glossario ferroviario - Interreg IIIA Alcotra

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glossario ferroviario - Interreg IIIA Alcotra
ASSOCIAZIONE DI AMICI DEL TRASPORTO FERROVIARIO ATTRAVERSO LE ALPI
“MUSEO FERALP” di BUSSOLENO
Via Susa 2 presso FSA/FS Casella postale 61 - 10053 Bussoleno
Tel./Fax 0122. 641742 – www.feralpteam.com – e-mail: [email protected]
GLOSSARIO FERROVIARIO
PROGRAMMA DI INIZIATIVA COMUNITARIA
INTERREG III A 2000-2006
Alpi Latine Cooperazione Transfrontaliera
Italia - Francia (Alpi)
-1-
PREFAZIONE
L'obiettivo di questo lavoro è di dare una panoramica dei vari aspetti del mondo della ferrovia
senza scendere troppo nei particolari tecnici per poter essere compresi dal maggior numero di
persone che sono al di fuori di questo ambiente e che possono essere incuriosite da ciò che si
vede viaggiando.
Sono state tralasciate molte sigle ( la cui quantità sta crescendo rapidamente come si può
vedere negli articoli che compaiono su “La Tecnica Professionale” ) e gli specialisti troveranno
certamente incompletezze e semplificazioni, ma queste sono volute.
Ovviamente invece le segnalazioni degli errori sono benvenute ( [email protected] )
Il lavoro, realizzato nell'ambito del progetto FERMUSEE I/F finanziato dal Programma Europeo
INTERREG III ALCOTRA, è frutto delle conoscenze di Mario Borio, Augusto Carpignano,
Domenico Colloca, Valerio Marchetto e Giovanni Zampa che le ha anche raccolte in queste
pagine. I disegni, salvo diversa indicazione, sono di Mario Borio.
Una parte delle definizioni si trova anche in vari siti Internet che però sono molto specifici in un
particolare settore oppure contengono solo le voci principali. Come esempi si citano il
glossario in http://www.rfi.it/ e il “Piccolo Dizionario di Terminologia Ferroviaria” di Martino
Antonio reperibile in http://www.segnalifs.it/
dicembre 2006
Schema del locomotore FS E 464 ( da www.trenitalia.com )
-2-
INDICE
Numeri; ……………...…………3
A; ............................................4
B; ............................................9
C; ..........................................13
D; ..........................................22
E; ..........................................25
F; ...........................................27
G; ..........................................30
H; ..........................................32
I; ............................................32
J; ...........................................36
K; ..........................................36
L; ...........................................36
M; ..........................................38
N; ..........................................41
O; ..........................................42
P; ..........................................43
Q; ..........................................49
R; ..........................................49
S; ..........................................54
T; ...........................................62
U; ..........................................67
V; ..........................................68
W; ..........................................70
X; ..........................................70
Z; ...........................................70
Numeri
a)
b)
2P
303
Individuano i rotabili con la classificazione del tipo e la matricola.
Per i mezzi di trazione vedere ad esempio:
- F. Cherubini, “Materiale motore FS 2005”, ed. ETR, 2005
- G. Cornolò, “Locomotive a vapore”, Ermanno Albertelli Editore, 1998
Per le carrozze e i carri indicano anche le caratteristiche tecniche secondo la codifica
internazionale stabilita dall’UIC.
Individuano i convogli in base al tipo ( passeggeri, merci, ordinari, straordinari, … ) e
alla direzione: quelli verso est e sud hanno numeri dispari mentre quelli verso ovest e
nord, numeri dispari.
Sigla che indica "2 Piani", cioè un tipo di carrozza per treni regionali
con posti su due piani e quindi con grande capacità di carico ( circa
200 persone )
Ufficio che organizza i turni di lavoro dei macchinisti, le sostituzioni, …
e dove costoro ricevono la descrizione del servizio da effettuare o le
eventuali variazioni di quello previsto.
-3-
A
Lettera che individua:
1) una carrozza passeggeri di 1^ classe.
2) una delle due testate di un mezzo di trazione o di un ETR.
Riduzione forzata del livello del codice della "Ripetizione Segnali"
Abbattimento di
captato a bordo del mezzo di trazione. Può essere impostato al fine di
codice
garantire specifiche misure di sicurezza, tramite operazioni degli
agenti di manutenzione.
Abbracciare gli aghi Impegnare un deviatoio di punta quando entrambi gli aghi non sono
completamente accostati ai rispettivi contraghi. Provoca lo svio del
rotabile.
Sigle per:
AC
1) "Apparato Centrale" di sicurezza di una stazione per il controllo e il
comando centralizzato dei collegamenti di sicurezza. E' composto del
banco di manovra, il quadro luminoso, le apparecchiature costituenti
la logica di funzionamento ed il sistema di collegamento tra gli organi
di cabina e gli enti di piazzale.
2) "Assenza Codice": sulle linee con blocco elettrico a corrente
codificate indica la mancanza di qualunque codice della "Ripetizione
Segnali".
Sigla per "Alta Capacità / Alta Velocità" che indica il sistema di nuove
AC/AV
linee per potenziare in modo significativo la rete ferroviaria italiana.
Togliere un rotabile dal servizio perché nel breve o medio periodo è in
Accantonare
eccedenza al fabbisogno. Resta disponibile per un possibile rientro.
Antica definizione di treno con caratteristiche attualmente
Accelerato
classificabile "Regionale" e quindi a marcia lenta ( nonostante il nome!
). All'epoca era però corretta in quanto più veloce di altri con servizio
misto (Omnibus).
Insieme di prese fisse e mobili sulle testate dei rotabili per consentire
Accoppiatore
collegamenti flessibili sia elettrici che pneumatici.
Accoppiatore 13 o 78 Accoppiatori per il collegamento tra locomotore e carrozza pilota
attraverso il convoglio che permette il telecomando per la guida. Si
poli
differenziano per il numero di fili elettrici ( 13 o 78 )
Accoppiatori del cavo REC.
Accoppiatore REC
Ridurre il grado di introduzione del vapore nei cilindri spostando la
Accorciare la leva
leva che ne regola la quantità.
Sigla per "Apparato Centrale Elettrico", cioè impianto che permette di
ACE
comandare scambi, segnali. passaggi a livello singolarmente da un
banco presso l'ufficio del Dirigente Movimento o una cabina mediante
comandi elettrici. L'impianto effettua anche automaticamente i controlli
per impedire manovre incompatibili.
Sigla per "Apparato Centrale Elettrico a Itinerari". Permette di
ACEI
predisporre, dopo verifica, il percorso di un treno selezionando solo i
punti iniziale e finale di questo itinerario che viene gestito
automaticamente. Gli scambi vengono "liberati", cioè sono di nuovo
utilizzabili per altri itinerari, appena sono stati utilizzati.
A
-4-
ACI
ACS
Addolcitore
Aderenza
Aderenza artificiale
Aderenza naturale
AFA
Affumicare la gente
Agente di guardia
Ago di deviatoio
Ala semaforica
ALb
Albero / asse cavo
Albero a gomito
Albero di natale
ALe
Alesare
Alesatore
Sigla per "Apparato Centrale Idrodinamico", cioè impianto che
permette il comando centralizzato a distanza degli scambi tramite la
pressione di un liquido opportuno inviato mediante tubi da un
serbatoio in cui è premuto da contrappesi. Ora non è più in uso.
Sigla per "Apparato Centrale Statico". Realizza le funzioni di un ACEI
utilizzando computer che effettuano tutti i controlli necessari e non
mediante blocchi elettromeccanici.
Apparecchiatura per correggere le caratteristiche dell'acqua da
utilizzare nelle caldaie delle locomotive a vapore, per ridurre le
incrostazioni dovute a depositi di calcare.
Attrito tra la ruota e la rotaia che impedisce alla ruota stessa di slittare
(ruotare troppo velocemente) o pattinare ( scivolare perché bloccata ).
Sistema meccanico, normalmente a cremagliera, per aumentare la
pendenza che può essere superata dai treni.
Una particolare soluzione è il sistema Fell.
Fenomeno meccanico per cui le ruote di acciaio dei rotabili ferroviari
rotolano senza slittare sulle rotaie di acciaio.
Sigla per "Autostrada Ferroviaria Alpina", tipo di "autostrada
viaggiante" in servizio tra Italia e Francia.
Non impedire l'eccessiva produzione di fumo a locomotiva ferma in
stazione.
Persona presente nelle stazioni disabilitate ( cioè senza DM ) ma
comunque presenziate.
Parte mobile dello scambio presente sempre in coppia. Questi,
spostandosi, determinano uno dei due istradamenti possibili.
Lamiera a forma rettangolare di un segnale che indica ai macchinisti
la possibilità di procedere (se abbassata o inclinata) oppure di
arrestarsi (se orizzontale).
Può anche essere di un segnale di avviso ed in tal caso ha una
estremità a forma di coda di pesce.
Di notte è associata ad una luce di colore opportuno.
Sigla per i rotabili del tipo "Automotrice leggera a benzina";
attualmente non più in uso.
Tipo di trasmissione del movimento dal motore alle ruote che
permette di tenere sospeso il motore stesso su molle evitando che
questo ed i binari vengano danneggiati dalle oscillazioni. Il nome
deriva dal fatto che l'asse che unisce le ruote, passa all'interno di un
"albero cavo".
Albero che trasforma il moto alternato di un insieme di pistoni in un
moto rotatorio: è formato da tanti "gomiti" ai quali si collegano le bielle
dei pistoni. Usato nei motori a scoppio.
Soprannome del segnale a cinque luci (due verdi e tre gialle) che
indica al treno la chiusura o meno delle barriere di uno o più passaggi
a livello automatici successivi.
Sigla per i rotabili del tipo "Automotrice Leggera elettrica".
Ingrandire un foro, ad esempio per infilare un tubo a fumo nella
piastra.
Attrezzo di vario tipo e dimensione per alesare.
-5-
1) Cavo di rame che collega la SSE ( sottostazione elettrica ) di
alimentazione, ai punti della linea di contatto.
2) Apparecchiatura elettrica di varia potenza per fornire tensione ai
motori e alle locomotive per le prove in officina.
Tipo di alimentazione della linea di contatto in cui la SSE si trova ad
Alimentazione a
un estremo del binario.
sbalzo
Denominazione dei collegamenti ferroviari diurni e notturni tra Italia e
Allegro
Austria via Tarvisio.
Sigla per i rotabili del tipo "Automotrice Leggera a nafta", cioè con
ALn
motori diesel.
Azienda francese con produzioni diversificate, dal settore ferroviario
Alstom
(con TGV e locomotori) a quello delle navi da crociera. Attuale
proprietaria della antica Officine di Savigliano, poi FIAT Ferroviaria.
Alzare la ribalta per Alzare la ribalta in lamiera posta come pavimento tra locomotiva a
vapore e tender per migliorare la circolazione dell'aria in cabina
respirare
durante i percorsi in galleria e non respirare il fumo.
Termine per indicare una locomotiva a vapore a due assi accoppiati
American
con un carrello anteriore di guida pure a due assi ( rodiggio 2-2-0 o
2B ).
Parte mobile dei relè.
Ancora mobile
Sistema di collegamento tra l'albero cavo e l'asse mediante un anello
Anello danzante
ed elementi elastici come molle e parti in gomma permettendo
l'oscillazione delle ruote.
Segnalazione ad una stazione, effettuata da apposito rilevatore, che
Annuncio treno
un treno si sta avvicinando alla stessa.
Dispositivo presente sui mezzi di trazione per controllare ed
Antincendio
estinguere automaticamente eventuali incendi nel caso in cui il mezzo
è telecomandato, quindi senza personale a bordo.
Apparecchiatura che confronta le velocità di rotazione degli assi: se
Antipattinante /
qualcuna è diversa, l'asse sta slittando o pattinando e quindi si
antislittante
interviene opportunamente.
Sigla per "Alta Pressione". Indica i cilindri dove il vapore viene usato
AP
ad "alta pressione" prima di passare in quelli a "bassa pressione".
Apparato centrale a Apparato centrale in cui i comandi a distanza sono realizzati mediante
fili e contrappesi.
filo
Apparato centrale di Impianto che permette il comando centralizzato a distanza degli
scambi e dei segnali. Realizza anche i controlli di sicurezza per
sicurezza
impedire operazioni che possono presentare situazioni di pericolo.
Apparecchiatura che interviene se l'operatore ( es. il macchinista )
Apparecchiatura
non è "vigile", cioè attento ad intervenire prontamente quando
vigilante
necessario.
Aprire la seconda apertura della valvola del regolatore di immissione
Aprire la seconda
del vapore dalla caldaia nei cilindri.
Disporre a via libera un segnale.
Aprire un segnale
Soprannome dei locomotori diesel da manovra D 145, a causa del
Aragosta
loro colore arancione.
Parte superiore del pantografo che porta gli elementi "striscianti"
Archetto
contro la linea di contatto.
Moderno treno di verifica delle caratteristiche del binario e della
Archimede
catenaria per poter controllarne lo stato e prevedere la manutenzione.
Alimentatore
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Meccanismo per il movimento delle barriere dei passaggi a livello a
filo.
Soprannome dell'elettrotreno ETR 250.
Arlecchino
Contenitore metallico di varia forma e dimensione per contenere
Armadio
apparecchiature elettriche.
Insieme delle rotaie, delle traverse, degli attacchi delle rotaie alle
Armamento
traverse e dei deviatoi.
Grosso chiodo che veniva usato anticamente per fissare le rotaie alle
Arpione
traverse di legno.
Società italo-francese ( Trenitalia-SNCF ) per gestire i trasporti
Artesia
passeggeri internazionali diurni ( con i TGV Parigi-Milano ) e notturni
tra le due nazioni.
Aspetti di un segnale Tutte le possibili indicazioni che può presentare un segnale fisso.
Nei segnali luminosi può essere V ( = verde ), G ( = giallo ), GL ( =
giallo lampeggiante ), R ( = rosso ) e combinazioni di questi colori.
Soprannome del locomotore elettrico trifase gruppo E 331 a causa
Assassino
della scarsa protezione delle apparecchiature elettriche AT interne.
Asse di un mezzo di trazione che riceve il moto dall'asse motore
Asse accoppiato
tramite la biella di accoppiamento.
Arganello
Asse cavo
Asse falso
Asse motore
Asse portante
Assetto variabile
Assile
Assuntore
Asta di manovra
Asta di trazione
AT
ATC
Atlantic
ATO
Sinonimo di albero cavo.
E' un asse senza ruote messo in rotazione da un motore idraulico od
elettrico; all'esterno è visibile solo il contrappeso e il perno della biella
che mette in moto gli assi veri.
Asse di un mezzo di trazione collegato ai motori e che contribuisce al
movimento del mezzo..
Asse di un mezzo di trazione non collegato ai motori su cui si scarica
parte del peso del veicolo.
Posizione variabile della cassa dei vagoni rispetto ai carrelli per poter
aumentare la compensazione della accelerazione laterale nelle curve.
Realizzata nei "Pendolini".
Insieme di due ruote unite dall'asse.
Era presente nelle stazioni di una linea gestita con il Dirigente Unico
ed eseguiva semplicemente gli ordini ricevuti dal DU o dal capotreno
del treno in stazione.
Tratto di binario che termina con un paraurti e che serve per
manovrare gruppi di vagoni o locomotive senza impegnare i binari di
linea.
Barra che collega organi diversi trasmettendo gli sforzi di trazione, ad
esempio tra un carrello motore e la cassa del veicolo oppure tra il
gancio e il veicolo stesso.
Sigla per "Alta Tensione".
Sigla per "Automatic Train Control", cioè la gestione automatica del
movimento dei treni, fino eventualmente alla marcia completamente
senza macchinista come ad esempio nelle metropolitane VAL.
E’ composta da ATP, ATS e ATO.
Termine per indicare una locomotiva a due assi accoppiati con un
carrello anteriore pure a due assi ed uno posteriore ad un solo asse
( rodiggio 2-2-1 o 2B1 )
Sigla per "Automatic Train Operation”, sistema di guida automatica
dei convogli con controllo dei motori e della frenatura.
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Sigla per "Automatic Train Protection": ogni convoglio impedisce
automaticamente che altri treni possano entrare in collisione con lui.
Sigla per i rotabili del tipo "Auto Treno Rapido", convoglio a
ATR
composizione bloccata e a trazione diesel.
Sigla per "Automatic Train Supervision”, sistema automatico
ATS
centralizzato di gestione della marcia dei treni.
Ancoraggio della rotaia alla traversina; può essere:
Attacco
1) diretto: vecchio metodo realizzato avvitando nella traversina una
"caviglia" la cui testa stringe la suola della rotaia.
2) indiretto: la rotaia è ancorata ad un sistema di piastre a loro volta
fissate alla traversa: questo metodo permette maggiore stabilità.
Passaggio pedonale nelle stazioni che attraversa i binari al loro
Attraversamento a
stesso livello per raggiungere i vari marciapiedi.
raso
Apparecchiature necessarie al funzionamento della locomotiva non
Ausiliari
interessanti direttamente la trazione. Le principali sono i compressori,
i ventilatori dei motori e dei circuiti di potenza ( reostato, circuiti
elettronici, … ) ed i carica batterie.
Piccola locomotiva diesel da manovra.
Automotore
Carrozza dotata di motori e cabine di guida avente anche posti per i
Automotrice
passeggeri. Può circolare da sola, accoppiata con altre e trainare
rimorchi. In sigla Aln.
Carrello motorizzato di servizio con scala o balconcino per
Autoscala
manutenzione della linea aerea.
Definizione del sistema di trasporto di autotreni su carri ferroviari
Autostrada
speciali che hanno un piano sufficientemente basso per contenere
viaggiante
tutto il camion senza superare la sagoma limite ( che deve comunque
essere stata ampliata ). Sullo stesso convoglio viaggiano anche gli
autisti in una apposita carrozza.
Sigla per "Alta Velocità".
AV
Avviatore automatico Dispositivo elettrico od elettropneumatico che provvede all'esclusione
automatica del reostato ed al collegamento dei motori nelle varie
combinazioni possibili.
ATP
Automotrice FS Aln 668 ( da www.trenitalia.com )
-8-
B
B
BA
BACC
Badoni
Baffone
Bagna
Bagnacarbone
Banalizzazione
Banco di guida
Banco di manovra
Barenatura
Bareno
Bariletto
Barretta di
scappamento
Bastone
Bastone pilota
Battere la pala
Batterie
Battipala
B-B-B
Lettera che individua:
1) una carrozza passeggeri di 2^ classe.
2) una delle due testate di un mezzo di trazione o di un ETR.
Sigla per "Blocco Automatico". E' un sistema di blocco per proteggere
la marcia dei treni mediante il comando dei segnali, realizzato
automaticamente dal treno stesso senza intervento umano.
Sigla per "Blocco Automatico a Correnti Codificate". Particolare
blocco automatico per la protezione dei treni in linea che utilizza
correnti a frequenze determinate. Permette inoltre la trasmissione di
informazioni a bordo delle locomotive ( Ripetizione Segnali Continua )
Soprannome delle locomotive diesel di manovra. Il nome deriva dalla
ditta costruttrice di molti di essi.
Soprannome del locomotore diesel FS D 442 a motivo del fregio
frontale in alluminio.
Termine del dialetto piemontese per indicare la tensione di linea.
Significa "Sugo".
Manichetta per bagnare il carbone quando è troppo polveroso.
Sistema di esercizio di una linea a doppio binario che permette la
circolazione anche sul binario di destra e per entrambe le direzioni
mediante segnali sui due binari e nei due sensi..
Insieme delle leve e degli strumenti per guidare un mezzo di trazione.
Banco di comando di un Apparato Centrale: contiene le leve o i
pulsanti di comando dei segnali, degli scambi, degli itinerari, …e può
essere associato ad una tavola verticale che descrive
geograficamente i binari e i vari enti controllati mediante segnalazioni
luminose.
Operazione simile alla tornitura effettuata sui cuscinetti degli assi cavi
della trasmissione dei motori elettrici o dell'albero a gomiti dei motori
diesel.
Attrezzo per la barenatura.
Serbatoio per l'aria compressa direttamente collegato al rubinetto di
comando del freno per meglio regolare la frenatura.
Barretta a forma di lama per calibrare il tiraggio forzato della caldaia
della locomotiva a vapore.
Parte dei contattori che comanda il movimento del contatto mobile.
E' un "sistema di blocco" per controllare che due treni non entrino
nella stessa sezione di linea. Un macchinista può entrare in una
sezione solo se ha ricevuto dal Dirigente Movimento ( capostazione )
il "bastone" della sezione.
Urtare opportunamente la pala contro il battipala, per spargere il
carbone lanciandolo sulla griglia dove serve.
Accumulatori per il funzionamento dei circuiti BT dei rotabili.
Struttura in ghisa che contorna la boccaporta del focolare della
caldaia.
Rodiggio di un locomotore avente tre carrelli a due assi motore
ciascuno. Gli assi di ogni carrello sono collegati meccanicamente tra
loro. Es. locomotori dei tipi FS E633, E632, E652.
-9-
Sigla per “Blocco conta assi”, sistema di distanziamento elettrico in
cui la libertà di una sezione di blocco viene determinata contando gli
assi dei rotabili in ingresso e in uscita.
Barra di acciaio che collega le ruote mosse direttamente dallo
Biella di
stantuffo, tramite la "b. di trazione", alle altre ruote per renderle
accoppiamento /
anch'esse di trazione.
di trazione
Documento per poter viaggiare: può essere di vario tipo.
Biglietto
- di corsa semplice,
- di andata/ritorno con una riduzione; non più in uso,
- di prenotazione del posto,
- di gruppo e con contromarca,
- integrato,
- a fasce chilometriche,
- da 3000 km ( utilizzabile per viaggi successivi e per più persone fino
al totale ), non più in uso,
- di abbonamento,
- di supplemento ( rapido, cuccette, ... )
Parte della sospensione con molle a balestra di alcune locomotive
Bilanciere
( es. E626 ).
Complesso delle 2 rotaie su cui rotolano le ruote dei veicoli ferroviari o
Binario
tranviari.
Binario di stazione con percorso il più possibile rettilineo per i treni in
Binario di corsa
transito.
Binario di stazione per ricoverare i treni che devono lasciare libera la
Binario di
precedenza / incrocio linea per precedenze o incroci.
Binario tronco anticamente presente nei tratti di linea in forte discesa,
Binario di
caratterizzato da una elevata contropendenza. Su di questo venivano
salvamento
instradati i treni con frenatura a mano che non erano riusciti a fermarsi
prima della stazione evitando gravi incidenti.
Linea caratterizzata dalla presenza di un binario per ogni senso di
Binario doppio
marcia.
E’ il binario di destra sulle linee a doppio binario, non attrezzate con la
Binario illegale
banalizzazione e viene utilizzato solo in caso di interruzione
(accidentale o programmata ) di quello normale di sinistra.
E’ il binario utilizzato normalmente sulle linee a doppio binario, cioè
Binario legale
quello di sinistra ( in Italia i treni viaggiano a sinistra ).
Binario di stazione che termina su un paraurti. E' anche chiamato
Binario tronco
binario morto.
Linea caratterizzata dalla presenza di un binario usato
Binario unico
alternativamente per entrambi i sensi di marcia.
Attrezzo manuale o motorizzato a movimento meccanico o
Binda
oleodinamico per il sollevamento di particolari molto pesanti.
Biellette che sostengono il peso della caldaia dalla parte del focolaio e
Biscottini della
ne permettono la dilatazione.
caldaia
Carrello portante di locomotiva dotato di un solo asse e di opportuni
Bissel
richiami elastici per facilitare l'iscrizione in curva.
