Tetto, ritorno al passato
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Tetto, ritorno al passato
TETTO RITORNO AL PASSATO di Nicola Zeni e Tita Miragola 44 L’ oggetto dei desideri nell’edilizia di oggi è il tetto ventilato, in legno, un sistema che, guarda caso, i nostri nonni e chi prima di loro, già conoscevano bene, anzi, era l’unico usato per le coperture, anche se la ventilazione non avveniva con la precisione tecnica di oggi. Ma l’esperienza e l’ingegno, in edilizia come altrove, hanno sempre sostituito egregiamente l’assenza tencnologica e la non vasta scelta di materiali a disposizione. E poi, che senso aveva, un tempo, abitare nel sottotetto? Quello era il posto dei covoni di paglia, che lì se ne stavano sempre arieggiati, senza ammuffire. Oggi invece, l’appartamento in mansarda è una delle abitazione più esclusive e costose. Ed ecco che il ruolo del tetto è, in parte, cambiato, diventando al 100% un sistema funzionale, che, oltre ad autoportarsi, deve garantire impermeabilità alll’acqua, funzioni di isolamento termico ed acustico, di riflessione del calore per schermare l’edificio dell’irradiamento dei raggi infrarossi, o addirittura può essere anche un collettore di energia grazie ai sistemi solari e fotovoltaici integrati. 45 DALLA SOFFITTA ALLA MANSARDA I progressi degli ultimi decenni in campo edile hanno modificato il tradizionale tetto inclinato. La soffitta – una volta inutilizzata che con il suo rilevante volume d’aria circolante provvedeva a compensare in modo continuo temperatura e umidità – ha trovato nel telo sottotetto una protezione supplementare contro la polvere penetrante, la pioggia battente e la neve. Le normative tecniche riconosciute prevedono espressamente l’uso di schermi e membrane traspiranti per ovviare ai problemi di condensa nel sottotetto, migliorando così il comfort abitativo generale e il risparmio energetico. Prevedendo un adeguato isolamento che trattenga il calore, gli spazi sottotetto oggi sono trasformati e utilizzati a scopo abitativo. DAL TETTO IN LATERO CEMENTO AL TETTO IN LEGNO Un tetto ventilato, si può chiamare tale quando il manto di copertura si distacca dal supporto continuo in legno sottostante mediante un'intercapedine per la micro ventilazione e viene creata una camera di ventilazione interna tra il tavolato di legno e l'isolamento termico che permetta ad un flusso omogeneo d’aria, di circolare dalla gronda fino al colmo; conseguentemente, devono essere evitate correnti trasversali. Le camere d’aria, accuratamente studiate, garantiscono Rotolo armato con corpo in alluminio plissettato, realizzato con il metodo Crep-Tec. METALROLL di Wierer viene proposto con larghezze diverse per adattarsi ai diversi profili di tegole. È ideale sia per la linea di colmo orizzontale che di displuvio. Prodotto disponibile nei colori rosso e testa di moro. la ventilazione del tetto e la microventilazione del sottomanto. Il conseguente effetto camino favorisce, attraverso il colmo, lo smaltimento dell’umidità e quindi la salubrità del manto, riduce i costi di manutenzione ed accresce le prestazioni dell’isolamento. In estate, la ventilazione incrementa e potenzia le caratteristiche dell’isolante, espellendo quindi il calore dal colmo. Monitoraggi eseguiti in proposito, dimostrano che la sola ventilazione incrementa l’effetto dello strato isolante con una riduzione della temperatura negli ambienti sottostanti di 8 - 10°C. D’inverno, invece, la circolazione dell’aria è meno intensa, ma è più che sufficiente per mantenere asciutto il pannello isolante e per eliminare fenomeni di condensa. Tali comportamenti producono di fatto notevoli risparmi energetici negli ambienti sottostanti. Nelle regioni più fredde con elevato numero di cicli gelo-disgelo, la ventilazione assicura una temperatura uniforme della copertura, rallentando il processo di scioglimento della neve sul manto e prevenendo la conseguente formazione di ghiaccio in gronda. I pregi del tetto ventilato vengono particolarmente evidenziati quando la copertura è realizzata su struttura portante lignea (il legno è un materiale naturale traspirante ed aiuta a stabilizzare il tasso di umidità interna), con i singoli strati funzionali realizzati in materiali naturali ed i coppi, posati a secco su orditura in legno. E il business del tetto in legno è uno dei nuovi trend che stanno entrando in rivendita. Altra tendenza è quella scaturita dalle nuove condizioni metereologiche, che hanno fatto in modo che in Italia si stia sviluppando anche nelle zone del Centro e del Sud il tetto inclinato, che piano piano sta soppiantando lo storico tetto piano, portatore di aspetti più critici nell’ambito della tenuta all’acqua. Cesarea, non solo lastre grecate o ondulate... ma un sistema di copertura completo, omologato e garantito. Completano il pacchetto Cesarea: colmi, laterali, chiusure gronda e muro; oltre agli accessori meccanici per un facile e immediato montaggio. Cesarea Anticondensa è una lastra ideale per coperture in ambienti che presentano condizioni termiche e igrometriche particolari. Cesarea Anticondensa, ha un peso di kg 4,2 circa al m2 con assorbimento trattenuto dell’umidità a veloce rilascio per evaporazione. GLI SMT ALLA RIBALTA La nuova UNI sul tetto li ha portati alla ribalta (vedi articolo a pag. 54), anche se in Italia sono approdati da oltre vent’anni. Si tratta di schermi e membrane multifunzione che offrono la tenuta dell’acqua, l’impermeabilità all’aria, la traspirazione, il controllo del flusso del vapore acqueo e anche la riflessione del calore. Oggi questa tipologia di prodotti è disponibile in Italia in una vasta gamma di impieghi. Le funzioni principali degli Smt sono: - Migliorare l’efficienza energetica dell’involucro edilizio. - Contribuire al miglioramento della funzione termica dei materiali isolanti grazie al controllo del flusso del vapore acqueo. - Contribuire alla preservazione delle strutture e quindi al prolungamento della loro durata. - Evitare le perdite di calore grazie all’impermeabilità all’aria. - In caso di vento, limitare il solleva- USB CLASSIC di Riwega è un telo saldato termicamente a tre strati, altamente traspirante e al tempo stesso impermeabile all’acqua. USB CLASSIC è formata da uno strato inferiore di tessuto non tessuto in polipropilene protettivo ed assorbente e da uno strato superiore ad alta resistenza allo strappo ed idrorepellente. Tutto ciò a protezione della membrana intermedia permeabile al vapore acqueo e impermeabile all’aria. Lariver, il vetroresina per coperture e rivestimenti. Cesarea, il tetto con garanzia di idoneità tecnica, anche nella versione Anticondensa: la risposta all’umidità. Lariver è un’ampia gamma di manufatti in vetroresina traslucidi od opachi: rotoli ondulati e piani; lastre ondulate e grecate, lastre curve autoportanti e protette. Divisione Edilizia 46 - YOUSPECIAL 20019 Settimo Milanese - Via Manzoni, 28/32 PANORAMA INDUSTRIA --YOUGREEN - 47 Tel. 02/33505.1 Fax 02/3286415 [email protected] 45x45 Losa Quarzite Nero - - mento degli elementi di copertura discontinua (riduzione dei fenomeni di pressione /depressione subiti dalla copertura). Partecipare attivamente alla ventilazione del tetto. Raccogliere e condurre ai canali di scolo le infiltrazioni accidentali di acqua (eccezionale concomitanza vento-pioggia; rottura o spostamento di un elemento di copertura; eventuale condensa sotto il materiale di copertura). Ridurre i rischi di entrata di animali. Proteggere i locali sottotetto contro le infiltrazioni di neve, polveri, sabbie e pollini. DELTA-EXXTREM di Dörken è progettato per la posa sotto pannelli solari o fotovoltaici e nei casi di elevato irraggiamento solare sulla copertura. Può essere posato sotto tegole di recupero. Grazie alla presenza di speciali agenti stabilizzanti offre una resistenza alla temperatura fibo a 120°C. Fornisce, grazie al rivestimento stabilizzato agli UV, una protezione efficace anche nel caso di tegole di recupero o sotto pannelli solati integrati con giunti che lasciano passare la luce. Può essere posato anche sopra membrane sottotetto esistenti in caso di installazione o integrazione di impianti solari sul tetto. È altamente permeabile al vapore acqueo e impermeabile all'aria. La doppia banda adesiva integrataoffre un'alta permeailità all'acqua e all'aria nelle sovrapposizioni. Grazie al peso di 300 g/m2 offre una grande resistenza