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ANNO 16 - N.10 - OTTOBRE 2014 - DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO
A.A.A.
Redazione: Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. 0362/600465 Fax 0362/600616 - E Mail: [email protected] - Periodico mensile - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI - Registrazione al Trib. di Milano n.536 del 12 agosto 1999 Editore: Frimedia S.r.l. Direttore Responsabile: Angelo Frigerio - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’uff. post. di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
L’UNIONE EUROPEA SCENDE IN CAMPO
EVASORI CERCASI
A come Apple:
che si appresta a ricevere
una maximulta per le
strategie attuate sul Vecchio
Continente grazie all’aiuto
del governo irlandese.
A come Amazon:
le autorità lussemburghesi nel mirino
di Bruxelles. Sospettate di aver stipulato
accordi fiscali che avrebbero consentito
alla società di portare l’imponibile
sotto l’1% del proprio fatturato.
A come Almùnia:
il vicepresidente della
Commissione responsabile
della politica di Concorrenza
è schierato in prima
fila nell’indagine.
A pagina 7
PRIMO PIANO
A pagina 13
La società di Los Gatos annuncia
una partnership per la produzione
di quattro film di Adam Sandler, che lancerà
contemporaneamente in Svod in 50 Paesi.
Non solo: si appresta a un day&date
streaming/theatrical per il sequel
de ‘La tigre e il dragone’. Scatenando
la protesta dei circuiti cinematografici Usa.
La ‘sporca
guerra’
di Jeremy
A pagina 17
Una ricerca di Parks Associates
dimostra che il consumo
di contenuti audiovisivi nelle
famiglie passa anzitutto per
i dispositivi del gaming.
Redbox
Instant
non c’è più
Chiude il servizio
di Svod varato in partnership
con Verizon. Tutte le ragioni
del fallimento.
A pagina 16
FOCUS ON
Doctor Who entra
nell’era Blu-ray
RETAIL
Dnc Entertainment pubblica
il 19 novembre nel formato
ad Alta Definizione la prima serie
del popolarissimo sceneggiato Bbc,
trasmessa in Uk nel 2005.
E, per la gioia dei fans,
il Dottore sarà protagonista anche
quest’anno a “Lucca Comics & Games”.
A pagina 8
GAMEPEOPLE:
SETTANTA DI QUESTI STORE
L’INTERVISTA
“I documentari sono
classici da collezione”
Un documentario unico
nel suo genere, con un
taglio tra l’action-thriller
e la spy-story. Disponibile
in Dvd e BD, è distribuito
da Koch Media.
Streaming video:
console in
pole position
A pagina 6
Rivoluzione Netflix
SPECIAL INTEREST
ESTERI
A pagina 14
ALL’INTERNO
ODEON MAGAZINE
“Distribuiamo titoli che durano nel tempo, lontani da
mode passeggere. E diventano veri prodotti da raccolta”.
Parla Carlo Marzorati, direttore marketing di Cinehollywood.
20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT
A pagina 4
Commedia, fantascienza e animazione:
un Natale per tutti i gusti
ECONOMIA E POLITICA
DI CINEMA, WEB, TV
EDITORIALE
Angelo Frigerio
Rivoluzione
Netflix
“Arriverà il giorno in
cui la prima cinematografica sarà in contemporanea con la distribuzione del film on line”.
La nostra previsione,
di almeno tre anni fa,
si è avverata. Netflix, il
servizio di Svod leader
negli Usa e in Europa, ha annunciato che
il prossimo 15 agosto
2015 trasmetterà in
streaming il sequel del
film La tigre e il dragone
la sera stessa dell’uscita
in sala.
Il colpaccio non era
riuscito alle major cinematografiche. Quando ci avevano tentato,
con una contemporanea in parallelo con la
distribuzione in Dvd,
le proteste e la serrata
degli esercenti avevano
convinto i responsabili
delle case di produzione cinematografiche a
fare una rapida retromarcia.
Netflix invece se ne
fotte. Forte di un parco
clienti di oltre 50 milioni di famiglie non teme
per nulla eventuali
proteste e sollevazioni.
Anzi queste ultime potrebbero favorirne il
lancio.
L’evento costituisce
un punto di svolta nella storia della cinematografia. Con la sala
messa in secondo pia-
no rispetto a una distribuzione del prodotto
film ben più significativa ma soprattutto massiva. E qui è inutile lamentarsi e stracciarsi le
vesti.
Il mondo va avanti.
Certe pretese criptoluddiste di vari personaggi del mondo
dell’esercizio appaiono arcaiche. Inutile lamentarsi. Si va verso un
modello di business in
cui la sala cinematografica rappresenta uno
dei tanti mezzi per la
fruizione del prodotto
film. Non più il privilegiato, come lo era stato
finora. Uno dei tanti. Il
fascino delle poltrone,
della grande superficie,
della visione di massa
rimarrà. Per pochi. E
oggi investire in una
sala cinematografica
appare sempre meno
appealing. A questo
punto una sana e franca discussione sulla
window è più che mai
utile. Soprattutto per
le produzioni cinematografiche. Che hanno
bisogno di recuperare,
sempre più in fretta, i
costi.
Non ci sono alternative. O meglio, una sola:
comprare una squadra
di calcio... (leggi Ferrero /Sampdoria).
[email protected]
Direttore Responsabile: ANGELO FRIGERIO
Direttore Editoriale: RICCARDO COLLETTI
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Periodico mensile - Anno 16 - n.10 - Ottobre 2014
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Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB)
LA RIVISTA È STATA CHIUSA IN REDAZIONE IL 17 OTTOBRE 2014
pagina 2
Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014
ATTUALITÀ
CLASSIFICHE
LA LETTERA
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Roberto Guerrazzi, presidente
di Univideo, in risposta all’articolo pubblicato su Mediastore n.9 dal titolo
La ‘Repubblica’ della pirateria di Andrea Dusio. Laddove veniva riportata un’inchiesta del quotidiano La Repubblica. La delirante tesi sostenuta
dai giornalisti del quotidiano di Largo Fochetti è che il cinema, a livello
mondiale, è cresciuto in virtù delle violazioni del copyright. Arrivando a
dire che le piattaforme di Peer To Peer e il download illegale hanno migliorato il mercato...
“Contesto il metodo
e il merito dell’inchiesta”
Caro Dusio,
ho letto con interesse il tuo articolo intitolato “La Repubblica
della pirateria” del 5 settembre
di cui condivido i contenuti e ti
ringrazio per la chiara presa di
posizione e la esaustiva analisi.
Ti informo che ho scritto al direttore di Repubblica.it contestando sinteticamente il metodo e il
merito dell’inchiesta.
Ho chiesto che l’argomento sia
ripreso da un’altra ottica e con
almeno un minimo di contraddittorio, eventualmente confrontandosi con la Fapav che, sul fronte
della tutela delle opere audiovisive, rappresenta la quasi totalità
delle associazioni dell’audiovisivo e altre grandi realtà del settore.
Rispetto la libertà dei giornalisti di esprimere le proprie opinioni ma penso che sia compito dei
direttori e degli editori sorvegliare
che ciò avvenga nel rispetto della corretta informazione. Anche
in altre occasioni, e in situazioni
simili se non più gravi, i nostri
appelli a giornalisti e a direttori
di prestigiose testate sono rimasti
senza seguito e non sono certo di
ricevere una risposta questa volta.
Ti cito il caso di un prestigioso quotidiano di informazione
economica che nella pagina culturale domenicale ha pubblicato,
anche dopo la nostra segnalazione alla direzione, un trafiletto firmato “Il Pirata” che indicava, o
meglio “suggeriva”, i link a siti
ove si potevano scaricare film gratuitamente, e illegalmente.
Roberto Guerrazzi
Al di là della sconfortante situazione con i media - che ha
poche eccezioni, ma di fronte alla
quale non ci arrendiamo - ci consola invece il fatto che finalmente
abbiamo una Autorità che, ben
supportata dalla Fapav, ha iniziato a lavorare con un effetto deterrente ancor più che repressivo.
La Guardia di Finanza, grazie
anche alla maggiore sensibilità di
alcuni magistrati, porta a termine importanti operazioni.
Anche le altre associazioni e imprese dell’audiovisivo, comprese
quelle delle sale, sono più determinate che in passato nella collaborazione sul fronte della tutela. Lo
sforzo profuso nella ricerca e mantenimento di alleanze mi sembra
stia dando i suoi frutti.
Grazie per l’attenzione e un cordiale saluto.
Roberto Guerrazzi
Presidente Univideo
home video noleggio
Titolo in Dvd
Casa di distribuzione
Data di uscita
1 Edge of tomorrow-Senza domani
Warner Bros. Ent. Italia
02/10/14
2 X-Men: Giorni di un futuro passato
20th Century Fox HE
02/10/14
3 Godzilla
Warner Bros. Ent. Italia
18/09/14
4 Divergent
Eagle Pictures
27/08/14
5 The Amazing Spider-Man 2 Universal Pictures
10/09/14
6 Transcendence
01 Distribution
10/09/14
7 3 Days to kill
Eagle Pictures
08/10/14
8 Noah
Universal Pictures
20/08/14
9 Brick Mansions
Eagle Pictures
10/09/14
10 Parker 01 Distribution
02/10/14
11 Captain America-The winter soldier
The Walt Disney C. Italia 27/08/14
12 The wolf of Wall Street
01 Distribution 30/05/14
13 Smetto quando voglio
01 Distribution
19/06/14
14 Cattivi vicini
Holding Project 02/10/14
15 Empire Estate
01 Distribution
28/08/14
16 The art of steal
Universal Pictures
10/09/14
17 Poliziotto in prova Universal Pictures
10/09/14
18 Jack Ryan - L’iniziazione
Universal Pictures
04/06/14
19 12 anni schiavo
01 Distribution
05/06/14
20 Devil’s Knott-Fino a prova contraria
01 Distribution
10/09/14
21 Una donna per amica
Warner Bros. Ent. Italia
19/06/14
22 Jarhead 2: Field of fire
Universal Pictures
24/09/14
23 Snowpiercer
Koch Media 19/06/14
24 300: L’alba di un impero
Warner Bros. Ent. Italia
26/06/14
25 Hansel&Gretel e la strega della foresta nera
Koch Media
17/09/14
Fonte:
Settimana dal 6 al 12 ottobre
home video vendita
Titolo
Casa di distribuzione
Data di uscita
1 X-Men: Giorni di un futuro passato
20th Century Fox HE
18/09/14
2 Edge of tomorrow-Senza domani
Warner Bros. Ent. Italia
01/10/14
3 X-Men: L’inizio + Giorni di un futuro passato
20th Century Fox HE
18/09/14
4 The Amazing Spider-Man 2 Universal Pictures
10/09/14
5 Frozen - Il regno di ghiaccio
The Walt Disney C. Italia
09/04/14
6 Godzilla
Warner Bros. Ent. Italia
18/09/14
7 La bella addormentata nel bosco
The Walt Disney C. Italia
24/09/14
8 Mr Peabody e Sherman
20th Century Fox HE
09/10/14
9 Capitain America - The winter soldier
The Walt Disney C. Italia
27/08/14
10 Rio 2 – Missione Amazzonia
20th Century Fox HE
04/09/14
Classifica dei titoli più venduti a valore dal 6 al 12 ottobre (settimana 41), relativa ai supporti
(Dvd e Blu-ray) aggregati, elaborata dall’Ufficio Studi Univideo su dati GfK.
20TH CENTURY FOX HE
Commedia, fantascienza e animazione: un Natale per tutti i gusti
Per il Natale 2014 20th Century Fox Home
Entertainment propone tutte le straordinarie
emozioni del migliore cinema e delle serie Tv
più di culto da regalare e regalarsi in Blu-ray,
Dvd e Digital HD. Dai migliori film d’animazione
per grandi e piccini alle serie Tv di più successo,
dai supereroi alle più romantiche storie d’amore
sino ai cofanetti speciali da collezione, tutti arricchiti da numerosi e inediti contenuti speciali.
Si parte con la commedia romantica Colpa
delle stelle, in arrivo il 15 dicembre in Dvd, BD
e Digital HD. In arrivo anche il fantascientifico
Apes Revolution: Il Pianeta delle Scimmie, disponibile nei formati BD3D, BD, Dvd e Digital
HD. Con circa due ore di contenuti
speciali, la battaglia epica
per la sopravvivenza continua in Blu-ray rendendo
Apes Revolution: Il Pianeta delle Scimmie
un regalo di Natale perfetto
pagina 4
per ogni fan dei film d’azione grazie alle scene
tagliate, il dietro le quinte e featurette con interviste agli attori. É disponibile inoltre Il Pianeta
delle scimmie: saga completa, in BD e Dvd,
per rivivere lo scontro tra umani e scimmie per
il dominio del mondo, dal primo capitolo fino a
Apes Revolution. Non manca l’edizione limitata
Caesar Warrior’s Collection. Ricca di contenuti speciali inediti, il cofanetto include il busto di
Cesare progettato da Weta, tutti i film della saga
in Blu-ray, un booklet di 32 pagine intitolato “Il
Pianeta delle scimmie: costruire un’icona” e un
set di cartoline da collezione.
Le release continuano con il supereroe di
XMen: Giorni di un futuro passato, in uscita Digital HD, Blu-ray 3D, Blu-ray e Dvd. Il Blu-ray include un’ora di contenuti speciali mai visti prima
che permettono di vivere il making of di questa
epica avventura. E per tutti i veri appassionati
del genere è disponibile anche l’imperdibile cofanetto Cerebro Collection. Ricco di contenuti
speciali inediti e ispirato alla macchina utilizzata
dal Professor Charles Xavier il box set include
tutti i film della saga, numerosi contenuti speciali
e un set di cartoline da collezione.
