitatamente alle parti
di interesse di questa Procura (che procede contro Mario BACICH, Gen. S.A. in
congedo, e Cap. Vasc. Armando VIGLIANO, già Addetto navale presso 1'Ambasciata
d'Italia a Mosca);
2) l'esito delle rogatorie alla Repubblica Russa, limitatamente ai profili di interesse di
questo Ufficio;
3) ogni altro elemento di conoscenza e di valutazione che si riterrà utile porre in evidenza
per ulteriori sviluppi investigativi.
PROCURA DELLA REPUBBLICA
presso il Tribunale Ordinario di Roma
Uftcjo del Sostituto Procuratore Dr. Franco IONTA
m Città Giudiziaria - Piazale Clodio - 00195 - R O M A
06/38703427 - F~x.
O6/387OO3446
---oooOooo---
N.34236101 R.G. Noti
OGGETTO: procedimento penale a carico di UZZADRI Libero + altri.
'I
ALLA QUESTURA D I
D.I.G.O.S.
Testo filigrana
ROMA
AL RAGGRUPPAMENTO OPERATIVO SPECIALE CARABINIERI D I
Reparto Anti Eversione
ROMA
I n relazione al procedimento penale sopra indicato e per aderire ad analoga
richiesta qui pervenuta dalla Procura Militare della Repubblica presso il Tribunale Militare di
Roma, prego riferire circa eventuali emergenze investigative limitatamente alle parti
d'interesse della Procura Militare che procede nei confronti del Gen. C.A. in congedo
Mario BACICH, e Cap. Vasc. Armando VIGLIANO, già addetto navale presso
l'Ambasciata d'Italia a Mosca.
RAPPORTO VERIFICA TRASMISSIONE
ORA
: 23/09/2003 10:26
I
.
DATA,ORA
FAX N./NOME
DURATA
PAGINE
RISULT
MODO
23/09 10: 25
DIGOS ROMA
00:00:22
01
OK
STANDARD
ECM
Testo filigrana
RAPPORTO VERIFICA TRASMISSIONE
ORA
: 23/09/2003 10:27
I
-
DATA, ORA
FAX N./NOME
DURATA
PAGINE
RISULT
MODO
23/09 10327
ROS I11 REP.CC.
00: 00: 21
01
OK
STANDARD
ECM
Testo filigrana
PROCURA DELU REPUBBLICA
presso il Tribunale Ordinario di Roma
UHcio del Sosfituto Procuratore Dr. Franco IONTA
Città Giudiziaria - Piauale Clodio - 00195 - R O M A
27 06/38703427 - Fax,06/38703446
---~&~---
-36101
-0:
R.G. Noti
Commissione Rogatoria Internazione ex art.727 C.P.P..
Rif.to "dossier MITROKHIN".
AL MINISTERO DELLA GIU~ZIA
DIPARTIMENTO PER G U AFFARI D I GIUS~IZIA
DIREZIONE GENERALE
DELLA G
U
ISTZ
IA
I
PENALE
C.A. Wm.SSA AUGUSTA
IANNINI
Testo filigrana
ROMA
Riferimento Vs. nota n.[RA/329/2003/SN/RUSSIA]
dell'll febbraio 2003.
I n relazione al procedimento penale sopra indicato e facendo seguito alla richiesta
~ i s t e n z giudiziaria
a
internazionale formulata in data 4 gennaio 2003 verso IIA.G. della
azione Russa, prego far conoscere lo stato della citata richiesta.
Si ringrazia.
-I
23 settembre 2003
1
RAPPORTO VERIFICA TRASMISSIONE
I
ORA
DATA,ORA
FAX N./NOME
DURATA
PAGINE
RISULT
MODO
: 23/09/2003 10:30
23/09 10:30
00668897528
00: 00: 21
01
OK
STANDARD
ECM
Testo filigrana
Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri
Reparto Anti Eversione
Nr. 5551163-1-1999 di prot.
Roma, 25 settembre 2003
OGGETTO: Procedimento penale a carico di Libero Lizzadri + altri.
Rif.to "Dossier Mitrokliin".
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
dr. Franco Ionta sost.