e sicurezza durante le fasi di posa. Può essere posato su supporto continuo o direttamente a contatto dell'isolante termico. Sono quelle di un’edilizia ormai rivolta al risparmio energetico e alla bioedilizia, quindi a costruzioni ecocompatibili e sostenibili a livello ambientale. In questo contesto diventa fondamentale regolare e controllare il passaggio del vapore acqueo, affinché non possa condensare all’interno delle strutture che saranno sempre più coibentate con spessori in continuo aumento. Di fondamentale importanza anche la protezione dell’involucro edilizio dall’acqua, possibile grazie alle caratteristiche di tenuta all’acqua tipiche degli schermi e delle membrane traspiranti. Anche la tenuta all’aria di questi materiali ha un ruolo chiave: garantisce un elevato risparmio energetico, fermando le perdite di calore, che sono una delle principali cause del peggioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. L’utilizzo degli Smt, pertanto, diventa condizione sine qua non per i nuovi sistemi costruttivi e per gli iso- lamenti termici impiegati nel risparmio energetico, al fine di proteggerli dall’umidità. GUAINE ADESIVE Sono l’ultima novità e stanno riscuotendo un buon successo perché di facile posa, ma soprattutto sicura, grazie alla possibilità di non utilizzare la fiamma per fissare il prodotto. Le membrane aderiscono direttamente sui più comuni materiali presenti in edilizia come il cemento, il laterizio, superfici bituminose preesistenti, acciaio, alluminio, rame, tavolati in legno, pannelli di polistirolo e poliuretano espanso laminato fra carta bitumata. Su alcuni di questi non è necessario preparare la superficie con primer, mentre su superfici porose come il calcestruzzo, o che potrebbero essere unte, o come i metalli, è necessario usare un primer. coperture in ardesia ceramica ISOLANTI ECOLOGICI ALLA RIBALTA L’isolamento è uno dei principali ingredienti da non far mai mancare nella ricetta del risparmio energetico. Sul tetto, ma anche in parete, l’attenzione a prodotti ecologici ha portato alla nascita di materiali che attingono al passato o alla tradizione, come gli DELTA-MAXX TITAN di Dörken è una termomembrana traspirante riflettente il calore e impermeabile a risparmio energetico. Ideale per tetti inclinati e facciate. Con banda adesiva integrata. Marcatura CE secondo EN 13859-1 e 2. Riduce il tasso di cambio dell’aria fino al 30% diminuendo il fabbisogno di energia per il riscaldamento fino al 9%. Il rivestimento esterno è impermeabile e resistente al vento. Riflette fino al 50% dell’irradiazione di calore. In estate può diminuire fino a 2°C la temperatura dell’ambiente sotto il tetto rispetto ai teli convenzionali non riflettenti il calore. Il tessuto non tessuto della faccia inferiore immagazzina fino a 1 l/m² di umidità per poi rilasciarla gradualmente. Il nome impresso sulla superficie esterna permette un facile allineamento per una posa a regola d’arte. Alta resistenza allo strappo ed elevata pedonabilià . Il supporto è costituito da DELTA-MAXX , telo sottotetto collaudato da oltre 15 anni di utilizzo. MONARPERM di Icopal è uno schermo traspirante utilizzato come protezione delle coperture e dei sottotetti dai rischi di colpi di vento, d’infiltrazioni d’acqua e neve.La sua composizione assicura una continua traspirazione del vapore acqueo proveniente dal sottotetto proteggendo l’isolamento termico dai rischi d’infiltrazione d’acqua e permettendo l’evacuazione continua dell’umidità. www.ardogres.com tegole a coppo NCT www.fornacesila.it TETTI VERDI Approfondimento a pag. 66 48 - YOUSPECIAL Tegola a Coppo NCT Light [email protected] [email protected] ACO DRAIN PANNELLI IN LANA DI CANAPA CELENIT LC/30 composto da lana di canapa, molto flessibile. Celenit LC è un materiale naturale che resiste agli insetti e roditori privo di sostanze nocive e formaldeide. L’installazione del prodotto non provoca dermatiti da contatto o prurito. isolamenti in fibra di legno, di vetro, di canapa, di juta, di cocco, di lino, di cellulosa o di lana di pecora (ovviamente applicati in presenza di Smt, posizionati sullo strato superiore ed inferiore). Le materie prime per gli isolanti naturali possono essere di origine vegetale o minerale. Il bilancio del ciclo di vita delle prime è più favorevole, poiché i tempi del ciclo di formazione e di reintegro nell’ambiente è più breve. Pannelli di fibra di legno Sono composti da scarti di lavorazione di falagnameria, non trattati ma sfibrati. Le fibre legnose così preparate vengono impastate con acqua e poi infornate. In alcuni casi viene aggiunta allumina per lo 0,4%, in modo da stabilizzare i pannelli e renderli più resistenti contro parassiti e muffe. Sughero Si ricava dalla corteccia della quercia da sughero: la raccolta viene fatta, di norma, ogni dodici anni, con alcune eccezioni. Si può utilizzare in granuli o in pannelli. Il granulato di sughero è consigliabile per la maggior parte degli impieghi, grazie anche alla versatilità: è persino miscelabile con intonaci per rifinire e isolare al contempo. Quando si scelgono i pannelli, è necessario che siano stati agglomerati senza l’impiego di collanti o sostanze tossiche. Lana ovina Viene impiegata sotto forma di materassini, trecce, strisce, feltri oppure sciolta. Caratteristiche: - Ottima resistenza al fuoco - Ideale per sottotetti, solai superfici piane o inclinate - Può impregnarsi d’acqua ed essere comunque coibentante - È elastica, antipolvere CELENIT ABE - ECOBIOCOMPATIBILE CEMENTO BIANCO - Secondo UNI EN 13168 Pannello costituito da lana di legno extrasottile di abete, mineralizzata e legata con cemento bianco Portland ad alta resistenza. Canali di drenaggio ISOLANTI SINTETICI Applicazione Monoblock nel circuito di F1 di Catalogna GUTTAFOL è la linea di teli sottotegola impermeabili, traspiranti e riflettenti studiata per proteggere il tetto dal vento, dalla pioggia e dalla neve che, filtrando sotto le tegole, potrebbero causare danni all’isolamento termico, alle travi ed alle altre parti che compongono il sottotetto. - Inattaccabile da parassiti, muffe o roditori Fibre vegetali Le fibre vegerali sono: - Juta un materiale a basso costo e ha una buona igroscopicità - Il cocco viene fornito in pannelli, rotoli, strisce o feltri. È un materiale rigido e ha un’elevata durezza. - La canapa è famosa per le sue eccezionali caratteristiche meccaniche e fisiche. - Il lino è da sempre utilizzato come isolante soprattutto nelle costruzioni. Il più che citato Decreto Legislativo 311/06 ha condizionato anche la realizzazione delle coperture, spingendo i produttori di materiali isolanti verso la ricerca e la messa a punto di materiali più prestazionali con valori di conducibilità termica sempre più bassi. La scelta, oltre ad avere motivazioni ACUSTIC ROOF LR È un pannello per l’isolamento acustico e termico di coperture in legno, ottenuto dall’accoppiaggio fra un pannello di EPS elasticizzato tipo Acoustic T spessore 50 mm. (con marcatura CE e marchio IIP-UNI) con un pannello in fibra minerale dens. 100 kg/m³ (spessore variabile) e con al centro una striscia a fibra orientata dens. 120 kg/m³. I pannelli hanno dimensioni mm. 1200x1000 con spessori da 80 – 90 – 100 mm. formati da uno spessore fisso dell’Acoustic T (pari a 50 mm.) e uno spessore variabile della fibra minerale (da 30 a 50 mm.). I pannelli sono forniti su pallet. Isolamento in lana vergine di pecora autoctona della Sardegna di EDILANA. 100% naturale e con funzioni acustiche. ACO MONOBLOCK SICUREZZA DA FORMULA 1 Ingombro ridotto, silenziosità ed efficenza estrema ACO Powerdrain i nuovi V 75 e V 125 Una soluzione sicura, stabile ed alta funzionalità ACO DRAIN® Monoblock RD100V/200V/300 Canali di drenaggio con dispositivo anti-rumore integrato LINEA VITA Fondamentale per la sicurezza di chi opera sul tetto, sarà oggetto di uno speciale sul numero di luglio di YouTrade. 