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ANNO 16 - N.10 - OTTOBRE 2014 - DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO A.A.A. Redazione: Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. 0362/600465 Fax 0362/600616 - E Mail: [email protected] - Periodico mensile - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI - Registrazione al Trib. di Milano n.536 del 12 agosto 1999 Editore: Frimedia S.r.l. Direttore Responsabile: Angelo Frigerio - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’uff. post. di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. L’UNIONE EUROPEA SCENDE IN CAMPO EVASORI CERCASI A come Apple: che si appresta a ricevere una maximulta per le strategie attuate sul Vecchio Continente grazie all’aiuto del governo irlandese. A come Amazon: le autorità lussemburghesi nel mirino di Bruxelles. Sospettate di aver stipulato accordi fiscali che avrebbero consentito alla società di portare l’imponibile sotto l’1% del proprio fatturato. A come Almùnia: il vicepresidente della Commissione responsabile della politica di Concorrenza è schierato in prima fila nell’indagine. A pagina 7 PRIMO PIANO A pagina 13 La società di Los Gatos annuncia una partnership per la produzione di quattro film di Adam Sandler, che lancerà contemporaneamente in Svod in 50 Paesi. Non solo: si appresta a un day&date streaming/theatrical per il sequel de ‘La tigre e il dragone’. Scatenando la protesta dei circuiti cinematografici Usa. La ‘sporca guerra’ di Jeremy A pagina 17 Una ricerca di Parks Associates dimostra che il consumo di contenuti audiovisivi nelle famiglie passa anzitutto per i dispositivi del gaming. Redbox Instant non c’è più Chiude il servizio di Svod varato in partnership con Verizon. Tutte le ragioni del fallimento. A pagina 16 FOCUS ON Doctor Who entra nell’era Blu-ray RETAIL Dnc Entertainment pubblica il 19 novembre nel formato ad Alta Definizione la prima serie del popolarissimo sceneggiato Bbc, trasmessa in Uk nel 2005. E, per la gioia dei fans, il Dottore sarà protagonista anche quest’anno a “Lucca Comics & Games”. A pagina 8 GAMEPEOPLE: SETTANTA DI QUESTI STORE L’INTERVISTA “I documentari sono classici da collezione” Un documentario unico nel suo genere, con un taglio tra l’action-thriller e la spy-story. Disponibile in Dvd e BD, è distribuito da Koch Media. Streaming video: console in pole position A pagina 6 Rivoluzione Netflix SPECIAL INTEREST ESTERI A pagina 14 ALL’INTERNO ODEON MAGAZINE “Distribuiamo titoli che durano nel tempo, lontani da mode passeggere. E diventano veri prodotti da raccolta”. Parla Carlo Marzorati, direttore marketing di Cinehollywood. 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT A pagina 4 Commedia, fantascienza e animazione: un Natale per tutti i gusti ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV EDITORIALE Angelo Frigerio Rivoluzione Netflix “Arriverà il giorno in cui la prima cinematografica sarà in contemporanea con la distribuzione del film on line”. La nostra previsione, di almeno tre anni fa, si è avverata. Netflix, il servizio di Svod leader negli Usa e in Europa, ha annunciato che il prossimo 15 agosto 2015 trasmetterà in streaming il sequel del film La tigre e il dragone la sera stessa dell’uscita in sala. Il colpaccio non era riuscito alle major cinematografiche. Quando ci avevano tentato, con una contemporanea in parallelo con la distribuzione in Dvd, le proteste e la serrata degli esercenti avevano convinto i responsabili delle case di produzione cinematografiche a fare una rapida retromarcia. Netflix invece se ne fotte. Forte di un parco clienti di oltre 50 milioni di famiglie non teme per nulla eventuali proteste e sollevazioni. Anzi queste ultime potrebbero favorirne il lancio. L’evento costituisce un punto di svolta nella storia della cinematografia. Con la sala messa in secondo pia- no rispetto a una distribuzione del prodotto film ben più significativa ma soprattutto massiva. E qui è inutile lamentarsi e stracciarsi le vesti. Il mondo va avanti. Certe pretese criptoluddiste di vari personaggi del mondo dell’esercizio appaiono arcaiche. Inutile lamentarsi. Si va verso un modello di business in cui la sala cinematografica rappresenta uno dei tanti mezzi per la fruizione del prodotto film. Non più il privilegiato, come lo era stato finora. Uno dei tanti. Il fascino delle poltrone, della grande superficie, della visione di massa rimarrà. Per pochi. E oggi investire in una sala cinematografica appare sempre meno appealing. A questo punto una sana e franca discussione sulla window è più che mai utile. Soprattutto per le produzioni cinematografiche. Che hanno bisogno di recuperare, sempre più in fretta, i costi. Non ci sono alternative. O meglio, una sola: comprare una squadra di calcio... (leggi Ferrero /Sampdoria). [email protected] Direttore Responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore Editoriale: RICCARDO COLLETTI Editore: Frimedia S.r.l. Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione: Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23, 20821 Meda (MB) +Tel. 0362/600464 - Fax 0362/600616 [email protected] - www.hitechweb.info Periodico mensile - Anno 16 - n.10 - Ottobre 2014 Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI Registrazione al Tribunale di Milano n. 536 del 12 agosto 1999. Una copia 1,00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati personali in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge numero 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Frimedia srl. Responsabile dati: Riccardo Colletti, Palazzo di Vetro, C.so della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) LA RIVISTA È STATA CHIUSA IN REDAZIONE IL 17 OTTOBRE 2014 pagina 2 Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014 ATTUALITÀ CLASSIFICHE LA LETTERA Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Roberto Guerrazzi, presidente di Univideo, in risposta all’articolo pubblicato su Mediastore n.9 dal titolo La ‘Repubblica’ della pirateria di Andrea Dusio. Laddove veniva riportata un’inchiesta del quotidiano La Repubblica. La delirante tesi sostenuta dai giornalisti del quotidiano di Largo Fochetti è che il cinema, a livello mondiale, è cresciuto in virtù delle violazioni del copyright. Arrivando a dire che le piattaforme di Peer To Peer e il download illegale hanno migliorato il mercato... “Contesto il metodo e il merito dell’inchiesta” Caro Dusio, ho letto con interesse il tuo articolo intitolato “La Repubblica della pirateria” del 5 settembre di cui condivido i contenuti e ti ringrazio per la chiara presa di posizione e la esaustiva analisi. Ti informo che ho scritto al direttore di Repubblica.it contestando sinteticamente il metodo e il merito dell’inchiesta. Ho chiesto che l’argomento sia ripreso da un’altra ottica e con almeno un minimo di contraddittorio, eventualmente confrontandosi con la Fapav che, sul fronte della tutela delle opere audiovisive, rappresenta la quasi totalità delle associazioni dell’audiovisivo e altre grandi realtà del settore. Rispetto la libertà dei giornalisti di esprimere le proprie opinioni ma penso che sia compito dei direttori e degli editori sorvegliare che ciò avvenga nel rispetto della corretta informazione. Anche in altre occasioni, e in situazioni simili se non più gravi, i nostri appelli a giornalisti e a direttori di prestigiose testate sono rimasti senza seguito e non sono certo di ricevere una risposta questa volta. Ti cito il caso di un prestigioso quotidiano di informazione economica che nella pagina culturale domenicale ha pubblicato, anche dopo la nostra segnalazione alla direzione, un trafiletto firmato “Il Pirata” che indicava, o meglio “suggeriva”, i link a siti ove si potevano scaricare film gratuitamente, e illegalmente. Roberto Guerrazzi Al di là della sconfortante situazione con i media - che ha poche eccezioni, ma di fronte alla quale non ci arrendiamo - ci consola invece il fatto che finalmente abbiamo una Autorità che, ben supportata dalla Fapav, ha iniziato a lavorare con un effetto deterrente ancor più che repressivo. La Guardia di Finanza, grazie anche alla maggiore sensibilità di alcuni magistrati, porta a termine importanti operazioni. Anche le altre associazioni e imprese dell’audiovisivo, comprese quelle delle sale, sono più determinate che in passato nella collaborazione sul fronte della tutela. Lo sforzo profuso nella ricerca e mantenimento di alleanze mi sembra stia dando i suoi frutti. Grazie per l’attenzione e un cordiale saluto. Roberto Guerrazzi Presidente Univideo home video noleggio Titolo in Dvd Casa di distribuzione Data di uscita 1 Edge of tomorrow-Senza domani Warner Bros. Ent. Italia 02/10/14 2 X-Men: Giorni di un futuro passato 20th Century Fox HE 02/10/14 3 Godzilla Warner Bros. Ent. Italia 18/09/14 4 Divergent Eagle Pictures 27/08/14 5 The Amazing Spider-Man 2 Universal Pictures 10/09/14 6 Transcendence 01 Distribution 10/09/14 7 3 Days to kill Eagle Pictures 08/10/14 8 Noah Universal Pictures 20/08/14 9 Brick Mansions Eagle Pictures 10/09/14 10 Parker 01 Distribution 02/10/14 11 Captain America-The winter soldier The Walt Disney C. Italia 27/08/14 12 The wolf of Wall Street 01 Distribution 30/05/14 13 Smetto quando voglio 01 Distribution 19/06/14 14 Cattivi vicini Holding Project 02/10/14 15 Empire Estate 01 Distribution 28/08/14 16 The art of steal Universal Pictures 10/09/14 17 Poliziotto in prova Universal Pictures 10/09/14 18 Jack Ryan - L’iniziazione Universal Pictures 04/06/14 19 12 anni schiavo 01 Distribution 05/06/14 20 Devil’s Knott-Fino a prova contraria 01 Distribution 10/09/14 21 Una donna per amica Warner Bros. Ent. Italia 19/06/14 22 Jarhead 2: Field of fire Universal Pictures 24/09/14 23 Snowpiercer Koch Media 19/06/14 24 300: L’alba di un impero Warner Bros. Ent. Italia 26/06/14 25 Hansel&Gretel e la strega della foresta nera Koch Media 17/09/14 Fonte: Settimana dal 6 al 12 ottobre home video vendita Titolo Casa di distribuzione Data di uscita 1 X-Men: Giorni di un futuro passato 20th Century Fox HE 18/09/14 2 Edge of tomorrow-Senza domani Warner Bros. Ent. Italia 01/10/14 3 X-Men: L’inizio + Giorni di un futuro passato 20th Century Fox HE 18/09/14 4 The Amazing Spider-Man 2 Universal Pictures 10/09/14 5 Frozen - Il regno di ghiaccio The Walt Disney C. Italia 09/04/14 6 Godzilla Warner Bros. Ent. Italia 18/09/14 7 La bella addormentata nel bosco The Walt Disney C. Italia 24/09/14 8 Mr Peabody e Sherman 20th Century Fox HE 09/10/14 9 Capitain America - The winter soldier The Walt Disney C. Italia 27/08/14 10 Rio 2 – Missione Amazzonia 20th Century Fox HE 04/09/14 Classifica dei titoli più venduti a valore dal 6 al 12 ottobre (settimana 41), relativa ai supporti (Dvd e Blu-ray) aggregati, elaborata dall’Ufficio Studi Univideo su dati GfK. 20TH CENTURY FOX HE Commedia, fantascienza e animazione: un Natale per tutti i gusti Per il Natale 2014 20th Century Fox Home Entertainment propone tutte le straordinarie emozioni del migliore cinema e delle serie Tv più di culto da regalare e regalarsi in Blu-ray, Dvd e Digital HD. Dai migliori film d’animazione per grandi e piccini alle serie Tv di più successo, dai supereroi alle più romantiche storie d’amore sino ai cofanetti speciali da collezione, tutti arricchiti da numerosi e inediti contenuti speciali. Si parte con la commedia romantica Colpa delle stelle, in arrivo il 15 dicembre in Dvd, BD e Digital HD. In arrivo anche il fantascientifico Apes Revolution: Il Pianeta delle Scimmie, disponibile nei formati BD3D, BD, Dvd e Digital HD. Con circa due ore di contenuti speciali, la battaglia epica per la sopravvivenza continua in Blu-ray rendendo Apes Revolution: Il Pianeta delle Scimmie un regalo di Natale perfetto pagina 4 per ogni fan dei film d’azione grazie alle scene tagliate, il dietro le quinte e featurette con interviste agli attori. É disponibile inoltre Il Pianeta delle scimmie: saga completa, in BD e Dvd, per rivivere lo scontro tra umani e scimmie per il dominio del mondo, dal primo capitolo fino a Apes Revolution. Non manca l’edizione limitata Caesar Warrior’s Collection. Ricca di contenuti speciali inediti, il cofanetto include il busto di Cesare progettato da Weta, tutti i film della saga in Blu-ray, un booklet di 32 pagine intitolato “Il Pianeta delle scimmie: costruire un’icona” e un set di cartoline da collezione. Le release continuano con il supereroe di XMen: Giorni di un futuro passato, in uscita Digital HD, Blu-ray 3D, Blu-ray e Dvd. Il Blu-ray include un’ora di contenuti speciali mai visti prima che permettono di vivere il making of di questa epica avventura. E per tutti i veri appassionati del genere è disponibile anche l’imperdibile cofanetto Cerebro Collection. Ricco di contenuti speciali inediti e ispirato alla macchina utilizzata dal Professor Charles Xavier il box set include tutti i film della saga, numerosi contenuti speciali e un set di cartoline da collezione. Per il target kids abbiamo invece Dragon Trainer 2, il film della DreamWorks con il più alto incasso dell’anno che arriva con un avventuroso sequel in Blu-ray, Dvd e Digital HD nei principali store digitali, e Rio2: Missione Amazzonia, disponibile in Blu-ray 2D e 3D, in Dvd e Digital HD. Per quanto riguarda le serie Tv, 20th Century Fox HE lancia Gomorra, la serie evento dell’anno che sarà disponibile in Blu-ray e Dvd per rivivere a casa propria la saga dei Savastano e la guerra tra due clan camorristici rivali. In arrivo anche la diciassettesima stagione de I Simpsons in Dvd con 22 divertentissimi episodi della famiglia più simpatica di sempre. E, per finire, Spartacus, l’eroe più valoroso dell’antica Roma torna con un imperdibile cofanetto da collezione che include tutte e 4 le stagioni e numerosi contenuti speciali. M.B. Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014 ESTERI Streaming video: console in pole position Usa: una ricerca di Parks Associates dimostra che il consumo di contenuti audiovisivi nelle famiglie passa anzitutto per i dispositivi del gaming. Che superano Smart Tv, media box, BD player, Dvr e Chromecast. Secondo una ricerca pubblicata da Parks Associates (Dallas, Stati Uniti), e basata su 10mila interviste realizzate presso famiglie americane, il 44% del campione considera le game console il primo device connesso a Internet per l’accesso a contenuti non-gaming, con particolare riferimento alle applicazione video come Netflix, Hulu Plus e Amazon Video. Tra i possessori di console, circa i tre quarti riferisce di visionare contenuti video almeno una volta alla settimana e il 40% stima in circa dieci ore il consumo settimanale di film o serie Tv. Il report costituisce un vero e proprio rank dei device preferiti dai consumatori Usa, con le console che superano di gran lunga le Smart Tv (20%), le streaming media box (12%), i Dvr (12%), i Blu-ray player (9%) e Google Chromecast (2%). “Abbiamo verificato che è molto difficile trovare un device che disponga di tutte le specifiche e funzioni chieste dai consumatori”, ha spiegato Barbara Kraus, direttore di ricerca per Parks Associates. Secondo gli analisti texani la propensione dei consumatori è all’utilizzo di più device, almeno sino a quando non esisterà una piattaforma in grado di rispondere a tutte le loro esigenze. Da rilevare che la quota del 62% di consumatori che dichiara di avere una console dedicata al gaming si alza sino all’80% tra le famiglie con bambini in possesso di una connessione a Banda Larga. “I giovani possessori di console e i genitori con bambini piccoli costituiscono la fascia di hard user di contenuti on line non gaming”, ha aggiunto Barbara Kraus. Da rilevare che la ricerca di Parks si sofferma esclusivamente sullo streaming, considerato effettivamente la modalità di consumo di contenuti video di riferimento a livello statistico, ma non prende in alcun modo in considerazione il download, né di fatto si sofferma sull’utilizzo preferenziale delle console, che è naturalmente quello del gaming. Il dato forse che più salta all’occhio è la scarsa penetrazione delle soluzioni nate essenzialmente come streaming media player. “A partire da Chromecast, possiamo dire che l’adozione di questo tipo di dispositivi è in rapida crescita”, riferisce John Barrett, director of consumer analytics per Parks. “Si tratta però di un ordine di grandezza che al momento non è in alcun modo paragonabile con la consistenza delle console per il gaming”. Da notare che proprio in queste ore giunge una notizia che potrebbe andare a enfatizzare la tendenza documentata dal report. Microsoft ha, infatti, concluso un deal con Plex, grazie a cui la app sarà ora implementata su Xbox One. L’accordo è particolarmente strategico, perché Plex rappresenta la go-to-solution più utilizzata dai consumatori che possiedono un archivio digitale su cloud o un altro server locale e vogliano fruirne in streaming su di un altro device. Sarà inoltre disponibile il “Plex Pass”, che consente per 4,99 dollari al mese di accedere a una serie di feature premium. Il mondo delle console guarda sempre di più, come secondo posizionamento, all’area media player, dopo esser stato tentato nell’ultimo anno dal business (molto, troppo dispendioso) della produzione dei contenuti. Consigliamo di prendere nota del cambio di direzione, perché lo streaming sta diventando rapidamente il campo di battaglia di tutto il mondo dell’entertainment. M.B. Redbox Instant non c’è più Chiude il servizio di Svod varato in partnership con Verizon. Tutte le ragioni del fallimento. Redbox Instant non c’è più. Un minuto prima della mezzanotte del 7 ottobre il servizio di Svod nato dalla partnership tra Outerwall – la società che gestisce i chioschi automatizzati a marchio Redbox – e l’operatore di telecomunicazioni Verizon ha interrotto le trasmissioni. Gli abbonati erano stati avvisati via mail nei giorni precedenti. Fallisce così il tentativo di fare concorrenza a Netflix e gli altri servizi di Svod, che ha visto a partire dal 2011 Redbox provare a integrare il business del rental del supporto fisico con uno spin off “digitale” della propria attività, che comprendeva, oltre al subscripition streaming, anche la possibilità di accedere ai contenuti in modalità transactional Vod ed electronic sell-thru. Nonostante sia stato sostenuto da Verizon con forti investimenti, il servizio non ha mai preso piede tra gli utilizzatori del noleggio veicolato da Redbox, senza d’altra parte riuscire a conquistare consumatori attratti da altre forme di distribuzione digitale. Né Outerwall né Verizon hanno voluto investire nella produzione di contenuti originali, sottovalutando l’impatto del trend inaugurato da Netflix con House of Cards e Orange is the new black, e poi consolidato dalle iniziative di Hulu Plus e Amazon Prime Instant Video. E anche sotto il profilo dei deal con terze parti relativi, la joint-venture Redbox/Verizon ha puntato ad acquisizioni che potremmo definire “low cost”, al punto che oggi più di un analista, commentando la chiusura del servizio, sostiene che Redbox Instant non è mai riuscito a diventare qualcosa di diverso da un’altra operazione fallimentare, la piattaforma Blockbuster Home varata da Dish Network. E soprattutto ha sempre puntato su di un’offerta costituita più da Tv show che da film: i titoli theatrical erano pochi e di vecchia data, compensati da direct to video non sempre di qualità. Si stima che il pagina 6 costo trimestrale dell’operazione fosse di 15 milioni di dollari, mentre è impossibile calcolare quali fossero le entrate, dal momento che Verizon non ha mai rilasciato cifre relative alla dimensione del parco abbonati. A fine settembre Redbox aveva annunciato di non accettare nuove iscrizioni, spiegando che alcuni malintenzionati stavano usando il servizio per testare e validare carte di credito rubate. Va ricordato che Outerwall ha inserito l’acquisizione di contenuti digitali per il servizio di Svod nelle trattative con le major (vedi per esempio gli accordi con Warner Bros), e questo ha portato Redbox a dover accettare termini contrattuali non sempre favorevoli, soprattutto per quanto riguarda le finestre di disponibilità del prodotto rispetto al prodotto sell. E c’è già chi sostiene che al momento di rinegoziare gli accordi, Outerwall potrebbe chiedere nuove condizioni. In un post sul proprio blog, Thomas K. Arnold, direttore editoriale di Home Media Magazine, spiega le differenze tra le piattaforme Netflix e Redbox Instant, provando a motivare le ragioni del successo della prima e del fallimento della seconda. Anzitutto, Netflix portava in dote dal rental by mail un parco clienti già fidelizzato al modello di servizio in abbonamento, e ha potuto occuparsi solamente di far migrare i propri utenti sullo streaming, semplificando la loro esperienza con l’eliminazione del “disturbo” di dover rispedire il disco noleggiato. Redbox aveva invece milioni di utenti senza però averli vincolati a una forma di affiliazione mensile. Poi c’è la questione dell’awareness e del posizionamento del brand: Netflix era già conosciuta per inviare contenuti nelle case degli utenti, Redbox era il marchio di una catena di vending machine. Netflix ha lavorato in maniera massiccia all’affermazione del proprio brand, al punto che oggi nei territori dove è presente è sinonimo di home entertainment allo stesso modo in cui lo è stato Blockbuster. Redbox invece ha stretto alleanza con una società conosciuta nel mon- do delle telecomunicazioni, che nulla aveva a che vedere con cinema e entertainment. E ha sempre messo al primo posto il Dvd e BD rental, stando molto attenta che lo Svod non li cannibalizzasse. Netflix invece quando ha deciso di puntare sullo streaming non si è in alcun modo preoccupata della sovrapposizione con il rental by mail. Ha pensato inizialmente di poter raddoppiare il costo degli abbonamenti, vendendo i servizi con la logica dell’1+1, senza mai prospettare il “due al prezzo di uno”. E quando ha registrato che il mercato non aveva capito la sua strategia, ha immediatamente fatto marcia indietro, continuando a gestire i due servizi separatamente, al punto che il rental by mail continua ad avere comunque sette milioni di abbonati. C’è però un elemento che forse Arnold sottostima: il servizio fornito da Redbox con i propri chioschi è e resta fortissimo. É capillare, estremamente conveniente, comodo perché consente di riportare il titolo anche a un chiosco diverso da quello in cui è stato prelevato, con un’altissima rotazione dei titoli, e l’integrazione cinema/games. Ma il vantaggio competitivo fondamentale, anche rispetto a Netflix, è la disponibilità dei film con una notevole finestra di anticipo. Redbox Instant nasceva come il “figlio di un dio minore” essenzialmente per una questione di finestre. Redbox è ancora “premium” rispetto a Netflix, perché ha i film prima. Il giorno in cui disponessero degli stessi titoli alla stessa data, lo streaming avrebbe vinto. Forse qualcuno in casa Outerwall si è reso conto di aver costruito una formidabile macchina di autodistruzione. E ha deciso di non alimentarla. Rottamandola alla prima occasione. Meditate gente, meditate... A.D. Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014 PRIMO PIANO A.A.A. L’UNIONE EUROPEA SCENDE IN CAMPO EVASORI CERCASI A cura di Andrea Dusio Due colossi dell’hitech nel mirino. Stavolta, sembra, l’Unione Europea fa sul serio, dopo gli annunci del G20 andato in scena la scorsa estate in Irlanda. I due colossi in questione sono Apple e Amazon. Le situazioni - stando alle voci apparse sui quotidiani di tutto il mondo, ma ancor più ai documenti ufficiali pubblicati da Bruxelles - al momento si collocano su due livelli differenti. Questione di iter e procedure. Ma appaiono abbastanza simili nella sostanza. Apple e Amazon, per dirla in modo semplice, sono nel mirino dell’Unione Europea, che intende accertare comportamenti e pratiche di business che avrebbero prodotto una significativa elusione o un’impropria agevolazione fiscale. Ma andiamo con ordine. Cominciamo dalla società della Mela. Una multa di miliardi di euro per elusione fiscale. E’ quanto sembra destinata a pagare Apple, alla luce delle rivelazioni rilasciate al Financial Times da uno dei manager di punta di Cupertino, l’italiano Luca Maestri, chief finance officer della Mela. Che ha spiegato come l’oggetto della maximulta è il trattamento riservato a Apple dal fisco irlandese, annunciando che la sanzione potrebbe essere nell’ordine dei miliardi di dollari. Luca Maestri, romano, un passato in Xerox e in Nokia, sostiene che non vi sia stato un accordo con le autorità di Dublino che configuri l’ipotesi di un aiuto di Stato, ma il fatto è che l’indagine avviata negli scorsi mesi e che ha come oggetto la strategia elusiva degli operatori multinazionali verso il fisco dei singoli territori europei è giunta alle prime deduzioni, confermando quanto si dice da tempo attorno al metodo che vede le aziende ridurre la propria base imponibile aprendo una o addirittura più sedi nei Paesi dove la tassazione è più bassa e poi fatturando tutti i ricavi dei singoli territori a questi “headquarter” – dove spesso lavorano pochissime risorse umane –, operando infine allo scopo di ottenere che la sede A fatturi i costi alla sede B e viceversa. Ma c’è un ulteriore punto, che riguarda la possibilità di concordare direttamente con gli Stati il proprio regime agevolato. Al fine di attirare investimenti esteri, Dublino ha fissato per Apple un’aliquota del 2%. Ma alla fine, proprio grazie a quella strategia che è stata soprannominata del ‘doppio caffè irlandese’ o del ‘panino olandese’ (a seconda dei Paesi in cui viene applicata), Cupertino arriva a una quota d’imponibile che di fatto è anche minore dei due punti percentuali. Ad accorgersene era stato anzitutto il fisco americano, che chiamò il chief executive di Apple Tim Cook a riferire davanti al Congresso, accusandolo di sfruttare le opportunità offerte dai paradisi offshore. In quell’occasione era stato stimato che Cupertino avesse generato non meno di 150 miliardi di dollari cash, collocati nelle sedi estere. Oggi i numeri dell’economia di Dublino non a caso segnano crescite vertiginose, in questo momento pari solo al ritmo di incremento dei Paesi Orientali, del tutto sganciate dalla stagnazione dell’area Ue. E una delle ragioni è anche l’aver attratto con gli “aiutini di Stato” le realtà Over The Top. La commissione d’inchiesta nominata dal Congresso Usa ha verificato che le filiali irlandesi di Apple sono scatole cinesi, meri contenitori