ROMA
Testo filigrana
Ha riferimento alla nota n. 34236101 R.G. Noti, datata 23.09.2003.
In esito a quanto richiesto con la nota in riferimento, si
comunica che sul conto del Gen. S.A. AM. Mario Bacich e del Cap. Vasc.
MM. Armando Vigliano, non sono state acquisite ulteriori emergenze
investigative, oltre quelle già trasmesse alla Procura Militare della Repubblica
presso il Tribunale Militare di Roma con le annotazioni nr. 555198-2-1999 del
24.07.2001 e con la nota nr. 555198-3-1999 del 26.07.2001 con la quale era
stata inviata l'annotazione m. 555/92-1999 del 30.04.2001, entrambe
autorizzate da codesta A.G..
.. ..
I1
Mod. 23 (ex'Mod.286)
(Serv. Anagrafico)
DIVISIONE INVESTIGAZIONI GENERALI OPERAZIONI SPECIALI
Cat.A.2/2003/DIGOS-ATI-701
Roma, r ottobre 2003.
1[
TTO: Proc. Penale nr.34236101 R.G. Noti, a caiico di LIZZADRI Libero + Atri.
Ritto Dossier Mitrokhin.
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
Sost. Proc. Dr. Franco IONTA
Presso il Tribunale di
i
I
R O M A
Testo filigrana
Con riferimento alla nota datata 23 u.s., relativa all'oggetto, si comunica che da parte di questa
DIGOS non sussistono emergenze di carettere investigativo nei confronti del Gen. in congedo
Mario BACICH e del Cap. di Vasc. Armando VIGLIANO.
Si rappresenta inoltre che questa DIGOS, d'intesa con codesta AG ha già trasmesso, a suo
tempo, alla Procura Militare, le schede ed i rapporti Irnpedian relativi ai predetti BACICH e
VIGLIANO.
l!
Raggruppamento Operativo Speciale Carabin
Reparto Anti Eversione
N. 555/165-1999 di prot.
OGGETTO: Procedimento penale n. 34236101 N.
Roma, 13 ottobre 2003
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI
dr. Franco Ionta sost.
ROMA
Si trasmette, per conoscenza, copia dei sottonotati articoli di stampa:
Testo filigrana
-
"Gli 007 del Cremlino divisi: Desecretare i documenti. Co, è un vaso di
Pandora";
-
"Da Mosca ci aspettiamo una prova di maturità";
-
"Berlusconi chiederà a Putin di accedere alle carte del Kgb" di
Konstantin Gurdin;
-
"Ora la stampa d'assalto russa scava nei misteri di Mitrokhin" di
Valerio Riva,
tutti pubblicati sul quotidiano "Il Giornale" del 12.10.2003.
I
del 12 Onobre 2003
il tiiomale I
esiraiiodapag
Gli 007del Cremlino divisi:
(Pio,t. un vaso di Pandom
riguardo una swcificaCornmwioneW la dereaeiaziolre.Se i
de.wr?tali. e noi ne r&i&
..'
Testo filigrana
sara attentamentee&nim da
chi&inponeuo
M i o m l i o n e - l iispaiispaim
& U ' i i w & k ma non mm
LO o07 Boris Labusov
aumiica ordinatiin qum
momento ci wb i w k b i l e .
pu Pw, rarrhw &
érwrton
i
.$
L'EX W1 Jun Kobaladre
iin vòco di V m h i
«U
del
(i
m ar<li~m'3tnro.borgdninato
di 101 del m r o opearm e non
del !amodi ricerca Se, ad
erernuio.u arrwa una r x h i a di
viide drirque massima prudwza
n n u i n e I n c ~ d l c enon slgnliica che si traiti dl
iin agrnteu JI J i i d Kvbalodm, ex portavoce
Kgb
Rassegna Pag. N 58
a
I
estratto da oaa. 8
PAOLO GUZZANTI, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA
.Da Mosca ci aspettiamo una prova di maturità»
Li a l p r n a l i f i Konstantin
Gur in e inbtolaia dal pe
nodico NSSO: *I 5 e r d lbliani hanno agito con colpevole mgiigenrar.
