gratuito di AS Extra 128

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gratuito di AS Extra 128
SUPPLEMENTO ONLINE DI AUDIOPHILE SOUND
NUMERO: AS EXTRA 128
80 + pagine
per l’audiofilo esigente
un C L I C K vi porta fuori dai
confini di ‘AUDIOPHILE sound’
cover story
diffusori JBL
consigli pratici  dischi audiofili
da scartare  musica liquida 
dischi da isola deserta 
opinioni  critica spietata
NOVITA’!!
GUIDA ALL’ASCOLTO
CON
BRANI MUSICALI
GRATIS
A S EXTR A
supplemento
dei numeri
AS
AS
AS
AS
123,
124,
125,
128.
ATTENZIONE:
A causa dei lavori sul sito di
Audiophile sound, non è stato
possibile pubblicare EXTRA con
i LINK UP ai numeri AS 123-128
in edizioni separati.
Quindi, in quest’edizione
straordinaria di EXTRA abbiamo
raggruppato i LINK UP di
AS 123-128 in un’unica
edizione.
A S EXTRA
SUPPLEMENTO ONLINE DI AUDIOPHILE SOUND
CLICK Cliccate per andare direttamente alla pagina con l’articolo desiderato
SUPPLEMENTO DI
AUDIOPHILE SOUND N..128
27
CONTATTI
EDITORE
PIERRE BOLDUC
t el
392-85 06 715
mai l
editore@
audiophilesound.it
9
11
19
21
23
25
26
EDITORIALE CLICK
HMV in crisi: Analisi
di Pierre Bolduc
JBL CLICK
Diffusori L100
LINK UP CLICK
Indice di tutti gli
articoli in EXTRA che
sono collegati a AS
LINK UP CLICK
COSTRUTTORI
Ken Ishiwata della
Marantz
LINK UP CLICK
COSTRUTTORI
Dave Wilson
della Wilson Audio
LINK UP CLICK
DISTRIBUTORI
Piero Radici della
PFA2
29
31
33
34
37
38
41
SULLA COVER
COVER STORY: JBL
AUDIO TEKNE
LINK UP CLICK
CASE DISCOGRAFICHE
Velut Luna:
Nuovo sito e nuova
strumentazione
LINK UP
VINTAGE CLICK
Audio Research:
Brochure originali
LINK UP CLICK
COSTRUTTORI
Antonio Sese della
Horn Amplifiers
LINK UP
PRODUCER CLICK
Jack Pfeiffer ricorda
Arturo Toscanini
LINK UP
DISTRIBUTORI CLICK
Luca Parlati della
LP Audio sulla
Vandersteen
LINK UP CLICK
COSTRUTTORI
Terry Dorn della
Audio Research
LINK UP CLICK
QUALE INCISIONE?
Mahler: Le Sinfonie
LINK UP CLICK
DIFFUSORI
KEF: modello LS50
43
LINK UP CLICK
CD A UD 12 5
ALLEGATO A
AUDIOPHILE SOUND
Parla Peter Ghirardini
della Realsound
44
VINILI IN CLICK
EDICOLA
“Classica in vinile
33 giri” della
De Agostini:
i prossimi 3 titoli
46
VIDEO CLICK
Ascoltiamo Dave
Wilson su video con
sottotitoli...
49
BE CLICK
YAMAMURA
I benefici del
trasferimento dei
CD su nastro
FATTI TECNICI CLICK
Come realizzare una
sala d’ascolto
CONSIGLI
TECNICI CLICK
Giradsichi Thorens 124
1. L’Acquisto
51
52
55
DA SCOPRIRE CLICK
La musica di John
Williams registrata
da Kenneth
Wilkinson
sommario
A S EXTRA
SUPPLEMENTO
DISUPPLEMENTO
AS 123, 124,
DI 125,
128AUDIOPHILE SOUND
DI
SUPPLEMENTO ONLINE DI AUDIOPHILE SOUND
CLICK Ti porta direttamente all’articolo desiderato
57
AS 123
DISCHI DA EVITARE CLICK
I primi dischi digitali di Herbert von Karajan
LINK UP con AS 125 e AS 128
71
73
74
77
CD ALLEGATO
AUD 125 CLICK
Arpa e archi su
Velut Luna: un commento dell’Ing.
Marco Lincetto
DESIGNER CLICK
Vladimir Lamm:
tavola rotonda
ALTA CLICK
RISOLUZIONE
RCA Living Stereo:
elenco di tutti i titoli
disponibili in hi res
FATTI TECNICI CLICK
La ‘Guerra
dei volumi’
79
INGEGNERI CLICK
Altre domande
a Bob Ludwig
83
CAVI CLICK
Gerardo Cioffi di parla
del suo cavo The Cable
con Pierre Bolduc
84
CD ALLEGATO CLICK
AUD 128
NUOVA
Guida
RUBRICA!!
all’ascolto
con brani musicali
del CD allegato al
numero 128 di
Audiophile sound
AS 124
AS 125
Dischi per un’isola deserta
Vi proponiamo 5 dischi ogni mese
1. ELLINGTON / HODGES:
BACK TO BACK 61 CLICK
2. DICK HYMAN: SWING 63 CLICK
AS 128
3. TOMMY BOLIN: TEASER 65 CLICK
4. RAVEL: DAPHNIS ET CHLOE’ 67 CLICK
5. CHOPIN: BALLATE E SCHERZI 69 CLICK
sommario
COVER STORY: JBL
3
AUDIOPHILE sound con CD allegato
numero 123
con
CD allegato
REALSOUND
AUDIOPHILE sound
I SEGUENTI SER VIZI SARANNO DISPONIBILI
DALL’ ONLINE SHOP DI AUDIOPHILE SOUND
DAL MESE PROSSIMO:
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Audiophile sound
n. 123
con CD allegato
(rivista cartacea +
CD fisico)
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Audiophile sound
PRESSO IL
TUO EDICOLANTE
senza obbligo
di pagamento
anticipato
PER ABBONAMENTI
Audiophile sound
PER ARRETRATI
Audiophile
sound
AUDIOPHILE sound con CD allegato
numero 124
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REALSOUND
AUDIOPHILE sound
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numero 125
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SUPPLEMENTO DI
AUDIOPHILE SOUND DI
NUMERI
123, 124, 125, 128
numero corrente
in edicola:
IL SUPPLEMENTO DI
A UDIOPHILE SOUND
n.128
G R AT U I T A & I N T E R AT T I V A
ESCE OGNI MESE CONTEMPORANEAMENTE A
A UDIOPHILE SOUND
C ONTENUTI
- articoli, commenti, interviste che completano i contenuti
pubblicati su Audiophile Sound
- in più: recensioni, incontri, consigli pratici, dischi ‘da isola deserta’
C ONTENUTI MULTIMEDIALI
- AS EXTRA è interattiva: quindi, collegamenti e link per accedere
a ulteriori informazioni, video, brani musicali, ecc.
PIOTR
PIOTR ILIC T CHAIKO
CHAIKO V SKY
1812 OVERTURE
SYMPHONY N. 4
E' FA CILE LEGGERE AS EXTRA:
LE PAROLE/C OMMANDO>>>
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BENVENUTI
A EXTRA !
AUD
AUD 1 2 8
SOFIA FESTIV
AL ORCHESTRA
FESTIVAL
ORCHESTRA
JULIAN KOVATCHEV, COND.
OND.
Audiophile
sound
n. 128
per anteprima
AS 128 &
CD allegato:
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in fo p age
> SOMMARIO
AUDIOPHILE sound
Da questo mese il NUMERO CORRENTE
di Audiophile sound, in edicola, è anche disponibile
in vendita dall’ ONLINE SHOP di Audiophile sound
Il numero corrente - 128 - è quindi già disponibile:
1. VERSIONE CARTACEA + CD FISICO:
da ordinare [10,50 euro comprese spese postali ] CLICK
2. EDIZIONE ELETTRONICA:
pdf in alta risoluzione scaricabile
+ CD in download in risoluzione CD [6,50 euro] CLICK
3. EDIZIONE ELETTRONICA:
pdf in alta risoluzione scaricabile > senza CD [3,90 euro]
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numero 128
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REALSOUND
A SEXTRA
SUPPLEMENTO DI
AUDIOPHILE SOUND
NUMERI 123,124,125
HMV IN CRISI
Il Regno Unito è stato uno dei 'capitali musicali' fin dalla nascita del disco. Non si tratta solo delle case discografiche inglesi a essere da sempre ai vertici del mercato, ma da oltre mezzo secolo la cultura inglese ha rivoluzionato il panorama musicale mondiale con i gruppi rock che hanno segnato la storia degli anni Sessanta,
Settanta e Ottanta.
All'inizio del 2013 i 229 negozi della catena inglese HMV sono andati in amministrazione protetta. Per salvare
l'azienda dal fallimento è stato varato un piano di ristrutturazione che prevedeva a gennaio la chiusura di una
sessantina di negozi; il mese scorso il numero è passato a 103 e nessuno è in grado di garantire la sopravvivenza degli altri punti vendita. Per farsi un'idea della gravità della situazione, bisogna pensare che la HMV possiede un numero di negozi circa dieci volte superiore rispetto a quello della catena Ricordi/Feltrinelli che opera in
Italia. Nel centro di quasi tutte le città del Regno Unito è presente almeno un negozio HMV e l'annuncio di così
tante chiusure è stata una notizia devastante non solo per gli amanti del disco d'argento, ma anche per i distributori del settore che stanno perdendo il pilastro più importante della loro rete di vendita.
Purtroppo molti protagonisti del settore hanno volutamente ignorato i cambiamenti strutturali che stanno
decimando il mercato tradizionale. La chiusura di Jupiter Classics e di tanti negozi di dischi in Italia, avvenuta
l'anno scorso, va attribuita solo in parte alla crisi; in realtà, i negozi stanno chiudendo i battenti perché il mercato sta distruggendo le vecchie linee di vendita (distributori, negozi e grossisti) in favore di una distribuzione
più agile e flessibile legata a Internet. Non parlo solo della musica liquida che è ancora ai primi passi (ma che
sta crescendo esponenzialmente anno dopo anno), il mercato sta cambiando soprattutto perché sono nate
alcune strutture come Amazon e IBIS che, con la vendita online, sono in grado di offrire una scelta che nessun negozio al mondo potrà mai uguagliare, prezzi più bassi e una convenienza nettamente superiore.
Chiaramente i negozi permettono ai loro clienti di trascorrere ore e ore a curiosare tra i loro scaffali, di chiedere consigli al personale e di scoprire in maniera più facile le ultime novità. Purtroppo, i nostri figli e nipoti la
pensano diversamente. Espertissimi nell'uso del mouse, i giovani e i loro iPod ci indicano da oltre dieci anni
come sarebbero andate le cose. La rivoluzione di Steve Jobs (iTunes e servizi download) non è più appannaggio esclusivo delle giovani generazioni. Oggi anche le persone più mature stanno iniziando ad avere fiducia nell'effettuare acquisti online
e a scoprire la grande convenienza di fare tutto con
un semplice click! La
scomparsa dei punti vendita ci spingerà sempre di
più verso l'acquisto online. La nostra generazione
sta scoprendo perché i
giovani hanno fatto questa scelta, con conseguenze terrificanti per il vecchio modus operandi.
Pierre Bolduc
BENVENUTI
A EXTRA !
e dit oriale
> SOMMARIO
extra
9
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sito con preascolto
brani, booklet, ecc.
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extra cover story
JBL
Diffusori L100
“Nei primi anni '70 questo sistema a 3 vie
sarebbe diventato il più grande successo di
vendite dell'azienda, nonostante un livello di
prezzo che solitamente non significa grandi
volumi... Quel diffusore avrebbe venduto nel
corso della sua esistenza 125.000 paia. E questo
è un numero enorme per qualsiasi diffusore...”
KEN KESSLER / HI FI NEWS
S
orprendentemente pochi marchi di diffusori hanno abbastanza successo in entrambi i mercati professionale e domestico, da supportare due distinti cataloghi. Oggi pensiamo a
destreggiarsi in entrambi i settori furono Tannoy, KEF e Celestion.
paggiato un vasto numero di studi di registrazione nel paese -
Definitivi, beninteso, per gli inglesi. Negli Stati Uniti per quasi 70
ancora una volta, un parallelismo perfetto con il dominio di Tannoy
anni, la loro equivalente è stata la James B Lansing Sound, Inc.,
nel mercato professionale del Regno Unito - l'azienda aveva una
alias JBL. Come Tannoy, l'azienda era così forte in entrambi i set-
forte gamma di prodotti hi-fi puri, noti tanto per la loro abilità come
tori, che non era necessario che la sezione 'pro' rafforzasse quel-
diffusori 'rock' quanto per il loro collegamento con gli studi che pro-
la 'consumer'. Mentre gli audiofili sapevano che JBL aveva equi-
dussero i migliori LP di musica rock. Per coloro che assistono alla
recente rinascita di JBL con i loro modelli K2 e Everest, e che non
hanno familiarità con la precedente preminenza del marchio sul
mercato, ci fu un tempo in cui un particolare modello della Casa
ebbe un posto di rilievo nella categoria dei prodotti irrinunciabili
per gli aspiranti audiofili.
In effetti la mia 'nascita' nel mondo audio coincide con l'epoca del
diffusore in esame, il JBL L100, noto anche come 'Century'. Qui si
trattò di un'occasione in cui l'azienda attivamente pubblicizzò le
sue credenziali professionali, dato che l'L100 era semplicemente
un monitor da studio 'in borghese'. Nei primi anni '70 questo sistema a 3 vie sarebbe diventato il più grande successo di vendite dell'azienda, nonostante un livello di prezzo che solitamente non
significa grandi volumi. Il suo prezzo era di 550 dollari la coppia
quando fu lanciato, che equivalgono a 4.420 (=3.350 euro) in soldi
di oggi. Quel diffusore avrebbe venduto nel corso della sua esistenza 125.000 paia. E questo è un numero enorme per qualsiasi
diffusore.
Per me, allora audiofilo in erba, quello era un sogno a cui potevo
solo aspirare: il mio primo sistema mi costò in tutto 750 dollari
fra giradischi, testina, sintoamplificatore e diffusori, e mi ci vollero
due anni per pagarne il prestito.
Gli L100, e anche le successive,
meno costose sorelle Decade,
JBL
è distribuita in Italia da:
Kenwood Electronics Italia
www.kenwood.it
erano fuori dalla mia portata. Ciò
> SOMMARIO
extra
11
JBL
ATC e PMC, mentre in passato i marchi 'definitivi' in grado di
pagina
in
te
ratti
va
extra cover story
“Fu il designer industriale Arnold Wolf colui che
avrebbe creato l'identità dell'L100, e l'aspetto
che ne venne fuori fu così forte che il diffusore
avrebbe goduto dello status d'icona già solo per
la sua estetica...”
che io e gli altri ambivamo erano i bassi profondi da un ingombro
relativamente limitato, l'attacco brillante, l'apparente illimitata tenuta di potenza e la facilità di pilotaggio. Non riesco a trovare un dato
puro e semplice relativo all'efficienza in termini di ‘X’ decibel per 1
Watt a 1 metro, ma i cataloghi dell'azienda suggerivano un minimo di 10W (in ingresso), una massima tenuta di potenza a 50W,
un livello dinamico SPL massimo di 106dB, e la curiosa indicazione: '1 Watt in ingresso produce 78 dB di livello di pressione sonora ad una distanza di (15 piedi) 4 metri e ½'. Io non riesco ad interpretare tale calcolo. Tutto quello che so è che i Century suonavano forte con poco sforzo. (allora, c' hai fatta! PB)
Va ricordato che questo periodo - dal 1965 al 1975 - contrassegnò
il più grande boom di vendite nell'audio di qualità. JBL si stava
Studio Monitor, e qualcuno a livello manageriale ebbe la lungimi-
bordo anteriore del mobile.
ranza e la saggezza di capire che questo avrebbe dovuto essere
Nel frattempo si stavano verificando cambiamenti nella gestione
sfruttato in altri modi. Il risultante 4310 era la risposta alla neces-
aziendale, mentre il 4310 si ritagliava enormi quote di mercato
sità di un monitor per ascolto ravvicinato d'alta qualità più piccolo
negli studi. La proprietà della società fu trasferita a Sidney Harman
del 4320, in particolare in situazioni in cui massicci sistemi a pavi-
- quello della Harman / Kardon - e con questo cambiamento arri-
mento non erano installabili. Quel periodo aveva visto un aumen-
vò la nomina di Irving Stern a capo della divisione marketing di
to del numero di nuovi componenti necessari negli studi grazie alla
JBL. Il suo puro lampo di genio fu quello di rendersi conto che il
registrazione multi-traccia, all'arrivo del Dolby e altri sviluppi, così
sistema che allietava gli ingegneri negli studi di registrazione
che l'affollamento stava diventando un problema serio in locali già
avrebbe potuto bissare il successo nel mercato domestico, se
esistenti.
avesse avuto un'estetica meno piatta. Stern sapeva che le versio-
JBL rispose alla domanda per un sistema compatto che potesse
ni per la casa avrebbero beneficiato degli apprezzamenti ottenuti
essere montato su una console di mixaggio, a parete o su una
negli studi di tutto il mondo. Allora come oggi, il termine 'professio-
mensola, o anche appeso al soffitto, ma che mantenesse la mag-
nale' possedeva un livello di indiscutibile credibilità; e nel caso del
gior parte delle qualità analitiche che rendevano il 4320 un riferi-
4310 la credibilità era basata sulla realtà, non su sogni di marke-
mento nel settore, con il minimo sacrificio nei registri bassi che
ting. Non fu, tuttavia, cosa detta e fatta, perché alla JBL alcuni rite-
l'azienda poteva gestire. Il merito del progetto va a un team d'in-
nevano che fosse più saggio mantenere i prodotti professionali e
gegneri che comprendeva Ed May e Bart Locanthi. La dotazione
commerciali completamente separati, per il motivo opposto: più la
degli altoparlanti e il volume interno furono dettati dal coordinato-
credibilità professionale avrebbe accresciuto i prodotti domestici,
re dei progetti di prodotti James Barthell: erano il woofer da 30 cm.
più c'erano timori che le versioni 'borghesi' l'avrebbero minata in
123A, il midrange LE5-2 e il tweeter LE20. Una caratteristica pra-
ambito professionale. Qualcuno alla JBL sapeva che il disprezzo
tica apprezzata dai frequentatori degli studi era la localizzazione
dei professionisti verso i consumatori era altrettanto potente quan-
dei controlli d'attenuazione dell'uscita di crossover, su una sezio-
to il rispetto dei consumatori verso i professionisti. Stern, tuttavia,
ne in rilievo nel pannello frontale.
ebbe la meglio e fu deciso di modificare il 4310 in una versione
Fu un successo immediato, che stabilì JBL come uno dei più
adatta alla divisione consumer della JBL. Con solo alcune revisio-
importanti fornitori di diffusori per studi in tutto il mondo. In segui-
ni di minore importanza, il nuovo diffusore si sarebbe chiamato
to il tweeter fu sostituito con un'unità di diametro più piccolo per
L100.
una migliore dispersione alle alte frequenze, e le frequenze del
Mentre la disposizione dei componenti rimaneva la stessa, la
crossover furono modificate per una risposta più dolce. La prima
sezione in rilievo del pannello frontale con i controlli rotanti fu eli-
revisione fu chiamata 4311; questa versione rialzava il radiatore
minata, e i controlli di 'Presence' e 'Brilliance' per l'L100 furono
delle alte frequenze allo stesso livello acustico del woofer e al
posti sotto la griglia. Ma fu proprio la griglia quello che sarebbe
> SOMMARIO
extra
13
JBL
godendo un successo fenomenale negli studi con il grande 4320
pagina
in
te
rat t
i va
extra cover story
“Wolf creò una griglia tridimensionale, e il messaggio subliminale era la
dimensionalità del suono, mentre l'estetica avrebbe parlato da sé...
Paragonata sia a una scatola di cioccolatini o una cialda 'waffle', la griglia
scolpita era stilizzata in un disegno di cubi che non assomigliavano a
nessun'altra cosa, nei negozi pieni di diffusori a cassa tradizionali...”
stato l'unico cambiamento più caratteristico tra pro e domestico.
antivento, senza che questa attenuasse il segnale in ingresso; e
Fu il designer industriale Arnold Wolf colui che avrebbe creato
quelli erano segnali a livelli molto più bassi dell'uscita di un diffu-
l'identità dell'L100, e l'aspetto che ne venne fuori fu così forte che
sore acustico. Egli capì che il materiale avrebbe dovuto essere
il diffusore avrebbe goduto dello status d'icona già solo per la sua
sufficientemente trasparente da funzionare come griglia, proteg-
estetica. Anche visto di lato, fu la griglia progettata da Wolf a fare
gendo gli altoparlanti dalla polvere e creando allo stesso tempo
della L100 un oggetto perfetto per i leggendari annunci dei nastri
un nuovo tipo di estetica. La sua intuizione si rivelò corretta, e la
Maxell, quelli che mostrano un ascoltatore che viene spazzato via
sperimentazione mostrò che la schiuma reticolata (a poro aperto)
- letteralmente - da un diffusore.
effettivamente misurava meglio di molti tessuti. E a meno che
se un nuovo linguaggio di design, Wolf si rese conto che, in un
mercato dominato da diffusori a cassa tradizionali, l'unico elemento individualistico di un diffusore da scaffale era la griglia. Dal
materiale color 'grano' degli anni '50 a quello di tessuto negli
LS3/5° fino all'onnipresente panno nero esteso, quello era più o
meno il limite. Wolf, invece, creò una griglia tridimensionale, e il
messaggio subliminale era la dimensionalità del suono, mentre
l'estetica avrebbe parlato da sé. Nella sua scia, Marantz avrebbe
poi prodotto i modelli Imperial come risposta diretta al Century, e
nel Regno Unito KEF avrebbe fatto uscire il 104aB con la propria
griglia '3D'.
Invece di utilizzare un panno rinforzato, Wolf pensò 'lateralmente': i microfoni utilizzavano una schiuma speciale come scudo
qualcuno sia in grado di dimostrare il contrario (inviate le e-mail a
questa rivista, per favore!) sembra che il JBL L100 fu il primo diffusore in assoluto ad usare schiuma reticolata per una griglia.
Paragonata sia ad una scatola di cioccolatini o una cialda 'waffle',
la griglia scolpita era stilizzata in un disegno di cubi che non assomigliavano a nessun'altra cosa, nei negozi pieni di diffusori a
cassa tradizionali. E si distingueva non solo per il materiale e le
forme sulla sua superficie: JBL offriva l'L100 con griglie blu, arancioni o marroni.
Con il nome ampliato per includere 'Century' (=secolo) in ragione
del suo numero di modello, idea di Irv Stern, l'L100 si guadagnò
un posto tra i sistemi d'altoparlanti più venduti del decennio.
Offriva molto contenuto per il suo prezzo: il suo woofer da 30 centimetri, con bobina da 7,5 cm in nastro di rame avvolto ai bordi,
s'incrociava a 1,5 kHz con un midrange da 12,5 cm, montato nella sua sigillata struttura in legno. Sopra i 6kHz, le
frequenze superiori erano coperte da
un tweeter da 3,5 cm. Questi erano
montati su un mobile con condotto
reflex anteriore, rifinito in noce oliata e
realizzato in truciolato spesso 2,5 cm,
rivestito con 2,5 cm di fibra di vetro;
misurava 360 x 600 x 350mm (LxAxP)
ed era un mobile da 23 kg che lavorava bene anche su un fianco.
Come la versione pro, l'L100 aveva
due controlli rotanti che influenzavano
quello che chiamavano 'presenza' e
'brilliantezza', il primo per il midrange e
il secondo per il tweeter. A quanto
pare, la produzione del primo anno
offriva i componenti in disposizione
verticale, con le due manopole che
offrivano impostazioni solo in attenuazione di 0, -3, -6 e -9dB, ma pare sia
abbastanza rara. I normali L100
> SOMMARIO
extra
15
JBL
Circa 15 anni prima che Franco Serblin della Sonus Faber creas-
extra cover story
“Li ho sempre preferiti posti su un fianco, che
sembrano produrre una scena sonora più
autentica. E certamente beneficiano dell'utilizzo
con un buon amplificatore valvolare... il loro
superbo dettaglio e apertura non sono affatto
negativi...”
dispongono di driver disassati e manopole con aumento e diminuzione a passi di 1 dB, in una gamma di ±3db. Non sono stato
in grado di scoprire la frequenza centrale in cui essi operano,
ma a detta di molti sembra essere 1200Hz e 8 kHz.
Se c'è un aspetto negativo del possedere un JBL L100 Century,
è l'intensità con la quale essi si attengono alla loro reputazione
trasto con il loro rivale dell'epoca, l'AR-3a, che poteva essere
definito un diffusore 'classico' o 'jazz' e molto accademico. I
JBL, anche con un uso giudizioso delle manopole rotanti, suonano sempre vivaci e grintosi, con bassi profondi e solidi, e mai
come fossero sotto sforzo. Gli AR suonano, beh, morbidi al
confronto, e mai aggressivi quanto gli altri. Se volete sapere
che cosa significhi un suono 'in avanti', provate i JBL L100.
Li ho sempre preferiti posti su un fianco, che sembrano produrre una scena sonora più autentica. E certamente beneficiano
dell'utilizzo con un buon amplificatore valvolare, come un
McIntosh MC275 o un Dynaco Stereo 70. La raffinatezza non è
il loro punto di forza, ma il loro superbo dettaglio e apertura non
sono affatto negativi. E, sì, fanno davvero rock, senza sembrare grezzi. Meglio di tutti, se ne trovano in abbondanza, quindi
potete tranquillamente farvi una coppia - anche nel Regno
Unito - per 350 / 400 sterline in ottime condizioni. Per quei soldi,
sono una valida alternativa agli Spendor BC1, KEF 104aB e
Rogers 3 vie con specifiche BBC.
Ma non prendete le mie parole come oro colato. Ascoltate invece il vecchio Frank Zappa. Nel 1982 pubblicò Ship Arriving Too
Late To Save a Drowning Witch. Le note di copertina originali
dichiaravano "Quest'album è stato progettato per suonare cor-
PRINCIPALI TAPPE STORICHE JBL
1927 James B Lansing e Kenneth G Decker fondano la Lansing
Manufacturing Company (LMC) a Los Angeles, che produce altoparlanti da 15 e 20 cm per le radio e i fonografi.
