Verbale del Tavolo di Coordinamento della Rete degli Sportelli

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Verbale del Tavolo di Coordinamento della Rete degli Sportelli
Verbale del Tavolo di Coordinamento della Rete degli Sportelli Unici Attività
Produttive (insediamento del Tavolo)
Data: 30 Novembre 2010 ore 10,00
Sede: Regione Emilia-Romagna – Via Aldo Moro 46 ( c\o Spazio Energia)
Presenti:
GIAN PAOLO MUZZARELLI
MORENA DIAZZI
Assessore Attività Produttive Regione Emilia-Romagna
Direzione Generale Attivita' Produttive, Commercio,
Turismo
MONICA LOMBINI
Responsabile del Servizio sportelli unici attività produttive,
semplificazione amministrativa per le imprese e consulenza
giuridica
SIMONA MATTIOLI
Regione Emilia Romagna
ANDREA SPAGNOLI
Regione Emilia Romagna
CIRIACO LAVANGA
Regione Emilia Romagna
FEDERICA PERGHEM
Regione Emilia Romagna
MARCO BORIONI
Regione Emilia Romagna
MARCELLO ZANIBONI
LEPIDA s.p.a
MARCO BINDINI
LEPIDA s.p.a
EGIDIA GIGANTI
Regione Emilia Romagna
DONATELLA BANDOLI
Regione Emilia Romagna
GABRIELLA GORETTI
Regione Emilia Romagna
GIUSEPPE MONTERASTELLI
Regione Emilia Romagna
PAOLA PALMIERI
Regione Emilia Romagna
MILVIA FOLEGANI
Regione Emilia Romagna
GIOVANNI FANTINI
ARPA
ANDREA CHIESA
COMUNE DI PARMA
MARA GARUTI
COMUNE DI REGGIO EMILIA
MARCO LANCONELLI
COMUNE DI RAVENNA
MIRTA SINTINI
COMUNE DI RAVENNA
MARCO VESPIGNANI
COMUNE DI FAENZA
CLAUDIA GIOVANARDI
COMUNE DI MODENA
FABIO LEONELLI
COMUNE DI MODENA
CHIARA ZACCARIA
COMUNE DI FORLI’
ELENA CHIESA
COMUNE DI CASTEL SAN GIOVANNI
REMO VALDISERRI
COMUNE DI RIMINI
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ROBERTA RAVAIOLI
COMUNE DI CESENA
SARA AGGIO
COMUNE DI FERRARA
MARCO SANDRI
PROVINCIA DI FERRARA
DANIELA MENGONI
PROVINCIA DI RAVENNA
ENRICO SCARPA
PROVINCIA DI PIACENZA
MARIA ELENA LOMBARDI
PROVINCIA DI PARMA
TIZIANA MARIA OSIO
PROVINCIA DI MODENA
STEFANO TROTA
PROVINCIA DI MODENA
SAURO SARTI
PROVINCIA DI RIMINI
FRANCESCO CAPUANO
PROVINCIA DI REGGIO EMILIA
PIERA DOMENICONI
PROVINCIA DI BOLOGNA
CRISTINA PAUMGARDHEN
PROVINCIA DI BOLOGNA
ANNA RITA GALLICCHIO
CONFAGRICOLTURA EMILIA ROMAGNA
ANTONIO GIOIELLIERI
ANCI EMILIA ROMAGNA
MIRIAM PAOLA
ASS. INTERC. ARGENTA E PORTOMAGGIORE
FRANCESCO NEVA
UNIONE PEDEMONTANA PARMENSE
FRANCESCO ZANONI
CONFCOOPERATIVE EMILIA ROMAGNA
IVO MICHELIN
CONFARTIGIANATO EMILIA ROMAGNA
LIDIA FERRARI
CNA EMILIA ROMAGNA
LUIGI RAFFELE ZANNA
COMITATO UNITARIO PROFESS. EMILIA ROMAGNA
ASS. INTERC.DEI COMUNI DI CASTELFRANCO
MARIA PIA BERNARDI
EMILIA, NONANTOLA E SAN CESARIO SUL
PANARO
MAURIZIO BRAMA
CLAAI EMILIA ROMAGNA
MICAELA UTILI
UNIONAPI EMILIA ROMAGNA
SERGIO DONATI
CONFCOMMERCIO EMILIA ROMAGNA
TIZIANO TASSONI
LEGACOOP EMILIA ROMAGNA
UGO GIRARDI
UNIONCAMERE EMILIA ROMAGNA
VINCENZO AMADORI
CIA EMILIA ROMAGNA
Ordine del giorno:
•
Insediamento Tavolo di coordinamento regionale .
•
Presentazione e condivisione del piano di lavoro anno 2011.
•
Approvazione della bozza del documento del modello di gestione della Banca
Dati dei procedimenti amministrativi del Suap.