Supponiamo che alcune delle
persone m e d o i i a t e nei dossler collnborlno ancora oggi
con i se& di lnteillgence NSsi: nessun servlzlo segreto al
mondo accetterebbe maldl tradlrel prnprl agenti... In chemo&lawmmlsaloneintendecon-
suoperereln che mkura sono affidabUl le Inlomazlonl mnteniite
inorciii In R~ssiadi Putin nonso.
no riiuli~~iliverse
dd~ueiie
cheahbiamo conle demociazieocddentali. h chiam che nessun Paese
noi su@ %Lesinonii. Somidt~ine d i s p t o a menere a cisciiio i pmdi niigliaiadipdgiiie.EIcinti>nna- pd agenti, athiau o del pasìto.
i o n i di Mitroldiin s l m w a~inci- Ma in cena misura una mUUboraziune è pmibile. Ad esempio
dono. Il #mio è che piii di ineth
americariie inglesi pongonolimidei nonii citati da MitrnUun ci
Morii neU'accmw a simui inforsfii(!g~~iri<iprclik
amo iiiirniinnimruioni, ma sono le limitazioni
(iicec tit!ssuiai uui (la nui siè mai
previstedallelomle@,enon hno prnhlemi a darcilenol>mhlemiadarcileuiforma3io-uifoi111a3ioN la cui diatsione non .?vietata
più dilla ci~lpev~~lt!
iiegiigenz;i
dalla legge. Non so se in Russia ci
coi1 o l i , diirni!, 11:iniw agito i nosiaunanonnatimsimile, o51:decistri s<:Mjii~.
dc tutto fl governo. Certamente
Al dossier Mllrnkhln non sipuh
una mllahorazioiie suu'affareMiperh prcstw fede cIt.uunente.
tmkliin sarebbe valutata in Ifaiia
Finchf non saranno aperti #I
Testo filigrana
orighall degU archlvi,rimarranno sempre del dubbisull'autentidtbdel materiail.
"È un aspetto inl[meuiri:. Noi
non paustxiianio iin dnssier nisso. nia inglese. La <liiTereiiiai. es.wiv.iale.Gliingiesicihanno foniitn i risiiltatidi quattro anni4 !ao
indagini ari maieriali di Minokhii~
Abbiamocioè ric~witosolti i
rlsultatideUeverilii.hr~h
fauedal1'Mi-tibritannicu.IIrhc.ciiansente di dire che il "dnsicr Irtipcdiai" B un doainiciitl~acwi dildabile. Ma di la~iineia! restano
multe. Clie si potrelih~rocolniare
iiwl~eridrisiai d~i«iniciitinissi di
nrAdrmocra~icadel vostm governo. Tenga uinio che in alm Paesi
- Usa. Gran Bretaaia. Fraruk
Germania - fl segreti; viene levato
W fatti anteriori di 30 n 40 anni.
vedo percld la R k & ifelihn
teneresotto segreto fatti degii mN '40. '50 e 'W.
Noi in Italia negli
ultimi quarant'anni i dirigenti dtri
noshi servizi ~ q e t lii ahhiamo
sprrro persino processati.....
GLBcl sonoscatlesempldl colla.
bomzione a questo Uvello con 1
nosiri servizi segreti?
*No.A due i\ vero noi non ci sian10 nncora rivolti a loro con proooste di collaborazioni.. 5arehIn:
un
I'acwwi iii ùix~iiiieririwrviti da
reima ~ericliiestas61vaavrr
pritimli?prrgli appunti di \'asili\ Mi- iiiassilnlhhul. h i s i ~ i ~ i i l ~ ~ ~ ~ ~ l r ama
~ rricevuin
i v c - unmnsenw di
ma al piii allo livello...
re. Ma dIt~troqiii!stt:r;irt~
('i suiii~i
@=l
lesliinoni di quei fatti. Sarc41Iw
mi11t11piwiii~ore il goveniu n i w
npnsw I swi ;irchiviallncommissicine iliiliana. %>o ticiie che per la
Jtiissia non una quesiirinfsemviice:;ive~achcfaremn~,
diarchivi i.Ceninre una msa
delirata. Ma
~- ~p<r noi o r l > b e Pstrcliiamente
u ~ i ~ x i n ~ poterconoscere
iriv
I mat t W i d';irihiviii da cui Mltroldiin
diw di avere trascritto. .senon altro per capirese ha fano unlavoro
<r>sci<!nzioso
n no,,.