Per il target kids abbiamo invece Dragon Trainer 2, il film della DreamWorks con il più alto
incasso dell’anno che arriva con un avventuroso
sequel in Blu-ray, Dvd e Digital HD nei principali store digitali, e Rio2: Missione Amazzonia,
disponibile in Blu-ray 2D e 3D, in Dvd e Digital
HD. Per quanto riguarda le serie Tv, 20th Century Fox HE lancia Gomorra, la serie evento
dell’anno che sarà disponibile in Blu-ray e Dvd
per rivivere a casa propria la saga dei Savastano e la guerra tra due clan camorristici rivali. In
arrivo anche la diciassettesima stagione de I
Simpsons in Dvd con 22 divertentissimi episodi della famiglia più simpatica di sempre. E, per
finire, Spartacus, l’eroe più valoroso dell’antica
Roma torna con un imperdibile cofanetto da collezione che include tutte e 4 le stagioni e numerosi contenuti speciali.
M.B.
Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014
ESTERI
Streaming video:
console in pole position
Usa: una ricerca di Parks Associates dimostra che il consumo di contenuti audiovisivi nelle famiglie passa
anzitutto per i dispositivi del gaming. Che superano Smart Tv, media box, BD player, Dvr e Chromecast.
Secondo una ricerca pubblicata da Parks Associates
(Dallas, Stati Uniti), e basata su 10mila interviste realizzate presso famiglie americane, il 44% del campione
considera le game console il primo device connesso
a Internet per l’accesso a contenuti non-gaming, con
particolare riferimento alle applicazione video come
Netflix, Hulu Plus e Amazon Video. Tra i possessori di
console, circa i tre quarti riferisce di visionare contenuti video almeno una volta alla settimana e il 40% stima
in circa dieci ore il consumo settimanale di film o serie
Tv. Il report costituisce un vero e proprio rank dei device preferiti dai consumatori Usa, con le console che superano di gran lunga le Smart Tv (20%), le streaming
media box (12%), i Dvr (12%), i Blu-ray player (9%) e
Google Chromecast (2%).
“Abbiamo verificato che è molto difficile trovare un
device che disponga di tutte le specifiche e funzioni
chieste dai consumatori”, ha spiegato Barbara Kraus,
direttore di ricerca per Parks Associates. Secondo gli
analisti texani la propensione dei consumatori è all’utilizzo di più device, almeno sino a quando non esisterà
una piattaforma in grado di rispondere a tutte le loro
esigenze. Da rilevare che la quota del 62% di consumatori
che dichiara di avere una console dedicata al gaming si
alza sino all’80% tra le famiglie con bambini in possesso
di una connessione a Banda Larga. “I giovani possessori
di console e i genitori con bambini piccoli costituiscono
la fascia di hard user di contenuti on line non gaming”,
ha aggiunto Barbara Kraus. Da rilevare che la ricerca di
Parks si sofferma esclusivamente sullo streaming, considerato effettivamente la modalità di consumo di contenuti
video di riferimento a livello statistico, ma non prende in
alcun modo in considerazione il download, né di fatto si
sofferma sull’utilizzo preferenziale delle console, che è
naturalmente quello del gaming.
Il dato forse che più salta all’occhio è la scarsa penetrazione delle soluzioni nate essenzialmente come
streaming media player. “A partire da Chromecast,
possiamo dire che l’adozione di questo tipo di dispositivi è in rapida crescita”, riferisce John Barrett, director of consumer analytics per Parks. “Si tratta però
di un ordine di grandezza che al momento non è in
alcun modo paragonabile con la consistenza delle
console per il gaming”.
Da notare che proprio in queste ore giunge una
notizia che potrebbe andare a enfatizzare la tendenza
documentata dal report. Microsoft ha, infatti, concluso un deal con Plex, grazie a cui la app sarà ora implementata su Xbox One. L’accordo è particolarmente
strategico, perché Plex rappresenta la go-to-solution
più utilizzata dai consumatori che possiedono un
archivio digitale su cloud o un altro server locale e
vogliano fruirne in streaming su di un altro device.
Sarà inoltre disponibile il “Plex Pass”, che consente
per 4,99 dollari al mese di accedere a una serie di feature premium. Il mondo delle console guarda sempre
di più, come secondo posizionamento, all’area media
player, dopo esser stato tentato nell’ultimo anno dal business (molto, troppo dispendioso) della produzione dei
contenuti. Consigliamo di prendere nota del cambio di direzione, perché lo streaming sta diventando rapidamente
il campo di battaglia di tutto il mondo dell’entertainment.
M.B.
Redbox Instant
non c’è più
Chiude il servizio di Svod varato in partnership
con Verizon. Tutte le ragioni del fallimento.
Redbox Instant non c’è più. Un minuto prima della mezzanotte del 7 ottobre il servizio di
Svod nato dalla partnership tra Outerwall – la
società che gestisce i chioschi automatizzati a
marchio Redbox – e l’operatore di telecomunicazioni Verizon ha interrotto le trasmissioni.
Gli abbonati erano stati avvisati via mail nei
giorni precedenti. Fallisce così il tentativo di
fare concorrenza a Netflix e gli altri servizi di
Svod, che ha visto a partire dal 2011 Redbox
provare a integrare il business del rental del
supporto fisico con uno spin off “digitale” della
propria attività, che comprendeva, oltre al subscripition streaming, anche la possibilità di accedere ai contenuti in modalità transactional
Vod ed electronic sell-thru. Nonostante sia stato sostenuto da Verizon con forti investimenti,
il servizio non ha mai preso piede tra gli utilizzatori del noleggio veicolato da Redbox, senza
d’altra parte riuscire a conquistare consumatori attratti da altre forme di distribuzione digitale. Né Outerwall né Verizon hanno voluto investire nella produzione di contenuti originali,
sottovalutando l’impatto del trend inaugurato
da Netflix con House of Cards e Orange is the new
black, e poi consolidato dalle iniziative di Hulu
Plus e Amazon Prime Instant Video. E anche
sotto il profilo dei deal con terze parti relativi,
la joint-venture Redbox/Verizon ha puntato
ad acquisizioni che potremmo definire “low
cost”, al punto che oggi più di un analista, commentando la chiusura del servizio, sostiene che
Redbox Instant non è mai riuscito a diventare
qualcosa di diverso da un’altra operazione fallimentare, la piattaforma Blockbuster Home
varata da Dish Network. E soprattutto ha sempre puntato su di un’offerta costituita più da
Tv show che da film: i titoli theatrical erano
pochi e di vecchia data, compensati da direct
to video non sempre di qualità. Si stima che il
pagina 6
costo trimestrale dell’operazione fosse di 15
milioni di dollari, mentre è impossibile calcolare quali fossero le entrate, dal momento che
Verizon non ha mai rilasciato cifre relative alla
dimensione del parco abbonati. A fine settembre Redbox aveva annunciato di non accettare
nuove iscrizioni, spiegando che alcuni malintenzionati stavano usando il servizio per testare
e validare carte di credito rubate. Va ricordato
che Outerwall ha inserito l’acquisizione di contenuti digitali per il servizio di Svod nelle trattative con le major (vedi per esempio gli accordi
con Warner Bros), e questo ha portato Redbox
a dover accettare termini contrattuali non sempre favorevoli, soprattutto per quanto riguarda
le finestre di disponibilità del prodotto rispetto al prodotto sell. E c’è già chi sostiene che al
momento di rinegoziare gli accordi, Outerwall
potrebbe chiedere nuove condizioni.
In un post sul proprio blog, Thomas K. Arnold, direttore editoriale di Home Media Magazine, spiega le differenze tra le piattaforme
Netflix e Redbox Instant, provando a motivare
le ragioni del successo della prima e del fallimento della seconda. Anzitutto, Netflix portava in dote dal rental by mail un parco clienti
già fidelizzato al modello di servizio in abbonamento, e ha potuto occuparsi solamente
di far migrare i propri utenti sullo streaming,
semplificando la loro esperienza con l’eliminazione del “disturbo” di dover rispedire il
disco noleggiato. Redbox aveva invece milioni
di utenti senza però averli vincolati a una forma di affiliazione mensile. Poi c’è la questione dell’awareness e del posizionamento del
brand: Netflix era già conosciuta per inviare
contenuti nelle case degli utenti, Redbox era
il marchio di una catena di vending machine.
Netflix ha lavorato in maniera massiccia all’affermazione del proprio brand, al punto che
oggi nei territori dove è presente è sinonimo
di home entertainment allo stesso modo in cui
lo è stato Blockbuster. Redbox invece ha stretto
alleanza con una società conosciuta nel mon-
do delle telecomunicazioni, che nulla aveva
a che vedere con cinema e entertainment. E
ha sempre messo al primo posto il Dvd e BD
rental, stando molto attenta che lo Svod non li
cannibalizzasse. Netflix invece quando ha deciso di puntare sullo streaming non si è in alcun
modo preoccupata della sovrapposizione con
il rental by mail. Ha pensato inizialmente di
poter raddoppiare il costo degli abbonamenti,
vendendo i servizi con la logica dell’1+1, senza mai prospettare il “due al prezzo di uno”. E
quando ha registrato che il mercato non aveva
capito la sua strategia, ha immediatamente fatto marcia indietro, continuando a gestire i due
servizi separatamente, al punto che il rental by
mail continua ad avere comunque sette milioni di abbonati.
C’è però un elemento che forse Arnold
sottostima: il servizio fornito da Redbox con i
propri chioschi è e resta fortissimo. É capillare,
estremamente conveniente, comodo perché
consente di riportare il titolo anche a un chiosco diverso da quello in cui è stato prelevato,
con un’altissima rotazione dei titoli, e l’integrazione cinema/games.
Ma il vantaggio competitivo fondamentale,
anche rispetto a Netflix, è la disponibilità dei
film con una notevole finestra di anticipo. Redbox Instant nasceva come il “figlio di un dio
minore” essenzialmente per una questione di
finestre. Redbox è ancora “premium” rispetto
a Netflix, perché ha i film prima. Il giorno in
cui disponessero degli stessi titoli alla stessa
data, lo streaming avrebbe vinto. Forse qualcuno in casa Outerwall si è reso conto di aver
costruito una formidabile macchina di autodistruzione. E ha deciso di non alimentarla.
Rottamandola alla prima occasione. Meditate
gente, meditate...
A.D.
Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014
PRIMO PIANO
A.A.A.
L’UNIONE EUROPEA SCENDE IN CAMPO
EVASORI CERCASI
A cura di Andrea Dusio
Due colossi dell’hitech nel mirino. Stavolta, sembra, l’Unione Europea fa sul serio, dopo gli annunci
del G20 andato in scena la scorsa estate in Irlanda. I
due colossi in questione sono Apple e Amazon.
Le situazioni - stando alle voci apparse sui quotidiani di tutto il mondo, ma ancor più ai documenti ufficiali pubblicati da Bruxelles - al momento si collocano
su due livelli differenti. Questione di iter e procedure. Ma appaiono abbastanza simili nella sostanza. Apple e Amazon, per dirla in modo semplice, sono nel
mirino dell’Unione Europea, che intende accertare
comportamenti e pratiche di business che avrebbero
prodotto una significativa elusione o un’impropria
agevolazione fiscale. Ma andiamo con ordine.
Cominciamo dalla società della Mela. Una multa di
miliardi di euro per elusione fiscale. E’ quanto sembra destinata a pagare Apple, alla luce delle rivelazioni rilasciate al Financial Times da uno dei manager
di punta di Cupertino, l’italiano Luca Maestri, chief
finance officer della Mela. Che ha spiegato come
l’oggetto della maximulta è il trattamento riservato a Apple dal fisco irlandese, annunciando che la
sanzione potrebbe essere nell’ordine dei miliardi di
dollari. Luca Maestri, romano, un passato in Xerox
e in Nokia, sostiene che non vi sia stato un accordo
con le autorità di Dublino che configuri l’ipotesi di
un aiuto di Stato, ma il fatto è che l’indagine avviata
negli scorsi mesi e che ha come oggetto la strategia
elusiva degli operatori multinazionali verso il fisco
dei singoli territori europei è giunta alle prime deduzioni, confermando quanto si dice da tempo attorno al metodo che vede le aziende ridurre la propria
base imponibile aprendo una o addirittura più sedi
nei Paesi dove la tassazione è più bassa e poi fatturando tutti i ricavi dei singoli territori a questi “headquarter” – dove spesso lavorano pochissime risorse
umane –, operando infine allo scopo di ottenere che
la sede A fatturi i costi alla sede B e viceversa. Ma
c’è un ulteriore punto, che riguarda la possibilità di
concordare direttamente con gli Stati il proprio regime agevolato. Al fine di attirare investimenti esteri,
Dublino ha fissato per Apple un’aliquota del 2%. Ma
alla fine, proprio grazie a quella strategia che è stata
soprannominata del ‘doppio caffè irlandese’ o del
‘panino olandese’ (a seconda dei Paesi in cui viene
applicata), Cupertino arriva a una quota d’imponibile che di fatto è anche minore dei due punti percentuali. Ad accorgersene era stato anzitutto il fisco
americano, che chiamò il chief executive di Apple
Tim Cook a riferire davanti al Congresso, accusandolo di sfruttare le opportunità offerte dai paradisi
offshore. In quell’occasione era stato stimato che Cupertino avesse generato non meno di 150 miliardi di
dollari cash, collocati nelle sedi estere. Oggi i numeri
dell’economia di Dublino non a caso segnano crescite vertiginose, in questo momento pari solo al ritmo
di incremento dei Paesi Orientali, del tutto sganciate
dalla stagnazione dell’area Ue. E una delle ragioni è
anche l’aver attratto con gli “aiutini di Stato” le realtà
Over The Top. La commissione d’inchiesta nominata
dal Congresso Usa ha verificato che le filiali irlandesi
di Apple sono scatole cinesi, meri contenitori di numeri, che non sviluppano occupazione. Ma gonfiano
comunque le casse di Stato. Allo stesso modo, l’indagine promossa da Bruxelles che giunge ora al termine non condanna solo Apple, ma è di monito anche
per Dublino, pur restando prerogativa dell’Ue l’assenza di interferenze sui regimi fiscali dei singoli Paesi membri. L’aiuto di Stato, infatti, rientrerebbe nella
Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014
A come Apple:
che si appresta
a ricevere una maximulta
per le strategie attuate
sul Vecchio Continente
grazie all’aiuto
del governo irlandese.
