I rifiuti urbani
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I rifiuti urbani
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia SEDE DI MODENA RIFIUTI URBANI E ASSIMILATI CONFERIMENTO DEI RIFIUTI URBANI AL SERVIZIO PUBBLICO DI RACCOLTA E’ vietato immettere nei cassonetti o contenitori predisposti per il conferimento delle diverse frazioni di rifiuti urbani domestici ed assimilati: a) rifiuti speciali pericolosi; rifiuti speciali non pericolosi non assimilati agli urbani; rifiuti urbani od assimilati appartenenti ad una frazione merceologica differente da quella cui è destinato il contenitore; rifiuti derivanti da costruzioni e demolizioni (inerti, calcinacci, etc…). b) immettere nei contenitori residui liquidi o sostanze infiammabili; c) conferire nei contenitori quantità di rifiuti tali da impedire, o rendere comunque difficoltoso, il successivo utilizzo degli stessi da parte degli utenti; d) utilizzare i contenitori quando il grado di riempimento non ne consenta la perfetta chiusura; e) collocare i rifiuti, anche se immessi in involucri protettivi perfettamente sigillati, al di fuori dei contenitori predisposti; f) ribaltare, spostare o danneggiare in alcun modo i contenitori; g) eseguire scritte sui contenitori o affiggere su di essi materiali di qualsivoglia natura e dimensione (manifesti, targhette adesive), fatto salvo quanto espressamente autorizzato dal Gestore del Servizio Pubblico di raccolta. E’ sempre vietato il conferimento di rifiuti appartenenti ad una tipologia per la quale sia attivata una specifica raccolta differenziata, o raccolta separata, all’interno di contenitori o comunque nel ciclo di raccolta di un’altra tipologia, inclusa la raccolta del rifiuto indifferenziato. In Ateneo vengono prodotti: I Rifiuti urbani non differenziati vengono raccolti nei cestini quindi conferiti nei comuni cassonetti. Rifiuti urbani Rifiuti urbani da conferire alla raccolta differenziata Le raccolte differenziate, ove attivate, sono obbligatorie. I Rifiuti urbani da raccogliere in modo differenziato (nei siti in cui tali raccolte siano state attivate perché possibili), devono essere conferiti negli appositi contenitori, come più sotto specificato. Il corretto conferimento è un dovere del produttore del rifiuto, pertanto è obbligatorio conferire in modo differenziato i rifiuti, conformemente alle modalità del sistema Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia di raccolta in uso. Rifiuti assimilabili, o non assimilabili, agli urbani L’assimilabilità dei Rifiuti agli urbani è stabilita da criteri contenuti nei Regolamenti d’Igiene dei singoli Comuni (o ATO) e dipende dalle caratteristiche quali-quantitative del rifiuto stesso. Una categoria di rifiuti assimilati agli urbani, comunemente prodotta in Ateneo, è quella rappresentata da beni durevoli d’arredamento; i criteri dell’assimilazione, tuttavia, sono applicabili solo per piccoli quantitativi. Si possono verificare 3 casi: 1) Rifiuti assimilabili agli urbani 2) Rifiuti urbani ingombranti 3) Rifiuti NON assimilabili agli urbani 1) Rifiuti assimilabili agli urbani Oggetti di piccole dimensioni, articoli in plastica non riciclabile, materiale in polipropilene “usa e getta” esente da qualsiasi contaminazione che potrebbe essere fonte di rischio chimico e/o biologico, possono essere introdotti nel cassonetto dell’indifferenziato. Modalità di raccolta e gestione. I rifiuti, qualora abbiano i requisiti di NON pericolosità di cui sopra, possono essere introdotti nel cassonetto dei rifiuti urbani. Gli imballaggi in plastica, sempre NON pericolosi, possono essere avviati alla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, oppure possono essere conferiti ad una delle Stazioni Ecologiche attrezzate (vedi Scheda Stazioni Ecologiche Attrezzate) a cura del personale della Struttura. I recipienti che avessero contenuto solidi o liquidi pericolosi devono essere accuratamente lavati, sì da non costituire rischio alcuno per gli operatori e per l’ambiente, dopo di che si possono introdurre nei cassonetti per la raccolta degli