Venànzio Fortunato - Parrocchia di Tarzo

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Venànzio Fortunato - Parrocchia di Tarzo
«Voce amica»
Voce amica
Bollettino Parrocchiale di
Tarzo
Ar fanta
Corbanese
Novembre-Dicembre 2012 - Anno XLIX - numero 6
Navi senza nocchiere
L’immagine del mare è uno dei simboli più frequenti applicati al
percorso di fede.
L. Wittgenstein definisce la religione come “il fondamento marino
più profondo e calmo, che rimane tranquillo per quanto alte siano le onde
in superficie” e F. L .de Leon: “In Dio si scoprono nuovi mari quanto più
si naviga”
L’uomo odierno è chiamato anche “uomo labirintico” in quanto
vive immerso in una rete di parole, voci, idee, sollecitazioni. Naviga
nel mare di Internet che non ha nulla alle spalle e quindi
non sa dove volgere la prua per puntare ad una meta e
procede come in un crepuscolo senza padri, profeti e
maestri.
Isaia (41,28) diceva: “Guardai, non c’era nessuno capace
di consigliare, nessuno da interrogare per avere una risposta”.
“La nave è in mano al cuoco di bordo. E ciò che trasmette il megafono del comandante non è più la rotta,
ma ciò che mangeremo….” (dal “Diario” di Søren Kierkegaard)
Ascoltiamo la voce del cuoco, che risponde agli istinti
primari. È più facile rifugiarsi nel piacere che narcotizza
ogni domanda, nelle mode e nei comportamenti dettati
dalla pubblicità. La tentazione è staccare l’audio della coscienza mostrandosi indifferenti, oppure alzare le mani
in segno di resa; l’uomo rimane smarrito, stranito, senza bussola e
morale di vita.
Uno scrittore fa questa riflessione: “Mi ero perso. Annaspavo, cercavo
una soluzione. Chiesi ad uno la via: “Non sono del luogo, mi rispose”.
L’indifferentismo religioso è, nella nostra società secolarizzata, più
pericoloso dell’ateismo. “La religione è noiosa. Dio non è combattuto,
ma ignorato e considerato un tema insignificante, fastidioso”. Moravia:
lascia stare,…pensa e impegnati in altro,…non perdere tempo per
queste cose,…cosa ci guadagni?
Il Card. Ravasi ci avverte:“Questa è una malattia della religione che
unita al consumismo, alla superficialità, alla caduta morale genera la morte
della interrogazione spirituale”.
La bussola, che deve orientare la nostra vita verso la giusta meta,
è Dio attraverso il Figlio.
Consultala e verifica se la direzione del tuo cammino e delle scelte
che fai è coerente.
Gesù risponde sempre alle domande che gli vengono poste: Cosa
fare per avere la vita? Chi è il mio prossimo? Dove posso vedere il volto
di Dio? E’ lecito ripudiare la propria moglie? Quale il comandamento più
grande?
Non spegnere la coscienza. Papa Luciani diceva che la coscienza è come un “orologio”. L’orologio segna l’ora e impegna quando segna l’ora giusta. Ma ci sono orologi che anticipano o sono in ritardo.
L’orologio esatto è quello “sincronizzato sull’ora nazionale”.
La coscienza che dirige le mie azioni, la bussola che segna la direzione, l’orologio con l’orario giusto, tutto è “sintonizzato e sincronizzato” con la Parola di Dio.
E il nostro Nocchiere è
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Cristo Signore: Via, Verità
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Vita, che ci conduce sulla
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giusta: “verso la Vita”.
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ai nostri lett
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Buon Anno
Dio pro
tre famiglie
voi e le vos
e.
renità e pac
e vi doni se
www.parrocchiaditarzo.it
UN SANTO AL MESE
Venànzio
Fortunato
(530 - 607)
Venantius Honorius Clementianus Fortunatus nasce verso il
530 a Duplavilis (Valdobbiadene), al tempo del regno gotico.
Della sua terra e della sua
gente dà notizia egli stesso nel
IV libro della Vita di San Martino, quando indica la strada
da percorrere per raggiungere
Ravenna e, ad un suo amico,
raccomanda di passare per Valdobbiadene: “Avanza attraverso
Ceneda e vai a visitare i miei
amici di Duplavilis, è la terra
dove sono nato, la terra del mio
sangue e dei miei genitori. Qui
c’è l’origine della mia stirpe, ci
sono mio fratello e mia sorella,
tutti i miei nipoti che nel mio
cuore io amo di un amore fedele.
Valli a salutare, ancora ti chiedo, anche se di fretta”.
Di antica e nobile famiglia romana, ebbe sicuramente un fratello e una sorella di nome Tiziana (la cita scrivendo alla badessa
Agnese) e molti nipoti. I primi
studi li compie probabilmente a
Treviso, Asolo e Oderzo. Studiò
poi grammatica, retorica e diritto ad Aquileia e Ravenna (560)
capitale dei domini bizantini
d’Italia: uno dei grandi poli culturali d’Europa. Colpito da una
malattia agli occhi, ebbe un’improvvisa quanto inspiegabile
guarigione dopo essersi unto
con l’olio di una lampada che
ardeva davanti a un’immagine
di san Martino di Tours. Ne è
colpito, anche, il suo amico Felice, futuro vescovo di Treviso, e
pure lui guarisce.
Nel 565 parte per la Gallia
verso Tours, per un pellegrinaggio di ringraziamento dal quale
non ritornerà più. Nel 566 è a
Parigi dove conosce il vescovo
Germano.
Nell’inverno del 567 raggiunge Tours diventando amico del
vescovo Gregorio.
Durante il viaggio è stato bene
accolto, nelle soste, da famiglie
Sommario
Comunità cristiana
Cronaca locale
Notizie dal Comune
Arfanta: paese mio
Voce di Corbanese
1-4
5-7
8-9
10-11
12-14
Parrocchia di Tarzo
Alpini
Ricordi
Anagrafe
Offerte
15-17
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«Voce amica»
(Segue dalla prima pagina)
signorili, conquistate dalle sue
poesie in latino, che tutti giudicano sublimi. In verità non è
sempre così, ma tra tanti personaggi analfabeti la sua cultura
stupisce e incanta. La conoscenza della lingua latina lo rendono
popolarissimo e ricercato.
Viaggia molto specialmente
nel nord della Francia e tocca
anche al Germania (Magonza,
Colonia, Treviri). Conosce a
Poitiers la principessa di Turingia Radegonda (520 – 587), un
personaggio eccezionale, non
perché è una regina, ma perché
è singolarmente colta in mezzo
a nobili che non sanno leggere;
figlia di Bertario re di Turingia
e vedova di Clotario I re dei
Franchi (497 – 561).
A Saix, vicino a Poitiers, la
vedova Radegonda con la figlia
adottiva Agnese, ha fondato e
dirige il monastero della Santa
Croce, nome datogli dall’arrivo di una reliquia della Santa
Croce donata da Giustino II
imperatore di Costantinopoli
(dal 565 al 578). In occasione
dell’arrivo della reliquia nel
monastero Fortunato scrisse il
Vexilla Regis e il Pange Lingua.
Dopo la morte di Radegonda
decise di prendere gli ordini sacri e assunse la direzione spirituale del monastero. Consacrato
vescovo di Poitiers (ca 597), diviene una figura eminente nella
Gallia lacerata da guerre tra i
regni e stragi di famiglia. La sua
opera di poeta cristiano ispirata
a sincera pietà, e la tenerezza
che anima certi suoi versi, sono
una rara testimonianza di umanità e di fede, nella barbarie del
tempo. Venanzio muore il 14
dicembre del 607 e presto lo si
venera come santo.
Opere
La sua opera letteraria comprende circa trecento composizioni. I temi dominanti della
sua poesia religiosa sono il culto della Croce, la pietà mariana,
il senso della morte, la guida
spirituale dei fedeli. Conosce
i Vangeli, i scritti di Isaia e di
alcuni Padri della Chiesa e di
numerosi autori latini non cristiani.
In latino scrive la vita di
Sant’Ilario vescovo di Poitiers,
di San Germano vescovo di Parigi, di Sant’Albino vescovo di
Angers, di San Paterno vescovo
di Avranches, di Santa Radegonda, di San Marcello vescovo di Parigi. Altre biografie di
santi, poesie d’occasione da lui
stesso raccolte in 11 libri di Miscellanea o Carmina.
Nel 575 scrive la Vita di San
Martino in 4 libri, derivato dai
dialoghi e dalla Vita Martini di
Sulpicio Severo, ultimo grande
poema della classicità. Martino viene proposto come atleta
di Dio: modello di monaco e
soprattutto modello di presule.
È infatti il primo vescovo che
allarga il concetto di diocesi
al territorio extraurbano, che
esce dalle mura cittadine e fonda parrocchie rurali, che visita
in continuazione e per le quali
inaugura un’opera fondamentale di formazione dei preti.
Con quest’opera Venanzio si
pone come irripetibile momento di sintesi tra i valori della civiltà galloceltica e quella della
società galloromana. Sulla sua
tomba nella cattedrale di Poitiers è incisa l’iscrizione “Santo
e beato” voluta nel 785 da Paolo Diacono, storico dei longobardi, che invocò più volte la
sua intercessione.
L’acrostico di Venanzio
Fortunato
Venanzio compose un famoso poemetto in ringraziamento
al vescovo di Autun, Syagirius,
che aveva riscattato il figlio di
un concittadino di Fortunato,
fatto prigioniero e reso schiavo,
secondo le abitudini del tempo,
nel corso di una scorreria di
truppe borgognone, avvenuta
nella regione di Tours e Poitiers. Il poemetto, destinato ad
essere scolpito sul muro della
sede episcopale di Autun, è un
acrostico in lingua latina. Il
poema è composto di trentatré
versi, tanti quanti gli anni della
vita di Cristo, e ciascun verso
contiene trentatré lettere. La
prima, la diciassettesima e l’ultima lettera di ciascun verso,
lette dall’alto verso il basso,
compongono a loro volta altrettanti versi di acrostico e le
lettere, disposte secondo le diagonali del quadrato – in croce –
costituiscono altri due versi. Il
testo scolpito in pietra si trova
oggi presso il Musèe Rolin ad
Autun.
Novembre-Dicembre 2012
PENSARE LA FEDE
Per una proposta attiva
In occasione dell’Anno della Fede proclamato
da S. Santità Benedetto XVI, invito a riconsiderare l’importanza di una Fede capita e razionalmente
pensata.
Occorre osservare, anzitutto, che la nostra Fede
è un linguaggio, e come tale potrebbe essere studiato attraverso una sua metafisica; ma la Fede rimanda già ad una metafisica, e si potrebbe porre il
problema di come fare ad analizzarla senza cadere nel circolo vizioso; studiare la Fede è possibile
dunque solo ed esclusivamente se ci riconosciamo come uomini.
Dice Hegel a proposito: Dio in ogni sua opera può essere
compreso dalla ragione, in quanto avente in sé del divino; ed è proprio così; quando riconosciamo la parziale divinità di
noi stessi in quanto uomini, ecco che allora possiamo timidamente porci il problema di studiare Dio in sé e per sé, perché egli è
parte di noi, ma non tutto di noi.
La Fede ha una sua semiotica, ossia una sua grammatica totale e ordinata, è dunque studiabile attraverso una disciplina che
ne distingua e ne studi il modo di essere, di porsi, di praticarsi:
tale disciplina è la filosofia della religione.
Un’autentica filosofia della religione deve analizzare la Fede secondo una sintassi (i modi cioè in cui la Fede si organizza), una
semantica (il suo significato) e una pragmatica (modo in cui
essa si fa usare nella vita), che vorrei un attimo riproporre, per
invitare poi alla riflessione personale.
1. Sintassi della Fede: la fede si organizza in modo disgiuntivo; la Fede è una scelta di vita che chiede radicalità. Non si può
essere fedeli E non fedeli, O si è l’uno O l’altro. La Fede non
accetta vie di mezzo, né deviazioni. C’è un solo modo di essere
coerenti con la Fede in Dio, ma molti modi di essere incoerenti
con essa.
2. Semantica: il significato della Fede è di creare nei cuori
paradosso e scandalo. La Fede ha come pubblico un mondo che
crede che Dio e cose di tutti i giorni siano estremamente distanti,
anzi, inconciliabili. La Fede, attraverso la vita del fedele, cerca
di mostrare come questa convinzione sia sbagliata, vuole mostrare piuttosto che il cristiano sa essere sia uomo sia credente
allo stesso tempo. La Fede scandalizza e crea scandalo, perché
attraverso l’agire del credente dimostra di essere perfettamente
inserita nelle attività quotidiane.
3. Pragmatica: per creare paradosso e scandalo, per dimostrare cioè di vivere NEL mondo CON Fede, occorre seguire
certe regole di vita. Cioè, seguendo il Comandamento dell’Amore, siamo tenuti a pensare a noi stessi per capire cosa non dobbiamo fare agli altri ma, attraverso i comportamenti del prossimo,
siamo chiamati a giudicare noi stessi. Dio non ci condanna, ma
siamo noi che dobbiamo condannare noi stessi, se vediamo che
non ci piacciamo come uomini e come cristiani, se non siamo
persone veramente piene e buone, se vediamo nel prossimo,
comportamenti sgradevoli che poi capiamo essere anche i nostri.
La proposta attiva è di cercare di giungere a una conoscenza
di Dio che sia plurilaterale, che tenga cioè conto delle strade
convergenti di Fede e raziocinio, perché solo attraverso la pura
compartecipazione spirituale di entrambi il nostro Io comprende
la sua divinità e, di riflesso, la Divinità di Dio. Non diamo mai per
scontato ciò in cui crediamo, ma capiamolo, solo così saremo
veramente credenti.
Una Fede disgiunta dalla mente, infatti, è un sentire nulla, un
Vuoto d’Essere, un Negativo, una Negazione della Fede Autentica: l’invito è a fuggire dal Negativo e di cercare di capire e vivere
(cioè di ESSERE) il Puro Positivo che è Dio.
David Casagrande
Novembre-Dicembre 2012
«Voce amica»
MAMMA MARGHERITA
continuazione
Salvato dai suoi ragazzi - I
ragazzi visti nel sogno
In pochissimo tempo Don
Bosco si rese conto che la situazione dei ragazzi a Torino
era disastrosa, anche se pochi vi
prestavano attenzione. Solo un
anno prima, in Igiene e moralità
degli operai di seterie, pubblicato a Torino, l’illustre liberale
Lorenzo Valerio aveva scritto
:”Chi avrà posto il piede in una
manifattura e specialmente in
un setificio sarà rimasto sorpreso dolorosamente scorgendo
uno sciame di fanciullini, colla
bestemmia ad ogni momento sulla bocca inconsapevole,
smunti, laceri e sudici avvolgendosi nel fango, battersi l’un
altro, ed avviarsi coi piccoli
furti, colle piccole truffe per le
vie del delitto; e sarà rimasto
raccapricciato pensando al tristo avvenire che attende quelle
bionde testoline a cui poche
cure basterebbero per rendere
tutti i vezzi, tutte le grazie, tutte
le virtù (che anche questa tenera età ha le sue virtù) della fanciullezza”. Erano questi i ragazzi che Giovanni aveva visto in
sogno a 9 anni, che la Madonna
gli aveva affidato, e per i quali
lui e sua madre avevano penato
diciassette anni.
Quando Don Bosco arrivò
a Torino, nelle filande di seta,
lana e cotone lavoravano 6.170
adulti e 1.115 ragazzini pagati
50 centesimi di lire al giorno.
Venivano ingaggiati presso le
famiglie perché a badare a una
macchina filatrice non occorrevano adulti: bastavano i bambini. Tredici e, a volte, quattordici
ore di lavoro al giorno, con il
padrone a destarli colla punta
del bastone quando si addormentavano. Il pavimento era la
nuda terra, la temperatura altissima perché “era necessaria
alla buona filatura del cotone e
della seta”. Se poi i polmoni dei
ragazzini non ce la facevano a
respirare e sputavano sangue,
pazienza. Nelle filande vivevano inebetiti e morivano come
mosche. In condizioni simili
lavoravano i piccoli muratori
attirati dai grandi cantieri che
s’innalzavano nelle periferie, i
piccolissimi spazzacamini, i ra-
gazzini in cerca di un mestiere
qualsiasi nei laboratori di ferramenta, nelle falegnamerie,
nelle fabbriche d’armi: arrivavano a stormi, come gli uccelli
migratori, dalle valli piemontesi
e savoiarde, dalle pianure della
bassa Lombardia.