A come Amazon:
le autorità lussemburghesi
nel mirino di Bruxelles.
Sospettate di aver stipulato
accordi fiscali che avrebbero
consentito alla società
di portare l’imponibile
sotto l’1% del proprio fatturato.
A come Almùnia:
il vicepresidente
della Commissione
responsabile della politica
di Concorrenza
è schierato in prima
fila nell’indagine.
fattispecie dei comportamenti sanzionabili dall’Antitrust europeo, perché obiettivamente distorsivo della
concorrenza. Apple, che è sotto indagine così come
Fiat e Starbucks, potrebbe non essere l’unica società oggetto delle eventuali sanzioni Ue. In tal senso
ricordiamo che il deputato del Partito Democratico,
Ernesto Carbone, nella stesura della prima versione
dell’emendamento alla Finanziaria che poi avrebbe
ispirato la famigerata Web Tax (o Google Tax) sponsorizzata dal compagno di partito, l’onorevole Francesco Boccia, stimava che il danno erariale prodotto
da analoghe strategie elusive è calcolabile per l’Italia
in 1000 miliardi di euro. La combinazione tra transfer pricing (il prezzo a cui le diverse controllate di
una stessa società si vendono tra loro beni e servizi),
ruling (la trattative tra aziende e Stati per fissare aliquote agevolate) e advanced price agreement (gli accordi riservati che sono frutto di queste trattative e
giacciono in qualche caveau, senza che sia divulgato
il loro contenuto) ha prodotto insomma uno squilibrio senza precedenti nell’economia dell’Unione
Europea, alterando mercati, introiti fiscali, Pil e in
definitiva anche il debito pubblico dei singoli Paesi.
Ma a breve giro di posta, i riflettori dell’Unione
Europea si sono accesi anche su Amazon. Anche il
colosso dell’e-commerce è infatti finito sotto la lente
d’ingrandimento della Commissione Europea, in merito alle proprie strategie di elusione fiscale, con particolare riferimento alle agevolazioni che la società
di Seattle avrebbe concordato con le autorità lussemburghesi (mentre, lo ricordiamo, nel caso di Cupertino sono chiamati in causa gli accordi raggiunti dalla
Mela con il governo irlandese). L’Ue nella giornata
di martedì 7 ottobre ha, infatti, emesso una nota, che
recita: “La Commissione Europea ha avviato un’indagine approfondita per esaminare se la decisione da
parte delle autorità tributarie del Lussemburgo riguardante l’imposta sul reddito delle società da versare da parte Amazon nel Granducato sia conforme alle
norme Ue sugli aiuti di Stato”. In proposito, Joaquín
Almùnia, vicepresidente della commissione responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: “Le
autorità nazionali non possono consentire che determinate imprese riducano i propri utili imponibili,
utilizzando strumenti loro consentiti da accordi locali. Al contrario, è giusto che le filiali di società multinazionali paghino sul territorio per intero la propria
quota di tasse e non ricevano un trattamento preferenziale, trattamento che in qualche caso potrebbe
essere riconducibile ad accordi non trasparenti”. Joaquín Almùnia ha ricordato che l’inchiesta è partita
con i primi approfondimenti sul trattamento riservato dalle autorità lussemburghesi ad Amazon già a
giugno, e che il Granducato ora sta cooperando alle
indagini. Secondo quanto riportato dal quotidiano
statunitense Financial Times, la Ue sospetta che a partire dal 2003 Amazon possa aver beneficiato di una
serie di agevolazioni fiscali che, unite all’effetto della presenza di diverse sedi che fatturano l’una verso
l’altra beni, licenze e servizi, avrebbe portato l’imponibile a meno dell’1% del fatturato della società guidata da Jeff Bezos, che avrebbe sfruttato in tal senso
le opportunità concesse alla sussidiaria Amazon EU
Sarl. Il caso delle società che operano attraverso l’on
line, come nel caso della realtà leader del settore ecommerce, è ancora più intricato, perché le strategie
di elusione sono favorite (ma non legittimate) dalla
possibilità di poter allocare in maniera più agevole
(soprattutto rispetto a chi possiede una rete retail sul
territorio) la fatturazione entro i confini dello Stato
che conceda un’aliquota fiscale più favorevole.
Oltre la fattispecie del “panino olandese” o del
“doppio caffè irlandese” emerge insomma un altro
problema, relativo alla cosiddetta ‘ineffabilità’ di
quelle società che come Amazon operano di fatto
senza una reale presenza in ogni Paese, limitandosi
ad avere servizi di logistica integrata che consentono
l’evasione rapida di un ordinativo indipendentemente dal Paese di spedizione e da quello di fatturazione.
Noi ne avevamo parlato in tempi non sospetti. Ora
anche L’Unione Europea si è accorta che qualcosa
non torna. E sarebbe da verificare, al di là della questione dell’elusione fiscale, se gli accordi stretti localmente con le autorità governative non configurino
soprattutto una violazione delle regole comunitarie
sulla libera concorrenza. Il fatto che le dichiarazioni
di Joaquín Almùnia, che ha competenza a livello comunitario su questa materia, precedano addirittura
quelle di Algirdas Šemeta, commissario per la Tassazione, la dice lunga in tal senso.
La battaglia è appena cominciata.
pagina 7
RETAIL
SETTANTA
DI QUESTI STORE
A Legnano (Mi) il tradizionale meeting Nintendo - GamePeople.
Cresce il business della catena specializzata in videogame.
Merito anche degli investimenti in marketing.
A cura di Margherita Bonalumi
Fabrizio Fatur,
direttore commerciale di Db-Line / GamePeople
Nella cornice dell’Una Hotel
Malpensa a Legnano (Milano) è
andato in scena lo scorso 6 ottobre
il tradizionale meeting NintendoGamePeople.
Un appuntamento che si rinnova, dedicato alla presentazione da
parte del colosso nipponico delle
svariate release destinate a caratterizzare il business del periodo
natalizio. Ma, al contempo, un’occasione per stilare un bilancio del
lavoro svolto dalla catena retail
specializzata nel videogame, che fa
capo alla società Db-Line guidata
da Marco Salmini.
GamePeople annovera 70 affiliati e nello scorso esercizio 2013
ha generato un volume d’affari
in sensibile crescita sia rispetto al
2012, sia rispetto al trend generale del mercato. Una performance
che continua a consolidarsi e ad
aumentare anche nel corso dei
primi nove mesi del 2014: e il dato
assume ancora più importanza e
valore, dal momento che devono
ancora arrivare a scaffale i top title
della stagione. Oltre alle performance, vale la pena segnalare il
piano di attività marketing – illustrate da Silvia Sogliano - sempre
più incisivo che la catena sta continuando ad aggiornare e a perfezionare, per meglio supportare i propri aderenti e diventare sempre
più appealing sul mercato.
Dalla creazione di una pagina
Facebook, al varo della ‘Gift Card’,
per arrivare al catalogo natalizio e
al potenziamento dell’assicurazione ‘Save the Game’, commercializzata sui prodotti in vendita per
garantirsi una sostituzione gratuita
del prodotto, per una volta, in caso
di danni accidentali. “Il progetto
GamePeople continua a evolvere”,
ha sottolineato Walter Marzullo,
responsabile delle attività di sviluppo della catena. “Il mercato sa
premiare la specializzazione e il dinamismo di quei retailer che hanno voglia di operare con passione.
“I nostri affiliati stanno verificando e toccando con mano giorno dopo giorno i vantaggi delle
nostre formule di affiliazione Invite ed Exclusive. Da parte nostra”,
ha concluso Walter Marzullo, “garantiamo il massimo impegno per
continuare a supportare i tanti imprenditori che credono in maniera convinta nel nostro progetto.
Il canale specializzato dimostra di
saper competere in modo adeguato e moderno se ben sostenuto. E
sono certo che i nostri affiliati sapranno affrontare e vincere questa
sfida competitiva”.
I premiati della catena
Come ogni anno, nel corso del meeting GamePeople sono stati conferiti premi
e riconoscimenti ad alcuni retailer che si sono distinti per l’attività svolta in vari ambiti.
Ecco l’elenco dei punti vendita premiati:
Fabrizio Fatur,
direttore commerciale di Db-Line / GamePeople
Best Retail GamePeople
Game Center Napoli Fuorigrotta
Best GamePeople – Marketing
GamePeople Napoli Vomero
Best GamePeople – Power Retail
Video Magic Cecina (Livorno)
Best GamePeople – New Opening 2014
GamePeople Faenza (Ravenna)
Best GamePeople – Concept
GamePeople Faenza (Ravenna)
Best GamePeople Extra Events
Cinemastore Maglie (Lecce)
Euronics
Unieuro
La campagna istituzionale in Tv
Il futuro dell’affiliazione
Si è tenuta lo scorso 21 settembre a Roma la
Convention Franchising 2014 di Euronics Italia.
Nel corso del convegno, che ha visto la presenza di tutti i soci del Gruppo, sono state ribadite le
linee guida del progetto di affiliazione dell’insegna.
In apertura dei lavori il presidente Alessandro Butali si è soffermato sui cambiamenti epocali che il
mercato consumer electronics sta attraversando in
questi anni: su tutti l’ingresso nell’era dell’omnicanalità, la concentrazione di produttori e distributori
e l’esplosione di Internet e del digitale. Butali ha
evidenziato come alle nuove sfide competitive sia
possibile rispondere solo attraverso la massima efficienza e un presidio capillare del territorio, unito
a una profonda conoscenza delle specificità locali.
Proprio quello che Euronics si propone di realizzare con la sua rete di franchising – presente in tutte
le regioni e in oltre il 90% delle province del nostro
Paese – in un contesto, come quello attuale, caratterizzato da un ritorno al negozio di prossimità e di
medie dimensioni.
Nel corso dell’appuntamento romano il management dell’insegna ha voluto ribadire con forza il
proprio impegno nei confronti degli affiliati, un impegno che passa attraverso l’ampia gamma di servizi dedicati, progettati con l’obiettivo di coniugare
gestione centralizzata e rapidità decisionale. Tra
pagina 8
questi spiccano il nuovo Book per le aperture e le
ristrutturazioni, una serie di linee guida a cui tutti i
punti vendita, diretti e affiliati, devono attenersi per
garantire un’immagine univoca nel layout, e Euronics Academy, il portale di e-learning per la formazione del personale. Chiarezza espositiva e qualità
nell’assistenza, dunque: sono queste le due leve
con cui Euronics si propone di fidelizzare il consumatore di oggi, che appare sempre più emancipato
e razionale nelle proprie scelte d’acquisto.
Numerose sono poi le novità in serbo per gli
affiliati Euronics nel 2015, in particolar modo in
ambito commerciale. Tra queste, l’estensione del
Prenota&Ritira e l’ampliamento dei servizi legati
alla telefonia. Altro punto cardine della strategia
Euronics sono poi gli investimenti predisposti su
tutti i mezzi di comunicazione, in particolare quello
televisivo, attraverso i quali l’insegna punta a mantenere alta la riconoscibilità da parte dei clienti.
“La capillarità della nostra rete franchising è uno
dei maggiori punti di forza di Euronics, perché ci
permette di essere sempre presenti sul territorio,
in qualsiasi contesto urbano”, ha ribadito Alessandro Butali. “Le dieci piattaforme logistiche esistenti, inoltre, ci permettono di contenere i costi di
approvvigionamento, garantendo al tempo stesso
efficienza e velocità di invio della merce”.
A chiusura delle attività di rebranding – che
hanno visto l’azienda forlivese completare in
soli 4 mesi il cambio insegna su oltre 400 punti vendita in tutta Italia e su tutti i canali digitali – Unieuro è on air dal 7 ottobre con una
grande campagna pubblicitaria istituzionale su
tutti i principali mezzi di comunicazione, on line
e off line. La campagna è articolata in quattro
soggetti teaser da 10 secondi e con un film da 30
secondi che completa il
messaggio “core” dell’insegna. Il cortometraggio,
girato e realizzato dal regista Luca Lucini, vive di
scene rubate dalla realtà,
racconta gli oggetti tecnologici di oggi nei desideri e
nelle situazioni di tutti i giorni. La campagna di
comunicazione istituzionale è stata pianificata
in modalità integrata su tutti i principali media:
dai canali televisivi (Digitale Terrestre e satellitare) ai social, come Facebook e Twitter, dalla
radio ai più importanti portali e siti web che lavoreranno in sinergia per consolidare il nuovo
posizionamento del brand Unieuro sul consumatore italiano.
Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014
hitechweb.info
hitechweb.info
Il nuovo sito all news.
Che fornisce in tempo reale
informazioni sul mercato
delle tecnologie, dell’entertainment
e dei suoi protagonisti.
IL QUOTIDIANO
DEL SETTORE
tecnologico
ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV
DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO
PRIMO PIANO
Se il pescivendolo
diventa artista...
Comincia il processo per la truffa che vedeva l’Imaie finanziare progetti inesistenti a sedicenti musicisti e attori.
Massimo Ghini: “Bastava presentarsi a una web radio e poi pagare la quota Siae”.
Si è aperto nei giorni scorsi a Roma,
il processo relativo alla maxi-truffa
dell’Imaie, l’istituto che gestiva sino
al 2008 (prima dello scioglimento ordinato dal Prefetto della Capitale) l’equo
compenso destinato ad artisti, interpreti ed esecutori. A giudizio davanti alla
Nona Sezione del Tribunale di Roma
sono Maurizio D’Agapito e Antonio Iacopone, accusati riciclaggio (il sospetto
è che all’ente sia stato sottratto 1 milione e 600mila euro).
I due imputati sono stati rinviati a
giudizio nella prima tranche del processo. Altri sedici individui sono stati
citati per truffa aggravata, mentre sono
andati prosciolti per difetto di querela
coloro che vennero indicati tra il 2007 e
il 2008 come artisti pur non essendolo.