50 - YOUSPECIAL ACO Passavant SpA Via della Grafica 55 - 40064 Ozzano dell'Emilia (BO) Tel. 051-94 60 07 www.aco.it ISOTEC di Brianza Plastica è un sistema di isolamento termico per coperture a falde, studiato per interventi di bonifica e di recupero di tetti di vecchi edifici e per la realizzazione di nuove coperture. Questo semplice sistema prevede la posa di pannelli strutturali componibili, leggeri con bordi longitudinali e di testata, conformati a battenti ed incastri contrapposti. Leggerezza, facile manovrabilità e lavorabilità in quota, velocizzano l’installazione corretta dei pannelli che, in sequenza di posa (dalla gronda al colmo del faldale) realizzano rapidamente un impalcato portante, termoisolante, microventilato ed impermeabile alle infiltrazioni accidentali del manto di copertura. ISOTEC, se posato correttamente, diventa un’autentica risorsa di comfort abitativo e di risparmio energetico per tutto l’edificio. SUPERBAC Roofine e SUPERBAC N Roofine di Isover sono pannelli in lana di vetro ad alta densità in fibra crêpé, non idrofili, trattati con speciale legante a base di resine termoindurenti. I pannelli sono disponibili nelle seguenti tipologie: t461&3#"$3PPåOF rivestito con uno strato di bitume a elevata grammatura, armato con velo di vetro e con un film di polipropilene a finire t461&3#"$/3PPåOFTFO[BSJWFTUJNFOUJ È di agevole manipolazione, inodore, imputrescibile, non idrofilo, meccanicamente. Sono caratterizzati da un’alta resistenza meccanica, oltre che da ottime performance in termini di isolamento termico, acustico, ottima reazione al fuoco e traspirabilità. Utilizzati su coperture piane o inclinate, in legno o latero-cemento. tecniche, ha anche i suoi risvolti pratici: costi di trasporto ridotti e facilità da parte dell’applicatore di portare i materiali in quota. Ma le nuove frontiere per i materiali isolanti sono i riflettenti che condensano prestazioni elevate in spessori ridottissimi, addirittura inferiori al cm. Sono elementi multistrato composti da lamine di alluminio interposte ad altro materiale come ovatta, schiuma, lana di pecora o fogli in polietilene pluriball. Il loro funzionamento, in particolare per quelli inferiori al cm, è correlato alla presenza di camere d’aria su entrambe le facciate esterne. ISOLANTI CON FUNZIONI ACUSTICHE L’inquinamento acustico è dannoso per la salute, può provocare a lungo termine emicrania, insonnia, tensione nervosa, mancanza di concentrazione e rendere la nostra casa un luogo non adatto al riposo. Per l’ isolamento acustico si può intervenire su pareti, pavimenti e soffitti con feltri di iuta o canapa e tappetini di gomma, che vanno fissati interponendo uno strato d’ aria in modo da aumentare l’efficacia dell’ intervento; tuttavia questo tipo di interventi spesso è inutile in caso di strutture in cemento armato. L’impiego del laminato di zinco-titanio di ZINTEK nella realizzazione del W.J.C. - World Join Center Milano 52 - YOUSPECIAL ISOLMANT PERFETTO RB (Gomma) di Isolmant è composto da un pannello di fibra in tessile tecnico, dalle elevate prestazioni termiche di durata illimitata, atossico, ecologico, abbinato ad uno strato di speciale gomma con densità 4 kg/m2. I TETTI IN METALLO Le leggi regionali per utilizzo dei sottotetti e renderli abitativi hanno diminuito la pendenza tetti con un conseguente grande sviluppo delle coperture in metallo, perché chiaramente le tegole non possono essere impiegate su pendenze minime. Tra i materiali, lo zinco-titanio è sicuramente il più in voga, amato soprattutto dall’architettura, ma non solo. Questo prodotto a contatto con l’acqua genera uno strato basico superficiale di carbonato di zinco altamente stabile che gli conferisce un’elevata resistenza alla corrosione, mentre una volta posato non necessita di manutenzione o di particolari trattamenti protettivi, preservando l’edificio inalterato nel tempo. Oltre allo zinco-titanio, si può scegliere tra alluminio e rame. GREEN HI-TECH SUL TETTO Nascono in Emilia Romagna i pannelli solari di ultima generazione, moduli innovativi che promettono di coniugare estetica e funzionalità. A commercializzarli, a partire da giugno, sarà la System Photonics Spa, azienda del gruppo System con sede a Fiorano Modenese. Ecco le caratteristiche del nuovo pannello. Il supporto meccanico viene garantito non più dall’insieme vetro-frame di alluminio, bensì dalla combinazione di una lastra di vetro temperato con un sottile e particolare substrato ceramico, un polimero (nel quale sono annegate le celle fotovoltaiche) cento volte più tenace di quelli usualmente impiegati. Il risultato di questa combinazione è un modulo più facilmente riciclabile, resistente agli agenti esterni e integrabile da un punto di vista architettonico. La prima linea di prodotto che la System Photonics metterà in commercio riguarda i tetti e consentirà di posizionare tegole calpestabili in soluzioni auto-impermeabilizzanti. Per saperne di più è possibile consultare il sito www.systemphotonics.com. TEGOSOLAR, realizzata da Tegola Canadese in collaborazione con United Solar Ovonic (azienda leader nella produzione di impianti fotovoltaici) è una tegola che utilizza celle fotovoltaiche a film sottile in silicio amorfo, a tripla giunzione, che catturano anche la luce diffusa ottenendo una buona resa energetica anche con il cielo nuvoloso e in presenza di nebbia ULTIMA TENDENZA: LA TEGOLA FOTOVOLTAICA Con lo sviluppo dell’energia fotovoltaica è cresciuta l’attenzione al design e alla ricerca di soluzioni efficaci per integrare nell’architettura degli edifici gli impianti fotovoltaici. È in quest’ottica che si inserisce la tegola fotovoltaica. Si tratta di un elemento architettonico innovativo che permette la totale integrazione del fotovoltaico nelle strutture abitative. La tegola, infatti, contiene le celle fotovoltaiche che, dunque, non sono più ingombranti e visibili. Le nuove tegole vengono installate sul tetto andando a sostituire i tradizionali ceppi. Attualmente sono disponibili sul mercato diverse tipologie di tegole fotovoltaiche che si distinguono in base alla struttura e alla tecnologia utilizzate. Il sistema tetto di Monier LE FINESTRE DA TETTO INTELLIGENTI Sempre meno lucernari, sempre più finestre: questo sembra essere l’orientamento della produzione, grazie anche allo sviluppo delle superfici abitabili nei piani mansardati con richieste prestazionali pari a un qualsiasi altro spazio abitabile. Dato l’orientamento secondo la linea di falda, quindi inclinato, le condizioni a cui sono esposte le finestre da tetto sono ancora più gravose rispetto a una finestra posizionata in verticale, quindi oltre a garantire un isolamento termico adeguato devono avere standard di tenuta all’acqua e resistenza superiori. Le finestre intelligenti sono oggi compatibili con i sistemi di home control, possono avere sensori per la pioggia, ed essere fornite con tende interne ed esterne, e montare anche vetri autopulenti, quelli che grazie alla luce solare innescano un’azione catalitica che disciogli lo sporco organico. Finestra Roto Tegole SAN MARCO Finestra elettrica GGL INTEGRA VELUX Finestra per tetti elettrica in pino (legno naturale trattato con vernice a base d'acqua) o con finitura bianca con apertura a bilico dotata di aletta di ventilazione con filtro dell'aria. Dotata di vetrata isolante autopulente della linea sicurezza e clima 73. La finestra GGL INTEGRA è fornita già dotata dei seguenti componenti: telecomando a radiofrequenza io-homecontrol, motore con distacco automatico della catena per l'apertura anche manuale, dotato di sensore pioggia, unità di alimentazione e controllo. Subito installabile e operabile con un semplice collegamento alla presa di rete. Rivestimento esterno in alluminio o in rame. Può essere dotata di tende interne (oscuranti, plissettate, rotolanti e veneziana) e tende o persiane avvolgibili esterne. Disponibile in 14 misure standard: minima 47x98 cm - massima 134x140 cm (bxh). Installabile su tetti con pendenza da 15-90°. YOUSPECIAL - 53 SCHERMI E MEMBRANE TRASPIRANTI, ORA SONO DI NORMA LA NUOVA UNI SULLE COPERTURE RIVOLUZIONA IL SETTORE L e membrane traspiranti sottotegola (chiamati in gergo Smt) trovano, dopo anni, un riscontro normativo, come già da tempo accade in Germania e in Francia, grazie alla nuova edizione della norma UNI 9460:2008 "Coperture discontinue - Istruzioni per la progettazione, l'esecuzione e la manutenzione di coperture realizzate con tegole di laterizio o calcestruzzo", che aggiorna l’omonima norma del 1989. A spiegare tutte le novità ci pensa l’Aismt, l’Associazione italiana schermi e membrane traspiranti. Elaborata dalla commissione tecnica "Prodotti, processi e sistemi per l'organismo edilizio" oltre a riportare i termini e le definizioni dei prodotti che compongono la copertura, la norma UNI 9460:2008 tratta i seguenti requisiti per gli elementi di copertura: - il comportamento agli agenti atmosferici: le coperture discontinue con tegole devono essere impermeabili agli agenti atmosferici e avere un'azione protettiva contro l'azione del vento, la sabbia o la neve; - i requisiti meccanici: si devono considerare i carichi da neve, ghiaccio o grandine, i carichi da vento, i carichi relativi al possibile accesso occasionale di persone (per azioni di riparazione o di manutenzione); - i requisiti chimici e fisici: la resistenza alla temperatura, l'isolamento termico, le prestazioni acustiche e la resistenza al fuoco, la resistenza ai raggi UV, la compatibilità dei materiali, - la durabilità e la manutenzione. 