Gli Sport - Equitazione - La Gazzetta dello Sport

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[Gli Sport - Equitazione]
Equitazione
Le origini
Gli sport equestri erano parte
integrante del programma olimpico sin
dall’antichità e le prime testimonianze
certe al riguardo risalgono al 680 a.C.
Per quanto riguarda le specialità che
sono attualmente inserite all’interno
dei Giochi, le origini sono diverse. Il
dressage viene fatto risalire all’antica
Grecia, mentre in epoca moderna le
prime codificazioni sono ricondotte
al Rinascimento, quando un nobile
napoletano, Federico Grisone, fonda
un’accademia di equitazione a Napoli
nel 1532.
Per quanto riguarda il salto a ostacoli
(o Gran Premio delle Nazioni), la
sua nascita viene associata alla caccia
alla volpe e le prime gare vengono
organizzate nel XIX secolo in Irlanda,
dalla Royal Dublin Society.
Il concorso completo affonda le proprie
radici nell’addestramento militare
della cavalleria e anche in questo caso
la dimensione sportiva viene sviluppata
nel XIX secolo.
La costituzione di una federazione
internazionale è successiva alla prima
partecipazione olimpica (Parigi 1900):
la Fédération Équestre Internationale
(FEI) nasce nel 1921 e i primi otto Stati
membri sono Italia, Belgio, Danimarca,
Francia, Giappone, Norvegia, Svezia e
Stati Uniti.
In Italia
Agli sport equestri l’Italia è debitrice
del primo campione olimpico. Si tratta
del nobile vicentino Giangiorgio
Trissino, conte di Trissino e Valdagno.
È lui che il 2 giugno 1900 montando
Oreste, preparato da un maestro
dell’equitazione, Federico Caprilli,
supera 1.85 m e vince (a pari merito con
il francese De Gardères) la medaglia
d’oro del salto in alto.
Risalendo indietro nel tempo, è datata
15 novembre 1823 l’istituzione della
Scuola di Equitazione di Venaria
Reale da parte di re Carlo Felice di
Savoia. Trasferita a Pinerolo nel 1849
essa costituisce il centro dell’attività
ippica in Italia fino al 1943. È sempre
Torino, nel 1902, ad ospitare la prima
gara internazionale di dressage. A
livello organizzativo, nel 1911 nasce la
Società per il Cavallo Italiano da Sella successivamente mutata in Società per
il Cavallo Italiano - che nel 1926 entra
a far parte del CONI trasformandosi in
Federazione Italiana Sport Equestri.
Nella storia olimpica un posto
speciale lo occupano i fratelli D’Inzeo.
Raimondo e Piero, romani di Poggio
Mirteto, sono i primi a collezionare
8 partecipazioni olimpiche, sempre
presenti ai Giochi dal 1948 al 1976 nel
salto ostacoli. Per loro un bottino di sei
medaglie ciascuno (un oro, due argenti
e tre bronzi per Raimondo; due argenti
e quattro bronzi per Piero).
Prima presenza ai Giochi Olimpici:
1900
Prima medaglia ai Giochi Olimpici:
1900 (Giangiorgio Trissino - oro - salto
in alto; argento - salto in lungo).
Le gare
Le specialità olimpiche equestri
sono tre: salto a ostacoli, dressage e
completo. Per ciascuna è prevista sia
una gara individuale sia una gara a
squadre. Uomini e donne gareggiano
insieme.
Salto a ostacoli
In Italia è la specialità più praticata
ed è quella in cui gli azzurri vantano
la maggiore tradizione. Scopo della
prova è superare in successione gli
ostacoli entro il tempo massimo fissato,
senza errori o rifiuti né cadute; errori e
rifiuti vengono trasformati in penalità
(nel caso di caduta o di due rifiuti,
nell’eliminazione del concorrente).
Dressage
È una gara in cui il binomio cavallocavaliere è chiamato ad eseguire una
ripresa, cioè una sequenza di movimenti
prestabiliti che vengono valutati dai
giudici. La gara si svolge all’interno di
un rettangolo che misura 20x60 metri,
sul cui perimetro sono posizionate delle
lettere che servono come riferimento al
cavaliere per i movimenti da compiere.
La gara è suddivisa in tre round:
Grand Prix, Grand Prix Special (una
versione più concentrata e ridotta del
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Grand Prix), Grand Prix Freestyle (una
composizione originale dei movimenti,
accompagnata da una colonna sonora).
Oltre a giudicare i singoli movimenti
e le transizioni, i giudici esprimono
anche quattro votazioni d’insieme
che valutano: andatura, impulso,
sottomissione del cavallo, assetto e uso
degli aiuti da parte dal cavaliere.
Concorso completo
Si tratta di una gara articolata su tre
prove, affrontate dallo stesso binomio
(cavallo/cavaliere): dressage, fondo
e salto ostacoli. La singola prova di
dressage si svolge come una normale
gara di dressage, ma il programma
viene ridotto, con votazioni per 21
movimenti. Nel fondo (o cross-country)
i binomi affrontano un percorso che
misura 5.700 metri ed è disseminato
di ostacoli naturali come pietre,
corsi d’acqua, tronchi, fossati. Sono
previste penalità in caso di errori nel
superamento degli ostacoli o qualora
si finisca oltre il tempo prestabilito. Il
terzo ed ultimo test è quello di salto a
ostacoli, modellato esattamente sulla
prova individuale. La classifica finale si
ottiene dalla somma dei punti negativi
acquisiti dai binomi nelle tre prove.
Limiti
Cavalieri
Ai Giochi devono avere almeno 18
anni, salvo nel dressage dove l’età
minima è 16 anni.