Punto di diramazione dei binari di una linea da un'altra.
Bivio
Operazione per cui gli scambi che realizzano un itinerario non
Bloccamento
possono essere manovrati fino al passaggio del treno.
Bca
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Termine usato per indicare il sistema di distanziamento dei treni in
linea ovvero l'insieme di impianti che realizzano le condizioni di
sicurezza della circolazione dei treni, effettuando il "blocco" dell'inoltro
di un treno in una tratta di linea. Può essere telefonico o elettrico.
Sistema di blocco elettrico in cui ogni treno si protegge disponendo
Blocco automatico
opportunamente i segnali delle sezioni da cui proviene. I segnali
vengono comandati in modo automatico da circuiti elettrici.
Sistema di blocco elettrico automatico in cui la libertà di una sezione
Blocco conta assi
di blocco viene determinata contando gli assi dei rotabili in ingresso e
in uscita: tanti assi sono entrati nella sezione quanti ne devono uscire.
Blocco di fondazione Blocco di cemento che fa da fondamenta ai pali della linea aerea o ad
altri sostegni.
Definizione di:
Blocco elettrico
1) sistema di blocco di linea di vario tipo basato su circuiti elettrici.
2) sistema per comandare la chiusura / apertura dei contattori e di
altre apparecchiature sulle locomotive.
Sistema di blocco elettrico in cui le operazioni non sono automatiche
Blocco manuale
ma realizzate da un operatore, il "guardiablocco".
Moderno sistema di blocco reso possibile dall’ERTMS: la lunghezza
Blocco mobile
delle sezioni di blocco dipende dalla velocità del convoglio e non ha
bisogno di sezioni di lunghezza fissa con relativi impianti a terra.
Dispositivo che segnala in cabina di guida se tutte le porte del
Blocco porte
convoglio sono chiuse o se anche solo una è aperta o comunque non
ben chiusa.
Sistema di blocco automatico in cui le comunicazioni terra-treno sono
Blocco radio
realizzate mediante apparati radio GSM.
Sistema di blocco in cui il Dirigente Movimento controlla che la
Blocco telefonico
sezione in cui inviare un treno sia libera scambiando messaggi
telefonici registrati con il dirigente della stazione all'altro capo della
sezione.
Sigla per "Berner Lotschberg Simplon", società ferroviaria svizzera
BLS
che gestisce l'asse ferroviario indicato dal nome ed altre linee intorno
a Berna.
Rodiggio di un locomotore avente due carrelli a due assi motore
Bo+Bo
ciascuno. Gli assi di ogni carrello sono indipendenti tra loro perché
ciascuno dotato di un motore.
Es. tipo FS E424, E444, E 464, D145, D443.
Rodiggio di un locomotore avente tre carrelli a due assi motore
Bo+Bo+Bo
ciascuno. Gli assi di ogni carrello sono indipendenti tra loro perché
ciascuno dotato di un motore.
Es. tipo FS E626, E636, E646, E645, E656.
Bobina elettromagnetica posta di norma tra le due rotaie per
Boa
trasmettere in cabina di guida informazioni di marcia.
Parte dell'IR che mantiene chiuso il contatto mobile dopo la prima
Bobina di ritenuta
chiusura avvenuta pneumaticamente.
Parte del circuito del "telefono terra treno" per separare la corrente di
Bobina di
trazione da quella che porta la trasmissione.
sbarramento
Parte dei contattori elettropneumatici che produce un soffio magnetico
Bobina di soffio
che attira verso il caminetto l'arco elettrico che si forma all'apertura
dei contatti favorendone lo spegnimento.
Blocco
- 11 -
Apertura del forno verso la cabina di guida per l'inserimento del
carbone sulla griglia.
Scatola di ghisa o acciaio contenente i cuscinetti degli assi dei veicoli
Boccola
ferroviari e tranviari. Trasmette il carico al perno di estremità degli assi
ferroviari e tranviari.
Parte del cerchione avente un diametro maggiore della ruota di un
Bordino
veicolo a rotaie. Serve a guidarlo nel binario.
Apertura per l'accesso a parti di rotabili normalmente chiuse: serve
Botola
per la manutenzione.
Bottone di manovella Perno posto su una ruota e su cui è articolata una biella.
Percorso compreso in un solo compartimento o comunque non superiore
Breve percorrenza
Boccaporta
a 250 Km totali, per un massimo di 3 compartimenti
Altro nome del cuscinetto a strisciamento di supporto all'asse. Sui
rotabili moderni è sostituito da cuscinetti a sfera o derivati.
Fondere la parte superiore delle griglie del forno per troppa cenere
Bruciare le griglie
sotto di esse oppure fusione delle scorie del carbone scadente al di
sopra e conseguente insufficiente circolazione dell'aria attraverso le
griglie stesse.
Sigla per "Bassa Tensione", per circuiti percorsi da tensioni di poche
BT
decine di Volt.
Togliere dalla griglia il carbone acceso quando vi è il pericolo di
Buttare il fuoco
rimanere senz'acqua sopra il cielo del focolaio ( p.e. tender vuoto ).
Buttare giù la piastra Cattiva condotta del forno che provoca perdita di acqua dai tubi
bollitori fissati alla piastra che si affaccia sul lato opposto alla
boccaporta.
Bronzina
Schema del banco di guida del locomotore FS E 656.
- 12 -
C
C
Cabina di guida
Cabina di manovra
Cabina REC
Cabina REP
Cabraggio
CAC
Cacciasassi
Cadenzamento
Caimano
Cala-assi
Caldaia
Calettare
Cambio idraulico
Camera fumo
Caminetto
Camion
Lettera che individua:
1) una carrozza passeggeri di 3^ classe ( non più in uso dal 1956 ).
2) il rodiggio di una locomotiva ( di manovra ) avente tre assi
accoppiati; es. gruppo FS 245, molto comune per le manovre nelle
grandi stazioni.
3) Segnale a fianco della linea che individua un cantiere di lavoro.
Scomparto ricavato nelle locomotive, nelle automotrici e nelle
carrozze pilota con le apparecchiature per la guida del treno.
Locale dove si trovano le apparecchiature per manovrare scambi,
segnali, passaggi a livello, … con comandi a distanza.
Cabina elettrica fissa per fornire alimentazione a più prese REC per il
preriscaldo di convogli ancora senza locomotiva.
Cabinetta elettrica fissa in grado di fornire alimentazione ad un’unica
presa REP per il preriscaldo di convogli ancora senza locomotiva.
Fenomeno dinamico per cui la forza che una locomotiva esercita al
gancio di trazione tende ad alzarla anteriormente. Questo avviene
anche per ogni singolo carrello determinando una minor aderenza
degli assi anteriori che tendono a slittare.
Sigla per "Centrotubo Assi Cavi", operazione periodica di regolazione
della posizione degli alberi di trasmissione dell’asse cavo.
Ferro posto davanti alle ruote del primo asse per spostare eventuali
piccoli ostacoli posti sulla rotaia.
Orario ferroviario in cui i treni arrivano / partono sempre allo stesso
minuto di ogni ora. Questa organizzazione è molto facile da ricordare.
Soprannome del locomotore elettrico FS E656 che è articolato, quindi
con una certa similitudine con quelli definiti “coccodrilli”.
Apparecchiatura di officina per smontare un asse, anche con il
motore, di un rotabile abbassandolo: si tratta di un tratto di binario che
può essere calato dopo aver scollegato l’asse fermo sopra di esso.
Insieme delle attrezzature necessarie per aumentare la temperatura
dell’acqua mediante la combustione con eventuale generazione di
vapore. Le parti principali sono il focolare, i tubi bollitori, i contenitori
dell’acqua e del vapore il camino e le apparecchiature per il
rifornimento e la regolazione.
Operazione per accoppiare un albero in un foro: può essere realizzata
a freddo ( mediante una pressa ) oppure dilatando a caldo la parte più
esterna.
Apparecchiatura per variare la velocità dei mezzi di trazione diesel
quali le automotrici.
Parte anteriore della locomotiva a vapore dove arrivano i tubi che
portano il fumo dal forno attraverso il corpo della caldaia pieno di
acqua. In basso si depositano le ceneri e si trova lo scappamento del
vapore che arriva dai cilindri, in alto si trova il camino.
Parte dei contattori elettropneumatici che interrompono i circuiti
elettrici AT. Quando i contatti si allontanano per aprire il circuito, si
forma un arco che rimane contenuto nel caminetto.
Soprannome poco elogiativo delle automotrici TEE Aln 442+448 alla
fine della carriera, quando i motori diesel erano oramai “sfiatati”.
- 13 -
Soprannome del locomotore elettrico trifase gruppo E 330 a causa
della sua forma.
1) Per la linea di contatto è la lunghezza tra due supporti di sostegno:
Campata
può arrivare a 75 m.
2) Nelle rotaie è la lunghezza tra due punti di giunzione.
Soprannome della coppia di locomotori elettrici da manovra E 321+ E
Cani
322 inseparabili perché il secondo era alimentato e guidato dal primo.
Termine che indica gli avancorpi delle locomotive elettriche E 428 ed
Canile
E 626: fa riferimento alla loro ridotta altezza.
E’ l’insieme delle tracce orario che sono possibili su un tratto di linea.
Capacità
Responsabile di una parte di un Deposito Locomotive e del personale
Capodeposito
di macchina che le utilizza.
Termine corrente per indicare il Dirigente Movimento di una stazione
Capostazione
ferroviaria e distinguibile per il caratteristico berretto rosso.
Dirigente di officina o di una squadra di operai.
Capotecnico
Responsabile di un convoglio ferroviario.
Capotreno
Responsabile di un tratto di linea ferroviaria definito “tronco”:
Capotronco
Dispositivo posto sul carrello e che funziona come una antenna per
Captatore
ricevere informazioni trasmesse dal binario o dalle boe poste vicino
ad essi. Serve per la ripetizione segnali in cabina.
Trasferimento della corrente elettrica dalla linea di contatto al
Captazione /
pantografo: se non è buona si verificano delle fiammate tra i cavi e lo
derivazione
strisciante.
Rappresentazione dei valori dello sforzo di trazione a seconda della
Caratteristica di
velocità per descrivere le possibilità di un mezzo di trazione.
trazione
Lamiere che racchiudono parti della cassa di rotabili per migliorare
Carenatura
l’aspetto estetico e aerodinamico ad esempio nella parte bassa:
alcune devono essere mobili per permettere la manutenzione.
Significa “carico merci” in ambito navale inglese ed ora anche termine
Cargo
per il trasporto merci in genere.
Parte del peso di un rotabile che appoggia su di un asse.
Carico assiale
1) Insieme di due o tre assi ferroviari uniti da un telaio su cui appoggia
Carrello
a sua volta il telaio del rotabile In questo modo il peso viene
suddiviso su più ruote e si può raddoppiare la sospensione
aumentando il comfort di marcia.
2) Veicolo di servizio per trasporto di personale e attrezzature.
Carrello a cavaliere Gru a portale mobile su pneumatici, che solleva, sposta o sovrappone
un contenitore.
Carrello monomotore Carrello di locomotore in cui gli assi sono mossi da un solo motore
elettrico.
Carrello di un mezzo di trazione che non ha ruote motrici: serve
Carrello portante
soprattutto per suddividere il peso del mezzo e aiuta il movimento
nelle curve.
Particolare carrello anteriore di locomotiva a vapore formato da un
Carrello Zara
asse portante e da uno motore. Prende il nome dall’inventore.
Veicolo ferroviario per trasporto merci.
Carro
Vagone contenente una caldaia per generare vapore ( in passato )
Carro riscaldo
oppure un motore diesel accoppiato ad un generatore elettrico per
riscaldare le carrozze passeggeri di un treno. Aggiunto al treno
quando la locomotiva non è attrezzata.
Cammello
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Carro merci vuoto inserito per allontanare rotabili che non possono
essere vicini.
( es. tra la locomotiva e i vagoni che devono essere caricati su un
traghetto, per non far salire la locomotiva pesante sul ponte mobile tra
terra e nave )
Particolare carro per trasportare merci alla rinfusa che possono venire
Carro tramoggia
scaricate dal basso per gravità: ha pareti inclinate e aperture in basso.
Veicolo ferroviario per trasporto passeggeri.
Carrozza
Carrozza per treni regionali in cui la sagoma possibile è sfruttata al
Carrozza a doppio
massimo con due piani sovrapposti. Una carrozza di questo tipo può
piano
portare circa 250 passeggeri in totale. In sigla DP.
Tipo di carrozza passeggeri per treni regionali, in cui una parte del
Carrozza a piano
pavimento è più bassa per consentire la salita / discesa senza gradini.
ribassato
La parte più bassa si trova al centro perché vicino alle testate bisogna
lasciare l’altezza necessaria ai carrelli. In sigla PR.
Vagone con scompartimenti in cui si trovano letti a cuccette
Carrozza cuccette
sovrapposte in numero variabile.
Vagone con scompartimenti dotati di letti e un piccolo servizio.
Carrozza letti
Carrozza passeggeri dotata ad una estremità di banco di guida. Priva
Carrozza pilota
di motore, comanda il locomotore situato dalla parte opposta del treno
che quindi può anche spingere il convoglio.
Carta per ottenere agevolazioni su biglietti ferroviari e altre iniziative;
Carta Amicotreno
non più in uso.
Carta destinata a persone di età superiore a 60 anni per ottenere
Carta d’Argento
agevolazioni su biglietti ferroviari e altre iniziative; non più in uso.
Carta destinata ai giovani per ottenere agevolazioni su biglietti
Carta Verde
ferroviari e altre iniziative; non più in uso.
Carta Trenitalia in varie versioni per ottenere sconti e agevolazioni.
Cartaviaggio
1) Lastra metallica rotonda o quadrata attorno alla luce di un segnale
Cartella
luminoso.
2) Parte della ruota di rotabile ferroviario che unisce il centro con il
cerchione.
Custodia metallica a protezione degli ingranaggi di trasmissione.
Carter
Sovrastruttura di un rotabile che appoggia sul telaio.
Cassa
Parte della locomotiva a vapore che contiene il forno dove avviene la
Cassa a fuoco
combustione. In basso si trova la griglia con il carbone, su un lato
verticale sono inseriti i tubi a fumo e sul lato opposto c’è la boccaporta
verso la cabina di guida.
Altro soprannome del locomotore elettrico trifase gruppo E 331 a
Cassa da morto
causa della sua forma.
Contenitore del motore per spostare gli aghi di uno scambio e dei
Cassa di manovra
controlli della sua posizione.
Contenitore di dimensioni unificate per il trasporto di merce, costruita
Cassa mobile
in funzione ottimale delle dimensioni dei veicoli stradali e dotata di
prese che ne consentono il trasbordo da una modalità all'altra,
generalmente da un camion a un carro ferroviario.
Contenitore della sabbia da "lanciare" sulla rotaia davanti alle ruote
Cassa sabbia
per aumentare l'aderenza; detta anche sabbiera.
Cassetto distributore Organo di forma simile a quella di un cassetto per distribuire e dosare
il vapore alternativamente sulle due facce del proprio cilindro.
Carro scudo
- 15 -
Contenitore di una parte del reostato di avviamento raffreddato da un
ventilatore.
Castello di trazione Struttura metallica per l'ancoraggio del sistema di ammortizzazione
del gancio su cui si esercita lo sforzo di trazione.
Linea di alimentazione elettrica dei treni dotata di un cavo che
Catenaria
sostiene mediante piccoli tiranti verticali il filo di contatto per avere
una distanza dalle rotaie la più costante possibile . Vista lateralmente
ricorda la forma di una catena.
Pompa alternativa per alimentare le caldaie a vapore.
Cavallino
Apparecchiatura elettromeccanica che permette la modifica dei circuiti
Cavallino /
elettrici. Esempi:
combinatore
c. invertitore per la scelta del verso di rotazione dei motori elettrici e
quindi il senso di marcia,
c. shunt per modificare il campo elettrico dei motori e aumentarne la
velocità.
Cavo metallico che unisce la fune portante e i conduttori della linea di
Cavallotto di
contatto.
continuità
Vite a legno per assicurare le rotaie alle traverse.
Caviglia
Cavo ( con 13 o 78 conduttori ) che passa attraverso tutti i vagoni
Cavo 13 o 78 poli
passeggeri attrezzati per collegare la locomotiva con la cabina di
guida della carrozza pilota.
La differenza dipende da come vengono utilizzati i singoli conduttori.
Cavo per l'alimentazione elettrica delle carrozze tramite il mezzo di
Cavo REC
tazione..
Cavetto in rame di lunghezza pari allo scartamento dei binari e con
Cavo shuntaggio
due calamite alle estremità per il fissaggio alle rotaie. Il collegamento
binario
ha lo stesso effetto della presenza di un treno e i segnali
automaticamente si dispongono a via impedita..
Rodiggio di un locomotore avente due carrelli a tre assi motore
C-C
ciascuno. Gli assi di ogni carrello sono collegati meccanicamente.
Sigla per "Controllo Centralizzato Linee", sistema automatico
CCL
informativo di supporto a Dirigente Centrale su linee a intenso traffico,
che consente di presiedere al monitoraggio della marcia dei treni su
una intera linea, in tempo reale.
Sigla per "Circuito di binario".
Cdb
Sigla per “Certificazione Sicurezza Imprese Ferroviarie”, struttura di
CE.S.I.FER.
RFI che predispone le certificazioni tecniche.
Ceneratoio / ceneraio Contenitore della cenere che cade attraverso la griglia.
Tipo di carrozza passeggeri per treni regionali costruita dalla fine degli
Centoporte
anni Venti ( come 3a classe ). Il nome deriva dal fatto che ogni
scompartimento ha una porta di accesso e quindi la fiancata ha tante
porte.
Centrare la colonna Fermare il treno nel punto esatto per rifornire d'acqua il tender dalla
"colonna d'acqua".
Regolare la corsa dei cassetti di distribuzione del vapore in modo che
Centrare la
le fasi siano uguali in tutti i cilindri che producono lo stesso lavoro
distribuzione
motore equilibrando le forze agenti sulle bielle.
In campo ferroviario, macchina per l'applicazione del metallo
Centrifuga
antifrizione sui cuscinetti a strisciamento.
Centro intermodale Altra definizione di Interporto.
Cassone ventilato
- 16 -
Infrastruttura intermodale, di dimensioni ridotte rispetto a un
interporto, con attività prevalente nel deposito e nella manipolazione
della merce. Con lo stesso significato viene usato anche il termine
"piattaforma logistica".
Parte centrale della ruota, calettata ( = forzata ) a caldo sull'asse.
Centro ruota
Nei freni che agiscono sui cerchioni è il dispositivo in ghisa che preme
Ceppo del freno
contro la ruota.
Parte esterna delle ruote calettata ( = forzata ) a caldo sul centro
Cerchione
ruota. Ha una superficie conica di rotolamento che automaticamente
tiene l'asse centrato all'interno del binario e un bordino che tocca
eventualmente contro il lato interno della rotaia.
E’ il documento che attesta la conformità agli standard in materia di
Certificato di
sicurezza della circolazione ferroviaria definiti dal Ministero dei
sicurezza
Trasporti.
Sigla per "Chemins de Fer Fédéraux", cioè le ferrovie statali svizzere
CFF
in francese.
Chiave di blocco per chiudere il contattore del circuito REC.
Chiave a bandiera
Chiave di sicurezza che si consegna all'addetto al collegamento del
Chiave a bracciale
cavo REC tra locomotiva e carrozze per garantirlo dal possibile errore
di alimentazione del REC da parte del macchinista.
La chiave normale per le serrature presenti sulle vetture e sulle
Chiave di Berna
automotrici.
Chiave presente in varie forme sui mezzi di trazione che impedisce
Chiave di blocco
l'effettuazione di operazioni non corrette, incompatibili o pericolose
come ad esempio impartire i comandi da due postazioni diverse
oppure entrare nella cabina AT senza aver prima abbassato i
pantografi.
Chiave di comando La chiave che, nelle stazioni rette da assuntori, permetteva di
sbloccare la serratura centrale e liberare le chiavi per l'azionamento
dei deviatoi.
La chiave normale per le serrature presenti sulle vetture e sulle
Chiave quadra
automotrici.
Insieme di tre chiavi di servizio in dotazione al personale dei treni
Chiave tripla
comprendente ad esempio la chiave quadra.
Azione che fa il macchinista quando sul mezzo di trazione avviene
Chiedere riserva
una avaria che non riesce a risolvere: chiede l'invio di un altro mezzo (
detto di riserva ).
Locomotore di riserva durante le "corse prova" di rotabili nuovi o
Chioccia
appena usciti da revisioni in officina.
Circuito elettronico che interrompe ad intervalli regolari una corrente
Chopper
continua in modo da regolarne il valore. La frequenza di lavoro può
essere variabile.
Parte del pantografo sulla quale sono fissati gli striscianti che vanno a
Ciabatta
contatto con la linea aerea di alimentazione.
Avvisatore acustico di alcuni automatismi.
Cicalina
Tipo di manutenzione realizzata a scadenze prefissate di tempo, di
Ciclica
km percorsi, di passaggi di convogli, …
Lamiera che chiude la parte superiore del forno, sopra la griglia.
Cielo del forno
Cilindro distributore Cilindro con pistoni che comanda il passaggio del vapore
alternativamente alle due estremità del cilindro motore.
Centro merci
- 17 -
Cilindro dentro cui scorre un pistone mosso dall'aria compressa
comandata dal rubinetto del freno e collegato alla timoneria del freno.
Parte di un motore termico ( a vapore o a scoppio ) dentro cui si
Cilindro motore
muove alternativamente il pistone o lo stantuffo.
Nelle locomotive a vapore può essere esterno al telaio, e quindi
visibile, oppure interno e quindi nascosto tra i longheroni.
Insieme delle regole riguardanti il contratto di trasporto internazionale
CIM
per ferrovia delle merci. Fanno parte della COTIF, la Convenzione
relativa ai trasporti internazionali per ferrovia.
Circuito elettrico formato dalle due rotaie di un binario isolate alle
Circuito di via /
estremità e collegate ad una sorgente di alimentazione elettrica. Il
circuito di binario
circuito viene chiuso dal contatto sulle rotaie delle ruote di un asse di
un rotabile.
Insieme dei conduttori percorsi dalla corrente elettrica che ritorna alla
Circuito di ritorno
SSE dopo aver attraversato i motori di trazione: normalmente è
formato dai binari.
Società italo-svizzera composta in compartecipazione da Trenitalia e
Cisalpino
dalle Ferrovie Federali Svizzere FFS con lo scopo di promuovere il
trasporto ferroviario internazionale di viaggiatori tra Italia, Svizzera e
Germania.
Blocco di bronzo nell'iniettore, costituito da tre coni in successione.
Clarinetto
Ricorda la forma dello strumento musicale.
dell’iniettore
1) Rodiggio di un locomotore elettrico o diesel avente due carrelli a tre
Co+Co
assi motore indipendenti.
2) Soprannome del locomotore diesel FS D 461.
Soprannome di locomotive elettriche svizzere, tedesche ed austriache
Coccodrillo
formate da un corpo centrale con le cabine di guida e due avancorpi
più bassi e parzialmente articolati.
Segnale che individua inizio / fine di un tratto di linea "codificata", cioè
COD
in cui è attiva la "Ripetizione Segnali".
Segnali posti sulla parte posteriore dell'ultimo rotabile del treno. Sono
Coda del treno
costituiti di giorno da una tabella a strisce rosse e bianche e di notte
da due luci rosse.