~
.
~
~~~
~~~~
I
Giornale I
1
estratto da pag. 8
~Berlusconichiederà a Putin
di accedere alle carte del Kgb))
Quando ilrribo~$odei servizi
Il settimanale rnoscovita: #Lasoluzione
venne alla luce. LI dossier hr ms m a unaCommissione parlamentare d'inciliesta sul temrili'@airepir%imp~fi,per
noi::.;.
.. .
smo. che lo pubblich immediatamente. e integaimente. Itisultò
IYtaIia, &in&Q<Q: l@.&vum-t&t~t.,
che vi erano mé&nateZ61 p r sone rimaste coinmlre nella rete
hoc. La commissione ha poteri
ampllssimi. pub uasmenere aN
ali'autnrita giudiziarin e le sue ridufsfeilonposso00es~et~~pIn-
B
erlusmni, piima minisuo
Ltabo.siapprestaadijedcreaRitlndiapriregUarW d$l'intelligence sovietica, almeno per quanto riguarda I'ltalla.,
te neanche per ragioni di s e p t o
di Stato. Owio che dietro vi siamo
anchewmprendt>iinfet~sslpoIi.
W(...1 h lacue dunqueinhiire mme l'inchiesta siul'aiiaw Mimkhin possa anche diventare uiui
smUnentodi pmsione.);l
Quale Interesse possono mai
avem per h Russia questi inuighi
icdiani, a parte un interesse sloriW? E tuttavia, malgraxlo l'&&e
Mitmkhinnonabbiaavuto in Rw-
Testo filigrana
L'inkdativa~statapreadirecente
dal senatore italiano Paolo Guz-
ter.
la celebre upmsione lacebrespresione.~csa:(er-lacebrespresione.~csa:(er-Mcsa:
7
a Roma acquistava una nuova.
inaspenatasfwnanua I...I
Iasendaioumppibesaitamen.
zanti. mesidente dellanmunissio- tr il 20 settenibre 1999 quando.
wntemporaneamenie in In@.
tem. Usa e Germania (e in Italia)
usd il libm suino in mhborazionamriha detto all'i- ne ha ii pmfessom ingk?se CMvialo del Zhiirnnl di stopher Andrew e I's:anhlvisfa
aver oersoiwlmeiite
- ~ ~del
. . KgbVawMjMiaoWiin da spaprep&'&omnchie- da e lo scudo. L'ardwlo Mitrosta in tal senso. che I r h l n e k s t o r i s ~ d e l ~
deve cssere inolmta Quatuo @ornidopo la monUa &
da lierlu.xoni .i1p=- Roma aprì un'lndagine suila rete
sidente tiitin. Non è .spionistlcasovlekainIrailaRisul.
improbabile che in tb che le hbmmioni fomite da
Russia sarannu in MimldilR gU lngl4 le a m a ,
molo a prendere quesia riclursta &i daiia m&d& anni90.messe
a dsposizioneanche dei wivlu di
diBerl~~seMiiuimel'ultimi~micenUkiià del premkr italiano: quali incelligencedeiPaesi membri delinteU&nu?,infani. wn.senti~.hbc ia Nato.
ui partimkre all'ltalia, tra U
NJ di punto in bianco a rivelare i
1995eU1998.eranostalefliLPmespropri agenti?
~Eppure la siniazione creatasi è
r--interesante e molto delirata: la di doNmemi ripuardaoti ranivits
del Kgb In questo Paese. I mUW
~nmmission~
Gwizmti ili&
OIY, diitauani però si erano limitati a &spone di una notmlequantit&di
stodirléin un luogo sicuro. ~Fino
iniomiazioniche, p r i seMu' speaUa pubblicazionedel libm di Anciaiiiussi.inyecesonosegretc Nel
drew-Mitmkhin neisuno In Italia
1999 I'ltalia siaia scosw da una
aveva la più pallida idea di un tale
serie di scandaii spiwiistid. Suile
dossien, ha detto U senatore Guzpaginedei pruia'[email protected] r 7anti al nostro inviato. "Tutto starfm della .%vaa Panorama. Il
.~~
~-
~r~~~
.
si esso
risultare pcnino
più imponantrche per gh italiani.