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Gian Paolo Muzzarelli (Assessore Attività Produttive Regione Emilia-Romagna)
L’ Assessore apre i lavori del nuovo Tavolo di coordinamento regionale della rete degli
sportelli unici per le attività produttive.
Afferma che parlare di SUAP oggi significa affrontare un tema molto attuale in un mutato
contesto normativo e istituzionale, in cui la disciplina dello sportello unico è stata oggetto di
riforma a livello comunitario e statale ( art. 38 D.L. 112/2008 “impresa in un giorno”) anche
su impulso della Direttiva Servizi per la previsione di un unico punto di accesso per l’
espletamento di tutte le procedure e formalità necessarie per svolgere attività economiche
produttive e di prestazioni di servizi.
Sottolinea che la Regione Emilia-Romagna, in forza del suo ruolo di coordinamento e
di promotore di condizioni più favorevoli per l'insediamento delle imprese sul territorio
regionale, anche attraverso azioni di semplificazione amministrativa, basata sulla riduzione
degli oneri amministrativi per le imprese, sulla qualità della regolazione, sulla riduzione e
sulla certezza dei tempi, ha posto fortemente l’accento sul ruolo del Tavolo al quale è
attribuita una rilevante mission e relativa responsabilità. Ad esso spetta il compito di svolgere
compiti di indirizzo ed attività di monitoraggio per la semplificazione, la riduzione degli oneri
amministrativi a carico delle imprese e per l’adeguamento delle modalità telematiche di
gestione degli sportelli unici.
Evidenzia che la PA. è un valore, ed è arrivato il tempo di giocare una partita di
squadra, è il tempo di un cambiamento pertanto bisogna scommettere sugli sportelli come
punto di riferimento per far funzionare meglio la macchina amministrativa nell’ambito sempre
della legalità e della maggior responsabilità. E’ necessaria quindi una condivisione forte, per
scommettere su questa sfida di semplificazione, nell’ottica di fare meglio e fare prima con la
collaborazione anche del sistema camerale e con alla base un linguaggio comune.
Monica LOMBINI (Responsabile Servizio Sportelli unici attività produttive,
Semplificazione amministrativa per le imprese e Consulenza giuridica)
Introduce la riunione spiegando in sintesi i contenuti dell’incontro e presentando le finalità
e i compiti del Tavolo di coordinamento con riferimento alla D.G. 958 del 2010 e alla Det.
12627 del 2010, relative rispettivamente all’istituzione del Tavolo e alla nomina dei suoi
componenti.
Viene quindi presentato il piano delle attività per l’anno 2011 e il regolamento del Tavolo
che prevede tra l’altro, ai fini di una maggior speditezza dei lavori, la costituzione di un
Comitato Tecnico che ha una funzione propositiva, relativamente alle tematiche da sottoporre
all’attenzione dei membri del Tavolo, ed ha il compito di istruire le problematiche sorte in
seno al Tavolo stesso.
Viene inoltre illustrata la D.G. 1472 del 2010 relativa alle “Modifiche alle linee guida per
l’approvazione dei
contenuti e delle modalità di implementazione, aggiornamento e
monitoraggio della banca dati dello sportello unico telematico” e il percorso di validazione dei
contenuti della Banca Dati dei procedimenti amministrativi del suap.
Passa quindi la parola a Marcello Zaniboni di Lepida S.P.A. per la presentazione del
modello di gestione
Marcello Zaniboni ( Lepida S.p.A.)
Spiega in sintesi e descrive i materiali inviati, in allegato alla convocazione, a tutti i
convenuti relativi alla bozza del documento relativo al modello di gestione della Banca Dati
dei procedimenti amministrativi del suap che il Tavolo dovrà approvare.
Paola Palmieri ( RER )
Illustra l’attività svolta fino a questo momento in ordine allo sviluppo tecnologico del
prodotto Suap nell’ambito del progetto People. Evidenzia come siano previsti vari momenti di
implementazione al fine di rendere i Suap regionali rispondenti ai requisiti dell’art 38. Si parte
dal consentire il recepimento di domande on line, dal possedere una propria PEC, fino ad
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arrivare al coinvolgimento degli enti terzi, quali i vigili del fuoco, le asl, etc, e al successivo
monitoraggio dei Suap a regime.
Piera Domeniconi (Provincia di Bologna)
Pone l’accento sulla necessità di affrontare il prima possibile la novità della SCIA. E’
indispensabile un lavoro a livello regionale sui singoli procedimenti al fine di evitare che tutti i
coordinamenti provinciali lavorino singolarmente in totale assenza di uniformità.
