Indicazioni per rilevare e trattare la pediculosi del capo

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Indicazioni per rilevare e trattare la pediculosi del capo
Redatto da: Dott.ssa Carla Padovan, pediatra Serv. Prevenzione ASS6
Dott.ssa Emanuela Ferrarin, farmacista CIFAV-Onlus
Maggio 2011
Indicazioni per rilevare e trattare
la pediculosi del capo
(secondo quanto raccomandato delle "Linee guida per la diagnosi e
il trattamento della pediculosi del capo con l'egida di ADOI,
SIDEMAST e SIP" Caputo et al. Esperienze Dermatologiche - ISSN
1128-9155. - VIII:4(2006). - p. 213-227)
accessibili da: http://www.ilpidocchio.it/pdf/linee_guida01.pdf
Per una corretta diagnosi e trattamento della pediculosi del capo è
necessario:
•
•
•
•
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•
Effettuare un’accurata ispezione del cuoio capelluto, in ambiente ben
illuminato, possibilmente con una lente di ingrandimento. La presenza di
pidocchi vitali o di un buon numero di lendini in prossimità del cuoio
capelluto (cioè a una distanza inferiore a 1 cm dallo stesso) è segno
d’infestazione;
Trattare i capelli con prodotto opportuno nel modo e per un tempo
adeguati;
Ispezionare il capo dopo il trattamento e sfilare le lendini rimaste con il
pettine a denti fitti, partendo dalla radice dei capelli;
Ripetere il trattamento a distanza di 7 – 10 giorni (tempo necessario per
la maturazione delle eventuali uova residue);
Lavare spazzole e pettini immergendoli in acqua calda (60°) per almeno
10 minuti, quindi passare un detergente;
Lavare in lavatrice a temperatura non inferiore a 55°C per almeno 20
minuti lenzuola e pigiami;
D’inverno, lasciare all’aria aperta per 48 ore abiti, cappotti, cappelli e
peluches;
N.B.
 NON RISULTANO EFFICACI I TRATTAMENTI PREVENTIVI
E LA DISINFESTAZIONE DEGLI AMBIENTI
Trattamento con i principali prodotti pediculocidi topici
Sono sostanze che esercitano attività neurotossica verso questi parassiti.
Appartengono a questo gruppo:
•
Le Piretrine naturali sinergizzate: sono piretrine
piperonilbutossido, sostanza che ne potenzia l’azione;
•
I Piretroidi: famiglia di piretrine modificate chimicamente per renderle più
stabili alla luce e al calore di quelle naturali. Fa parte di questa famiglia la
Permetrina;
•
Il Malathion: composto organofosforico
acetilcolinesterasi del parassita.
che
inibisce
addizionate
l’attività
di
della
Come si usano:

Piretrine naturali sinergizzate: si applica la mousse per un tempo minimo di
10 minuti (meglio 1 ora) sul capello asciutto.
Casi di resistenza: non ci sono casi segnalati

Permetrina: si applica la crema risciacquabile all’1% per 10 minuti sui capelli
lavati e asciugati.
Casi di resistenza: segnalati

Piretroidi: sono formulati come shampoo (da frizionare per 3-5 min, poi
sciacquare), lozioni (da applicare frizionando, lasciar agire alcuni minuti, quindi
sciacquare), gel (da applicare sul capello asciutto, lasciar agire 10-15 min, poi
sciacquare) o polveri (da cospargere uniformemente e rimuovere dopo 3/6
ore).
Casi di resistenza: segnalati