54 - YOUGREEN La UNI 9460 riporta le istruzioni per la progettazione, che devono tenere conto delle zone climatiche e delle situazioni di esposizione locale, la necessaria documentazione di progetto, i materiali e i componenti utilizzati per ogni elemento o strato funzionale, fino a elencare nello specifico le varie caratteristiche delle tegole e coppi di laterizio e delle tegole di calcestruzzo: marcatura, dimensioni, carico di rottura a flessione, impermeabilità e resistenza al gelo. Oltre ai tipi fondamentali di tegole (portoghese, olandese, marsigliese, coppo e tegola romana), vengono trattati dalla norma pezzi speciali ed accessori per la soluzione di punti singolari della copertura (bordi perimetrali, displuvi, aeratori, tegole fermaneve, basi per camini, lucernari, ecc.). Dopo i primi tre capitoli in cui vengono descritti lo scopo e campo di applicazione, i riferimenti normativi e i termini e le definizioni degli elementi che compongono il manto di copertura, la norma entra nello specifico menzionando le caratteristiche funzionali degli elementi di copertura CAP. 4 – REQUISITI: Impermeabilità Le coperture discontinue realizzate con tegole devono essere impermeabili agli agenti atmosferici; per impedire il passaggio dell’acqua all’interno della copertura in aree nelle quali è prevedibile attendere fenomeni at- isolamento termico ma in particolare vengono menzionati gli elementi sottotegola con funzione di tenuta all’aria, schermo al vapore, barriera al vapore, strato di impermeabilizzazione traspirante. Gli strati di barriera al vapore, schermo al vapore, tenuta all’aria, strato impermeabilizzante e traspirante, possono essere realizzati mediante: Durabilità e manutenzione I fattori significativi che possono influenzare il funzionamento delle coperture discontinue devono essere tenuti in conto nella fase di progettazione e nella scelta dei prodotti da utilizzare. CAP 6 – COMPOSIZIONE DEL SISTEMA Qui vengono introdotte alcuni tipi di soluzioni progettuali conformi in cui viene esplicitato l’utilizzo di membrane di tenuta all’aria e traspiranti per la realizzazione di: 2) Coperture isolate, ventilate (con intercapedine) - strati a base di microfibre impermeabili all’acqua ed al vento, ma permeabili al vapor d’acqua che consentono cioè il passaggio del vapore dall’interno all’esterno della struttura. Sono posizionati con sovrapposizione e fissati meccanicamente con chiodi e graffe. a cura di AISMT Principali caratteristiche CAP. 8 - SI ENTRA NEL DETTAGLIO mosferici di eccezionale entità è opportuno prevedere una membrana impermeabile sottotegola. In caso di forte vento, nubifragi, azione gelo/disgelo il libero deflusso di acqua può essere impedito con il risultato che l’acqua può tracimare all’interno della copertura. Pertanto tali fenomeni devono essere considerati già in fase di progetto in particolare per le sovrapposizioni e può essere richiesto l’impiego di membrane sottotegola. Protezione contro neve, sabbia e pulviscolo con azione del vento L’ingresso di neve, sabbia e pulviscolo con azione del vento non può essere completamente impedito a causa delle modalità di posa delle coperture discontinue e dei giunti risultanti tra i singoli elementi. Ciò deve essere ridotto o impedito mediante specifiche soluzioni, per esempio attraverso particolari sistemi sottotegola. Protezione dalla penetrazione del vento Lo strato di tenuta delle coperture discontinue non può in generale essere reso impermeabile al vento. L’impermeabilità all’aria della superficie esterna di ambienti riscaldati deve essere ottenuta usando misure addizionali. Requisiti chimici e fisici Le coperture discontinue hanno un ruolo marginale nel garantire prestazioni di isolamento termico e acustico. La funzionalità di prodotti per coperture discontinue non deve essere compromessa dall’effetto dei raggi UV e dalle influenze ambientali. 1) Coperture non isolate, ventilate Vengono descritti i materiali e i componenti utilizzati per ogni elemento o strato funzionale della copertura, quindi le caratteristiche delle varie tipologie di tegole e gli elementi di supporto, i materiali per lo strato di t t t t t t t .BTTBBSFJDB -BDFSB[JPOFEBDIJPEP 3FTJTUFO[BBMMBUSB[JPOF 1FSNFBCJMJUËBMWBQPSFBDRVFP *NQFSNFBCJMJUËBMMBDRVB 3FTJTUFO[BBMMBUFNQFSBUVSB 3FTJTUFO[BBJSBHHJ67 YOUGREEN - 55 INNOVAZIONI PER LE COPERTURE di Nicola Zeni «I n un momento congiunturale difficile come è quello che stiamo tutti vivendo, il mercato si fa più selettivo. La qualità dei prodotti, la sicurezza nell’applicazione, non sono più degli optional ma necessità reali. Noi lavoriamo per assicurare questi valori ai nostri clienti». Gianni Milani, responsabile commerciale di Alubel- Fibrotubi, spiega così il successo di due dei prodotti per le coperture come Isocoppo e Tek28, che tante soddisfazioni stanno regalando all’azienda, ma anche ai distributori 60 - YOUSPECIAL partner di tutta Italia. «Il mercato della ristrutturazione – continua Milani – è quello che sta soffrendo meno, e questo spiega come un prodotto come Isocoppo, che integra lastra di rivestimento e coibentazione termoacustica, trovi un’ottima considerazione nella ristrutturazione di vecchi edifici nel rispetto dei vincoli paesaggistici e storici, così anche come nelle nuove costruzioni siano esse civili, industriali e agricole, garantendo, oltre alla facilità di installazione,elevate prestazioni e una durata illimitata nel tempo». Questa nuova gamma di coperture a forma di coppo, disponibile anche nel modello anticato, è una lastra monolitica coibentata composta da un elemento metallico esterno di copertura e da uno strato isolante di schiuma di poliuretano rigido a cellule chiuse. Una delle sue caratteristiche più apprezzate è la facilità di installazione su coperture a falde con pendenza minima del 13%. Si può montare su qualsiasi tipo di struttura portante e, grazie allo studio accurato dei sistemi di aggancio, è particolarmente resi- stente agli eventi atmosferici e sismici. «Un altro dei nostri prodotti di punta è il Tek28, una evoluzione del nostro Sistema Alubel 28, ed è una lastra grecata coibentata, dove la parte interna è rivestita con uno strato monolitico di poliuretano espanso ad alta densità pari a 60 kg al m3 e con uno spessore continuo di 10 mm. Tutti sappiamo come il comfort domestico sia oggi particolarmente richiesto e con l’impiego di Tek28, il comfort nei locali interni è garantito dalla struttura elastica a celle del poliuretano, materiale con un ottimo grado di fonoassorbimento e in grado di ridurre fortemente i rumori». Le qualità di Tek28 derivano anche dall’inerzia termica del poliuretano espanso, che impedisce all’intradosso della lastra di diventare una superficie fredda in tutti i mesi dell’anno e durante le ore notturne. Questa caratteristica elimina qualunque problema di condensa e sgocciolamento interno anche se nell’aria ambiente è presente un’umidità relativa molto elevata. Alubel e Fibrotubi si propongono quindi al mercato sotto il segno dell’innovazione continua dei prodotti e delle soluzioni per le coperture. «Il miglioramento costante dei nostri prodotti – conclude Milani – è una delle caratteristiche della nostra azienda, che destina ogni anno molte risorse alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni sempre più efficienti. E il mercato, per questo, ci sta premiando». WATERPROOF I di Nicola Zeni e Tita Miragola SPECIALE DRENAGGIO E IMPERMEABILIZZAZIONI INTERRATI Interrati waterproof, a prova d’acqua. Un requisito essenziale, soprattutto nell’ottica dell’efficienza energetica, ma non solo. Anche le mutate condizioni climatiche hanno fatto accendere i riflettori sui prodotti drenanti, materiali geosintetici che trovano applicazione nelle grandi opere di ingegneria (come dighe e