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SIC EST as you like it, Giornale del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” Macerata (MC), anno VII, n° 5, Febbraio 2013 IL LICEO FA 90! Siamo entrati ufficialmente nel novantesimo anno dalla fondazione del Liceo! Il primo anno scolastico del Regio Liceo Statale “G. Galilei” fu il lontano 1923/1924. Conoscete ex studenti o insegnanti del Liceo Scientifico Galileo Galilei? EDITORIALE Il vortice turbinoso degli eventi. Elezioni, bagni chiusi, fumo, gite sospese, votazioni, consigli…sto forse parlando a caso? Ebbene, credo proprio di no. Il titolo parla da solo: ovunque ci giriamo, che sia nella nostra scuola, ma anche e soprattutto fuori, un vortice turbinoso di eventi ci travolge, ci rimbomba in testa, ci sconvolge, e ci lascia più confusi di prima. Basti pensare alle elezioni politiche, e alle migliaia di diciottenni che guardano terrorizzati la scheda elettorale, sudando freddo, con un solo pensiero: “E ADESSO?”. Oppure, perché non parlare dell’ultimo scoop sconvolgente? Il nostro Papa Benedetto XVI, non sentendosi più all’altezza del suo incarico a causa dei suoi problemi di salute, ha ben pensato di rinunciare al pontificato. Ebbene sì: il 28 febbraio Joseph Ratzinger si ritirerà, e verrà indetto un nuovo conclave. E quali saranno le conseguenze per la cristianità? E soprattutto una domanda sorge spontanea: che sia stata davvero SOLTANTO la salute a spingere il pontefice a un gesto così eclatante? MAH… Oppure, diamo uno sguardo alla situazione del nostro liceo: tra la questione delle gite e i bagni chiusi durante le lezioni, le polemiche fioccano, e la nostra pagina Facebook si tramuta improvvisamente in un campo di battaglia tra studenti: da una parte, i paladini dell’antifumo, che sventolando il loro di Martina D’Ottavio stendardo si scagliano con forza contro i fumatori, condannandoli e criticando la loro immaturità e il loro attaccamento a un vizio che fa solo male. Dall’altro, i difensori della libertà del popolo: studenti stufi di dover andare in bagno con la guardia del corpo al seguito, oppressi da questo clima che si fa sempre più rigoroso (e come dare loro torto?) Una cosa è certa: il provvedimento non è stato accettato di buon grado, ma non ritengo che siano soltanto i fumatori a dover subire le peggiori critiche. D’altra parte, come ripeto sempre, è inutile far finta di niente: il fumo al bagno è una tradizione che si tramanda da anni e secoli, come pretendere che un circolo vizioso del genere venga interrotto così, di colpo? Certo, è vero che il fumo fa male, che è illegale a scuola, e siamo tutti d’accordo su questo, ma è forse un pretesto sufficiente a mettere in difficoltà tutti gli studenti, molti dei quali (me compresa) di fumare a scuola non se lo sono neanche mai sognato? A mio parere, non esattamente, ma d’altronde, il mio è solo il modesto parere di una studentessa sedicenne. Insomma, da come potete vedere, di ingredienti che bollono in pentola ce ne sono a volontà… tutto sta nel tenersi forte e non lasciarsi trascinare dalla bufera! Manteniamo la calma… e buona fortuna! SIC EST as you like it anno VII, n° 5, Febbraio 2013 scuola ASSEMBLEA DI ISTITUTO LA FORZA DELLA RISATA “Il riso è il sole che scaccia l’inverno dal volto umano” (Victor Hugo) “Chi sa ridere è padrone del mondo” Giacomo Leopardi, “L'umorismo è il più eminente meccanismo di difesa” Sigmund Freud, “Ridere è il linguaggio dell’anima” Pablo Neruda, “Non si può ridere di tutto e di tutti, ma ci si può provare” Friedrich Nietzsche, “Cerca il ridicolo in ogni cosa e lo troverai” . Jules Renard, insomma la risata è una specialità dell’uomo e in più è dimostrato che ridere trenta minuti al giorno equivale a qualche esercizio ginnico praticato in palestra e allora perché non farci una bella e rilassante risata? E’ proprio questo che hanno pensato i nostri rappresentanti d’istituto che, cogliendo l’occasione dell’assemblea, l’hanno trasformata di Martina Ortolani 3A in un tripudio gioioso pieno non solo di risate, ma anche di riflessioni profonde derivate prima dalla visione del film “Quasi amici” e poi dalla presenza di due rappresentanti de “Il baule dei sogni”, l’associazione di clownterapia che sperimenta e divulga alcune scoperte scientifiche circa l’importanza che il Ridere e le emozioni positive rivestono per la psiche e per il corpo umano. Il compito del Clown-Dottore, specie nei reparti pediatrici, è quello di mediatore tra la struttura ospedaliera e il bambino, egli trasforma la degenza in un gioco così da avvicinare il piccolo paziente alle cure dei medici senza angoscia o traumi. Il clown è un concentrato di umanità capace di ascoltare la sofferenza altrui senza essere patetico, egli sa cambiare le emozioni negative con l'immaginazione e la magia, riesce a sviscerare sogni e desideri inespressi per dar loro forma anche tra le mura di un ospedale, anche di fronte alla morte. L’assemblea è stata fantastica, divertente e ben pensata dall’inizio alla fine e, non me ne vogliano i rappresentanti d’istituto precedenti, una delle migliori fatte negli ultimi tre anni. Finge la propria morte per uscire dal coro della chiesa. “Domani è un altro giorno” è il nome della finestra che prevede il meteo della giornata seguente. Ruba alla polizia la marijuana sequestrata: “L’odore era irresistibile”. SIC EST as you like it anno VII, n° 5, Febbraio 2013 Una cena al buio Allora un profumo, un movimento, il suono di una voce diventa un oggetto preziosissimo, una fonte di luce inimitabile. Per la prima volta ho cenato completamente al buio. Completamente. Direi che per una