Dal Corso “Evidence–based Nutrition: From Requirements to

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Dal Corso “Evidence–based Nutrition: From Requirements to
Dal Corso “Evidence–based Nutrition: From
Requirements to Recommendations and Policies” Varsavia 914 Settembre 2008.
A cura di Renata Bracale – Socio SINU selezionato per la
partecipazione
La Rete di Eccellenza EURRECA (EURopean micronutrient RECommendations
Aligned) è stata istituita per eliminare le discrepanze inerenti le indicazioni sui
micronutrienti e sviluppare un quadro di riferimento per indicazioni armonizzate su
tale argomento per meglio informare i politici nel momento in cui sono chiamati a
stabilire raccomandazioni per la popolazione.
Fondata dalla Commissione Europea, la Rete riunisce 34 organizzazioni in 17 Paesi,
con ampio coinvolgimento del mondo accademico, dell’industria alimentare, delle
associazioni dei consumatori, delle società di nutrizione e delle professioni sanitarie.
Il lavoro della Rete si concentra inizialmente sui micronutrienti prioritari quali
l’acido folico, la vitamina D e il ferro nonché sui soggetti più a rischio per carenze di
nutrienti quali gli anziani, i meno abbienti e i migranti, le donne in gravidanza e in
allattamento, i bambini.
EURRECA si occupa non solo delle informazioni nutrizionali ma anche delle
implicazioni politiche e delle richieste che tengano conto delle differenze nazionali a
livello sociale, culturale ed etico. L’obiettivo è quello di ottenere un ampio consenso
scientifico a livello europeo fornendo un quadro di riferimento che metta in evidenza
i migliori risultati scientifici e ne consenta la rapida, conveniente e appropriata
traduzione in raccomandazioni da parte degli enti competenti.
Nell’ambito del progetto EURRECA, sono stati istituiti corsi per avviare giovani
ricercatori europei a interpretare prontamente le nuove prove scientifiche emergenti,
con lo scopo di fornire raccomandazioni alimentari sempre più dettagliate, attraverso
l’impiego di sofisticati sistemi di ricerca.
Uno di questi corsi si è tenuto a Varsavia dal 9 al 14 settembre 2008, dal titolo
“EURRECA Course Evidence-based nutrition: From Requirements to
Recommendations and Policies”.
Le Università coordinatrici di questo corso sono stati l’Università di Wageningen
(Olanda) con il Dipartimento di Nutrizione Umana e l’Università di Varsavia
(Polonia) con il Dipartimento di Nutrizione Umana e Consumo. Sono stati coinvolti
membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Copenhgen, Danimarca) e
l’Università di Surrey (Guildford, UK), Norwich Research Park (NRP, UK), il
Dipartimento di Nutrizione e Metabolismo dell’Università di Belgrado (Serbia).
In generale, questi gruppi hanno come attività principale l’analisi di tutta la letteratura
disponile dei micronutrienti fondamentali e la pubblicazione di review sistematiche
che descrivano le migliori misure di stato che sono attualmente disponibili.
Il programma del corso si è concentrato da una parte nel fornire indicazioni di come
scientificamente si possono condurre analisi di questo genere, per esempio con
l’impiego di revisione sistematica e di meta-analisi; dall’altro di come tali
informazioni, rappresentando un inestimabile contributo per i comitati preposti alla
definizione delle linee guida dietetiche, contribuiscano alla revisione delle referenze
di fabbisogno di nutrienti che l’European Food Safety Authority Panel assumerà
dietro il mandato della Direzione Generale per la Salute e gli Affari dei consumatori.
Esperti invitati da tutta l’Europa hanno fornito presentazioni su un numero ampio di
micronutrienti, revisionando i biomarker tradizionali che sono stati utilizzati nelle
ricerche e l’utilizzo delle tecnologie post-genomiche per lo sviluppo di un modello
biologico di micronutrienti che sia correlato al benessere ed utilizzato nelle prossime
linee guida dietetiche. Gli articoli inerenti le presentazioni sono inclusi in un
supplemento al EJN (Eur J Nutr (2008) 47 (Suppl 1):2–16) e coprono una varietà di
micronutrienti e tematiche correlate con la misurazione dello status; rappresentano
un’eccellente fonte di referenze. In particolare, il dr Lee Hooper (Senior Lecturer in
ricerca di sintesi e nutrizione a UEA) ha spiegato la metodologia che è stata
sviluppata dalle EURRECA reviews.