gallerie) e nel civile e che vanno a sostituirsi a tecniche di intervento più tradizionali, con notevole risparmio di tempo. La loro funzione è sostanzialmente quella di allontanare le acque presenti nel terreno per evitare fenomeni di pressione interstiziale. Prodotti, le membrane alveolari, in forte crescita, sia per quanto riguarda gli interventi di edilizia civile sia dal punto di vista commerciale ed industriale, il cui sviluppo è aiutato dalla promozione che le aziende fanno presso i professioni- sti e gli enti dedicati. Anche qui, come in molti altri comparti edili, la cultura del settore e dei prodotti spesso lascia a desiderare: “I progettisti più lungimiranti ed attenti non possono non considerare il mutamento climatico degli ultimi tempi, che ha portato a più frequenti piogge intense, di breve durata ma estremamente violente ed abbondanti, che richiedono un ruolo diverso delle attività di stoccaggio e riutilizzo delle acque. Una buona parte del mondo della progettazione, però, non conosce o non considera questi aspetti in fase di progettazione. Per questo motivo facciamo continua formazione presso gli studi professionali, i Consorzi di bonifica, gli Enti di gestione delle acque, gli Uffici ambiente dei Comuni, le rivendite”, racconta l’ingegnere Mirco Pegoraro, amministratote delegato di Geoplast. YOUTALK - 63 L’INNOVAZIONE AL SERVIZIO DELL’EDILIZIA STOP AL RADON Tra gli specialisti del settore c’è la multinazionale tedesca Doerken con i suoi prodotti a marchio Delta. Se membrane come DELTA-MS hanno fatto la storia del settore identificandone un preciso segmento di prodotto, oggi il produttore tedesco punta soprattutto sulle membrane alveolari, in cui spicca DELTA-TERRAX, un sistema di protezione e drenaggio per superfici orizzontali e verticali soggette a carico elevato di compressione, composto da una membrana alveolare in HDPE ad alta resistenza e non tessuto in PP: 9 millimetri di spessore drenano quanto un metro di ghiaione, tradizionalmente usato per il drenaggio, e in caso di presenza di acqua di falda può contrastarne la pressione. A PROVA DI REINTERRO Una protezione efficace contro l’umidità è necessaria per garantire la durata perenne di un edificio, di un’opera di ingegneria civile o di opere interrate in senso generico. Di solito questa protezione è realizzata mediante uno strato impermeabile Dal decadimento del radio e dell’uranio presenti nella crosta terrestre nasce il radon, un gas nocivo per l’uomo che si trova in varie concentrazione nel terreno e che può essere emesso anche dai materiali da costruzione. Mentre in zone aperte si disperde, in ambienti chiusi, se raggiungono certe concentrazioni, può diventare dannoso. La sua unità di misura è il Bq/m3 (Bequerel per metro cubo) che rappresenta il numero di trasformazioni nucleari che in ogni secondo sono emesse in un metro cubo di aria. La Commissione europea ha fissato dei valori di riferimento della concentrazione di radon nelle abitazioni in 400 Bq/m3 (per edifici esistenti) e 200 Bq/m3 (per edifici da costruire) oltre i quali è necessario intervenire. In che modo? Gli interventi possono essere: depressurizzazione del suolo, pressurizzazione dell’edificio, ventilazione interna dei locali abitati o dei vespai, impermeabilizzazione dei locali con pavimenti e pareti a diretto contatto con il terreno. L’impermeabilizzazione può essere realizzata in maniera tradizionale con un manto impermeabile a diretto contatto con l’edificio, a cui viene addossato uno strato di terreno drenante, ma più comunemente il ruolo di protezione dal gas radon è rivestito dalla membrana alveolare, posata sia in orizzontale che in verticale, capace di bloccare completamente le infiltrazioni di gas negli edifici, convogliandoli invece in superficie. Pannello strutturale coibentato a forma di coppo NOV ITÀ Coperture in fibrocemento ecologico Lastra grecata coibentata per rivestimenti e coperture Sistemi fumari a norma CE Controtelai per porte scorrevoli a scomparsa Fonte: APAT (Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici) che, in certi casi, può non essere sufficiente. Infatti, le azioni esterne combinate di umidità, acqua e pressione idrostatica, ma soprattutto la fase di reinterro, possono provocare cedimenti e danni sull’impermeabilizzaFONDALINE di Onduline è una membrana bugnata in polietilene ad alta densità (HDPE) resistente agli urti, che permette di proteggere facilmente le strutture interrate. L’elevata densità di 1.850 rilievi al m², conferisce al prodotto, eccezionali caratteristiche di resistenza alla compressione. La presenza inoltre di un’intercapedine d’aria da 5,5 l/m², mantiene asciutte le strutture, garantendo un elevato grado di protezione. Disponibile in diverse altezze, fino ad un massimo di 4m, FONDALINE si adatta facilmente a tutte le strutture. Seguendo semplici accorgimenti, FONDALINE svolge anche la funzione di efficace barriera contro il radon, gas radioattivo a volte presente nel terreno. 64 - YOUSPECIAL zione e sulla struttura. In quest’ottica, la posa di uno strato d’interposizione permette di proteggere il supporto da danni meccanici, di drenare le acque d’infiltrazione e di impedire la formazione di pressione idrostatica. ARMODILLO è la membrana impermeabilizzante Index con funzioni integrate che con un unico prodotto risolve il problema della tenuta all’acqua e della protezione meccanica. ARMODILLO è costituito da una mescola a base di bitume distillato, selezionato per l’uso industriale, additivato con un elevato tenore di polimeri elastomerici e plastomerici tale da ottenereuna lega bitume-polimero “ad inversione di fase” la cui matrice, costituita dal polimero nel quale è disperso il bitume, ne determina le caratteristiche principali. Lo spessore della mescola è armato da un tessuto non tessuto di poliestere resistente al punzonamento ed allo strappo, e dotato di un elevato allungamento a rottura. La faccia superiore della membrana è corazzata da placche di mescola in bitumepolimero di forma romboidale resistenti ed elastiche (1.567 placche al metro quadro), che lo proteggono dalla perforazione durante le operazioni di reinterro. (Index) Fibrotubi srl Via Provinciale Sud, 5 - 42011 Bagnolo in Piano RE Italy Tel. 0522 956911 - Fax 0522 951606 www.fibrotubi.it [email protected] DEFENDER di Geoplast è il pannello in polipropilene capace di semplificare in pochi semplici gesti le procedure legate all’isolamento in cantiere delle parti interrate. Utilizzare Defender significa ridurre del 1520% i costi tipici dei sistemi tradizionali con ghiaia e guaina bugnata: si riducono infatti tempi di posa e movimentazione. La sua particolare configurazione crea una camera d’aria tra il pannello e la guaina isolante che favorisce la ventilazione, garantendo il massimo grado di isolamento tra la guaina e l’umidità del terreno. TEGOPLAST è un elemento modulare in plastica del sistema ARTÈ per l’isolamento e la protezione delle pareti dei vani interrati. Abbinato ad altri elementi accessori (griglia, tappi, elementi di fissaggio, raccordi ad angolo, ecc.) rappresenta un’efficace barriera con funzione di camera d’aria perfettamente ventilata, tra le pareti e il terreno di riporto. DRAIN FIXBLOC di Hauraton Sistema di dispersione per infiltrazione nel sottosuolo Aco POWERDRAIN è la nuova soluzione per il drenaggio lineare che va ad arricchire la gamma dei prodotti Aco Drain. L’azienda ha ottimizzato il potenziale della canalizzazione lineare caratterizzando la gamma con delle sezioni a V, garantendo stabilità e un nuovo dispositivo antirumore. PASSAVANT già marchio leader europeo nel settore separazione e trattamento acque, grassi e carburanti, acquisito nel 2002 da Aco Italia, comprende un’ampia gamma di impianti per il trattamento delle acque reflue contenenti grassi organici o idrocarburi, nonché numerose soluzioni tecniche per il drenaggio e il sollevamento delle acque. Gli impianti PASSAVANT trovano applicazione nelle stazioni di rifornimento carburante, strutture di ristorazione e grandi siti industriali e logistici. SMALTIMENTO DELLE ACQUE I sistemi drenanti sono spesso associati a quelli di smaltimento delle acque, ovvero a un drenaggio superficiale, che ben si differenzia da quello in profondità. Nel drenaggio delle acque superficiali dei grandi spazi aperti, si vanno sempre più diffondendo i sistemi di drenaggio lineare, grazie alla presenza sul