Ricordiamo infatti che il gup Massimo
Battistini su sollecitazione del pubblico
ministero ha assolto i finti artisti, malgrado abbiano percepito finanziamenti
Imaie. Come funzionava la truffa? Il
consiglio di amministrazione dell’Imaie aveva dato mandato a due funzionari, l’uno – Trasimenti – tra i sedici
rinviati a giudizio, l’altro – De Martini
– suicidatosi pochi mesi fa, di identificare i soggetti che in virtù della legge
93/192 avevano diritto a vedersi erogare finanziamenti per progetti musicali
o artistici, finalizzati alla promozione
dell’attività dell’Imaie. I due poterono
così distribuire le somme tra 205 finti
artisti.
Metà del denaro distratto sarebbe finito nelle mani degli imputati Iacopone
e D’Agapito, a loro volta incaricati della selezione dei progetti da finanziare.
Attraverso fatturazioni e operazioni
bancarie per 840mila euro, il capitale
è stato riciclato tramite società intestate ai due. Da quanto emerso, sembra
anche che D’Agapito fosse informato
puntualmente di tutto ciò che veni-
Massimo
Ghini
Alle pagine II e III
L’INTERVISTA
La prima volta
di MyMovies
Il portale di recensioni, che opera
anche come piattaforma di cinema
On Demand, ha distribuito in sala
il documentario Altman, presentato
alla Mostra del Cinema di Venezia.
Ne parliamo con il ceo Gianluca Guzzo.
IL CASO
PRIMO PIANO
Confiscata la società
della “cricca”
Il pasticciaccio brutto
della Commissione
Tra i beni sequestrati, anche le quote che
Angelo Balducci deteneva nella Edelweiss
Production. La storia di quando il funzionario
dei Lavori Pubblici, Diego Anemone e Gaetano
Blandini (oggi Siae) discutevano al cellulare...
Un ricorso al Tar del Lazio evidenzia le lacune
procedurali di Mibact e direzione Generale Cinema
nelle nomine di luglio. Nulla è cambiato da quando
si operava per chiamata diretta. E i curriculum
dei selezionati destano più di una perplessità.
Alle pagine II e III
A pagina IV
Segue a pagina II
FOCUS ON
ANEC LAZIO CONTRO
LE ANTEPRIME WEB
Gli esercenti minacciano di smontare il film di Tucker
‘Class Enemy’, che doveva passare su MyMoviesLive!.
E il portale rinuncia a programmarlo, replicando con una nota
all’iniziativa dell’associazione presieduta da Giorgio Ferrero.
“Per un pugno di spettatori”. Si
potrebbe titolare così la querelle nata
intorno alla decisione di Anec Lazio
di non montare il film Class Enemy,
diretto dal regista sloveno Rok Bicek,
in sala dal 9 ottobre. Ragione della
scelta? L’anteprima web programmata
da MyMoviesLive!, prenotata da 326
utenti. Un numero francamente esiguo
e una perdita potenziale di spettatori
al botteghino non così clamorosa. Ma
in Anec non la pensano così, e il braccio di ferro ha costretto MyMovies a
rinunciare all’anteprima, pur di non
pregiudicare l’esito in sala del film
prodotto da Tucker.
Con un comunicato rilasciato nella giornata del 7 ottobre, MyMovies.
it, per voce del proprio founder e ceo
Gianluca Guzzo, ha annunciato infatSegue a pagina II
I
va dibattuto e deciso nelle assemblee
dell’ente, al punto che venne informato tempestivamente dell’intenzione dell’allora direttore generale Maila
Sansaini di denunciare la truffa.
Dalle dichiarazioni a verbale della
Sansaini, ascoltata dagli inquirenti, le
informazioni relative all’assemblea in
questione sarebbero state registrate in
un file audio, poi fissato su supporto
vergine da un dipendente e consegnato all’allora vicepresidente dell’Imaie
Domenico Del Prete, che avrebbe poi
chiesto il rimborso relativo alle spese sostenute per la masterizzazione di
venti copie del suddetto Cd. E ora che
il processo è entrato nel vivo, fanno
scalpore le dichiarazioni di Massimo
Ghini (foto), che faceva parte del Cda
di Imaie. Proprio dalle denunce di Ghini
e Sansaini è partita l’indagine. (...)
ti di dover rinunciare alla proiezione
sulla propria piattaforma web, pena il
blocco dell’uscita in sala da parte degli esercenti. “Non distinguere più gli
amici dai nemici è un chiaro indice di
confusione e smarrimento, ma quando
si dichiara guerra ai propri alleati, vuol
dire che con grande probabilità ci si sta
avviando verso la sconfitta”, spiega
nella nota (intitolata emblematicamente “Cinema Enemy”) Guzzo.
“Da 15 anni MyMovies.it
è al servizio di produttori,
distributori ed esercenti cinema. (...)
ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV
N.10 - OTTOBRE 2014
L’INTERVISTA
segue dalla prima
Anec Lazio contro
le anteprime web
(...) A proprie spese promuove film, orienta e accompagna il pubblico al cinema e con l’impiego
delle più innovative tecnologie e il marketing più
di tendenza ricorda a oltre 400mila utenti unici
al giorno, raggiungibili su pc, mac, smartphone
e tablet, console, wearable e tv connesse, le grandi emozioni di una serata al cinema. Nel 2010
per andare incontro a quel cinema più bisognoso
di comunicazione e sostegno, con poco budget
ma di grande talento, abbiamo lanciato la piattaforma streaming MyMoviesLive!, con l’intento di sviluppare una promozione più penetrante
del cinema di qualità, di formare e mantenere un
“pubblico d’essai”, utilizzando delle Anteprime
Web riservate a un ristrettissimo pubblico online che permettevano di costruire attorno al film
una comunicazione da fare invidia ai più gettonati blockbuster”.
Vengono citati in tal senso i casi de La bocca
del Lupo, Departures, sino al recente Jimi, il
biopic su Jimi Hendrix passato sulla piattaforma pochi giorni dopo l’uscita in sala, a fronte di
una massiccia opera di comunicazione del titolo
da parte del portale. Un esempio di sinergia virtuosa tra diverse modalità distributive? Evidentemente gli esercenti
non la pensano così. La
decisione di non montare Class Enemy, secondo quanto riporta
lo stesso comunicato di
MyMovies, è maturata
all’interno dell’ultima assemblea di Anec
Lazio. E, aggiunge il
comunicato: “Potrebbe riguardare anche
altri film che decideranno di utilizzare il
programma MyMoviesLive! come modello di
promozione. Una posizione che riteniamo
Giorgio Ferrero più che infelice visto il
grande lavoro fatto per
il cinema di qualità in tutti questi anni e soprattutto per lo sforzo e i risultati ottenuti proprio
per quelle sale che ora sembrano ritorcersi contro di noi e il nostro pubblico”.
Per far luce sulla posizione di Anec Lazio abbiamo sentito via telefono il presidente dell’associazione, Giorgio Ferrero (foto), impegnato
a Mantova per le Giornate Fice del Cinema di
Qualità. “Quando un distributore decide di
fare un’anteprima web è giusto che l’esercente
sia informato”, esordisce Ferrero. “Se manca la
comunicazione del distributore, l’esercente a nostro parere ha il diritto di non montare il film.
Quel che lamentiamo è dunque il fatto di non
essere informati. Riconosciamo a MyMovies.it
un ruolo importante nella promozione e nella
valorizzazione del cinema. Attenzione però, perché anche una proiezione web a numero chiuso
impatta sull’attività di un singolo esercente che
ha deciso di programmare un film e se lo ritrova
su Internet nelle stesse serate in cui è in sala.
Penso al caso di Jimi, per cui abbiamo registrato
le lamentele di alcune sale romane. Invito anche
a ragionare sul numero di copie in cui esce un
film. Se si tratta di 20 copie, l’anteprima web ha
una sua incidenza negativa sensibile. E dunque
la nostra intenzione, anche per il futuro, è quella
di continuare a bloccare quei titoli che, senza che
sia stato annunciato all’esercente con il dovuto
anticipo, sfruttano il passaggio su una piattaforma Internet. Pur nella piena consapevolezza
che in quell’occasione, come per il resto della sua
attività, MyMovies fa un lavoro essenziale”.
Alberto Bellagente
La prima volta
di MyMovies
Il portale di recensioni cinematografiche, che opera anche come piattaforma
On Demand, ha distribuito al cinema il documentario ‘Altman’, presentato
alla Mostra del Cinema di Venezia. Ne parliamo con il ceo Gianluca Guzzo.
E’ iniziata il 16 ottobre la nuova avventura di MyMovies. La società che gestisce la guida on line ai film più
consultata dagli utenti web italiani ha distribuito, per
la prima volta in sala, il documentario Altman, diretto
da Ron Mann, presentato all’ultima Mostra del Cinema
all’interno della sezione “Venezia Classici”. Con Gianluca Guzzo, founder e ceo di MyMovies, parliamo di
questa prima esperienza di distribuzione nelle sale cinematografiche.
Come nasce l’idea di misurarsi con il canale distributivo tradizionale?
Nasce dall’esigenza di dare spazio a film - in questo
caso un documentario - di alta qualità e che però riescono a trovare poche opportunità per l’uscita in sala.
Abbiamo provato a ragionare sulle modalità con cui
colmare questa lacuna, partendo dalla constatazione
che il mercato della distribuzione sta radicalmente cambiando. Noi siamo nati sul web: tutti oggi guardano a
Internet per risolvere i problemi distributivi. Abbiamo
pensato allora di rovesciare quest’approccio, testando
la distribuzione tradizionale in sala. Avevamo già fatto
esperimenti di acquisizione di titoli solo per lo sfruttamento digital. In questo caso si tratta invece di un’acquisizione full rights del diritto relativo al territorio ita-
segue dalla prima
Se il pescivendolo
diventa artista...
(...) “Facevo parte della minoranza e tutte le volte che
ponevamo un problema ci scontravamo con il muro di
chi aveva i numeri dalla propria parte”, dice l’attore
romano. Che ha spiegato nel dettaglio come funzionava il raggiro: “L’artista in questione si presentava
ad una web radio che certificava di avere mandato
il pezzo, poi con quel certificato l’artista in questione andava alla Siae, pagava 100 euro e con la ricevuta
del pagamento, automaticamente otteneva l’iscrizione all’Imaie. Tra gli artisti veri che seguivano questa
procedura, ne abbiamo trovati tanti che lavoravano
come pescivendoli e giornalai”. Ghini riferisce di aver
ricevuto una serie di telefonate di minaccia, “in cui
mi veniva detto di smettere di mettere i bastoni tra le
ruote e che questa mia presa di posizione mi sarebbe
costata carissima”. A consentire la truffa era dunque
un sistema di controlli “a maglie larghe”, per usare un
eufemismo, che ha permesso a persone qualsiasi di
spacciarsi per musicisti e attori.
Resta da capire il meccanismo con cui poi i finanziamenti erogati finivano nelle mani dei due imputati. E non va dimenticato che a monte della truffa sta
un’altra questione: le attività di promozione erano
finanziate con i compensi non ridistribuiti agli aventi diritto, per impossibilità - o incapacità - di rintracciarli. Un’impossibilità che ha consentito negli anni di
cumulare il cosiddetto tesoretto (oltre 100 milioni di
euro). Ma un giorno, forse, la magistratura si occuperà
anche di questo...
A.D.
II
liano, effettuata dal distributore internazionale. Studio
Universal gestirà il passaggio Pay-Tv, Feltrinelli l’home
video, noi il theatrical e naturalmente il Vod.
Qual è il vostro obiettivo con quest’operazione?
Capire il canale distributivo più da vicino. Non vogliamo cambiare mistero. Quello che ci interessa è capire il
metodo distributivo per ottimizzare il lavoro che stiamo
facendo sul web. Il Vod resta per noi la cosa più importante. MyMovies nasce come guida ai film, e oggi siamo
in grado di aggiungere un tassello: non solo ti parliamo
di un film, ma te lo facciamo anche vedere. Vero, c’è anche l’idea di costruire un listino vero e proprio, con titoli
che magari faremo circuitare solo sulla piattaforma Vod
e altri che potremmo portare in sala grazie alla partnership con altri distributori. Ma il punto per noi è puntare
ad avere un vantaggio competitivo nello streaming, e
garantirci in quella fascia di sfruttamento un contenuto
esclusivo.
Uscire in sala oggi presenta molte incognite. Come
valuta a oggi l’esperienza che state facendo in tal senso?
Siamo indubbiamente contenti. Abbiamo presentato
Altman a Venezia con la vedova di Altman e il regista e
quel momento di forte visibilità si è riflesso sulla sala,
con anteprime che sono andate decisamente bene. Il 15
IL CASO
Tra i beni sequestrati, anche le quote
che Angelo Balducci deteneva
nella Edelweiss Production.
La storia di quando il funzionario
dei Lavori Pubblici, Diego Anemone
e Gaetano Blandini (oggi Siae)
discutevano al cellulare...
Tredici milioni di euro. È quanto vale il patrimonio di Angelo
Balducci, l’ex presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici al centro delle indagini incrociate delle Procure di Roma, Perugia
e Firenze per lo scandalo della cosiddetta “cricca degli appalti”,
che vedeva lo stesso Balducci agire di concerto con l’imprenditore
capitolino Diego Anemone e con altri alti funzionari statali, gravitanti nel mondo delle opere pubbliche e non solo. Il “tesoretto” è ora
stato posto sotto sequestro dalla Guardia di Finanza. La confisca
riguarda conti bancari, beni immobili, automobili e quote di società
detenute dallo stesso Balducci o dai suoi congiunti, secondo le
disposizioni del Tribunale di Roma - Sezione Misure di Prevenzione. Che, contestualmente, ha applicato all’ex funzionario statale
la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Roma per tre
anni, riconoscendone la pericolosità sociale, perché “dedito a traffici
delittuosi e abituato a vivere abitualmente con i proventi di attività
illecite”.
