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moda
babylusso
Suri Cruise, nel suo blog
ecco le tendenze più chic
...
Mercoledì 17 Aprile 2013
PAGINA29
L’icona mondiale del childrenwear è senza dubbio Suri Cruise, la figlia di Tom, star di Hollywood e dell’attrice Katie Holmes. Al pari dei genitori è famosissima, a soli sette anni è la bimba
più fotografata al mondo, insieme
ai quattro pargoli Beckam, ed è
l’unica ad avere un blog di moda
che ne ripropone gli outfit, immortalati mentre si trova a spasso con
mamma, tate e bodyguard, abbi-
nandoli all’etichetta commerciale. Un vero tutorial per quei genitori che cercano le idee più chic e
trendy per vestire i propri bimbi.
Si trova all’indirizzo suricruisefashion.blogspot.it e ciò che emerge, navigando tra immagini e didascalie, è che la piccola di casa Cruise predilige le gonne e gli abiti, sceglie il made in Italy e possiede centinaia tra vestiti, cappotti, cappelli, scarpe e accessori. mi. av.
Per il neonato, in Sicilia, prevale ancora la tradizione. Tutine, coordinati e coprifasce sono preferiti con dettagli di pregio. E poi arricciati e ricamati
Piccoli principi o combattenti
Gli stili per gli abiti da bambino
Esposti nelle vetrine ce n’è per tutti i gusti. Il classico e il moderno si alternano in base
alle marche. Ma alla fine è la visione che hanno i genitori per i propri piccoli a decidere
dai lettori
Rivoluzione
dei vestitini
L
a rivoluzione moderna dell’abbigliamento, a mio avviso, è
quella che riguarda
gli abiti per bambino. Ed è pure un discreto affare. Basta dare un’occhiata
a tutte le boutique che si vedono in giro (commento all’articolo «Storia e nobiltà negli abiti: la Sicilia rievocherà
i fasti russi» del 3 aprile).
Seppe su www.gds.it
Milvia Averna
PALERMO
S
tile bambolotto o come si vestono mamma
e papà solo che in misura ridotta? Quale tendenza prevale nella
moda dei giovanissimi? Sono
ancora fiocchi, volant e colori
pastello a far breccia o i moderni jeans e le polo hanno avuto la
meglio? A giudicare dalle vetrine dei negozi quando si tratta
Sono ancora fiocchi, volant e colori pastello a far breccia o i jeans e le polo hanno avuto la meglio?
di bambini ce n'é davvero per
tutti i gusti. Il classico e il moderno si alternano in base alle marche e alle esigenze della vita
quotidiana ma alla fine, dicono
gli esperti, è la visione che i genitori hanno dei loro pargoli ad essere determinante nella scelta
del vestiario.
Stile «piccolo lord» e «principessa», per riempire di gioia gli
occhi e il cuore di mamma e papà o come «prodi combattenti»
pronti ad affrontare i campi di
battaglia dell’asilo, centri sportivi, festicciole e ludoteche varie, andando incontro al sicuro
destino dei frequenti lavaggi in
lavatrice. In questo secondo caso, che prevede tessuti resistenti e fogge comode, è in genere la
grande distribuzione ad asse-
condare la praticità del vestiario dei piccoli. Sono le griffe, e
la tante e diffuse boutique, invece, a solleticare i desideri di ricercatezza ed eleganza di mamma e papà. Per il neonato, in Sicilia prevale ancora la tradizione. Tutine, coordinati e coprifasce sono preferiti con dettagli
di pregio. Arricciati, ricamati e
generalmente abbinati con al-
tri accessori, bavette, scarpine
e persino con le copertine. Questo avviene in particolare quando le neomamme fanno il primo shopping con nonne e suocere che, contribuendo alla spesa, influenzano il gusto. Lo stile
comincia a diventare più attuale quando i piccoli fanno il loro
debutto in società e la freschezza del gusto delle giovani mamme porta all'alleggerirsi dei
fronzoli. Diffusi quanto costosi
sono i primi giubottini griffati
tali e quali a quelli degli adulti
in versione mignon così come
le polo in cotone piquet col tipico colletto semi rigido. E se non
si può parlare di tendenze vere
e proprie nella moda del bambino, l’evoluzione che si registra è
nella sempre maggiore sensibilità alla sicurezza dei capi, alla
provenienza, che sia made in
Italy, con fibre e tinture naturali ed ecologiche. Il capriccio degli stilisti semmai negli ultimi
anni è produrre gli stessi capi
con misure per la madre, per la
figlia e addirittura per la bambola. Una «follia» che va molto all’estero ed in Italia, soprattutto,
nell’underwear, costumi da mare e pigiami e in capi più ricercati per colpire l’attenzione dei
compagni e degli amichetti tenendo per mano la mamma
con in braccio il proprio giocattolo tutto in pendant.
i consigli
Bodyebavagli,
leindicazioni
sullascelta
delcorredino
...
Per quanto, secondo i dati
Istat, tra aprile e giugno il tasso di
natalità in Italia sia tra più bassi,
nascere in primavera è uno dei
primi bei regali della vita. Indipendentemente dalla data del parto,
un pensiero che accomuna tutte
le mamme è il corredino. Le indicazioni fornite sul tema da amiche,
parenti e ospedali sono spesso
rigide quanto prescrizioni mediche, circa i tessuti, il numero dei
capi, la suddivisione e persino
l’imbustamento ed etichettamento. Ma il buon senso ed il senno di
poi portano a consigliare pochi
utili «must have»: i body, che hanno soppiantato le fasce per coprire il corpo del neonato e contenere il pannolino, rigorosamente
con gli automatici, con o senza
incrocio davanti. Meglio se a mezzamanica ed in caldo cotone, buono per tutte le stagioni. Le tutine,
i coprifasce e i coordinati, sono
preferibili in ciniglia nei mesi freddi, più confortevole della lana, e
in cotone negli altri. Da ricordare
che le prime ore di vita vogliono
tessuti pesanti anche in agosto.
Bavaglini, lenzuola e copertine
completano la dotazione per il
ricovero con, in aggiunta, il primo
vestitino per la dismissione. Un
ruolo speciale hanno i camicini.
Una volta pretesi, oggi, restano
solo come omaggio alla tradizione. La «camicia della fortuna», in
seta, infatti, è uno dei primi regali
che riceve una donna incinta ed il
primo ricordo, sul suo bimbo, di
quando è mamma. mi. av.