Questo affaire d diinwrd infatti
mmeunasodetà d a ,in w1a dènmcmia sviluppata.possa esercitare im uintwllo sui seM7j sq7e. ti. In Italia, mnie nel resro d'Eiuupagrazieai6rquenticamhianmti nell'oiimpo politiw Babbastan-
~
u>ucherfwt1~nommeil~~bfos~
se sfato nmlto anivo sugli Appeniiuii,econie. negli ulWManni. i
pane r a p p k t a n t i dei mpartiti
seiviri segreti &vieti0 avessero
uimunisti italiani.Evidentemente
esercitatosuiiavitapoUflcadel Pak pubblicith del dossier non ~x>ft<ese un Vasto inliusa e come gU
a?,entidelQemiim ave~seropotu-
---Rassegna Pag. N 1
I
del 12 Oliobre 2003
'
l
I
Ora la stampa d'assalto russa
scava nei misteri di Mitrokhlli
La grande
stampa russa
scava nei misteri
di Mitrokhin
VALERIO RIVA
v
asili! Mitrokhin? Non è
niai esistito. Il dossier
Mitrokhin? Un'invend o n e dei ServiU d'intelligeiice inglese. del €amoso (o Enmigerato che dir si voqial MW.
Quello stesso che nei romanzi
del tempo fascista si chiamava il «tenebroso ìnteUieence
service,,. Sembrerebbe &a teiirinrervrlloti...
........
ca, ma ksosteniita, qui da
noi. da una
cena sinistra
ansiosa. per
salvarsi L'anima. di toelie-
Soloche adesso negare l'esistenza del ~asijljMiuokhio nessuno designor Mitrokhin b diventato un po' pi(i gli interrogati ha avuto dubbi
difficiledopo che uno dei più importanti né esitazioni. neppure Kobalasettimanali politici russi. I'Ejenedel'riyj dze che nei 1991. neli'ansia di
Zhournul, ha dedicato qualche giorno fa ne are. lo confusecon un altro
ben sei illustratissime pagine ai caso Mi- defector, Mikhail Bukhtor (ora
trnkhin e alla conimissione parlamentare perb s'eguardato bene dal fare
Italiana incaricata di indagare (in questa Il1 stesw errore). Anzi il pii\ .ufpagina ne pubblichiamo dei.1arghi estrat- ficinle" dei tre. Horis hbusov.
ti). In Russia, di Mitrokhin si era finora ne ha persino wacciato un proparlato pochissimo. quasi niente. Un po' filo,inedjto. ddll'interno si nub
all'lnizio, quattro anni fa. Poi sul caso era dire dello stesso Kgb iion 'era colonnello,
caduto un silenzio sepoicraie. Un argo- ronie si dice in Occidente. masnlo inagginniento assolutamente tabù. Al punto che re; avrebbe dovuto andare in pensione a
non s'B mal neppur saputo se lo spione 45 anni, ma siccotiie aveva oroblemi di
Mitrokhin avesse avuto in patria un pro- lamidia. lo hanno lasciato lavorare fino a
cesso in absentia e'fossestato condannato 62: iion aveva un ufficio tutto silo. ma
......in.
a morte o no: come capitb a suo tempo sierne con altri funzioiiari. Cume avrà h t invece all'alrro grandespione udefezioni- io. si chiede Labusov. acopiare inoliecen.
SI*. Oleg Gordievsklj. Ora perb il Zhour- tinaia di migliaia di documenti se non stannl (pronuncia Joumal, alla francese) quei
tabù l'ha rotto. Finalmente.
Che cos'h ilZhouriiai7 h un settimanale
tipo Esprrsso (l'Espresso di una volta) ma
m n poco gossip e niente donncnude. Lo
dirige uno dei pili esperti e dinamici giornalisti politici russi. quel Michail Gerber.
la cui foto sorridente incappuccia ogni settimana un pepato colonnino a pagina 8.