come me che, fin da piccola, ha avuto non solo paura, ma un vero e proprio terrore dell’oscurità è stato davvero un gran passo avanti. Cos’è che ci fa più paura nel non vedere? Il sentirci soli? Disorientati? Grazie ad un’esperienza davvero unica ho potuto capire, almeno per una sera, cosa si prova nel vivere in questo stesso mondo senza la possibilità di osservare la realtà che mi circonda, di poter guardare chi ho accanto. Allora un profumo, un movimento, il suono di una voce diventa un oggetto preziosissimo, una fonte di luce inimitabile. Lo scorso 31 gennaio ho partecipato alla mia prima “ Cena al buio”, organizzata dall’ UIC – Unione italiana Ciechi e degli Ipovedenti Onlus - presso l’agriturismo Moretti (MC): ad invitarmi Jenny Lancellotti, la vice-presidente dell’associazione. Periodicamente questa organizzazione - che non solo raccoglie persone non vedenti, ma garantisce sostegno a bambini, disabili ed anziani attraverso variegate iniziative - dà vita a dei veri e propri deliziosi banchetti culinari (c’è davvero da leccarsi i baffi!): chiunque può provare per una sera a sentirsi non vedente. Divisi per file i gentili camerieri ed organizzatori ci hanno condotto in una sala completamente buia: le finestre oscurate e non uno spiraglio di luce. Dopo un primo momento di agitazione, grazie ad un prezioso sostegno morale mi sono ambientata e mi sono resa conto che…bastava ascoltare. Il chiacchierio della gente intorno a me che rideva entusiasta, le parole e le carezze di chi cercava di tranquillizzarmi, la curiosità di scoprire cosa avevo nel piatto (il menù è rivelato solo a fine serata!) mi hanno fatto rilassare e sì, divertire. Non avevo la minima idea di chi avevo di fronte, ne di dove ero po- di Federica Spalletti sizionata: le mie uniche certezze consistevano nel sapere che mia madre era accanto a me, che i camerieri (quasi tutti non vedenti) erano assolutamente disponibili per qualsiasi evenienza e che, sicuramente, ero seduta storta rispetto al tavolo. La serata è volata, tra chiacchiere, piccoli previsioni (“ Secondo me tu hai i baffi!”, oppure “ La stanza dovrebbe essere fatta ad L”; “ Ma questo è un raviolo?”) e scoperte: parlare senza potersi guardare fa aumentare esponenzialmente la propria spontaneità. A fine serata, nello stupore generale, non volevo che accendessero la luce! (Anche se, in effetti, per bere il caffè non si poteva fare altrimenti). E’ stato forte. FORTE. Chi non vede al buio sa muoversi con disinvoltura perché conosce bene ciò che può o non può aiutarlo: se senza luce tutto solitamente sembra strano o indecifrabile, mi sono resa conto che molti altri aspetti sono invece più evidenti, vicini. Una fiducia sconfinata in chi si ha accanto, la curiosità e la bellezza di una voce amica non rimuovono affatto il sapore delle cose, Per chiunque sia interessato la prossima cena si terrà il 21 marzo: contattatemi senza problemi se avete voglia di partecipare! Una parte del pagamento andrà all’associazione, l’altra al ristorante che ospiterà la cena. E’ indescrivibile e mozzafiato: provateci. *N.B. se siete vegetariani o avete allergie ed intolleranze potete comunicarlo preventivamente, senza alcun problema. In caso si abbia voglia di uscire per un qualsiasi motivo dalla sala o si abbia bisogno di andare in bagno i camerieri che, perfettamente, sanno orientarsi al buio sono disponibilissimi! Fidatevi c’è solo da provarci, non ve ne pentirete! SIC EST as you like it anno VII, n° 5, Febbraio 2013 scuola Intervista ad Andrea Egidi e Walt Isaacson La scuola in Australia di ……………….. D: Quanto tempo sei stato in Australia/Italia? A: Per tre mesi durante il periodo estivo, che da loro sono i mesi più freddi. W: Due settimane: dall'8 di Dicembre fino al 24 Gennaio. D: Come ti sei trovato in Australia/Italia? A: Bene, anche se si sono creati dei problemi con la famiglia. W: Molto bene ovviamente, mi piace l'Italia! D: La scuola australiana è più difficile di quella italiana? A: No, c'è molta differenza, loro puntano al pratico. W: No, assolutamente. D: Come segui le materie? Trovi molte difficoltà? W: Riesco tranquillamente a seguire le mate- rie, anche se ho notato che qui sono molto più difficili e soprattutto teoriche. D: Come ti trovi in famiglia? W: Molto bene, sono gentili e simpatici con me. D: Suoni qualche strumento? W: Sì, il violoncello. D: In Australia c'è la possibilità di fare musica a scuola come materia? W: Sì, ci sono molti laboratori. A: Inoltre, rispetto a noi, i laboratori vengono utilizzati molto di più, anche a livello di specializzazione. Per esempio loro utilizzano dei Mac. Questo è dovuto anche al fatto che la scuola che ho frequentato io era una Cattolica, quindi privata, perciò veniva finanziata dal Governo. Dove sono andati a finire? Ex-studenti dell’a.s. 77-78 Di Vanessa Fabiani ci raccontano la loro storia dopo il Liceo Continuiamo con la lista di ex studenti del nostro liceo: in questo numero Paolo M. e Francesco V. si sono offerti di darci qualche idea su cosa potremmo fare in futuro. Paolo si è laureato in ingegneria attuando come specialistica la meccanica. In pochi anni è riuscito a spiccare nel mondo lavorativo diventando diriRicerca: essere fan di un supereroe aumenta l’autostima. gente alla Frau, una azienda italiana che opera nel settore dell’arredamento. Ora è consulente presso una ditta di pellami a Venezia. Francesco si laurea in medicina e chirurgia presso l’università di Perugia, specializzandosi in oculistica. Attualmente lavora presso la struttura ospedaliera di San Severino. Jin Lin inventa la macchina fotografica che aggiunge alla foto… il fotografo! Imprese “affitta fidanzati ” per le ragazze stanche di sentirsi chiedere: “Quando ti sposi?”