Era necessario che sputassero il sangue e la vita
Mons. Rendu, vescovo di Annecy dove esisteva il più grande
cotonificio dello Stato savoiardo-piemontese, nel 1845 avrebbe mandato al re Carlo Alberto
un memoriale, con la descrizione documentata della condizione disumana degli operai, specialmente degli operai-bambini.
Chiedeva “una legge che porti
nella fabbriche la giustizia”.
Ma nello stesso tempo il Congresso degli scienziati italiani,
dove si riunivano i più ricchi capitalisti del regno, aveva risposto che “il lavoro infantile nelle
officine e nelle fabbriche era assolutamente necessario per reggere la concorrenza straniera”.
Quelli che sputavano il sangue e la vita per fornire al Piemonte i capitali per le prossime
guerre di indipendenza venivano sepolti in grandi fosse anonime e comuni. La durata media
della vita di un operaio, quando
Don Bosco arrivò a Torino, era
di 17-19 anni.
Eppure, tra la gente-bene, era
diffusa una condizione che fece
stupire e irritare Don Bosco. La
situazione orrenda in cui vivevano tante famiglie, fino a costringerle a consegnare i loro
bambini alle fabbriche, il furto
e la piccola delinquenza diffusa
tra i giovani che si rifiutavano di
morire di fame, non erano create
– secondo la gente-bene – dalla
disumanità e dall’ingiustizia dei
padroni. Nessuno pensavano
che gli orari, i salari, le condizioni igieniche che essi imponevano (protetti dallo Stato)
fossero le cause della povertà
perpetua delle famiglie operaie,
dei furti e della delinquenza con
cui molti giovani “cercavano di
sopravvivere”. Le cause vere
erano, sempre secondo la gente
bene, la cattiveria, la pigrizia,
l’incapacità di risparmiare.
La povertà è figlia del pec-
cato?
Negli anni intorno al 1840
c’erano a Torino dei cattolici che dedicavano la loro vita
all’aiuto dei poveri. Ma poiché
erano di ceto benestante o addirittura nobile, il loro stile era
paternalista. Si comportavano,
cioè, come fratelli maggiori che
“andavano” verso i fratelli minori, considerati inferiori, di serie B. C’era, nel fondo di quella
carità, quella stessa opinione
molto diffusa tra il ceto bene: i
poveri erano tali perché cattivi,
la miseria era figlia del peccato
e della cattiva volontà.
Don Bosco, che era vissuto in
una famiglia povera e cristiana,
che aveva dovuto vivere in condizioni poverissime senza mai
conoscere il peccato, che aveva
una mamma povera ma santa,
non era assolutamente d’accordo. Andò incontro, nelle strade
di Torino, ai ragazzi in cerca di
lavoro, ai ragazzi che erano stati
licenziati perché incapaci di lavorare ai ragazzi che vivevano
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rubando le “borse della spesa”
al mercato alimentare di Porta
Palazzo perché avevano fame.
Lì incontrò anche nelle prigioni,
dove venivano sbattuti grandi e
piccoli insieme a formare una
grande “scuola di furto organizzato“.
Appena riuscì a farsi tra loro
un gruppo di amici, impegnò
per essi tutte le sue forze e la sua
fantasia. Nelle domeniche e nelle ore serali faceva loro scuola
perché sapessero leggere, scrivere e far di conto, e controllare
se nel pagare il salario i padroni
non li imbrogliassero. Li faceva
anche giocare, cantare, pregare,
perché riscoprissero di essere
giovani e cristiani. Cercava per
loro padroni “umani”, che li facessero lavorare senza fruttarli.
Non era questo che la Madonna gli aveva chiesto nel sogno
dei 9 anni?
Pur con tutta la sua fede e le
sue giovani forze, Don Bosco
era soltanto un uomo, e nel 1842
Mamma Margherita se lo vide
arrivare ai Becchi stanco e sfinito, per un periodo di “ricupero”.
Le disse che stava raccogliendo
i ragazzi in un Oratorio, e che il
lavoro era tanto.
Nel 1845 se lo vide tornare
nel mese di ottobre, più sfinito
che mai. Ci vollero trenta giorni
di cibo buono e di riposo assoluto per tirarlo su.
(Continua)
IL CATECHISMO
In che senso ‘Dio è la verità?
Dio è la Verità stessa e come tale non
s’inganna e non può ingannare. Egli «è luce
e in Lui non ci sono tenebre» (1 Gv 1,5). Il
Figlio eterno di Dio, Sapienza incarnata, è
stato inviato nel mondo « per rendere testimonianza alla Verità» (Gv 18,37).
In qual modo Dio rivela che egli è
amore?
Dio si rivela ad Israele come colui che ha
un amore più forte di quello di un padre o di una madre per
i suoi figli o di uno sposo per la sua sposa. Egli in se stesso «è Amore» (1 Gv 4,8.16), che si dona completamente e
gratuitamente e che «ha tanto amato il mondo da dare il suo
Figlio unigenito, perché il mondo si salvi per mezzo di lui»
(Gv 3,16-17). Mandando il suo Figlio e lo Spirito Santo, Dio
rivela che egli stesso è eterno scambio d’amore.
Che cosa comporta credere in un solo Dio?
Credere in Dio, l’Unico, comporta: conoscerne la grandezza e la maestà; vivere in rendimento di grazie; fidarsi di lui
sempre, anche nelle avversità; riconoscere l’unità e la vera
dignità di tutti gli uomini creati a sua immagine; usare rettamente le cose da lui create.
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Novembre-Dicembre 2012
I PAPI
DELLA CHIESA
190. CELESTINO V, santo, 5.VII.1294 –
13.XII.1294
Morto Niccolò IV, la cattedra di Pietro rimase vacante per ventisette mesi. La causa era da ricercarsi nei
contrasti di carattere personale e di partito apertisi tra i
dodici cardinali del conclave riunitosi a Perugia. Alle ragioni interne della Chiesa si aggiungevano anche le pressioni ppolitiche di Carlo II d’Angiò (1285-1309),
che era interessato a far ratificare dal papa il
trat
trattato segreto che aveva sottoscritto a La
Jun
Junquera nel 1293 con Giacomo II d’Aragona
(1291-1327). Accordo che comportava il ritiro
(12
dei D’Angiò dalla Sicilia e quindi aveva una
de
certa importanza. L’occasione per risolvere
cer
il pproblema fu offerta da una lettera di Pietro
Ang
Angeleri da Morrone. Nato nel 1215 a Isernia
(Molise), ultimo di undici figli di una povera fami(Molis
contadina, divenuto monaco benedettino a Farfoli,
glia contadi
presso Benevento, si ritirò da eremita sul monte Morrone e
poi alla Maiella presso Sulmona. Pietro aveva dedicato la
sua vita esclusivamente alla preghiera, al digiuno e ai poveri per i quali era divenuto un punto di riferimento. Carlo II
d’Angiò era andato a trovarlo e da lui aveva appunto avuto
una lettera con la quale ammoniva i cardinali dicendo che
sarebbero incappati nell’ira divina se non si fossero affrettati a eleggere il nuovo papa. Da questa lettera il cardinale
Latino Malabranca prese lo spunto perchè fosse eletto questo eremita, così il 5 luglio fu raggiunta la maggioranza e
Pietro da Morrone assunse il nome di Celestino V. Austero
di mente e di spirito, Pietro aveva sempre testimoniato una
chiesa profondamente rinnovata spiritualmente e moralmente, tanto che moltissimi suoi seguaci vennero chiamati
“celestini”, un forte movimento spirituale. Pietro accettò
l’elezione e scortato da Carlo d’Angiò e da suo figlio Carlo
Martello, il papa fece il suo ingresso a L’Aquila ove nella
chiesa di S. Maria di Collemaggio il 29 agosto fu consacrato con il nome di Celestino V. E Celestino V proclamò
il 29 settembre 1294 la “perdonanza”, concedendo l’indulgenza che domandava: la penitenza, la riconciliazione, la
comunione, la visita di un luogo sacro, che includeva un
serio esame di coscienza. Celestino pur animato da sincero
desiderio di rinnovamento, non disponeva di capacità organizzativa e competenza e si trovò isolato. Non ascoltò
in cardinali che lo sollecitavano a raggiungere Roma, ma
rimase a L’Aquila. Fu generoso con gli ordini religiosi. Il
13 dicembre davanti al Concistoro dei Cardinali lesse la
formula di rinuncia al pontificato e con un altro documento invitò i cardinali a eleggere al più presto un successore.
Spogliatosi dell’abito papale e tornato ad essere semplice
frate, avrebbe desiderato tornare al suo eremo. Ma il suo
successore, Bonifacio VIII, glielo impedì. Celestino riuscì
a fuggire ma il papa lo fece arrestare il 16 maggio 1295
da Guglielmo d’Estendard e rinchiudere prima a Capua e
poi nel castello di Monte Fumone, nel Fermentino. Trattato
come un prigioniero comune, Pietro visse mesi dolorosi e
solitario in una cella dalle dimensioni ridottissime. Morì il
19 maggio 1296 in circostanze non chiare e i suoi resti furono traslati nella chiesa di S. Maria di Collemaggio dove
era stato incoronato papa. Per vendicarsi di Bonifacio VIII,
Filippo IV di Francia propose la canonizzazione di Celestino V come martire. Clemente V lo canonizzò il 5 maggio
1313 come confessore nel nome di San Pietro.
I Fioretti
di Papa Luciani
Luciani celebrava la Messa al mattino alle
ore
o 5.30 e sempre con una breve omelia sui
testi
t
della Parola di Dio. Un giorno doveva
essere a Roma per un impegno importante.
Alla partenza si sente male al fegato per una colica improvvisa; vuole partire lo stesso per Roma, adagiato sui cuscini. Alla
sera celebrava nuovamente in diocesi alla conclusione di una
missione parrocchiale. Disse semplicemente: “Siamo servi inutili, non abbiamo fatto che il nostro dovere”. Varie volte fece in
giornata il viaggio Vittorio Veneto - Roma e ritorno in giornata;
come da Vittorio Veneto, a Trento e a Trieste. Durante i viaggi,
frequenti e non brevi, recitava la Liturgia delle Ore e il Rosario.
Poi tirava fuori dalla borsa da viaggio una delle sue “Agende”,
pazientemente riempita di appunti e gli serviva per preparare un discorso, una predica. “La nostra grande predica, diceva
frequentemente, è la vita santa. Mentre io predico agli orecchi,
Dio salta nel mezzo dell’anima e pianta cattedra, toccando fibre
segrete, accendendo lumi, facendo ritornare idee, muovendo il
cuore.
Luciani racconta
Giovannino era un chierichetto, bravo e diligente nel servizio
all’altare. Una notte sognò di trovarsi davanti alla porta del Paradiso. Suonò il campanello e venne ad aprire san Pietro, che gli
domanda: Cosa vuoi? Desidero entrare un paradiso.
Ma prima mi devi dire chi sei. Io mi chiamo Giovannino, sono
un chierichetto, ho servito mille messe, ma non sempre sono
stato obbediente al parroco e gentile con la gente.
San Pietro rispose: Aspetta che vado a prendere la borsa che
contiene i tuoi meriti, le cose belle che hai fatto e se ne avrai
abbastanza ti lascerò entrare. San Pietro tornò con una borsa,
ma piena di buchi. La aprì e la svuotò davanti a Giovannino, che
rimase molto male quando riuscì a contare solo quindici Messe,
qualche Comunione, qualche preghiera grigia e corta e solo
otto azioni gentili.
Vi siete sbagliato, san Pietro! Quella non è la mia borsa! Non
vedi il tuo nome? E’ proprio la tua. Piuttosto osserva i buchi
che rovinano la borsa: saranno uscite dai quei buchi le Messe, le
comunioni e tutte le altre cose belle che hai fatto.
San Pietro prese dalla borsa una agenda e lesse: “Centoquaranta volte hai voluto per te la veste più bella e hai litigato
con gli altri chierichetti per fare il servizio; duecento volte hai
voluto servire da primo e suonare il campanello, tante volte hai
chiacchierato in sacrestia e anche durante la Messa, tantissime
volte hai curiosato guardando giù per la chiesa, le genuflessioni
erano un disastro e mal fatti i segni della croce, distratto nel
portare le candele e hai rovesciato dieci volte il turibolo e buttato l’acqua santa del secchiello addosso ai tuoi compagni, per
bagnarli. Hai corso in chiesa e hai risposto in malo modo alla
gente!
E Giovannino disse diventando tutto rosso: E allora?
E allora succede questo: che sono troppo poche le quindici
messe servite per entrare in Paradiso. Torna indietro, sta più
attento e devoto, non baruffe e allora ti potrò lasciare entrare.
E in quello si svegliò, andò in Chiesa e fece la sua promessa
al Signore. E alla sera raccontò il sogno alla mamma e al papà,
avvertendoli che non capitasse anche a loro quello che aveva
rischiato lui.
Novembre-Dicembre 2012
«Voce amica»
CHE COS’E’ IL GRIS
Il GRIS, nato verso il 1970, come Gruppo di Ricerca e di Informazione Socio religiosa sulle sette, che allora iniziavano la
loro espansione piuttosto aggressive verso il cattolicesimo, per
aiutare a difendersi. In trent’anni si sono diffuse sette, tendenti
a svuotare la fede e ogni religione di tutto il senso soprannaturale e trascendente di Dio e dei destini dell’uomo, e a ridurre tutta la problematica religiosa allo sviluppo del potenziale
umano, psicologico e conoscitivo, con ogni mezzo, comprese
trasgressività, esperienza di droga, magia, fantascienza e molte
altre cose contrarie alla scienza comprovata.
A ispirarle è l’ideologia del cosi detto movimento “New Age”
(Nuova Era) dentro la quale è sorta una miriade di gruppuscoli, più o meno effimeri, che propongono particolari corsi
di igiene mentale, di alimentazione, di medicine alternative,
di benessere psicofisico, ecc. dove possono esserci anche cose
buone e valide. A creare confusione però, più che il numero e
le proposte di tali gruppuscoli, è l’imbroglio religioso di fondo,
che riduce Dio alla “energia cosmica” o alla “coscienza universale”; è il loro proselitismo, totalizzante ed esclusivista; è il
raggiro di scaltri profittatori. Un’altra ondata settaria è quella
dei “Gruppi satanici”, mobilitati, pare, in occasione del grande
giubileo dei 2000 anni della nascita di Cristo, per una celebrazione alla rovescia, fatta di profanazioni sacrileghe della sua
opera e di trasgressioni dei comandamenti di Dio, fino ai noti
delitti conosciuti attraverso i mass media.
Il GRIS aiuta le persone a fare chiarezza sulle linee fondamentali della fede,.
I gruppuscoli “New Age”, infatti, favoriti dal disimpegno di
tanti adulti nella formazione e nella pratica religiosa e da una
divulgazione scientifica superficiale e incompetente, spesso
anzi tendenziosa e affarista, hanno diffuso una nebbia culturale nella quale sono diventate ombre indistinte la religione e
la superstizione, la scienza e la fantascienza, la filosofia e la
ciarlataneria, la psicologia e la fantapsicologia, l’astronomia e
l’astrologia, la medicina e la stregoneria, la storia vera e quella
inventata e romanzata.
VOCE AMICA:
IL GIORNALE CHE VOGLIAMO!
Sono ormai quasi cinquant’anni che il bollettino parrocchiale arriva, con regolarità, nelle Vostre case. Vi ha regalato
gioia, forse; ha stimolato la Vostra curiosità, probabilmente;
Vi ha tenuto compagnia, senza dubbio.
Voce Amica ha riassunto nel suo nome il senso stesso
della sua missione: tenervi informati attraverso parole buone e vere.
Voce Amica intende essere uno strumento pastorale di
evangelizzazione, e per fare ciò si avvale dell’aiuto di molte
persone che ci forniscono articoli di varia natura e ad esse
va tutta la nostra stima; si richiede, però, di evitare qualunque contenuto non conforme allo spirito della Chiesa.
Il presente bollettino, è bene ricordarlo, non è una qualunque rivista di attualità o varietà; essa non ha un carattere
generale, come si suol dire; non è un contenitore in cui ci
può stare ogni notizia.
A Voi intendiamo offrire questo: un’informazione e formazione cristiana, una cronaca fedele di ciò accade nelle nostre parrocchie e comunità, una parola buona e di speranza
alla luce del Vangelo.
Ogni altro fine, o secondo fine, al di fuori di questi che Vi
abbiamo illustrato, è stato, è e sarà estraneo agli intenti e ai
desideri di Voce Amica e di questa sua Redazione che, ora,
vi ringrazia per la cortese attenzione.
LA REDAZIONE
pagina 5
UNIVERSITA’ DEGLI ADULTI “DON BOSCO”
Nell’incontro del 18 dicembre u.s. è stato varato il calendario del 24°
anno dell’Università degli adulti della Vallata, (Cison di Valmarino, in via
Serenissima 5/a) che prevede 31 presenze di docenti con un vasto
campo di argomenti.