Cavalli
Per il salto ostacoli i cavalli devono
avere almeno 9 anni (l’età si calcola dal
1° gennaio dell’anno di nascita). Nel
dressage e nel concorso completo l’età
minima del cavallo è di 8 anni.
All’Olimpiade
L’equitazione è entrata a far parte
del programma olimpico nel 1900 e le
prime gare organizzate a Parigi sono
state quelle di salto, assieme a una
cattura e monta e una corsa in calesse.
Dopo un periodo di assenza, a partire
da Stoccolma 1912 la disciplina è stata
regolarmente presente ai Giochi. Fino
al 1952 non solo le prove di equitazione
erano riservate ai soli uomini, ma i
concorrenti dovevano essere anche
degli ufficiali. A Helsinki la prova di
dressage viene aperta anche ai non
militari e alle donne, che gareggiano
contro gli uomini. Nel 1956 le strette
disposizioni di quarantena impediscono
di portare i cavalli a Melbourne in
novembre, per cui le prove olimpiche
di equitazione si svolgono a Stoccolma,
in giugno.
La prima medaglia d’oro femminile,
individuale, viene vinta nel dressage
dalla tedesca (occidentale, all’epoca)
Liselott Linsenhoff che a Monaco,
nel 1972, ha 45 anni ed è alla terza
partecipazione olimpica (era già stata
oro a squadre a Città di Messico 1968).
Medagliere
Germania
Svezia
Germania Occidentale
Francia
Stati Uniti
Olanda
Italia
Gran Bretagna
Unione Sovietica
Australia
Belgio
Svizzera
Nuova Zelanda
Oro
Argento
Bronzo
Totale
18
17
16
13
10
9
7
6
6
6
5
4
3
8
9
11
14
19
9
9
9
5
2
2
10
2
8
14
15
12
17
2
7
10
4
2
6
7
4
34
40
42
39
46
20
23
25
15
10
13
21
9
[Gli Sport - Equitazione]
Messico
Polonia
Spagna
Canada
Austria
Brasile
Giappone
Cecoslovacchia
Danimarca
Cile
Romania
Argentina
Bulgaria
Norvegia
Portogallo
Ungheria
Arabia Saudita
Totale (129 concorsi)
2
1
1
1
1
1
1
1
129
1
3
2
1
1
4
2
1
1
1
1
127
4
2
1
2
1
2
1
1
3
1
1
127
7
6
4
4
3
3
1
1
5
2
2
1
1
1
3
1
1
383
- Due primi posti e nessun secondo nella gara di salto in alto del 1900. Nessun terzo posto nel concorso
completo a squadre del 1932. Medaglie non assegnate nel salto a squadre, nel 1932, perché nessuna
nazione completò la gara con tre cavalieri.
Record
Maggior numero di medaglie, uomini
8
Reiner Klimke (FRG - 1964, 1968, 1976, 1984, 1988, dressage)
Maggior numero di medaglie d’oro, uomini
6
Reiner Klimke (FRG - 1964, 1968, 1976, 1984, 1988, dressage)
Maggior numero di medaglie, donne
6
6
Isabell Regina Werth (GER - 1992/2000, dressage)
Anky van Grunsven (NED - 1992/2004, dressage)
Maggior numero di medaglie d’oro, donne
4
4
Nicole Uphoff-Becker (FRG/GER - 1988/1992, dressage)
Isabell Regina Werth (GER - 1992/2000, dressage)
Maggior numero di partecipazioni, uomini
8
8
8
Raimondo D’Inzeo (ITA - 1948/1976, salto ostacoli)
Piero D’Inzeo (ITA - 1948/1976, salto ostacoli)
Ian Millar (CAN - 1972/2004, salto ostacoli)
Maggior numero di partecipazioni, donne
6
6
Christilot Hanson-Boylen (CAN - 1964/1976, 1984, 1992, dressage)
Christine Stückelberger (FRG - 1972/1976, 1984/1988, 1996/2000, dressage)
Più giovane medagliato
18-091
Charles Hough (USA - 1952, concorso completo a squadre)
Più giovane medagliato/oro
21-077
Edmund “Tad” Coffin (USA - 1976, concorso completo a squadre)
Più anziano medagliato
61-130
William “Bill” Roycroft (AUS - 1976, concorso completo a squadre)
[Gli Sport - Equitazione]
Più anziano medagliato/oro
56-234
Klaus Balkenhol (GER - 1996, dressage a squadre)
Più giovane medagliata
20-235
Mary Anne Tauskey (USA - 1976, concorso completo a squadre)
Più giovane medagliata/oro
20-235
Mary Anne Tauskey (USA - 1976, concorso completo a squadre)
Più anziana medagliata
51-088
Eva-Maria Pracht (CAN - 1988, dressage a squadre)
Più anziana medagliata/oro
45-013
Liselott Linsenhoff (FRG - 1972, dressage a squadre)
Salto a ostacoli
I concorrenti, all’interno di un campo di gara, devono affrontare un percorso che misura
360-500 metri (500-600 nella prova a squadre) composto da 9-12 ostacoli mobili (11-13
nella prova a squadre) che hanno un’altezza massima di 1.25 m (1.20 m nella prova a
squadre).
Dressage
Il cavallo si deve muovere con eleganza e
in completa sintonia con il cavaliere. Ogni
figura viene valutata dai giudici.
Cross-country
I binomi affrontano un percorso che
misura 5.700 m ed è disseminato di ostacoli
naturali come pietre, corsi d’acqua, tronchi,
fossati.