di numeri, che non sviluppano occupazione. Ma gonfiano comunque le casse di Stato. Allo stesso modo, l’indagine promossa da Bruxelles che giunge ora al termine non condanna solo Apple, ma è di monito anche per Dublino, pur restando prerogativa dell’Ue l’assenza di interferenze sui regimi fiscali dei singoli Paesi membri. L’aiuto di Stato, infatti, rientrerebbe nella Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014 A come Apple: che si appresta a ricevere una maximulta per le strategie attuate sul Vecchio Continente grazie all’aiuto del governo irlandese. A come Amazon: le autorità lussemburghesi nel mirino di Bruxelles. Sospettate di aver stipulato accordi fiscali che avrebbero consentito alla società di portare l’imponibile sotto l’1% del proprio fatturato. A come Almùnia: il vicepresidente della Commissione responsabile della politica di Concorrenza è schierato in prima fila nell’indagine. fattispecie dei comportamenti sanzionabili dall’Antitrust europeo, perché obiettivamente distorsivo della concorrenza. Apple, che è sotto indagine così come Fiat e Starbucks, potrebbe non essere l’unica società oggetto delle eventuali sanzioni Ue. In tal senso ricordiamo che il deputato del Partito Democratico, Ernesto Carbone, nella stesura della prima versione dell’emendamento alla Finanziaria che poi avrebbe ispirato la famigerata Web Tax (o Google Tax) sponsorizzata dal compagno di partito, l’onorevole Francesco Boccia, stimava che il danno erariale prodotto da analoghe strategie elusive è calcolabile per l’Italia in 1000 miliardi di euro. La combinazione tra transfer pricing (il prezzo a cui le diverse controllate di una stessa società si vendono tra loro beni e servizi), ruling (la trattative tra aziende e Stati per fissare aliquote agevolate) e advanced price agreement (gli accordi riservati che sono frutto di queste trattative e giacciono in qualche caveau, senza che sia divulgato il loro contenuto) ha prodotto insomma uno squilibrio senza precedenti nell’economia dell’Unione Europea, alterando mercati, introiti fiscali, Pil e in definitiva anche il debito pubblico dei singoli Paesi. Ma a breve giro di posta, i riflettori dell’Unione Europea si sono accesi anche su Amazon. Anche il colosso dell’e-commerce è infatti finito sotto la lente d’ingrandimento della Commissione Europea, in merito alle proprie strategie di elusione fiscale, con particolare riferimento alle agevolazioni che la società di Seattle avrebbe concordato con le autorità lussemburghesi (mentre, lo ricordiamo, nel caso di Cupertino sono chiamati in causa gli accordi raggiunti dalla Mela con il governo irlandese). L’Ue nella giornata di martedì 7 ottobre ha, infatti, emesso una nota, che recita: “La Commissione Europea ha avviato un’indagine approfondita per esaminare se la decisione da parte delle autorità tributarie del Lussemburgo riguardante l’imposta sul reddito delle società da versare da parte Amazon nel Granducato sia conforme alle norme Ue sugli aiuti di Stato”. In proposito, Joaquín Almùnia, vicepresidente della commissione responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: “Le autorità nazionali non possono consentire che determinate imprese riducano i propri utili imponibili, utilizzando strumenti loro consentiti da accordi locali. Al contrario, è giusto che le filiali di società multinazionali paghino sul territorio per intero la propria quota di tasse e non ricevano un trattamento preferenziale, trattamento che in qualche caso potrebbe essere riconducibile ad accordi non trasparenti”. Joaquín Almùnia ha ricordato che l’inchiesta è partita con i primi approfondimenti sul trattamento riservato dalle autorità lussemburghesi ad Amazon già a giugno, e che il Granducato ora sta cooperando alle indagini. Secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense Financial Times, la Ue sospetta che a partire dal 2003 Amazon possa aver beneficiato di una serie di agevolazioni fiscali che, unite all’effetto della presenza di diverse sedi che fatturano l’una verso l’altra beni, licenze e servizi, avrebbe portato l’imponibile a meno dell’1% del fatturato della società guidata da Jeff Bezos, che avrebbe sfruttato in tal senso le opportunità concesse alla sussidiaria Amazon EU Sarl. Il caso delle società che operano attraverso l’on line, come nel caso della realtà leader del settore ecommerce, è ancora più intricato, perché le strategie di elusione sono favorite (ma non legittimate) dalla possibilità di poter allocare in maniera più agevole (soprattutto rispetto a chi possiede una rete retail sul territorio) la fatturazione entro i confini dello Stato che conceda un’aliquota fiscale più favorevole. Oltre la fattispecie del “panino olandese” o del “doppio caffè irlandese” emerge insomma un altro problema, relativo alla cosiddetta ‘ineffabilità’ di quelle società che come Amazon operano di fatto senza una reale presenza in ogni Paese, limitandosi ad avere servizi di logistica integrata che consentono l’evasione rapida di un ordinativo indipendentemente dal Paese di spedizione e da quello di fatturazione. Noi ne avevamo parlato in tempi non sospetti. Ora anche L’Unione Europea si è accorta che qualcosa non torna. E sarebbe da verificare, al di là della questione dell’elusione fiscale, se gli accordi stretti localmente con le autorità governative non configurino soprattutto una violazione delle regole comunitarie sulla libera concorrenza. Il fatto che le dichiarazioni di Joaquín Almùnia, che ha competenza a livello comunitario su questa materia, precedano addirittura quelle di Algirdas Šemeta, commissario per la Tassazione, la dice lunga in tal senso. La battaglia è appena cominciata. pagina 7 RETAIL SETTANTA DI QUESTI STORE A Legnano (Mi) il tradizionale meeting Nintendo - GamePeople. Cresce il business della catena specializzata in videogame. Merito anche degli investimenti in marketing. A cura di Margherita Bonalumi Fabrizio Fatur, direttore commerciale di Db-Line / GamePeople Nella cornice dell’Una Hotel Malpensa a Legnano (Milano) è andato in scena lo scorso 6 ottobre il tradizionale meeting NintendoGamePeople. Un appuntamento che si rinnova, dedicato alla presentazione da parte del colosso nipponico delle svariate release destinate a caratterizzare il business del periodo natalizio. Ma, al contempo, un’occasione per stilare un bilancio del lavoro svolto dalla catena retail specializzata nel videogame, che fa capo alla società Db-Line guidata da Marco Salmini. GamePeople annovera 70 affiliati e nello scorso esercizio 2013 ha generato un volume d’affari in sensibile crescita sia rispetto al 2012, sia rispetto al trend generale del mercato. Una performance che continua a consolidarsi e ad aumentare anche nel corso dei primi nove mesi del 2014: e il dato assume ancora più importanza e valore, dal momento che devono ancora arrivare a scaffale i top title della stagione. Oltre alle performance, vale la pena segnalare il piano di attività marketing – illustrate da Silvia Sogliano - sempre più incisivo che la catena sta continuando ad aggiornare e a perfezionare, per meglio supportare i propri aderenti e diventare sempre più appealing sul mercato. Dalla creazione di una pagina Facebook, al varo della ‘Gift Card’, per arrivare al catalogo natalizio e al potenziamento dell’assicurazione ‘Save the Game’, commercializzata sui prodotti in vendita per garantirsi una sostituzione gratuita del prodotto, per una volta, in caso di danni accidentali. “Il progetto GamePeople continua a evolvere”, ha sottolineato Walter Marzullo, responsabile delle attività di sviluppo della catena. “Il mercato sa premiare la specializzazione e il dinamismo di quei retailer che hanno voglia di operare con passione. “I nostri affiliati stanno verificando e toccando con mano giorno dopo giorno i vantaggi delle nostre formule di affiliazione Invite ed Exclusive. Da parte nostra”, ha concluso Walter Marzullo, “garantiamo il massimo impegno per continuare a supportare i tanti imprenditori che credono in maniera convinta nel nostro progetto. Il canale specializzato dimostra di saper competere in modo adeguato e moderno se ben sostenuto. E sono certo che i nostri affiliati sapranno affrontare e vincere questa sfida competitiva”. I premiati della catena Come ogni anno, nel corso del meeting GamePeople sono stati conferiti premi e riconoscimenti ad alcuni retailer che si sono distinti per l’attività svolta in vari ambiti. Ecco l’elenco dei punti vendita premiati: Fabrizio Fatur, direttore commerciale di Db-Line / GamePeople Best Retail GamePeople Game Center Napoli Fuorigrotta Best GamePeople – Marketing GamePeople Napoli Vomero Best GamePeople – Power Retail Video Magic Cecina (Livorno) Best GamePeople – New Opening 2014 GamePeople Faenza (Ravenna) Best GamePeople – Concept GamePeople Faenza (Ravenna) Best GamePeople Extra Events Cinemastore Maglie (Lecce) Euronics Unieuro La campagna istituzionale in Tv Il futuro dell’affiliazione Si è tenuta lo scorso 21 settembre a Roma la Convention Franchising 2014 di Euronics Italia. Nel corso del convegno, che ha visto la presenza di tutti i soci del Gruppo, sono state ribadite le linee guida del progetto di affiliazione dell’insegna. In apertura dei lavori il presidente Alessandro Butali si è soffermato sui cambiamenti epocali che il mercato consumer electronics sta attraversando in questi anni: su tutti l’ingresso nell’era dell’omnicanalità, la concentrazione di produttori e distributori e l’esplosione di Internet e del digitale. Butali ha evidenziato come alle nuove sfide competitive sia possibile rispondere solo attraverso la massima efficienza e un presidio capillare del territorio, unito a una profonda conoscenza delle specificità locali. Proprio quello che Euronics si propone di realizzare con la sua rete di franchising – presente in tutte le regioni e in oltre il 90% delle province del nostro Paese – in un contesto, come quello attuale, caratterizzato da un ritorno al negozio di prossimità e di medie dimensioni. Nel corso dell’appuntamento romano il management dell’insegna ha voluto ribadire con forza il proprio impegno nei confronti degli affiliati, un impegno che passa attraverso l’ampia gamma di servizi dedicati, progettati con l’obiettivo di coniugare gestione centralizzata e rapidità decisionale. Tra pagina 8 questi spiccano il nuovo Book per le aperture e le ristrutturazioni, una serie di linee guida a cui tutti i punti vendita, diretti e affiliati, devono attenersi per garantire un’immagine univoca nel layout, e Euronics Academy, il portale di e-learning per la formazione del personale. Chiarezza espositiva e qualità nell’assistenza, dunque: sono queste le due leve con cui Euronics si propone di fidelizzare il consumatore di oggi, che appare sempre più emancipato e razionale nelle proprie scelte d’acquisto. Numerose sono poi le novità in serbo per gli affiliati Euronics nel 2015, in particolar modo in ambito commerciale. Tra queste, l’estensione del Prenota&Ritira e l’ampliamento dei servizi legati alla telefonia. Altro punto cardine della strategia Euronics sono poi gli investimenti predisposti su tutti i mezzi di comunicazione, in particolare quello televisivo, attraverso i quali l’insegna punta a mantenere alta la riconoscibilità da parte dei clienti. “La capillarità della nostra rete franchising è uno dei maggiori punti di forza di Euronics, perché ci permette di essere sempre presenti sul territorio, in qualsiasi contesto urbano”, ha ribadito Alessandro Butali. “Le dieci piattaforme logistiche esistenti, inoltre, ci permettono di contenere i costi di approvvigionamento, garantendo al tempo stesso efficienza e velocità di invio della merce”. A chiusura delle attività di rebranding – che hanno visto l’azienda forlivese completare in soli 4 mesi il cambio insegna su oltre 400 punti vendita in tutta Italia e su tutti i canali digitali – Unieuro è on air dal 7 ottobre con una grande campagna pubblicitaria istituzionale su tutti i principali mezzi di comunicazione, on line e off line. La campagna è articolata in quattro soggetti teaser da 10 secondi e con un film da 30 secondi che completa il messaggio “core” dell’insegna. Il cortometraggio, girato e realizzato dal regista Luca Lucini, vive di scene rubate dalla realtà, racconta gli oggetti tecnologici di oggi nei desideri e nelle situazioni di tutti i giorni. La campagna di comunicazione istituzionale è stata pianificata in modalità integrata su tutti i principali media: dai canali televisivi (Digitale Terrestre e satellitare) ai social, come Facebook e Twitter, dalla radio ai più importanti portali e siti web che lavoreranno in sinergia per consolidare il nuovo posizionamento del brand Unieuro sul consumatore italiano. Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014 hitechweb.info hitechweb.info Il nuovo sito all news. Che fornisce in tempo reale informazioni sul mercato delle tecnologie, dell’entertainment e dei suoi protagonisti. IL QUOTIDIANO DEL SETTORE tecnologico ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV DIRETTORE RESPONSABILE: ANGELO FRIGERIO PRIMO PIANO Se il pescivendolo diventa artista... Comincia il processo per la truffa che vedeva l’Imaie finanziare progetti inesistenti a sedicenti musicisti e attori. Massimo Ghini: “Bastava presentarsi a una web radio e poi pagare la quota Siae”. Si è aperto nei giorni scorsi a Roma, il processo relativo alla maxi-truffa dell’Imaie, l’istituto che gestiva sino al 2008 (prima dello scioglimento ordinato dal Prefetto della Capitale) l’equo compenso destinato ad artisti, interpreti ed esecutori. A giudizio davanti alla Nona Sezione del Tribunale di Roma sono Maurizio D’Agapito e Antonio Iacopone, accusati riciclaggio (il sospetto è che all’ente sia stato sottratto 1 milione e 600mila euro). I due imputati sono stati rinviati a giudizio nella prima tranche del processo. Altri sedici individui sono stati citati per truffa aggravata, mentre sono andati prosciolti per difetto di querela coloro che vennero indicati tra il 2007 e il 2008 come artisti pur non essendolo. Ricordiamo infatti che il gup Massimo Battistini su sollecitazione del pubblico ministero ha assolto i finti artisti, malgrado abbiano percepito finanziamenti Imaie. Come funzionava la truffa? Il consiglio di amministrazione dell’Imaie aveva dato mandato a due funzionari, l’uno – Trasimenti – tra i sedici rinviati a giudizio, l’altro – De Martini – suicidatosi pochi mesi fa, di identificare i soggetti che in virtù della legge 93/192 avevano diritto a vedersi erogare finanziamenti per progetti musicali o artistici, finalizzati alla promozione dell’attività dell’Imaie. I due poterono così distribuire le somme tra 205 finti artisti. Metà del denaro distratto sarebbe finito nelle mani degli imputati Iacopone e D’Agapito, a loro volta incaricati della selezione dei progetti da finanziare. Attraverso fatturazioni e operazioni bancarie per 840mila euro, il capitale è stato riciclato tramite società intestate ai due. Da quanto emerso, sembra anche che D’Agapito fosse informato puntualmente di tutto ciò che veni- Massimo Ghini Alle pagine II e III L’INTERVISTA La prima volta di MyMovies Il portale di recensioni, che opera anche come piattaforma di cinema On Demand, ha distribuito in sala il documentario Altman, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Ne parliamo con il ceo Gianluca Guzzo. IL CASO PRIMO PIANO Confiscata la società della “cricca” Il pasticciaccio brutto della Commissione Tra i beni sequestrati, anche le quote che Angelo Balducci deteneva nella Edelweiss Production. La storia di quando il funzionario dei Lavori Pubblici, Diego Anemone e Gaetano Blandini (oggi Siae) discutevano al cellulare... Un ricorso al Tar del Lazio evidenzia le lacune procedurali di Mibact e direzione Generale Cinema nelle nomine di luglio. Nulla è cambiato da quando si operava per chiamata diretta. E i curriculum dei selezionati destano più di una perplessità. Alle pagine II e III A pagina IV Segue a pagina II FOCUS ON ANEC LAZIO CONTRO LE ANTEPRIME WEB Gli esercenti minacciano di smontare il film di Tucker ‘Class Enemy’, che doveva passare su MyMoviesLive!. E il portale rinuncia a programmarlo, replicando con una nota all’iniziativa dell’associazione presieduta da Giorgio Ferrero. “Per un pugno di spettatori”. Si potrebbe titolare così la querelle nata intorno alla decisione di Anec Lazio di non montare il film Class Enemy, diretto dal regista sloveno Rok Bicek, in sala dal 9 ottobre. Ragione della scelta? L’anteprima web programmata da MyMoviesLive!, prenotata da 326 utenti. Un numero francamente esiguo e una perdita potenziale di spettatori al botteghino non così clamorosa. Ma in Anec non la pensano così, e il braccio di ferro ha costretto MyMovies a rinunciare all’anteprima, pur di non pregiudicare l’esito in sala del film prodotto da Tucker. Con un comunicato rilasciato nella giornata del 7 ottobre, MyMovies. it, per voce del proprio founder e ceo Gianluca Guzzo, ha annunciato infatSegue a pagina II I va dibattuto e deciso nelle assemblee dell’ente, al punto che venne informato tempestivamente dell’intenzione dell’allora direttore generale Maila Sansaini di denunciare la truffa. Dalle dichiarazioni a verbale della Sansaini, ascoltata dagli inquirenti, le informazioni relative all’assemblea in questione sarebbero state registrate in un file audio, poi fissato su supporto vergine da un dipendente e consegnato all’allora vicepresidente dell’Imaie Domenico Del Prete, che avrebbe poi chiesto il rimborso relativo alle spese sostenute per la masterizzazione di venti copie del suddetto Cd. E ora che il processo è entrato nel vivo, fanno scalpore le dichiarazioni di Massimo Ghini (foto), che faceva parte del Cda di Imaie. Proprio dalle denunce di Ghini e Sansaini è partita l’indagine. (...) ti di dover rinunciare alla proiezione sulla propria piattaforma web, pena il blocco dell’uscita in sala da parte degli esercenti. “Non distinguere più gli amici dai nemici è un chiaro indice di confusione e smarrimento, ma quando si dichiara guerra ai propri alleati, vuol dire che con grande probabilità ci si sta avviando verso la sconfitta”, spiega nella nota (intitolata emblematicamente “Cinema Enemy”) Guzzo. “Da 15 anni MyMovies.it è al servizio di produttori, distributori ed esercenti cinema. (...) ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV N.10 - OTTOBRE 2014 L’INTERVISTA segue dalla prima Anec Lazio contro le anteprime web (...) A proprie spese promuove film, orienta e accompagna il pubblico al cinema e con l’impiego delle più innovative tecnologie e il marketing più di tendenza ricorda a oltre 400mila utenti unici al giorno, raggiungibili su pc, mac, smartphone e tablet, console, wearable e tv connesse, le grandi emozioni di una serata al cinema. Nel 2010 per andare incontro a quel cinema più bisognoso di comunicazione e sostegno, con poco budget ma di grande talento, abbiamo lanciato la piattaforma streaming MyMoviesLive!, con l’intento di sviluppare una promozione più penetrante del cinema di qualità, di formare e mantenere un “pubblico d’essai”, utilizzando delle Anteprime Web riservate a un ristrettissimo pubblico online che permettevano di costruire attorno al film una comunicazione da fare invidia ai più gettonati blockbuster”. Vengono citati in tal senso i casi de La bocca del Lupo, Departures, sino al recente Jimi, il biopic su Jimi Hendrix passato sulla piattaforma pochi giorni dopo l’uscita in sala, a fronte di una massiccia opera di comunicazione del titolo da parte del portale. Un esempio di sinergia virtuosa tra diverse modalità distributive? Evidentemente gli esercenti non la pensano così. La decisione di non montare Class Enemy, secondo quanto riporta lo stesso comunicato di MyMovies, è maturata all’interno dell’ultima assemblea di Anec Lazio. E, aggiunge il comunicato: “Potrebbe riguardare anche altri film che decideranno di utilizzare il programma MyMoviesLive! come modello di promozione. Una posizione che riteniamo Giorgio Ferrero più che infelice visto il grande lavoro fatto per il cinema di qualità in tutti questi anni e soprattutto per lo sforzo e i risultati ottenuti proprio per quelle sale che ora sembrano ritorcersi contro di noi e il nostro pubblico”. Per far luce sulla posizione di Anec Lazio abbiamo sentito via telefono il presidente dell’associazione, Giorgio Ferrero (foto), impegnato a Mantova per le Giornate Fice del Cinema di Qualità. “Quando un distributore decide di fare un’anteprima web è giusto che l’esercente sia informato”, esordisce Ferrero. “Se manca la comunicazione del distributore, l’esercente a nostro parere ha il diritto di non montare il film. Quel che lamentiamo è dunque il fatto di non essere informati. Riconosciamo a MyMovies.it un ruolo importante nella promozione e nella valorizzazione del cinema. Attenzione però, perché anche una proiezione web a numero chiuso impatta sull’attività di un singolo esercente che ha deciso di programmare un film e se lo ritrova su Internet nelle stesse serate in cui è in sala. Penso al caso di Jimi, per cui abbiamo registrato le lamentele di alcune sale romane. Invito anche a ragionare sul numero di copie in cui esce un film. Se si tratta di 20 copie, l’anteprima web ha una sua incidenza negativa sensibile. E dunque la nostra intenzione, anche per il futuro, è quella di continuare a bloccare quei titoli che, senza che sia stato annunciato all’esercente con il dovuto anticipo, sfruttano il passaggio su una piattaforma Internet. Pur nella piena consapevolezza che in quell’occasione, come per il resto della sua attività, MyMovies fa un lavoro essenziale”. Alberto Bellagente La prima volta di MyMovies Il portale di recensioni cinematografiche, che opera anche come piattaforma On Demand, ha distribuito al cinema il documentario ‘Altman’, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Ne parliamo con il ceo Gianluca Guzzo. E’ iniziata il 16 ottobre la nuova avventura di MyMovies. La società che gestisce la guida on line ai film più consultata dagli utenti web italiani ha distribuito, per la prima volta in sala, il documentario Altman, diretto da Ron Mann, presentato all’ultima Mostra del Cinema all’interno della sezione “Venezia Classici”. Con Gianluca Guzzo, founder e ceo di MyMovies, parliamo di questa prima esperienza di distribuzione nelle sale cinematografiche. Come nasce l’idea di misurarsi con il canale distributivo tradizionale? Nasce dall’esigenza di dare spazio a film - in questo caso un documentario - di alta qualità e che però riescono a trovare poche opportunità per l’uscita in sala. Abbiamo provato a ragionare sulle modalità con cui colmare questa lacuna, partendo dalla constatazione che il mercato della distribuzione sta radicalmente cambiando. Noi siamo nati sul web: tutti oggi guardano a Internet per risolvere i problemi distributivi. Abbiamo pensato allora di rovesciare quest’approccio, testando la distribuzione tradizionale in sala. Avevamo già fatto esperimenti di acquisizione di titoli solo per lo sfruttamento digital. In questo caso si tratta invece di un’acquisizione full rights del diritto relativo al territorio ita- segue dalla prima Se il pescivendolo diventa artista... (...) “Facevo parte della minoranza e tutte le volte che ponevamo un problema ci scontravamo con il muro di chi aveva i numeri dalla propria parte”, dice l’attore romano. Che ha spiegato nel dettaglio come funzionava il raggiro: “L’artista in questione si presentava ad una web radio che certificava di avere mandato il pezzo, poi con quel certificato l’artista in questione andava alla Siae, pagava 100 euro e con la ricevuta del pagamento, automaticamente otteneva l’iscrizione all’Imaie. Tra gli artisti veri che seguivano questa procedura, ne abbiamo trovati tanti che lavoravano come pescivendoli e giornalai”. Ghini riferisce di aver ricevuto una serie di telefonate di minaccia, “in cui mi veniva detto di smettere di mettere i bastoni tra le ruote e che questa mia presa di posizione mi sarebbe costata carissima”. A consentire la truffa era dunque un sistema di controlli “a maglie larghe”, per usare un eufemismo, che ha permesso a persone qualsiasi di spacciarsi per musicisti e attori. Resta da capire il meccanismo con cui poi i finanziamenti erogati finivano nelle mani dei due imputati. E non va dimenticato che a monte della truffa sta un’altra questione: le attività di promozione erano finanziate con i compensi non ridistribuiti agli aventi diritto, per impossibilità - o incapacità - di rintracciarli. Un’impossibilità che ha consentito negli anni di cumulare il cosiddetto tesoretto (oltre 100 milioni di euro). Ma un giorno, forse, la magistratura si occuperà anche di questo... A.D. II liano, effettuata dal distributore internazionale. Studio Universal gestirà il passaggio Pay-Tv, Feltrinelli l’home video, noi il theatrical e naturalmente il Vod. Qual è il vostro obiettivo con quest’operazione? Capire il canale distributivo più da vicino. Non vogliamo cambiare mistero. Quello che ci interessa è capire il metodo distributivo per ottimizzare il lavoro che stiamo facendo sul web. Il Vod resta per noi la cosa più importante. MyMovies nasce come guida ai film, e oggi siamo in grado di aggiungere un tassello: non solo ti parliamo di un film, ma te lo facciamo anche vedere. Vero, c’è anche l’idea di costruire un listino vero e proprio, con titoli che magari faremo circuitare solo sulla piattaforma Vod e altri che potremmo portare in sala grazie alla partnership con altri distributori. Ma il punto per noi è puntare ad avere un vantaggio competitivo nello streaming, e garantirci in quella fascia di sfruttamento un contenuto esclusivo. Uscire in sala oggi presenta molte incognite. Come valuta a oggi l’esperienza che state facendo in tal senso? Siamo indubbiamente contenti. Abbiamo presentato Altman a Venezia con la vedova di Altman e il regista e quel momento di forte visibilità si è riflesso sulla sala, con anteprime che sono andate decisamente bene. Il 15 IL CASO Tra i beni sequestrati, anche le quote che Angelo Balducci deteneva nella Edelweiss Production. La storia di quando il funzionario dei Lavori Pubblici, Diego Anemone e Gaetano Blandini (oggi Siae) discutevano al cellulare... Tredici milioni di euro. È quanto vale il patrimonio di Angelo Balducci, l’ex presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici al centro delle indagini incrociate delle Procure di Roma, Perugia e Firenze per lo scandalo della cosiddetta “cricca degli appalti”, che vedeva lo stesso