Ricordiamo infatti che la “cricca” a partire dal 1999 si era
assicurata, tra illeciti tributari che servivano a coprire le tangenti,
l’assegnazione di una serie di importanti appalti pubblici. Ma
Balducci era anche interessato alla produzione cinematografica e,
anche allo scopo di sostenere la carriera d’attore del figlio Lorenzo,
controllava quote del capitale della società di produzione cinematografica “Edelweiss Production srl”, che risulta aver beneficiato
ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV
N.10 - OTTOBRE 2014
Gianluca Guzzo
ottobre c’è stata dunque l’uscita theatrical, e
devo dire che Studio Universal ci sta supportando con grande impegno nel lancio. Come
primo esperimento di distribuzione in sala, il
bilancio sin qui è dunque certamente positivo.
Oggi d’altronde grazie al digitale significative
ragioni di costo sono abbattute. Restano, come
tutti sanno, alcune complessità burocratiche,
quelle che deve affrontare ogni distributore.
Perché avete scelto proprio questo titolo
per uscire in sala?
Io credo che la ragione prima della scelta di
questo documentario è la vicinanza di Altman
alla nostra maniera di intendere e vivere il cinema. É uno dei personaggi più eclettici che
hanno fatto la storia di questo mondo, e ci sentiamo molto nelle corde della sua maniera di
raccontare. Pensando ai suoi film, più volte mi
sono sorpreso a trovare delle forti convergenze del punto di vista, a pensare: “Anche noi lo
avremmo raccontato così”. Volevamo dunque
a tutti i costi che questo documentario avesse
distribuzione. Ed eravamo alla ricerca di un
film che parlasse di cinema, capace di rappresentare appieno cos’è MyMovies.
Il vostro lavoro, diceva prima, resta focalizzato sul Vod. Qual è la sua visione del tema
delle window tra sala e sfruttamenti successivi?
Quella delle window continua a essere una
questione complessa. Ci sono in gioco business ancora molto solidi, nodi che non è facile sciogliere. Io credo che si possano aprire
finestre intermedie a supporto della sala cinematografica. Meno facile è che si arrivi a una
contemporanea tra la sala e il Vod. Per restare
al caso di My Movies, l’esercente capisce che
lo stiamo aiutando col web. La differenza in
questo caso la fa l’esperienza. Posso fare il caso
di Jimi, il biopic su Hendrix. L’uscita in sala era
stata fissata al 18 settembre, noi il 21 lo abbiamo programmato su MyMoviesLive!, con una
proiezione a pagamento riservata a mille persone. Un numero che non toglie nulla alla sala.
E in compenso stiamo lavorando con tutte le
nostre forze a promuovere il titolo, on e off
line. Qualche anno avremmo avuto probabilmente delle resistenze. Oggi no, gli esercenti
dicono anzi apertamente di essere in grado di
portare il film in un numero maggiore di sale
proprio grazie a noi.
Netflix ha appena fatto il suo ingresso in
Francia, mentre l’Italia resta fuori a oggi dalla strategia d’espansione della società di Los
Gatos. Ci stiamo perdendo qualcosa?
Purtroppo il nodo del problema sta in un
numero: in Italia il giro d’affari del Vod vale 20
milioni di euro. In Francia il segmento sviluppa invece un valore di 250 milioni. Ci stiamo
perdendo qualcosa? Secondo me sì. Netflix conosce molto bene il suo lavoro, e non averla in
Italia è un limite. Lo dico anche se a qualcuno
potrà sembrare che per noi sia un competitor.
Ma il profilo di MyMovies resta essenzialmente quello di una guida. La chiave di tutto
per noi sono le recensioni. Quello che invece
è fondamentale è mantenere in questo momento storico l’appeal dell’industria cinematografica, e in questo senso realtà come Netflix
potrebbero dare anche in Italia un contributo
molto importante. Sono convinto che la sfida
non è tra società che concorrono nella distribuzione di cinema nelle diverse piattaforme,
ma tra il cinema e le altre forme di intrattenimento. E comunque a mio parere si tratta solo
di un’opportunità rimandata. Gli italiani sono
molto tecnologici sotto vari profili. Nell’audiovisivo c’è un ritardo da colmare, ma ce la faremo, coi nostri tempi. Decisive anche in questo
senso sono le experience che il pubblico potrà
provare. E poi, statene certi, arriveranno tutti.
Si aprirà allora un’altra questione, relativa allo
scenario distributivo, perché è chiaro che questo tipo di attori porta con sé il rischio di un
uniformarsi del gusto. Bisognerà allora pensare a mantenere salda la tutela dell’offerta di
cinema di qualità. Ma in questa fase, se operatori Svod entrano nel nostro mercato, possono
solo fare un bene a tutto il settore.
Andrea Dusio
Confiscata
la società della “cricca”
di finanziamenti da parte del già citato Anemone, nonché di altri
imprenditori aggiudicatari di appalti pubblici.
Tra le produzioni della Edelweiss compaiono due film interpretati
da Lorenzo Balducci, Il Sole Nero del regista polacco Zanussi, con
Valeria Golino, sostenuto da Umbria Film Commission (2007), e Io,
Don Giovanni di Carlos Saura, coprodotto da Andrea Occhipinti,
e beneficiario di un contributo del Mibact. Non è il solo film in
cui è coinvolto Lorenzo Balducci a essere stato oggetto del contributo stanziato dal ministero, allorché direttore generale Cinema
era l’attuale direttore generale Siae Gaetano Blandini, che è stato
rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione con Balducci (Angelo)
e Anemone. Ricordiamo infatti che Blandini, quando ancora non si
occupava di fare shopping di smartphone in Costa Azzurra, era alla
guida delle commissioni che hanno stanziato i finanziamenti di Gas
(2005), Last Minute Marocco (2007), Ce n’è per tutti (2009),
Aspettando Godard (2009) e il già citato Io, Don Giovanni
(2009), tutti interpretati da Lorenzo Balducci.
Al momento dell’iscrizione nel registro degli indagati, il provvedimento emesso nei confronti dell’ex dg diceva: “In qualità di
dirigente del ministero dei Beni culturali” ha “concesso o fatto
concedere, in virtù della carica ricoperta, ripetuti finanziamenti
pubblici per 1,8 milioni di euro in favore di società di produzione
cinematografica per la realizzazione di film interpretati da Lorenzo
Balducci, figlio di Angelo”. A fronte di questi contributi, Blandini
avrebbe ottenuto alcuni lavori di ristrutturazione, svolti su richiesta
di Angelo Balducci da imprese di fiducia di Diego Anemone presso
la sua abitazione, e la cessione a prezzo di favore di un’autovettura
alla moglie: quelle che il Gip ha definito “ripetute utilità”.
Ricordiamo che “Bland” è finito anche nelle intercettazioni
relative alla Cricca. Si era trovato infatti a essere oggetto della
richiesta di Anemone di favorire il progetto di un amico, Patrizio
La Bella, attore ma soprattutto uomo di fiducia del costruttore, che
lo aveva sguinzagliato sulle tracce dell’inchiestista dell’Espresso
Fabrizio Gatti, che seguiva l’affaire-appalti alla Maddalena per il
G8. Un giorno di luglio, Anemone chiama Blandini e gli chiede
se è disponibile a un incontro: “Io non so come stai messo tu, ma
se domani mattina o dopodomani... fammi sapere tu; mi offri un
caffè al solito posto... comunque ho fatto quasi tutto”. Passano due
mesi e Anemone avvisa La Bella: “Ti chiamerà e ti devi sbrigare
quando ti chiama”. La settimana dopo Blandini chiama Anemone:
“Senti oggi abbiamo approvato... Sono stati bravi; si sono spicciati...
digli che adesso devono essere altrettanto bravi a spicciarsi con la
banca”. E Anemone subito dà il via libera al suo uomo: “Adesso vi
dovete sbrigare”. Ricordiamo inoltre che Rossana Thau, la moglie di
Balducci, ancor prima della Edelweiss, era socia della moglie di Anemone Vanessa Pascucci nella Erretifilm, e partecipava alla Italian
III
Dreams Factory, controllata per metà da Giulio Violati, l’ex marito
di Maria Grazia Cucinotta. Per inciso, Gas è uno dei film realizzati
da Massimo Ferrero, allorché il Viperetta faceva il produttore, Last
Minute Marocco è prodotto da Violati, Thau e Cucinotta, Ce n’è
per tutti (titolo che la dice lunga) e Aspettando Godard da Sauro
e Anna Falchi. Ma quello che nessuno ha mai scritto è che con lo
spostamento di Blandini in Siae le cose non sono cambiate: nel 2010
ancora Sauro e Anna Falchi si sono visti finanziare dal Mibact
Due vite per caso, con Lorenzo Balducci interprete e distribuzione
Lucky Red, e Violati e Cucinotta Viola di Mare, film alla cui prima,
ricordano i presenti, “sembrava di essere al 2 giugno, tale era la
sfilata di autorità”. Curioso, per un film che racconta di un amore
saffico all’epoca di Garibaldi in un isolotto al largo della Sicilia, e che
si rifà al libro Minchia di re. Che, non vuoi dare il contributo culturale a un film tratto da Minchia di re? E d’altronde, come spiegava
la Thau, anche lei intercettata: “Anche se i film vanno male non si
perde niente”. La morale della favola è questa. Che paghi lo Stato,
o qualche imprenditore in cerca di favore, quei titoli sono il simbolo
di un’epoca nera nella storia del cinema finanziato con risorse
pubbliche in Italia. Meglio ricordarsene sempre, quando si parla di
“riconoscimento culturale”: che qualcuno, per quel riconoscimento,
si è rifatto l’auto e la vasca da bagno...
Tommaso Stigliani
ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV
N.10 - OTTOBRE 2014
PRIMO PIANO
Il pasticciaccio brutto
della Commissione
Un ricorso al Tar del Lazio evidenzia le lacune procedurali di Mibact e direzione generale Cinema nelle nomine di luglio.
Nessun verbale, nessuna valutazione dei singoli candidati, nessun giudizio, nessun criterio.
Nulla è cambiato da quando si operava per chiamata diretta. E i curricula dei selezionati destano più di una perplessità.
Hanno appena cominciato a operare, ma le commissioni per la Cinematografia nominate il 25 luglio dal ministro dei Beni e delle attività culturali
Dario Franceschini (foto) sono nell’occhio del ciclone, per un ricorso al Tar inoltrato dall’avvocato
Adriano Tortora contro il Mibact e la direzione generale Cinema, e nei confronti dei componenti della sezione consultiva per i film della Commissione.
Tortora, per conto del proprio assistito, Michele Lo
Foco, chiede l’annullamento del Decreto ministeriale e di tutti gli atti a esso legati o conseguenti.
Dunque anche dei decreti pubblicati il 14 ottobre e
relativi ai contributi per la promozione delle attività cinematografiche in Italia e all’estero.
Come nasce il ricorso? Per la prima volta le commissioni sono state nominate non per chiamata diretta ma dopo esame dei curricula. Lo Foco, che a
maggio aveva inviato la sua candidatura, si è trovato, con sua sorpresa, a non essere tra i nominati.
E visto che nel suo background ci sono la presidenza di commissioni ministeriali, di Cinecittà Diritti,
la presenza in numerosi cda (da Rai Trade a Cinecittà Holding sino alla municipalizzata di Roma nel
settore cultura Zetema, ai Rai Net e alla Fondazione Cinema per Roma), le consulenze prestate alla
direzione generale Rai e così via, si è domandato
quali fossero i titoli dei nominati che lo avevano
sopravanzato. E il 31 luglio scorso ha chiesto di
aver accesso agli atti, chiedendo di poter visionare, mediante estrazione copia, la propria posizione
concorsuale e quella degli altri candidati, con riferimento in particolare a domande di partecipazione, curricula, verbali della commissione relativi
alla valutazione dei titoli e criteri di valutazione
adottati, sino alle schede di valutazione finale e al
decreto ministeriale conseguente. Come si legge
nel ricorso al Tar, la possibilità di poter visionare
gli atti è stata concessa solo il 25 settembre. A quel
punto il ricorrente ha potuto verificare che non vi
era “nessun verbale, nessuna valutazione dei singoli candidati, nessun giudizio, nessun criterio di
valutazione predeterminato, nessuna graduatoria,
in altre parole nessun elemento che possa far pensare a una selezione pubblica svoltasi in linea con i
principi costituzionali di imparzialità e buon andamento della Pubblica Amministrazione”.
Negli atti compaiono infatti esclusivamente le
istanze, i curricula dei componenti selezionati e il
Decreto del 25 luglio. Lo stesso direttore generale Nicola Borrelli, nella nota di accompagnamento
alla documentazione, scrive che si tratta dell’“unica documentazione agli atti”.
Ecco allora configurarsi secondo l’avvocato Tortora l’ipotesi di violazione dei principi di imparzialità dell’azione amministrativa, di difetto di
istruttoria e di eccesso di potere per disparità di
trattamento. “Quali esperienze curriculari hanno
fatto optare per la scelta dei membri della commissione? Quali competenze funzionali all’incarico
sono state considerate per comporre la nuova commissione? Quali ragioni hanno portato all’esclusione di candidati evidentemente più titolati?”, si
domanda il legale.
Dario Franceschini
Siamo andati allora a leggere gli estratti dei curricula dei nominati che vengono citati nel ricorso.
Partiamo dal giornalista e critico cinematografico
Boris Sollazzo. Ha lavorato nel casting del Grande
Fratello; è autore delle trasmissioni di Antonello
Piroso Niente di personale e Ma anche no. Ha cofondato il sito www.extranapoli.it; è direttore della
testata cinematografica mensile The Cinema Show,
primo periodico di cinema su iPad; consulente organizzativo e artistico del festival cinematografico
“La valigia dell’attore”; è collaboratore della rivista mensile nazionale Acqua e Sapone. Passiamo a
Graziella Bildesheim. Ha frequentato il corso di
laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università
di Roma La Sapienza con frequenza di esami regolarmente sostenuti sino al quinto anno; ha fondato
e dirige il Maia Workshop; docente del corso “La
scelta del progetto e il Pitching presso la Scuola Nazionale di Cinema di Roma”; ha fondato la società
di produzione Fabulafilm srl; tiene un ciclo di lezioni su struttura delle coproduzioni internazionali
presso la facoltà di Cinema e Televisione dell’Università di Tbilisi (Georgia).
