abbazia di Beaulieu - Abbaye de Beaulieu-en

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abbazia di Beaulieu - Abbaye de Beaulieu-en
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Visita
Un’abbazia cistercense
Informazioni
Storia
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Un’abbazia cistercense
Informazioni
Storia
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Visita
Un’abbazia cistercense
Informazioni
italiano
Un esempio di abbazia cistercense
Glossario
L’ordine cistercense
Briganti: uomini d’armi che si abbandonano
a saccheggi e devastazioni sotto la guida di un
capo banda.
Cluniacense: relativo all’abbazia di Cluny,
centro di un ordine monastico benedettino
diventato molto potente in tutta Europa
a partire dal X secolo.
Commenda: nomina diretta di un abate da parte
del re, in violazione delle modalità di elezione
prescritte dalla regola.
Crociata degli Albigesi: guerra religiosa condotta
contro i catari agli inizi del Duecento nella
Francia meridionale.
Guerre di religione: guerre civili tra protestanti
e cattolici che insanguinarono la Francia nella
seconda metà del Cinquecento.
Ordine cistercense: ordine monastico benedettino
dipendente dall’abbazia di Cîteaux.
Pennacchio a tromba: sezione di volta con
funzione di sostegno e di elemento di raccordo
fra una struttura a pianta quadrata e una a base
circolare.
Prosper Mérimée (1803-1870): importante
scrittore, nonché uno dei primi ispettori addetti
alla salvaguardia dei monumenti storici.
Fu fondato nel 1098 da San Roberto di
Molesmes con l’obiettivo di ripristinare la rigida
osservanza della regola stabilita nel VI secolo
da San Benedetto da Norcia. Secondo il
fondatore dell’ordine, il lusso profuso dai
cluniacensi* nella loro attività religiosa aveva
corrotto la vera spiritualità. Lo sviluppo
dell’ordine deve molto al carisma di
San Bernardo (1090-1153), fondatore
dell’abbazia di Chiaravalle e propugnatore delle
virtù dell’ascetismo e di una liturgia rigorosa e
priva di orpelli, principio che si riflette anche
nello stile architettonico degli edifici dell’ordine.
Un’organizzazione immutabile
Ogni abbazia dell’ordine viveva delle proprie
risorse, essenzialmente agricole e basate sul
lavoro comunitario.
Il patrimonio fondiario aumentava soltanto
grazie a donazioni e lasciti. I monaci
suddividevano il loro tempo tra preghiera
e lavoro spirituale. I conversi invece si
occupavano delle attività pratiche, nei campi
e all’interno della "clausura", lo spazio
riservato ai religiosi.
All’esterno, una serie di edifici adibiti ad altre
attività (artigianato, allevamento, ecc.)
contribuiva allo sfruttamento razionale della
tenuta. L’ordine cistercense* ha avuto un ruolo
chiave nel processo di dissodamento di nuove
terre agricole tra il XII e il XIII secolo.
Gli edifici monastici erano organizzati secondo
un criterio immutabile: l’abbazia di Beaulieu,
quarantacinquesima comunità fondata
dall’ordine di Cîteaux, ne è un ottimo esempio.
*Spiegazioni sul retro del documento.
Informazioni pratiche
Durata media della visita: 1 ora.
Servizi specifici per le persone disabili.
Centre des monuments nationaux
Abbaye de Beaulieu
82330 Ginals
tél. 05 63 24 50 10 / 05 63 24 50 13
www.monuments-nationaux.fr
abbazia di Beaulieu
Architettura sobria
e opere contemporanee
Dall’abbazia cistercense…
crédits photos © Ministère de la Culture – Médiathèque du patrimoine, dist. RMN / Médéric Mieusement. illustration Tout pour plaire.
conception graphique Plein Sens, Anders. réalisation beau fixe. traduction Caractères et cætera. impression Stipa, janvier 2013.
Storia
La chiesa
alla fine
dell’Ottocento
Fondata nel 1144 da Adhémar III, vescovo
di Rodez, l’abbazia viene annessa all'ordine
cistercense*. Durante la crociata degli Albigesi*,
la prima chiesa viene probabilmente distrutta
da dei briganti* e viene poi ricostruita a partire
dal 1275. L’abbazia, ridotta in rovine durante
le guerre di religione*, viene poi parzialmente
rimessa in piedi.
Nel Seicento
l'istituzione della
commenda* precede
una lenta decadenza.
Venduta come bene
nazionale nel 1791,
l’abbazia viene trasformata in una tenuta
agricola. La chiesa è ceduta alla città di SaintAntonin-Noble-Val, dove vorrebbero trasferirla
pietra per pietra. Prosper Mérimée* denuncia
l’assurdità del progetto, poi abbandonato.
Nel 1875 la chiesa abbaziale viene classificata
monumento storico.
... all’arte contemporanea
Nel 1959, con il sostegno dello Stato, Pierre
Brache e Geneviève Bonnefoi avviano il restauro
dell’edificio. Nel 1973 la loro collezione di
opere d’arte, che va dagli anni Quaranta fino ai
nostri giorni, viene donata, insieme all’abbazia,
alla Caisse nationale des monuments historiques
et des sites, l’attuale Centre des monuments
nationaux.