Codice ( 75,120, 180, Segnale inviato dai circuiti del Blocco Automatico al binario e captabili
anche dalle apparecchiature della Ripetizione Segnali. I numeri sono i
270, assenza )
valori delle frequenze utilizzate per modulare la frequenza portante
trasmessa attraverso le rotaie.
Rapporto tra la velocità massima e quella minima alle quali un mezzo
Coefficiente di
di trazione può sviluppare la sua potenza
elasticità
Possibilità di passare da un mezzo di trasporto ad un altro con orari
Coincidenza
ravvicinati tra arrivo e partenza.
Soprannome di un diffuso tipo di elettromotrice svizzera.
Colibrì
Parte dei motori elettrici a corrente continua sul "rotore" con strisce di
Collettore
rame che permettono il contatto elettrico con spazzole fisse.
Gomito di un asse di trasmissione su cui è imperniata una biella
Collo d’oca
motrice. Si trova ad esempio nelle locomotive a vapore in cui i cilindri
sono interni
Impianto formato da una colonna e da un braccio orizzontale girevole
Colonna d'acqua /
che permette di versare acqua dentro ai serbatoi del tender.
colonna idraulica
Parte mobile di un interruttore manuale detto sezionatore.
Coltello
Cilindro freno
- 18 -
Tipo di trasporto merci che utilizza più mezzi di trasporto.
Dispositivo elettrico o elettropneumatico che determina le varie
combinazioni dei motori elettrici di trazione.
Apparecchiatura elettropneumatica per modificare i collegamenti dei
Combinatore
motori ausiliari delle locomotive per il funzionamento con la tensione
1500 / 3000 V
ridotta delle stazioni di Modane e Ventimiglia comuni con la SNCF.
Collegamenti possibili tra i motori elettrici di un locomotore per variare
Combinazioni
la tensione a cui sono alimentati e quindi le velocità di marcia.
Fenomeno che fa variare i collegamenti elettrici nel "rotore" di un
Commutazione
motore elettrico a c. c. mettendolo in rotazione.
Definizione delle suddivisioni territoriali delle Ferrovie dello Stato e
Compartimento
attualmente dell'unità territoriale del GI ( = Gestore dell'Infrastruttura ).
Descrizione dell'insieme dei rotabili che formano un convoglio
Composizione
ferroviario.
Treno formato da rotabili che normalmente sono sganciati o
Composizione
agganciati solo nelle officine.
bloccata
In inglese significa "composto" e nella trazione a vapore indica la
Compound
soluzione in cui il vapore viene utilizzato in cilindri piccoli ad "alta
pressione" e poi in altri grandi a "bassa pressione".
Macchina per la produzione dell'aria compressa necessaria al
Compressore
funzionamento di un treno ( freni, porte automatiche, … )
Compressore alimentato da batterie a 24V per l'aria necessaria ad
Compressore I°
alzamento pantografi alzare i pantografi quando i serbatoi principali sono vuoti.
Gruppo di due scambi che permettono il collegamento di due binari
Comunicazione
attigui.
Azione di guida delle locomotive.
Condotta
Tubo che, mediante collegamenti flessibili, percorre tutti i rotabili di un
Condotta generale
convoglio. Contiene l'aria compressa dell'impianto frenante di un
treno.
Condotta principale Tubazione rigida nel sottocassa e con collegamenti flessibili tra i
rotabili, che percorre tutto il convoglio. Contiene l'aria compressa per
servizi vari (azionamento porte pneumatiche, rubinetto comando freno
delle vetture pilota, ecc.).
Termine con due significati molto diversi.
Conduttore
a) cavo di materiale metallico che conduce energia elettrica.
b) collaboratore del capotreno sui convogli a composizione maggiore.
Cavo di rame sostenuto dalla catenaria e sotto il quale striscia il
Conduttore di
contatto del pantografo.
contatto
E' sagomato per poter essere bloccato da opportuni morsetti.
Caratteristiche della marcia che dipendono dalle forze di inerzia, dalle
Confort di marcia
vibrazioni prodotte dalle ruote sulle rotaie e dai moti parassiti a cui è
soggetto il rotabile.
Inclinazione dei cerchioni delle ruote ferroviarie corrispondente a
Conicità
quella della superficie delle rotaie. Ciò favorisce il mantenimento della
posizione degli assi tra le rotaie.
Collegamento tra due sezioni di binario diverse: le sue caratteristiche
Connessione
elettriche permettono il passaggio della corrente di trazione ma non di
induttiva
quella del blocco elettrico.
Insieme di tutti i collegamenti elettrici flessibili AT e BT tra le due
Connessione
semimacchine delle locomotive a cassa articolata.
semimacchine
Combinato
Combinatore
- 19 -
Antica denominazione del blocco telefonico che prima ancora era
telegrafico. Il nome deriva dal fatto che i dirigenti movimento
chiedevano e concedevano il “consenso” all’invio di un treno.
Termine per indicare una locomotiva a quattro assi accoppiati con un
Consolidation
asse anteriore di guida ( Rodiggio 1-4-0 o 1D )
Termine generico indicante una cassa costruita per il trasporto di
Container
merci, sufficientemente solida per un uso ripetuto, generalmente
sovrapponibile e fornita di elementi che ne permettono il trasbordo tra
i diversi modi di trasporto (navale, ferroviario e stradale).
Parti di apparecchiature elettriche attraverso cui passa la corrente
Contatti
quando sono uno contro l’altro.
Apparecchio per chiudere ed aprire circuiti elettrici per lo più ad alta
Contattore
tensione mediante comando a distanza. Possono essere “di linea” per
il locomotore nel complesso o “del reostato” per i singoli gruppi di
resistenze.
Contenitore a grande Contenitore a norma ISO, per quanto riguarda lunghezza e larghezza,
ma con altezza superiore (9’6” – ossia 2,9 m – anziché 8’ – ossia 2,44
capacità
m). I contenitori a grande capacità sono stati successivamente
normati dall’ISO.
Rotaia contro la quale si accosta l’ago di un deviatoio.
Contrago
1) Zona intera nella ruota a razze delle locomotive in cui la
Contrappeso
trasmissione è effettuata con le bielle. Si trova (all’incirca) dalla parte
opposta del bottone di manovella e serve ad equilibrare il peso della
biella interessante quella ruota.
2) Serie di pesi applicati alla linea aerea di contatto per tendere
opportunamente il cavo di alimentazione indipendentemente dalla
temperatura e quindi dalla dilatazione.
Termine per definire il sistema di tiro orizzontale dei cavi della linea di
Contrappesatura
contatto in modo che la loro tesatura non sia influenzata dalla
dilatazione dovuta alle variazioni di temperatura.
Controllare a vista che i due tappi fusibili del forno di una locomotiva a
Controllare i tappi
vapore, siano integri.
Apparecchiatura per regolare la corrente elettrica ai motori di trazione.
Controller
Definizione comune di chi si occupa del controllo dei biglietti: il
Controllore
termine non è comunque corretto.
Breve tratto di rotaia fissato parallelamente all’interno del binario, in
Controrotaia
posizione tale da guidare il bordino delle ruote in corrispondenza degli
scambi e delle curve o contenere la pavimentazione del terreno
all’interno del binario nei passaggi a livello.
Metodo di frenatura delle locomotive a vapore. Si inverte il senso di
Controvapore
immissione del vapore nei cilindri, come per invertire il senso di
marcia, quindi il vapore oppone resistenza al movimento dei pistoni
realizzando una frenatura.
Tipo di carrozza passeggeri per treni regionali costruita negli anni
Corbellini
Cinquanta caratterizzata da una doppia porta centrale.
Il nome deriva dal cognome del ministro dei trasporti dell'epoca.
Soprannome dei pantografi.
Corna
Il terreno di una linea ferroviaria privo del binario e della massicciata.
Corpo stradale
Corrente che circola fuori dei circuiti predisposti: di solito al posto
Corrente vagante
delle rotaie in tubi metallici interrati e nello stesso terreno umido.
Consenso
- 20 -
1) Viene riferito ad un deviatoio disposto per il ramo privo di curva.
2) Percorso, nell'ambito di una stazione, nel quale tutti i deviatoi sono
incontrati per il ramo diritto e quindi non occorrono speciali riduzioni di
velocità.
1) L'insieme degli itinerari ( principale ed eventualmente alternativi )
Corridoio
che collegano due località tra cui viene scambiato un numeroso flusso
di treni.
2) Passaggio interno delle carrozze passeggeri che unisce i vari
scompartimenti.
Treno per portare personale ferroviario da una stazione ad un
Corsetta
deposito o una officina; di solito effettuato con "materiale leggero".
Sistema per aumentare l'aderenza realizzato con una rotaia centrale
Cremagliera
dentata su cui ingrana una ruota anch'essa dentata mossa dai motori
della motrice.
Segno formato da due pezzi di legno in croce posto su un segnale per
Croce di
indicare che è fuori servizio.
annullamento
Croce di Sant'Andrea Segnale stradale posto prima dei passaggi a livello incustoditi.
In campo ferroviario, contenitore in ghisa o acciaio in cui avviene la
Crogiolo
fusione del metallo antifrizione.
Sigla per "Centralized Train Control" o controllo centralizzato del
CTC
traffico dei treni. E' il sistema in uso sulle linee gestite con DCO che
tiene sotto controllo un gruppo di linee decidendo mediante
telecomando gli itinerari dei convogli.
Soprannome della piccola locomotiva a vapore FS gruppo 800
Cubo
caratteristica per avere una carrozzeria esterna con la forma del
solido in questione.
Punto più alto di un tratto di linea ferroviaria.
Culmine
Cuore del deviatoio Parte centrale dello scambio dove si incrociano due rotaie.
Descrizione matematica della velocità da tenere per poter fermare il
Curva di sicurezza
treno entro i limiti di sicurezza.
Dispositivo dentro cui ruota un perno qualsiasi ( es. asse di un rotabile
Cuscinetto a
). La parte di contatto è formata da una lega metallica che riduce
strisciamento
l'attrito anche grazie ad un lubrificante.
Cuscinetto a sfera / a Dispositivo come il precedente ma con un insieme di sfere o rulli in cui
si verifica attrito volvente minore di quello strisciante.
rulli
Appoggio su cui si spostano gli aghi di uno scambio.
Cuscinetto di
scorrimento
Corretto tracciato
- 21 -
D
Lettera che può indicare:
1) un locomotore diesel di potenza maggiore di 500 Kw,
2) un vagone di servizio a treni passeggeri ( bagagliaio, trasporto auto
al seguito, … ).
Fornire vapore al treno oppure alimentazione elettrica per scaldare le
Dare il preriscaldo
carrozze prima della partenza.
Sigla per "Deutsche Bahn", cioè le ferrovie statali tedesche.
DB
Sigla per “Dirigente Centrale Operativo” ovvero il responsabile di un
DCO
tratto di linea importante o di un nodo che a distanza ne telecomanda
tutte le stazioni.
Sigla della linea "direttissima" Firenze - Roma.
DD
Definizione di vagone di prima classe che viene utilizzato per
Declassato
viaggiatori in possesso di un biglietto di seconda classe, quando ad
esempio non sono disponibili posti in numero sufficiente.
Struttura, normalmente in lamiera in grado di deviare un flusso d'aria:
Deflettore
1) all'interno del focolare per migliorare la combustione.
2) sui fianchi di molte locomotive a vapore francesi e tedesche per
creare una corrente d'aria che allontani il fumo dalla cabina di guida
("Spartifumo").
Rappresentante di una società ferroviaria presso la stazione di
Delegato
confine gestita da un’altra società per tenere i rapporti tra le due.
Nome della centralina elettronica di controllo della regolazione
Delfina
dell’avviamento installata sui locomotori del tipo FS E 656.
Strumento per misurare la densità dell'elettrolita degli accumulatori.
Densimetro
Termine francese che significa “risolvere il guasto”.
Depannage
Uscita delle ruote di un rotabile dalla posizione normale in cui i bordini
Deragliamento
sono interni alle rotaie.
Percorso che comprende uno o più deviatoi incontrati per il ramo
Deviata
curvo e che richiede una adeguata limitazione di velocità.
Apparecchiatura che permette di immettere un convoglio ferroviario o
Deviatoio
tranviario su un binario ( provenendo da un altro ) o che permette la
convergenza di due binari. E' detto anche "scambio".
Deviatoio in cui gli aghi sono tenuti in una data posizione da un
Deviatoio a molla
sistema di molle: è tallonabile.
Deviatoio speciale inserito in una intersezione tra due binari obliqui.
Deviatoio inglese
Può essere semplice ( 4 aghi ) o doppio ( 8 aghi ). Rende possibile il
passaggio dei treni tra due binari paralleli nei due sensi.
Deviatoio tallonabile Scambio che può essere percorso nella direzione dove i due binari
convergono anche se non è nella posizione giusta. I collegamenti tra
gli aghi si spostano senza danneggiare il fermascambio.
Operatore che manovra i deviatoi e i segnali.
Deviatore
Sagoma per il controllo delle dimensioni di fori necessaria ad esempio
Dima
nelle operazioni di inserimento dei tubi della caldaia o del cerchione di
una ruota.
Macchina elettrica generatrice di tensione continua per la ricarica
Dinamo
degli accumulatori.
Punto di una linea ferroviaria dove ne inizia un'altra.
Diramazione
D
- 22 -
Linea realizzata con molte "opere d'arte" ( ponti e gallerie ) per
eliminare i passaggi a livello e non dover seguire montagne e vallate.
La principale è la Firenze-Roma che in sigla è detta DD.
Antica definizione di treno con fermate solo in poche stazioni del
Direttissimo
percorso e quindi elevata velocità.
Antica definizione di treno con fermate solo nelle principali stazioni.
Diretto
Linea ferroviaria avente particolari caratteristiche di importanza per il
Direttrice
volume dei traffici e le relazioni di trasporto che su di essa si svolgono
e che congiunge tra loro centri o nodi principali della rete ferroviaria.
Modalità di gestione della circolazione realizzata da Dirigenti
Dirigenza locale
Movimento presenti nelle singole stazioni. In alternativa a Dirigenza
Centrale.
Dirigente movimento Agente responsabile della circolazione dei treni nell'ambito di una
stazione distinguibile in quanto porta un berretto di colore rosso;
anche detto "Capostazione" e in sigla DM.
Disabilitata (stazione) Stazione dove manca temporaneamente la presenza del DM per cui
non si possono effettuare manovre, precedenze o incroci.
Cavo elettrico che arriva dall'alto ed è collegato alla linea di contatto
Discesa di
per la sua alimentazione.
alimentazione
Antico segnale formato da un disco rosso che poteva ruotare su un
Disco
asse verticale. Quando era visibile comandava l'arresto del treno,
quando era di taglio, e quindi non visibile, indicava via libera.
Distanza di frenatura Distanza necessaria per fermare il treno in condizioni normali.
Distanziamento treni Consiste nell'operare in modo che, qualunque sia il regime di
esercizio, su di una sezione di blocco non si possa inviare un secondo
treno fino a quando la sezione non è stata liberata da quello
precedente.
Componente dell'impianto frenante di tutti i rotabili che serve a inviare
Distributore del
l'aria compressa nei cilindri-freno o nel serbatoio a seconda della
freno
pressione esistente nella "condotta generale"
Meccanismo che regola l'invio del vapore alternativamente sulle due
Distribuzione
facce del pistone nel cilindro.
Sigla per “Disgiuntore”, l’interruttore principale di protezione sui
DJ
locomotori con alimentazione elettrica in corrente alternata.
Sigla per "Dirigente Movimento" che è responsabile del movimento
DM
dei treni in una stazione, in altri termini il capostazione.
Sigla per "Driver Machine Interface": strumento di presentazione al
DMI
personale di macchina delle informazioni necessarie per la guida: è
realizzato mediante un monitor su cui compaiono strumenti di misura
e informazioni diverse.
Quando il convoglio è mosso da due locomotive: può essere:
Doppia trazione
1) "doppia in testa" quando le locomotive trainano entrambe il
convoglio,
2) "simmetrica" quando sono una in testa e l'altra di spinta in coda,
3) "intercalata" quando la seconda è inserita in un punto intermedio
del convoglio.
Doppio istradamento Avviene quando un deviatoio incontrato di punta e già impegnato da
un rotabile, anche solo parzialmente, viene manovrato per l'altra
posizione. Provoca normalmente lo svio del rotabile.
Direttissima
- 23 -
Doppio
segnalamento
Dormitorio
DOTE
DTR
DU
Duomo
Sistema di segnalamento di una stazione costituito da un segnale di
protezione e un segnale di partenza per ogni senso di marcia. Quelli
di protezione sono preceduti da segnale di avviso e gli stessi segnali
di protezione fanno anche da avviso per quelli di partenza.
Fabbricato con camere per il personale viaggiante che non rientra per
la notte alla propria sede e quindi deve poter dormire fuori casa.
Sigla per "Dirigente Operativo Trazione Elettrica" che ha il controllo a
distanza degli impianti fissi per la trasformazione e la distribuzione
dell'energia destinata alla Trazione Elettrica.
Sigla per "Divisione Trasporto Regionale", la sezione di Trenitalia che
è suddivisa per regione e si occupa del trasporto regionale.
Sigla per "Dirigente Unico" che regolava il movimento dei treni su una
linea direttamente con l'uso del telefono.
Elemento cilindrico posto sopra la caldaia da cui inizia la tubazione di
prelevamento del vapore.
Distribuzione della locomotiva FS Gruppo 940.
- 24 -
E
E
EC
EDIP
Eiettore di camera a
fumo
Elefante
Elettrificazione
Elettrolita
Elettromotrice
Elettrotreno
Elettrovalvola
Elicoidale
EN
ERTMS
ES Italia
Espresso
EST
ETCS
ETR
Euro domino
EUROP
Lettera che indica:
1) una locomotiva elettrica.
2) un carro merci a sponde alte di tipo normale.
Sigla per "Euro City", treno veloce in servizio internazionale.
Sigla per "European Distributed Power control", cioè "Sistema
Europeo di controllo della Potenza Distribuita" nei convogli soprattutto
merci. Si realizza mediante più locomotive poste in vari punti del treno
telecomandate dalla prima mediante collegamento radio.
Dispositivo del tiraggio forzato situato nella camera a fumo: manda
vapore in pressione per migliorare il tiraggio soprattutto a locomotiva
ferma. Il termine corrente è "Soffiante".
Soprannome della più grande e potente locomotiva a vapore C 5/6
svizzera. Essa fu sviluppata principalmente per l’esercizio sulle ripide
rampe del San Gottardo.
Installazione di una linea aerea di contatto per la trazione elettrica su
una linea ferroviaria.
Liquido che si mette nei contenitori degli accumulatori; può essere
alcalino per le batterie Fe-Ni o acido per quelle al Pb.
Automotrice dotata di motori elettrici: in sigla Ale.
Treno composto da veicoli a trazione elettrica e rimorchi, con velocità
e comfort elevati e per servizi diurni. In sigla ETR.
Dispositivo elettromagnetico per comandare un circuito idraulico o
pneumatico.
Percorso, a volte totalmente in galleria, che ricorda il movimento di
un'elica, perché compie un giro completo per portare la linea ad una
quota diversa.
Sigla per "Euro Night", treno veloce in servizio internazionale
notturno.
Sigla per "European Railway Traffic Management System", cioè
"Sistema europeo di comando, controllo e coordinazione del traffico
ferroviario" tramite tecnologie informatiche e di telecomunicazione
unificate fra le reti. E’ l’insieme dei sistemi ETCS e GSM-R.
Sigla per "Eurostar Italia", sistema di treni ad alta velocità di Trenitalia
realizzato con materiale tipo ETR.
Antica definizione di treno a lungo percorso con fermata solo in poche
stazioni e quindi elevata velocità.
Tabella che individua un segnale di protezione "esterno": nelle
stazioni con un fascio di binari molto lungo.
Sigla per "European Train Control System", sistema europeo unificato
di controllo della marcia dei treni; permette l'interoperabilità dei mezzi
di trazione.
Sigla per i rotabili del tipo "Elettro Treno Rapido", convoglio a
composizione bloccata e a trazione elettrica con prestazioni elevate.
Tessera di libera circolazione sulla rete ferroviaria del paese prescelto
tra 29 paesi europei più il Marocco, durante 3, 4, 5, 6, 7 o 8 giorni.
Associazione tra società ferroviarie europee allo scopo di utilizzare in
comune i principali tipi di carri merce evitando i viaggi di ritorno presso
l'amministrazione proprietaria. Attualmente non più attiva.
- 25 -
EUROFIMA
Eurostar
Eurostar Italia
Associazione tra società ferroviarie europee allo scopo di gestire i
finanziamenti per l'acquisto in comune di materiali rotabili.
Tipo di TGV per i collegamenti tra Parigi, Bruxelles e Londra
attraverso il tunnel sotto il Canale della Manica.
Sistema di treni ad alta velocità di Trenitalia realizzato con materiale
tipo ETR.
Elettromotrice FS Ale 840.
- 26 -
F
Lettera che individua:
1) un carro merci a sponde alte speciale ( a svuotamento per gravità,
ribaltabile, … ).
2) segnale per un punto della linea dove si deve avvisare
acusticamente ( fischio o tromba ).
Coltello degli interruttori aerei di alimentazione o sezionamento.
Fantino
Fascicolo contenente tutti gli orari dei treni previsti ( ordinari e
Fascicolo orario
straordinari ) per una determinata linea o gruppo di linee ed in
dotazione a tutti i macchinisti e i capitreno. Attualmente non è più in
uso.
Gruppo di binari paralleli che si riuniscono mediante scambi: hanno
Fascio
un uso simile ( es. fascio arrivi / partenze di uno scalo merci ).
Sigla per “Fascicolo Circolazione Linee” con tutte le informazioni
FCL
descrittive della linea.
Inventore di un sistema di aderenza artificiale realizzato con una
Fell
rotaia centrale non dentata posta orizzontalmente contro cui premono
coppie di ruote anch'esse orizzontali. Utilizzato per la ferrovia del
Moncenisio.
Fermarsi a regolatore Operazione da fare quando vi è poca acqua in caldaia per non
scoprire il cielo del forno evitando quindi il suo danneggiamento.
aperto
Dispositivo di sicurezza che serve a bloccare uno scambio nella
Fermascambio
posizione voluta, impedendo movimenti fino a quando non viene
volontariamente sbloccato.
Punto particolare della linea destinato al servizio viaggiatori, senza
Fermata
impianti ferroviari per manovre di vario tipo.
Trasporto combinato che interessa soltanto la modalità stradale e
Ferroutage
quella ferroviaria.
Moderno fabbricato con camere per il personale viaggiante che non
Ferrhotel
rientra per la notte alla propria sede e quindi deve poter dormire fuori
casa.
Sigla per "Ferrovie Federali Svizzere", cioè delle ferrovie statali
FFS
svizzere.
Scarica elettrica ad alta tensione che, dopo l'innesco, coinvolge altre
Fioccatura d’arco
apparecchiature poste nelle vicinanze per esempio del caminetto del
contattore dove è iniziata.
Bastone isolante con rampino metallico ad una estremità per
Fioretto
manovrare i coltelli AT.
Fioretto di messa a Dispositivo costituito da un bastone isolato dotato di un gancio per
appenderlo alla linea di contatto e da una trecciola di rame che in
terra
precedenza viene fissata alla rotaia. Quando è in opera provoca il
cortocircuito della linea elettrica per la protezione del personale.
Strumento in dotazione al capotreno e ai suoi aiutanti per segnalare a
Fischietto
distanza.