Nell’ attuale situazione di produzione scientifica vastissima (e talora di scarsa
rilevanza ed affidabilità) e di mancanza di tempo e risorse, un corretto aggiornamento
diventa un punto essenziale per una buona pratica. Lo sviluppo di senso critico
rivolto alla scelta dei lavori validi e quindi da prendere in considerazione per la loro
utilità diventa inevitabile per qualunque medico o addetto al settore che voglia
rimanere aggiornato. Il primo problema dell’aggiornamento consiste nel saper
accedere in modo efficace alla produzione scientifica e nel riuscire a individuare le
informazioni in grado di accrescere in modo adeguato il proprio bagaglio culturale.
La necessità di disporre di uno strumento efficiente in grado di fornire risposte ai
quesiti che la medicina richiede non sempre viene soddisfatta dalle informazioni
disponibili nella letteratura scientifica.
Gli studi clinici spesso forniscono risultati contrastanti o non definitivi; a volte
l’evidenza scientifica risulta poco credibile a causa delle limitazioni del campione
studiato oppure la valutazione degli effetti di un intervento terapeutico/dietetico è
poco precisa.
L’uso coscienzioso e giudizioso dell’evidenza clinica di miglior qualità disponibile in
un determinato momento, allo scopo di prendere decisioni relative alla cura dei
singoli pazienti o decisioni di politica sanitaria, va sotto il nome di Evidence Based
Medicine (medicina basata sull’evidenza, EBM) o Evidence Based Health Care.
Proprio in risposta a queste richieste è andato progressivamente diffondendosi uno
strumento in grado di risolvere alcuni dei problemi legati alla ricerca/interpretazione
delle migliori evidenze disponibili: la revisione sistematica e la meta-analisi. I due
termini, spesso utilizzati come sinonimi, differiscono in effetti dal punto di vista
concettuale. Una revisione sistematica è essenzialmente uno strumento atto a ridurre
al minimo l’errore sistematico (bias) nell’estrazione dei dati, senza la necessità che
questi vengano raggruppati in una qualche maniera formale. La meta-analisi
rappresenta piuttosto una tecnica statistica per mettere insieme in maniera formale i
risultati numerici provenienti da diversi studi.
Infine, ampio spazio è stato dato ai biomarkers per la valutazione dello stato di
nutrizione. Lo stato nutrizionale, quando applicato a specifici micronutrienti, riflette
un continuum, per l’esposizione degli effetti dal breve periodo (ore/giorni) (che
rappresenta principalmente il dominio di fitochimica e micronutrienti per i quali non
esistono marker biochimici o funzionali) al lungo periodo (mesi/anni). Un gran
numero di misure di laboratorio sono utilizzate per valutare l’adeguamento dietetico;
il primo criterio per valutare l’utilità è la capacità di ottenere rilevanti campioni
biologici es, sangue, urina e feci. Esempi di biomarkers di status sono la
concentrazione di plasma, la dimensione del body pool, il livello e le attività degli
enzimi, le urine ed un range di ulteriori indicatori biochimici e/o funzionali che hanno
vari gradi di specificità e sensitività. Per tutti coloro che lavorano in questo campo, è
chiaro che esiste un’esigenza pressante di sviluppare biomarker di status per molti
micronutrienti.
Infine, nel maggio 2007 la Commissione europea (CE) ha adottato un Libro bianco
che contiene le strategie d’azione per l'Europa in campo nutrizionale, soprappeso,
obesità. Nel settembre 2007, il Comitato Regionale per l'Europa dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità ha approvata un piano d’azione europeo per implementare
politiche in campo alimentare e nutrizionale per il quinquennio 2007-2012.
Il piano d'azione mira a conseguire i seguenti obiettivi di salute:
• invertire il trend di obesità nei bambini e negli adolescenti
• ridurre la prevalenza di deficit di micronutrienti
• ridurre l'incidenza di malattie non trasmissibili correlate all’alimentazione e alla
dieta.
Il raggiungimento degli obiettivi del piano d'azione richiede l'impegno dei governi,
dei responsabili politici della salute pubblica e di molti altri settori tra cui agricoltura
e la pesca; la tutela dei consumatori; l’istruzione; lo sport, i trasporti, l’ambiente, il
lavoro, la politica sociale e la ricerca. La CE ha un ruolo particolare nel
coordinamento dei 27 Stati membri.
Per sostenere l'attuazione del Secondo Piano d'Azione (Second Action Plan) sono
stati istituiti tre networks di azioni per coprire le seguenti aree: 1) sorveglianza per
l'obesità infantile; 2) ridurre la pressione di marketing sui bambini; 3 ) Ridurre
l'assunzione di sale nella popolazione.
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