Orario: mattino ore 10 apertura – alle 12 pranzo - pomeriggio
dalle ore 13.30 alle 15
Il calendario del 1° trimestre:
15 gennaio: mattina Giovanni Catalano: docente di storia della filosofia medievale; pomeriggio Flavio Zanchetta: micologo.
22/1 Stefano Bortolus ed al pomeriggio Gara di ballo.
29/1 Giovanna Terzariol: studiosa d’arte; ore 13,30 Paolo Fabrizio:
studioso di storia postale.
5/2 Girolamo Da Dalto: Direttore Generale BCC Prealpi; ore13.30
Teresa De Monte: medico.
12/2 Bruno Lucci: medico neurologo, al pomeriggio Carnevale con i
ragazzi del Collegio don Bosco di Pordenone.
19/2 mattina Gian Alberto Zorzi: primario medicina fisica Ospedale
Treviso, al pomeriggio Pietro De Nardi: perito agrario.
26/2 Isella Follador: avvocato ed al pomeriggio “tombola”.
5/3 Maria Antonietta e Pompeo Pitter: avvocati giuristi del Foro di
Pordenone; al pomeriggio Ivana Rubin: decoratrice.
12/3 Massimiliano Beretta: medico; al pomeriggio “eventi d’arte”.
19/3 Emo Ros: avvocato di Pordenone; ore 13,30 Armando e Haina
Dal Col: master bonsai.
In questi incontri si arricchisce la cultura, si migliora l’esperienza in un
clima di tranquillità ed allegria. L’Università è sorta con questo spirito
ed è sotto questa luce che va vista. È aperta agli adulti ed è gratuita
(salvo il pranzo, 13 €), cerchiamo di approfittarne per rendere la vita più
interessante e socievole.
Antonio Pancot
GIOVANI CHE SI FANNO ONORE
RE
Chiara De Bastiani, di Donato ed Antonella, sii
è laureata il 10 novembre 2012 in Lingue e Scienze del Linguaggio (laurea triennale ) con punteggio 110 e Lode, discutendo la tesi:” The Sermon
on the Mount: Germanic customs in the Old Saxon Heliand”. Relatore: Prof. Massimiliano Bampi.
Gruppo” Ago e Filo”
Questo è il gruppo delle signore, appassionate di lavori, come
cucito, ricamo, maglia o altro, che si trovano tutti mercoledì dalle
ore 14.30 in poi, nella sala comunale, messa a disposizione dal
Signor Sindaco che ringraziamo. Stiamo bene in compagnia e abbiamo capito, che assieme si lavora meglio.
Le “maestre” Chiara e Miranda, aiutano, consigliano, hanno
idee nuove e mettono a disposizione per noi, la loro esperienza.
Aspettiamo altre signore o ragazze, che vogliono in nostra compagnia lavorare, o passare un po’ di tempo.
Arrivederci.
Per il gruppo Silvia F.
pagina 6
«Voce amica»
I coscritti del 1962
“Al mio fianco la
Mente e il Cuore”
Questo è il titolo dell’ultimo libro
scritto da Renata Sopracordevole Lanzi, presentato domenica 16 dicembre
nell’Aula Magna delle medie di Tarzo. Il
libro è dedicato alla professoressa Carla
Dalla Barba Bernardi, prematuramente
scomparsa, grande amica di Renata.
Si tratta di una raccolta di poesie, la
diciassettesima, che testimonia un amore per la scrittura lungo tanti anni. Ma il
volume è insieme un diario, con appunti
di vita, e contiene anche diverse favole,
altra grande passione dell’autrice.
È un testo che, a volo di gabbiano, ci introduce nella sua
quotidianità. Una quotidianità fatta di lavoro, di incontri, di
amici. Renata racconta le sue giornate, il volontariato a Villa
Bianca e con l’associazione San Vincenzo, qualche uscita,
la vita a Tarzo, paese dove abita da ormai diciassette anni, in
compagnia di Silvano e Mirtillo.
Sono soprattutto le persone di Tarzo le protagoniste di
questo libro. Riempiono le pagine con i loro volti, i pensieri
gentili che Renata dedica loro. Per ciascuno c’è un verso,
una carezza leggera. In molti hanno preso parte alla presentazione del testo “Al mio fianco la Mente e il Cuore”, segno
dell’interesse per questo nuovo lavoro di Renata, ma anche
della stima e dell’affetto verso una persona che, in tanti, considerano un’amica preziosa.
Una persona semplice, generosa, ironica. Ecco come si
racconta nelle pagine del suo ultimo libro:
“A ottobre compirò 75 anni, mi piace definirmi “diversamente giovane” (ma la società non è tanto d’accordo e ti
definisce, dopo i sessanta, anziana, dopo i settanta, “vecchia”). Ho amato la vita, l’amo tuttora, ho ereditato da mia
madre il segreto della felicità, che in parole povere è di accontentarsi di quello che si ha e guardare con più attenzione alle piccole cose. Già aprire gli occhi al mattino è una
grande gioia, aprire le finestre e inspirare profondamente e
pensare “sto bene”, espirare e pensare “sorrido al nuovo
giorno”. Porto i miei anni, senza trucchi né inganni, sono
ancora agile, esuberante nel fare, nell’organizzare, sono ottimista sempre, anche se la vita dà dure prove”.
Martina
Novembre-Dicembre 2012
Sabato 24 novembre, i coscritti del 1962 si sono trovati per la festa della
classe dei loro cinquant’anni. Il programma prevedeva alle ore 18 la Santa
Messa nella Chiesa Parrocchiale di Corbanese e la cena presso il ristorante
alle Rive.
Durante la celebrazione, don Angelo ha sottolineato come 50 anni siano
una tappa importante, il simbolico “giro di boa” della vita. Non poteva
mancare il ricordo di chi non c’è più e di chi è mancato nel 2012, con un
pensiero alle loro famiglie. Grazie a Don Angelo per l’ospitalità e le belle
parole dette nel corso della Santa Messa. I presenti hanno animato la serata
di ricordi, tanti e i più diversi: dalle elementari alle medie, dal calcio …..
sino alla vita quotidiana! E poi discorsi sui figli e sulle problematiche del
mestiere di genitore. Qualcuno di noi si frequenta assiduamente, altri non
si incontravano da anni, altri ancora si sono conosciuti in questa occasione.
Non eravamo in molti, solo una trentina, ma ci siamo ripromessi di non
aspettare molto per un nuovo incontro, magari anche solo per una pizza!
Grazie a chi ha organizzato
E, per la prossima occasione “ufficiale”, auspichiamo la presenza anche
di quei “coscritti” che per i motivi più vari non erano presenti quest’anno.
Circolo Musicale di Tarzo
Nella fantasia di Alice delle Meraviglie rivive il ricordo di Emilio Masetto.
Domenica 3 febbraio va in scena l’opera presso l’Aula Magna delle scuole medie di Tarzo.
Si terrà domenica 3 febbraio, alle ore 17.00, il concerto in ricordo di Emilio Masetto, ad un anno dalla sua scomparsa.
Il Circolo Musicale di Tarzo ha scelto di ricordare il suo giovane
allievo portando in scena “Alice nel Paese delle Meraviglie”, l’opera
dello scrittore Lewis Carol, rivisitata dalla Piccola Orchestra Lumiere di Trento.
Lo spettacolo è una passeggiata nel paese delle meraviglie tra le musiche dei film ispirati al capolavoro di Caroll (Disney 1951, Tim Burton
2010) e trascritte dal compositore Nicola Segatta per orchestra mista da
camera e voci, e letture recitate tratte dallo stesso romanzo.
Undici gli esecutori più voce che daranno vita ad uno spettacolo di
sicura suggestione per grandi e bambini.
Ingresso libero.
Corso di Primo Soccorso
Trentadue nuovi soccorritori si sono “diplomati” al termine del Corso
di Primo Soccorso organizzato dalla Società di Mutuo Soccorso Noi
x Noi, Banca Prealpi, l’Associazione Italiana Soccorritori di Conegliano e il patrocinio del Comune di Tarzo. Il corso, in dieci lezioni
serali nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo di Tarzo, tenuto da
medici specialisti, ha permesso di formare persone che conoscono i
principi fondamentali del primo soccorso e della rianimazione e possono, all’occorrenza, metterli in pratica. Considerati i risultati positivi
di questa esperienza, Noi x Noi promuoverà un nuovo corso di primo
soccorso, ad accesso libero e gratuito, nei mesi di aprile e maggio 2013
nel Comune di Cappella Maggiore.
Martina T.
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PAGINA PAGINA
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L’Orienteering Tarzo A.S.D.
…sempre più in alto!!
Lago di Carezza
dro De Noni per i mondiali 2013
che si disputeranno in Portogallo
nel mese di aprile. Il nuovo anno è
alla porte, le speranze e le aspettative sono molte, fare meglio
sarà difficile. Il materiale umano e
la voglia di fare non ci mancano
di certo e già il 27 gennaio prosScuola media partecipanti al Corso di Orientamento
Domenica 11 novembre, in
occasione del Meeting Internazionale M.O.V. di Venezia, il
Presidente Federale della FISO
Sergio Grifoni, ha consegnato
al nostro Presidente Mauro Tona
l’ambito premio “Targa Vladimir
Packl”, onorificenza che viene
assegnata con cadenza biennale alla Società Sportiva che più
si è distinta in campo nazionale
nell’orienteering. Tale onorificenza ci ripaga di tutto il grande lavoro svolto in questi ultimi anni.
“Per l’Orienteering Tarzo, que-
sta è stata un’annata da incorniciare!”
Ho provato a scrivere qualcosa di diverso ma, francamente,
non trovo niente di più efficace
nel descrivere l’andamento della
stagione.
Più delle parole parlano i numeri: 380 i soci tesserati alla
FISO, 2° posto nella classifica
nazionale Giovanile, 3° in quella
Generale, 5° posto nella classifica Assoluta, 15° in quella Master. Nelle gare di Coppa Italia i
nostri ragazzi hanno conquistato
1050 punti, a soli 81 punti dai
Campioni d’Italia dell’ U.S. Primiero e 378 di vantaggio sulla 3ª
classificata. In classifica generale
i punti sono 1644 a soli 43 dalla
2° classificata e un vantaggio di
405 dalla 4ª.
Nella classifica assoluta, dove
figurano gli atleti Elite, siamo 5°
con 461 punti e davanti a noi ci
sono i soliti inarrivabili (per ora)
dell’U.S. Primiero, il CUS Bologna, la Forestale e l’IKP di Prato.
Per dare un’idea del crescendo
della nostra Società basta vedere i risultati degli ultimi anni. Nelle
classifiche della categoria giovanile nazionale l’Ortarzo era: 50°
nel 2005; 20° nel 2006; 14° nel
2007; 7° nel 2008; 8° nel 2009;
12° nel 2010; 3° nel 2011; 2° nel
2012.
Erik Nielsen, figlio della prof.
Arianna Buttignol, già insegnante nella scuola media di Tarzo,
domina la cat. M14 vincendo
la Coppa Italia e Titolo di Campione Italiano affiancando Anna
Bazzaco che si riconferma per la
seconda volta consecutiva Campionessa Italiana in W60.
Nel Campionato Italiano Staffetta, disputatasi nella provincia di Foggia, la nostra squadra
M16, composta da Alessandro
De Noni, Mattia Cudicio e Niccolò Del Missier rifila oltre 15 minuti alla 2° classificata; in W16,
Elena Bernardi, Benedetta Vanzella, Irene Varponi sono medaglia d’argento. In Regione l’Ortarzo, da qualche anno, si piazza
sempre al 1° posto.
Sono Campioni Veneti:
Sprint: Erik Nielsen, Niccolò
del Missier, Eleonora Cudicio e
Cristina Bez.
Middle: Erik Nielsen, Loris
D’Errico, Benedetta Vanzella.
Long: Erik Nielsen, Alessandro De Noni, Loris D’Errico, Eleonora Cudicio, Denise Baggio.
Notturna: Elena Bernardi e
Alessandro De Noni.
A conclusione della stagione,
ciliegina sulla torta, la convocazione in Nazionale di Alessan-
simo si darà il via alla nuova stagione con la 1° prova del Tour
Trevigiano proprio nel centro
storico di Tarzo. Un’occasione da
non perdere, anche per chi, fino
ad ora, non si è mai cimentato in
questa straordinaria disciplina.
Silvano B.
Giochi sportivi studenteschi
Si sono concluse a Roma il 26-27-28 novembre 2012 le finali nazionali dei giochi sportivi studenteschi. La squadra allievi composta
da Cedrin Riccardo (Corbanese), De Biasi Raffaele (Miane) De Cecco Giulio (Pieve di Soligo) dell’Istituto “Casagrande” di Pieve di Soligo si è laureata vice campione nazionale di Orienteering. I 3 ragazzi,
allenati dalla prof.ssa Sanzuol Susanna, hanno strappato il biglietto
per la fase nazionale questa primavera piazzandosi miglior squadra
del Veneto al triregionale. Dopo la gara individuale del giorno 26, i
ragazzi piazzandosi rispettivamente: 7° Cedrin, 11° De Biasi, 13° De
Cecco con un punteggio totale di 31 punti, si trovavano già in seconda posizione. Il secondo giorno la gara a staffetta risultò decisiva. Il
primo frazionista (De Biasi) al primo passaggio classificò il Veneto
al 7° posto, subito il secondo frazionista (De Cecco) rivoluzionò la
classifica portando il Veneto al 3° posto, terzo staffettista parte il Cedrin che ha una grande responsabilità, ma nulla lo ferma e dopo aver
superato il ragazzo della Lombardia arriva al traguardo portando il
Veneto al secondo posto. Sommando i risultati delle gare gli allievi del
Casagrande hanno centrato il secondo posto assoluto laureandosi
vice campioni d’Italia.
CORMORULTRA
ULTRA MARATONA SU PERCORSO MISTO DI KM 69
Pur non essendo una manifestazione sportiva svoltasi nel nostro territorio comunale, la Cormorultra merita senz’altro di essere citata. Infatti,
non si tratta di una normale maratona sulla distanza di km 42,195, ma
di una ultra maratona di 69 km lungo il torrente Cormor, da Buia (UD) e
fino alla sua foce nella zona compresa tra Marano Lagunare e Grado. La
partecipazione a questa competizione richiede una perfetta condizione
fisica e una preparazione atletica ragionata per distribuirla su una simile
distanza. A questa ultramaratona, svoltasi lo scorso 21 ottobre, vi ha partecipato anche il nostro compaesano Louis Possamai, atleta in forza
al G.S. Mercuryus di Orsago (TV), che si piazzato al 9° posto assoluto
nella categoria assoluta e 1° della categoria 40-50 anni, con un tempo
di 5h53’56’’, il che significa poco più di 5 minuti/km.
Ma Louis durante la sua corsa ha avuto al suo fianco una concorrente
donna, la quale ha tagliato il traguardo dopo i 69 km percorsi, appena
un minuto dopo di lui, classificandosi al 10° posto nella classifica generale e 1° assoluta delle donne. Si tratta dell’atleta
Roberta Bottarelli (della stessa società), nostra compaesana in quanto moglie di un altro marciatore ed ex orientista
di successo, Rudy Meneguz.
A questi atleti va riconosciuto il grande merito di esser costanti negli allenamenti settimanali. Questo comporta la massima collaborazione con il coniuge nel gestire ed accudire i
figli in modo da assicurare la normale continuità della vita famigliare e, pertanto, i complimenti per i risultati ottenuti vanno
senz’altro divisi anche con loro.
R.M.
w
ww.8comune.tarzo.tv.it
pagina
NotizieV dal Comune
«
oce amica»
Borse di studio
Sono stati premiati, in base alla graduatoria di merito, 17 studenti delle scuole medie e superiori, sabato 22 dicembre, presso l’aula magna dell’Istituto Comprensivo
di Tarzo, con 10 assegni da € 200, 5 da € 225 e 2 da € 250, per un totale di €
3.625,00.
I riconoscimenti sono stati consegnati dal Sindaco, dagli Assessori Antonella Pol e
Andrea De Polo e dal consigliere delegato alla scuola Faraon Luana.
Per le scuole medie inferiori risultano premiati: Antoniazzi Nicola, Binchetti Alessandro, Bottega Aurora, Bottega Nicola, Casagrande Denis, Da Ros Sally, Franceschet Lara e Introvigne Andrea. Per le scuole medie superiori: Casagrande Alessia,
Da Ros Marco, Lucarini Gaia, Pol Valentina, Pradal Anna, Salamon Emily e Serena
Martina. Per il risultato all’esame di Stato con iscrizione all’Università: Spagnoli Nicolò e Zamuner Silvia.
