Il problema delle nutrie
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Il problema delle nutrie
Provincia 35 L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE 2014 Guerra alle nutrie Il governo blocca con un decreto L’animale non è più considerato fauna selvatica Saltano i piani di contenimento locali L’assessore Fava: così paralizzata ogni azione Bassa PATRIK POZZI «Ringraziamo il governo – ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava – per aver paralizzato ogni azione di contrasto nei confronti delle nutrie, perché con la norma che equipara questo animale ai topi e ai roditori, considerate specie nocive e dunque togliendole dalla categoria della fauna selvatica, si rendono inapplicabili piani di contenimento predisposti da Regioni e Province». La guerra degli agricoltori contro le nutrie deve fermarsi. La causa è un decreto legge (il 116 del 2014) emanato dal governo, e da poco convertito in legge, che toglie le nutrie, roditore proveniente dal Sud America, fra le specie appartenenti alla fauna selvatica alle quali possono essere applicati i piani di contenimento della Provincia e della Regione. Lo stesso vale per i topi, i Il rischio della denuncia ratti e le talpe. Che Fino a ora avevano cosa significa questa potuto cacciare la equiparazione? Che Chi spara nutria gli agenti della la nutria non potrà provinciale e rischia una polizia più essere cacciata gli ausiliari faunistici per contenere i danni denuncia. per tutto l’anno. Da che causa alle coltie agosto e solo In forse marzo vazioni, soprattutto all’interno dei confianche i ni della loro propriedi mais . E non potrà nemmeno essere risarcimenti tà gli agricoltori musvolto il piano di conniti di regolare porto tenimento attraverd’armi. Ora nessuno so l’utilizzo di gabbie. A questo di loro potrà più farlo. piano la Provincia aveva dato Il rischio, secondo esperti il via per la prima volta questa della materia, è che se si viene primavera, consentendo così la colti a sparare si può essere cattura , con il conseguente ab- passibili di una denuncia per il battimento, di 628 nutrie nella reato di uccisione di animali Bassa, luogo dove questo ani- senza giustificato motivo. E male è ormai da anni molto dif- quindi? Se nulla cambierà, prafuso per la presenza di diversi ticamente d’ora in poi le nutrie corsi d’acqua. saranno libere di riprodursi. E non vengono nemmeno ritenuContenimento dal 1999 ti praticabili piani di disinfestaIl piano di contenimento attra- zione con lo spargimento in verso l’abbattimento con il fu- campagna, fra i campi, di veleni. cile è invece attivo dal 1999. Ora Il motivo è che potrebbero ananche questo dovrà cessare. dare a uccidere altri animali protetti, con il conseguente rischio di prendersi un’altra denuncia. Il tutto sta quindi sempre più assumendo le fattezze di un incubo per gli agricoltori che ormai da alcuni anni stanno combattendo una vera e propria guerra di quartiere, cacciando le nutrie, campo per campo, per cercare di limitare i danni che questi animali causano innanzitutto alle coltivazioni di mais: con i loro due denti, lunghi fino a circa tre centimetri, sono in grado di tranciare una pianta di grano. E poi anche ai corsi d’acqua visto che, scavando le loro tane, causano cedimenti delle sponde. Dalla primavera a oggi, sono state in tutto 2.470 le nutrie abbattute nella Bassa attraverso l’utilizzo delle gabbie o uccise con il fucile (sia dagli agricoltori che dalla polizia provinciale o gli ausiliari faunistici). Facile immaginare quante potranno essere la prossima primavera se verrà lasciato loro a disposizione l’inverno per riprodursi tranquillamente. Dall’assessore regionale all’Agricoltura viene poi prospettato un altro problema. Quello dei risarcimenti dei danni causati dalle nutrie che, si ritiene, non potranno più essere elargiti proprio per le novità sulla fauna selvatica introdotte dal governo. 1 ©RIPRODUZIONE RISERVATA La morte di Gina, la cagnetta Jack Russell Terrier di 10 anni, colpita con un forcone, poi infilata in un sacco e alla fine data alle fiamme lo scorso 10 agosto a San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini, è stato un atto intimidatorio. La cagnetta Gina era un Jack Russell Terrier di dieci anni 33 anni: lo scorso 10 agosto si trovavano entrambi a San Giovanni in Marignano per un concorso ippico internazionale. Sospetti vi sarebbero, oltre che sull’uccisione della cagnetta Gina, anche sulla morte di un cavallo, appartenente alla scuderia riconducibile alla coppia e deceduto durante una La battaglia nei campi 2 3 1. Luigi Parapini, titolare della Cascina Fontanello a Caravaggio, guarda uno dei suoi campi infestati dalle nutrie. 2. Gli animali, originari del Sudamerica, non sono più considerati fauna selvatica. 