Segnale acustico comandato dal macchinista e realizzato mediante
Fischio
l'emissione di aria compressa fatta passare attraverso un apposito
strumento.
F
- 27 -
Tratto di binario che, con due curve opposte a largo raggio, collega
tratti rettilinei aventi assi diversi ma paralleli, per esempio per evitare
un ostacolo.
Sigla per l’operazione di "pulizia dei Filtri dei Motori di Trazione".
FMT
Sigla per "Ferrovie Nord Milano Esercizio", società di trasporto
FNME
ferroviario che fa capo a Milano e con linee verso i laghi della
Lombardia, l'aeroporto di Malpensa, Novara e tra Brescia ed Edolo.
Ridurre eccessivamente il livello dell'acqua in caldaia scoprendo così
Fondere i piombi /
il cielo del focolaio per cui la temperatura di questo cresce troppo:
i tappi
alcuni elementi di piombo, che fondono a temperatura inferiore a
quella dell'acciaio, si fondono lasciando entrare acqua sul fuoco
spegnendolo per sicurezza.
Messaggio trasmesso via telefono e trascritto su moduli cartacei
Fonogramma
secondo opportune regole per permettere la verifica successiva.
Operazioni per comporre un convoglio avvicinando e collegando i
Formazione
rotabili.
Soprannome della locomotiva a vapore FS gruppo 470 a causa della
Forno crematorio
cabina di guida chiusa.
Particolari aperture tra i binari nel pavimento di officine e rimesse per
Fossa di visita
permettere la manutenzione del sottocassa.
Nome di una coppia di tecnici italiani inventori di un sistema di
Franco-Crosti
"recupero del calore" per preriscaldare l'acqua da immettere in caldaia
usando il calore residuo dei fumi destinati allo scarico. Le locomotive
che usano questo sistema sono riconoscibili per la mancanza del
camino anteriore e la presenza di strutture che affiancano la caldaia
con camini in posizione laterale. Es. locomotiva FS 743 ottenuta da
una FS 740.
Incaricato di serrare il freno a mano di un carro nei treni merci di una
Frenatore
volta non dotati della frenatura pneumatica; doveva agire secondo
ordini impartiti dal macchinista mediante un codice di fischi.
Sistema di frenatura in cui i motori diventano generatori opponendo
Frenatura elettrica
resistenza al moto del treno. Può essere di due tipi a seconda dell'uso
dell'energia prodotta:
- a recupero, se viene inviata in linea per essere utilizzata da altri
treni,
- reostatica, quando viene dissipata in un reostato.
Frenatura magnetica Sistema di frenatura realizzato mediante elettromagneti posti sui
carrelli vicino alle rotaie, tendono ad essere attratti da queste
generando una forza che rallenta il convoglio.
Freno di rotabile comandato direttamente mediante un volantino.
Freno a mano
Attualmente si utilizza solo per lo stazionamento, mentre nei primi
tempi della ferrovia era usato normalmente per frenare: era
necessario che ci fossero i "frenatori" distribuiti su diversi vagoni.
Particolare tipo di freno in cui anziché usare aria compressa, la
Freno a vuoto
locomotiva crea il vuoto nella condotta che percorre tutto il convoglio.
La forza che agisce sui ceppi è dovuta alla pressione atmosferica.
E' il comune freno utilizzato dai treni. Viene definito "continuo" perché
Freno continuo
agisce su tutti i rotabili che lo compongono e "automatico" perché in
automatico
caso di rottura della condotta dell'aria o di sgancio accidentale di un
veicolo interviene automaticamente su tutto il treno.
Flesso di binario
- 28 -
Freno di binario
Freno diretto
Freno moderabile
FS
Fuga di binario
Fumaiolo
Fune di guardia
Fungo di rotaia
Fuochista
Fusibile
Fusione
Fuso / fusello
FV
Apparecchiatura posta accanto alle rotaie che serve a rallentare i
rotabili che passano stringendo i cerchioni delle ruote. Utilizzato nelle
stazioni di smistamento per regolare la velocità dopo la sella di lancio.
E' un tipo di freno molto pratico nell'uso ma non automatico. Ne
dispongono solamente le locomotive e viene usato quasi
esclusivamente nelle manovre delle stesse. Si dice così perché
funziona "direttamente" senza intervento del distributore.
Altra denominazione del freno diretto.
Sigla per "Ferrovie dello Stato", create nel 1905 fondendo società
private precedenti.
E' ciò che si presenta a chi osserva un binario rettilineo, con le due
rotaie che diventano sempre più vicine fino a toccarsi apparentemente
in lontananza.
Camino per lo scarico dei fumi della combustione della caldaia e del
vapore non più utilizzabile.
Cavo metallico che unisce i pali di sostegno di una linea elettrica:
serve a proteggere la linea stessa ad esempio dai fulmini.
Parte superiore della rotaia, dalla forma a fungo, su cui appoggiano i
cerchioni delle ruote.
Aiutante del macchinista sulle locomotive a vapore incaricato del
rifornimento del carbone sulla griglia del focolare e del suo controllo. Il
lavoro può essere molto pesante perché il carbone deve essere
spostato con la pala dal tender operando sul pavimento molto
instabile delle locomotive.
Apparecchiatura di protezione di circuiti AT e BT.
Fondere in un crogiolo particolari leghe metalliche "antifrizione" per
costruire i cuscinetti a strisciamento.
Estremità dell'asse che sporge oltre la ruota e si infila nella boccola.
Sigla per "Fabbricato Viaggiatori", in altri termini il fabbricato della
stazione passeggeri.
Locomotiva FS Gruppo 743 sistema Franco Crosti con il caratteristico fumaiolo laterale.
- 29 -
G
Lettera che individua un carro merci coperto di tipo normale.
Nome di derivazione francese indicante la sagoma limite ferroviaria.
Sigla per "Gruppo Aziende Italiano" che definisce i prototipi di
elettromotrici con regolazione elettronica e non più mediante reostato.
Treno di servizio composto da due automotrici tipo ALn 668 per
Galileo
controllo diagnostico e con ultrasuoni alle rotaie.
Parte centrale della rotaia che parte dalla suola e sostiene il fungo.
Gambo
Utilizzare il gancio da fuoco per spostare il carbone sulla griglia.
Ganciare
Gancio presente sulle due testate dei rotabili per il collegamento con i
Gancio di trazione
veicoli vicini tramite il tenditore; sul gancio si applica la trazione.
Apparecchiatura per collegare tra loro i rotabili solo per compressione
Gancio automatico
senza l'operatore che pone la maglia sul gancio. Può anche realizzare
tutti i collegamenti elettrici e pneumatici.
Termine che indica le operazioni di ricovero di rotabili: deriva dal
Garare
francese “garage”.
Garitta del frenatore Piccolo riparo sui carri merci dove viaggiava il frenatore.
Tipo di rodiggio di locomotiva a vapore formata da due telai ciascuno
Garratt
con ruote e relativi cilindri e che portano uno le scorte di combustibile
e l'altro di acqua mentre la caldaia unica è appoggiata su entrambi; in
questo modo la locomotiva può percorrere curve di raggio ridotto.
Sigla per "Grand Confort", tipo di carrozze passeggeri di sola 1a
GC
classe, con velocità di 200 km/h per servizi interni in Italia.
Apparecchiatura elettrica montata sulle boccole che prende il moto
Generatore d'asse
dall'asse e genera una tensione utilizzata per misurare la velocità e
quindi registrarla ( nel tachigrafo ), confrontarla con altre
(dell'antislittante o antipattinante ) , …
Sigla per "Gestore Infrastruttura", cioè delle linee e delle stazioni.
GI
Questi impianti possono essere utilizzati da treni di diverse società
autorizzate e che pagano un "pedaggio".
Operazioni svolte dal macchinista che deve spostarsi da una cabina
Giro-banco
di guida ad un'altra dello stesso convoglio. Ad esempio quando un
treno navetta riprende il viaggio nel senso opposto.
Operazioni per trasferire la locomotiva dalla testa alla coda del treno.
Giro-macchina
Antico regime di circolazione dei treni. Quando un treno arrivava in
Giunto
stazione il DM, mediante il telegrafo, comunicava a quello della
stazione attigua che il treno era "giunto" nella sua stazione. La linea
era quindi libera e, all'orario previsto, era possibile l'inoltro di un altro
treno senza ulteriori formalità.
Testa metallica per tubi pneumatici che possono venire collegati
Giunto a baionetta
rapidamente.
Giunto di dilatazione Tipo di giunzione delle rotaie che ne permette la dilatazione dovuta
all'escursione termica ad esempio lasciando un opportuno spazio.
Viene usato in punti particolari quali all'inizio ed al termine di lunghi
ponti metallici per evitare che le rotaie forzino sulle strutture del ponte
alterandone l'assetto..
Collegamento flessibile in gomma tra i motori ausiliari e gli impianti
Giunto elastico
che vengono mossi ( compressori, ventilatori, … )
G
Gabarit
GAI
- 30 -
Giunto idraulico
Giunto isolante
Glicole
Glifo
Grado di frenatura
Grado di
introduzione del
vapore
Graticola
Griglia antighiaccio
Griglia antineve
Griglia del forno
Grillo
Gru a ponte
Gru classica
Gruppo di
appartenenza
GS
GSM/R
GTO
Guancialetto
Guardalinea
Guardiabarriere
Apparecchiatura idraulica per collegare il motore diesel e gli assi
assorbendo le variazioni di velocità. Detto anche frizione idraulica.
Collegamento tra rotaie che le isola elettricamente per realizzare
circuiti di binario.
Antigelo per il circuito di raffreddamento dei motori diesel.
Parte del meccanismo della distribuzione di una locomotiva a vapore
che ne comanda la variazione del grado di introduzione del vapore
stesso ed il senso di marcia.
Valore espresso in numeri romani ( da I a IX ) relativo alla pendenza
in discesa della linea ( IX = massima pendenza ammissibile ).
Misura della quantità di vapore prelevato dal duomo della caldaia e
inviato ai cilindri.
Altro nome della griglia del forno.
Griglia montata davanti ai finestrini delle cabine di guida per
protezione contro i candelotti di ghiaccio in galleria.
Griglia montata daventi alle zone di aspirazione dell'aria per i
ventilatori per impedire l'entrata della neve.
Struttura in metallo a barre parallele presente nel forno della
macchina a vapore su cui viene posto il carbone. Permette all'aria di
attraversare questo strato favorendo la combustione.
Soprannome di una vettura a tre assi attrezzata a salone e ufficio.
Gru che consente di muovere il carico secondo le tre dimensioni
(altezza, larghezza, lunghezza) muovendosi su sede propria o su
rotaia o su pneumatici. Generalmente è destinata ad un'area di
manovra limitata. Utilizzata per trasbordi strada/rotaia o
nave/banchina.
Gru tradizionale utilizzata per sollevare merci con un cavo tramite un
braccio.
E’ un numero di tre cifre che individua il tipo di mezzo di trazione ed è
seguito da altre tre o quattro cifre che sono la matricola del singolo
mezzo. In alcuni casi la numerazione segue regole che ne descrivono
qualche caratteristiche ( numero di assi, numero di posti offerti, … )
Sigla per "Gruppo Statico". E' un convertitore elettronico posto su
alcuni rotabili che trasforma la corrente della linea aerea in quella
necessaria al funzionamento delle apparecchiature ausiliarie che è
sull'ordine dei 300/500 Volt.
Sigla per "Global System for Mobil communications / Railway". E' il
sistema di radiotrasmissione digitale GSM utilizzato per tutti i tipi di
comunicazione che interessano le ferrovie: fonia e dati, comunicazioni
fra il personale a bordo dei treni e il personale di terra e controllo
automatico a distanza.
Sigla per "Gate Turn Off", tipo di semiconduttore di potenza utilizzato
nei circuiti di trazione.
Dispositivo avente la forma di uno sgabello elastico che, mediante fili
di cotone a bagno nell'olio, lambisce la parte inferiore del fusello e la
lubrifica. Si trova solo nelle boccole a strisciamento, quasi scomparse.
Operatore che controllava lo stato della linea percorrendo a piedi il
sentiero a fianco dei binari e osservandone le varie componenti.
Agente incaricato della custodia dei passaggi a livello.
- 31 -
Guardiablocco
GV
Operatore che ha la responsabilità di utilizzo del "blocco manuale".
Sigla per "Grande Velocità", antica definizione di una modalità di
trasporto merci.
H
Lettera che indica:
1) Una carrozza passeggeri attrezzata per trasporto degli
handicappati.
2) Un carro merci coperto speciale ( a porte di testata, con aerazione
supplementare, isolato termicamente, a pareti interamente apribili,... ).
Nome del costruttore di un tipo molto diffuso di tachigrafo.
Definizione di un particolare tipo di "autostrada viaggiante" in servizio
fra Italia e Germania.
H
Hasler
Hupac
I
I
I, II, III, IV
IC
ICE
ICI
ICN
IDP
IEA
IGBT
IGR
Illegale
Lettera che individua un carro merci con temperatura interna
controllata, quindi refrigerante, isotermico o frigorifero.
Tabelle che indicano i portali che sostengono le sezioni di
alimentazione elettrica delle stazioni isolandole dalla linea; I e II sono
prima della stazione e III e IV dopo.
Sigla per:
1) "Inter City", treno veloce che unisce città di una stessa nazione,
effettuando poche fermate.
2) "Indebolimento di Campo", metodo per variare le caratteristiche dei
motori elettrici permettendo una velocità maggiore.
Sigla per "Inter City Express", treno ad alta velocità delle ferrovie
tedesche DB.
Sigla per "Iniezione grasso Cuscinetti Ingranaggio intermedio" ( sulle
E636 )
Sigla per "Inter City Notte", treno rapido in servizio interno notturno.
Sigla per "Impianto Dinamico Polifunzionale", in cui sono svolte le
attività di manutenzione, verifica tecnica, pulizia e preparazione dei
servizi commerciali del moderno parco rotabili ( ad es. elettrotreni per
l'alta velocità ).
Sigla per "Impianto Elettrico Autonomo", cioè delle apparecchiature
montate su un vagone che trasformano la corrente ricevuta dalla
"linea treno" per l'utilizzo degli impianti quali riscaldamento,
illuminazione, …
Sigla per "Insulated Gate Bipolar Transistor", tipo di semiconduttore di
potenza utilizzato nei moderni circuiti di trazione.
Sigla per "Iniezione Grasso cuscinetti Rotori dei motori di trazione".
Abbreviazione di "binario illegale".
- 32 -
Imperiale
Impianti di
elettrificazione ( IE ) /
traz. elettrica ( TE )
Impianti di luce e
forza motrice ( IFM )
Tetto di un rotabile.
Insieme di: Linee Primarie, Sottostazioni Elettriche di trasformazione e
conversione, linee di Trazione Elettrica e Circuiti di Ritorno TE e
Impianti di Luce e Forza Motrice.
Cabine di trasformazione e insieme di impianti elettrici per
l'illuminazione, la fornitura di forza motrice e l'implementazione di
meccanismi speciali per utenze ferroviarie.
Insieme degli impianti elettrici ed elettronici per il comando e controllo
dei dispositivi di stazione e di linea, per la gestione della circolazione
e della sicurezza dei treni.
Impianti di
segnalamento e
sicurezza della
circolazione treni (IS)
Impianti al servizio di vari settori ferroviari tra i quali i principali sono:
Impianti di
centrali telefoniche automatiche; sistemi ad alta frequenza e in radio
telecomunicazioni
ferroviarie ( TLC/TT ) frequenza; sistemi ad onde convogliate; di Telefonia operativa e di
trasmissione dati; supporti trasmissivi in rame e fibra ottica; impianti
ausiliari, tra i quali i sistemi informativi di stazione, e gli impianti di
rilevamento TV.
L’insieme delle attrezzature necessarie alla circolazione dei treni che
Impianti fissi
invece si muovono.
Si verifica quando il pantografo tocca qualche componente della linea
Impigliamento del
aerea e quindi si rovina.
pantografo
E’ una impresa pubblica o privata con la necessaria licenza, la cui
Impresa ferroviaria
attività principale è il trasporto di merci e/o di persone per ferrovia e
che garantisce almeno la trazione.
Possibilità di entrare in un vagone senza salire alcun gradino, tipo
Incarrozzamento a
quanto avviene nelle metropolitane.
raso
Situazione in cui un treno su linea a binario unico, si ferma in una
Incrocio
stazione per lasciare transitare un altro treno nel verso opposto.
Riduzione del campo magnetico di un motore elettrico al fine di
Indebolimento di
aumentare la corrente e quindi la coppia motrice.
campo
Indicazione associata ad una diramazione che, mediante un numero,
Indicatore di
indica la linea di inoltro iniziando da sinistra.
direzione
Indicatore di fermata Tabella nera e bianca che indica la posizione di una fermata in località
senza segnali.
Indicatore di velocità Tabella nera a fianco dei binari con scritti in bianco i valori delle
velocità massime, per i ranghi A, B e C, consentite nel tratto
massima
successivo
Individuazione della Controllare che il treno sia completo verificando a vista che sull'ultimo
veicolo siano presenti i segnali di coda.
coda del treno
Insieme del binario ( massicciata, traversine, rotaie ), degli impianti di
Infrastruttura
alimentazione elettrica ( pali, mensole, isolatori, catenaria ) e del
segnalamento.
Infrastruttura satura Tratto di linea ferroviaria dove non è più possibile soddisfare le
richieste di far circolare treni, anche solo in determinati orari.
Ruota dentata posta tra il rocchetto fissato all'albero motore e la
Ingranaggio
corona dentata fissata all'asse.
intermedio
Dispositivo per introdurre l'acqua dal tender nella caldaia: deve
Iniettore
vincere la pressione presente in caldaia che tende a far uscire il
vapore anziché lasciar entrare l'acqua.
- 33 -
INT
Integrazione
Interasse
Interbinario
Intercomunicante
Interconnessione
Intermodalità
Interoperabilità
Interperno
Interporto
Interrail
Interruttore
Interruttore rapido
Interruzione
programmata in
orario
Intersezione
Intervallo di orario
Inverter
Inviluppo
IR
ISO
Isolamento
Tabella che individua un segnale di protezione "interno": nelle stazioni
con un fascio di binari molto lungo.
Può essere:
a) modale, quando più mezzi di trasporto possono essere utilizzati
facilmente in collegamento tra loro ( es. treni ed autobus ) perchè gli
orari sono in coincidenza e le fermate vicine;
b) tariffaria, quando i "titoli di viaggio" ( = biglietti e abbonamenti )
sono validi su mezzi diversi anche di società diverse.
Distanza tra gli assi di un carro a due assi o di un carrello.
Spazio tra due binari adiacenti sia in linea che negli scali.
Collegamento tra carrozze realizzato mediante pedane e protezioni di
gomma per permettere il passaggio da una all'altra.
Punto di collegamento tra due linee ferroviarie parallele ma con
percorsi diversi ( p.e. linea lenta e direttissima sulla Roma - Firenze )
Definizione di un sistema di trasporto in cui sono utilizzate in maniera
integrata almeno due differenti modalità. Ad esempio per i viaggiatori,
quando si utilizzano le linee di trasporto urbano ed i treni.
Possibilità di far viaggiare i mezzi di trazione al di fuori di una rete
specifica, superando le differenze di alimentazione e di
segnalamento.
Distanza tra i punti, detti "perni", in cui un rotabile appoggia sui suoi
carrelli.
Insieme di impianti e servizi per lo scambio di merci tra le diverse
modalità di trasporto: Comprende sempre uno scalo ferroviario di
smistamento collegato a porti, aeroporti e viabilità di grande
comunicazione e servizi ausiliari quali dogana, spedizionieri, piazzali
di deposito, officine, ...
Biglietto di libera circolazione valido in 28 Paesi europei più in
Marocco. Il viaggiatore ha la scelta fra l'InterRail per l'intera Europa
(Inter Rail Global) oppure per 1, 2 o 3 zone.
Dispositivo mediante il quale si apre e si chiude un circuito elettrico.
Interruttore principale delle locomotive elettriche in corrente continua.
Periodo della giornata in cui il traffico su un binario è interrotto per
consentire i lavori di manutenzione programmata.
Incrocio tra due binari senza la possibilità di passare da uno all'altro.
E’ sinonimo di “Interruzione programmata in orario”.
Circuito elettronico che trasforma una corrente continua o alternata
monofase in una trifase.
Rivestimento esterno ai cilindri a vapore che crea un isolamento
termico che migliora il rendimento della locomotiva.
1) Sigla per "Inter Regionale", treno pendolare che unisce città di
regioni diverse.
2) Sigla per "Interruttore Rapido", cioè dell'interruttore di protezione
principale di un locomotore alimentato in corrente continua.
Sigla dall'inglese "International Standardizing Organization", ente per
la standardizzazione mondiale.
Prove con alimentatori portatili o fissi per verificare l'isolamento verso
terra di un particolare circuito o di tutta la locomotiva.
- 34 -
Oggetto di materiale isolante che serve a sostenere un conduttore e
contemporaneamente impedire la dispersione della corrente elettrica.
Percorso, predisposto mediante il comando di scambi e segnali, per
Istradamento
un treno in manovra in stazione.
Istrumento di blocco Apparecchiatura del blocco elettrico manuale mediante la quale
vengono richiesti e concessi i consensi per l'inoltro dei treni.
Itinerari incompatibili Percorsi di treni che possono avere dei rischi di interferenze anche se
non diretta ( es. eventualmente convergere in uno stesso punto ). Per
sicurezza questi itinerari non possono essere contemporanei.
Percorso, predisposto mediante il comando di scambi e segnali, per
Itinerario
un treno in arrivo, partenza o transito.
Isolatore
Istrumento di blocco.
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J
Treno policorrente svizzero ( RABe 1050 ) realizzato per effettuare
treni TEE con tutti i sistemi di alimentazione elettrica.
Jolly
K
Lettera che individua un carro merci pianale ad assi.
Unità di misura della velocità.
Sigla per "kiloVolt", unità di misura della tensione ( = 1000 V ).
Sigla per "kiloWatt", unità di misura della potenza ( = 1000 W ).
K
km/h
kV
kW
L
Lettera che individua un carro merci speciale pianale ad assi ( per
trasporto auto, a due piani, per container, per rotoli di lamiera, … ).
Una volta era il deposito delle "lampade", cioè delle luci quando non
Lampisteria
esisteva ancora la luce elettrica e poi delle luci di fine convoglio.
Spinta di un carro o di un gruppo di carri che sono inviati su un binario
Lancio
da una locomotiva che si trova in coda non agganciata.
Lanterna di semaforo Luce posta su un semaforo che ne indica l'aspetto di notte ( di giorno
si vede la posizione dell'ala ).
Lato arrivi / partenze Zona di una grande stazione destinata ai passeggeri in arrivo o in
partenza che hanno bisogno di servizi diversi ( es. biglietteria, … )
Sigla per individuare i rimorchi di automotrici elettriche.
Le
Campanella per segnalare l’apertura del segnale di protezione di una
Leopolder
stazione e quindi il prossimo arrivo di un treno.
Maniglia per il comando a distanza dei deviatoi, dei segnali, dei PL,
Leva
ecc. negli impianti centralizzati non ad itinerari.
Operazione effettuata quando un convoglio non occupa più una
Liberazione
sezione di linea e questa diventa utilizzabile per un altro treno.
E’ il documento rilasciato dalle apposite autorità statali a un'impresa
Licenza
che ha sede nel territorio comunitario, con cui viene riconosciuta
come "Impresa Ferroviaria" e autorizzata ai servizi internazionali per
ferrovia.