mercato di canaletti prefabbricati estremamente efficaci e funzionali, nonché semplici e rapidi nella posa in opera. Nel drenaggio lineare i cataletti vengono posati su superfici inclinate. Tale inclinazione è molto più semplice da realizzare rispetto ad esempio a quella del drenaggio puntuale, in cui l’acqua dev’essere ricondotta allo scolo centrale secondo una forma ad imbuto. A ciò si aggiungono vantaggi funzionali quali Tra i tanti prodotti della gamma Geoplast, spicca DRENING, che risolve i problemi di drenaggio delle acque nel caso in cui non esista o non sia possibile avere una rete fognaria, nel caso in cui la rete di distribuzione non sia sufficiente o, ancora, nel caso in cui si voglia dedicare un’area verde o un parcheggio allo stoccaggio acque. Grazie alla sua conformazione, DRENING di Geoplast permette di accumulare acque piovane con una capacità 310 litri per m² e di disperderle nel sottosuolo rimettendole nel loro ciclo naturale. In abbinamento con Geocycle, consente di utilizzare l’acqua piovana stoccata nel sottosuolo per l’irrigazione di prati o parcheggi inerbiti sovrastanti. l’assorbimento ed il trasporto dell’acqua oppure l’accorciamento delle costose tubazioni sotterranee. Grazie a brevi percorsi di scorrimento dell’acqua le superfici si asciugano rapidamente. Inoltre l’effetto autopulente dovuto alla costruzione diminuisce le spese di manutenzione. IDEALI ANCHE PER IL TETTO VERDE Le membrane drenanti vengono usate anche per la realizzazione di giardini pensili e tetti verdi che, in questi ultimi anni, stanno avendo un grande successo per gli innegabili effetti benefici sul clima urbano, tra cui riduzione dell’inquinamento, mitigazione delle temperature con diminuzione delle escursioni termiche, aumento del fattore isolante della copertura, prolungamento delle funzionalità della stessa, abbattimento dei costi per lo smaltimento delle acque meteoriche. Il verde pensile viene realizzato con CONSORZIO PROMOTORE TUBO CORRUGATO Sono otto le aziende che hanno fondato il Consorzio promotore tubo corrugato, nato il 30 luglio 2008 con l’obiettivo di divulgare il corretto utilizzo del prodotto nell’interesse del settore e degli utilizzatori. Oltre a promuovere e a incentivare l’utilizzo delle tubazioni in polietilene corrugato in campo elettrico, edile e industriale, il Consorzio definisce i requisiti qualitativi e prestazionali delle materie prime e dei tubi con esse prodotti. Un marchio collettivo contraddistingue i prodotti delle imprese socie e garantisce la provenienza da aziende selezionate e la conformità alle normative vigenti. Tutti i nomi del Consorzio Idealplastic S.p.A. Industrie Polisco – M.P.B. S.r.l. Italiana Corrugati S.p.A. Lucania Resine S.p.A. Nuova Rabbiplast S.p.A. Picenum Plast S.p.A. Sirea S.p.A. Stabilplastic S.p.A. Viale della Fiera, 20 - 40127 Bologna (Italia) - Tel. +39 051 282111 - Fax +39 051 6374013 - www.saie.bolognafiere.it - [email protected] 66 - YOUSPECIAL MEMBRANE BITUMINOSE: ALCUNI TRUCCHI DELTA-NP DRAIN di Dörken abbina alla membrana in HDPE un geotessuto termosaldato in fabbrica. Questo materiale ha la funzione di impedire l’intasamento, dovuto alle particelle del terreno di riempimento, del sistema di canali per l’evacuazione dell’acqua creato dalla struttura alveolare. Un altro prodotto della linea DELTA specifico per giardini pensili è DELTA-MS 20 microforato. Questa membrana alveolare, usata come strato di separazione dallo strato impermeabile, consente il drenaggio (fino a 0,5 l x m2) grazie alla presenza dei microfori che permettono il passaggio dell’acqua. La parte cava dei rilievi agisce invece come un serbatoio garantendo una preziosa riserva d’acqua disponibile per le radici delle piante coltivate. DRAIN FLOOR di Project for Building è un elemento in polipropilene riciclato, misura cm. 60x80x h 6, progettato per la realizzazione di giardini pensili. È dotato di fori che garantiscono un buon drenaggio e di serbatoi con funzione di riserva d’acqua. Le 26 basi di appoggio per m² costituiscono altrettanti serbatoi che permettono di ottenere una riserva d’acqua pari a lt/m² 5 ulteriormente espandibili. Di contro i 144 fori per m² sono più che sufficienti per garantire un ottimo drenaggio anche nelle condizioni metereologiche più esasperate. L’applicazione delle membrane bituminose è relativamente semplice e rapida. Tuttavia l’impiego di maestranze non specializzate, i tempi ed i costi troppo “stretti” concessi per le operazioni di posa, la non osservanza delle corrette modalità d’esecuzione conducono spesso a risultati negativi, impropriamente attribuiti ai prodotti. ATTENZIONE: I valori di flessibilità a freddo dichiarati dai produttori si riferiscono a test di laboratorio, eseguiti in condizioni standardizzate (campione di membrana piegato su mandrino del diametro di 20 mm per 5 secondi), e quindi non sono indice ad esempio della temperatura reale a cui si può piegare il prodotto con un movimento secco senza ottenere fessurazioni TRASPORTO, MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO In queste fasi, precedenti la posa vera e propria, è opportuno osservare tutte le precauzioni che evitino il danneggiamento o il deterioramento dei prodotti. t-PTUPDDBHHJPEFWFBWWFOJSFBMDPQFSUPJOVOMVPHPWFOUJMBUPFEBMSJQBro dai raggi del sole, possibilmente con una temperatura non inferiore a +5 °C. Evitare, se possibile, la sovrapposizione dei pallet, soprattutto nel caso di membrane ardesiate o autoprotette con lamina metallica. In ogni caso non sovrapporre mai più di due piani interponendo opportuni strati di separazione. La durata non dovrebbe superare quella consigliata dalla documentazione tecnica (normalmente 2 mesi). t%VSBOUFJMUSBTQPSUPFWJUBSFJMDPOUBUUPDPOPHHFUUJDIFQPTTBOPDBVTBSF tagli o lacerazioni delle membrane. t/FMMFGBTJEJTDBSJDPFNPWJNFOUB[JPOFFWJUBSFJNQBUUJWJPMFOUJDPOJMUFSSFOP tµTDPOTJHMJBCJMFJNQJFHBSFJQSPEPUUJBUFNQFSBUVSFJOGFSJPSJB¡$JO particolar modo dopo una permanenza notturna all’aperto. Prima di cominciare il lavoro assicurarsi che le condizioni atmosferiche siano tali da non compromettere l’efficacia della posa: sospendere il lavoro in caso di pioggia, neve, nebbia intensa e quando la temperatura è inferiore a +5 °C. Infatti in queste condizioni possono verificarsi i seguenti inconvenienti: A - formazione sulle membrane di umidità o brina, che pregiudicano l’adesione dei teli, sia nelle giunzioni che al piano di posa; B - condensazione di umidità tra la membrana ed il piano di posa; nei periodi caldi l’evaporazione di questa umidità può causare bolle e rigonfiamenti nel manto impermeabile. (Fonte, Bituver Saint Gobain Italia) ENKADRAIN è un geocomposito drenante costituito da due filtri esterni in non tessuto termosaldato a filo continuo in poliestere/poliammide con interposta una struttura drenante tridimensionale ad elevato indice di vuoto realizzata in monofilamenti di poliammide. I tre elementi sono uniti tra loro per termosaldatura nei punti di contatto. I campi dìimpiego prevedono sia il drenaggio verticale sia quello orizzontale e, in opere di ingegneria civile ove siano richieste elevate capacità drenanti sotto carichi estremamente elevati, sia statici che dinamici, e per applicazioni speciali. Applicato in verticale, smaltisce più di 2.850 litri/ora per metro sotto un carico statico di 100 kPa, corrispondente ad una profondità di applicazione nel terreno di circa 14 metri (prova eseguita applicando la (prova eseguita applicando la pressione sul geocomposito con una membrana flessibile e una rigida. IMPERMEABILIZZANTI: INFINITE POSSIBILITÀ È questa tipologia di impermeabilizzanti quella che sta emergendo negli ultimi tempi sul mercato. Le guaine termoadesive si posano a freddo, senza l’utilizzo di fiamma, con maggiore I prodotti per l’impermeabilizzazione e l’ermetizzazione delle opere edili della linea AQUA di Azichem rispondono alla necessità di impermeabilizzare e progettare la sicurezza ermetica e/o risolvere i problemi causati dalle infiltrazioni. Infatti, sia con gli impermeabilizzanti cementizi osmotici, rigidi o plasto-elastici, progettati per l’ermetizzazione delle porosità capillari, che sulle caratteristiche di particolari resine idroespansive, è infatti possibile dare una risposta rapida, sicura e risolutiva alle ordinarie insorgenze infiltrative ed alle emergenze; con i sistemi preformati, basati sulle caratteristiche idroespansive delle