01-Storia del palazzo.pub
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01-Storia del palazzo.pub
01. STORIA DEL PALAZZO Il Palazzo di Dos Aguas fu la dimora della famiglia Rabassa de Perellós dal sec.XV; già dalla fine del secolo successivo iniziò ad essere oggetto di numerose ristrutturazioni che ne ampliarono anche la superficie. Dopo aver ottenuto il titolo marchesale di Dos Aguas (1699), il III marchese Don Giner Rabassa de Perellós y Lanuza (1706-1765) iniziò un’importante ristrutturazione avvalendosi della collaborazione di Hípolito Rovira, Ignacio Vergara e Luis Domingo ai quali si deve la facciata in alabastro, la cupola della scala principale e la carrozza delle Ninfe. Vicente Dasí Lluesma, VII Marchese di Dos Aguas (1825-1893), avvió nel 1854 la modifica che conferí al palazzo la fisionomia attuale il quale fu poi inaugurato con una solenne festa il 17 maggio del 1867. Durante il XX secolo l’edificio subì gravi danni, fino a quando, nel 1949, il Ministero della Cultura, d’accordo con la proposta di Don Manuel González Martí, decise di acquistarlo. Nel 1954, dopo vari interventi di restauro, il palazzo divenne la sede del Museo Nazionale della Ceramica e delle Arti Suntuarie. 02. CORTILE D’ENTRATA AL MUSEO Lo predomina un programma iconografico che proclama gli interessi economici e culturali del marchesato di Dos Aguas. I rilievi di terracotta dei balconi alludono infatti alle Arti, alla Scultura, alla Musica, all’Agricoltura, al Commercio, alle Scienze, alla Navigazione e all’Architettura con in mano una pianta del palazzo. Questi rilievi si attribuiscono a José Nicoli. 03. SALA DELLE CARROZZE Antico cortile delle carrozze che dal 1867 assunse la funzione di passaggio verso la parte interna del palazzo. In origine era pavimentato in pietra, attualmente ospita la Carrozza della Ninfe, la Carrozza del marchese di Llanera ed una Portantina del sec. XVIII. 03. SALA DELLE CARROZZE Pannellio di piastrelle con scene galanti. Maiolica policroma. Valenzia, XVIII secolo. CE1/00308 Pannellio di piastrelle con scene galanti. Maiolica policroma. Valenzia, XVIII secolo. CE1/00315 04. CARROZZA DELLE NINFE La berlina di gala dei marchesi, fu ideata e dipinta da Hipólito Rovira e intagliata dallo scultore Ignacio Vergara nel 1753. Possiede un programma iconografico simile a quello della facciata che allude al titolo del marchesato di Dos Aguas. L’intera cassa è tenuta da cinghie di cuoio ed il modello é quasi identico a quello della “Carrozza d’Oro” del principe di Liechtenstein, anche quest’ultima della stessa epoca. CE3/00993 05. LA PORTANTINA Portantina spagnola di legno dorato nella parte visibile e rivestita in cuoio cesellato e policromo (guadamecí). Sulla porticina, che cinge l’intero pannello anteriore, compare uno scudo di origine sconosciuta. L’interno è foderato di raso bianco e broccato in oro. Sec. XVIII. CE3/00996 06. CARROZZA DEL MARCHESE DI LLANERA E’ una carrozza stile imperiale di proprietà della famiglia del marchese di Llanera; la sua origine risale circa al 1800 ed è stata donata al museo dai discendenti della famiglia abbastanza recentemente. CE3/01513 07. SCALA PRINCIPALE ED ENTRATA L’attuale scala fu ubicata, già dal sec. XIX, nello spazio destinato ad essa nel secolo precedente. L’altezza venne diminuita, nascondendo così la cupola che la sovrastava e che oggi si puó vedere dal secondo piano. Le sue mura vennero ricoperte dai meravigliosi stucchi simili al marmo recuperati dopo l’ultima ristrutturazione. Sull’architrave di accesso all’entrata si puó notare lo scudo nobiliare marchesale. Sulla porta sono intagliate due figure di Atlante su dei vasi sgorganti acqua, doppia allusione ai fiumi, già vista nella facciata, e ai possedimenti d’oltremare. Risalta nell’ambiente una nicchia stuccata con la scultura della dea Flora in marmo di Carrara. 