1938 Il governo degli Stati Uniti termina il monopolio della Western
Electric nella sonorizzazione dei cinema. Ex-ingegneri della WE
fondano la Altec Service Corporation (ASC)
1941 Fondata la Altec-Lansing dopo che la ASC acquista la LMC
finanziariamente in difficoltà
1946 Fondata la James B Lansing Sound Incorporated (JBL)
quando James B Lansing si separa in via amichevole dalla AltecLansing
1954 JBL produce una versione ridisegnata dell'altoparlante WE
594 a compressione da 10 cm, rinominato Model 375
1954 JBL lancia il suo diffusore di debutto nazionale iconico,
l'Hartsfield a tromba angolare
1958 Introduzione del leggendario Paragon, un sistema d'altoparlanti a tromba largo 2,40 metri, stereo in un unico telaio
1962 JBL progetta un sistema di monitoraggio in studio per la
Capitol Records
1968 Lancio del monitor da studio 3 vie da scaffale 4310, poi riveduto in 4311, ancora disponibile come 4312
1969 Introduzione del JBL L100 Century
retto sui diffusori JBL 4311 o equivalenti. I migliori risultati si ottengono se
impostate i controlli di tono del vostro
pre-ampli in posizione neutra e il controllo loudness spento. Prima di
aggiungere qualsiasi tono alto o basso
al suono dell'album, è opportuno che
lo verifichiate in questo modo. F.Z.".
Difficile trovare un riconoscimento
migliore. Ken Kessler / Hi Fi News
> SOMMARIO
extra
17
JBL
di diffusori rock West Coast prodotti in California, in diretto con-
n
pagina i
te
rat
tiva
LINK UP > AS 123 & 124
LINK UP > AS 123 & 124
ARTICOLI
COLLEGATI A
Audiophile sound
Gli articoli contrassegnati con la sigla
LINK UP > AS 123 o AS 124 ALLE PAGINE 21-43
sono la continuazione di articoli
apparsi su Audiophile sound n. 123 oppure n. 124
Alcune ‘LINK UP’ che troverete in questo numero:
Intervista con
Ken Ishiwata
della Marantz
AS EXTRA
PAG. 21
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 123 / pp. 20-24
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 124 / pp. 12-15
Intervista con
Dave Wilson
della Wilson
Audio
AS EXTRA
PAG. 23
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 123 / pp. 26-30
Intervista con
Terry Dorn
della Audio
Research
AS EXTRA
PAG. 37
Intervista con Piero Radici
della PFA2
AS EXTRA PAG. 25
Troverete i LINK UP > AS 12 5 e 128 alle pagine 70-86
> SOMMARIO
extra
19
link up > AS 123 & 124
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 123 / pp. 14-18
DISACCOPPIATORI & BASI SMORZANTI
t
utti sappiamo quanto le vibrazioni
siano dannose in termini di prestazioni
ed affidabilità per i circuiti elettroni-
ci. Anche nei diffusori il problema non è da
meno, la progettazione e la costruzione del
disaccoppiatori DAM 101 & 201
mobile è fondamentale per le prestazioni
dei componenti. Il diffondersi delle vibrazioni e micro vibrazioni attraverso il mobile per i diffusori e il telaio per le elettroniche porta ad un non perfetto funzionamento dei componenti che si trovano nel
loro interno.
Il DAM è nato per eliminare in maniera
consistente, se non definitiva, questo
grosso problema di micro vibrazioni. Da
una sinergia tra la mia ventennale esperienza nelle lavorazioni meccaniche, la
passione per l'audio due canali e la più
che cinquantenaria esperienza nella meccanica di precisione dell’azienda in cui
opero, tutto questo ha portato alla realizzazione del DAM .
Il DAM è un disaccoppiatore meccanico o,
se meglio preferite, un piedino smorzante
. L'intero ciclo produttivo è realizzato
all'interno dell'azienda: questo piccolo ma
molto importante - per non dire fondamentale - particolare garantisce l'assoluta
precisione nella realizzazione delle parti
meccaniche che lo compongono.
Il DAM è studiato e Brevettato per trasformare è dissipare le micro vibrazioni generate dalle elettroniche e dai diffusori
Il DAM può essere usato nella maniera più
semplice come sotto punta grazie ad uno
speciale ‘centrino universale’ studiato e
realizzato per accoppiarsi con qualsiasi
tipo di punta in commercio, oppure come
piedino puro appoggiandovi le elettroniche
sopra. In questo ultimo caso non è sconsigliato mettere il DAM sotto i piedini originali delle macchine perché il beneficio
viene attenuato; è consigliabile altresì
appoggiare direttamente il telaio della
macchina sul disaccoppiatore per ottenere la migliore trasmissione di vibrazioni. In
realtà, esiste un ulteriore modo di accoppare il DAM alle apparecchiature elettroniche o ai diffusori, ed è quello di rendere il
DAM solidale alla struttura su cui deve
lavorare. Per fare questo è necessaria
una piccola modifica al piedino, aggiungendovi un prigioniero di diametro e
durante il loro funzionamento e quelle
passo variabile o un foro filettato sempre
di diametro e passo variabile. Questa
modifica è sempre possibile in qualsiasi
momento e permette di sfruttare al massimo le potenzialità del DAM ma soprattutto quelle del vostro impianto. Con questa
soluzione la stabilità delle elettroniche
viene ampiamente aumentata e anche la
movimentazione per le normali pulizie
risulta più agevole e semplice. La modifica
interessa solo ed esclusivamente il DAM e
in nessun modo la vostra macchina, che in
qualsiasi momento potrà essere sempre
riportata allo stato originale. Cosi facendo
il vostro impianto non perderà di valore in
una eventuale vendita.
Il DAM è stato testato su centinaia di
impianti di svariate tipologie... SE VOLE-
ambientali dovute da pavimenti non per-
TE CONTINUARE A LEGGERE, CLICCATA
fetti, mensole e mobili non adeguati.
NEL BOX IN BASSO A SINISTRA.
Il DAM ha un funzionamento semplice e
nel qual tempo geniale, assorbendo al proprio interno le micro vibrazioni trasformandole in energia meccanica. Le vibrazioni così trasformate vengono dissipare in
maniera lineare e circolare senza re-innescare vibrazioni.
DAM 101
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LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 123 / pagg..14-18
LINK UP > AS 123
Ken
ISHIWATA
FILTRI DIGITALI &
PROBLEMI DI PRODUZIONE
Ken Ishiwata, Chief Engineer della Marantz,
ci parla dei filtri digitali e dei problemi associati
alla produzione a lungo termine...
KEN KESSLER / HI FI NEWS
ricerca di parti a un livello d'intensità mai precedentemen-
te sperimentato. Ricorda la caccia alle valvole negli anni '80 e
primi '90, prima che i rifornimenti fossero ripristinati. Secondo
Ken, è sempre più difficile produrre moderni componenti d'alta
gamma con un qualsiasi senso di longevità o coerenza, a causa
della disponibilità delle parti. “Al giorno d'oggi non vi sono troppi
componenti audio di qualità superiore offerti dai principali costruttori di parti, e ne stanno offrendo sempre meno. Dobbiamo cercare con molta attenzione per trovare le parti da poter utilizzare per
apparecchi audio d'alta gamma.
“Dobbiamo capire anche per quanto tempo essi continueranno a
produrle. Se essi prevedono di supportarle solo per pochi anni,
avremo un problema. Ci vuole molto tempo per pianificare ciò che
possiamo fare, senza dover cambiare le parti troppo spesso. Se
abbiamo prodotti che suonano bene, non vogliamo essere
costretti a cambiarli a metà della serie.'
La Toshiba è un esempio citato da Ken. “Un tempo avevano transistor eccellenti, ma ora li producono in numeri minori. Il nostro
problema più grande è con i modelli precedenti, quando le parti
non sono più disponibili. Cerchiamo di evitarlo a tutti i costi”.
Quando le forniture di parti di ricambio non esistono più, dice Ken,
“dobbiamo creare nuovi circuiti, e imparare ciò che è possibile.
Dobbiamo lavorare con quel che è disponibile, utilizzando uno
schema ‘nuovo contro vecchio’ “. In base all'evidenza di questa
altre fonti appena immaginate nei giorni del Compact Disc secondo i dettami del 'Red Book'.
Per l'SA-11S3, l'azienda ha introdotto il ‘Marantz Musical
Mastering’, descritto come una tecnologia “precedentemente
usata solo negli studi di registrazione professionali”.
Per far fronte alle nuove esigenze dei sistemi, comprese le grandi larghezze di banda e per ridurre 'la risoluzione risultante in
eccedenza' a quelle che l'azienda definisce come “frequenze utilizzabili” e le risoluzioni comuni a 16-24 bit, la Marantz ha adottato una tecnologia che unisce il sovracampionamento, il noise shaping e il dithering attraverso algoritmi completamente nuovi, con
l'obiettivo di una perdita estremamente bassa di risoluzione; che
in genere è il prezzo da pagare per ridurre la dimensione dei
segnali ad alta risoluzione, e adattarsi alle applicazioni domestiche. Anche l'ormai familiare ingresso USB, che è una porta spalancata per l'ingresso di rumore dal computer, è stato perfezionato dalla Marantz con un maggior isolamento attraverso una migliore messa a terra. Ken Kessler
coppia, Ken c'è riuscito.
Ken Ishiwata ci ha anche ricordato che la Marantz ha
sempre avuto i suoi filtri digitali di proprietà, che,
dice, sono ora “di 4° generazione”. La Marantz rimane una delle poche aziende con un supporto quasi
Marantz
Distribuzione in Italia:
www.marantzitaly.com
per
gli
ampllificatore PM 11S3
militante
SACD, ma con un
orecchio alle richieste poste all'audio
domestico grazie al
rumore del computer, all'elaborazione
ad alta risoluzione e
> SOMMARIO
extra
21
marantz
ruolo con l'ultima versione della Serie 11 ha comportato la
LINK UP AS 123 :
U
ken ishiwata
na telefonata da Ken Ishiwata ci ha informato che il suo
Il pianoforte di Chiara
Bertoglio
Schubert
Improvvisi
Mussorgskij
Quadri di una esposizione
Una notte sul Monte Calvo
www.velutluna.it
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LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 123 / pp. 20-24
LINK UP > AS 123
Conversazione con
DAVE WILSON
DELLA WILSON AUDIO
“L'Alexia è il nostro più piccolo diffusore a
utilizzare quello che io chiamo un modulo
‘full-range Synchromicrometer™ a larghezza di
banda limitata’ ...Fra i vantaggi di questo grado
di sincronizzazione nel dominio del tempo vi è
una maggior precisione, sia nella combinazione
fra gli altoparlanti che nella coerenza in tutto
lo spettro udibile”.”
DAVE WILSON
Il Maxx è progettato per fornire un'ampia gamma dinamica in
grandi sale e nei sistemi per il cinema in casa. Per quanto
riguarda la Wilson, l’Alexia è come il porridge di Riccioli d'Oro
(riferimento alla fiaba), 'proprio giusto' per noi orsetti (il porridge
è un orrore culinare inglese…PB)”.
Riguarda i moduli mobili e le similitudini estetiche non sono gli
unici benefici in miniatura che l'Alexia ha ereditato
dall'Alexandria XLF.
Dice Dave Wilson: “L’Alexia è il secondo diffusore che abbiamo
immesso sul mercato (dopo l'XLF) che ha beneficiato dalla recente acquisizione del sistema di
misurazione Bruel & Kjaer per l'accelerazione e
Audio Natali
le vibrazioni.” La nuova apparecchiatura di
via Alessandro Volta, 14
prova è costata alla Wilson Audio un bel quarto
Montecatini Terme di milione di dollari.
Pistoia
Secondo Dave, “Entrambi i diffusori esibiscono
web:
rumore di fondo del mobile inferiore a quanto
www.audionatali.com
abbiamo raggiunto in precedenza. Ciò ha il vane mail:
taggio di estendere la gamma dinamica ancora
[email protected]
più in basso nel ‘silenzio tra le note’, dove si trotel: 0572 772595
vano tanta bellezza e raffinatezza interpretativa.
fax: 0572 913216
“L'Alexia è il nostro più piccolo diffusore a utilizzare quello che io chiamo un modulo ‘full-range
Distribuzione
> SOMMARIO
extra
23
wilson audio
Synchromicrometer™ a larghezza di banda limitata’, utilizzato
la prima volta nel 1983 nell'originale WAMM®.
Successivamente è stato utilizzato nell'X-1 Grand Slamm® e
quindi nell'Alexandria®. Fra i vantaggi di questo grado di sincronizzazione nel dominio del tempo vi è una maggior precisione,
sia nella combinazione fra gli altoparlanti che nella coerenza in
tutto lo spettro udibile”.
Wilson non è la prima azienda a sottolineare l'importanza del
dominio del tempo. La storia dell'audio è costellata di diffusori
dotati di pannelli frontali inclinati, moduli scalati per tweeter e
midrange, e correzioni tramite crossover. L'approccio di Wilson,
però, è più terreno: l'installatore regolerà gli Alexia nella stanza
in cui essi verranno utilizzati. Ken Kessler / Hi Fi News
LINK UP AS 123 :
L
a prima osservazione di Dave Wilson durante una telefonata transatlantica è stata quella di affermare con forza
che “il prezzo non è mai stato un fattore motivante" per la
creazione di un nuovo modello.
Anche se effettivamente il divario di prezzo tra il Sasha e il
Maxx 3 è notevole e tutto farebbe pensare che l'Alexia sia stato
pensato proprio per andare a riempire questo vuoto, Dave ci
assicura che non è la "fascia di prezzo" scoperta che li ha fatto
nascere ma piuttosto la "fascia di dimensioni", ovvero mancava
un grande diffusore dalla pianta simile al Sasha inseribile in
ambienti dove il Maxx 3 sarebbe fuori luogo.
diffusore alexia
Elucidazione sui diffusori Alexia
pagina
interattiva
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete larticolo AS 123 / pagg. 26-30
LINK UP > AS 123
Piero
RADICI
DISTRIBUTORE
MAGNEPLANAR
“Tre sono i componenti principali: due diffusori
planari mini dotati di tweeter a nastro, che
fungono da high/mid per i canali left/right e
un singolo woofer planare separato, a doppio
avvolgimento e doppi magneti, che integra
entrambi i canali left/right dei bassi.”
R
Per quale motivo questo prodotto è 'particolare'?
Questo prodotto è molto particolare perché non va assolutamente confuso ne con uno 'shelf speaker' e nemmeno con un normale altoparlante miniaturizzato. Infatti esso stesso non è un prodotto, ma un 'sistema'
che risponde a un nuovo concetto di 'personal music'. La esigenza
sempre crescente di ascolto personale della musica, che nasce dalla
diffusione di prodotti come Ipod, tablets con ricevitore integrato, minisitemi per cuffie, ecc… , ha indotto la Magnepan alla seguente considerazione: c'è l'esigenza di ascoltare da soli, in santa pace, magari alla
propria scrivania della ' buona' musica, intendendo con ciò una musica
veramente di alta qualità, senza disporre di un locale appositamente
attrezzato e di un impianto conseguentemente dimensionato. Per
rispondere a questa esigenza è nato il sistema delle Mini Maggies che
consente di ascoltare musica di livello Hi-Fi 'intorno' all' ascoltatore,
magari in uno spazio piccolo come uno studio oppure in un angolo
anche aperto della casa, ma dotato di un tavolo da lavoro o di una scrivania, senza rinunciare a quelle sensazioni che un impianto tradizionale sa dare come la ampiezza e la profondità della scena, la tridimensionalità degli strumenti, riproducendo
con realismo le infinite sfumature
dei suoni.
Magneplanar
Distribuzione in Italia:
PFA2 srl
Via Carlo Tenca, 7
Milano
tel: 02 669 830 13
fax: 02 928 856 63
www.pfa2.it
Come è composto il 'sistema'?
Tre sono i componenti principali:
due diffusori planari mini dotati di
tweeter a nastro, che fungono da
high/mid per i canali left/right ed un
singolo woofer planare separato, a
doppio avvolgimento e doppi
magneti, che integra entrambi i
canali left/right dei bassi. In pratica
l' amplificatore finale invia i segnali
di entrambi i canali ai corrispondenti ingressi del woofer, all' interno del
quale è integrato un crossover dal quale escono i segnali di media/alta
frequenza dedicati rispettivamente ai due 'satelliti'.
Con questa soluzione, disponendo appositamente i componenti, si riesce a ricreare sia la spazialità che la tridimensionalità del suono. Infatti
le note medio/alte e le voci vengono perfettamente focalizzate dai due
satelliti, mentre i bassi, che per loro natura necessitano di minore focalizzazione per via delle riflessioni, ricostruiscono la profondità e la 'pienezza' del suono riprodotto. E' sicuramente più difficile descrivere a
parole questa originale soluzione che stupirsi ascoltandola dal vivo.
Non le ho sentito e così per il momento non posso fare un commento
a proposito. Ma come fanno degli elementi così piccoli a ricreare un
suono profondo?
In effetti, anche se i satelliti possono agevolmente assorbire fino a
100/120 watt nonostante le loro ridotte dimensioni ( 35.5x24 cm ) ed
il woofer fino a 150 watt, non si può pretendere che l'area insonorizzata sia la intera stanza, ma 'intorno' all' ascoltatore ( per questo si parla
di 'personal music' ) la potenza sonora è più che sufficiente per rendere realistico ed emozionante un pieno orchestrale o un assolo di chitarra rock. Naturalmente per i patiti del punch è sempre possibile aggiungere ( con una modica spesa ) un secondo woofer rendendo completamente indipendenti i due canali ed aggiungendo ulteriore corposità
alla riproduzione.
Allora non è del tutto esclusa la possibilità di creare un mini impianto
tradizionale?
Assolutamente no, pur con le limitazioni di spazio accennate sopra. In
effetti col secondo woofer le Mini Maggies diventano un sistema completo a tre vie con tweeter a nastro di altissimo livello, in grado di dare
parecchio filo da torcere sul piano qualitativo a sistemi ben più strutturati, anche se, ripeto, in un ambiente piuttosto contenuto.
E il prezzo?
Sicuramente le Mini Maggies non sono state concepite come un sistema entry-level - costano 2500 Euro - ma come una soluzione Hi-End
per la 'personal music' e come tali vanno giudicate sul rapporto prezzo/qualità piuttosto che sul prezzo in assoluto. Ma se guardiamo ad
alcune recensioni apparse di recente sulle riviste americane del settore, non dobbiamo stupirci di trovarle citate fra i Best Buy di quest' anno.
Grazie. Pierre Bolduc
> SOMMARIO
extra
25
LINK UP AS 123 :
ecentemente la Magneplanar ha immesso sul mercato un nuovo
prodotto, le Mini Maggies, che però è passato quasi inosservato
ed è stato poco reclamizzato dalla casa madre. c' è qualche motivo particolare per questo ?
No, all' ultimo CES di Las Vegas la Magnepan ha dato maggiore enfasi al " center channel " perché nel mercato americano c'è stato un revival del multicanale di alta qualità, ma in seguito hanno dato il dovuto
risalto anche a questo prodotto particolare facendo fare prove e valutazioni alle maggiori riviste del settore.
magnaplanar
PIERO RADICI
 pagina attiva  messaggio promozionale
promo
POLIFEMO
Acustica Applicata
presenta
il suo nuovo
risonatore acustico passivo
ma sono evidenti miglio-
l'iris meccanico, si modifica il fattore Q
ramenti fino ad oltre
del risonatore determinando anche la
650Hz.
quantità di energia sonora restituita alla
Polifemo ha una ‘auto-
sala d'ascolto.
matica’ capacità di
Con la membrana inclinabile si modifica
intercettare ‘boom’ riso-
lo smorzamento dell'energia risonante
nanti NON articolati che
all'interno di Polifemo.
si manifestano tra i 25
ed i 60Hz (tipico fenomeno delle sale d'ascolto prive di qualsiasi tipo
di trattamento acustico); in questi casi
Polifemo riduce l'energia del boom e lo rende
più articolato. Al contrario, se nella sala d'ascolto c'è una buona distribuzione dell'energia
sonora, Polifemo mostra
un ‘intelligente’ effetto
equalizzativo, restituendo maggiore energia ed
Dove và messo Polifemo?
Polifemo?
- In corrispondenza delle proiezioni dei
diffusori sulle pareti laterali e posteriore.
- Nell'area tra la prima riflessione laterale e l'angolo dietro i diffusori.
- Nell'area tra la prima riflessione
posteriore e l'angolo dietro i diffusori.
- In alcuni casi a metà della parete
laterale.
articolazione special-
Cosa è Polifemo
Polifemo ?
mente negli intervalli di frequenza ove
Polifemo è un risonatore acustico passi-
il suono risulta depresso. Quindi,
vo, sfrutta il noto pricipio fisico di
Polifemo lavora PRINCIPALMENTE sul
Helmoltz, ma con alcuni aspetti esclusi-
BILANCIAMENTO TONALE e poi sull'arti-
vi ed innovativi:
colazione.
Traducendo in percezioni d'ascolto:
Quanti Polifemo
Polifemo ?
In una normale sala d'ascolto (circa
15/25 m²), sono necessari da 1 a 3
Polifemo, a seconda delle problematiche acustiche presenti. Polifemo può
lavorare senza nessun problema con o
1) accurato sistema per regolare la
Polifemo produce un chiaro allargamen-
frequenza di risonanza;
to dello spazio acustico, per via della
2) regolazione per modificare il
migliore risoluzione a bassa frequenza;
fattore Q del risonatore;
sono evidenti miglioramenti di come le
3) facile posizionamento e rotazione in
medie ed alte frequenze ‘galleggiano’
ambiente;
sulle basse; il suono guadagna realismo,
Polifemo non può ridurre il tempo di
4) struttura trasparente per un look
micro-informazioni e velocità.
riverbero della sala d'ascolto, oltre la
meno intrusivo e più accettabile dal-
senza la presenza di DaaD.
Cosa NON può fare Polifemo?
Polifemo?
sua più alta frequenza di risonanza;
l'acquirente (si vede il colore del muro
Come usare le regolazioni di
non può peggiorare l'articolazione musi-
dietro di lui);
Polifemo?
cale;
Con l'apertura variabile alla base, si
gliato semplicemente non lavora al
regola la frequenza di risonanza da 25 a
100% delle sue potenzialità.
5) totale neutralità acustica della
superficie esterna diffondente.
Cosa fa Polifemo?
Polifemo?
Polifemo è efficiente da 25 fino a 60Hz,
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CLICCA QUI per saperne di più su
Polifemo
se Polifemo è posizionato nel punto sba-
60 Hz.
Con ‘l'occhio di Polifemo’ regolato dal-
Accustica
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LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 123 / pp. 36-37
LINK UP > AS 123
Breaking News
VELUT LUNA
marco lincetto
SITO E NUOVA
STRUMENTAZIONE
“Il 2013 vede una nuova importante tappa nel
cammino di Velut Luna verso una sempre più
conclamata eccellenza tecnica...”
MARCO LINCETTO, INGEGNERE E FONDATORE, VELUT LUNA
situazioni acustiche ed elettriche e in cui la grande melodia degli strumenti acustici sudamericani si alterna a più sferzanti set elettrici di
mente assemblati e messi a punto da due illustri ingegneri elet-
tronici, sulla base delle stringenti specifiche richieste da Marco
Lincetto.
Sono stati dunque raggiunti SIGNIFICATIVI miglioramenti nella lotta al
jitter e in una sempre più marcata attinenza e fedeltà della registrazione all'evento ripreso.
La fedeltà del suono che oggi Velut Luna è in grado di garantire ai
di brani caratterizzati da scansioni temporali atipiche ed affascinanti
(come ad esempio i 13/8 del brano Toni Nokia).
Incidentalmente, questo disco di musica ‘moderna’, e anche ‘elettrica’,
con la presenza della ‘batteria’, è caratterizzato da un'escursione
dinamica che difficilmente si può riscontrare in dischi appartenenti a
questo genere musicale: senza tuttavia perdere nulla dell'impatto
sonoro adeguato... Miracoli della NUOVA TECNOLOGIA VELUT
LUNA!
dischi prodotti è anche da imputare all'attento lavoro di modifica e
CAMBIO DI DOMINIO
messa a punto dei nuovi convertitori AD e DA, anche questi ‘proprie-
A partire dal giorno 4 aprile 2013 Velut Luna acquisirà la gestione
tari’, su cui è stato svolto un certosino lavoro di ricerca, modifica e
diretta del sito ufficiale di vendita dei nostri prodotti ‘fisici’ (CD, DVD,
messa a punto degli stadi di alimentazione e degli stadi analogici (di
SACD, LP, etc.). Questa scelta rientra in un progetto generale di otti-
ingresso - AD, e di uscita - DA).
mizzazione delle attività della nostra etichetta discografica e dell'attivi-
Infine la sempre più stretta collaborazione con Michele Sartor e
tà editoriale e giornalistica di Marco Lincetto (presto sarà infatti attivo
Silvano Ribera, offre il via libera a un utilizzo sempre più massiccio dei
un nuovo blog di Marco Lincetto, all'interno del sito).
prestigiosi microfoni valvolari Ribera (R47 e R12) ideati, costruiti e
Nell'ottica di ulteriore ampliamento della nostra azione nel mercato
messi a punto dal celebre tecnico milanese.
discografico internazionale.
Velut Luna è dunque pronta a realizzare alcuni dei propri progetti in
risoluzione nativa 24bit/176.4kHz con l'autorevolezza derivante dal
raggiungimento della piena maturità di questo sistema e dal grande
know how acquisito da Marco Lincetto nel corso degli ultimi 20 anni di
lavoro nel campo della registrazione professionale.
Questo inizio 2013 vede anche la definitiva conferma dello staff tecnico, che vede come sempre nel ruolo di chief sound engineer Marco
Lincetto, con la collaborazione stabile come editing engineers e musical producer (per la musica classica) del Dr. Michele Sartor e del M°.
Il primo progetto discografico realizzato con la nuova strumentazione
CD, LP, DVD, SACD
Velut Luna in vendita su:
www.velutluna.it CLICK
hdtracks.com CLICK
www.velutluna.it CLICK
Sotto il punto di vista dell'interfaccia operativa non cambierà assolutamente nulla per gli utenti: quindi il cliente continuerà a ritrovare gli
automatismi di selezione, acquisto e pagamento a cui è abituato.
PATRIZIA PAGIARO sarà dal 2 aprile responsabile unico della gestione commerciale sia del sito www.velutluna.it, che degli stand fieristici
e di tutti i rapporti con il pubblico.
Ovviamente resta invariato il nostro rapporto con www.hdtracks.com
Mattia Zanatta.
Velut Luna
Ecco dunque che il ben noto sito www.ludomentis.com si trasforma in
per la vendita dei nostri files ad alta risoluzione, che tuttavia vedranno
sarà il bellissimo disco - Migajas
un deciso aumento numerico delle uscite mensili delle novità.
/ Velut Luna CVLD 238 in uscita
Con questo comunicato desideriamo anche e soprattutto porgere un
nel prossimo mese di maggio
GRANDE ringraziamento allo staff Ludomentis, che 9 anni fa, crean-
2013 - del chitarrista peruviano
do l'omonimo sito, ha impresso una straordinaria svolta decisiva per
David Beltran Soto Chero.
tutta la nostra attività.
