San Bernardo a Monte Carasso

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San Bernardo a Monte Carasso
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BELLINZONA
NORD
LUGANO - CHIASSO
nucleo rurale con antiche case in
! Curzutt,
pietra abitato fin verso il XVIII secolo.
Selve castanili.
Muri a secco.
Nei dintorni:
Il nucleo di Monte Carasso, oggetto di un
intervento di recupero che ha ottenuto i premi
“Wakker 1993” (promosso dalla Lega svizzera
per la salvaguardia del patrimonio nazionale) e
“Prince of Wales 1993” dell’Università di
Harvard/Boston/USA.
Antico convento delle Agostiniane, risalente
al XV-XVI sec., restaurato negli anni 1990-93
secondo un progetto dell’arch. L. Snozzi che
gli ha restituito l’aspetto originario, con la
corte interna e le arcate. Oggi sede di scuola
elementare e centro culturale.
Chiesa dei SS. Bernardino e Girolamo,
ricostruita nel Quattrocento su un preesistente
oratorio romanico e ampliata nei secoli
successivi. Affreschi cinquecenteschi sulla
facciata, sotto il portico (S. Cristoforo,
l’Annunciazione e Veronica).
Chiesa della S. Trinità, situata sopra il
villaggio, su uno sperone roccioso.
RISTORANTI
Trattoria Er Pipa Monte Carasso, Ristorante-Grotto Romitaggio Agarone,
Fattoria-Agriturismo-Albergo-Ristorante dell’Amorosa Gudo, Grotto Pian Marnino Gudo,
Osteria-Albergo Brack Gudo, Albergo Ristorante Cereda Sementina
Bellinzona Turismo
CH-6500 Bellinzona
Tel. +41 (0)91 825 21 31
Fax +41 (0)91 821 41 20
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ome parecchi villaggi situati sul versante
destro del piano di Magadino,
Monte Carasso era costituito da alcuni
insediamenti sul fondovalle, altri ai piedi della
montagna, altri ancora nella fascia collinare.
I primi erano situati sulle vie di comunicazione
principali, mentre gli altri rispondevano in
particolare al bisogno di sfruttare al meglio il
territorio: attorno ai nuclei si trovavano orti,
campi coltivati a cereali, vigna, pascoli.
L’itinerario propone la scoperta di uno di questi
nuclei montani e di una chiesa, quella di San
Bernardo, molto affascinante per i suoi affreschi
ma poco conosciuta da chi non abita la regione
bellinzonese.
Si può salire ai monti sia con la teleferica che a
piedi. In entrambi i casi si raggiungerà dapprima
la stazione di partenza della teleferica
Monte Carasso-Mornera, dove si può ritirare la
chiave di San Bernardo.
Nel caso si voglia usufruire del mezzo di risalita
ci si fermerà alla stazione intermedia di Curzutt,
da cui in pochi minuti di cammino segnalato si
raggiunge San Bernardo.
Nel secondo caso dalla stazione della teleferica
si può proseguire in automobile fino
all’acquedotto Lori e poi salire a piedi a San
Bernardo, seguendo il sentiero tra i castagni
(circa 15 minuti di cammino).
Dopo aver visitato la chiesetta, uno sguardo al
panorama che si apre su tutta la regione attorno
a Bellinzona. Ci si dirige poi, tra castagni e
muretti a secco, verso Curzutt (Corte di Sotto),
l’unico nucleo sopravvissuto nel tempo, ora al
centro di un interessante progetto di recupero
ambientale, storico e paesaggistico da parte della
Fondazione Curzutt-San Bàrnard. Qui
abitavano diverse famiglie che, nonostante la
scarsità di acqua, fino al XVIII secolo hanno
lavorato la terra traendo da essa sostentamento.
Oltre al recupero delle selve e dei pascoli, è
prevista la ristrutturazione di alcuni rustici da
destinarsi a ostello per i giovani. È stato pure
ricostituito un vigneto a produzione biologica.
La discesa può essere fatta a piedi oppure in
teleferica.
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La chiesa di San Bernardo sorge su uno
spiazzo tra i boschi sopra Monte Carasso,
a circa 600 msm copertina (1) . Oggi è isolata e
lontana dall’abitato ma un tempo partecipava
attivamente alla vita del villaggio che vedeva i
suoi nuclei sparsi su un ampio territorio. Alcuni
si trovavano sulla fascia collinare-montana.
Questi nuclei, tra cui Curzutt, che si trova poco
lontano, erano abitati fino al Settecento circa da
diverse famiglie durante tutto l’anno: ciò spiega
l’esistenza di una chiesa (e non di una semplice
cappella o di un piccolo oratorio) in posizione
tanto discosta dal piano.
