Volto di Sicilia n.2
Transcript
Volto di Sicilia n.2
IDENTIFICAZIONE Fondo Tipologia Stato Titolo originale Contenuto Titolo collegato Regia Lingua Produzione Luogo di produzione Anno di produzione Distribuzione Luogo di distribuzione Anno di distribuazione DESCRIZIONE FISICA Durata originale Cromatismo originale Audio originale CONTENUTO Cast Interpreti Fotografia Scenografia Musica Aiuto regista Direttore editoriale Redattore capo Redattore Redattore Direttore di produzione Operatore Speaker Note Ugo Saitta Cinegiornale Finito Volto di Sicilia n. 2 Una nuova dimensione Una ricchezza da difendere Calciofollia Zolfara Ugo Saitta Italiano Italia 1963 Italia 1963 4’ 3’ 3’ Colore, b/n Sonoro Tuccio Musumeci Ugo Saitta Hilda Agnini Pietro Marletta Mario Ventimiglia Ugo Saitta Giuseppe Fava Gerardo Farkas Orazio Ferrara Rita Consoli Antonio Ferrara Riccardo Paladini Nel primo servizio sono presenti immagini di repertorio tratte dal documentario di Ugo Saitta Zolfara del 1947. Sinossi Il cinegiornale Volto di Sicilia rappresenta il progetto più innovativo del regista catanese Saitta, che infatti qui si muove in una direzione diversa, più vicina all’informazione giornalistica che al cinema narrativo dei documentari. Il numero zero del cinegiornale venne realizzato nel 1951 e dopo una pausa decennale ne seguirono altri nove, esattamente tra il 1962 ed il 1969. Ogni numero ha una durata variabile che si aggira tra gli otto e i dieci minuti, e contiene due o tre servizi, mediamente di tre o quattro minuti circa ciascuno. Si tratta, quindi, di brevi servizi di attualità, cronaca, costume: dal gossip sui divi cinematografici che frequentano Taormina, alla produzione agricola siciliana. La formula è quella della Settimana INCOM (Industria Cinematografica Milano 1946-1965), il più importante tra i cinegiornali del Dopoguerra in Italia, con il quale Saitta e la moglie Rita Consoli collaboravano. Volto di Sicilia ha avuto un ruolo d’informazione molto più efficace della carta stampata, perché in grado di raggiungere anche il pubblico meno alfabetizzato. La scelta di Giuseppe Fava come caporedattore di quasi tutti i diciannove servizi, permette a Ugo Saitta di affrontare anche temi di carattere sociale come il terremoto del ’68 nella Valle del Belice, o temi di ordine politicoeconomico come la realizzazione del polo petrolchimico di Gela. Una nuova dimensione è un servizio sulle raffinerie di Priolo, in provincia di Siracusa, di cui vengono evidenziate le misure antinfortunistiche a tutela dei lavoratori. Il regista sceglie alcune immagini di un suo precedente documentario, Zolfara del 1947, per contrapporre le condizioni disumane degli operai di un tempo al nuovo modello improntato sulla sicurezza del lavoro. Ne Una ricchezza da difendere il regista sceglie la bellezza di una giovane donna per presentare una delle eccellenze di Sicilia: le succulente arance. Il frutto potrebbe rappresentare per la Sicilia la più considerevole delle ricchezze, se solo si riuscisse a realizzare una vera e propria industrializzazione della produzione ed un incremento dei consumi interni. Il servizio prosegue con una serie di macchiette interpretate tutte da Tuccio Musumeci: dallo scozzese parsimonioso, che conserva un’arancia dentro uno scrigno, insieme a dei gioielli, al russo in mezzo alla neve, al tedesco parodisticamente nazista con baffetti hitleriani. Tutti gli europei, ci spiega il documentario, mangiano più arance dei siciliani, il problema sta nel processo di marketing assai carente. Chiosa del servizio due scenette ambientate alla fiera di piazza Carlo Alberto a Catania. Soggetti Location DOCUMENTAZIONE Bibliografia Nell’ultimo servizio, Calcio follia, la scena si apre con uno sketch ambientato in un bar, dove due tifosi di calcio, rispettivamente della squadra del Palermo e del Catania, discutono animatamente. Nell’inquadratura appare il manifesto pubblicitario del caffè Torrisi. Si discute in termini comparativi della retribuzione certamente più copiosa di un giocatore di calcio della squadra del Catania e quella invece, decisamente più esigua, di un professore di liceo. Seguono scene tratte da una partita di calcio giocata allo Stadio Cimbali di Catania. Il regista è consapevole di come abbia avuto inizio un’era in cui il valore umano sia stabilito dalla popolarità e dal guadagno, ma riconosce al calcio il carattere di grande spettacolo in grado di promuovere lo sport. Sviluppo industriale - Sicilia Sicurezza del lavoro Operai Zolfare Agrumi Calcio - Sport Stabilimento Sincat – Priolo (Siracusa) Fiera di piazza Carlo Alberto - Catania Stadio - Catania De Filippo Alessandro, Ugo Saitta, un album di ricordi : analisi di una storia cinematografica 1933-1971, 2012. De Filippo Alessandro, Ugo Saitta cineoperatore. Il cinema come speranza di riscatto per la Sicilia, 2012. Percorsi di fruizione ACCESSO E UTILIZZAZIONE Tipo di acquisizione Luogo di acquisizione Diritti di proiezione Diritti di utilizzo ACCESSO E UTILIZZAZIONE Data Nome Funzionario responsabile Rassegna cinematografica Videorama, Catania 2012 Acquisto, 1995 Palermo Finalità culturali Regione Siciliana – CRICD – Filmoteca regionale 2013 Diana Sergio Laura Cappugi