Si tratta di un CD ‘concept’:
un'opera unitaria composta da
Riassumendo:
quattro suites, in cui si alternano
- da giovedì 4 aprile il sito Velut Luna riaprirà come www.velutluna.it
> SOMMARIO
extra
27
velut luna
A
zione, missaggio e mastering due nuovi computer, apposita-
sapore quasi funky ed in cui la ricerca poliritmica porta alla proposta
LINK UP AS 123 :
partire da quest'anno sono stati adottati per i lavori di registra-
Linea
MARSIS F16 REFERENCE
c
osa caratterizza la filosofia
di progettazione delle elettroniche HORN?
La nostra esperienza proviene da
un settore in cui è imperativo
fondare un progetto sull'affidabilità, dove non sono permessi indici
di incertezza oltre l'ordine di
grandezza tale da causare lo stra-
marsis F16 reference - inside
 messaggio promozionale
promo
PREAMPLIFICATORE HORN
volgimento del progetto stesso.
L'ideazione di sistemi, seppur
complessi, deve essere affrontata
guardando a come è possibile
ottenere la stessa funzione attraverso
funzionamento che è tale per tutta
la semplificazione.
l'escursione del segnale, anche nei
 Come ed in che misura questa filo-
nostri finali di potenza.
sofia è proiettata sul preamplificato-
 Quanto è importante l'alimentazio-
re di linea Marsis F16?
ne nei vostri progetti?
Il preamplifcatore Marsis F16 nasce con
L'alimentazione di un'apparecchiatura
l'idea di impiegare in maniera intransi-
audio sicuramente interviene in manie-
gente questa filosofia di progetto.
ra decisiva sul 'suono', per questo moti-
Quando pensavamo di 'dare vita' a que-
vo HORN, come e' giusto che sia, inve-
sta elettronica abbiamo imposto cate-
ste massivamente nella progettazione
goricamente che tutti gli stadi venisse-
di questa sezione, e lo fa con dedizio-
ro vagliati con l'intendo di rendere
ne. Un aspetto, che si riverbera su
minimalista il progetto, calibrando il
tutto il progetto, è quello di non adot-
numero di componenti, la lunghezza
tare la tecnica di correzione dei segna-
totale delle piste del PCB e la loro
li 'dopo' ma pensare come già all'origi-
posizione, il numero degli stessi stadi
ne si possa ottenere una o più sezioni
nonché il guadagno da attribuire all'in-
funzionali senza ulteriormente interve-
tera macchina.
nire con l'aggiunta di componenti o
 E la classe di funzionamento
audio?
Crediamo fortemente nella bontà della
classe A, senza disdegnare la classe AB
ed i progettisti che invece possiedono
altre preferenze, per questo,
soluzioni circuitali altrimenti evitabili
(è un po' come nella produzione di un
filmato: una cattiva ripresa video, seppur rielaborata successivamente,
rimarrà sempre una ripresa di dubbia
qualità).
 Qualche parola a proposito degli
stadi che trattano il segnale audio del
Marsis F16?
Il preamplificatore è completamente a
componeti discreti ed e' concepito
secondo il criterio dual mono: i due
canali sono duplicati e non si vedono.
Lo stadio d'ingresso (VAS), costituito da
un solo componente discreto, è interfacciato ad un ulteriore stadio con
uscita a bassissima impedenza su tutta
la banda audio, e concepito affinché
risultasse 'elettronicamente' trasparente. Il preamplificatore nasce bilanciato
ma possiede anche la possibilita' di
essere utilizzato indifferentemente in
modalità sbilanciata.
marsis F16 reference - back
tutte le nostre
elettroniche,
finali e preamplificatori,
appartengono a
questa classe di
DISTRIBUTORE PER L’ITALIA:
HORN Audio Amplifiers
www.hornamplifiers.com
email: [email protected]
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 123 / pp. 40-41
LINK UP > AS 123
Audio
RESEARCH
BROCHURE ORIGINALE
www.audioresearch.com
CLICK
lissimo rapporto qualità prezzo di questa amplificazione, valido
relativa all'accoppiata pre LS7 e finale VT60: gli appa-
soprattutto per il preamplificatore. La brochure proviene dalla
recchio erano suggeriti, infatti, in coppia, ma natural-
nostra collezione personale, completata nel corso del tempo
grazie alla cortese disponibilità dell'Importatore italiano Audio
del depliant si evince che la Casa puntava molto sul favorevo-
Natali. Riccardo Mozzi
E’ uscito ‘Hi-Fi forever, abecedario
sonico per audiofili’ , un libro che parla della
Musica e delle sue caratteristiche, del modo
migliore per ascoltarla con i nostri impianti
audio e delle differenze fra i vari sistemi:
valvole, stato solido, analogico e digitale,
reflex, sospensione pneumatica, ambiente
d'ascolto e sale da concerto, cavi, rete
elettrica e sistemi antivibrazione, settaggi e
sinergie tra componenti. Ma soprattutto, parla
del nostro rapporto con la Musica e
dell'emozione che offre quando viene
riprodotta nel nostro ambiente domestico
( CLICK per l’Indice del libro).
 pagina attiva
mente erano disponibili anche separatamente; già dalla lettura
L’autore, Bruno Fazzini, è stato recensore per
Fedeltà del suono dal 1994; dal 2003 ha composto impianti hi-fi a privati e aziende
attualmente gesetisce un suo negozio HI-End,
Sophos ( CLICK per leggere qualcosa in più
sull’autore e sul libro).
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> SOMMARIO
extra
29
LINK UP AS 123 :
P
resentiamo qui la brochure originale Audio Research
audio research
CLICK
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 123 / pagg.50-53
LINK UP > AS 123
Horn
preamplificatore Meφsto
MEφSTO
REFERENCE
PREAMPLIFICATORE
DI LINEA
“Meφsto, oltre a essere un preamplificatore a un
solo stadio, vanta l'assenza totale di condensatori
di disaccoppiamento sul percorso del segnale
audio. La soluzione implica una sezione di
alimentazione di precisione per un corretto
bilanciamento della circuitazione speculare...”
I
Quanti stadi sono presenti nel preamplificatore Meφsto?
Il preamplificatore presenta un
singolo stadio e questa scelta si
trascina dietro una serie di estreme soluzioni che permettono a
un solo stadio di ottenere il guaHORN PREAMPLIFICATORE
dagno necessario senza che
MEPHISTO
altri parametri subiscano 'degraDistribuzione:
do', a causa di un'attenzione
Horn Audio Amplifiers
approssimativa, o perchè tecnivia Bachelet, 39B
camente non conciliabile con la
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soluzione adottata. Un'attenta
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ci ha permesso di ottenere una
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macchina a singolo stadio con
un guadagno x4 e con una bas-
Horn
sissima impedenza d'uscita, costante su tutta la banda audio,
per pilotare senza difficoltà il piu' ostico dei finali.
Un guadagno x4: perchè questa scelta?
Per ragioni comprensibili, la presenza di un potenziometro che
regoli il volume non può che essere vantaggiosa, ma meglio se
non ci fosse (cosa sicuramente non possibile nella maggiorparte dei casi). Tornando al guadagno, se nel pre fosse troppo alto,
sarremmo costretti a tenere il potenziometro in una posizione
dove la sua presenza sarebbe marcata, per tutta una serie di
fenomeni in prima analisi non escludibili. Ci troveremmo, oltretutto ad attenuare il segnale che altri circuiti dell'apparecchio
tentano di innalzare. Scegliendo un guadagno meno alto ci possiamo invece permettere di escludere quasi del tutto l'attenuatore d'ingresso tenendolo più vicino al fine corsa, a vantaggio
del risultato finale. Nel caso del preamplificatore Meφsto il circuito prevede una selezione del guadagno che di fabbrica viene
settato x4 ma, grazie ad un selettore interno, puo' essere impostato su valori x2,x3,x6,x8. Il guadagno differente è gestito da
sezioni completamente indipendenti.
-Quali soluzioni tecniche sono adottate in Meφsto?
Meφsto, oltre essere un preamplificatore a un solo stadio, vanta
l'assenza totale di condensatori di disaccoppiamento sul percorso del segnale audio. La soluzione implica una sezione di
alimentazione di precisione per un corretto bilanciamento della
circuitazione speculare, risultato ottenuto anche grazie alla
selezione della componentistica appartenete alle 8 alimentazioni. Il circuito è completamente bilanciato ed adoperabile anche
in modalità sbilanciata. Il volume è regolato da selettori di precisione ed è indipendente per ogni canale, come si vuole in una
elettronica dual mono. Ultimo elemento, ma non per importanza, segnaliamo il montaggio rigorosamente a mano, come nella
filosofia Horn. Pierre Bolduc
> SOMMARIO
extra
31
LINK UP AS 123 :
l concetto di preamplificazione secondo Horn: quali sono i
capisaldi?
dfd
Il principio tassativamente osservato è quello di capire se
risulta attuabile una riduzione del numero degli stadi che compone l'apparecchiatura. Il segnale elettrico originale, quello per
intenderci proveniente dalla sorgente, è afflitto dal grosso problema di risultare non immune alle componenti elettriche addizionali, componenti che non appartengono al segnale primario,
e che contribuiscono alla risultante in coda alla catena audio.
Più marcato è questo fenomento, più 'elettricamente' palese
sarà la differenza tra l'informazione d'origine e quella ottenuta.
Questo, pesa più di quello che si possa pensare sulla correttezza di riproduzione. Va da sé che meno occasioni ha il segnale
d'origine di subire perturbazioni, migliore sarà il risultato, per
merito della riduzione del numero degli stadi, concetto applicato anche nella progettazione delle elettroniche di potenza Horn.
horn
ANTONIO SESE / HORN
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sound
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leggete la recensione AS 123 / p.65
LINK UP > AS 123
Arturo
TOSCANINI
MEMORIE DI
JACK PFEIFFER
“A Pfeiffer va attribuito il merito di aver spianato
la strada alla stereofonia e il catalogo Living
Stereo, amatissimo dagli audiofili di tutto il
mondo, fu la sua più grande creazione. ..”
Living Stereo, mi venne a trovare nella mia casa in Toscana
e tra altre cose mi raccontò una bella storia a proposito di
Arturo Toscanini. Dopo essersi laureato in musica e in elettronica,
nel 1949 Pfeiffer fu assunto dalla RCA come ingegnere elettronico. Nel giro di poco tempo si ritrovò nella divisione dischi - che in
quel periodo stava attraversando una fase di vertiginosa espan-
Toscanini conosceva a memoria circa 650 partiture tra cui opere,
sione - e iniziò a produrre LP e a espandere il catalogo RCA. A
sinfonie, lavori cameristici e anche brani che non suonava in con-
Pfeiffer va attribuito il merito di aver spianato la strada alla stereo-
certo! A Toscanini capitava spesso di ricevere la visita di musicisti
fonia e il catalogo Living Stereo, amatissimo dagli audiofili di tutto
e ammiratori che gli parlavano di un suo concerto sentito durante
il mondo, fu la sua più grande creazione. Pfeiffer era un uomo di
la loro gioventù. Invariabilmente Toscanini rispondeva che si ricor-
un grandissima affabilità, un vero gentleman, diplomatico ma
dava molto bene di quel concerto, perché il primo flauto era entra-
anche trasparente nelle sue affermazioni e nei suoi racconti,
to troppo tardi, il fagotto troppo presto e così via … 40 o 50 anni
caratteristiche che potrebbero essere tra i segreti del grande suc-
dopo l'evento.
cesso dei Living Stereo. Questo perché lavorare con gente come
Quando Shostakovich scrisse la sua Settima Sinfonia nella
Heifetz, Rubinstein, Reiner e Toscanini, artisti dotati di un ego smi-
Leningrado assediata dalle truppe naziste, l'aviazione degli Stati
surato, richiedeva doti degni di un Henry Kissinger e per tenere
Uniti inviò un aereo per prendere il manoscritto dell'opera.
testa a questi fuoriclasse in casa RCA bisognava sapere come
Toscanini e la NBC Symphony Orchestra erano stati infatti scelti
gestirli e non perdere mai il controllo. Pfeiffer ebbe un buon rap-
per eseguire quell'opera in prima mondiale a New York. Il Maestro
porto con Toscanini e un giorno durante una pausa della registra-
ebbe a disposizione circa 15 giorni per imparare questo brano per
zione della Terza Sinfonia di Brahms stava parlando con il grande
grande orchestra della durata di circa un'ora e venti minuti. Nel
direttore parmense quando un solista della NBC Symphony
corso di una delle prime prove fermò l'orchestra per dire al secon-
Orchestra si presentò tutto trafelato di fronte al Maestro per dirgli
do clarinettista che stava suonando note sbagliate. Il musicista
che era necessario trovare un sostituto per il concerto del giorno
rispose che non era vero e che aveva eseguito esattamente quan-
successivo. Onestamente devo ammettere di aver dimenticato di
to riportato nella sua parte. Allora Toscanini gridò "Dolan, Dolan,
quale brano si trattasse, ma ricordo molto bene che Pfeiffer disse
dov'è Dolan?", il responsabile della NBC per le partiture. Mettendo
che il fagottista era disperato perché aveva problemi con una
a confronto il manoscritto di Shostakovich con la parte del clarinet-
chiave del suo strumento e che avrebbe avuto molte difficoltà a
tista si resero conto che le note riportate sulla parte del musicista
suonare correttamente un certo passaggio. Toscanini si coprì il
erano state copiate male… A proposito dell'orecchio di Toscanini,
volto con le mani e per un buon minuto rimasi con gli occhi chiusi
di fronte a Pfeiffer. Subito dopo disse al musicista di suonare quel
passaggio in una maniera che non richiedeva l'uso della chiave
non funzionante e di non preoccuparsi perché l'avrebbe ‘coperto’,
l'autore di questo aneddoto disse che si trovava a tre metri del clarinettista… e che non si era accorto di nulla! Toscanini allora
aveva 76 anni compiuti! Seguiva la dieta mediterranea… come il
sottoscritto, ma nel mio caso non credo che avrà gli stessi risulta-
facendo suonare una parte dell'orchestra più forte. Durante quel
ti… Pierre Bolduc
minuto Toscanini aveva ‘visto’ nella sua mente tutta la sua parte e
N.B. Mi scuso per non aver pubblicato l'articolo su Toscanini e il
quelle degli altri legni, nota per nota… e trovato la soluzione senza
Bolero di Ravel, perché ho avuto seri dubbi sull'autenticità della
aprire la partitura!
storia che voleva raccontarvi.
> SOMMARIO
extra
33
toscanini
A
LINK UP AS 123 :
lcuni anni fa Jack Pfeiffer, l'uomo che creò il fenomeno RCA
arturo toscanini
PIERRE BOLDUC
LINK UP > AS 124
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 124 / pp.8-11
I Distributori
luca parlati in magazzino...
LUCA PARLATI di
LP AUDIO
Luca Parlati, distributore per l’Italia della
Vandersteen Audio , parla dei vari modelli
di diffusori prodotti dall’azienda.
R
ichard Vandersteen ha costruito la sua fama sul Model 2
(del quale si è parlato in Audiophile sound n. 124), un dif-
Allora, come oggi, questo si ottiene quando si bada alla sostanza,
ossia al progetto acustico e alla qualità della componentistica utilizzata. Vandersteen ha evitato perciò di ricorrere a costose (e inutili ai fini sonici) impiallacciature in legno attorno al mobile ed ha
scelto invece di usare un leggero telaio esterno in legno, avvolto
in una tela acustica fono trasparente, per poi ‘chiudere’ idealmente la figura del diffusore con dei pannelli di legno al top e alla base.
Il vero mobile che ospita gli altoparlanti è visibile in controluce ed
è appena più largo degli altoparlanti che ospita, minimizzando in
tal modo i fenomeni di diffrazione. Questo, in aggiunta al disegno
‘aerodinamico’ dei cestelli degli altoparlanti e al mantenimento in
fase acustica degli stessi, permette al diffusore di scomparire e di
ricreare una scena sonora naturalmente tridimensionale, non
molto diversa da quella generata dai diffusori planari.
Il Model 2 ha avuto, in 35 anni di evoluzioni, notevoli incrementi
nelle prestazioni soniche, migliorando costantemente la sua coerenza tonale, trasparenza ed estensione di banda, anche se al
costo di una certa perdita di efficienza. Il suo aspetto discreto ed
elegante, per nulla vistoso, consente di interfacciarlo, grazie
anche alla scelta delle varie finiture
e del colore della tela acustica, con
Vandersteen
ambienti di qualunque tipo. Anche
Distributore per l’Italia
Vandersteen
LP Audio
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visivamente,
quindi,
2
scompare
la
per
lasciare posto alla Musica, oggi
come nel lontano 1977…
Naturalmente Vandersteen Audio
costruisce anche altri modelli, uno
più piccolo e sei più importanti e
costosi. Di questi, LP Audio ha
scelto di importare tutti fino al
Modello Quatro. Da quest'ultimo
34 extra
> SOMMARIO
model quatro
LINK UP AS 124: vandersteen
fusore nato con un preciso obiettivo: quello di suonare al
meglio possibile per il costo, abbordabile, a cui veniva proposto.
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 124 / pp. 8-11
extra   pagina attiva
LINK UP > AS 124
modello in poi, perciò nelle Quatro,
Quatro Wood, 5A Carbon e Seven,
ogni diffusore presenta un subwoofer servo amplificato e munito di
model 5a
regolazioni fini in modo da ottimizzarne la risposta in ambiente. Una
particolarità significativa nei modelli
con subwoofer servo amplificato è
invece che provenire dal preamplificatore, viene prelevato direttamente dai morsetti del diffusore stesso,
catore che piloterà il resto delle
gamme di frequenza. In tal modo il
carattere sonico e le caratteristiche
model 7
morsetti a cui è collegato l'amplifi-
di smorzamento elettrico dell'ampli
esterno andranno a determinare il
pilotaggio della parte più bassa, per
un'integrazione sonica straordinariamente migliore.
Il Model 1Ci e il 3A Signature sono
entrambi derivati dal capostipite. Il primo è un due vie in cassa
corrisponde, su questo Vandersteen non smentisce la propria
chiusa di dimensioni compatte, adatto ad ambienti piccoli e medi,
pragmaticità e i propri principi ispiratori, un corrispondente miglio-
dotato di un'efficienza maggiore di tutti gli altri modelli. Il 3A
ramento dei vari parametri sonici. Luca Parlati / LP Audio
Signature, invece, è una versione più grande del 2Ce, con altoparlanti di caratteristiche migliori e un litraggio
più ampio del mobile, che cresce in altezza. In questo caso le maggiori prestazioni
potenziali richiedono anche potenze e
spazi più ampi rispetto al Model 2.
Salendo nella scala gerarchica troviamo il
nuovo Tréo, diffusore a quattro vie in bass
luca parlati in ufficio...
reflex di dimensioni compatte e dalla grande eleganza visiva. Questo modello sta
avendo un successo clamoroso di vendite
in USA, al punto tale da mettere in difficoltà l'azienda nell'evasione dei continui ordini. Per capire il perché di tanto successo è
sufficiente ascoltarlo… (sicuramente… PB)
Poi ci sono le Quatro e Quatro Wood, le 5A
Carbon e le straordinarie Model 7, dal cabinet rivestito in carbonio sia all'interno che
all'esterno. A ogni incremento nel costo
 pagina attiva
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> SOMMARIO
extra
35
LINK UP AS 124: vandersteen
che il segnale per il loro pilotaggio,
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LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’ AS 124 / pp. 12-15
LINK UP > AS 124
Incontro
TERRY DORN
DIRETTORE
AUDIO RESEARCH
terry dorn
“L'acquisizione di Audio Research nel
gennaio 2008 da parte della Fine Sounds
(una holding italiana) ha significato l'inizio
di un rinnovamento del marchio dall'interno.
Questa ha fornito intuito e direzione in
termini di organizzazione interna, nella
produzione e nei processi di back office,
le politiche aziendali e le procedure...”
li ultimi anni sono stati tumultuosi per l'Audio
Research, che ha vissuto la scomparsa del fondatore
Bill Johnson, un cambio di proprietà e il continuo assalto di un futuro digitale. Il Direttore Terry Dorn ha spiegato
come ciò abbia influenzato il marchio, soprattutto nel determinare il suo futuro.
G
“L'acquisizione di Audio Research nel gennaio 2008 da parte
della Fine Sounds (una holding italiana) ha significato l'inizio
di un rinnovamento del marchio dall'interno. Questa ha fornito
il REF DAC. Fine Sounds non ha cambiato la nostra strada in
intuito e direzione in termini di organizzazione interna, nella
termini di sviluppo del prodotto; al contrario le sue istruzioni
produzione e nei processi di back office, le politiche aziendali
sono state di continuare ad evolvere il DNA ereditato, cioè
e le procedure. Abbiamo fatto notevoli sforzi per snellire l'ope-
l'Audio Research, per servire meglio i clienti esistenti e attrar-
ratività aziendale, con l'ausilio di una piattaforma di software
re per la prima volta nuovi acquirenti per l'azienda. Ci ha dato
completamente integrata che unisce acquisti, produzione, ser-
completa libertà in questo senso”.
vizi tecnici e contabili”.
Per quanto riguarda il pannello frontale - che secondo Dorn
La
Fine
non sarebbe un gadget -, Dorn stesso ci ha detto che “con la
Audio Research
Sounds comprende anche
recente espansione del nostro staff tecnico, l'Audio Research
l'interesse per la futura pro-
sta esplorando attivamente le nuove tecnologie d'interfaccia
Distributore per l’Italia:
sperità
del-
per futuri prodotti. Il display a sfioramento utilizzato nel nuovo
l'azienda, già dimostrate nel-
Reference 10 è semplicemente un approccio che probabil-
l'acquisto
mente troverà posto in altri futuri apparecchi”.
Audio Natali Srl
direzione
e
della
sicurezza
precedente
del
Via Alessandro Volta, 14
gruppo
Faber,
Montecatini Terme
'Non tutti i modelli richiedono un'interfaccia sensibile al tocco,
azienda che è andata rinfor-
ma siamo pronti a implementare questa tecnologia dove sia
(Pistoia)
zandosi sempre più.
opportuna. Stiamo anche esplorando attivamente dispositivi di
tel: 0572 772595
Dice Terry: “Ciò sta accadendo con prodotti che uniscono
visualizzazione alternativi e interfacce di controllo che possa-
mail: [email protected]
web: www.audionatali.com
la tecnologia digitale avanza-
di
Sonus
ta, alle nostre radici analogiche di base, come il DSPre e
no rendere i nostri prodotti più versatili e ricchi di funzionalità
per l'utente, pur rimanendo semplici da usare.' Quest'ultimo
concetto è importante per Dorn, che lo considera come uno
dei punti di forza dell'Audio Research.
> SOMMARIO
extra
37
LINK UP AS 124 :
terry dorn
TERRY DORN / AUDIO RESEARCH
LINK UP > AS 124
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 124 / pp.54-55
quale incisione?
GUSTAV MAHLER:
LE SINFONIE
“...incise nella miracolosa Kingsway Hall di
Londra... sono capolavori audiofili: fra le tre la
Nona ha una presenza devastante con legni che
hanno uno straordinario corpo nel loro registro
basso con contrabbassi e timpani che sembrano
uscire dal muro”. PIERRE BOLDUC
LINK UP AS 124: mahler/solti
L
a Decca iniziò a incidere le opere di Mahler negli primi anni
del dopoguerra. Penso alle registrazioni di van Beinum,
capo della Concertgebouw, dei Lieder eines fahrenden
Gesellen (1946) e della Quarta (1952). Poi il baton mahleriano fu
trasferito a Solti che registrò tutte le sinfonie, alcune due volte,
con la London Symphony Orchestra e la Chicago Symphony
Orchestra. La Prima (1961), la Seconda (1964) e la Nona (1965)
con l'orchestra londinese.
Furono incise nella miracolosa Kingsway Hall di Londra e sono
capolavori audiofili: fra le tre la Nona ha una presenza devastante con legni che hanno uno straordinario corpo nel loro registro
basso con contrabbassi e timpani che sembrano uscire dal muro.
Il mastering è un po' vecchiotto nel edizione CD (vedere AS
EXTRA del mese scorso): gli archi nei passaggi più forti mancano
di dolcezza e di trasparenza. Ma, Dio Mio, che registrazione!
Un'altra grande incisione è quella della Quarta ripresa a
Amsterdam con il Concertgebouw, sempre con Solti, e inciso nel
1961. Ho una copia del nastro master (che non trovo più!!!) e un
amico mio, un violoncellista e bobinista convinto (ha due
Studer…), mi ha detto che per lui si tratta dalla miglior incisione di
un'orchestra che abbia mai sentito. Non so se andrei a questi
estremi ma mi fido delle sue orecchi.
Con la Chicago Symphony, Solti registro di nuovo, negli anni
Settanta, quasi tutte le sinfonie. Sono grandi incisioni ma per me
non hanno la trasparenza di quelle di Londra anche se in termini
di parametri audiofili (dinamica, estensione, ecc) sono probabilmente superiori. Ascoltate la Quinta, per esempio, e in particolare
l'ultimo movimento: a circa cinque minuti dalla coda c'è un crescendo che chiaramente sarebbe andato in distorsione e si sente
molto bene l'abbassamento del guadagno fatto a mano. Avevo
sempre pensato che si trattasse di un errore fatto durante il pas-
38 extra
> SOMMARIO
extra   pagina attiva
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 124 / pp.54-55
LINK UP > AS 124
SOUND CENTER
saggio dal nastro alla lacca. Ma non è così perché ho messo le
mani su una copia del master e c'è questo abbassamento di volu-
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LINK UP AS 124: mahler/solti
“...Ascoltate la Quinta, per esempio, e in
particolare l'ultimo movimento: a circa cinque
minuti dalla coda c'è un crescendo che
chiaramente sarebbe andato in distorsione e
si sente molto bene l'abbassamento del
guadagno fatto a mano”.
me esattamente allo stesso punto della partitura riprodotte sulle
edizioni in LP e CD. Le copertine sono quelle delle edizioni in LP.
Fra quelle incise a Chicago la Settima mi piace più delle altre.
Un'altra incisone mahleriana strepitosa è la lettura di Bernstein del
Canto della terra. Invece di avere un soprano e un mezzosoprano
come solisti Bernstein fa cantare James King e Dietrich FischerDieskau. Da segnalare la Seconda con i Wiener e Zubin Mehta
incisa nel 1975: una delle più belle lettura in una splendida veste
sonora.
Sul sito della DG, www.deutschegrammophon, si trovano le edizioni elettroniche in risoluzione compact disc di tutto il Mahler di Solti.