P(>liticamentediciamo che fa un po' la
fronda a Putin, senza strafare. Ma Dronto
a balzare su quei temi. sui quali ii resto va niai solo? Noii dire: non li ha copiati. si
dellastampa russa, da qualche tempo mol- chiede solo come avrà fatto. In realtà Mito Controllata, preferisce (se publ sorvola- trokhin ne ha uortati iri Occidente aooena
re, per pmdenza. Non un Paese facile, la qualche
due. forse i r e i n i ~ a . ~ ( ~ u e ~ i
Russia d'oggi. Ma è proprio una simile, sull'lialiamigli&
2611. i i i dieci anni
sono
appena
insolitacuriosità. che ha spinto il direttore di copiatura. fwno un paio
di documenti
MlchaU Oerber a mandare a Roma, qual- al giorno. Roba che anche con
una stanza
c h e $ e l t l m b i l s f ~dei suoi inviath =n.
piena
di
gente
si
pub
fare
benissimo.
su.
.un'inchiesta
. $ pesta
n scoi
Gu;$&p
Quanto alle possibilita di successo della
o
accenda del dossier:Mitrolrhh. e intervistare. il presidente .ilella commissione Mltrokhin, i tre interrogati
mmmlssione. Paolo Guzzanti. Poi, quan- di dubbi invece ne hanno, eccome. Spedo Gurdin B tornato in patria, Gerber ha cialmente sulie possibiliti3 che la nuova
sottoposto intervista e Inchiesta a varie Russiasiadiswstain breve temooad aoripersonali12 del mondo: dell'intelligence re i suoi archivi piu segreti e Lmetteili a
russa: a Boris Labusov, portavoce deil'at- disposizione dello commissione Mitro.
tuale servizio segreto russo, I'Svr; a lurij khiii Anche se non chiudono del tutto la
Kobaladze, predeccssoredi Labusov negli porta. A certe condizioni. almeno. Ouaii
ultimi tenipi del Kgb; ad Andrei Soldatov, Eundizioni? Lo dice chia;amente soòratche dirige un'agenzia di stampa speciaiiz- lutto il ponavoce dei SM: che I'iniera ope.
razione venga pagata dagli italiani. "CI vo.\
zata, la Aeenwa.
Che coia pensate di Mittokhin7 ha chie. giiono [inanziimenti e versonale in oibn
stoticrber a iutti questi signori t poi: pen- spiega labusov, senza tanti @ridipaiole.
sair che la conimirsioiie guidata da Guz- Cume hanno fatto già gli irlglesi. i tedeschi. i canadesi. eli amcnvani.
zantl riuscirà nell'intento che
si b orefisso? Suli'esisrenza di
.
.
Testo filigrana
.....
maggzgzore
del Kgb e
perché non z~engono
ape?-tigli archizi segreti
.....
a quella f i r a i i
. , ,
massadi «ciiriiriiti~h~
uat
tro anni fa furono fi.c.ttr%sa:
mente sdoganati dal senatore
Pellegrino. ds, allura a capri
della ci~nitiiissione Stragi.
Qi~#l'aRaiinososdoganameri.
to fu fattn dai overrio di ceritrnsinistra dclpeiiocs r>er soitraisia~i'ncwwJ i . d i i i c ~ i c ~ .
tarnciiti~.Adesso clir qiiei i...)
I...)
documenti sono a disposizione drlla
cui~iinissiunr Mitrokhin. incaricata dal
Parlamento di analizzarli e indagarli. lo
stessu cenuosinistra vorrebbe
- ~- che Ron iosseru mai rsisiiti. Nega persino I'esisiciifa
del lorii copisla. quel Vasiiij Mitrokhin. ar.
chivistafeùiliagodelKgb. chezhbeil nieri.
io (o il demcrito. fate voi) di uofiarli in
Occidente dopo la caduta deli'iìmpero sovietico.
~
..
*
--.
L
I
Rassegna Pag. N 2
i
i..
t
L
1