Le autorità si sono congratulate con i ragazzi e complimentate per gli ottimi risultati
ottenuti, ricordando loro che la nostra società, al giorno d’oggi, è particolarmente esigente e va sempre più alla ricerca di persone che si sanno distinguere per l’impegno
e i successi ottenuti.
Complimenti ragazzi… continuate così!!!
L.F.
ELEZIONI POLITICHE
24/25 febbraio 2013
Con il D.P.R. n. 226
del 22 dicembre 2012,
pubblicato nella G. U.
n. 299 del 24 dicembre
2012, sono state indette le elezioni per il rinnovo della Camera dei
Deputati e del Senato
della Repubblica, che si terranno domenica 24 e lunedì 25 febbraio 2013. Elettori
4.370, 2084 maschi e 2286 femmine, dei
quali 758 (400 M e 358 F) residenti all’estero.
Concorso pubblico
A seguito del concorso per Agente di
Polizia locale svoltosi nei giorni 27 e 28
dicembre è risultata vincitrice la signora Denise Seno. L’agente Seno prestava
la sua attività presso il nostro Comune già
dal primo novembre 2011 ed, ora, ha preso
servizio ufficialmente dal 1° gennaio 2013.
Le auguriamo buon lavoro.
IV NOVEMBRE NEL RICORDO DEI CADUTI
94° anniversario
dell’Unità nazionale.
Il 4 novembre 1918 si concludeva vittoriosamente la Prima Guerra mondiale e si completava, con l’unione all’Italia di territori, di lingua,
tradizione e cultura italiana, il processo avviato
quasi cent’anni prima dai primi combattenti del
nostro Risorgimento. Gli ideali di un ristretto
gruppo di patrioti erano diventati patrimonio
di tutto un popolo, una coscienza nazionale
cementata sui vari fronti, dove persone provenienti da ogni regione, di diversa tradizione e
cultura, di differente estrazione sociale si trovarono a combattere assieme, senza distinzione,
per difendere la Patria.
Caporetto, Piave, Vittorio Veneto, storia
dell’Unità d’Italia. Questi nomi richiamano alla
memoria avvenimenti determinanti di quel conflitto. La disfatta, la riscossa, la vittoria. Essi
rappresentano la sintesi di una guerra che ha
sacrificato 680.000 giovani vite per l’Italia ed
è costata a tutte le Nazioni belligeranti circa 9
milioni di morti.
Ogni anno noi siamo presenti, in questa
ricorrenza, a leggere i nomi dei nostri caduti
sepolti in tanti luoghi sacri o scomparsi nel-
sic@
comune.tarzo2012
.tv.it
Novembre-Dicembre
la nebbia delle battaglie. Il loro
sangue simbolicamente ha dato
vita ai fiori sbocciati sul Carso,
sull’Isonzo, sul Grappa, sul Piave, ove un popolo ha combattuto per la libertà. I caduti ci ricordano, però, che la pace non
è un dono, ma una conquista.
Dobbiamo ricordarlo oggi che
di tale parola facciamo abuso. Tutti ci diciamo
pacifisti, ma poi siamo pacifici? Noi andiamo,
insicuri, verso il futuro perché abbiamo dimenticato i valori sui quali si costruisce una Patria,
che sono il rispetto della propria storia, la coscienza e l’orgoglio della propria identità, nel
rispetto delle altrui identità. Con questi principi si costruisce una nazione.
La ricorrenza è stata onorata dalla presenza
del Sindaco, del rappresentante della Banca
Prealpi e delle rappresentanze della Associazioni combattentistiche, d’arma e del volontariato.
Le cerimonie hanno avuto luogo a Corbanese alle 8,30 con l’alza bandiera, la deposizione
della corona di alloro al Monumento e la lettura della preghiera dei caduti in guerra. Alle 9
identica cerimonia ad Arfanta; alle 9.40 breve
cerimonia alla chiesetta alpina di S. Pietro. Infine, alle ore 10.30 a Tarzo, con la celebrazione della S. Messa, officiata dal parroco Mons.
Francesco Taffarel, e cerimonia al monumento
ai caduti con l’intervento del Sindaco Gianangelo Bof
Antonio Pancot
Concerto di Canti Gregoriani
Assessorato Cultura - Parrocchia di Tarzo
Venerdì 25 gennaio 2013 ore 20,45
Chiesa Parrocchiale
presentano
Virgine bella
Devozione Mariana
dal Gregoriano al Barocco
Fabiano Martignago e Luca Ventimiglia
flauti dolci
Matteo Malagoli e M. Teresa Andreazza
viole da gamba
con il coro Scivias Ensemble
di Conegliano
dirige Milli Fullin
PROGRAMMA
Aquileiese Rogamus Te Virgo (V sec.)
COMMUNE FESTORUM B. MARIAE V.
ad Vesperas
Dum esset Rex - In odorem - Jam hiems
- Nigra sum - Tota pulchra –
Hortus conclusus - Laeva ejus - Veni electa mea - Loquebantur - Veni sponsa
Don Marco UCCELLINI (1603ca. – 1680)
Aria quinta sopra la “Bergamasca”
(Venezia, 1642)
Gregoriano: Scio cui credidi Introito per la
Conversione di San Paolo
Don Cristoforo CARESANA (1640 –
1709): Iste Confessor – Inno [alternatim a
2 flauti]
Novembre-Dicembre 2012
- Ave Maris Stella – Inno [alternatim a 2
viole]
Gregoriano: Alma Redemptoris Mater Antifona
Andrea FALCONIERI (1585 – 1656): La
Mirandola – Canzona a tre (Napoli, 1650)
Bartolomeo TROMBONCINO (1470 –
1535): Virgine bella (testo di Francesco
Petrarca)
Salomone ROSSI (1570ca. – 1630ca.):
La Casalasca – Sonata Seconda
Henry PURCELL: (1659 – 1695) Ciaccona (1690)
Frà Giovan Battista BATTILORO (XV
sec.): Jerusalem letare
Assessorato alla Cultura
Biblioteca comunale
Circolo Di Lettura
hanno il piacere di invitarVi
alla presentazione del libro di
Maria Veladiano
Il tempo è un Dio breve
Sabato 26 gennaio – ore 18.00
presso la Biblioteca di Tarzo
Sarà presente l’autrice
premio Calvino 2010 e premio
Alabarda d’oro 2011 con il romanzo LA VITA ACCANTO.
M. Veladiano è laureata in filosofia e in teologia, insegnante di
lettere, ora dirigente di un Istituto Comprensivo, collabora con i
giornali: la Repubblica, l’Avvenire,
il Regno.
L’incontro con questa scrittrice è
un avvenimento molto importante
per il nostro comune.
In questo libro si racconta la storia di una
donna che ripercorre la sua vita per arrivare
al mistero del presente. C’è un amore che
finisce e un altro che nasce, da difendere
contro l’ombra del male che lo precede,
l’ombra di tutti i mali, la morte. E se questo
male investe un bambino allora una voragine si allarga sotto di noi. È forse possibile uscirne feriti e così forse un’altra vita ci
aspetta. È questo il sogno di ogni amore.
Che non finisca.
In un paesaggio di neve e di incanti la
protagonista, in compagnia del figlio, incontra un uomo; il male per un momento
è confinato alla sua dissolvenza, costretto
«Voce amica»
dalla forza tutta umana dell’amore che diventa divino nella potenza di un’ostinazione
necessaria. Ci è stato dato e non può più
morire. E quelli che ci hanno amato, tutti intorno a noi come alberi, colonne di un cielo
silenzioso, con chiome piegate dalla bellezza della neve, a raccontarci l’eterna storia
dell’amore: insieme è nulla la paura.
BIBLIOTECA
Principali attività svolte nel 2012
7 Progetti: 1) MLOL Abilitazione utenza
MedialibraryOnline e supporto accessi utenza e promozione; 2) “Libri che circolano”;
3) “Apertura Straordinaria Biblioteca”,
formazione e gestione di n. 11 volontari da
parte del Bibliotecario; 4) “Centro p3@
Veneti” (biennale 2012/2013), con monitoraggi mensili, servizio tutor di assistenza
e consulenza all’utenza della postazione
internet; 5) “Nati per Leggere”; 6) “Biblioteca scuola elementare di Corbanese”, con prestiti e letture animate con le
volontarie biblioteca; 7) “Sito Internet per
biblioteche SBV”. Tali progetti sono stati
riconfermati anche per il 2013
Attività culturali: Mostra del
libro, presentazione di libri, concerti, letture animate, circolo di
lettura, ecc. si tratta di oltre 30
iniziative organizzate da o nella
biblioteca comunale, in collaborazione con l’assessorato
cultura, associazioni locali e
non, volontari e cittadini che, a
diverso titolo, hanno ideato e/o
cooperato nella gestione degli
eventi.
Corsi: Corsi di inglese (per
ragazzi e per adulti); Corso di informatica
(livello base); Corso di scacchi (livello base)
Statistiche interessanti: Presenze in
biblioteca circa 4.800; Prestiti locali 1.470;
Prestiti interbibliotecari 239; Iscritti al prestito 287; Acquisto libri 115. Donazioni circa un centinaio (al netto dei libri destinati
all’iniziativa “I libri che circolano” e delle donazioni sul tema dell’Istria e della Dalmazia)
Prossimi appuntamenti di gennaio: Il
9 Riunione del comitato biblioteca; il 10 Circolo di lettura; L’11 Riunione organizzativa
della Mostra del Libro 2013; Il 16 Riunione
giuria del concorso di disegno organizzato
dalla Pro loco; Il 19 Visita alla mostra “Da
Raffaello a Picasso” a Vicenza; Mostra del
Statistica popolazione
In attesa dei dati definitivi del 15° censimento generale della popolazione del 2011, si riassumono i dati al 31.12.2012. Dei 4356 residenti 3975 sono di cittadinanza italiana e 381 di
cittadinanza straniera, di cui 86 comunitari e 295 extracomunitari. Convivenze 207 (in case
di riposo). Totale abitanti 4563.
Arfanta:
Maschi 203 Femmine 177 Totale 380
Famiglie
175
Corbanese:
Maschi 731 Femmine 742 Totale 1473
Famiglie
638
Tarzo:
Maschi 1237 Femmine 1266 Totale 2503
Famiglie 1064
Convivenze:
Maschi 21 Femmine 186 Totale 207
Totali
Maschi 2192 Femmine 2371 Totale 4563
Famiglie
1877
pagina 9
Libro 2013 (19 gennaio - 2 febbraio). Corso
di informatica (fine gennaio/febbraio); Corso di lingua straniera.
Vi aspettiamo numerosi anche nel
2013!
Edificazione … a Fratta
Nel n. 5 di “Voce Amica”, all’interno della rubrica “Notizie dal Comune”, è stato
ospitato un intervento redatto dal Sindaco
riguardante alcune attività inerenti all’Amministrazione comunale e in particolare la
gestione del territorio attorno ai laghi.
Ora viene ospitato, su richiesta, un intervento di “confronto” perché possa essere
occasione di collaborazione e di soluzione
positiva, per il bene di tutti.
..... Premettiamo che la nostra volontà è
quella di portare a conoscenza della cittadinanza le decisioni assunte dalla maggioranza e quelle che intende prendere in
considerazione. Ed è proprio per informare
i cittadini che abbiamo reso pubblico il fatto
di rendere edificabile un’area agricola in località Fratta, è stata praticamente giudicata
accoglibile dall’Amministrazione…..
Se ciò venisse riconfermato anche in Consiglio Comunale, il terreno passerebbe da
un valore di 6 euro al mq a 80 euro al mq:
cioè da circa 70.000 euro a 956.800 euro!
Un’operazione di questo genere è inammissibile: questa sarebbe pura sperequazione.
Così facendo, l’Amministrazione consumerebbe gran parte delle possibilità di edificare nelle zone residenziali di tutto il territorio
comunale……
Speriamo vivamente che ciò non accada,
ma non abbiamo mai detto è già avvenuto:
la questione è ancora aperta perché, per
fortuna, deve essere ancora adottato il Piano degli Interventi ed è proprio per questo
che abbiamo avvisato i cittadini……
Il Sindaco cerca di rassicurarci, ma noi
siamo perfettamente consapevoli che i nostri 2 voti, contro i 6 dell’Amministrazione
possono fare ben poco: auspichiamo così
che la opinione di tutti i concittadini sia tenuta in considerazione. Non dimentichiamoci, infatti, che sulla questione la Giunta
ha già preso pubblicamente una posizione
la scorsa primavera: se il Sindaco avesse
voluto fin da subito concedere meno cubatura, poteva rigettare la proposta invece
di fare marcia indietro ora che l’accordo è
stato reso pubblico da noi.
A ciò si aggiunga che la zona in questione
rientra nell’area Pre-parco, poiché a ridosso dei Laghi, considerati Sito di Interesse
Comunitario (SIC), secondo il Progetto natura 2000.……..
Se l’ambiente viene considerato una pura
merce di scambio cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi 5 anni? Purtroppo il comportamento tenuto dalla nostra Amministrazione fa pensare che tra i suoi valori non
rientrino l’uguale trattamento di tutti i cittadini e la tutela dell’ambiente.
I consiglieri G. Tessari e E. Michelon
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AUGURI
Arfanta
«Voce amica»
Paese mio
Inizia un nuovo anno e, dopo aver archiviato il 2012,
auguriamo di guardare avanti e ritrovare la luce. Luce che,
prima di tutto, và ritrovata all’interno di noi stessi!
Da parte della Redazione di Arfanta giunga, a tutti i
lettori, l’augurio per un 2013 positivo e sotto il segno della
Divina Provvidenza.
Novembre-Dicembre 2012
E‛ ARRIVATO
SAN NICOLO‛….
Dopo tanti anni che non veniva a trovarci, quest’anno San Nicolò
è arrivato anche da noi con un sacco di doni per tutti i bambini buoni, che lo hanno accolto con tanta gioia ma anche un po’ di stupore.
Tra un regalo, una fetta di torta, preparata da genitori e nonni, e
NEL 2012…
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Hanno ricevuto il dono della fede con il
Battesimo: Brun Christian e Merotto Cristiano,
Pagotto Matilde Chiara di Campolongo, Tomasi
Anna e Della Bella Linda di Tarzo;
Hanno ricevuto lo Spirito Santo con il
Sacramento della Cresima a Tarzo: Bianchetti
Alessandro e Pilat Lucrezia.
Hanno formato nuove famiglie cristiane con
il Sacramento del Matrimonio: Chiarel Nicole
& De Marchi Andrea; Dalla Bona Miriam & Nardi
Alessandro; Faraon Luana & Foltran Massimo e
Buosi Serena & Cattelan Marco.
Hanno raggiunto la Casa del Padre:
Fontana Emma e Ceotto Luigia, Pilat
Umberto di Tarzo e Dalle Crode Emilio di
S. Pietro di Feletto.
PRESEPE PARROCCHIALE
Quest’anno “La Natività di Gesù” realizzata nella Chiesa
Parrocchiale dal nostro piccolo gruppo di giovani ha avuto la
gradita collaborazione dei bambini del catechismo, che hanno
scritto a Gesù il loro piccolo pensiero e ringraziamento dopo
averlo atteso tanto.
Sarà possibile visitarlo fino a domenica 27 gennaio 2013.
Orario di visita: ogni domenica e festivi dalle 8.30 alle
10.30 tranne mercoledì 26 dicembre 2012 in cui si potrà
vedere dalle 9.00 alle 11.00 e sabato 12 gennaio 2013 dalle
13.30 alle 15.30.
Per chi lo desidera c’è anche la possibilità di fermarsi per la
S. Messa. Vi aspettiamo!
qualche chiacchiera abbiamo trascorso una piacevole serata in compagnia!
Grazie San Nicolò e arrivederci al prossimo anno!
Una mamma
Concerto di Natale
Si è tenuto domenica 9 dicembre il settimo concerto “Aspettando il Natale”
L’appuntamento canoro musicale, organizzato dal Gruppo Ricreativo di Arfanta, è diventato
ormai una tradizione per la nostra piccola comunità. Con questa ricorrenza vogliamo ricordare la
ristrutturazione dell’organo Antonio CALLIDO
uno degli organi più belli e antichi della Vallata, e la cui costruzione risale al 1882.
Abbiamo avuto l’onore di avere tra noi l’organista Alessandro Bianchi di Como, con fama internazionale, che ha tenuto
più di millesettecento concerti presentandosi sempre come solista e partecipando a innumerevoli festival organistici internazionali: a Parigi, Londra, Hong Kong Amburgo, Messina,
Zurigo, New York, Budapest, Praga, Madrid, Dublino, Stoccolma, Washington, Brasile, ecc….. La Corale dei Laghi,
per la parte canora, ha scelto deliziosi brani aventi per tema il
Presepe, riuscendo bene a far entrare gli spettatori nei canti e
nelle melodie.