Fino a che non abbiamo a disposizione le edizioni in alta risoluzio-
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> SOMMARIO
extra
39
pagina
in
te
rat t
i va
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo su AS 124 / pp.26-29
LINK UP > AS 124
Diffusori
KEF
MODELLO LS50
“...una gamma bassa ben presente, seppur
inevitabilmente non profondissima,
colpisce positivamente l'ascoltatore che
non si aspetta tale tipo di prestazione
proveniente da un mobiletto così piccolo...”
bbiamo già parlato diffusamente di questo diffusore in
A
delle progenitrici LS3/5A.
occasione della recente recensione apparsa sul n. 124 di
Una prestazione, quindi, che le rende quasi universali, seppur con
Audiophile Sound. Ricordiamo solamente le caratteristiche
una preferenza verso i generi più moderni e dinamici ove la supe-
principali di questo 'sistemino' nato per festeggiare in modo con-
riore raffinatezza della gamma alta delle 3/5A non risulta poi così
sono il giubileo della Casa Madre: un woofer da 110 millimetri
necessaria. Sì, si perde quindi qualcosa della trasparenza e della
coassiale con un tweeter da un pollice caricato con una guida
capacità di dettaglio dei 'vecchi' monitor BBC, ma quello che si
d'onda particolare, il tutto rifinito di un bel colore arancione e
guadagna rende le LS50 decisamente più facilmente inseribili in
installato su di un cabinet ben robusto e dall'aspetto rassicurante.
qualsiasi genere di impianto, considerando anche la maggior faci-
Il caricamento reflex è realizzato mediante un condotto posteriore
lità di pilotaggio del sistema più moderno.
la cui sezione è 'deformabile' in funzione della pressione sonora
E questa 'adattabilità' si manifesta anche nella maggior facilità di
esistente all'interno del tubo stesso e la qual cosa conferisce al
posizionamento in ambiente che non richiede necessariamente
sistema una sorta di caricamento 'quasi attivo'.
dei piedistalli particolarmente onerosi (ma pesanti sì: la possibilità
L'ascolto di queste LS50, come detto, riserva delle sorprese sin
di riempimento degli stand con sabbia è decisamente auspicabi-
dai primi dischetti che si avvicendano all'interno del lettore: una
le...). Per alcune situazioni limite è possibile immaginare anche la
gamma bassa ben presente (sarà merito del citato condotto 'pul-
collocazione un poco più a ridosso della parete posteriore, seppur
sante'...?), seppur inevitabil-
in questo modo venga un poco mortificata l'articolazione della
mente non profondissima, col-
gamma bassa e, soprattutto, la capacità di ricostruzione del soun-
pisce positivamente l'ascoltato-
dstage. Possono suonare anche a volumi decisamente elevati e
re che non si aspetta tale tipo
con un impatto interessante: proveremo, in questo senso, ad
Distributore per l’Italia:
di prestazione proveniente da
accoppiarle al nuovo giga-subwoofer JL Audio in arrivo a breve in
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un mobiletto così piccolo; è
saletta, immaginando a questo punto situazioni sonore davvero ...
una gamma bassa presente,
esplosive.
ma non invadente. Mi spiego:
Il costo di circa 1000 euro rende il loro acquisto anche convenien-
ci si meraviglia della sua pre-
te, considerando poi che la recentissima commercializzazione e la
senza perché non ci si aspetta
grande richiesta le faranno svalutare ben poco: in altre parole, non
un impatto del genere da pochi
ne ho ancora viste in vendita usate a 500 euro; e probabilmente
litri di volume interno; e la qual
sarà difficile che ciò accada, almeno per un bel po' di tempo...
cosa le fa apparire abbastanza
Riccardo Mozzi
KEF
Prezzo: 990 Euro
lineari, sicuramente più estese
> SOMMARIO
extra
41
LINK UP AS 124 :
KEF LS50
KEF LS50
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SONORE
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LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete la recensione AS 124 / pp.4-6
LINK UP > AS 124
In sala
di registrazione
REALSOUND
MAHLER: SINFONIA N.9
“La registrazione è stata realizzata, usando un
mixer analogico modificato nelle elettroniche di
ingresso microfonico, un convertitore A/D stereo
costruito dalla Digidesign della prima generazione,
veramente ottima, in pratica un'eccezionale
predecessore di tutti i convertitori Pro-Tools...”
N
LE REGISTRAZIONI
‘Settimane Musicali G. Mahler’ di Dobbiaco, collaborazio-
Abbiamo dunque scelto innanzitutto un sistema microfonico ste-
ne mirata a documentare tutto il festival, dicasi a registra-
reo, adatto ad essere sospeso nella sala, che abbia delle caratte-
re in audio gli eventi, di cui alcuni, scelti, erano dedicati alle tra-
ristiche di riproduzione molto naturali e che possa anche rendere
smissioni che la RAI-Sede di Bolzano metteva in onda sulle
l'acustica eccellente della sala stessa. Dunque avevamo scelto un
Settimane Mahler.
sistema OSS, inventato dall'acustico svizzero Jürg Jecklin (oggi
Ovviamente come sempre nei festival, i tempi di allestimento sono
docente anche alla Università musicale di Vienna) equipaggiato
stretti, le prove in loco poche e il nervosismo grande, tutti motivi
con due microfoni Schoeps CMC 6 con capsule MK3 che hanno,
per i quali è essenziale che la presenza dei tecnici del suono non
come prescritto da Jecklin, una correzione free field di + 3dB oltre
disturbi oltremodo, che non crei ulteriore nervosismo e che si rie-
i 10 Khz. Questo sistema è stato sospeso nella sala ca. 1 m die-
sca ad ottenere un risultato ottimo senza peraltro disturbare otti-
tro alla testa del direttore a un'altezza di ca. 3 m dal palcoscenico
camente il pubblico pagante, seduto in sala durante i concerti.
e in modo da poter essere corretto nella sua posizione sia in
La Sinfonia n. 9 di Gustav Mahler, ogni volta che la si registra,
senso longitudinale che in altezza durante le prove, fino a trovare
come del resto lo sono tutte le sinfonie del tardo romanticismo, è
la sua posizione ottimale.
una sfida per la complessità della strumentazione, del numero di
Gli altri microfoni, i spot, sono stati scelti tra Neumann U87, KM
orchestrali in palcoscenico e per le dinamiche da cogliere e da
84, KM 184, U47, TLM 103, TLM 193, SM 69 (Stereo), alcuni
riprodurre. L'acustica eccellente della sala Gustav Mahler nel
modelli AKG come i famosi C414 ULS degli anni 80 e due
Centro Culturale di Dobbiaco, dove si svolge il festival, aiuta
Schoeps CMC6 con capsula BLM3 per i contrabbassi. Gli spot
ovviamente ad ottenere i risultati desiderati, ma nonostante il pal-
sono stati utilizzati per i registri degli archi, legni, qualcosa sugli
coscenico molto grande, costruito proprio per poter accogliere
ottoni, sui timpani e un'altro sistema stereo XY è stato sospeso
delle compagini grandi come le orchestre richieste dalle pagine
dall'alto per riprendere i numerosi strumenti di percussione pre-
musicali del tardo romanticismo, lasciava appena lo spazio neces-
senti nella partitura di questa sinfonia, disposti nell'ultima fila del-
sario per poter posizionare i microfoni tra le file degli orchestrali.
l'orchestra su quasi tutta la larghezza del palcoscenico.
L'orchestra è una orchestra giovanile, quella statale della
La registrazione è stata realizzata, usando un mixer analogico
Germania Federale. Nonostante sia un'orchestra di musicisti gio-
modificato nelle elettroniche di ingresso microfonico, un converti-
vanissimi, sorprende con la sua
tore A/D stereo costruito dalla Digidesign della prima generazio-
Real sound
Peter Ghirardini è il
proprietario dell’etichetta
Real sound e anche
l’ingnere del suono
dell’etichetta. Clicca in
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e catalogo Realsound.
qualità eccezionale e i musicisti
dominano i loro strumenti come
se fossero dei professionisti
super-blasonati. Ovviamente fa
la sua parte il direttore Roberto
Paternostro,
di
grandissima
esperienza particolarmente nel
repertorio tardo-romantico tedesco
come
Mahler,
ne, veramente ottima, in pratica un'eccezionale predecessore di
tutti i convertitori Pro-Tools che negli anni sono seguiti e forse mai
più hanno raggiunto la qualità di quelli primi esemplari. Lavorava
a 20 bit reali e un sovracampionamento di 128 x e aveva una resa
dinamica ottima, come si può capire anche dalla registrazione.
Non mi rimane di augurarVi buon ascolto. Peter Ghirardini /
Realsond
Strauss,
Wagner e contemporanei.
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catalogo di tutti i titoli pubblicati in CD
> SOMMARIO
extra
43
LINK UP AS 124 :
ell'anno 2001 è iniziata la mia collaborazione con le
realsound
PETER GHIRARDINI / ING. DEL SUONO, REALSOUND
vinili in edicola
CLASSICA
33
GIRI
HERBERT
VON KARAJAN
‘CLASSICA IN
VINILE 33 GIRI’
44 extra
uscita n.3
uscita n.5
uscita n. 2
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De Agostini lancia una
nuova collana in edicola
I PRIMI 10 TITOLI
> SOMMARIO
uscita n. 8
BERLINER
PHILHARMONIKER
uscita n. 9
SINFONIA N. 5
uscita n. 7
uscita n. 6
LUDWIG VAN
BEETHOVEN
uscita n. 10
IN VINILE
uscita n. 1
LP + fascicolo
(8 pagine)
extra
vinili in edicola
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‘CLASSICA IN
VINILE 33 GIRI’
presentazione dei
numeri 9, 10, 11
della collana
uscita n.9
uscita n.10
di Pierre Bolduc
una breve presentazione da parte
U
Uscita n.10 in edicola: 8 giugno 2013
Uuscita n. 11 in edicola: 22 giugno 2013
di Pierre Bolduc
De Falla: Il Cappello a tre punte
Ciaikovski / Mendelssohn:
L’Orchestre de la Suisse Romande;
Concerti per violino
Uscita n.9 in edicola:25 maggio 2013
Ernest Ansermet
Wiener Philharmoniker; Claudi Abbado
Rachmaninov:
LP originale del 1961:
LP originale del 1972:
Concerto n.2; Preludi nn. 2, 6
Decca
Deutsche Grammophon
Minneapolis Symphony Orchestra;
(remastering audiophile LP 180gr)
(remastering audiophile LP 180gr)
Antal Dorati
PREZZO: 14,99 euro
“Registrata nella Victoria Hall di Ginevra nel
mese di febbraio 1961, quest'incisione, realizzata dal produttore James Walker e dal tecnico del suono Roy Wallace, rappresenta il
cumulo di quindici anni di sperimentazione
con la stereofonia. La data di registrazione è
significativa anche per un'altra ragione: l'incisione del Cappello a tre punte si inserisce in
un momento che tanti audiofili ritengono
essere uno dei più felici della storia della casa
inglese, e cioè quel periodo fra 1958, quando
la Decca iniziò a registrare con la seconda
generazione di registratori, e prima dell'inserimento del Dolby A nella catena d'incisione.
Fu, infatti, nel 1964 che la Decca iniziò a registrare con la prima generazione dei Dolby A,
un riduttore di rumore, che però non piaceva
ad alcuni puristi della famiglia Decca come
Kenneth Wilkinson, forse il più grande ingegnere del suono del dopoguerra. Anzi, spesso si rifiutava addirittura di inserirlo nella catena di registrazione, ritenendolo ancora troppo
primitivo. Non a caso anche l'LP La fille malgardée (SXL 2313), uno dei dischi più apprezzati dalla comunità audiofila, si colloca in questo arco di tempo”.
(Pierre Bolduc, fascicolo n. 10)
PREZZO: 14,99 euro
LP originale del 1960:
Mercury
(remastering audiophile LP 180gr)
PREZZO: 14,99 euro
“Come in tutte le produzioni della nostra collana, per realizzare i master sono stati utilizzati
solo i nastri originali (prima generazione). Nel
caso di questo LP si è deciso di impiegare la
codificazione digitale in DSD fatta direttamente
dai nastri a tre canali dalla Mercury. Un
DACdCS ha convertito il segnale dei nastri
analogici letti dateste Saki montati su un registratore professionale Studer A80 R modificato. I file in DSD sono stati poi transcodificatiin
file PCM 24bit/192kHz e non ci sono stati altri
passaggitra il segnale PCM in alta risoluzione
e le lacche. Irisultati si sentono: dinamica ed
estensione in frequenze più alte che sui vinili
originali. Wilma Cozart Fine, il producer della
registrazione, e suo marito C. Robert Fine, l'ingegnere capo della Mercury, hanno firmato l'incisione della Sinfonia e dei due Preludi ripresa
alla Northrop Audiotorium di Minneapolis nell'aprile del 1960”.
.(Pierre Bolduc, fascicolo n.9)
“Quest'incisione del 1972 suona diversamente
da tanti dischi della Deutsche Grammophon
degli anni Settanta, prima di tutto perché ha
molto trasparenza nella zona inferiore dello
spettro. Abbiamo poche informazioni sulle registrazioni della DG, ma è importante notare che
questo LP non fu registrato nella consueta
chiesa di Berlino, la Jesus-Christus Kirche,
dove sono stati realizzati quasi tutti i dischi di
Karajan. La chiesa di Berlino è un ambiente
abbastanza riverberato e il fatto che questo
disco sia stato registrato alla Grossersaal
Musikverein a Vienna, spiega sicuramente il
bel dettaglio sulla riproduzione delle voci interne dell'orchestra.
Uno sguardo alla lista dei membri del team di
produzione - elenco inviato dalla Universal per
ogni uscita della collana, insieme a foto dei
master - rivela che produttore e direttore del
team tecnico sono la medesima persona. Per
quest'incisione Rainer Brock ha assunto le due
posizioni di Record Producer e di Technical
Supervisor, situazione che assicura un dialogo
intimo fra interpretazione della partitura
(responsabilità del Producer) e la sua riproduzione (legata al Technical Supervisor).
L'ingegnere del suono è Guenter Hermanns,
persona molto noto nell'ambiente DG.”
(Pierre Bolduc, fascicolo n. 11)
 pagina attiva
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> SOMMARIO
extra
45
vinili in edicola
uscita n.11
video page
ascolta con
sottotitoli
DAVE WILSON
Dave Wilson della Wilson Audio parla...
dave wilson
Per vedere il video, clicca sul box grigio nella
pagina opposta in fondo alla pagina.
Potete seguire i discorsi di Dave Wilson
e i suoi collaboratori leggendo
i sottotitoli tradotti qui in italiano.
PIERRE BOLDUC
dave wilson
Dave Wilson
Dipendente con la barba
Noi progettiamo i nostri diffusori in modo che conformano alle esi-
Abbiamo provato diverse variazioni del sistema dove il tweeter era
genze di chi li compra, invece di costringere l'acquirente a fare
completamente esposto e non riuscivamo a farlo andar bene.
grossi cambiamenti nel proprio ambiente domestico.
Blake Schmutz
Daryl Wilson
Voglio dire… avere il tweeter appoggiato sopra al midrange, sem-
Una delle nostre principali prerogative era che il prodotto poteva
plicemente non andava bene. Quindi ciò che abbiamo deciso di
adattarsi a un ambiente domestico che non avesse molto spazio;
fare è: rendiamo comunque il tweeter separato ma usiamo il lato
ma stavamo sfidando anche noi stessi, allora, per dargli quante
del mobile del midrange per irradiarlo. Questo è qualcosa che non
più prestazioni sonore in un mobile piccolo. Quindi come riuscire
avevamo mai fatto prima d'ora.
a farlo? I Sacha sono già un magnifico prodotto.
Vern Credille
Dave Wilson
Possiamo usare il nostro vibrometro al laser per analizzare e ha
Alcuni vorrebbero magari passare a qualcosa che abbia un livello
rivelato questa caratteristica sonora che non volevamo.
di prestazioni leggermente superiore, molti l'hanno fatto con la
Serie Maxx 3. Qui li vedete nella stessa scala, così potete capire
Dave Wilson, Vern Credille e Blake Schmutz
che il Sacha può facilmente adattarsi a un ambiente nel quale il
Uno dei problemi qui è l'impronto sonoro delle risonanze in que-
Maxx non può rientrare.
st'area che non ha supporto o rinforzo qui.
Blake Schmutz
Vern Credille
Volevamo realmente avere maggiori funzionalità come nei sistemi
più grandi. Questo implicava che avevamo veramente bisogno di
separare il midrange e il modulo del tweeter per avere una regolazione indipendente. Così abbiamo iniziato a esaminare ciò che
avevamo fatto sui sistemi più
grandi, ovvero queste strutture a
Audio Silente
www.audiosilente.com
Costruzione giradischi, riparazione giradischi vintage,
accessori in grafite.
46 extra
Quindi, una volta riscontrato ciò, abbiamo iniziato a studiare modi
diversi con i quali potevamo eliminarla e mantenere comunque la
topologia o la struttura. Poi l'abbiamo modellato con la nostra
stampante 3D per capire visivamente… se ancora le linee principali del design fossero conformi all'obiettivo finale.
forma di lama. Stava davvero ini-
Dave Wilson (tenendo due modelli)
ziando ad allontanarsi da un'este-
Possiamo vedere che in questa versione P2 (che corrisponde
tica simile al Sacha e si accostava forse troppo decisamente
verso un Maxx o un Alexandria.
> SOMMARIO
all'attuale), c'è quest'angolo nel retro e assomiglia di più
all'Alexandria. Il suono di questo è più arioso, ha migliore dispersione e ha una migliore immagine stereo di questa versione P1.
video page
extra   pagina attiva
“Il primo di una serie di articoli sul Thorens
TD 124: come scegliere un esemplare; consigli
per la manutenzione ordinaria e straordinaria
del giradischi; possibili migliorie da effettuare...”
SIMONE LUCCHETTI
Lavorazione in corso e Blake Schmutz
trare la sua funzione e poi lavorare alla forma. Vedi, se non fossimo preoccupati per il ritardo di propagazione, l'allineamento temporale e altre cose, più o meno a questo punto potremmo progettare qualsiasi cosa ci piaccia e quindi se fosse bella... inserire i
componenti e sarebbe finita lì.
Daryl Wilson
I prototipi sono costruiti e portati nella sala numero due, il prodotto viene posto nella posizione in cui ci troveremo per ascoltarlo. Le
sale giù nella fabbrica sono più piccole. Sono appositamente
costruite per creare un particolare tipo di ambiente. Ecco dove facciamo le misure di base, dal 5 al 10% (livello di regolazioni, ndr).
Ascoltando giù nella fabbrica, è tutto equilibrato. Suona come un
buon sistema dovrebbe suonare? Quando poi arriviamo alla
Wilson Music Room, questo è un luogo dove si fa solo l'1 o 2%
delle regolazioni. Suona come la vera musica? Questa è la ricompensa per me quando portiamo il sistema qui.
Dave Wilson, nella stanza d'ascolto
Questa stanza, che è una bellissima sala per ascoltare la musica,
mette alla prova il diffusore in diversi modi. È una sala grande
abbastanza e così devi spingerlo di più.
Daryl Wilson, sempre nella stanza d'ascolto
I valori dei componenti con i quali lavoriamo in questa fase rappresentano solo l'1-2%. Puoi modificare quel valore. Posso fare un
lo di risposta in frequenza. Vogliamo che suonino come la vera
musica, questo è l'obiettivo finale.
Daryl Wilson, nella stanza d'ascolto
Quando abbiamo impostato l'esperimento qui nella casa, avevamo
il Sacha. Potete vedere il Sacha nello sfondo, l'abbiamo ascoltato
in comparazione e l'Alexia andava un po' meglio del Sacha. Ciò
non era abbastanza per noi, volevamo che facesse molto meglio,
volevamo passare al XLF e cominciare a sentire somiglianze davvero significative tra i due. Dopo un po', dopo che stavamo sviluppando il prodotto per un po' e mettendolo a punto di nuovo, l'1%
alla volta, un componente alla volta, ascoltando musica ben conosciuta registrata in ambienti sonori con i quali abbiamo molta familiarità, abbiamo iniziato a commutare tra il Sacha e l'Alexia, e
abbiamo pensato: perché dobbiamo farlo ancora? E' molto meglio
del Sacha e non avremmo mai pensato di dirlo. Ma è così tanto
meglio del Sacha che abbiamo smesso di paragonarlo al Sacha.
Abbiamo collegato l'XLF e abbiamo iniziato a paragonarlo all'XLF.
test: l'ho fatto decine e centinaia di volte in passato, semplicemente non appare nelle misure.
Dave Wilson
Bisogna avere una visione di ciò che si vuole. Uno dei vantaggi di
Dave Wilson, nella stanza d'ascolto
avere molti anni d'esperienza nel settore è il poter guardare a ciò
Abbiamo appena fatto una modifica che è indiscutibilmente supe-
che ha avuto successo, porsi domande migliori, chiedere di più a
riore dal punto di vista musicale e tuttavia non ha fatto spostare la
te stesso, perché sei l'unico che ne è responsabile. Puoi avere
curva di risposta nel modo in cui abbiamo pensato che fosse.
grande abbondanza di competenze, ma se ti manca l'ispirazione,
L'obiettivo finale della progettazione dei diffusori Wilson Audio non
non creerai mai grandezza.
è di progettare diffusori che seguano docilmente un qualche profi-
 pagina attiva
CLICCA QUI per vedere il video con
Dave W ilson e i suoi collaboratori
> SOMMARIO
extra
47
dave wilson
diffusori alexia
La forma segue la funzione. Quindi in primo luogo volevamo cen-
Distribuito da
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Tronto (AP)
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fax 0735575014
bé yamamura
bè yamamura
Bè Yamamura
I BENEFICI DEL
TRASFERIMENTO DI
CD SU NASTRO
PIERRE BOLDUC
C
irca dieci anni fa, il Sig. Yamamura mi parlò dei benefici
no instabilità nello stato di commutazione del circuito, causando
che si ottengono trasferendo i CD su nastro. In base alle
distorsione da passaggio per lo zero.
ricerche da lui effettuate, la causa di questi benefici deri-
Ci sono vari modi per rettificare questa distorsione, utilizzando cir-
va dal fatto di reintrodurre l'incrocio allo zero. Da allora, egli ha
cuiti sample & hold, ma questo metodo costa. Io ho un mio meto-
brevettato il suo modo di rettificare la distorsione d'incrocio. Ho
do di rettificazione che ho brevettato. Per essere onesto non so
chiesto al Sig. Yamamura di scrivermi qualcosa sull'argomento. Ho
come tutti i produttori d'apparecchi stiano affrontando e risolvendo
ricevuto la sua e-mail, che vi riporto qui di seguito. Ecco la sua
questo problema attualmente. Inoltre, si presume che i produttori
spiegazione.
di semiconduttori stiano realizzando convertitori meno problemati-
"Il metodo digitale è stato sviluppato nel tentativo di offrire un ritratto più realistico, scevro dalle limitazioni delle apparecchiature. Ma
per raggiungere lo scopo, dobbiamo affettare temporalmente il
segnale in segmenti momentanei, poi analizzarlo e convertirlo in
informazione numerica. In teoria, è possibile ottenere un maggio-
ci ma, ripeto, non so se siano riusciti o meno nell'intento, anche se
ne dubito perché ci sarebbe un significativo passo in avanti e la
gente ne parlerebbe. Comunque, ci sono problemi, nella conversione D/A così come nell'analogico, per cui è errato concludere
che il digitale perfetto.
Inoltre, come citato più sopra, a causa della scarsa risposta tran-
re livello di dettaglio e una maggiore gamma dinamica senza
sitoria, è noto che esso genera distorsione transitoria che produce
degrado e distorsione rispetto alle registrazioni analogiche. Ma se
emissione di rumore ad alta frequenza. Ecco la ragione per i cir-
affettiamo il segnale e poi rimettiamo insieme questi segmenti, si
cuiti di filtraggio all'uscita dei convertitori.
noteranno alcune cose strane. OK, siamo arrivati molto vicini a
Ciò che uno fa copiando un CD su nastro è rettificare questa
risolvere queste stranezze affettando l'informazione in segmenti
distorsione d'incrocio e filtrare il rumore dovuto alla distorsione
incredibilmente piccoli, così come abbiamo raggiunto un più eleva-
transitoria, sfruttando a suo vantaggio le limitazioni del dispositivo
to grado d'analisi e quantizzazione al punto di rendere il processo
analogico. Registrando segnali convertiti in un altro dispositivo
non percepibile, proprio come nel processo di segmentazione dei
analogico, si può ripulire senz'altro questa area indefinita di attra-
segnali video in TV e nei film, ma c'è ancora un punto debole e
versamento dello zero, semplicemente perché l'analogico ha il
dobbiamo essere consapevoli che neanche l'informazione digitale
proprio naturale punto assoluto di attraversamento dello zero. Non
è perfetta e priva di distorsione. Nel processo di conversione D/A,
dovremmo sottostimare la sensibilità umana, proprio come quan-
anche con cambiamenti di pochi LSB (Least Significant Bit) nei
do si sta per effettuare un movimento, si stabilisce la sequenza di
dati è possibile la produzione di dati non legati al messaggio,
stimoli e quando tutto è perfettamente sincronizzato con la propria
dovuta al passaggio del segnale da valori positivi a negativi o vice-
percezione si produce un movimento soddisfacente." Pierre
versa, cambiamenti di codici digitali di entità maggiori che causa-
Bolduc
> SOMMARIO
extra 49
bè yamamura
“Circa dieci anni fa, il Sig. Yamamura mi parlò
dei benefici che si ottengono trasferendo i CD
su nastro. In base alle ricerche da lui effettuate,
la causa di questi benefici deriva dal fatto di
reintrodurre l'incrocio allo zero. Da allora, egli
ha brevettato il suo modo di rettificare la
distorsione d'incrocio.”
LEONARDO LAMBERTI
Rip arazione e cus t omizz azione
di app ar ecchia tur e hi- fi
Che si tratta di amplificatori, giradischi, registratori a bobine
e a cassette Leonardo Lamberti ha accumulato 30 anni di
esperienza e, soprattutto, una profonda conoscenza di tantissimi apparecchi di molti marchi diversi e blasonati.
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componenti hifi odierne e vintage
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Riconatura di altoparlanti per diffusori
- Interfacciamento del nuovo altoparlante con il cross over del
-
diffusore mediante l'utilizzo di apparecchiature dedicate.
- La strumentazione del suo laboratorio include anche una
macchina a controllo numerico per la realizzazione di parti in
plastica, metallo o legno per la modifica strutturale o la
realizzazione ex novo di telai.
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fatti tecnici
Come realizzare
UNA SALA
D’ASCOLTO
“Mettere i diffusori davanti ad una porta è
sbagliato. Una porta aperta esattamente dietro
l'ascoltatore è invece un fatto positivo (è come
trattare le riflessioni precoci posteriori e anche
le basse frequenze)...”
ACUSTICA APPLICATA
uri. Più i muri sono spessi e solidi e meglio è sia per
M
l'impatto delle basse frequenze che per ottenere un
Le pareti di carton-gesso vibrano molto e per questo motivo sono
fortemente sconsigliate.
Soffitti. A mio parere è meglio avere un soffitto alto piuttosto
che uno molto basso. In genere il classico soffitto con altezza
omogenea compresa fra i 270 e 360 cm. va bene e non necessita di trattamento acustico.
I soffitti a volta sono critici perché fungono da lente acustica convergente : molte riflessioni finiscono sull'ascoltatore durante il
periodo di fusione del suono.