Autorizzare la partenza di un treno da parte del capostazione.
Licenziare
Sinonimo di "Linea di contatto".
Linea aerea
Insieme dei cavi di rame sospesi a circa 5 m. sopra le rotaie, sotto i
Linea di contatto
quali fa contatto il pantografo per alimentare i mezzi di trazione
elettrici. E' detta anche in sigla LC.
Circuito di conduttori che collega a terra parti di strutture metalliche
Linea di terra
che possono venire a contatto con le persone.
L
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Linea ferroviaria
Linea primaria
Linea treno
Littorina
Livelletta
LL
Ln
Località di servizio
Locomotiva
Locomotore
Locomotore
diesel-elettrico
Locomotore
diesel-idraulico
Locopar
Locotender
LRS
Lunghezza virtuale
Infrastruttura atta a far viaggiare treni o altri convogli ferroviari tra due
località di servizio. Le linee possono essere: a semplice binario, a
doppio binario o avere più di due binari. La linea ferroviaria è
composta dalla sede ferroviaria, dalle infrastrutture tecnologiche e da
impianti funzionali per servizi merci e viaggiatori.
Linea elettrica aerea ( = elettrodotto ) o in cavo, in alta e media
tensione, per il trasporto dell'energia elettrica in corrente alternata
trifase dalle centrali elettriche di produzione alle SSE. E' detta in sigla
anche LP.
Collegamento elettrico che unisce i mezzi di trazione e quelli
rimorchiati per alimentare e comandare le varie apparecchiature.
Soprannome delle automotrici FS tipo Aln 56 e seguenti. Deriva dal
fatto che sono state costruite nel periodo della fondazione della città
di Littoria ( ora Latina ) nella bonifica pontina in Lazio.
Breve tratto di linea con pendenza maggiore di quelli precedente e
seguente.
Sigla della "linea lenta" storica Firenze - Roma che segue la valle
dell'Arno e poi del Tevere.
Sigla per individuare i rimorchi di automotrici a nafta.
Luogo per attività ferroviarie sia pubbliche ( come le stazioni per
passeggeri o merci ) che non direttamente accessibili.
Veicolo ferroviario con motori di elevata potenza ( più di 500 kW ) per
il traino di treni in linea.
Locomotiva dotata di motori elettrici o diesel.
Locomotore diesel con trasmissione elettrica. Il motore diesel muove
un generatore elettrico che produce la corrente necessaria per i
motori elettrici che fanno muovere gli assi.
Locomotore diesel con trasmissione idraulica: il motore diesel mette in
pressione dell'olio che a sua volta fa ruotare gli assi.
Nome di una apparecchiatura tachigrafica di registrazione degli eventi
di guida.
Locomotiva a vapore in cui le riserve di acqua e combustibile sono
contenute in appositi serbatoi sulla locomotiva stessa e non sul
tender. In questo caso è possibile la marcia nei due sensi perché il
macchinista può guardare anche nella direzione opposta a quella
normale che è con la caldaia in avanti.
Sigla per "Lunga Rotaia Saldata". Oramai i binari non sono più fatti
con spezzoni uniti da piastre laterali e bulloni, ma le rotaie prodotte
dalle acciaierie sono poi saldate a formare tratti continui evitando i
giunti di dilatazione.
Lunghezza fittizia di una linea per paragonarla ad una in piano; tiene
conto delle pendenze e della resistenza opposta dalle curve. Se il
percorso è in discesa, il suo valore può essere minore di quello reale.
- 37 -
M
Lettera che indica una vettura motorizzata ( motrice ) all'interno di un
treno a composizione bloccata di elettromotrici.
Sigla del modulo cartaceo usato per comunicare disposizioni tra le
M40
varie qualifiche di ferrovieri, ad esempio informazioni di marcia al
macchinista.
Denominazione in gergo del contrappeso del meccanismo manuale
Macaco
per manovrare gli scambi.
Termine del dialetto piemontese per indicare le scorie di carbone che
Maciafer
restano sulla griglia dopo la combustione. In italiano "rosticci".
Appellativo dato al macchinista nelle zone del Nord. In altre zone il
Maestro
termine è "Meccanico". Sono entrambe in disuso.
Definizione di linea principale: termine poco usato in Italia.
Magistrale
Maglia (del tenditore) Parte dell'organo di trazione che si infila nel gancio.
Particolare gancio per locomotive di spinta che al termine del tratto di
Maglia sganciabile
linea in cui sono necessarie ( es. culmine della galleria del Frejus )
vengono sganciate senza fermare il treno.
Tipo di rodiggio di locomotiva a vapore in cui le ruote sono mosse da
Mallet
due gruppi di cilindri; in questo modo la locomotiva può percorrere
curve di raggio ridotto.
Forzare a tenuta le estremità dei tubi nella sede dei fori dei corpi
Mandrinare i tubi
collettori di acqua e vapore per rimediare all'aver "buttato giù la
piastra", o dopo la sostituzione degli stessi.
Altro soprannome della locomotiva a vapore gruppo FS 750 per la
Mangiaterra
possibilità di essere alimentata a torba.
Maniglia di inserzione-esclusione del reostato e di cambio delle
Maniglione
combinazioni dei motori sulle locomotive elettriche tradizionali
sprovviste di avviatore automatico.
Tipo di palo per sostenere la linea aerea formato da tre sezioni
Mannesman
cilindriche sovrapposte di diametro decrescente. E' prodotto senza
saldature e quindi non ha punti di possibile cedimento: usato di solito
nelle stazioni. Il nome deriva dalla ditta costruttrice.
1) Movimento di veicoli nell'ambito di una stazione svolto per la
Manovra
formazione dei treni.
2) Comando della posizione di uno scambio, un segnale, … che
deriva da quanto queste apparecchiature venivano "manovrate"
appunto a mano.
Tipo di manovra dei carri nella quale uno o più veicoli vengono spinti
Manovra a spinta
sganciati e che poi proseguono per inerzia anziché essere portati fin
sul posto di destinazione dal mezzo di trazione.
Struttura in tessuto piegato e impermeabilizzato che serviva
Mantice
anticamente per l'intercomunicazione tra due veicoli.
Movimento del treno con una velocità che permetta l'arresto prima di
Marcia a vista
eventuali ostacoli in funzione della visibilità. Spesso diventa "a passo
d'uomo".
Situazione di una linea a doppio binario in cui due treni viaggiano
Marcia parallela
contemporaneamente sui due binari nello stesso verso.
Marmotta o segnale E' un "segnale basso" ( vicino al binario ) usato per le manovre in
stazione.
basso
M
- 38 -
Utilizzare eccessivamente i ganci da fuoco.
Lo strato di ghiaia che costituisce la sovrastruttura su cui poggiano e
sono inserite le traverse di un binario: serve a distribuirne il peso.
Mastodonte dei Giovi Soprannome della locomotiva a vapore doppia che per prima trainò
treni sulla difficile linea dei Giovi tra Arquata S. e Genova.
Termine generico per indicare i rotabili ferroviari.
Materiale
1) Sigla per "Manutenzione Alta Velocità", cioè officina per la
MAV
manutenzione dei rotabili tipo Pendolino ed ETR 500.
2) Sigla delle ferrovie ungheresi.
Sigla per "Minuetto Diesel";
MD
Sigla per "Medie Distanze Vestiboli Centrali" indica un tipo di carrozza
MDVC
in cui le porte si trovano in posizione da permettere una più veloce
distribuzione interna dei passeggeri.
Sigla per "Medie Distanze Vestiboli Estremità" indica un tipo di
MDVE
carrozza in cui le porte si trovano alle due testate.
Sigla per "Minuetto Elettrico";
ME
Apparecchiatura di registrazione dei principali avvenimenti durante la
Memocarta
marcia di un treno.
Barra metallica orizzontale ancorata al palo per sostenere la linea di
Mensola
contatto.
Sono tutte quelle che possono rappresentare un pericolo per le
Merci pericolose
persone, gli animali e l'ambiente. Il loro trasporto per ferrovia è
regolato dalla normativa internazionale RID.
Mettere gli stoppini Inserire negli appositi fori gli stoppini in cotone per la lubrificazione
ausiliaria dei fuselli. La rimozione di questi è opportuna per evitare
speco di olio durante le soste prolungate.
Mettere la macchina Mettere la locomotiva nella posizione in cui si possono lubrificare i
cuscinetti delle bielle e delle ruote motrici.
in posizione
Autocarro speciale o macchina operatrice con braccio idraulico dotata
Mezzo anfibio
di ruote di gomma e di ruote ferroviarie per potersi spostare su
strada/rotaia
entrambi i tipi di strada.
Soprannome delle automotrici FS tipo Aln 668.
Micetta
Soprannome delle automotrici Ale 501/502 ( elettrica ) e Aln 501/502
Minuetto
(diesel), nuovi convogli a tre casse per trasporti veloci di tipo
regionale.
Sigla per “Man Machine Interface”: strumento di presentazione al
MMI
personale di informazioni sul funzionamento di una apparecchiatura: è
realizzato mediante un monitor su cui compaiono strumenti di misura
e informazioni diverse.
Tipo di freno per le locomotive, che agisce solo sul mezzo e non
Moderabile
sull'intero convoglio.
E' la massima lunghezza di un convoglio che può percorrere una linea
Modulo della linea
in funzione delle possibilità di incroci e precedenze nei binari di
circolazione delle località di servizio.
Documento cartaceo che attesta che il responsabile di un dato circuito
Modulo di tolta
elettrico ha effettuato le operazioni necessarie per rendere possibile il
tensione
lavoro senza pericolo di folgorazione.
Termine per indicare una locomotiva a tre assi accoppiati con un asse
Mogul
anteriore di guida ( rodiggio 1-3-0 o 1C )
Martoriare il fuoco
Massicciata
- 39 -
Molatrice
Molla a balestra
Molla ad aria
Moto di galoppo
Moto di serpeggio
Motogeneratore
diesel
Motore doppio
Mucca
Mulo dei Giovi
Musetto
Muso nero
MW
Macchina speciale che elimina le ondulazioni che si formano sul piano
di rotolamento del binario.
Particolare molla costruita assemblando più foglie di acciaio e usata
per le sospensioni primarie e secondarie dei veicoli.
Parte della sospensione di alcuni veicoli ferroviari costituita da un
serbatoio di aria in pressione che riduce le vibrazioni e permette la
regolazione della altezza rispetto al binario.
Movimento parassita della locomotiva che consiste in spostamenti
alternati verso l'alto e il basso. E' causato dai movimenti alternati degli
stantuffi quando questi sono inclinati verso l'alto.
Movimento parassita della locomotiva che consiste in spostamenti
alternati verso destra e verso sinistra come se ruotasse attorno ad un
asse verticale. Anche questi sono dovuti al movimento alternato degli
stantuffi.
Gruppo autonomo per generare energia elettrica quando manca
quella fornita dalla linea treno; soprattutto sulle carrozze letto.
Gruppo di due motori elettrici raggruppati in una unica struttura
metallica posta a cavallo di un asse; entrambi mettono in rotazione
questo asse.
Soprannome della locomotiva a vapore FS gruppo 670 per motivi non
ben chiari.
Soprannome della locomotiva elettrica trifase gruppo E 550 che
sostituì i "Mastodonti" sempre sulla linea di valico di Genova. Era
piccola rispetto ai predecessori ma molto più efficiente e
"instancabile".
Copertura apribile sulla punta dei moderni ETR per coprire gli organi
di aggancio.
Soprannome del macchinista.
Sigla per "MegaWatt", multiplo dell'unità di misura della potenza ed
equivalente a 1.000.000W.
Mensola con sospensione trifase in curva sopraelevata.
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N
n ( minuscolo )
Nastratura
Navetta
Nodo
Non vedere l’acqua
Nuovo mastodonte
dei Giovi
Lettera per carrozze viaggiatori attrezzate per essere inserite in un
"treno navetta".
Rifacimento dell'isolamento di cavi AT mediante ricopertura dei
conduttori con nastri di materiale isolante di vario genere
Treno che ha una locomotiva, normalmente telecomandata, ad una
estremità ed una carrozza pilota, con cabina di guida, all'altra
estremità. In questo modo non è necessario invertire la posizione
della locomotiva nelle stazioni di testa.
Insieme delle linee convergenti e delle linee di unione tra queste, di
solito in grandi città.
Quando non si vede più l'acqua nel livello perché è scesa troppo in
basso.
Soprannome della locomotiva a vapore gruppo FS 750 che iniziò a
trainare treni sulla difficile linea dei Giovi tra Arquata S. e Genova
succedendo al "Mastodonte".
Carrozza a due piani per treni navetta. ( da www.trenitalia.com )
- 41 -
O
O
OBB
OBOE
Ocarina
Occhiali
Occupazione
OGR
Oliatore
Omnibus
OML
OMR
OMV
Onde convogliate
Opera d'arte
Ora di morbida
Ora di punta
Orario cadenzato
Orario di servizio
Orario grafico
Orario reale
Orario teorico
ORE
OTIF
Lettera che individua un carro pianale misto a sponde alte.
Sigla per "Osterreichische BundesBahnen", cioè le ferrovie statali
austriache.
Sigla per "On BOard Equipment", un sistema di antenne e rete GSM
per la ricezione e l’elaborazione di segnali GSM e GPS e coordinate
geografiche. Utilizzato per comunicare ai passeggeri informazioni
sulla posizione e sull'orario della marcia del treno.
Soprannome di alcuni gruppi di elettromotrici costruite negli anni '30
del secolo scorso (p.e. ALe 790 -ALe 880).
Tipico locomotore diesel di costruzione cecoslovacca, così chiamato
per la caratteristica forma dei finestrini frontali.
L'entrata di un convoglio su una sezione la "occupa" impedendo
l'ingresso di un altro convoglio.
Sigla per "Officina Grandi Riparazioni", impianto industriale dove
vengono realizzate le revisioni principali dei rotabili.
Piccolo recipiente posto sopra i punti di maggior attrito del
meccanismo delle bielle.
Antica definizione di treno con fermate in tutte le stazioni a marcia
lenta.
Sigla per "Officina Manutenzione Locomotive".
Sigla per "Officina Manutenzione Rotabili".
Sigla per "Officina Materiale Viaggiatori", dove viene realizzata la
manutenzione dei convogli viaggiatori.
Collegamento radio terra-treno in cui le onde sono inviate attraverso
la catenaria della alimentazione elettrica.
Struttura costruita per completare il corpo stradale: ponte, galleria,
cavalcavia, pensilina, pozzetto, …
Ora in cui il traffico raggiunge i livelli minimi.
Ora in cui il traffico raggiunge il massimo.
Orario ferroviario in cui i treni arrivano / partono sempre allo stesso
minuto di ogni ora. Questa organizzazione è molto facile da ricordare.
L’insieme di tutti i movimenti programmati dei treni e del materiale
rotabile sull'infrastruttura di GI, durante il suo periodo di validità
Descrizione grafica degli orari dei treni su una linea. L'orario di ogni
convoglio è rappresentato da una riga tracciata su un "grafico
cartesiano" avente sull'asse orizzontale il tempo ( le ore e i minuti ) e
su quello verticale lo spazio ( i km e le stazioni ).
Orario effettivo realizzato da un treno.
Orario previsto per la marcia di un treno.
Sigla per “Office Recherches et Essais”: ente dell’UIC che si occupa
della ricerca e delle prove in campo ferroviario.
Sigla dell'Organizzazione intergovernativa per i trasporti internazionali
ferroviari. L'OTIF comprende attualmente 41 paesi, tra i quali: gli Stati
d'Europa, Lituania e Lettonia, Iraq, Iran, Libano e Siria, Algeria,
Marocco e Tunisia. La sede dell'organizzazione è a Berna.
- 42 -
P
P ( maiuscolo )
p ( minuscolo )
Pacific
Padella
Paletta (o pallet)
Paletta di comando
Pancone
Pantografo
Pantografo
monobraccio
Papera
Parallelo
Parasassi
Parascintille
Paraurti
Parco
Pari / dispari
Lettera che indica:
1) combinazione "parallelo" per i motori di trazione di un locomotore
elettrico.
2) segnale di blocco "permissivo", cioè che a certe condizioni può
essere superato anche se rosso.
Lettera per carrozze viaggiatori con cabina di guida per "treno
navetta".
Termine per indicare una locomotiva a tre assi accoppiati con un
carrello anteriore di guida a due assi ed un asse posteriore ( rodiggio
2-3-1 o 2C1 )
Poco felice denominazione di una vela di un segnale luminoso.
Piattaforma, generalmente in legno, sulla quale si dispongono le
merci per facilitarne la movimentazione. Le dimensioni standardizzate
più utilizzate in Europa sono: 1.000 x 1.200 mm (ISO) e 800 x 1.200
mm (CEN).
Paletta del dirigente movimento per dare il via ai convogli: è la
classica paletta verde del capostazione. Attualmente è usata solo in
casi eccezionali.
Trave di testata su cui sono fissati i respingenti, il gancio di trazione e
le condotte dell’aria compressa
Telaio articolato a forma di rombo montato sul tetto delle locomotive
elettriche per realizzare la presa di corrente contro la linea di
alimentazione elettrica.
Pantografo che è formato da un solo braccio articolato anziché da un
telaio a forma di rombo.
Soprannome delle automotrici FS tipo Aln 668.
Combinazione dei motori elettrici nella quale questi sono collegati in
due o più gruppi in parallelo tra loro. Ad esempio nel locomotore FS E
636 ( che ha 6 motori ), si hanno 3 gruppi ( ciascuno di 2 motori in
serie ) collegati in parallelo.
Ferro posto davanti alle ruote del primo asse per spostare eventuali
piccoli ostacoli posti sulla rotaia.
1) Sorta di rete di metallo che viene collocata alla base del camino
nelle locomotive a vapore per evitare la fuoriuscita dei carboni
incandescenti che quindi rimangono nella camera a fumo.
2) Lamiera a forma di parafango posta al di sopra delle ruote con
freno a ceppi per evitare che le scintille della frenatura possano
creare principi di incendio nel sottocassa, ad esempio ai motori di una
locomotiva.
Struttura in metallo o cemento dotata di due respingenti in grado di
fermare il movimento di un rotabile che si muove a velocità moderata.
Gruppo di binari di servizio per ricovero di rotabili.
Numero che contraddistingue un binario in linea o un treno:
- i dispari sono usati per le direzioni Ovest - Est e Nord - Sud,
- i pari per le direzioni Est - Ovest e Sud - Nord.
- 43 -
Parigina
Passante
Passo di un carrello
Passo rigido
Pattinamento
PBI
PC
PdB
PdC
PdM
Pedale
Pedana / passerella
Pendino
Pendolare
Pendolino
Per mille
Tratto di binario rialzato nelle stazioni di smistamento; è detto anche
"sella" o "rampa di lancio" perchè è destinata allo smistamento dei
vagoni merci che prendono velocità per la forza di gravità ( "lanciati" )
e vengono inviati ai vari binari dove si compongono i treni per uguali
destinazioni.
Linea che unisce stazioni da parti opposte di una città permettendo la
realizzazione di viaggi diretti che non impongono cambi di treno in
una stazione principale.
Distanza fra gli assi delle ruote di un carrello.
Distanza tra gli assi estremi non articolati di una locomotiva: limita il
raggio delle curve che possono essere affrontate.
Fenomeno che si verifica in fase di frenatura, quando le ruote
perdono aderenza e si bloccano strisciando sulla rotaia (
danneggiandosi provocando una zona piatta sul cerchione ).
Sigla per “Posto di Blocco Intermedio”, cioè punto di una linea
ferroviaria tra due stazioni che crea una ulteriore sezione di blocco.
Sigla per:
1) "Posto di Controllo", sede in cui un operatore ha il compito di
organizzare la circolazione di un'area ferroviaria.
2) "Posto di Comando", cioè la località di servizio da cui il Dirigente
Movimento, gestisce la stazione vicina impresenziata.
3) "Posto di Comunicazione", località non stazione su di una linea a
doppio binario banalizzata dotata di deviatoi che permettono il
passaggio dal binario di sinistra a quello di destra o viceversa.
4) "Pieno Campo", tipo di alimentazione normale di un motore
elettrico.
Sigla per "Personale di Bordo", in altre parole il capotreno ed eventuli
altre persone il cui lavoro si svolge sui treni.
Sigla per "Personale di Condotta", in altre parole "macchinista".
Sigla per "Personale di Macchina", in altre parole "macchinista".
Apparecchiatura elettro-meccanica o elettronica vicino alla rotaia che
"sente" il passaggio di una ruota e può comandare ad esempio la
chiusura o la riapertura di un passaggio a livello posto nelle vicinanze.
1) Basamento mobile per agganciatori da utilizzarsi in officina o
rimesse per agganciare rotabili posti sulle fosse di visita.
2) Lastra di lamiera per passare da un vagone all’altro.
1) Organo dei veicoli ferroviari, a forma di piccola biella, che collega al
telaio le estremità delle balestre delle sospensioni o i ceppi e le leve di
comando dei freni.
2) Cavetto metallico che unisce "fune portante" e fune di contatto
della catenaria per mantenere quest'ultima il più orizzontale possibile.
Definizione del viaggiatore abituale su una data linea su cui va avanti
e indietro come un pendolo.
Elettrotreno ad assetto varibile in grado di inclinarsi in curva per poter
affrontare la stessa a maggiore velocità senza alterare il comfort di
marcia. ( Es. ETR 450, 460, 470 e 480 )
Misura della pendenza: indica un dislivello di 1 m su una distanza di
1000 m.
- 44 -
Rapporto tra il peso frenato complessivo di un treno ed il peso reale.
Da questo valore è possibile ricavare, utilizzando apposite tabelle, la
velocità massima possibile dalla frenatura, restando garantiti gli spazi
di arresto.
1) Il tempo che impiega un treno a percorrere un determinato tratto di
Percorrenza
linea.
2) chilometri percorsi tra due revisioni programmate.
Tipo di segnale che a certe condizioni può essere superato anche se
Permissivo
presenta un aspetto che impone l’arresto.
Personale viaggiante Personale delle ferrovie che lavora sui treni: macchinisti, capitreno,
conduttori, …
Operazione in cui si pesano gli assi delle locomotive per ricavarne il
Pesatura
peso assiale e quindi la circolabilità sulle linee.
Peso del mezzo di trazione che grava sulle ruote motrici: è il peso
Peso aderente
efficace per lo sforzo di trazione.
E' la parte di peso reale di un rotabile che grava su un asse. Ogni
Peso assiale
linea ha un armamento che permette il transito di treni con un ben
determinato peso assiale massimo che può valere fino a 22,5 t sulle
linee principali.
Peso teorico da considerare per la frenatura: esso rappresenta
Peso frenato
l'efficacia del freno e può essere minore, maggiore od uguale al peso
reale del rotabile. Viene determinato sperimentalmente in funzione di
norme internazionali.
Peso ufficiale ed effettivo del rotabile.
Peso reale
Peso che viene attribuito ad una locomotiva inattiva per il suo traino.
Peso virtuale
E' sempre maggiore del peso reale in quanto tiene conto della
maggior resistenza al moto dei suoi organi meccanici.
Petardo anticamente usato per avvisare i macchinisti indicando
Petardo
particolari punti della linea. Venivano appoggiati sulla rotaia e fatti
automaticamente scoppiare dal passaggio della prima ruota.
Sigla per "Prefazione Generale all'Orario di Servizio": fascicolo con
PGOS
tutte le informazioni generali sui mezzi di trazione e sulle linee che fa
da introduzione ai singoli Fascicoli Orario.