07. SCALA PRINCIPALE ED ENTRATA 5 6 3 6 2 1 4 1 Console e due sedie abbinate. Mogano e pino. Spagna XIX secolo. CE3/00785, 3/00772, 3/00773 2 Bargueño (stipo) e tavolo. Ebano e palissandro, ottone, ferro, tartaruga e bronzo. Spagna, XIX secolo CE3/00733 th 3 Scultura di Flora. Marble. Originale del palazzo della riforma del 19 secolo. Italia. XIX secolo. CE3/01654 Set orologi e candelabri. Bronzo e porcellana di Sèvres. Francia, XIX 4 secolo.CE3/01261, 3/01389, 3/01390 5 Vaso con coperchio. Porcellana. Giappone. Deposito di Susan Bredale.DO6/01283 6 Ramo di fiori. Conchiglie marine. Maiorca, XIX secolo. CE3/00645, 3/00646 08. LA SALA DEI PERSONAGGI ILLUSTRI Salone di ricevimento ed allo stesso tempo, come attestano differenti documenti, antisala del salone da ballo. Viene anche chiamato sala dei Personaggi Noti per i tondi che raffigurano ritratti ad olio di notabili valenziani quali Juan de Juanes, Ausias March, Vicente Tosca, Ignacio Vergara, Luis Vives, tutti opera del pittore José Brel. 08. SALA DEI PERSONAGGI ILLUSTRI 4 1 2 2 3 1 Poltroncine da frate. Noce e velluto ricamato in argento. Spagna, XIX secolo. CE3/00930 e 3/00931 2 Colonnato. Atelier romano. Diversi tipi di marmi. Spagna XIX secolo. CE3/00462 e 3/01013 3 Bargueño (stipo) e piede. Diversi tipi di legno, ottone, bronzo, piombo, osso, tartaruga e specchi. Spagna, XIX secolo. CE3/01590 4 José Brel e Gital (1841-1894). Olio su tela 1866. CE4/0205, 4/0250, 4/02048, 4/02049 y 4/02047. Ausiàs March Juan de Juanes Padre Vicente Tosca Ignacio Vergara Luis Vives 09. CORTILE INTERNO 5 6← 2 7 3 1 →4 1 Mobilio di giardino. Mosaico di ceramica vetrata. Spagna, verso il 1920. CE3/01600-3/01607 Mariano Benlliure (1862-1947), Il primo passo. Bronzo. Valenzia, 1914. 2 CE3/00546 Pannelli di ceramica con scene di caccia. Maiolica policroma. 3 Valenzia, seconda metá del XVIII secolo. CE1/00326 4 Pannello con musicisti. Maiolica policroma. Valenzia, seconda metá del XVIII secolo. CE1/00344 5 Pannello cucina. Maiolica policroma. Valenzia, 1788. CE1/00525 Pannello scena gotica. Maiolica policroma. Valenzia, XVIII secolo. 6 CE1/12844 7 Amelia Cuñat (1878-1946), Vaso. Maiolica policroma “cuerda seca” tecnica. XX secolo CE1/08890 10.1. SALA DELLA LUCERNA Deve il suo nome al lucernario posto nella finestrella a botola in cristallo colorato del soffitto che si prolungava verso l’esterno con una lanterna (rimossa nelle modifiche successive) dalla quale entrava luce. I quattro specchi coronati da medaglioni con visi di donna nascondono degli armadi che servivano per conservare utensili vari. La tappezzeria attuale cerca di evocare i colori ed i toni descritti nei documenti dell’epoca: “tessuto di seta dal colore di foglia secca” o raso ricamato color "avana”. 10.1. SALA DELLA LUCERNA 4← 1 3 3 2 1 Nettuno. Maiolica. Alcora. Tra il 1798-1851. CE1/01300 2 Leone divorando CE1/01301 3 Cornucopia. Vetro decorato e legno dorato. Spagna XIX secolo. CE3/01675 e 3/01676 l’aquila reale. Maiolica. Alcora, XIX secolo. 4 Orologio. Metallo dorato con base in legno intarsiato. CE3/01242 10.2. SALA DELLA LUCERNA. VETRINE DI ALCORA VETRINA 1 1 2 4 5 7 11 3 6 8 12 9 13 14 10 15 1. Insalatiera con coperchio bucherellato. Maiolica, Alcora. 