Malathion: si applica sui capelli asciutti il gel allo 0,5% per circa 10 minuti,
quindi si risciacqua bene. E’ un trattamento di seconda scelta (reinfestazioni
ricorrenti e resistenze) e non indicato sotto i sei anni.
Casi di resistenza: documentati
N.B.
 DOPO
IL
TRATTAMENTO
PROCEDERE
ALLA
RIMOZIONE
SISTEMATICA DELLE LENDINI CON UN PETTINE A DENTI FITTI
PER MASSIMIZZARE L’EFFICACIA DEL TRATTAMENTO!
Considerazioni su questi trattamenti:
•
Le formulazioni migliori sono costituite da schiume, gel o creme. Gli shampoo
sono da evitare perché il tempo di contatto breve e la diluizione del principio
•
•
attivo non ne assicurano l’efficacia e favoriscono l’insorgere di resistenze. Le
polveri sono da evitare perché non garantiscono un contatto uniforme con il
cuoio capelluto e possono essere facilmente inalate.
Per massimizzare l’efficacia delle schiume, si possono lasciare applicate durante
tutta la notte, anche per 12 ore.
L’utilizzo profilattico di questi insetticidi e il lavaggio regolare dei capelli con
questi prodotti pediculocidi è sconsigliabile perchè:
- l’efficacia per questo scopo non è dimostrata,
- non sono privi di effetti collaterali,
- possono insorgere resistenze
Considerazioni per gli effetti collaterali:
•
Piretrine sinergizzate e piretroidi: non danno o danno un assorbimento
sistemico molto scarso e il loro utilizzo si ritiene sicuro anche in gravidanza. I
bambini avrebbero una sensibilità maggiore agli effetti tossici rispetto agli
adulti.
Per le piretrine naturali sinergizzate raramente si sono riscontrati dermatiti
da contatto, rinite e asma. Per i piretroidi sono state raramente segnalate
alterazioni della sensibilità (parestesie) e per la permetrina irritazione agli
occhi e alla cute.
La tossicità sistemica (es. ingestione accidentale) di piretroidi comprende
nausea, vomito, dolori addominali, anche con parestesie, costrizione toracica,
sudorazione, palpitazioni (intossicazione acuta). Febbre, tremori e paralisi sono
riportati quali sintomi di tossicità sistemica della permetrina.
•
Malathion: sotto i sei anni il profilo di sicurezza non è stato determinato e
quindi non va usato per questa fascia d’età. Raramente sono state segnalate
dermatiti da contatto. I sintomi di tossicità acuta transcutanea comprendono
iperattività colinergica: sudorazione, secrezione gastrica e salivare, aumentata
peristalsi e bradicardia. Per ingestione accidentale c’è il rischio di depressione
respiratoria.
Trattamenti con prodotti tradizionali non insetticidi a base di sostanze
naturali
Non esistono studi clinici che dimostrino l’efficacia di prodotti a base di sostanze
naturali. L’utilizzo d’insetticidi a base di erbe o prodotti naturali è sconsigliato.
Nuovi approcci terapeutici con composti non insetticidi
Il dimeticone in lozione al 4% applicato alla base del capello per tutta la notte
esercita un’azione di soffocamento sul pidocchio e sulle lendini. Se associato a uno
shampoo che favorisce il distacco delle lendini e all’uso del pettine a maglie fitte
durante il risciacquo dei capelli, risulta efficace, e non sembra dare effetti collaterali.
Simile al dimeticone è l’azione dell’olio secco a base di tocoferolo acetato.
Non ci sono studi e tempi di follow up sufficienti per valutare eventuali resistenze a
questi prodotti.
N.B.
 CONCLUSIONI PER L’IMPIEGO NEI BAMBINI
Considerata la tollerabilità e l’efficacia, sono da preferire i prodotti come le lozioni e gli
olii che “soffocano” i parassiti. Questo trattamento opportunamente seguito dallo
shampoo che facilita la rimozione delle lendini e dall’uso del pettine a maglie fitte
durante il risciacquo dei capelli, può arrivare a dare risultati sovrapponibili ai
pediculocidi classici.
Da sapere, da far sapere…
 Il modo efficace per controllare e prevenire e la diffusione dei pidocchi è
l’ispezione settimanale dei bambini;
 La fascia d’età maggiormente interessata da queste infestazioni è quella fra i 3
e i 12 anni;
 Le infestazioni hanno un’incidenza più elevata a fine estate-inizio autunno;
 I pidocchi si localizzano di preferenza ai lati del capo, dietro le orecchie e sulla
nuca;
 I capelli crespi s’infestano meno facilmente di quelli lisci;
 La trasmissione dei pidocchi avviene per contatto diretto. Tramite gli oggetti è
meno probabile (è significativa solo se gli oggetti hanno avuto un contatto
lungo con i capelli: spazzole e pettini, federe, berretti);
 I familiari e le persone che sono state a stretto contatto con la persona
infestata devono essere a loro volta controllate e trattate se infestate;
 I pidocchi del capo non veicolano malattie;
 I pidocchi degli animali non sopravvivono nell’uomo e viceversa.