Veniamo a Pasqualino Damiani. Ha fondato la
Lemon Communication; ha prodotto e diretto il
documentario Sulle tracce di Pasolini; ha diretto il
docu-film per Rai2 Il vento dell’Adriatico; è curatore
e conduttore di Agenda Cult su Radioies. Massimo
Galimberti è invece vicepresidente e responsabile
della programmazione e della direzione artistica
per il Kino; è docente titolare della cattedra del cor-
IV
so di “Storia del Cinema” e “Generi e Tecniche del
linguaggio cinematografico” presso l’Università
dell’Aquila, facoltà di Lettere e Filosofia; è stato relatore al convegno annuale della Consulta Universitaria Cinema; ha collaborato con il mensile Duel.
Tralasciamo il curriculum di Giandomenico Celata,
dal momento che nel ricorso è citato come “unico
membro ad avere almeno in parte un cv paragonabile a quello odierno del ricorrente”, e andiamo
a Giuseppe Citrigno, che è stato location manager
del film per la Rai Giuseppe Moscati e del film Vorrei vederti ballare, prodotto dalla Falco Production;
è stato direttore organizzativo della manifestazione
cinematografica “Cinquantesimo Anniversario del
cinema Citrigno”.
È poi il turno di Massimo Causo, che conosciamo
come uno dei migliori critici cinematografici italiani, e dunque a nostro parere figura a pieno titolo
nella commissione. Nel suo curriculum si dice che
fa parte del comitato di selezione del Torino Film
Festival; è stato membro della commissione di selezione della settimana della critica della Mostra
internazionale di arte cinematografica di Venezia;
collabora con le riviste Il Ragazzo Selvaggio, Marla, Sentieri Selvaggi, Panoramiche, Film, ed è critico
cinematografico del quotidiano Corriere del Giorno
di Taranto. E chiudiamo con Simona Nobile, che si
occupa di traduzioni, sceneggiatura e realizzazione
sottotitoli di film; supervisione doppiaggio tedesco
e sottotitoli in tedesco; è talent assistant del film
Third Person.
Tutti i curricula rimandano insomma a professionalità che hanno a che fare con il mondo del cinema. Nessuno, come è scritto nel ricorso “ha avuto
precedenti esperienze produttive e di distribuzione ovvero di valutazione dei piani finanziari e dei
budget dei film”. E questo è tanto più grave se si
considera che la commissione ha il compito di “determinare la linea editoriale del cinema italiano,
entrando profondamente nel profilo produttivo
dei film (come si sostengono, come si impegnano
i soldi, quali collaborazioni produttive assicurano,
etc.)”.
Ma soprattutto, l’assenza di verbali, schede, criteri di giudizio, rimanda a quanto scriviamo ormai
da anni: l’assoluta discrezionalità con cui opera il
direttore generale Cinema.
Discrezionalità che sarà tanto più pronunciata
se i membri della commissione nominata hanno
un curriculum che, a fronte delle loro esperienze
in singoli segmenti dell’attività che costituisce l’indotto del cinema, non consente loro di avere una
visione a trecentosessanta gradi sul prodotto. Il
risultato di queste nomine lo si può già misurare
nelle prime delibere relative alla promozione delle
attività cinematografiche in Italia e all’estero, pubblicate sul sito del Mibact il 14 ottobre.
E perfettamente in linea con il modus operandi di
quando le commissioni erano nominate per chiamata diretta. Caro Nicola Borrelli la musica non
è cambiata. Anche perché continui indisturbato a
cantartela e suonartela da solo.
Andrea Dusio
Breaking News
PRIMO PIANO
NETFLIX VA
ALLA GUERRA
DELLA WINDOW
La società di Los Gatos annuncia una partnership per la produzione di quattro
film di Adam Sandler, che lancerà contemporaneamente in Svod in 50 Paesi.
Non solo: si appresta a un day&date streaming/theatrical per il sequel
de ‘La tigre e il dragone’. Scatenando la protesta dei circuiti cinematografici Usa.
A cura di Andrea Dusio
“Netflix? Il suo core business sono le serie Tv”. Sino
a pochi giorni fa il servizio
di Svod leader negli Usa e
ora anche in Europa si era
costruito la reputazione di
brand leader non solo nella distribuzione ma anche
nella produzione di prodotto seriale televisivo, in virtù
del successo straordinario di
House of Cards, on air con la
seconda stagione, da qualche settimana anche in Italia
(ma su Sky). Ma lo scorso 2
ottobre la società guidata da
Reed Hastings ha annunciato di aver siglato un accordo
con il comico Adam Sandler, uno dei beniamini del
pubblico Usa, per produrre
e distribuire direttamente
quattro film, che saranno
resi disponibili al lancio in
50 territori. Il deal prevede
una coproduzione con Happy Madison, società che appartiene allo stesso Sandler,
e che ha già in lavorazione
altri prodotti, non inclusi
nell’accordo. Vale la pena
ricordare che complessivamente il box office mondiale dei titoli dell’attore del
franchise Un weekend da bamboccioni e di 50 volte il primo
bacio è di 3 miliardi di dollari,
risultato che ne fa una delle
star più “remunerative” di
Hollywood.
Gli stessi rank di Netflix
lo vedono costantemente ai
primi posti per film più visti,
negli Usa ma anche nei territori esteri dove è presente
il servizio di Svod, dal Regno
Unito al Brasile.
La notizia dell’accordo tra
Sandler e Netflix è stata pre-
ceduta, sempre questa settimana, da un annuncio che
vede la società di Los Gatos
partner questa volta della
Weinstein per co-produrre il
sequel del film di Ang Lee La
tigre e il dragone (2000). All’interno dell’accordo è già prevista la distribuzione affidata
a Imax. E questa scelta ha
scatenato la reazione dei
grandi circuiti cinematografici, da Amc Entertainment a
Regal Cinemas e Cinemark,
che hanno già annunciato
che non programmeranno il
film al lancio, già schedulato
per il 28 agosto 2015 e hanno
promesso di interrompere
tutte le proiezioni nelle sale
Imax sotto il loro controllo.
Il motivo di questa scelta è
nella strategia day&date di
distribuzione annunciata da
Netflix, che trasmetterà in
streaming il film (il titolo
Usa è Crouching Tiger, Hidden
Dragon: The Green Legend) la
sera stessa dell’uscita in sala.
Secondo stime comparse
su Home Media Magazine, il
numero di sale Imax con-
trollate dai circuiti che non
monteranno The Green Legend è di circa 250 strutture
in Nord America (su 400
Imax Theater).
Si annuncia dunque un
braccio di ferro, che vedrebbe Netflix nella parte del
“rottamatore” del sistema
molto rigido di window applicato da sempre negli Stati
Uniti.
Ricordiamo in tal senso
che la finestra tra theatrical
e uscita negli altri formati si
è in qualche modo già contratta negli ultimi vent’anni,
nonostante la difesa a spada
tratta operata dai circuiti.
Dai 6 mesi e 28 giorni che
rappresenta il picco storico
della window (eravamo nel
1997) si è arrivati sino ai 3
mesi e 14 giorni applicati come finestra media nel
quarter chiuso il 30 settembre scorso.
Una window dunque simile a quella italiana, che per
gli Usa rappresenta la più
breve di sempre, secondo la
stessa National Association of
Theater Owners, che rimarca
la forte restrizione registrata
negli ultimi dodici mesi, dal
momento che la media del
2012 era di quattro mesi e
quattro giorni.
Ricordiamo in tal senso
che quando Universal Studios nel 2011 annunciò di
distribuire la commedia
Tower Heist in modalità
Premium Vod a poche settimane dall’uscita theatrical,
le catene cinematografiche
decisero di boicottare il film,
non proiettandone nemmeno i trailer e non esponendo il materiale marketing, al
punto che Universal decise
immediatamente di desistere
da ulteriori esperimenti con
la stessa modalità distributiva. E quando Warner Bros
annunciò a inizio anno di
voler distribuire il sala l’adattamento
cinematografico
del Tv show Veronica Mars
in contemporanea con il digital sell-thru e il transactional Vod a noleggio, ottenne
da Amc qualche centinaio
di schermi, a dimostrazione
che qualche passo in avanti
si è fatto. Ma probabilmente
il day&date di un titolo con
ottime - ma non eccezionali
- potenzialità di box office fa
ancora paura.
Attenzione però, perché
proprio l’annuncio relativo
alla partnership con Adam
Sandler dimostra che Netflix
è anche in grado, se vuole, di
correre da sola. Distribuendo un titolo theatrical senza
nemmeno passare dalla sala.
Forse è questa la prospettiva
che dovrebbe fare davvero
paura...
Koch Media
‘Alabama Monroe’ in Dvd e Blu-ray
Koch Media Italia lancia sul mercato italiano la versione home video di uno dei film
più coinvolgenti e apprezzati, dalla critica
e dal pubblico, di questa stagione cinematografica: Alabama Monroe - Una Storia
d’Amore. Candidato al premio Oscar come
Miglior Film Straniero, la pellicola diretta da
Felix Van Groeningen e magistralmente interpretata da Veerle Baetens e Johan Heldenbergh, si è aggiudicataw il Premio César
nella categoria analoga e numerosi altri riconoscimenti. Alabama Monroe - Una Storia
d’Amore, portato nelle sale italiane da SatineFilm Distribuzione, è disponibile dal 9 ot-
Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014
tobre anche nelle versioni da collezione Dvd
e BD distribuite da Koch Media, che offrono
tra i contenuti extra, oltre al teaser e al trailer, anche l’inedito making of. Inoltre, grazie
alla collaborazione con Officina Studio, uno
dei più rinomati studi di tatuaggi di Milano,
le versioni Dvd e BD del film saranno ancora più esclusive. Officina Studio ha, infatti,
realizzato le splendide grafiche impresse
sui dischi, rendendo così queste edizioni da
collezione. Inoltre ogni confezione includerà
un flyer che offre il 10% di sconto su qualsiasi articolo della linea clothing di Officina
Studio.
‘In Space We Brawl’: il team
Forge Reply sbarca su Ps3 e Ps4
Roma - E’ disponibile In Space we Brawl,
il primo videogioco sviluppato in esclusiva per Ps4 e Ps3 dal team italiano Forge
Reply. Con sede a Milano, Forge Reply è
specializzato nello sviluppo di titoli/giochi
2D e 3D e, dopo anni di esperienza nel
settore mobile e Pc, nel 2014 è pronto a
sbarcare su console di nuova generazione. In Space we Brawl è uno sparatutto
ambientato nello spazio nel quale ciascun
giocatore ha la possibilità di personalizzare
qualsiasi aspetto del gioco, dall’astronave
da pilotare al campo di battaglia nel quale
dimostrare le proprie abilità. In Space we
Brawl è disponibile su PSN in digital download dal 15 ottobre, al prezzo di 11.99 euro
e, grazie alla funzionalità cross buy, basterà
acquistare
versione
Ps4 delacquigioco
Mountain
Viewla(Usa)
– Google
per
ottenere
gratuitamente
la
versione
Ps3
sta Songza, società con sede a New
e
viceversa.
Gli iscritti
PlayStation
Plus,
York
specializzata
neia servizi
di musica
invece,
potranno
godere
di uno sconto
del
in streaming
e nella
creazione
di playlist
20%
sull’acquisto
delcosì
titolo.anche sul terremusicali.
Si rinnova
no della musica
la sfida ad Apple, a
Warner
Bros.online
Entertainment:
un un mese dall’acquisto di Beats da par‘Il
Miglio
Verde’
in Blu-ray
te della
casa
di Cupertino.
Mountain view
si Roma
propone
di integrare
la tecnologia svi- Warner
Bros. Entertainment
Italuppata
da ilSongza
all’internode
di IlGoogle
lia
celebra
15° Anniversario
Miglio
Play Music,
al fine di
il sistema
Verde,
film vincitore
di migliorare
quattro Premi
Oscar
di
suggerimenti.
Non
ancora
noti
i termini
tra cui Miglior Film, con una speciale
edifinanziari
dell’accordo,
se i rumors
zione
Blu-ray
in arrivo ilanche
22 ottobre.
Tratto
parlavano, a inizio
giugno
di un’operaziodall’omonimo
romanzo
di Stephen
King e
ne
da
15
milioni
di
dollari,
mentre
ore
diretto dal regista de Le Ali dellanelle
Libertà,
scorse
il
New
York
Times
ha
riportato
che
il film è la storia della vita narrata in prima
l’entità della
spesa
ammonterebbe
a 39
persona
da Paul
(Tom
Hanks) ad Elaine.
Ilmilioni.
Blu-ray è arricchito da contenuti speciali
tra cui un Contenuto Inedito in Extended
Version, il commento del regista e sceneggiatore, il making of del film, scene inedite,
trailer, prove trucco di Tom Hanks e trailer
del film.
CG Home Video:
‘Yves Saint Laurent’ in Dvd
Firenze - E’ disponibile in Dvd Yves
Saint Laurent, il film diretto da Jalil Lespert, con Pierre Niney e Guillaume Gallienne: un ritratto appassionato dell’incredibile, elegante e travolgente storia
di una delle icone della moda mondiale,
Yves Saint Laurent. Il biopic, edito in dvd
da Lucky Red e distribuito da CG Home
Video per Mustang Entertainment, è
l’unica biografia di Saint Laurent autorizzata da Pierre Bergé, suo compagno nel
lavoro e nella vita.
