Salute e Lavoro: le Industrie della Formaldeide

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Salute e Lavoro: le Industrie della Formaldeide
LETTI PER VOI:
" Salute e Lavoro: le Industrie della Formaldeide"
a cura di
Cinzia Di Novi∗
Università del Piemonte Orientale,
Dipartimento di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive
Mentre in passato gli sforzi per controllare la presenza nell’aria di inquinanti si è
tradizionalmente concentrata sull’inquinamento outdoor e la consapevolezza dei rischi sanitari ad
esso connessi sono ormai patrimonio comune, oggi vi è una crescente preoccupazione nei confronti
dell’inquinamento indoor ossia della contaminazione dell’aria negli ambienti chiusi. Tale
preoccupazione è giustificata dall’evidenza che i residenti nelle aree urbane spendono circa il 90%
del loro tempo all’interno di edifici dove la concentrazione di contaminanti è spesso più elevata che
all’esterno.
Tra i principali contaminanti indoor legati ad effetti nocivi sulla salute umana vi sono:
monossido di carbonio, biossido di azoto, fibre di amianto, composti organici volatili, particolato
aerodisperso (di cui spesso la principale fonte è il fumo passivo- abbreviato ETS - Environmental
tobacco smoke), e la Formaldeide.
La Formaldeide, aldeide dell'acido formico, è un gas incolore e dall’odore irritante. Viene
largamente impiegata nei materiali da costruzione per finitura e per arredamento (pannelli di legno
compositi, truciolari, carte, tessuti sintetici, moquettes, rivestimenti plastici ecc.), nei prodotti di
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Università del Piemonte Orientale, Dipartimento di Politiche Pubbliche e Scelte Collettive, Alessandria. e-mail:
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consumo (tra i quali i prodotti per l'igiene e per la manutenzione della casa, cosmetici) e nella
pratica di imbalsamazione nell'industria funeraria.
L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha inserito, nel 2006, la
Formaldeide, nell'elenco delle sostanze cancerogene di classe 1 (sostanze sicuramente cancerogene)
per la specie umana sulla base di numerosi esperimenti sui roditori e di studi epidemiologici su
individui esposti.
A partire dagli anni Ottanta un gruppo di ricercatori del National Cancer Institute (NCI) ha
seguito una coorte di
lavoratori impiegati nell’industria della Formaldeide in cui sono stati
osservati possibili legami tra l’esposizione a Formaldeide e l’insorgenza di tumori
linfoematopoietici, in particolare con la leucemia mieloide. Lo studio è stato successivamente esteso
ed aggiornato fino al 31 dicembre del 2004. La prossima sezione sarà dedicata alla presentazione
del contenuto di tale studio pubblicato sulla Journal of the National Cancer Institute nel 2009 che
collega l’esposizione per inalazione di formaldeide alla leucemia.
L.E.B.Freeman, A.Blair, J. H. Lubin, P. A. Stewart, R. B. Hayes, R. N. Hoover, M.
Hauptmann (2009), “Mortality From Lymphohematopoietic Malignancies Among Workers in
Formaldehyde Industries: The National Cancer Institute Cohort”, Journal of the National
Cancer Institute, 101: 751-761.
Presso il National Cancer Institute Bethesda negli Stati Uniti, un’equipe di ricercatori ha
esaminato le cartelle cliniche di 25.619 lavoratori impiegati in uno dei 10 impianti dell’industria
Americana che utilizzava o produceva Formaldeide dal 1966. I dieci impianti si occupavano di
produzione di resina, laminati decorativi, prodotti in plastica, compensato e pellicole per film.
Al termine del follow-up nel 2004, è stato calcolato il rischio relativo (stimato con
regressione Poisson) per il più alto verso il più basso picco di esposizione alla Formaldeide. E’ stato
osservato che esiste una correlazione significativa tra esposizione a Formaldeide e lo sviluppo di
tumori linfoematopoietici. Il test è stato ripetuto controllando per l’esposizione ad 11 potenziali
sostanze confondenti e controllando per le eventualità che gli individui osservati lavorassero in
laboratori chimici o fossero tecnici di laboratorio. L’analisi , inoltre, è stata ripetuta eliminando dal
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campione tutti coloro potenzialmente esposti a benzene. I risultati iniziali hanno dimostrato di
essere robusti ossia il rischio relativo è rimasto pressoché costante.
Le associazioni della malattia hanno subito variazioni nel tempo: rischi più alti di leucemia
mieloide legati a Formaldeide sono stati registrati prima del 1980, ma i test di tendenza hanno
raggiunto la significatività statistica solo nel 1990. Nella seconda metà degli anni 90 il rischio di
leucemia mieloide legato a Formaldeide è diminuito.
In conclusione, la valutazione dei rischi nel tempo suggerisce un possibile legame tra
l’esposizione a Formaldeide e insorgenza di tumori linfoematopoietici. I risultati di questa analisi
sono confermati da altri studi di anatomia patologica che mostrano evidenze di un incremento del
rischio di mortalità da tumori linfoematopoietici tra lavoratori dell’industria funeraria anch’essi
esposti alla Formaldeide durante le pratiche di imbalsamazione. In particolare, è noto lo studio dei
ricercatori del Netherlands Cancer Institute di Amsterdam che hanno mostrato, in uno studio
pubblicato ancora sul Journal of National Cancer Institute, utilizzando un campione di
imbalsamatori impiegati nell’industria funeraria, che esiste una correlazione statisticamente
significativa tra mortalità per leucemia mieloide ed esposizione a Formaldeide valutata in base agli
anni di esposizione e con con l’aumento del picco di esposizione. Rispetto ai soggetti che avevano
portato a termine meno di 500 imbalsamazioni nel corso della vita, la mortalità da leucemia
mieloide è risultata più elevata tra quelli che hanno svolto l’attività di imbalsamatore per più di 34
anni e per gli imbalsamatori con più di 3068 imbalsamazioni effettuate. Inoltre, il rischio di
mortalità è aumentato per coloro sottoposti maggiormente a picchi più elevati della sostanza.
Bibliografia
1. L.E.B.Freeman, A.Blair, J. H. Lubin, P. A. Stewart, R. B. Hayes, R. N. Hoover, M.
Hauptmann (2009), “Mortality From Lymphohematopoietic Malignancies Among Workers
in Formaldehyde Industries: The National Cancer Institute Cohort”, Journal of the National
Cancer Institute, 101: 751-761.
2. Hauptmann M, Stewart PA, Lubin JH, et al (2009), ”Mortality from lymphohematopoietic
malignancies and brain cancer among embalmers exposed to formaldehyde”, Journal of the
National Cancer Institute; 101(24).
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