1727-1749. CE1/01167 2. Mancerina*. Maiolica. Alcora, 1727-1749. CE1/01170 3. Mancerina*. Maiolica. Alcora, 1727-1749. CE1/01171 4. Mancerina*. Maiolica. Alcora. 1727-1749. CE1/01207 5. Mancerina*. Maiolica. Alcora. 1727-1749. CE1/01223 6. Mancerina*. Maiolica. Alcora. 1727-1749. CE1/01229 7. Soliba mancerina*. Maiolica. Alcora. 1727-1750. CE1/01222 8. Piatto. Maiolica. Alcora, 1727-1749. CE1/01178 9. Piatto o piatto da portata stile Rouen. Maiolica . Alcora. 1727-1749. CE1/11593 10. Vassoio con decorazione in stile Bérain. Maiolica, Alcora, 1727-1749. CE1/01247 11. Zuccheriera stile Bérain. Maiolica. Alcora. 1727-1749. CE1/01278 12. Contenitore stile Bérain. Maiolica. Alcora, 1727-1749. CE1/01279 13. Busto di Fernando VII. Terracotta. Alcora, ca. 1820. CE1/01220 14. Scultura di San Bruno. Terracotta. Alcora, 1780-1810. CE1/01221 15. Scultura di Minerva. Terracotta. Alcora, 1798-1851. CE1/01219 *Piatto per la jícara (tazza) per servire il cioccolato 10.2. SALA DELLA LUCERNA. VETRINE DI ALCORA VETRINA 2 1 2 3 5 4 6 9 8 7 10 11 12 1. Piatto policromo fiori. Maiolica. Alcora. 1749-1798. CE1/01266 2. Piatto policromo fiori e libellula. Maiolica. Alcora. 17491798. CE1/01185 3. Piatto policromo fiori e libellula. Maiolica. Alcora. 17491798. CE1/01186 4. Mancerina forma pampano per servire il cioccolato. Maiolica. Alcora. 1749-1798. CE1/01239 5. Mancerina forma pampano per servire il cioccolato. Maiolica. Alcora. 1749-1798. CE1/01240 6. Zuppiera a forma di montone. Maiolica, Alcora. 1789-1851. CE1/01302 7. Targa con paesaggio e figure. Maiolica, Alcora. Seconda metá del XVIII secolo. CE1/11610 8. Targa con la conversione di S. Paolo. Maiolica. Alcora. 1727-1749. CE1/10440 9. Piccola caraffa genere Alvaro. Maiolica. Alcora 1784-1800. CE1/01303 10. Piccola caraffa genere Alvaro. Maiolica. Alcora 1784-1800. CE1/01215 11. Acquasantiera con Santa Barbara. Maiolica, Alcora. 17271749. CE1/01175 12. Acquamanile. Maiolica. Alcora. 1727-1749. CE1/01254 11. SALA CINESE La moda degli ambienti orientalizzanti, molto comune nel secolo XVIII, persiste anche nel secolo seguente soprattutto per le sale da tè. La saletta del Palazzo di Dos Aguas conserva ancora il suo arredamento originario realizzato da Federico Noguera e Picó, laccato nero, in stile Chippendale - cinese, con pitture orientalizzanti di Vicente Flores. La tappezzeria delle pareti richiama le decorazioni dell’epoca. 11. SALA CINESE 3 5 6 2 4 1 7 1 Federico Noguera y Picó, Mobilio originale del palazzo. Legno laccato. Valenzia, XIX secolo. CE3/00925; 3/01155; 3/00435; 3/01042 -3/01050 Piatto grande. Porcellana con smalti policromi e dorati. Imari 2 (Giappone), XIX secolo CE1/01400 Vassoio rotondo Satsuma. Maiolica con smalti policromi dorati. Giap- 3 pone, XIX secolo CE1/01403 Vasi Satsuma. Maiolica con smalti policromi e dorati. Giappone, XIX 4 secolo. CE1/01401 e 1/01402 Vasi Satsuma . Maiolica smaltata. Giappone. XIX secolo. CE1/01406 e 5 1/01407 Vasi Satsuma. Porcellana smaltata. Imari (Giappone), fine del XVIII o 6 XIX secolo. CE1/01404 e 1/01405 Vetrina con set da tè e caffè, Giappone, fine del XIX secolo prima 7 metà del XX secolo. 