. SIC EST as you like it anno VII, n° 5, Febbraio 2013 E’ NATO PRIMA L’UOVO O LA GALLINA? di Giovanni Di Girolamo, Laura Foresi, Natalia Giorgi, Marco Chiodera, Matilde Lanciani, Caterina Raffo, Chiara Cafarella, Diletta Petroselli Il 12 febbraio ricorre il duecentoquattresimo anniversario della nascita del famoso scienziato evoluzionista Charles Darwin, che in seguito ad un viaggio intorno al mondo formulò una teoria che cambiò il pensiero comune. Però rimane ancora oggi un mistero da svelare: la formazione della vita. Ci sono tante ipotesi a riguardo che provano a spiegare come noi esseri viventi siamo arrivati ad essere così. Sia la religione che la scienza hanno dato le loro versioni, estremamente contrastanti ma che secondo diversi scienziati potrebbero completarsi. Queste due hanno influenzato e continuano a influenzare il pensiero dell’umanità, la quale da sempre dibatte sulla sua origine. La religione afferma, nella teoria creazionista, che tutto ebbe origine in un preciso momento secondo l’intervento di una forza divina, in quanto la comparsa della vita non si presta ad una spiegazione prettamente naturale. Darwin invece introdusse una teoria basata sulla selezione naturale con la quale portò le prove che i viventi sono frutto di un lungo processo evolutivo delle forme più semplici, cominciato probabilmente circa 3,5 miliardi di anni fa. Questa teoria, sviluppatasi nell’800, è ad oggi la più accreditata, e nel corso dei secoli è stata perfezionata grazie alle numerose scoperte dovute allo sviluppo della scienza. Con le prime scoperte dei fossili si è iniziato a capire che gli esseri viventi hanno avuto un graduale cambiamento genetico nel corso dei millenni. Alcuni di questi si sono estinti, altri invece sono rimasti subendo cambiamenti di cui si chiede la causa. Si è arrivati alla conclusione che l’essere vivente cambia per adattarsi all’ambiente in cui vive. Questo spiega perché anche negli umani ci sia una differenza tra le varie popolazioni. Quindi la teoria dell’evoluzione non contrasta quella della creazione, visto che ognuno ha il proprio modo di esprimersi. By G.R. Senti piccolo mio, lo senti? Questo è il vento che ulula, ulula / alla terra: perché mi hai fatto questo? / Perché mi hai abbandonato? / Il vento, la voce del cielo. Non aver paura bimbo mio del temporale, / ascolta, tendi le orecchie, la senti? La pioggia? Cade disperata al suolo / bagna il terreno, rinfresca. La pioggia, le lacrime del cielo. La volta celeste sta piangendo, piccolo mio, è affranta! Non ne aver timore, non sfuggirgli. Ascoltalo. Vivilo. Ah, quanto è amaro il sapore che dilania le labbra del cielo: al sua amante lo ha dimenticato, / la sua sposa ne ha perso memoria, la Terra. Li senti, bimbo mio, i tuoni che si scaraventano sul terriccio umido? Sono il fragore dello spezzarsi del cuore del cielo, il suo animo è smembrato: / la voglia di riavere l’amore perso sbadatamente sulla via del ritorno. / Non premere le tue manine sulle orecchie, lasciati invadere. Non chiudere gli occhi così stretti, tesoro della mamma, / lascia che il tuo tenero volto sia dipinto dai bagliori dei lampi: / sai, sono gli sguardi del cielo, profondi, di dolore. E le nuvole i suoi occhi stanchi vuoti. Le fronde degli alberi fremono, lunghi brividi li attraversano per ogni nervatura del loro legno. / Accarezza il suolo, figlio mio, egli palpita frenetico. Che buffo, ha terrore proprio come te. / La Terra è confusa. Ciascuno si fugge. / I due amanti si accusano. Si dimenano. Si ribellano. Si possiedono. Si amano. Si placano. Il mattino che seguirà il cielo bacerà al sua sposa con dolci raggi di sole. Lettera di una mamma. SIC EST as you like it anno VII, n° 5, Febbraio 2013 AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA Gli “obesi” di Mendeleev Dopo l’aggiunta 113 dell’Ununtrio , la tavola periodica degli elementi sembrava essere destinata a restare invariata almeno per un po’ di tempo. Ma il progetto che i ricercatori del Joint Intitute of Nuclear Research (Dubna, Russia) avevano portato avanti già nel 1998 non poteva passare inosservato al resto della comunità scientifica. Per la sintesi del Flerovio114 è stato necessario accelerare atomi di Plutonio244 (isotopo del Plutonio) contro ioni Calcio48: facendo viaggiare i due fasci di particelle a velocità relativistiche (prossime a quelle della luce), la loro energia cinetica complessiva può essere convertita in massa (E=mc2); perciò, in seguito all’urto, è possibile trovare un elemento con massa maggiore della somma delle due precedenti. I fisici che monitoravano l’apparato di ripresa dell’acceleratore di particelle hanno osservato la traccia di un atomo che decade in circa mezzo minuto, tuttavia non è stato possibile affermare subito con certezza la scoperta di un nuovo elemento. L’esperimento è stato ripetuto l’anno successivo, utilizzando un diverso isotopo del Plutonio, ma i risultati sono rimasti pressoché deludenti fino al 2010, quando dall’urto di un fascio di atomi di Plutonio242 e di Calcio48 sono scaturiti degli atomi di Flerovio285 (denominato provvisoriamente Ununquadio). di Edoardo Altamura L’altro “obeso” della tavola periodica sembra però superare anche il Flerovio. È stato scoperto nel dicembre del 2000, grazie alla collaborazione tra il JINR di Dubna e il Lawrence Livermore National Laboratory (USA). Come per il Flerovio l’annuncio non è stato immediato, ma ufficializzato solo nel 2011, con il nome di Livermorio116. Durante il corso di un esperimento sul Flerovio, i fisici hanno notato che