Balducci agire di concerto con l’imprenditore capitolino Diego Anemone e con altri alti funzionari statali, gravitanti nel mondo delle opere pubbliche e non solo. Il “tesoretto” è ora stato posto sotto sequestro dalla Guardia di Finanza. La confisca riguarda conti bancari, beni immobili, automobili e quote di società detenute dallo stesso Balducci o dai suoi congiunti, secondo le disposizioni del Tribunale di Roma - Sezione Misure di Prevenzione. Che, contestualmente, ha applicato all’ex funzionario statale la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Roma per tre anni, riconoscendone la pericolosità sociale, perché “dedito a traffici delittuosi e abituato a vivere abitualmente con i proventi di attività illecite”. Ricordiamo infatti che la “cricca” a partire dal 1999 si era assicurata, tra illeciti tributari che servivano a coprire le tangenti, l’assegnazione di una serie di importanti appalti pubblici. Ma Balducci era anche interessato alla produzione cinematografica e, anche allo scopo di sostenere la carriera d’attore del figlio Lorenzo, controllava quote del capitale della società di produzione cinematografica “Edelweiss Production srl”, che risulta aver beneficiato ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV N.10 - OTTOBRE 2014 Gianluca Guzzo ottobre c’è stata dunque l’uscita theatrical, e devo dire che Studio Universal ci sta supportando con grande impegno nel lancio. Come primo esperimento di distribuzione in sala, il bilancio sin qui è dunque certamente positivo. Oggi d’altronde grazie al digitale significative ragioni di costo sono abbattute. Restano, come tutti sanno, alcune complessità burocratiche, quelle che deve affrontare ogni distributore. Perché avete scelto proprio questo titolo per uscire in sala? Io credo che la ragione prima della scelta di questo documentario è la vicinanza di Altman alla nostra maniera di intendere e vivere il cinema. É uno dei personaggi più eclettici che hanno fatto la storia di questo mondo, e ci sentiamo molto nelle corde della sua maniera di raccontare. Pensando ai suoi film, più volte mi sono sorpreso a trovare delle forti convergenze del punto di vista, a pensare: “Anche noi lo avremmo raccontato così”. Volevamo dunque a tutti i costi che questo documentario avesse distribuzione. Ed eravamo alla ricerca di un film che parlasse di cinema, capace di rappresentare appieno cos’è MyMovies. Il vostro lavoro, diceva prima, resta focalizzato sul Vod. Qual è la sua visione del tema delle window tra sala e sfruttamenti successivi? Quella delle window continua a essere una questione complessa. Ci sono in gioco business ancora molto solidi, nodi che non è facile sciogliere. Io credo che si possano aprire finestre intermedie a supporto della sala cinematografica. Meno facile è che si arrivi a una contemporanea tra la sala e il Vod. Per restare al caso di My Movies, l’esercente capisce che lo stiamo aiutando col web. La differenza in questo caso la fa l’esperienza. Posso fare il caso di Jimi, il biopic su Hendrix. L’uscita in sala era stata fissata al 18 settembre, noi il 21 lo abbiamo programmato su MyMoviesLive!, con una proiezione a pagamento riservata a mille persone. Un numero che non toglie nulla alla sala. E in compenso stiamo lavorando con tutte le nostre forze a promuovere il titolo, on e off line. Qualche anno avremmo avuto probabilmente delle resistenze. Oggi no, gli esercenti dicono anzi apertamente di essere in grado di portare il film in un numero maggiore di sale proprio grazie a noi. Netflix ha appena fatto il suo ingresso in Francia, mentre l’Italia resta fuori a oggi dalla strategia d’espansione della società di Los Gatos. Ci stiamo perdendo qualcosa? Purtroppo il nodo del problema sta in un numero: in Italia il giro d’affari del Vod vale 20 milioni di euro. In Francia il segmento sviluppa invece un valore di 250 milioni. Ci stiamo perdendo qualcosa? Secondo me sì. Netflix conosce molto bene il suo lavoro, e non averla in Italia è un limite. Lo dico anche se a qualcuno potrà sembrare che per noi sia un competitor. Ma il profilo di MyMovies resta essenzialmente quello di una guida. La chiave di tutto per noi sono le recensioni. Quello che invece è fondamentale è mantenere in questo momento storico l’appeal dell’industria cinematografica, e in questo senso realtà come Netflix potrebbero dare anche in Italia un contributo molto importante. Sono convinto che la sfida non è tra società che concorrono nella distribuzione di cinema nelle diverse piattaforme, ma tra il cinema e le altre forme di intrattenimento. E comunque a mio parere si tratta solo di un’opportunità rimandata. Gli italiani sono molto tecnologici sotto vari profili. Nell’audiovisivo c’è un ritardo da colmare, ma ce la faremo, coi nostri tempi. Decisive anche in questo senso sono le experience che il pubblico potrà provare. E poi, statene certi, arriveranno tutti. Si aprirà allora un’altra questione, relativa allo scenario distributivo, perché è chiaro che questo tipo di attori porta con sé il rischio di un uniformarsi del gusto. Bisognerà allora pensare a mantenere salda la tutela dell’offerta di cinema di qualità. Ma in questa fase, se operatori Svod entrano nel nostro mercato, possono solo fare un bene a tutto il settore. Andrea Dusio Confiscata la società della “cricca” di finanziamenti da parte del già citato Anemone, nonché di altri imprenditori aggiudicatari di appalti pubblici. Tra le produzioni della Edelweiss compaiono due film interpretati da Lorenzo Balducci, Il Sole Nero del regista polacco Zanussi, con Valeria Golino, sostenuto da Umbria Film Commission (2007), e Io, Don Giovanni di Carlos Saura, coprodotto da Andrea Occhipinti, e beneficiario di un contributo del Mibact. Non è il solo film in cui è coinvolto Lorenzo Balducci a essere stato oggetto del contributo stanziato dal ministero, allorché direttore generale Cinema era l’attuale direttore generale Siae Gaetano Blandini, che è stato rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione con Balducci (Angelo) e Anemone. Ricordiamo infatti che Blandini, quando ancora non si occupava di fare shopping di smartphone in Costa Azzurra, era alla guida delle commissioni che hanno stanziato i finanziamenti di Gas (2005), Last Minute Marocco (2007), Ce n’è per tutti (2009), Aspettando Godard (2009) e il già citato Io, Don Giovanni (2009), tutti interpretati da Lorenzo Balducci. Al momento dell’iscrizione nel registro degli indagati, il provvedimento emesso nei confronti dell’ex dg diceva: “In qualità di dirigente del ministero dei Beni culturali” ha “concesso o fatto concedere, in virtù della carica ricoperta, ripetuti finanziamenti pubblici per 1,8 milioni di euro in favore di società di produzione cinematografica per la realizzazione di film interpretati da Lorenzo Balducci, figlio di Angelo”. A fronte di questi contributi, Blandini avrebbe ottenuto alcuni lavori di ristrutturazione, svolti su richiesta di Angelo Balducci da imprese di fiducia di Diego Anemone presso la sua abitazione, e la cessione a prezzo di favore di un’autovettura alla moglie: quelle che il Gip ha definito “ripetute utilità”. Ricordiamo che “Bland” è finito anche nelle intercettazioni relative alla Cricca. Si era trovato infatti a essere oggetto della richiesta di Anemone di favorire il progetto di un amico, Patrizio La Bella, attore ma soprattutto uomo di fiducia del costruttore, che lo aveva sguinzagliato sulle tracce dell’inchiestista dell’Espresso Fabrizio Gatti, che seguiva l’affaire-appalti alla Maddalena per il G8. Un giorno di luglio, Anemone chiama Blandini e gli chiede se è disponibile a un incontro: “Io non so come stai messo tu, ma se domani mattina o dopodomani... fammi sapere tu; mi offri un caffè al solito posto... comunque ho fatto quasi tutto”. Passano due mesi e Anemone avvisa La Bella: “Ti chiamerà e ti devi sbrigare quando ti chiama”. La settimana dopo Blandini chiama Anemone: “Senti oggi abbiamo approvato... Sono stati bravi; si sono spicciati... digli che adesso devono essere altrettanto bravi a spicciarsi con la banca”. E Anemone subito dà il via libera al suo uomo: “Adesso vi dovete sbrigare”. Ricordiamo inoltre che Rossana Thau, la moglie di Balducci, ancor prima della Edelweiss, era socia della moglie di Anemone Vanessa Pascucci nella Erretifilm, e partecipava alla Italian III Dreams Factory, controllata per metà da Giulio Violati, l’ex marito di Maria Grazia Cucinotta. Per inciso, Gas è uno dei film realizzati da Massimo Ferrero, allorché il Viperetta faceva il produttore, Last Minute Marocco è prodotto da Violati, Thau e Cucinotta, Ce n’è per tutti (titolo che la dice lunga) e Aspettando Godard da Sauro e Anna Falchi. Ma quello che nessuno ha mai scritto è che con lo spostamento di Blandini in Siae le cose non sono cambiate: nel 2010 ancora Sauro e Anna Falchi si sono visti finanziare dal Mibact Due vite per caso, con Lorenzo Balducci interprete e distribuzione Lucky Red, e Violati e Cucinotta Viola di Mare, film alla cui prima, ricordano i presenti, “sembrava di essere al 2 giugno, tale era la sfilata di autorità”. Curioso, per un film che racconta di un amore saffico all’epoca di Garibaldi in un isolotto al largo della Sicilia, e che si rifà al libro Minchia di re. Che, non vuoi dare il contributo culturale a un film tratto da Minchia di re? E d’altronde, come spiegava la Thau, anche lei intercettata: “Anche se i film vanno male non si perde niente”. La morale della favola è questa. Che paghi lo Stato, o qualche imprenditore in cerca di favore, quei titoli sono il simbolo di un’epoca nera nella storia del cinema finanziato con risorse pubbliche in Italia. Meglio ricordarsene sempre, quando si parla di “riconoscimento culturale”: che qualcuno, per quel riconoscimento, si è rifatto l’auto e la vasca da bagno... Tommaso Stigliani ECONOMIA E POLITICA DI CINEMA, WEB, TV N.10 - OTTOBRE 2014 PRIMO PIANO Il pasticciaccio brutto della Commissione Un ricorso al Tar del Lazio evidenzia le lacune procedurali di Mibact e direzione generale Cinema nelle nomine di luglio. Nessun verbale, nessuna valutazione dei singoli candidati, nessun giudizio, nessun criterio. Nulla è cambiato da quando si operava per chiamata diretta. E i curricula dei selezionati destano più di una perplessità. Hanno appena cominciato a operare, ma le commissioni per la Cinematografia nominate il 25 luglio dal ministro dei Beni e delle attività culturali Dario Franceschini (foto) sono nell’occhio del ciclone, per un ricorso al Tar inoltrato dall’avvocato Adriano Tortora contro il Mibact e la direzione generale Cinema, e nei confronti dei componenti della sezione consultiva per i film della Commissione. Tortora, per conto del proprio assistito, Michele Lo Foco, chiede l’annullamento del Decreto ministeriale e di tutti gli atti a esso legati o conseguenti. Dunque anche dei decreti pubblicati il 14 ottobre e relativi ai contributi per la promozione delle attività cinematografiche in Italia e all’estero. Come nasce il ricorso? Per la prima volta le commissioni sono state nominate non per chiamata diretta ma dopo esame dei curricula. Lo Foco, che a maggio aveva inviato la sua candidatura, si è trovato, con sua sorpresa, a non essere tra i nominati. E visto che nel suo background ci sono la presidenza di commissioni ministeriali, di Cinecittà Diritti, la presenza in numerosi cda (da Rai Trade a Cinecittà Holding sino alla municipalizzata di Roma nel settore cultura Zetema, ai Rai Net e alla Fondazione Cinema per Roma), le consulenze prestate alla direzione generale Rai e così via, si è domandato quali fossero i titoli dei nominati che lo avevano sopravanzato. E il 31 luglio scorso ha chiesto di aver accesso agli atti, chiedendo di poter visionare, mediante estrazione copia, la propria posizione concorsuale e quella degli altri candidati, con riferimento in particolare a domande di partecipazione, curricula, verbali della commissione relativi alla valutazione dei titoli e criteri di valutazione adottati, sino alle schede di valutazione finale e al decreto ministeriale conseguente. Come si legge nel ricorso al Tar, la possibilità di poter visionare gli atti è stata concessa solo il 25 settembre. A quel punto il ricorrente ha potuto verificare che non vi era “nessun verbale, nessuna valutazione dei singoli candidati, nessun giudizio, nessun criterio di valutazione predeterminato, nessuna graduatoria, in altre parole nessun elemento che possa far pensare a una selezione pubblica svoltasi in linea con i principi costituzionali di imparzialità e buon andamento della Pubblica Amministrazione”. Negli atti compaiono infatti esclusivamente le istanze, i curricula dei componenti selezionati e il Decreto del 25 luglio. Lo stesso direttore generale Nicola Borrelli, nella nota di accompagnamento alla documentazione, scrive che si tratta dell’“unica documentazione agli atti”. Ecco allora configurarsi secondo l’avvocato Tortora l’ipotesi di violazione dei principi di imparzialità dell’azione amministrativa, di difetto di istruttoria e di eccesso di potere per disparità di trattamento. “Quali esperienze curriculari hanno fatto optare per la scelta dei membri della commissione? Quali competenze funzionali all’incarico sono state considerate per comporre la nuova