Anche i soffitti delle mansarde sono critici. Tuttavia, al fine di
poter disporre di un autonomo spazio d'ascolto, la mansarda rappresenta una soluzione consigliabile .
In questi casi è preferibile mettere i diffusori nella parte più bassa
e ascoltare ponendo il punto d'ascolto nella parte della stanza
che gode della maggior altezza del soffitto.
Pavimenti. I peggiori sono quelli in marmo (estremamente
riflettenti) o quelli in moquette (selettivamente assorbenti). Ottimi
quelli in legno. Tuttavia il materiale che costituisce il pavimento
non è un dato particolarmente preoccupante. Nei casi di pavimenti in mattonelle o in marmo, un tappeto spesso (2-4 cm.)
posto fra diffusori e punto d'ascolto riduce sensibilmente i problemi.
Pareti laterali.
Ricoprirle di moquette è un errore. Lasciarle
nude anche. Qualche quadro non fa male purché sia sprovvisto
di vetri e disposto simmetricamente. La parete a cui fare più
lui e degli angoli posteriori.
Porte e finestre. Vibrano. Se è possibile è meglio evitare che
le porte siano estremamente vicine agli angoli o poste esattamente alla mezzeria delle pareti.
Mettere i diffusori davanti ad una porta è sbagliato. Una porta
aperta esattamente dietro l'ascoltatore è invece un fatto positivo
(è come trattare le riflessioni precoci posteriori ed anche le basse
frequenze). Se dalla stanza attigua ritorna troppo riverbero, la
soluzione è semplice : una tenda che separa i due ambienti.
Le finestre devono avere i vetri che vibrano il meno possibile e
devono chiudere perfettamente.
Le tende alle finestre dietro ai diffusori devono essere leggere.
Quelle alle finestre dietro all'ascoltatore possono essere più
pesanti.
Mobili.
In una buona sala d'ascolto sono da evitare vetrine e
grossi mobili con ante. Ottime le librerie aperte o mobili portadischi dietro o di lato all'ascoltatore o di fianco ai diffusori (non
dimenticarsi mai di mantenere la simmetria del fronte sonoro
davanti al punto d'ascolto : se ne mettiamo uno a destra ne dobbiamo prevedere uno eguale a sinistra posizionato in modo speculare).
Se possibile è meglio evitare di collocare tavolinetti fra diffusore
e ascoltatore (sono comodi per appoggiare CD, libri e quant'altro, ma fanno ‘pericolosamente’ rimbalzare i suoni alti e medioalti ).
attenzione è quella dietro ai diffusori. Un buon trattamento acu-
Mobile porta elettroniche. La migliore posizione è quella lungo
stico di questa parte della stanza assicura sempre risultati eccel-
la parete laterale spostata un po' all'indietro rispetto alla proiezio-
lenti. Davanti l'ascoltatore (anche lateralmente, dalla sua proie-
ne a muro dell'ascoltatore. Mettere il tavolo porta elettroniche nel
zione sulle pareti laterali in avanti) è di rigore rispettare anche la
mezzo ai diffusori provoca effetti nocivi all'immagine sonora (il
simmetria dei mobili e degli arredi. La parete dietro l'ascoltatore
centro del fronte sonoro è un punto estremamente critico). Se
è la meno critica purché non gli sia a ridosso : in questo caso è
proprio si è costretti a metterlo lì è preferibile scegliere delle strut-
indispensabile il trattamento della zona immediatamente dietro a
ture basse. Acustica applicata
> SOMMARIO
extra
51
la sala d’ascolto
buon isolamento acustico.
consigli tecnici
Giradischi
THORENS TD 124
1. L’Acquisto
“Il primo di una serie di articoli sul Thorens
TD 124: come scegliere un esemplare; consigli
per la manutenzione ordinaria e straordinaria
del giradischi; possibili migliorie da effettuare...”
SIMONE LUCCHETTI
giradischi thorens TD 124
P
otrei scrivere un libro tanto conosco questo giradischi, e
non nego che amo questo apparecchio per sue grandi
doti musicali ma anche per la grande facilità di intervento
nella manutenzione.
Il Thorens TD 124 a mio avviso è IL THORENS. Nato inizialmente in versione crema chiamato da molti MK1 venne poi evoluto nella versione grigia, chiamato MK2. Quanto vi scriverò in
questi articoli è un parere del tutto personale, nato dai molti anni
di esperienza. Vi descriverò come scegliere un Thorens TD 124
e ciò che differenzia i 2 modelli. Negli articoli a seguire parlerò
della manutenzione ordinaria e straordinaria, delle migliorie che
possono essere apportate in funzione di nuove tecnologie ora
disponibili, della scelta del mobile e posizionamento.
Scelta all' acquisto
Controllare che l' apparecchio presenti tutte le parti meccaniche
all' origine, basta documentarsi in rete per trovare foto dell'apparecchio, controllare lo stato della meccanica e in particolare del
telaio nella parte inferiore. Molto importante è la parte lato
basetta braccio che essendo piuttosto sottile è anche piuttosto
delicata, controllare quindi che il telaio non abbia botte macroscopiche o segni evidenti di manomissioni. Per quanto riguarda
la parte meccanica posta sotto al piatto, occorre prima di tutto
svitare le 3 viti che tengono unito il piatto al perno e sfilare quindi il piatto senza togliere il perno dalla sede. E' piuttosto dannoso se si cerca di sfilare il perno
con tutto il piatto e ciò può determinare un danneggiamento
Audio Silente
delle bronzine e del perno steswww.audiosilente.com
so. Anche in fase di trasporto
Costruzione giradischi, ripasconsiglio sempre di trasporlo
razione giradischi vintage,
con il piatto montato. Il perno del
accessori in grafite.
Thorens TD 124 è infatti un
52 extra
> SOMMARIO
Vista da sotto di un thorens TD 124 MK1 crema.
Notare alla sinistra il motore.
Al centro la cinghia in metallo che dà
il funzionamento al sistema cambio per alzare la
puleggia posto a destra.
perno composto da 2 parti, perno in acciaio cementato e piano
superiore riportato. Un colpo forte può determinare una deformazione del piano di appoggio del piatto e ciò comporterebbe
un danno elevato difficilmente riparabile se non con la sostituzione del perno stesso. In fase di acquisto quindi provare a far
girare il piatto controllando che giri dritto e in modo uniforme.
Ruggine: possibili tracce di ruggine sulle parti metalliche nel
piano inferiore, che poi sono le uniche parti che possono presentare ruggine, possono indicare presenza di ruggine anche
Vista superiore del modello MK2 grigio.
Notare sulla sinistra il motore con i gommini che
sono 6, contro i 3 del modello MK1.
Notare il satellite su cui poggia la puleggia, che a sua
volta poi andrà a toccare l interno piatto per la rotazione.
Notare il telaio e in particolare il lato sinistro dove va
appoggiata la basetta; notare come è estremamente
sottile e delicata questa parte.
consigli tecnici
sulla superficie del perno e nel motore. Pur essendo il perno in
acciaio cementato mi sono capitate situazioni in cui il perno era
vistosamente attaccato dalla ruggine che aveva creato dei veri
buchi su di esso. Anche in questo caso, essendo il perno in
acciaio cementato è impossibile risolvere il problema ed occorre la sostituzione dello stesso. Per cui attenzione sfilare il perno
e controllare che l'acciaio sia in ottimo stato. Per quanto riguarda la ruggine presente nel motore con accurata manutenzione è
possibile eliminarla senza grossi problemi.
Altro elemento da prendere in considerazione è il satellite, come
lo chiamo io, ovvero la puleggia metallica a gradini posta alla
destra del giradischi. Tutte le bronzine del Thorens TD 124 possono essere sostituite tranne una che la bronzina posta sotto a
questo componente. Nei primi pezzi prodotti del MK1 realizzarono una soluzione molto valida ovvero un perno in acciaio che
usciva dal telaio e una satellite che era montato all'interno di tale
perno. Questa soluzione permette la sostituzione della bronzina.
Questo tipo di satellite si riconosce perché in cima presenta un
piccolo tappino in plastica. Poi a seguire la Thorens dimise questa soluzione e scelse di annegare una bronzina nel telaio stesso e su di essa venne montato il satellite. Per cui in fase di
acquisto se vi è possibile controllare muovendo il satellite che
non si presenti un lasco. Il satellite anche se non sembrerebbe
rappresenta il punto critico del giradischi. Infine se vi è possibile a piatto tolto accendere l'apparecchio e controllare che il
motore giri in modo uniforme.
gioco il fattore estetico, io personalmente amo il modello crema,
che poi fu sostituito da quello grigio (MK2) . Le altre differenze
che caratterizzano i due modelli sono la presenza del piatto
magnetico di colore verde nel modello crema sostituito poi nella
versione amagnetica color metallo nel modello MK2 grigio e i
supporti di montaggio motore che sono stati allungati nella versione MK2 grigia rispetto alla versione MK1 crema al fine di
montare il doppio delle sospensioni . Apparente le due versioni
fatta eccezione per queste differenze sono identiche, ma in
realtà c'è una differenza molto importante, che poi rende i due
apparecchi cosi diversi. Ma per ora la cosa resta un segreto, vi
racconterò tutto nella prossima puntata. Simone Lucchetti,
www.audiosilente.com
Satellite seconda versione presente
sia nei modelli MK1 che nei MK2.
Come si puo notare, la bronzina è
annegata nel telaio e la sostituzione
è molto molto problematica.
Riepilogando quindi in fase di acquisto controllare accuratamente il telaio, il perno, il satellite, la puleggia motore e lo stato
del piatto e assicurarvi che siano presenti tutte le parti meccaniche. In generale gli interventi di riparazione come ricreare un
pezzo mancante o nuovo sono interventi molto costosi.
Problematiche come l'impianto elettrico, il motore con gli avvolgimenti cotti , problemi di bronzine varie o estetici sono problemi facilmente risolvibili. Nella scelta dell' acquisto entra anche in
> SOMMARIO
extra
53
giradischi thorens TD 124
Ecco come si presenta il satellite prima
versione, ovvero nei primissimi MK1,
prodotti in cui le bronzine sono
nel satellite stesso.
Questa soluzione fu poi abbandonata.
Notare alla sinistra il magnete che
determina il freno di
regolazione sul satellite.
da scoprire
La musica di John Williams
registrata da
Kenneth Wilkinson
“A detta di molti, Kenneth Wilkinson è stato il più grande tecnico di registrazione del XX secolo; e io francamente non conosco
un altro ingegnere del suono in questo XXI secolo che abbia
finora eguagliato le sue doti incredibili...”
ti dagli audiofili di tutto il mondo. Fu lui a scoprire la Walthamstow
Town Hall nella zona sud di Londra, luogo dove ben presto cominciò
a registrare le esecuzioni musicali e dove furono realizzati alcuni fra
gli LP Mercury Living Presence migliori per qualità sonora, come
l'Uccello di Fuoco diretto da Antal Dorati. Dovete sapere che fra le
venti migliori registrazioni Living Stereo RCA, quelle che hanno raggiunto uno status leggendario, e che costano fra i 500 e i 1000 euro
oggi nel mercato, almeno la metà sono state registrate da Wilkinson.
Un accordo fra la Decca e la RCA Victor negli anni '50 stabilì infatti
che la casa inglese avrebbe dovuto registrare in Europa le sessioni
per i dischi che sarebbero poi stati pubblicati solo dall'etichetta Living
Stereo. Wilkie fu l'ingegnere del suono di quasi tutte queste incisioni.
Prima di guardare più da vicino la sua discografia Decca nei prossimi mesi, vorrei consigliarvi due CD che probabilmente non sapevate
fossero stati registrati da Wilkinson: Star Wars e Return Of The Jedi,
la musica tratta dalle famosissime colonne sonore scritte da John
Williams. Certamente, ne esistono molte versioni registrate, ma queste, interpretate dalla National Philharmonic Orchestra diretta da
Charles Gerhardt (per gli amici Chuck) e registrate a Londra nella
Kingsway Hall (il luogo di registrazione preferito da Wilkie) nel maggio 1983, sono davvero speciali. I dischi fanno parte di una serie chiamata The RCA Classic Film Scores che Gerhardt produsse e diresse
per la casa discografica, (Chuck era stato in precedenza assistente
di Wilkinson) e registrate da Wilkie; la serie comprende una dozzina
di LP interamente dedicati
alla musica da film. In questi due dischi di Guerre
Stellari, le esecuzioni sono
diverse da quelle originali
del compositore Williams,
ma altrettanto valide musicalmente, e registrate certamente meglio: sono una
grande introduzione al
meraviglioso
mondo
audiofilo
di
Kenneth
Wilkinson.
Nel prossimo numero tornerò a parlarvi di questa
serie in modo più dettagliato. Pierre Bolduc
kenneth wilkinson
A
detta di molti, Kenneth Wilkinson è stato il più grande tecnico
di registrazione del XX secolo; e io francamente non conosco
un altro ingegnere del suono in questo XXI secolo che abbia
finora eguagliato le sue doti incredibili. Wilkie (il nome col quale era
noto) ha prodotto dei quadri sonori incredibilmente realistici. Uno dei
migliori ingegneri del suono attuali, Tony Faulkner, mi disse una volta
che, con le registrazioni di Wilkie, ovunque ci si trovi in una stanza, la
posizione d'ascolto è ininfluente rispetto a quella dei diffusori: la
scena sonora non sembra avere alcun vuoto in essa. Ed è vero, potete muovervi da sinistra a destra e viceversa, più vicini o più lontani dai
diffusori, ma la scena sonora sembrerà rimanere intatta. In un eccellente luogo di registrazione, l'equilibrio che Wilkinson riusciva a raggiungere fra le varie sezioni dell'orchestra aveva del miracoloso. In
alcuni prossimi numeri parleremo della sua vita e di molte delle sue
migliori registrazioni; alcune delle quali sono tuttora ristampate oggi
in formato LP e CD.
Wilkie nacque nel 1912 e morì all'età di novantadue anni nel 2004,
quindi operò fin dagli albori dell'era delle registrazioni elettriche, arrivando all'avvento del digitale nei tardi anni '70. Iniziò a lavorare alla
Decca nel 1931, e contribuì al progetto di sviluppo per l'incisione di
dischi tramite bobina mobile. Durante la guerra Wilkie dedicò il suo
lavoro alla navigazione sottomarina, e registrò i segnali degli aerei
caccia notturni della Luftwaffe. Con la fine delle ostilità egli supervisionò la creazione delle famose registrazioni FFRR, poi FFSS, della
Decca, e collaborò con Roy Wallace per perfezionare la tecnica di
disposizione microfonica "Decca Tree" progettata da quest'ultimo.
Wilkie addestro tutti i tecnici di registrazione della Decca dal 1931 fino
al suo ritiro dall'azienda nel 1980! Questo è il motivo principale per cui
esiste un cosiddetto 'suono Decca': perché fu proprio Wilkinson a
modellarlo e a trasmetterlo alle successive generazioni di tecnici della
Casa.
Si dice che egli abbia lavorato con oltre 150 direttori d'orchestra, e
certamente la sua lista di registrazioni è sconfinata. Citiamo
qui alcune delle migliaia da lui
Discografia
architettate: tutte le incisioni per il
Reader's Digest che furono poi
STAR WARS:
RETURN OF THE JEDI
rimasterizzate dalla Chesky; le
LP RCA 60767, CRC1-4748
molte colonne sonore dirette da
Gerhardt per la RCA; quasi tutte
JOHN WILLIAMS: STAR WARS
le migliori registrazioni della
LP RCA 2698
Lyrita; e, non ultimi, centinaia di
www.bmgmusic.com
titoli Decca ancor oggi colleziona-
> SOMMARIO
extra
55
da scoprire
PIERRE BOLDUC
pagina
interattiva
dischi da evitare
extra   pagina attiva
Dischi da evitare &
dischi sopravalutati...
Herbert von Karajan:
i primi dischi digitali
Ogni mese, vi indichiamo i dischi di cui
vi potete tranquillamente SCORDARE....
ll'inizio degli anni Ottanta Herbert von Karajan iniziò a registra-
A
quindi il recupero dello spettro acustico originale. Questo ripristino
re in digitale il suo repertorio d'elezione, non tutto ovviamente,
viene ottenuto sia tramite la correzione del ritardo con cui il suono rag-
ma alcune delle pagine più significative, tra cui le sinfonie di
giunge il microfono principale - correzione effettuata su basi fisiologiche
Beethoven e di Brahms, la Settima e l'Ottava di Bruckner, le ultime tre
- sia per mezzo di una più minuziosa elaborazione elettronica dei
di Ciaikovski, i Requiem di Mozart, Brahms e Verdi e alcune opere che
segnali musicali".
non aveva mai inciso come la Quarta Sinfonia di Nielsen, le ultime 24
Questo non vuol dire che il trattamento Gold abbia trasformato incisio-
sinfonie di Haydn e la Sinfonia delle Alpi di Richard Strauss. Oltre a
ni povere in capolavori tecnici. Ho fatto un confronto tra la versione del
queste opere di ampio respiro, la Deutsche Grammophon gli fece rein-
1962 della Quinta Sinfonia di Beethoven di Herbert von Karajan (quel-
cidere anche brani più popolari come le ouvertures di Wagner, le sinfo-
la uscita sul primo numero della collana della DeAgostini curata da noi
nie di Mozart, I Pianeti di Holst, i Quadri di una esposizione di
CLICK (clicca qui per informazioni su questa collana sul sito De
Mussorgski e il Bolero di Ravel.
Agostini), e il CD originale del remake digitale di Karajan del 1984: la
Purtroppo, non tutti questi dischi ebbero un esito felice dal punto di
registrazione del 1962 - pur senza essere un capolavoro - ne esce vin-
vista della qualità sonora. Eravamo ancora all'inizio dell'era digitale e
cente su tutti i fronti, con un registro grave molto più articolato, archi più
numerosi dischi sono stati recensiti (anche dal sottoscritto) in termini
dolci e una timbrica più naturale. Se ascoltata ad alto volume, l'edizio-
piuttosto negativi, a causa di un suono digitale nel peggior senso del
ne originale su CD procura un mal di testa garantito. Al contrario, la
termine, vale a dire con un registro grave eccessivamente turgido, una
rimasterizzazione Gold ha addolcito le note più acute, reso più traspa-
timbrica vetrosa e dinamiche spesso apprezzabili ma con crescendo
rente la gamma media e conferito una maggiore consistenza al basso,
durissimi e poco trasparenti.
che rimane comunque piuttosto nebuloso.
Dal momento che anche i vertici della DG leggono le recensioni disco-
Achtung! Negli ultimi tempi si è affermata la moda dei grandi cofanetti,
grafiche, l'etichetta gialla decise di porre rimedio a questa situazione e
tanti dischi offerti a un prezzo iperconveniente. Questo è anche il caso
fu così che nacque la serie KARAJAN GOLD. Questa collana compren-
dei dischi di Karajan: per quello che ne so, per queste operazioni ven-
deva una trentina di dischi che erano stati sottoposti a un nuovo pro-
gono utilizzate spesso le vecchie rimasterizzazioni e non quelle più
cesso di equalizzazione e a un trattamento upsampling. Per consulta-
recenti come quelle Gold. Non per niente i dischi della collana Gold
re l'elenco completo dei titoli Karajan Gold basta andare sul sito della
sono ancora oggi a prezzo pieno. Pierre Bolduc
Deutsche Grammophon oppure potere accedere al sito cliccando nella
zona grigia in basso a sinistra di questa pagina.
Questo consentì di ottenere in alcuni casi un suono meno digitale,
come si può notare per esempio nella Sinfonia delle Alpi, che nella
prima edizione era francamente quasi inascoltabile nei passaggi forti,
mentre nella ristampa Karajan Gold appare nettamente migliorata. La
rimasterizzazione si è rivelata un vero toccasana anche sotto il profilo
del palcoscenico sonoro, che ne guadagna sia in ampiezza sia in profondità. Sembra quasi che la Karajan Gold sia stata concepita per
migliorare la ricostruzione dell'immagine stereofonica.
Nelle note di copertine dei CD si può leggere una breve spiegazione
tecnica a riguardo KARAJAN GOLD: "L'ORIGINAL IMAGE BIT PRO-
consigliato
CESSING permette il rimessaggio di vecchie registrazioni digitali e
 pagina attiva
CLICCA QUI per l’elenco completo delle uscite su
Karajan Gold
> SOMMARIO
extra
57
da evitare
da evitare
Diamo un’occhiata ai primi dischi in digitale di
Karajan: non gran ché dal punto di vista tecnico...
Ma, questo mese, diamo un’alternativa: i dischi
della serie ‘Karajan Gold’.
e
 pagina attiva  messaggio promozionale
promo
DODICILUNE
PIERLUIGI BALDUCCI
“BLUE FROM HEAVEN”
v
enerdì 30 novembre 2012 esce Blue
From Heaven, nuovo lavoro discografico del bassista e compositore bare-
se
Pierluigi
Balducci,
pubblicato
da
Dodicilune, distribuito da IRD e promosso
con il sostegno di Puglia Sounds - P.O. FESR
Puglia 2007-2013 Asse IV.
Tutti i colori del cielo, in una cosmografia
intensa, che alle trame di un'immaginaria
visione del paradiso intreccia le sfumature
della Luce, con i suoi lunghi raggi, trasparenti ed eterei. Nel suo terzo album per
Dodicilune, il bassista Pierluigi Balducci si
avvale della prestigiosa collaborazione di
John Taylor, Paul McCandless e Michele
Rabbia. Otto sogni raccontati con le note,
Paul McCandless - oboe, sax soprano
John Taylor - piano
Pierluigi Balducci - basso elettrico
Michele Rabbia - batteria, percussioni
otto composizioni visionarie da ascoltare
ad occhi chiusi, otto finestre verso un
“altrove” fatto di suoni e silenzi. Tanto il
grande pianista inglese, quanto lo storico
oboista-sopranista americano (per la prima
sud della Spagna: una carica di euforica e
curi al sax le coordinate armoniche; Life
volta in studio di registrazione insieme) e
contagiosa energia, pienamente espressa
in three sketches è una composizione
il geniale percussionista piemontese sem-
anche in assolo da Taylor e McCandless
ampia, articolata, ma profondamente uni-
brano assecondare a meraviglia l'intenzio-
(qui al sax soprano), permea l'intera com-
taria, in cui si riconoscono tre distinti
ne dichiaratamente ‘romantica’ del lea-
posizione. Fin de siècle è un vero scavo
nuclei tematici, circolarmente ripresi,
der. Il risultato è un lavoro articolato su
‘stratigrafico’ nel percorso di formazione
modificati, variati, utilizzati come spunto
musiche originali firmate da Pierluigi
dell'autore: l'amore per Bach e la musica
di improvvisazione; la title track Blue
Balducci, con l'eccezione di due brani, di
barocca, certi accenni al ‘nuevo tango’
from heaven è caratterizzata da una deli-
Brad Mehldau e Charlie Haden, dall'indub-
(Balducci è il bassista di Nuevo Tango
cata tessitura di armoniche del basso elet-
bia capacità di suggestione e dal forte
Ensemble) o alle colonne sonore hollywoo-
trico, dal lirismo del sax soprano e dalla
impatto evocativo. Composizioni ‘visiona-
diane, si rimescolano in un quadro in cui
gentilezza del drumming di Michele
rie’ per un quartetto d'eccellenza.
prevalgono i toni nostalgici e malinconici.
Rabbia. E' un brano un po' controcorrente,
Il brano è stato concepito sin dall'inizio
per le evidenti suggestioni sonore che por-
Il disco si apre con Introduction, una sorta
per l'oboe di Paul McCandless; Unrequited
tano al mondo nordamericano. The sky
di sigla di testa, un invito programmatico
è un capolavoro di Brad Mehldau, immor-
over Skye è un brano ‘romantico’ nell'ac-
a chiudere gli occhi, sulle stesse note che
talato nel suo The art of the trio vol. 3.
cezione primaria del termine. Skye è
ne L'equilibrista eseguirà il pianoforte di
Una composizione visionaria, e in questo
un'isola delle Hebridi dominata da una
John Taylor; in The light of Seville, il rife-
affine alle altre del disco. È eseguita qui
natura selvaggia e possente. Al classico
rimento alla città andalusa di Siviglia è
in trio, senza piano, con Balducci che si
trio piano/basso/batteria è affidata
motivato dalle allusioni ritmico-armoniche
divide tra un robusto e solido sostegno rit-
L'equilibrista’, una ballad onirica, caratte-
alla sevillana, tipica danza ternaria del
mico e un approccio chitarristico che assi-
rizzata da un magico stupore e da un
 pagina attiva
CLICCA QUI per visitare
visitare il sito
di Dodicilune
DODICILUNE EDIZIONI DISCOGRAFICHE & MUSICALI
tel: 0832 091231
mail: [email protected]
web: www.dodicilunehop.it
instabile e precario equilibrio. La composi-
mico, caposcuola e riferimento delle nuove
zione è dedicata al violoncellista olandese
generazioni, ha collaborato con tutti i gran-
Ernst Reijseger, che è presente in alcuni
di del jazz quali Jan Garbarek, Enrico Rava,
dischi di Balducci. Our Spanish Love Song è
Gil Evans, Lee Konitz, Charlie Mariano,
un piccolo omaggio a Charlie Haden e alla
Maria Pia De Vito, Ralph Towner, Charlie
semplice bellezza di questa melodia da lui
Haden.
composta. Chiude il CD il brano The light
of Seville alt. take, con un timing legger-
Michele Rabbia, percussionista e batteri-
mente più rilassato dell'altra versione del
sta creativo e innovativo, famoso per l'uso
brano ma egualmente felice.
di strumenti atipici nel suo percorso di
esplorazione del mondo dei suoni. Ha colla-
Barese classe 1971, il bassista Pierluigi
borato con tutti i grandi del jazz mondiale
Balducci si è esibito in numerosi festival e
come Antonello Salis, Charlie Mariano,
jazz clubs in tutta Italia e in tutta Europa.
Stefano Battaglia, Dominique Pifarely, Paul
È attualmente co-leader della formazione
McCandless, Michel Portal, Enrico
Nuevo Tango Ensemble, tra le più significa-
Pieranunzi, Michel Godard, Rita Marcotulli,
tive formazioni europee di tango-jazz. Ha
Andy Sheppard, Eivin Aarset, Sainkho
pubblicato a suo nome ben sei album da
Namtchylak, John Tchicai, Bruno Chevillon
leader al basso elettrico. Le riviste Jazzit e
e molti altri.
Jazzmagazine hanno dedicato ampie interviste imperniate sulla sua attività di bandleader e compositore, mentre il recente
Jazzit Award lo ha incluso nella Top Ten dei
migliori bassisti elettrici italiani sia nel
2010 che nel 2011. Ha registrato performance live per l'emittente nazionale tedesca Bayerischer Rundfunk e per RAI Radio
Tre Fahrenheit. È l'autore della colonna
sonora del film A ma soeur di Catherine
Breillat.