Remo Valdiserri (Comune di Rimini )
Espone le proprie perplessità in ordine alla possibilità di interloquire informaticamente
con alcuni enti terzi, quali ad esempio i vigili del fuoco, che a volte hanno poca dimestichezza
con gli strumenti informatici. A volte tale incomprensione riguarda anche uffici appartenenti
allo stesso ente. Difficilmente risulterà attuabile la sola trasmissione telematica così come
richiede la norma nel campo ad esempio dell’edilizia produttiva.
Mirta Sintini (Comune di Ravenna )
Evidenzia la necessità di uniformare le normative regionali nell’ottica del DPR 160/2010,
ad es. la DGR 1015/2008 definisce che la notifica sanitaria, prevista dalla normativa
comunitaria per le attività inerenti il settore alimentare, debba essere inviata direttamente
dall’imprenditore alla Azienda Sanitaria Competente. Considerato che il settore alimentare
non è tra quelli esclusi dall’applicazione del DPR 160/2010, è necessario chiarire le modalità
con le quali tale notifica sanitaria dovrà essere presentata tramite Suap.
In merito poi agli impianti e alle infrastrutture energetiche l’art 2 comma 4 del DPR
160/2010 li esclude dal proprio ambito di applicazione. A tal proposito, occorre chiarire se si
deve intendere che qualsiasi tipo di impianto inerente la produzione di energia (alternativa e
non) è da ritenersi escluso, indipendentemente dalla dimensione dell’impianto e dall’utilizzo
che si fa della energia prodotta o, al contrario, si intendono esclusi solamente gli impianti che
producono energia in scala industriale, destinata alla vendita, mentre gli impianti di
dimensioni più ridotte oppure quelli destinati a produrre energia per esclusivo uso
dell’azienda stessa sono soggetti a quanto previsto dal DPR in questione.
Si accenna inoltre alla questione degli impianti per la telefonia cellulare e precisamente ci
si interroga sul modo in cui la Legge 73 del 2010, che inserisce l’articolo 87 Bis al Codice
delle comunicazioni elettroniche
(D.Lgs.259/2003), si armonizzi con le procedure
autorizzative previste dalla vigente L.R. 30/2000, in merito alla realizzazione e alla modifica
di impianti per telefonia cellulare e come questa a sua volta si armonizzi con i procedimenti
previsti dal DPR 160/2010.
Viene poi richiamato il DPR 160/2010 al fine di evidenziare che la Conferenza dei Servizi
dovrebbe essere sempre indetta dal Responsabile Suap per le procedure di Valutazione di
Impatto Ambientale che hanno tempistiche più lunghe. Tuttavia la normativa regionale
vigente in materia prevede che l’Autorità competente indica, a sua volta, una apposita
Conferenza di Servizi, a fini istruttori, con specifici tempi, compiti, e modalità di svolgimento,
non sempre compatibili con quelli della conferenza di servizi ai sensi della L.241/1990 e
s.m.i. e con il DPR 160/2010. Occorre pertanto definire nel caso di procedimenti di VIA e \ o
di screening, in che modo questi si possano armonizzare con il procedimento unico previsto
dal DPR 160/2010.
Marco Sandri (Coordinamento provinciale Ferrara)
Richiama l’attenzione sul rapporto con le Camere di Commercio. A Ferrara come a
Ravenna è in atto una sperimentazione tra Provincia, Infocamera nazionale e le Camere di
Commercio locali, ciò di cui si necessita però è un forte coordinamento regionale, in quanto si
auspica un accordo su base regionale con le Camere di Commercio.
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Maria Pia Bernardi (Ass. Interc. Dei Comuni di Castelfranco Emilia , Nonantola e San
Cesario sul Panaro)
Condivide quanto richiesto dalla collega Domeniconi, sottolineando, inoltre, la necessità
di un maggior sforzo sulla comunicazione diretta ad associazioni e liberi professionisti.
Puntualizza poi l’opportunità di una comunicazione incisiva a carattere regionale diretta a
una maggior integrazione tra uffici tecnici e Suap all’interno delle realtà comunali.
Francesco Neva (Unione Pedemontana Parmense )
Evidenzia come nei Comuni si sta facendo strada l’errata convinzione che si possa
delegare tutto alle CCIAA in caso di mancata attestazione del Comune alla conformità dei
requisiti previsti dall’art. 38. In realtà la competenza rimane in capo ai Comuni mentre le
Camere di Commercio si occupano solo del primo passaggio. Si richiede quindi a questo
punto un intervento chiarificatore da parte della Regione.
Si riporta inoltre che con la precedente normativa chi non ottemperava all’osservanza dei
termini procedimentali non riceveva gli oneri dovuti; questo sembrerebbe scomparso nel DPR
160/2010, ma reintrodotto nella L.R. 4/2010, dove si afferma che il SUAP riceve la sanzione.
Ci si chiede allora se la Regione intenda affermare che l’omesso rispetto dei termini
comporta o meno il mancato versamento degli oneri agli enti terzi.