Soprannome delle elettromotrici FS E 624 che iniziarono il loro
Piacentine
servizio nella zona di Piacenza.
E' il piano di rotolamento delle ruote. Tutte le misure di altezza
Piano del ferro
(sagoma, linea di contatto, ecc.) partono da questa posizione.
Piano su cui si trovano idealmente i conduttori della linea di contatto.
Piano di filatura
Piano di rotolamento Superficie superiore della rotaia, su cui rotola la ruota.
Tracciato dei binari di stazione a disposizione del dirigente movimento
Piano schematico
per avere sotto controllo lo stato di occupazione dei binari stessi, la
posizione degli scambi e dei segnali.
Piantana / stante di Palo di sostegno dei segnali.
segnale
Piastre che guidano lo scorrimento verticale delle boccole mentre
Piastre di guardia
bloccano quello trasversale.
Percentuale di
frenatura
- 45 -
Piattaforma girevole Piattaforma posta nei depositi locomotive e dotata di un binario su cui
si fa salire il mezzo di trazione. La sua rotazione può servire per:
1) posizionare una locomotiva su un binario di ricovero della
"rotonda",
2) soprattutto una volta, invertire la posizione del muso di una
locomotiva a vapore non bidirezionale per poterla far ripartire in verso
opposto.
Zona di binari con utilizzazione omogenea, ad esempio di una
Piazzale
stazione, di un deposito locomotive, …
Riferimento costituito di solito da uno spezzone di rotaia verticale
Picchetto di curva
posto all'esterno di una curva per verificarne le caratteristiche ( raggio,
sopraelevazione, … )
Picchetto in cemento giallo/rosso posto a fianco del binario che indica
PIcchetto di giunto
il punto in cui vi è una interruzione elettrica della rotaia.
isolante
Palo a strisce bianche e nere vicino ai binari che indica il limite a cui
Picchetto limite
possono arrivare i movimenti di rotabili definiti come "manovre".
Fare più fatica del normale per condurre il fuoco e nonostante questo
Piccionare
avere in caldaia una pressione ridotta.
Piccola piccozza per spezzare i blocchi di carbone più grossi.
Piccozzino
Carrozza dotata di cabina di guida per telecomandare il locomotore
Pilotina
posto all'altra estremità del convoglio.
Strumento in dotazione al personale che può verificare la validità dei
Pinza
biglietti: serve a lasciare traccia dell’effettuazione del controllo
mediante perforazione e incisione di un numero di riconoscimento.
Recipiente per rifornire gli oliatori.
Pipa
Rubinetto del freno portatile collegato alla testata della condotta; in
Pistola
uso al manovratore che si trova in testa ad una colonna di carrozze
spinte sul binario di partenza da un locomotore. Il macchinista non
può vedere il punto di arresto e quindi la frenatura viene fatta dal
manovratore.
Sigla per "Punto Chilometrico", posizione indicata in "km + m" lungo la
pk
linea, ad iniziare dallo "0" di quella linea che può non corrispondere
alla stazione di partenza. Ad esempio lo "0" della linea Torino-Modane
non è a Porta Nuova.
Sigla per "Passaggio a Livello", punto dove i binari incrociano una
PL
strada al suo stesso piano.
Sigla per "Politensione", per indicare un mezzo di trazione elettrico
PLT
che può essere alimentato con tipi diversi di tensione.
Sigla per "Posto di Movimento", luogo lungo la linea ferroviaria dove
PM
possono essere realizzati per esempio dei passaggi da un binario
all'altro o una precedenza.
Sigla per "Posto Manutenzione Corrente" dei veicoli.
PMC
Definizione di un mezzo di trazione che può essere alimentato da
Policorrente /
diversi sistemi di elettrificazione e quindi ad esempio può viaggiare in
Politensione
diverse nazioni europee.
Soprannome dell'elettrotreno ETR 220, dovuto all'unico finestrino
Polifemo
frontale, come l'unico occhio del personaggio mitologico.
Posizionamento della linea di contatto con andamento alternato a
Poligonatura /
destra e a sinistra di una linea centrale in modo che l'archetto del
poligonazione
pantografo venga consumato in maniera uniforme entro una certa
fascia e non solo al centro.
- 46 -
Ponte a segnali
Portale
Porte telecomandate
e servoassistite
Posto di …
Potenza continua /
continuativa
Potenza nominale
Potenza oraria /
unioraria
PP
PR
Praire
Praticabile
Precedenza
Precedenza dinamica
Prefazione Generale
all'Orario di Servizio
Prericonoscimento
Preriscaldatore
Preriscaldo
Prescrizione
Pressione del vapore
Traliccio che sovrasta parzialmente o completamente i binari per
sostenere i segnali relativi agli stessi.
Insieme di pali uniti da una traversa per formare un cavalletto sopra i
binari per la sospensione della linea aerea.
1) Presso le stazioni servono a creare delle zone elettriche che
possono essere alimentate separatamente.
2) In piena linea servono a sostenere le attrezzature per la
regolazione automatica.
Porte delle carrozze che hanno dispositivi per l'apertura controllata e
facilitata e la chiusura automatica.
Indica il luogo dove si trovano persone o apparecchiature destinate a
scopi specifici. ( usato in varie situazioni ).
Potenza massima disponibile costantemente per un tempo illimitato
senza danneggiare le apparecchiature.
Potenza massima che un motore è in grado di dare per un breve
intervallo di tempo.
Potenza massima disponibile costantemente per un'ora, senza
danneggiare le apparecchiature.
Sigla che indica la combinazione "super-parallelo" per i motori di
trazione di un locomotore elettrico dotato di quattro combinazioni (E
646 - 656)
Sigla che indica "Piano Ribassato", cioè un tipo di carrozza per treni
regionali in cui una parte del pavimento, tra cui le porte, è accessible
senza dover salire gradini permettendo tempi rapidi di salita e
discesa.
Termine per indicare una locomotiva a tre assi accoppiati con un asse
anteriore di guida ed un asse posteriore ( rodiggio 1-3-1 o 1C1 )
Parte della struttura di un rotabile in cui è permesso il passaggio del
personale di condotta o della manutenzione.
Situazione in cui un treno si ferma per lasciare transitare un altro
treno nello stesso verso.
Precedenza realizzata mediante la "marcia parallela" in cui il treno più
veloce supera quello più lento che continua a viaggiare sul binario a
fianco.
Fascicolo con tutte le informazioni generali sui mezzi di trazione e
sulle linee che fa da introduzione ai singoli Fascicoli Orario.
Azionamento dell'apposito pulsante della ripetizione segnali prima
dell'ingresso in un binario deviato o all'uscita temporanea dalla zona
codificata.
Apparecchiatura che sfrutta il calore rimasto nel vapore dopo l'uso per
muovere gli stantuffi nei cilindri, per aumentare la temperatura
dell'acqua da immettere in caldaia.
Operazione per alimentare gli impianti di riscaldamento delle carrozze
di un convoglio in attesa che venga agganciata la locomotiva titolare.
Messaggio con cui sono indicate variazioni rispetto alla situazione
normale ad esempio per la velocità.
Misura l'utilizzabilità del vapore in caldaia o comunque nella zona
dove si vuole misurare. L'unità di misura normale è rimasta il kg/cm
quadrato.
- 47 -
Peso del convoglio che una locomotiva può rimorchiare mantenendo
la velocità prevista dall'orario. Dipende dalla pendenza della linea su
cui deve viaggiare e dalla velocità che si vuole raggiungere.
Operazione da effettuare prima di bloccare le rotaie alle traversine:
Pretensionamento
dipende dalla temperatura ambiente e serve a eliminare gli effetti
delle rotaie
della temperatura sulla lunghezza delle rotaie.
Macchina operatrice per la manutenzione del binario che rifinisce il
Profilatrice
lavoro di sistemazione del pietrisco della massicciata.
Andamento altimetrico della linea, misurato in "per mille".
Profilo
Operazione da effettuare quando viene modificata la composizione di
Prova freno
un convoglio con nuovi collegamenti della condotta pneumatica.
Soprannome delle automotrici miste passeggeri e merci ALDn 32 a
Pulcinaia
causa della merce prevalentemente trasportata.
Togliere le scorie dalle griglie.
Pulire il fuoco
Pulsante di itinerario Pulsante sul banco di comando del dirigente per preparare l'itinerario
per un convoglio.
La parte estrema degli aghi di un deviatoio e cioè quella che nella
Punta degli aghi
manovra ha il massimo spostamento e la cui larghezza è ridotta a 0.
Parte del deviatoio dal lato in cui i binari convergono e dove si trova la
Punta di deviatoio
"punta degli aghi".
Posizione centrale di una tratta di contrappesatura dove la fune
Punto fisso
portante è fissata alla linea di contatto.
Posizioni estreme dello stantuffo dove il movimento deve invertirsi.
Punto morto
Per rendere possibile la continuazione del movimento si utilizzano i
volani e possibilmente almeno un secondo stantuffo sfasato di 90°.
Punto caratteristico di una linea dove viene rilevato l’orario di
Punto orario
passaggio dei treni.
Barra metallica inclinata ancorata al palo per sostenere la linea di
Puntone
contatto.
Sigla per:
PV
1) "Piccola Velocità", antica definizione di una modalità di trasporto
merci.
2) "Posto verifica" sede dei verificatori.
Prestazione
- 48 -
Q
Sigla per "Quadro Luminoso", cioè tabellone con descritti i tracciati dei
binari e segnalato il loro stato di libero, occupato, … ( con linee di
colore diverso ). Sono indicati anche i segnali ed il loro aspetto.
QL
R
Lettera che individua:
1) un carro pianale a carrelli,
2) una vettura rimorchiata all'interno di un treno a composizione
bloccata di elettromotrici.
Sigla per "Rete Adriatica", una delle grandi società ferroviarie italiane
RA
prima della creazione delle "Ferrovie dello Stato" nel 1905.
Treno con fermate nelle stazioni di una data linea per lasciare i carri
Raccoglitore
merci aventi quella destinazione e raccogliere i carri in partenza.
Raccordo ferroviario Linea secondaria, diramantesi da quella principale, che conduce a
stabilimenti, magazzini o banchine portuali per facilitare il movimento
del materiale e delle merci.
Raccordo parabolico Tratto di binario che collega un tratto rettilineo ad una curva circolare:
la forma a parabola rende meno brusco il passaggio tra i due tratti.
Raggio di curvatura Raggio della curva di collegamento tra due tratti rettilinei. Per facilitare
l'inscrizione nelle curve, queste sono realizzate con raccordi parabolici
e cioè con raggio via via decrescente.
Supporto che si trova sui carrelli e su cui appoggiano i perni della
Ralla
cassa.
Riduzione di velocità a carattere temporaneo per superare ad
Rallentamento
esempio un tratto di linea in cui sono in corso dei lavori.
Soprannome delle linee a scarso traffico che rendono meno di un
Ramo secco
certo valore: in passato si tendeva a chiuderle mentre adesso si
cercano sistemi di gestione più economici.
1) Attrezzatura che permette ai veicoli stradali di salire o scendere da
Rampa mobile
un vagone con i propri mezzi.
2) Ponte con pendenza variabile per far salire/scendere rotabili dai
traghetti superando i dislivelli dovuti al diverso carico e al diverso
livello dell'acqua.
Velocità a cui può viaggiare un treno su un tratto di linea a seconda
Rango di velocità
delle caratteristiche del materiale rotabile ( Rango A, B, C, P )
Frenatura con intervento il più veloce possibile ottenuta svuotando la
Rapida
condotta generale del freno. Viene realizzata anche azionando una
delle maniglie poste nelle vetture passeggeri.
Antica definizione di treno con poche fermate e marcia veloce.
Rapido
Attualmente viene definito Intercity.
Utilizzato nelle locomotive elettriche, è il rapporto di trasmissione
Rapporto di
meccanico tra l'ingranaggio sull'asse del motore del locomotore e
trasmissione
quello sulla ruota cioè il rapporto tra il numero di giri della ruota e
quello del motore.
R
- 49 -
Barra di metallo che unisce il centro della ruota con il cerchione nelle
ruote delle locomotive a vapore e di alcuni locomotori da manovra.
Sigla per "Regolamento per la Circolazione dei Treni".
RCT
Sigla per "Riscaldamento Elettrico Carrozze": collegamento elettrico
REC
tra il locomotore e le carrozze per fornire alimentazione per il
riscaldamento ed anche il condizionamento.
Apparecchiatura che sfrutta il calore rimasto nel vapore dopo l'uso per
Recuperatore
muovere gli stantuffi nei cilindri, per aumentare ad esempio la
temperatura dell'acqua da immettere in caldaia.
Azione del macchinista per azionare il dispositivo per il recupero
Recupero AC
dell'olio di lubrificazione degli assi cavi.
Treno regionale, che collega stazioni in ambito regionale e con
Reg
fermate frequenti.
Sistema per regolare la marcia dei treni in linea garantendo la
Regime di
sicurezza.
circolazione
Quantità di carbone ( in kg ) bruciato in 1 ora su di 1 m2 di griglia.
Regime di griglia
Soprannome della locomotiva a vapore FS gruppo 685.
Regina
Regolare il cavallino Far funzionare il "cavallino" ( per l'alimentazione dell'acqua in caldaia
) più adagio o più velocemente a seconda della necessità.
Valvola che comanda la quantità di vapore che viene inviata ai cilindri.
Regolatore
Tesatura della linea di contatto mediante contrappesi che tendono i
Regolazione
cavi agli estremi di ogni campata.
automatica
Apparecchiatura elettromeccanica che serve a comandare la
Relè
posizione di un dispositivo mediante un impulso a bassa tensione.
Sigla per " Red Nacional de Ferrocariles Espanoles", cioè le ferrovie
RENFE
statali spagnole.
Insieme dei pacchi di resistenze metalliche che, mediante la loro
Reostato
graduale esclusione, permette l'avviamento dei motori elettrici senza
superare la massima corrente ammessa.
Su alcune locomotive è anche utilizzato per la frenatura elettrica.
Organo formato da un "piatto" e da un sistema di molle posto sulle
Respingente
testate dei rotabili per ammortizzare gli urti con il rotabile vicino.
Rettangolo di Berna Lo spazio, quasi rettangolare, che viene a formarsi tra i respingenti ed
i ganci di trazione di due rotabili agganciati: serve a permettere le
operazioni di aggancio e sgancio.
Tratto di linea in rettilineo.
Rettifilo
Sigla per "Revisione Freno".
RF
Sigla per "Rete Ferroviaria Italiana", società che si occupa delle
RFI
infrastrutture ferroviarie statali in Italia.
Sigla per "Riposo Fuori Residenza", quando una persona in servizio
RFR
sui treni ( macchinisti, capitreno ), deve dormire lontano da casa.
Sigla per "Revisione Generale", insieme dei lavori di controllo e
RG
revisione che viene fatto sui rotabili dopo un certo numero di km
percorsi.
Sigla per "Revisione Generale Meccanica"; può essere di vario tipo a
RGM
secondo dei km percorsi e quindi degli organi da controllare.
Razza
- 50 -
RIC
Riconoscimento
Ricovero
RID
Ridondanza
Riduttore
Rilevato
Rimessa
Rimorchio
Rincalzatrice
Rinfusa
RIP
Ripartitore
Ripetizione dei
segnali in macchina
Sigla per "Regolamento Internazionale Carrozze". Descrive le
caratteristiche che devono avere le carrozze per poter circolare in
ogni nazione di quelle associate nella UIC. L'aspetto principale
riguarda l'alimentazione elettrica per il riscaldamento /
condizionamento.
Operazione effettuata dal macchinista quando l'apparecchiatura di
"ripetizione segnali" indica che il segnale successivo ha un aspetto
più restrittivo. Se non reagisce di conseguenza, l'apparecchiatura
interviene automaticamente frenando il convoglio.
Operazione di trasferimento di rotabili nei binari per la rimessa.
Sigla per "Regolamento concernente il trasporto internazionale
ferroviario delle merci pericolose" ( dalle iniziali in francese ) che
classifica tali sostanze.
Presenza di due apparecchiature uguali per garantire il
funzionamento anche in caso di guasto di una di esse.
Insieme degli ingranaggi per la trasmissione del moto dal motore alle
ruote.
Tratto di linea che si trova su un rialzo del terreno rispetto al livello
circostante.
Piccolo deposito per mezzi di trazione.
Carrozza passeggeri predisposta per viaggiare unita ad automotrici a
nafta oppure elettriche.
Macchina operatrice per la manutenzione del binario che sistema il
pietrisco della massicciata mediante martelli che penetrano tra le
pietre; le loro vibrazioni fanno si che la massicciata blocchi le
traversine nel modo migliore.
Merce trasportata in appositi contenitori ma senza alcun imballaggio.
Tabella che individua un segnale che ripete l’aspetto del segnale di
partenza posto successivamente: si può trovare nelle stazioni con un
fascio di binari molto lungo.
Responsabile della gestione dei carri merci, decide come soddisfare
le richieste provenienti dai clienti che devono realizzare dei trasporti di
merce.
Apparecchiatura che permette al macchinista di conoscere a distanza
l'aspetto del segnale successivo mediante l'accensione di opportune
luci su un apposito "cruscotto". In sigla RS.
Può essere “continua” se trasmessa con continuità ( dal binario )
oppure “discontinua” se avviene solo punti particolari ( boe ).
Riserva calda /
fredda
Insieme dei mezzi di trazione non in servizio ma pronti ad essere
utilizzati velocemente oppure dopo un lavoro di rimessa in servizio. La
definizione deriva dalle locomotive a vapore in cui il fuoco viene
tenuto acceso al minimo oppure completamente spento.
RIT
Sigla per “Rail Inclusive Tour”: è un biglietto di andata e ritorno
scontato per le maggiori città europee e rilasciato a chi acquista
anche un servizio turistico aggiuntivo ( pernottamento in albergo o in
ostello, … ).
- 51 -
Macchina operatrice per la manutenzione del binario che:
- toglie e sceglie il pietrisco già esistente sostituendo quello diventato
troppo piccolo,
- toglie e sostituisce le traversine,
- toglie e sostituisce le rotaie.
Queste operazioni sono fatte tutte contemporaneamente da una
macchina che può essere lunga anche 100 m. a cui si aggiungono i
carri per il pietrisco e le traversine.
Riscaldamento degli Viene effettuato con sistemi elettrici o a gas per evitare che la neve
depositata tra le parti mobili e fisse di uno scambio diventi ghiaccio
scambi
bloccandone il movimento.
Insieme delle locomotive a vapore non più in servizio ma tenute
Riserva fredda
spente ancora in buono stato per riserva.
Antico avvisatore acustico per individuare punti singolari della linea.
Risuonatore
Le ruote del treno, nel loro passaggio, azionavano una leva collegata
ad un martello che batteva su di una lastra di lamiera o campana
Sigla per "Regolamento Internazionale Veicoli". Descrive le
RIV
caratteristiche che devono avere i carri merce per poter circolare nelle
nazione associate nella UIC.
Sigla per "Rete Mediterranea", una delle grandi società ferroviarie
RM
italiane prima della creazione delle "Ferrovie dello Stato" nel 1905.
Insieme degli assi portanti e motori di una locomotiva identificato con
Rodiggio
una sigla. Il numero di assi portanti è indicato da numeri arabi e quelli
motori con lettere maiuscole il cui posto nell'alfabeto ne indica la
quantità. Se gli assi motori sono indipendenti, cioè azionati ciascuno
da un motore, alla lettera maiuscola si fa seguire il simbolo "o".
Sigla per "Rollender Landstrasse", sistema i trasporto dei camion su
RoLa
carri ferroviari.
Soprannome degli ETR 500 Y di pre-serie.
Romolo
Particolare dei caminetti dei contattori AT che interrompe l'arco
Rompiarco
elettrico che si forma quando i contatti si allontanano in fase di
apertura.
Striscia di colore rosso che i rotabili che si trovano in testa a convogli
Rossetto
devono avere non per motivi estetici, ma per poter circolare secondo
le richieste di RFI sulla rete italiana.
Sono i resti della combustione ad eccezione della cenere.
Rosticci
Tutti i veicoli ferroviari quindi:
Rotabili
- mezzi di trazione dotati di motori e adatti a trainare treni passeggeri
e merci ( locomotive e locomotori ),
- mezzi automotori, dotati di motori per muoversi autonomamente ed
eventualmente trainare alcuni rimorchi,
- mezzi rimorchiati ( vagoni passeggeri, carri merce )
- di servizio ( macchine speciali e carrelli per i lavori ai binari, carrelli
con scale e cestelli per la linea di contatto, ... )
Profilato di acciaio laminato che costituisce il piano di rotolamento e di
Rotaia
guida delle ruote dei veicoli ferroviari e tranviari. Può arrivare ad un
peso di 60 kg/m.
Deposito locomotive in cui i binari di ricovero sono disposti a raggiera
Rotonda
attorno ad una piattaforma centrale rotante. Può essere coperta
totalmente o parzialmente ( con la piattaforma all'aperto ).
Risanatrice
- 52 -
Rotore
Rostro spartineve
RR
RS 4 codici
RS 9 codici
RTB
Roulotte
Rumene
Ruota motrice
Ruota portante
Ruota quadra
Parte mobile di un motore elettrico che si trova all'interno della sua
carcassa e ruota creando il movimento. Di norma il termine si utilizza
solo nei motori trifase, in quelli a corrente continua viene chiamato
"indotto".
Lama metallica montata sotto le testate delle locomotive per eliminare
la neve dai binari.
Sigla per "Riparazione Ridotta".
Sigla per "Ripetizione Segnali a 4 codici": indica la ripetizione segnali
normale in cui sono trasmesse le informazioni di "Verde", "Giallo",
"Rosso", "Rallentamento per ingresso in deviata" e "Assenza codice".
Sigla per "Ripetizione Segnali a 9 codici": indica la ripetizione segnali
necessaria sulla linea DD Firenze-Roma. Qui per la velocità ( 250
km/h ) è necessario avere spazi di frenatura maggiori e quindi
conoscere la situazione di un numero maggiore di segnali delle
sezioni di blocco che sono davanti al treno.
Sigla per "Rilevatore Termico delle Boccole", impianto per il controllo
termico delle boccole dei rotabili in transito che interviene
automaticamente, al rilevamento di anormalità dovute al
surriscaldamento, sull'impianto di segnalamento per l'arresto del
treno.
Denominazione del rimorchio per automotrici a due assi (LDn) in uso
come bagagliaio postale negli anni '50.
Soprannome delle locomotive a vapore gruppo FS 645 che erano
state costruite per quella nazione e poi a causa della I Guerra
Mondiale rimasero in Italia.
Ruota su cui agisce l’apparato motore per mezzo di una trasmissione
come le bielle o un gruppo di ingranaggi,
Ruota che sostiene il peso del rotabile senza partecipare allo sforzo di
trazione.
Comune definizione di una ruota con il piano di rotolamento
deteriorato in seguito ad un pattinamento. Il termine corretto è "ruota
sfaccettata".
- 53 -
S
Lettera che individua
1) Un carro pianale a carrelli speciale ( a 8 assi, a copertura mobile,
… ).
2) La combinazione "serie" per i motori di trazione di un locomotore
elettrico.
Mandare della sabbia sotto le ruote per aumentare l'aderenza con la
Sabbiare
rotaia nel caso di presenza di umidità, foglie, ….
Metodo utilizzato in in avviamento ( per evitare lo "slittamento" ) ed
eccezionalmente in frenatura ( per evitare il "pattinamento" ).
Contenitore della sabbia da "lanciare" sulla rotaia davanti alle ruote
Sabbiera
per aumentare l'aderenza.