12. SALA DA PRANZO Originariamente le sue finestre davano al giardino retrostante e alla grande serra di piante esotiche. Tutto qui fa riferimento all’utilizzo della sala; nel fregio sono rappresentati elementi della gastronomia, della caccia, della pesca, raccolte di frutta, le quattro stagioni ed inoltre la dea Fortuna con la cornucopia. I rilievi della porta raffigurano frutta e l'arnadí, dolce di zucca tipico della zona. Nel soffitto si puó ammirare una pittura ad olio del sec.XVIII di autore ignoto dal titolo “La luce che feconda la creazione” e rappresenta le quattro parti del mondo conosciute all'epoca: le due donne personificano l’Europa e l’Asia, mentre i due uomini l'America e l'Africa. La pittura fu restaurata nel 1862 da Rafael Montesinos. I medaglioni, ora vuoti, contenevano in passato delle nature morte di José Felipe Parra cosi come pitture di José Brel e Augusto Ramel. 12. SALA DA PRANZO 8 7 4 5 1 3 9 2 ← 6 → 10 1 Tavolino rotondo e sedie isabelline. Pino e mogano. Spagna, XIX secolo. CE3/00784; 3/00762-3/00771 2 Posateria d’argento. Barcellona XVIII secolo. CE3/01549-3/01580 Vasellame modello garofano. Maiolica policroma. Faenza, Italia. Perio- 3 di diversi. CE1/00044-1/0012 Vasellame modello cipolla. Porcellana Meissen, Germania. Periodi di- 4 versi. CE1/00196-1/00274; 1/13066-1/13072 Amore e Psiche Copia dell’opera di Antonio Canova. Italia?, XIX seco- 5 lo. Marmo. CE3/00295 6 Orologio da tavola. Bronzo. Francia, XIX secolo. CE3/00973 7 Portafrutta. Bronzo e vetro. Spagna. XIX secolo. CE 3/01586 e 3/01587 Specchio. Pino con foglia oro e specchi. Spagna XVIII secolo. 8 CE3/00101 and 3/00102 Centrotavola. Metallo, specchio e carta dipinta. Inghilterra XX secolo. 9 CE3/01548 10 Coppa in marmo stile Medici. Italia metà del XIX secolo. CE3/01599 13. FUMOIR Stando ad alcuni testi del sec.XIX, dopo la sala da pranzo si passava ad un ambiente destinato a fumare e a giochi di società che si puó identificare con questa sala. Rimangono originari del Palazzo solo gli stucchi del basamento precedenti la ristrutturazione del 1867. 13. FUMOIR 7 3 4 → 5 2 1 → 6 1 Mobilio in legno. Ebano, pino e legno ebanizzato, con intarsio in osso. Milano, XIX secolo CE3/00007-3/00019 Bargueño (stipo) su tavolo. Palosanto, mogano, bosso, osso, tartaruga 2 e bronzo. XVIII secolo CE3/00968 e 3/00969 Vaso tipo Nautilus Nettuno su ippocampo e Anfitrite. Calamina. 3 CE3/01796 Arazzo flamenco con scena di triunfo di un romano. lana e seta, Bel- 4 gio, XVI secolo CE2/00734 5 EMILIO SALA (1850-1910) L’autunno. Olio su tela. Valenzia. XX secolo CE4/00346 EMILIO SALA (1850-1910) La primavera. Olio su tela. Valenzia. XX secolo 6 CE4/00345 Julio Cebrián Mezquita (1854-1926), Decorazione del soffitto. Olio su 7 tela Valenzia. 1890. CE4/00673; 4/02062-02065 14. ORATORIO Il piccolo oratorio in stile neo-bizantino fu realizzato da Molinelli. Lo caratterizzano una serie di archi di gesso su metope in rilievo che raffigurano scene della storia sacra. Le pitture delle due cupole sono opera di José Brel: la prima rappresenta l’emblema della Madonna e la seconda alcuni serafini che cantano il “Regina Coeli”. L’altare conteneva in passato una statua della Madonna del Rosario di José García Martinez. Nei lavori di ripristino del 1954 fu scoperta nelle pareti una gran quantità di mattonelle per soffitto del sec. XV recanti lo stemma araldico di Ramón de Perellos con le quali Gonzaléz Martí ricreó il soffitto medievale dello spazio che precede la cappella. 