Dodicilune è attiva dal 1996 e riconosciuta
dal Jazzit Award tra le prime tre etichette
discografiche italiane (dati 2010 e 2011).
Dispone attualmente di un catalogo di oltre
120 produzioni di artisti italiani e stranieri,
ed è distribuita in Italia e all'estero da IRD
presso 300 punti vendita tra negozi di
dischi, Feltrinelli, Fnac, Ricordi,
Messaggerie, Melbookstore. I dischi
Dodicilune possono essere acquistati anche
online (Amazon, Ibs, LaFeltrinelli, Jazzos) o
Paul McCandless, storico fiatista e compo-
scaricati in formato liquido su 56 tra le
sitore americano, è uno dei fondatori del
maggiori piattaforme del mondo (iTunes,
gruppo degli Oregon nel 1971 insieme a
Napster, Fnacmusic, Virginmega, Deezer,
Ralph Towner, Glen Moore, and Collin
eMusic, RossoAlice, LastFm, Amazon, etc).
Walcott. Uno dei pochissimi oboisti di jazz
al mondo, anche polistrumentista (sax
Info su www.dodiciluneshop.it
soprano, corno inglese, sopranino, clarinetto e clarinetto basso). Innumerevoli le sue
Dodicilune
collaborazioni con tutti i grandi del jazz
Edizioni Discografiche & Musicali
moderno come Jaco Pastorius, Carla Bley,
Via Ferecide Siro 1/E - Lecce
Wynton Marsalis, Lyle Mays, Pat Metheny,
Tel: 0832.091231
Mark Isham, Steve Reich, Al Jarreau e molti
Mail: [email protected]
altri.
[email protected]
John Taylor,
aylor, storico pianista britannico,
Ufficio stampa Dodicilune
fondatore nel 1977 dello storico gruppo
Società Cooperativa Coolclub
degli Azimuth, con Norma Winstone e
Piazza Baglivi 10, Lecce
Kenny Wheeler. Considerato uno dei più
Tel e Fax: 0832303707
creativi e poliedrici pianisti del jazz moder-
Mobile 3394313397
no, dotato di incredibile senso lirico e rit-
Mail: [email protected]
PIERLUIGI BALDUCCI
Blue From Heaven
Tracklist
Tutti i brani sono di Pierluigi
Balducci tranne la n.4 che è di
Brad Mehldau e la n. 9 che è di
Charlie Haden
1 - Introduction
2 - The light of Seville
3 - Fin de Siecle
4 - Unrequited
5 - Life in three sketches
6 - Blue form heaven
7 - The sky over Skye
8 - L'equilibrista (to Ernst
Reijseger)
9 - Our Spanish love song
10 - The light of Seville (alt. take)
Line Up
Paul McCandless
oboe, sax soprano
John Taylor
piano
Pierluigi Balducci
basso elettrico
Michele Rabbia
batteria, percussioni
Prodotto da
Gabriele Rampino
per Dodicilune Edizioni
Label Manager
Maurizio Bizzochetti
Registrato, missato e
masterizzato
tra aprile e agosto 2012
da
Tommy Cavalieri
presso il Sorriso Studio di Bari
Foto di copertina
Fabrizio Mandolini
Foto di
Maurizio Bizzochetti
e-magazine
> CLICK
FOTO: (c) Apple Corps Ltd
rivista in vendita solo online: www.audiofileshop.com
L’intera
discografia
dei Beatles
rivisitata
e-magazine con
CD allegato
disponibile dall’online shop
www.audiofileshop.com
numero
2
LP 33 NON CLASSICO
1
dischi per un’isola deserta
Ellington/Hodges
BACK TO
BACK
VERVE
S
enza dubbio qualsiasi discussione su Duke Ellington
prima o poi arriva a citare l'eredità che ha lasciato, lui che
fu uno dei più grandi compositori americani mai esistiti;
per non parlare della sua bravura come arrangiatore e leader
di gruppo. Eppure molti dimenticano che il signor Edward
Kennedy Ellington era anche un pianista naturalmente dotato
e virtuoso.
Con l'album Back to Back, il cosiddetto ‘Ellington elegante’ non
solo offre il suo splendore sui tasti d'avorio, ma dimostra anche
di riuscire a scendere ai livelli grezzi e sfrontati del blues, al
pari dei migliori esecutori del genere; tutto ciò interpretando
alcuni classici ben noti in uno stile unicamente suo. C'è un'atmosfera rilassata eppure vivace in tutto il lavoro, e il tocco
appropriatamente sobrio del Duca al pianoforte si adatta perfettamente alla musica. Anche Johnny Hodges è in rara forma,
e il suo stile fluido e lirico sembra fatto su misura per il blues.
Fra i brani migliori di quest'album c'è Basin Street Blues che si
apre con alcune belle interazioni di chiamata /risposta fra
Edison e Hodges, e St. Louis Blues a ritmo medio che illustra
il fraseggiare meravigliosamente sublime e istintivo di
Dischi per un’isola
Sir Duke.
Tuttavia su Back to Back la
deserta
vera star è la qualità del
La tua lunga sofferente moglie
suono. Speaker’s Corner
ti ha abbandonato su un'isola
deserta.
ha fatto un lavoro eccezioMa ha avuto pietà di te: ti ha
nale di rimasterizzazione
lasciato una copia dell'Inferno
su quest'album, mettendo
di Dante… e un lusso: l'impianto hi fi che non vuol più vedere
in evidenza l'ottima tonalità
in casa.
e il raffinato timbro di quePer tenervi compagnia:
sta registrazione. Ogni
500 incisioni che i critici di AS
strumento possiede una
ti spediranno regolarmente.
presenza sfacciatamente
Ecco la loro scelta: ‘dischi
per un’isola deserta.’
reale nella stanza, e c'è un
altrettanto bel senso di
spaziosità attorno a ciascuno dei musicisti. La tromba di Harry
‘Sweets’ Edison suona perfettamente brunita e rifinita; il contrabbasso di Al Hall suona pieno e robusto, e il sax alto di
Hodges suona appropriatamente pieno, ma anche sublimamente vellutato. Forse la cosa migliore (dal punto di vista sonoro) è il modo in cui i piatti della batteria di Jo Jones si revelano
costantemente puliti e chiari, con quel genere di brillantezza
realistica e decadimento che si possono ottenere solo da un
eccellente audio analogico. In effetti Speaker’s Corner ha reso
Back To Back così ben suonante che l'unico vero indizio per la
sua età è dato dall'immagine stereofonica, che naturalmente è
disposta in quel rigido mixaggio sinistro / centro / destro come
tutti i primi dischi stereo jazz. In tutti i casi ogni strumento su
questa registrazione ha notevole profondità, suonando allo
stesso tempo puramente naturale.
Considerando tutto, Back to Back in versione Speaker’s
Corner si qualifica come gran bel disco. Qui il signor Ellington
col suo gruppo fa ritmare il blues come nessun altro, e il suono
è così ottimo che può tener testa a qualsiasi rimasterizzazione
d'alta qualità di materiale recente.
Parlo seriamente: i vostri amici audiofili impazziranno per il
suono quando l'ascolteranno. E vi ho già parlato della copertina patinata lucida d'alta qualità e della stampa estremamente
silenziosa?
Un disco altamente raccomandato. Oliver Amnuayphol /
www.positive-feedback.com
DISCOGRAFIA
Duke Ellington / Johnny Hodges: Back to Back.
Speakers Corner / Verve. Numero di catalogo: MGVS-6055
(LP stereo).
Formato: LP 180 grammi. Anno di pubblicazione originale:
1959. Produttore: Norman Granz.
www.soundandmusic.com
> SOMMARIO
extra
61
1. LP 33 NON CLASSICO
5 TITOLI OGNI MESE: 5 delle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non
classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico /
CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
dischi per un’isola deserta
HI RES NON CLASSICO
2
Dick Hyman
SWING
REFERENCE
RECORDINGS
5 TITOLI OGNI MESE: 5 delle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non
classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico /
CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
del gruppo. Al timone c'era Hyman, la cui presenza si è concretizzaIl nostro target: ben 500 titoli !!!
ta in letture pulite, coerente, trasparente e in suoni veramente belli ed
espressivi.
P
re molto bene le intenzioni degli artisti. Confesso di non essere un
decenni una presenza fissa del catalogo della Reference
fanatico delle incisioni sue di grandi orchestre, un fatto che peraltro
Recordings. Già in quell'epoca lontana era possibile ascoltarlo
considero una mia lacuna... Nonostante questo, mi sono sempre pia-
con un lettore dotato del processore HDCD a una risoluzione supe-
ciute molto le sue registrazioni realizzate con piccoli gruppi di musi-
riore a quella del CD standard di 16bit/44.1kHz. Negli ultimi anni la
cisti, categoria in cui rientra questo disco. Il bilanciamento della regi-
RR ha messo sul mercato la serie HRx, ovvero DVD di file WAV a
strazione è più ravvicinato rispetto a quello dei dischi orchestrali pub-
24bit/176.2kHz, che sono copie digitali identiche ai master realizzati
blicati dalla RR. In questi ultimi - a parte le percussioni - mi pare che
dal Prof. Johnson. Una dozzina di titoli sono già disponibili e posso-
manchi spesso un senso di fisicità e la reale sensazione di trovarsi
no essere acquistati a 50 Euro l'uno nel sito www. soundandmusic. com.
vicino agli strumenti, un fatto che si riflette in un'immagine sonora che
Immaginate, con soli 50 Euro è possibile procurarsi un master digitale!
non riesce a coinvolgere l'ascoltatore.
Qualche tempo fa la RR ha stipulato un accordo con i fratelli Chesky,
Questo non è assolutamente il caso di Swing. Nell'edizione su CD
proprietari del sito www.hdtracks.com, per rendere disponibile online
questa presenza si avverte distintamente, anche se in modo artificia-
tutto il suo catalogo. Non ho controllato se tutti i dischi sono in vendi-
le, perché la maggiore compressione del supporto fa sì che gli stru-
ta in musica liquida, ma i titoli sono davvero tanti, anche se non tutti
menti vengano proiettati più in avanti, più ‘in faccia’, se vogliamo uti-
ad alta risoluzione. Non volendo creare difficoltà ai distributori che
lizzare un'espressione più esplicita. Questo non avviene nel vinile a
stanno vendendo la serie HRx, la RR ha autorizzat il sito dei Chesky
45 giri, la cui qualità sonora è molto simile a quella del file ad alta
a vendere in download solo le versioni a 24bit/88.2kHz e non quelle
risoluzione. La performance dei due supporti dipende della qualità
a 24bit/176.4; per avere queste ultime è necessario acquistare i DVD
delle due sorgenti, analogica e digitale. In termine di ambienza, con
dalla Sound and Music.
le mie sorgenti (il DAC 1 di Nonsolomusica collegato al mio compu-
Ho pensato di inserire questo disco tra i dischi da isola deserta per
ter al confronto con la troika testina Yamamura/pre Yamamura/giradi-
due ragioni. Prima di tutto il contenuto musicale: quattordici tracce di
schi Nonsolomusica) non ho riscontrato differenze abissali tra l'ana-
musica di ieri eseguite da alcuni dei migliori musicisti swing di oggi;
logico e il digitale. Se il file ad alta risoluzione presentava un registro
per convincersene, è suffi-
grave leggermente più controllato, il vinile garantiva una maggiore
Discografia
ciente ascoltare il sax tenore
ricchezza armonica, ma in entrambi i casi non si trattava di differen-
in Them There Eyes o il pia-
ze sconvolgenti. Swing presenta numerosi motivi di interesse anche
SWING: FROM THE AGE OF
SWING.
DDD. Concert Hall A, Sony
Purchase, NY. 1994. Prod: J.T.
Henderson Jr. Ing: K.O.
Johnson
noforte di Hyman in Topsy. In
dal punto di vista puramente audiofilo. La qualità degli assoli, i colori
ogni caso, gli aspetti che ho
timbrici dei solisti, gli strumenti che suonano nei registri grave e
apprezzato
maggiormente
medio-grave come il contrabbasso, la sezione ritmica, i tromboni e -
sono stati l'ensemble, la tavo-
in particolare - i sax contralto, tenore e baritono ci offrono un ricchis-
lozza sonora della Big Band,
simo tappeto di sfumature grazie a un'intelligente presa del suono e
la varietà timbrica degli accor-
a un'ammirevole resa dinamica.
di, la sezione ritmica perfetta-
Vorrei aggiungere che con e-magazine n.2 può essere scaricato un
mente integrata nell'insieme,
disco della Reference Recordings comprendente diversi brani della
e la vivacità del fraseggio di
collana HRx e troverete diversi articoli dedicati alla collana Hrx e un
ogni solista, sempre ben sup-
brano ad alta risoluzione in omaggio, il tutto a soli 6,00 Euro. (Fate
portato dagli altri componenti
CLICK per il collegamento. Pierre Bolduc
File 24bit/88.2kHz
Reference Recordings/
www.hdtracks.com
> SOMMARIO
extra
63
2. HI RES NON CLASSICO
Mi sembra che la registrazione del Prof. Johnson sia riuscita a tradurubblicato in CD nel 1994, Swing costituisce da quasi due
pagina
in
te
rat t
i va
dischi per un’isola deserta
CD NON CLASSICO
3
Tommy Bolin
TEASER
EPIC
5 TITOLI OGNI MESE: 5 delle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non
classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico /
CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
i dice che l'audizione sostenuta da Tommy Bolin per entrare nei Deep Purple, a metà degli anni Settanta, per sostituire il dimissionario Ritchie Blackmore, si sia tramutato in
una sorta di provino per i Deep Purple stessi. Lord, Paice,
Glover e Coverdale, rimasero certamente di stucco quando si
trovarono di fronte un giovanissimo chitarrista, un po' male in
arnese, che comandava loro standard blues sui quali improvvisare, e che non aveva mai ascoltato un loro album. Il provino
finì bene e Bolin entrò a far parte dei Deep Purple, per una
breve stagione, forse troppo poco apprezzata. Nonostante il
carattere controverso e la sua dipendenza dalle droghe pesanti, Bolin aveva già archiviato alcuni ottimi lavori con i James
Gang e la blasonata partecipazione al capolavoro di Billy
Cobham: Spectrum. Il suo stile chitarristico era ed è ancora
oggi inconfondibile, ricco di influenze provenienti dal funk, dalla
musica nera in genere, ma capace di sconfinare nel jazz, così
come toccare le atmosfere psichedeliche di Hendrix, in un crogiuolo di diverse ispirazioni. La sua scomparsa, avvenuta troppo presto, ci ha lasciato una manciata di album solisti, fra cui il
presente Teaser, nel quale
si possono apprezzare tutte
Dischi per un’isola
le sue qualità. Numerosi gli
ospiti famosi: da Phil Collins
deserta
a Jeff Porcaro, da Jan
Pensateci: Siete isolati
Hammer a David Sanborn a
su un’isola deserta.
Sammy Figueroa. Dall'hard
Aiuto?
funk di The Grind alla ballad
Chi sa quando - e se arriverà !
di Dreamer, dalla fusion
Potete avere 5 dischi.
caraibica ante litteram di
Quali scegliereste?
Savannah Woman al regOgni mese i nostri critici
gae di People, People tutto
vi proporranno i loro
contribuisce
all'eterogeneità
‘dischi da isola deserta.’
di questa perla discografica,
S
Teaser è un ottimo esempio per quanto riguarda le produzioni
di metà anni Settanta. Si tratta di un album realizzato sotto i
migliori auspici, prevalentemente inciso presso i blasonati
Record Plant di New York e terminato presso gli Electric Lady
e i celebri Trident di Londra. Senza ombra di dubbio, Teaser
non rispetta i codici del realismo sonoro e neppure della perfetta e credibile ricostruzione stereofonica. L'aspetto attraente
di quest'incisione, invece, sta proprio nella sua diversità dai
canoni classici dell'hi end e propone all'ascoltatore un soundstage ricostruito in studio e frutto di over dub. Un soundstage
tutt'altro che naturale, quindi,ma proprio per questo vincente e
seducente, che ci trasporta nelle calde atmosfere del rock e del
jazz rock di mid seventies. La versione di cui stiamo parlando
- va specificato - è una ristampa Epic di qualche anno fa, che
vanta l'eccellente remastering di Greg Calbi. Il dettaglio è ben
curato, ed ogni singolo strumento risulta ben definito. Il bilanciamento complessivo, nella presente ristampa, ha un perfetto
equilibrio ed è privo di zone d'ombra. La dinamica, pur non
rispecchiando un vero e proprio interplay fra i singoli musicisti,
riesce a trasmettere energia, con un attenta risposta fra i pianissimi e i fortissimi, ben mixati partendo da over dub presumibilmente realizzati in tempi diversi. La bizzarria del sound complessivo di Teaser, fa di quest'album un piccolo gioiello da rivalutare e da portarsi sulla propria isola deserta. Simone
Bardazzi
DISCOGRAFIA
Tommy Bolin. Teaser
CD Epic 4625332
Stereo, Studio recording, Record Plant (New York),
Additional Recordings Electric Lady (New York), Trident
(Londra), 1974, New York, Prod. Tommy Bolin & Lee Kiefer;
Eng. Lee Kiefer, Master. Greg Calbi.
> SOMMARIO
extra
65
3. CD NON CLASSICO
struggente nella sua bellezza.
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THE
HRX
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disponibile dall’online
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novembre
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REFERENCE
RECORDINGS
allegato a e-magazine n.1
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George Szell
London Symphony
RAVEL
5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non
classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico /
CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
cco una registrazione di particolare interesse per gli audiofili.
Uno degli eroi giovanili del produttore John Culshaw fu il direttore d'orchestra francese Pierre Monteux. Allla fine degli anni
'50, quando il conduttore era vicino al termine della carriera (aveva
84 anni), Culshaw riuscì a convincere la Decca a fargli registrare il
balletto Daphnis et Chloé di Ravel; un'opera che era stata eseguita
per la prima volta in pubblico proprio da Monteux, a Parigi all'inizio
del secolo (1912), con la compagnia russa di Diaghilev. Quindi non
poteva esserci miglior interprete di lui, ma - e c'è sempre un ma c'era un bel problema.
Con la sua durata di quasi 60 minuti, la Suite non poteva a quel
tempo (nel 1959) essere facilmente trasferita su un unico Long
Playing… Cosa che l'ufficio pubblicità e il Presidente della Decca
imponevano assolutamente; in primo luogo poiché sarebbe stato
più facile vendere un singolo LP invece di una confezione doppia, e
in secondo per risparmiare denaro. Nel suo libro di memorie,
Putting The Record Straight, Culshaw spiegò poi come i tecnici di
masterizzazione lavorarono notte e giorno per trasferire il nastro di
un'ora su un unico LP senza tagliare la gamma dinamica…bé sono
sicuro che datal l'attrezzatura di quel tempo, qualche limitazione fu
applicata di sicuro in quelle drammatiche e altamente dinamiche
ultime pagine della partitura.
A riprova di ciò abbiamo quest'edizione Original Recordings Group
su LP 45 giri che accoglie in 4 facciate il capolavoro di Ravel. La
Speaker’s Corner Records
aveva ristampato la registrazioDischi per un’isola
ne di Monteux / Decca su un
ottimo LP 33 giri da 180 gramdeserta
mi, ma questa riedizione ORG
Pensateci: Siete isolati
è di gran lunga superiore in tersu un’isola deserta.
mini di pura presenza, potenza
Aiuto?
dinamica e trasparenza. Due
Chi sa quando - e se piccoli esempi: le esternazioni
arriverà !
del tenori nel coro, poco prima
Potete avere 5 dischi.
del culmine finale suonano sul
Quali scegliereste?
disco ORG molto meno sforzaOgni mese i nostri critici
vi proporranno i loro
te e l'emanazione delle voci è
‘dischi da isola deserta.’
più libera e aperta. Stesso
discorso per il grande culmine
E
alla fine del balletto: il 45 giri ci dà un quadro d'immagine molto
meglio definito con l'ambienza della Kingsway Hall chiaramente
percepibile. Compressione, allora, c'è stata nll'edizione originale. Il
rimastering della Speakers Conre ha incrementata lo scarto dinamico ma solo sugli LP della ORG è possibile godere la fantastica coda
in tutto (o quasi…) il suo splendore
Naturalmente il grado di trasparenza di una registrazione dipende in
gran parte dalla qualità dell'esecuzione. Se le trame della struttura
della composizione sono confuse, le indicazioni dinamiche poche
rispettate e la precisione d'ensemble povera, inevitabilmente la registrazione rifletterà tutto questo. La direzione d'orchestra di Monteux
è l'esatto contrario: i suoi tempi di base sono corretti, non troppo
veloci e non troppo lenti, e la sua straordinaria conoscenza della
partitura gli consente di dipingere un arazzo di dettaglio orchestrale
che stupisce ancor oggi. Non solo: Monteux accentua la sensualità
dell'opera, come solo Karajan sarebbe riuscito a fare a metà degli
anni '60 nella sua altrettanto famosa registrazione Deutsche
Grammophon. Ma il disco Decca è meglio registrato, più vivace,
spazioso e dinamico. Quest'ultima non è un incisione cattiva, anzi è
una delle migliori DG con Karajan; ma la chiesa Jesus-Christus di
Berlino non aveva l'acustica speciale della Kingsway Hall di Londra,
e ciò si riflette nei pieni orchestrali che non hanno lo stesso livello di
trasparenza che possiede il disco Decca originale e ancora di più in
questa splendida versione 45 giri.
Si tratta in conclusione di una delle letture che ancora oggi è al vertice della discografiai. A quelli di voi che amano i SACD, raccomando la registrazione del Daphnis su SACD ibrido a prezzo ridotto, etichetta RCA Living Stereo. Pierre Bolduc
DISCOGRAFIA
Ravel. Daphnis et Chloé, balletto completo.
Coro della Royal Opera House, Covent Garden, London.
London Symphony Orchestra, Pierre Monteux.
LP ORG / Decca ORG 33,
(numero di catalogo originale SXL 2164)
www.soundandmusic.com
> SOMMARIO
extra
67
4. LP 45 classico: ravel
DECCA
decca SXL 2302
LP 45 CLASSICO
4
dischi per un’isola deserta
AMPLIFICATORE
AMP-11 / 11R
i
turisce dal desiderio di riproporre le
sonorità dell'AMP-31 in una veste sem-
plificata ma senza addivenire a compromessi
sul
piano
qualitativo.
Semplificazione, in questo caso, significa
essenzialmente un case di minore ingombro, dunque particolarmente adatto ad
ambienti nei quali sia difficoltoso ipotizzare l'istallazione di componenti di dimensioni standard, e una dotazione di ingressi
ridotta al minimo indispensabile. Ciò che
AMP-11 / 11R - version white
l progetto di questo amplificatore sca-
bakoon AMP-11 / 11R
 pagina attiva  messaggio promozionale
promo
BAKOON
ovviamente restano invariate sono le peculiarità soniche della circuitazione in cor-
musica liquida e una meccanica per
rente SATRI, che caratterizza l'intera pro-
l'ascolto di CD tradizionali. A ben vedere
duzione di Bakoon Products.
dunque i due ingressi non costituiscono
L'AMP-11 è in grado di erogare una potenza di 11 W per canale anche su carichi
da ricercarsi nell'uso, nella versione 11R,
particolarmente ostici, grazie ad una
di componentistica passiva (resistenze,
generosa sezione di alimentazione. A tal
condensatori, ecc.) maggiormente sele-
proposito voglio sottolineare che entram-
zionata.
be le versioni sono dotate di alimentazio-
In termini di versatilità entrambe le ver-
ne sperata, con tutti i benefici che tale
sioni dell'AMP-11 presentano due soli
soluzione comporta in termini di migliora-
ingressi, dei quali uno sbilanciato RCA e
mento dell'isolamento dai disturbi; nella
l'altro SATRI Link (BNC) per il collegamen-
versione 11R l'alimentazione è collocata
to di altri apparecchi Bakoon Products; la
in un telaio metallico lavorato dal pieno
selezione avviene mediante uno switch
del tutto analogo come forma e dimensio-
posto sul pannello posteriore. Sebbene un
ni a quello dell'amplificatore vero e pro-
siffatta dotazione possa sembrare eccessi-
prio, mentre nella versione 11 essa è col-
vamente ridotta, va considerato che, nel-
locata in un contenitore in materiale pla-
l'ottica della realizzazione di un impianto
stico di dimensioni più contenute. Le
‘minimalista’, l'ingresso SATRI Link
altre differenze tra le due versioni sono
dell'AMP-11 potrebbe essere utilizzato per
il collegamento di
un pre phono
Bakoon EQA-11,
mentre quello RCA
per il collegamento di un lettore CD
con eventuale
ingresso USB o di
un convertitore
digitale analogico
cui collegare un PC
per l'ascolto di
 pagina attiva
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informazioni sui prodotti
AURORA
affatto una limitazione e, al contempo,
assicurano la qualità data da una circuitazione ridotta all'essenziale. Un aspetto di
questo amplificatore che mi preme sottolineare è il design: la forma è quella di
una ‘mattonella’ quadrata con gli angoli
smussati di soli 195 mm di lato per 40,5
mm di altezza, realizzata in metallo massiccio lavorato dal pieno. Nessun elemento disturba la pulizia di questo solido,
giacché il comando del volume, posto ad
incasso nell'angolo destro, rientra nella
sagoma dell'apparecchio. Volendo ulteriormente impreziosire l'estetica dell'insieme, migliorandone al contempo le prestazioni, si può collocare il tutto sul supporto dedicato RCK-11 che ha proprietà
isolanti allo stato dell'arte.
Trasparenza, velocità, naturalezza d'emissione sono le caratteristiche peculiari di
questo piccolo amplificatore a stato solido che, quanto a raffinatezza, può e anzi
deve essere confrontato con i migliori
monotriodi a valvole. L'AMP11, accoppiato
ad un diffusore ad efficienza medio alta o
alta, rappresenta a oggi una delle più
economiche e raffinate porte d'ingresso
verso un suono realmente high end.
DISTRIBUTORE PER L’ITALIA:
AURORA
www.bakoon.it
[email protected]
tel: 346 094 3986
dischi per un’isola deserta
5
HI RES CLASSICO
extra   pagina attiva
CHOPIN
BALLATE
E SCHERZI
RCA
LIVING STEREO
G
ià disponibili su SACD RCA Living Stereo, il sito dei fratelli
Chesky hdtracks.com offre da un mese il grande Rubinstein
nei formati PCM 24bit/96kHz e 24bit/192kHz.