Tipo di palo per sostenere la linea aerea formato da due ferri a C
SAE
collegati da due tondini di ferro saldato; usato di solito in piena linea.
Il nome deriva dalla ditta costruttrice.
Sagoma ferroviaria di Limite d'ingombro che deve rispettare l'insieme carro più UTI per
inscriversi nel profilo delle opere d'arte delle linee ferroviarie percorse
carico
(ponti, gallerie, ecc.). Sono normalizzate UIC con le lettere A, B, B+ e
C con altezze totali da 3,85 a 4,65 m larghezze totali da 2,56 a 2,90
m.
1) Equivalente di "Sagoma ferroviaria di carico".
Sagoma limite
2) Dispositivo che permette di accertare che il rotabile da esaminare
non ecceda nelle dimensioni ammesse dalla sagoma del materiale.
Albero in acciaio sul quale sono montate le ruote.
Sala
Insieme delle ruote e dell'asse che le collega.
Sala montata
Il locale delle locomotive con motore diesel dove è ubicato il motore
Sala macchine
termico.
Locale dove si trovano i relè per comandare a distanza scambi,
Sala relè
segnali, passaggi a livello e per realizzare i controlli.
Saldatura a scintillio Metodo di unione tra due rotaie mediante la fusione parziale delle
testate che vengono scaldate con un procedimento elettrico.
Metodo di unione tra due rotaie mediante la fusione parziale delle
Saldatura
testate ed il riempimento dello spazio tra di esse colando una fusione
alluminotermica
di acciaio generata dall'incendio di una miscela contenente anche
alluminio.
Percorso con il quale un binario si affianca dal lato opposto di un altro
Salto di montone
attraversandolo con un viadotto anziché a raso.
Storica azienda costruttrice di materiale ferroviario con sede a
Savigliano
Savigliano; prima proprietà della FIAT ed attualmente della Alstom.
Principali prodotti: automotrici Aln 668 e Aln 663 e convogli
"Pendolino".
Sigla per "Schweizerische BundesBahnen", cioè le ferrovie statali
SBB
svizzere in tedesco.
Scala su un carrello per lavori alla linea di contatto.
Scala a carrello
Insieme di resistenze elettriche per scaldare:
Scaldiglia
1) la cabina di guida di un locomotore,
2) gli scambi per evitare l'accumulo di neve che gelandosi li blocca.
S
- 54 -
Scalo
Scalo merci
Scambio
Scambio falso
Scappamento
Scaricare la caldaia
Scaricatore
Scarpa / staffa
fermacarri
Scarsetta
Scartamento
Scartare
Scarto
Scatola nera
SCC
Scharfemberg
Scheda treno
Schermo colorato
SCMT
Scompartimento
Scorie
Secondo agente
Stazione di smistamento o parte di impianto per lo più dedicato al
servizio merci (scalo merci); ad attività di manovra; a sosta e deposito
dei veicoli ferroviari.
Parte delle stazioni ferroviarie o marittime riservata alle operazioni di
carico e scarico delle merci.
Sinonimo di "deviatoio".
Si dice di quando un deviatoio, incontrato nel senso della
convergenza è disposto per l'altro ramo.
Condotto di arrivo del vapore proveniente dai cilindri e oramai non più
utilizzabile per la trazione; ma che serve ancora a creare un tiraggio
forzato per i fumi proveniente dal focolare.
Aprire la valvola di scarico per far uscire i fanghi prodotti in caldaia
dall'acqua calda che può essere calcarea.
Dispositivo elettrico che serve a proteggere i circuiti elettrici da
tensioni troppo elevate, quali ad esempio i fulmini.
Dispositivo da applicare su di una rotaia che serve a fermare od a
mantenere immobilizzati veicoli ferroviari.
Attrezzo per misurare l'altezza o la sagoma di determinate parti o
livelli di un rotabile. Ad esempio per misurare il livello dell'olio negli
oliatori.
E' la distanza tra le facce interne del fungo delle rotaie; quello più
usato nelle reti ferroviarie del mondo (circa 60%) è di 1435 mm. Sono
presenti anche reti a scartamento ridotto o largo.
Togliere un rotabile dalla composizione di un convoglio a causa di una
avaria.
Alimentatore che collega la SSE ad una sezione di linea di contatto
della stazione o della piena linea.
Definizione usata impropriamente al di fuori del mondo ferroviario per
indicare l'apparecchiatura che registra i principali avvenimenti durante
la guida.
Sigla per "Sistema di Comando e Controllo" a disposizione di un
Dirigente Centrale per controllare e coordinare la marcia dei treni.
Nome di un tipo di gancio automatico che realizza
contemporaneamente i collegamenti meccanici, pneumatici ed elettrici
tra rotabili ( dal nome della ditta costruttrice )
Documento che descrive i dati caratteristici di un dato treno ( numero,
peso, velocità, … ) e contiene l'orario di passaggio o fermata in tutte
le stazioni del percorso. In dotazione al macchinista ed al capotreno.
Vetro trasparente di colore rosso, giallo o verde che serve a cambiare
l'aspetto di un segnale.
Sigla per "Sistema Controllo Marcia Treno", tecnologia per la
protezione della marcia del treno istante per istante rispetto alle
condizioni imposte dai segnali, dalla velocità massima consentita
dalla linea e da quella permessa dal materiale rotabile. La frenatura
d’emergenza viene attivata in caso di superamento di qualcuno di
questi limiti.
Parte di carrozza viaggiatori racchiusa da pareti leggere che
raggruppa 6/8 posti.
Sono i resti della combustione del carbone ad eccezione della cenere.
Persona che si trova in cabina di guida, accanto al macchinista
titolare, e che lo aiuta nel riconoscere i segnali.
- 55 -
Area in cui si svolge la circolazione ferroviaria, comprendente la
sovrastruttura ferroviaria e il corpo stradale.
Insieme dei segnali, degli strumenti e delle norme che regolano la
Segnalamento
circolazione ferroviaria per mezzo di segnalazioni automatiche,
manuali, ottiche o sonore.
1) Indicazione ottica o acustica per dare ordini o avvertimenti per la
Segnale
marcia dei treni.
2) Apparecchiatura per dare queste indicazioni.
Segnale a candeliere Segnale multiplo sostenuto da una apposita struttura unica che a sua
volta sostiene tutti i segnali singoli. Si usa in precedenza a
diramazioni od a stazioni di una certa complessità. Attualmente è in
via di scomparsa.
Segnale accoppiato Segnale di 1^ categoria che, oltre alle indicazioni di via libera od
impedita, preavvisa dell'aspetto del successivo segnale e quindi è
anche di avviso.
Vecchio segnale di tipo meccanico. L’“ala” orizzontale indicava la
Segnale ad ala
fermata mentre inclinata verso il basso significava via libera.
Segnale di manovra in stazione posto in basso vicino al binario
Segnale basso
anziché in alto come per quelli principali. Serve solo per i movimenti di
manovra.
Segnale che protegge un particolare punto della linea (stazione,
Segnale di 1^
passaggio a livello, bivio in piena linea, dispositivo di protezione dalla
categoria
caduta di massi, sezione di distanziamento dei treni, ecc.), è posto
immediatamente prima dello stesso e preceduto da avviso.
Segnale sempre di tipo semaforico che protegge una stazione.
Segnale di 2^
Non è mai preceduto da segnale di avviso e si trova ad una certa
categoria
distanza dalla stessa.
Negli ultimi anni sono stati totalmente sostituiti da altri di 1^ categoria.
Segnale posto in precedenza di uno di 1^ categoria che ne preavvisa
Segnale di avviso
l'aspetto ed eventualmente la velocità con cui questo può essere
superato.
Segnale che serve a proteggere una sezione di blocco elettrico e
Segnale di blocco
quindi a distanziare i treni fra di loro.
Segnale di chiamata / Segnale posto sotto ad un segnale di protezione per ordinare l'entrata
in stazione di un treno con marcia a vista anche se il segnale
di avanzamento
principale non si riesce ad aprire. Attualmente viene denominato
"segnale di avanzamento".
Tabella a strisce oblique bianche e rosse ( di giorno ) o luce rossa ( di
Segnale di coda
notte ) posta in coda all'ultimo rotabile del convoglio.
Segnale di partenza Segnale per i binari di stazione: comanda la partenza dei treni.
Segnale posto all'ingresso di una stazione o bivio per proteggere i
Segnale di
movimenti che si svolgono nella stessa.
protezione
Tabella rettangolare gialla con due luci posta al'inizio di un tratto di
Segnale di
linea da impegnare a velocità ridotta. La fine del rallentamento è
rallentamento
indicata da una tabella verde on una luce.
Segnale luminoso a Segnale formato da una sola lampada bianca davanti alla quale si
trova uno schermo colorato che ne indica l'aspetto. Questa soluzione
schermo mobile
è tipicamente italiana, in quanto in molte altre reti ferroviarie ci sono
combinazioni di lampade diverse per significati diversi.
Segnale permissivo Segnale di blocco automatico che può essere superato a certe
condizioni anche se rosso.
Sede ferroviaria
- 56 -
Sella di lancio
Semaforo
Semiautomatico
Semibarriera
Semimacchina
Semirimorchio
bimodale (stradarotaia)
Serie
Serie-parallelo
Serratura
Servizi terminali
Settebello
Sezionamento
Sezionatore
Sezionatore a corna
Sezione di blocco
SFAI
Tratto di binario rialzato nelle stazioni di smistamento; è detto anche
rampa di lancio o parigina ed è destinata allo smistamento dei vagoni
merci che prendono velocità per la forza di gravità ( "lanciati" ) e
vengono inviati ai vari binari dove si compongono i treni per uguali
destinazioni.
Vecchio tipo di segnale in cui gli aspetti diurni sono espressi dalla
posizione di una lamiera colorata (ala). La posizione orizzontale indica
sempre l'aspetto più restrittivo mentre quella inclinata indica la via
libera.
Su alcune reti ferroviarie, ma non nelle F.S., è anche possibile la
posizione verticale.
Apparecchiatura che realizza le sue funzioni in modo solo
parzialmente automatico. L'operazione richiede comunque l'intervento
umano.
Sbarra di un passaggio a livello che ostruisce solo metà larghezza
della strada: il passaggio a livello può essere superato in modo
irresponsabile passando dalle due metà che rimangono aperte.
Termine per definire le due metà di cui sono formate alcune
locomotive elettriche italiane ( E636, E645, E646, E656 ). Le due parti
sono collegate da una articolazione che permette il passaggio in
curve di piccolo raggio.
Semirimorchio stradale atto a circolare, senza nessuna modifica, sulle
rotaie dopo una traslazione (orizzontale) su di un carrello ferroviario, e
che può formare treni completi (treni blocco).
Combinazione dei motori elettrici nella quale sono tutti collegati in
successione. La tensione applicata a ciascun motore è quella totale
divisa per il numero dei motori collegati.
Combinazione dei motori elettrici nella quale questi sono collegati in
due gruppi in parallelo tra loro. Ad esempio nel locomotore FS E 636 (
che ha 6 motori ), si hanno 2 gruppi, ciascuno di 3 motori in serie, a
loro volta in parallelo.
Meccanismo per bloccare una apparecchiatura ( leva, scambio, … ) in
una data posizione.
Le attività che vengono svolte nei terminal intermodali per trasferire le
UTI da una modalità all'altra.
Soprannome dell'elettrotreno ETR 300.
Tratto di linea aerea di contatto in cui esiste una separazione elettrica
tra le "sezioni" adiacenti pur mantenendo quella meccanica per il
passaggio del pantografo.
Apparecchiatura elettromeccanica che può separare due circuiti
elettrici non sotto carico.
E' dotato di due prolungamenti verso l'alto per realizzare lo
spegnimento dell'arco elettrico: può quindi chiudere circuiti sotto
tensione.
Tratto di linea in cui si può trovare solo un treno per volta: è preceduta
da un segnale "di protezione" o "di blocco".
Sigla per "Società Ferrovie Alta Italia", una delle grandi società
ferroviarie italiane prima della creazione delle "Ferrovie dello Stato"
nel 1905.
- 57 -
Forza esercitata dal mezzo di trazione per trainare il convoglio
vincendo le resistenze meccaniche dovute all'inerzia, agli attriti, alla
pendenza della linea, alle curve, alla resistenza dell'aria ed
eventualmente per accelerarlo.
Termine che indica l'indebolimento di campo realizzato per aumentare
Shunt
la corrente nei motori elettrici di trazione e quindi la loro coppia
motrice.
Treni merci completi per il trasporto di casse mobili e semirimorchi
Shuttle
che collegano senza fermate intermedie due scali ad una velocità
massima di 120 km/h.
Sigla per "Sistema Informativo di Bordo": nome dell'insieme di
SIB
apparecchiature e collegamenti per il comando e il controllo degli
impianti dell'ETR 500.
Sigla per "Simulatore Dinamico di Addestramento alla Condotta",
SIDAC
simulatore di guida grazie al quale una parte della formazione dei
macchinisti può essere svolta senza l'uso di mezzi di trazione in linea.
Soprannome delle locomotive a vapore gruppo FS 625 e FS 640.
Signorina
Sistema di comando Sistema di regolazione della circolazione ferroviaria delle Direttrici e
dei Nodi, in cui le attività di comando, controllo, coordinamento e
e controllo ( SCC )
comunicazione verso le stazioni controllate, sono realizzate presso il
Posto Centrale.
Modalità di distanziamento dei treni che può essere elettrico o
Sistema di blocco
telefonico ( adottato solo più in assenza di quello elettrico e consiste
in dispacci registrati dai DM delle due stazioni vicine )
Il blocco elettrico può essere:
- automatico: quando avviene senza l'intervento di operatori;
- manuale: quando le varie operazioni sono effettuate da appositi
agenti e vincolate da controlli elettrici al tratto interessato;
- conta-assi: quando il controllo della libertà della sezione è realizzato
da dispositivi che rilevano il numero di assi in entrata e ne consentono
la liberazione quando lo stesso numero di assi ne è uscito.
Insieme degli impianti per fornire energia elettrica ai mezzi di trazione.
Sistema di
I principali sistemi sono a corrente continua a 1500 V ( Francia,
elettrificazione
Olanda ), 3000 V ( Italia, Belgio, Slovenia, Polonia, Russia, … )
oppure a corrente alternata monofase a 15000 V 16,7 Hz ( Germania,
Svizzera, Austria, Svezia ) o 25000 V 50 Hz ( Francia, Gran Bretagna,
Croazia, ... )
Sistema di esercizio Tipo di organizzazione per regolare la circolazione dei treni: può
essere di tipo “locale” o “centralizzato”.
Sistemi di automazione della circolazione con controlli e comandi a
Sistemi di
distanza ( CTC, SCC, DOTE, ...).
telecomando
Fenomeno che si verifica in fase di trazione quando le ruote motrici
Slittamento
perdono l'aderenza alle rotaie e ruotano velocemente senza che il
convoglio si muova in proporzione.
Dispositivo che frena le oscillazioni indesiderate pur permettendole;
Smorzatore
ad esempio quelli montati tra cassa e carrelli migliorano il confort di
marcia. Viene anche definito "ammortizzatore".
Sigla della "Sociètè Nationale des Chemins de Fer": le ferrovie statali
SNCF
francesi, creata nel 1938.
Sforzo di trazione
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SOCRATE
Soffiante
Soffiare i tubi
Sogliola
Sopraelevazione di
curva
Soppressione
Sormonto di rotaia
Sospensione
Sospensione per il
naso
Sospensione
primaria
Sospensione
secondaria
Sottostazione
elettrica
Sottostazione
ambulante
Sovrastruttura
ferroviaria
SP
Sigla per “Sistema Operativo di Comunicazione Ridondato per
l’Automazione e il Telecomando di Elettrotreni” realizzato per gli
elettrotreni ETR 500.
Dispositivo che, posto all'interno della camera fumo, invia vapore al
camino con lo scopo di creare il tiraggio forzato quando la locomotiva
a vapore non è in trazione.
Utilizzare vapore in pressione per pulire i tubi bollitori.
Soprannome di alcuni gruppi di piccole locomotive da manovra (
automotori tipo 207, 208 e simili ) a 2 assi, caratteristiche per avere
una cabina centrale alta e stretta.
Posizione più alta della rotaia esterna di una curva rispetto a quella
interna. In questo modo si compensa totalmente o parzialmente
l'accelerazione laterale a cui sono soggetti i rotabili e quindi anche i
passeggeri.
Limitazione parziale o eliminazione totale della marcia di un treno.
Quando il bordino della ruota sale sul fungo della rotaia. Può avvenire
in caso di forte irregolarità del binario e provoca lo svio del rotabile.
In campo ferroviario può avere due significati:
1) Insieme delle apparecchiature metalliche e isolanti per sostenere le
condutture della linea di contatto.
2) Sistemi di appoggio dei pesi sugli assi o sui carrelli.
Metodo per sostenere i motori elettrici di trazione: da un lato
appoggiano direttamente sull'asse mentre l'altro lato è appoggiato su
una trave del carrello o del telaio tramite molle. Metodo semplice ma
utilizzabile solo su mezzi leggeri e relativamente lenti.
Sospensione tra gli assi ( attraverso le boccole ) e il telaio del carrello;
di solito è costituita da molle a elica, mentre oramai sono meno
frequenti quelle a balestra.
Sospensione tra il carrello e la cassa del rotabile che vi appoggia
sopra. Di solito è formata da molle a elica oppure da "cuscini" di aria
contenuta in serbatoi di gomma; i dispositivi sono completati da
ammortizzatori idraulici.
Impianto che riceve alimentazione elettrica da linee ad alta tensione,
trasforma la corrente da alternata trifase a continua oppure monofase
e alimenta la linea di contatto per la trazione dei treni. In sigla SSE.
Tipo di SSE montata su carri ferroviari adatta ad essere spostata e
collegata secondo le necessità.
Insieme della massicciata, delle traversine e del binario
La combinazione "serie-parallelo" per i motori di trazione di un
locomotore elettrico.
Sigla per “Signal Passed at Danger”, cioè situazione di superamento
SPAD
di un segnale a via impedita, anche se non è successo nessun danno.
Attrezzo per staccare le scorie dalla griglia.
Spadone
"Strappare" il gancio di trazione ( o il tenditore o l'asta di trazione ) tra
Spezzare il treno
due veicoli a causa di uno sforzo eccessivo. Le cause sono molteplici:
usura del materiale, errori di condotta specialmente in caso di doppie
trazioni simmetriche, brusca inserzione con veicoli di coda non
completamente sfrenati, ecc.
Spinottare un tirante Otturare il foro di un tirante del forno che si è rotto.
- 59 -
Togliere il sigillo di piombo ad un particolare tasto di un apparato
centrale per poter realizzare manovre normalmente impossibili. Si
utilizza in caso di guasti per aggirare il problema che impedisce le
attività normali.
Organizzazione del servizio su una linea abbastanza breve mediante
Spola
l'impiego di un solo convoglio che va avanti e indietro; così non sono
da gestire interferenze nel movimento di più treni.
Scaricare da una tubazione o da un serbatoio sotto pressione
Spurgo
sostanze per lo più liquide estranee. E' tipico il caso dell'acqua negli
impianti di aria compressa oppure dei fanghi dalla caldaia.
Vecchia denominazione dell'OMV ( Officina Manutenzione Veicoli )
Squadra Rialzo
che svolge piccoli interventi di manutenzione ai carri ed alle carrozze.
Sigla per "Sotto Stazione Elettrica", cioè impianto che riceve
SSE
alimentazione elettrica da linee ad alta tensione, trasforma la corrente
da alternata trifase a continua oppure monofase e alimenta la linea di
contatto per la trazione dei treni.
Può anche essere "mobile" o "ambulante" se montata su appositi
carri.
Macchina operatrice per assestare definitivamente il binario come se
Stabilizzatrice
fosse transito un certo numero di treni.
È un cuneo di metallo che viene inserito sotto ad una ruota per tenere
Staffa fermacarri
fermo il carrello e di conseguenza il treno.
Sinonimo di pistone, la parte mobile all'interno del cilindro di un
Stantuffo
motore a vapore o a combustione interna.
Parte esterna di un motore elettrico contenente le bobine che creano
Statore
i campi magnetici che fanno ruotare il rotore contenuto al proprio
interno. Il termine si utilizza di norma nei motori trifase, in quelli a
corrente continua viene definito "induttore".
E’ il tempo di sosta di un convoglio sui binari sia di stazione che in
Stazionamento
linea.
Località di servizio con attrezzature e binari per svolgere traffico
Stazione
passeggeri, manovre, precedenze e, nelle linee a semplice binario,
incroci.
Stazione nella quale è presente il Dirigente Movimento per cui si
Stazione abilitata
possono effettuare manovre, precedenze o, sulle linee a semplice
binario, anche incroci.
Impianto all'interno del quale avviene lo smistamento dei carri merci
Stazione di
che vengono staccati dai treni in arrivo per formare i treni in partenza
smistamento
verso destinazioni comuni.
Stazione disabilitata Stazione nella quale non è presente il Dirigente Movimento e pertanto
non si possono effettuare manovre, precedenze o incroci.
Stazione presenziata Stazione nella quale è presente oppure no un operatore.
/ impresenziata
1) Piastra di metallo forata che serve ad unire due spezzoni di rotaia
Stecca
mediante bulloni;
2) Tratto di materiale isolante della linea di contatto utilizzato per
sezionamenti elettrici. Anticamente erano in legno paraffinato.
Barra cilindrica che collega lo stantuffo alla biella motrice ( tramite la
Stelo
testa a croce ) e che normalmente prosegue fin oltre il coperchio
anteriore del cilindro.
Spiombare un tasto
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STI
Stotz
Strada viaggiante
Strisciante
Stubare
Successione di
scatto
Suola di rotaia
Superficie di griglia
Superficie
riscaldante
Super-parallelo
Surriscaldatore
Svaporare in tender
Svio
Sigla per “Specifiche Tecniche di Interoperabilità”, cioè insieme delle
condizioni a cui deve rispondere un mezzo di trazione per poter
circolare in reti ferroviarie diverse.
Interruttore automatico che protegge un circuito elettrico a bassa e
media tensione. I(l nome deriva dalla ditta costruttrice.
Trasporto ferroviario di tutto il mezzo stradale, accompagnato
dall’autista.
L’organo di presa di corrente che striscia contro la parte bassa della
linea di contatto e sostenuto dal pantografo.
Togliere i tubi di fumo da una caldaia.
Sequenza ben definita di apertura dei contattori ( prima quelli del
reostato e poi quelli di linea ) di una locomotiva elettrica in caso di
intervento delle protezioni o di azionamento della frenatura di urgenza
quando è inserita in trazione.
Parte inferiore della rotaia che appoggia sulle traversine
Superficie della griglia del focolare e quindi del fuoco nelle locomotive
a vapore.
Superficie totale in cui l'acqua è a contatto con i tubi di fiamma ed il
forno.
Combinazione dei motori elettrici nella quale questi sono collegati in
quattro gruppi in parallelo tra loro. Ad esempio nel locomotore FS E
656 ( che ha 12 motori ), si hanno 4 gruppi ( ciascuno di 3 motori in
serie ) collegati in parallelo.
Sistema di tubi che convogliano il vapore preso nel duomo, all'interno
dei tubi di fiamma per aumentarne la temperatura prima dell'invio ai
cilindri per migliorare il rendimento termodinamico della locomotiva a
vapore.