quest’ultimo elemento è il prodotto di un decadimento estremamente repentino (47 millisecondi) di un atomo ancora più massiccio. Il nome provvisorio di Ununhexio (o Moscovio) è stato cambiato in Livermorio in onore del Lawrence Livermore National Laboratory e collocato nella zona degli elementi superpesanti. Questi due elementi, nonostante fossero stati scoperti da diversi anni, sono entrati a far parte della tavola periodica solo di recente, in seguito ad ulteriori accertamenti sperimentali, durante i quali le “fabbriche di particelle” potrebbero aver prodotto atomi ancora più pesanti, che sarebbero potuti decadere in Flerovio e Livermorio: si ipotizza la scoperta 117 118 dell’Ununseptio e dell’Ununoctio . SIC EST as you like it anno VII, n° 5, Febbraio 2013 “Morto” un Papa… se ne fa un altro! di Francesco Mecca e Michele Lambertucci Il Papa ha dato le dimissioni, questo oramai lo sappiamo tutti: le tv non parlano d'altro, dal vaticano mille giustificazioni, addirittura un comunicato in latino. Nel frattempo il web impazzisce e ironizza sul fatto. Qui di seguito noi del Sic Est abbiamo pubblicato 30 battute liberamente reperibili su internet e da noi giudicate le migliori. Il Sic Est non è responsabile delle seguenti battute: sono liberamente reperibili su internet. Se ritenete che argomenti religiosi possano offendervi smettete ora di leggere. Le seguenti frasi possono essere giudicate da alcune persone blasfeme. In tutti I casi sono state approvate da chi di competenza e quindi ci è lecito pubblicarle. Si ringrazia il forum di Spinoza per averci dato questa ispirazione divina e aver raccolto le seguenti. Se volete mettere al rogo I responsabili di questo articolo siamo in 3G e 4G. Che Dio vi benedica. Per i bookmakers il prossimo papa sarà italiano, per la profezia sarà nero. Insomma sembra proprio l’anno di Balotelli. Presto un nuovo conclave. Ed è già polemica per la concomitanza con il festival Gregoriano. Iniziano i pronostici sul prossimo papa. Si fa addi- ritura il nome di un credente “Il Papa ha riconosciuto il declino”. Quando ha visto quanti followers ha Lady Gaga. Monsignor Lombardi: “La decisione ha colto tutti di sorpresa”. Toccherà bere spumante caldo. Le dimissioni saranno ufficializzate il 28 febbraio. Non sapevo che anche in Vaticano pagassero il 27. Il Papa si dimette. Ora che ha Twitter, non ha più tempo libero. La disoccupazione diventa sempre più preoccupan- te. Oggi, ad esempio, ha perso il lavoro il Papa. Il Papa si dimette. Ora capisco perché Berlusconi ha rinunciato al ruolo di Presidente del Consiglio. Il papa si é dimesso. È scaduto l'affitto del costume. Il papa si é dimesso. Per il Vaticano è un fulmine a ciel sereno. Speriamo che abbia una buona mira. “Sono consapevole della gravità del mio atto”. Che sconfitta, andarsene citando Galileo. Il Papa si dimette. Sono i primi effetti della cam- pagna anti-Germania di Berlusconi. Il Papa si dimette. Accontentatevi. Il papa lascia la Santa Sede. Choosy. Il Papa si dimette. Pare voglia mettersi in proprio. Il papa si dimette erano finiti gli ermellini. Il Papa lascia. Berlusconi raddoppia. Il papa si dimette. Per combattere la piaga delle Il Papa si dimette. Le foto con lui ora valgono doppio. Il Papa si dimette e convoca il conclave. Rovinan- do il proverbio. (Ieri mattina ho visto due testimoni di Geova citofo- nare in Vaticano. Chissà com’è andata a finire) Ratzinger lascia il Vaticano dopo sette anni. Subi- to ritirata la stola numero 16. (Non so che intenzioni abbiano in Vaticano, ma sul sito della Santa Sede è comparsa la pagina “Lavora con noi”) Il successore di Ratzinger potrebbe essere africa- no. Pio HIV. morti bianche. Il Papa si dimette. Lo ricorderemo come un gran rifiuto. Ratzinger si dimette. Ora Berlusconi punta a riu- nire le corone. Il Papa si è dimesso da suo pontificato. E la legge Fornero è entrata in vigore solo da un mese. Ratzinger si dimette: "Il Bianco mi ingrassa" Il Papa si dimette: "Voglio sposare il mio compagno!" Sembra, ma per ora sono solo voci, che Nanni Mo- retti si sia messo già a lavorare su un film dove Berlusconi va a finire in galera. SIC EST as you like it anno VII, n° 5, Febbraio 2013 Il paradosso del gelataio I partiti sembrano tutti uguali? Ecco perchè Ascoltando un po’ in giro sento spesso una frase: “tanto sono tutti uguali”, in riferimento ai partiti politici. C’è un motivo per cui i partiti si assomigliano nelle posizioni? Non si può negare che sia un concetto con cui i media ci tartassano, ma c’è qualcosa in più: quello che si può osservare, invece, è che tutti i partiti tendono pian piano ad uniformarsi verso delle posizioni moderate, finendo per assomigliarsi. Perché? Possiamo cercare di capirlo con un’analogia: immaginiamo una spiaggia lunga 1 km. Per semplificare, immaginiamoci siano due gelatai (partiti) che vendono il gelato ai bagnanti (elettori). All’inizio i due gelatai si trovano ai due estremi della spiaggia, ognuno a distanza di 0,5 km dal centro. I bagnanti vanno a comprare il gelato da uno dei due, e in generale andranno da quello che è a loro più vicino: in questo modo i gelatai si divideranno la spiaggia a metà, perché quelli che si trovano a destra del centro andranno dal gelataio di destra, e viceversa. Per chi si trova al centro, invece, è indifferente andare dall’una o dall’altra parte, perché sono entrambi ugualmente distanti. A questo punto però, uno dei due gelatai ha un colpo di genio, cioè decide di spostarsi di 250m verso il centro. Quest’operazione è intelligente perché gli permette di mantenere i bagnanti che si trovano da 0 a 250 metri, che sono ancora più vicini