14. ORATORIO 2 3← 6 4← 7 →1 8 5← ↓9 1 Ignacio Vergara (1715-1776), San Vincenzo Ferrer. Legno policromo. Valenzia, metà XVIII secolo CE3/01018 2 Immagine dell’Immacolata concezione. Legno policromo. Spagna XIX secolo. CE3/01398 3 Anonimo, Santissima Trinità. Copia della Santissima Trinità di Durero. Olio su tela. Spagna seconda metà del XVII secolo. CE4/00445 4 Anonimo, Vergine con Bambino. Olio su tela. Spagna. Fine del XVIII secolo inizi del XIX secolo. CE4/00353 5 Anonimo, San Vincenzo Martire. Olio su tela Spagna. Seconda metà del XVII secolo. Proveniente dal Monastero Santa María di Benifassà (Valenzia). CE4/00261 6 Custodia. Metallo e argento dorato e cesellato. Spagna XIX secolo CE3/00722 7 Quadretto portalettura. Metallo dorato velluto e legno. Spagna XIX secolo. CE3/01596-3/01598 8 Croce processionale. Metallo dorato e smalti. Spagna XIX secolo.CE3/01394 9 Pannello di piastrelle Divina pastora. Maiolica policroma. Valenzia seconda metà XVIII secolo. CE1/01503 15. SALA GOTICA O PINAZO Sia quest’ambiente sia quello dell’antioratorio sono stati totalmente ridisegnati da D. Manuel González Martí con l’intento di ricreare uno spazio di tipo gotico grazie ad alcuni elementi architettonici recuperati come il soffitto (realmente del sec.XVI, anche se molto ricostruito) o la scala barocca. La sua disposizione originale è stata conservata come testimonianza dell'intervento del fondatore del museo benchè ora vi siano esposte opere di José Pinazo Camarlench e dei suoi figli Ignacio e José Pinazo Martínez. 15. SALA GOTICA O PINAZO 4 1 12 10 5 8 →13 7← 3 2 15 11 9 19 16 →17 6← 20 14← 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 →18 Ignacio Pinazo Camarlench (1849-1916) Pastorella. Olio su tela. Godella, 1889. CE4/00316 Pomeriggio di Carnevale a La Alameda. Olio su tela. Godella, 1889. CE4/00315 Ritratto delle figlie del signor Pampló. Olio su tela. Valenzia, 1889. CE4/00320 Giovane e Cupido. Olio su tela. 1889. CE4/00317 Dama in rosa. Olio su tela. 1911. CE4/00325 Bozza di un guerriero. Carboncino su carta. 1886. CE4/00324 Bozza di porta stendardo. Carboncino su carta.1886. CE4/00323 Cagnolino. Olio su tela. Tra il 1879- 1920. CE4/00319 Testa di Bacco.Olio su tela. Tra il 1879-1912. CE4/00264 Bambino marinaio. Olio su tela. Tra il 1879-1912. CE4/00350 Bambino nudo. Olio su tavola. Tra il 1879-1912. CE4/00265 Nudo in piedi. Olio su tela. Ca. 1879-1880. CE4/04334 Joaquín Agrasot (1836-1919), Valenziana. Olio su tela. Valenzia, ca. 1880. CE4/00260 Ramón Mateu (1891-1981), Busto di Pepe Pinazo. Bronzo. 1921. CE3/00561 Ignacio Pinazo Martínez (1883-1970) Busto di Lucrecia Bori. Marmo. Seconda metà del XX secolo. CE3/00571 Busto di un uomo anziano. Terracotta. 1965. CE1/07317 Ritratto del pittore Ignacio Pinazo (bozzetto per scultura pubblica). Bronzo. 1946. CE3/01366 Bargueño (stipo) e tavolo-piede con particolari in ferro battuto. XVII secolo. Palosanto, mogano, tartaruga, osso e rame. XVII secolo. CE3/00360 e 3/00361 19 Orologio da pavimento. Legno dipinto. XIX secolo. CE3/01265 20 Coperchio di arca utilizzato come tavolo. Decorazione ad intarsio. Seconda metà del XIX secolo.CE3/00735 16. ANTICAMERA Antisala della camera da letto. Si puó ammirare nel soffitto un dipinto ad olio su tela realizzato nel 1854 da José Brel raffigurante Selene (nome greco della Luna) in chiara allusione alla notte e quindi all’uso della sala seguente. Durante le opere di ristrutturazione apparirono delle decorazioni murali sovrapposte; quella che si puó ammirare attualmente, la piú recente, corrisponde con molta probabilitá alla modifica del 1854. 