storia 10 – baffo e pimpa un`altra storia d`amore

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storia 10 – baffo e pimpa un`altra storia d`amore
Associazione Gabbie Vuote
Rubrica “Le nostre storie”
http://www.gabbievuote.it
STORIA 10 – BAFFO E PIMPA UN’ALTRA STORIA D’AMORE
Sabato 8 marzo ho “festeggiato” la festa della donna con una piccola grande vittoria: ho salvato due vite. Nel
pomeriggio ero alla stalla dove tengo i cavalli assieme ad altra gente, quando, a un tratto, ho visto arrivare
dalla campagna due cani da caccia: un pointer e un drathaar che, con fare circospetto si aggiravano in cerca
di cibo. Il signore anziano che guarda i cavalli di giorno, quando noi lavoriamo, mi ha detto che erano lì dalla
mattina e che avevano (purtroppo!) ammazzato due galline del pollaio. Dopo essere rimasta ad osservarli per
un po' mi sono resa conto che c'era qualcosa che decisamente non andava. Il drathaar era molto malconcio,
zoppicante e spelacchiato, oltre ad essere magro come una radiografia. Tutto sommato però, era vispo e dopo
nemmeno mezz'oretta ero già riuscita a catturarlo. La pointer invece era estremamente diffidente, magrissima
anche lei e con delle vistosissime piaghe da decubito ma ciò che più mi preoccupava era che presentava dei
chiari sintomi di avvelenamento!!
Così, non riuscendo a catturarla “con le buone”, ho pensato di “ingannarla” (ovviamente a fin di bene!!!). Ho
legato con un guinzaglio estensibile il suo amico di sventura vicino alla mia macchina, con acqua e cibo (che
nel frattempo lui si divorava) e mi sono allontanata. Morale della storia, sono riuscita a catturare la pointer
solo due ore dopo!! Appena l'ho presa e legata, lei è crollata tremando come una foglia e sbavando a più non
posso, con gli occhi sbarrati e le pupille completamente dilatate. Ho chiamato subito il mio veterinario e ho
caricato i cani per portarglieli.
Una volta arrivati, quindici minuti di strada, la pointer non camminava già più, era come paralizzata e aveva
convulsioni e tremori in tutto il corpo. L'ho portata in braccio e adagiata sul lettino del veterinario che l'ha
attaccata immediatamente alla flebo e ha iniziato tutti i controlli del caso facendole in tutto cinque iniezioni.
Sono rimasta tutto il tempo accanto a questa creatura che aveva gli occhi che parlavano!! Ho cercato di
ingoiare le lacrime che volevano scendere a tutti i costi, ho cercato di essere forte anche per lei e le dicevo
che quel giorno era la nostra festa, era la festa delle donne e lei doveva essere forte, più forte di quel bastardo
che ha gettato il veleno nei campi. Lei rimaneva lì a guardarmi, ogni tanto le cadeva un po' la testa di lato ma
poi si riprendeva e io le tenevo il musino su una mano in modo che non lo appoggiasse su letto freddo del
veterinario.
Alle 22:00 il veterinario ha predisposto il ricovero della cagnolina vista la gravità dello stato in cui si trovava
dicendomi che era pessimista sulla sua sorte e suggerendomi di telefonare al mattino successivo per sapere se
avesse passato la notte.
Nel frattempo all'altro trovatello fu riscontrata una vecchia frattura mai curata al gomito sinistro, saldata alla
meglio da madre natura e quindi causa della zoppia.
Dopodichè sono ritornata dai cavalli per organizzare un rifugio d'emergenza per il drathaar visto che a casa il
mio cane maschio, vivendo con tre femmine, non tollera assolutamente la presenza di altri maschi. Tardi,
dopo aver mangiato qualcosa, sono andata a dormire.
Il mattino dopo, domenica, sorpresa!! Chiamo il veterinario e lui mi dice di andare a prendere la cagnona che
non si tiene più. Si è ripresa completamente, ha voglia di correre, ha una fame allucinante, vuole giocare, è
euforica!! Così corro là, la carico in macchina e raggiungo la stalla. Lì scoppio a piangere dalla gioia, da tutta
una serie di sentimenti che mi invadono nel momento in cui (non lo scorderò mai) i due compagni di
sventura si ritrovano! Allora lui inizia a piangere e a scodinzolare in modo vorticoso, lei inizia a fare la
“sciocchetta” e a dimenarsi tutta, quando apro la porta del box e lei entra, si abbracciano (lo potrei giurare!!)
e si baciano, si coccolano, si annusano…sono fantastici! Poi lui l’accompagna al giaciglio di paglia e si
sdraiano uno di fianco all’altro acciambellati.
Baffo e Pimpa da domenica hanno una nuova casa.
Le leggi nazionali condannano la dispersione di bocconi avvelenati che, purtroppo, per vari motivi persone
senza scrupoli, continuano a diffondere. La L.R. Toscana n. 39/2001 prevede ulteriori norme che neppure le
istituzioni rispettano.