a lui, e ottiene anche una parte di quelli che prima andavano all’altro gelataio. Mentre prima per un bagnante che si trova al centro era indifferente andare dall’uno o dall’altro (entrambi distavano 500m), ora il gelataio che si è spostato dista 250m, l’altro 500 come prima: è chiaro che andrà da quello che si è spostato, perché più vicino. Così uno dei due gelatai, spostandosi verso il centro della spiaggia, ha ottenuto una fetta di mercato più ampia. L’altro gelataio però non è idiota, quindi decide di spostarsi anche lui di 250 metri e riporta la situazione all’equilibrio. A questo punto però si è fatto furbo e ha capito come funzionano le cose: decide di spostarsi di altri 100 metri verso il centro. Così guadagna clienti, Di Alessandro Mariani come aveva fatto l’altro prima, e il motivo è lo stesso motivo: si è avvicinato a quelli che si trovano tra i due e resta comunque il più vicino per quelli al suo estremo. La cosa non finisce qui: anche l’altro si sposta ancora e l’altro pure, e così via. Andando avanti così entrambi si ritrovano al centro della spiaggia. Questa posizione è in pratica identica alla prima, ma così nessuno può guadagnare qualcosa sull’altro soltanto spostandosi. Fin qui tutto ok, ma c’è un problema. I bagnanti che si trovano alle estremità della spiaggia potrebbero non aver voglia di farsi 500m per andare a prendere un gelato, così rinunciano. La metafora è abbastanza chiara: i partiti spostano le loro posizioni al centro come fanno i gelatai perché sanno di essere comunque più vicini dell’altro partito alle posizioni “estremiste”. In realtà questo potrebbe provocare una diminuzione dell’affluenza al voto, perché più un elettore è distante dal centro, tanto meno si sente rappresentato dalle posizioni dei partiti. Ed ecco perché partiti di un certo orientamento (centrosinistra o centro-destra), che in pratica sono quelli vicini al centro, scelgono di allearsi con movimenti più estremisti (di sinistra e destra, rispettivamente), cioè per accogliere anche i voti dei più lontani, che altrimenti potrebbero non votare affatto. Chiaramente la realtà è molto più complessa, e le dinamiche politiche non si possono esaurire in questo semplice modello. Però mi sembra un’ottima metafora che può aiutare a comprendere quanto succede. SIC EST as you like it anno VII, n° 5, Febbraio 2013 musica Marsili il vulcano Una delle fonti “tsunamigenetiche” del Mar Mediterraneo È il più grande vulcano d’Europa, con una lunghezza di circa 50 km e una larghezza di 20 km. Ha un’altezza di 3 km rispetto ai fondali circostanti e la sua “cresta” si estende linearmente in direzione Nord – Nord Est –Sud – Sud Ovest per 20 km. É formato da una serie di edifici vulcanici di dimensioni diverse: il fianco occidentale è costituito da edifici conici, mentre quello nordoccidentale è caratterizzato da alcuni “vulcani a cima piatta” e da una scalinata di terrazzi lavici sovrapposti. Benché non sia mai stata osservata un’eruzione in atto, l’attività del Marsili è testimoniata dalla circolazione di fluidi ad alta temperatura che si depositano sul fondo marino. A differenza dei famosi Etna, Stromboli e Vesuvio, è il Marsili il vulcano, sommerso, più grande d’Europa. I fondali tirrenici non sono pianeggianti ma sono, a causa della forte instabilità tettonica, percorsi da una serie di catene montuose sottomarine che fanno del Tirreno uno dei bacini più giovani (geologicamente parlando) del Mediterraneo. Basti pensare che nel piano abissale del Tirreno, a circa 3000-3500 metri di profondità, sono presenti tre imponenti vulcani; il Magnaghi, il Valivov ed appunto il Marsili. Il Magnaghi è ormai spento da milioni di anni, mentre il Valivov e il Marsili sono tuttora attivi e quindi pronti a scatenarsi in nuove fasi eruttive di materiali magmatici ed esplosioni. Le lave del Marsili sono simili per composizione a quelle rilevate nell’arco eoliano la cui attività vulcanica è attribuita al processo di subduzione, in atto da milioni di anni sul bacino tirrenico, che vede la placca africana scorrere al di sotto di quella europea. Lungo i suoi ripidi fianchi che si tuffano sugli abissi del Tirreno meridionale si ergono crateri secondari dal quale fuoriescono enormi quantità di materiale magmatico che vanno ad accumularsi sui pendii del grande vulcano sottomarino, a seguito delle frequenti eruzioni. A volte l’eccessivo accumulo di questi materiali alle pendici del Marsili determina importanti eventi franosi, un po’ L’ultima moda tra le giapponesi? Indossare pannolini. di Martina Ortolani 3A come avviene nella “Sciara del Fuoco” dello Stromboli, con conseguenti fenomeni sismici di debole entità, captabili solo da adeguata strumentazione microsismica. In passato lungo i fianchi dell’apparato vulcanico, durante violente eruzioni di tipo esplosivo, si sono generati giganteschi eventi franosi sottomarini in grado di alzare imponenti onde di “tsunami” che hanno flagellato tutte le coste tirreniche dell’Italia meridionale, dalla bassa Campania fino ai litorali della Basilicata, Calabria e nord Sicilia, con massima altezza d’onda capaci di lambire gli 8-10 metri nei punti ove la morfologia del fondale lo permetteva. Proprio per questo motivo il Marsili rappresenta una delle principali e costanti fonti “tsunamigenetiche” dell’intero mar Tirreno. Nel febbraio 2010 una nave oceanografica del CNR ha iniziato una campagna di studi sul vulcano sommerso e durante la ricerca scientifica sono state rilevate preoccupanti frane che testimoniano una notevole instabilità. Le frane preoccupano molto gli scienziati perché in caso di una forte eruzione sugli abissi del