In materia poi di edilizia produttiva ci si domanda se sia di competenza SUAP il permesso
a costruire, e quindi se i titoli abilitativi sono in capo allo SUAP.
In ordine poi alla personalizzazione della modulistica presente nella piattaforma si tratta
di un lavoro abbastanza complesso, per il quale sarebbe opportuno da una parte che venga
omogeneizzato e dall’altra che si possa utilizzare ad esempio il lavoro già svolto da provincie
come Ferrara e Ravenna che hanno già messo on line la loro modulistica.
Ugo Girardi ( Unioncamere Emilia Romagna)
Richiama la situazione positiva in cui si trova l’Emilia Romagna in ordine alla
informatizzazione dei Comuni. Fino a quando esiste l’alternativa questa viene utilizzata ma
poi ci si deve assolutamente adeguare a quanto disposto dal legislatore anche per
semplificare il sistema. Anche il mondo associativo in ausilio alle imprese si è adeguato alle
novità legislative.
Sottolinea che in questa Regione siamo comunque molto avanti, infatti quasi tutti i
Comuni hanno la PEC, mentre le imprese con le loro strutture riusciranno sicuramente a
vincere questa sfida.
Il sistema camerale in questo frangente è totalmente a disposizione, sta costruendo un
percorso che alla fine deve valorizzare le eccellenze, tenendo conto della realtà, formata
appunto da contesti avanzati e da contesti più arretrati. L’invito è quello di realizzare un
coordinamento regionale più incisivo per adeguare le strutture più arretrate a quelle più
avanzate.
Antonio Gioiellieri (ANCI Emilia Romagna)
Richiede che fra i compiti vi sia quello di allineare, integrare la normativa regionale
sopratutto in materia edilizia. Inoltre sarebbe opportuno la costituzione di un Tavolo specifico
con i vari enti a diverso livello, al fine di poter aver un punto di riferimento per colloquiare
con gli enti terzi, per vedere anche le reciproche situazione tecnologiche.
Il lavoro di formazione che si sta facendo sul territorio sui vari enti è fondamentale. Nei
Comuni infatti è necessaria la formazione non solo verso i tecnici e dirigenti SUAP ma anche
verso tutta la macchina comunale.
Monica LOMBINI (Responsabile Servizio Sportelli unici attività
Semplificazione amministrativa per le imprese e Consulenza giuridica)
produttive,
In conclusione, dopo aver raccolto tutti gli interventi da approfondire in merito alle varie
tematiche evidenziate, rileva come sul tema dell’evoluzione normativa ( ad es. Scia) sia
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necessario un confronto, fermo restando l’aggiornamento della banca dati da parte della
Regione.
Sicuramente tutte le novità normative meritano un approfondimento anche in merito alle
scadenze imminenti di Gennaio.
Morena DIAZZI (Direttore Generale Attività Produttive, Commercio,Turismo)
Viene subito sottolineato che la scadenza a ridosso di Gennaio impone un accelerazione dei
lavori anche da parte delle Provincie sopratutto per la fase di informazione verso i Comuni del
territorio.
Lo stesso piano di attività con LEPIDA prevede una verifica delle necessità legate
all’assistenza dei Comuni, al fine di capire come ottimizzare questo percorso già avviato.
In questa logica la personalizzazione del modello Suap Emilia Romagna rimane come
punto fermo dell’attività già definita a monte e dalla normativa.
Viene richiesta un’ampia collaborazione alla Dott.ssa Lombini e al suo gruppo per
rispondere ai quesiti molto pertinenti ( SCIA , Dia, Camere di Commercio etc..) posti al
Tavolo, al fine di dare degli indirizzi di riferimento senza che siano comunque visti come punti
fermi ma sicuramente come un valido ausilio all’attività della periferia.
Condividere e impegnarsi insieme anche con le CCIAA per la massima integrazione
possibile, viste anche tutte le aree grigie della stessa normativa, è un altro momento
fondamentale di questo percorso.
Al di là dei vari formalismi del Tavolo si deve affrontare un periodo di lavoro molto
impegnativo che coinvolge tutti gli interlocutori, anche perché c’è una legge regionale che lo
prevede, il lavoro è proseguito e varie risorse sono già state spese ( ad es. con Lepida) e
inoltre vi è l’assoluta necessità di tenere un comportamento omogeneo con i comuni.
In conclusione si ritiene opportuno fare il punto della situazione anche settimanalmente
con le provincie ed anche a livello telematico con l’ausilio di Lepida, per un monitoraggio
sulla situazione in cui si versa e per chiarire le eventuali questioni dubbie.
Viene da ultimo ribadita la necessità di definire tutte le adesioni alle convenzioni, per avere
così un quadro chiaro delle attività da chiedere a Lepida .
La riunione termina alle ore 13,00.
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