Nel caso non aveste mai sentito Arthur Rubinstein interpretare Chopin, vi
consiglio di acquistare questo download a 24bit/176kHz della RCA
Living Stereo. Nel prossimo futuro ne saranno disponibili molti altri,
perché i fratelli Chesky del sito HD Tracks hanno stipulato un accordo con la Sony per trasferire i files DSD in files PCM ad alta risoluzione sia a 24bit/96khz sia a 24bit/192kHz. CLICCA IN FONDO (1)
"I miei studenti sono tecnicamente molto ma molto più bravi di me,
ma le chiedo… quando si inizia a fare musica?". Così rispose un
Rubinstein ormai novantenne e quasi cieco a un critico americano
che era andato a incontrarlo a Parigi. PER L’INTERVIST
A IN INGLEL’INTERVISTA
INGLESE CLICCA IN FONDO (2) Questo sferzante commento mi ha fatto
pensare a Lang Lang, il pianista più gettonato del momento. Dopo
avere sentito Rubinstein suonare Chopin ci si rende immediatamente conto della povertà interpretativa del Cinese. Non essendo un pianista, faccio fatica a individuare le ragioni tecniche che potrebbero
spiegare i miracoli interpretativi contenuti in questi download. Se è
vero che Rubinstein possedeva una padronanza tecnica stellare - e
vi assicuro che stellare lo era davvero - non bisogna però dimenticare che il pianista polacco
sapeva spingersi molto oltre il
semplice sfoggio virtuosistico.
Come tutti i grandi interpreti
possedeva infatti la rara
La tua lunga sofferente moglie
capacità di fare ‘parlare’ la
ti ha abbandonato su un'isola
partitura. Forse non esistono
deserta.
elementi in grado di spiegare
Ma ha avuto pietà di te: ti ha
lasciato una copia dell'Inferno
questo miracolo, anche se
di Dante… e un lusso: l'impiansono convinto dal contrario, in
to hi fi che non vuol più vedere
quanto alla base del prodigioin casa.
so fraseggio di Rubinstein ci
Per tenervi compagnia:
sono infinitesimali variazioni
500 incisioni che i critici di AS
dinamiche, sottili ritardando e
ti spediranno regolarmente.
accelerando appena percepiEcco la loro scelta: ‘dischi
bili. È anche possibile che il
per un’isola deserta.’
segreto del pianismo di
Dischi per un’isola
deserta
Rubinstein risieda altrove, nella sua incredibile capacità di dare un
peso espressivo a ogni nota senza mai perdere la fluidità della frase
musicale. Le interpretazioni di Chopin di questo pianista possono
essere paragonate alla declamazione di una poesia, dove ogni parola possiede un significativo preciso e dove non esistono pause fuori
luogo o vuoti musicali. Ascoltando la Quarta Ballata (traccia 4), non
si può che rimanere meravigliati dal modo in cui questo grande pianista sapeva esprimere la malinconia del tema principale. CLICCA IN
FONDO (3).
Se ci limitiamo a considerare le letture di Chopin disponibili in alta
risoluzione, solo Samson François (EMI) riesce ad avvicinarsi a
Rubinstein. CLICCA IN FONDO (4).
Insieme ai file PCM ad alta risoluzione è disponibile anche l'edizione
su SACD della Living Stereo. Entrambe possiedono una qualità
sonora di gran lunga migliore rispetto a quella dei vinili originali, che
presentano un registro grave poco consistente e un suono piuttosto
smunto nella gamma media. La timbrica cristallina ottenuta dagli
ingegneri della Living Stereo può essere avvertita chiaramente già
nel trasferimento su CD della prima serie Living Stereo uscita negli
anni Novanta e molto di più nella rimasterizzazione su SACD ibridi
realizzata una dozzina di anni più tardi, quando quasi tutto il catalogo Living Stereo fu trasferito in DSD. Non ho notato grandi differenze di qualità tra i SACD e i files a 24bit/192kHz, la maggior parte delle
quali riguarda soprattutto le sorgenti utilizzate per i confronti.
Entrambi i formati sono caratterizzati da una maggiore consistenza,
un registro grave controllato meglio e una gamma medio-alta più
ricca che rendono i fraseggi di Rubinstein ancora più sconvolgenti.
Da non perdere. Pierre Bolduc
 pagina attiva
CLICCA QUI per hdtracks
hdtracks (1)
CLICCA QUI per intervista
intervista (2)
DISCOGRAFIA
Fryderyk Chopin: Ballate e Scherzi, Arthur Rubinstein.
Stereo. Studio Manhattan Center, NY, 1959.
Prod: J. Pfeiffer. Eng: J. Crawford.
SACD RCA Living Stereo 8287661396 2
RCA Living Stereo, file in 24bit/192kHz
www.hdtracks.com
> SOMMARIO
CLICCA QUI per hdtracks
hdtracks (3)
CLICCA QUI per hdtracks
hdtracks (4)
extra
69
5. HI RES CLASSICO: chopin
5 TITOLI OGNI MESE: 5 delle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non
classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico /
CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
LINK UP > AS 125 & 128
LINK UP > AS 125 & 128
NOVITA’!!
guida all’ascolto con BRANI MUSICALI
ARTICOLI
COLLEGATI A
Audiophile sound
Gli articoli contrassegnati con la sigla
LINK UP > AS 12 5 o 128 ALLE PAGINE 7 1-86
sono la continuazione di articoli
apparsi su Audiophile sound n. 125 oppure n. 128
Alcune ‘LINK UP che troverete alle pagine 71-86:
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 125 / pp. 24-28
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 128 / pp. 10-11
link up > AS 125 & 128
Guida
all’ascolto del
1812
con BRANI
MUSICALI
AS EXTRA
PAG. 84
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 128 / pp. 52-57
Intervista con
Valdimir Lamm
della Lamm
AS EXTRA
PAG. 73
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 125 / p. 41
70 extra
Tutti i titoli disponibili in
alta resoluzione
della Living Stereo
AS EXTRA PAG. 74
> SOMMARIO
L’intervista
con
Bob Ludwig
continua...
AS EXTRA
PAG. 79
Troverete i LINK UP > AS 123 e 124 alle pagine 21-43
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete la recensione AS 125 / p.4-6
LINK UP > AS 125
MARCO LINCETTO
I
metà sala.
raggiungere il paesino di Corlo di Formigine, nella ridente
che arriva dal passato remoto e che è ancora valida... ovvero la
Emilia, dove nel corso della giornata avrei registrato buona parte
corretta gestione di una sistema microfonico di riferimento basato
di questo disco che ora gira nel vostro lettore CD.
su una delle più sperimentate "codifiche" di ripresa stereofonica,
Il Teatro Incontro è un piccolo teatro parrocchiale, dotato di quei
con l'aggiunta di pochi microfoni spot, poi correttamente mixati
pochi ma essenziali requisiti per ottenere una bella registrazione
nel master finale.
di un organico come questo.
In questo caso, ovvero quello del solista con orchestra, ho scelto
Dicevo piccolo: ed infatti, come spesso succede in questi casi,
come sistema main di riferimento il classico ‘Decca Tree’, ovvero
anzichè sul palcoscenico ho preferito disporre solista e gruppo al
una coppia di microfoni omnidirezionali in configurazione A-B con
centro della platea, dopo aver tolto le sedie. E' una cosa che si fa
in più un microfono centrale cardioide, posizionato avanti di una
spesso, lo fanno anche certe grandi formazioni orchestrali (vedi
misura pari alla metà della distanza fra i due omni.
ad esempio la grande orchestra sinfonica olandese, che quando
E'una tecnica che ha inventato alla metà degli anni '50 il grande
registra
Royal
Kenneth Wilkinson e che mantiene tutt'oggi una grande validità.
Concertgebow...): la scelta è dettata dall'esigenza di sfruttare
Poi ho posizionato un microfono spot, cariodide, in prossimità di
appieno e nel modo migliore i riverberi naturali del luogo, senza
ciascuna sezione d'orchestra ed una coppia stereo di microfoni
che questi vengano in qualche modo "moderati", ad esempio, dai
cardioidi in configurazione XY in prossimità dell'arpa: il tutto per
classici tendaggi, le quinte, del palcoscenico.
raggiungere quel dettaglio e quel microcontrasto che era il mio
La struttura del Teatro Incontro assomiglia molto a quella di una
obiettivo fin dall'inizio.
chiesa romanica, con il soffitto in legno a navata unica centrale:
Ovviamente ogni microfono è stato registrato su una traccia sepa-
condizioni direi ideali per uno sviluppo armonioso del suono. Il
rata di un sistema multitraccia digitale ad alta risoluzione PCM
gruppo è stato disposto in modo molto classico: da sinistra a
24/88.2. Questo mi ha poi consentito di introdurre in sede di mis-
destra ritroverete primi violini, secondi violini, viole e violoncelli,
saggio un delay digitale sulle singole tracce dei microfoni spot -
con il contrabbasso leggermente arretrato, fra viole e violoncelli, a
calcolato per durata sulla bse della distanza fra il singolo spoto e
centro destra. L'arpa solista, infine, al centro del gruppo, un po'
la triade main - per riallinearli in fase perfetta con il ‘Decca Tree’
avanzata.
di riferimento, azzerando così ogni problema legato alle differen-
Nel titolo parlo di un matrimonio ideale fra archi e arpa: ed in effet-
ze di fase anomale.
ti è così. Si tratta di strumenti a corde, anche se gli uni sono per
Il tocco finale è stato poi quello di mixare le tracce digitali in domi-
lo più suonati con un archetto che striscia sulle corde, mentre l'al-
nio analogico con un mixer Neve serie 88: questa procedura,
tra è suonata con il pizzicato delle mani: ma avendo un'emissione
apparentemente poco ortodossa, consente di sfruttare la piena
sonora molto omogenea per il volume emesso, questa diversità di
risoluzione di ogni singola traccia, garantendo un headroom di mix
‘tocco’ garantisce all'ascolto una grande varietà ritmica ed eccel-
che in dominio digitale non potremmo mai avere e di fatto, quindi,
lenti microdinamiche, che sono poi il sale, il colore vero della
garantendo una presenza e vividezza del suono SENZA dover uti-
musica.
lizzare alcun artefatto come compressori o quant'altro di analogo
Come forse molti sanno io amo un approccio nelle mie registra-
e forzoso. Infine il segnale stereo in usciata dal mixer analogico è
zioni che garantisca di ascoltare in casa ciò che non si potrà mai
stato riacquisito in dominio digitale, sempre a 24/88.2 con l'ammi-
ascoltare dal vivo, ovvero, in questo caso ad esempio, l'ascolto
raglia di casa Velut Luna ovvero il fantastico convertitore analogi-
dal punto di vista del direttore d'orchestra: ovvero un suono sicu-
co-digitale Prism Sound Dream AD2.
ramente ben ambientato, ma presente, vivo, contrastato, con un
E come dicono i cuochi... il piatto è pronto! Buon ascolto! Marco
immagine un po' più larga di quanto non si possa percepire da
Lincetto
n una fredda mattina dello scorso mese di dicembre, subito
dopo Natale, mi sono messo in macchina prima dell'alba per
E per ottenere questo c'è una metodologia di disporre i microfoni
si
dispone
al
centro
della
platea
del
> SOMMARIO
extra
71
CD velut luna
“...io amo un approccio nelle mie registrazioni che garantisca
di ascoltare in casa ciò che non si potrà mai ascoltare dal vivo,
ovvero, in questo caso ad esempio, l'ascolto dal punto di vista
del direttore d'orchestra: ovvero un suono sicuramente ben
ambientato, ma presente, vivo, contrastato...”
LINK UP AS 125 :
UN MATRIMONIO
PERFETTO
CD allegato ad AS 125
ARPA E ARCHI
VLADIMIR LAMM
TAVOLA ROTONDA
“...sto lavorando con tecnologie a valvole, a stato
solido, e ibride che utilizzano strutture single-ended
(Classe A) e push-pull (classe A e AB). Tuttavia, la
mia preferenza personale è per quella single-ended
che impiega valvole a triodo nello stadio finale...”
VLADIMIR LAMM
ladimir Lamm è nato nell'ex Unione Sovietica e detiene un
V
LINK UP > AS 125
dave wilson e vladimir lamm e famiglia
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete la recensione AS 125 / p.24-28
Master in Elettronica e Fisica dello stato. È stato un gioca-
in un'orchestra sinfonica, è stato coinvolto nel Programma
qualità del suono, e se no, potrà mai esserlo?
Spaziale Russo, ha studiato intensamente la psicoacustica; ha svi-
No, non lo è. E vorrei rispondere alla seconda parte di questa
luppato una teoria chiamata Assoluta Linearità del Sistema, e con
domanda con un'allegoria. Qualsiasi campo delle attività umane
essa i suoi progetti audio si basano su parametri predefiniti e pre-
definisce una serie di requisiti che, se correttamente attuati, garan-
vedibili (eliminando la necessità di un approccio progettuale fatto
tiscono un esito positivo. Per esempio, il requisito di base per
di tentativi ed errori). Ha fondato la Lamm Industries, Inc. nel 1993
l'esercito e lo sport è che un individuo sia dotato di fisico abile.
(a Brooklyn, NY).
Quindi sarebbe abbastanza naturale concentrarsi sulla ricerca di
Quanto sono migliorati i preamplificatori e i finali di potenza
nell'ultimo decennio, e perché?
Alla luce di una crescita molto rapida delle tecnologie digitali sempre più accessibili, le apparecchiature audio sono state arricchite
di varie caratteristiche, la cui attuazione sarebbe stata piuttosto
problematica anche solo 15-20 anni fa a causa dei prezzi e delle
dimensioni d'ingombro.
I suoni delle elettroniche a valvole e a stato solido sono conversi verso una neutralità comune nei passati 20 anni? Se è
così, a cosa è dovuta questa tendenza?
In parte sì. I miglioramenti che sono stati fatti su questa strada
sono in genere connessi ad un paio di aspetti: 1) una crescente
comprensione della necessità di riesaminare il ruolo del feedback
nel percorso audio, e tale consapevolezza di per sè già ha offerto
un'opportunità di toccare la punta dell'iceberg, e 2) una graduale
comprensione da parte della comunità di progettisti, che l'interazione tra un uomo e un sistema di riproduzione del suono si svolge su molti livelli; sia quelli che sono già stati studiati e presumibilmente capiti, sia quelli che sono in gran parte sconosciuti e per lo
più nascosti a noi al momento.
un tale individuo (soprattutto perché sappiamo dove trovarlo).
Tuttavia, di punto in bianco decidiamo di scegliere una persona dal
corpo gracile che, per di più, è gravata da varie malattie. Dopo
aver preso questa decisione (che è sbagliata a priori) iniziamo a
giustificarla a noi stessi e agli altri, citando il grande stato della
nostra medicina, che è in grado di curare molti disturbi…
Naturalmente, quest'allegoria illustra l'utilizzo di progetti in Classe
D nel solo audio di alta gamma. Vi sono molte altre applicazioni
tecniche nelle quali l'implementazione di amplificatori di potenza
ad alta efficienza non è solo molto desiderabile, ma a volte è l'unica soluzione ragionevole.
La progettazione di amplificatori ha raggiunto il suo apice
dove ulteriori miglioramenti sono marginali, o il prossimo
decennio produrrà preamplificatori e finali ancora migliori nel
suono?
Per ragioni di brevità, ancora una volta utilizzerò un'allegoria.
Conosciamo i nomi dei grandi maestri: Amati, Guarneri, Stainer,
Stradivari, ecc., che divennero universalmente noti e rispettati per
le loro creazioni impareggiabili negli strumenti ad archi. Questi
strumenti hanno superato la prova del tempo, che è generalmente un fattore determinante nel valutare il valore reale di qualsiasi
Lei ha scelto di lavorare principalmente con tecnologie a val-
oggetto e / o idea. Al giorno d'oggi, pur possedendo impressionan-
vole, ma ha prodotto anche progetti single-ended a valvole e
ti conoscenze scientifiche e matematiche, ed accesso a potenti
stato solido in classe AB. Quali sono i vantaggi che lei riscon-
tecnologie, possiamo comunque avvicinarci solo a livelli di padro-
tra in ognuna di queste tecnologie?
nanza precedentemente raggiunti quando produciamo lo stesso
Io sto lavorando con tecnologie a valvole, a stato solido, e ibride
tipo di strumenti. La prego di notare che quando stiamo parlando
che utilizzano strutture single-ended (Classe A) e push-pull (clas-
di strumenti musicali o apparecchiature elettroniche audio, abbia-
se A e AB). Tuttavia, la mia preferenza personale è per quella sin-
mo a che fare con dispositivi che interagiscono con la stessa strut-
gle-ended che impiega valvole a triodo nello stadio finale. Il van-
tura umana, in tutta la sua complessità. Io credo che se la ricerca
taggio sta nella reale possibilità di raggiungere il livello di riprodu-
futura nel campo dell'audio high end prenderà questo fattore in
zione del suono che eguaglia da vicino il suono degli strumenti
considerazione - e tutti quelli relativi - potremo aspettarci risultati
nello spazio reale.
molto seri ed interessanti. The Absolute Sound
> SOMMARIO
extra
73
lamm
La classe D è competitiva con i progetti lineari in termini di
LINK UP AS 125 :
tore professionista di ping-pong, per molti anni ha suonato
LINK UP > AS 125
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 125 / p.41
Elenco di tutti i titoli
LIVING STEREO attualmente disponibili
in ALTA RISOLUZIONE
PIERRE BOLDUC
Audiophile 88kHz/24bit
Title: Beethoven & Mendelssohn: Violin Concertos
Artist: Jascha Heifetz
Genre: Classical
Label: Masterworks
Audiophile 176kHz/24bit
Title: Beethoven & Mendelssohn: Violin Concertos
LINK UP AS 125: living stereo
Artist: Jascha Heifetz
Genre: Classical
Label: Masterworks
Audiophile 88kHz/24bit
Title: Brahms & Tchaikovsky: Violin Concertos
Artist: Jascha Heifetz
Genre: Classical
Label: Masterworks
Audiophile 176kHz/24bit
Title: Brahms & Tchaikovsky: Violin Concertos
Artist: Jascha Heifetz
Genre: Classical
Label: Masterworks
Audiophile 88kHz/24bit
Title: Chopin: Ballades & Scherzos
Artist: Arthur Rubinstein
Genre: Classical
Label: Masterworks
Audiophile 176kHz/24bit
Title: Chopin: Ballades & Scherzos
Artist: Arthur Rubinstein
Genre: Classical
Label: Masterworks
Living Stereo
in alta risolouzione
www.hdtracks.com
Audiophile 88kHz/24bit
Title: Mussorgsky: Pictures at an
Exhibition
Artist: Chicago Symphony
Orchestra | Fritz Reiner
Genre: Classical
Label: Masterworks
74 extra
> SOMMARIO
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 125 / p.41
LINK UP > AS 125
ALTA
RISOLUZIONE:
PCM24/88.2 e
PCM24/176.4
Audiophile 176kHz/24bit
Title: Mussorgsky: Pictures at an Exhibition
Title: Sibelius, Prokofiev, Glazunov: Violin Concertos
Artist: Fritz Reiner
Artist: Jascha Heifetz
Genre: Classical
Genre: Classical
Label: Masterworks
Label: Masterworks
LINK UP AS 125: living stereo
Audiophile 176kHz/24bit
Audiophile 88kHz/24bit
Title: Rimsky-Korsakov: Scheherazade
Artist: Fritz Reiner
Genre: Classical
Label: Masterworks
Audiophile 176kHz/24bit
Title: Rimsky-Korsakov: Scheherazade
Artist: Fritz Reiner
Genre: Classical
Label: Masterworks
Audiophile 88kHz/24bit
Title: Saint-Saens: Symphony No. 3 - Debussy: La Mer - Ibert:
Escales
Artist: Charles Munch
Genre: Classical
Label: Masterworks
Audiophile 176kHz/24bit
Title: Saint-Saens: Symphony No. 3 - Debussy: La Mer - Ibert:
Escales
Artist: Charles Munch
Genre: Classical
Label: Masterworks
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Title: Sibelius, Prokofiev, Glazunov: Violin Concertos
Artist: Jascha Heifetz
Genre: Classical
Label: Masterworks
> SOMMARIO
extra
75
extra   pagina attiva
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 128 / pagg.52-55
LINK UP > AS 128
The
‘LOUDNESS WAR’
SU VIDEO
traduzione in italiano
mento 'loudness' cambia permanentemente il suono. Notate
cosa manca?
Primo esempio di musica
Grafico con le sezioni rosse
Poiché i due tamburi principali sono già al massimo volume, se
vogliamo che il brano suoni più forte nella registrazione, dobbiamo prendere le parti che hanno un livello basso, ed alzarle.
Se questo brano fosse stato pubblicato nel 2006, probabilmente qualcuno avrebbe insistito per farlo suonare forte come questo.
Secondo estratto di musica
Ora suona molto più forte, e all'inizio 'più forte' può sembrare
meglio; ma quello che avete in mano adesso è solo l'alto volume, non ciò che intende il produttore discografico. Quindi il
volume viene regolato in funzione del vostro livello preferito.
Qui abbiamo lo stesso volume dell'originale; purtroppo il tratta-
 pagina attiva
CLICCA QUI per vedere il video su You Tube della
‘Loudness War’
Le sezioni rosse indicano chiaramente dove sarebbero stati
l'impatto e la chiarezza. Ascoltiamo come suona quella traccia
'massimizzata' ad un normale volume d'ascolto.
Terzo estratto di musica
Con il suono forte tutto l'impatto della batteria è andato perso,
insieme a gran parte dell'impatto emotivo della musica che è il
risultato da alcune parti della musica suonate a volume più alto
rispetto ad altre. Senza musica suonata a basso livello sonore,
non ci può essere musica suonata ad alto volume. L'originale
(senza loudness) vi fa alzare il volume, e quando lo alzate
suona eccellente. Matt Mayfield
> SOMMARIO
extra
77
loudness war
V
LINK UP AS 128 :
i mostriamo come la cosiddetta 'loudness war' (guerra dei
volumi) stia danneggiando la qualità del suono nei moderni CD. Prima vi farò ascoltare un esempio di una traccia
del 1989. Notate la chiarezza e l'impatto della batteria.
bob ludwig
Matt Mayfield parla della ‘guerra dei volumi’ su You
Tube (per vedere il video fate CLICK
in basso a sinistra). Leggete la sua presentazione, qui,
in italiano.
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete la recensione AS 128 / p.52-55
LINK UP > AS 128
BOB LUDWIG
INGEGNERE DEL SUONO
Continua l’intervista di Michael Mercer iniziata su
Audiophile sound n. 128.
'avvento della registrazione domestica ha avuto un grande
L
ta, cerco di non iniziare nulla di nuovo negli ultimi minuti di essa. Io
a casa o alle loro condizioni. Tuttavia, la maggior parte di questi arti-
ascolto a un livello di 85dB, che è sufficientemente alto da poter
sti non sono ingegneri del suono, quindi hanno ancora bisogno di un
sentire in modo critico, ma mai troppo a lungo per non danneggiare
aiuto tecnico per far uscire la musica in un mix che sia equilibrato.
il mio udito. Le mie orecchie non fischiano mai dopo un monitorag-
Lei ha anche riscontrato un calo della domanda di servizi di maste-
gio ad alto volume, alla fine della giornata!
ring? La maggior parte dei suoi clienti sono ancora le etichette più
Io l'ho sempre considerata un ingegnere che apprezza sia il proces-
importanti, o si dividono tra quelle e gli artisti indipendenti?
so di registrazione che l'importanza di una corretta riproduzione.
BL: Con la grande quantità di registrazioni realizzate in cantine e
Molti ingegneri detestano gli audiofili. Fui sorpreso di constatare
garage, la necessità di un buon mastering è più grande che mai,
questo divario quando andai a lavorare per Arif Mardin, mentre ero
anche se a causa della mancanza di budget, molte persone che
alla Atlantic Records. Secondo lei perché questi tecnici sono così
hanno un disperato bisogno di effettuarlo non possono permetterse-
diffidenti degli audiofili e delle recensioni audiophile?
lo. I nostri clienti una volta erano in gran parte le case discografiche,
BL: Penso che molti ingegneri professionisti e produttori guardino
ma a esse oggi si sono unite le società di management e i singoli
dall'alto in basso gli audiofili perché questi ultimi non sanno cosa
artisti / produttori.
vuol dire guadagnarsi la vita e la carriera come ingegnere professio-
Avere la sua sede operativa nello stato del Maine (a nord-est, fra il
Canada e New York) sembra darle dei vantaggi, in quanto le permette di lavorare in un ambiente libero da innumerevoli distrazioni
(anche se sono sicuro che lei venga rimproverato). Cosa l'ha portata nel Maine, per caso lei era orignariamente di quelle parti?
BL: Dopo aver terminato le mie lauree alla Eastman di Rochester,
NY, ho passato gli anni lavorando presso la A & R Recording, gli
Sterling Sound e Masterdisk nella zona di New York City. I miei genitori avevano vissuto nel Maine per molti anni e mi ero innamorato di
quello stato, così quando decisi di mettermi in proprio fondando i
Gateway Mastering Studios, ho deciso che era il posto dove volevo
stare, e non mi sono mai pentito neanche un po'.Portland è una città
molto particolare, di solito è in cima alle classifiche delle città con la
miglior qualità della vita, ed è un luogo ricco di cultura; qui ci sono
alcuni musicisti incredibili!
Se non lavorasse nel Maine, quale sarebbe un altro luogo da sogno
per lei, per lavorare?
BL: Sto così bene qui, che qualsiasi altro luogo in definitiva suona
come un incubo per me!
nista. Spesso essa è basata sui compromessi. Quando si realizza
un disco, l'esecuzione dell'artista è tutto, è ciò che rende il disco
valevole di essere acquistato. Un buon produttore manterrà una
grande esecuzione, anche se c'è qualcosa di tecnicamente sbagliato. Spesso un artista vorrà intenzionalmente distorcere qualcosa, o
realizzare musica con una limitata gamma dinamica, e questo può
frustrare gli audiofili, che pensano che le registrazioni più nitide
siano le migliori per dimostrare le loro attrezzature. Recentemente
un recensore di una rivista audiofila, ha scritto di quanto gli piacesse il suono di un nuovo album dei Puscifer (musica sperimentale
estrema) che ho realizzato io e, sebbene sia volutamente distorto in
molte parti, è un disco dal suono incredibile; quindi c'è speranza
dopotutto!
So che lei lavora in tutti i tipi di musica, quindi non le chiederei mai
di individuare un artista in particolare che le piace, ma c'è un certo
genere che la emoziona di più?
BL: Amo la musica che è fantasiosa e ben fatta, sia essa dei Wilco,
i Coldplay, i My Morning Jacket, Bruce Springsteen o il Kronos String
Quartet. Naturalmente, provenendo da un background sinfonico,
sono profondamente commosso, a volte fino alle lacrime, dai più
A me piace scrivere sulla musica nelle prime ore del mattino, quan-
grandi artisti classici del mondo. Ho appena sentito un concerto del
do il rumore di fondo che circonda la nostra casa è al suo livello più
grande controtenore francese Philippe Jaroussky a Boston. Per me
basso. So che la sua sala è dotata di isolamento eccezionale (sia
è stato da 10 e lode, un concerto perfetto. Dicono che abbia "la
fisicamente che elettricamente, mi ricordo di averlo letto), ma esiste
tonalità di un angelo e il virtuosismo del demonio." Non vi sono
una certa ora del giorno che lei preferisce quando lavora a dei pro-
molte persone sul pianeta che riescano a cantare anche una sola
getti?
frase del suo repertorio. Gli incredibili melismi e le cantate in 16°
BL: Di solito trascorro una lunga giornata masterizzando dalle 9 alle
nota, egli li esegue in modo chiaro e perfettamente intonato, oltre a
19 ogni giorno, quindi non riesco nemmeno a pensare di avere il
essere un consumato musicista interpretativo; essi trasformano il
lusso di lavorare solo durante una parte specifica del giorno!
concerto in un omaggio alla rara capacità di raggiungere la perfezio-
Essendo 'umano', quando sono vicino alla fine di una lunga giorna-
ne, che solo pochi esseri umani possono sperare di fare.