Le origini di San Bernardo sono, secondo le
indagini archeologiche svolte nel 1972, da far
risalire alla fine dell’XI o all’inizio del XII
secolo: una costruzione romanica edificata quasi
contemporaneamente alla chiesa del piano, che è
dedicata ai Santi Bernardino e Girolamo, con le
stesse modalità e con dimensioni e capienza
simili. Non si trattava perciò di un edificio
religioso secondario atto a servire qualche
famiglia durante il periodo estivo, come spesso
succede sui monti, ma di una chiesa vera e
propria voluta per la popolazione che abitava
stabilmente la montagna.
La prima costruzione, un edificio con navata
rettangolare e abside semicircolare, fu abbellita
verso la fine del Trecento con un affresco
raffigurante la Madonna in trono, mentre nel
1427 raffigurazioni sacre e profane di un
anonimo pittore decorarono la parete
settentrionale. Nella seconda metà del
Quattrocento fu allungata la navata, aggiunto il
portico e probabilmente eretto il campanile 2 .
Una seconda campagna pittorica portò ad
affrescare le nuove pareti e a rinnovare qualche
vecchio dipinto: il compito fu affidato alla
bottega luganese di Cristoforo e Nicolao da
Seregno, molto attiva nella regione ticinese fino
al 1480-90. Diversi cambiamenti si susseguirono
nel secolo successivo: a sud fu aperta una
cappella; il portico fu affrescato; negli ultimi
anni del secolo fu demolita la vecchia abside e
ne fu costruita una nuova, arricchita qualche
anno più tardi da dipinti. Dal Seicento in avanti
non si contano più interventi strutturali, come
se la chiesa avesse perso un po’ della sua
importanza. L’ultimo restauro pittorico è degli
anni 1972-74.
La facciata della chiesa è preceduta da un
portico che conserva i dipinti del 1582
(l’Ascensione e Dio Padre, sulla destra i Santi
Bernardino e Maddalena 3 , sulla sinistra
San Maurizio – o Vittore – e il patrono San
Bernardo) segnati dai graffiti lasciati da fedeli e
viandanti 4 . Sulla parete a sud un grande
S. Cristoforo (fine Trecento).
Dietro la chiesa una cappella-ossario.
L’interno si presenta sobrio architettonicamente
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ma ricchissimo di affreschi, che coprono
praticamente tutte le pareti. Sulla controfacciata
si vedono Cristo nel sepolcro tra due angeli e
alcune figure di santi: a sinistra della porta le
eleganti raffigurazioni di Mamete, Margherita
che schiaccia il drago e Guido con la palma da
dattero; a destra Sebastiano con frecce e spada,
Nazario e Celso. Le cornici sono quelle
caratteristiche dei Seregnesi (XV secolo); si
tratta probabilmente di dipinti votivi.
Sulla parete a nord spicca una grande Ultima
cena, attribuita come i due santi a sinistra
(Teodolo e Bernardino) a Cristoforo da Seregno
(1450). In essa si coglie l’attenzione dell’artista
per i particolari ricondotti alla realtà locale
(i granchi di fiume, le ciliegie). Una cornice
unisce l’Adorazione dei Magi, alcuni Santi
(Anna, Michele, Maurizio, Maddalena e
Caterina) e la Crocifissione. Come l’interessante
serie dei mesi 5 situata nella zona inferiore
sono datati 1427. Più a destra un santo vescovo,
forse Eusebio, di qualche anno posteriore. Il
coro fu affrescato nel 1607: una grande
Crocifissione, scene della vita di San Bernardo,
sull’arco l’Annunciazione, nelle vele della volta
Evangelisti e Dottori della Chiesa.
Proseguendo, sulla parete a sud si vedono alcuni
Santi, sopra la porta il tragico martirio di Santa
Apollonia 6 (1480 circa, attribuito a Nicolao da
Seregno) e la Madonna del latte trecentesca 7 .
Nella cappella laterale sono raffigurate scene
della vita di S. Nicolao e alcuni Santi (1565).
Molto interessante la Trinità tra Santi (Agata e
Lorenzo a sinistra, Martino e Giovan Battista a
destra) 8 , dovuta probabilmente a Cristoforo
da Seregno. Seguono San Bernardo che tiene il
diavolo in catene, santa Liberata protettrice
delle partorienti, i Santi Defendente, Lucia,
Stefano ed Elena (affresco votivo della bottega
dei Seregnesi) 9 .
Informazioni:
autopostale Bellinzona-Locarno,
fermata Monte Carasso
San Bernardo è raggiungibile solo a piedi
(sentiero dal villaggio, oppure
dalla fermata della teleferica
Monte Carasso-Mornera a Curzutt).
presso la stazione di partenza della
teleferica tel. +41 (0)91 825 81 88
oppure alla cancelleria comunale
tel. +41 (0)91 821 15 55