*Spiegazioni sul retro del documento.
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Storia
Visita
Un’abbazia cistercense
Informazioni
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La chiesa abbaziale
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L’edificio misura 56 metri di lunghezza e 10 di
larghezza.
La facciata è ornata da un rosone a sette punte
e da un portale decorato con figure scolpite il cui
stile rivela l’epoca di conclusione del cantiere,
cioè gli inizi del Trecento.
La navata è realizzata nello stile gotico più puro,
quello della seconda metà del Duecento, così
evidente nel notevole slancio verticale e nelle grandi
e strette finestre, alte otto metri. La sua scarna
semplicità è tipica dell’architettura cistercense.
Per questo motivo, per rifarsi alle vetrate originarie probabilmente sprovviste di motivi decorativi
colorati, sono stati scelti dei vetri chiari.
La crociera del transetto è coperta da una bella
volta a ogiva a otto spicchi radiali poggianti su
pennacchi a tromba* e rischiarata da quattro
rosoni.
Nel coro la luce penetra da sette finestre a ogiva.
Gli altri punti luce sono costituiti da tre rosoni
alle estremità della navata e dei due bracci del
transetto. In totale, quindi, i rosoni della chiesa
erano sette, una cifra importante nella simbologia
cristiana. La chiave di volta del coro è ornata
dalla scultura dell’agnello pasquale.
Nella cappella meridionale, una porta sopraelevata conduce al dormitorio: era il passaggio che
veniva utilizzato per le funzioni religiose notturne.
Un’apertura obliqua rivolta verso l’altare, zona
sacra della chiesa, permetteva ai monaci malati di
seguire comunque le funzioni.
Verso il "portale dei defunti", a nord, una chiave
di volta posta in corrispondenza della crociera a
ogiva rappresenta la mano di Dio.
Molto dopo la sua classificazione a monumento
storico nel 1875, la chiesa è stata utilizzata come
stalla e poi granaio.
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verso 12
verso 13
Gli edifici conventuali
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L’edificio dei conversi
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L’edificio era riservato ai monaci e comprendeva
gli ambienti essenziali per la loro vita quotidiana e
spirituale. Al primo piano si trovava il dormitorio,
il cui tetto, rialzato nel Seicento, comprende il
rosone, a forma di stella di David, del transetto
meridionale della chiesa.
La sacrestia, al piano terra, racchiude alcune lastre
di pietra provenienti dal chiostro, oggi scomparso.
La sala capitolare è la sala più antica del
complesso abbaziale. Costruita nel Duecento,
rivela un aspetto arcaico, evidente nelle imponenti
colonne prive di capitelli e negli archi quadrati
e massicci, ornati da un’antica policromia e da
motivi geometrici.
L’ubicazione del chiostro, costruito nel Trecento,
è segnalata da una striscia pavimentata.
L’edificio meridionale ospitava un tempo
la cucina, il refettorio dei monaci, il calefactorium
(sala riscaldata) e lo scriptorium. Nel Seicento fu
rialzato per essere trasformato in dimora abbaziale;
un secolo dopo gli furono aggiunte due torrette.
Oggi è adibito a scopi abitativi e amministrativi.
Nel Medioevo un passaggio collegava l’edificio dei
conversi alla navata della chiesa abbaziale a loro
riservata: durante le funzioni, infatti, i conversi
rimanevano separati dai monaci. Questo
corridoio, posto nell’ala occidentale del chiostro,
era chiamato "passaggio dei conversi".
11 La dispensa è di epoca gotica: costruita durante
la seconda metà del Duecento, è rimasta intatta.
Nell’Ottocento è stata utilizzata come cantica
e solo la pavimentazione è stata modificata:
le tracce di calcestruzzo indicano la posizione
delle botti. Il soffitto è costituito da dieci crociere
a ogiva, sostenute al centro da quattro pilastri
rotondi, con capitelli decorati con foglie piatte
molto stilizzate, tipiche della sobria ornamentazione
degli edifici cistercensi*. Le ogive hanno un profilo
quadrato, mentre le chiavi di volta sono scolpite
con motivi geometrici.
12 L’antico dormitorio, situato al primo piano,
rivela che le condizioni di vita comunitaria dei
conversi erano simili a quelle dei monaci.
La collezione d’arte contemporanea
Pierre Brache e Geneviève Bonnefoi, molto attenti
ai fermenti creativi della loro epoca, hanno messo
insieme una collezione ricca e variegata: tale
collezione comprende opere di Dubuffet, Hantaï,
Michaux, Degottex, Viera Da Silva, ecc. Nel 1981
si è ulteriormente ingrandita grazie a un’importante
donazione.
13 Il grande vivaio, che serviva per allevare le trote,
è stato ripopolato con trote e carpe.
(fuori pianta)
*Spiegazioni sul retro del documento.