imballaggi in plastica. La soluzione risultante dai lavaggi è essa stessa rifiuto e va quindi gestita come si conviene alla sua specifica tipologia. Se la pulizia accurata dei contenitori in plastica non fosse possibile e rimanessero residui di sostanze pericolose al loro interno, il rifiuto nel suo Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia complesso, va classificato e smaltito come rifiuto speciale. Le bottiglie sono già state tutte lavate e conferite alla raccolta differenziata….rimangono le pipette e tutto l’altro materiale in plastica… Cosa se ne deve fare? Se la plastica non è pulita è un Rifiuto Speciale altrimenti… se SICURAMENTE non c’è alcun rischio associato al rifiuto, la si può gettare nel cestino dei rifiuti urbani indifferenziati !!! ONERI PER IL PRODUTTORE Adempimenti amministrativi: nessuno. Economici: nessun onere aggiuntivo rispetto alla TIA (Tariffa Igiene Urbana) 2) Rifiuti urbani ingombranti Singoli oggetti di grandi dimensioni, ovvero Rifiuti ingombranti, possono essere prelevati direttamente, presso la Struttura, dal Servizio Rifiuti ingombranti a seguito di chiamata da parte della Struttura. HERA Avanzare richiesta, tramite fax, al n. 059 407040 Eventualmente chiedere informazioni al numero verde 800 999 500 Per alcune Strutture è stato stipulato contratto specifico per lo smaltimento di tale tipologia di rifiuto Il materiale viene prelevato in area pubblica, o in area privata ad uso pubblico, previo appuntamento Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia 3) Rifiuti NON assimilabili agli urbani Grandi quantitativi di beni durevoli d’arredamento NON sono assimilati ai Rifiuti Urbani, pertanto sono assoggettati alla disciplina dei Rifiuti Speciali. RIFIUTI URBANI DA CONFERIRE ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA I rifiuti dopo la raccolta vengono gestiti in modi diversi in base alle loro caratteristiche, possono essere smaltiti nelle discariche o in aree speciali, bruciati negli inceneritori, trattati negli impianti di compostaggio, riciclati per un nuovo utilizzo. Raccogliere i rifiuti in modo differenziato è quindi essenziale per avviare ogni tipologia di rifiuto verso il corretto recupero o smaltimento. La raccolta differenziata ha infatti due scopi, da una parte serve a raccogliere separatamente quei rifiuti e materiali non recuperabili ma che per le loro particolari caratteristiche e/o perchè contengono al loro interno sostanze pericolose se disperse nell'ambiente, devono essere gestiti diversamente dai rifiuti urbani normali e instradati verso un corretto e sicuro smaltimento. D'altra parte la raccolta differenziata permette il recupero dei materiali riciclabili (alluminio, vetro, carta, legno, plastica etc.) che si traduce sia in riduzione della quantità di rifiuti prodotti sia in recupero e conseguente riutilizzo di molti materiali, trasformando così gli scarti in risorse. Questo significa minore sfruttamento delle materie prime, risparmio di importanti risorse naturali, che non sono illimitate, e possibilità di ridurre anche l’impatto dei processi produttivi sull’ambiente. La costante crescita della produzione di rifiuti deve essere controbilanciata dall'aumento della raccolta differenziata per ridurre le quantità complessive di rifiuti destinate a discariche e inceneritori. Ma è anche necessario aumentare l'attenzione verso la produzione dei beni stabilendo regole per la produzione che permettano un maggiore riutilizzo dei materiali, e cercare anche di ridurre i consumi e gli sprechi. RACCOLTE DIFFERENZIATE ATTIVATE (attualmente) Carta e cartone Vetro MODENA X X Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Lattine Plastica Materiale esausto derivante da sistemi di stampa elettronica Batterie esauste (pile) Rifiuti di parchi e giardini X non a sistema X X X COME E COSA RICICLARE RIFIUTI DI CARTA, CARTONE E CARTONI PER BEVANDE Tipologia e caratteristiche del rifiuto. Rifiuti di carta, cartone, cartoncino, imballaggi: refili, refili misti di tipografia, carta da fotocopie, buste, stampa, quotidiani, illustrati, libri, opuscoli