Ascoltandoli ha fatto vivere appieno l’atmosfera di attesa
del Santo Natale.
Grazie per le emozioni che ci avete trasmesso.
Novembre-Dicembre 2012
«Voce amica»
GIOVANI INCONTRO
AI GIOVANI
Nel programmare l’attività della pastorale giovanile
quest’anno, memori delle esperienze del passato, ci siamo
interrogati su “Come “far venir voglia” ai giovani del nostro
territorio di incontrare Gesù?” Andando noi stessi incontro
a loro nei luoghi che più frequentano proponendo temi di
interesse comune e tra quattro chiacchiere ed una bevuta
in compagnia…
Venerdì 23 novembre abbiamo vissuto la prima tappa del
nostro cammino incontrandoci all’Agriturismo “Pian di Farrò”
con circa 30 ragazzi dai 15 anni in su, provenienti da tutta
la forania, trattando il tema de “La fiducia”, ispirato all’”Anno della Fede”. Abbiamo ascoltato tre canzoni che avevano
come denominatore comune il “fidarsi” chiedendo di soffermarsi su una parola, una frase, che li aveva colpiti, in positivo
o in negativo, condividendo insieme il proprio pensiero, la
propria esperienza. Dopo un’iniziale titubanza è iniziato un
bel dialogo dal quale sono emerse opinioni interessanti:
*bisogna fare in modo che si cresca in “modo libero”;
*si tende a porre la fiducia nei genitori convinti che essi
ci proteggeranno sempre, tante volte abbiamo paura e non
vogliamo “staccarci” da questa realtà;
*per fidarci degli altri, dobbiamo riuscire a fidarci di noi
stessi, imparando a guardarci dentro con onestà.
La serata si è conclusa con un giro da bere per tutti. Si
è deciso, poi, di dividere le tappe in due parti, in base alle
fasce d’età, “giovanissimi” dai 14 ai 17 anni e “giovani”dai
18 anni in su. Ci siamo ritrovati, per vivere con il gruppo dei
“giovanissimi”, non molti, la seconda tappa, sabato 15 dicembre presso l’osteria “Al Contadin” di Combai. Attraverso
la proiezione di un video, abbiamo trattato il tema de “La
libertà”: Dopo la timidezza iniziale, i ragazzi hanno sostenuto, che molto spesso non si sentono veramente liberi, ma
giudicati non per ciò che sono ma per ciò che indossano o
dicono. La libertà di pensare e di esprimersi porta, talvolta,
all’emarginazione (es. omosessualità). La società di oggi
non ci rende liberi.
Poi, scambiandoci gli auguri per un sereno Natale, abbiamo brindato alla venuta del nuovo anno. Il prossimo appuntamento foraniale dedicato ai “giovani” sarà venerdì 4
gennaio 2013 alle 20.30 presso il “Bar Centrale” di
Revine. Tema “La libertà”. Vi aspettiamo numerosi!
Valentina
35° Anniversario
Don Celestino
Domenica 9 dicembre alle ore 10 il nostro “concittadino”
don Celestino Mattiuz è tornato a casa, e,circondato dall’affetto di parenti ed amici, ha celebrato con noi l’Eucarestia,
nella quale ha ringraziato il Signore per i suoi 35 anni da
sacerdote. Abbiamo pregato “…affinché possa sempre essere guida presente, ed illuminante per il popolo a lui affidato,
testimoniando con la vita la bellezza dell’Amore di Cristo…
” La Comunità tutta gli porge con queste poche righe i migliori auguri!
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Associazione Emigranti
Quest’anno l’Associazione Emigranti di Arfanta ha anticipato
all’8 dicembre, la consueta festa che per oltre cinquant’anni è stata
celebrata il giorno di Santo Stefano.
La giornata inizia con la celebrazione della Santa Messa alle 9,15,
nella nostra Chiesa Parrocchiale, riaperta dopo la non agibilità, per
i lavori al sagrato antistante che sono in fase di completamento. La
ricorrenza è proseguita con il breve incontro per il rinnovo del tesseramento presso i locali della ex Scuola elementare.
E’ seguito il pranzo sociale presso la Mondaresca per trascorrere
qualche ora in allegra compagnia.
Ricordi
PIERO E LINA
“Sono già trascorsi 6 anni
da quando avete lasciato
questa vita terrena, ma il ricordo di voi resta indelebile
nei nostri cuori. Vi siamo riconoscenti per quanto ci avete insegnato e per il bene che avete
seminato. Dal cielo guidateci e vegliate sul nostro cammino.
Le vostre figlie, generi, nipoti e pronipoti.“
***
ANAGRAFE
Luigia Ceotto, fu Angelo e fu Teresa Dalla Mura, era nata a Tarzo il 28
novembre 1925. Trascorse la sua vita
nella sua casa di Costa di Là. Dedicò la
sua vita alla famiglia ed al lavoro ed alla
cura della terra. Si unì in matrimonio
con Virgilio Soldan ed ebbero la gioia
della nascita di quattro figli. Alla fine
degli anni novanta perse il marito, dura
prova ma ebbe il conforto della vicinanza e dell’affetto dei figli.
Nel 2001 una nuova prova, da lei definita più dura, si abbatte sulla
sua famiglia: la morte prematura del figlio Maurizio. Luigia diceva sempre che, per una madre la perdita di un figlio è la prova più
dura da superare e che avrebbe dato la sua vita per poterlo salvare.
Da quella perdita non si riprese e piano piano si lasciò andare. Da
qualche anno era ospite della casa di riposo Padre Pio, con la salute divenuta più precaria e fragile fino all’8 novembre 2012 quando
si concluse la sua vita. Il rito funebre fu celebrato il 10 novembre
nella chiesa Parrocchiale di Corbanese e la salma fu poi accompagnata nel cimitero di Arfanta dove riposa con il marito e il figlio.
La comunità parrocchiale porge sentite condoglianze ai famigliari.
p g
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«Voce
amica»
La
Voce
di Corbanese
Novembre-Dicembre 2012
IL NOSTRO CAMMINO
VERSO IL NATALE…
Quest’anno abbiamo voluto proporre
momenti di condivisione con e tra le famiglie dei nostri bambini, soprattutto per la realizzazione del presepe nella nostra scuola. Infatti, i bambini, insieme a mamme, papà,
fratelli e sorelle, sono stati veri e propri creatori attivi! Ad ogni
famiglia abbiamo assegnato un personaggio o un elemento da decorare a piacimento. Il risultato? Una meraviglia, oltre ogni aspettativa! L’iniziativa ha entusiasmato bambini e genitori che si sono
iingegnati
ti con colori,
l i stoffe,
t ff bbrillantini,
ill ti i llana, cotone…e
t
ttanto
t altro!
lt !
Ci ha spinto a provare questa nuova esperienza il desiderio di creare
una occasione di condivisione e uno stimolo per riflettere in ogni
casa, nel periodo di cammino verso il Natale: un momento in cui,
accantonati gli impegni e le fatiche della giornata, genitori e figli si
dedicano insieme a un piccolo ma significativo “progetto” da donare poi alla comunità dei piccoli, ovvero la scuola. Il “presepe delle
famiglie” è poi diventato lo sfondo del palco dove, domenica 16
dicembre, i bambini hanno augurato a tutti “Buon Natale” con canti
e poesie; e non sono mancate le sorprese (meritatissime!) per i nostri bambini che si sono impegnati tanto per preparare questa festa!
Ci piace mantenere il clima raccolto, semplice e caldo della piccola scuola parrocchiale di paese ma che, dobbiamo dire, in questi
anni si è mantenuta ben viva nello spirito, si è fatta più forte e più
unita, grazie alla volontà di tante persone disponibili.
Oratorio Parrocchiale
Una struttura
al servizio della Comunità
L’oratorio parrocchiale è stato oggetto,
nell’ultimo periodo, di un intervento di adeguamento strutturale e distributivo. Sono
stati ricavati quattro nuovi servizi igienici:
due al primo piano e due al piano terra, di
cui uno predisposto per persone diversamente abili.
Ma l’intervento più atteso era sicuramente l’adeguamento della cucina. Questa, infatti, è stata resa più fruibile, migliorando
gli spazi a disposizione delle volontarie che
tanto si prodigano, in particolare, nel pe-
Un grande grazie ai genitori e al comitato di gestione che si sono
dati tanto da fare in questo periodo: da S. Nicolò, alla festa di Natale, alla preparazione dei tavoli per il nostro pranzo di Natale prima
delle vacanze.
Un grande grazie a Don Angelo che tra un insegnamento, uno
scherzo e un sorriso, conquista ogni giorno l’affetto dei bambini.
Ora lasciamo spazio a qualche foto, testimonianza di un periodo
ricco di emozioni e soddisfazioni!
Buone feste e un sereno anno nuovo!
Le maestre Laura e Michela
Bellissimo albero di natale nella campagna di Corbanese
riodo di carnevale con
la realizzazione dei prelibati crostoli, fatti con
maestria e di qualità. Quanto fatto è un
importante passo di miglioria dell’oratorio,
ma per ora è stato realizzato solo il primo
stralcio di un progetto suddiviso in tre parti
che, una volta attuato, consentirà di mettere in sicurezza l’intera struttura.
L’edificio, infatti, è stato oggetto di una
accurata indagine da parte di una ditta
certificata, la quale ha fatto una valutazione
tecnico strutturale dell’immobile.
Puntando poi ad un contenimento dei
costi di gestione (riscaldamento in particolare), si è provveduto alla sostituzione degli
infissi nel salone sottotetto che versavano
in uno stato di degrado ed essendo privi
di isolamento, compromettevano sensibilmente i consumi energetici. Anche il primo
pianoe la nuova cucina sono stati, in parte,
interessati da tale intervento.
Ora che la struttura è stata resa più funzionale, ci si augura possa essere maggiormente utilizzata dalla comunità di Corbanese e non solo; riproponendo iniziative che,
in un tempo non molto lontano, erano e
sono state motivo di aggregazione sociale,
volte alla salvaguardia e alla continuità delle tradizioni: perché non c’è futuro senza
memoria.
B. Meneguz
«Voce amica»
Novembre-Dicembre 2012
Caro Sergio,
sebbene siano passati alcuni
giorni da quando hai compiuto gli anni, abbiamo deciso di
scriverti queste righe, per esprimere le emozioni che hanno
percorso i nostri cuori quando
abbiamo pranzato tutti insieme
per festeggiarti. Quel giorno è
stato, per noi, non solo l’occasione per trascorrere una bellissima giornata, in ricordo delle
domeniche che passavamo tutti
insieme a ridere, mangiare e
scherzare, ma anche l’occasione per ritrovare la complicità
e la solidarietà che fanno di
noi un’unica grande famiglia.
L’ironia, la semplicità e la bontà d’animo fanno di te un uomo
meraviglioso, un marito, un padre ed un nonno straordinario.
Hai vissuto un anno impegnativo e difficile, mostrando il tuo
lato più nascosto, ma senza lasciarti abbattere dalle avversità.
La determinazione che ti
contraddistingue, e che ti ha
permesso di migliorare notevolmente, ha fatto nascere in
noi una gioia inesprimibile. Vogliamo tu sappia che abbiamo
intenzione di festeggiare molti
altri compleanni tutti insieme,
quindi, vedi di non farci altri
scherzi!
Noi tutti desideriamo rinno-
vare, con questo umile gesto, i
nostri più cari e migliori auguri
per te che sei sempre nei nostri
cuori e nei nostri più felici pensieri! Ricorda che noi ci siamo e
ci saremo sempre per te e che la
tua forza d’animo è un esempio
non solo per noi, ma anche per
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tutti quelli che credono, di aver
perso il coraggio necessario per
affrontare la vita. In questo ultimo anno, tu ci hai insegnato a
non arrenderci, a metterci in discussione, a cercare di migliorarci sempre. Ogni più piccolo
successo rappresenta, per noi,
un grande traguardo, un segno
tangibile del tuo insegnamento,
che è diventato parte fondamentale del nostro essere.
Non possiamo che essere fiere di ciò che sei e di tutto quello
che hai fatto.
Ti vogliamo un gran bene,
non dimenticarlo mai!
Con affetto.
Moglie, figli e nipoti.
Ricordi
Donata Bottega
È così: bella, sorridente e felice che
vogliamo ricordarti con i tuoi genitori, nonni, zii, amici che ti hanno voluto
bene. È passato un anno. A noi manchi
tanto, il vuoto che hai lasciato è grande
e niente e nessuno lo potrà riempire. Tu ci hai insegnato a lottare, a non arrendersi mai, tu lo hai fatto solo gli ultimi giorni
quando il male ha avuto il sopravvento sul tuo corpo, ma il tuo
cuore, i tuoi pensieri, le tue preoccupazioni erano per noi.
Grazie, tesoro, di tutto. Cercheremo di essere degni di te.dei
tuoi insegnamenti e del tuo grande amore per noi. Ti preghiamo
sii sempre accanto a noi come tu sarai sempre nel nostro cuore.
***
Battiston Elisabetta
B
02.07.1924 - 18.12.2011
02
Nel primo anniversario della morte, con
im
immutato
dolore ti ricordano i figli Bruno
e Franco, la nuora Anna Maria, con nipoti
e pronipoti tutti. Dal cielo veglia su tutte le
persone a te care e su quanti ti hanno conope
sciuto e voluto bene.
sc
Presepio
di Andrea
ed Elena
ANAGRAFE
BATTESIMO
8. LEMBO KARJM di Tindaro e di Laurella Jessica Maria, nato a Enna (.Sicilia) il 17
agosto 2010 e battezzato il
28 dicembre.
Padrini: Ingari Stephanie da
Saint.Christophe (Francia) e
Napoli Cristoforo,dalla parrocchia S. Giuseppe
MATRIMONIO
2. BATTISTON MICHELE di Giovanni con TOMASI
MARIANNA di Angelo, uniti
religiosamente e civilmente il
31 dicembre 2012.
Testimoni: Cason Alessandro da Miane; Murador Sandro da Vittorio Veneto; Tomasi
Martina da Corbanese; Dal
Toè Alessia da Santa Lucia di
Tiave.
NELLA CASA DEL PADRE
10. POSSAMAI OTTAVIO di 87 anni, fu Antonio e
Angela. La sua giovinezza e
vita la condivise nella gioia
e nella sofferenza con Elena
Foltran. Dopo tanti sacrifici, lavoro, rinuncie e volontà di non
mollare, risparmiando riuscì a
costruire una bella casa e un
vigneto col suo rustico a Castagnera Alta. Le fatiche ed il
male piano a piano fiaccarono
la voglia di vivere, La malattia
ebbe il soppravvento il 13 dicembre 2012 presso la Casa
di soggiorno Padre Pio.
Il suo funerale con numerosa partecipazione venne celebrato il 17 dicembre, e poi
accompagnato al cimitero di
Corbanese.
11. CESARETTO ROSA
GIOVANNA di anni 76, sorella di Giocondo, Irma e Maria.
Di lei rimane il ricordo di persona buona e di tanta sofferenza, sempre assistita da nipoti e volontari generosi. Morì
improvvidamente a casa sua il
27 dicembre 2012. Dopo la S.
Messa esequiale il 29 dicembre, è stata accompagnata al
cimitero in attesa della risurrezione e del ritorno del Signore
alla fine del tempo.
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Auguri
«Voce amica»
GIORNATA DI CIELO CON MARIA
Un gruppo di giovani de
“La Vallata”
insieme a Nek
Ho appreso con soddisfazione che il rag. Carlo Dalle Crode ha raggiunto la pensione. Quando un dipendente svolge con
passione e competenza la sua mansione per quarant’anni, spesso
vengono meno motivazioni e senso del dovere, soprattutto nel
complesso contesto dell’attuale situazione sociale ed economica.
Invece, Carlo ha saputo mantenere vivo nel tempo il senso del
dovere, mettendolo a disposizione del suo lavoro e dei cittadini.
Avendo, in più occasioni, varcato la porta del suo ufficio, ritengo
doveroso sottolineare le sue doti di disponibilità, di correttezza
e di competenza. Interpretando, anche, il pensiero di molti concittadini che hanno espresso apprezzamento per il suo operato,
desidero farmi loro portavoce e gli auguro che il meritato riposo
sia sereno e ricco di soddisfazioni.
Bruno M.
Alla signora Erminia Zuanella che il giorno 20 novembre
2012 ha festeggiato i suoi primi novant’anni di vita, in compagnia del fratello Cesare e della sorella Gina (Suor Benedetta),
che a sua volta quest’anno ne ha compiuti ottanta.