Milan Games Week 2014:
c’è anche la Statale
Milano – Ci sarà anche l’Università Statale di Milano tra i protagonisti del Fuori
Milan Games Week, il “fuori salone”, nato
per celebrare la quarta edizione della manifestazione dedicata ai videogiochi, che
si svolgerà dal 24 al 26 ottobre 2014 al
Padiglione 4/Gate 4-5-6 di FieraMilanoCity, organizzata da Aesvi. La presenza della Statale a Milan Games Week si articolerà in due diverse forme: mentre in Fiera,
nell’area Milan Games Week Indie, sarà
ospitato lo stand del laboratorio PONG
dell’Università - Playlab for inNovation
in Games, la sede centrale della Statale
sarà protagonista del Fuori Milan Games
Week con due eventi, in programma per il
22 e 23 ottobre.
pagina 13
L’INTERVISTA
“I documentari
sono classici
da collezione”
“Distribuiamo titoli che durano nel tempo, lontani da mode
passeggere. E diventano veri prodotti da raccolta”.
Parla Carlo Marzorati, direttore marketing di Cinehollywood.
Carlo Marzorati
A cura di Andrea Dusio
A differenza dei film, i documentari sono evergreen, con cicli di vita molto lunghi e per questo da
considerarsi a tutti gli effetti dei veri classici. Tuttavia,
anche all’interno del genere vi sono titoli che, per
qualità della produzione o per il tema trattato, entrano in una categoria speciale: quella dei superclassici.
Ne parliamo con Carlo Marzorati, direttore marketing di Cinehollywood, con un’esperienza di 25 anni
nella produzione e distribuzione di documentari.
Un’immagine tratta da ‘Wild Hawaii’
pagina 14
Possiamo definire quali sono i prodotti che Cinehollywood considera un “classico”?
I classici sono quei prodotti che durano nel tempo,
che non seguono il normale ciclo di vita dell’home
video – ormai ridotto a poche settimane – e che entrano nell’immaginario collettivo come evergreen.
Sono dunque lontani da ogni logica di “moda passeggera” e diventano veri prodotti da collezione, da
conservare e rivedere nel tempo.
Come si esplica questo concetto nel mondo per voi
di riferimento, che è quello della documentaristica?
I documentari seguono logiche d’acquisto diverse
rispetto ai film; i clienti li scelgono per informarsi,
per conoscere, per i figli studenti, per la specifica passione per un argomento. La curva del loro ciclo di
vita è molto più estesa perché un documentario può
vendere anche a distanza di molti anni. In una battuta potrei dire che tutti i documentari restano sempre
“novità” e per questo possono essere considerati dei
veri classici da collezione.
Ma esistono anche nei documentari dei titoli “più
classici” di altri?
Certamente! Vi sono alcuni titoli che superano il
concetto di collezione ed entrano nella categoria dei
“must have”, di quei prodotti che tutti vorrebbero
avere in casa propria perchè considerati dei capolavori. Nei documentari questo avviene nel caso di
produzioni di qualità eccezionale come Pianeta Terra
o Pianeta Blu della Bbc; ma anche su temi particolari
come le guerre del ‘900 che fanno di titoli come Apocalypse o WWII dei superclassici; oppure sull’astronomia con Viaggio nell’universo o sulla storia antica con I
grandi imperi della storia.
Tra i titoli che andrete a editare nei prossimi mesi
(anche in chiave Natale), quali corrispondono alla
definizione di classici?
Tra le tante novità lanciate per il prossimo Natale
vi sono tre cofanetti che possiamo già considerare superclassici: Il pianeta dei mammiferi prodotto da David
Attenborough per Bbc, con le immagini più belle
e spettacolari riprese dal celebre biologo inglese in
oltre 50 anni di attività; Wild Hawaii di National Geographic, che va ad affiancarsi alla fortunata serie best
seller Wild America e Wild India; infine Roma, ascesa e
declino di un impero di History Channel, una colossale e costosissima produzione realizzata con ricostru-
zioni storiche ed effetti speciali cinematografici, che
è stata da noi valorizzata con l’intervento di storici
italiani.
Voi gestite alcuni brand di altissima awareness e reputazione nel mondo del prodotto non fiction. Come
lavorate a livello di marketing sulla loro “classicità”?
Cerchiamo di esaltarne la qualità ed i contenuti
attraverso la valorizzazione dei brand (National Geographic, Discovery Channel, History Channel) sui
supporti per il punto vendita (espositori e cartelli),
sulle confezioni (il packaging NatGeo ha ricevuto il
premio internazionale 2014 alla Convention Internazionale di Washington) e con attività di co-marketing
con i network televisivi (spot pubblicitari su NatGeo
TV e History Channel TV in cambio di promozioni
dei canali all’interno delle confezioni dei Dvd).
Come andate a valorizzare i titoli classici all’interno della vostra library?
I superclassici entrano in una sottosezione “must
have” del nostro catalogo che viene continuamente
promossa sia a livello aziendale sia di forza vendita.
Questi titoli non devono mancare dall’assortimento
di tutti coloro che vogliono cogliere i massimi risultati di vendita.
Con quali strumenti lavorate alla rivitalizzazione
del prodotto di catalogo?
Tutti i nostri titoli sono evergreen e quindi “di catalogo”. Periodicamente effettuiamo campagne a tema
su specifici argomenti (storia, scienze, fitness, ecc.)
per dare nuova linfa alle linee di prodotto.
Il Blu-ray, che inizialmente aveva mostrato di essere più apprezzato per le new release, ora dà numeri
importanti anche per il prodotto di library? E il 3D?
Francamente il Blu-ray non sta performando nella
forma e nei numeri che ci saremmo aspettati. Anche
a livello di catalogo i Dvd sono decisamente più richiesti. Nei prossimi mesi procederemo ad un progressivo riallineamento dei prezzi tra Blu-ray e Dvd
per rivitalizzare il sell-out. Un discorso diverso invece
va fatto per il 3D, che pur su numeri contenuti, dimostra una discreta vitalità. Per Natale lanceremo infatti
il bellissimo titolo Pinguini 3D, realizzato con effetti
tridimensionali di straordinaria qualità.
Per ciò che concerne il posizionamento prezzo,
come deve essere sfruttato un classico? Mirando ai
volumi con un pricing aggressivo, oppure puntando
a mantenerne alto il valore anche attraverso un costo
che lo “protegga”?
I superclassici mantengono un prezzo medio alto
che ne valorizza la qualità e i contenuti. È evidente
che il trend decrescente dei prezzi finirà per riflettersi anche su questa categoria, ma credo che sia davvero
importante mantenere un premium price. Politiche
di taglio prezzo eccessive finiscono per squalificare il
prodotto, ridurre i margini di guadagno del trade e
favorire l’ulteriore contrazione del mercato.
Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014
FOCUS ON
Doctor Who entra
nell’era Blu-ray
Dnc Entertainment pubblica il 19 novembre nel formato ad Alta Definizione
la prima serie del popolarissimo sceneggiato Bbc, trasmessa in Uk nel 2005.
E, per la gioia dei fans, il Dottore sarà protagonista anche quest’anno a “Lucca Comics & Games”.
A cura di Tommaso Stigliani
Finalmente per Doctor Who scatta l’ora del
Blu-ray. La prima serie del popolarissimo personaggio televisivo, che nel 2013 ha celebrato
i suoi primi 50 anni, verrà infatti pubblicata
il 19 novembre nel formato in Alta Definizione da Dnc Entertainment. Il cofanetto è stato
arricchito con oltre cinque ore di contenuti
inediti sottotitolati in italiano
e raccoglie gli episodi originariamente trasmessi nel Regno Unito nel 2005, mentre
in Italia la stagione è andata
in onda sul canale satellitare
Jimmy a cavallo tra 2005 e
2006, e poi in chiaro su Rai
4 nel gennaio 2011. La serie
si apre con il nono Dottore,
il quale è accompagnato nel
suo girovagare per le ere dalla giovane Rose Tyler (Billie
Piper). Tra guerre nucleari,
navi spaziali precipitate sulla
Terra e tentativi di diffusione di virus il Dottore e Rose
dovranno cercare in tutti i
modi di salvare l’universo da
terribili nemici. Christopher
Eccleston, protagonista della
serie uno, è attualmente uno
dei protagonisti della serie Tv
in onda su Sky Atlantic,The
Leftovers: I sopravvissuti, realizzata dagli stessi produttori di
Lost. La serie 8 di Doctor Who
sarà invece trasmessa sul piccolo schermo a inizio 2015,
mentre la versione home video, ancora una volta editata
da Dnc, sarà disponibile nei
mesi successivi.
Sarà dunque un altro autunno caldo per Doctor Who, dopo
che dodici mesi fa i festeggiamenti per il suo cinquantenario culminarono nel successo in Dvd, BD e BD 3D de Il Giorno del Dottore (entrato peraltro in occasione
del passaggio televisivo nel Guiness dei primati come il più grande simulcast di una serie Tv,
con la trasmissione in contemporanea in 90
Paesi del mondo e la proiezione in 3D in oltre
1500 sale cinematografiche). Anche quest’an-
pagina 16
no Lucca Comics & Games dedicherà a Doctor
Who e ai suoi fans un evento esclusivo: grazie
a Rai 4 sarà possibile rivivere le sue avvincenti avventure attraverso la proiezione in anteprima del primo episodio della serie 8, Deep
Breath, e dello speciale An Adventure in Space
and Time, rispettivamente il 31 ottobre e il
1° novembre presso il cinema
grande e il cinema piccolo.
Gli Whovians potranno inoltre acquistare i cofanetti, i
Dvd e BD di Doctor Who nello
stand Warner Bros in piazza
San Martino.
Con più di 800 episodi realizzati, Doctor Who è la serie
televisiva di fantascienza più
longeva della storia. Lanciata
nel 1963 dalla Bbc, è andata
in onda in Gran Bretagna
sino al 1989, per poi essere
ripresa a partire dal 2005,
per un totale di 33 anni on
air. Il suo successo in termini di ascolti è stato, sin dalle
prime stagioni di programmazione, eccezionale. Grazie
all’escamotage del viaggio nel
tempo, la serie veicolava anche informazioni scientifiche
e storiche, pur essendo un
prodotto di science-fiction,
e nel Regno Unito è presto
diventata una vera e propria
istituzione televisiva anche
per gli aspetti di edutainment
rivolti alla parte più giovane
dell’audience. Doctor Who ha
ricevuto negli anni moltissimi
riconoscimenti sia dalla critica che dal pubblico: ha vinto
nel 2006 il Bafta per la miglior serie drammatica e per
cinque volte consecutive (2005-2010) il National Television Award sotto la produzione
esecutiva di Russell T. Davies. Oltre a essere
la serie televisiva più longeva al mondo, Doctor
Who detiene anche i record relativi ad ascolti
Tv, vendite di libri e Dvd e traffico su iTunes,
come viene indicato nel Guinness World Records.
Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014
SPECIAL INTEREST
CINEHOLLYWOOD
Wild Hawaii
Il cofanetto Wild Hawaii, firmato National Geogrephic,
è disponibile nel formato Dvd (due dischi) e Blu-ray (un
disco). Il documentario guida gli spettatori alla scoperta
di uno dei grandi paradisi della Terra,
un regno di fuoco, ghiaccio e acqua, emerso dall’oceano 30 milioni
di anni fa. Un ecosistema unico al
mondo, custode di una biodiversità altrettanto unica e straordinaria.
Due sono i filmati contenuti in questo
documentario, Terra del Fuoco, che
narra come gli elementi hanno forgiato un paradiso tropicale e favorito
l’evoluzione di specie animali e vegetali uniche la mondo. I segreti degli
abissi, invece, descrive le acque che circondano
le Hawaii, che ospitano creature marine di ogni forma,
dimensione e colore e in lotta ogni giorno per la sopravvivenza, sfidando le forze della natura.
Pinguini 3D
Un filmato spettacolare e coinvolgente, che oltre a
mostrarci la straordinaria vita dei pinguini reali, ha una
storia da raccontare. Una splendida fotografia 3D ci porta su una remota isola sub-antartica, tra albatros
maestosi, giganteschi elefanti marini
e una “città” popolata da sei milioni
di pinguini. Il protagonista di questa
‘avventura’ è un giovane pinguino
reale, che affronta sfide di ogni genere, prima di diventare uno dei “re”
della colonia. La sua storia inizia
quando torna a casa dopo tre anni
passati in mare. L’istinto lo spinge a
cercare una compagna e diventare
padre, ma dovrà affrontare ostacoli e
sorprese. In questo Blu-ray, l’efficace
utilizzo del 3D e le emozionanti riprese fianco a fianco
con i pinguini, catapultano in un mondo che ha diversi
punti di contatto con quello di una comunità umana.
Missione recupero
National Geographic in prima linea per assistere alle
rischiose azioni di soccorso del Combat Rescue, il corpo
speciale dell’aviazione americana addestrato al recupero
e al soccorso dei soldati in territorio nemico. Gli uomini
di questa squadra d’elite sono conosciuti
anche come “pararescuemen” o PJ. La
loro missione è salvare le forze americane e alleate in estremo pericolo.
Sono soldati addestrati a intervenire in
qualunque circostanza per portare in
salvo i loro compagni feriti. Per la prima volta una troupe è stata ammessa a
filmare le azioni di questo corpo speciale e anche la vita che i PJ conducono
nella base, durante una missione in Afghanistan. Un reportage emozionante
e forte, che consente di vedere la guerra con gli occhi
di chi ogni giorno rischia la vita per salvare quella di altri.
Il cofanetto è composto da sei episodi raccolti in tre Dvd.
Un documentario unico
nel suo genere, con un taglio
tra l’action-thriller e la spy-story.
Disponibile in Dvd e BD,
è distribuito da Koch Media.
La ‘sporca guerra’
di Jeremy
A cura di Margherita Bonalumi
Dirty Wars, documentario del regista
Richard Rowley e vincitore del Sundance Film Festival, è disponibile nei
formati Dvd e Blu-ray, distribuiti da
Koch Media. Il protagonista è il giornalista investigativo Jeremy Scahill,
autore del bestseller internazionale
Blackwater, che insegue la verità nel
cuore delle guerre segrete americane,
dall’Afghanistan allo Yemen, passando
per la Somalia e oltre. Il documentario inizia come un’indagine su un raid
notturno statunitense andato terribilmente storto, in un angolo remoto
dell’Afghanistan, e si trasforma rapidamente in un’inchiesta globale su
una delle unità militari più segrete e
potenti della storia americana: la Joint
Special Operations Command (Jsoc).