Tirreno meridionale si innescherebbero colossali smottamenti sottomarini, con un potenziale tale da originare delle onde di Maremoto in estensione a tutte le coste tirreniche, come già avvenne più volte in passato (solo alle Eolie negli ultimi secoli si contarono decine di piccoli maremoti per grosse frane sottomarine). In caso di una forte eruzione sottomarina l’onda di tsunami sprigionata, viaggiando ad una velocità non inferiore ai 500 km/h, andrebbe ad abbattersi con grande forza sulle Eolie, nel giro di 10-15 minuti (anche meno nell’isola di Stromboli), per poi propagarsi sino ai litorali di Calabria, nord Sicilia e Campania meridionale nel giro di 20-30 minuti, causando ingenti danni e devastazioni lungo i comuni costieri affacciati al basso Tirreno. Il rischio è reale e di difficile valutazione per la mancanza di una capillare rete di sismometri in grado di avvisare se un’eruzione è imminente, almeno con un certo margine di preavviso come avviene per l’Etna. Ladro ingoia diamante falso per sviare la Si lancia nella spazzatura per sfuggire polizia dal furto del diamante vero. alla fidanzata. SIC EST as you like it anno VII, n° 5, Febbraio 2013 SOMEKINDOFMADNESSHASSTARTEDTOEVOLVE La pazzia più dolce: l’amore. Se per Boiardo il Paladino aveva puri sentimenti d’amore che non solo non rovinavano e logoravano l’eroe ma addirittura lo rendevano degno e appetibile per la donna amata, per Ariosto la passione, che nella sua esperienza biografica era stato motivo di follia, diviene la causa della rovina di Orlando: acquista così l’epiteto di Furioso. Anche nella classicità è possibile trovare personaggi che legano l’amore infelice alla propria morte causata da una violenta e improvvisa pazzia: basti pensare a Enea e Didone, a Romeo e Giulietta, nomi di personaggi destinati ad essere ricordati insieme. Ma se si prescinde dall’ambiente letterario, si possono trovare esempi di sentimento che provocano azioni e reazioni incontrollate, come ad esempio di recente è accaduto ad un’anziana coppia che, alla morte di uno dei due coniugi in casa e repentinamente, è succeduta a causa della forte emozione provata, quella dell’altro. È difficile asserire se una passione amorosa debba essere talmente grande da condizionare l’esistenza di u soggetto, ma è altrettanto corretto dire che senza dubbio avere un oggetto che alimenta il proprio desiderio è motivo di impegno, rischio, dispiacere e felicità. In un’epoca come quella di Paolo e Francesca, di Dante e di Marta Romanelli 4F Beatrice, per gli intellettuali questo sentimento era quasi il fulcro dell’esistenza, ma bisogna considerare che lo stile di vita era radicalmente differente rispetto ad oggi: il lavoro, un’eventuale famiglia, la frenesia, gli impegni personali, occupano di più la mente oltre che il tempo della persona. È tutta questione di tempo infatti, per un adolescente che ha indubbiamente minori impegni rispetto ad un adulto è maggiore lo slancio emotivo, anche perché nella giovane età si trovano le prime esperienze in questo campo, mentre nell’adulto medio è normale che i fulcri dell’esistenza siano più numerosi. Risulta comunque necessario che questo “problema” è non tanto e solo soggettivo, quanto una questione di tempismo: l’amore è un sentimento universale, amare e sentirsi amati è importante per chiunque, trarre felicità da questo dipende dalla propria condizione emotiva e dalla disponibilità della persona desiderata. Non è un fatto magico o sovrannaturale, è un’esperienza profondamente umana, ed è opportuno ricordare che il sentimento amoroso è una di quelle sensazioni più istintive e incontrollabili, frutto non solo dell’intelletto, che oltre a dar voce alla propria emotività, permette di far esprimere ogni fibra del proprio corpo. ALLERTA METEO… SU SATURNO Cassini osserva una tempesta estesa per 300000 Km Il 5 dicembre del 2010 è apparsa sull’emisfero boreale di Saturno una tempesta che ha inizialmente catturato l’attenzione del team della missione Cassini. Dopo aver formato un vortice che l’aveva rallentata, aveva iniziato a muoversi verso ovest e per diversi mesi è sembrato che non si arrestasse, finché si è definitivamente placata il 28 agosto 2011, dopo ben 267 giorni di piena attività. In questo lasso di tempo, però, la “testa” della tempesta ha raggiunto la sua “coda”, avvolgendo letteralmente il gigante gassoso in una banda turbolenta di 12000km di larghezza e 300000km di lun- di Edoardo Altamura ghezza, il cui cammino è stato facilitato dall’assenza di ostacoli solidi che avrebbero potuto disperdere gran parte dell’energia trasportata. Infatti sulla Terra una turbolenza non potrebbe “mordersi la coda”, proprio a causa della topografia della superficie rocciosa, che favorirebbe la diminuzione dell’impeto dell’uragano. Le caratteristiche fisiche e morfologiche di questa tempesta “a tutto tondo” la porta a essere confrontabile con le grandi tempeste di Giove, come Oval BA e la Grande Macchia Rossa, seppur la durata di quest’ultima sia secolare. SIC EST as you like it anno VII, n° 5, Febbraio 2013 Lifehack! Trucchi e consigli per vivere meglio. Forse! Dormi a pancia in sotto se hai bevuto molto. Se portate delle lenti che NON sono costruite appositamente per essere portate nel sonno, toglietevele assolutamente prima di andare a dormire, per il vostro bene, vi distruggono l'occhio! di Francesco Mecca Nel giocare a sasso carta forbici (morra cinese), al primo lancio il 90% della gente butta forbici. Avete problemi a svegliarvi la mattina? Tenete la vostra sveglia lontano dal letto così per farla smettere di suonare sarete costretti ad alzarvi. Mettere delle