commissione? Quali ragioni hanno portato all’esclusione di candidati evidentemente più titolati?”, si domanda il legale. Dario Franceschini Siamo andati allora a leggere gli estratti dei curricula dei nominati che vengono citati nel ricorso. Partiamo dal giornalista e critico cinematografico Boris Sollazzo. Ha lavorato nel casting del Grande Fratello; è autore delle trasmissioni di Antonello Piroso Niente di personale e Ma anche no. Ha cofondato il sito www.extranapoli.it; è direttore della testata cinematografica mensile The Cinema Show, primo periodico di cinema su iPad; consulente organizzativo e artistico del festival cinematografico “La valigia dell’attore”; è collaboratore della rivista mensile nazionale Acqua e Sapone. Passiamo a Graziella Bildesheim. Ha frequentato il corso di laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Roma La Sapienza con frequenza di esami regolarmente sostenuti sino al quinto anno; ha fondato e dirige il Maia Workshop; docente del corso “La scelta del progetto e il Pitching presso la Scuola Nazionale di Cinema di Roma”; ha fondato la società di produzione Fabulafilm srl; tiene un ciclo di lezioni su struttura delle coproduzioni internazionali presso la facoltà di Cinema e Televisione dell’Università di Tbilisi (Georgia). Veniamo a Pasqualino Damiani. Ha fondato la Lemon Communication; ha prodotto e diretto il documentario Sulle tracce di Pasolini; ha diretto il docu-film per Rai2 Il vento dell’Adriatico; è curatore e conduttore di Agenda Cult su Radioies. Massimo Galimberti è invece vicepresidente e responsabile della programmazione e della direzione artistica per il Kino; è docente titolare della cattedra del cor- IV so di “Storia del Cinema” e “Generi e Tecniche del linguaggio cinematografico” presso l’Università dell’Aquila, facoltà di Lettere e Filosofia; è stato relatore al convegno annuale della Consulta Universitaria Cinema; ha collaborato con il mensile Duel. Tralasciamo il curriculum di Giandomenico Celata, dal momento che nel ricorso è citato come “unico membro ad avere almeno in parte un cv paragonabile a quello odierno del ricorrente”, e andiamo a Giuseppe Citrigno, che è stato location manager del film per la Rai Giuseppe Moscati e del film Vorrei vederti ballare, prodotto dalla Falco Production; è stato direttore organizzativo della manifestazione cinematografica “Cinquantesimo Anniversario del cinema Citrigno”. È poi il turno di Massimo Causo, che conosciamo come uno dei migliori critici cinematografici italiani, e dunque a nostro parere figura a pieno titolo nella commissione. Nel suo curriculum si dice che fa parte del comitato di selezione del Torino Film Festival; è stato membro della commissione di selezione della settimana della critica della Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia; collabora con le riviste Il Ragazzo Selvaggio, Marla, Sentieri Selvaggi, Panoramiche, Film, ed è critico cinematografico del quotidiano Corriere del Giorno di Taranto. E chiudiamo con Simona Nobile, che si occupa di traduzioni, sceneggiatura e realizzazione sottotitoli di film; supervisione doppiaggio tedesco e sottotitoli in tedesco; è talent assistant del film Third Person. Tutti i curricula rimandano insomma a professionalità che hanno a che fare con il mondo del cinema. Nessuno, come è scritto nel ricorso “ha avuto precedenti esperienze produttive e di distribuzione ovvero di valutazione dei piani finanziari e dei budget dei film”. E questo è tanto più grave se si considera che la commissione ha il compito di “determinare la linea editoriale del cinema italiano, entrando profondamente nel profilo produttivo dei film (come si sostengono, come si impegnano i soldi, quali collaborazioni produttive assicurano, etc.)”. Ma soprattutto, l’assenza di verbali, schede, criteri di giudizio, rimanda a quanto scriviamo ormai da anni: l’assoluta discrezionalità con cui opera il direttore generale Cinema. Discrezionalità che sarà tanto più pronunciata se i membri della commissione nominata hanno un curriculum che, a fronte delle loro esperienze in singoli segmenti dell’attività che costituisce l’indotto del cinema, non consente loro di avere una visione a trecentosessanta gradi sul prodotto. Il risultato di queste nomine lo si può già misurare nelle prime delibere relative alla promozione delle attività cinematografiche in Italia e all’estero, pubblicate sul sito del Mibact il 14 ottobre. E perfettamente in linea con il modus operandi di quando le commissioni erano nominate per chiamata diretta. Caro Nicola Borrelli la musica non è cambiata. Anche perché continui indisturbato a cantartela e suonartela da solo. Andrea Dusio Breaking News PRIMO PIANO NETFLIX VA ALLA GUERRA DELLA WINDOW La società di Los Gatos annuncia una partnership per la produzione di quattro film di Adam Sandler, che lancerà contemporaneamente in Svod in 50 Paesi. Non solo: si appresta a un day&date streaming/theatrical per il sequel de ‘La tigre e il dragone’. Scatenando la protesta dei circuiti cinematografici Usa. A cura di Andrea Dusio “Netflix? Il suo core business sono le serie Tv”. Sino a pochi giorni fa il servizio di Svod leader negli Usa e ora anche in Europa si era costruito la reputazione di brand leader non solo nella distribuzione ma anche nella produzione di prodotto seriale televisivo, in virtù del successo straordinario di House of Cards, on air con la seconda stagione, da qualche settimana anche in Italia (ma su Sky). Ma lo scorso 2 ottobre la società guidata da Reed Hastings ha annunciato di aver siglato un accordo con il comico Adam Sandler, uno dei beniamini del pubblico Usa, per produrre e distribuire direttamente quattro film, che saranno resi disponibili al lancio in 50 territori. Il deal prevede una coproduzione con Happy Madison, società che appartiene allo stesso Sandler, e che ha già in lavorazione altri prodotti, non inclusi nell’accordo. Vale la pena ricordare che complessivamente il box office mondiale dei titoli dell’attore del franchise Un weekend da bamboccioni e di 50 volte il primo bacio è di 3 miliardi di dollari, risultato che ne fa una delle star più “remunerative” di Hollywood. Gli stessi rank di Netflix lo vedono costantemente ai primi posti per film più visti, negli Usa ma anche nei territori esteri dove è presente il servizio di Svod, dal Regno Unito al Brasile. La notizia dell’accordo tra Sandler e Netflix è stata pre- ceduta, sempre questa settimana, da un annuncio che vede la società di Los Gatos partner questa volta della Weinstein per co-produrre il sequel del film di Ang Lee La tigre e il dragone (2000). All’interno dell’accordo è già prevista la distribuzione affidata a Imax. E questa scelta ha scatenato la reazione dei grandi circuiti cinematografici, da Amc Entertainment a Regal Cinemas e Cinemark, che hanno già annunciato che non programmeranno il film al lancio, già schedulato per il 28 agosto 2015 e hanno promesso di interrompere tutte le proiezioni nelle sale Imax sotto il loro controllo. Il motivo di questa scelta è nella strategia day&date di distribuzione annunciata da Netflix, che trasmetterà in streaming il film (il titolo Usa è Crouching Tiger, Hidden Dragon: The Green Legend) la sera stessa dell’uscita in sala. Secondo stime comparse su Home Media Magazine, il numero di sale Imax con- trollate dai circuiti che non monteranno The Green Legend è di circa 250 strutture in Nord America (su 400 Imax Theater). Si annuncia dunque un braccio di ferro, che vedrebbe Netflix nella parte del “rottamatore” del sistema molto rigido di window applicato da sempre negli Stati Uniti. Ricordiamo in tal senso che la finestra tra theatrical e uscita negli altri formati si è in qualche modo già contratta negli ultimi vent’anni, nonostante la difesa a spada tratta operata dai circuiti. Dai 6 mesi e 28 giorni che rappresenta il picco storico della window (eravamo nel 1997) si è arrivati sino ai 3 mesi e 14 giorni applicati come finestra media nel quarter chiuso il 30 settembre scorso. Una window dunque simile a quella italiana, che per gli Usa rappresenta la più breve di sempre, secondo la stessa National Association of Theater Owners, che rimarca la forte restrizione registrata negli ultimi dodici mesi, dal momento che la media del 2012 era di quattro mesi e quattro giorni. Ricordiamo in tal senso che quando Universal Studios nel 2011 annunciò di distribuire la commedia Tower Heist in modalità Premium Vod a poche settimane dall’uscita theatrical, le catene cinematografiche decisero di boicottare il film, non proiettandone nemmeno i trailer e non esponendo il materiale marketing, al punto che Universal decise immediatamente di desistere da ulteriori esperimenti con la stessa modalità distributiva. E quando Warner Bros annunciò a inizio anno di voler distribuire il sala l’adattamento cinematografico del Tv show Veronica Mars in contemporanea con il digital sell-thru e il transactional Vod a noleggio, ottenne da Amc qualche centinaio di schermi, a dimostrazione che qualche passo in avanti si è fatto. Ma probabilmente il day&date di un titolo con ottime - ma non eccezionali - potenzialità di box office fa ancora paura. Attenzione però, perché proprio l’annuncio relativo alla partnership con Adam Sandler dimostra che Netflix è anche in grado, se vuole, di correre da sola. Distribuendo un titolo theatrical senza nemmeno passare dalla sala. Forse è questa la prospettiva che dovrebbe fare davvero paura... Koch Media ‘Alabama Monroe’ in Dvd e Blu-ray Koch Media Italia lancia sul mercato italiano la versione home video di uno dei film più coinvolgenti e apprezzati, dalla critica e dal pubblico, di questa stagione cinematografica: Alabama Monroe - Una Storia d’Amore. Candidato al premio Oscar come Miglior Film Straniero, la pellicola diretta da Felix Van Groeningen e magistralmente interpretata da Veerle Baetens e Johan Heldenbergh, si è aggiudicataw il Premio César nella categoria analoga e numerosi altri riconoscimenti. Alabama Monroe - Una Storia d’Amore, portato nelle sale italiane da SatineFilm Distribuzione, è disponibile dal 9 ot- Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014 tobre anche nelle versioni da collezione Dvd e BD distribuite da Koch Media, che offrono tra i contenuti extra, oltre al teaser e al trailer, anche l’inedito making of. Inoltre, grazie alla collaborazione con Officina Studio, uno dei più rinomati studi di tatuaggi di Milano, le versioni Dvd e BD del film saranno ancora più esclusive. Officina Studio ha, infatti, realizzato le splendide grafiche impresse sui dischi, rendendo così queste edizioni da collezione. Inoltre ogni confezione includerà un flyer che offre il 10% di sconto su qualsiasi articolo della linea clothing di Officina Studio. ‘In Space We Brawl’: il team Forge Reply sbarca su Ps3 e Ps4 Roma - E’ disponibile In Space we Brawl, il primo videogioco sviluppato in esclusiva per Ps4 e Ps3 dal team italiano Forge Reply. Con sede a Milano, Forge Reply è specializzato nello sviluppo di titoli/giochi 2D e 3D e, dopo anni di esperienza nel settore mobile e Pc, nel 2014 è pronto a sbarcare su console di nuova generazione. In Space we Brawl è uno sparatutto ambientato nello spazio nel quale ciascun giocatore ha la possibilità di personalizzare qualsiasi aspetto del gioco, dall’astronave da pilotare al campo di battaglia nel quale dimostrare le proprie abilità. In Space we Brawl è disponibile su PSN in digital download dal 15 ottobre, al prezzo di 11.99 euro e, grazie alla funzionalità cross buy, basterà acquistare versione Ps4 delacquigioco Mountain Viewla(Usa) – Google per ottenere gratuitamente la versione Ps3 sta Songza, società con sede a New e viceversa. Gli iscritti PlayStation Plus, York specializzata neia servizi di musica invece, potranno godere di uno sconto del in streaming e nella creazione di playlist 20% sull’acquisto delcosì titolo.anche sul terremusicali. Si rinnova no della musica la sfida ad Apple, a Warner Bros.online Entertainment: un un mese dall’acquisto di Beats da par‘Il Miglio Verde’ in Blu-ray te della casa di Cupertino. Mountain view si Roma propone di integrare la tecnologia svi- Warner Bros. Entertainment Italuppata da ilSongza all’internode di IlGoogle lia celebra 15° Anniversario Miglio Play Music, al fine di il sistema Verde, film vincitore di migliorare quattro Premi Oscar di suggerimenti. Non ancora noti i termini tra cui Miglior Film, con una speciale edifinanziari dell’accordo, se i rumors zione Blu-ray in arrivo ilanche 22 ottobre. Tratto parlavano, a inizio giugno di un’operaziodall’omonimo romanzo di Stephen King e ne da 15 milioni di dollari, mentre ore diretto dal regista de Le Ali dellanelle Libertà, scorse il New York Times ha riportato che il film è la storia della vita narrata in prima l’entità della spesa ammonterebbe a 39 persona da Paul (Tom Hanks) ad Elaine. Ilmilioni. Blu-ray è arricchito da contenuti speciali tra cui un Contenuto Inedito in Extended Version, il commento del regista e sceneggiatore, il making of del film, scene inedite, trailer, prove trucco di Tom Hanks e trailer del film. CG Home Video: ‘Yves Saint Laurent’ in Dvd Firenze - E’ disponibile in Dvd Yves Saint Laurent, il film diretto da Jalil Lespert, con Pierre Niney e Guillaume Gallienne: un ritratto