colorati, cataloghi, cartone ondulato, fustellati di cartone, cartone bianco multistrato, miscela di carte e cartoni di diverse qualità, esclusa carta chimica contenitori di latte, succhi di frutta, vino, etc. (i cosiddetti brick o "imballaggi poliaccoppiati"). Rifiuti diversi da quelli citati non possono essere immessi nel raccoglitore per i rifiuti cartacei. Modalità di raccolta e gestione. Il materiale cartaceo va immesso nei cestini azzurri appositamente predisposti collocati nei locali individuati nelle diverse Strutture. Il materiale da avviare alla raccolta differenziata, deve essere privo di ogni impurità (in particolare non deve essere fonte di alcun rischio per gli operatori o per l'ambiente) e deve essere costituito solo da carta pulita, così da poter essere inviato agli impianti di recupero senza costi aggiuntivi dovuti alla selezione. I brick devono essere lavati ed appiattiti. Occorre separare giornali e riviste da eventuali involucri di plastica o cellophane, il materiale cartaceo deve essere introdotto nei raccoglitori nella forma meno voluminosa possibile, ossia senza appallottolarlo o accartocciarlo. I contenitori in cartone (generalmente scatole o scatoloni) vanno privati di eventuali imballaggi in altri materiali, vanno aperti o schiacciati per ridurre il loro volume di ingombro, quindi vanno introdotti nei cestini azzurri per la carta o, se molto voluminosi, vanno immessi direttamente nell'apposito cassonetto, a cura del personale della Struttura Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Il personale della Ditta appaltatrice di pulizie, come da accordi, provvederà al conferimento del materiale cartaceo raccolto nei cassonetti adibiti alla raccolta differenziata di carta e cartone, di cui ogni area universitaria è dotata. Il personale delle Strutture universitarie può utilizzare i cassonetti anche autonomamente COSA METTERE NEL CASSONETTO DELLA CARTA SI Giornali, riviste, quotidiani Opuscoli Libri e quaderni Sacchetti di carta Carta per fotocopie Carta per tabulati Libri e quaderni Fogli di carta e cartoncini Imballaggi di carta e cartone Cartoni per bevande sciacquati, appiattiti) NO Carta sporca e/o contaminata da alimenti Tovaglioli e Fazzoletti di carta usati Nylon Carta oleata Carta plastificata, Cellophane Polistirolo Scatole plastificate Carta chimica Carta autocopiante (svuotati, Bicchieri e piatti di carta sporchi se sporchi ONERI PER IL PRODUTTORE Adempimenti amministrativi: nessuno. Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Economici: nessun onere aggiuntivo rispetto alla tariffa RSU. Per la sede di Modena, riduzione del della TIA applicata alle Strutture ubicate in Centro storico. Per produrre una tonnellata di carta Per produrre una tonnellata di riciclata bastano cellulosa vergine occorrono: - nessun albero - 15 alberi - 1.800 litri d’acqua - 440.000 litri d’acqua - 2.700 KWh di energia elettrica - 7.600 KWh di energia elettrica *************************************************************** RIFIUTI DI PLASTICA Tipologia e caratteristiche del rifiuto. Per plastica riciclabile si intende il materiale utilizzato essenzialmente nel settore degli imballaggi, bottiglie e flaconi (con esclusione dei contenitori per fitofarmaci e per presidi medico-chirurgici) puliti: bottiglie per acqua, bibite e alimenti in genere, flaconi per detergenza e cosmetica, vassoi e blister termoformati, flaconi per agenti chimici, imballaggi per alimenti (vaschette) etc. in: PET (polietilentereftalato), PP (polipropilene), PE (polietilene), PS (polistirene) Vedi Scheda (Materiali polimerici comunemente riciclati) (I simboli di questi polimeri sono stampati sulle etichette delle bottiglie o a caldo sui contenitori, in modo da rendere più facile la loro individuazione e la loro separazione dagli altri materiali) Modalità di raccolta e gestione. Le bottiglie ed i flaconi, che NON abbiano contenuto sostanze pericolose, devono essere schiacciati (in senso orizzontale) e tappati, quindi vanno introdotti negli appositi cassonetti di cui ogni area