16. ANTICAMERA 8 7 12 12 5 1 3 10 9 11 6 4 2 1 Bargueño (stipo) e tavolo. Legno di pino e noce, tartaruga, bronzo e ferro. Spagna, XVIII secolo con ritocchi e aggiunte posteriori. CE3/00743 e 3/00744 2 Bargueño (stipo) e tavolo. Legno di palosanto, mogano, tartaruga, osso e bronzo. Spagna, XVIII secolo con ritocchi e aggiunte posteriori. CE3/00741 e 3/00742 3 Console con specchio. Legno laccato e foglia oro. Valenzia, XIX secolo. CE3/00540 4 Piccola arca. Noce, bosso e osso. Aragon?, XVII secolo. CE3/00103 5 Poltroncina tipo confidente. Legno laccato con decorazione di intarsiatura. Spagna, XIX secolo. CE3/00992 6 Comò o console. Legno di noce. XIX secolo. CE3/00962 7 Ritratto di Maria Antoinetta, copia del ritratto realizzato da Madame Vigée-Lebrun (1775-1842). Olio su tela. Francia, XIX secolo. CE4/00513 8 Ritratto di Luigi XVI, copia del ritratto realizzato da Madame Vigée-Lebrun (1775-1842). Olio su tela. Francia, XIX secolo. CE4/00514 9 Busto di Santa Teresa. Maiolica. Alcora, XVIII secolo. CE1/01282 10 Busto del conte di Aranda. Maiolica. Alcora, XVIII secolo. CE1/01242 11 Orologio stile Boulle. Bronzo e tartaruga. Francia, XIX secolo. CE3/00963 12 Vetrina con gioielleria. Fine del XIX secolo inizio del XX secolo. 17. CAMERA DA LETTO DEL MARCHESE Di particolare importanza in questa stanza sono gli impressionanti stucchi di un’insolita policromia. Il dipinto centrale, una tela applicata nel soffitto mediante la tecnica del “marouflage”, rappresenta “la Notte” insieme ai suoi figli, a Hipno e alle Espèridi e fu realizzato da Plácido Francés nel 1862. Sia la cornice sia la greca fanno riferimento al “fiume della dimenticanza” attraverso le stelle, la pianta del papavero e le Nereidi. I busti femminili intagliati degli angoli sono decorati a tempera. La vasca da bagno con i delfini congiunti nel rilievo del medaglione centrale é di marmo di Carrara. Nei palazzi europei la presenza di vasca da bagno nelle camere da letto era molto comune fino a tutta la seconda metà del sec.XIX. 17. CAMERA DA LETTO DEL MARCHESE 7 6 3 2 5 1 4 3 1 Letto. Probabilmente dell’intarsiatore J. Cotanda. Pino stuccato e dorato. Valenzia, 1797. CE3/00083 2 Vasca da bagno originale del palazzo. Italia, XIX secolo. Marmo. CE3/01154 3 Console. Valenzia, fine del XVIII secolo o inizio del XIX. Pino con foglia oro e pigmenti. CE3/ 01396 and 3/ 01397 4 Orinale. Valenzia, prima metà del XVIII secolo. Maiolica. CE1/10426 5 Bidet. Moustiers (Francia),XVIII secolo, prima metà. Maiolica. CE1/11594 6 CLAUDE MICHEL CLODION (1738-1814). Il Satiro e la Ninfa. Francia, XIX secolo. Terracotta. CE1/00520 7 Il Toro Farnesio. Terra di pipa. Alcora, XIX secolo. Caolino. CE1/01413 18. TOLETTA GIORNALIERA Destinata originariamente, come indica il suo stesso nome, a toletta di uso quotidiano attualmente offre l’ambientazione di una camera da letto dell’epoca. Le sue pareti sono completamente ricoperte di stucchi e risaltano i medaglioni con portaessenze, fiori e uccelli dal delicato disegno, opera di José Felipe Parra. Il dipinto della parete centrale rappresenta il giardino di una casa di campagna, vecchia proprietá dei marchesi, con una scritta che indica essere di Betera: Mas en Conill. 