Vista l’occasione i nipoti hanno voluto organizzare un pranzo
in modo da poter festeggiare tutti insiemi il lieto evento ed ora
vogliono esprimere nuovamente i loro migliori auguri ad entrambe le festeggiate.
AD AURELIO ed ANNA DAL CIN
Cari nonni,
per il vostro 50° anniversario di matrimonio, i vostri figli: Roberto, Vittorino, Nadia e Giuliano
assieme ai vostri amati nipoti: Mirco, Laura, Kewin, Denis, Anna Laura, Veronica e Chiara, vi augurano
una vita di salute, felicità e gioia.
Auguroni con amore da tutti noi.
GRUPPO ALPINI
Programma attività 2013
Gennaio: il giorno 5 Panevin, 18 Assemblea dei Soci e il 27 a
Solighetto: Commemorazione Battaglia di Nikolaiewka.
Febbraio: il 9 Banco Farmaceutico, il 10 Campionato sci di fondo ad Enego, il 12 Ultimo di Carnevale e il 24 Assemblea delegati
al “Toniolo” di Conegliano
Marzo: il 17 Santa Messa Chiesetta di San Giuseppe, il 23
pulizia del Calvario (Settimana Santa).
Aprile: il 25 Anniversario della Liberazione, il 28 annuale pranzo
alpino.
Maggio dall’10 al 12 “86 ^ ADUNATA NAZIONALE” a Piacenza, il 26 Assemblea delegati.
Giugno: il 2 Festa della Repubblica, 15 – 16 Raduno Triveneto
a Schio, il 23 Annuale Gita Alpina con Cerimonia a Cima Vallona
per il 45° anniversario.
Luglio: il 7 a Col di Nava per il 64° Raduno Nazionale, il 14 pellegrinaggio nazionale all’Ortigara, il 21 Festa Redentore (Calvario
di Corbanese).
Settembre: il 1° a Cison per il 41° Raduno al bosco delle Penne Mozze, il 22 Commemorazione di san Maurizio.
Ottobre: il 13 Inaugurazione sede Gruppo Ogliano, il 14 a
Conegliano per l’Anniversario Fondazione Truppe Alpine, a metà
mese castagnata per le scuole materne ed elementari.
Novembre: il 3 Anniversario della Vittoria e delle FF.AA., l’11
Festa di San Martino, il 16 Santa Messa e cena sociale ed il 30
Colletta Alimentare.
Dicembre: il 7 Cena sezionale ed il 24 Vigilia di Natale (pinza
e vin brulè).
Novembre-Dicembre 2012
Una giornata attesa da tempo
organizzata, all’”Unipol Arena” di
Bologna, dall’Associazione “Noi
S. Francesco” di Cison, per ascoltare testimonianze di persone che,
attraverso la Comunità “Nuovi
Orizzonti” impegnata nel recupero
di giovani di strada, hanno incontrato Gesù e la loro vita è cambiata.
Domenica 18 novembre, un po’
incuriositi, siamo partiti all’alba in
pullman e, aggregati al gruppo gli
amici di Corbanese, tutti in viaggio verso Bologna. Lungo il tragitto si respirava un’aria gioiosa, ma
la sorpresa al nostro arrivo, alle 8,
è stata grande: tanta gente accorsa, famiglie, gruppi giunti da ogni
parte d’Italia per vivere insieme
una giornata di festa.
Alle 9 tutto ebbe inizio con il
canto “E gioia sia!”. Il primo a salire sul palco è stato Fabio Salvatore, giovane scrittore, ossessionato
dal sesso, che ha incontrato per
caso la comunità “Nuovi Orizzonti” un incontro intimo e profondo
con Gesù Cristo che gli ha cambiato la vita: è riuscito a perdonare
gli assassini di suo padre, tragicamente scomparso in un incidente
stradale ed ora ha scelto di fare la
volontà del Signore seguendolo in
castità, povertà ed obbedienza.
Quindi è stata la volta di Gianna
Jessen, attivista americana, molto
conosciuta per la sua battaglia per
la vita, famosa per aver parlato di
aborto davanti al senato statunitense. A sua madre era stato consigliato l’aborto che lei accettò
ma che, per fortuna, non riuscì e
Gianna nacque. I problemi intellettivi e fisici furono evidenti ma
lei, con tenacia, forza di volontà,
l’aiuto di molte persone che la circondano tra le quali l’amata nonna
e soprattutto la fede in Gesù, non
solo riuscì a camminare, parlare
ma a cantare portando la propria
testimonianza a favore della vita
in tutto il mondo, perdonando sua
madre che della vita voleva privar-
la.
A seguire Luca, il protagonista
della famosa canzone “Luca era
gay” di Povia: giovane omosessuale fin da piccolo, incontrando
“Nuovi Orizzonti” ha incontrato
personalmente Gesù, scoperto la
bellezza di innamorarsi di una
donna, sposarla e con lei creare
una famiglia, diventando oggi
padre.
Prima di pranzo la toccante
esperienza di Chiara Amirante,
fondatrice della Comunità “Nuovi
Orizzonti” la quale presentando il
suo libro “Solo l’amore resta” ha
dichiarato che “…la piaga più difficile da sconfiggere tra i giovani
di strada che accoglie oggi non è
la droga ma bensì le sette sataniche che riescono a prendere possesso dell’anima di una persona
fino a spingerla a compiere atti e
sacrifici, anche umani, neanche
lontanamente immaginabili…”
Il pranzo al sacco e subito dopo
una sorpresa: tra noi il responsabile della causa di santificazione di
Papa Giovanni Paolo II° il quale
ha portato con sé una reliquia del
papa polacco molto legato a Maria.
Ed infine l’ultima testimonianza,
Nek, famoso cantante romagnolo,
“cambiato” grazie all’incontro
personale con Gesù ha, dapprima
cantato la sua canzone “Se non
ami” trasformandosi poi in giornalista, intervistando una giovane
ragazza affetta da malattia rara degenerativa, in sedia a rotelle, che
con la sua storia ha dimostrato con
tenacia e coraggio, di voler restare
attaccata alla vita, alla sua indipendenza, grazie alla forza che le da
il “Socio” (così lei chiama Gesù).
E’ intervenuto anche Jacov, uno
dei veggenti di Mediugorie raccontando la propria testimonianza
di come vive il rapporto con Maria, nella quotidianità, in famiglia.
Alle 18 la giornata si è conclusa
con la S. Messa animata dai giovani di “Nuovi Orizzonti”.
Era ormai buio quando ci siamo
rimessi in viaggio e, recitando il S.
Rosario, abbiamo fatto ritorno a
casa. Al nostro arrivo alle 22 eravamo stanchi, ma con una grande
certezza nel cuore: solo l’Amore
resta!
Valentina & Luca
Novembre-Dicembre 2012
SCUOLA MATERNA
Voce Amica
«Voce amica
amica»
Tarzo
www.parrocchiaditarzo.it
PICCOLI ESPERIMENTI...
GRANDI SCOPERTE!
Quest’anno a scuola parliamo d’acqua
ma soprattutto ci giochiamo.
Il mercoledì è il giorno degli “esperimenti”.
Abbiamo scoperto che l’acqua non ha colore, ma è magica: prende il colore di quello
che ci metti.
Se ci metti il colore aran- cione diventa
arancione, se metti il verde
diventa verde. Magica, vero?
Un altro giorno abbiamo messo varie sostanze (riso, sale, zucchero, cacao e lentic-
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chie) dentro un bicchiere pieno
d’acqua per vedere cosa succede.
Abbiamo visto che alcune
scompaiono altre, invece, si vedevano ancora nel fondo.
Poi abbiamo provato a mettere degli oggetti nell’acqua per
vedere se galleggiano oppure se
vanno in fondo. Che scoperta
vedere che i legnetti e le costruzioni stanno su!
Ma in assoluto l’esperimento
che ci è piaciuto di più è quello in cui la maestra ci ha messo nell’acqua una pozione magica verde. Noi soffiando con una cannuccia
abbiamo fatto le bolle!
Che meraviglia!Che
divertimento! Uscivano dalla bacinella!
La maestra ci ha detto che per fortuna le
faremo ancora.
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I bambini
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Notizie
in breve
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CELEBRAZIONE
DEGLI OGNISSANTI
COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
Il giorno 1 novembre è dedicato alla venerazione di tutti i Santi del Paradiso; ispirandosi al loro esempio di carità e fede si può
migliorare se stessi e rendere più facile il
cammino che si volge verso Dio.
Nella giornata successiva, il 2 novembre
alle 14.30, si è svolta la partecipata celebrazione con processione al cimitero dove si è
fatto memoria di tutti i Defunti ricordandoli
con affetto.
INCONTRO FRA CRESIMANDI
Sabato 17 novembre i cresimandi della parrocchia di Tarzo hanno vissuto un
pomeriggio davvero innovativo: nel primo
pomeriggio essi sono stati accompagnati in
località Castellich dove hanno incontrato ed
accolto i cresimandi della parrocchia di
S. Pietro di Feletto, in seguito guidati fino
all’antica chiesetta di Fratta, Don Francesco
ha spiegato loro il significato e l’importanza
di quegli antichi e preziosi affreschi presenti
all’interno della chiesetta. Un’iniziativa nuova, degna di essere portata avanti per creare legami fra i ragazzi e le diverse comunità parrocchiali, conoscere le realtà preziose
dell’una o dell’altra e coinvolgerne i membri
più giovani.
L’IMMACOLATA.
La solennità della Madonna Immacolata
dell’8 dicembre è stata celebrata con buona
partecipazione. La devozione a Maria è viva
e molto sentita: dopo la Santa Messa si è
svolta come atto di omaggio, di pubblica venerazione e affidamento, la processione con
l’immagine della Madonna. In quel giorno
anche l’Azione Cattolica era presente, per
essi questo è un giorno ancora più speciale, in
quanto in questa data ricorre la festa dell’adesione: essi hanno rinnovato il proprio impegno di amore e di servizio nella comunità, di
collaborazione e di testimonianza con la benedizione delle tessere e la promessa davanti
a Dio e alla comunità tutta.
IL SANTO NATALE
Preceduto dalle settimane d’Avvento
e dalla Novena abbiamo celebrato anche
quest’anno il Santo Natale. Un Presepio si
trova davanti all’Altare di S. Giuseppe, una
natività presso l’Altare Maggiore e un’altra
nel Sagrato. La Messa di mezzanotte durante
la Vigilia, contrassegnata da un clima di raccolta adorazione per l’arrivo di nostro Signore in terra; la solenne Messa di Natale delle
10.30, accompagnata dal vivace coretto dei
bambini, condotto dalle loro brave maestre e
la numerosa assemblea di fedeli, sono stati i
momenti salienti di questi giorni.
«Voce amica»
per ritrovarsi in modo semplice tra famiglie
per uno scambio di auguri.
A.C.R
Anche quest’anno l’A.C.R è ripartita in
quarta! Tema di quest’anno il teatro. Tutti
noi infatti siamo alla ricerca di un autore...,
un regista in grado di guidarci. La prima
festa, detta dell’adesione è avvenuta l’8 dicembre, le tessere sono state benedette e gli
appartenenti all’A.C hanno rinnovato il loro
impegno nella comunità cristiana. Ora ci
aspetta la festa della pace del 17 febbraio a
cui i bambini sono molto affezionati, per la
presenza allegra di tanti altri bambini proprio
come loro appartenenti all’Azione Cattolica,
per i bellissimi giochi organizzati dagli educatori e l’immancabile rinfresco. Ci saranno
poi altri appuntamenti che riuniranno tutti gli
Acierrini della Diocesi, quale per esempio il
Congressino di maggio: una festa grandiosa di un giorno intero in cui si gioca balla e
mangia in un clima di pace e conoscenza di
Dio, ma anche di altri bambini.
Novembre-Dicembre 2012
INCONTRO DEI CORI DELL’UNITA’
PASTORALE
Il 22 novembre, nel giorno dedicato a S.
Cecilia (Roma, II secolo-Roma, III secolo)
Patrona della Musica, dei musicisti e dei cantanti, in Parrocchia a Revine si è svolto un’incontro tra tutte le realtà corali parrocchiali di
Tarzo, Revine, Lago, Corbanese ed Arfanta.
Elisabetta M.
Gruppo famiglia
A nome della San Vincenzo De Paoli e dei
propri assistiti, ringraziamo di cuore tutte le
famiglie che hanno donato, durante la celebrazione della santa messa di domenica 30
dicembre i generi alimentari. Questi verranno distribuiti alle persone bisognose che in
questo momento sono 144.
Sappiamo che ci sono famiglie nel bisogno
anche nella nostra comunità; le invitiamo a
venire presso la nostra sede. Il Signore ricompensi quanti pensano anche agli altri.
MESSA AL CAPITELLO DI RESERETTA
Un bel gruppo di persone
provenienti da varie, parti del
paese, ha partecipato anche
quest’anno, il 21 novembre,
presentazione della B. V. Maria, alla Santa Messa celebrata da Don Francesco, presso
il Capitello dedicato alla Madonna della Salute sottolineando con la loro presenza la
devozione a questa dedicazione.
Un rinfresco ha concluso in
semplicità e simpatia la cerimonia; al prossimo anno!
Bruno M.
I segni
della fede
Continuiamo l’iniziativa cominciata nel
precedente numero di Voce Amica sui
segni di fede, devozione sparsi per le
borgate della nostra Parrocchia:
ADDIO 2012!
Dopo aver ovviamente “sventato” la fine
del mondo del 21 dicembre eccoci qua a festeggiare il finire di un altro anno. I fedeli si
sono ritrovati sabato 31 dicembre alle 18.30
per la Messa di ringraziamento, a chiusura
dell’anno, Santa Messa con il canto del “Te
Deum”. La funzione, sentita e partecipata, è
anche una occasione, offerta alla comunità,
Capitelli ad Introvigne dedicati a
Sant’Antonio da Padova
Capitelli a Nogarolo
Dedicato a San Giuseppe e situato nella parete della scalinata sotto la chiesa.
Capitello al Cristo
Dedicato alla Madonna. Lungo la strada che conduce alle fornaci di Revine.
«Voce amica»
Novembre-Dicembre 2012
VIAGGIO NEL MONDO DEL LATTE
GLI 80 ANNI
DI JOLE POL
Il giorno 12 ottobre 2012 la
nostra cara nonna Jole ha compiuto un traguardo importante:
80 anni! Non ci sembra vero eppure sono ormai ottanta le volte
in cui Jole ha spento le candeline
sulla torta anche se la nonna non
dimostra affatto la sua vera età:
carismatica e solare, con il rossetto scarlatto e i capelli sempre
in ordine (altrimenti non esce di
casa), come si può non riconoscerla? Gentile e disponibile, non
ci fa mancare ghiotti pranzetti e
la famosa barretta di cioccolata.
Per festeggiare degnamente
l’evento, la nonna ha organizzato, per la domenica successiva,
un pranzo in ristorante a cui han-
pagina 17
no partecipato tutti i suoi fratelli
e sorelle (complimenti alla famiglia Pol che serba il dono della
longevità!) nonché cognati e
cognate, consuoceri e ovviamente figli e nipoti. Dall’antipasto
al dolce, nonostante la pioggia,
abbiamo festeggiato con canti,
storie e risate la prima dei fratelli
Pol ad aver varcato il traguardo
degli 80. Sicuramente anche il
nonno, da lassù, si è unito a noi
nell’intonare “tanti auguri”, congratulandosi con te per lo stile
inconfondibile che non ti abbandona mai e che, insieme alla
salute, ti ha portato fin qui e ci
auguriamo ti porti a festeggiare
mille altri compleanni. Tanti auguri da tutti noi e grazie per la
bella festa…preparati perché ne
aspettiamo altre!!
Laura C. Marco C.
Sabrina D.B.
Anniversari di matrimonio
La Latteria sociale di Tarzo e Revine Lago domenica 2 dicembre ha
inaugurato presso la propria sede a Colmaggiore, un percorso didattico
dal titolo “Viaggio nel monTaglio del nastro
do del latte”.
La cerimonia presenziata
dal presidente della Società
cooperativa Grava Lorenzo
con il casaro Martino Grillo ed unito al Consiglio dei
soci, ha avuto la Benedizione da parte del Parroco
Don Francesco Taffarel e la
presenza di Possamai Gianpietro per la Regione Veneto, il Pres. di BCC Prealpi
Antiga, dei due Sindaci di Tarzo e Revine Lago uniti all’assessore Dr.
Miatto per il Comune di Vittorio Veneto e i rappresentanti di altre realtà
di cui la Latteria fa parte.