universitaria, che produce questa tipologia di rifiuti, è dotata. Non è necessario eliminare le etichette di carta. I recipienti che avessero contenuto sostanze pericolose devono essere accuratamente lavati, sì da non costituire rischio alcuno per gli operatori o per l’ambiente, dopo di che possono essere introdotti nei cassonetti per la raccolta della plastica riciclabile. La soluzione risultante dai lavaggi è essa stessa rifiuto, quindi va gestita come si conviene alla sua specifica tipologia. Se la pulizia accurata dei contenitori in plastica non fosse possibile e rimanessero residui di sostanze pericolose al loro interno, il rifiuto va classificato e smaltito come rifiuto speciale. RIFIUTI DI LATTINE Tipologia e caratteristiche del rifiuto. Lattine: lattine per bevande ed alimenti Barattoli: contenitori in alluminio e banda stagnata Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Modalità di raccolta e gestione. Le lattine ed i barattoli, che NON abbiano contenuto liquidi pericolosi, devono essere introdotti negli appositi cassonetti di cui ogni area universitaria, che produce questa tipologia di rifiuti, è dotata. Non è necessario eliminare le etichette di carta. I recipienti che avessero contenuto liquidi pericolosi devono essere accuratamente lavati, sì da non costituire rischio alcuno per gli operatori o per l’ambiente, dopo di che possono essere introdotti nei cassonetti per la raccolta di imballaggi di plastica e lattine. La soluzione risultante dai lavaggi è essa stessa rifiuto, quindi va gestita come si conviene alla sua specifica tipologia. Se la pulizia accurata dei barattoli e lattine non fosse possibile e rimanessero residui di sostanze pericolose al loro interno, il rifiuto va classificato e smaltito come rifiuto speciale. COSA METTERE NEL CASSONETTO DEGLI IMBALLAGGI IN PLASTICA, BARATTOLI E LATTINE SI Bottiglie di acqua e bibite Flaconi per detergenti Contenitori liquidi in genere Film nylon Polistirolo Sacchetti per la spesa Pellicole Vaschette Borsine per la spesa (shopper) NO Barattoli di colle e vernici Imballaggi con residui di sostanze pericolose Piatti, bicchieri, posate Cartelle porta-documenti Tappeti antiscivolo Sottovasi di fiori e piante solo se puliti LATTINE SI Lattine in alluminio (con Latero Story – Il raccoglitore di lattine Sono un tipico assistito del ventesimo secolo / Un lavoro nero alla luce del sole come latero / Occupazione inventata da leggi nazionali e statali / Con l’obiettivo di riciclare le lattine in Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia simbolo AL) Scatolette e lattine in banda stagnata alluminio / E restituirle al consumatore piene di acidi / Infiammazione gastrica ghiandolare pituitarie / Coca diet sprite basso contenuto di calorie prodotto ultimo / Di cattive indigestioni artificialmente insaporite fino ad arrivare / Da qualche parte a una cellula cancerogena. Raccolgo dai bidoni della spazzatura dai servizi all’aperto / Traboccanti di putridi avanzi / Le mie mani che s’immergono / Aprono sacchi di plastica senza saper mai / A cosa vanno incontro Più volte in una giornata tocco malvagi rituali / Colli tagliati di galline / Lingue di topi avvelenati / Che sbavano sul mio dito indice / Puzzo di cibo marcio da più d’un mese / Accanto alla diarrea d’un pannolino / Malattie infettive in sangue essiccato / Aghi ipodermici con fazzoletti di carta Gocce d’acqua all’eroina rubacchiate in / Unto melmoso sangue rifiuti chimici pericolosi / Ma non posso usare guanti di gomma / Pregiudicano il mio profitto giornaliero Sono un tipico assistito del ventesimo secolo / Un lavoro in nero come latero / Vivendo alla grande in america / Un giorno potrei diventare tanto esperto / Da offrire assistenza tecnica / Ad altri lateros / Penso anzi di pubblicare / La mia guida personale alla raccolta di lattine / Di fondare anche un sindacato di lateros che possa offrire / Indennità medico-dentistiche Sono un tipico assistito del ventesimo secolo / Un lavoro in nero come latero / Sono considerato una specie di esperto / Nella collezione di lattine durante