bentoniti e/o di speciali gomme idroespansive, è possibile predisporre agevolmente, già in fase di costruzione, presidi impermeabili ad alta affidabilità. L’uso, spesso combinato dei materiali proposti, fa sì che il problema di impermeabilizzare perda la sua complessità a vantaggio della tranquilla sicurezza. facilità rispetto a molte altre soluzioni d’impermeabilizzazione e per questo anche i costi di posa si riducono. Per la protezione dei muri interrati di fondazione in presenza di acqua di falda o con pressione idrostatica, la protezione a sacchetto, cioè un involucro impermeabile realizzato esterna- LEVOCELL è presente in rivendita con una ricca gamma di prodotti dedicati ai problemi dell’acqua in edilizia.Tra i prodotti, una gamma di impermeabilizzanti bentonitici tra cui Bentocell AG, barriera geosintetica bentonitica rinforzata e Bentoflex, geocomposito bentonitico supporto cimosa agugliata; impermeabilizzanti cementizi, come Aquatek Super XA, una malta cementizia per l'impermeabilizzazione del calcestruzzo e Osmo Rasocemmalta cementizia a penetrazione osmotica; i prodotti per l’impermeabilizzazione di giunti e delle riprese di getto, come il Bentorub+, giunto verde a base di bentonite con gabbia metallica Bentosteel e il mastice espansivo a base di bentonite Bentostic. Completano la linea le resine poliuretaniche idroattive per bloccare le infiltrazioni, tra cui le resine Hydro Active Grout, i profili idroespansivi e i nastri sigillanti. X non soddisfa il requisito - SI soddisfa il requisito - N. A. non applicabile. (da “Impermeabilizzazione di Fondazioni con Manti impermeabili sintetici Sikaplan _ Sika) Gutta T20 GARDEN è un sistema di lastre bugnate in polietilene ad alta densità per giardini pensili con riserva d’acqua. La riserva d’acqua per il giardino si ottiene attraverso le bugne che formano delle coppette da 20 mm. Questo effetto serbatoio regola l’accumulo d’acqua ed impedisce l’accumulo di calore. Il peso di ogni lastra di Gutta T20 GARDEN è di 3 kg; inoltre, le perforazioni nella lastra, assicurano la ventilazione per l’erba e per le radici delle piante. L’acqua in eccesso viene smaltita attraverso i fori e filtra attraverso l’intercapedine che si crea tra le bugne e lo strato d’impermeabilizzazione. GUTTABETA STAR è la linea di membrane bugnate in HDPE ad alta resistenza per pareti di contenimento. La miscela di HDPE, la geometria e la struttuta delle bugne conferiscono ai prodotti performance meccaniche molto elevate. 68 - YOUSPECIAL un pacchetto a strati composto da una soletta in calcestruzzo, un massetto per la formazione della necessaria pendenza, uno strato impermeabilizzante su cui viene posata una guaina antiradice, quindi, in sovrapposizione, uo strato drenante ed uno filtrante e, in ultimo, lo strato vegetativo. COSA e QUANDO Stabil TWIN DREN SN4 Tubo corrugato: doppia parete in PE per drenaggio perforazione a 220° SISTEMI DI IMPERMEABILIZZAZIONE RIGIDA SISTEMI DI IMPERMEABILIZZAZIONE FLESSIBILE MALTA IMPERMEABILE CALCESTRUZZO IMPERMEABILE MANTO IMPERMEABILE SINTETICO TIPO SIKAPLAN WP/WT MEMBRANE BITUMINOSE APPLICATE A CALDO “A FIAMMA” IMPERMEABILIZZAZIONI POLIMERICHE LIQUIDE Adatto contro acqua in pressione SI SI SI SI SI Richiede la posa in opera di imprese specializzate X X SI SI SI Non è richiesta la preparazione del supporto X N.A. SI X X Non è richiesto un primer sul supporto X N.A. SI X X Funziona da ponte per la fessurazione X X SI SI SI Previene la diffusione dell’acqua SI SI SI Con settorizzazione SI SI Non è necessario l’incollaggio della superficie X N.A. SI X X YOUSPECIAL - 69 Con la linea impermeabilizzanti bentonitici, DIASEN riesce ad affrontare e risolvere efficacemente il problema dell’impermeabilizzazione in presenza di acqua di falda. Insieme al sistema Acriflex Winter, applicato sui getti verticali di fondazione e grazie agli speciali giunti bentonitici ed ai teli auto-aggancianti, DIASEN risolve qualsiasi problematica di infiltrazione di acqua sotterranea nelle strutture interrate. La linea impermeabilizzanti bentonitici DIASEN è costituita dai seguenti prodotti: - Bentotelo:barriera geosintetica bentonitica - Diajoint N: giunto autoespandente idrofilo per le riprese di getto in calcestruzzo - Bentosend: Stucco di bentonite sodica naturale mente all’ambiente da proteggere, è uno dei sistemi più utilizzati in questo contesto: la sua efficacia si basa sulla corretta realizzazione dei sormonti dei teli impermeabili, qualora si utilizzino membrane prefabbricate, e la protezione della membrana in fase di costruzione e di reinterro per evitare rotture della stessa. Per proteggere le membrane durante la fase di reinterro si usano spesso membrane alveolari drenanti, in grado anche di contrastare la pressione idrostatica. Una protezione a sacchetto può essere realizzata con i seguenti materiali: membrane prefabbricate non in adesione alla struttura membrane prefabbricate in completa adesione alla struttura membrane non prefabbricate da applicare in sito membrane idroespansive PER MANTI NON IN ADESIONE ALLA STRUTTURA flessibile), che ha caratteristiche di resistenza all’invecchiamento molto elevate. I manti vengono posati a secco e termofusi, cioè i due lembi dei teli vengono scaldati e portati a un grado di fusione molecolare, in modo da ottenere una perfetta continuità tra gli elementi. In presenza di acqua di falda è consigliabile utilizzare sistemi che permettono di localizzare in modo semplice le perdite e ripristinare l’impermeabilità, come ad esempio i “sistemi monostrato settorizzato con dispositivi di controllo e iniezione”. Con questo sistema, la superficie da impermeabilizzare viene settorizzata in porzioni di max 180 mq con dei particolari nastri di separazione. Ogni settore è monitorato da sistemi di controllo che lo mettono in collegamento con l’interno dell’edifico. In questo modo è possibile localizzare eventuali perdite e, con l’iniezione di una particolare sostanza reagente all’interno di un’intercapedine creata tra il manto impermeabile e la struttura BITUTHENE 3000 è una membrana impermeabilizzante autoadesiva, applicabile a freddo, accoppiata ad un film molto resistente in HDPE doppio laminato ed incrociato. Può essere utilizzato sia in orizzontale che in verticale per proteggere le strutture interrate da possibili infiltrazioni d’acqua e umidità. Per temperature tra +5°C e +25°C è consigliata la versione standard di BITUTHENE 3000, per temperature tra +25°C e +35°C la versione BITUTHENE 3000HC specifica per temperature elevate. Aldisotto dei 4°C è indicato l’utilizzo della versione BITUTHENE 4000. Applicazioni principali - Strutture interrate orizzontali e verticalie - Solette di copertura di garage interrati in calcestruzzo, si può intervenire con la riparazione della parte lesionata. PER MANTI COMPLETAMENTE IN ADESIONE ALLA STRUTTURA Si utilizzano composti di bitume mescolato con elastomeri SBR o SBS accoppiati con polietilene ad alta densità o PVC che costituiscono la parte superficiale di supporto. Questi materiali vengono applicati alla struttura a freddo, senza l’utilizzo di fiamme, sfruttando le loro proprietà autoadesive. La totale adesione della membrana al supporto impedisce all’acqua, accidentalmente penetrata al di sotto della membrana, di scorrere, a tutto vantaggio di una facile individuazione della perdita e di una riparazione localizzata. Porotherm Plan plus. La tua casa è di classe. LE IDROESPANSIVE Le membrane idroespansive sono costituite da un materiale, la bentonite, che ha una capacità di autoespansio- UNOLASTIC è una pasta cremosa impermeabilizzante in soluzione acquosa pronta all’uso di colore nero, ottenuta con la miscelazione di particolari resine sintetiche elastiche, speciali bitumi e filler al quarzo. La pasta così ottenuta, una volta essiccataè caratterizzata da elevata elasticità, ottima adesione al supporto e impermeabilità. UNOLASTIC è utilizzato per realizzare impermeabilizzazioni sia in verticale che in orizzontale su superfici di calcestruzzo, ceramica e superfici cementizie in genere o in gesso. È impiegato per impermeabilizzare solette di calcestruzzo, fondazioni, particolari di difficile esecuzione in tetti o terrazze, vasi, fioriere , balconi, bagni, saune, box doccia, legno e cartongesso, ecc. UNOLASTIC può essere impiegato come rivestimento elastico per la protezione impermeabile di calcestruzzi e intonaci microlesionati, proteggendoli dai gas aggressivi atmosferici quali CO2–SO2. Porotherm Pla n plus 49 / 42,5 cm Porotherm Pla n plus 36,5 cm Porotherm Pla n plus 30 cm Porotherm Plan plus è un sistema di blocchi rettificati in laterizio alveolato con fori saturati di perlite che consente di costruire murature monostrato con valori di isolamento termico mai visti prima. Il nuovo sistema permette di raggiungere valori di trasmittanza U addirittura fino a 0,16 W/m²K (nello spessore da 42,5 cm) oltre che un’elevatissima inerzia termica con valori di sfasamento attorno alle 20 ore, grazie ai bassissimi coefficienti di conduttività del nostro materiale. Per questo con Porotherm Plan plus si realizzano edifici a basso consumo di categoria superiore (tipo Casa Clima, Casa Passiva, Casa Classe A) senza dover ricorrere a soluzioni più costose, quali pareti doppie o rivestimenti a cappotto. I nostri uffici tecnici e commerciali sono a vostra disposizione per qualsiasi esigenza, non esitate a contattarci! Mattoni. Disegnati per l’uomo Wienerberger S.p.a. Sede: Mordano (BO), tel. 0542 56811, fax 0542 51143 Si utilizzano manti impermeabili sintetici a base di PVC o di FPO (poliolefine Stabilimenti: Mordano (BO), Gattinara (VC) Villabruna di Feltre (BL), Terni. 