Si tratta di un progetto di “fattoria didattica” attraverso il quale la cooperativa, costituita nel 1948, intende offrire in primo luogo ai ragazzi,
ma anche a tutte le persone interessate, un’opportunità per conoscere
il mondo del latte, dell’arte casearia e dell’agricoltura in genere, raccontate attraverso la storia della Latteria e delle tradizioni della Vallata.
La mostra è, inoltre, l’occasione per riflettere su temi di attualità quali il territorio, l’attività agricola, la salvaguardia ambientale e l’alimentazione, confrontando gli aspetti evolutivi che li hanno attraversati.
All’interno della mostra didattica si può prendere visione anche di
un filmato, che racconta la lavorazione del latte, come era un tempo e
com’è oggi in tutti gli aspetti della filiera, dalla fienagione al prodotto
finito.
La Latteria lavora quasi 40 quintali di latte al giorno, di cui 3 quintali
sono latte di capra e pecora. I suoi prodotti tipici sono il Grillo de Colmajor, la Vallata, il Latteria Tarzo, il Montasio Dop, formaggi speziati,
ricotte e yogurt.
Per informazioni sulla Latteria, per
prenotare una visita guidata alla fattoria didattica, contattare la cooperativa a Colmaggiore tel. 0438.586235.
Grillo Martino
Particolare
del percorso didattico
HAPPY 90th BIRTHDAY
Domenica 25 Novembre nella chiesa parrocchiale di Tarzo alla S.
Messa delle ore 10,30, ci siamo ritrovate alcune coppie che festeggiavano date importanti dei nostri matrimoni. Un incontro innanzitutto per ringraziare Dio di questi anni trascorsi insieme anche se
non sempre facili,per il dono dei figli e la salute. Don Francesco ci
ha fatto ripetere le promesse fatte il giorno del nostro matrimonio e
lo scambio degli anelli,un gesto significativo e anche emozionante.
Il diacono Mario aveva fatto un passa parola in modo che preparassimo anche un momento da condividere insieme e un brindisi per
scambiarci gli auguri. Una cosa molto bella perchè in questi tempi
così frenetici dove siamo sempre di corsa, trovare un momento per
fare comunità giova a tutti.
Ringraziamo Don Francesco che ricorrendo quest’anno l’anno
della Fede ci ha fatto dono di un’icona del Credo,la professione di
Fede di noi Cristiani.
Una coppia partecipante
In una bella domenica di Novembre, Celeste Bianchet ha
festeggiato il suo compleanno. Nato a Colmaggiore di Tarzo il
28 novembre 1922, dopo tanti anni vissuti a Londra, in Inghilterra, ha spento le sue 90 candeline in compagnia di parenti ed
amici.
Nonno ti auguriamo di continuare così, con serenità e salute.
Teresa, Lisa e Carlo
«Voce amica»
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pagina 18
S
abato 1° dicembre, la serata
è dedicata ad una donna Alpinista. La parte centrale del programma quest’anno ha visto protagonista la francese Catherine
Destivelle, nata ad Orano in Algeria nel 1960. Ancora adolescente,
si fa notare per l’ardimento e le
capacità nel percorrere arrampicate assai impegnative. La consapevolezza delle proprie capacità
la spingerà, attorno ai vent’anni,
a dedicarsi all’arrampicata sportiva. Negli anni ottanta, in svariate
competizioni organizzate sia in
Europa che in America, Catherine primeggerà in modo assoluto,
lasciando al palo arrampicatori
molto blasonati. Ritornerà all’Alpinismo classico
negli anni ’90 e qui nel
severo ambiente della
montagna saprà dare dimostrazione di performance inaudite. Realizzerà imprese storiche,
prevalentemente in solitaria, abbattendo primati
fino allora di esclusiva appartenenza di alpinisti quali: Bonatti,
Cassin, Hasse e tracciando prime
vie a tutt’oggi irripetute.
Du Bloc a la Montagne, questo il titolo del filmato proiettato
nella serata, riassume con immagini splendide ed emozionanti,
il percorso alpinistico di questa
Novembre-Dicembre
Nove
No
vem
ve
mb
bre
e-D
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cem
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2
2012
12
12
34a Edizione di Serata Montagna
straordinaria donna.
Lo scorrere dei fotogrammi con
vertiginose inquadrature dal basso e dall’alto, i primi piani che
si soffermano sullo sforzo estremo, sull’impossibile appiglio da
ricercare, il respiro affannoso, le
vedute di panorami mozzafiato
o la ripresa delle due alpiniste al
termine della salita in posa sulla
vertiginosa punta del Dru, raccontano l’entusiasmante avventura di una persona non comune
dotata di una smisurata passione
per la montagna.
Serata Montagna ha voluto, con
il filmato della Destivelle, riportare anche l’attenzione sul ruolo
della donna nella affermazione
delle pari dignità. Ricordando
come vi siano ancora, anche in
società cosiddette evolute, pensieri e atteggiamenti che ne sminuiscono l’egual importanza.
L’esempio di Catherine assurge
così a simbolo sul quale seria-
SANTA BARBARA
Da molti anni è consuetudine ed impegno a Tarzo di onorare Santa Barbara protettrice dei Minatori, degli Artiglieri, dei
Marinai, dei Vigili del Fuoco e di quanti, nel loro lavoro, hanno
a che fare con il fuoco o le sostanze esplosive.
Anche quest’anno la domenica successiva al 4 dicembre,
giorno in cui si festeggia, ci siamo trovati alla Santa Messa di
ringraziamento alla Santa. Ogni anno chi ha vissuto quei lavori
di fatica e pericolo, insieme a vedove e familiari che sono stati
partecipi ai sacrifici dei loro cari, vuole ricordare il difficile
lavoro e ringraziare Santa Barbara per la protezione accordata
nella loro difficile attività. La fiducia nella Santa era così radicata che c’è chi del gruppo originario ha costruito un capitello e
chi ha voluto mettere nome Barbara alla figlia.
Nel corso del pranzo sociale è stato ricordato il cav. Flavio
Pilat, recentemente deceduto, da sempre disponibile e sprone
del gruppo AIEM (Associazione ex Minatori di Tarzo e Vallata).
Anche il prossimo anno ci proponiamo di ritrovarci per non
dimenticare chi tanto ha fatto per migliorare le condizioni di
vita della sua Famiglia e dell’intera società. Ricercando qualche
notizia su Santa Barbara abbiamo trovato che è protettrice anche dei Muratori, degli Ingegneri ed Architetti. Ci siamo chiesti
il motivo e ci piace immaginare che questo derivi da questa
parte della vita della santa.
Dice la tradizione che suo Padre voleva rinchiuderla in una
torre perché non professasse la Fede cristiana. Venne dato
l’ordine di costruire una torre con due finestre, Santa Barbara indicò ai muratori di costruire tre finestre e così fu fatto.
Quando il Padre vide le tre finestre, simbolo della Trinità, ordinò di uccidere la Santa.
Le storie dei santi hanno nei loro singoli episodi degli insegnamenti morali, in ogni occasione della vita possono e devono essere difese la Fede, la Speranza e la Carità. Nel corso
della Santa Messa viene letta la preghiera a Santa Barbara che
riportiamo come occasione per meditare meglio le significative parole contenute:
mente riflettere!
La Serata, da sempre organizzata dal nostro Gruppo Alpini,
si apriva con la proiezione delle immagini riprese, nel corso
dell’attività, dagli appassionati
del Gruppo: arrampicate in Dolomiti e su cascate di ghiaccio,
l’ascensione con il
CAI Vittorio Veneto
alla cima del Monte
Bianco, la salita in
ferrata alla Tofana di
Rozes, la lunga ma remunerativa escursione
in Val Montanaia, la
consueta indispensabile ricognizione e manutenzione
alla ferrata ANA Tarzo nel gruppo
delle Marmarole, per concludere
con le suggestive immagini della
visita al Rifugio Ciareido raggiunto, giusto come gli Alpini di
un tempo, a bordo dell’elicottero!
Particolarmente gradita la scelta
di passare dalla proiezione delle
diapositive al filmato; grazie alla
Nozze d’Oro
GIACOMO MAZZUCCO
E GRAZIELLA ROMAGNA
Domenica 9 Settembre circondati
dall’affetto dei famigliari e di tanti
amici Graziella e Giacomo hanno
rinnovato le promesse nunziali dopo
50 anni di vita coniugale, nella bella
cornice della chiesa San Lorenzo a
Candelo. La coppia ha partecipato
alla S. Messa allietata dal coro parrocchiale (Candelo in coro) di cui
Giacomo fa parte nel gruppo dei
tenori. Hanno preso parte alla festa
anche i cugini Aurelio Dal Gobbo e la
sua famiglia, giunti
appositamente dal
Veneto, infatti Giacomo è originario di
Tarzo e abitò a Sottoriva fino all’età di
13 anni. Lasciando,
poi, le zie Angela e
Giuseppina De Coppi per raggiungere la
mamma Maria che
lavorava nel Bielle-
competente disponibilità di Loris,
Marco e Leonardo
che hanno montato le immagini,
pazientemente riprese e raccolte,
avendo alla fine il plauso dei presenti.
Serata Montagna, come da tradizione, si è chiusa con il canto:
canzoni sulla Montagna e canti sulle festività di fine anno.
Quest’anno si è esibito il Coro
Cai della Sezione di Vittorio
Veneto, di recente costituzione,
diretto dalla Maestra Maria Possamai, animato e partecipato dai
coristi appassionati della montagna ed appartenenti alla Sezione
stessa.
L’edizione 2012 si è conclusa
con il saluto dell’Amministrazione Comunale rappresentata
dall’assessore A. De Polo e degli Alpini con il Capogruppo G.
Liessi. Arrivederci alla 35a Serata.
Geremia
se, era il 1953. Graziella è nata ad
Adorno benché la mamma fosse di
Tovena ed il papà Trentino. Il matrimonio venne celebrato a Biella
il 9 settembre del 1962 nella chiesa
di San Giuseppe. Ad augurare loro
una vita serena, insieme e per tanti
anni ancora, sono le figlie Annamaria con il marito Antonio Pradella
ed il figlio Enrico, e Daniela sposata
con Roberto e madre di Angelica e
Gabriele. Un affettuoso augurio dal
coro di Candelo e dal parroco. Alla
fine della cerimonia Giacomo ha
voluto ringraziare, non senza emozione, tutti i presenti.
A. D.G.
Novembre-Dicembre 2012
ANAGRAFE PARROCCHIALE a. 2012
Battesimi
8
Ie Confessioni
16
Ie Comunioni
17
Cresime
22
Matrimoni
3
Defunti
48
DEFUNTI
41. TREVISAN TEODOLINDA – Suor Prisca nasce a San Donà di Piave il 17 novembre 1927 da Antonio e Maria Anna Frasson, famiglia patriarcale, dove vivono i nonni paterni e altri due zii con le rispettive famiglie.
A 18 anni Teodolinda entra in probandato nell’Istituto
delle suore francescane di Cristo Re a Venezia e ad aprile 1947 inizia il noviziato a Santa Maria delle Grazie, e
riceve il nome di suor Prisca. Il 7 ottobre 1948 si consacra al Signore con la Professione religiosa. Lavora nelle
Scuole Materne e Parrocchie - A Resana (TV) e negli
orfanatrofi di Palermo e di Napoli, dove offre il suo aiuto con generosità ed entusiasmo. Nel 1971 consegue
il diploma di abilitazione all’insegnamento nella Scuola
Materna e viene inviata, come superiora, nelle fraternità
di Salvatronda, di Chiesanuova e infine di San Trovaso.
Lo zelo apostolico anima la sua attività con i bambini, i
giovani e le famiglie che incontra nella Scuola Materna e
nelle attività parrocchiali. Trascorre un periodo a S. Maria delle Grazie e poi viene accolta in Villa Bianca, dove
può essere curata e può godere della presenza della
sorella Suor Bruna. È l’alba del 30 ottobre 2012 quando
alcune sorelle, prima di recarsi in chiesa per la preghiera comunitaria, le fanno visita ed accompagnano con la
preghiera il suo incontro con il Signore. I suoi funerali
sono celebrati a Tarzo, nella chiesa di Villa Bianca, il 31
ottobre, vigilia della solennità di tutti i Santi. La salma riposa nel cimitero di San Donà, accanto ai suoi famigliari.
42. BORSOI ANTONIETTA era nata a Tarzo 79
anni fa, il 17 luglio 1933 in via Castellich. Trascorse gli
anni giovanili con i fratelli, i quali ora l’hanno accolta nel
mondo di Dio Ancora giovane si trova a Venezia come
collaboratrice governante in varie famiglie, grate per il
suo lavoro fatto con amore. Celebrò il matrimonio con
Tomasin Narciso e qualche anno fa ricordarono con le
loro nozze d’oro i cinquanta anni di vita insieme, nella
gioia e nel dolore; nella salute e nella malattia. Ebbero
la gioia e la speranza nell’avvenire nei figli Mario, Letizia
e Marco. Questi ultimi anni li trascorse in via Vallorch.
Venne ricoverata all’Ospedale di Vittorio Veneto dove
concluse il 18.11.2012 il suo pellegrinaggio terreno. La
Messa esequiale venne celebrata nella chiesa di Tarzo
il 21 novembre.
43. MEL TULLIO era nato a Revine Lago 67 anni
fa, il 21 agosto 1945. Ha celebrato il matrimonio con
Micheletto Manuela. Tullio trascorse la sua vita in varie
agenzie a Milano e in altre regioni di Italia. Da vari anni
era residente a Tarzo in via Toniolo, dove si poteva concedere una vita tranquilla di pensionato; lo si vedeva
ogni giorno con il giornale in mano, intento a leggere
o passeggiare per il centro. Poi improvvisa e inaspettata la conclusione della sua esistenza su questa terra
all’Ospedale di Conegliano il 19.11.2012. La Messa
esequiale venne celebrata nella nostra chiesa parrocchiale il 23 novembre.
44. BOTTEGA ERMELINDA, conosciuta con il
nome di Gilda, era nata a Vittorio Veneto il 8 novembre
1921, visse i suoi primi anni con i quattro fratelli. Celebrò il matrimonio con Mazzucco Agostino e venne ad
abitare a Tarzo, in via Castellich. Ebbe la gioia dei figli
Antonio, Bruno e Graziella. Trascorse la sua esistenza
come lavoratrice della terra; le giornate erano scandite
dall’alternarsi dei tempi e delle stagioni; iniziavano prima del sorgere del sole, non terminavano al tramonto
ma spesso continuavano anche nella notte per portare
avanti i lavori di casa e provvedere al meglio alle necessità della famiglia.
Concluse inaspettatamente il suo pellegrinaggio su
questa terra a 91 anni all’Ospedale di Vittorio Veneto
il 23.11.2012. Il funerale venne celebrato nella chiesa
di Tarzo il giorno 26 novembre e poi accompagnata al
Cimitero in attesa della resurrezione.
45. PICCIN IDA era nata a Forcal di Vittorio Veneto 99 anni fa, il 26 giugno 1913. Erano allora 13 fratelli e sorelle; Ida era la più piccola. Quando celebrò il
«Voce amica»
matrimonio con Favero Francesco venne ad abitare a
Tarzo, a Colmaggiore di Sotto ed ebbero la gioia dei
figli Armando e Anna Maria. Per lavoro, Ida con il marito
si trasferirono prima a Verona, poi a Milano ed infine a
Genova, dove rimasero fino alla pensione e poi fecero
ritorno a Tarzo in via dei Pascoli. Ida trascorse molti anni
come domestica a servizio di varie famiglie, che cercava
di amare e di collaborare al meglio. Ida ha vissuto tante
esperienze: due guerre mondiali con il seguito di dolore
e di morte; di difficoltà economiche, il dover abbandonare il proprio paese e gli amici; la morte dei suoi fratelli
e sorelle, infine, la morte del marito Francesco e della
figlia. Una vita spesa nel lavoro, per il bene della famiglia.
Era ospite della Casa di Riposo “Villa Bianca” dove concluse la sua permanenza su questa terra il 29.11.2012.
Il suo funerale venne celebrato nella Chiesa di Tarzo il 1
dicembre e poi accompagnata al cimitero in attesa della
resurrezione.
46. MOSCHET LIVIO era nato a Tarzo il 27 ottobre
1935. Coniugato con Balliana Domitilla, aveva celebrato
con gioia e nell’amore e fedeltà reciproca il 50° di matrimonio, circondato dal fratello Francesco e dalle sorelle
Anna, Maria e Rosa e dalle figlie Giorgianna e Stefania.