appassionato dell’incredibile, elegante e travolgente storia di una delle icone della moda mondiale, Yves Saint Laurent. Il biopic, edito in dvd da Lucky Red e distribuito da CG Home Video per Mustang Entertainment, è l’unica biografia di Saint Laurent autorizzata da Pierre Bergé, suo compagno nel lavoro e nella vita. Milan Games Week 2014: c’è anche la Statale Milano – Ci sarà anche l’Università Statale di Milano tra i protagonisti del Fuori Milan Games Week, il “fuori salone”, nato per celebrare la quarta edizione della manifestazione dedicata ai videogiochi, che si svolgerà dal 24 al 26 ottobre 2014 al Padiglione 4/Gate 4-5-6 di FieraMilanoCity, organizzata da Aesvi. La presenza della Statale a Milan Games Week si articolerà in due diverse forme: mentre in Fiera, nell’area Milan Games Week Indie, sarà ospitato lo stand del laboratorio PONG dell’Università - Playlab for inNovation in Games, la sede centrale della Statale sarà protagonista del Fuori Milan Games Week con due eventi, in programma per il 22 e 23 ottobre. pagina 13 L’INTERVISTA “I documentari sono classici da collezione” “Distribuiamo titoli che durano nel tempo, lontani da mode passeggere. E diventano veri prodotti da raccolta”. Parla Carlo Marzorati, direttore marketing di Cinehollywood. Carlo Marzorati A cura di Andrea Dusio A differenza dei film, i documentari sono evergreen, con cicli di vita molto lunghi e per questo da considerarsi a tutti gli effetti dei veri classici. Tuttavia, anche all’interno del genere vi sono titoli che, per qualità della produzione o per il tema trattato, entrano in una categoria speciale: quella dei superclassici. Ne parliamo con Carlo Marzorati, direttore marketing di Cinehollywood, con un’esperienza di 25 anni nella produzione e distribuzione di documentari. Un’immagine tratta da ‘Wild Hawaii’ pagina 14 Possiamo definire quali sono i prodotti che Cinehollywood considera un “classico”? I classici sono quei prodotti che durano nel tempo, che non seguono il normale ciclo di vita dell’home video – ormai ridotto a poche settimane – e che entrano nell’immaginario collettivo come evergreen. Sono dunque lontani da ogni logica di “moda passeggera” e diventano veri prodotti da collezione, da conservare e rivedere nel tempo. Come si esplica questo concetto nel mondo per voi di riferimento, che è quello della documentaristica? I documentari seguono logiche d’acquisto diverse rispetto ai film; i clienti li scelgono per informarsi, per conoscere, per i figli studenti, per la specifica passione per un argomento. La curva del loro ciclo di vita è molto più estesa perché un documentario può vendere anche a distanza di molti anni. In una battuta potrei dire che tutti i documentari restano sempre “novità” e per questo possono essere considerati dei veri classici da collezione. Ma esistono anche nei documentari dei titoli “più classici” di altri? Certamente! Vi sono alcuni titoli che superano il concetto di collezione ed entrano nella categoria dei “must have”, di quei prodotti che tutti vorrebbero avere in casa propria perchè considerati dei capolavori. Nei documentari questo avviene nel caso di produzioni di qualità eccezionale come Pianeta Terra o Pianeta Blu della Bbc; ma anche su temi particolari come le guerre del ‘900 che fanno di titoli come Apocalypse o WWII dei superclassici; oppure sull’astronomia con Viaggio nell’universo o sulla storia antica con I grandi imperi della storia. Tra i titoli che andrete a editare nei prossimi mesi (anche in chiave Natale), quali corrispondono alla definizione di classici? Tra le tante novità lanciate per il prossimo Natale vi sono tre cofanetti che possiamo già considerare superclassici: Il pianeta dei mammiferi prodotto da David Attenborough per Bbc, con le immagini più belle e spettacolari riprese dal celebre biologo inglese in oltre 50 anni di attività; Wild Hawaii di National Geographic, che va ad affiancarsi alla fortunata serie best seller Wild America e Wild India; infine Roma, ascesa e declino di un impero di History Channel, una colossale e costosissima produzione realizzata con ricostru- zioni storiche ed effetti speciali cinematografici, che è stata da noi valorizzata con l’intervento di storici italiani. Voi gestite alcuni brand di altissima awareness e reputazione nel mondo del prodotto non fiction. Come lavorate a livello di marketing sulla loro “classicità”? Cerchiamo di esaltarne la qualità ed i contenuti attraverso la valorizzazione dei brand (National Geographic, Discovery Channel, History Channel) sui supporti per il punto vendita (espositori e cartelli), sulle confezioni (il packaging NatGeo ha ricevuto il premio internazionale 2014 alla Convention Internazionale di Washington) e con attività di co-marketing con i network televisivi (spot pubblicitari su NatGeo TV e History Channel TV in cambio di promozioni dei canali all’interno delle confezioni dei Dvd). Come andate a valorizzare i titoli classici all’interno della vostra library? I superclassici entrano in una sottosezione “must have” del nostro catalogo che viene continuamente promossa sia a livello aziendale sia di forza vendita. Questi titoli non devono mancare dall’assortimento di tutti coloro che vogliono cogliere i massimi risultati di vendita. Con quali strumenti lavorate alla rivitalizzazione del prodotto di catalogo? Tutti i nostri titoli sono evergreen e quindi “di catalogo”. Periodicamente effettuiamo campagne a tema su specifici argomenti (storia, scienze, fitness, ecc.) per dare nuova linfa alle linee di prodotto. Il Blu-ray, che inizialmente aveva mostrato di essere più apprezzato per le new release, ora dà numeri importanti anche per il prodotto di library? E il 3D? Francamente il Blu-ray non sta performando nella forma e nei numeri che ci saremmo aspettati. Anche a livello di catalogo i Dvd sono decisamente più richiesti. Nei prossimi mesi procederemo ad un progressivo riallineamento dei prezzi tra Blu-ray e Dvd per rivitalizzare il sell-out. Un discorso diverso invece va fatto per il 3D, che pur su numeri contenuti, dimostra una discreta vitalità. Per Natale lanceremo infatti il bellissimo titolo Pinguini 3D, realizzato con effetti tridimensionali di straordinaria qualità. Per ciò che concerne il posizionamento prezzo, come deve essere sfruttato un classico? Mirando ai volumi con un pricing aggressivo, oppure puntando a mantenerne alto il valore anche attraverso un costo che lo “protegga”? I superclassici mantengono un prezzo medio alto che ne valorizza la qualità e i contenuti. È evidente che il trend decrescente dei prezzi finirà per riflettersi anche su questa categoria, ma credo che sia davvero importante mantenere un premium price. Politiche di taglio prezzo eccessive finiscono per squalificare il prodotto, ridurre i margini di guadagno del trade e favorire l’ulteriore contrazione del mercato. Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014 FOCUS ON Doctor Who entra nell’era Blu-ray Dnc Entertainment pubblica il 19 novembre nel formato ad Alta Definizione la prima serie del popolarissimo sceneggiato Bbc, trasmessa in Uk nel 2005. E, per la gioia dei fans, il Dottore sarà protagonista anche quest’anno a “Lucca Comics & Games”. A cura di Tommaso Stigliani Finalmente per Doctor Who scatta l’ora del Blu-ray. La prima serie del popolarissimo personaggio televisivo, che nel 2013 ha celebrato i suoi primi 50 anni, verrà infatti pubblicata il 19 novembre nel formato in Alta Definizione da Dnc Entertainment. Il cofanetto è stato arricchito con oltre cinque ore di contenuti inediti sottotitolati in italiano e raccoglie gli episodi originariamente trasmessi nel Regno Unito nel 2005, mentre in Italia la stagione è andata in onda sul canale satellitare Jimmy a cavallo tra 2005 e 2006, e poi in chiaro su Rai 4 nel gennaio 2011. La serie si apre con il nono Dottore, il quale è accompagnato nel suo girovagare per le ere dalla giovane Rose Tyler (Billie Piper). Tra guerre nucleari, navi spaziali precipitate sulla Terra e tentativi di diffusione di virus il Dottore e Rose dovranno cercare in tutti i modi di salvare l’universo da terribili nemici. Christopher Eccleston, protagonista della serie uno, è attualmente uno dei protagonisti della serie Tv in onda su Sky Atlantic,The Leftovers: I sopravvissuti, realizzata dagli stessi produttori di Lost. La serie 8 di Doctor Who sarà invece trasmessa sul piccolo schermo a inizio 2015, mentre la versione home video, ancora una volta editata da Dnc, sarà disponibile nei mesi successivi. Sarà dunque un altro autunno caldo per Doctor Who, dopo che dodici mesi fa i festeggiamenti per il suo cinquantenario culminarono nel successo in Dvd, BD e BD 3D de Il Giorno del Dottore (entrato peraltro in occasione del passaggio televisivo nel Guiness dei primati come il più grande simulcast di una serie Tv, con la trasmissione in contemporanea in 90 Paesi del mondo e la proiezione in 3D in oltre 1500 sale cinematografiche). Anche quest’an- pagina 16 no Lucca Comics & Games dedicherà a Doctor Who e ai suoi fans un evento esclusivo: grazie a Rai 4 sarà possibile rivivere le sue avvincenti avventure attraverso la proiezione in anteprima del primo episodio della serie 8, Deep Breath, e dello speciale An Adventure in Space and Time, rispettivamente il 31 ottobre e il 1° novembre presso il cinema grande e il cinema piccolo. Gli Whovians potranno inoltre acquistare i cofanetti, i Dvd e BD di Doctor Who nello stand Warner Bros in piazza San Martino. Con più di 800 episodi realizzati, Doctor Who è la serie televisiva di fantascienza più longeva della storia. Lanciata nel 1963 dalla Bbc, è andata in onda in Gran Bretagna sino al 1989, per poi essere ripresa a partire dal 2005, per un totale di 33 anni on air. Il suo successo in termini di ascolti è stato, sin dalle prime stagioni di programmazione, eccezionale. Grazie all’escamotage del viaggio nel tempo, la serie veicolava anche informazioni scientifiche e storiche, pur essendo un prodotto di science-fiction, e nel Regno Unito è presto diventata una vera e propria istituzione televisiva anche per gli aspetti di edutainment rivolti alla parte più giovane dell’audience. Doctor Who ha ricevuto negli anni moltissimi riconoscimenti sia dalla critica che dal pubblico: ha vinto nel 2006 il Bafta per la miglior serie drammatica e per cinque volte consecutive (2005-2010) il National Television Award sotto la produzione esecutiva di Russell T. Davies. Oltre a essere la serie televisiva più longeva al mondo, Doctor Who detiene anche i record relativi ad ascolti Tv, vendite di libri e Dvd e traffico su iTunes, come viene indicato nel Guinness World Records. Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014 SPECIAL INTEREST CINEHOLLYWOOD Wild Hawaii Il cofanetto Wild Hawaii, firmato National Geogrephic, è disponibile nel formato Dvd (due dischi) e Blu-ray (un disco). Il documentario guida gli spettatori alla scoperta di uno dei grandi paradisi della Terra, un regno di fuoco, ghiaccio e acqua, emerso dall’oceano 30 milioni di anni fa. Un ecosistema unico al mondo, custode di una biodiversità altrettanto unica e straordinaria. Due sono i filmati contenuti in questo documentario, Terra del Fuoco, che narra come gli elementi hanno forgiato un paradiso tropicale e favorito l’evoluzione di specie animali e vegetali uniche la mondo. I segreti degli abissi, invece, descrive le acque che circondano le Hawaii, che ospitano creature marine di ogni forma, dimensione e colore e in lotta ogni giorno per la sopravvivenza, sfidando le forze della natura. Pinguini 3D Un filmato spettacolare e coinvolgente, che oltre a mostrarci la straordinaria vita dei pinguini reali, ha una storia da raccontare. Una splendida fotografia 3D ci porta su una remota isola sub-antartica, tra albatros maestosi, giganteschi elefanti marini e una “città” popolata da sei milioni di pinguini. Il protagonista di questa ‘avventura’ è un giovane pinguino reale, che affronta sfide di ogni genere, prima di diventare uno dei “re” della colonia. La sua storia inizia quando torna a casa dopo tre anni passati in mare. L’istinto lo spinge a cercare una compagna e diventare padre, ma dovrà affrontare ostacoli e sorprese. In questo Blu-ray, l’efficace utilizzo del 3D e le emozionanti riprese fianco a fianco con i pinguini, catapultano in un mondo che ha diversi punti di contatto con quello di una comunità umana. Missione recupero National Geographic in prima linea per assistere alle rischiose azioni di soccorso del Combat Rescue, il corpo speciale dell’aviazione americana addestrato al recupero e al soccorso dei soldati in territorio nemico. Gli uomini di questa squadra d’elite sono conosciuti anche come “pararescuemen” o PJ. La loro missione è salvare le forze americane e alleate in estremo pericolo. Sono soldati addestrati a intervenire in qualunque circostanza per portare in salvo i loro compagni feriti. Per la prima volta una troupe è stata ammessa a filmare le azioni di questo corpo speciale e anche la vita che i PJ conducono nella base, durante una missione in Afghanistan. Un reportage emozionante e forte, che consente di vedere la guerra con gli occhi di chi ogni giorno rischia la vita per salvare quella di altri. Il cofanetto è composto da sei episodi raccolti in tre Dvd. Un