3. Una trappola per la cattura delle nutrie Gabbie e fucilate L’uccisione della cagnetta Gina Spunta racket nelle gare ippiche Ad agire sarebbero stati almeno in tre. È questa la conclusione delle indagini, affidate ai carabinieri di Riccione, alla quale è giunto il sostituto procuratore di Rimini Luca Bertuzzi. Per la procura della città adriatica, che ha già inviato gli atti a quella di Bergamo per un prosieguo nelle indagini, dietro l’uccisione della cagnetta vi potrebbe essere un giro di doping legato alle competizioni ippiche. La cagnolina uccisa apparteneva infatti a un’amazzone milanese, che ha sporto denuncia contro il suo fidanzato, un cavaliere bergamasco di 1 competizione. Secondo la ricostruzione della giovane, il fidanzato – dopo un diverbio – aveva minacciato di uccidere proprio Gina. E, stando alle indagini, il ragazzo si sarebbe anche vantato con un’altra persona di aver bastonato la cagnolina, dopo averla chiusa in un sacco: dopodiché l’animale sarebbe La Cascina Fontanello «Dovrebbero vedere i danni ai miei campi» «Mi chiedo: i nostri politici cosa pensano quando deliberano certe leggi? Mi piacerebbe che venissero sui miei campi e si rendessero conto di persona dei danni che causano le nutrie». Luigi Parapini, titolare insieme al cugino della società agricola Cascina Fontanello di Caravaggio, ha accolto con grande disappunto la legge che toglie le nutrie dalle specie appartenenti alla fauna selvatica, alle quali da Provincia e Regione possono essere applicati dei piani di contenimento. scappato. Questa, infatti la versione del fidanzato trentatreenne bergamasco, che ha ammesso di aver picchiato la cagnetta ma nega di averla ammazzata. Ma in procura agli atti vi sono anche le immagini delle telecamere a circuito chiuso del resort dove alloggiavano i due fidanzati. E nelle immagini si vede la cagnolina prelevata da due uomini e portata verso un campo. Comparirebbe anche un terzo uomo, che i carabinieri associano alla figura di un terzo complice. Al momento però, solo il fidanzato dell’amazzone è stato denunciato per maltrattamento e morte, con l’aggravante della crudeltà, dell’animale. Nei suoi confronti la procura di Rimini sembra intenzionata a chiedere il rinvio a giudizio. Ora si vedrà cosa deciderà nel merito anche la procura di Bergamo che, per competenza territoriale (visto che il fidanzato è bergamasco), nei prossimi giorni potrà visionare gli atti relativi a questo caso e potrà esprimersi sulla vicenda. 1 Questa legge toglie a Parapini anche la possibilità di combatterle con gabbie oppure cacciandole. L’agricoltore di Caravaggio ha comunicato alla Provincia di aver ucciso, dalla primavera a oggi, circa 500 nutrie. Questa azione di contenimento, però, non gli ha impedito di subire danni. Mentre parla, Parapini si trova sulla fascia di un terreno coltivato a mais sul quale l’agricoltore non ha potuto effettuare nessuna raccolta: le piante di mais, prima che maturassero, sono state infatti tranciate e mangiate dalle nutrie uscite dai canali irrigui vicini. «E questo danno – sostiene – l’abbiamo subito senza mai sospendere la caccia. Figuriamoci se dovessimo permettere loro di riprodursi liberamente. Stiamo parlando di un animale non autoctono, perché è stato introdotto dal Sud America. Lanutriaquindi deveessere eradicata dal nostro territorio». Per l’agricoltore di Caravaggio altri modi per cacciarli, oltre a gabbie e fucile, nonsonocontemplabili:«Nondimentichiamoci – conclude – che sono animali che hanno tre centimetri di denti e ti possono ferire trasmettendo anche gravi infezioni. Io ho dei cani ai quali hanno staccato dei pezzi di carne». PA. PO. IN BREVE ALBINO CALCIO Gallerie chiuse per una notte Assemblea pubblica sul bilancio Gallerie di Albino chiuse una notte, per consentire i lavori urgenti di manutenzione dell’impianto elettrico di illuminazione. Per questo motivo la Provincia ha disposto la chiusura delle gallerie «Del dosso» e Pradella, sul territorio di Albino, dalle 21 di domani alle 5 di venerdì. Il traffico sarà deviato in direzione nord allo svincolo di Albino (zona Cupola) lungo la via Marconi e via Provinciale e, in direzione sud, allo svincolo di Cene Sud lungo via Pradella. Stasera alle 20,30, presso l’ex cinema Astra di Calcio, assemblea pubblica indetta dall’amministrazione comunale. A una settimana dalla ricezione della missiva intimidatoria con proiettile, il sindaco Elena Comendulli raduna il Consiglio comunale all’ex cinema per la presentazione del bilancio e per comunicazioni alla cittadinanza. MARTINENGO Questa sera alle 20,30 si riunisce il Consiglio comunale di Solza incentrato sul bilancio di previsione 2014 e pluriennale 2014-2016. Presso la sala consiliare del Castello Colleoni verranno inoltre riapprovate le aliquote Irpef . Lettura per bambini al Filandone La biblioteca di Martinengo organizza per oggi alle 16,30 al Filandone una divertente lettura per bambini dai 3 ai 6 anni. SOLZA Stasera si riunisce il Consiglio comunale