Ricordiamo Livio per la sua disponibilità, sensibilità e
pratica religiosa, per il suo cuore ricco di gioia e di forza
cristiana. Costante e fedele la partecipazione, assieme
alla moglie, alla Messa domenicale e ai Sacramenti. Abitava vicino alla Chiesa e fu sempre partecipe e interessato alla vita della parrocchia e ai suoi problemi. Per vari
anni fu membro attivo e stimato nel Consiglio Pastorale
Parrocchiale e di questo siamo riconoscenti. La sua sapiente e appassionata mano rendeva il campo coltivato
come un giardino da dove raccoglieva il frutto del suo
lavoro. In questi ultimi mesi, con l’aggravarsi inesorabile
della malattia e della sofferenza, venne circondato dalla
attenzione, dalla preoccupazione e dal conforto dei familiari e delle persone che gli volevano bene. Ha fatto
ritorno a Dio il 1 dicembre 2012, all’Istituto Padre Pio.
Il suo funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il 3
dicembre e poi accompagnato al cimitero.
47. FARRACINI MARIA. Nata a S. Maria di Sala
(VE) il 10.9.12916, trascorse la sua serena giovinezza
nella casa paterna di Caselle. Sposatasi nel 1945 con
Carlo De Polo venne ad abitare a Fratta. Non avendo
avuto figli, il loro affetto si riversò sui molti nipoti che
spesso hanno rallegrato ed animato la loro casa specialmente durante le vacanze estive. Rimasta vedova nel
1984 trascorse, poi, parte della sua esistenza a Bassano del Grappa con la sorella Giuseppina e le nipoti
Del Cont. Non più autosufficiente trascorse gli ultimi
anni della sua vita, amorevolmente assistita, nella casa
di riposo Padre Pio. E’ deceduta all’ospedale di Vittorio
Veneto 13.12.2012 ed il suo funerale venne celebrato
nella chiesa arcipretale di Tarzo il 15 dicembre e tumulata accanto al marito.
48. FAVERO ANTONIO di anni 84. Era nato a Tarzo
il 24.7.1928 come i fratelli Francesco, Gino e Adelio. Nel
1956 celebrò il matrimonio con Resera Rina ed ebbero
la gioia di amare i figli Stefano e Ennio, che erano lo
scopo della loro vita. Antonio, che risiedeva in Via Castello, era amichevolmente conosciuto come “Toni del
latte”. Egli per 25 anni svolse il servizio di raccogliere il
latte dalle varie aziende agricole. Questo lavoro lo spingeva ad andare fino a Miane, Combai e Revine Lago.
Aall’inizio il trasporto era un po’ artigianale, poi con il
motocarro ed infine con il furgone; e questo mattina e
sera. Poi, lavorò in varie fabbriche fino alla pensione. Lo
ricordiamo come persona attiva e concreta nella attività
della Pro Loco di Tarzo, disponibile anche ad altri servizi
per il bene della comunità. Stimato per la sua precisione, fino al centesimo, la sua serietà ispirava fiducia e
tranquillità perchè gli impegni erano sempre portati a
termine. Lo ricordiamo fedele e puntuale alla Messa domenicale con la moglie Rina, all’interessamento per la
vita della Parrocchia. Soffrì la morte del figlio Ennio e del
fratello Adelio, che lasciarono una indelebile ferita nel
suo animo e lo faceva ripetere con le lagrime agli occhi:
Cosa mi è capitato, un figlio morto prima del padre! Un
padre non ha da andare a trovare il figlio al cimitero!
Improvvisamente concluse la sua vita su questa terra il
28 dicembre 2012 all’Ospedale di Conegliano. Il suo
funerale venne celebrato nella chiesa di Tarzo il 31 dicembre e poi accompagnato al Cimitero in attesa della
resurrezione.
pagina 19
Ricordi
POSSAMAI
OTTAVIO
07-05-1929 - 3-02-2005
Sono trascorsi otto anni
da quando ci hai lasciato.
Sei sempre nei nostri pensieri e con affetto ti ricordiamo.
I tuoi cari.
DE CONTO
FIORENZO
25.08.1973 – 12.11.2012
Il tuo ricordo resta sempre
nei nostri cuori e ringraziamo tutti coloro che ci sono
stati vicini
Famiglia De Conto
Severino
DE BASTIANI
Nel quarto anniversario
dalla scomparsa, lo ricordano con affetto la moglie
Lina, i figli Gianfranco con
Nadia e Fanny con Emanuele, i nipoti Sabrina,
Giacomo e Antonio.
LIVIO MOSCHET
Livio se ne andato a 77
anni, rimpianto da tanti
amici e conoscenti che
hanno voluto manifestare
il loro cordoglio, partecipando numerosi al suo funerale. Colpito da un male
inesorabile, non ha mai fatto pesare la sua malattia, lottando e lavorando con grande forza d’animo,
senza mai arrendersi, fino a quando le forze gli hanno dato la possibilità di rendersi utile. Chi ha avuto
modo di conoscerlo ed incontrarlo negli ultimi anni
ha scoperto in lui una grande vitalità, espressione di
un carattere forte e determinato.
Livio fu un lavoratore instancabile, prima nell’attività
agricola e poi per molti anni, con valida e ricercata
professionalità, nell’attività elettrogalvanica.
Partecipò, anche all’attività amministrativa, fu eletto
consigliere comunale negli anni 1970, 1980 e nel
1985 come assessore. In questo ruolo si dimostrò
attivo e critico stimolatore delle iniziative pubbliche.
Presente ad attivo nella Pro Loco, sempre entusiasta e costante nell’allestire il Panevin. Fu, altresì,
partecipe in altre attività sociali e parrocchiali: nelle
Associazioni Aido, Avis, Caritas parrocchiale e nel
gruppo Alpini. Non in modo formale, ma con adesione creativa e propositiva, con condivisione di
sentimenti e di finalità. Livio aveva molti amici perché, animo generoso, dava prima di chiedere. Non
posso, infine, dimenticare l’amicizia e la stima, reciproca, conservata per tutta vita.
Nicola
O
F F E R T E
Per la Chiesa dalla visita alle famiglie
Piccin 10 €, Furlan 25, Baldassar Sergio 20,
Baldassar Domenico 10, Tomasi Lino 20
, Benetti 15, Soldan Giancarlo 2, NN 15,
NN 50, NN 50, NN 100, Bazzo Thomas 10,
Michelon Vittorino 20, Forlin Rodolfo 100,
Famiglia Donatella 20, Dei Tos Pietro 50,
Dei Tos Rita 20, NN 10, Simon Pietro 20,
Trevisan Maria 10, NN 20, Da Re Ugo 50,
Roncolato Maria 50, NN 30, Pizzin Anna
Maria 20, Franceschet Tiziano 20, NN 10,
Napolitano 10, NN 50, NN 20, Franceschet
Marisa 10, Casa Felice 10, Strazzer 10, NN
20, Carpenè 20, Tonon Roberto 20, NN 20,
Pancot 10, De Nardi Giorgio 10, Pradella
Lucio 10, Braido Angelo 15, Pilon Rita 20,
NN 60, NN 50, NN 10, NN 50 De Bastiani
Giuliana 10, Mattiuz Giacomo 30, Introvigne
Paolo 10, Lorenzon 10, NN 40, Da Dalto
Gina 20, Cibello 40, Pizzin Achille 50, Scottà
20, De Martin Luigi 50, Pilat Loris 30, Michelon Bruno 40, Cesca 20, NN 500, E.G.
20, Fornelli Costacurta 50, Dall’Antonia 10,
NN 10, Perin Feltre 10, Severino Giovanni
20, Franceschet Maurizio 20, NN 20, NN 10,
Franceschi Ilario 15, Baldassar Giovanni 20,
Suore Ancelle Missionarie 50, NN 20, Masetto 50, Casagrande Giacomo 20, Introvigne Sante 10, Sartor 20, Michelon Giovanni
15, Pellettier 10, D’Altoè Francesco 25, NN
30, Casagrande Elisa 5, Antoniazzi Ugo 30,
Dal Maso 10, NN 10, NN 40, NN 50, Dal
Col Armando 20, Zuanella Gianna 20, NN
20, Fedato 50, Suore Francescane di Cristo
Re 50, Pizzin Edes 20, De Martin 25, Grava
Lucia 10, NN 10, Antoniazzi Gino 20, NN
20, Michelon Cesarino 20, Dia 10, NN 100,
Bernardi Remo 10.
Per la CHIESA
Funerale di Tomasi Paola 18 €, per opere
parrocchiali 1.20 e in sua memoria il figlio
100, De Conto Rita 20, Famiglia Cancian 50,
Famiglia Canzian Giuseppe 50, De Conto
Armida 20, Suore Francescane di Cristo Re
20, Pancotto Silvana 200, Prestito grazioso
7.000, NN 40, Gruppo Alpini di Tarzo 30, NN
300, Comune di Tarzo per il GREST 844,23,
Famiglia Antoniazzi Ugo 200, Geronazzo 10,
Funerale di Borsoi Antonietta, la famiglia
Tommasin 150, offerte in chiesa 44.60 e per
opere parrocchiali 19, Bez Cinzia e gruppo
signore per la sala 20, Funerale di Mel Tullio
26,63 e per opere parrocchiali 10.20, Dal
Gobbo Erika e Piergiorgio 50. In memoria
di Pin Doroteo 50. In memoria di Moschet
Livio 150. In memoria di Piccin Ida, il figlio e
famigliari 150, offerte in chiesa 21.84 e per
opere parrocchiali 13. In memoria di Bottega Gilda 100, offerte in chiesa 30.33 e per
opere parrocchiali 3.35, Andreon Maria 10.
In onore di S. Barbara e in ricordo di Ghin
Francesco e Faraon Ottilia 100, G.E. 80. Offerte festivo 750,5 e feriale 295,2, Stampa
205,17, candele: 407,41, Giornata del Seminario 31, Associazione S. Barbara Tarzo 40,
NN 18, Famiglia Roberto Masatti 300. Funerale di Ferracini Maria 28.02, per opere
parrocchiali 15.60 e in memoria nipoti Del
Cont 200 e cugine Bornia 100, Casagrande
Giovanni 20, Cadalt Elio 20, NN 5, Pradal
Augusta 30, Foltran Clelia 20, Fontana Ida
20, Longo Natale 20, Pro Loco concerto di
Natale in chiesa 100, Dalle Crode Sante 10,
“VOCE AMICA”
Direttore responsabile
Don Mario Fabbro
Direttore:
Mons. Francesco Taffarel
Iscriz. Al n. 705 Reg. Stampa
Tribunale TV 1-6-88
Stampa: TIPSE - Vittorio Veneto
Biz Paolina 20, Marcuzzo Maria 100, Michelon Franca 10, Ranger Paolo 10, Roncolato
Maria 5, 50° di Matrimonio di De Vlasi Antonio e Della Pietà Augusta 100,NN 70.
Spese: Toner fotocopiatore 90 €, rata restituzione prestito grazioso 1400, Avvenire
promozione 60, Foglietto La nostra Messa
96; 2 termo convertitori chiesa e oratorio
116, locandine incontri unità pastorale 44,
a sacerdoti per ministero 275, stampa 5649,
energia elettrica 606,34, calendario liturgico
10, spese corso catechisti 143, varie 5.50.
Assicurazione chiesa, canonica, oratorio e
campanile 6.871, franchigia assicurazione
251, tende porta oratorio e canonica 968,
Candele votive 1300, luce 478.96, riscaldamento 205.51.
SCUOLA MATERNA
Pancotto Silvana 200 €,-Ufficio scolastico di
Treviso 5.659,31, In memoria dio Zilli Marco, la famiglia Dei Tos Pietro 100, Famiglia
Antoniazzi Ugo 200, Pro-Loco Tarzo (San
Nicolò) 700. Associazione S. Barbara di Tarzo 40, Comitato Genitori Scuola Materna
dal mercatino 1.200, dai calendari 30, MIUR
Ufficio Scolatico Treviso 15.648,11.
Spese: Luce 248.86 €, Riscaldamento
535.73FR 8.000, Personale 18.607, TFR
8.000, alimentari 2262,84, Varie 200, CESA
134,43, Quota Associativa FISM 667, Corsi
per le Insegnanti 228.50
Chiesa di NOGAROLO
Spese: energia elettrica 65.09 €
Chiesa di FRATTA
Offerte: 85 €, Cecchin Rita 10.
Spese: energia elettrica 63.30 €, spese varie per la chiesa 85.
LAMPADA S. Antonio: Bernardi Roma
10 €.
VOCE AMICA
Tarzo: De Coppi Sergio (Longarone) 10 €,
Pancot Augusta 20, Pol Jole 10, NN 154 Zanetti Tarcisio 10, Zuanella Rina 20, Tomasi
Maria 5, Famiglia Antoniazzi Ugo 30, Cecchin Flavia 20, NN 10, Casagrande Antonio
50, NN 20, Favero Armando (Genova) 50,
Introvigne Sante 10, Michelet Lina 30, Mazzucco Antonio 20, G.E. 20, Bianchet Giuseppina 20, Bianchet Giacomo 20, De Polo
Nicola 20, De Conto Giovanni 20, Ferracini
Maria 30, NN 5. NN (G) 40, Edicola Pol Nicola 100, Possamai Savina (Mareno di P.) 30,
Possamai Savina 109, De Bastiani Gianfranco
10.Totale 888 €
Corbanese: via Martiri 32 €, Piazza Papa
Luciani 10, Possamaio Sergio, Tomasi Isetta
10, Cettolin Delia 20, Anna Bella 20, Donata
30, Mattiuz Antonio Mario 20, Pol romeo 15,
Possamai Luisa Rosalba 15, Fiorin Francesca 10, Tarolli 10, Borsoi Lidia 15, Damian
Renata 15, Da Ros Antonietta 5, Possamai
Luciana 20, Tomasi Bruna 10, Battiston Pina
5, Sisto 3, Vie Siviglia, S. Giuseppe e Borgo
Madonna 30, Salone Liviana 55.Totale 410 €
Arfanta: 120 €. Totale entrate: 1418 €
Spese: Spedizione emigrati 227.69 €, Tipografia 1.402,96. Totale spese 1630,65 €
Angolo dei
ricordi
Foto della vallata: inverno del 1943, con i laghi ghiacciati.
In basso la strada di Colmaggiore, si vede la latteria e, dietro,
casa Tomasi.
Pochi gli alberi lungo le sponde, il territorio ben curato ed il
canneto tagliato per fare le “grisiole”.
Calendarietto appuntamenti
Gennaio
1. Anno del Signore 2013.
Festa della Madonna Madre di Dio. Giornata mondiale della pace
3. I Giovedì del mese-preghiera per le vocazioni. Incontro Animatori del Grest
4. I° Venerdì del mese
6. Epifania del Signore, Festa
dei Bambini al Bambino
Gesù. Premiazione dei Presepi e consegna dell’Immagine del Bambino Gesù ad
un bambino che la custodirà per un anno in famiglia.
Concerto dell’Epifania del
Coro “Vittorio Veneto”.
10. Incontro Genitori e Padrini del Battesimo
12. A Cison di Valmarino: Incontro dei Catechisti. Incontro Famiglie n. 2.
13. A Vittorio Veneto: Incontro Cresimandi, Celebrazione del Battesimo
14. Incontro Famiglie n. 1.
16. Festa di S. Tiziano patrono della Diocesi. Incontro
Gruppo “La Bibbia”
21. Pellegrinaggio Foraniale a
S. Pietro di Feletto
A Lago: Incontro Unità Pastorale. Arch. Falsarella
26. Incontro Famiglie n. 2.
Febbraio
2. Festa Patronale: Presentazione del Signore al Tempio. La Candelora – benedizione delle candele.
A Cison di Valmarino: Incontro Catechisti della Forania.
3. S. Biagio
13. Le Ceneri – Inizio della
quaresima
16. Raccolta Ferro per la Parrocchia.
17. I^ Domenica di Quaresima
18. A Tarzo: Incontro Unità
Pastorale – La fede e l’arte,
relat. Prof. G. Mies
23. A Vittorio Veneto: Incontro Cresimandi
28. Redazione di “Voce Amica”
Voce Amica
ringrazia
tutti coloro
che la sostengono.
Prega i collaboratori
di fornire i testi
in formato (word)
e le foto in (jpg)
per
VOCE AMICA
Redazione e Collaboratori di questo numero
Parrocchia di Tarzo: Parroco, suor Leontina, Nicola De Polo, David e Roberto Casagrande, Bruno Michelon, A. Pancot, F. Introvigne, M. Tonin, M. Grillo, Geremia, Elisabetta M..
Parrocchia di Corbanese: Parroco, Liviana Favero, Damian Renata, S. Meneghin.
Parrocchia di Arfanta: don Angelo, Andrea De Marchi, Valentina Resera, M. Teresa Tomasi, Milva
Faraon.