70 - YOUSPECIAL [email protected] www.wienerberger.it Prodotti a marchio CE Categoria I Le membrane impermeabilizzanti della Serie BITEXTENE di Imper sono ottenute per costrusione di una mescola di speciale formulazione elastomerica ottenuta da una dispersione complessa di gomme e copolimeri elastofinici in bitumi distillati selezionati e di un’armatura in “non tessuto” di poliestere stabilizzato posta nello spessore della membrana in completa sinergia con la stessa. Entrambe le superfici sono finite con il trattamento Textene costituito da uno strato di fibre polimeriche testurizzate preformate in film. La mescola è di speciale formulazione elastomerica, ottenuta da una dispersione complessa di gomme e copolimeri elastofinici in bitumi distillati selezionati. L’armatura invece è in “non tessuto” di fibre di poliestere da filo continuo stabilizzato con fili di vetro longitudinali, a passo calibrato. La finitura superficiale si caratterizza per ambedue le facce finite con il trattamento Textene costituito da uno strato di fibre polimeriche testurizzate preformate in film che conferisce al prodotto finito un elevato valore aggiunto. ne, se in contatto con acqua, compresa tra il 14 e il 16 % del suo volume iniziale. Oltre alla facilità di posa, ha il grande vantaggio di autorimarginarsi in caso di rottura. Un prodotto, questo, che in rivendita è sempre più diffuso anche grazie a una maggiore conoscenza da parte del progettista e ai capitolati che sempre più frequentemente lo prescrivono. Questo anche grazie all’azione di promozione che aziende come Levocell e Volteco hanno messo in campo presso gli studi professionali, in modo da creare una cultura del settore e, at least but not last, una richiesta da parte del mercato. Lo testimonia Daniele Valenti, product manager della linea Acqua di Levocell: «La rivendita edile preferisce trattare quei prodotti che sono inseriti nei capitolati e che non necessitano di un’applicazione specializzata. Per questo le rivendite da noi acquistano soprattutto il telo bentonitico e i suoi accessori, mentre la sezione delle resine poliuretaniche idroreattive, da applicare con deter- minati tipi di pompe generalmente fornite in comodato viene gestita dirattamente dalla nostra azienda». Per membrane non prefabbricate da applicare in sito a seconda delle materie prime che le compongono, i prodotti di questa categoria possono essere a base di resine termoindurenti: epossidiche, poliuretaniche, poliestere, particolarmente indicate quando si vuole creare una barriera al vapore acqueo o ai gas, o quando la presenza di agenti aggressivi è elevata; a base di resine termoplastiche: acriliche, viniliche, poliuretaniche (le cosiddette guaine liquide); a base bituminosa: hanno un utilizzo in esterno e si differenziano in prodotti liquidi, utilizzati per l’impermeabilizzazione di strutture senza la presenza di acqua in pressione, e prodotti in pasta con un ottimo comportamento su supporti in calcestruzzo; a base cementizia: sono caratterizzati da capacità o meno di bridging, cioè capacità di fare da ponte alle lesioni che si possono formare nel supporto e si dividono in monocomponenti, gli “osmotici” per la loro capacità di far migrare sostanze nel composto, utilizzati prevalentemente in interno o in esterno, quando non sussiste la presenza di acqua in pressione, o prodotti cementizi ad alta deformabilità, bicomponenti, studiati per strutture particolarmente sollecitate. La caratteristica di questi prodotti è quella di adattarsi completamente alla forma delle strutture, garantendo a quest’ultime l’ermeticità; le strutture, da parte loro, devono essere adatte a resistere alla spinta dell’acqua. LA GAMMA È IL PUNTO FORTE Le aziende puntano sull’ampiezza dell’offerta (gamma e tecnologie esclusive) e sulla corretta applicazione dei prodotti. «Il cliente Index – spiega Roberto Pocchi, direttore commerciale settore impermeabilizzazioni Index – è un soggetto generalmente molto esigente, ricerca qualità nei prodotti ma anche nei servizi, apprezza la possibilità di proporre all’utilizzatore finale una soluzione specifica al problema, sfruttando senza dubbio anche la notorietà del marchio». L’azienda che già da vent’anni propone membrane auto e termo adesive, recentemente ha ampliato notevolmente questa linea con molti prodotti progettati per campi di E7224.278F;4G4/7 VOLGRIP di Volteco è un impermeabilizzante bentonitico autoagganciante al calcestruzzo. La particolare struttura di VOLGRIP, composta da un tessuto non tessuto e un tessuto poroso, con interposta bentonite sodica naturale assemblati meccanicamente con un sistema di agugliatura brevettato, conferisce al prodotto un imbattibile autoconfinamento con prestazioni di impermeabilità elevatissime. Il prodotto si aggancia automaticamente al calcestruzzo grazie alle fibre che fuoriescono appositamente dal tessuto e che rimangono intimamente agganciate ai getti di calcestruzzo. VOLGRIP viene impiegato per proteggere le strutture in calcestruzzo interrate dalle infiltrazioni delle acque percolanti e di falda (es.: gallerie, sottopassi, caveau, parcheggi,...). VOLGRIP è specificamente studiato per l’uso abbinato a getti di calcestruzzo che ne inglobino le fibre di aggancio (sottoplatea, contro diaframmi, pali, berlinesi, casseri, etc.). La capacità espansiva dovuta esclusivamente alla composizione naturale della Bentonite di Sodio permette l’applicazione anche in zone a falda altalenante. impiego specifici. «I volumi di vendita continuano a crescere il mercato si sta interessando a questa tipologia di membrane, anche se non possiamo parlare di una sostituzione dei prodotti tradizionali», continua Pocchi. Un altro fiore all’occhiello dell’azienda sono i corsi di formazione, molti dei quali tenuti presso l’auditorium Index a Castel D’Azzano (Verona) e supportati dai manuali tecnici a tema specifico. Anche Imper punta su una linea completa di prodotti specialistici nel settore (membrane impermeabilizzanti bituminose e adesive, impermeabilizzanti cementizi e resinoso cementizi, impermeabilizzanti bituminosi e sintetici), con una gamma continuamente ampliata da nuove proposte, come la recentissima linea di impermeabilizzanti poliuretanici. I PREFERITI DAL MERCATO? Pur non essendoci dati certi che provengono dalle associazioni di categoria, da un’indagine presso i produttori risultano i bentonitici a destare particolare interesse per le impermeabilizzazioni interrate, ma non da meno sono le membrane bugnate impermeabilizzanti e drenanti. ,4- "H9IJK!H6L8FIM!"I8JNK:HOH!P ?'&.CDE7;.-"+(#".& %$*,*( .'4-0+,0+(0.%+.04-&%4*2" 4*4(0$'.<#020(('(";.-50.0&*$*+'./0#.40$/#0 *&./#"<&0$'= 30.4'--50 #*$'+6"+".'//040 4"&".78."#0 1 m 15 c 2 3 4 5 6 15 cm !"#$%&'(" !"#$%&) *+,*-'("./0# 0,*&*1*'.-*2*&0 !"#$%&'(" !"'$()* 4/0-*9*-"./0# $%#'(%#0.'99#04-'(0 >*4'+'#0. ,09*+*(*2'$0+(0. *. $%#*. %$*,*= . 40$/&*-*44*$". -"+. ?#@A*( . :@4(0$B :*./"44"+".#*4'+'#0.(%((*.* (*/*.,*.$%#'(%#0).*+.-"((";./*0(#'; 9"#'(*;.6'4.<0("+;.0--= +++,-./012.3,.D Tecnologie per il recupero edilizio member of: 72 - YOUSPECIAL ,-. .3 12 /0 + ++ 5 64789708:4/;.<.8348:10-1241=8(>78(?$@$86.210788!.<,>'7A8B@)8&C%$B%B