18. TOLETTA GIORNALIERA 3 10 1 6 9 7 11 4 2 5 8 1 Letto a gondola. Valenzia? Primo quarto del XIX secolo. Mogano e bosso. CE3/ 00076 2 Console Mogano e bosso. Valenzia, metà del XIX secolo CE3/ 00964 3 Specchio. Legno dorato. Valenzia. CE3/01139 4 Comò transizione tra Luigi XV e Luigi XVI. Fine del XVIII secolo e inizio del XIX. Intarsiatura di “palo rosa”, coperchio di marmo e maniglie di bronzo.CE3/ 01584 5 Tavolo stile imperiale. Legno e applicazioni metalliche. Secolo XIX. CE3/01531 6 Paravento a tre ante. Tappezzato in seta broccata, legno dorato. CE3/01585 7 Mariano Benlliure (1862-1947) Busto di bambino. Porcellana biscuit. Fabbrica di Lladró, XX secolo. CE1/ 07282 8 Orinale. Siviglia, tra il 1860-1880. Maiolica di Pickman. CE1/ 06672 9 Reliquiario. Valenzia, XVIII secolo. Legno dorato e policromo. CE3/00123 10 Vasi di porcellana. Francia, XIX secolo. Porcellana. CE1/ 03709 and 1/ 03710 11 Orologio di porcellana. Alcora, XIX secolo. Porcellana con vernici policrome e oro CE1/ 00521 19. TOLETTA DI LUSSO O BOUDOIR L’uso di questa lussuosa sala riveste un carattere tipicamente femminile, marcato ancor di piú dal tipo di decorazione nella quale si trovano dei medaglioni con busti femminili, rappresentazioni di Cupido e colonnine con rilievi stile Luigi XVI che culminano in una cupola realizzata da Pablo Gonzalvo. Si tratta di un dipinto ad olio fatto sulla parete; rappresenta Venere, Cupido e le Tre Grazie o, secondo altri autori, il bagno di Hebe. Gli emblemi marchesali figurano agli angoli dell’intarsio del pavimento che racchiudono al centro un grande vaso, chiara allusione all’uso dell’ambiente. 19. TOLETTA DI LUSSO O BOUDOIR 7 7 3 4 5 6 1 2 8 1 Toilette con specchio incorporato. Noce, mogano, pino e bosso.Valenzia? Inizio XIX secolo. CE3/00078 2 Console che sostiene la casa delle bambole. Mogano, ebano, bronzo e tartaruga. Spagna, primo quarto del XIX secolo. CE3/01054 3 Casa delle bambole. Materiali vari Secolo XIX. CE3/01057 4 Divano. Mogano e bosso. Spagna, primo quarto del XIX secolo. CE3/01096 5 Poltroncina. Mogano, bozzo e bronzo. Spagna, XIX secolo. CE3/00354 6 Orologio da tavolo con immagine dell’Imperatore. Bronzo dorato. Secolo XIX. CE3/00972 7 Ornamento floreale con urna di vetro. Conchiglie e lumache dipinte con diversi colori e fogli di carta. Maiorca XIX secolo. CE3/00100 e 3/01383 8 Vaso e catino. Maioica fantasia verde e nero. Marca “Machin & Potts” Inghilterra XIX secolo.. CE1/03685 e 1/03684 20. SALA DI PORCELLANA La saletta di porcellana é una stanza secondaria, antisala della toletta di lusso ed accesso ad un ambiente privato. Il suo mobilio é originario del Palazzo e fu realizzato a Dresde nel 1863, con placche della Reale Fabbrica di Porcellana di Berlino che riproducono scene popolari del genere Teniers, mentre le figure applicate così come il lampadario sono in porcellana sassone di Meissen. Conserva la disposizione voluta dal marchese D.Vicente Dasí che la compró in un’asta pubblica nella casa di Drouot di Parigi nel 1867. 20. SALA DI PORCELLANA 1 1 1 1 1 Set lampada, adorni e mobili di legno laccato e porcellana. Mobili: Dresda, Germania, 1863. Placche di porcellana: Reale Fabbrica di Berlino. Applicazioni, figure e lampade: fabbrica di porcellana di Maissen Germania. CE3/00020-3/00027; CE3/00065-3/00075 21. SALA ROSSA Chiamata in questo modo a causa della sua intensa policromia nella quale si combina il rosso della tappezzeria delle pareti e del mobilio insieme al verde acido delle pareti. La tappezzeria é stata sostituita con nuove tele basandosi sui pochi resti rimasti. Il salotto e le poltrone laccate di bianco stile Regina Anna recano tutti lo stemma marchesale. Solo una parte di esse fa parte del mobilio del palazzo dal 1867 mentre il resto è una riproduzione aggiunta nel 1905. Il rosone di marmo del pavimento contiene le iniziali del marchese di Dos Aguas secondo i caratteri che imporrá D. Vicente Dasí Lluesma. Sovrasta nel soffitto l’opera di José Brel “Il Genio, la Gloria e l’Amore”(1866), raffigurante coppie di insigni autori insieme alle rispettive muse: Dante e Beatrice, Petrarca e Laura, Tasso ed Eleonora, etc. Una delle figure indossa un’armatura niellata del sec.XV riprodotta dalla stessa armeria di Dos Aguas e conservata allora nel Palazzo. 