zollette di zucchero nella scatola dei biscotti li aiuta a rimanere croccanti più a lungo. SIC EST as you like it anno VII, n° 5, Febbraio 2013 musica Lost distance calling Un altro gruppo che fa della parola un mezzo superfluo per la trasmissione emotiva. Post Rock tedesco, simile quanto diverso da gruppi come God Is An Astronaut o This Will Destroy You: simile per la prevalenza strumentale, diverso per il metodo d’espressione. Se per i God Is An Astronaut troviamo uno stile più “onirico”, per i Long Distance Calling la prima cosa si nota è una leggera durezza in più. Emerge molto la batteria nei pezzi, e le sonorità sono prettamente cupe. Sarà che questi cinque ragazzi provengono da Münster in Vestfalia, o saranno le loro influenze musicali, come i Mogwai, i Tool, gli Isis, i Porcupine Tree, o magari tutto assieme, ma in fondo tutto questo tecnicismo sparisce quando li si ascolta. David Jordan (chitarra), Janosch Rathmer (batteria), Florian Füntmann (chitarra), Jan Hoffmann (basso) e Reimut van Bonn (ambience) hanno la capacità di parlare con la loro musica. In fondo ognuno ha qualcosa di diverso da dire, è questo il bello. Ed ogni tanto l’elaborare sonorità con la propria mente è uno dei di Cristina Angeloro regali più belli che un musicista possa fare: vagare nei propri pensieri, senza il freno di un alfabeto, senza il limite della parola. E’ semplicemente un modo in più per conoscersi, oltre al benefico influsso di tali sonorità, le quali rilassano piacevolmente in ogni senso. I loro brani superano tutti i cinque minuti, non annoiando mai, cambiando sempre tono d’interlocuzione, cambiando sempre gli accenti e le sfumature. Poesia per le orecchie! E come tutte le cose rare quanto belle, rimangono sempre un po’ all’ombra per chi ha la pazienza di cercare. Oltre però alla forma strumentale, le loro composizioni ospitano, di tanto in tanto, voci da altri gruppi (come in Middleville John Bush, ex cantante degli Anthrax), giusto per rendere varia la loro discografia, composta da tre album di studio, Satellite Bay [2007], Avoid the Light [2009], Long Distance Calling [2011], il che non li rende affatto incoerenti col genere, anzi. Rimanendo fedeli al concetto che a volte le parole son di troppo, non resta che ascoltarli. Come primi ascolti: Aurora, The Filgrin D’an Boogie, Into The Black Wide Open, Invisibile Giants. DEVIL MAY CRY Una saga duratura nel tempo Chi “vive” il mondo degli action game non può non conoscere questo titolo. Dante, il famigerato cacciatore di demoni, torna in campo con un rebbot nuovo di zecca: DMC. Ma ricordiamo la sua storia? Dante è figlio del leggendario cavaliere Sparda, il demone che aveva combattuto contro i suoi simili a difesa dell’umanità, segregando il mondo demoniaco da quello umano. Dante, già dalla tenera età, presenta caratteristiche non umane come la poderosa forza e quei suoi capelli albini che lo caratterizzano all’interno di tutta la saga. Ha un fratello gemello di nome Vergil con cui ha diverse controversie a causa dei loro caratteri completamente opposti: mentre il primo è una testa calda, spavaldo e arrogante , il fratello invece è calcolatore, serio e affamato di potere. di Cristina Angeloro All’età di 18 anni, in seguito alla morte della madre, i due fratelli si dividono completamente seguendo due strade diverse. Dante apre un’azienda specializzata nella caccia ai demoni mentre Vergil decide di sfruttare il suo sangue demoniaco per acquisire più potere e conquistare la carica di re dei demoni. Durante la saga, i due fratelli si sono scontrati più volte ma alla fine Dante è risultato il vincitore. Ad ogni capitolo, il cacciatore è alle prese con nuovi e sempre più pericolosi nemici, con nuovi e vecchi compagni, affiancato dal suo leggendario equipaggiamento: due pistole artigianali Ebony & Ivory e la sua amata spada, Rebellion. “ Wow! Non ho mai visto un cane che parla. Sai, potresti diventare la stella indiscussa di un circo”-Dante a Cerbero “ … i due fratelli si davano battaglia come i peggiori tra i nemici. Era come se provassero un piacere perverso in questa lotta fratricida”-Prologo SIC EST as you like it anno VII, n° 5, Febbraio 2013 cinema VISIONI PERDUTE Film sconosciuti, opere perdute, piccoli capolavori di Matteo Ciucci 4G “Shaun of the dead”: Tradotto in italiano col pessimo titolo “L'alba dei morti dementi”, il film risulta essere un perfetto mix di horror e commedia, citazionista, il tutto fuso con la regia perfetta di Edgar Wright ed una grande prova attoriale dell intero cast in special modo i 2 protagonisti Simon Pegg e Nick Frost . “Crazy Stupid Love”: Passata in sordina in Italia, questa Romcom (Romantic comedy) ha tutto ciò che serve per funzionare: scene esilaranti , buona sceneggiatura e grandissimi interpreti dal sempre più geniale Steve Carrell (40 anni Vergine, Agente Smart – Casino Totale) a Emma Stone e Ryan Gosling (Drive). Film assolutamente da rivalutare. “It' s a kind of a funny story”: Craig Gilner sedicenne sotto pressione per un test di ammissione ad una prestigiosa scuola estiva dal padre e dagli amici prima pensa al suicidio poi si fa rinchiude nel reparto psichiatrico di un ospedale dove imparerà a vivere e a prendere le proprie scelte. Buona la regia di Anna Boden e Ryan Fleck. Dal Tramonto all' Alba: I 2 fratelli Seth Gecko (Clooney) e Richard Gecko (Tarantino) scappati dopo una rapina prendono come ostaggi una famiglia i Fuller. Il gruppo poi si ferma in un locale poco dopo aver passato il confine, qui si scatenerà l'inferno tra vampiri e improbabili armi. Da una sceneggiatura di Quentin Tarantino arriva un film che pur essendo senza