Scaricare il vapore dalla caldaia nell'acqua del tender. Si utilizza per
ridurre la pressione in caldaia in modo di evitare l'intervento delle
valvole di sicurezza o, in caso di gelo, per prevenire il congelamento
dell'acqua nel tender e nei tubi di collegamento alla locomotiva.
Sinonimo di deragliamento: si verifica quando le ruote di un rotabile
escono dalla posizione normale in cui i bordini sono interni alle rotaie.
Segnale ad ala.
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T
T
TAC
Tachimetro /
tachigrafo
TAF
Tagliare il tender
Tagliare il treno
Tagliare la linea
TALGO
Tallonare un
deviatoio
Tallone di deviatoio
Tappare i buchi del
fuoco
Tara
Tariffa
Tartaruga
Tastatore
Lettera che individua
1) un carro a tetto apribile,
2) un telefono all'interno di una cabina o di una "cuffia" vicino ai binari.
Sigla per "Treno ad Alta Capacità", sistema ferroviario in grado di far
circolare un elevato numero di treni.
Apparecchio montato nelle cabine di guida che indica con precisione
la velocità di marcia. Il "tachigrafo" registra tale valore e, in molti casi,
i principali eventi della marcia, quali ad esempio l'aspetto dei segnali
superati. La registrazione avviene su striscia di carta o in forma
elettronica.
Nella terminologia giornalistica corrente è chiamato "scatola nera" per
analogia con l'apparecchiatura degli aeroplani ( che non è nera ).
Sigla per "Treno ad Alta Frequentazione", convoglio a doppio piano
realizzato per il trasporto pendolare in composizione bloccata
M+R+R+M capace di trasportare un elevato numero di passeggeri.
Scollegare il tender dalla locomotiva ad esempio per girare la
macchina su una piattaforma girevole di lunghezza inferiore
all'insieme.
Sgancio di parte dei veicoli di un treno per ragioni varie tra le quali
l'insufficiente sforzo di trazione della locomotiva a causa di avarie o
perché occorre superare un tratto di linea che diviene in forte
pendenza.
Causare la fusione della linea di contatto, e quindi la sua rottura, in
corrispondenza dello strisciante a causa di un arco elettrico formatosi
perché si abbassa il pantografo mentre c'è passaggio di corrente.
Sigla per "Tren Articulado Ligero Goicoechea Oriol", convoglio
spagnolo progettato inizialmente dall'ing. Goicoechea e finanziato dal
banchiere Oriol. Alcune versioni permettono di passare dallo
scartamento "largo" spagnolo a quello europeo.
Entrare su un deviatoio dalla parte del tallone e dal percorso diverso
da quello predisposto. Se il deviatoio non è "tallonabile" si rompono i
collegamenti di sicurezza che bloccano gli aghi.
Parte degli aghi del deviatoio opposta alla punta dove, in quelli di
vecchio tipo, si trovava la cerniera.
Sostituire il carbone bruciato chiudendo le aperture createsi sulla
griglia.
Peso del veicolo senza carico.
Costo da pagare per avere un servizio di trasporto. Può essere:
a) “piatta” se non dipende dalla distanza.
b) “articolata orizzontalmente” secondo i vari tipi di biglietti,
abbonamenti, …
c) “articolata verticalmente” al variare di distanze, zone, …
d) “a zone”
Soprannome del locomotore elettrico FS E444, primo rotabile italiano
adatto al servizio a 200 km/h, dato in contrapposizione alle sue
caratteristiche di velocità.
Apparecchiatura che individua il tipo di alimentazione elettrica di un
mezzo di trazione politensione.
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Tasto
Tasto di soccorso
Taurus
TAV
Tavola di
orientamento
TD
TE
Telaio degli aghi
TEE
Telecomando
TELOC
TEN
Tender
Tenditore
Tensione di linea
Terminale
Terna
Terza rotaia
Tesatura
Testa a croce
Sinonimo di pulsante per comandare scambi, segnali, …
Tasto di un Apparato Centrale che permette di superare i vincoli
imposti dagli automatismi di blocco: si utilizza sotto certe condizioni in
caso di anomalie.
Nome di una famiglia di locomotori elettrici politensione di costruzione
Siemens adatti a tutti i 4 tipi di alimentazione esistenti in Europa.
Sigla per "Treno Alta Velocità", società che si occupa della
realizzazione delle linee ad alta velocità in Italia.
Tabella a strisce bianche e nere posta in più esemplari in precedenza
ai segnali in linea per avvisare il macchinista che si sta avvicinando
ad essi.
Sigla per:
1) "Trazione Diesel",
2) "Train Describer", cioè il sistema che descrive la posizione dei
treni.
Sigla per "Trazione Elettrica".
Struttura del deviatoio che collega le parti mobili per creare i due
percorsi possibili: principale e deviato.
Sigla per "Trans Europe Express", rete europea di treni veloci di sola
prima classe nata negli anni '60.
Comando a distanza degli impianti ferroviari o delle locomotive
ubicate in coda ai treni navetta.
Nome di una apparecchiatura tachigrafica di registrazione degli eventi
di guida.
Sigla per:
1) "Trans Europa Notte", treni notturni di alta qualità, non più in uso.
2) "Trans European Network", rete transeuropea sia per i trasporti che
per le telecomunicazioni e l'energia.
Carro con le scorte di acqua e combustibile per la locomotiva a
vapore a cui è agganciato.
Congegno a vite che congiunge i due ganci e le aste di trazione di
due vagoni agganciati.
Grandezza elettrica che caratterizza l'alimentazione elettrica. E' di tipo
continuo a 1500 V ( Francia e Olanda ) o 3000 V ( Italia, Spagna,
Slovenia e Belgio ) oppure alternata a 15.000 V ( Germania, Austria e
Svizzera ) o 25.000 V ( Francia, Gran Bretagna e linee nuove in Italia
e Spagna ).
Infrastruttura intermodale attrezzata per lo stoccaggio e il trasbordo
delle UTI da una modalità all'altra.
Insieme dei tre cavi o gruppi di conduttori che portano una corrente
trifase su una linea primaria.
Sistema per l'alimentazione elettrica ferroviaria realizzata mediante
una terza rotaia posta a fianco dei binari. Non è più in uso nelle
ferrovie italiane ma ancora utilizzato sulla tramvia Sassi-Superga, in
linee metropolitane, ferrovie secondarie svizzere, ferrovie inglesi, ...
Operazione di allineamento orizzontale della linea di contatto: è
essenziale per un buon trasferimento di corrente attraverso il
pantografo.
Snodo tra lo stelo collegato allo stantuffo e la biella motrice delle
locomotive a vapore: scorre su apposite guide o slitte.
- 63 -
Valvola di presa del vapore contenuta nel duomo. La denominazione
deriva dalla forma che ricorda vagamente un teschio.
Sigla dall'inglese "Twenty-foot Equivalent Unit" cioè l'unità di misura
TEU
corrispondente ad un contenitore con lunghezza di 20 piedi (6,10 m),
impiegata per indicare delle capacità o dei flussi di trasporto. Un
contenitore 40 piedi corrisponde a 2 TEU.
Sigla per "Train à Grand Vitesse", treno ad alta velocità delle ferrovie
TGV
francesi SNCF.
Soprannome dei locomotori dei tipi FS E 633, E 632, E652.
Tigre
Soprannome del locomotore elettrico FNM tipo 620, derivato dal tipo
Tigrotto
FS E 633 ma avente solo 2 carrelli.
Sigla per "TIcino LOmbardia", società di trasporto incaricata del
TILO
servizio regionale tra Ticino e Lombardia.
Timoneria del freno Insieme di leve e tiranti che collega i cilindri del freno con i ceppi o
ganasce moltiplicando la forza esercitata dai cilindri freno.
Tipologia di servizio Dipende dal mercato a cui si rivolge e può essere:
a) servizio viaggiatori locale e regionale ( anche i treni interregionali),
b) servizio viaggiatori a media e lunga percorrenza,
c) trasporto merci.
Parte della sospensione della linea di contatto che impedisce
Tirante
oscillazioni orizzontali della linea di contatto e realizza la
poligonazione.
Azione del vapore uscito dai cilindri e scaricato nella camera a fumo;
Tiraggio
muovendosi verso il camino in alto, provoca un risucchio dei fumi dal
focolare mantenendo viva la combustione.
Sigla per "Tonnellata-chilometro", cioè unità di misura di trasporto per
Tkm
il traffico merci: corrisponde al trasporto di una tonnellata sulla
distanza di un chilometro.
Sigla per "Treno OK", categoria di treni low-cost di Trenitalia.
Tok
Unità di misura di trasporto per il traffico merci: corrisponde al
Tonnellata/
trasporto di una tonnellata sulla distanza di un chilometro. Sigla tkm.
chilometro
Soprannome in piemontese della linea di contatto aerea, che sta
Topia
sopra il terreno in alto come un pergolato.
Tornio particolare per rifare il profilo dei cerchioni delle ruote rovinato
Tornio in fossa
da slittamenti o pattinamenti. E' posto in una fossa sotto un binario di
officina così non è necessario smontare l'asse e la lavorazione viene
effettuata contemporaneamente sulle due ruote.
Torre / gru / colonna Impianto formato da una colonna e da un braccio orizzontale che
permette di versare acqua dentro ai serbatoi del tender.
idraulica
Descrizione del percorso di un convoglio secondo la sua posizione ed
Traccia d’orario
il suo orario.
Sviluppo plano-altimetrico della sede ferroviaria.
Tracciato
Percorso sugli scambi sul "ramo" curvo che impone riduzioni di
Tracciato deviato
velocità. Gli scambi della rete F.S. possono essere percorsi sul "ramo
deviato" alla velocità di 30, 60 o 100 km/h.
Convoglio che collega due località dello stesso centro. Di solito è
Tradotta
trainato da un locomotore diesel da manovra.
Macchinista che sposta i mezzi di trazione tra i binari di stazione e il
Traghettatore
deposito ( e viceversa ).
Sistema per tenere sotto controllo la posizione dei convogli da parte
Train describer
dei dirigenti del movimento.
Testa di morto
- 64 -
Sistema per gestire la marcia dei treniCarro per il trasporto di pietrisco per la massicciata ferroviaria.
Abbreviazione di "carro tramoggia".
Operazioni per cambiare i collegamenti che realizzano le
combinazioni dei motori.
Trasferimento da un mezzo di trasporto ad un altro.
Trasbordo
Sistema per trasformare l'energia meccanica prodotta dal motore
Trasmissione
diesel, nel movimento delle ruote: il motore diesel è collegato ad un
elettrica
generatore elettrico, l'energia prodotta viene regolata e poi serve ad
alimentare i motori elettrici collegati agli assi.
Sistema per trasformare l'energia meccanica prodotta dal motore
Trasmissione
diesel, nel movimento delle ruote: il motore diesel mette in pressione
idraulica /
dell'olio che a sua volta fa ruotare gli assi.
idrodinamica
In questa trasmissione il motore diesel è collegato direttamente agli
Trasmissione
assi tramite una frizione. Utilizzata per piccole potenze, ad esempio
meccanica
sulle automotrici.
Trasporto combinato Trasporto intermodale in cui la maggior parte del tragitto si effettua
per ferrovia, vie navigabili o per mare, mentre i percorsi iniziali e/o
terminali, i più corti possibili, sono realizzati su strada.
Trasporto combinato Trasporto di un veicolo stradale completo, accompagnato dal
conducente, mediante altra modalità quindi su di un treno o di una
accompagnato
nave traghetto.
Trasporto combinato Trasporto di veicoli stradali o di loro parti mediante un'altra modalità,
non accompagnato (ad esempio su di un treno o una nave traghetto) senza la presenza
del conducente.
Il trasporto di merci eseguito con carri ferroviari tradizionali.
Trasporto
convenzionale o
tradizionale
Trasporto di merce in un'unica "unità di carico", utilizzando due o più
Trasporto
mezzi di trasporto diversi, senza "rottura" del carico stesso, cioè
intermodale
senza togliere la merce dal contenitore.
Trasferimento di una merce che utilizza almeno due modi di trasporto
Trasporto
diversi.
multimodale
Sinonimo di percorso tra due stazioni contigue.
Tratta
Campata della linea di contatto ai cui estremi si trovano i dispositivi
Tratta di
per la contrappesatura: di solito è lunga circa 1500 m.
contrappesatura
Parte di linea di contatto isolata dall'alimentazione, per separare
Tratto neutro /
sezioni diverse.
tampone
Traversa bianca posta tra due binari che si avvicinano ad un
Traversa limite
deviatoio; indica la posizione che non deve essere superata dai
veicoli fermi su di un binario per consentire il passaggio sul binario
confluente.
Comunicazione tra i binari pari e dispari.
Traversata
Traversina / traversa Blocco parallelepipedo di legno, ferro o cemento che serve da
appoggio delle rotaie del binario e che si incastra in una base di
pietrisco opportunamente assestato.
Ciascuno dei 18 fili singoli di cui è formata la fune portante della linea
Trefolo di f. p.
di contatto.
Treno merci per un unico cliente
Treno completo
Train dispatcher
Tramoggetta
Tramoggia
Transizione
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Treno di
rinnovamento
Treno in
telecomando
Treno staffetta
TREVI
Trincea
Trolley
Tromba
Tronchino
Tronco
Truman
TTT
Tubare
Tubi di fiamma /
tubi di fumo
Tubo di livello
Tubo pescatore
Tubo premente
Turno
Tutankamen
TV
TVR
Treno costituito da macchine operatrici speciali, vagoni e locomotori di
servizio per il rinnovo completo della massicciata, delle traverse e dei
binari di una linea ferroviaria.
Treno con locomotiva in coda comandata da carrozza pilota situata in
testa.
Treno che per motivi di sicurezza ne precede un altro importante ( per
le persone trasportate o il carico), allo scopo di verificare che il
percorso sia libero di ostacoli e pericoli.
Sigla per "TREno Veloce Italiano" che è il consorzio tra le principali
aziende costruttrici di materiale ferroviario italiano ( all'epoca del
progetto: Breda, Ansaldo, ABB, FIAT Ferroviaria, FIREMA, … ) per la
produzione del convoglio ETR 500.
Tratto di linea che si trova in una fascia di terreno più bassa, scavata,
rispetto al livello circostante.
O pantografo: apparecchiatura sul tetto dei locomotori formata da un
telaio deformabile che porta lo "strisciante" a contatto con la linea
aerea per alimentare i motori elettrici.
Segnale acustico comandato dal macchinista.
Binario corto terminante con un paraurti: serve per le manovre delle
locomotive.
Parte in cui è suddivisa una linea ferroviaria.
Soprannome del locomotore diesel FS D143 (in origine Ne 120)
entrato in servizio in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale e fornito
dagli Stati Uniti ( il cui presidente era appunto Truman ) come aiuto
alla ricostruzione post-bellica.
Sigla per "Telefono Terra Treno", primo sistema di comunicazione tra
cabina di guida e dirigenti a terra: la trasmissione avviene attraverso
la linea di alimentazione elettrica.
Sostituire i tubi di fumo di una caldaia.
Sono tubi interni alle caldaie nei quali passano i prodotti della
combustione ed esternamente si trova l'acqua da riscaldare o da
trasformare in vapore.
Tubo in vetro verticale posto in cabina di guida: è collegato alla
caldaia e quindi ne presenta il livello dell'acqua.
Tubo inserito nella caldaia che porta ai cilindri il vapore prelevato nel
duomo.
Tubo che manda acqua in caldaia partendo dall'iniettore.
1) Insieme degli orari o dei servizi che il personale addetto alla
circolazione dei treni deve svolgere in un periodo definito. In pratica è
l'orario di lavoro, ed eventualmente i treni che deve effettuare,
comprensivo dei giorni di riposo.
2) Successione di treni prevista al materiale rotabile.
Soprannome della locomotiva a vapore FS gruppo 683 dovuto alla
carenatura che la copriva parzialmente, simile ad un sarcofago
egiziano.
Sigla per "Trazione a Vapore", utilizzata in varie situazioni.
Sigla per "Taratura Valvola Regolatrice" del rubinetto del freno.
- 66 -
U
U
Ufficio Movimento
UIC
UIC - X
Unità di carico
Unità di trasporto
intermodale
Uomo morto
UTI
UTMR
US
Lettera che individua carri speciali ( silos per cereali, a piattaforma
ribassata, … )
Nome corretto dell’ufficio del Dirigente Movimento.
Sigla della "Union International des Chemins de Fer", associazione
europea delle società ferroviarie che si occupa anche delle regole per
rendere possibile la circolazione del materiale rotabile da una nazione
all'altra mediante la stesura dei RIV e RIC.
Tipo di carrozza passeggeri unificata a livello europeo, di 1a e 2a
classe, interni a compartimenti da 6 posti anziché 8 e velocità 160
km/h, costruita in 3500 esemplari.
Contenitore o cassa mobile.
Contenitore, cassa mobile o semirimorchio utilizzabile per il trasporto
intermodale.
Antica definizione della "apparecchiatura vigilante", cioè del
dispositivo di sicurezza che poteva essere presente nelle cabine di
guida. Interveniva arrestando automaticamente il treno se il
macchinista per un certo tempo non effettuava nessuna apposita
operazione di presenza ( come se fosse morto ).
Sigla per "Unità di Trasporto Intermodale".
Sigla per "Unità Tecnologie Materiale Rotabile", cioè la struttura
Trenitalia che si occupa della progettazione e della gestione dei mezzi
di trazione e trainati.
Sigla per "UltraSuoni", metodo strumentale per la verifica interna degli
assi.
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V
Lettera che individua un carro merci di servizio per i lavori in linea (
trasporto rotaie, pietrisco, … )
Sigla francese per “Veille Automatique par Contrôle du Maintien
VACMA
d’Appui” ora in uso anche in Italia: indica una “apparecchiatura
vigilante”.
Vagone dotato di un telaio mobile, equipaggiato con prese per la
Vagone basket
movimentazione verticale che consente il carico/scarico di
semirimorchi o di autoveicoli con lunghezza non superiore a 12 m.
Vagone con pianale ribassato per tutta la sua lunghezza che,
Vagone per strada
formando convoglio con altri, costituisce una "strada" viaggiante.
viaggiante
Vagone ferroviario equipaggiato con una tasca destinata a ricevere gli
Vagone poche
assali di un semirimorchio o, in alternativa, una cassa mobile.
Vagone ferroviario speciale, il cui piano di carico è ribassato per il
Vagone ribassato
trasporto delle UTI.
Valvola di sicurezza a forma di bilancia con un peso di valore
Valvola a bilancia
opportuno od una molla rigorosamente tarata. Quando la pressione
del vapore in caldaia vince la resistenza del peso, o la forza della
molla, la valvola si apre e quindi la pressione non aumenta oltre il
valore di sicurezza.
Particolare tipo di valvola di sicurezza per proteggere la caldaia da
Valvola coale
pressioni superiori a quella di lavoro ed evitare esplosioni: in caso di
necessità lascia uscire il vapore.
Antica valvola pneumatica dell'impianto frenante. Serve ad inviare
Valvola tripla
l'aria compressa nei cilindri-freno o nel serbatoio a seconda della
pressione esistente nella "condotta generale". E' stata quasi
totalmente sostituita dal "distributore".
Soprannome delle elettromotrici FS E 623 / 624 che iniziarono la loro
Varesine
vita sulla linea Milano-Varese.
Sigla per "Visita Connessioni Semimacchine": controllo dei
VCS
collegamenti tra le due parti di locomotive come le E636, E646 ed
E656 formate da due parti articolate.
1) Lastra metallica rotonda o quadrata attorno alla luce di un segnale
Vela
luminoso.
2) Parte della ruota di rotabile ferroviario che unisce il centro con il
cerchione.
Velocità commerciale Velocità media di marcia di un treno, compresi i tempi per le fermate
nelle stazioni e i conseguenti tempi per le frenate e le partenze a cui
si aggiunge un tempo per poter recuperare eventuali ritardi.
Operatore che verifica le condizioni dei veicoli rimorchiati. E'
Verificatore
caratterizzato dall'utilizzo di un martello con un lungo manico per
battere contro le ruote e capire dal suono qual è lo stato del cerchione
o della frenatura a ceppi.
Vano di una carrozza viaggiatori in corrispondenza delle porte di
Vestibolo
ingresso.
Espressione del capotreno, o del secondo agente, al macchinista per
Via al blocco
indicargli che può partire non appena si attiva la segnalazione
"Blocco Porte" nei convogli dove è presente il dispositivo di controllo
della loro totale chiusura.
V
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Via impedita
Viaggiatori/km
Vicinale
VIR
Vite passaticcia
Vivalto
Vkm
VM
Voltino del forno
Vomero
VR
Indicazione di impossibilità di avanzare ( es. con segnale rosso )
Unità di misura per il traffico viaggiatori, espresse in chilometri
percorsi da tutti i passeggeri. Sigla Vkm.
Definizione delle carrozze "a piano ribassato" per servizi pendolari
intorno alle grandi città.
Carro con un generatore di vapore oppure elettrico per alimentare
l'impianto di riscaldamento del treno. Usato se la locomotiva non è
attrezzata.
Vite che unisce le lamiere del forno con quelle dell'inviluppo.
Soprannome delle nuove vetture a due piani per il trasporto regionale.
Sigla per "Viaggiatori-Chilometro", unità di misura per il traffico
viaggiatori, espresse in chilometri percorsi da tutti i passeggeri.
Sigla per "Ventilatori Motori".
Parte alta del focolare in materiale refrattario che protegge la piastra
tubolare dalle fiamme del forno e migliora la combustione trattenendo
più a lungo i fumi caldi nel focolaio.
Lama metallica montata sotto le testate delle locomotive per eliminare
la neve dai binari.
Sigla per
1) "Ventilatori Reostato" di un locomotore elettrico tradizionale.
2) "Visita Rodiggio" per controllare le condizioni egli assi.
Carrozza vicinale a piano ribassato ( da www.trheingold.com )
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W
Whestinghouse
Wilson
WL
WR
Nome di un tipo di impianto frenante e della ditta costruttrice.
Soprannome della locomotiva a vapore FS 735 entrata in servizio in
Italia durante la Prima Guerra Mondiale e costruita negli Stati Uniti ( il
cui presidente all'epoca era appunto Wilson ).
Sigla per "Wagon Lits".
Sigla per "Wagon Restaurant".
X
Abbreviazione per Ventimiglia, importante stazione di confine con la
Francia.
XXmiglia
Z
Z ( maiuscolo )
z ( minuscolo )
Z1
Zampa di lepre
Zampa di ragno
Zampillare
Zona
Zona codificata
Zona TE
1) Lettera che individua un carro cisterna.
2) Segnale che individua una zona di "ricovero" per i rotabili in una
stazione.
Lettera per carrozze viaggiatori a carrelli. Indicazione non più in uso.
Tipo di carrozza passeggeri per treni a lungo percorso unificata a
livello europeo UIC, di 1a e 2a classe, interni a compartimenti o salone
unico e velocità 200 km/h.
Parte della "controrotaia" a forma piegata come invito per il bordino
della ruota. Si trova i prossimità del cuore dello scambio.
Tirante laterale della linea di contatto, ne realizza la poligonazione.
La denominazione deriva dalla forma che aveva nei vecchi impianti di
elettrificazione.
Utilizzare il soffiante per attivare il fuoco in mancanza del tiraggio
forzato.
Striscia di carta cerata su cui le apparecchiature del tachigrafo
registrano le principali informazioni del viaggio.
Tratto di binario in cui è attiva la "ripetizione segnali continua" con la
trasmissione di un "codice" tramite una frequenza codificata.
Tratto di linea di alimentazione elettrica la cui manutenzione è affidata
ad una squadra di operai.
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