le parate lungo la Fifty Avenue / Adesso posso assumere manodopera a venti / Cinque centesimi l’ora salario garantito / Con un profitto del cinquanta per cento su due centesimi / E mezzo per ogni lattina raccolta Sono un tipico assistito del ventesimo secolo / Un lavoro in nero come latero / Sto diventando un imprenditore / Una storia di successo tutta americana / Ho assunto alcune barbone per tenere lontani / I mendicanti dai miei territori / Ho letto in qualche guida al successo / Che al fine di diventar ricchi / E mettere insieme un sacco di soldi / Devo far sacrifici / Un lavoro nero fino all’alba immerso fino / Ai gomiti nei margini extra di profitti da lattine / Sono bene avviato su per l’opportunistica / Scala del successo / Nel giro di dieci anni lascerò l’assistenza pubblica / Per diventare un uomo d’affari con tutti i crismi / Diventerò presto un latero executive / Con società di capitali e gruppo di controllo / Dio benedica l’america. Tato Laviera ONERI PER IL PRODUTTORE Adempimenti amministrativi: nessuno. Economici: nessun onere aggiuntivo rispetto alla TIA. Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Interi settori industriali sono formati da polimeri riciclati che costituiscono del tutto o in parte, materia prima vergine. A titolo esemplificativo si nota che: un flacone di detersivo può essere riciclato sotto forma di isolante per edilizia; una bottiglia di PET può diventare un pile; una shopper può essere trasformata in nuovi sacchi per la nettezza urbana: ……………… L’alluminio delle lattine è riciclabile all’infinito La raccolta congiunta di plastica e lattine permette di ridurre i costi, la separazione dei due materiali avviene a cura della azienda incaricata della raccolta ***************************************************************** RIFIUTI DI VETRO Tipologia e caratteristiche del rifiuto. Vetro:contenitori, bottiglie e bicchieri, vasi e vasetti, flaconi e barattoli, vetro di scarto, frammenti e rottami di vetro sia bianco che colorato, fiale (non adibite a contenere farmaci). Sono esclusi: - i vetri da tubi raggio-catodici delle lampade a scarica ed altri vetri contaminati da sostanze radioattive; - i contenitori di sostanze o preparati etichettati come pericolosi, che non siano stati adeguatamente ed accuratamente lavati - oggetti in ceramica Modalità di raccolta e gestione. Presso ogni Struttura, che abbia produzione di queste tipologie di rifiuti, devono essere predisposti dei contenitori, provvisti di coperchio, in cui effettuare una prima raccolta. Il personale della Struttura provvederà ad immettere i rifiuti di vetro e lattine nel cassonetto collocato nell’area di pertinenza. I recipienti che avessero contenuto liquidi pericolosi devono essere accuratamente lavati, sì da non costituire rischio alcuno per gli operatori e per l’ambiente, dopo di che si possono introdurre nei contenitori per la raccolta del vetro e delle lattine. La soluzione risultante dai lavaggi è essa stessa rifiuto e va quindi gestita come si conviene alla sua specifica tipologia. Se la pulizia accurata dei contenitori in vetro non fosse possibile e rimanessero residui di sostanze pericolose al loro interno, il rifiuto va classificato e smaltito come rifiuto speciale. Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia COSA METTERE NELLA CAMPANA DEL VETRO VETRI (solo se puliti !) SI Bottiglie, flaconi, barattoli in vetro, Vasetti di vetro, Bicchieri, Vetri vari anche rotti, Cristallo … NO Vetri per finestre, Vetroceramica, Lampadine, Specchi, Pirex … Tubi al neon Per questo tipo di rifiuto si raccomanda la resa alla Ditta che effettua la manutenzione o il conferimento ad una Stazione Ecologica attrezzata, da effettuarsi a cura del personale della Struttura ONERI PER IL PRODUTTORE Adempimenti amministrativi: nessuno. Economici: nessun onere aggiuntivo rispetto alla TIA. ***************************************************************** RIFIUTI DI BATTERIE ESAUSTE (PILE) Tipologia e caratteristiche del rifiuto. Pile e batterie appartenenti alle seguenti tipologie: - pile comuni, alcaline o a zinco-carbone - pile specialistiche al mercurio e miniaturizzate Modalità di raccolta e gestione (Modena e Reggio Emilia) Le pile appartenenti alle categorie citate dovranno essere raccolte in modo differenziato e depositate presso gli appositi contenitori collocati presso la Struttura. Le pile così differenziate saranno smaltite in impianti specializzati o incenerite. Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ONERI PER IL PRODUTTORE Adempimenti amministrativi: nessuno. Economici: nessun onere aggiuntivo rispetto alla TIA. **************************************************************** RIFIUTI DI METALLI, LEGNO, RIFIUTI DI PARCHI E GIARDINI Tipologia e caratteristiche del rifiuto. Materiali in ferro, materiali in alluminio o altri metalli: fusti, involucri di prodotti chimici, scarti metallici da officina etc. (no apparecchiature obsolete) Legname, cassette e mobilio Residui di potature, sfalci e foglie Sono esclusi oggetti costituiti da metallo e legno non disassemblati. Modalità di raccolta e gestione (Modena e Reggio Emilia). Non è prevista l’installazione di cassonetti o contenitori specifici riservati a queste tipologie di rifiuti le quali vanno, comunque, tenute separate e conferite alla raccolta differenziata. Presso la Struttura è effettuata una prima raccolta, dopo di che i rifiuti possono essere conferiti alle Stazioni Ecologiche attrezzate, a cura del personale della Struttura (vedi anche Rifiuti ingombranti). Grandi quantitativi di rifiuti NON sono assimilati ai Rifiuti Urbani, pertanto sono assoggettati alla disciplina dei rifiuti Speciali (vedi Scheda Modulo di richiesta smaltimento). Come sempre, i recipienti che avessero contenuto liquidi pericolosi devono essere accuratamente lavati, sì da non costituire rischio alcuno per gli operatori e per l’ambiente, solo dopo lavaggio possono essere conferiti alla raccolta differenziata. La soluzione risultante dai lavaggi è essa stessa rifiuto e va quindi gestita come si conviene alla sua specifica tipologia. Se la pulizia accurata dei contenitori non fosse possibile e rimanessero residui di sostanze pericolose al loro interno, il rifiuto va classificato e smaltito come rifiuto speciale. SI NO Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ONERI PER IL PRODUTTORE Adempimenti amministrativi: nessuno Economici: nessun onere aggiuntivo rispetto alla TIA (se i rifiuti sono conferiti alle Stazioni Ecologiche Attrezzate). Secondo tariffe vigenti (se attivato lo smaltimento con ritiro a domicilio). RIFIUTO DI MATERIALE ESAUSTO DERIVANTE DA SISTEMI DI STAMPA ELETTRONICA Tipologia e caratteristiche del rifiuto. Cartucce toner per stampanti laser, contenitori toner per fotocopiatori e unità tamburo, cartucce per stampanti, fax e calcolatori a getto d’inchiostro, cartucce nastro per stampanti ad aghi. Modalità di raccolta e gestione (Modena e Reggio Emilia). Premesso che si raccomanda vivamente la rigenerazione delle cartucce, l’Ateneo ha attivato un servizio di raccolta gratuito. Gli utenti sono tenuti a conferire il rifiuto all’interno degli appositi contenitori (Eco-Box), a disposizione presso ogni struttura che abbia stipulato il contratto di adesione al servizio, secondo le corrette modalità che vengono qui richiamate: - il rifiuto deve essere riposto nell’imballaggio primario lasciato vuoto dal nuovo prodotto e quindi depositato nell’ Eco-Box; - i contenitori di solo toner per fotocopiatori, siano essi bottiglie di plastica di varie dimensioni, vaschette di plastica etc., possono essere depositati nell’ Eco-Box solo dopo essere stati isolati ermeticamente (ciò perché le eventuali perdite di polvere di toner potrebbero danneggiare, e quindi compromettere, la rigenerabilità di altri prodotti). Le Ecobox vengono svuotate a chiamata: Richiedere l’adesione al servizio gratuito ECO-BOX compilando il modulo presente sul sito internet: http://www.ecorecuperi.it Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ONERI PER IL PRODUTTORE Adempimenti amministrativi: nessuno. Economici: nessun onere aggiuntivo rispetto alla TIA.