documentario unico nel suo genere, con un taglio tra l’action-thriller e la spy-story. Disponibile in Dvd e BD, è distribuito da Koch Media. La ‘sporca guerra’ di Jeremy A cura di Margherita Bonalumi Dirty Wars, documentario del regista Richard Rowley e vincitore del Sundance Film Festival, è disponibile nei formati Dvd e Blu-ray, distribuiti da Koch Media. Il protagonista è il giornalista investigativo Jeremy Scahill, autore del bestseller internazionale Blackwater, che insegue la verità nel cuore delle guerre segrete americane, dall’Afghanistan allo Yemen, passando per la Somalia e oltre. Il documentario inizia come un’indagine su un raid notturno statunitense andato terribilmente storto, in un angolo remoto dell’Afghanistan, e si trasforma rapidamente in un’inchiesta globale su una delle unità militari più segrete e potenti della storia americana: la Joint Special Operations Command (Jsoc). Man mano che Scahill scava in profondità nelle attività della Jsoc, è costretto a confrontarsi con le verità dolorose sulle conseguenze di una guerra senza fine, che si estende senza interruzioni attraverso le amministrazioni repubblicane e democratiche. Candidato a premio Oscar per Miglior Documentario e acclamato dalla critica mondiale, Dirty Wars rappresenta un film unico nel Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014 suo genere, profondamente marcato dal taglio action-thriller e spy-story. Nato il 18 ottobre del 1974 Jeremy Scahill è un reporter americano. Sulle guerre segrete degli Stati Uniti ha scritto il bestseller Blackwater, alla base del documentario Dirty Wars: The World Is a Battlefield, pubblicato nell’aprile del 2013. La tesi principale del libro è il proseguimento da parte di Obama della dottrina di Bush, ovvero che “il mondo è un campo di battaglia”, con un’analisi delle attività del Jsoc tra cui importanti operazioni segrete e omicidi mirati di sospetti terroristi. Il film segue il reporter sul campo per indagare il ruolo del comando congiunto dele operazioni speciali e scoprire che ormai si sta combattendo un conflitto senza fine in cui continuano a morire persone innocenti. Con l’inizio delle azioni militari contro i miliziani dello Stato islamico alcuni commentatori hanno ricordato che bombardamenti e incursioni di droni non si sono conclusi con le campagne in Afghanistan e Iraq, ma sono proseguiti in paesi come Yemen e Somalia. pagina 17 SCHEDE PRODOTTO Stuck in Love The English Teacher Regia e cast: Josh Boone. Con Logan Lerman, Kristen Bell, Jennifer Connelly, Greg Kinnear, Stephen King. Genere: Commedia Etichetta: Adler Entertainment Distribuzione: Koch Media Formato: Dvd, Blu-ray N° dischi: 1 Release date: 04/12/2014 Trama: Bill Borgens è un famoso scrittore di mezz’età che non riesce a darsi pace per la separazione dalla ex moglie Erica. Lui continua a spiarla di nascosto e scopre che la donna si è rifatta una vita. I due figli, Samantha e Rusty, sono entrambi adolescenti e alle prese con i primi turbamenti amorosi. La famiglia si riunisce per la festa del Ringraziamento, dove emergeranno vecchie gelosie e rancori tra gli ex coniugi e anche il rapporto con i figli si rivelerà piuttosto sconnesso. Punti di forza: • Dal regista del film campione di incassi Colpa delle stelle. • Dal produttore di Crazy heart. • Un film amato da pubblico e critica, con dialoghi brillanti e sullo stile di Qualcosa è cambiato. Marketing e comunicazione: materiale punto vendita, ufficio stampa e PR. Regia e cast: Craig Zisk. Con Julianne Moore, Michael Angarano, Greg Kinnear, Lily Collins, Nathan Lane. Genere: Commedia Etichetta: Adler Entertainment Distribuzione: Koch Media Formato: Dvd, Blu-ray N° dischi: 1 Release date: 04/12/2014 Trama: Linda Sinclair è un’insegnante di letteratura inglese al liceo. Ha quarantacinque anni ed è irrimediabilmente single. I suoi amori sono i romanzi che ama e di cui cerca di far apprezzare le qualità ai suoi studenti. Proprio uno di loro, Jason, dopo aver tentato dopo il diploma di far rappresentare il suo primo dramma a New York, ora torna a casa sfiduciato. Linda legge il testo e convince il collega insegnante di teatro Carl a metterlo in scena con gli studenti della scuola. Gli ostacoli da superare sono numerosi, compreso il padre medico di Jason, che lo vorrebbe iscritto a legge. Ad aggravare le cose ci si mette anche un sentimento difficile da controllare: la gelosia. Punti di forza: • Dai produttori di A single man. • Julianne Moore ironica ed esilarante. • Amato dal pubblico e dalla critica. Marketing e comunicazione: materiale punto vendita, ufficio stampa e PR. Transformers 4 - L’era dell’estinzione Regia e cast: Michael Bay. Con Mark Wahlberg, Stanley Tucci. Genere: Fantascienza Etichetta: Paramount Pictures Distribuzione: Universal Pictures Formato: Dvd (1 disco); BD (2 dischi); BD3D (3 dischi); Cof. Dvd (4 dischi); Cof. BD (5 dischi) Release date: 19/11/2014 Prezzo consigliato: Dvd 17,99 euro; BD 21,99 euro; BD3D 26,99 euro; Cof. Dvd 29,99 euro; Cof. Blu-ray 34,99 euro Trama: Cinque anni dopo i catastrofici eventi che hanno distrutto Chicago, la CIA ha segretamente deciso di mettere fine alla presenza dei Transformers sul suolo terrestre. Persino il leader degli Autobot, Optimus Prime, è costretto a nascondersi, almeno finché Cade Yeager, un inventore temerario ma sfortunato, finisce accidentalmente per ritrovarlo. Contenuti extra: Tutti i prodotti in Blu-ray contengono un disco aggiuntivo con oltre tre ore di contenuti speciali. Punti di forza: • Oltre un miliardo di dollari al box office mondiale. Marketing e comunicazione: campagna stampa e materiale per il punto vendita. Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug - Ext. Ed. Regia e cast: Peter Jackson. Con Martin Freeman, Ian McKellen. Genere: Fantasy Etichetta: Warner Bros. Distribuzione: Warner Bros. Home Entertainment Formato: Blu-ray, BD3D, Dvd N° dischi: Dvd 5 dischi, BD 3 dischi, BD3D 5 dischi. Release date: 19/11/2014 Prezzo consigliato: Dvd 19,99 euro; BD 22,99 euro; BD 3D 29,99 Trama: Sopravvissuti all’inizio del loro viaggio inaspettato, la Compagnia continua ad andare verso Est. Dopo essere sfuggiti alla cattura da parte dei pericolosi Elfi della Foresta, i Nani arrivano a Laketown e finalmente alla Montagna Solitaria, dove si troveranno ad affrontare il pericolo più grande, la creatura più terrificante di ogni altra, che non solo metterà a dura prova il loro coraggio, ma anche i limiti della loro amicizia ed il senso del viaggio stesso: il Drago Smaug. Contenuti extra: Nuova Zelanda: Casa della Terra di Mezzo - parte 2; Le Appendici parte 9: Nelle terre selvagge; Le cronache de Lo Hobbit - parte 2; Le Appendici parte 10: Il viaggio verso Erebor; Commento dei filmmaker. Punti di forza: • Edizione estesa con 25 minuti di scene aggiuntive inedite e oltre 9 ore di contenuti speciali. • Film candidato a 3 premi Oscar: Migliori Effetti Visivi, Miglior Sonoro, Miglio Montaggio del Sonoro. Marketing e comunicazione: attività PR. Dragon Trainer 2 Regia e cast: Dean DeBlois. Genere: Animazione Etichetta: 20th Century Fox/Dreamworks Animation Distribuzione: 20th Century Fox Home Entertainment Formato: Blu-ray 3D, Blu-ray e Dvd Release date: 24/11/14 Prezzo consigliato: Dvd 13,90 euro; BD 19,00 euro; BD 3D 22,50 euro Trama: Il secondo emozionante capitolo dell’epica trilogia di Dragon Trainer, dopo la candidatura all’Oscar nel 2010 del primo episodio, ci riporta nel fantastico mondo dell’eroico vichingo Hiccup e del suo fedele drago Sdentato. L’inseparabile duo, deve proteggere la pace e salvare il futuro degli uomini e dei draghi dal loro nemico assetato di potere: Drago. Contenuti extra: BD: Include il film in alta definizione e i seguenti contenuti speciali: Drago Statistiche di Fishleg - Quanto ne sai sui tuoi draghi preferiti? Esplora la Guida di Dragon 2 e conosci di più su i tuoi amici sputafuoco preferiti!; La macchina da guerra di Dragon; Il mondo del Drago di Berk; Invenzioni per il volo di Hiccup; Scene eliminate; Commento di Simon Otto, Bonnie Arnold, Dean DeBlois, e Pierre-Olivier Vincent; Galleria d’immagini; Trailer cinematografico; Mondo della DreamWorks Animation – Trasformate in video musicali i vostri lungometraggi preferiti DreamWorks Animation. Dvd: Include il film in definizione standard e i seguenti contenuti speciali: Drago Statistiche di Fishleg ; Galleria d’immagini; Trailer cinematografico; Mondo della DreamWorks Animation Punti di forza: I fan saranno travolti da maggior entusiasmo e spirito d’avventura con ‘ L’iniziodelle corse dei draghi’, un corto inedito di 25 minuti disponibile con il Blu-ray del film. La caccia alle pecore perdute si trasformerà in un volo ad alta quota nell’ultimo epico episodio così come la battaglia di Hiccup e dei suoi amici per diventare il primo Drago campione di Berk. Marketing e comunicazione: attività PR. pagina 18 Transcendence Regia e cast: Wally Pfister. Con Johnny Depp, Paul Bettany, Rebecca Hall, Kate Mara. Genere: sci-fi Distribuzione: 01 Distribution Formato: Dvd e BD N° dischi: 1 Release date: 06/11/2014 Trama: Il dottor Will Caster è il più importante ricercatore nel campo dell’intelligenza artificiale e lavora alla creazione di una macchina senziente, che combini l’intelligenza collettiva di tutto ciò che è conosciuto con l’intera gamma delle emozioni umane. I suoi controversi esperimenti lo hanno reso famoso, ma lo hanno fatto diventare anche il bersaglio principale di un gruppo di terroristi contrari alla tecnologia. Nel loro tentativo di annientarlo, gli estremisti stessi diventano involontariamente coloro che lo spingeranno al successo. Per sua moglie Evelyn e il suo migliore amico Max Waters, entrambi ricercatori, il problema non è se possono andare avanti, ma se sia giusto farlo. Contenuti extra: Broll; Interviste; Difendendosi dalla minaccia; La promessa di IA; Sono io; R.I.F.T; L’eccezionalità; Cos’è la trascendenza. Punti di forza: • Intertpretato da un cast eccellente. Marketing e comunicazione: evento/talk show a Genova durante il Festival dalla Scienza il 31 ottobre per promuovere l’uscita in home video del film, presso la libreria La Feltrinelli di via Ceccardi. The Walking Dead Stagione 4 Regia e cast: Frank Darabont. Con Andrew Lincoln, David Morrissey, Melissa McBride e Danai Gurira Genere: Drammatico, thriller, horror, azione, fantascienza Etichetta: AMC Studios Distribuzione: 20th Century Fox Home Entertainment Formato: Blu-ray e Dvd - N° Dischi: 5 Release date: 06/11/14 Prezzo consigliato: Dvd 20,50 euro; BD 28,90 euro Trama: In seguito alla guerra con il Governatore, lo sceriffo Grimes e i suoi amici danno vita ad una florida comunità all’interno della prigione, unico posto che appare ancora al sicuro. Purtroppo in questo mondo brutale la felicità è effimera e gli zombie non sono niente in confronto ai pericoli che si preparano dietro le sbarre. La loro casa e il nuovo stile di vita sono messi a dura prova costringendoli a fare qualsiasi cosa per riuscire a sopravvivere. Contenuti extra: Making of; Inside The Walking Dead; Scene tagliate; Disegnare un’ispirazione; Hershe; Il ritorno del governatore; Società, scienza e sopravvivenza; Dentro gli Studios KNB; Ritorno alla brutalità Punti di forza: Solo con i nuovi cofanetti, disponibili in BD e Dvd dal 6 novembre, è possibile portare a casa non solo tutti gli episodi della Stagione 4, ma anche scene tagliate mai viste in Tv, un imperdibile making of sulla produzione della serie, interviste al cast, filmati inediti e un incontro da vicino con il Governatore. Per i più appassionati, la Stagione 4 arriva anche in un mostruoso cofanetto da collezione con la riproduzione di una spaventosa testa ispirata agli zombie protagonisti della serie Tv. Frozen - Edizione Karaoke Regia e cast: Chris Buck e Jennifer Lee. Con le voci di Serena Autieri (Elsa), Enrico Brignano (Olaf) e Serena Rossi (Anna) Genere: Musicale Etichetta: Walt Disney Animation Studios Home Entertainment Distribuzione: Walt Disney Company Italia Formato: 1 disco Dvd - Release date: 12/11/2014 Prezzo consigliato: 12,90 euro Trama: Scopri Frozen Edizione Karaoke, il film completo in versione karaoke per cantare con Olaf e i tuoi personaggi preferiti! Il grande successo dei Walt Disney Animation Studios, in una nuovissima edizione per cantare tutti insieme! Un piccolo fiocco di neve che rimbalza ti aiuterà a seguire i testi. Unisciti ad Anna che parte alla volta di un epico viaggio, alleandosi con il rude montanaro Kristoff e un pupazzo di neve di nome Olaf, per trovare sua sorella Elsa, i cui poteri glaciali hanno intrappolato il regno di Arendelle in un inverno perenne. Lasciati travolgere dalla magica musica di Frozen Edizione Karaoke e canta insieme alla tua famiglia o ai tuoi amici! Contenuti extra: Selezione Versione Karaoke. Punti di forza: • Il film in versione integrale arricchito dei testi per cantare in modalità karaoke con i tuoi personaggi preferiti. Marketing e comunicazione: Materiale espositivo in oltre 3000 punti vendita, in-store promotion con le principali insegne e attività retail cross-categoria con materiale pop ad hoc. Attività online sugli owned media Disney e pagine social dedicate. Il titolo partecipa al concorso Merry Disney. Mediastore Italia - n°10 - Ottobre 2014