21. SALA ROSSA 6 6 5 2 ← 3-4 1 1 Sedie stile Regina Anna. Legno di pino laccato e dorato. Valenzia, XVIII secolo.CE3/00512-3/00528 2 Console.Legno laccato bianco e dorato, coperchio di marmo. Valenzia, XIX secolo. CE3/00529 3 Pedana a forma di colonna con fusto striato. Marmo verde e legno. XX secolo. CE3/01176 4 5 6 Ritratto di Madame Du Barry. Copia del busto realizzato da Augustin Pajou (1730-1809) Francia, XIX secolo?. CE1/00506 Il toro Farnesio. Terracotta. Napoli, anno 1884. CE1/07419 Specchi decorati di vetro. La Granja de San Ildefonso, XVIII secolo. CE3/01588 e 3/01589 22. SALA POMPEIANA Decorata da Francisco Aznar Garcia e José Marcelo de Contreras, autore quest’ultimo anche della tela ad olio collocata nel soffitto dal titolo “La Aurora” (1865). Nel fregio in alto sono rappresentati 16 piccoli paesaggi mentre le due grandi tele su fondo rosso pompeiano rappresentano l’uno Dafne e Apollo, l’altro Narciso ed Eco. 22. SALA POMPEIANA 2 3 1→ 1 Alba di Pace. Busto di marmo. Italia, XIX secolo. CE3/00954 2 Vasi Alabastro.Italia, XIX secolo. CE3/ 01544 e 3/ 01545 3 Francisco Marco Díaz-Pintado (1887-1980) Scultura di Fauno. Bronzo. Valenzia, XX secolo.CE3/00558 23. SALONE DA BALLO È il principale spazio di rappresentanza del piano nobiliare dal momento che era quello che con più frequenza si apriva ai visitatori. Domina la sala l’opera collocata nel soffitto “L’accordo di Valencia e Don Jaime con la Religione”, raffigurante la città di Valencia inginocchiata di fronte a Don Jaime I e ad una figura bianca che rappresenta la fede cristiana: un’allegoria politico-religiosa realizzata da Salustiano Asenjo nel 1866. Quattro medaglioni di Plácido Francés con Venere e piccoli putti circondano la scena. Dietro la gelosia della parete, ricoperta da rilievi in gesso che alludono direttamente al carattere della sala, si disponeva l’orchestra che non poteva perciò essere vista dagli invitati e una serie di rilievi in gesso con numerosi elementi musicali sostenuti da putti cornucopie e animali fantastici in altorilievo e bassorilievo, che alludono direttamente al carattere della sala. Datati nel 1865 i rilievi dei fregi sono opera di Eleuterio del Àlamo. Conserva l’arredamento originale composto da divani, sgabelli e un “borne” centrale, inoltre candelabri e applicazioni murali con figure maschili e femminili accoppiate. La sala conserva il mobilio originario che si compone di salotti ai lati ed un “borne” centrale, insieme a candelabri e applique con coppie di figure femminili e maschili. 23. SALA DA BALLO 3 3 4 5 6 1 2 1 Divano borne. Legno laccato e dorato. Valenzia, XIX secolo. CE3/00939 2 Divani piccoli e grandi. Legno laccato e dorato. Valenzia, XIX secolo. CE3/00932-00936; CE3/01112-3/01115; CE3/01268-3/01272 3 Applicazioni e candelabri. Bronzo e calamina. Valenzia, XIX secolo. CE3/01655 - 3/001662 4 Arpa Erard. Legno laccato e dorato, bronzo e corde di budello. Parigi, XIX secolo. CE3/00099 5 Chitarra. Abete, palissandro, madreperla e pastella nera. Fabbrica di José BENEDID. Cadice, anno 1794. CE3/00087 6 Chitarra. Abete con intarsiature e madreperla. Fabbrica di Salvador PAU. Valenzia, anno 1830. CE3/00086