> SOMMARIO
extra
79
LINK UP AS 128 :
ni degli artisti più noti hanno cominciato a produrre i loro album
bob ludwig
impatto sugli studi di registrazione, specialmente quando alcu-
LINK UP > AS 128
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 128 / pp.24-25
I Designer
BOB GRAHAM
parla del braccio
Phantom II
Supreme
Bob Graham parla dei tre tipi di sistemi
di bilanciamento statico e del sistema
Magneglide della Graham.
LINK UP AS 128: graham
Vi sono fondamentalmente tre tipi di sistemi di bilanciamento
situazioni è che il progetto diventerebbe così un sistema di
statico: Neutrale, Stabile e Instabile. Il Bilanciamento Stabile,
Bilanciamento Stabile, che farebbe sì che un braccio abbia una posi-
normalmente presente nelle bilance da laboratorio, avviene
zione di riposo prefissata e cerchi sempre di tornare a quel punto.
R
quando il CDG (centro di gravità) del sistema in movimento è posto
sotto il punto di rotazione (pivot point). Questo sistema è resistente a
un cambiamento di posizione; quando un braccio utilizza questo tipo
di sistema, e viene spostato dal suo punto di riposo prefissato, genererà una forza immediata e contrapposta che cercherà di tornare a
quella posizione.
Il Bilanciamento Instabile, vale a dire quando il centro di gravità è
posto sopra il punto di rotazione, è del tutto inefficace per il progetto
di un braccio; ed esibirà gravi problemi, tra cui una ridotta forza di tracciamento quando questo verrà sollevato.
Il terzo - e più desiderabile - sistema per un braccio è il
Bilanciamento Neutrale. Con questo sistema il punto di pivot e il
Centro di Gravità del sistema in movimento sono sullo stesso piano.
Quando il braccio viene sollevato o abbassato, non vi sono forze
opposte che cercano di riportarlo alla posizione di riposo; al sistema
di pivot non è dato di sapere (o semplicemente non interessa) se la
puntina sia al livello della superficie del disco, o un centimetro sopra
o sotto di essa; di conseguenza non vi è alcuna forza che si oppone
al braccio mentre quest'ultimo attraversa la deflessione del disco
durante la lettura. L'unica forza di tracciamento tendente al basso è
quella del contrappeso regolabile, che rimane costante.
In precedenza, tutti i veri unipivot - cioè quelli con un unico punto di
contatto per il cuscinetto e nessuna superficie secondaria stabilizzante, cuscinetti ecc. - richiedevano l' uso di pesi laterali o un contrappeso notevolmente abbassato, al fine
di garantire la stabilità. E in generale, quei bracci con punto stabilizzante secondario richiedono un centro
Distributore per l’Italia
di gravità abbassato, per fornire un
contatto costante con il cuscinetto
Audio Graffiti
stabilizzatore.
Lo svantaggio di entrambe quelle
Graham
80 extra
> SOMMARIO
Ogni volta che il braccio si solleva, come accade anche nella riproduzione di dischi ondulati, vi sarà una forza altrettanto immediata e
opposta, che cercherà di spingere il braccio nella sua posizione di
riposo. Maggiore è l'ondulazione del disco, più forza contrapposta
verrà applicata.
Quest'inalterabile legge fisica danneggierà il cantilever della testina,
deflettendolo durante le ondulazioni e causando la fuoriuscita del
sistema magnetico all'interno di essa. Ciò a sua volta influenzerà certamente il suono riprodotto, con prestazioni inferiori in tutte le caratteristiche, quindi ad esempio compressione sonora, perdita di dettaglio
e dimensionalità, per non parlare dell'usura del disco. (Questo è il
motivo per cui la maggior parte dei bracci devono avere la forza di
tracking misurata al livello della superficie del disco; ogni cambiamento di altezza durante la misura, provocherà una taratura errata).
Un braccio dotato di Bilanciamento Stabile può essere identificato
misurandone la forza di tracciamento al livello della superficie del
disco, e nuovamente in una posizione rialzata rispetto a quest'ultimo.
Se la forza di tracciamento AUMENTA nella posizione più alta, il braccio ha il Bilanciamento Stabile. I nostri modelli precedenti - che erano
il meglio che abbiamo potuto fare a quell'epoca - avevano anch'essi
questa limitazione, a causa dell'uso di pesi nei lati per fornire la stabilità laterale.
Altri unipivot con contrappesi di basso profilo esibiranno tutti questa
forza; minore è il peso, più forza contrapposta maggiore sarà applicata. Sebbene questa tecnica sia spesso pubblicizzata come progetto
ad ‘alta stabilità’, in realtà raggiunge il suo scopo a spese di una forza
di tracking costante e delle prestazioni lineari della testina. Come risultato avremo diverse forze di tracciamento durante la lettura, anche
quando si attraversano piccole ondulazioni, ed un funzionamento non
lineare della testina, nonché una maggior usura del disco.
Una volta che il Bilanciamento Neutrale viene scelto per l'uso in un
braccio unipivot, occorre ricordare che entrambi i piani verticali e laterali saranno coinvolti allo stesso modo; senza una corretta stabilità
laterale, un tale progetto non avrebbe un consistente e corretto allineamento verticale, e il pivot tenderebbe a inclinarsi su un lato o l'altro (di
solito in direzione dell'angolo di montaggio della testina pesata).
Ovviamente tale condizione dev'essere evitata.
La risposta a questa domanda sta proprio nel cuore del progetto
Phantom e della sua capacità esclusiva di recuperare le informazioni
nel solco del disco in modo senza precedenti, noi crediamo, per un
modello di braccio. La chiave di questo successo è un sistema di stabilizzazione magnetica che abbiamo chiamato ‘Magneglide’ ™. Con
questa tecnologia unica brevettata, tutta la stabilità laterale, e una
parte dello smorzamento, è fornita da potenti magneti al neodimio
(‘terre rare’), disposti in linea orizzontale dal punto di pivot del braccio.
Funzionando come sistema regolabile, Magneglide™ fornisce i
seguenti sei vantaggi: maggior stabilità laterale, facile regolazione dell'azimut, una maggior componente laterale d'inerzia per una migliore
riproduzione dei bassi, l'aumento dello smorzamento del sistema, un
reale orientamento verticale della puntina senza rotazione quando si
solleva il braccio, e la compensazione anti-skating facilmente regolabile.
In combinazione allo smorzamento a fluido del pivot (simile a quello
utilizzato con il modello 2.2), il sistema Magneglide™ consente il normale orientamento verticale del braccio nella vera modalità di
Bilanciamento Neutrale, con infinitamente basso attrito; fornendo tuttavia una forte stabilità laterale, che sembra quasi quella dei bracci a
cuscinetto fisso (non vi è alcuna oscillazione del braccio mentre viene
sollevato, ad esempio).
Inoltre questo sistema a doppio smorzamento costringe il Phantom ad
orientarsi nel corretto piano verticale della punta dello stilo, senza alcuna rotazione quando si solleva il braccio. Nessun unipivot normale è in
grado di raggiungere quest'importante requisito geometrico.
Nemmeno alcuni bracci a cuscinetto fisso ci riescono!
LINK UP > AS 128
Se il movimento verticale del braccio è in piano con la canna stessa (e
non in quello corretto dell'angolo che guarda la puntina), la testina tenderà a piegarsi dalla propria parte quando il braccio è sollevato, come
accade durante la lettura sopra le ondulazioni. Questo causerà evidente squilibrio fra i canali e ridotta precisione di tracciamento.
Con il sistema brevettato Magneglide™ abbiamo un cuscinetto unipivot smorzato ad alto carico, silenzioso e praticamente senza attrito,
unito ad un vero Bilanciamento Neutrale; e con l'importantissima accuratezza geometrica di un corretto orientamento verticale parallelo alla
faccia della puntina dello stilo.
Come se tutto ciò non bastasse, Magneglide™ permette anche l'applicazione dell'anti-skating tramite l'accoppiamento magnetico del sistema, eliminando così qualsiasi contatto diretto o possibile risonanza,
che possano influenzare il principale gruppo pivot del braccio. Il sistema anti-skating è completamente indipendente dal punto di vista meccanico, ed è facilmente regolabile mediante una rotazione della rotella
o lo scorrimento (a scelta dell'utente) del contrappeso, per ottenere
regolazioni fini che vanno da una forza vicina allo zero, a 3 o più grammi.
Se il vostro giradischi era già dotato di un braccio Graham - per ottenere gli angoli corretti - il Phantom s'inserisce facilmente in sostituzione di quello. Sebbene i produttori di giradischi comprensibilmente vi
incoraggino a utilizzare bracci di propria fabbricazione, ciò non è
necessario; le modifiche per adattare il Phantom sono relativamente
facili, e noi forniamo un'opportuna assistenza ai clienti quando necessario.
Com'è tradizione per i nostri modelli, noi manteniamo un programma
di aggiornamento, in modo che anche il primissimo Phantom B-44
possa essere adeguato al livello dell'attuale Phantom II SUPREME.
Bob Graham
> SOMMARIO
extra
81
LINK UP AS 128: graham
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 128 / pp. 24-25
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 128 / pag.41
LINK UP > AS 128
CAVI:
GERARDO CIOFFI
“L'obiettivo è stato quello di trasferire il segnale da un
componente all'altro nel modo più sinergico possibile,
in modo da eliminare all'ascolto ‘l'artificiosità’
dell'impianto audio...” GERARDO CIOFFI
biettivo sonico?
blasonati con cui è possibile un confronto. Il cavo è completa-
GC: Come è noto, per trasferire il segnale audio da una
mente isolato in teflon e i materiali utilizzati sono di altissimo livel-
elettronica all'altra abbiamo bisogno di collegare le elettro-
lo ivi compreso i connettori, è assemblato a mano ed è privo di
niche tra di loro, l'espressione sonica delle elettroniche e il mes-
saldature. L'attenzione all'equilibrio costruttivo, in modo da avere
saggio musicale presente sul supporto audio (disco, nastro, file
la giusta percentuale di schermatura e l'esatto fattore induttivo-
ecc) dipendono, quindi, fortemente dalla neutralità del condutto-
capacitivo, è maniacale (sono richieste circa dodici ore per ogni
re.
coppia da un metro). Nulla è lasciato al caso, tra cui la scelta di
In 35 anni di audiofilia, ho ascoltato gran parte dei cavi di riferi-
eliminare la saldatura del connettore, tutto è stato ottimizzato per
mento in commercio, quasi tutti caratterizzano e/o equalizzano in
evitare sottrazione e/o alterazione dell'informazione elettro-musi-
qualche modo il segnale che li attraversa. Ho cominciato, per cui,
cale.
O
a studiare il comportamento dei conduttori e gli effetti della geometria utilizzata. Chiaramente i conduttori non sostituiscono le
Mi dai qualche notizia in più sulla costruzione del cavo?
elettroniche, si dovrebbero ‘limitare’ a metterne a nudo tutte le
GC: Il cavo è un solid core a norme militari isolato da un buon
loro peculiarità. L'obiettivo, quindi, è stato quello di trasferire il
strato di teflon. Il conduttore utilizzato è lo stesso in tutti e tre i
segnale da un componente all'altro nel modo più sinergico possi-
livelli, varia il numero dei conduttori e la geometria di costruzione.
bile, in modo da eliminare all'ascolto ‘l'artificiosità’ dell'impianto
Il level 2 - da te provato - è un semibilanciato formato da 2 cop-
audio avvicinando, quindi, l'ascoltatore il più possibile come tra-
pie di cavi isolati singolarmente da uno strato di teflon di circa 2
sparenza, timbrica, armoniche e dettaglio (quest'ultimo è quello
mm. Ogni filo conduttore è costruito con la stratificazione di vari
che contribuisce molto a rendere la riproduzione ‘realistica’) alla
metalli trattati, tra cui il rame e l'argento. Il cavo è terminato con
musica dal vivo, provando all'ascolto quasi le stesse emozioni
connettori RCA mod. fp 106 della Furutech rodiati. Pierre Bolduc
che si provano ascoltando un evento musicale dal vivo.
Ne parli come se ne ascoltassi parecchia?
GC: Certamente non quanta ne hai ascolta tu, Pierre, e non solo
musica classica, ma anche jazz e
The Cable
molta musica da camera dove si ha
Distribuzione:
GC Audio
strumenti. Negli ultimi tre anni, a
Via Fontanetta, 16
Avellino
tel: 0825 62.58.59
[email protected]
www.gcaudio.it
eventi musicali dal vivo.
modo di stare a pochi metri dagli
memoria, avrò ascoltato almeno 150
Come giustifichi il prezzo?
GC:Il prezzo è importante perché i
materiali utilizzati sono costosi, ma
certamente il loro prezzo è molto più
accessibile di quello di molti cavi
> SOMMARIO
extra
83
LINK UP AS 128 :
Gerardo Cioffi della GC Audio:
un’intervista con Pierre Bolduc
the cable
gerardo cioffi della GC Audio
parla dei suoi cavi
THE CABLE
LINK UP > AS 128
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 128 / pp.10-11
guida all’ascolto ‘musicale’
CD ALLEGATO AD AS 128
nuova rubrica!!
TCHAIKOVSKY
OUVERTURE 1812
SINFONIA N.4
LINK UP AS 128:1812
Per conoscere meglio l’Ouverture 1812,
in questa nuova rubrica potete leggere la
Guida all’ascolto e ascoltare degli esempi
musicali... BASTA FARE UN CLICK dove
vedete l’icona:
sq
critta per la consacrazione della Chiesa del Redentore, a
S
dolo in un inno guerriero. L'imitazione dello stesso tema usato,
Mosca, nel 1881, l'Ouverture 1812 è un omaggio di
all'inizio, per evocare la pace, qui descrive la guerra.
Prendendo come spunto la vittoria dei Russi su Napoleone, a
per eseguire una figura contorta, che sembra un brivido di freddo
Borodino, il compositore compie un viaggio nella musica religiosa
e di paura: il terribile inverno del 1812 rese la Russia un'unica
e le tradizioni popolari dell'Impero zarista, culminando il tutto con
lastra di ghiaccio. I violini aggiungono un motivo guizzante che
colpi di cannone e campane: i fantasmi della guerra e l'auspicio
evoca l'abbraccio della natura inclemente mentre i legni suonano
della pace perpetua.
una variante dell'inno iniziale, ridotto a una scala ascendente:
Ciaikovski alle tradizioni e i suoni della sua terra.
A 2.45-3.05
sq
i contrabbassi si aggiungono ai violoncelli
l'amor di patria che accompagna i soldati nella loro marcia in
L'opera prevedeva, nella stesura originale, anche un coro; e difat-
mezzo alla tormenta di neve.
ti comincia con un inno religioso della Chiesa Ortodossa. Gli archi
gravi tratteggiano il canto Diffondi la pace, Signore, sulla nostra
Ed ecco: si intravvede l'esercito nemico, e alcuni spari risuonano
terra (00-1.30)
nell'aria (3.06-3.27)
sq
Su di una scala di poche note, gli stru-
sq
, con figure frenetiche degli archi
menti a corda sembrano sillabare un testo immaginario, dapprima
che descrivono sia il loro suono, che la paura di chi lo ode.
all'unisono, quindi imitando la scrittura a due cori che si rispondo-
Irrompe la cavalleria nemica (le armate di Napoleone erano cele-
no tipica della liturgia russa (1.30-2.02)
bri per la potenza d'urto dei loro cavalleggeri) e l'esercito russo
sq
, con un gioco
tra archi e fiati di crescente intensità.
ripiega indietro, tra squilli di ritirata che i tromboni nel registro
Da questo momento l'atmosfera serena sembra progressivamente incrinarsi: i presagi della guerra incombono all'orizzonte; ed
ecco (2.09-2.15)
sq
un colpo secco delle percussioni
annuncia la minaccia delle armate
napoleoniche. L'oboe (2.16-2.20)
sq
suona un pianto di bimbo
Realsound
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innocente: una nenia infantile tra il
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stazioni; i violoncelli lo riprendono in
fragore degli incendi e delle devatono virile, promessa di riscatto
(2.21-2.26)
84 extra
sq
> SOMMARIO
trasforman-
grave, subito imitati dalle trombe, rendono angoscianti. Un colpo
di piatti echeggia come una fucilata.
La battaglia incalza (3.36-4.08)
sq
con le truppe napo-
leoniche che si stringono sempre di più intorno ai russi, fino alla
loro disfatta finale; a questo punto, una contorta linea degli archi
gravi descrive il campo di battaglia costellato di cadaveri, nel buio
dell'inverno russo. Le note sono quelle dell'inno iniziale, ma scritte alla rovescia: dalla serenità alla disperazione, con un gioco di
specchi tra la fede in Dio e l'orrore per la malvagità umana.
Il tamburo rullante racconta il trionfo di Napoleone, riprendendo
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leggete l’articolo AS 128 / pp. 10-11
una marcia militare composta al tempo della Rivoluzione francese:
A 6.25-7.01
gli archi la avvolgono (4.22-4.38)
in un alone pieno di
mirati da lontano, apre larghe faglie nelle file dei Francesi. Un
luce: gli orizzonti sterminati della Russia, a perdita d'occhio, così
colpo di piatti annuncia lo scoppio di una granata nel bel mezzo
belli a vedersi, ma anche impossibili da conquistare completamen-
dello schieramento napoleonico.
sq
sq
interviene l'artiglieria russa: con proiettili
te. È interessante notare come Ciaikovski riprenda, qui, il tipo di
melodia della musica sacra del suo paese: la fede dei Russi nella
Intanto la tempesta incalza: i Francesi ripiegano: La Marsigliese,
propria patria costerà, a Napoleone, la sconfitta.
ora, risuona sempre più lontana, evocando l'immagine di una bandiera sbrindellata dai mortai.
L'esercito zarista si ritira, per osservare furtivo l'avanzata dell'imperatore: il compositore descrive questa strategia costellando la
7.10-8-15
marcia francese con sinistri frammenti del canto sacro russo.
quistata serenità.
Presto, i Francesi hanno freddo (4.43-4.56)
sq
: l'inverno sta
raggiungendo il suo culmine. Il tamburo rulla più lentamente: i
movimenti dei soldati si fanno intorpiditi. L'armata napoleonica è
fiaccata, e ognuno avverte la nostalgia e la fame. Da notare il tim-
sq
: le campane all'orizzonte salutano la ricon-
Ora Ciaikovski si accinge a descrivere l'altro aspetto della grande
anima sacra, dopo il senso del sacro: la ricchezza e dolcezza delle
tradizioni popolari; l'ingenuo amore dei semplici per la terra nata-
pano: con tremoli irregolari, evoca i brividi di freddo.
le. La canzone che segue appartiene al patrimonio folcloristico, e
A 5.11-6.06
sicuramente Ciaikovski l'avrà udita infinite volte nella sua infanzia
i Russi attaccano con rapide incursioni di
in campagna. È un canto di nozze simile a una danza in tondo. Sul
guerriglia, evocate dagli archi febbrili. La loro fanteria leggera,
tema lirico, i fiati suonano due accordi in ostinato: è un umile har-
agile e imprendibile, minaccia la colossale compagine equestre di
monium che accompagna la semplice cerimonia nuziale; il rintoc-
Napoleone: i cavalli si impennano e cadono; a questo punto i
co delle campane è affidato al triangolo. Tutta questa stilizzazione
Russi di ritirano in corsa inseguiti dai soldati di Napoleone.
fa del canto più un'eco della memoria: il ricordo di cose care, che
sq
una descrizione vera e propria.
Risuona, per la prima volta, la Marsigliese, avvolta dagli archi che
raccontano la tempesta di neve piombata sul campo di battaglia.
Inizia un'altra canzone, questa volta virile e solenne; su di essa,
Con sottile psicologia, Ciaikovski contrappone, nella memoria del-
poi, si innesta il canto originario fino a compendiare in sé i due
l'ascoltatore, questa marcia militare rivoluzionaria, col suo fragore,
caratteri del popolo russo: tenerezza per gli affetti familiari, ed eroi-
al tono intimo e raccolto dell'inno sacro che aveva dato inizio
co amore della patria. Anche qui, come al principio dell'Ouverture,
all'Ouverture: i Russi vinceranno per la forza della loro fede, men-
lo stile per imitazione tra i due cori immaginari vuole esprimere la
tre i Francesi, atei e miscredenti, non hanno, dalla loro, che la
concordia, la solidarietà profonda tra tutti i nativi della ‘grande
forza delle armi.
madre Russia’.
> SOMMARIO
extra
85
LINK UP AS 128: 1812
LINK UP > AS 128
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Mentre i due cori si allontanano pian piano, abbracciati, sul tutto si
innesta una danza popolare (8.59-9.26)
sq
dove Ciaikovski
coglie in poche note il senso di comunione con la natura, di semplicità appagata, che contraddistingue la vita quotidiana di chi è
nato in un paese dagli orizzonti così sconfinati. La danza, accompagnata da un tamburello, accomuna tutti: i bambini (flauto); le
donne (oboe); i giovani uomini (clarinetto) e anche i vecchi, qui
rappresentati da un comico fagotto che dà a questo festoso movimento in cerchio un tono grottesco.
10.40-11.10
s q:
con rapido trapasso si torna alla guerriglia:
allora scopriamo che tutta questa scena idilliaca non era che una
fantasia di soldati nostalgici. La battaglia è ancora in corso; anzi,
è al suo culmine, dice Ciaikovski, riprendendo la descrizione dello
scontro dal punto in cui l'aveva, prima, lasciata interrotta.
Dunque, anche la ritirata di Napoleone è stata un sogno? Sì: ce lo
dice, il ritorno de La Marsigliese, ora più baldanzosa che mai. I
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Russi, in difficoltà, arretrano; la tromba li richiama all'attacco; ed
essi, ora, hanno paura (gli archi, con quella sorta di stretta d'angoscia al cuore).
sempre più frenetici. Interviene l'artiglieria russa, provocando un
fuggi-fuggi di uomini e cavalli. Il basso-tuba e timpani descrivono
il cadere dei colpi di mortaio che sollevano colonne di fumo, neve
e fango. Le trombe, suonando l'attacco, ricompattano i soldati che
hanno perso l'orientamento.
conto epico. Un popolo che sa creare miti, è un popolo sempre
vivo: pensa Ciaikovski. Così, a 12.38-13.00
sq
, la batta-
glia finale di Borodino diventa una storia da narrare sotto la luce
della leggenda. Quelle figure guizzanti degli archi che prima indicavano la minaccia della armi, ora descrivono l'accorrere della
gente a sentire la storia del trionfo. La Marsigliese risuona solo
come un brutto ricordo; il tamburo rullante sta tra le mani di un
bambino, e le fanfare militari che gli fanno eco sembrano strumen-
13.10-13.23
: La Marsigliese echeggia ridotta a un mon-
sq
cone, come mutilato è l'esercito di Napoleone, reduce dalla
Russia. Un crescendo di grande potenza porta a una serie di colpi
di cannone a salve che funzionano da rituale esorcistico, sugli
squilli dell'inno francese ora eseguito per intero, ma sotto la pioggia incessante della mitraglia. Nei racconti epici, si sa, tutto viene
Ricomincia la mischia; i Russi riescono a sfondare le linee nemiche: l'armata francese si ritira, accompagnata da una Marsigliese
ora spaurita e rovinosa, affidata, com'è, ai goffi ottoni gravi. Sulla
rotta dei nemici, i legni, ripetendone a mo' di scherno l'inizio, sembrano siglare col sarcasmo la disfatta, questa volta reale, di
Napoleone l'invincibile.
s q:
insieme alla fede e l'amore per le tradizioni: la passione per il rac-
ti giocattolo.
L'assalto si fa frontale, all'arma bianca, tra il divincolarsi dei corpi
11.20-12.26
All'appello manca solo l'altra grande ricchezza dell'anima russa,
narrato per grandi effetti, con esagerazioni buone per spaventare
i bambini e infondere negli adulti la gratitudine per avere evitato un
massacro simile. La folla si riversa per ogni dove sul sagrato della
Chiesa del Salvatore, per assistere alla festa.
13.29-15.32
: un'impressionante folata degli archi in pro-
sq
gressivo rallentando, poi discendente sugli ottoni gravi, pone tergli echi della ritirata si fanno sempre più
lontani: tornano le campane; tornano le canzoni e le danze: con
sottile strategia Ciaikovski, per dirci che non si tratta, questa volta,
di un sogno, trasporta il tutto in un registro più luminoso, intrecciando fin dall'inizio il tema delle nozze con un controcanto che lo
abbraccia in un arcobaleno scintillante di pace e di concordia, e
mine alla tempesta di neve, qui sostituita da un popolo in giubilo
che agita le braccia in segno di esultanza. Ritorna l'inno sacro che
aveva dato inizio al brano, questa volta affidato agli ottoni, in tono
di orgiastico trionfo, mentre gli archi avvolgono il tema con la gioia
della folla e i colpi dei piatti annunciano il ritorno del sole, dopo il
lungo inverno.
non citando, questa volta, il tema 'virile': quello della dedizione alla
Alla fine dell'inno ritorna la marcia militare francese: le divise e le
patria.
armi lasciate dai soldati francesi in fuga vengono mostrate al
popolo, come feticcio della vittoria; allora da tutta la folla accalca-
Non più guerra, ora, ma solo gli affetti della vita quotidiana.
ta si leva, spontaneamente l'inno Lunga vita allo zar, padre di noi
Ricomincia la danza, con note tenute dei legni che significano sta-
tutti (15.53-16.09)
bilità, riconquista della perduta fede nel futuro, mentre gli archi
raggiunta rende consolazione del presente e monito per il futuro.
gravi continuano a eseguire piccole variazioni del canto preceden-
Un breve guizzo di tutta l'orchestra, e le note iniziali dell'inno
te. Il tempo ritorna, quindi, non più turbato, a scorrere: è in queste
diventano campane immaginarie, mentre la marcia francese si dis-
piccole differenze di orchestrazione e scrittura che si vede il genio
solve rapida come un incubo. Il brano finisce in un crescendo di
all'opera, capace di raccontare coi suoni ciò che non si può dire
percussioni: sorta di rito magico contro il ripetersi di simili tragedie.
con le parole.
Alessandro Zignani
86 extra
> SOMMARIO
sq
, sulle salve di cannoni che la pace
06-11 as118track for cd.qxp
5.9.2012
10:17
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