Man mano che Scahill scava in profondità nelle attività della Jsoc, è costretto
a confrontarsi con le verità dolorose
sulle conseguenze di una guerra senza
fine, che si estende senza interruzioni
attraverso le amministrazioni repubblicane e democratiche. Candidato a premio Oscar per Miglior Documentario
e acclamato dalla critica mondiale, Dirty Wars rappresenta un film unico nel
Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014
suo genere, profondamente marcato
dal taglio action-thriller e spy-story.
Nato il 18 ottobre del 1974 Jeremy
Scahill è un reporter americano. Sulle guerre segrete degli Stati Uniti ha
scritto il bestseller Blackwater, alla base
del documentario Dirty Wars: The World
Is a Battlefield, pubblicato nell’aprile
del 2013.
La tesi principale del libro è il proseguimento da parte di Obama della dottrina di Bush, ovvero che “il mondo è
un campo di battaglia”, con un’analisi
delle attività del Jsoc tra cui importanti
operazioni segrete e omicidi mirati di
sospetti terroristi.
Il film segue il reporter sul campo
per indagare il ruolo del comando
congiunto dele operazioni speciali e
scoprire che ormai si sta combattendo
un conflitto senza fine in cui continuano a morire persone innocenti.
Con l’inizio delle azioni militari contro i miliziani dello Stato islamico alcuni commentatori hanno ricordato che
bombardamenti e incursioni di droni
non si sono conclusi con le campagne
in Afghanistan e Iraq, ma sono proseguiti in paesi come Yemen e Somalia.
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SCHEDE PRODOTTO
Stuck in Love
The English Teacher
Regia e cast: Josh Boone. Con Logan Lerman, Kristen Bell,
Jennifer Connelly, Greg Kinnear, Stephen King.
Genere: Commedia
Etichetta: Adler Entertainment
Distribuzione: Koch Media
Formato: Dvd, Blu-ray
N° dischi: 1
Release date: 04/12/2014
Trama: Bill Borgens è un famoso scrittore di mezz’età che non riesce a darsi pace per la separazione
dalla ex moglie Erica. Lui continua a spiarla di nascosto e scopre che la donna si è rifatta una vita. I
due figli, Samantha e Rusty, sono entrambi adolescenti e alle prese con i primi turbamenti amorosi. La
famiglia si riunisce per la festa del Ringraziamento, dove emergeranno vecchie gelosie e rancori tra gli
ex coniugi e anche il rapporto con i figli si rivelerà piuttosto sconnesso.
Punti di forza:
• Dal regista del film campione di incassi Colpa delle stelle.
• Dal produttore di Crazy heart.
• Un film amato da pubblico e critica, con dialoghi brillanti e sullo stile di Qualcosa è cambiato.
Marketing e comunicazione: materiale punto vendita, ufficio stampa e PR.
Regia e cast: Craig Zisk. Con Julianne Moore, Michael Angarano,
Greg Kinnear, Lily Collins, Nathan Lane.
Genere: Commedia
Etichetta: Adler Entertainment
Distribuzione: Koch Media
Formato: Dvd, Blu-ray
N° dischi: 1
Release date: 04/12/2014
Trama: Linda Sinclair è un’insegnante di letteratura inglese al liceo. Ha quarantacinque anni ed è irrimediabilmente single. I suoi amori sono i romanzi che ama e di cui cerca di far apprezzare le qualità ai suoi
studenti. Proprio uno di loro, Jason, dopo aver tentato dopo il diploma di far rappresentare il suo primo
dramma a New York, ora torna a casa sfiduciato. Linda legge il testo e convince il collega insegnante di
teatro Carl a metterlo in scena con gli studenti della scuola. Gli ostacoli da superare sono numerosi, compreso il padre medico di Jason, che lo vorrebbe iscritto a legge. Ad aggravare le cose ci si mette anche un
sentimento difficile da controllare: la gelosia.
Punti di forza:
• Dai produttori di A single man.
• Julianne Moore ironica ed esilarante.
• Amato dal pubblico e dalla critica.
Marketing e comunicazione: materiale punto vendita, ufficio stampa e PR.
Transformers 4 - L’era dell’estinzione
Regia e cast: Michael Bay. Con Mark Wahlberg, Stanley Tucci.
Genere: Fantascienza
Etichetta: Paramount Pictures
Distribuzione: Universal Pictures
Formato: Dvd (1 disco); BD (2 dischi); BD3D (3 dischi);
Cof. Dvd (4 dischi); Cof. BD (5 dischi)
Release date: 19/11/2014
Prezzo consigliato: Dvd 17,99 euro; BD 21,99 euro; BD3D 26,99 euro;
Cof. Dvd 29,99 euro; Cof. Blu-ray 34,99 euro
Trama: Cinque anni dopo i catastrofici eventi che hanno distrutto Chicago, la CIA ha segretamente
deciso di mettere fine alla presenza dei Transformers sul suolo terrestre. Persino il leader degli Autobot,
Optimus Prime, è costretto a nascondersi, almeno finché Cade Yeager, un inventore temerario ma
sfortunato, finisce accidentalmente per ritrovarlo.
Contenuti extra: Tutti i prodotti in Blu-ray contengono un disco aggiuntivo con oltre tre ore di contenuti speciali.
Punti di forza:
• Oltre un miliardo di dollari al box office mondiale.
Marketing e comunicazione: campagna stampa e materiale per il punto vendita.
Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug - Ext. Ed.
Regia e cast: Peter Jackson. Con Martin Freeman, Ian McKellen.
Genere: Fantasy
Etichetta: Warner Bros.
Distribuzione: Warner Bros. Home Entertainment
Formato: Blu-ray, BD3D, Dvd
N° dischi: Dvd 5 dischi, BD 3 dischi, BD3D 5 dischi.
Release date: 19/11/2014
Prezzo consigliato: Dvd 19,99 euro; BD 22,99 euro; BD 3D 29,99
Trama: Sopravvissuti all’inizio del loro viaggio inaspettato, la Compagnia continua ad andare verso
Est. Dopo essere sfuggiti alla cattura da parte dei pericolosi Elfi della Foresta, i Nani arrivano a Laketown e finalmente alla Montagna Solitaria, dove si troveranno ad affrontare il pericolo più grande, la
creatura più terrificante di ogni altra, che non solo metterà a dura prova il loro coraggio, ma anche i limiti
della loro amicizia ed il senso del viaggio stesso: il Drago Smaug.
Contenuti extra: Nuova Zelanda: Casa della Terra di Mezzo - parte 2; Le Appendici parte 9: Nelle
terre selvagge; Le cronache de Lo Hobbit - parte 2; Le Appendici parte 10: Il viaggio verso Erebor;
Commento dei filmmaker.
Punti di forza:
• Edizione estesa con 25 minuti di scene aggiuntive inedite e oltre 9 ore di contenuti speciali.
• Film candidato a 3 premi Oscar: Migliori Effetti Visivi, Miglior Sonoro, Miglio Montaggio del Sonoro.
Marketing e comunicazione: attività PR.
Dragon Trainer 2
Regia e cast: Dean DeBlois.
Genere: Animazione
Etichetta: 20th Century Fox/Dreamworks Animation
Distribuzione: 20th Century Fox Home Entertainment
Formato: Blu-ray 3D, Blu-ray e Dvd
Release date: 24/11/14
Prezzo consigliato: Dvd 13,90 euro; BD 19,00 euro; BD 3D 22,50 euro
Trama: Il secondo emozionante capitolo dell’epica trilogia di Dragon Trainer, dopo la candidatura all’Oscar nel 2010 del primo episodio, ci riporta nel fantastico mondo dell’eroico vichingo
Hiccup e del suo fedele drago Sdentato. L’inseparabile duo, deve proteggere la pace e salvare
il futuro degli uomini e dei draghi dal loro nemico assetato di potere: Drago.
Contenuti extra: BD: Include il film in alta definizione e i seguenti contenuti speciali: Drago
Statistiche di Fishleg - Quanto ne sai sui tuoi draghi preferiti? Esplora la Guida di Dragon 2 e
conosci di più su i tuoi amici sputafuoco preferiti!; La macchina da guerra di Dragon; Il mondo
del Drago di Berk; Invenzioni per il volo di Hiccup; Scene eliminate; Commento di Simon Otto,
Bonnie Arnold, Dean DeBlois, e Pierre-Olivier Vincent; Galleria d’immagini; Trailer cinematografico; Mondo della DreamWorks Animation – Trasformate in video musicali i vostri lungometraggi
preferiti DreamWorks Animation. Dvd: Include il film in definizione standard e i seguenti contenuti speciali: Drago Statistiche di Fishleg ; Galleria d’immagini; Trailer cinematografico; Mondo
della DreamWorks Animation
Punti di forza: I fan saranno travolti da maggior entusiasmo e spirito d’avventura con ‘ L’iniziodelle corse dei draghi’, un corto inedito di 25 minuti disponibile con il Blu-ray del film. La caccia
alle pecore perdute si trasformerà in un volo ad alta quota nell’ultimo epico episodio così come
la battaglia di Hiccup e dei suoi amici per diventare il primo Drago campione di Berk.
Marketing e comunicazione: attività PR.
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Transcendence
Regia e cast: Wally Pfister. Con Johnny Depp,
Paul Bettany, Rebecca Hall, Kate Mara.
Genere: sci-fi
Distribuzione: 01 Distribution
Formato: Dvd e BD
N° dischi: 1
Release date: 06/11/2014
Trama: Il dottor Will Caster è il più importante ricercatore nel campo dell’intelligenza artificiale e lavora
alla creazione di una macchina senziente, che combini l’intelligenza collettiva di tutto ciò che è conosciuto con l’intera gamma delle emozioni umane. I suoi controversi esperimenti lo hanno reso famoso, ma
lo hanno fatto diventare anche il bersaglio principale di un gruppo di terroristi contrari alla tecnologia. Nel
loro tentativo di annientarlo, gli estremisti stessi diventano involontariamente coloro che lo spingeranno
al successo. Per sua moglie Evelyn e il suo migliore amico Max Waters, entrambi ricercatori, il problema
non è se possono andare avanti, ma se sia giusto farlo.
Contenuti extra: Broll; Interviste; Difendendosi dalla minaccia; La promessa di IA; Sono io; R.I.F.T;
L’eccezionalità; Cos’è la trascendenza.
Punti di forza:
• Intertpretato da un cast eccellente.
Marketing e comunicazione: evento/talk show a Genova durante il Festival dalla Scienza il 31 ottobre
per promuovere l’uscita in home video del film, presso la libreria La Feltrinelli di via Ceccardi.
The Walking Dead Stagione 4
Regia e cast: Frank Darabont. Con Andrew Lincoln, David Morrissey,
Melissa McBride e Danai Gurira
Genere: Drammatico, thriller, horror, azione, fantascienza
Etichetta: AMC Studios
Distribuzione: 20th Century Fox Home Entertainment
Formato: Blu-ray e Dvd - N° Dischi: 5
Release date: 06/11/14
Prezzo consigliato: Dvd 20,50 euro; BD 28,90 euro
Trama: In seguito alla guerra con il Governatore, lo sceriffo Grimes e i suoi amici danno vita ad una
florida comunità all’interno della prigione, unico posto che appare ancora al sicuro. Purtroppo in questo
mondo brutale la felicità è effimera e gli zombie non sono niente in confronto ai pericoli che si preparano dietro le sbarre. La loro casa e il nuovo stile di vita sono messi a dura prova costringendoli a fare
qualsiasi cosa per riuscire a sopravvivere.
Contenuti extra: Making of; Inside The Walking Dead; Scene tagliate; Disegnare un’ispirazione; Hershe; Il ritorno del governatore; Società, scienza e sopravvivenza; Dentro gli Studios KNB; Ritorno alla
brutalità
Punti di forza: Solo con i nuovi cofanetti, disponibili in BD e Dvd dal 6 novembre, è possibile portare a
casa non solo tutti gli episodi della Stagione 4, ma anche scene tagliate mai viste in Tv, un imperdibile
making of sulla produzione della serie, interviste al cast, filmati inediti e un incontro da vicino con il Governatore. Per i più appassionati, la Stagione 4 arriva anche in un mostruoso cofanetto da collezione
con la riproduzione di una spaventosa testa ispirata agli zombie protagonisti della serie Tv.
Frozen - Edizione Karaoke
Regia e cast: Chris Buck e Jennifer Lee.
Con le voci di Serena Autieri (Elsa), Enrico Brignano (Olaf)
e Serena Rossi (Anna)
Genere: Musicale
Etichetta: Walt Disney Animation Studios Home Entertainment
Distribuzione: Walt Disney Company Italia
Formato: 1 disco Dvd - Release date: 12/11/2014
Prezzo consigliato: 12,90 euro
Trama: Scopri Frozen Edizione Karaoke, il film completo in versione karaoke per cantare con Olaf e
i tuoi personaggi preferiti! Il grande successo dei Walt Disney Animation Studios, in una nuovissima
edizione per cantare tutti insieme! Un piccolo fiocco di neve che rimbalza ti aiuterà a seguire i testi.
Unisciti ad Anna che parte alla volta di un epico viaggio, alleandosi con il rude montanaro Kristoff e
un pupazzo di neve di nome Olaf, per trovare sua sorella Elsa, i cui poteri glaciali hanno intrappolato il regno di Arendelle in un inverno perenne. Lasciati travolgere dalla magica musica di Frozen
Edizione Karaoke e canta insieme alla tua famiglia o ai tuoi amici!
Contenuti extra: Selezione Versione Karaoke.
Punti di forza:
• Il film in versione integrale arricchito dei testi per cantare in modalità karaoke con i tuoi personaggi
preferiti.
Marketing e comunicazione: Materiale espositivo in oltre 3000 punti vendita, in-store promotion
con le principali insegne e attività retail cross-categoria con materiale pop ad hoc. Attività online
sugli owned media Disney e pagine social dedicate. Il titolo partecipa al concorso Merry Disney.
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