pretese riesce nella sua impresa, quella di intrattenere lo spettatore GLI SGOMMATI La nostra dose di satira politica quotidiana “Gli Sgommati” è una striscia quotidiana di satira il cui team autorale è guidato da Paolo Mariconda. In questo programma i personaggi famosi (soprattutto politici) sono rappresentati principalmente da pupazzi in lattice con le loro stesse sembianze. Colpita da un meteorite in casa, mentre riposa sul divano. di Anna Cingoli Il programma va in onda tutti i giorni per 10 minuti, su Sky Uno e propone tutte le news politiche e non che avvengono in Italia e all’estero. Oltre a far satira sui politici, i pupazzi prendono di mira anche diversi programmi televisivi come XFactor (PoliticX) o MasterChef (ParlamenterChef). Leggero e simpatico per scherzare un po’ sui problemi dell’Italia di oggi giorno. Nuova frontiera del turismo estremo: la caccia ai pirati. Vola in macchina giù da una scarpata per 150 metri, salvo. SIC EST as you like it anno VII, n° 5, Febbraio 2013 Le lettere di SIC EST RISPONDIAMO ALLA POSTA Risposta alla lettera di una nostra lettrice “Cari redattori del Sic Est, sono un’alunna del Liceo Scientifico e vi scrivo perché vorrei darvi dei consigli su come migliorare questo giornalino scolastico. Mi piace molto leggere il giornalino perché mi informa sulle cose del Liceo, del mondo, e dell’Arte. Però non sempre mi fa piacere vedere alcuni errori o altro tipo di cose che qui vi elencherò. Innanzi tutto vorrei pregarvi di fare più attenzione agli errori di battitura (ho notato che in ogni uscita ce ne sono molti) e a errori che spero siano dovuti a distrazioni, tipo alcuni nel numero del 3 dicembre 2012 (nell’articolo Passione per la musica! di Cristina Angeloro: “Schopin” anziché “Chopin”; “De Bussy” anziché “Debussy”). Poi ho notato che in alcune uscite alcuni articoli non sono stampati per intero (nel senso che si vede che alla fine una parola va a capo e che quindi l’articolo continua, ma non si sa dove, perché subito dopo c’è il titolo di un altro articolo; esempio: Tempeste di sabbia di Edoardo Altamura del 6 maggio 2012). Poi ci sono parole spesso ripetute e scritte sempre male: la più battuta è “Bè” anziché “Beh”, e a seguire “Si” anziché “Sì”. Una cosa che mi dà molto fastidio è vedere quasi in continuazione delle “emoticons” nella maggior parte degli articoli, perché io penso che in un articolo di giornale, di qualunque tipo esso sia, non ci vadano dei simboli che servano a spiegare le sensazioni che esso deve comunicare: le parole devono parlare da sole. Queste sono tutte osservazioni e critiche: potete anche non seguirle, se volete, ma io le ho scritte per farvi notare cosa per me non va in questo giornalino. Grazie per la vostra attenzione. Emma Principi.” Accogliamo questa segnalazione di Emma con molto piacere, sebbene ci avverta riguardo problemi non indifferenti dei quali noi della redazione, per primi, siamo coscienti e ci scusiamo. Vogliamo quindi ringraziare la nostra lettrice per l’interesse che ha mostrato nel volerci aiutare a migliorare il giornalino e la puntualità con la quale ha segnalato le varie imprecisioni. È vero, d’altro canto, che l’impegno di alcuni di noi nel portare avanti il tutto è notevole e che in vari modi abbiamo tentato di minimizzare il numero di errori. Abbiamo i correttori delle bozze, ma anche questi ogni tanto possono farsi sfuggire qualcosa (se poi gli articoli sono inviati in ritardo a volte non si trova neanche il tempo di correggerli), l’impaginatore può aver disposto male una riga o omesso per sbaglio una parte di articolo. Per quanto le critiche siano costruttive e legittime, vorremo anche invitarvi a considerare che un giornalino portato avanti solo da studenti non è affatto semplice da organizzare e che gli impegni che precedono ciascuna uscita sono molti (decisione sullo speciale, invio puntuale degli articoli, correzione bozze, impaginazione, stampa, “pinzettatura”). Si consideri anche il fatto che, nonostante riusciamo a riunirci una sola volta a settimana, siamo per ora riusciti a pubblicare un numero al mese proprio come ci eravamo riproposti all’inizio. Siamo aperti a tutte le vostre segnalazioni e apprezzeremo ogni suggerimento sugli argomenti da trattare che possano riscuotere sempre maggiore interesse. La Redazione. SIC EST as you like it anno VII, n° 5, Febbraio 2013 SIC EST as you like it, Giornale del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” Macerata (MC), anno VII, n° 5, Febbraio 2013 Martina D'Ottavio caporedattrice (sede centrale) Martina Ortolani caporedattrice (succursale) Anna Cingoli - redattore/fumettista Andrea Sandri - redattore/fumettista Francesco Mecca - redattore Teresa Morelli - redattrice/notizie flash Alessandro Mariani vice caporedattore Federica Spalletti vice caporedattrice Leonardo Petrini - collaboratore Giovanni Di Girolamo, Laura Foresi, Natalia Giorgi, Marco Chiodera, Matilde Lanciani, Caterina Raffo, Chiara Cafarella, Diletta Petroselli - collaboratori Marta Romanelli - collaboratrice Ana Lalaj - redattrice Cristina Angeloro - redattrice Edoardo Altamura - redattore Giacomo Seri - redattore Marco Matteucci - redattore Matteo Ciucci - redattore Michele Lambertucci - redattore Riccardo Mazzieri - redattore Vanessa Fabiani - redattrice Il LOGO è stato realizzato da Roberto Bartolacci La COPERTINA di questo numero è di Andrea Sandri Ringraziamo il personale ATA per la collaborazione nella stampa del giornale Tiratura: 300 copie Responsabile del progetto "Giornale Scuola SIC-EST": prof. Stefano Della Ceca [email protected] www.sicestmacerata.altervista.org SIC EST as you like it